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Lo spazio europeo: confini e storia
L’Europa, a differenza degli altri continenti, non ha un territorio delimitato da confini precisi: appare, infatti, come una penisola dell’Asia, pur presentando caratteristiche ambientali e umane molto diverse da quelle asiatiche. L’Europa è il risultato di un lungo processo in cui i fattori geografici si sono intrecciati a vicende politiche, economiche, sociali ed etniche

La nascita degli Stati nazionali
Nel corso dei secoli l’Europa ha modificato più volte i confini in seguito a controversie e conflitti armati.
Tra XV e XVI secolo si formò la maggior parte degli Stati europei (Francia, Spagna, Regno Unito), per iniziativa di sovrani che riuscirono a ingrandire i propri domini unificando un vasto territorio Altri Stati (Svizzera, Belgio, Paesi Bassi) ebbero origine in seguito a rivolte popolari contro la dominazione di potenti vicini (i duchi d’Austria per gli svizzeri, il re di Spagna per belgi e olandesi).
Nel XIX secolo ottennero l’indipendenza l’Italia (1861) e la Germania (1871), che rientravano per lo più nell’area di influenza dell’Impero austro-ungarico e avevano un territorio suddiviso in tanti piccoli Stati.
Stato e nazione
Con poche eccezioni, a partire dal XIX secolo l’evoluzione storica degli Stati europei ha avuto come obiettivo la creazione di Stati nazionali: si sono infatti creati Stati che riuniscono sotto le stesse istituzioni persone che si riconoscono in una nazione, cioè che appartengono alla medesima cultura e parlano la stessa lingua. Uno Stato si può definire nazionale se almeno il 90% dei suoi cittadini appartiene alla stessa nazione: la maggior parte degli Stati europei è di questo genere, tuttavia sono presenti anche Stati plurinazionali, in cui comunità nazionali differenti si riconoscono come appartenenti allo stesso Stato. Esempi di questo genere sono il Regno Unito (in cui convivono inglesi, scozzesi, gallesi e irlandesi), la Svizzera, il Belgio e la Russia.
Dopo la Prima guerra mondiale (1914-1918) si dissolsero i grandi imperi austro-ungarico, turco-ottomano e russo, da cui nacquero Austria, Cecoslovacchia, Ungheria, Jugoslavia, Polonia, Finlandia e gli Stati baltici. Nel 1922 in Russia fu fondata l’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), il primo Stato socialista del mondo.
L’EUROPA DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Paesi democratici
Paesi comunisti
Paesi fascisti e nazisti
Paesi con governi autoritari
Durante la Guerra fredda gli Stati dell’Europa occidentale finirono sotto l’influenza degli USA e aderirono alla NATO, quelli dell’Europa orientale si trovarono sotto il controllo dell’URSS e aderirono al Patto di Varsavia. Anche la Germania venne divisa in due: la Repubblica Federale Tedesca (RFT) a ovest e la Repubblica Democratica Tedesca (RDT) a est.
L’EUROPA
Paesi aderenti al Patto di Varsavia
Paesi aderenti alla NATO
Paesi non allineati Cortina
Dopo il 1991, con il crollo dei regimi comunisti dell’Europa orientale, avvenne la riunificazione della Germania e la formazione di nuovi Stati: la Repubblica Ceca e la Slovacchia (dalla Cecoslovacchia), la Federazione Russa, la Lettonia, la Lituania, l’Estonia, la Moldova, la Bielorussia, l’Ucraina (dall’URSS). L’Europa assunse la conformazione politica attuale.

Il nazionalismo
Il nazionalismo che ha portato all’indipendenza dei popoli ha anche un lato negativo che dà origine alla volontà di imporre la supremazia della propria nazione sulle altre. Questo nazionalismo aggressivo e bellicoso ha causato molte guerre, in particolare due guerre mondiali che hanno devastato l’Europa nel XX secolo e hanno determinato la divisione del continente in due blocchi: quello occidentale, influenzato dagli USA, e quello orientale, controllato dall’URSS, nel periodo denominato Guerra fredda (dal 1945 al 1991).
Un organismo sovranazionale
Dalle distruzioni dei conflitti mondiali e dalle sofferenze patite dalle popolazioni, alcuni intellettuali europei hanno proposto una via per l’Europa indebolita e disunita: formare un governo europeo sovranazionale, che mantenga l’indipendenza di ciascuno, ma possa difendere la libertà, valorizzare le tradizioni e la cultura europea. Da questo sogno, la cui realizzazione è ancora in corso, è nata l’Unione Europea, che si è dotata di alcune istituzioni comuni.
Attualmente l’Europa è suddivisa in più di 40 Stati:
• 27 appartengono all’Unione Europea;
• gli altri sono detti Paesi extracomunitari.
Esercizi
Lavora sul testo
1. Spiega con parole tue perché l’Europa non si può considerare un vero e proprio continente.
2. Quali sono le conseguenze del nazionalismo?
3. Per quali finalità è nata l’Unione Europea?
Lavora sulla carta
4. Che cos’è la cortina di ferro? Quali Stati separava?