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VIVERE INSIEME
Leggi il testo e rifletti.
Costui si chiamava Beccaris Brullo, B.B. per amici e alleati. Sosteneva di abitare da sempre sull’albero, e non c’era modo di controllare se dicesse la verità o se mentisse.
– Comunque non fa niente – concluse Bianca dopo aver indagato a lungo. – È talmente bugiardo che se anche ammettesse di essere arrivato dopo di noi, avremmo sempre il sospetto che si tratti di una bugia.
Poiché nessuno era disposto a sloggiare dall’albero, fecero un patto di “condominio”. Promisero di non darsi fastidio reciprocamente, di aggiustare insieme gli eventuali danni subiti dall’albero e di non fare chiasso dopo le undici di sera. Dopo di che il signor B.B. mise il guinzaglio al suo cane e se ne tornò a casa sua, con grande soddisfazione di Prunilde, che per tutto il tempo aveva temuto di dover dividere l’affetto delle due amiche con quell’intruso di Amedeo. Da quel giorno i loro rapporti furono discreti, anche se non molto cordiali. Ogni tanto il signor Beccaris prendeva a fucilate il tetto della casa di Aglaia, e poi diceva di essersi sbagliato a prendere la mira. Ogni tanto Aglaia gettava la spazzatura sulla piattaforma superiore e poi diceva di essersi sbagliata a calcolare il tiro. Qualche volta vennero alle mani, ma nessuno dei due finì mai all’ospedale. Bianca si teneva fuori dalla mischia.
B. Pitzorno, La casa sull’albero, Mondadori
CAPIRE IL TESTO
Nella tabella sono elencati i comportamenti dei personaggi del racconto. Indica con una ✘ a quale tipologia appartengono.
Comportamenti
Bianca esprime il dubbio che B.B. sia abitualmente un bugiardo, di cui non ci si può fidare.
Tutti gli inquilini dell’albero stipulano un patto di “condominio”, cioè stabiliscono delle regole comuni.
Ogni tanto B.B. prende a fucilate il tetto della casa della vicina, la quale si vendica con un dispetto più mite.
Qualche volta si picchiano senza farsi troppo male.