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17. BantingVS Macleod

Toronto, 28 settembre 1921. Uno degli ultimi giorni di settembre, Banting e Best si incontrarono finalmente con Macleod che, rientrato aToronto, si era studiato i risultati della sperimentazione. L’educato Best attaccò con i soliti convenevoli. «Come è stata l’estate professore?» «L’aria di casa è sempre unica.» «Professore, si è riposato bene sulle Highlands?» «Certo.» «Èverochel’acquadellehighlandsèdavverocosìspecialeperil whisky?» «Bisogna provare per credere.» «Come è andato il viaggio di ritorno?» «Tutto bene, tutto bene, caro Best. Un po’lungo, due settimane sono tante, ma bene.» «La sua signora Mary come sta?» Frednelfrattempo,durantequestechiacchiereinutili,erarimasto in assoluto silenzio. Macleodsisedettesullasuaimportantepoltronainpelle,aprìuna cartellina, consultòdegliappunticheavevapreso,poiiniziòsubito col muovere delle critiche. «Veniamo a noi. Dottor Banting mi sono studiato i risultati della sperimentazione. Se lei può provare con certezza che gli estratti riducono lo zucchero nel sangue del diabetico, ha ottenuto un grande risultato.» «Ci può giurare che ho ottenuto un grande risultato.» «Malascienzavuolecertezze.Peresempio,irisultatisulcane92 non sono assolutamente convincenti.» «Non direi.» Furono le uniche parole quasi non intellegibili di risposta.

«Dovete prestare particolare attenzione alla preparazione dell’estratto, e analizzaresempreunapiccolapartedeltessutoutilizzato per l’estratto, per confermare che è realmente tessuto delle isole quello che sta dando l’effetto.» Iniziaronoaparlaredivariecosetecniche,manonsicapivabene l’intenzione di Macleod riguardo alla prosecuzione della ricerca, visto che era molto vago, troppo vago. Allora Banting ruppe gli indugi e fece delle richieste precise. «Professore, io ho bisogno di quattro cose. Un salario, una stanza decente per poter lavorare, un ragazzo che mi guardi i cani, e la riparazione del pavimento della camera operatoria.» EMacleodribattè:«Comesempreleicorretroppo.Iocapiscolesue esigenze, ma non so… ci sono dei problemi. Già avete utilizzato moltipiùcanidi quellocheerastatoprogrammatoestabilito...» Bantingrisposesecco:«Non miparechetradiecicaniedisedici cani utilizzati vi sia una differenza così enorme.» Buttò lì un numero a caso, sedici, sapendo perfettamente che il numero reale era ben diverso. Allorainiziòunpingpongdurissimo,mentreMacleodcontinuava a rigirare l’anello col sigillo che portava al mignolo, segnale di un certo nervosismo. «Spendere dei soldi per sistemare una sala operatoria che presto dovràessere abbandonata,vistocheèincostruzioneilnuovoedificio che ci ospiterà, non ha senso. E se io dovessi concedere a voiquellecose,altrericercheincorso dovrebberopatirneleconseguenze. Quindi o andate avanti così o niente». «Sel’UniversitàdiToronto dovesseritenerecheirisultatiottenuti nonsiano sufficientipergarantireunadecenteprosecuzionedegli esperimenti, allora mi sposterò dove si riterrà che quei risultati siano meritori di un supporto.» Macleodsialzòinpiediesbattèviolentementelamanosultavolo. «Fino a prova contraria Io sono l’Università di Toronto. Credo chevisiachiaro.Epermequestaricerca nonèpiùimportantedi qualunque altra ricerca che in questo momento è in corso nel dipartimento.» Anche Banting alzò la voce come aveva appena fatto Macleod. «Io ho impegnato tutto quello che ho al mondo in questa ricerca, elavoglio continuare.Eseleinonprovvederàadarmiquelloche ho chiesto, io me ne

andrò dove me lo concederanno.» «Bene, vada dove vuole!» Banting si diresse verso la porta, poi si girò verso la scrivania dove era tornato a sedersi, furibondo, il Professore. «Le concedo 24 ore di tempo, per accettare di soddisfare le mie richiestein toto,poi,senonavròavutoquellochehochiesto,me ne andrò.» «E dove andrà?» «Penso che a lei non gliene importi un accidente, ma insomma andrò da qualcuno più importante di Lei e della sua Università.» «Si rivolgerà ad una Istituzione Privata?» «Esatto. Me ne andrò al Rockfeller Institute.» «AlRockfellerhannointerrottolericerchesuldiabete.Allenche ci lavorava è stato costretto ad abbandonare.» «IlRockfellernonfiniràmaidifinanziarelericercheeleilosa.» Si voltò e fece per andare via mentre Best, basito dallo sviluppo inatteso che aveva avuto l’incontro, restò immobilenon sapendo se doveva restare o uscire con Banting. «Io verrò qui domani mattina a quest’ora e continuerò a lavorare selemie richiestesarannoaccoltetutte.Altrimentimeneandrò.» Macleod, finse di placarsi, mentre continuava a martoriare il dito con l’anello con sigillo. «Bene, prometto che vedrò quello che è possibile fare. Il nostro incontro è concluso.» Banting uscì e Best gli andò appresso chiudendo delicatamente, e con un sorriso timido di saluto, la porta. Dietro la porta chiusa Macleod lanciò a terra il quaderno con gli appunti non nascondendo più l’ira che gli increspava il volto. Best dopo aver seguito l’intero scontro in silenzio mentre scendevano a due a due le scale: «Giuro che non ho mai sentito nessuno trattare Macleod come hai fatto tu.» E Banting gli rispose con la schiuma alla bocca. «Io dimostrerò al mondo che quel piccolo figlio di puttana non è l’Università di Toronto.»

Il giorno dopo Macleod diede la sua risposta: «Ho trovato un’altra stanza, grandeasufficienzaperospitareduecanieduntavolodalavoro.Vihodestinato unragazzodilaboratorioperunimpegnopart time.Lasalaoperatoriaavràil

pavimentoincatramatoeleparetipuliteinmododecente.Dalprimoottobreil dottorBantingavràunincaricoaterminecomedocentedifarmacologiaa250 dollarialmese evistiibuonirisultatifinoraottenutidalteamdilavoroverrà riconosciutacomepagaretroattivalasommaforfettariadi150dollaria Banting edi170aBest.Riguardoalnomedell’estrattononsaràIsletina ma Insulina, nomecheiopreferiscodigranlunga.» Bantingdentro di se commentò:«Va bene, ci sto, accettola tua sfida, brutto figlio di puttana.»

Fredperrilassarsidecisediandarealcinema.Lafiladavantiallocale eralunga, arrivavaquasifinoallastazione;davanounfilmtedesco chesichiamava«La rotaia».Nelfilmèinverno,lanevecadecopiosa inunaforestaattraversatadalla ferrovia,ilprotagonistaèuncasellante al quale la vita va a rotoli e che ucciderà l’ispettore che lo ha rovinato distruggendo la sua famiglia e disonorando la figlia. Ma quellacheerapiaciutadipiùaBantingerastatalascenafinale, dove sivedeilprotagonistacamminaresullerotaieeagitandolalanterna fermareunespresso:lasualanternairradiaunalucerossobrillante. Ilmacchinista vedelaluceeriesceafermarsi,luisalesultrenoche ripartenellanotteghiacciataversounanuovavita.

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