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Cosa ci riserva il futuro? Una visione per un futuro migliore
Dobbiamo lavorare insieme per un futuro in cui le persone con diabete possano vivere una vita normale, libera da complicanze del diabete
È fondamentale garantire la presenza di politiche adeguate e di sistemi sanitari efficaci per prevenire il diabete e le sue complicanze. Ciò richiede continui investimenti per sviluppare una maggiore comprensione del diabete e dei fattori che danno vita alle relative complicanze. Per le persone con diabete, dobbiamo fare costantemente attenzione ad alzare gli standard dell’innovazione in relazione a farmaci, device e cure in genere e dobbiamo impegnarci per rendere queste innovazioni accessibili ai pazienti di tutto il mondo.
Cosa ci riserva il futuro? Persone con diabete che vivono una vita piena, senza impedimenti dovuti a iniezioni giornaliere e al timore di complicanze a breve e a lungo termine… Investimenti nelle ricerche sul diabete I trattamenti attuali del diabete, compresa la terapia insulinica, non garantiscono buoni esiti e non arrestano l’avanzamento della patologia. Sono necessarie più ricerche per identificare soluzioni che possano garantire un controllo ottimale del glucosio nel sangue senza il rischio di complicanze a breve e a lungo termine. È necessario compiere maggiori sforzi ed effettuare più investimenti per lo sviluppo di una cura del diabete di tipo 1. Riduzione del peso giornaliero del trattamento Le persone con diabete insulino-dipendente hanno ancora bisogno di iniettarsi insulina ogni giorno. Queste persone vorrebbero insuline con minore variabilità e un’azione a più lunga durata.

Innovazione farmacologica
Innovazione dei device
Cosa ci riserva il futuro? Nuovi strumenti digitali e tecnologie di cura che si propongono di ridurre gli errori e di semplificare la gestione del diabete… Uso della tecnologia Poiché la gestione del diabete richiede un monitoraggio costante e, spesso, l’uso di diversi device, la tecnologia può aiutare a connettere e coordinare la somministrazione dell’insulina e aiutare le persone con diabete a farsi sempre più parte diligente nelle attività di cura. I device connessi possono aiutare le persone con diabete a prendere decisioni consapevoli sulla dose di insulina, sull’ingestionedi cibo e sull’esercizio fisico. Inoltre, la tecnologia può contribuire ad eliminare errori e ad alleviare il peso della gestione giornaliera del diabete, quindi migliorando l’adesione terapeutica. Vorrei che tutte le persone con diabete avessero pari accesso alla tecnologia di monitoraggio del glucosio nel sangue, ai farmaci e alle altre risorse di cui hanno bisogno per vivere vite sane e soddisfacenti; che tutte le persone con diabete, comprese quelle a rischio, vivessero in ambienti in cui sia possibile essere attivi fisicamente, mangiare cibi sani e gestire lo stress.
Charlotte Hayes MMSC, MS, RDN, CDCES, ACSM CE
Responsabile Diabetes, Wellness and Education, Team Novo Nordisk
Mi piacerebbe vedere nel futuro dell’innovazione sanitaria l’integrazione di tutti i device e di tutti i farmaci. Anche se abbiamo fatto progressi notevoli in quel settore, i device ancora non parlano fra di loro. Per me quello è il futuro.
Garret
Garret ha un diabete di tipo 1 e vive negli USA

Anche se le insuline ci hanno permesso di compiere progressi, ci servono insuline migliori, insuline che abbiano una risposta migliore quando i livelli di glucosio salgono e scendono. Abbiamo bisogno di comprendere meglio i diversi sottotipi di diabete, di utilizzare farmaci in maniera precisa, e di aiutare le persone a livello individuale, secondo gli specifici sottotipi di diabete.
Dr. Andreas Liebl
Direttore sanitario Dipartimento di Medicina Interna Centro per il diabete e il metabolismo Fachklinik in Bad Heilbrunn Germany

Una delle priorità della mia comunità è quella di creare un team multidisciplinare intorno al diabete. Dobbiamo riunire diabetologi, psicologi, specialisti del diabete e quelli che trattano complicanze del diabete intorno alla persona con diabete. Ogni professionista dovrebbe avere accesso alla cartella clinica, per conoscere il paziente e sviluppare un buon rapporto con lo stesso e con gli altri membri del team.
Cristina
Cristina ha un diabete di tipo 1 e vive in Romania
Comprensione del diabete
Cosa ci riserva il futuro? Una comprensione delle cause di tutti i tipi di diabete e conoscenza delle modalità di prevenzione e cura del gruppo di patologie…
Potenziamento della prevenzione La prevenzione è ancora l’unica vera cura per il diabete di tipo 2. C’è ancora molto da fare a tutti i livelli della società per diffondere la prevenzione promuovendo la salute, l’equità sanitaria e affrontando i fattori di rischio relativi al diabete di tipo 2 ed a complicanze del diabete quali l’obesità.
Sradicare lo stigma Lo stigma continua ad essere una barriera per le persone con diabete, specialmente con diabete di tipo 2. Dobbiamo adoperarci per dissipare le false credenze e mettere in evidenza le cause complesse dei diabeti di tipo 1 e 2. Il diabete non può essere causa di vergogna o un limite alle opportunità di una persona che ci convive.
Comprendere il rapporto fra diabete ed altre malattie Dobbiamo capire come i determinanti sociali e culturali della salute impattano i rischi e gli esiti del diabete. Secondo alcuni studi sul Covid-19 sembra che le persone che convivono con il diabete e con l’obesità presentino esiti poco incoraggianti, fra i quali c’è anche la mortalità. Pertanto, c’è un’opportunità per la co-prevenzione delle malattie infettive e di quelle non comunicabili affrontando alla base il problema dell’equità sanitaria.
Approccio alla cura
Cosa ci riserva il futuro? Persone con diabete che vivono una vita normale, con accesso alle cure, alle competenze e alle informazioni di cui hanno bisogno…
Garanzia di accesso a cure multidisciplinari Un approccio d’equipe alla cura del diabete, in cui il paziente è parte integrante del processo di realizzazione dell’obiettivo comune, può effettivamente aiutare le persone a gestire il diabete e a farsi parte diligente nella cura dello stesso. Le persone con diabete hanno bisogno di accedere a cure multidisciplinari, basate sul contributo di esperti di diabete, nutrizionisti e altri specialisti che le possano aiutare a gestire la loro patologia e a garantire che siano esaminate proattivamente e consigliate sulle complicanze del diabete.
Dare priorità all’educazione del paziente Dato che il paziente è un elemento portante del team per la cura del diabete, l’educazione del paziente stesso deve diventare una priorità per tutte le persone con diabete.
Andare oltre l’HbA1c verso obiettivi individualizzati È necessario andare oltre l’HbA1c per creare obiettivi individualizzati per i pazienti. Una tale realizzazione richiede una formazione degli healthcare professional che li orienti a sviluppare parametri e metriche più individualizzate, come il time-in range.