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Una lavoro di squadra alle molteplici sfide del diabete

Un lavoro di squadra alle molteplici sfide del diabete

Nel 1980 era chiaro che il diabete è una patologia complessa che impatta il benessere fisico e psicologico. Oggi sappiamo che le persone con diabete necessitano un sostegno che va oltre le cure specialistiche.

Fino agli anni ’70, molti medici non erano proprio convinti circa l’importanza di un buon controllo glicemico e seguivano la scuola di pensiero che una vita salvata dall’insulina era degna di essere vissuta. Ritenevano inoltre che le persone con diabete dovessero essere in grado di dimenticare di avere il diabete dopo ogni iniezione mattutina di insulina17. Oggi sappiamo che una buona gestione del diabete è una sfida complessa che può essere affrontata con successo solo se i singoli ricevono un opportuno sostegno medico e psicologico che li aiuti a gestire da soli il diabete. Se la persona ha comorbidità, la sfida è persino maggiore.

Il trattamento del diabete va oltre l’uso di farmaci I primi anni 2000 hanno messo in evidenza un’attenzione sempre maggiore alla comprensione più olistica delle persone con diabete e delle loro sfide, aldilà della salute fisica. Nel 2001, Novo Nordisk stabilì una partnership con la Internatioal Diabetes Foundation per lanciare uno studio sugli atteggiamenti, sui desideri e sulle esigenze in relazione al diabete (Diabetes Attitudes, Wishes and Needs - DAWNTM)66. Nel 2011, seguì DAWN2TM, il più ampio studio di sempre sulle esigenze psicosociali delle persone con diabete. Condotto su più di 15.000 partecipanti - pazienti, familiari e professionisti sanitari provenienti da 17 paesi, lo studio si concentra sugli aspetti diversi da quello medico del diabete, quali rapporti familiari, benessere psicologico e altri fattori che influiscono sulla gestione del diabete.

DAWNTM e gli altri studi che seguirono indicano che c’è un rapporto fra il benessere psicosociale e il controllo del diabete e che per realizzare gli obiettivi del trattamento, si deve fare attenzione alle esigenze non soddisfatte delle persone con diabete66,67. Sia le persone con diabete che chi le cura portano un peso psicologico, interpersonale e sociale. L’impatto di questo peso spesso è dannoso quanto le complicanze del diabete. Inoltre, lo studio DAWNTM ha rilevato che lo stigma è un altro importante problema per le persone con diabete e che una persona con diabete su cinque, e i suoi familiari, subisce qualche forma di discriminazione68,69

Mi fu diagnosticato il diabete quando avevo otto anni. Mi fu chiesto di nascondere la realtà al mondo, perché c’è uno stigma sociale che circonda il diabete di tipo 1 in India. La tua accettabilità sociale è limitata.

Nikhar

Nikhar ha un diabete di tipo 1 e vive in India

45% 40% 63%

Il 45% delle persone con diabete accusa stress da diabete Il 40% dei familiari accusa un alto livello di stress in relazione alle preoccupazioni per il membro della famiglia con il diabete Il 63% dei professionisti sanitari ammette che c’è un forte bisogno insoddisfatto di servizi di sostegno psicosociale

Figura 6

Un’educazione strutturata per migliorare gli outcome La nostra comprensione del diabete si è evoluta di pari passo con l’educazione delle persone con diabete. Si è evoluta dal tentativo di insegnare alle persone a seguire prescrizioni dietetiche e regimi di trattamento di una formazione strutturata basata sull’evidenza che coinvolge le persone con diabete, in modo che queste ultime possano parlare e condividere.

Una cura multidisciplinare per una sfida multiforme Le persone con diabete trattato con l’insulina devono assumersi giorno per giorno la responsabilità per buona parte della cura, per attività quali la somministrazione dell’insulina, la rilevazione dei livelli di glicemia (spesso diverse volte al giorno), l’attento monitoraggio dell’assunzione di alimenti e quindi l’adattamento dell’insulina, degli alimenti e/o degli esercizi in risposta a valori glicemici alti o bassi o in fase di malattia acuta. Per le persone con diabete di tipo 2 che non usano l’insulina, il regime di trattamento può essere meno stringente, ma l’adozione e il mantenimento di comportamenti per uno stile di vita sano possono essere ugualmente onerosi.

Pertanto, è fondamentale offrire ai singoli un opportuno sostegno medico e psicosociale per aiutarli ad autogestire il diabete in maniera ottimale. A cavallo del secolo, è emerso un nuovo modello che prevedeva la somministrazione delle cure per persone che convivevano con evidenti patologie croniche. Il modello di assistenza per persone con patologie croniche (CCM –Chronic Care Model), che da allora si è diffuso ampiamente, propone un approccio organizzativo alla cura delle persone con una malattia cronica in un contesto di assistenza sanitaria di base71. Il modello identifica sei elementi essenziali di un sistema sanitario che incoraggia cure di alta qualità per le malattie croniche. Questi elementi sono la comunità, il sistema sanitario, il supporto all’automedicazione, progettazione del sistema di delivery, supporto nelle decisioni e sistemi di informazione clinica71 .

Un lavoro di squadra per la cura del diabete Negli ultimi anni ha conquistato consensi l’idea di un lavoro di squadra per la cura del diabete, o un team multidisciplinare di professionisti sanitari per supportare le persone con diabete. Una componente fondamentale della cura del diabete è la centralità della persona con diabete nella somministrazione delle cure. Ciò significa che la persona con diabete è un membro a tutti gli effetti della squadra per la cura del diabete. Questo approccio è stato aggiunto ufficialmente nelle linee guida dello standard di cura dell’American Diabetes Association nel 201672 .

Approccio del team alla cura

Riconoscere che la persone con diabete sono parte integrante del team di cura della patologia72

Medico di famiglia

Psicologo Diabetologi

Podologo Caregiver personali e membri della famiglia

Farmacista Altri specialisti

Oftalmologo

Dietologo

Educatore sul diabete Infermiere del primary care

Infermiere specializzato per la Diabetologia Il compito principale di noi medici è consentire ai pazienti di vivere una vita normale con il diabete. Alcuni ricercatori potrebbero dire che la cosa più importante è garantire che il paziente viva quanto più a lungo possibile, o prevenire le complicanze del diabete. Non c’è dubbio che questo punto di vista sia importante. Ma quando parli con i pazienti, la cosa più importante che vogliono è vivere una vita normale con il diabete.

Dr. Andreas Liebl

Direttore sanitario Dipartimento di Medicina Interna Centro per il diabete e il metabolismo Fachklinik in Bad Heilbrunn Germany

50%

di tutte le persone che ricevono cure per il diabete non realizza gli obiettivi del trattamento prescritto loro e può sviluppare complicanze da diabete73

Una persona con diabete impiega meno dell’1%

del tempo dedicato alla gestione della patologia ad interagire con professionisti sanitari74

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