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Nutrizione

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Anno XI, n. 1

Il ritorno alle origini: Scienza e tecnica lattiero-casearia Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte

VINCENZO BOZZETTI

ANNO XI, 1961: L’INIZIO DELLA METAMORFOSI

Rinforzati dal recente mandato, i vertici associativi decisero di ritornare al titolo iniziale della testata [1]. Sullo stesso numero della rivista, alcuni contributi tecnici assumevano carattere scientifico, pur restando nell’ambito della scienza applicata: il prof. Bottazzi dell’Università del Sacro Cuore di Piacenza scrisse sul gonfiore del grana e del provolone; Pietro Quadri riportò una valida ricerca bibliografica sul contenuto proteico in lavorazione a Grana; il dottor Sergio Annibaldi valutò l’importanza della contrattilità del coagulo del latte [2]. Tra le notizie frizzanti di fine anno, in evidenza le nomine di Franco Bodini, direttore della “Soresinese” e vicepresidente AITeL, mentre Carlo Arnaudi divenne prima Senatore per il Partito Socialista Italiano [3] e poi Ministro per la Ricerca, per nei Governi Moro I e II (ndr).

ANNO XII, 1962: IL BIENNIO VA OLTRE IL QUINQUENNIO

Fresco di nomina alla Direzione Generale della Latteria Soresinese il dottor Franco Bodini, sul numero 1 del 1962 si chiede: arriveremo a produrre i nostri formaggi con i caseificatori? Nella complessa analisi, Bodini da un lato difendeva le produzioni tipiche, ma dall’altro denunciava l’assenza di un Istituto Sperimentale capace di studiare e finanziare le ricerche che i privati non potevano sostenere [4]. Le prime due uscite trimestrali furono regolari, le seconde invece furono accorpate in un unico numero a fine anno e, per quanto sinora emerso, qualcosa non girava alla perfezione (ndr), infatti mancava all’appello anche il rinnovo delle cariche sociali che invece di limitarsi al biennio, arriverà oltre il quinquennio…

ANNO XIV, 1963: L’ORDINE INGARBUGLIATO

E i nodi arrivarono al pettine… la Presidenza AITeL, probabilmente insoddisfatta, decise di cambiare tipografia passando dallo Stabilimento Poligrafico Artioli alla Tipografica Malagoli sempre in Modena. Nel cambio saltò la numerazione dell’annata di pubblicazione: il 1963 pur essendo il 13°, diventava il 14° [5]; poi sul numero di Luglio-Settembre, dopo 12 anni, il sodalizio di direzione Quadri e Gamberale s’interruppe: Quadri rimase da solo perché fu tolta la firma di Gamberale [6].

ANNO XV, 1964: IL RITARDO E IL BLOCCO

Con il garbuglio dell’annata di pubblicazione saltò anche il conteggio dei Congressi AITeL Nazionale. Infatti, con il fascicolo 4-1963 e 1-2-1964 si pubblicavano le relazioni del 1° Convegno AITeL, dell’ 8 marzo 1964 a Cremona, tenute da: Franco Bodini, Vittorio Bottazzi e Luigi Ferrari, mentre la relazione di Livio Leali venne rinviata al successivo numero [7]. Poi però, il solito ritardo sfociò nel blocco delle pubblicazioni, perché il 2 ottobre 1964 moriva tragicamente - a causa di incidente stradale - il Direttore Responsabile Pietro Quadri [8].

ANNO XVI, 1965: LA RIPARTENZA

Se grande fu lo sconforto, altrettanto grande fu la reazione: il giornale ufficiale dell’AITeL si trasferì a Parma e ripartì con una nuova impostazione scientifica. Sul primo numero del 1965 il Presidente Marte Magnani invitò tutti i tecnici a collaborare, mentre il Direttore-Segretario, dottor Luigi Zannoni, ricordò il predecessore Cav. Pietro Quadri e presentò la Rivista: “in un formato più ridotto, ma con un contenuto as-

1965 - In memoria del Cav. Pietro Quadri

Nota tratta da Scienza e Tecnica Lattiera Casearia, a.16, n. 1, p.63-65, e attribuibile al presidente AITeL Marte Magnani “Pietro Quadri era un autodidatta e come tale ha attinto le prime nozioni ed acquisito le prime basi di tecnologia quando cominciò a lavorare presso l’Istituto Zanelli di Reggio Emilia. Con eccezionale volontà, Egli segue e perfeziona negli anni i primi insegnamenti di avvio alla conoscenza, poi segue i libri che gli sono stati indicati o che egli ritiene più adatti al suo modo di capire, alle possibilità di assimilare, poi segue la sua stessa esperienza, cercando, con successo più o meno lento e sempre con la notevole fatica dell’autodidatta, di interpretare in modo ortodosso i fenomeni fisici, chimici e fisico-chimici che si avvicendano sotto le sue mani e nel suo cervello. Questa interpretazione, eventualmente corretta, rettificata da chi più di Lui sapeva (in quanto Egli sottometteva sempre i suoi dubbi e le sue interpretazioni a chi poteva aiutarlo) sta alla base di quelle conoscenze che Egli seppe allargare e potenziare senza soste, fino al giorno della Sua scomparsa”.

sai qualificato ”, esprimendo inoltre il desiderio di portare la periodicità da bimestrale a mensile [9]. Maturò così anche il tempo dell’ormai inderogabile Assemblea Generale 23 maggio 1965 e, nel saluto ai soci, Magnani ricordò diversi dettagli interessanti, ovvero: che la precedente assemblea si tenne nel lontano 29 novembre 1959; che “quel Comitato, di cui facevo parte, si adoperò in tutti i modi, per tentare il miracolo che ‘ravvivasse la moribonda’”; che i lutti segnarono indelebilmente l’associazione per le perdite in ordine di tempo di Amasi Bettinetti, della Camera di Commercio modenese, primo e impareggiabile Segretario; Pietro Quadri, segretario tecnico dalla fondazione ed eccezionale esperto di settore; Marcello Paoletti, socio fondatore e Direttore della rivista IL LATTE; che l’associazione arrivò a 850-900 soci per poi iniziare una progressiva e inarrestabile diminuzione; che la situazione finanziaria era tutt’altro che florida; e, che “l’Associazione potrebbe fare molto di più se disponesse di mezzi finanziari maggiori” [10]. Il rinnovo delle cariche sociali fu pubblicato sul primo numero del 1966: Presidente Marte Magnani, Vicepresidente Franco Bodini; Arriva il progresso

Consiglieri: Marcello Bellan, Quinto Benatti, Massimo Bianchi, Giuseppe Casella, Glauco Granata, Elio Ligugnana, Giuseppe Manfredi, Giuseppe Nicolussi, Romeo Pagliarini, Enzo Pignatti [11]. Durante il 1965, i rinnovati fascicoli pubblicarono lavori di: Flaminio Albonico, Sergio Annibaldi, Vittorio Bottazzi, Pietro Giulio Coppi, Cesare Corradini, Ferdinando Intrieri, Iginio Nizzola, Piero Sina; e gli articoli tecnici di Emanuele Bonomi, Salvatore Casu, Giovanni Delforno, Mario Menozzi, Luigi Pelagatti.

Riferimenti bibliografici

[1] Redazione, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.11, n.1, p.1, Gennaio-Marzo 1961,

Artioli, Modena. [2] AAVV, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione

Italiana Tecnici del Latte, a.11, n.1, p.2-19, Gennaio-Marzo 1961, Artioli, Modena. [3] Redazione, Il dottor Franco Bodini nominato direttore della “Soresinese”, e Vicepresidente AITeL, Il Prof. Carlo Arnaudi Senatore, Scienza e

Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.11, n.4, p.7, Ottobre-Dicembre 1961, Artioli, Modena. [4] Bodini F., Arriveremo a produrre i nostri formaggi con i caseificatori?,

Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.12, n.1, p.1-3, Gennaio-Marzo, 1962, Artioli,

Modena. [5] Testata, Anno XIV- N.1-1963, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.XIV, n.1, p.1, Gennaio-Marzo 1963, La Tipografica Malagoli, Modena. [6] Redazione, Piedino finale, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.XIV, n.3, p.12, Luglio-Settembre, 1963, La Tipografica Malagoli, Modena. [7] Redazione, 1° Convegno A.I.TE.L 1964, Cremona 8 marzo, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, a.XV, n.4 e 1-2, p.1, 1964, La Tipografica Malagoli, Modena. [8] Redazione, Riflessioni… Lattiero Casearie, Il Latte, a. XXXVIII, n.10, ottobre 1964, p.854, Milano. [9] AAVV, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, Journal of the Italian Dairy Science Association, a.XVI, n.1, p. 1-6, 1965, La Nazionale, Parma. [10] Redazione, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, Journal of the Italian Dairy Science Association, a.XVI, n.3, p.202-218, 1965, La Nazionale, Parma. [11] Redazione, Scienza e Tecnica Lattiero Casearia, Bollettino dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte, Journal of the Italian Dairy Science Association, a.XVII, n.1, p.57-59, 1966, La Nazionale, Parma.

Accordo UE-Cina sulle IG

Lo scorso 15 novembre il Parlamento europeo ha acconsentito a un accordo firmato nel settembre 2020 tra l’UE e la Cina per garantire che cento indicazioni geografiche (IG) dell’UE in cambio di cento prodotti IG cinesi beneficeranno della stessa forma di protezione nell’UE. L’accordo prevede anche la protezione di altri 175 prodotti europei e cinesi entro quattro anni. Con l’approvazione del Parlamento, il Consiglio deve ora adottare l’accordo affinché possa entrare in vigore all’inizio del 2021. Nel 2019, la Cina è stata la terza destinazione per le esportazioni UE di prodotti a IG, tra cui vini, bevande alcoliche e prodotti agroalimentari.

Gli accordi di libero scambio fanno bene all’Ue

il 2019 è stato un buon anno per il commercio dell’Unione europea, secondo un rapporto pubblicato recentemente dalla Commissione. Il commercio con i 65 partner preferenziali dell’Ue è aumentato del 3,4% lo scorso anno. Ma il rapporto evidenzia soprattutto i vantaggi degli accordi di libero scambio che sono stati firmati negli ultimi anni con Canada e Giappone. Il Ceta, l’accordo di libero scambio con il Canada, ha portato a un aumento degli scambi bilaterali del 24,5% nel 2019, rispetto al periodo 2015-17. Il Canada è passato dal nono all’ottavo posto per le esportazioni di agroalimentare Ue. Nel suo primo anno, l’Eu-Japan Economic Partnership Agreement, l’accordo di libero scambio con il Giappone, ha permesso di aumentare gli scambi bilaterali del 6% rispetto al 2018. L’agroalimentare dell’Ue è stato particolarmente favorito con un aumento del 16% delle esportazioni verso il Giappone. Fondi per agricoltura e comunità rurali

il 10 novembre, il Parlamento europeo e la presidenza tedesca dell’Ue hanno raggiunto un accordo su tutto il pacchetto di bilancio. Secondo l’accordo, i fondi per le comunità rurali saranno anticipati al 2021, quando sarà versato circa il 30% degli 8,07 miliardi di euro di aiuti e al 2022, quando sarà possibile accedere al resto, in contrasto con la proposta della Commissione che avrebbe visto il denaro diventare disponibile nel 2022-2024. Almeno il 37% dei fondi per la ripresa andrà agli agricoltori biologici, così come ad azioni legate all’ambiente e al clima e al benessere degli animali. Almeno il 55% del fondo sosterrà l’avvio e gli investimenti dei giovani agricoltori. Il sostegno agli investimenti degli agricoltori e delle aziende di trasformazione alimentare che contribuiscono a una ripresa economica sostenibile e digitale può arrivare fino al 75% dei costi sostenuti, mentre i deputati al Parlamento europeo hanno anche ottenuto il tetto per l’aiuto all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori dal Fondo per lo sviluppo rurale, aumentato da 70.000 a 100.000 euro. L’accordo politico raggiunto deve essere ancora formalmente adottato dal Parlamento e dal Consiglio.

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