INSIGHT
Le sfide del sistema alimentare post-Covid:tecnologie, sostenibilità, formazione, digitalizzazione
S
iamo fiduciosi che “l’arcobaleno dopo il temporale” della pandemia sia arrivato anche per il settore “F&H - Foodservice & Hospitality- Out of Home”, inteso come l’insieme delle attività riferite alla ristorazione, ospitalità, turismo, dopo che i consumi nei pubblici esercizi sono calati nel 2020 di 31 Mld di euro. L’altra parte della filiera alimentare nazionale (produzione, trasformazione, distribuzione) ha tratto profitto dall’aumento dei consumi domestici, con una spesa alimentare aumentata di 6 mld di euro in un anno. La caduta del mercato a livello globale si è riflessa inevitabilmente anche sull’export italiano, che nel 2020 è calato del 9,7%, ma che nel 2021 prevede un rialzo dell’11,3% (livelli pre-pandemici) con un balzo in avanti nel 2023 con il 24% in più rispetto al 2020 (elaborazione Pwc su dati Interscambio Settoriale Agroalimentare, Osservatorio Economico Min. Affari Esteri, Rapporto Export SACE 2021). Germania, Francia, USA sono i paesi storici a cui si rivolgono le nostre esportazioni agroalimentari e l’Italia è il terzo paese dopo Germania e Francia come export di prodotti confezionati e bevande. Le previsioni di consumo 2020-2024 segnalano tassi di crescita superiori al periodo pre-Covid sia per il commercio mondiale (olio +7,6%, pesce +7,1%) che
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per l’export italiano (pesce +9,9%, latticini +7,9%), così come nella ristorazione professionale +2,4%, nel comparto caffè e macchine +4,4%, nella panificazione e pasticceria +4,6% (fonte: World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, HOST-TTF, Export Planning). I trend sono incoraggianti per il nostro Paese: mangiamo e mangeremo sempre più “Made in Italy”, tradizionale, a filiera corta, biologico, vegetariano (e vegano), soprattutto grazie alla pandemia che ha modificato il nostro rapporto con il cibo: alimenti più sani, prodotti con meno additivi, coltivazioni e allevamenti sostenibili, tecnologie mild&soft, surgelati rivalutati. Ci sarebbe da chiedersi: dovevamo attendere la venuta del Covid per comprendere alcuni fenomeni e iniziare a imboccare strade più sensate?
MASSIMO ARTORIGE GIUBILESI Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria
Purtroppo questo sano ottimismo è stato offuscato da mesi da un grande problema: la carenza quali-quantitativa di risorse umane, ovvero una domanda elevata di personale preparato e volonteroso qualificato a cui risponde un’offerta carente a tutti i livelli: dagli
Produzione & Igiene
Ottobre 2021