Speciale Horeca - Dimensione Pulito n.5/25

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TREND RISTORAZIONE

Green, salute e cura dell’igiene guidano le scelte nel fuori casa

PEST CONTROL

Bluetooth e sensori per monitoraggi mirati

HORECA

EFFICACIA INNOVAZIONE SICUREZZA

La pulizia professionale al centro di un sistema di valori

LA TAVOLA SI FA IMMAGINE

Ci sono atmosfere che prendono forma nei dettagli: una texture morbida al tatto, un gioco di luci su una piega, una trama che richiama un ricordo.

Con i nuovi decori in airlaid Venus, ogni tavola racconta una storia, ogni elemento, un’emozione.

Fulcron PRO non è solo pulito. È CURA

Nel settore Horeca, dove igiene e ordine sono requisiti imprescindibili, Fulcron PRO si propone come un alleato af dabile per chi ogni giorno garantisce ambienti sicuri, puliti e accoglienti. Sviluppato da Arexons – realtà con un secolo di esperienza nella chimica professionale – Fulcron PRO è più di un nuovo brand: è un progetto costruito su valori solidi come cura, competenza e responsabilità. Una gamma nata per rispondere alle esigenze reali dei professionisti della detergenza, con un’attenzione costante a ef cacia, sicurezza e sostenibilità.

Ogni prodotto della linea è pensato per inserirsi in un “Circle of Care”: un approccio che mette la cura al centro, e in cui innovazione, prestazioni e af dabilità si integrano per sempli care e potenziare il lavoro quotidiano. La proposta Fulcron PRO si articola in sei linee prodotto, pensate per rispondere in modo puntuale alle diverse esigenze operative di hotel, ristoranti e servizi di catering. Tra le categorie più strategiche per il comparto dell’ospitalità troviamo la linea lavapavimenti, con formulazioni speci che per ogni super cie – dal gres al parquet – che abbinano un elevato potere pulente a gradevoli profumazioni. I detergenti per lavastoviglie, sviluppati per garantire igiene e brillantezza anche nei cicli più in-

tensi, includono soluzioni ef caci per tutte le durezze dell’acqua, oltre a brillantanti e disincrostanti. La gamma di pulitori speci ci è invece ideale per la gestione quotidiana delle super ci a uso intensivo e con esigenze di trattamento differenziato, quali vetri, acciaio inox, sanitari, piani cottura e forni.

A queste referenze si af ancano soluzioni dedicate ad applicazioni più sensibili. Lo Sgrassatore Food Grade è un detergente concentrato per super ci dure, progettato per rimuovere lo sporco più ostinato senza lasciare residui né alterare i materiali trattati. La sua formula è studiata appositamente per l’utilizzo in ambienti legati alla lavorazione, conservazione o trasporto degli alimenti. Completano l’offerta i prodotti certi cati PMC (Presidio Medico Chirurgico), come il Disinfettante Multisuper ci, sviluppato per garantire una disinfezione profonda e conforme alle normative. Numerosi prodotti della linea Fulcron PRO sono formulati per l’integrazione nei piani HACCP, offrendo così un ulteriore livello di sicurezza in tutti i contesti dove il controllo igienico è prioritario. In particolare, referenze come lo Sgrassatore Food Grade, il Decarbonizzante Forni e Griglie e il Disincrostante Lavastoviglie sono certi cate NSF, a garanzia della piena conformità agli standard di sicurezza alimentare stabiliti dall’NSF International. Ogni prodotto certi cato viene sottoposto a rigorosi controlli e riporta in etichetta il numero di registrazione e la categoria d’uso, per garantire trasparenza e tutela sia per gli operatori che per i consumatori.

Con Fulcron PRO, Arexons mette a disposizione del mondo Horeca una gamma professionale, completa e modulare, che unisce elevate prestazioni, semplicità d’uso e un valore distintivo: la cura.

Made in Italy. Made in Falpi.

e Qualità Senza paragoni per le tue necessità di Housekeeping

Il massimo del Lusso con carrelli Eccezionali
Stile

IN COPERTINA

Fulcron PRO è un brand di Arexons, azienda italiana con oltre 100 anni di esperienza nella produzione di soluzioni per la pulizia in ambito professionale, industriale e fai-da-te. Nato nel 1985, oggi il brand offre una gamma dedicata ai professionisti dei settori Horeca, industria e facility management. Comprende detergenti per lavastoviglie, pulitori specifici, sgrassatori, disinfettanti, prodotti per pavimenti e lavamani ualità, e cacia e innovazione al servizio di tutti gli operatori.

FUORI I GIOVANI, DENTRO I BOOMER

SICUREZZA

PREVENZIONE

sommario

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Direttore editoriale Ornella Zanetti ornella.zanetti@quine.it

Direttore Tecnico Maurizio Pedrini

Coordinamento editoriale hiara celsi c scelsi ls r it el

Redazione

ristina ardinali c cardinali ls r it el imone ia arelli s cia arelli ls r it el oredana itulano l itulano ls r it el

Hanno collaborato

Rossella De Stefano, Giulia Di Camillo, Niccolò Luongo, Marco Monti, Maurizio Pedrini, Francesco Pirovano, Michele Ruzza

Progetto grafico Elisabetta Delfini e.delfini@lswr.it

Grafica e impaginazione LSWR

Immagini Shutterstock

Ufficio traffico e Servizio abbonamenti lena enitoni e genitonii ls r it el

Direttore Commerciale ostantino ial i c cial i ls r it el

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Testata Associata

Distribuzione

Rivenditori, Imprese di servizi, Aziende alimentari, Sanità e RSA, Enti pubblici, Pubblici esercizi, Hotellerie, Lavanderie professionali, isin esta ione e ser i i ambientali rande distribu ione

Innovazione e sostenibilità nella pulizia professionale

Comunicare il pulito

CRISTINA CARDINALI

La pulizia non è più una semplice mansione operativa, ma è diventata una componente strategica dell’esperienza del cliente, leva fondamentale per la reputazione delle strutture e, soprattutto, un driver di competitività. Oggi, il settore Horeca si muove in direzione di modelli sempre più sostenibili e tecnologicamente avanzati, ride nendo il concetto stesso di igiene. Ne emerge una nuova sinergia tra estetica, ef cienza e comunicazione.

Così come le cucine professionali adottano apparecchiature certicate EnergyStar e soluzioni a basso impatto ambientale, anche nel campo del cleaning si stanno affermando detergenti concentrati, impianti di dosaggio intelligenti e materiali eco-certi cati. Si tratta di soluzioni capaci di garantire elevati standard di pulizia riducendo al contempo i consumi di acqua, energia e plastica. La pulizia, dunque, inizia a essere percepita come un’esperienza multisensoriale. Ambienti che “profumano di pulito” e super ci brillanti contribuiscono a rafforzare la qualità percepita. Le strutture, in particolare quelle di fascia alta, investono in profumazioni ambientali antibatteriche, sistemi di sani cazione UV invisibili e materiali high-tech facili da mantenere. Anche il digitale gioca un ruolo crescente: QR code, display informativi e dispositivi interattivi sono strumenti ef caci per comunicare trasparenza e rassicurare l’ospite.

A guidare il mercato sembra essere il modello “chiavi in mano”, dove il servizio di pulizia si integra con la gestione operativa della struttura. L’obiettivo non è solo igienizzare, ma ottimizzare i pro-

cessi, ridurre gli sprechi e coinvolgere attivamente il personale nella cultura del pulito. Formazione, consapevolezza e cultura tornano a essere centrali. Il settore ha bisogno di gure competenti, formate e aggiornate. L’esperienza sul campo dimostra che un operatore preparato utilizza correttamente i prodotti, rispetta i protocolli HACCP e si fa promotore di un valore igienico-sociale condiviso. Accanto agli investimenti in tecnologia, servono dunque percorsi formativi dedicati a manager, chef, addetti e gure specializzate del cleaning professionale.

Ma oggi, più che mai, occorre anche “comunicare” il pulito - e farlo in modo chiaro, credibile, visibile. Lo storytelling dell’igiene diventa parte dell’identità del locale: contribuisce ad aumentare la ducia dell’ospite e può trasformarsi in un elemento distintivo dell’offerta. La standardizzazione dei protocolli (piani giornalieri, settimanali, mensili, check-list digitalizzate) si accompagna a strumenti di comunicazione visiva come segnaletica, QR code e monitor che attestano i trattamenti effettuati e dichiarano un “pulito certi cato”. Il futuro del cleaning professionale nell’Horeca parla il linguaggio della sostenibilità, dell’innovazione, della formazione e della comunicazione integrata. Per le imprese del settore e i facility manager, la s da è chiara: offrire non solo un servizio, ma un’esperienza; non solo un prodotto, ma una narrazione coerente con i valori attesi da un’ospitalità moderna. Un valore aggiunto che supera la semplice detergenza, trasformando il pulito in una promessa visibile, misurabile e condivisa.

FUORI I GIOVANI DENTRO I BOOMER

Gen Z e Millennial cercano esperienze, socialità e benessere quando escono, mentre i clienti over 60 restano tra le mura domestiche puntando su abitudini funzionali. Il nuovo Rapporto FIPE fotografa un fuori casa che si fa sempre più consapevole, green e attento alla salute, ma soprattutto sempre più generazionale

Negli ultimi anni l’out of home ha subito una trasformazione profonda, trainata dai mutamenti culturali dei consumatori e da nuove priorità che stanno ride nendo stili di vita e scelte alimentari. Oggi più che mai, infatti, per gli operatori del settore è fondamentale creare ambienti attenti al fattore esperienziale, investire in innovazione con menu essibili, sensibili alle tendenze green, alla salute e alle soluzioni fast casual, capaci di rispondere alla crescente domanda di qualità, benessere e rapidità. Il tutto mantenendo un elevato standard gastronomico e formando team orientati a un servizio empatico e personalizzato. È quanto emerge dal Rapporto Ristorazione 2025 di Fipe-Confcommercio, presentato a Roma lo scorso aprile, che individua tre trend di lungo periodo destinati a ridisegnare il panorama della ristorazione italiana: l’aumento della domanda di prodotti salutari, con consumatori sempre più orientati verso cibi sani e ingredienti innovativi attenti al benessere; l’interconnessione tra sostenibilità e cibo, che spinge ristoratori e produttori ad adottare pratiche eco-compatibili e a ripensare l’intera liera, dalla materia prima alla gestione degli scarti, ribadendo

GIULIA DI CAMILLO

non processati/naturali

sostituti a base vegetale

la centralità della responsabilità ambientale; e l’evoluzione dei modelli di consumo, che segna una distinzione crescente tra l’esperienza sociale e conviviale del fuori casa, ricercata soprattutto dai più giovani, e l’approccio più funzionale dei pasti domestici, preferito in prevalenza dalla generazione dei Boomer.

TENDENZE SALUTISTE

Partiamo dai prodotti salutari: come riporta il rapporto di FIPE, in media più di un cittadino europeo su due dichiara che la salute è importante o molto importante e che condiziona il suo comportamento. n ambito alimentare, questa tendenza si traduce in una riduzione progressiva del consumo di zuccheri, grassi e cibi processati; restano fondamentali i prodotti di provenienza locale.

In tale contesto si sottolinea un distacco tra la vecchia e la nuova generazione, con Gen Z e Millennial, che tendono a preferire cibi ad alto contenuto di proteine, vitamine e integratori, mentre i più anziani sono indirizzati verso prodotti non processati e a base vegetale. In particolare, l’Italia è il Paese europa con la più elevata incidenza di persone attente alla propria salute: il 73% dichiara che la salute è importante o molto importante, contro un valore medio europeo del 66 . E infatti, i nostri connazionali tendono a ridurre il consumo di zuccheri, grassi e sale di più della media europea. Di fronte a questo cambiamento, la ristorazione è chiamata a mettere in atto una vera e propria contromisura, rinnovando i menu e prediligendo piatti che contengano ingredienti freschi, locali e poco processati, in

linea con le aspettative di una clientela consapevole e più attenta al benessere rispetto al passato.

SCELTE SOSTENIBILI

Il secondo trend evidenziato da Fipe-Confcommercio riguarda poi la sostenibilità come pratica sempre più interconnessa al cibo. Tradotto: oggigiorno ciò che si mangia viene valutato per il suo valore nutrizionale, per i bene ci alla salute, ma anche per l’impatto che ha sul pianeta cercando soprattutto prodotti con origine trasparente, etica e con un basso impatto. Come rilevato dall’azienda di consulenza strategica Bain & Company, il 76 % delle ragioni che spingono a ridurre il consumo di carne a favore delle verdure derivano da preoccupazioni ambientali; segue, con il 67%, l’abitudine di riciclare, e con il 64% la limitazione dell’acquisto di prodotti usa e getta.

L’Italia, in termini di sostenibilità, risulta virtuosa: nel 2023, infatti, si è registrato un incremento del 5% nel consumo di prodotti bio e le diete di tipo vegetariano o vegano sono passate dal 6,6% al 9,5% con oltre

Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey, con Dynata
Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey, con Dynata
provenienza locale
Mangiare fuori al ristorante
vitamine e integratori
Cucinare a casa proteine
Socializzare con amici e famiglia fuori casa

SETTEMBRE 2023

APRILE 2024

proteine

vitamine e integratori

provenienza locale

non processati/naturali

sostituti a base vegetale

UN VANTAGGIO COMPETITIVO

un quinto della popolazione che riduce attivamente il consumo della carne. Per FIPE - si legge nel rapporto - tali tendenze risiedono in una forte cultura gastronomica, in una consolidata liera di prossimità e in una maggiore disponibilità di prodotti a liera corta, fattori che rendono le scelte sostenibili più immediate e accessibili per i consumatori italiani rispetto ad altri contesti in Europa”. Le pratiche di sostenibilità, nel fuori casa italiano, per il 61% dei connazionali sono importanti nella scelta del ristorante, e circa il 30% è disposto a pagare di più per tali scelte.

CASA O FUORI CASA?

Terzo e ultimo trend è l’evoluzione dei modelli di consumo, con un focus sulla distinzione tra esperienza sociale fuori casa e funzionalità in casa. Ciò che emerge è un adattamento dei consumatori a una combinazione di “casa per la routine, e fuori casa per la grati cazione”. Signi ca che, attualmente, i pasti regolari si consumano tendenzialmente a casa propria, con il fuori casa che ha recuperato il ruolo di prezioso

Fonte: Bain EMEA Consumer Pulse Survey,

spazio sociale. Il Rapporto Ristorazione spiega che la gente consuma fuori dalle proprie mura domestiche principalmente per riconnettersi, festeggiare e godere di esperienze particolari o uniche, tenendo sempre conto del rapporto qualità-prezzo. In Europa, rispetto al 2023, sono aumentati i consumatori che desiderano iniziare, continuare o intensi care la socializzazione fuori casa, passando dal 56% al 61%. Lo stesso trend si riscontra anche per il mangiare al ristorante, con la percentuale salita dal 34% al 39%. In Italia, la situazione è simile: chi vuole aumentare la socializzazione fuori casa è passato dal 65% al 70%, mentre per il ristorante si è registrato un incremento dal 35% al 42% nel periodo considerato.

In ne, circa le differenze generazionali, la Gen Z (che, ricordiamo, sono i nati tra il 1997 e il 2012) esce a cena in media tre o quattro volte al mese, con il 15% che supera le cinque uscite mensili. Al contrario, le generazioni più mature riservano le uscite a occasioni speciali, adottando comportamenti più focalizzati sull’aspetto funzionale.

In parallelo, un aspetto sempre più strategico per l’esperienza del cliente è la cura dell’igiene e della pulizia professionale. Come evidenziato dal Rapporto annuale sulla sicurezza alimentare di EFSA (2024), la percezione di igiene in uisce direttamente sulla fiducia del consumatore e sulla propensione a tornare in un locale. Ambienti puliti e ben tenuti non solo rispecchiano l’attenzione per il cliente, ma rafforzano anche l’identità valoriale di un ristorante orientato a salute e sostenibilità. La ricerca Cleaning in Food Service di ISSA Europe mostra che il 78% dei clienti giudica negativamente un’esperienza se nota carenze igieniche, anche minime. In risposta, molti operatori stanno investendo in soluzioni smart per la sanifica ione dai materiali antibatterici alle tecnologie no touch integrandole in un approccio olistico che unisce benessere, qualità e sicurezza. La pulizia, oggi, è parte integrante della customer experience.

Con il contributo dell’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio

Il vello in microfibra CHE FA LA DIFFERENZA

Pulire i vetri in modo semplice ed ef cace è possibile grazie al vello vetri in micro bra proposto da Essecinque. Ideale per super ci come nestre, specchi e vetrate, questo strumento si utilizza insieme a un telaio in plastica o a uno snodabile in alluminio. La micro bra garantisce un risultato senza aloni né pelucchi, scivola con facilità e non graf a, anche sulle super ci più delicate. Il vello può essere usato con qualsiasi detergente per vetri ed è dotato di una chiusura a strappo che assicura stabilità e aderenza perfetta al supporto.

Oltre al classico telaio in plastica, è disponibile un’alternativa in alluminio leggero con snodo girevole, pensata per seguire i movimenti dell’operatore e rendere la pulizia più agile. L’impugnatura è comoda, sicura e compatibile con aste telescopiche, permettendo di raggiungere anche le super ci più alte senza sforzo. Il vello è disponibile nel colore bianco e blu e nella misura standard di 35 cm. Con questo sistema, la pulizia delle vetrate diventa veloce, pratica ed estremamente ef cace.

GARANTIRE IGIENE E SICUREZZA

Da obbligo normativo a garanzia

della sicurezza alimentare, la pulizia

è anche uno dei parametri più citati nelle recensioni, percepita come un segno immediato di rispetto verso il cliente

Protocolli, comportamenti corretti, organizzazione degli spazi e consapevolezza dei rischi: l’HACCP è prima di tutto una questione di metodo, che riguarda ogni tipo di ristorazione.

Ne parliamo con Attilio Borra, consulente per Unilever Food Solutions e membro del Consiglio di Amministrazione di Milano Ristorazione.

Quale ruolo strategico hanno le pulizie in cucina e in sala? Cosa signi ca attuare il protocollo HACCP nella gestione quotidiana dell’igienizzazione della cucina?

Le pulizie non sono un semplice adempimento burocratico: sono uno strumento strategico per garantire la sicurezza alimentare, rispettare la legge, tutelare la salute dei clienti e salvaguardare la reputazione del ristorante. Un ambiente pulito comunica serietà, professionalità e cura. La pulizia è anche un fattore motivante per il personale: chi lavora in un ambiente ordinato è più incline a rispettare le regole e a lavorare con attenzione. Attuare l’HACCP nella pratica quotidiana signi ca trasformare un piano teorico in azioni concrete e sistematiche: ad esempio, stabilire procedure giornaliere di pulizia per tutte le super ci di lavoro, programmare la sani cazione di frigoriferi e celle ogni settimana, annotare

ATTUARE L’HACCP NELLA

l’ef cacia ma anche per la sicurezza. Ad esempio, un disinfettante a base di cloro con presidio medico chirurgico garantisce un’azione virucida e battericida certi cata, mentre un prodotto generico potrebbe non eliminare completamente i patogeni. Allo stesso modo, le attrezzature devono essere progettate per un utilizzo professionale: un lavastoviglie industriale è dotata di cicli di lavaggio a temperature elevate ( no a 85 °C) che garantiscono l’abbattimento batterico. Attrezzature pensate per il mondo Horeca hanno inoltre angoli smussati e super ci lisce che impediscono l’accumulo di sporco e facilitano la pulizia, caratteristiche assenti in quelle domestiche. Per esempio, un banco refrigerato con spigoli arrotondati e ripiani in acciaio inox AISI 304 si pulisce rapidamente e riduce i punti di annidamento dei batteri.

ogni operazione su registri controllati e veri cati. Signi ca anche aggiornare i piani HACCP ogni volta che cambiano menu, fornitori o processi produttivi. Per esempio, se in cucina si inserisce un abbattitore di temperatura, va prevista una procedura dedicata per la sua pulizia interna, perché rappresenta un punto critico per la contaminazione batterica.

Pensa che la scelta di prodotti e attrezzature professionali rivesta un’importanza fondamentale per portare avanti l’obiettivo della massima igiene?

Decisamente sì. La differenza tra un detergente domestico e un prodotto professionale certi cato è abissale, non solo per

Quali sono le principali problematiche in cucina, per quanto riguarda lo sporco? Le criticità più comuni riguardano l’accumulo di grasso nelle cappe di aspirazione, uno dei punti più critici per motivi igienici e di sicurezza (il grasso può aumentare il rischio di incendio). Inoltre, ci sono le incrostazioni di cottura sulle piastre e sui forni, dove le alte temperature ssano i residui e rendono dif cile la rimozione. Un’altra area problematica sono i pavimenti, dove olio e acqua creano patine scivolose che favoriscono incidenti e la proliferazione di batteri. Spesso ci si dimentica delle guarnizioni dei frigoriferi che diventando focolai di muffe. In ne, un problema frequente è la gestione dei ri uti organici: sacchi non chiusi correttamente o bidoni non puliti ogni giorno possono attirare insetti e rovinare la qualità percepita del locale. Per queste criticità, consiglio un piano di pulizia con frequenze de nite: ad esempio, pulizia delle cappe ogni settimana, lavaggio guarnizioni dei frigoriferi ogni due giorni, disinfezione dei pavimenti a ne turno.

#CASE HISTORY

LA PULIZIA SERVITA IN TAVOLA

Tra i vicoli più caratteristici del centro storico di Pietrasanta (Lucca), sorge il ristorante Osteria della Tecchia, un luogo dove è possibile gustare prelibate proposte di sapori tipici della cucina tradizionale toscana.

La cura di ogni minuzioso dettaglio nella preparazione dei piatti si coniuga felicemente alla costante attenzione alla pulizia e igienizzazione della cucina e dei locali, per assicurare la massima sicurezza alimentare ai clienti.

Abbiamo incontrato lo chef titolare del locale, Alberto Galbani,per farci raccontare la sua esperienza.

Quale restyling avete adottato per valorizzare al meglio l’identità del nuovo locale?

Abbiamo voluto unire eleganza e calore, rinnovando gli spazi con materiali naturali come legno e pietra, tipici della nostra terra. L’obiettivo era ricreare un ambiente che parlasse di Toscana, ma con un tocco contemporaneo, senza mai tradire la nostra identità. Le luci calde, l’arredo essenziale ma accogliente e la cucina a vista sono stati pensati per far sentire l’ospite parte di un’esperienza autentica e familiare.

Che valore ha per lei il tema dell’igiene

locali del ristorante? Pensa che dopo la pandemia siano cambiate le esigenze della clientela?

L’igiene è sempre stata una priorità assoluta, ma la pandemia ci ha spinto a rafforzare ulteriormente protocolli e procedure. Oggi i clienti sono molto più attenti e sensibili al tema della pulizia: vogliono sentirsi sicuri, oltre che coccolati. Questo ha reso l’igiene non solo un obbligo, ma un elemento fondamentale per trasmettere fiducia e serenità a chi ci sceglie.

Quanto conta il fattore igiene e pulizia dei vostri locali, in termini di immagine e sicurezza?

Conta tantissimo. L’igiene rappresenta la prima impressione, la base su cui costruire tutto il resto. Non basta servire un piatto eccellente: il cliente deve percepire un ambiente curato e pulito in ogni dettaglio. Solo così possiamo garantire un’esperienza completa, in cui qualità del cibo, servizio attento e atmosfera accogliente si fondono in un ricordo positivo.

Quale sforzo comporta impegnarsi ogni giorno per la puntuale applicazione e sicurezza, anche in termini di investimento economico e nella formazione del personale?

Comporta investire tempo, risorse e tanta energia. Abbiamo scelto di lavorare con fornitori certificati per i prodotti di sanifica ione, aggiorniamo regolarmente i protocolli e organizziamo corsi di formazione continua per tutto il team. È un impegno che richiede costanza e sacrificio economico, ma lo facciamo con convinzione, perché la sicurezza e la serenità dei nostri ospiti e del nostro staff valgono ogni sforzo.

Quanto è importante per i ristoranti il fattore pulizia dal punto di vista della reputazione?

Oggi il passaparola digitale ha un peso enorme: TripAdvisor, Google Reviews, The Fork e i social network sono le prime fonti di informazione per un cliente che deve scegliere un ristorante. La pulizia è uno dei parametri più citati nelle recensioni, perché è percepita come un segno immediato di rispetto verso il cliente. Ricordo un caso di un locale che dopo due recensioni negative sulla pulizia dei bagni, ha visto calare le prenotazioni del 25% nelle settimane successive. È bastato rimediare tempestivamente e rispondere online alle critiche dimostrando attenzione per invertire la tendenza. Anche alcuni programmi televisivi hanno ampli cato la sensibilità su questi temi: molti clienti vogliono vedere nei ristoranti lo stesso standard di pulizia che vedono in televisione.

Come viene selezionato, formato e addestrato il personale di sala e di cucina per le pulizie di manutenzione ordinaria e per gli altri interventi previsti?

La selezione parte con la veri ca di attitudini all’ordine e alla precisione: durante il colloquio, si fanno domande speci che per capire la predisposizione del candidato a rispettare le regole. La formazione è composta da sessioni teoriche su HACCP, manuale di autocontrollo e sicurezza alimentare, seguite da momenti pratici. Per esempio, nelle mie consulenze è previsto un percorso di training con simulazioni di pulizia straordinaria: sani cazione di abbattitori, pulizia approfondita di celle frigorifere, gestione delle attrezzature complesse come affettatrici e impastatrici. Il controllo è continuo: le schede di pulizia devono essere compilate ogni giorno e contro rmate dal responsabile. Organizzo audit interni mensili per veri care la corretta applicazione dei protocolli, con check-list dettagliate su più di 50 punti. In caso di anomalie, si procede con richiami formativi e aggiornamenti mirati. È un processo che richiede tempo e impegno costante, ma solo così possiamo mantenere standard igienici di eccellenza.

PULIZIA SICURA per ambienti critici

Nel mondo dell’igiene professionale, la pulizia non è più solo una questione di apparenza. Se da un lato le aree visibili ai clienti rappresentano un primo banco di prova, anche gli spazi nascosti – come le cucine o le aree tecniche – devono rispettare standard rigorosi.

L’igiene, oggi, è una priorità imprescindibile, e ogni mancanza può tradursi in un danno reputazionale serio. Paredes, storica azienda riconosciuta come inventrice e leader nel lavaggio e asciugatura monouso delle mani, conosce bene questa dinamica. Con oltre 200 strutture ospedaliere servite, l’azienda ha consolidato una solida esperienza nel settore sanitario, dove la pulizia non ammette compromessi. Ma l’impegno di Paredes va oltre l’igiene delle mani: l’azienda promuove un approccio integrato all’igiene professionale, che abbraccia ogni aspetto della sani cazione e della sicurezza degli ambienti.

Tra le novità più rilevanti, il reparto R&D ha potenziato il sistema Paredis Style, migliorandone la chiusura per evitare usi impropri e lanciando una nuova versione chiamata Paredis Style Intense, pensata per le zone ad alta frequenza. Entrambe le soluzioni sono dotate di nottolino in 100% cellulosa, eliminando completamente l’uso della plastica e garantendo un ri uto unico, riciclabile a ne utilizzo. I rotoli sono inoltre certi cati Ecolabel, a testimonianza dell’attenzione all’ambiente.

Paredes ha anche ampliato la propria offerta nei settori disinfettanti e biocidi per mani e super ci, integrando soluzioni mirate

per il cleaning professionale. L’azienda oggi è in grado di coprire un ampio spettro di esigenze, includendo DPI monouso e riutilizzabili, nonché una gamma completa di attrezzature e materiali per la pulizia, rivolti in particolare a imprese di pulizia e operatori di facility management.

Laddove non arriva con la produzione diretta, Paredes seleziona partner tecnologici d’eccellenza. È il caso della collaborazione con Decitex, leader nella tecnologia delle micro bre, che propone un innovativo sistema di pulizia ef cace anche senza l’uso di additivi chimici. Grazie alla particolare struttura dei tessuti, l’azione battericida viene ottenuta utilizzando la sola acqua, rendendo questi prodotti ideali per contesti ad alta criticità come ospedali e strutture sanitarie.

Altro tassello strategico è la partnership con Innuscience, che ha portato al lancio di una linea di detergenti biotecnologici. Questi prodotti 100% di origine naturale sostituiscono la chimica tradizionale, offrendo elevate performance e al contempo garantendo la sicurezza degli operatori e un impatto ambientale minimo.

Una scelta perfetta per chi punta alla transizione ecologica nel proprio modello di cleaning.

Tutte queste soluzioni si inseriscono in una visione coerente: quella di un’azienda che vuole accompagnare i professionisti nella costruzione di ambienti più puliti, più sicuri e più sostenibili, coniugando innovazione tecnica, responsabilità ambientale e concretezza operativa.

L’IGIENE NEL PIATTO

Espressione artistica, sicurezza e professionalità. Quando la cura dei dettagli è intrinsecamente correlata all’aspetto igienico

Primo vero biglietto da visita per il cliente è la bellezza di un piatto e per la sua preparazione, è fondamentale af darsi alla creatività e alla tecnica, ma riguarda anche l’igiene nell’impiattamento. Un piccolo errore può infatti compromettere non solo il gusto, ma anche la sicurezza di chi consuma il pasto. Questo è un aspetto essenziale per tutelare la salute dei clienti e preservare la reputazione del ristorante. Secondo gli esperti di sicurezza alimentare, un ambiente di lavoro pulito e procedure adeguate riducono signi cativamente il rischio di contaminazioni. Ogni dettaglio conta: dalle mani del cuoco agli utensili utilizzati, dai piani di lavoro alle decorazioni nali. Un’imperfezione igienica può pregiudicare la qualità del piatto e, nel peggiore dei casi, causare problemi di salute ai consumatori.

Le normative europee in materia di igiene alimentare impongono standard rigorosi, ma è la responsabilità individuale del personale a fare la differenza. L’uso di guanti, la corretta sani cazione degli strumenti e l’attenzione alla freschezza degli ingredienti sono passaggi fondamentali che ogni chef dovrebbe seguire scrupolosamente. Ma non è solo una questione di sicurezza: l’attenzione all’igiene migliora l’esperienza complessiva del cliente. Un piatto curato, servito in condizioni impeccabili, trasmette professionalità e rispetto per chi si siede a tavola. Nel settore della ristorazione, dove la concorrenza è spietata e la reputazione si costruisce con ogni portata, garantire un impiattamento igienico è un investimento che ripaga sempre. Infine, il tema dell’igiene non è una responsabilità esclusiva dei cuochi. Anche il personale di sala gioca un ruolo fondamentale nel mantenere elevati standard igienici, garantendo che ogni piatto arrivi al cliente nelle migliori condizioni possibili.

DALLA CUCINA AL PIATTO

L’igiene inizia ben prima dell’atto nale di impiattare. Ogni ingrediente deve essere trattato con attenzione: dalla selezione alla conservazione, no alla preparazione. Verdure ben lavate, carne conservata in condizioni ottimali e utensili igienizzati sono il primo passo. Quando lo chef si appresta a comporre il piatto, la pulizia delle mani è essenziale, così come l’uso di pinze o guanti per evitare contaminazioni. Anche i piatti su cui il cibo viene servito devono essere perfettamente puliti e privi di residui, garantendo un aspetto curato e professionale. Oltre agli aspetti più ovvi, ci sono dettagli meno evidenti che possono compromettere l’igiene. Ad esempio, la disposizione degli ingredienti deve essere fatta con attenzione: evitare di far fuoriuscire salse che potrebbero rendere il piatto disordinato o utilizzare decorazioni fresche e non manipolate direttamente a mani nude. L’uso di super ci di lavoro sempre pulite e

COME IMPIATTARE A REGOLA D’ARTE

Nel mondo della ristorazione, impiattare a regola d’arte è una vera e propria disciplina, dove tecnica e creatività si fondono per offrire un’esperienza gastronomica completa. Un piatto ben presentato è molto più di una semplice composizione di ingredienti. È un equilibrio di forme, colori e consistenze che stimola la vista prima ancora del palato. Un impiattamento ben studiato trasmette cura e attenzione ai dettagli, lasciando un’impressione indelebile nel cliente. La disposizione degli elementi nel piatto in uen a la perce ione del gusto e può rendere un piatto ancora più appetibile.

mpiattare a regola d arte significa conoscere alcune tecniche fondamentali:

EQUILIBRIO VISIVO. Gli ingredienti devono essere disposti in modo armonioso, evitando sovraccarichi o spazi vuoti eccessivi. Un buon trucco è immaginare il piatto come una tela e giocare con le proporzioni.

PUNTO FOCALE. Ogni piatto deve avere un elemento principale che attira l’attenzione, che sia la proteina, una decorazione particolare o una salsa disposta con precisione.

USO DEI COLORI. Un mix cromatico equilibrato rende il piatto più invitante. Contrasti tra colori complementari possono esaltare la presentazione.

TEXTURE E VOLUMI. Piatti piatti (scusa il gioco di parole) risultano meno dinamici. L’alternanza di consistenze e altezze crea tridimensionalità e movimento.

PULIZIA E PRECISIONE. Niente impronte sul bordo del piatto, schizzi di salsa fuori posto o foglie appassite. Ogni dettaglio deve essere impeccabile per trasmettere professionalità.

la sani cazione degli strumenti tra un piatto e l’altro sono buone pratiche che ogni professionista della cucina deve adottare. Un impiattamento sicuro è un impiattamento attento: la qualità estetica e la sicurezza alimentare devono procedere di pari passo.

LA PULIZIA DELLE MANI

Le mani sono il principale veicolo di batteri e virus. Durante il lavoro in cucina, un cuoco manipola ingredienti diversi, tocca utensili, strumenti e super ci, e il rischio di trasferire agenti patogeni da un punto all’altro è elevato. Per questo motivo, il lavaggio delle mani deve essere considerato un’operazione imprescindibile, da effettuare più volte al giorno e con attenzione. Un gesto semplice, apparentemente banale, ma che rappresenta una delle difese più ef caci contro la contaminazione del cibo. Secondo le normative igienico-sanitarie, il personale della ristorazione deve lavarsi le mani prima di iniziare la preparazione dei cibi, dopo aver toccato alimenti crudi, dopo aver usato il bagno e dopo qualsiasi operazione che possa aver contaminato la pelle. In alcune cucine professionali, l’uso di guanti monouso è consigliato, ma non sostituisce la necessità di un’accurata igiene delle mani.

TRASMETTERE FIDUCIA

La cura dell’igiene è una questione di norme, ma è anche un vero e proprio segno di rispetto verso il cliente. Mangiare in un ristorante signi ca vivere un’esperienza, e la sicurezza alimentare è parte integrante di essa. Un piatto pulito, servito con professionalità, comunica attenzione ai dettagli e, come abbiamo visto, rafforza la ducia di chi lo assapora.

In un mondo in cui la ristorazione è sempre più legata all’immagine, mantenere elevati standard igienici nell’impiattamento è un elemento imprescindibile. Perché la bellezza di un piatto non si misura solo con gli occhi, ma anche con la sicurezza e la qualità che trasmette.

IL CODICE COLORE

che semplifica il pest management

Nel settore Horeca il controllo degli infestanti è un’esigenza quotidiana che richiede tempestività, attenzione alle normative e soluzioni ef caci. Tuttavia, non sempre chi si occupa di queste attività sul campo possiede competenze tecniche speci che. Spesso sono gli operatori di sala, i governanti al piano o gli addetti alla manutenzione a dover individuare rapidamente il prodotto giusto, con il rischio di errori e inef cienze. Da questa consapevolezza nasce Copyr Color ID: un sistema semplice ma altamente innovativo, pensato per rendere immediata e sicura la scelta del prodotto più idoneo a ogni tipo di ambiente.

Copyr Color ID è stato presentato uf cialmente alla ventisettesima edizione di ISSA Pulire, dove ha ricevuto un riscontro particolarmente positivo da parte di professionisti, operatori e imprese del settore. Il successo riscosso testimonia quanto questo sistema risponda alla necessità di risolvere una criticità spesso sottovalutata, ma centrale per chi opera nel mondo Horeca. Il sistema si basa su una logica tanto intuitiva quanto ef cace: l’associazione di ciascun prodotto a un colore speci co che rappresenta un ambiente operativo. Attraverso questa codi ca visiva, anche chi ha una formazione tecnica basilare, può individuare in pochi secondi il prodotto corretto da utilizzare nell’ambiente in cui sta operando, evitando errori e ottimizzando tempi e risorse.

Il rosso identi ca le aree dove si manipolano alimenti, come cucine e laboratori di preparazione, dove sono richiesti prodotti a bassa residualità, inodori e conformi alle normative HACCP.

Il blu è riservato agli spazi comuni e alle camere, che richiedono interventi discreti e mirati, in grado di rispettare il comfort degli ospiti senza rinunciare all’ef cacia.

Il giallo corrisponde ai bagni, spogliatoi e ambienti umidi, dove le condizioni sono più critiche e servono soluzioni ad azione decisa. Il verde, in ne, contraddistingue gli ambienti esterni, come terrazze, verande e giardini, che necessitano di prodotti sicuri per il verde e autorizzati per l’uso in esterno.

La grande innovazione di Copyr Color ID è che la scelta del prodotto non è più delegata all’esperienza del singolo, ma diventa un processo standardizzato, replicabile e tracciabile. Questo semplica anche la formazione del personale, facilitando l’inserimento di nuovi operatori e migliorando la conformità alle normative in vigore, a partire da quelle previste nei protocolli HACCP.

Oltre alla componente operativa, il sistema porta con sé anche una forte impronta di responsabilità ambientale. Le soluzioni proposte da Copyr si distinguono per l’attenzione alla sostenibilità, privilegiando formulazioni di origine vegetale, grazie all’uso del Piretro, pronte all’uso e con un ridotto impatto ambientale.

In de nitiva, Copyr Color ID rappresenta una novità esclusiva che coniuga innovazione, semplicità e responsabilità. È uno strumento pensato per risolvere problemi concreti, migliorare la qualità del servizio offerto e garantire la massima sicurezza per operatori, ospiti e clienti nali. Una piccola rivoluzione nel modo di gestire gli infestanti, che ha già conquistato l’attenzione del mercato. AREE COMUNI

I NUMERI IN EUROPA

101 MILIONI

Le persone con disabilità in Europa, di cui 65,2 milioni con concreta possibilità di spesa. Se a queste aggiungiamo amici e familiari che viaggiano insieme, il bacino potenziale sale a 231,5 milioni di utenti, generando un indotto di 143 miliardi di euro

12,4 MILIONI

Le persone con disabilità in Italia, di cui 8 milioni con una reale capacità economica di viaggiare. Considerando i nuclei familiari e gli accompagnatori, il totale dei potenziali turisti accessibili si attesta a 22,7 milioni, con una spesa media pro capite di circa 1.190 euro

70%

L’aumento stimato entro il 2035 dei viaggiatori con disabilità. Questo considerevole aumento è dovuto all’allungamento della vita, alla crescita delle patologie croniche, ma attualmente l’accessibilità delle destinazioni italiane non soddisfa neanche il 25-35% della domanda attuale

29%

L’incremento di fatturato stimato per gli ambienti progettati all’insegna dell’usabilità, grazie alla fideli a ione di una clientela pi ampia e all’accesso a incentivi per l’implementazione

POSSO VENIRE ANCH’IO? NO TU NO!

VI SIETE MAI CHIESTI

QUANTI CLIENTI STATE

REALMENTE PERDENDO

SE UNA PERSONA SU TRE NON PUÒ ACCEDERE

LIBERAMENTE

AL VOSTRO LOCALE, A CAUSA DI BARRIERE FISICHE O CULTURALI?

IL MARCHIO USABILE,

NATO DALL’ESPERIENZA

DI RUOTE A SPASSO

APS, RISPONDE CON

UNA VISIONE NUOVA

DELL’OSPITALITÀ: NON

BASTA ESSERE ACCESSIBILI

PER LEGGE, BISOGNA

ESSERE USABILI

NELLA REALTÀ

ROSSELLA DE STEFANO direttrice di Mixer

Nel mondo dell’ospitalità siamo tutti bravissimi a parlare di esperienze. Atmosfere curate, drink d’autore, servizio sartoriale. Ma c’è un dettaglio che troppo spesso dimentichiamo: chi non può accedere al locale, semplicemente non fa parte di quell’esperienza. E non per scelta. Si tratta di una battaglia culturale che non parla di buoni sentimenti, ma di equità e visione. E oggi, più che mai, serve un cambio di passo. Dobbiamo andare oltre la compassione, oltre la logica del “minimo sindacale” imposto per legge. Perché l’accessibilità non è una gentile concessione: è un

diritto. Ma soprattutto, è una straordinaria opportunità di crescita per chi fa impresa. È in questa direzione che si muove UsAbile, progetto promosso dall’associazione Ruote a Spasso APS, che ha il merito di mettere al centro non la norma, ma la persona. E lo fa con una Mappa - con la M maiuscola - che non si limita a registrare luoghi “accessibili”, ma li valuta per ciò che sono realmente: usabili. La Mappa dell’Usabilità è uno strumento basato su Google Maps che consente a chiunque di veri care la reale fruibilità di spazi e servizi in tutta Italia. In questo modo, si rendono immediatamente accessibili informazioni pratiche su location, percorsi, infrastrutture e luoghi di interesse, a bene cio di cittadini, turisti e amministrazioni. La Mappa è arricchita dal contributo di persone con disabilità motoria, provenienti da diverse regioni, che forniscono valutazioni puntuali su aspetti come rampe, accesso ai servizi igienici, segnaletica e barriere architettoniche. Ogni locale viene classi cato con un codice semplice e immediato: verde per “usabile in totale autonomia”; giallo, se il locale è accessibile, ma con qualche difficoltà o con aiuto; rosso per luoghi inaccessibili o con gravi limitazioni. Per le strutture classi cate come usabili (colore verde), è previsto anche un logo identi cativo uf ciale da esporre all’ingresso. Non un semplice bollino estetico, ma un simbolo di ducia, che comunica in modo chiaro l’impegno verso un’accoglienza inclusiva e senza barriere. Una vera e propria certi cazione di eccellenza in termini di usabilità. E se questo termine - usabilità - vi suona nuovo, è il momento di farvi due domande. Le ho fatte anch’io, dialogando con Roberta Pirone, fondatrice del progetto insieme a Massimo Fiori. Ne è nato un confronto illuminante, a tratti scomodo, ma necessario.

Come nasce Ruote a Spasso e, più recentemente, UsAbile?

Ruote a Spasso nasce nel 2022 da un viaggio reale e da ostacoli altrettanto reali. Viaggiavamo in camper, lavorando in smart working. Ma ogni tappa diventava un’incognita: dove si entra? C’è il bagno? Ci si muove davvero? Già, perché l’ac-

con la missione di promuovere un mondo inclusivo in cui ogni individuo, indipendentemente dalle abilità fisiche, possa partecipare appieno alla vita e alla società

cessibilità non si misura con un cartello o una spunta su Google. Si vive, oppure no. Così è nata una community, fatta di persone che raccontano con onestà la propria esperienza. Non statistiche. Non check-list. Vita vera. Nel 2024, da quella base è nato UsAbile, che sposta l’asticella più in alto. Non ci basta che un locale sia in regola, vogliamo che sia davvero accogliente. Che rispetti la libertà, la dignità e l’autonomia di chi lo attraversa.

Locale accessibile o usabile?

La differenza è tutta qui. Un locale accessibile ti fa entrare. Un locale usabile ti fa sentire parte del tutto. E per chi lavora nel mondo del bar e della ristorazione, è un’occasione concreta per fare la differenza. Non con proclami, ma con gesti: un corridoio sgombro, un bagno davvero praticabile, una cannuccia in vetro al buffet per bere un tè caldo in autonomia. Dettagli? Sì, ma sono quei dettagli a de nire l’identità di un locale. E la percezione che ne ha il cliente.

Roberta Pirone, fondatrice insieme a Massimo Fiori di Ruote a Spasso, Associazione di Promozione Sociale

ATTENZIONE ALL’IGIENE

C’è un altro aspetto, troppo spesso trascurato, che incide profondamente sull’esperienza delle persone con disabilità: l’igiene degli ambienti. Pensateci: quanto può essere frustrante trovare finalmente un bagno accessibile, solo per scoprire che è sporco, maleodorante o utilizzato come deposito? L’igiene non è un dettaglio, è parte integrante della dignità e dell’autonomia. Per chi vive una condizione di disabilità, utilizzare un servizio igienico in sicurezza e in autonomia è una necessità primaria, non un lusso. Non basta che ci sia uno spazio a norma: serve che sia funzionale, pulito, attrezzato e regolarmente manutenuto.

L’attenzione all’igiene, nei locali, è cura della persona ignifica prevedere superfici facilmente sanificabili, dispenser a portata di mano, corrimano puliti, sanitari in ordine ignifica considerare le esigen e specifiche di chi magari si sposta con le mani, tocca superfici con frequen a maggiore, o ha di coltà a manovrare porte e rubinetti L’igiene è rispetto. È accoglienza. Ed è anche una garanzia di sicurezza per tutti.

In un’epoca in cui la sensibilità verso la salute è cresciuta, trascurare l’igiene, specie nei servizi dedicati all accessibilità, non pi tollerabile né professionalmente accettabile. Chi punta sull’usabilità non può ignorarlo. Anzi, deve farne un punto di forza. Perché in un locale veramente inclusivo, nessuno deve mai sentirsi di troppo. emmeno nei dettagli pi invisibili

QUALI SONO GLI INCENTIVI

FISCALI PER L’ACCESSIBILITÀ

Credito d’imposta per l’eliminazione delle barriere

Bonus Alberghi 80%

Dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 è possibile beneficiare di un credito d imposta per le spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche. Il bonus copre il delle spese sostenute fino a un massimo variabile da mila a mila euro, a seconda dell edificio interessato

Destinato alle strutture ricettive, prevede un credito d’imposta dell’80% sulle spese sostenute per interventi di riqualifica ione, inclusi quelli per l elimina ione delle barriere architettoniche; le spese devono essere state sostenute a partire dal novembre e fino al dicembre

PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA A SUPPORTO DELL’ACCESSIBILITÀ

Fondo Rotativo per il turismo

Non è quindi solo una questione etica. È anche (e soprattutto) strategica.

I numeri parlano chiaro. Il mercato potenziale del turismo inclusivo vale oltre 27 miliardi di euro solo in Italia. E non riguarda solo le persone con disabilità certi cate:

L’agevolazione, prevista tra gli investimenti del Pnrr è dedicata alle strutture ricettive che prevedono di investire in progetti per migliorare e potenziare i servizi all’ospitalità.

parliamo anche di anziani, genitori con passeggini, persone con dif coltà temporanee. Persone reali, con esigenze speciche e capacità di spesa, che cercano luoghi dove non si debbano scusare per esistere. E poi ci sono gli incentivi: fondi PNRR, bonus alberghi, bandi regionali. Il denaro c’è. La domanda pure. Manca solo il coraggio di ripensare le cose. E no, non servono investimenti faraonici. Ci sono tante azioni semplici e a basso costo che possono migliorare in modo signi cativo l’esperienza delle persone. Pensiamo, per esempio, a un gesto piccolo ma concreto: una cannuccia in acciaio o vetro al buffet della colazione consente a chi ha dif coltà motorie di bere in autonomia e sicurezza. Il mio consiglio è: Iniziate da ciò che è fattibile, e fatelo bene. Ogni singolo intervento, anche il più semplice, migliora non solo l’esperienza di una persona, ma anche l’identità, la reputazione e il valore della vostra attività.

Gli errori più frequenti nella progettazione degli spazi? Ci siamo trovati davanti a rampe ripide come una pista nera, ascensori impraticabili, bagni “regolamentari” usati come sga-

buzzini. E lì capisci che la legge non basta. Il vero problema è la mentalità. Troppo spesso l’accessibilità viene vista come un obbligo da ridurre al minimo, un costo, una seccatura. Ma l’usabilità è tutta un’altra storia. Signi ca progettare tavoli senza gambe centrali. Scrivere menu leggibili. Formare il personale a non ignorare chi è diverso. È attenzione, non concessione. E poi ci sono episodi che parlano da soli. Come quello segnalato da un esploratore della Mappa: “Per entrare in quel locale ho dovuto attraversare il magazzino, passando da un ingresso secondario. Non mi sono sentito accolto”.

Come sarà l’ospitalità tra dieci anni?

Se il modello UsAbile fosse adottato su larga scala, vedremmo un’Italia più giusta, più accogliente e più forte. Dove nessuno deve chiedere posso venire anch’io? perché ogni spazio è già progettato per essere condiviso. E sapete che vi dico? Non è utopia. È solo una questione di scelte. E di visione. Proprio quella che serve oggi a ogni imprenditore dell’ospitalità che voglia distinguersi davvero. Il resto è solo facciata.

LA TAVOLA SI FA IMMAGINE

la materia si fa stile

In occasione della Fiera Pulire 2025, In bra con il suo brand Venus, lancia i nuovi decori in airlaid. L’eleganza e la resistenza della carta a secco si uniscono a una palette cromatica ispirata alla natura e all’arte, per offrire un’esperienza che coinvolge vista, tatto, memoria.

I nuovi coordinati, tovagliolo 40x40 e tovaglia 100x100, vanno ad arricchire l’attuale gamma Venus di prodotti di alta qualità dall’effetto tessuto. Le apparecchiature Venus, impeccabili e igieniche, consentono al ristoratore di offrire una mise en place raf nata, facendogli dimenticare i costi di lavaggio e stiratura della biancheria da tavola.

I decori sviluppati sono pensati per armonizzarsi con l’ambiente e valorizzare il momento conviviale, trasformando l’apparecchiatura in un segno distintivo, in una scelta di gusto e di personalità

TRAMA

Per chi crede che la vera raf natezza risieda nell’equilibrio delle forme. Trama è l’espressione di una bellezza tattile e sobria, pensata per dare profondità visiva alla tavola. Una texture so sticata, disponibile nelle varianti nero, bordeaux e sabbia, che richiama l’intreccio del tessuto, impreziosita da una palette di toni tenui. Autentico, discreto e versatile, è il decoro ideale per chi cerca sobrietà e raf natezza

VICHY

Il quadretto, un classico che si rinnova, reinterpretando il gusto del passato in chiave contemporanea. Un’icona senza tempo che richiama le tovaglie delle trattorie di una volta, con uno stile sempre attuale. Vichy grigio, per un’apparecchiatura moderna, Vichy sabbia, per una fresca contemporaneità e Vichy rosso per un’atmosfera accogliente e conviviale.

LIN

Lin veste la tavola con una texture raf nata che richiama la purezza naturale del lino. Un effetto delicato, so sticato nella sua semplicità, dona un tocco naturale e materico a ogni allestimento.

Stile e sobrietà si esprimono in una palette che spazia dal blu ottanio, al corda, al marrone

CHEVRON

Zigzag dinamici si intrecciano in un pattern vibrante che porta energia ed equilibrio agli ambienti che amano distinguersi. Linee nette, ritmo visivo, carattere contemporaneo. Il decoro Chevron, nelle sue varianti blu e bordeaux, si distingue per la sua forza gra ca, perfetta per ambienti moderni e tavole dal design essenziale

FLEURS

Fleurs, in grigio o in verde, è il decoro per chi ricerca un tocco di romanticismo discreto. Petali di ori appena abbozzati su una texture tessile, Fleurs unisce delicatezza e freschezza cromatica.

CONCHIGLIE

Un sof o marino, un’impronta di sabbia, un’eco che sa di sale. Conchiglie dal tratto dorato che sembrano uscite da un dipinto impressionista. L’eleganzamarina perfetta per ristoranti gourmet e locali vista mare, che cercano un tocco di so sticata poesia.

Con Venus, inoltre, l’eleganza si unisce alla sostenibilità. L’intera gamma è certi cata FSC®, garanzia che la carta utilizzata proviene da una gestione forestale responsabile.

In bra Venus: eleganza contemporanea, matericità visiva.

Efficienza e qualità sono criteri imprescindibili. La cura dell’aria che si respira in cucina fa parte del servizio al cliente

CRISTINA CARDINALI

RIFERIMENTI NORMATIVI

NORMATIVA NAZIONALE

D.Lgs. 81/2008. Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. L’art. 64 prevede la manutenzione degli impianti e dei dispositivi di protezione collettiva.

D.P.R. 151/2011. Regolamento per la prevenzione incendi. Alcuni locali rientrano in categoria A/B/C a seconda della potenza impiantistica installata.

NORMATIVA SANITARIA

Regolamento (CE) n. 852/2004. Igiene dei prodotti alimentari. Articoli 4 e 5: requisiti strutturali e piani di autocontrollo HACCP.

Linee guida regionali. Molte Regioni italiane (es. Lombardia, EmiliaRomagna, Toscana) hanno pubblicato indicazioni specifiche su ventila ione, pulizia degli impianti e gestione delle cappe

STANDARD INTERNAZIONALI E BUONE PRASSI

NFPA 96 (USA). Standard per il controllo di fuoco e grassi nei sistemi di ventilazione delle cucine commerciali.

ISO 22000. Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, include la gestione delle condizioni ambientali e strutturali.

I DISPOSITIVI DI ASPIRAZIONE

Nel settore della ristorazione, la gestione dell’aria indoor è un elemento fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure, igieniche e conformi alle normative vigenti. Tra i dispositivi chiave vi sono le cappe di aspirazione, installate sopra le apparecchiature di cottura per captare fumi, vapori e aerosol grassi prodotti durante la preparazione degli alimenti. Esistono diverse tipologie di cappe impiegate nei ristoranti, a seconda delle esigenze operative e delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro: cappe a parete, a isola, centralizzate con condotte di estrazione, oppure autonome, dotate di ltri a carboni attivi e sistemi di ricircolo. Le cappe con espulsione esterna, generalmente collegate a un sistema canalizzato, rappresentano la soluzione più ef cace per garantire la ri-

mozione dei contaminanti dall’ambiente di lavoro. Tuttavia, la loro ef cacia dipende in modo critico dalla regolarità con cui vengono puliti ltri, condotti e unità motorizzate. Trascurare la manutenzione di questi impianti non comporta solo un decadimento delle prestazioni, ma introduce rischi signicativi per la sicurezza e la salute.

SICUREZZA ANTINCENDIO

Durante la cottura, le particelle di grasso sospese nell’aria vengono catturate dal sistema di aspirazione e tendono ad accumularsi all’interno dei ltri e dei condotti. Con il tempo, questi residui possono formare strati combustibili che aumentano il rischio d’incendio. Numerose segnalazioni da parte dei Comandi dei Vigili del Fuoco

indicano proprio nei sistemi di aspirazione non puliti una delle principali cause di incendi in cucine professionali.

SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE

Oltre al rischio di incendi, un sistema di aspirazione inadeguato incide negativamente sulla qualità dell’aria all’interno della cucina. L’accumulo di fumi e vapori, unito all’inef cace estrazione degli odori, può compromettere il benessere del personale, in uendo sulla produttività e sull’aderenza alle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008). Inoltre, l’aria contaminata può raggiungere le aree di somministrazione, alterando negativamente l’esperienza del cliente.

Anche sotto il pro lo igienico-sanitario, la presenza di residui grassi non gestiti adeguatamente rappresenta una fonte di contaminazione indiretta. L’olio condensato o mal drenato può migrare sulle super ci o gocciolare in prossimità delle zone di pre-

parazione, in contrasto con i requisiti imposti dal sistema HACCP.

FREQUENZA E MODALITÀ DI PULIZIA

La normativa non stabilisce intervalli ssi di pulizia validi per tutte le situazioni, ma richiede che la manutenzione sia “adeguata e documentata”. In genere, i ltri metallici dovrebbero essere rimossi e lavati con cadenza settimanale o bisettimanale, a seconda dell’intensità di utilizzo.

La pulizia dei condotti e delle turbine va invece affidata a ditte specializzate, con interventi programmati almeno ogni 6-12 mesi, previa valutazione tecnica delle condizioni dell’impianto. Gli operatori professionali del settore effettuano ispezioni, rilievi fotogra ci e rilasciano certi cazioni di conformità che possono risultare utili in caso di controlli da parte delle autorità sanitarie o dei servizi antincendio. È buona prassi conservare la documentazione relativa agli interventi effettuati, sia per nalità

UNITI PER SICUREZZA ED EFFICIENZA

PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE AZIENDE E I PROFESSIONISTI

CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA BONIFICA E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI ASPIRAZIONE.

LA NOSTRA MISSIONE È RAPPRESENTARE, SUPPORTARE E PROMUOVERE L'ECCELLENZA IN QUESTO AMBITO, CONTRIBUENDO A ELEVARE GLI STANDARD DI SICUREZZA, EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ.

INFO@ANBSA.ITWWW.ANBSA.IT

ispettive sia per costruire un sistema gestionale di qualità.

GESTIONE DEL RISCHIO

Le cappe di aspirazione non sono soltanto strumenti tecnici per il comfort ambientale, ma veri e propri dispositivi di sicurezza e igiene. Investire nella loro corretta pulizia e manutenzione signi ca ridurre i rischi, garantire la continuità operativa e tutelare la reputazione dell’attività. Il corretto funzionamento delle cappe rientra tra gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza. L’art. 64 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce che tutti gli impianti debbano essere mantenuti in ef cienza e sottoposti a regolare manutenzione, secondo le indicazioni del costruttore e le esigenze operative. Anche il Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, richiamato nei controlli HACCP, prevede che le strutture destinate alla preparazione degli alimenti garantiscano un’adeguata ventilazione e l’assenza di contaminazioni crociate.

DIVISE IMPECCABILI

Nel settore Horeca l’immagine e la cura nel presentarsi e nel presentare il proprio locale sono fattori fondamentali. Una divisa pulita, ordinata e profumata comunica professionalità, attenzione e rispetto per l’ospite. Al contrario, un capo macchiato o stropicciato può danneggiare seriamente la reputazione di un’attività, indipendentemente dalla qualità del servizio offerto.

Oltre all’aspetto estetico, è fondamentale garantire la sani cazione dei tessuti, eliminando germi, batteri e residui organici potenzialmente pericolosi, soprattutto in ambienti come le cucine.

Le divise Horeca, soprattutto quelle utilizzate da cuochi e personale di sala, sono esposte quotidianamente a un’ampia gamma di sostanze che possono macchiare e penetrare in profondità nei tessuti. Tra le più dif cili da eliminare troviamo: oli e grassi animali o vegetali, particolarmente ostinati perché penetrano nelle bre e tendono a resistere ai lavaggi standard; salse e condimenti come sughi, ketchup, senape o vino rosso, che possono lasciare aloni colorati; caffè e bevande zuccherate, che, se non trattate tempestivamente, tendono a macchiare in modo permanente; sudore e odori corporei, che possono impregnare le bre e rendere le divise sgradevoli anche se apparentemente pulite.

A questi si aggiungono talvolta residui di detersivi non correttamente risciacquati, che oltre a compromettere la morbidezza del tessuto, possono causare irritazioni cutanee o reazioni allergiche.

TECNICHE DI LAVAGGIO

La rimozione ef cace di queste sostanze richiede trattamenti professionali speci ci, che vanno ben oltre il semplice lavaggio domestico. Le lavanderie industriali specializzate nel settore Horeca adottano cicli di lavaggio studiati per ogni tipo di sporco e tessuto, combinando tecnologia, chimica e sostenibilità. Alcuni dei metodi più efcaci sono:

• Pretrattamento mirato: consiste nell’applicare speci ci smacchiatori sulle aree più colpite (colletti, polsini, petto) prima del lavaggio vero e proprio. Questo passaggio è

fondamentale per ammorbidire e sciogliere le macchie più resistenti.

• Lavaggio ad alta temperatura (60-90 °C): essenziale per sani care i capi, eliminando batteri, virus e funghi. Questa tecnica, però, va usata solo su tessuti che la sopportano, per evitare danni o scolorimenti.

• Detergenti professionali enzimatici : particolarmente efficaci contro macchie proteiche (come sangue, latte o uova) e grassi. Gli enzimi “mangiano” letteralmente i residui organici, senza rovinare le bre.

Oltre alla pulizia, è imprescindibile garantire anche la sani cazione delle divise. Molte lavanderie industriali offrono trattamenti con ozono, vapore ad alta temperatura o prodotti disinfettanti certi cati, capaci di abbattere no al 99,9% dei microrganismi. Mantenere un alto standard di pulizia e sani cazione delle divise è quindi un investimento diretto necessario per promuovere l’immagine del locale e attrarre una clientela sempre più attenta a questi aspetti.

SOLUZIONI per l’igiene a 360°

Christeyns propone un portfolio completo di prodotti per il settore della Professional Hygiene, progettato per rispondere in modo mirato alle esigenze degli operatori del settore. L’offerta è articolata in quattro macro-gamme, ciascuna dedicata a un ambito specico: pavimenti, interni, lavanderia e cucina

Per ogni linea sono disponibili alternative ecologiche certi cate ECOLABEL, identi cate dal marchio Green’r, a conferma dell’impegno continuo verso una chimica più sostenibile.

LINEA PER PAVIMENTI FLOORIT

Prodotti pensati per la manutenzione quotidiana e il trattamento di ogni tipo di super cie. La gamma Floorit comprende detergenti con diverse profumazioni, cere, deceranti e sgrassatori. Ogni formulazione è studiata per garantire igiene, protezione e una resa estetica impeccabile, anche nelle situazioni più critiche.

LINEA PER GLI INTERNI LUFRA

Detergenti per la pulizia e la sani cazione degli spazi interni, con soluzioni adatte a tutte le super ci, dai vetri ai metalli, no agli arredi e ai sanitari. LUFRA include formulazioni concentrate e pronte all’uso, oltre a sgrassanti, disincrostanti e lucidanti, per risultati rapidi e professionali.

LINEA PER LA LAVANDERIA CARETEX

Sviluppata con l’expertise dei tecnici Christeyns, la linea Caretex risponde alle diverse esigenze del lavaggio tessile, dai capi delicati

a quelli tecnici. Completano l’offerta i prodotti RAPID-O, compatibili con sistemi a ozono, ideali per lavaggi ef caci e a basso impatto ambientale. Il risultato è una pulizia profonda nel pieno rispetto delle bre.

LINEA PER LA CUCINA RELAVIT

Soluzioni speci che per l’igiene in ambienti cucina. Relavit comprende detergenti, disinfettanti e sgrassanti disponibili in diversi formati e concentrazioni, inclusi spray e solidi. I prodotti garantiscono rimozione ef cace di grasso, calcare e residui alimentari, contribuendo a mantenere super ci sicure e conformi agli standard HACCP.

Il portfolio Christeyns rappresenta una proposta completa e collaudata, capace di coniugare ef cacia, specializzazione e sostenibilità ambientale. Una risposta concreta per chi lavora ogni giorno per mantenere standard igienici elevati e ambienti sicuri.

SOlight, SOchic e SObasic

I carrelli hotel Falpi rappresentano la massima espressione di funzionalità, estetica ed ef cienza per il settore dell’ospitalità. La gamma è suddivisa in due linee che si differenziano per i materiali utilizzati nella fabbricazione.

SOLIGHT: L’ESCLUSIVITÀ DEL LUSSO

L’immagine di un hotel di lusso è il risultato di un’insieme di dettagli che, tutti insieme, concorro-no nel restituire un particolare feeling all’ospite. La professionalità del personale, la qualità degli arredi, la pulizia e l’ordine sono le basi sulle quali costruire un’offerta alberghiera di grande livello. Per comunicare al meglio l’attenzione al dettaglio e la cura dedicata al servizio di housekeeping, è essenziale che l’Hotel sia dotato di attrezzature funzionali e robuste, che rispecchino anche in termini estetici, il livello generale di qualità che gli ospiti si aspettano da una struttura di lusso.

La raf natezza è spesso sinonimo di sobrietà nei colori e nelle forme: i carrelli Falpi della linea SO-light sono infatti caratterizzati da un design elegante e raf nato, composto da linee essenziali e colori che si fondono armoniosamente con qualsiasi tipo di arredamento, sia esso classico o moderno.

Con un’attenzione meticolosa alle esigenze speci che del lusso, questi carrelli sono stati proget-tati e creati per offrire un’eccezionale praticità: sono dotati infatti, di cassetti o serrandine e ac-cessori che sempli cano il lavoro del personale addetto, migliorando notevolmente l’ef cienza delle operazioni di housekeeping. La linea SOlight è interamente fabbricata in Italia con materiali di

alta qualità che resistono all’u-sura quotidiana, garantendo una durata prolungata nel tempo. Questa caratteristica è di fonda-mentale importanza per mantenere nel tempo l’immagine impeccabile di un hotel di prestigio.

SOCHIC E SOBASIC: STILE E QUALITÀ

PER TUTTE LE ESIGENZE

Anche gli alberghi che prediligono carrelli più tradizionali hanno oggi un prodotto Falpi che si adatta alle loro esigenze.

Sono infatti disponibili le linee di carrelli SOchic e SObasic: semplici, funzionali, di alta qualità ed economici. Tutti i modelli delle linee SOchic e SObasic sono disponibili in due accattivanti varian-ti cromatiche: effetto legno ed effetto trama/antracite, così da adattarsi ad ogni necessità.

Entrambe le gamme di carrelli, disponibili poi in quattro differenti misure, offrono un’ampia gam-ma di con gurazioni per soddisfare le esigenze più disparate anche per quegli hotel dove gli spazi sono ridotti.

Sebbene siano destinati a piccole e medie strutture alberghiere, i carrelli SOchic e SObasic man-tengono l’impeccabile qualità che contraddistingue anche la linea SOlight.

La gamma di carrelli hotel di Falpi offre oggi soluzioni per tutti i tipi di strutture, garantendo sem-pre funzionalità, eleganza, robustezza e il carattere riconoscibile del “Made in Italy by Falpi” .

EFFICACIA E SICUREZZA per ogni superficie

Nel settore Horeca, la pulizia non rappresenta solo un requisito normativo, ma anche un elemento chiave per garantire un’esperienza di qualità agli ospiti. Ambienti impeccabili, cucine sicure e super ci igienizzate contribuiscono a costruire la reputazione di hotel, ristoranti e servizi di catering, trasmettendo ducia e professionalità.

Grazie alla linea HiMiX Professional di Rubino Chem, ottenere una pulizia profonda e sicura diventa un processo semplice ed efcace. Questi detergenti professionali, sviluppati per rispettare ogni tipo di super cie, assicurano prestazioni eccellenti e sono conformi agli standard HACCP. L’attenzione alla qualità rende questa linea un punto di riferimento per chi desidera offrire ambienti sempre perfettamente igienizzati.

Tra le soluzioni proposte, spicca Protection 24H, un igienizzante arricchito con sali d’ammonio quaternario, capace di rimuovere germi e batteri in modo ef cace. La sua formula innovativa crea una barriera invisibile che garantisce protezione no a 24 ore, risultando ideale per super ci ad alto contatto. Questa caratteristica lo rende un alleato indispensabile per mantenere elevati standard igienici senza la necessità di continue applicazioni. Per le esigenze più impegnative, Degreaser Food è la soluzione perfetta. Si tratta di uno sgrassatore ultra concentrato ad alta alcalinità, progettato per dissolvere anche lo sporco più ostinato. Agisce in profondità su grassi animali e vegetali, residui carbonizzati e oli, senza corrodere le super ci e senza lasciare aloni.

Quando si tratta di super ci delicate come cristalli, vetro e acciaio,

Glass + Inox Food e Anti Kalk sono la scelta ideale. Questi detergenti ultra concentrati rimuovono con facilità impronte, polvere e residui di grasso, lasciando una pellicola protettiva invisibile che ritarda il ridepositarsi dello sporco. Grazie alla rapida evaporazione, assicurano una brillantezza perfetta senza lasciare aloni. Per un’esperienza maggiore di freschezza e igiene, Olè Essenza Ultra è un profumatore detergente ultra concentrato multifunzionale: profuma, rimuove germi e batteri, neutralizza i cattivi odori, deterge e spolvera. La sua formula garantisce una profumazione intensa e persistente per oltre 48 ore, trasformando ogni ambiente in un luogo accogliente.

Completa l’offerta la linea lavanderia: Laundry Wash Ultra deterge in profondità, eliminando macchie e sporco ostinato, Laundry Soft Ultra ammorbidisce i tessuti lasciandoli sof ci e facili da stirare, Laundry Fragrance Ultra profuma a lungo, regalando una piacevole sensazione di freschezza.

L’ampia gamma di soluzioni offerte dalla linea HiMiX Professional, unita alla costante ricerca di innovazione e sicurezza, rende questo marchio un punto di riferimento in tutti i settori. L’impegno nella realizzazione di prodotti altamente ef caci conferma la missione di HiMiX Professional: offrire strumenti af dabili per garantire pulizia, igiene e benessere in ogni ambiente.

EFFICIENZA OPERATIVA e risparmio

Nel panorama della pulizia professionale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale rappresentano oggi due pilastri imprescindibili. Hygenia risponde a questa esigenza con Hy-WELL, un sistema di diluizione intelligente per detergenti super concentrati, progettato per ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e garantire la massima sicurezza operativa.

TECNOLOGIA RFID PER PRECISIONE E SICUREZZA

Cuore del sistema è la tecnologia RFID, che consente a HyWELL di riconoscere automaticamente ogni acone e di erogare la quantità esatta di prodotto, eliminando errori umani e garantendo una diluizione sempre corretta. Un singolo acone da 2,5 litri è in grado di generare no a 1.250 litri di soluzione pronta all’uso, con un impatto ambientale drasticamente ridotto: no al 95% in meno di ri uti plastici e di emissioni di CO2

Hy-WELL è progettato per essere intuitivo e veloce. Il display digitale touchscreen, personalizzabile e protetto da password, consente un controllo completo delle impostazioni di erogazione per aconi, lavapavimenti e secchi. Il sistema può operare in modalità stand-alone oppure essere connesso via Wi-Fi a un portale dedicato, permettendo il monitoraggio remoto dei consumi e dei costi operativi.

Grazie al dosaggio preciso e alla possibilità di diluire grandi quantità di soluzione, Hy-WELL contribuisce in modo signi cativo alla riduzione dei costi operativi. L’ottimizzazione dei consumi si traduce in minori sprechi, meno plastica da smaltire e una gestione più ef ciente delle risorse.

SOSTENIBILITÀ

LUNGO TUTTA LA FILIERA

Hy-WELL riduce drasticamente il trasporto di acqua nei detergenti, abbattendo volumi e peso lungo tutta la catena logistica. L’utilizzo di aconi riutilizzabili contribuisce ulteriormente alla riduzione della plastica monouso, rendendo il sistema una scelta responsabile per le aziende attente all’ambiente.

Nel settore alimentare, dove l’igiene è un requisito imprescindibile, Hy-WELL rappresenta una garanzia. Il sistema assicura il corretto dosaggio dei detergenti, garantendo una pulizia ef cace di super ci e macchinari nel pieno rispetto delle normative HACCP.

ZANZARE STOP per 90 giorni senza stress

Mosquito Trap è la nuova soluzione di Orma per il controllo della popolazione di zanzare che supera i metodi tradizionali e garantisce completo relax per tutta la stagione.

Semplicissima da utilizzare, si attiva solo con acqua e grazie all’insetticida a rilascio graduale presente al suo interno offre 90 giorni di controllo completo.

Si differenzia dalle altre soluzioni perché permette un controllo dell’infestazione di più lunga durata, facilità e velocità di applicazione e una importante riduzione del numero di trattamenti chimici nell’arco della stagione interessata.

Mosquito Trap è stata progettata per interrompere il ciclo vitale delle zanzare direttamente alla fonte, infatti attira, elimina e previene in modo semplice, rapido e a lunga durata.

Leggera e maneggevole, può essere posizionata sia a terra che sospesa su alberi o altre strutture, risultando così discreta e non invasiva. Questa caratteristica la rende ideale per contesti in cui la protezione e il benessere dei clienti sono fondamentali, ma senza impattare sull’estetica degli spazi.

COME FUNZIONA

L’attivazione della trappola avviene in modo semplice: è sufciente riempirla d’acqua, e poi posizionarla all’ombra. In questo modo, il polimero interno rilascia gradualmente il principio attivo proteggendo per un periodo di 90 giorni. Una bustina di materiale organico ne incrementa l’attrattività, favorendo la formazione di acqua stagnante, elemento chiave per attirare le zanzare in cerca di un sito di deposizione. Due trappole sono suf cienti per proteggere un’area di 200 mq, garantendo una copertura ef cace senza necessità di interventi costanti.

Mosquito Trap non solo migliora il controllo delle zanzare, ma offre anche vantaggi concreti per le strutture del settore Horeca. La continuità dell’azione protettiva garantisce un ambiente più confortevole, evitando il fastidio delle zanzare nei momenti cruciali dell’attività, come il servizio all’aperto nei ristoranti o il relax nelle aree esterne degli hotel. Innovazione, ef cacia e semplicità fanno di Mosquito Trap una soluzione indispensabile per chi desidera offrire ai propri clienti un’esperienza senza inconvenienti, mantenendo alti standard di qualità e protezione.

CARATTERISTICHE

Azione mirata: le zanzare vengono attirate all’interno della trappola, dove depongono le uova. I principi attivi all’interno hanno poi azione diretta sulla larva, bloccandone il ciclo di sviluppo.

Facile da usare: si attiva solo con acqua, non richiede manutenzione costante e garantisce una protezione duratura.

Attrazione naturale: il design appositamente studiato, il colore e la forma simulano un ambiente ideale per la deposizione delle uova.

Rivestimento brevettato: reali ato con microfilm a base di Permetrina, Piriproxifene e Tetrametrina, che elimina le larve e ha contestuale effetto sulle zanzare adulte.

Tecnologia testata: sviluppata dall’Università della Florida.

Protezione avanzata

CONTRO LE TERMITI

Le termiti rappresentano una minaccia silenziosa e persistente per le strutture in legno, compromettendone resistenza e integrità. Con una colonia che può consumare no a 5,4 kg di cellulosa all’anno, il danno economico e strutturale causato da questi insetti è signi cativo, sia su edi ci moderni che su beni storici e archeologici. In Italia, le specie più diffuse sono Reticulitermes lucifugus e Kalotermes avicollis, presenti principalmente nel Sud Italia e in alcune aree del Nord, come la Pianura Padana.

Il sistema Novaterm®, distribuito in esclusiva da Newpharm® rappresenta una soluzione all’avanguardia per il monitoraggio e il controllo delle infestazioni di termiti, sfruttando la tecnologia brevettata Synerkem®. Questo sistema potenzia l’azione del geraniolo contenuto nelle esche Cartridge K, garantendo un’ef cacia superiore ma anche più sostenibile rispetto ai metodi tradizionali. Le stazioni Novaterm® IGS 868 MHz consentono inoltre un monitoraggio remoto continuo, riducendo la necessità di ispezioni manuali e ottimizzando l’uso di prodotti insetticidi.

Il Protocollo Novaterm® prevede quattro fasi per una protezione completa.

ISPEZIONE

Un sopralluogo iniziale è fondamentale per identi care l’estensione dell’area infestata, rilevare indizi della presenza di termiti e valutare i danni. L’ispezione deve includere sia le strutture interne (elementi in legno, cartongesso, materiali isolanti) sia le aree esterne (ceppaie, legna da ardere).

INSTALLAZIONE

Le stazioni Novaterm® IGS vengono posizionate strategicamente attorno all’edi cio per intercettare le termiti in avvicinamento. Per un monitoraggio preventivo, si consiglia l’uso delle esche placebo Neutral Cartridge. Grazie al Novaterm® Box, le stazioni IGS 868 MHz si connettono facilmente alla rete, migliorando l’ef cacia del controllo.

MONITORAGGIO E MANUTENZIONE

Il monitoraggio può essere effettuato visivamente ogni mese per le stazioni non connesse. Per quelle collegate alla rete, le ispezioni in campo si riducono a una volta all’anno, grazie alla consultazione in tempo reale dei dati e alle noti che automatiche in caso di rilevamento di termiti. Dopo il primo anno, l’intelligenza arti ciale del sistema analizza i dati raccolti, fornendo previsioni precise sull’andamento delle infestazioni.

LOTTA ED ERADICAZIONE

In caso di infestazione attiva, si prevede l’installazione di ulteriori stazioni Novaterm® IGS all’esterno e delle stazioni Novaterm® AGS all’interno, posizionate nelle zone di passaggio delle termiti. Le esche placebo vengono sostituite con esche a base di geraniolo (Cartridge K), monitorando il consumo e sostituendole quando il peso scende sotto il 50%.

Il sistema Novaterm® offre un approccio moderno e professionale alla gestione delle infestazioni da termiti, combinando tecnologia avanzata, riduzione dell’impatto ambientale e ottimizzazione delle risorse.

PEST CONTROL WIRELESS

Pest Management Advisor

Le tecnologie Bluetooth e LoRa consentono monitoraggi tempestivi, migliorando l’efficacia di intervento. La loro capacità di operare in aree difficilmente accessibili le rende ideali negli ambienti di lavorazione degli alimenti

Nel controllo degli infestanti di interesse igienico-sanitario, le innovazioni hanno spesso alimentato apprensione e dubbio. Basta ricordare la dif denza con cui venne accolto l’uso dei gel per il controllo delle blatte o la necessità di inserire le esche rodenticide all’interno degli erogatori. Negli ultimi anni però, il mondo del pest management si è avvicinato sempre più alla tecnologia, dapprima con l’utilizzo di software per meglio gestire i servizi sino alla certi cazione dei trattamenti larvicidi, sistema oramai ampiamente sviluppato e preteso nelle gare pubbliche. In quest’ultimo periodo storico, anche grazie ad un costante e crescente sviluppo dell’Intelligenza Arti ciale, il focus si è spostato sul controllo e la prevenzione dei roditori sinantropici, in un’ottica di Integrated Pest Management (IPM).

La strumentazione digitale per il controllo dei muridi inizia quindi ad essere uno strumento all’avanguardia nel settore, permettendo una maggiore ef cacia ed efcienza nei servizi. Grazie a questi sistemi, una possibile infestazione non viene rilevata dopo ogni visita regolare (tendenzialmente mensile) ma può addirittura essere identi cata in tempo reale grazie a sistemi h24 7/7, fattore che può risultare fondamentale per evitare rischi di diffusione dell’infestazione, oltre a garantire una possibile riduzione di virosi e batteriosi trasmesse dai roditori. Sempre grazie

ai sistemi digitali, possono inoltre essere controllati, con maggiore ef cienza temporale, luoghi dif cilmente raggiungibili (ad esempio controsof tti, pavimenti ottanti, linee di cavi, ecc.).

Attualmente nel panorama italiano sono presenti principalmente due diversi sistemi di controllo, uno basato sulla tecnologia LoRa (Long Range) e uno basato sulla tecnologia Bluetooth.

CONTROLLO CON TECNOLOGIA

BLUETOOTH

Lo sviluppo del controllo digitale con tecnologia Bluetooth ha portato alla creazione di due tipologie di dispositivi: erogatori d’esca e trappole a scatto. Questi dispositivi risultano certi cati Tier-1, ovvero adatti ad uso in area interna ed esterna, oltre ad essere sicuri per bambini e resistenti ai cani, così come previsto dalla classi cazione EPA US del 2008 e dal documento redatto dalla Commissione Europea. Il dispositivo Bluetooth è direttamente integrato all’interno dell’erogatore (o della trappola), garantendo quindi un dispositivo completamente protetto contro l’ingresso di polvere e resistente a getti d’acqua da qualsiasi direzione (IP66).

Negli erogatori d’esca, il software è stato studiato in funzione del comportamento dei roditori sinantropici in un’ottica di IPM, potendo quindi garantire sia la fase di monitoraggio che quella di derattizzazione. Posto che un roditore, per via della neofobia (dif denza verso nuovi oggetti e alimenti in un dato ambiente), esplora più volte un nuovo erogatore, il software, grazie ad una matrice speci ca, è in grado di identi care quanti roditori sono effettivamente transitati all’interno di esso. Tale sistema garantisce di fatto l’assenza di falsi positivi o la possibilità di sovrastimare la popolazione presente, permettendo quindi adeguate azioni mirate. Per quanto riguarda invece le trappole a scatto, viene segnalata la cattura/ non cattura del singolo individuo.

Esempio di heatmap generata con sistema di movimento Long Range (LoRa). Le heatmap sono tavole in grado di evidenziare le zone con maggiore densità di individui, la cui grandezza è proporzionale al numero delle segnalazioni per dispositivo. Permettono di identificare le aree con maggiore rischio e quindi agire con interventi di derattizzazione mirati

Un aspetto positivo che si può includere nei sistemi a tecnologia Bluetooth è che, sebbene il sistema di trasmissione dati operi in un raggio ristretto (circa 25-30 metri), l’erogatore d’esca e il cellulare con applicazione dedicata non devono necessariamente “vedersi” anche se vi sono degli ostacoli tipo muri o intercapedini, permettendo quindi monitoraggi anche in luoghi dif cilmente accessibili. Resta intesa inoltre una reportistica digitale al termine di ogni visita.

Di contro, la tecnologia Bluetooth non permette un controllo h24 7/7 (anche se i dispositivi immagazzinano sempre i dati durante l’intervallo tra i vari controlli), perché è sempre necessaria la presenza della

componente umana per collegare i diversi dispositivi.

Questa tipologia di sistema di controllo digitale sembra quindi particolarmente adatta alle aziende alimentari e ai settori dove avviene la trasformazione del cibo, che concorrono al controllo degli infestanti, in un’ottica di sinergia attiva, assieme all’azienda di servizi.

Esso permette infatti ad un membro del gruppo qualità, spesso presente in linea, grazie alla sola attivazione dell’applicazione dedicata sullo smartphone, di ricevere le segnalazioni sul suo dispositivo aziendale e, in caso di “alert”, avvisare lo specialista dell’azienda di pest control. Altresì garantisce all’azienda di pest control di mantenere la visita regolare presso il cliente e al tempo stesso di ottimizzare e razionalizzare i controlli in essere, dedicando un maggiore tempo allo studio delle eventuali criticità aziendali, primario focus in un corretto piano di Integrated Pest Management.

CONTROLLO

CON

TECNOLOGIA LORA

Nello sviluppo di sistemi di controllo digi-

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

DELLE NUOVE TECNOLOGIE DI RODENT CONTROL

TIPO DI TECNOLOGIACARATTERISTICHE

CONTROLLO BLUETOOTH

Adatta ad uso in area interna ed esterna

ermette monitoraggi anche in luoghi di cilmente accessibili

Garantisce l’assenza di falsi positivi

Non permette un controllo h24 7/7

CONTROLLO LORA ermette di identificare le aree di maggiore rischio e agire con interventi mirati

ossibilit di creare delle heatma s

Permette un controllo h24 7/7

ischio di dimenticare i dis ositi i in one di cilmente accessibili

tale roditori h24 7/7 risulta predominante la metodologia con sistema LoRa. Si tratta di sistemi integrati che prevedono l’installazione di erogatori d’esca, all’interno dei quali viene alloggiato un sensore di movimento, in grado di rilevare il passaggio di roditori. Il sensore di movimento può anche essere applicato a trappole a cattura o utilizzato tal quale. Il sistema prevede la trasmissione tramite un sensore ad una centralina (hub), che necessita di alimentazione con energia elettrica. Dall’hub il segnale è quindi trasmesso, tramite rete Wi, al server, che provvede ad aggiornare i dati e ad inviare una noti ca ai dispositivi collegati. La distanza massima dal router ai singoli erogatori (dichiarata dai produttori) può arrivare no a 2 km, in funzione dell’orogra a del territorio, degli edi ci o di altri ostacoli che impediscano al segnale di raggiungere il router stesso. Una interessante innovazione è data dai software che producono heatmaps (mappe di calore), cioè tavole in grado di evidenziare le zone con maggiore densità di individui, la cui grandezza è proporzionale al numero delle segnalazioni per dispositivo. Questa funzione risulta molto interessante per sistemi di IPM sviluppati per

le municipalità. Grazie alla versatilità dei sensori di movimento, è possibile identi care le aree con maggiore rischio e quindi agire con interventi di derattizzazione mirati, utilizzando come hub edici pubblici posti nelle vicinanze della segnalazione. Come per tutti i sistemi digitali, è sempre disponibile una reportistica digitale.

Di contro, con il controllo mediante tecnologia LoRa vi può essere il rischio di “dimenticare” dei dispositivi in zone dif cilmente accessibili, delegando completamente il controllo ai sistemi operativi e non garantendo più la visita regolare presso il cliente da parte dell’azienda di servizi, se non in caso di segnalazione. Questa tipologia di sistema di controllo digitale sembra quindi adatta in un’ottica di possibile riduzione del servizio di monitoraggio attivo, se non per interventi di manutenzione o derattizzazione a seguito di segnalazione.

Può risultare altamente stimolante e implementabile (soprattutto grazie alle heatmaps) nei servizi svolti per le amministrazioni pubbliche, dove il concetto del permanent baiting risulta ormai ampiamente superato e obsoleto.

ALTRI CONTROLLI DIGITALI

Oltre ai due sistemi sopra evidenziati, soprattutto per trappole a cattura multipla, sono utilizzati sistemi di controllo tramite GPRS che permettono la trasmissione dei dati relativi ad anomalie, catture, controlli stato batteria, ecc.

Grazie agli sviluppi tecnologici è evidente come, anche nel comparto del controllo dei roditori, la tecnologia possa essere un fattore di grande aiuto per la loro corretta gestione.

Risulta però di primaria importanza valutare attentamente la tipologia di erogatori/ trappole utilizzate e se i sistemi di rilevamento che vengono associati ad erogatori o trappole possono in qualche modo creare dif denza ai roditori da monitorare.

Un secondo aspetto, non secondario, può essere rappresentato dal costo dei diversi dispositivi e delle eventuali piattaforme ad esso collegate. Sono infatti da valutare in maniera diligente, sia da parte dell’azienda di servizi che da parte di un’amministrazione pubblica o azienda alimentare, se i costi sostenuti per l’utilizzo di tali sistemi rientri in un’ottica di effettiva sostenibilità del servizio, e se la stessa porti a vantaggi effettivi nel controllo e nella prevenzione delle infestazioni.

Un terzo aspetto, forse il più importante, è la correttezza del posizionamento dei dispositivi di controllo. È noto, infatti, che i roditori (Rattus spp.) siano molto dif denti. È necessario quindi un attento studio dell’areale, oltre a garantire, sulla base di un’attenta analisi del rischio, ogni quanto andare a rivalutare il piano di monitoraggio.

Proprio per questi aspetti (e non solo) è quindi fondamentale che il controllo digitale rientri a pieno titolo in un’ottica di IPM, con una stretta collaborazione tra le aziende coinvolte

Deve essere presente nel contratto una visita regolare dell’impianto, con valutazione dello stato dell’arte, al ne di evitare che i sistemi, nel tempo, vengano “abbandonati” e non svolgano più la funzione preventiva a cui sono associati, come purtroppo accade spesso anche per i controlli tradizionali senza sistemi digitali.

SPECIE PIÙ COMUNI

Musca domestica

(mosca domestica) Fannia canicularis (mosca minore)

lucilia sericata (mosca verde) Drosophila spp..

Le mosche nel food service

Nel settore Horeca la presenza delle mosche può compromettere sicurezza e immagine. È possibile prevenire e combattere le infestazioni adottando

delle buone pratiche operative e una corretta gestione integrata

Tra i principali infestanti del settore Horeca gurano sicuramente le mosche, insetti sinantropici in grado di compromettere l’immagine dell’attività, la salute dei clienti e la conformità alle normative HACCP. Il controllo ef cace delle infestazioni da mosche richiede un approccio integrato, basato su conoscenze entomologiche, buone pratiche ambientali e l’intervento di professionisti del pest management.

LE

SPECIE PIÙ COMUNI

Le mosche non sono tutte uguali. Diverse specie infestano con modalità e preferenze ecologiche differenti. Le più frequenti nel settore Horeca sono le seguenti. La Musca domestica (mosca domestica), la specie più diffusa negli ambienti urbani. L’adulto mi-

sura circa 6 - 7 mm e ha un corpo grigio con quattro linee scure sul torace. È attratta da materiali organici in decomposizione, ri uti alimentari e super ci zuccherine. La Fannia canicularis (mosca minore), simile alla mosca domestica ma più piccola e con un volo irregolare. Colonizza soprattutto aree ricche di ri uti umidi e scarichi fognari.

Lucilia sericata (mosca verde), conosciuta per il suo corpo metallizzato verde brillante, è attratta da carne in decomposizione. È particolarmente problematica in cucine, aree di stoccaggio carni e bidoni mal gestiti.

Calliphora vomitoria (mosca blu), specie anch’essa dai colori metallici, tende ad apparire nei mesi più freddi. Predilige ambienti con accumuli di materiale organico in fase di decomposizione.

SIMONE CIAPPARELLI

In ne, Drosophila spp., i moscerini della frutta, molto comuni in bar, cantine e aree di preparazione bevande. Sono attratti da frutta matura, vino, aceti e succhi zuccherini.

DANNI

Le mosche rappresentano un rischio igienico-sanitario signi cativo. Questi insetti infatti contaminano gli alimenti e le super ci trasportando agenti patogeni come Salmonella , E. coli , Shigella e Listeria sulle zampe e sull’apparato boccale. Il mancato controllo degli infestanti può portare a sanzioni, chiusure temporanee o revoca di certificazioni HACCP.

La presenza di mosche, anche in piccole quantità, è percepita dal cliente come un segno evidente di scarsa igiene, influenzando negativamente recensioni, punteggi e delizzazione e portando di conseguenza a danni reputazionali.

FATTORI DI RISCHIO

I principali fattori che favoriscono le infestazioni da mosche sono diversi: uno dei principali è sicuramente la gestione inefcace dei ri uti; contenitori di immondizia aperti, sacchi non sigillati, svuotamenti poco frequenti e mancata pulizia delle aree perimetrali favoriscono l’insediamento e la riproduzione.

Anche scarichi ostruiti, piani cucina sporchi, residui alimentari e piani di lavoro poco sani cati sono habitat ideali per ovideposizione e sviluppo larvale.

Le luci UV, le insegne luminose e le fonti di calore attraggono le mosche, soprattutto durante le ore serali. In ne, nestre prive di zanzariere, porte lasciate aperte, sistemi di aspirazione o ventilazione non schermati permettono alle mosche di entrare negli ambienti in modo indisturbato.

STRATEGIE DI LOTTA

Un corretto Piano di Gestione Integrata degli Infestanti prevede innanzitutto un’ispe-

GESTIONE DEL RISCHIO DA INFESTAZIONE

FATTORI DI RISCHIO PRINCIPALI

GESTIONE RIFIUTI

UMIDITÀ

ACCESSI

LUCI

CONSEGUENZE DELLE INFESTAZIONIINTERVENTI PROFESSIONALI

CONTAMINAZIONI

LAMENTELE CLIENTI

ISPEZIONI

TRATTAMENTI

SANZIONI BARRIERE

zione con analisi preventiva per identi care le specie infestanti, il livello di infestazione, i fattori attrattivi e i punti critici di accesso e nidi cazione. Per il monitoraggio vengono utilizzati strumenti professionali come trappole luminose a raggi UV (con piastra collante o griglia elettri cata), trappole attrattive con feromoni e dispositivi smart da remoto.

Prima di intervenire con prodotti chimici, è fondamentale agire sulle criticità che favoriscono l’infestazione, migliorando la gestione dei ri uti, installando barrieresiche come zanzariere, tende ad aria, chiusure automatiche, ottimizzando i ussi di lavoro per evitare accumuli di residui alimentari, sani cando regolarmente scarichi, griglie e aree di dif cile accesso. Quando il livello di infestazione supera la soglia tollerabile, si ricorre a insetticidi residuali a base di piretroidi naturali o sintetici, da applicare su super ci non a contatto con alimenti, o nebulizzazioni ULV (Ultra Low Volume), che saturano l’aria con particelle molto ni, raggiungendo fessure e angoli nascosti. Si ricorre anche a larvicidi specici per trattare focolai come scarichi e sifoni e, se necessario, a trattamenti adulticidi con

prodotti a rapida azione abbattente. Tutti i trattamenti devono essere eseguiti al di fuori degli orari di preparazione alimentare e devono essere conformi alle normative di sicurezza HACCP e del Regolamento CE 852/2004.

Un programma di prevenzione a lungo termine prevede la formazione del personale dell’esercizio, sensibilizzando gli operatori su buone pratiche di igiene e segnalazione tempestiva di presenze anomale, e controlli programmati da parte del pest control provider per monitorare l’ef cacia degli interventi e aggiornare il piano di gestione.

Le mosche sono quindi più di un fastidio stagionale: nel contesto Horeca rappresentano una possibile minaccia per la salute pubblica e l’immagine aziendale. Solo un approccio professionale, strutturato e su misura, consente di controllare e prevenire infestazioni in modo ef cace e duraturo. Af darsi a tecnici specializzati nel pest management, capaci di coniugare competenze entomologiche, tecnologie all’avanguardia e conformità normativa, è la scelta strategica per garantire ambienti sani, sicuri e ospitali.

IL PARTNER IDEALE per la gestione degli infestanti

Nel settore Horeca l’igiene non è solo un requisito essenziale e un obbligo normativo, ma anche una garanzia concreta di qualità e sicurezza per il cliente nale. La presenza di insetti e altri infestanti, infatti, rappresenta un rischio concreto per la reputazione aziendale, la sicurezza alimentare e la conformità alle disposizioni del sistema HACCP.

È in questo contesto che la linea di trappole e piastre collanti TAK di Ekommerce si rivela un alleato fondamentale.

Il nome TAK deriva dal termine tecnico “tack”, che identi ca una delle proprietà fondamentali attribuita alla colla impiegata nella produzione di piastre e trappole collanti per il monitoraggio e il controllo di insetti e roditori infestanti. Il tack rappresenta infatti la capacità di una colla di aderire a una super cie o a un altro oggetto anche attraverso una pressione molto leggera.

Questa caratteristica è essenziale per garantire una cattura rapida ed ef cace, assicurando elevate prestazioni in ogni condizione ambientale.

TAK offre una gamma completa di trappole collanti, appositamente progettate per il monitoraggio e la cattura dei principali infestanti presenti negli ambienti destinati alla preparazione e somministrazione di alimenti.

La linea è ef cace contro blatte, formiche, mosche, tignole, insetti volanti e striscianti in genere, nonché roditori.

La linea TAK si articola in due gamme speci che: una dedicata al controllo dei roditori e una pensata per il monitoraggio e la cattura degli insetti. Ogni prodotto è studiato per integrarsi perfettamente negli ambienti sensibili, senza interferire con le attività quotidiane o l’esperienza del cliente.

Le trappole TAK sono compatte, discrete e facili da posizionare in

punti strategici come cucine, dispense, aree di stoccaggio e locali tecnici. Grazie alla qualità della colla e dei materiali impiegati, garantiscono una lunga durata e un’elevata capacità di cattura anche in ambienti umidi o a temperature elevate.

CONFORMI ALLE NORMATIVE HACCP

Uno dei grandi vantaggi della linea TAK è la piena conformità ai protocolli HACCP. Le trappole, prive di sostanze tossiche, possono essere utilizzate in totale sicurezza anche in prossimità di alimenti e super ci di lavoro. Inoltre, le piastre collanti consentono una facile ispezione e registrazione delle catture, facilitando la tracciabilità e la compilazione dei report di monitoraggio richiesti dalle autorità sanitarie.

La linea TAK unisce ef cacia e rispetto per l’ambiente. Le colle utilizzate sono inodori e atossiche, e molti supporti sono realizzati con materiali riciclabili. Inoltre, l’uso di attrattivi naturali o feromoni speci ci consente un controllo mirato delle specie infestanti, senza inquinare o interferire con l’ambiente di lavoro.

Nel mondo Horeca, l’eccellenza si misura anche nei piccoli accorgimenti che il cliente non vede, ma che garantiscono standard elevati di igiene e professionalità.

Una gestione proattiva degli infestanti con soluzioni professionali come quelle proposte dalla linea TAK contribuisce a preservare e rafforzare l’immagine positiva dell’attività, aumenta la sicurezza alimentare e riduce il rischio di sanzioni o reclami.

Scegliere TAK signi ca garantire agli ambienti una protezione costante e discreta: sempre attiva, mai invasiva. Una difesa silenziosa, progettata per agire dietro le quinte e assicurare ogni giorno standard di igiene e sicurezza all’altezza delle aspettative dei tuoi clienti.

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