Ferrarino anno 11 - num. 4

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Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” di Palermo. Anno 11 n. 4 maggio 2016

Speciale Progetto Erasmus+

La conferenza sull’enciclica “Laudato si” pag. 14

pag.8

In ricordo di G. Falcone pag. 6

Panormvs. La scuola adotta la città pag. 3


Editoriale

Tempo di bilanci Anche quest’anno scolastico volge al termine con la consueta mole di impegni che alunni e docenti devono fronteggiare attingendo alle loro ultime energie. Tra programmi da concludere, registri da aggiornare, improrogabili adempimenti cui assolvere, i professori sono freneticamente impegnati a cercare di recuperare gli “arretrati”. La sala insegnanti, dove durante l’intervallo solitamente i proff sorseggiavano piacevolmente il caffè, scambiando qualche chiacchiera, è ora un luogo di veloce transito. Come tante formichine operose i docenti si affannano, scartabellando fogli e agende, con l’ansia di non aver letto l’ultima circolare! Ma anche per gli alunni la parte conclusiva dell’anno è tutt’altro che rilassante: tra verifiche e interrogazioni che sembrano concentrarsi secondo un perfido disegno del destino tutte nel mese di maggio, si assiste a ordinarie scene di panico e pianti inconsolabili. Per i ragazzi delle quinte classi, poi, l’avvicinarsi del tanto temuto esame di maturità sembra aumentare a dismisura stress, tensione e ansia, stati d’animo non sempre facilmente gestibili. Eppure, sappiamo per esperienza che molti di coloro che non vedono l’ora di terminare il percorso di studi e di “evadere” dalle mura scolastiche quanto prima, ben presto, ottenuto il diploma, rimpiangeranno gli anni passati tra i banchi. L’ultimo numero dell’anno ci offre l’occasione per fare un bilancio. Giunti al traguardo, fa sempre bene guardarsi indietro per cercare di capire se il nostro operato ha prodotto gli effetti che avevamo sperato e se gli obiettivi che ci eravamo posti

Seguiteci su IISS Francesco Ferrara Palermo 2

aturandi In bocca al lupo ai m

siano stati effettivamente raggiunti. A ben vedere è stato un anno intenso, trascorso in fretta tra novità e vecchie storie. L’entrata in vigore della Legge 107, la tradizionale farsa dell’occupazione studentesca e poi ancora la rigorosa restrizione voluta dal Consiglio di Istituto per dissuadere gli alunni dalla kermesse novembrina, la mancata adozione dei libri di testo con il conseguente aumento del carico di lavoro dei docenti impegnati a fornire i materiali didattici alternativi (sarà anche per questo che i proff quest’anno sembrano più “esausti” del solito?) e ancora la “sospensione” del tradizionale spettacolo di fine anno. Sono alcuni degli elementi che indurranno molti a considerare il 2015/2016 come un anno da dimenticare! Per fortuna però non sono mancati anche eventi che hanno contraddistinto positivamente l’anno scolastico che ci accingiamo a concludere. Fra i tanti impegni istituzionali e formativi che si sono succeduti da settembre a giugno non possiamo non ricordare la bella esperienza dell’Erasmus+. Il meeting che si è svolto nella nostra scuola ha coinvolto più di 50 partecipanti stranieri provenienti da cinque paesi europei e ci ha dato la possibilità di realizzare uno scambio culturale e di esperienza umana di valore inestimabile. I nostri allievi per un’intera settimana

hanno avuto l’opportunità di socializzare con docenti e alunni provenienti da altre realtà sociali, praticando la lingua inglese. Per le azioni di pubblicità previste dal progetto, in questo numero, oltre alla copertina, dedichiamo ampio spazio all’Erasmus+ che si è concentrato sul tema dei mezzi di comunicazione di massa. In particolare, pubblichiamo i prodotti editoriali degli studenti “gemellati” che, durante le activities svolte nel nostro Istituto, hanno creato una pagina di presentazione della loro scuola. Ma oltre al meeting internazionale, molti altri sono stati gli impegni formativi che hanno coinvolto i nostri alunni, a cominciare dai numerosi seminari tematici svoltisi in aula magna, passando dalle conferenze dedicate alla finanza etica o alla parità dei generi per finire con i progetti “Impresa in Azione” e “Panormus”. Di tutte queste attività troverete testimoninza in questo numero. Volendo dunque tirare le somme dell’intero anno scolastico fin qui trascorso, il giudizio non può che essere positivo. Dulcis in fundo, non ci resta che fare un grande in bocca al lupo agli alunni delle quinte classi di cui, come consuetudine, pubblichiamo le foto, augurandoci che, grazie ai loro brillanti esami, il bilancio di quest’anno scolastico possa essere ancora più soddisfacente!

Sommario

3 “Panormus” 4 Learnig by doing 5 Piacersi a pelle 6 Il Parlamento della Legalità 8 Progetto Erasmus+ 9 From Turkey 10 From Spain 11 From Poland 12 From Romenia 13 From Sweden 14 “Laudato si’” 15 Agorà 16 Finanza etica 18 “Impresa in Azione” 19 Parliamone 20 Cinema che passione 21 Curiosità dalla fisica 22 Sport & relax 23 Musicalmente 24 I vostri Click

Il Ferrarino Periodico dell’IISS “F. Ferrara” - Palermo Tel 091332721 www.iissfrancescoferrara.gov.it Anno 11 n. 4 Maggio 2016 Comitato di redazione: Rosalia Gulino, (IVM) Claudia Puccio, Eleonora Balistreri, (VM) Erradi Firdaus (IVR ) Paternò Roberto (VR) Roberta La Perna (IV S) Luisa Sajola (VS) Costantino Girolamo (IIE) Gabriele Caccamo (VA)

Hanno collaborato in questo numero: Aurora D’Ambrogio I TB, Aurora Miceli 1TA, Irene Anello IV Q, Bruno Odile I A, Giovanni Tarantino V S, Lorenzo Palumbo, Daniela Ganci, Alvaro Puccio

Docenti impegnati nel progetto: G. Calì, V. Muscato, C. Prainito

Stampa:

Tipolitografia Fiorello Via Castiglia, 69 90047 Partinico (PA)


Panormvs - La scuola adotta la città Una grande opportunità di crescita di Aurora D'Ambrogio I TB Come ogni anno, grazie al p r o g e t t o "Palermo apre le porte" i palermitani e i molti turisti che affollano la città si riappropriano di straordinari tesori cittadini, a volte famosissimi, a volte sconosciuti. Il Ferrara quest’anno ha adottato la chiesa Santa Maria dei Miracoli. Gli studenti del triennio dell’indirizzo Turismo e Relaz. Internaz., in veste di ciceroni, seguiti dai docenti Palazzo, Colletti, Ganci e Palermo, hanno mostrato e spiegato ai molti visitatori le unicità di questo piccolo scrigno. Anche noi alunni della ITb abbiamo avuto la possibilità di partecipare, godendoci una bella mattina diversa dalle altre. La chiesa è ubicata a Piazza Maria, ad angolo con la via Lungarini. Secondo la tradizione popolare, il nome deriva da un'edicola, presente nell’antica piazza, in cui era raffigurata l'immagine della SS Vergine che nella seconda metà del XVI secolo era divenuta ogget-

to di venerazione per una serie dei miracoli attribuiti all'effigie sacra della Madonna. Fu questo il motivo per cui, sotto il regno di Carlo II, nel 1547, iniziarono i lavori per la costruzione della chiesa grazie ai fondi della Confraternita di Santa Maria dei Miracoli di cui faceva parte Francesco Rombao, ricco aristocratico di origini spagnole. La chiesa venne completa alla fine del XVI secolo, per merito delle generose donazioni della Comunità Fiorentina di Palermo che la ottenne in concessione come luogo di culto per i suoi membri. Credo che iniziative come queste siano una grande opportunità per tutti, specie per noi allievi del corso di Turismo, perché anche in questo modo cominciamo a costruire il bagaglio di conoscenze che ci servirà per la nostra futura professione.

Esperienza da ripetere Il fine settimana dal 6 all'8 Maggio è stato davvero interessante e diverso dagli altri, perché abbiamo partecipato al progetto "Panormus". Accompagnati dalle professoresse Palazzo, Ganci, Grasso e Palermo, ci siamo recati presso la Chiesa di S. Maria dei Miracoli, dove abbiamo svolto il ruolo di ciceroni, per i turisti che venivano a visitare questa nostra bella e storica chiesa palermitana. È stata una bella esperienza, in quanto ci ha aiutato ad esprimerci anche in una lingua diversa dalla nostra, ci ha permesso di mettere in pratica quanto ci è stato e ci viene insegnato in classe e a collaborare tra noi studenti, imparando qualcosa l'uno dall'altro. Per molti di noi è stata la prima volta, ma, grazie all'aiuto delle professoresse e di quei compagni, che già avevano fatto un'esperienza simile, siamo riusciti ad interagire e ad esprimerci molto bene con i turisti. È stata un'esperienza che tutti noi vorremmo ripetere, perché ci ha insegnato molto sul modo di relazionarci con i turisti. I ragazzi della III T

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Lear ning by Doing

La statistica appresa attraverso l’esperienza Con piacere pubblichiamo i dati di una rilevazione statistica condotta dagli studenti della 1 A, guidati dalla prof.ssa Cangialosi, che ha affrontato il tema della statistica con la modalità del “Learning by doing”. Le riflessioni di una alunna sotto riportate ci confermano quanto sia importante per gli studenti operare praticamente ai fini di un apprendimento significativo.

Una lezione coinvolgente di Bruno Odile I A Durante la settimana dal 18 al 22 aprile, con la mia classe, la 1° A, insieme all’insegnante di matematica, la Prof.ssa Cangialosi, abbiamo realizzato un’indagine statistica. Questa attività ci ha coinvolto tantissimo, perché abbiamo lavorato tutti insieme su argomenti che ci riguardano personalmente e ci ha permesso di apprezzare la matematica. Abbiamo inizial-

mente formulato delle domande per creare un questionario relativo alle nostre abitudini: sport praticato e preferito, hobby, fumo, alimentazione. Un compagno si è occupato di scrivere le domande al computer e stamparle; in classe poi le abbiamo sistemate. A gruppi di due, infine, abbiamo distribuito il questionario agli alunni delle prime classi dell’Istituto che

POPOLAZIONE STATISTICA:

abbiamo ritirato dopo la compilazione. Acquisiti tutti i dati, in gruppoabbiamo proceduto al loro spoglio, dividendoli in maschili e femminili. Infine, dopo aver fatto le somme, ci siamo “divertiti” a realizzare tabelle e diagrammi. Posso dire che questa attività, sia per me sia per i miei compagni è stata davvero utile, perché abbiamo appreso una nuova lezione, non studiandola solo sui libri, ma vivendola a pieno, senza quasi renderci conto che

stavamo apprendendo i concetti di popolazione statistica, unità, campione, carattere, modalità e frequenze. Da questa lezione-esperienza ho imparato cosa è la statistica, quali sono le fasi di un’indagine statistica, come realizzare un istogramma e un diagramma a settori circolari (o a torta), e come interpretare i risultati. Mi considero fortunata ad aver fatto questa esperienza di studio e spero di poter realizzare altri progetti su argomenti diversi!

Cosa mangi durante l’intervallo?

121 ALUNNI DELLE PRIME CLASSI, DI CUI 48 MASCHI E 73 FEMMINE

Quale sport pratichi?

Panino Pizza

Crackers Merend. conf. Frutta altro niente

Fumi?

Calcio Basket Nuoto A. Marz. Danza Pallavolo altro nessuno

Maschi

Qual è il tuo hobby preferito? Maschi

6%

Femmine No 94%

TV 2%

TV 2% Musica 17 %

Musica 20 %

Play Station 10%

4

uscire con amici 10%

Femmine

sì 7,4%

Lettura 18%

Nessuno 60%

Nessuno 49%

uscire con Play Station 6% amici 5%

No 93,6%


Piacersi a pelle I pericoli dell’esposizione ai raggi solari di Luisa Sajola VS

La nostra è una società che tende parecchio a promuovere la bellezza, idealizzandola e creando degli standard spesso stravaganti. L'aspetto esteriore è la nostra parte di "io" che viene più curata, per la quale tendiamo ad avere più attenzione; creme, trucchi, giornate intere dall'estetista o dal parrucchiere... tutte cose che tendono a renderci più attraenti ai nostri occhi e soprattutto a quelli altrui, ma è davvero questa la bellezza o, almeno, il modo migliore per prendersene cura? La dott.ssa Milazzo, laureata in dermatologia e specializzata in malattie sessualmente trasmissibili, ci ha fatto recentemente visita per un veloce confronto e per spiegarci efficientemente come l'uomo dovrebbe davvero "Piacersi a pelle". A noi ragazzi d'oggi piace avere una bella abbronzatura, andare al mare, stare sotto il sole fino alle sette di sera e fregarcene se il giorno dopo avremo un'insolazione o una brutta scottatura, perché noi siamo "brave inside"! A noi piace il rischio, la sconsideratezza e vivere il momento, al domani pensiamo dopodomani e, spesso e volentieri, non pensiamo affatto, perché l'importante a volte è solo piacere agli

altri, ciò che accade al nostro corpo effettivamente non ci interessa, perché tanto "di qualcosa dovremo pur morire", no? Non importa se fra dieci o vent'anni potremmo stare accanto ai nostri nonni, guardare la nostra pelle e dire "oh, guarda, ce l'ho!" in stile figurine da calcetto, del resto il botulino dovrà pur servire a qualcosa, giusto? A noi piace curarci curarci DAVVERO - solo quando gli effetti del nostro vivere sconsiderato emergono e sono visibili al mondo intero, perché, come ha detto la dott.ssa Milazzo, "la nostra pelle è lo specchio di ciò che accade all'interno del nostro corpo" e non per nulla esiste il detto "prevenire è meglio che curare". Forse dovremmo prendere davvero in parola i vecchi detti, probabilmente più saggi di noi, e quest'estate divertirci, sì, ma agendo contro questo sole che amiamo tanto e che può comunque non ripagare il nostro amore come speriamo. Del resto di creme ne usiamo tante, spesso e volentieri, cosa ci costa usarne una in più quest'estate? Usare i filtri solari non ci impedirà di conquistare la nostra invidiabile tintarella, piuttosto preserverà la nostra pelle da ustioni, invecchiamento precoce e malattie.

Fe rr ara ne ws

Crescere poco a poco I compagni della 1TB ricordano Chouaib Pensiamo sempre che le tragedie possano capitare solo agli altri e mai a noi. Molto spesso ci sentiamo onnipotenti e capaci di affrontare pericoli e rischi, persino di sfidare la morte. Ciò che ci spinge a superare i nostri limiti è la curiosità di scoprire nuove sensazioni o anche il piacere di sentire che l’adrenalina cresce in noi fino a spingere sempre più in là i confini dilatati del nostro io. Noi adolescenti a volte compiamo atti così rischiosi per dimostrare ai nostri coetanei, ma anche a noi stessi, di che cosa siamo capaci e così pensiamo di attribuire valore alla nostra esistenza. Talvolta, ci sembra che andare incontro al pericolo sia indispensabile per dimostrare di essere all’altezza del gruppo e per trovare la nostra collocazione all’interno della società in cui viviamo. Perdere un compagno è un dispiacere profondo, soprattutto quando la morte giunge in maniera inaspettata in un giorno di primavera, quando con spensieratezza si sta in compa-

gnia. Così è accaduto al nostro amico Chouaib. Se ne è andato lo scorso 24 aprile, a soli 18 anni. Crescere significa imparare a vivere poco a poco. Si diventa adulti anche vivendo con prudenza e responsabilità le tante avventure che ci verranno incontro, perché in fondo noi non siamo soltanto emozione ed istinto. In certe situazioni occorre far ricorso alla nostra parte razionale e ricordarci che la paura non è sinonimo di debolezza ma può aiutarci a riflettere su quali siano le azioni corrette da compiersi. La vita è un dono prezioso e non va sprecato. I ragazzi della ITB

Esami Trinity Positivi i risultati

Sono stati più di 50 i candidati che hanno sostenuto gli esami Trinity; fra di loro anche diversi docenti. Da quest’anno, oltre al GESE (spoken English) al Ferrara è stato possibile conseguire anche la certificazione ISE che valuta le four skills. Nel complesso i risultati ottenuti sono stati positivi, considerata l’alta percentuale di coloro che hanno superato l’esame.

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I l Pa rlam ent o de lla le ga li tà

A Monreale per ricordare il capitano Basile di Irene Anello IV Q Giorno 4 Maggio, il Parlamento della L e g a l i t à Multietnico, capitanato dal professore Nicolò Mannino e dal professore Pellegrino Muscarnera, affiancato da alcune scuole superiori di Sicilia, si è attivato per ricordare l’uccisione del capitano Emanuele Basile, partecipando alla commemorazione celebrata nel paese di Monreale. Uniti da un profondo sentimento di giustizia, amore e legalità; ci siamo

recati in questa città normanna, consapevoli di dover portare un messaggio di speranza e di gioia per tutti coloro che ancora oggi vivono all’ombra della mafia e della violenza per far capire quanto sia importante essere uniti per proporre un messaggio di riscatto. Giunti a Monreale siamo stati accolti dal vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, Salvatore Sardisco e dal capitano dei Carabinieri della compagnia di Monreale, Guido Volpe. A

seguito della commemorazione avvenuta presso la Sala Consiliare ci siamo recati nel luogo dell’eccidio dove abbiamo testimoniato la nostra solidarietà. Un caloroso abbraccio di benvenuto ci è stato offerto dall’Arcivescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, nostra guida spirituale. Al nostro istituto, a conclusione della manifestazione, è stato conferito il premio culturale “Testimoni di Speranza” 2016 assieme ad un bellissimo Sole in ceramica, simbolo dell’alba che non cesserà mai di sorgere sulla nostra terra ferita dalla violenza e dall’indifferenza. Il Parlamento della Legalità Multietnico si preoccupa costantemente di ricordare alla gente che, se vogliamo, possiamo sconfiggere il buio; che come quel famoso 4 Maggio 1980, appesta il nostro paese. Siamo la terra del sole e anche se la mafia cerca di distruggere e di far sparire

per sempre il nostro sole, dobbiamo ricordare che essa è un fatto umano e, come diceva Giovanni Falcone : ”come ogni fatto umano, cesserà di esistere.” La nostra giornata è poi proseguita nella valle dello Jato dove tutti insieme abbiamo vissuto un momento di fraternità e comunione pranzando presso un ristorante locale. La giornata si è poi conclusa con la visita al museo archeologico dello Jato e con la consegna degli attestati di riconoscimento a tutti i membri del Parlamento della Legalità Multietnico controfirmati dal dirigente scolastico prof. Eliana Romano e dai prof. accompagnatori Nicolò Mannino e Pellegrino Muscarnera. Questa esperienza racconta un evento vissuto in una scuola “Palestra di Vita”. Irene Anello Componente del Parlamento della Legalità Multietnico.

XXIV anniversario della strage di Capaci Omaggio floreale a G. Falcone con i Sindaci di Corleone e San Giuseppe J. Sono arrivati puntuali Vincenzo Randazzo e Alessandro Ferrara, esponenti di "Generazione Jato", portando da San Cipirello un fascio di fiori avvolti dal tricolore destinati a un grande Uomo che ha pagato con la vita un impegno coerentemente forte contro la mafia: Giovanni Falcone. E proprio per ricordare il XXIV anniversario della strage di Capaci, Nicolò Mannino (presidente del parlamento della legalità internazionale e

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docente referente per l'educazione alla legalità all’IISS F.Ferrara) ha invitato nel nostro Istituto il sindaco del Comune di Corleone, Lea Savona, il primo cittadino di San Giuseppe Jato, Davide Licari, e l'agente Stefano Evangelista che dal 1980 al 1984 ha scortato e tutelato Giovanni Falcone. Numerosi gli studenti che hanno affollato l'aula magna dell'Istituto. segue nella pag. accanto


Fer rar a new s

Dalla pratica alla teoria La visita all’Agenzia delle Dogane

segue da pag . 6 A dare il benvenuto il Dirigente Scolastico, prof.ssa Eliana Romano, che ha ricordato i giorni delle stragi come “Emozioni impresse nella mia mente che non andranno mai via”. Il sindaco di Corleone ha omaggiato al Dirigente Scolastico una targa di riconoscimento. "Un vero encomio per Lei - ha detto Lea Savona che ha permesso la nascita del Parlamento della Legalità che è segno di una forte esperienza culturale che educa oltre che alla legalità anche all'accoglienza, alla luce di una autentica solidarietà e cultura di vita". Il sindaco di Corleone, donna forte e di grande fede, visibilmente commossa, ha ricordato come "solo la cultura e il rispetto delle regole può debellare la mentalità mafiosa e ridare dignità al nostro Paese". Davide Licari, sindaco del Comune di San Giuseppe Jato si è complimentato per

l'iniziativa sottolineando come "Questi sono fatti tangibili di una cultura di giustizia che parte dal mondo della scuola e a questi eventi non si può mancare". La campanella della scuola suona e il corteo si snoda fino alla Chiesa di San Domenico davanti alla lapide che copre la bara di Giovanni Falcone. Silenzio, commozione, una preghiera, tanta compostezza. Si posano i fiori e i sindaci dei due Comuni Corleone e San Giuseppe Jatoinsieme sostano in raccoglimento. I giovani dell'Associazione "Generazione Jato" sono contenti di aver portato a segno un forte momento culturale mentre Nicolò Mannino ringrazia e incoraggia a rimanere uniti per cooperare a favore di una cultura della vita ricordando che "Abbiamo un grande debito verso questi Uomini divenuti Eroi e lo dobbiamo pagare con coerenza, ma gioiosamente".

Vincenzo Randazzo, il sindaco di Corleone, Lea Savona, Nicola Mannino, Alessandro Ferrara e il sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari vicino la tomba di G. Falcone dove sono stati deposti alcuni dei pensieri scritti dagli alunni del Ferrara.

Nella foto sotto gli alunni delle classi IV e V dell’indirizzo “Relazioni Internazionali” presso il porto di Palermo in occasione della visita presso gli uffici dell’Agenzia delle Dogane. Gli allievi erano stati in precedenza coinvolti in incontri di formazione con funzionari della stessa Agenzia nell’ambito di un progetto di Alternaza Scuola Lavoro. L’esperienza si è rilevata particolarmente utile per gli alunni di quinta che, nell’affrontare in classe i temi della politica doganale, delle zone di libero scambio e delle tariffe dogana-

li, hanno collegato le informazioni precedentemente apprese sul campo con le nozioni teoriche oggetto del loro programma di studio. Più volte essi sono stati in grado di fornire degli esempi concreti a proposito dei diversi regimi doganali o della codificazione standardizzata delle merci attingendo a quanto appreso nel corso della visita. Insomma, un’ulteriore conferma del fatto che passando dalla pratica alla teoria l’apprendimento degli allievi risulta certamente agevolato.

Ciao Vincenzo Giorno 18 aprile scorso è scomparso Vincenzo Viola, un docente di diritto che per molti anni ha insegnato nella nostra scuola. Anche se molti di voi non lo hanno conosciuto, sicuramente però hanno ammirato le sue foto sui corridoi del quinto piano. La fotografia, infatti, è stata una delle sue passioni che ha cercato di trasmettere anche agli alunni nei diversi corsi da lui organizzati a scuola. Lo ricordiamo anche per la sua ironia e il suo stile

sempre garbato. Spassosissimi i suoi racconti e i suoi articoli sul giornale d’Istituto. Alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze.

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E ra sm u s +

From...

Ferrara meeting Un prezioso momento di condivisione di esperienze Dal 3 all’8 Aprile 2016 nel nostro Istituto si sono svolti il Transnational project meeting (rivolto ai docenti) e il Learning/teaching/training activities (che coinvolge gli studenti) relativi al progetto Erasmus+ “What’s New on The News”. E’ stato il quarto incontro del progetto; gli altri 3 si sono svolti a Ferrol, Spagna nel Marzo del 2015, a Bierun, Polonia, Maggio 2015 e a Kungsbacka, Svezia, Ottobre 2015. Gli altri due incontri si effettueranno a Yalova, Turchia nel Febbraio del 2017, mentre l’ultimo e conclusivo incontro sarà a Beius in Romania nel Maggio del 2017. Il tema generale del progetto verte sui mezzi di comunicazione di massa, che vengono studiati e analizzati dagli studenti, attraverso la lettura di articoli in lingua inglese o nella lingua madre di ciascun paese; attraverso l’ascolto di trasmissioni radiofoniche o video relativamente ai temi di attualità che, di volta in volta, vengono selezionati dai docenti che lavorano al progetto ed anche attraverso la pubblicazione di articoli in lingua inglese redatti

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Turkey

Italy

Spain Romania dagli studenti e pubblicati sul blog del progetto. Nel corso di tutta la durata del progetto gli studenti vengono infatti coinvolti in diverse attività inserite nel blog appositamente creato dagli spagnoli e, al termine delle attività del progetto, sarà pubblicato un giornale on-line. Gli studenti e i docenti hanno inoltre partecipato ad alcune video conferenze per discutere su temi di attualità, come ad esempio, gli attentati terroristici a Parigi o il summit di Parigi sui temi ambientali, esprimendo pareri, scambiando opinioni e considerazioni. Il meeting di Palermo, così come gli altri svoltisi negli altri paesi, ha costituito un’occasione preziosa per l’incontro di tanti giovani europei, che con entusiasmo hanno preso parte alle varie attività organizzate dal nostro Istituto per conosce-

Poland

re la nostra bellissima città e altri luoghi di particolare interesse storico e culturale della Sicilia. E’ stato per tutti, docenti e studenti, momento di incontro, di condivisione di esperienze con persone di varie nazionalità, nello spirito proprio di tutti i progetti Erasmus, che è quello di incoraggiare tutti i giovani ad una visione ad ampio raggio della cultura e della civiltà europea, sempre nell’ottica dell’unione fra i popoli, del rispetto reciproco, della solidarietà tra esseri umani. In un momento storico delicato e difficile come quello che stiamo vivendo, in cui in Europa si costruiscono muri e si chiudono le frontiere, credo spetti proprio a noi educatori e ai giovani ribadire con forza il nostro diritto a vivere in un’Europa libera, unita e solidale con i più deboli. Daniela Ganci

Sweden

Time Schedule Fitto il programma del meeting a cui hanno partecipato più di 50 alunni e docenti stranieri. Oltre al tour guidato del centro storico di Palermo, sono state organizzate delle escursioni a Monreale, a Mondello e alla valle dei Templi di Agrigento. Aprezzatissima è stata l’incantevole “scala dei Turchi” di Siculiana presso la quale è stata scattata la foto di copertina di questo numero. L’ultima giornata del meeting è stata dedicata alla visita di Cefalù. Riguardo alle activities svolte nel nostro Istituto, gli alunni stranieri, divisi per nazionalità, sono stati impegnati nella creazione di una pagina di giornale di presentazione della loro scuola che pubblichiamo nelle pagg. seguenti.


Turkey

Fatih Sultan Mehmet Anatolıan Hıgh School

O

ur school was opened in 1994.The school has 59 teachers and 950 students.There is a headmaster and two assistants. Our school consists of 36 classrooms, an ICT room, a science lab, a library, a meeting room, an art and music rooms. Our vision is: most preffered being a school of secondary education exams. Our mission is: Atatürk’s principles and revolutions, depending on the republic’s core values which can follow the developing technology; in addition to the features as being a leader prone to cooperation and teamwork; life and ready to upper education, knowledgeable, talented and open to educate individuals can look confidently to the future development of the Exchange.

Activities There are some activities have been done at our school: •Erasmus + Project •Football, Basketball, Voleyball and Badminton Tournaments •Recycling of plastic materials •Art exhibition •Music Show •Students and teachers’ Choros.

School subjects Students study Turkish Linguistic, Literature, Maths, Science, Chemistry, History, Geography, Ict, Religion, Art and Music and Sociology.They also study English and German. 9th grades have 6 hours of English and 4 hours of German. 10th,11th and 12th grade students have 4 hours of English and 2 hours of German in a week. There are also two English language department at the school. They study 10 hours of English and 4 hours of German weekly.

School hours Lessons at our school start at 8:30 a.m. and finish at 3:30 p.m. We have a lunch break between 12:30 and 1:15 p.m. Students have lunch at the canteen. Students have eight lessons in a day.

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Spain

IES de Catabois in Ferrol IES de Catabois is a public secondary education school in Ferrol. We have two different programmes integrated in the same school: ESO (compulsory education) and FPB (initial professional programmes). ESO is the secondary education, which is compulsory from 12 till 16. Most students at IES de Catabois live quite far from the school so public transport is necessary so that we can attend school. We start lessons at 8:40 every day and finish at 14:25 from Monday till Friday. We also have a couple of lessons on Tuesday afternoon between 14:30 and 18:10.

Organisation In our school, there are 138 students and 24 teachers. The administration of the school is organised by the Teachers Staff and the School Board. There are a principal, a headteacher and a secretary as well. Each group of students has its own representative chosen amongst the students and by the students themselves by means of votes. The representative or delegate is in charge of representing the group and informing it about relevant issues, and about their rights and duties at school. The Teachers Staff is composed of all the teachers working at the school. It meets several times along the year to deal with important aspects of the curriculum, the assessment of the students, the general organisation of the school, the school rules for teachers and students and so on. The School Board includes a group of representatives from the teachers, the office worker, 2 parents, some students and a representative from the Town Council. The most relevant decisions to the school are made by this committee.

Library

The Library has a lively blog where its most relevant information and articles are shown and which can be visited by anyone interested in it. The number of volumes at the library has increased considerably and, now, there are films too. 'Time for reading' is an initiative we started some years ago to encourage reading habits, when we realized how important it is to encourage the pleasure of

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reading amongst teenagers. The library proposes some amusing activities and organizes book clubs too, one for students and another one for adults.

Integration

One of the main characteristics of our school is that it is for integration and therefore we fight against racism and xenophobia. The school hosts students from different races and cultures. In the corridors, you can meet students from a wide variety of countries such as: Brazil, Uruguay, Bulgaria, Romania, Ecuador, Morocco or some black teenagers from Nigeria or other African countries. They usually follow the same curriculum as the other students unless they have special needs. The relationship amongst the students from different cultures and races or the one between average students and those with difficulties (of many kinds) is good. We learn to respect other people's ideas and that we must be respected too. We also like learning new things from the people from abroad.

Projects We are carrying out several projects at the moment: 1. Plan Project. It is an initiative to encourage educational innovation in schools through programmes along the year that develop key competences with educative values. These programmes lead to motivation, active work, and a cooperative network: Eat Well (directed towards creating healthy diet lifestyles amongst the students), Keep Moving + (to promote healthy lifestyles focusing on sports and physical activity) and I Love You + (to work on the affective-sexual aspects of life, to provide information related to the topics covered in situations involving greater risk of ignorance on the part of students, to provide information regarding dangerous situations, i.e. Internet security, illegal substances use...). 2. Erasmus + KA2. 'What's New on the News?' is a project financed through the European Union and it's goal is to improve some aspects of education as, in this case, the understanding of the news in any format, as well it aims at increasing the feeling of European citizenship, fighting against racism and xenophobia, improving communication in English and some other important competences. 3. European Language Portfolio is another European project which helps improve the knowledge of languages. We've been working on this project for more than 5 years now. We usually do an activity

every term. It is the same activity for all languages used: Spanish, Galician, French and English. They can be varied activities such as work with sayings, writing articles about different topics, Power Point presentations, leaflets and so on. 4. Bilingual Section: at school, there's the possibility of studying Technology and Physical Education in English, following the same curriculum as in Spanish. 5. Conversation Auxiliary: since we started the Bilingual Section, we've always had a Conversation Auxiliary which is a student which has just got a university degree or is finishing studies at university.

Activities

We include here activities which aren't considered curricular. The school organizes visists to places of interest such as the Aquarium Finisterrae or the Domus (museum related to sciences) in A Coru単a, factories related to the recycling of garbage, the school of languages in Ferrol, exhibitions in Santiago de Compostela and A Coru単a, etc. As well, we can attend some concerts and enjoy some films along the year organized as cultural activities which complement our education. There are several clubs working at the moment like: the manga club or a dance club too.


Poland

Gimnazjum nr 2 im. Świętego Walentego w Bieruniu Junior High School name of Saint Valentine’s number 2

People & Building

Our school is quite new, it was established in 2001. There are about 300 students (aged from 13 to 15) and 30 teachers here. There are three floors, each floor is dominated by one colour. We usually say: “Let’s meet at the green floor”. Classrooms are well equipped, there are interactive boards, multimedia projectors, etc. We don’t use a traditional paper class register but e-register, so our parents can check the

Our school is given prizes and special titles. We received such titles as “The quality school” or “The Silesian School of Quality” because we reached certain standards. We’ve got the title of “Global school”, because we’re eco friendly, e.g. we recycle rubbish, we don’t use disposable cups! We’ve got the title of Humanitarian school because we take part in charity actions, such as “Magic pencil” – we

collect pencils, pens, etc. which are sent to Africa, or “My friend from Africa” – we enable a few children attending to school. What is more we also participate in very popular charity action in Poland “The Great Orchestra of Christmas Charity” (medical equipment). We take part in the international Globe programme, we carry out experiments, make measurements and do observations.

lectures, events, meetings with special guests. This year we particularly loved ‘The evening of scientific mind”, it sounds unbelievable but about 50 students came to school in the evening and took part in competitions, we had to solve various tasks, move from one classroom to another, there were only 10 minutes for each task, it was a bit crazy but we had really great fun. In the end of each week there is a kind of a game show with prizes for the winners. Each year there is “Family picnic”, this is a big event, usually outside, we go with our parents, brothers and sisters, we have got a big barbecue and the entertainment programme, there are various competitions,

and something interesting for everyone. St. Valentine is very important for our community, because in our town there is a wooden church from 16th century and a big fair on 14th February, when our small town changes into a very busy place. We celebrate it in our school too, we give our friends roses and cards. St. Valentine is even present at our school flag. There are many sports clubs and after class activities.Our students win at national, county and regional grades. We always wait for holidays, but we like our school, we spend here a lot of time and we say it is our second home.

marks any time. As every school we’ve got a library, but this is a special place, we love spending time there, our librarian is like our mum or a coach, she always can cheer us up or give a piece of advice. There is also a common room, where we can learn, have a cup of tea, or create something with the keeper of a common room, she is a very creative person and we do e.g. some decorations or greetings cards for charity.

Events

In our school we’ve got festivals of knowledge, which are called: “The week of science”

Our titles

or “The week of art”. During the festival of particular week, there are many competitions,

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Romania

Extracurricular activities History of the College The National College Samuil Vulcan from Beius aims at improving the quality of education offered by the school in view of the development of each student, preparation for entry into the social life, planning the career, professional success and learning throughout life in agreement with the principles and values of the European Communities. Colegiul National "Samuil Vulcan" in Beius was founded by the act of 6 October 1828, and its doors has opened on 1 November 1828. The first body, at the one hand and the other of the portions of the Church right in the center, was built between 18261827 from the own funds of the founder, Bishop Greek Catholic Church Samuil Vulcan. Between 1834-1835 the body of the building has been extended and both sides bunks. The hall provisional gymnastics over which between 1914-1920 Bishop Demetriu Radu add a further two levels of what today is low boarding school and between 18991900 the hall of accommodation and sport. The last part was built by Bishop Valeriu Frențiu Traian between 1939-1941. The high school from Beius is the first drive in school education who gave the country from a single class, three academicians: Marius Sala, Mircea Flonta and Lazăr Dragoș. It has also been the first unit of higher education in the county of Bihor which has received the title of national college (1 March 1998).

National College “Samuil Vulcan”

European School On the 20th of May 2014, the National College “Samuil Vulcan”, together with other 65 schools from Romania, officially became an European School due to the activities and projects carried on in this high school. 1526 schools entered the contest for European Schools. But only 376 received the certificate. This title is given for a period of only 3 years. Then, the school has to enlist the competition again. To win the competition again, the school has to develop partnership projects with other schools from the European Union and the management of the school must be coherent and performing.

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Every year, the National College “Samuil Vulcan”, organizes many projects and activities, including: Global Education Week, Taste Science and Let’s do it, Romania Global education week The Security of Alimentation urges both pupils and teachers to participate in school activities carried out in their own school, which is a wonderful opportunity for improving knowledge and socializing, to develop ideas and participate in discussions according to the subject. At the National College “Samuil Vulcan” the week began, atypically, on Friday, November 14th, with an activity entitled “What would I do if I were the Minister of Education?”, the 30 students were involved in group work, each having a minister and five counselors and a legislative project based on education topics. Beginning with Monday, the proposed theme “Food security” is wide and its aim is to teach young students how to have a healthy and a balanced lifestyle. The second activity, “A balanced diet, insured health”, was intended to students in fifth and sixth grades. The children have solved crosswords, puzzles, came up with ideas for a healthy menu and wrote poems according to the subject. Also, an interesting activity was “Delicious and healthy dishes”, the kids, divided into teams, competed in achieving culinar

“grandmother’s homemade products” Romanian authentic, fresh and organic food. The week ended up with a charity work aimed to help orphans in the Arc House. Taste science The first edition-“Taste science 180” started in 2008, when the National College “Samuil Vulcan” was turning 180 years. In 5 years, the session from Beius became very known, attracting participants from the country and abroud. So, it became a county, national and international symposium. The activity is intended to improve the quality of the educational process in the schools and demonstrate that the accumulation of information is carried during the life. Let’s do it, Romania The sudents and professors of the National College “Samuil Vulcan” were involved in all the campaigns Let’s Do It, Romania! The community Let’s Do It, World! started with the initiative of Estonia, the country who launched, in 2008, the concept of cleaning all the country in one day. After Estonia, other countries took the idea, and the action has turned in a real social movement. At the end of 2012 they were over 8.000.000 persons, from the whole world, implicated in this project.


Sweden Economy program at the

Elof Lindälv high school The upper secondary school Elof Lindälv is located n e a r S w e d e n ’s second largest city called Gothenburg. It is the second largest city after the capitol Stockholm. The school is situated in a city called Kungsbacka and is close to the sea side where the Atlantic Ocean is to be found. When entered, you are being met by an ambient and quit school environment due to the construction of the building where the entrance is a long hall through the whole school and the different programs you can attend are being positioned to the side of the master hallway. The Economy program has its place in the H corridor

and is one of the most popular programs. The economic program is a program that specialises on business and law. It is part of the theoretical category in the Swedish school - which are programs specifically outlined to promote higher-level education after high-school. There are a total of six theoretical programs, and what sets the economic program apart from the other five are the courses specific to the economic program: economics and law. The simplified version of the way you can choose looks as follows: Option 1Economics & Specialization in Economics Or Option 2 Economics & Specialization in Law and Justice All students attending the eco-

nomics program are studying some law and some economics, what sets them apart is your specialization choice later in the 2nd year. The economical courses teach the students accounting, marketing and other company related subjects. There’s also a course called JA, which lets the students start, run and lay-off a company throughout the school-year. The students get to accumulate their own assets in the form of investments and sponsorships, and then they have to write a company plan, contact suppliers and sell their products or service. All the profit goes to the members of the company. This is great because it lets us students get an insight into the real-world and running a company, which we might not have gotten from

only theoretical studies. You can also choose to specify yourself more into law and justice as mentioned before if you are not so fond of economy’s itself. There you got a broad selection of the Swedish law within business (business law) down to private law and public orientated law. If you like to learn more about the background to certain laws and why the law is build up as it is and how to interpret it, then you are right within this specialisation. Elof Lindälv is all around a good school for ambitious pupil with great programs and a good location where the next mall is just 2 min away for those who like to take a break from school with an ice cream or a coffee at the next Starbucks.

Freaky Friday A non-obligatory day where students and teachers dress up in different costumes to get to know each other better. The day before all of our holidays at Lindälv we have a special day that we call Freaky Friday. It´s a relatively new tradition at the Economy program which was introduced by our headmaster Cindia. She came from a school of traditions so when she started working at our school she thought that we could use some new activities that would make the students bond no matter what

age or class they come from. We had our first FreakyFriday in October 2014, what´s so special about this day is that all the students dress up in a different theme that is chosenby the student council. Our first theme was “The Great Gatsby”. After that “Excuse me I´m lost…” (At that time you could practically dress up however you wanted). We also had a “sports” theme, “Halloween” and “Grease” (a movie from the 50: s). The most recent theme was “Easter”, where people dressed up in colourful clothing.

During the day you can also win a price for “Best costume”, mingle and participate in other competitions and activi-

ties arranged by the student council. The day is not obligatory but the more people that dress up the merrier.

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Ecologia

La ricerca spasmodica del profitto produce danni irreparabili

La conferenza sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco

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enso che questa volta la chiesa, attraverso il papa, abbia premuto a fondo l'acceleratore sul tema dell'ambiente. Già Benedetto XVI e Giovanni Paolo II avevano espresso la necessità di preservare il creato dalla grinfie fameliche dei procacciatori di profitto, ma con Laudato si’ assistiamo ad una svolta epocale, questa sì. La straordinaria novità dell'enciclica Laudato si’, a mio parere, sta in un nuovo modo di guardare all'ecologia che si compendia nella locuzione: Tutto è connesso. «Quando parliamo di ambiente – scrive il Papa – facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati» (139). È questo un approccio che attraversa tutta l'enciclica. «Non c'è ecologia senza una adeguata antropologia» (118). l'ecologico è sempre legato al sociale, all'umano, al culturale, motivo per cui occorre quel che il papa denomina ecologia integrale. Tutto si tiene dunque. Il mondo visto da Papa Francesco è interconnesso, perché tutto viene incluso in una reticolare

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di Lorenzo Palumbo

dipendenza reciproca. Secondo Francesco, l'uomo ha smarrito il senso delle cose, perché per divinizzare se medesimo ha scomposto le cose per dominarle, così smarrendo lo spirito del tutto. Per esempio il Pontefice non esita a denunciare l'avidità delle potenze finanziarie che hanno saccheggiato la terra, specie dove più intenso è stato lo sviluppo, provocando per conseguenza diretta degrado e povertà nelle parti meno sviluppate del pianeta. La ricerca spasmodica del profitto non produce solo danni alla natura a causa delle esternalità negative sul suolo, sull'aria e sull'acqua, ma produce anche povertà e distruzione, produce guerra per l'accaparramento delle risorse e conseguenti migrazioni con tutto il carico di sofferenza che queste comportano (82, 92). Nella nuova antropologia,

Francesco invoca uno sviluppo integrale più che economico che vede l'uomo come amministratore responsabile del globo e non come Prometeo dominatore della terra in concorrenza con Dio (116). Nomos e cosmos devono ripartire da un nuovo punto di osservazione del mondo, non possono essere ancora pensati come cacciatore e preda. L'uomo deve fare un passo indietro e togliere se stesso dal primo piano come in certi ritratti rinascimentali in cui la figura è al centro del quadro e la natura appare, come in uno sfondo, a corredo, imbelle, distante, quasi insignificante. Secondo Papa Francesco, il creato di Dio può essere sviluppato dall'uomo, ma l'uomo deve essere prudente, perché deve rispettare sia il creato divino sia quello umano, reinterpretandoli nel presente, ma senza travolgerli. Infatti non è immaginabile frenare la creatività umana, ma se la tecnica e l'economia continuano a crescere scisse dall'etica non riusciranno a limitare il proprio incalcolabile potere, distruggendo inestimabili patrimoni di natura e di civiltà. In questo ambito la nostra scuola sta lavorando per cercare di coniugare in modelli didattici praticabili le interdipendenze tra etica, economia e ambiente. La ricetta politica che Papa

Francesco promuove implica un'ottica integrale e lungimirante. Non pare francamente, visti gli sviluppi di COP 21, che la politica, troppo centrata sull'immediato, stia producendo risultati in tal senso. Questo anche perché la transizione ecologica non è ancora stata avviata. Ci sono vuoti di politica impressionanti nella strategia di armonizzazione tra i modelli di sviluppo dei singoli Stati e la tenuta complessiva degli ecosistemi. Laudato si’ precorre i tempi e postula inoppugnabilmente la tesi secondo la quale il tutto è superiore alla parte, cioè alla singola civiltà, nazione o persona (115, citando la Evangelii gaudium) mentre ancora, in ogni dove nel pianeta, l'economia e la tecnologia, controllate da gruppi di interesse, si sviluppano e dominano con la propria logica, senza accompagnarsi a coscienza, responsabilità e valori. Tuttavia, l'enciclica non è contro la tecnica, l'impresa e l'economia di mercato e neppure contro il capitalismo, almeno per quanto riguarda la sua capacità di offrire risorse al mondo su vasta scala. Papa Francesco non parteggia per un ritorno alla socializzazione dei mezzi di produzione e non parteggia neanche per la decrescita, posto che per lui il problema della distribuzione delle risorse non può essere risolto con velleitarie fughe in avanti. Papa Francesco chiede alla politica e all'economia di liberarsi dal giogo della finanza, della rendita speculativa e di rivolgere lo sguardo alla giustizia e alla bellezza (53-54). Chiede alla politica di liberarsi dalla "menzogna circa la disponibilità infinita di beni del pianeta, che conduce a spremerlo fino al limite e oltre il limite"(106). (segue nella pag. accanto )


Taxi Teheran Un film per scoprire un mondo a noi sconosciuto di Rosalia Gulino IV M

Agor à

La Terra: un tesoro da custodire di Girolamo Costantino II E

Questo mese, oltre alle attività didattiche standard, insieme al nostro conversatore d'Inglese, Paul Fullaway, abbiamo visto un film dal titolo ''Taxi Teheran'', che, nel 2015, si è aggiudicato l'orso d'oro e il premio Cesar, come miglior film straniero, al ''Festival Internazionale del Cinema di Berlino''. Il film parla di un uomo, un taxista, che accompagna gente di tutti i tipi. Seduto al volante, il taxista tratteggia il ritratto della società iraniana oggi, tra risate ed emozioni, in balia dei passeggeri, che si confidano con lui.

Più che un film è un documovie, un mezzo di comunicazione, senza finzione, tutto spontaneo: tramite una telecamera installata sul taxi, infatti, Jafar, direttore e taxista del film, ci dà la possibilità di conoscere la realtà iraniana. Dialoghi assurdi, con vari passeggeri, si susseguono nel corso della pellicola: prima una maestra, che litiga con un ladro di portafogli, poi uno spacciatore di film e, addirittura, un uomo in pericolo di morte, mentre fa il testamento per la moglie. Consiglio a tutti di vederlo, perché ci permette di scoprire un mondo a noi sconosciuto e riflettere su alcuni punti di vista.

A partire dal 1970 ogni anno, il 22 Aprile si celebra la Giornata della Terra (Earth Day). Si tratta della più grande manifestazione del pianeta dedicata ai temi della protezione ambientale. L'idea di creare la Giornata della Terra venne per la prima volta negli Stati Uniti al senatore Gaylord Nelson, che pensò negli anni Sessanta, di organizzare una serie di incontri e conferenze dedicate all'ambiente: ci riuscì, coinvolgendo anche molti importanti politici americani. Oggi sono 192 i Paesi del mondo che festeggiano questo giorno organizzando e partecipando ad eventi ed iniziative di sensibilizzazione nei confronti delle problematiche del pianeta: inquinamento dell'aria e delle acque, la deforestazione, il sur-

riscaldamento globale e lo sfruttamento delle energie non rinnovabili. La costruzione di un Pianeta migliore dovrebbe, però, partire anche da ciascuno di noi: ogni essere umano deve impegnarsi nel proprio piccolo per rendere la vita più ecosostenibile. Le soluzioni sono tante: la raccolta differenziata, il risparmio dell'acqua, una maggiore attenzione verso la diminuzione degli sprechi e l'uso consapevole di prodotti poco inquinanti.

Alcol e droga Incontro di prevenzione con l’Arma dei carabinieri

Laudato si’ (Segue da pag. 14) Altresì, leggendo l'enciclica, tra molto altro, mi è parso di scorgere l'invito di Alex Langher all'uomo di oggi a vivere in modo lento, soave e profondo (225). Questo è un tema a me caro: il ritorno ad un modello di vita che abbia un ritmo umano, naturale, sensato. Di solito le rivoluzioni politiche e sociali implicano un'accelerazione della storia, cambiamenti rapidi e in avanti. La moderna accelerazione purtroppo somiglia sempre di più ad un piano inclinato in cui il genere umano, a velocità crescente, cerca di dare sfogo alla sua sete di dominio, ricchezza e potere. Papa Francesco, con una presa di posizione controcorrente, ci

invita a dare valore a ciò che è lento, rispettoso del prossimo, sincronizzato "alla naturale lentezza dell'evoluzione biologica" (18). E poi c'è il tema della sobrietà (223, 224, 225) che rivolgo in particolare ai nostri ragazzi. Scrive il papa: "La sobrietà, se vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante. Non è meno vita, non è bassa intensità, ma tutto il contrario. Infatti, quelli che gustano di più e vivono meglio ogni momento sono coloro che smettono di beccare qua e là, cercando sempre quello che non hanno, e sperimentano ciò che significa apprezzare ogni persona e ogni cosa" (224).

"I rischi connessi all'abitudine del consumo di bevande alcoliche e droghe” è stato il tema dell’Incontro che, Mercoledì 18 maggio scorso, il Ten. Colonnello E. Trombetta ha tenuto presso il nostro Istituto. L’iniziativa, organizzata dalla prof.ssa L. Di Salvo, è stata rivolta agli alunni delle classi quarte sez. Q - R - S -T e delle classi III S e II E che hanno avuto la possibilità di riflettere sugli effetti che il consumo di bevande alcoliche e droghe causa sull’individuo e sulla società. Nella foto, il Ten. Colonnello E. Trombetta in aula magna con alcuni degli alunni che hanno preso parte all’incontro.

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F in anza E ti c a

Combattiamo la povertà, non i poveri Di Eleonora Balistreri VM Molto spesso si pensa che le categorie più deboli della società siano prive di mezzi per uscire dalla loro povertà. In realtà cambiare il proprio status sociale o avere un dignitoso tenore di vita è possibile grazie al microcredito. Di questo importante strumento di lotta all’esclusione finanziaria si è discusso il 13 maggio scorso in un seminario di formazione organizzato dal nostro docente di filosofia e storia, prof. Lorenzo Palumbo, che è anche dottore di ricerca in etica economica. Relatrice dell’incontro è stata la direttrice della filiale della Banca etica di Palermo, Claudia Ciccia. Presente anche la nostra preside, Eliana Romano. Ma cosa è il microcredito? Com’è stato illustrato dal prof. Palumbo e dalla dott.ssa Ciccia, il microcredito è uno strumento che può dare un grande contributo allo sviluppo sociale, permettendo ai poveri di fare impresa, eliminando le disuguaglianze economicosociali. L’ideatore e realizzatore del microcredito è l’economista e banchiere bengalese Muhammad Yunus, fondatore della “Grameen Bank” (banca rurale), che a tal proposito ha vinto il premio Nobel per la

pace nel 2006. Yunus sovverte le regole del credito, in quanto le banche di solito concedono prestiti solamente a chi è già in possesso di un capitale o a chi è in grado di garantire i prestiti mediante altri beni, mentre egli applica il concetto di fiducia (cosa di cui hanno bisogno i poveri) e non di beneficenza o elemosina. Questa tipologia di prestito bancario è riservato alle persone povere, che possono garantire la restituzione del denaro solo attraverso la loro parola d’onore e la loro voglia di riscattarsi, ma è erogato solo se si accettano ben 16 regole. Una di queste regole è che chi aderisce al programma del microcredito ed ottiene un prestito, si impegna a mandare i figli a scuola ed un’altra è che “non si devono fare né subire

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ingiustizie”. Il primo prestito effettuato da Yunus fu di soli 27 dollari, di cui beneficiò un gruppo di donne del villaggio di Jobra, produttrici di mobili di bambù, fino ad arrivare al finanziamento collettivo a gruppi di donne: a ognuna di esse venivano prestati tra i 150 e i 300 dollari. La “Grameen Bank” ha oggi 2.100 filiali in tutto il mondo, in cui lavorano 17.000 persone e possiede clienti in diversi Paesi del mondo, di cui il 94% sono donne, questo grazie al fatto che le donne del Bangladesh hanno dimostrato molta responsabilità nel restituire i soldi prestati loro dal microcredito, soprattutto al fine di garantire l’istruzione ai propri figli, a differenza degli uomini che, ottenuto il prestito, nella maggior parte dei casi, lo

hanno sperperato nel gioco d’azzardo o in altri tipi di vizi. La garanzia era che le donne, una volta ottenuto il microcredito , avrebbero restituito i soldi alla banca, in modo da aiutare altre donne ed incrementare il giro economico; Yunus ha dimostrato, così, che anche i più poveri possono lavorare per portare avanti il proprio sviluppo. Yunus attua due meccanismi nel microcredito: 1. Joint responsibility, ovvero, la banca chiede ai potenziali prestatari di autoselezionarsi in piccoli gruppi in cui ognuno è responsabile e se qualcuno non rispetta gli impegni presi, allora gli altri se ne fanno carico; questo sistema offre garanzie perché screma i gruppi con un criterio di affidabilità. 2. Progressive loan, cioè se la banca ha fiducia nel prestatario, allora darà più credito. In Italia, invece, il prestito bancario è possibile con la compartecipazione di tre soggetti: banca che eroga, garante e richiedente prestito; infatti la garanzia viene data alla gente povera da una terza persona, chiamata appunto “garante”, già in possesso di un capitale o di altri beni, il quale risponde del debito, nel caso non fosse saldato dal prestatario. (segue nella pag. accanto)

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Investire responsabilmente di Claudia Puccio VM

Oggigiorno è molto importante sapere a chi affidiamo il denaro che investiamo al fine di non finanziare attività che guadagnino sullo sfruttamento dei lavoratori o che rechino danno all’ambiente. Per riflettere su questi temi, mercoledì 20 aprile scorso, le classi VM, VQ, VA e VP sono state coinvolte nel seminario di formazione sui principi e metodiche della Finanza Etica tenuto dal prof. Lorenzo Palumbo e dal dott. Giuseppe Di Stefano di Banca Etica.

Cos'è la finanza etica? Si tratta di uno strumento della CSR (Corporate Social Responsibility, ovvero Responsabilità Sociale delle Imprese) che funziona secondo criteri di esclusione e d’inclusione: i primi riguardano l’investimento di denaro negli ambiti dell’alcol, del tabacco, dell’energia nucleare, della pornografia, delle armi, della vivisezione, dell’inquinamento; i secondi riguardano le misure adottate nei confronti dell’ambiente (impatto ambientale ridotto al minimo, utilizzo di fonti di energia rinnovabili, misure di conteni-

mento dell’inquinamento, qualità dei prodotti e dei processi produttivi…), dell’economia (trasparenza della gestione, qualità delle relazioni con tutti gli stakeholders, investimenti sociali…) e della società (politiche di gestione delle risorse umane, condizioni di lavoro, rapporti sindacali…). Ad esempio, Banca Etica offre ai propri clienti la possibilità di investire il proprio risparmio nei fondi denominati “Valori Responsabili” che a loro volta investono esclusivamente in imprese, organismi sovranazionali e Stati selezionati in

Fra la banca e il garante c’è una convenzione, accordi come: importo minimo, massimo, o fondo di garanzia. Chi fa richiesta di un prestito, illustra i motivi e la banca può accettare o rifiutare in base ai casi, comunque la persona deve essere pulita dal punto di vista bancario. Vi sono anche delle associazioni che danno sia garanzia, che consulenza alle imprese che richiedono dei soldi in prestito. Infatti rientra nel microfinanziamento lo sviluppo di un'attività lavorativa, organizzata in forma individuale, cioè l'inserimento di persone nel mercato del lavoro e la concessione di finanziamenti è

finalizzata anche all'acquisto di beni, materie prime, o merci destinate alla rivendita. I finanziamenti possono essere concessi anche nella forma di microleasing finanziario, sottoforma di retribuzione di nuovi dipendenti, o di pagamento di corsi di formazione per i dipendenti o per gli imprenditori. I finanziamenti non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Il limite può essere aumentato di euro 10.000, qualora il contratto di finanziamento preveda il frazionamento del prestito, nel rispetto delle seguenti condizioni: il pagamento puntuale di almeno le ultime sei

rate pregresse, lo sviluppo del progetto finanziato, verificato dall'operatore di microcredito. Esiste anche il microcredito assistenziale, che garantisce un prestito di massimo 10.000 euro alle famiglie in difficoltà, che devono avere un reddito, seppur basso, per dimostrare di poter rendere i soldi, o devono comunque dare una garanzia. Da qui al 2020 dovrebbe nascere la creazione di un fondo nazionale, con una dotazione iniziale di garanzia statale modesta, che verrebbe incrementata fino a 200 M euro dall’operatore professionale che gestisce il fondo. Il fondo nazionale è una sorta di grande

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base ai criteri della responsabilità sociale. Sono considerati fondi socialmente responsabili i fondi verdi (green funds), ossia gestioni che privilegiano o utilizzano unicamente criteri ambientali nella selezione degli investimenti.

salvadanaio di tutti i risparmiatori che intendono investire e la forza del fondo comune è di incrementare il loro guadagno in base alle azioni sul fondo di garanzia, proporzionato alle quote che hanno emesso. Questa serie di informazioni ricevute durante il seminario sono e saranno molto utili soprattutto in futuro per chi volesse avviare un’attività lavorativa e sono fondamentali per comprendere che chiunque può migliorare la propria condizione sociale, al fine di migliorare le condizioni della società stessa, per il bene comune.

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I mpr esa in A zio ne

Giovani menti al lavoro

Studenti-imprenditori alla fiera regionale di Junior Achievement di Gabriele Caccamo V A Dopo esserci impegnati nella creazione, nell’ avviamento e nello sviluppo della nostra mini-impresa, possiamo ufficialmente dire di essere arrivati alla fine di questa grande esperienza educativa! Lo scorso venerdì 20 Maggio, infatti, presso l’ecomuseo urbano “Mare Memoria Viva” di Palermo, si è tenuta la fiera regionale conclusiva del programma “Junior Achievement, Impresa in Azione”. Durante tutto il pomeriggio, dalle ore 14:00 fino alle ore 20:00, i “giovani imprenditori” provenienti da diverse scuole della regione hanno presentato i rispettivi progetti imprenditoriali ad un pubblico interessato e alla commissione esaminatrice che ha valutato la qualità e la praticabilità di ogni progetto nonché la preparazione tecnica

dei partecipanti. Alla fine della giornata, ad essere stati proclamati vincitori sono stati i ragazzi del liceo artistico di Capo d’Orlando che hanno realizzato un espositore di vini in vetro. Nonostante nessuna delle due classi del nostro Istituto che hanno partecipato all’iniziativa (la VA e la VP) abbia vinto, quest’esperienza ci ha dato la possibilità di sperimentare le nostre capacità di affrontare situazioni nuove e di sviluppare competenze decisionali e relazionali. Inoltre, l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze necessarie per avviare un’impresa, sicuramente ci aiuterà ad affrontare le nostre prossime scelte formative e professionali con maggiore consapevolezza.

Ciack, si gira

Nella foto sopra, gli alunni della VA impegnati nella realizzazione del video di presentazione della loro mini-impresa. Nella pagina Facebook della nostra scuola (IISS Francesco Ferrara Palermo) trovate i links per vedere i video delle 2 classi coinvolte nel progetto. Nella foto accanto e nella foto in alto, i nostri “studenti-imprenditori” presso lo stand che hanno allestito all’interno della Fiera per presentare il loro prodotto / servizio. Gli alunni sono stati seguiti dai proff. Ardizzone e Galati (nella foto a sx).

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Parl iam one

Quot homines, tot sententiae

"Una società malata cresce figli malati" di Aurora Miceli 1TA

di Alvaro Puccio

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on c’è giornata in cui persone alla radio o alla televisione si confrontano verbalmente su argomenti vari o fatti di cronaca. Adesso li chiamano “opinionisti”; spesso però il confronto verbale alla fine sfocia in aggressione fisica, in alcuni casi anche molto violenta. La stessa cosa avviene per strada, allo stadio, nelle scuole e perfino in Parlamento, dove in teoria si dovrebbe dare l’esempio in fatto di tolleranza, nella diversità di opinioni. La cosa non è nuova, anche al tempo dei romani ci si scontrava per la diversità di opinioni. Infatti, dobbiamo scomodare il celeberrimo oratore e scrittore latino, Marco Tullio Cicerone, che nel primo libro del dialogo filosofico “De finibus bonorum et malorum” che significa “Il sommo bene ed il sommo male” scrisse: “sed quot homines, tot sententiae, falli igitur possumus” che tradotto alla lettera suona pressappoco “ma come ci sono tanti uomini, cosi ci sono tante opinioni, quindi possiamo sbagliare”; parafrasando con un detto palermitano, “ogni testa è tribunale”. L’oratore con questa locuzione

voleva spingere le persone alla tolleranza, bisogna rassegnarsi all’idea che ognuno di noi, avendo una propria testa, di conseguenza avrà un proprio metro di giudizio che ovviamente sarà diverso da quello degli altri, pertanto il dissenso su modi di fare o diversità di vedute sono plausibili e leciti soprattutto in ambito pubblico. Bisogna accetare il fatto che ogni persona ha il diritto di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni, anche se queste non troveranno il consenso degli altri. Ovviamente è insito il fatto che non esiste una “verità assoluta”, non è detto che quello che vale per te debba valere anche per me, tutti e due abbiamo la capacità di discriminare il bene dal male. Spesso però accade che, trincerandosi dietro la sola esperienza, qualcuno ha l’arroganza di voler insegnare agli altri, non capendo che ogni condotta umana può essere dissimile da persona a persona. Siamo in democrazia appunto, e ognuno di noi ha il diritto di esprimere le proprie opinioni. Questo non avviene nei regimi dittatoriali che proibiscono ai cittadini di pensare con la pro-

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Noi, alunni della ITA, insieme alla professoressa Castiglione, abbiamo scelto di leggere in classe il romanzo formativo "Anna" di Niccolò Ammaniti. La storia è ambientata in una Sicilia futura devastata da un'epidemia mortale che ha infettato tutto il mondo, la Rossa. Il virus colpisce tutti gli adulti e i ragazzi appena raggiungono la maturità sessuale. Anna cerca di sopravvivere in quell'inferno insieme al fratellino Astor. In questo nuovo mondo, un orologio vale quanto un cellulare o un Boeing 747 ma meno di uno Smarties. Niente di tutto quello che avevano lasciato i grandi è rimasto ma l'unica fonte di salvezza per Anna è il "quaderno delle Cose Importanti", che la mamma le ha lasciato prima di morire. Questo romanzo, avvincente ma anche apocalittico, trascina in un mondo dove il tempo viene scandito solo dalla paura di poter morire da un giorno all'altro. I ragazzi, gli unici ancora in vita, dovranno cavarsela da soli. "Una società malata cresce figli malati" è uno dei tanti significati del libro ed è anche quello che l'autore ci vuole trasmettere. Secondo voi, anche la nostra è una società "malata"? pria testa e spesso, agendo con la violenza, impediscono di poter esercitare questo sacrosanto diritto. Ciò, per esempio, è accaduto in Argentina il 16 settembre 1976, nella cosidetta

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“notte delle matite spezzate” durante la quale il regime ha prelevato molti oppositori, soprattutto studenti, e li ha fatti sparire nel nulla.

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Cinema che passione! a cura di Claudia Puccio VM

Uomo: il dualismo (im)perfetto Sin dagli anni ’20 l’uomo ha fantasticato, con i film di fantascienza, su forme di intelligenza artificiale, create dall’uomo stesso, un po’ alla Victor Frankenstein. Robot, android, cyborg, chi si ribella al proprio padrone, chi, proveniente da un altro pianeta, vuole conquistare la Terra, chi diviene strumento dell’uomo stesso per governare, chi invece è amico dell’uomo… insomma, ne abbiamo visti di tutti i colori e di tutti i sapori. Ma il genere di film che più mi affascina è quello dove l’uomo crea un android (robot dalle sembianze umane) o un robot con una mente simile alla sua. È il caso di film come L’uomo bicentenario, A.I. – Intelligenza Artificiale, Humandroid ed Ex Machina. In tutti questi film vi è un android, o un robot, che cerca di somigliare sempre più all’uomo. Questi ingegneri creano i loro robot come fossero dei figli, mettendo in essi tutto il loro

amore e la loro conoscenza, ma queste creature sono incomprese, perché sono come «la pecora nera», sono dei diversi, sono delle creature a metà. Nonostante il trattamento ricevuto dagli umani e la scoperta della loro falsità e cattiveria, loro non si arrenderanno nel loro viaggio. LORO AMANO IL GENERE UMANO, o forse il loro creatore o padrone. L’uomo, dunque, cerca di creare un essere a sua immagine e somiglianza. Egocentrismo? Forse. L’uomo gioca a fare dio, crea delle creature, che poi soffriranno, perché unici nel loro genere. Ma cos’è che questi robot anelano tanto di noi? Si tratta di qualcosa di “spirituale”: i sentimenti, le emozioni, l’umanità appunto. L’emozione di una nascita, di una vita, il crescere, l’invecchiare ed il morire insieme, la carezza di una mamma, il pugno del bullo di turno, il condividere anche le piccole cose, l’aiutarsi a vicenda in maniera disinteressata, il litigio col fratello, la generosità fine a se stessa e non per farsi grandi, il

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sacrificarsi per gli altri non perché sai di essere invincibile o perché sei stato programmato per questo, ma perché ami una persona al punto da pensare che la sua vita sia più importante della tua. Tutto ciò che non sia mangiare, bere, dormire, riprodurci (e fare del male agli altri) ci rende umani. Se questi robot riusciranno o meno a raggiungere il loro obiettivo, lo scoprirete solo guardando i film. Il loro comportamento mi fa riflettere molto, perché attraverso di essi possiamo capire quanto l’uomo sia speciale. E non si tratta di esaltare ciecamente l’uomo. Una volta in un film sentii la frase «La capacità dell’uomo di commettere barbarie è solo pari alla sua fantasia». Ecco, questa

frase dice tutto. Ma, appunto, l’uomo non è solo capace di compiere grandi atrocità, è anche capace di fare cose incredibili, bellissime, meravigliose! L’arte è forse la forma più rappresentativa dell’essenza dell’uomo, perché attraverso di essa l’uomo esprime tutto ciò che è inspiegabile: emozioni, sensazioni, sentimenti, passioni… L’uomo non è una bestia, perché è dotato di ragione e autocontrollo, ma non è neanche un robot, perché è capace di amare e sognare. I robot e gli android dei film precedentemente citati anelano a questo dualismo e coloro che già lo possiedono desiderano solo una forma umana attraverso cui confondersi con gli altri umani per essere accettati, come ogni uomo desidera.

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“ Fi s ic as t ”, c uri os i tà da lla fi s ic a

LA CHIMICA DELLE PATATINE FRITTE di Alvaro Puccio Se doveste scegliere fra un piatto di patate bollite ed uno di patate fritte dove cadrebbe la vostra scelta? La domanda è superflua! È ovvio che la scelta cadrebbe su quelle fritte, se volete sapere il perché basta che continuiate a leggere l’articolo. Immaginate il seguente scenario: sono le 10:50 e la campanella suona la ricreazione e voi avete già l’acquolina in bocca perché già pensate al vostro bel panino bello gonfio con la crosta ben dorata con in mezzo un succulento hamburger cotto a puntino che emana un profumo… con sopra del ketchup, per non parlare della vaschetta di patate fritte ben dorate con sopra della maionese, uhm il solo pensiero già fa venire voglia di mangiarli. Ma vi siete mai chiesti perché il pane è cosi gonfio e morbido, perché la carne arrosto emana un così buon profumo, e perché ci piacciono le patate fritte? Le risposte ve le può dare la chimica! Infatti tutte queste manifestazioni sono il prodotto di reazioni chimiche, in particolare una che è la più importante e si chiama reazione di Maillard e prende il nome dal suo scopritore, un medico e biologo francese, Louis-Camille Maillard, che per primo studiò il fenomeno. Ma cominciamo per ordine:

Il pane Il vostro panino ha una crosta croccante e marroncina e la mollica spugnosa con evidenti bolle. Il pane è un tipico prodotto chimico e il responsabile delle bolle è un processo chimico chiamato “lievitazione o fermentazione”, dovuto all’azione del saccharomyces cerevisiae, noto anche come lievito di birra. Il lievito si nutre dello zucchero contenuto negli oligosaccaridi presenti nell’amido della farina (gli olisaccaridi sono gli zuccheri o carboidrati

semplici) e come rifiuto produce alcol etilico ed anidride carbonica che fa gonfiare la pasta del pane. Inoltre i lieviti rilasciano anche sostanze aromatiche che donano un buon sapore al pane. Un ulteriore aiuto all’aumento di volume è dato dalla cottura e quindi al riscaldamento a causa dell’espansione dell’anidre carbonica e all’aria che resta intrappolata nella pasta e al vapore prodotto dall’acqua e dall’alcol etilico che si è prodotto durante la fermentazione. Durante la cottura i lieviti muoiono, l’alcol si volatilizza e l’amido si solidifica. Aumentando la temperatura, l’acqua evapora completamente e si comincia a formare l’ambratura dovuta alla caramellizzazione degli zuccheri e alla reazione di Maillard.

ne ricava una sorta di piacere. Ritornando all’hamburger, abbiamo detto che la reazione di Maillard avviene tra proteine e carboidrati (zuccheri), “zuccheri nella carne” direte voi, come è possibile? la carne di manzo è ricca di proteine, ma in realtà contiene una certa quantità di zuccheri sufficienti a far avvenire la reazione, la carne bianca come quella di pollo ad esempio non ne hanno a sufficienza. L’odore dell’hamburger cotto è dovuto ad una sostanza che si chiama bis (2-metil-3-furil)disolfuro. Non vi spaventate, non è roba tossica! Nell’industria alimentare viene utilizzata per dare il gusto di “carne” agli alimenti, ad esempio alle patatine vendute in busta.

Hamburger

Maionese & ketchup

Cotto al punto giusto che emana un profumo invitante, il merito non è solo del cuoco che lo ha cotto, ma anche alla reazione di Maillard scoperta mentre si studiava il metabolismo cellulare, egli notò questa particolare reazione che avveniva tra gli aminoacidi delle proteine e gli zuccheri presenti nelle cellule. In cucina avviene fra vari cibi ed è responsabile non solo del profumo e del gusto ma anche della crosta del pane e poi anche della doratura dei fritti, le vostre patatine fritte! Questa reazione produce un sacco di molecole che forniscono ai cibi molti aromi, ovviamente i prodotti delle reazione variano in funzione della quantità di zuccheri e di aminoacidi e delle temperature di cottura. Il colore dorato delle patatine e dovuto agli amidi e agli zuccheri contenuti nelle patate che appunto caramellizzano dando la croccantezza allo strato esterno e quindi sono molto gradevoli al palato perché essendo appunto zucchero il nostro cervello inconsciamente

Ovviamente sopra le patatine metterete sia maionese che ketchup, anche loro sono regolati da fenomeni chimici e fisici, per esempio la maionese non è altro che una emulsione o come si dice un miscuglio eterogeneo di due liquidi non miscibili, in cui un componente è disperso nell’altro sotto forma di minuscole goccioline, nel nostro caso la fase dispersa è l’olio che si distribuisce sotto forma di goccioline nella parte che è acquosa che prende il nome di fase continua, pertanto potremmo dire che è un’emulsione o/w (oil water) al contrario del burro che è w/o acqua in olio. In chimica affinché un’emulsione sia stabile nel tempo ha bisogno di emulsionanti o tensioattivi come quelli dei detersivi, non abbiate paura ne esistono di commestibili come le lecitine, nel nostro caso si trovano nell’uovo, il termine lecitina deriva dal greco lékithos che significa “tuorlo d’uovo”: ecco spiegato perché per fare la maionese serve l’uovo. ketchup: vi siete mai chiesti

perché il ketchup esce dal contenitore più facilmente se prima lo agitate vigorosamente? Le proprietà insolite di questo fluido è dovuta alla sua viscosità, che è una misura della facilità con cui scorrono. Se prendete del miele e provate a farlo colare con un cucchiaino vedrete che esso scorrerà lentamente ma se lo riscaldiamo questo scenderà con molta facilità, bene! Quando i fluidi dipendono dalla temperatura e dalla pressione si dicono “fluidi newtoniani”. Esiste però una serie di fluidi chiamati “non newtoniani” la cui viscosità dipende dal modo di come vengono fatti fluire. Uno di questi è appunto il ketchup, se rimane indisturbato nel suo bel contenitore ha un’alta viscosità e quindi si avrà difficoltà a versarlo attraverso un contenitore con l’apertura molto stretta, ma se lo scuoti o lo agiti energicamente la sua viscosità diventerà quasi nulla permettendone così la sua uscita. L’agitazione non fa altro che far scivolare parti del fluido su altre cosi che il moto relativo della cosiddetta deformazione di taglio faccia districare le molecole a catena lunga che formano il miscuglio che in precedenza erano aggrovigliate cosi da facilitarne l’uscita. Questo strano fenomeno in fisica prende il nome di tixotropia. Potete verificare il fenomeno realizzando un impasto di amido ed acqua, se infilate un dito adagio noterete che esso entrerà con facilità, ma se date un colpo secco con un cucchiaio noterete che esso non riuscirà a penetrare il fluido come se l’impasto fosse diventato di colpo solido, lo stesso principio regola le paludi. Bene dopo tutto questo mi è venuta fame, credo che andrò a mangiare anch’io un hamburger, alla prossima puntata.

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Spor t & r elax

Impresa Rosanero di Roberto Paternò V R Anche per la nostra favola è arrivato il lieto fine: il Palermo riesce a conquistare una salvezza insperata grazie a 4 importanti uomini che sono stati decisivi per questo finale di stagione: Maresca, Gilardino, Vazquez e Ballardini. Se avessimo tenuto Ballardini e se non avessimo messo fuori rosa Maresca, il Palermo si sarebbe già salvato da un pezzo. Nonostante sembra che ai rosanero piaccia far soffrire terribilmente i propri tifosi, alla fine riesce sempre a tirar fuori il proprio lato rosa! Adesso, dopo aver chiuso questa stagione al meglio, è tempo di fare i bilanci. Sì, perché l'anno prossimo non si possono commettere gli stessi errori sperando che finisca alla stessa maniera. Con o

senza Zamparini, ognuno dovrà rispettare i propri ruoli senza interferire, come è successo in questo finale di stagione. La presenza di un vero Direttore Sportivo sarà anche importante, quantomeno per fare da filtro tra allenatore e le sfuriate del presidente che sono sempre imprevedibili, ma anche per dare un importante contributo al calciomercato che con la passata gestione di Gerolin è stato fin troppo deludente. Già non ci stiamo muovendo bene sul fronte prestiti, in particolare su Carlos Embalo che rischia di finire allo Stoccarda, dopo che ha svolto un'ottima stagione col Brescia, ma soprattutto con l’addio, che pare ormai scontato, del capitano Stefano Sorrentino in direzione Verona sponda Chievo, visto il mancato rinnovo del contratto in scadenza Giugno

Trofeo CPS Al Ferrara il premio Fair Play

2016. In ogni caso, sarà importante confermare quei giocatori che hanno dato uno sprint decisivo per questo finale, quali Maresca, Rispoli, Cionek e Gilardino. Anche se non dipenderà solo dal Palermo, l'anno prossimo senza di loro (più la scontata assenza del Mudo Vazquez, sicuramente “in viaggio” verso una big) quasi certamente, senza innesti di valore sul mercato, condannerà il Palermo in Serie B. Il progetto dei rosanero del 2016/2017 non può chiamarsi Struna, Jajalo, Chochev e Trajkovski. È ora che si costruisca

un progetto solido per continuare a rimanere in A. L'unità di intenti da parte di tutti sarà fondamentale: magari con Zamparini che rimanga in letargo per 9 mesi, così staremo sicuri che allenatore e squadra lavoreranno finalmente in santa pace. Il mio sorriso è il sorriso di una città intera perché finalmente possiamo gridarlo: SIAMO ANCORA QUAAAAAAA!!!!! Adesso ci godiamo 3 mesi di meritato relax e pensiamo positivo per la prossima stagione sperando di tornare competitivi come una volta!

Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. La punteggiatura può fare la differenza! Associazione italiana "Salviamo la punteggiatura " ONLUS

Dare da bere agli assetati!

Nella foto, la squadra del Ferrara che ha partecipato al torneo interscolastico di calcio a 5 della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo, disputatosi presso i campi ''Quadrifoglio''. Purtroppo, la fortuna non ci ha assistito e, nonostante la brillantissima prestazione dei ragazzi, a causa di una distrazione nel finale pagata cara, siamo stati sconfitti per 5-4. Malgrado l'eliminazione, i ragazzi hanno tuttavia dimostrato il loro valore, la loro lealtà e il rispetto verso gli altri aggiudicandosi il premio Fair Play, per aver disputato una grandissima partita senza ricevere provvedimenti disciplinari. Resta la soddisfazione di aver preso parte ad una bella iniziativa e di esserci difesi con onore. Certo, la mancata organizzazione del torneo scolastico interno quest’anno non ci ha aiutato nella selezione dei giocatori e per questo speriamo vada meglio l'anno prossimo! Giovanni Tarantino VS

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Ehi, mi dai una mano?

o IV M

By Rosalia Gulin

Per allenare la mente La velocità media Devo fare un viaggio andata e ritorno da Vattelapesc a Messopiuinlà, che distano tra loro 50 km, e voglio tenere una media di 100 km/h. All’andata ho tenuto in media i 50 km/h, a che velocità devo fare il ritorno? Possibili risposte  100  150  166  233  impossibile


Musi ca lme nte

Che mondo sarebbe senza la musica? a cura di Roberta La Perna IV S

Il “Festival della canzone Europea”

L’Eurovision Song Contest Nel 2015 ha ricevuto il Guiness World Record, per essere lo spettacolo musicale annuale in onda da più anni consecutivi a livello internazionale. Nato nel 1956 e organizzato dalla “Unione Europea di Radiodiffusione”, è un evento musicale ispirato al “Festival di Sanremo” che ogni anno viene trasmesso anche al di fuori dell’Europa. Stiamo parlando dell’Eurovision Song Contest. I rappresentanti italiani che vi partecipano sono i vincitori dell’annuale “Festival di Sanremo”. Quest’anno, però, i vincitori del festival di Sanremo, Gli Stadio, hanno rifiutato e, quindi, la RAI ha deciso di far partecipare il secondo classificato alla gara. E’ stata dunque Francesca Michielin a rappresentare l’Italia durante la 61ª edizione delll'Eurovision Song Contest che si è svolto per la sesta volta in Svezia, il 10, 12, 14 maggio scorso. La prima edizione si è tenuta il 24 mag-

gio 1956 a Lugano in Svizzera. A parteciparvi sono stati solamente sette paesi europei: i Paesi Bassi, la Svizzera, il Belgio, la Germania Ovest, la Francia, il Lussemburgo e l'Italia che fu rappresentata da Domenico Modugno. A trionfare furono i padroni di casa con “Refrain” di “Lys Assia”. Nell’edizione del 1974 fu il famosissimo gruppo svedese, gli “ABBA”, ha portare la vittoria ha casa. Nel 1991 l'evento fu ospitato a Roma che vide trionfare “Carola” per la Svezia. L'Italia partecipò con una canzone in lingua napoletana, “Comme è ddoce o mare”, di Peppino di Capri. L'evento fu condotto da due big della musica italiana: Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti. Da ricordare la vittoria eccezionale di Toto Cutugno che nel 1992 con “Insieme” vinse a Zagabria. Il primo concorso degli anni 2000 si tiene alla “Globen Arena” di Stoccolma che dà il benvenuto all'Eurovision alla Lettonia ed accoglie il trionfo danese ad opera degli “Olsen Brothers”

DIZIONARIO Siculo-Inglese

DIZIONARIO Siculo-Spagnolo

“Pi babbiari”

(traduzioni letterali) At go in and go out! A trasi e nesci We put the water inside! Ni misimu l’acqua rintra

“Per imparare”

(modi di dire equivalenti) You got away with... T’a scapuliasti! You took Shelter in the rain T’arriparasti unni chiuavi

Meter la pata Sconzaiuacu Hazte la fama y hechete dormir Fatti a nuamina e ba cuiccati Salirse con la suya U vincíu pa suvicchiaría Ir al grano Amunì, cuagghia By Roberta Borelli

con “Fly on the Wings of Love”. A Kiev l'anno successivo a vincere sarà la Grecia con Helena Paparizou e la sua “My Number One”. Nel 2008 viene introdotta una seconda semifinale e le canzoni in gara sono 43 con i debutti di San Marino ed Azerbaigian; a Belgrado tutti i riflettori sono puntati su Dima Bilan, il favoritissimo, che non delude le aspettative e vince senza problemi con “Believe”. L'anno successivo, a Mosca, lo scettro passa al norvegese Alexander Rybak che con la sua “Fairytale” scala le classifiche europee. Ad Oslo nel 2010 invece a trionfare è “Lena MeyerLandrut” per la Germania con “Satellite”. L'evento, nel 2011, si è tenuto a Düsseldorf, in Germania, e ha visto la vittoria per la prima volta dell'Azerbaigian con il duo “Ell & Nikki” con il brano “Running Scared”. A conquistarsi il secondo posto è l'italiano Raphael Gualazzi che, con “Madness of Love”, riporta l'Italia all'interno di questo concorso, da cui era assente da ben 13 anni. A Baku, nel 2012, la vittoria è della cantante svedese Loreen con il brano

“Euphoria”. Nel 2014 si aggiudica la vittoria Conchita Wurst, rappresentante dell'Austria. Dopo aver vinto il contest, la cantante inizia la sua carriera musicale, guadagnando diversi premi in tutta Europa e conducendo l'edizione del 2015 che vede come rappresentante per l’Italia “Il Volo” con la loro canzone “Grande Amore”. Nonostante le numerose recensioni positive e l’aggiudicazione del premio della critica “Press Award”, il gruppo italiano in gara si è piazzato solo al terzo posto mentre il vincitore è stato “Måns Zelmerlöw” rappresentante della Svezia. Ed eccoci giunti al 2016: ad aggiudicarsi l’edizione di quest’anno è stata l’Ucraina con la cantante Jamala e il suo brano "1944" che parla della deportazione e della strage dei tatari di Crimea perpetrata da Stalin. La canzone ha suscitato non poche polemiche per il suo testo anti-russo. Non è andata bene invece per la nostra Francesca Michielin e la sua “No degree of separation” che si è piazzata solo al sedicesimo posto.

SITO del Ferrara: www.iissfrancescoferrara.gov.it Visitate il

potrete, tra l’altro, leggere o scaricare i numeri anche arretrati del Ferrarino. 23


I vostri Click

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e di Sotto la protezion a Francesco Ferrar

Turisti, chi sono?

Tra i 2366 turisti intervistati nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola Lavoro realizzato dalle classi III e IV dei corsi Q e M, anche 2 giapponesi nei loro costumi tradizionali.

Il nuovo laboratorio di scienze

La prof.sa Di Salvo con gli alunni della II T durante una lezione di scienze nel nuovo laboratorio del quarto piano. Dopo il lavoro di sistemazione dei vari strumenti e delle nuove attrezzature acquistate dalla scuola, finalmente il laboratorio è entrato in funzione.

Un fiore per P. Puglisi

Studenti di diverse fedi della classe II Q, accompgnati dal prof. Mannino, si sono ritrovati in Cattedrale per deporre un fiore sulla tomba del Beato Padre Puglisi.

Gli alunni di IV M in visita al Pantheon di San Domenico.

“Marketing Export” 10 segreti da conoscere

Il prof. Ardizzone introduce il seminario sul Marketing Internazionale tenuto da Massimo Plescia della società di consulenza “SID be business” (nella foto a sx).

Così studiamo meglio!

Gli alunni della III M, sull’esempio dei compagni dell’attuale IV M, hanno ridipinto le pareti della loro classe personalizzandole anche con delle scritte decorative. E’ propio il caso di dire che scrivere sui muri a volte può essere lodevole.


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