Ferrarino anno11 - num3

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Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” di Palermo. Anno 11 n. 3 marzo 2016

” o ib c a n o “D r e p ie lf e s n U

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Il Ferrara ad Educ arnival pag. 3

I formatori di Un icredit al Ferrara pag. 11

pag. 9 er la BTM A Napoli p


Editoriale

Intercultura Unica via contro ogni forma di terrorismo e discriminazione

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vremmo voluto dedicare questo spazio alle numerose iniziative che in questi mesi hanno coinvolto i nostri studenti e di cui ci occupiamo in questo numero, come ad esempio i vari percorsi di Alternanza Scuola Lavoro o come la creazione di imprese simulate grazie al progetto “Impresa in Azione” di Junior Achievement. Purtroppo, ancora una volta, invece, affrontiamo la tragica questione del terrorismo islamico. Anche Bruxelles non è stata risparmiata dalla crudeltà e dalla follia di coloro che con la cieca violenza intendono imporre una visione oltranzista dell’Islam. La scelta della città belga sicuramente non è stata casuale, in quanto essa, oltre ad essere la sede dei più importanti organi Istituzionali dell’Unione Europea, costituisce un simbolo inequivocabile dei valori della civiltà occidentale oggi rinnegati e avversati da un’ottusa e ostinata minoranza. E tuttavia, gli attentati che hanno insanguinato l’Europa (e non solo) non vanno letti solo come l’espressione dell’intransigenza del fondamentalismo, ma anche come il fallimento del multiculturalismo fin qui praticato. Infatti, si è erroneamente creduto di poter creare un sistema sociale efficiente e pacifico limitandosi a tenere insieme le parti che lo componevano ma, a ben vedere, è mancato il processo di reciproco riconoscimento delle diversità culturali che è proprio dell’intercultura. In modo miope, il multiculturalismo, ben più facile e meno impegnativo, ha indotto la nostra società ad appiattirsi sulla tolleranza e

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sull’omologazione, ravvisando in esse le scorciatoie per raggiungere una salvifica convivenza. In realtà, come molti sociologi hanno giustamente notato, la tolleranza, un vero e proprio disvalore, a lungo andare ha generato discriminazione, separatezza, frustrazione e risentimento sociale. Anche per questa ragione, in Europa le cellule terroristiche più agguerrite si sono radicate in paesi come la Francia e il Belgio, terre in cui l’accoglienza si è trasformata nel giro di due generazioni in vera e propria emarginazione. Alla luce delle carneficine che hanno luttuosamente segnato il nostro recentissimo passato, voci autorevoli del panorama politico e culturale internazionale hanno espresso forti riserve sulla possibilità di raggiungere una reale integrazione con la cultura islamica; nonostante tutto sembri dar loro ragione, noi rimaniamo convinti che attraverso il dialogo interculturale e il reciproco riconoscimento delle diversità sia possibile giungere ad una convivenza pacifica e arricchente. Questo però è il frutto di un lento processo che deve partire dalle Istituzioni, passando attraverso la scuola quale comunità educante, per farsi pratica nella società civile. La condivisione di valori universali quali la sacralità della vita

e il rispetto reciproco devono diventare il fine verso cui tendere e per il quale continuare ad operare; nel vissuto di ogni giorno vanno sradicati i preconcetti e le false credenze, attraverso il dialogo e il confronto vanno costruiti ponti e non eretti muri. Per questo ci sembrano quanto mai utili le iniziative didattiche volte alla riflessione e al confronto sui temi dell’educazione di genere e delle religioni, argomenti affrontati durante i seminari organizzati nella nostra scuola nel mese di marzo e di cui si parla a pag. 4. In quest’ottica, è particolarmente significativa anche l’iniziativa di alcuni allievi musulmani, seguiti dai proff. Fullaway e Palermo, di realizzare un video. Il filmato, pubblicato su “You tube”, è il frutto di una serie di incontri di studio e ha l’intento di diffondere un messaggio a favore di un Islam moderato che si contrapponga a quello oscurantista dell’Isis che, proprio grazie alla propaganda sul web, recluta i propri fighters. Ancora una volta, dunque, la scuola mostra la sua insostituibile funzione educativa e aggregante per la formazione dei futuri “cittadini del mondo” per usare l’espressione che Huang che utilizzato nel suo art. di pag 5. Buona lettura! La Redazione

Visitate il SITO del Ferrara: www.iissfrancescoferrara.gov.it Potrete, tra l’altro, leggere o scaricare i numeri anche arretrati del Ferrarino. Per i vostri contributi e suggerimenti, potete utilizzare l’indirizzo mail: ilferrarino@libero.it

Sommario “Donacibo” Patriarcato e antropocentrismo Intercultura La settimana della Legalità Alternanza Scuola Lavoro

9 Dal corso turistico 11 Junior Achievement 12 Agorà 14 Parliamone 15 MUOS, utilità

e perplessità

16 Il suo nome è Khan 17 Curiosità dalla fisica 18 Sport & relax 19 Musicalmente 20 I vostri Click

Il Ferrarino Periodico dell’IISS “F. Ferrara” - Palermo Tel 091332721 www.iissfrancescoferrara.gov.it Anno 11 n. 3 Marzo. 2016 Comitato di redazione: Sara Cippo, Rosalia Gulino, Sara Testa, (IVM) Claudia Puccio, Eleonora Balistreri, (VM) Passavia Giulia (VC ) Erradi Firdaus (IVR ) Paternò Roberto (VR) Roberta La Perna (IV S) Luisa Sajola (VS) Costantino Girolamo (IIE) Gabriele Caccamo (VA)

Hanno collaborato in questo numero: Santino Baiamonte, Tripi Giada, Giulia Mamone I TB Huang Zhiajang VR Coffaro Angela IV T Alvaro Puccio

Docenti impegnati nel progetto: G. Calì, V. Muscato, C. Prainito

Stampa:

Tipolitografia Fiorello Via Castiglia, 69 90047 Partinico (PA)


La danza unisce i popoli e le culture Alunne del Ferrara sul palco di Educarnival Per conoscere, capire e vivere in una realtà interculturale, la danza può svolgere un ruolo determinante. Ecco perché abbiamo partecipato volentieri al laboratorio di danza mauriziana propostoci dalla nostra professoressa di religione Mariella Palermo. In otto, (sei italiane, una di origine mauritiana e una dello SRI Lanka), abbiamo seguito le lezioni Mariae Noelle, un’immigrata

mauriziana che ci ha insegnato il Segà, ballo tipico della sua isola. Quando gli organizzatori di “Educarnival”, impegnati nella selezione degli alunni per la manifestazione, sono venuti a conoscenza del nostro laboratorio, ci hanno subito invitato ad esibirci e così il 7 febbraio scorso abbiamo avuto la possibilità di ballare sul palco allestito in piazza “Verdi”, in occa-

sione del Carnevale delle scuole. A giudicare dagli applausi e dai complimenti ricevuti anche da parte del sindaco Orlando, la nostra esibizione è stata gradita e questo ci ha riempito di orgoglio. Grazie a questa esperienza la relazione fra noi è cresciuta, abbiamo gustato la bellezza delle diversità culturali e arricchito il nostro “bagaglio di vita”.

Questa esperienza ci ha fatto comprendere quanto sia importante accogliere, conoscere e condividere per costruire una società in cui ogni persona è come una tessera diversa, parte di un grande mosaico che rappresenta la nuova umanità. Shaya, Arianna, Giulia, Maria Chiara, Angela (III T), Maria Grazia e Naomi (IIIS)

Aiutare il prossimo ci rende persone migliori L’iniziativa “Donacibo” a sostegno dei meno fortunati Di Luisa Sajola VS Viviamo in una realtà che non è mai rose e fiori, bensì spine ed erbacce, ma spesso sono sempre queste ultime che sanno farci comprendere quali volti della vita sono realmente genuini. Il mese di marzo, qui al Ferrara, si è aperto con una nuova iniziativa che affonda le sue radici nei concetti di beneficienza, carità e sensibilità: il "Donacibo". Ogni classe ha contribuito donando del cibo che, il 17 marzo, è stato poi raggruppato, selezionato e impacchettato dai ragazzi del corso Sistemi informativi aziendali. Le provviste sono poi state spedite ai responsabi-

li dell'iniziativa. Oltre ventisette gli scatoloni di pasta, olio, sale, biscotti, legumi destinati alle persone bisognose della città. Più di cento gli alunni coinvolti nell’azione di solidarietà che di anno in anno sensibilizza i giovani del Ferrara rendendoli fieri e felici di compiere azioni concrete a favore

del prossimo. In questo modo, la scuola cerca di trasformare dei ragazzi in PERSONE, nel senso più vero, puro e poetico della parola cercando di combattere il materialismo che condiziona la maggior parte degli individui, risvegliando la sensibilità e l’empatia che spesso si assopiscono in noi e

tuttavia ci appartengono perché sono nate con noi. Forse pecco di presunzione nel provare a sensibilizzare gli altri con un articolo o nel credere di sapere come sia giusto agire, ma so che nel momento in cui la mia vita non sarà più fatta di compiti in classe, compagni di banco, professori e interrogazioni, io ricorderò iniziative come queste, nelle quali ho provato ad essere una persona migliore e in cui ho aiutato il prossimo, divertendomi. È bello pensare di aver contribuito a rendere il mondo un posto altrettanto migliore, se non per tutti, almeno per una piccola cerchia di persone che ha davvero bisogno di qualcuno che pensi a loro.

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Fe rra ra ne ws

Patriarcato e antropocentrismo: La lotta per l’emancipazione femminile di Giuseppe Calì Il 14 marzo, si è tenuto l’ultimo incontro del corso di formazione e aggiornamento per docenti, dal titolo “Patriarcato e cittadinanza femminile - Stato e religione”. Il corso si inscrive in una serie di attività che, già dagli anni scorsi, ha visto l’Istituto “Ferrara” distinguersi per la partecipazione a dibattiti, conferenze, approfondimenti, flash mob e altre forme di manifestazione, che hanno per oggetto il tema dell’ “Educazione di genere”; ma è nato anche su sollecitazione di alcune alunne, seguite dal prof. Fullaway e dalla professoressa Palazzo, referente d’Istituto. Il corso si è articolato in tre incontri, che hanno affrontato argomenti di rilevante valenza formativa, non solo per i docenti presenti, ma anche per le alunne e per gli alunni, che sono intervenuti agli incontri. Relatrice del primo incontro, che si è tenuto il 7 marzo, è stata la professoressa Daniela Dioguardi, responsabile dell’archivio biblioteca delle donne UDI Palermo, che ha sviluppato il tema “Le italiane e il diritto di voto: una battaglia durata 100 anni”. Dopo una breve e necessaria introduzione sui concetti di patriarcato e matriarcato, la relatrice ha snocciolato i fatti

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più salienti, in merito a 100 anni di battaglie, che hanno condotto le donne italiane a liberarsi da gravosi pregiudizi civili e ad ottenere il pieno ed effettivo diritto di voto, con il referendum sulla scelta della Monarchia o della Repubblica, il 2 giugno 1946. Particolarmente interessanti sono risultate alcune testimonianze, lette dalla relatrice, in merito ai pareri negativi espressi da noti personaggi della politica italiana, alle pressanti richieste dei movimenti femministi, nonché agli stati d’animo di alcune protagoniste, all’interno delle urne, il giorno stesso della votazione. Il secondo incontro, l’11 marzo, è stato tenuto dalla professoressa Cettina Militello, teologa, nonché direttrice della cattedra Donne e Cristianesimo, della Pontificia facoltà teologica Marianum di Roma. La relatrice ha svolto il tema “Patriarcato e monoteismi: il Cristianesimo”, esponendo, con opportuni rimandi alle Sacre Scritture, la visione patriarcale e antropocentrica del Vecchio Testamento, seppure con alcune inaspettate eccezioni, che rimandano alla “sfera femminile”, ovvero alla “maternità” di Dio, sostenuta da alcuni Padri della Chiesa e presente anche nelle altre due religioni monoteiste.

Relativamente al Nuovo Testamento, il particolare rapporto di Gesù con le donne - a detta della relatrice - le scioglie dalla “interiorità”, in cui le aveva relegate l’Ebraismo. La professoressa Militello ha altresì sottolineato l’importanza della vita monacale, come forma di emancipazione femminile, anche se a spese dell’identità di genere, e ha concluso con un veloce excursus della lotta delle teologhe, per ottenere l’accesso allo studio diretto dei testi sacri, fondamentale punto di partenza, “per decodificare e restituire la Scrittura alla comunità cristiana, liberandola dalle sofisticazioni dell’androcentrismo”. Non meno interessante il terzo ed ultimo incontro, tenuto dalla dottoressa Leila Karami, ricercatrice in Civiltà islamica, presso l’Università La Sapienza di Roma, che ha svolto il tema “Patriarcato e monoteismi: l’Islamismo”. La relatrice ha introdotto l’argomento, sottolineando la distinzione, nel Corano, tra periodo “meccano” e periodo “medinese”, in quanto vi è una diversa visione della donna: nel primo periodo, infatti, che contiene norme universali, prevale una concezione paritaria tra uomo e donna, mentre nel secondo periodo, che contiene norme legali e prescrittive, s’impone una visione patriarcale; resta il fatto, comunque, che in nessun passo del Corano si parla di disuguaglianza tra uomo e donna. La relatrice ha proseguito con l’indicazione delle poche figure femminili contenute nel Corano, precisando che tali figure non costituiscono, per le

donne musulmane, modelli di riferimento. A detta della ricercatrice, ciò che ha impedito ed impedisce alle donne, in molti Paesi musulmani, di studiare e/o di svolgere attività considerate “normali” in Occidente, sono state e sono le diverse interpretazioni date ad alcuni versetti coranici, dal momento che non esiste un’interpretazione univoca del Corano. Il dibattito conclusivo è stato animato dagli interventi di alcune studentesse e studenti musulmani, che hanno rivolto alcune domande relative all’uso del velo: gli studenti sostenevano la presenza nel Corano di norme prescrittive, mentre la ricercatrice ne affermava l'assenza e, pertanto, ne inseriva l’uso in un ambito prettamente personale e consuetudinario, concludendo che, di fatto, l’argomento non costituisce per le donne musulmane oggetto di dibattito, essendo altri i temi di scottante attualità, come quelli concernenti il diritto matrimoniale, il diritto allo studio e via dicendo. Unico neo del corso - a modesto parere di chi scrive - il linguaggio talora troppo specialistico o “fazioso” (ferme restando la ragione del corso e la sua intenzione), delle relatrici, che non hanno tenuto in debito conto la parte più giovane dell’uditorio, alla quale peraltro è rivolto questo articolo, nella speranza che, in futuro, possa essere bandita, allo stesso modo, qualsivoglia forma di maschilismo o femminismo, in una società che cresca davvero nelle pari opportunità e nel rispetto reciproco delle diversità di genere.


I nt er cul tur a

ALLAH AKBAR! Il nostro video a sostegno di chi crede l’Islam tollerante e pacifico ALLAH AKBAR! Quando senti pronunciare questa frase, a cosa pensi? Non mentire sai, noi sappiamo a cosa pensi… al terrorismo vero? E sappiamo anche perché lo fai. Ti hanno detto che i terroristi del Bataclan, Charlie Hebdo, Sousse, di Bruxelles, etc.. sono musulmani, ma noi vogliamo dire a te e al mondo che non è così. Scusaci per tutte queste domande ma, cosa pensi di sapere dell’ISIS? Pensi che seguano il corano? Pensi che siano bravi musulmani? Pensi che rappresentino un buon modello da seguire per noi musulmani? Se rispondessi di sì, saresti un potenziale Foreign Fighter. I messaggi che tramette l’ISIS

attraverso i social network hanno questo preciso scopo: farti credere che loro sono buoni musulmani. I loro video sono di alta qualità tecnica, pieni di persone felici e convinti di ciò che fanno. E cosa fanno? È vero, giocano con i bambini, accudiscono gli anziani e fanno beneficenza. Ma che altro fanno? Decapitano i giornalisti, uccidono gli omosessuali e gli apostati e tutto in difesa del LORO Islam, secondo la LORO visione dell’Islam e non della NOSTRA. Ma qual è la differenza? La differenza è che l’Islam dice di accudire gli anziani, giocare con i bambini e fare beneficenza, però è anche accettare gli omosessuali, gli ebrei, gli apostati, gli

atei, la critica e la satira e ci insegna a vivere in pace con queste diverse realtà. Ed ecco il perché del nostro video. L’hai visto? Come NO!!! Vai subito su YouTube e cerca “i musulmani completi dell’istituto F.Ferrara” https://www.youtube.com/watc h?v=ddK_R2mqoPw. Vedrai un video che vuole sì essere un video di reclutamento come quelli dell’ISIS, ma recluta-

mento di musulmani tolleranti e pacifici. Dopo aver letto questo breve articolo e visto il nostro video, ci auguriamo che la prossima volta che sentirai pronunciare la frase ALLAH AKBAR, non penserai più a ciò che pensavi prima. Firdaous Erradi Rosalia Gulino Achraf Al Halouani

Cittadini del mondo al Ferrara di Huang Brian 5 R

L'Italia è uno dei paesi che ospita più stranieri al mondo grazie alla sua mentalità aperta e alla tolleranza. Non tutti gli italiani però sono

uguali così come gli stranieri. Come esseri umani che viviamo sullo stesso pianeta dobbiamo cercare di accoglierci, comprenderci, evitando i pregiudizi, solo così potrà costruirsi una società di uomini e donne capaci di interagire

pacificamente. L'integrazione in generale non è facile per tutti, non lo è per chi accoglie, né per chi è accolto; noi cinesi, poi, con la nostra cultura e mentalità molto rigida troviamo molti ostacoli. Una delle difficoltà maggiori è la lingua, ne consegue un maggior e isolamento e una grande insicurezza da parte nostra. I cinesi nati in Italia, ovvero la nuova generazione, parlano perfettamente la lingua italiana, ma continuano a non essere ben integrati nella società italiana. Un bambino cinese nato in un paese straniero che cresce con persone anche esteticamente diverse da lui, cresce con una grande insicurezza che lo costringerà a crearsi una barriera e, in base al contesto

familiare e sociale in cui cresce, diventerà capace di integrarsi o meno. Io, per la mia storia personale, sono un ragazzo pienamente integrato, ho accolto la cultura italiana senza aver rinunciato alle mie origini e tradizioni. Il mio carattere aperto, curioso, espansivo mi ha permesso di conoscere, accogliere ed apprezzare persone di culture, religioni e tradizioni diverse. Ho tanti amici cinesi ma anche italiani, filippini, sirlankesi, peruviani, brasiliani, ghanesi, nigeriani …. Aver frequentato l’Istituto F. Ferrara mi ha aiutato moltissimo in questo processo di integrazione e ha fatto crescere in me il desiderio e la volonttà di sentirmi “cittadino del mondo”.

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L a se t t im ana de lla leg al it à

Il Linguaggio della Legalità e della Solidarietà, per un presente a colori Con la consegna, presso il Provveditorato Regionale delle Carceri di Palermo dei “pizzini della speranza e della gioia” da far pervenire ai detenuti della Sicilia, si è conclusa la Settimana di studi e riflessione sul tema “Il Linguaggio della Legalità e della Solidarietà, per un presente a colori”, organizzata dal Parlamento della Legalità Internazionale. Numerosi gli appuntamenti nei quali si è articolata l’iniziativa, che ha ricevuto, fra gli altri riconoscimenti, anche la medaglia di rappresentanza del Senato della Repubblica: Lunedì 14 marzo, presso la Sala consiliare del Palazzo delle Aquile, si è tenuto un incontro culturale interscolastico e interconfessionale durante il quale è stato conferito il premio memorial “Giovanni Falcone 2016”. Mercoledì 16 marzo, una nutrita delegazione del Parlamento della Legalità Internazionale ha partecipato all’Udienza Generale in piazza San Pietro con Papa Francesco, al quale è stato consegnato il logo in cristallo del parlamento della legalita’ internazionale. Giovedì 17 marzo, presso l’aula magna del nostro Istituto, si è tenuto un incontro sul tema “Mass media e cultura della verità: un messaggio che abbatte le barriere dell’indifferenza”. Venerdì 18 marzo, presso la Cattedrale di Monreale, si è svolto il “Giubileo della Misericordia e del Perdono”, per ricordare tutti i bambini vittime della violenza. Lunedì 21 marzo, giornata nazionale della legalità, presso il Provveditorato Regionale delle Carceri, sono stati consegnati i messaggi di speranza scritti dagli alunni per i detenuti della Sicilia.

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Sala Consiliare del Comune di Palermo. Ad accogliere la delegazione del Parlamento della Legalità, il Pres. del Consiglio Comunale Salvatore Orlando. Durante l’incontro, introdotto la Prof. Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della legalità Internazionale, sono intervenuti, oltre agli studenti che hanno dato il via ai lavori, il presidente del Centro di Accoglienza “Padre Nostro”,

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Maurizio Artale, l’attore e regista Gennaro Mottola, l’on. Deputata Teresa Piccione, la preside del Ferrara, E. Romano, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nola, Francesco Urraro al quale è stato conferito il premio memorial “Giovanni Falcone 2016” e il delegato prov. del Moto Club della Polizia di Stato, Salvatore Sardina.

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16 marzo 201

Udienza generale a Piazza San Pietro. Consegna a Papa Francesco del logo del Parlamento della Legalità Internazionale riprodotto in cristallo in un prestigioso cofanetto. Il Papa ha seguito attentamente la spiegazione del logo, della riproduzione del tempio della vita con sopra la stella richiamante "Maria

Stella del Mattino". Durante il suo saluto Papa Francesco ha indirizzato un abbraccio ai giovani del Parlamento della Legalità presenti in piazza San Pietro guidati da Nicolò Mannino e da Salvatore Sardisco, vicepresidente di questo movimento interconfessionale, apartitico ma di forte timbro cristiano/mariano.

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17 marzo 201

“Mass media e cultura della verità: un messaggio che abbatte le barriere dell’indifferenza”. Questo il tema dell’incontro a cui ha partecipato il giornalista ed esperto in comunicazione, Francesco Panasci, direttore dell’emittente televisiva “Sicilia HD”. Presente anche il Generale di Brigata dell’Esercito Italiano Pierfranco Tria e una rappre-

sentanza dell’Esercito Italiano. Gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato all’incontro, molti dei quali provenienti dall’Istituto Einaudi, si sono recati, alla fine della mattinata, presso la chiesa di San Domenico per un omaggio floreale alla tomba di Giovanni Falcone.


“Il Giubileo della Misericordia e del Perdono” per ricordare i bambini vittime della violenza Tantissimi studenti, bambini, genitori, docenti, autorità, arrivati da diversi Comuni della Provincia di Palermo e dal capoluogo per dire “SI” all’invito del Parlamento della Legalità Internazionale a fare corona intorno all’altare della Cattedrale di Monreale nel giorno in cui si vuole ricordare Giuseppe Di Matteo, il piccolo sequestrato, ucciso e poi sciolto nell’acido. In prima fila avvolta nel suo dolore, mentre le lacrime le continuano a solcare il viso, la mamma di Giuseppe, Franca Castellese. Accanto a lei, il Prefetto di Palermo, Antonella De Miro. La Cattedrale è gremita di tanti alunni e alunne delle scuole di ogni ordine e grado che da anni seguono il cammino culturale proposto da questo movimento che ha come guida spirituale l’arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi. E proprio l’Arcivescovo durante l’omelia non risparmia il suo grido forte e paterno contro ogni forma di mafia invitando chi agisce per conto di questa diabolica organizzazione a pentirsi, convertirsi e cambiare strada perché “Se si riesce a sfuggire alla giustizia umana ha sottolineato Mons. Pennisi di certo non si sfuggirà a quella divina”. I bambini presenti

hanno tutti un fiore colorato, di carta, realizzato tra i banchi di scuola. Salvatore Sardisco, Vice Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, nell’accogliere le scolaresche presenti si è complimentato con i dirigenti scolastici, i docenti, i bambini e i genitori per quanto da essi realizzato. Franca Castellese, a conclusione della liturgia eucaristica ha recitato una toccante preghiera scritta di suo pugno per tutti i bambini vittime della violenza. Da Roma arrivava il messaggio di vicinanza e stima del Presidente del Senato Pietro Grasso, il Prefetto Antonella De Miro portava il saluto del Ministro dell’Interno, mentre la segretaria del Premier Matteo Renzi, telefonicamente raggiungeva il Prof. Nicolò Mannino per assicurare tutta la vicinanza e la stima del Presidente del Consiglio dei Ministri per questa manifestazione culturale. “La Cattedrale, oggi è un giardino di speranza e di bellezza - ha detto Nicolò Mannino - e ascoltando l’appello di questi studenti per un mondo a colori, siamo chiamati a non abbassare la guardia e credere che ogni violenza si può e si deve sconfiggere con l’azione quotidiana a favore dei grandi valori della vita”.

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Al Provveditorato delle Carceri per consegnare messaggi di speranza per i detenuti Messaggi brevi e a colori, ricchi di tante espressioni meravigliose che cantano la semplicità e la solidarietà con chi sta dietro le sbarre del carcere. In tanti si sono dati appuntamento di buon ora al Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia per consegnare nelle mani del Provveditore Gianfranco De Gesu quei pensieri che sgorgano da un cuore buono da studenti meravigliosi che amano un mondo oltre ogni barriera di indifferenza. Insieme agli studenti del “Ferrara” anche quelli dell’Enaudi, dell’Alberghiero, e un pullman di studenti arrivati dal Comune di Cerda, dall’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” indirizzo musicale e poi i bellissimi bambini del “Guglielmo” di

Monreale. Una festa “benedetta” da Mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale e guida spirituale del Parlamento della Legalità Internazionale. Ancora una volta la scuola diventa “palestra di vita”, dove si abbattono i muri e si creano ponti di fraternità e di dialogo, un luogo che forma cittadini responsabili e liberi da ogni sub cultura di violenza. Quando i giovani afferrano il microfono della vita, sanno cantare quanto di bello sgorga dal cuore... e dire che al Provveditorato sono arrivati con gioia pagando di tasca propria i pullman, o facendosi accompagnare dai genitori. Quando si crede in ciò che si professa, si supera ogni ostacolo. E questo fa ben sperare”.

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21 marzo 201

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Fe rr ara ne ws

Seminario di formazione al Ferrara Esperti e operatori del settore a confronto sull’Alternanza Scuola Lavoro “La formazione integrata e l’alternanza scuola lavoro nel sistema scolastico italiano: iter ed azioni di sviluppo nel rapporto scuola – territorio”. Questo è il titolo del seminario che venerdì 12 gennaio scorso si è tenuto presso il nostro Istituto. Il corso, organizzato dalla FLC Palermo, ha preso in esame il tema della formazione integrata sul territorio ed il rapporto scuola e lavoro nel sistema scolastico italiano. Tra i numerosi contributi che hanno arricchito la discussione, quello della nostra preside E. Romano, che ha sottolineato come “l’Alternanza non è uno stage né un tirocinio ma una metodologia didattica che

intende dare alle studentesse ed agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione pratico / lavorativa e di apprendere facendo, alternando periodi di

studio e di pratica”. La progettualità di questo percorso formativo si fonda sull’azione sinergica messa in atto dalle rappresentanze del mondo del

lavoro, della produzione e dalla scuola nell’ottica del superamento della distanza tra la formazione teorica e il momento applicativo. Dunque, come ha ulteriormente chiarito la DS, “educazione formale, informale ed esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo”. Durante i lavori, numerosi docenti hanno affrontato il tema dei percorsi alternati, partendo dalle loro esperienze didattiche. Dalla Homepage del sito del Ferrara è possibile, tramite l’apposito link, accedere a tutti i documenti e i contributi del seminario.

Turisti a Palermo Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro delle classi 3M, 3Q e 4M Gli alunni delle classi 3M, 3Q e 4M sono impegnati in una interessante attività di Alternanza Scuola Lavoro denominata “Turisti a Palermo: chi sono?” Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande al prof Palumbo, che ha curato il progetto per conto della nostra scuola. Ci parli dell’iniziativa Si tratta di un PROJECT WORK su commessa per la realizzazione di un’indagine socio economica sul turismo incoming nella città di Palermo (modalità inserita nel PTOF per le terze classi). Chi sono i committenti? La Città Metropolitana Di Palermo – Ufficio Promozione Turistica e l’Ente Bilaterale Regionale Turismo Siciliano. Quali attività sono previste? - la strutturazione e realizzazione di un questionario utile a definire il profilo socio economico del turista che sceglie la città di Palermo come destinazione del viaggio;

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- la traduzione del questionario in Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco; - la somministrazione del questionario ai turisti; - l’elaborazione dei dati raccolti e pubblicazione dei risultati; - la consegna degli esiti ai Committenti e valorizzazione dell’esperienza. Quanto dura il progetto? 60 ore di cui 30 a scuola e 30 fuori dalla scuola. Come siete organizzati? Abbiamo suddiviso gli alunni in 4 gruppi (ABCD) da 20 persone ciascuno (circa). Tutti gli allievi fanno la prima ora di lezione nelle rispettive classi, dopo, accompagnati dai docenti, si recano nei siti di seguito elencati: 1) Piazza Marina - palazzo Abatellis 2) Quattro canti, piazza pretoria - piazza Bellini 3) Teatro Massimo 4) San Domenico e oratorio santa Cita 5) San Salvatore e Cattedrale

6) Palazzo dei Normanni Quanti questionari avete somministrato fino ad oggi? Già 1000, un risultato straordinario, ma pensiamo di raddoppiare nella seconda fase delle interviste che comincerà il 6 di aprile. E poi? Stiamo studiando un sistema per caricare i dati al fine di produrre dei report alla committenza. Ci sarà una presentazione ufficiale dei risultati e ci aspettiamo che i committenti possano migliorare l'offerta turistica della città in forza dell'apporto di conoscenza che il lavoro dei nostri ragazzi ha messo a disposizione dell'amministrazione e della politica. Come valuta l'esperienza sul piano scolastico?

Meravigliosa. Ma al momento posso solo fornire qualche osservazione empirica, successivamente valuteremo l'esperienza con strumenti adeguati. In primo luogo, abbiamo notato una trasformazione nei comportamenti degli allievi. Persone che hanno un profitto scolastico scarso, molto svogliate e negligenti in classe, una volta messi in campo, si rivelano incredibilmente alacri e produttivi. Questo è un punto sul quale ci dobbiamo interrogare tutti, noi docenti per primi. Quali i commenti dei turisti sulla città? Non posso rilasciare molte anticipazioni ma c’è un commento che ricorre con frequenza: “La città è bella, ma sporca”.


D al co rs o t uri s ti c o

A Napoli per la fiera turistica del Mediterraneo di Angela Coffaro IV T Dal 17 al 20 marzo io e i miei compagni abbiamo interrotto il percorso di alternanza scuola lavoro in hotel, per recarci a Napoli e partecipare alla ventesima edizione della BMT (Borsa Mediterranea del Turismo) e trasformarci in dei veri e propri "soci professional", insieme a un gruppo di studenti dell'istituto Cascino, guidati dai nostri proff. e dal dott. Riticella presidente del CSTM. La BMT si svolge in primavera, nel periodo dell'anno ideale per lanciare le novità di prodotto della stagione estiva, ed è un appuntamento irrinunciabile per i professionisti del settore. Si tratta di una fiera che si sviluppa su 6 padiglioni che ospitano 450 espositori tra i quali tutte le grandi firme del turismo: Tour Operators, Compagnie Aeree, Compagnie di Navigazione e di Crociera ecc...

Il padiglione ITALIA, in particolare, è dedicato all'incoming ed ospita le Regioni Italiane, Operatori ricettivi, Consorzi e Associazioni. Il nostro compito "da soci professional" è stato promuovere un hotel a 4 stelle di Palermo,

Palazzo Brunaccini, nel padiglione ITALIA. Il dott. Riticella ha scelto quattro staff leader di altrettanti gruppi. Ogni gruppo aveva il compito di chiudere quanti più contratti possibile con i vari enti che si

occupavano di incoming. Tutti i 4 gruppi sono stati in grado di relazionarsi in modo adeguato con i responsabili dei tanti stand e sono stati molto abili a sponsorizzare Palazzo Brunaccini.

In Hotel arricchiamo il nostro bagaglio culturale L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO della IV T di Angela Coffaro IV T Il 29 febbraio è iniziato per la IV T il percorso di Alternanza scuola-lavoro, presso alcuni hotels nel centro di Palermo (Hotel Florio Operà, Hotel Elite, Hotel Gallery House, Hotel Biohotel). Nel mese di dicembre eravamo già stati divisi in 4 coppie e, con l'aiuto del Dottor Riticella, presidente del CSTM e della prof. Enza Di Liberto, sono stati individuati gli hotels nei quali ogni allievo ha iniziato il proprio percorso. Gli obbiettivi fondamentali dell'attività di ASL sono sicuramente la conoscenza dell'ambiente lavorativo e delle regole in esso vigenti, con conseguente acquisizione di comportamenti idonei all'ambiente

stesso e l'applicazione delle competenze acquisite nell'ambito del percorso scolastico. Il nostro percorso è durato quasi un mese, ma abbiamo avuto comunque il tempo di svolgere più mansioni differenti tra loro, utili per capire più a fondo le diverse figure

presenti nel mondo turisticoalberghiero. Indispensabile è l'attività di front office, che richiede la capacità di relazionarsi direttamente con i clienti, oppure l'attività di back office, per la quale occorre organizzare il lavoro interno di amministrazione. Ma non ci siamo fer-

mati a questo... siamo anche passati dal bar a servire caffè e cappuccini, a sparecchiare i tavoli dopo aver servito le colazioni o ad aiutare la cameriera ai piani occupandoci anche del conteggio della biancheria per far partire l'ordine alla lavanderia. In conclusione, possiamo dire che quest'esperienza non solo è riuscita a farci entrare meglio nell'ottica lavorativa, ma ci ha fornito anche l'opportunità di relazionarci con persone di ogni genere, provenienti da un'altra regione, nazione e cultura. Per questo è possibile affermare che l’alternanza scuola-lavoro può essere utile anche come arricchimento del proprio bagaglio culturale.

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A Lte rna nza Scuo la Lav oro

“Fantastica esperienza” L’Alternanza Scuola Lavoro della IV P presso Tecnocasa A giudicare dai giudizi espressi dagli alunni, il bilancio del percorso di Alternanza Scuola Lavoro svolto dagli alunni di IV P presso le agenzie di Tecnocasa è decisamente positivo. Gli allievi, seguiti dalla prof.ssa Galati, hanno avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro nel settore dell’intermediazione immobiliare. Nelle 15 agenzie coinvolte, per circa un mese, i nostri “agenti immobiliari” in erba, districandosi tra contratti preliminari, certificazione energetica degli edifici e normativa del settore, si sono cimentati nella promozione di contratti di compravendita di fabbricati e nell’acquisizione di nuovi possibili clienti. I tutor aziendali, tutti molto accoglienti, sono riusciti a coinvolgere i nostri studenti, trasmettendo loro motivazione e determinazione. Riportiamo sotto il commento di un alunno e le parole di alcuni dei responsabili di agenzie Tecnocasa presso le quali è stata svolta l’Alternanza Scuola Lavoro. E siamo arrivati al capolinea di questa esperienza fantastica, che poi definire solamente fantastica, mi sembra molto riduttivo. Partiamo dal fatto che non volevo nemmeno imbarcarmici! Ma già dal primo giorno, mi sono ricreduto su tutto ciò che pensavo in merito all’alternanza scuola lavoro. Ho avuto la fortuna di passare queste due settimane con un gruppo di persone formidabili e preparate, con le quali mi sono sentito subito in famiglia. Mi hanno permesso di conoscere il mondo lavorativo, di imparare molto e sempre grazie a loro,

“Grandi! Grandi ! Grandi! Grazie a Voi per queste settimane e per quello che ci avete trasmesso. Forza di volontà e determinazione sono elementi importanti e fondamentali per raggiungere qualsiasi obiettivo. Il "futuro è tutto Vostro". Un grande abbraccio a tutti e grazie all'Istituto Ferrara e alla professoressa Galati. A presto” Antonino Arcara

sono sicuro di aver raggiunto quel pizzico di maturità in più che mi mancava. Non potrò mai dimenticare la risata contagiosa di Fabiola e Gloria, le perle di saggezza del tutor Francesco, che porterò con me per tutta la vita, i pugni di Iolanda ed infine Margherita (la Marghe) che per me è stata veramente come una mamma, che accompagna il suo piccolo bimbo nei suoi primi passi. Al suo fianco mi sono sempre sentito al sicuro. Prima di conoscerla avevo molto timore a cimentarmi in esperienze nuove, con lei invece non mi sono preoccupato di sba-

“Anche noi, come gruppo area Sicilia, vogliamo ringraziare i 16 stagisti del 4° anno dell'ISTITUTO FERRARA per lo straordinario entusiasmo, il dinamismo e la voglia di conoscere ed imparare. Tutto arricchimento per le loro attività scolastiche ma che lasciano il segno in ognuno degli affiliati e degli staff d'agenzia”. Il Gruppo TECNOCASA Area Sicilia

gliare, sicuro che in caso di necessità lei sarebbe stata al mio fianco pronta ad aiutarmi; è stata veramente tanto importante nel mio percorso sia di crescita umana sia formativo con Tecnocasa. Ognuno di loro, in un modo diverso, rimarrà per sempre nel mio cuore, sperando che la mia presenza abbia lasciato qualcosa di positivo anche in loro. Purtroppo non sono bravo con le parole e quindi non riuscirò ad esprimere tutto ciò che sento dentro ... Cristian D’Amato IV P

“Avete lasciato il segno nelle nostre agenzie! Al di là delle competenze trasferite, siamo più noi che riceviamo da VOI rispetto a quello che riusciamo a dare. Siete grandi. Il futuro è vostro. Non lasciate che il tempo vi scorra addosso ma utilizzatelo per vivere con ambizione. Non smettete di sognare... Saluto con affetto la professoressa Galati che, oltre ad essere una brava insegnante, è anche una seria Professionista”. Giovan Battista Galizzi


Lear ning by d oing

“Da una buona idea ad una buona impresa” I formatori di Unicredit incontrano gli alunni di 2 quinte classi di Gabriele Caccamo VA “Da una buona idea a una buona impresa!” è il titolo dell’incontro che i formatori di UniCredit, Nello Domino e Antonella Palazzolo, hanno tenuto presso il nostro Istituto lo scorso 11 febbraio. L’iniziativa si colloca all’interno del più ampio programma di educazione bancaria e finanziaria chiamato “In-formati” che si propone di promuovere la diffusione di conoscenze bancarie e finanziarie per supportare i cittadini nella realizzazione quotidiana di scelte economiche consapevoli. Il corso, che ha coinvolto gli alunni delle classi V A e V P, è stato organizzato da UNICREDIT in collaborazione con Junior Achievement al fine di promuovere lo sviluppo dell'autoimprenditorialità all'inter-

no del progetto "Impresa in azione". L’incontro ha avuto inizio con l’illustrazione del business plan, del documento cioè che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea). Esso viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale sia per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. L’attività formativa si è avvalsa del “Business Model Canvas” che è un documento flessibile utilizzato per verificare se un’idea d’impresa è sostenibile. Durante l’incontro, particolarmente interessante è stata la testimonianza dell’imprenditore Sunny Omorose (nella foto in aula magna) che ci ha rac-

contato la sua esperienza personale e ci ha fornito un esempio concreto di un’iniziativa imprenditoriale ben riuscita. Il nostro lavoro è proseguito in assetto classe con la creazione di un’impresa simulata (di cui parliamo sotto).

Tutte le scuole aderenti al progetto “Impresa in azione” parteciperanno alla fine dell’anno ad una fiera per far conoscere i propri prodotti e le proprie idee.

"CatchAppFamily"

E.A.S.Y. J.A. s.p.a.

Quando le app semplificano la vita

Un “cenescabile” nel rispetto dell’ambiente

Il nome che abbiamo scelto per la nostra start up è stato "CatchAppFamily" che, come si può notare, contiene un riferimento ad “app” per smartphone utili per le famiglie. La CatchAppFamily intende sviluppare servizi tecnologici destinati alle famiglie. Abbiamo già venduto le azioni della nostra impresa dal valore nominale di 1 euro e abbiamo già progettato 2 applicazioni: Una si chiama HelpFamily e l'altra BestWin. L'idea di HelpFamily nasce da una serie di esperienze personali vissute in ambiente domestico come l'esigenza impellente di reperire un elettricista, un idraulico, un fabbro, un muratore, ecc. in maniera rapida al fine di risolvere un problema imprevisto di manutenzione ordinaria dell'appartamento. Invece BestWin nasce da un'analisi effettuata nel campo

socio-economico e da esperienze personali vissute attraverso cui abbiamo rilevato che è sempre più diffuso il ricorso al gioco d'azzardo, in particolar modo alle scommesse calcistiche, da parte di alcuni componenti della famiglia con la speranza di conseguire vincite che possano in qualche modo contribuire al contenimento delle spese familiari. Se volete sostenere la nostra iniziativa, mettete “mi piace” alla pagina facebook “CatchAppFamily.JA” e seguiteci su twitter. Gabriele Caccamo VA

La nostra società, E.A.S.Y. J.A.s.p.a. (Ecological Activity Safeguard Yourself) mira alla realizzazione di beni di uso quotidiano finalizzati al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente. Dalle indagini svolte risulta che un quinto della popolazione italiana è fumatrice (dato rilevato durante l’anno 2015). Inoltre in data 02/02/2016 è entrata in vigore una legge che impone “tempi duri per i fumatori”: regole pesanti, nuove sanzioni e divieti anche per chi fuma all’aperto e in automobile in presenza di bambini e donne in gravidanza. Multe salate anche a coloro che gettano le cicche per terra. (Variano dai 30 ai 300 €). Da tali osservazioni è scaturita la nostra idea imprenditoriale: la creazione del “Cenescabile” ossia un portacenere tascabile

che presenta i seguenti vantaggi: • Comodità d’utilizzo • Rispetto dell’ambiente • Osservanza delle leggi • Possibilità di personalizzare l’oggetto. Il capitale sociale è pari a € 1.000, diviso in 500 azioni del valore nominale di € 2.00 ciascuna. Visitate la nostra vetrina sulla pagina FB: E.A.S.Y. J.A.s.p.a. A richiesta, la nostra azienda personalizza il cenescabile secondo le vostre preferenze. Non esitate a contattarci! Gli alunni della VP

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Agor à

Giornata Mondiale dell’acqua

La tutela della casa comune Un confronto culturale sull'enciclica di Papa Francesco

di Giulia Mamone I TB Seguendo il suggerimento della nostra preside che con una circolare ha invitato i docenti ad organizzare, in occasione della “Giornata mondiale dell’acqua”, attività didattiche sul tema della risorsa idrica, giorno 22 marzo, con la nostra docente di scienze, prof.ssa Di Salvo, abbiamo affrontato in classe il tema dell’acqua e l’uso che ne facciamo. Chi non conosce la formula H2O? L’acqua è una risorsa indispensabile per gli esseri umani, tutti abbiamo bisogno dell’acqua. Spesso molte persone abbandonano il proprio paese, la propria casa per avere delle condizioni di vita migliori, per avere servizi igienici decenti. Il nostro organismo può vivere settimane senza

mangiare, ma soltanto pochi giorni senza acqua. Molte persone che vivono in campagna si sono trasferite in città, le città crescono giorno dopo giorno. Però in molte zone del mondo l’acqua non è potabile ma è contaminata, viene presa dalle fognature e può diventare portatrice di malattie come colera, tifo e malaria ma anche funghi e batteri. Facciamo un salto nel passato; già le lontane civiltà fluviali avevano rappresentato in tanti miti della creazione il nesso acqua-vita, da questo possiamo dedurre che l’acqua è sempre stata importante. Segue a pag. 17

Il 7 Aprile 2016, presso la chiesa Sant’Ignazio all'Olivella di Palermo, alle ore 10.30, si terrà un incontro culturale sull'enciclica di Papa Francesco. Dopo il saluto di P. Adriano Castagna, preposto della Congregazione dell’oratorio di San F. Neri, e della nostra preside E. Romano, il prof. Lorenzo Palumbo, docente di storia e filosofia del nostro istituto, introdurrà i lavori. Relazionerà il Vicedirettore del quotidiano "La Discussione" e giornalista vaticanista, avv. Carmine Alboretti e concluderà il prof. Nocolò Mannino, presidente del Parlamento Internazionale della Legalità. E' importante che la scuola si confronti con i temi inerenti la

bellezza e la salvaguardia del creato, prendendo spunto da quanto scritto da Papa Francesco nella sua Enciclica "Laudato Si".

Agi, finalmente tra noi

“Palermo apre le porte” Il Ferrara adotta Santa Maria dei Miracoli

Cambio di programma per il progetto “Palermo apre le porte”: la nostra scuola adotta la chiesa di Santa Maria dei miracoli e non, come stabilito in un primo momento, la chiesa di San Domenico che, a causa di alcune celebrazioni, non è più disponibile per le visite. I nostri alunni, nei giorni 6, 7 e 8 maggio, illustreranno a turisti e visitatori le bellezze artistiche del monumento ubicato in piazza Marina. Dal 18 al 23 aprile, invece, le “guide di casa nostra” saranno impegnate presso il Palazzo delle Aquile.

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I ragazzi della prima M hanno ricevuto una gradita sorpresa: è venuto a trovarli Agi, il loro compagno che usufruisce dell’istruzione domiciliare a causa dei suoi problemi di salute. Agi da virtuale è diventato come d’incanto reale e finalmente i compagni hanno avuto modo di parlargli, di scherzare con lui circondandolo di grande affetto. Agi, che era venuto per qualche momento, ha deciso di

rimanere con i suoi compagni fino al suono della campana, approfittando cosi del calore del loro affetto. E noi insegnanti del c.d.c ringraziamo infinitamente i nostri ragazzi che – unici nel loro slancio di affettuosa amicizia – hanno saputo dare ad Agi un momento di gioia e una buona carica di vitalità meglio di qualsiasi medicina. Prof.ssa G. Basile


A go rà

Girls like girls like boys do di Giada Tripi e Santino Baiamonte I TB I pregiudizi pres e n t i n e l l a nostra società s o n o notevoli e numerosi. Ma chi è l'uomo per stabilire cosa sia giusto o sbagliato e per imporre ed imporsi con gli altri?' Si parla tanto di promuovere la libertà di espressione e l'emancipazione attraverso la conoscenza di sé e del mondo ma molto spesso accade che due persone omosessuali debbano ancora avere il timore di camminare mano nella mano; che abbiano paura anche di scambiarsi semplici gesti d'amore e tenerezza, come una semplice carezza perché l'omosessualità è considerata contro natura. Non è forse proprio il primo articolo della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” che dichiara che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di coscienza, ragio-

ne e devono agire gli uni verso gli altri, in spirito di fratellanza”'? Eppure ancora oggi ci sono numerose regioni del mondo dove l'omosessuale viene perseguitato ingiustamente. L'omosessualità viene punita con il carcere o con pene corporali o addirittura con la pena di morte. Molti pensano che sia una malattia curabile, alcuni ritengono che l'omosessualità sia una moda o il frutto di un condizionamento ambientale. In realtà si tratta di pregiudizi. È solamente quella condizione in cui ti trovi dopo aver creduto di impazzire, quando stavi solamente cercando di capire cosa stava succedendo. Stavi cercando di capire se davvero sei omosessuale, e se davvero provi qualcosa per la persona del tuo stesso sesso. Per carità, è tutto normale! È come essere eterosessuali, solo che in questo caso la coppia è formata da 2 femmine o 2 maschi. "Girls like girls like boys do", quindi

non c'è nulla da preoccuparsi. Quando li vedete per strada non esclamate "talia ru froci" o "talia ru lesbiche" perché è come urlare "guarda! Due ete-

rosessuali" In una relazione, non importa il sesso o l'età, l'importante è che ci sia amore.

“Mobilità sociale e merito”

Nella foto, gli alunni delle quinte classi coinvolte nel progetto “Mobilità sociale e merito” insieme agli studenti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che, giovedì 31 marzo, hanno effettuato l’ultima visita nella nostra scuola prima del “Momento della scelta”.

A teatro per rivendicare i diritti delle donne di Erradi Firdaus IV R Il 18 marzo, accompagnati dalla professoressa Palazzo, ci siamo recati al teatro Biondo, per goderci lo spettacolo teatrale dal “Ragazze” in cui ha recitato Lella Costa che, oltre ad essere un’attrice italiana eccezionale e che sa conquistare il pubblico, è anche scrittrice e doppiatrice. Ha preso parte ad alcune esperienze cinematografiche importanti, è molto impegnata nel sociale, attiva nella difesa dei diritti civili e lotta da sempre per la libertà della donna che, come sappiamo, è stata considerata da sempre inferiore sul piano sociale, giuridico e politico. L’attrice racconta della follia, della disperazione, del mistero delle

avventure delle donne. Infatti, l’opera inizia con il mito di Orfeo ed Euridice. In modo ironico, l’attrice dice che quest’ultima in qualche modo ha preferito la morte per non sentire il continuo canto di Orfeo, che era innamorato ma nello stesso tempo noioso e oppressivo. Sempre con molta ironia, recitando una simpatica barzelletta, l’attrice ha messo a confronto l’intelligenza dell’uomo e della donna, ribaltando in maniera molto divertente la tradizionale considerazione dell’uomo come essere superiore e mettendo invece in evidenzia la grande intelligenza e capacità intellettiva delle donne. Nella foto, le nostre alunne con Lella Costa al termine dello spettacolo

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Par liamo ne

Il futuro e il gatto

“F

aber est suae quisque fortunae” recita un detto latino, che tradotto letteralmente, significa "Ciascuno è artefice della propria sorte” ovvero come il fabbro forgia il ferro e lo plasma per ottenere quello che vuole, ognuno di noi con le proprie scelte e le proprie azioni decide della propria vita, del proprio futuro. Tutto è cominciato tanti anni fa quando ero prossimo alla laurea, avevo finalmente finito di scrivere la mia tesi sperimentale dopo un massacrante periodo di sei mesi, dovevo far rilegare questo “mattone” e mi ero ricordato che vicino casa mia vi era un rilegatore. Decisi di andare da lui! Questa bottega si trovava in via Oreto, e il rilegatore era un ragazzo che aveva appena lasciato l’impiego precedente di tipografo per aprire una propria attività e cominciare una nuova vita lavorativa. Chiacchierando egli mi confidò che la sua grande aspirazione era quella di creare un proprio giornale locale dove poter raccontare i fatti storici della città e le stranezze che oggigiorno si vedono girando per le vie di Palermo. Guardando bene la bottega mi colpì una bacheca-vetrina che faceva bella mostra dove al suo interno trovavano posto un sacco di vecchi libri di Emilio Salgari e anche vecchi fumetti che si ispiravano a questi racconti avventurosi. Non diedi molta importanza alla cosa, nei giorni seguenti, dovendomi recare altre volte da lui, osservai con più attenzione il posto scovando altri oggetti in tema con la vetrina. C’era perfino un acquario!!! Prese le tesi, non andai più da lui. Nei mesi a seguire un giorno recandomi al mio solito panettiere vidi accanto alla cassa un mucchio di

di Alvaro Puccio

carte colorate che a prima vista sembravano dei depliant, ne presi uno, e cominciai a sfogliarlo. Strada facendo, guardandolo con più attenzione, mi accorsi che non era un depliant ma un giornale intitolato “ORETO STREET – BABBALUCI NEWS” era ben articolato ricco di foto e di inserzioni pubblicitarie dei commercianti della zona. Lessi l’editoriale! Sintetico ma bene scritto, era firmato “la tigre di Mompracem”, che strano pseudonimo! pensai fra me e me, ma riflettendoci bene c’era qualcosa di familiare, mi venne in mente il rilegatore. Il giorno dopo mi recai da lui e chiesi se non fosse lui “la tigre di Mompracem”, lui scoppiò in una sonora risate e disse di sì! Era riuscito a realizzare il suo sogno anche se la cosa gli era costata fatica, non aveva mollato. Adesso il

giornalino è molto ricercato e si sta espandendo e riesce anche a dare un servizio agli utenti permettendo ai commercianti di essere conosciuti al di fuori del quartiere spendendo pochi soldi in pubblicità. Tutto questo è reso gratuitamente per il lettore e allo stesso tempo lui, la “Tigre, ne ricava un beneficio economico. Qual è il messaggio che vi voglio trasmettere? Se avete dei sogni per il vostro futuro, cercate di portarli avanti anche se questo comporterà grossi sacrifici, perché la soddisfazione che si avrà quando si realizzeranno basterà a ricompensarvi di quello che si è passato, non abbiate timore, non pensate che potrebbe finire male. Questo mi riporta alla mente il “paradosso del gatto di Schrödinger”, un paradosso che si usa citare in fisica atomica. Vengo e mi spiego, come diceva Totò. Nel 1935 Erwin Schrödinger, tentando di spiegare l'interpretazione di Copenaghen della fisica quantistica, propose un esperimento mentale in cui un gatto viene messo in una scatola con una fialetta sigillata di veleno che si romperà in un momento casuale a causa del decadimento di un atomo radioattivo. Adesso, visto che nessuno sa né se né quando il veleno verrà rilasciato, finché la scatola non sarà aperta il gatto può essere considerato sia vivo, sia deceduto. Proprio come il gatto di Schrödinger, il tuo potenziale sogno futuro adesso può essere considerato realizzabile o non realizzabile. È soltanto aprendo la scatola che potrai scoprire com'è!". Quindi non siate timorosi nell’affrontare il vostro futuro, ricordate che nella vita chi non risica non rosica.

Alcolismo: una dipendenza da evitare di Girolamo Costantino II E Il problema dell'alcolismo viene spesso sottovalutato, perché viene visto da molti come un'abitudine meno pericolosa della droga. Il forte consumo di alcolici, associato alla dipendenza che essi scatenano nel nostro organismo, è un problema sociale che sta creando sempre maggior preoccupazione nel nostro mondo moderno. Sfortunatamente al giorno d'oggi, molti ragazzi (soprattutto minorenni) abusano dell'alcool senza venir a conoscenza degli

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effetti negativi che può causare sia mentalmente che fisicamente. Il consumo di alcool nei giovani è in costante aumento. Ad esempio, negli adolescenti tra i 14 e i 17 anni, si parla di 300.000 maschi e 160.000 femmine che bevono alcolici. In Europa un ragazzo su quattro muore per gli effetti da abuso di alcool, mentre in Italia su 170.000 incidenti stradali che si verificano ogni anno, più di un terzo è causato dall'elevato tasso di alcool presente nell'organismo. Inoltre, abusando dell'alcool, si danneggiano molti organi tra

cui il fegato che è il principale deputato alla sua metabolizzazione, ma anche i reni e il cervello. Pensiamoci, prima di "alzare il gomito"!


Muos Utilità e perplessità di Eleonora Balistreri VM Il M.U.O.S (Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazione satellitare, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, destinato alla comunicazione di dati, video ed informazioni audio ai militari, consentendo il collegamento tra qualsiasi unità mobile dell’esercito USA, sia che si tratti di unità operanti in zone di pace o di guerra, con altre unità mobili e con i centri di comando e controllo militari statunitensi sparsi nel mondo. Il Muos è composto da tre grandi parabole, che trasmettono in banda Ka (microonde), è composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, collocate in Virginia (USA), Hawaii, Australia e Niscemi (Sicilia). ll Piano territoriale della Provincia di Caltanissetta inibisce la realizzazione di nuove costruzioni presso la Sughereta di Niscemi, ma, in violazione di queste norme, gran parte di una collina è stata disboscata per creare la superficie su cui è collocata la stazione Muos. Data la potenza delle microonde emesse

dalle parabole del sistema Muos, sarebbero molti gli effetti sulla salute degli esseri umani, sulla flora e sulla fauna, in un raggio di territorio non solo circoscritto a Niscemi. In particolare, per quanto riguarda la salute delle persone, si potrebbe verificare l'insorgenza di tumori, leucemie, riduzione della fertilità; inoltre, potrebbero presentarsi problemi su apparecchiature elettroniche, tra le quali pacemaker, defibrillatori e attrezzature ospedaliere. Per testare la nocività dei campi elettromagnetici sulla salute della popolazione, il Muos è stato attivato il 9 Marzo 2016, su decisione del Consiglio di Giustizia amministrativa. A seguito di ciò, varie sono state le prote-

ste del comitato No Muos, affinché si sospendessero le operazioni di verifica, in assenza di adeguate misure di sicurezza; Legambiente Sicilia ha chiesto alle autorità competenti che venisse garantita l'assenza di rischi per la salute dei cittadini, nei giorni di attivazione del Muos. Dopo tre giorni di misurazioni, il Muos è stato disattivato; i tecnici di parte hanno completato i test sul campo elettromagnetico, sprigionato dalle parabole satellitari dell'impianto, concludendo tutte le operazioni l’ 11 Marzo 2016. Nonostante ciò, restano delle perplessità sull'utilità della misurazione delle onde elettromagnetiche, sul metodo impiegato e sull’effettiva assenza di rischi sulla popolazione.

Una firma per cambiare il mondo di Claudia Puccio VM In quest’epoca, in cui tutti siamo convinti di andare avanti (ma, per certi versi, forse no), in cui tutti comunichiamo tramite Facebook, WhatsApp, Twitter e chissà che altro, ma con cui, in realtà, non comunichiamo mai veramente, mi chiedo se non possiamo utilizzare questa tecnologia per fare qualcosa di utile per il mondo. Bene, vi comunico che ho trovato la risposta a questa domanda: SI! Si tratta di change.org, il nome dice già tutto: è un sito dove si possono lanciare e firmare petizioni di tutti i tipi, provenienti da ogni parte del mondo. Non bisogna necessariamente iscriversi, ma chi lo fa sarà sempre aggiornato sulle nuove petizioni e sull’andamento di quelle che ha già firmato. È gratis, a meno che non si voglia dare spontaneamente un contributo in denaro, per aiutare delle petizioni. Potrà sembrare una stupidaggine, ma grazie ad

una singola firma in più, si può cambiare il mondo. Ma sul serio! Ecco alcuni esempi delle tantissime vittorie ottenute dalle petizioni di change.org: grazie alla petizione “Il formaggio si fa con il latte!”, il presidente della Slow Food Italia ha ottenuto che il governo italiano dicesse “no” al formaggio fatto senza latte fresco; grazie ad un’altra petizione, il Ministero della Salute ha disposto una task force, per verificare lo stato dei controlli sui macelli di bovini nel bresciano. Ancora, un’altra petizione ha consentito a Gonzalo, un senzatetto che viveva in una macchina senza vetri e che per anni ha curato il giardino di un quartiere di Roma, di ottenere da un anonimo benefattore una buona somma di denaro, per cui adesso potrà comprare un camper, per ripararsi dal freddo e dalle intemperie; la stessa Malala ha lanciato una petizione con la quale ha ottenuto un incremento dei finanziamenti per l’istruzione, cosicché le ragazze di

tutto il mondo, costrette ad abbandonare la scuola o che non vi sono mai andate, potranno adesso ricevere un’istruzione come tutti i ragazzi del mondo. Questi sono solo dei piccoli grandi esempi di cambiamenti ottenuti grazie ad una semplice firma. Consiglio a tutti di dare un’occhiata a questo sito (che tra l’altro ha anche una pagina Facebook), di guardare gli spot e d’iscriversi. E tu, cosa cambierai?

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Cinema che passione! a cura di Claudia Puccio VM

Il suo nome è Khan e non è un terrorista “Il mio nome è Khan” è un film del 2010, di produzione indiana, che abbiamo visto in classe su proposta di alcuni nostri proff. Rizwan Khan (‘xan, «con l’epiglottide») è un indiano musulmano, affetto dalla sindrome di Asperges, una lieve forma di autismo. Sua madre lo ha cresciuto come il bambino intelligente che era, e con sani principi. Una volta adulto, alla morte della madre, egli lascia l’India per andare negli USA dove vive suo fratello, il quale lo assume come rappresentante di prodotti di bellezza. Un giorno incontra una ragazza madre indù, che si mostra gentile con lui, aiutandolo anche nei suoi affari, così diventano amici. I due fanno una scommessa, per cui se la ragazza dovesse perdere, dovrà sposarlo; e così sarà. La loro è una vita semplice e felice, finché, con l’avvento dell’11 settembre, non iniziano le discriminazioni contro i musulmani. Rizwan allora intraprenderà un viaggio lungo gli USA, per incontrare il Presidente e dirgli: «Il mio nome è Khan e non sono un terrorista». Durante il suo viaggio incontrerà tanti ostacoli e altrettante persone, che non potranno fare a meno di volergli bene per il suo altruismo e la sua sincerità. Diventerà

famoso in tutto il paese e sarà sostenuto da tanti nella sua causa. La scena chiave è quella dove la madre di Rizwan disegna un uomo con un bastone ed uno con una caramella e Rizwan capisce benissimo che il primo è cattivo ed il secondo è buono. Alla domanda della madre “Ora dimmi, dei due chi è indù e chi è musulmano?”, il bambino, dopo un iniziale momento di confusione, risponde: “A me sembrano uguali”. Così la madre gli spiega che «al mondo esistono due categorie di persone: quelle buone che fanno cose buone e quelle cattive che fanno cose cattive. Questa è l’unica differenza che c’è tra le persone». Se, sin da piccoli, si riceve un certo tipo di educazione, i risultati sono evidenti. Nonostante la sua malattia, che non gli permette di esprimere i suoi sentimenti, Rizwan dimostra il suo amore in maniera più diretta: aiutando il prossimo; che sia l’amico, la moglie, il figlio, il vicino, lo sconosciuto, chiunque, dimostrando al mondo intero che l’amore non ha religione, nazionalità, cultura, colore. Col suo lavoro, egli dimostra come essere musulmano non sia sinonimo di essere terrorista e che una persona non può essere dunque giudicata dall’aspetto o dalle sue origini, a meno di non cadere nel razzismo.

Già, il razzismo: chiamatelo ignoranza, chiamatelo stupidità, l’unica cosa certa è che in un’epoca come la nostra, in un secolo di grande progresso scientifico, è assurdo come ancora non si riesca a comunicare tra le genti. Ognuno ha un’idea diversa, ma basta parlare per chiarirsi, e se non si riesce a trovare un punto d’incontro, l’importante è rispettare l’idea dell’altro. Allora a questo punto l’amore non è né ateo, né clandestino, né incolore, ma è qualcosa di più: l’amore è tutte le religioni, tutte le culture, tutti i colori, tutte le nazioni, tutte le singole persone, insieme, per creare un mondo nuovo, un mondo a colori, un mondo basato sulla legge dell’amore: «Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te stesso» e «Ama il prossimo tuo come te stesso». Di certo non sto qui a fare il Messia, ma posso dire che credo fermamente nell'integrazione dei popoli e nella pace, una volta per tutte, nel mondo.

“I FISICI” di Dürrenmatt di Sabrina Puccio I M Scritto da Fredrich Dürrenmatt nel 1962, “I fisici” è un’opera teatrale in due atti, ambientata nel salotto di una clinica per malattie mentali. I protagonisti di quest’opera sono appunto tre fisici, i soli ricoverati nella clinica: Herbert George Bulter, che crede di essere Sir Isaac Newton, Ernest Heinrich Ernesti, che crede di essere Albert Einstein e, infine, Johann Welhelm Möbius. Quest’ultimo finge di essere pazzo, poiché ha scoperto “la formula universale del sistema per tutte le scoperte” e teme che la sua scoperta finisca nelle mani sbagliate. Se questo accadesse - “il mondo intero diverrebbe un manicomio” - afferma lo

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stesso Möbius. In realtà, anche “Newton” e “Einstein” fingono di essere pazzi: Newton è una spia americana e Einstein una spia comunista, che tenteranno di convincere Möbius a scappare con uno di loro e rivelargli la formula (fortunatamente in modo pacifico). Questa commedia, divertente e tragica

allo stesso tempo, nasconde la realtà: da un lato, descrive una società dove i potenti comandano e dove non c’è libertà; dall’altro, una società troppo libera, impossibile da gestire, che permette all’uomo di fare ciò che vuole, senza rispetto per niente e per nessuno. Ladislao Mittner (1902-1975) critico letterario, linguista e insegnante italiano diceva: "Siamo cioè nell'inquietante condizione di chi non sa sino alla fine da che parte sia la verità". Insomma, un'opera teatrale davvero interessante, che consiglio a tutti di andare a vedere a teatro o, in alternativa, di leggere comodamente seduti nel divano di casa.


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rub uova

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“ Fi s ic as t ”, c uri os i tà da lla fi s ic a

“Perchè accade ciò che accade”

LE ONDE GRAVITAZIONALI di Alvaro Puccio Il 10 di febbraio i giornali hanno riportato la notizia che sono state rivelate le onde gravitazionali, previste da Einstein alla fine degli anni 40 a seguito della teoria della relatività. Vediamo di capire che cosa sono. Nel 1905 Einstein formulò la teoria della relatività che chiamò “ristretta o speciale”, che tratta la dilatazione dei tempi. Se ad esempio osservo un orologio marciare a bordo di un sistema che si muove rispetto a me lo vedrò andare più lentamente, ovvero quando si osserva un fenomeno che avviene a bordo di un sistema in moto, per chi guarda è come se in esso il tempo scorresse più lentamente. Einstein un giorno, osservando dalla finestra un oggetto cadere, pensò al fatto che esso cadendo subisse un’accelerazione, da qui dedusse che la gravità potesse influire sulla sua teoria. Newton era stato lo scopritore della forza di gravità, ma Einstein immaginò che essa agisse diversamente: per capire come interagiscono massa e gravità nello spazio si deve pensare allo spazio come un enorme tappeto elastico, quando vi si appoggia un oggetto molto pesante esso affonderà provocando un avvallamento che sarà funzione della massa dell’oggetto, più è pesante l’oggetto, maggiore sarà l’avvallamento. Lo spazio ha tre dimensioni ma anche il tempo che scorre ne fa parte, infatti quando ci si muove nello spazio anche il tempo cammina con noi, pertanto la massa incurva lo spazio-tempo. Il “continuum spazio tempo”, formano il “tessuto” stellare. Nel 1915 la relatività diventa “generale”, Einstein teorizza che l’attrazione gravitazionale è dovuta alla diversa curvatura che lo spazio-tempo assume in vicinanza dei corpi celesti, più è grande la massa e più è grande la curvatura dello spazio-tempo attorno e quindi maggiore la forza gravitazionale. Tutti sanno che la Terra gira intorno al Sole, perché esso attrae a sé la Terra, in realtà non è proprio cosí perché lo spazio intorno alla nostra stella è incurvato a causa della sua massa e quindi la Terra non fa altro che girare intorno a questo avvallamento. Se voi provaste a camminare in linea retta intorno ad una deformazione vi trovereste praticamente a girare intorno alla deformazione.

Nello spazio, il tempo cambia anche in relazione alla gravità, più si è attrarti da un corpo e più il tempo rallenta. Più grande è la massa del corpo che esercita l’attrazione, più lento scorrerà il tempo. Il tempo è più lento sulla superficie di Giove che sulla Terra, per non parlare dei buchi neri dove il tempo si ferma del tutto. L’universo è talmente curvo che se fosse possibile percorrerlo da una parte all’altra ci si troverebbe al punto e all’anno di partenza. Che cosa è un’onda gravitazionale? È una increspatura dello spazio-tempo, come farebbe una palla da bowling lanciata su un tappeto elastico, le onde gravitazionali sono prodotte ogniqualvolta delle enormi masse accelerano riuscendo a deformare lo spazio. Qualsiasi oggetto dotato di massa, e quindi energia, può generare onde gravi-

tazionali, se due persone cominciassero a girare in tondo l’uno intorno all’altra in un tappeto elastico, essi provocherebbero delle piccole increspature quasi impercettibili poiché la loro massa è piccola. Dato che la gravità è la più piccola delle forze dell’universo, occorrono delle enormi masse che si muovano molto velocemente per riuscire a creare delle grandi increspature, ad esempio un buco nero. Come si fa a rivelare una increspatura nello spazio? Sfruttando la luce! Infatti se lo spazio tra due persone si allungasse o si accorciasse esse non potrebbero accorgersene, anche se mettessero dei segnali lungo la linea immaginaria che li unisce, perché i segnali si muoverebbero con lo spazio. Ma esiste un metro che non subisce dilatazioni, ed è la luce. Infatti se la distanza tra due punti si dilatasse, la luce impiegherebbe più tempo per andare da un punto l’altro, viceversa se lo spazio diminuisse, la luce impiegherebbe meno tempo a raggiungere l’altro punto. Sfruttando questo sistema, i fisici hanno potuto rivelare le onde gravitazionali. Per rivelare un’onda gravitazionale si deve essere in grado di distinguere dei cambiamenti di lunghezza piccolissimi, come se volessimo confrontare un accorciamento di pochi millimetri in una lunghezza di mille miliardi di miliardi di metro. Il segnale dell’onda gravitazionale è talmente debole che può essere confuso con il rumore di fondo dello spazio, come se ci trovassimo nel bel mezzo di un concerto con la musica ad altissimo volume e cercassimo di ascoltare la musica da una radiolina. I fisici sperano di trovare nelle onde gravitazionali molte risposte sull’universo e i suoi confini che sono anche gli estremi della nostra conoscenza.

Giornata Mondiale dell’acqua

segue da pag. 12

Possiamo usarla in diversi settori come l’agricoltura o l’allevamento ma l’acqua viene utilizzata anche nelle industrie, pensate che si consuma molta più acqua per fabbricare una macchina che per riempire una piscina. Sono necessari circa 10 litri di acqua per produrre un foglio di carta. Circa 91 litri sono utilizzati per produrre 500 grammi di plastica. L’acqua e l’energia hanno un rapporto molto intenso. L'acqua è necessaria per

produrre energia. L'energia è necessaria per erogare acqua, il nostro “oro blu” è davvero insostituibile. Però essa non è inesauribile anzi inizia a scarseggiare, a questo si potrebbe rimediare riducendo gli sprechi regionali ed evitando le perdite delle tubature. Serve sempre ricordare che ognuno di noi, nel proprio piccolo, dovrebbe cercare di ridurre gli sprechi affinché la situazione non si aggravi e non metta in rischio l’umanità.

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Spor t & r elax

Salvezza sempre più lontana di Roberto Paternò V R L’ultimo turno di campionato ha inguaiato ulteriormente il Palermo. I rosanero, con il punticino conquistato sul campo dell’Empoli, non sono riusciti a mantenersi lontano dalle tre zone a rischio, anzi, la vittoria che il Carpi è riuscito a conquistare in casa dell’Hellas ha visto la squadra di Novellino scivolare al ter-

z’ultimo posto per la prima volta in stagione. Seppur a pari punti con gli emiliani, i rosanero appaiono sfavoriti nella differenza reti e ad oggi sarebbero retrocessi. Se prima c’era solo il timore di venir risucchiati da Carpi e Frosinone, dall'ultima giornata di campionato questa preoccupazione è divenuta realtà. Adesso è emergenza per Vazquez e compagni che da qui a fine stagione avranno a disposizione otto

School League Il Ferrara non delude

Nel torneo di calcio dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, la squadra del Ferrara sta ben figurando: giocandosela alla pari con tutte le altre scuole di Palermo, ha conquistato 3 punti nelle prime due giornate. Avanti ragazzi, portate il nome del Ferrara a Roma! Giovanni Tarantino VS

Qual è il COLMO per un dermatologo? Avere un amico per la pelle. Per allenare la mente Ecco i nomi di coloro che hanno inviato la risposta corretta alla domanda del numero precedente (Franco ha 7 mucche e Mario ne ha 5): Alice Puccio IA. Huang Zhijiang VR La classe 2B Carlo Di Girolamo VP

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Qual è il COLMO per un medico? Influenzare i suoi pazienti

gare, che equivarranno ad otto finali per conquistare più punti possibili e garantirsi un altro anno in serie A. Ma il calendario che attende i rosanero per i prossimi due mesi, se fino a qualche settimana fa sembrava alla portata, alla luce degli ultimi risultati e l’assenza del gol che manca da circa 225’, appare leggermente preoccupante. La

corsa finale per la salvezza vedrà insieme ai rosanero, Carpi e Frosinone, ma attenzione anche all’Udinese, distante appena tre punti dalla zona calda. Adesso l'imperativo è vincere a Verona contro il Chievo per poter sperare fino alla fine del campionato in questa maledetta salvezza che sembra non voler arrivare mai!

Un’amara sconfitta di Giuseppe Ferdico IV A Mercoledì 3 febbraio scorso sono andato allo stadio Renzo Barbera con il prof. Cannella per vedere Palermo - Milan . Una partita molto amara perché il Palermo ha perso 0-2. Al 18’ Bacca arriva tutto solo in area di rigore e fa un pallonetto dove Sorrentino non può arrivare. Al 32’ bis del Milan con un rigore che Niang non sbaglia. Il Palermo era allenato da Giacomo Tedesco perché Schelotto non aveva il patentino per allenare. I rosanero non sono entrati in partita: erano confusi, e hanno meritato la sconfitta.

Speriamo che con l’arrivo del nuovo allenatore il Palermo possa salvarsi e non retrocedere in serie B.

Per allenare la mente Criptoaritmetica: DUE+ UNO= ------TRE Sostituendo alle lettere i numeri giusti, trovate una delle possibili soluzioni di questa somma. A lettera uguale corrisponde cifra uguale e a lettera diversa cifra diversa. Nel prossimo numero pubblicheremo i nomi di coloro che hanno inviato la risposta corretta alla mail ilferrarino@libero.it

Dalla cuCina con furore


Musi ca lme nte

Che mondo sarebbe senza la musica? a cura di Roberta La Perna IV S

L'evento musicale più atteso dell'anno:

I GRAMMY AWARDS 2016: gli “Oscar della musica” Ogni anno a Los Angels si tiene uno dei più importanti eventi musicali del pianeta: I Grammy Awards. La competizione vede ben 80 categorie suddivise per generi musicali. La 58ª edizione si è tenuta tra la notte del 15 e il 16 Febbraio 2016 allo Staples Center di Los Angeles Le nomination erano state annunciate a Dicembre, e a dominarle è stato il rapper Kendrick Lamar, che grazie al suo album “To Pimp a Butterfly” ha guadagnato ben 11 nomination, oltre all’ “Album Of The Year”. Subito dopo si è classificata la cantante Taylor Swift il cui “album dei record” “1989” ha guadagnato 7 nomination, seguita da The Weeknd e dalla rapper Nicki Minaj con 3 nomination. Kendrick Lamar ha vinto in tutta la categoria Rap (anche se il Best Rap Album lo avrebbe meritato di più Nicki Minaj

con “The PinkPrint”) mentre Taylor si è aggiudicata ben 3 premi tra cui “Album Of the Year”. Trionfo anche per Ed Sheeran, Meghan Trainor, Pitbull e Justin Bieber che vincono il loro primo Grammy della carriera. Non sono mancate le spettacolari esibizioni. Taylor Swift ha aperto la 58ª edizione dei Grammy esibendosi con l’ultimo singolo del suo 1989 “Out Of The Woods”. Premi meritatissimi per una voce stupenda, grande presenza scenica, classe ed eleganza, Ty Ty non delude mai e ci ha regalato una grande performance. Dopo è toccato a Carrie Underwoods insieme a Sam Hurt che si sono esibiti sulle note di “Take Your Time” e “HeartBeat”. Sam e Carrie ci hanno regalato una performance magica, grazie alle loro sensazionali voci. The Weeknd, dopo aver vinto il “Best Urban Contemporary Album” con “Beauty Behind The Madness” e “Best R&B Performance” con “Earned It”,

DIZIONARIO Siculo-Inglese “Pi babbiari”

(traduzioni letterali) It’s more the mud than the escarole E’ chiù assai u fangu ca ‘a scalora Watch where you are going Viri unni ti n’agghiri It leaves you gobsmacked Cosi d’arrisstari alluccutu I can’t do this any more ‘Un ma firu cchiù

“Per imparare”

(modi di dire o proverbi equivalenti) He Kicked the bucket S’a cugghìu Have a butchers Dari na taliata Bite the bullet Stringi i dianti, ‘un ci po fari nianti

si è esibito sulle notte di “Can’t Feel My Face” e “The Night”. Poi è stata la volta di Ellie Goulding e Andra Day con “Love Me Like You Do” e “Rise Up”. È stata una delle performance peggiori che si sia mai vista ai “Grammy”. Ma il divertimento vero è giunto da un bel gruppetto composto da Jhon Legend, Demi Lovato, Luke Bryan, Meghan Trainor, Tyrese Gibson, che si sono esibiti con un bellissimo tributo a Lionel Richie. Dopo è stata la volta di “James Bay” e “Tori Kelly” con “Hollow” e “Let It Go”. Kendrick Lamar ha incendiato il palco dei Grammy con “The Blacker The Berry”, “Alright” e “Untitled 3”. È stato bravissimo, ottimo corpo di ballo, ottimi effetti speciali e ottimi versi Rap. Adele, dopo 4 anni di assenza dalle scene musicali, ha emozionato il pubblico con la sua “All I Ask”. Classe e talento, tutto qui, devono ancora essere inventate le parole che descrivono l’immenso talento di Adele. Dopo la performance di Justin Bieber, Shrilex e Diplo, quella di Lady Gaga è stata una delle performance più attese. Bellissimo il suo tributo a DAVID BOWIE, uno degli artisti che ha fatto la storia

della musica, scomparso lo scorso 10 gennaio a causa di un tumore lasciando un grande vuoto nel mondo della musica. Ancora una volta Lady Gaga ha dato il meglio di sé, lasciando tutti senza parole, con un look ed effetti speciali che la rendevano del tutto simile al grande cantante inglese. A chiudere la serata dei Grammy ci hanno pensato Pitbull, Robin Thickhe, Sofia Vergara, Trevis Parter e Joe Perry. Grandissime assenti alla serata sono state Rihanna che ha annullato all’ultimo minuto la sua esibizione a causa di una polmonite e Nicki Minaj, impegnata nelle riprese della sua serie TV. Bhe che dire? I Grammy non ci deludono mai! Ci vediamo alla prossima edizione dei Grammy. Ecco la lista dei vincitori delle più importanti categorie: -Record Of The Year: "Uptown Funk" di Mark Ronson feat Bruno Mars. -Album Of The Year: "1989" di Taylor Swift. -Song Of The Year: "Thinking Out Loud" di Ed Sheeran. -Best New Artist: Meghan Trainor.

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I vostri Click

ai tri scatti migliori relativi Inviate alla redazione i vos ocuriosità della nostra scu progetti, alle attività o alle che spazio anche per le foto la. Da questo numero c’è Palermo. valorizzano le bellezze di ginali Pubblicheremo i click più ori

Telefisco, l’esperto risponde

Educarnival C’eravamo anche noi L’iniziativa de“Il sole 24 ore” “Telefisco, l’esperto risponde” è ormai da parecchi anni un importante appuntamento a cui partecipa la nostra scuola. Quest’anno, a discutere di questioni tributarie e di novità fiscali sono stati gli alunni della VA accompagnati dalla prof.sa Di Liberto.

’aperto ll a ” a r t s le a P “ Nella foto, le sorelle Aurora e Dalila Cusumano durante l’esibizione canora in piazza Verdi in occasione della II edizione di Educarnival, il carnevale delle scuole.

Banco farmaceutico

Il Ferrara non ha campi di pallavolo o di calcio ma si trova a pochi passi dal Foro Italico dove i ragazzi possono allenarsi durante l’ora di educazione fisica. Anche quest’anno gli alunni del Ferrara hanno partecipato all’iniziativa del banco farmaceutico. 30 gli alunni coinvolti che si sono alternati in oltre 60 farmacie della città per la raccolta dei farmaci da destinare ai più bisognosi.

Pronti per le interviste

Pasqua di solidariet à

Per sostenere l’AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie e i mielomi, anche quest’anno gli alunni hanno dato il loro contributo solidale acquistando le uova di cioccolata che hanno condiviso in classe.

Insieme al prof. Palumbo, gli alunni delle classi 3M, 3Q e 4 M si accingono a raggiugere i siti turistici per avviare l’indagine conoscitiva prevista dal loro percorso di Alternanza Scuola Lavoro.


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