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Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” - Palermo anno 10 n. 3 marzo 2015

Giornata d i raccolta del Farma co C’eravamo anche noi pag.4

Il Parlamento della Legalità accolto a Montecitorio pag.10

La settimana della legalità pag.10


Edi tori ale

La scuola presidio della Legalità “Ci hanno rubato le parole antimafia e legalità”, ha commentato sgomento Don Ciotti alla notizia dell’arresto per corruzione dell’ex Presidente di Confcommercio, il palermitano Roberto Helg, fino a quel momento impegnato in prima linea, almeno in apparenza, nella lotta antimafiosa al pizzo. In più occasioni, l’ex Vicepresidente della Gesap aveva esortato i piccoli e grandi imprenditori siciliani a non piegarsi al ricatto mafioso e a ribellarsi senza timore al racket, perché – così Helg – la corruzione sottrae energie vitali al sistema economico e l’unico modo per contrastare un fenomeno così debordante è la responsabilità individuale e la presa di coscienza sociale. Peccato che sia stato colto in fragranza di reato proprio mentre riscuoteva u’ pizzu! Ecco l’esempio emblematico di un’ “antimafia parolaia”, come ha affermato il Procuratore della Repubblica Alfredo Morvillo durante l’incontro avvenuto nella nostra Aula Magna in occasione della Settimana della Legalità. Eventi di questa gravità, quali la collusione di un Helg, non fanno altro che peggiorare una situazione, già grave, di generale disaffezione da parte dei più giovani nei confronti delle Istituzioni, esponendo le coscienze in erba al pericolo del fascino della corruzione e dell’emulazione della corruzione. Ancora di più noi operatori della scuola siamo ora chiamati in causa per assolvere all’arduo compito di costruire, insieme agli studenti, una coscienza collettiva rinnovata, che tragga linfa vitale non dalle teorie e dalle prediche moralistiche, bensì dalla prassi, dagli esempi e dalle piccole azioni concrete. L’invito costante, rivolto ai nostri studenti, a un impegno etico e a una maggiore

responsabilità sociale si concretizza nella proposta di attività e progetti vari: tra questi, Young citizens, volto alla riflessione sul tema dei diritti umani e sull’importanza della partecipazione attiva; Il Parlamento della Legalità, che nella settimana dal 16 al 21 marzo ha sviluppato un intenso programma di incontri e dibattiti permettendo ai ragazzi di confrontarsi con uomini e donne che hanno drammaticamente vissuto in prima persona l’impegno civile della legalità; o ancora l’incontro con i volontari di Agende Rosse e Scorta Civica, che hanno, col loro esempio, introdotto gli studenti alla visione del documentario sul tema Statomafia “La Trattativa” di Sabina Guzzanti. Nell’ottica di una pedagogia della responsabilità civica, e nella speranza, ci auguriamo non utopistica, di contribuire alla formazione di un nuovo tessuto politico – politico in senso etimologico, cioè inteso come un “prendersi cura della città” -, la nostra scuola incoraggia anche diverse iniziative di solidarietà:ci riferiamo, al sostegno offerto all’AIL (Associazione Italiana Lotta contro le Leucemie) con la vendita delle uova di cioccolato, o alla giornata della Raccolta del farmaco, nel corso della quale il nostro Istituto si è distinto per il numero di partecipanti, guadagnandosi un riconoscimento dal Banco Farmaceutico Nazionale. Quest’anno, poi, il volontariato dei nostri allievi è stato ancora più apprezzabile, considerato che le attività si sono svolte nei giorni di chiusura della scuola. Un impegno e una responsabilità che sono andati oltre le ore di lezione e sono entrati a far parte della vita dei nostri ragazzi. La Redazione

Sommario

3 Ferrara News 4 Banco farmaceutico 5 Risparmio energetico 6

Young Citizens

7 Mobilità sociale e Merito 8 Alternanza Scuola-Lavoro 9 Franca Castellese al Ferrara 10 La settimana della legalità 11 La sorpresa più bella (AIL) 12 Il sondaggio 13 Parliamone 16 50 sfumature di grigio 18 Cinema & sport 19 Musica & relax 20 I vostri Click

Il Ferrarino Periodico dell’IISS “F. Ferrara” - Palermo Tel 091332721 www.iissfrancescoferrara.gov.it Anno 10 n. 3 marzo. 2015 Comitato di redazione: Vincenzo Baiamonte, Carola Marino VR, Luisa Sajola IVS, Danilo Aliotta, Alessia. Palmeri, Safa Ouerghemi, Giulia Ruffino V I, Claudia Puccio, Floriana Giuffrida, Eleonora Balistreri, Chiara Arrivas, Irene D’acquisto IVM, Chiara Migliore IVQ, Erradi Firdaus III R, Silvia Brena IT, Luana Meli.

Hanno collaborato in questo numero: Chiara Iavazzo VA, Sonia Jerbi V I Docenti impegnati nel progetto: G. Calì, A. Li Vigni, V. Muscato, C. Prainito

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Tirocini nel settore turistico-alberghiero Al via il corso di Alta Formazione Professionalizzante Integrata in Marketing & Management dell’Impresa Alberghiera Sono 32 gli alunni delle quarte e quinte classi dei vari indirizzi del Tecnico e del Liceo del nostro Istituto che il CSTM (Centro Studi Turistici e Manageriali) ha selezionato per la 3^ Edizione del progetto di Alta Formazione Professionalizzante Integrata (AFPI) in Alternanza ScuolaImpresa (ASI). L’attività formativa che coinvolge, oltre gli alunni selezionati, tutti gli allievi della IV T,

è organizzata e gestita dal C.S.T.M. ITALIA in collaborazione con le imprese alberghiere associate e partner del “progetto "educational & training experience on the job"

(edu&tej). Il percorso, della durata di 996 ore, è didatticamente strutturato in due macro fasi: una prima fase propedeutica/cognitiva con lezioni teorico-pratiche in aula, della durata di 3 mesi circa (36 ore in 12 giornate) e la seconda fase operativa/training aziendale della durata complessiva di 960 ore. Quest’ultima fase operativa, da svolgersi post-diploma, si svi-

lupperà gradualmente in azienda per un totale di 132 giorni di "educational & training experience on the job", presso le imprese alberghiere associate e dislocate in tutto il territorio nazionale. Nelle foto il Presidente del CSTM, dott. Giuseppe Riticella e la dott.ssa S. Zoida, con gli alunni coinvolti nel progetto.

Olimpiadi di Italiano. Ecco i campioni del Ferrara Giovedì 12 Febbraio si sono svolte le gare d’istituto della quinta edizione delle “Olimpiadi di Italiano”, alle quali il nostro Istituto partecipa per il secondo anno consecutivo. Si tratta di una competizione nazionale e internazionale, alla quale partecipano studentesse e studenti degli istituti secondari di secondo grado italiani, statali e paritari, delle scuole italiane all'estero di pari grado, delle sezioni italiane funzionanti in scuole straniere e internazionali all'estero, e delle scuole straniere in Italia. Le olimpiadi di italiano si propongono di incentivare e approfondire lo studio della nostra lingua madre, sollecitare in tutti gli studenti l'interesse e la motivazione a migliorarne la padronanza, promuovere e valorizzare il merito degli studenti. Anche quest’anno la competizione prevede tre fasi: la prima si è svolta appunto all’interno dei singoli istituti partecipanti, per scegliere i due migliori alunni del primo biennio e del

secondo biennio e quinto anno; la seconda, quella interprovinciale, a distanza di un mese dalla prima, per scegliere i migliori alunni delle varie Regioni, che si sfideranno, infine, nella terza ed ultima fase, a Firenze, in occasione delle “Giornate della lingua italiana”, venerdì 10 aprile p.v. Mentre l’anno scorso abbiamo esordito con 18 alunni partecipanti (7 per il biennio e 11 per il triennio), su un massimo di 30, quest’anno il numero degli

alunni partecipanti è quasi raddoppiato e sono stati 34 gli alunni che hanno partecipato alla prima fase (18 per il biennio e 16 per il triennio), su un massimo di 50. I nostri “atleti”, supportati e assistiti dai relativi docenti di lettere del nostro Istituto, anche quest’anno si sono allenati con esercizi online e, al termine della prima fase, sono risultati vincitori: Stefania De Lorenzo, della classe 2B, per la categoria Junior e Giovanni Di

Lorenzo, della classe 5R per la categoria Senior. Al di là degli sterili ed inutili campanilismi nei quali, talora, allievi e docenti restano invischiati, ma nell’ottica di una sana e positiva competizione, all’interno dell’Istituto, tra i vari indirizzi di studio, è d’uopo sottolineare che, contrariamente ai risultati dello scorso anno, quando risultarono vincitori due alunni del liceo, quest’anno hanno vinto due alunni dell’indirizzo tecnico. Per la prossima edizione auspicherei un vincitore per il liceo ed uno per l’indirizzo tecnico. Prof. Giuseppe Calì Nella foto, Giovanni Di Lorenzo (1° classificato del Ferrara per il triennio), Samuele La Brasca (2° classificato del Ferrara per il triennio) con la prof.ssa Parisi, le cui alunne Stefania De Lorenzo e Maria Grazia Trippodo si sono classificate rispettivamente al primo e al secondo posto per il biennio.

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Fe rr ara New s

“Carità in opera contro la povertà sanitaria” 85 alunni del Ferrara partecipano alla Giornata di raccolta del farmaco “L'attività per il Banco farmaceutico svolta da 85 dei nostri alunni ci rincuora perché, per nostra fortuna, a fronte di alcuni cuori aridi e menti chiuse, ce ne sono tanti altri disposti a pensare, sentire e rinunciare anche al giorno di vacanza”. Con queste parole, il nostro D.S., E. Romano, ha commentato il successo dell’iniziativa proposta agli alunni del Ferrara dalle prof.sse Mariella Palermo e Enza Di Liberto. A loro abbiamo chiesto un breve bilancio sulla giornata del banco farmaceutico di quest’anno.

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'iniziativa di solidarietà del Banco farmaceutico è stata condotta in sinergia e piena collaborazione con la prof.ssa Di Liberto. Insieme abbiamo sperimentato quanto sia bello ed importante lavorare non in concorrenza ma in cooperazione per raggiungere un unico obiettivo: formare le nuove generazioni ad avere una coscienza partecipe e solidale. Gli alunni posti in situazioni di povertà e bisogno reale rispondono sempre con prontezza e

responsabilità, divenendo i protagonisti sensibili e attivi nella costruzione di una civiltà fondata sulla solidarietà e la giustizia. Quei ragazzi/e che presentano più difficoltà sociali ed economiche sono i primi ad impegnarsi non chiudendo i loro cuori in un arido egoismo ma lanciandosi ancor di più nel "dare una mano a chi ha più bisogno di me", per usare le parole di una di loro. Prof.ssa Mariella Palermo

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urante la giornata della raccolta del farmaco la disponibilità è stata la parola d’ordine che ha unito tutti coloro che sono stati coinvolti, dalla Preside ai colleghi , agli alunni agli Enti di volontariato ed i farmacisti. La responsabilità è stata invece la modalità attraverso la quale i ragazzi hanno dato a noi adulti una risposta chiara e semplice “prendeteci sul serio e noi vi dimostriamo chi siamo” Questa è la sintesi perché ad ogni ostacolo che si presentava nell’organizzare l’evento i nostri ragazzi - appena 85 senza obiezione hanno sostenuto la rete dei volontari nelle 67 farmacie della provincia di Palermo. Noi adulti li abbiamo visti in opera nella fatica, lieti. Immediato è stato il riconosci-

mento che è arrivato dai responsabili della Fondazione del Banco Farmaceutico perché hanno colto nei nostri ragazzi una modalità di rapportarsi con il reale che non poteva essere frutto di una semplice spontaneità, ma di un lavoro ed un metodo educativo “. Per i ragazzi è stato chiaro lo scopo ma è stata chiara anche la modalità con cui potersi esprimere.“LA CARITA’ ”. Grazie ai loro sorrisi ed al buon cuore della gente, la giornata si è conclusa con una raccolta di 6.500 farmaci a Palermo, i dati nazionali sono stati segno di una speranza: “360.000 farmaci destinati a 400.000 assistiti dai 1638 Enti. GRAZIE” Prof.ssa Enza Di Liberto

Banco Farmaceutico: gli alunni si raccontano “(…) Molte persone chiedevano spiegazioni, si avviavano verso il banco dove si potevano acquistare i farmaci e li portavano a noi sorridendo; altre, invece si arrabbiavano e passavano avanti con aria infastidita. Il volontario Calogero allora mi diceva: "dobbiamo voler

bene a chi compra i farmaci e a chi non li compra dobbiamo volergli bene ancora di più". In 4 ore io e il mio compagno Francesco abbiamo raccolto 70 farmaci, per adulti e bambini, un numero soddisfacente. Vedere alcune persone, molto spesso le più bisognose, che

cercano di fare il possibile per aiutare il prossimo mi ha fatto capire che tutti noi possiamo essere speciali anche con un piccolo gesto, vedere il sorriso di adulti e bambini che portano i farmaci a noi sapendo che serviranno ai più poveri è una ragione in più per credere che "L'UNIONE FA LA FORZA". Roberta Buccheri IV S Partecipare al Banco Farmaceutico per me è diventato qualcosa di abituale che continuerò a fare col tempo. Ogni anno è sempre un'esperienza bellissima che mi fa crescere e mi fa capire che posso aiutare il prossimo anche attraNella foto, il dott. E. D'Agostino dirigente dell'ASP durante l’incontro di informazione e sensibilizzazione sulla raccolta del farmaco.

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verso un piccolo gesto, chiamato "volontariato". Credo che ogni volontario abbia il desiderio di donare un sorriso a chi nella vita ha già sofferto abbastanza. Nancy Danna V S “Fare il volontariato per il banco farmaceutico è stato un'esperienza molto significativa. Poter aiutare, offrendo il nostro tempo, coloro che si trovano nel bisogno mi ha fatto sperimentare che anche nelle piccole cose si può dare tanto”. Modhu Shalton IVS “La mia esperienza di volontariato per il banco farmaceutico è stata del tutto positiva, non avevo mai fatto una esperienza simile e ne sono rimasto soddisfatto. (segue nella pag accanto)


F er rar a Ne ws

Festa del risparmio energetico Il Ferrara aderisce alla campagna lanciata da Caterpillar di Costantino Girolamo e D'alessandro Giuseppe I E M'illumino di meno è un'iniziativa simbolica finalizzata alla sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata nel 2005 dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di RaiRadio2. Il 13 Febbraio. La campagna lanciata a livello nazionale invita a ridurre al minimo il consumo energetico spegnendo il maggior numero di dispositivi elettrici non indispensabili. M'illumino di meno è il primo caso di campagna sociale, in cui si chiede simbolicamente a tutti i cittadini un'ora e mezza di "silenzio energetico" (18:0019:30) da ottenere spegnendo le luci delle abitazioni e dei luoghi di lavoro e tutto quanto consuma energia. Questa campagna ha avuto molte adesioni: tra gli spegnimenti più importanti ricordiamo la torre di Pisa, il Colosseo, l'Arena di Verona, Ho cercato di mettermi nei panni di coloro che non possono permettersi le medicine, famiglie con bambini, anziani. Ho sperimentato che “se ciascuno fa qualcosa, questo mondo cambierà”. Ginelli Alessandro IV S “ (...) In un periodo come quello che gran parte del mondo sta affrontando, dire di aiutare i poveri è come dire di aiutare tutti; durante la giornata del Banco Farmaceutico ho notato (e la cosa potrebbe essere scontata) che sempre più gente ha bisogno di aiuto, e sempre meno è disposta a darlo. In farmacia, luogo strategico di osservazione, si vede entrare ed uscire gente di ogni tipo; è sorprendente quante possano essere le necessità di ciascuno. Non sempre è stato un bel vedere; oltre alle persone che cercavano di evitarci in maniera “tattica”, ho avuto modo di parlare con gente

la Valle dei Templi ad Agrigento. Il risultato più importante di M'illumino di meno è quello di avere diffuso un messaggio sull'incidenza dei comportamenti quotidiani sui consumi energetici: dallo spegnimento degli stand-by degli elettrodomestici all'utilizzo di lampadine a risparmio energetico. (anche molto giovane) che invogliava noi e le nostre coscienze a riflettere sul bene che stavamo facendo con un piccolissimo gesto, lo stesso che facevano loro acquistando un farmaco in più da donare in beneficenza. Un gesto come quello di stringersi la mano, un gesto come quello di allungare la mano e posare nella nostra scatola un medicinale vale UNA VITA, UN'INTERA VITA. Mi entusiasma, mi affascina pensare di poter fare così tanto bene, con un gesto tanto piccolo.Voglio poter regalare sorrisi, voglio poter rendere meno dolorosa la vita altrui e, a ben vedere, non lo faccio per soddisfare la mia coscienza, sembrerà banale, ma penso che sia un contributo concreto per un vivere meno doloroso, che di dolore ce n'è tanto e non ce ne serve altro. Sonia Jerbi V I

Grazie alla visione del film “Pianeta verde” e alla lettura delle “10 regole del risparmio energetico” proposta a tutte le classi dalla prof.ssa Di Salvo, abbiamo capito l'importanza di questa giornata e abbiamo compreso la necessità di risparmiare energia, perché il suo spreco provoca seri danni all'ambiente. Inoltre pensiamo

che questa giornata dedicata al risparmio energetico dovrebbe essere estesa a tutte le nazioni del mondo per far comprendere a tutti che risparmiando energia aiutiamo il nostro pianeta. Se riuscissimo a diminuire l'inquinamento le riserve delle risorse energetiche del nostro pianeta potrebbero durare molto più a lungo. Nella foto, alcuni alunni della I E che si sono particolarmente impegnati nell’attività di sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico.

In fase di avvio il progetto PON

“Ampliar horizontes” Dopo la Francia e l’Inghilterra, adesso è la volta della Spagna. Stiamo parlando dei progetti PON  finanziati con il Fondo Sociale Europeo obiettivo C (Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani). In particolare, grazie al progetto con il Codice Nazionale C-1FSE-2014-1089 dal titolo “Ampliar horizonte.”, 15 alunni delle classi terze e quarte del Turismo e dell’indirizzo Relazioni internazionali e della classe terza Linguistico, saranno impegnati in 60h di formazione linguistica da svolgersi in Spagna nell’arco di tre settimane e in 15 h di formazione propedeutica al superamento dell’esame finale. Il Progetto è teso al conseguimento della certificazione DELE B1 Escolar e sarà attuato nel periodo di maggio-luglio 2015.

Visitate il SITO del Ferrara: www.iissfrancescoferrara.it Potrete, tra l’altro, leggere o scaricare i numeri anche arretrati del Ferrarino.

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C it t adi nan za at ti v a

“Young Citizens” Il Ferrara tra le 4 scuole coinvolte dal progetto di Chiara Di Gregoli IV R

La partecipazione di noi giovani alla vita sociale e politica del territorio è fondamentale per la costruzione di una società sana e basata sul rispetto delle regole. Forse se le cose non vanno bene è anche perché noi giovani non ci interessiamo abbastanza dei problemi della nostra società e non siamo pienamente consapevoli dell’importanza di esse-

re cittadini attivi nel determinare il futuro del nostro territorio. Proprio per diffondere la cultura della legalità e della partecipazione sociale attiva e promuovere il rispetto dei diritti umani, è nato il progetto Young Citizens. L’iniziativa, realizzata in partenariato dall'associazione Uniamoci Onlus, l'associazione Porte Aperte e l'associazione HRYO, coinvolge cinque mila studenti di 4 scuole di

Palermo, tra cui il Ferrara, oltre ai giovani universitari. Il progetto, inoltre, persegue lo scopo di avvicinare noi giovani palermitani alle iniziative europee di mobilità e ci permetterà di conoscere tutte le opportunità che l'Unione Europea offre a noi ragazzi”. Tra le tante attività previste dal progetto rientrano anche le trasmissioni in diretta della web radio The Young Citizens on air, uno spazio in cui poter esprime le proprie idee, le proprie riflessioni e discutere i contenuti della Dichiarazione dei Diritti Umani dell’ONU. E proprio alla conduzione della web radio, io e la mia compagna Emanuela Musicò abbiamo partecipato giorno 17 marzo scorso. È stata un’esperienza davvero indimenticabile! All'inizio eravamo molto impaurite e non sapevamo cosa ci aspettasse, era la prima volta che parlavamo alla radio e avevamo timore di sbagliare ma poi abbiamo incontrato

delle persone speciali che ci hanno messo subito a nostro agio. Alla fine della registrazione eravamo fiere! Fiere di essere state le prime a partecipare all’iniziativa e fiere di essere state coraggiose. Eravamo emozionate come se avessimo dovuto cantare a Sanremo ma in realtà stavamo semplicemente provando l'ebbrezza di urlare al mondo i nostri pensieri, eravamo felici di essere libere! Non vediamo l'ora di ripetere l’esperienza semplicemente perché non c'è cosa migliore di parlare senza copioni, mettendo “play” al cuore. Nella foto in alto, i rappresentanti delle associazioni Uniamoci onlus, Porte Aperte e HRYO mentre illustrano il progetto nelle classi del nostro Istituto. Nella foto a sinistra, le alunne Chiara Di Gregoli e Emauela Musicò che hanno dato il via alla trasmissione “Un pomeriggio da speaker” nella sede della web radio.

La trattativa continua... nelle scuole Incontro con gli attivisti di “Scorta Civica” di Chiara Iavazzo V A La mafia è una malattia che continua ad esistere da ormai troppo tempo e si alimenta giorno dopo giorno. È come una nube che ricopre tutti e che per timore respiriamo senza opporci. Ma non per

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tutti è così, perché ci sono stati e ci sono ancora oggi cittadini, tra i quali molti magistrati, che si oppongono ad essa fino a rischiare la propria vita. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno perso la vita nella cupa e sanguinosa estate del 1992 e per tutti noi sono un

simbolo di vera antimafia. Borsellino in particolare, dopo la morte del collega/amico Falcone ha continuato le indagini, annotando

sospetti e riflessioni in una sua agenda che è misteriosamente scomparsa dalla scena del crimine il 19 luglio del ‘92. (segue accanto)


Mo bi li tà s oc i ale e m eri t o

Le opportunità nel merito Prosegue nella nostra scuola il percorso previsto dal progetto “Mobilità Sociale e Merito”

Davanti a noi, la via dei Valori L’incontro con gli studenti del Sant’Anna di Pisa di Claudia Puccio IV M

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a valorizzazione dei giovani talenti presenti nella scuola secondaria di secondo grado e il superamento del condizionamento socio-economico nell’accesso all’istruzione universitaria. Sono questi gli obiettivi principali perseguiti dal progetto “Mobilità Sociale e Merito”, promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il monitoraggio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’iniziativa vuole dare seguito all’articolo 34 della Costituzione italiana, più che mai attuale, secondo il quale “…i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. In particolare, il progetto prevede un’attività di coaching tesa ad orientare, accompagnare e sostenere gli studenti verso una scelta universitaria consapevole e pienamente adeguata alle potenzialità, agli interessi ed alle aspettative individuali. Un progetto già fruttuosamente in corso da tre anni, che ci rende particolarmente orgogliosi, dal momento che il Ferrara è una delle 5 scuole selezionate in Sicilia e una delle poche decine selezionate in tutta Italia. ll terzo incontro degli studenti del Ferrara con quelli della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha avuto luogo il 16 marzo ed è previsto, per il prossimo settembre, nell’ambito dello stesso progetto, un importante corso residenziale gratuito di una settimana presso il campo estivo di Volterra. Ancora oggi continuano le ricerche grazie all’associazione fondata da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, con lo scopo di svelare le oscure relazioni che hanno legato la mafia ad alcuni esponenti dello Stato. L'associazione, che sostiene il lavoro di Di Matteo, un magistrato coraggioso impegnato nel processo sulla trattativa Stato-mafia, ha anche lo scopo di sensibilizzare i giovani su tale delicata vicenda. Anche per questo, nel mese febbraio scorso, i volontari dell’associazione hanno presentato nel nostro istituto il film/documen-

tario La Trattativa di S.Guzzanti. E’ stata un'occasione per approfondire e apprendere alcune informazioni importanti, ma poco note all'opinione pubblica, che ci hanno permesso di ricostruire le relazioni che nel passato hanno legato la criminalità organizzata ad alcuni "pezzi" dello Stato. Abbiamo potuto riflettere anche sul significato reale della parola "Legalità" , che penso si debba collegare all’impegno civile che ciascuno di noi deve assumere per migliorare la società di oggi e di domani.

Lunedì 16 marzo 2015 alcuni ragazzi di varie classi del nostro istituto hanno partecipato al secondo incontro dell’anno con gli studenti dell’Università di Pisa prendendo parte al progetto “Mobilità sociale e merito”. Nelle tre ore trascorse insieme, i pisani ci hanno fatto ragionare sul tema centrale dei valori: quali valori noi crediamo più importanti, di quali si potrebbe fare a meno e quali secondo noi non sono fondamentali. In seguito, ci hanno mostrato il mondo dell’università e in particolare le facoltà a cui noi siamo maggiormente interessati, illustrandoci le possibili sedi presenti a Palermo e in Italia e spiegandoci come funziona questo mondo a noi ancora quasi del tutto sconosciuto. Ci hanno proposto inoltre un test universitario d'ammissione, per farci capire cosa ci aspetta. Infine abbiamo discusso di un personaggio che noi avevamo scelto in precedenza come modello da seguire nella vita: PIF, il quale è partito dal nulla ed è arrivato in alto, è diventa-

to un artista rinomato a livello nazionale, anche impegnato nel sociale. Credo che questo progetto sia importante innanzitutto perché ci aiuta a capire meglio come funziona il mondo dell’università, per riuscire a intuirne già da ora tutti i vantaggi e gli svantaggi. Ma la cosa più importante è che è un percorso che ci aiuta a crescere come persone perché ci fa ragionare sui valori della società in cui viviamo e ci consente di riflettere su cosa sia veramente importante nella vita e nel mondo del lavoro attuale. Una persona potrà anche essere istruita, ma se non ha valori, non conterà nulla. La laurea non fa una persona (o non dà valore o più valore a una persona). Dunque è importante promuovere la formazione completa di una persona, riunendo nello stesso iter formativo istruzione ed etica. Intanto il nostro progetto continuerà, con il prossimo incontro previsto per Settembre a Volterra.

Gandolfo David, Ornella Speciale, Lia Blanda, Maria Pecoraro di “Scorta Civica” nell’aula magna del nostro Istituto.

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Fer rar a new s

A scuola col “porta a porta” Concluso il percorso di alternanza scuola/lavoro degli alunni di IV P Noi alunni della IV P, dell’indirizzo professionale, abbiamo appena concluso il percorso di alternanza scuola/lavoro presso gli uffici Tecnocasa/Tecnorete. L’alternanza scuola/lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati e verificati, sotto la responsabilità dell’Istituzione Scolastica sulla base di una convenzione con realtà lavorative della nostra città. Lo stage della durata di 40 ore si è svolto dal 4 al 13 marzo, ed ha avuto come tutor aziendale il Sig. G. Galizzi e come tutor scolastico il prof. N. Cosenza. Ognuno di noi ha svolto il proprio ”lavoro” in una diversa agenzia affiancato dal

responsabile di zona, grazie al quale ciascuno ha colto al meglio questa opportunità e ha conosciuto da vicino il mondo del lavoro. L’agente immobiliare ci ha mostrato,

coinvolgendoci, tutte le fasi che caratterizzano giorno dopo giorno questo lavoro. Parole come accoglienza alla clientela, soddisfazione dei loro bisogni, attenzione al mercato, sono diventati termini della nostra quotidianità… così come l’attività del “porta a porta”. Al termine di questa esperienza, rientrando a scuola, abbiamo condiviso le nostre impressioni e tutti siamo giunti alla stessa conclusione: è stata un’importante opportunità che ci ha fatto crescere dando a ciascuno di noi la speranza che un futuro lavorativo nella “nostra Palermo” sia possibile magari anche in Tecnocasa. La classe IV P

Così combattiamo la dispersione scolastica

Management turistico e alberghiero

Avviati i corsi di “grammatica del pensiero”

Il Ferrara alla BMT di Napoli

Dai dati delle prove Invalsi emerge che i giovani studenti d’Italia – e del nostro Istituto – producono performances deludenti quando si tratta di risolvere quesiti e problemi di matematica. A ben vedere i cattivi risultati possono essere ricondotti a due ordini di difficoltà, una linguistica, l’altra matematica. In entrambi i casi però risulta che i giovani studenti abbiano poco dimestichezza con la logica, strumento ponte fra i due ambiti di sapere. Essere in grado di trovare la soluzione a un problema matematico presuppone infatti la capacità di interpretare adeguatamente il testo che lo presenta. Un errore nella lettura e decodifica dei dati si trasforma inevi-

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tabilmente in un errore nell’impianto logico che sottende alla risoluzione del problema. E così, per fornire un aiuto concreto ai nostri allievi la scuola ha appena avviato alcuni interventi didattici mirati volti ad offrire un adeguato approfondimento della “grammatica” del pensiero. Si tratta di tre corsi della durata di 14 ore ciascuno nei quali all’attività teorica se ne associa una operativa. In questo modo, i ragazzi conosceranno più da vicino come opera il linguaggio dell’italiano e quello della matematica. I corsi si svolgono con la copresenza del docente di italiano e matematica.

A conclusione del percorso di “Management turistico e alberghiero”, 15 alunni delle quarte e quinte classi hanno preso parte alla 19° edizione della Borsa Mediterranea del Turissmo (BMT) che si è svolta a Napoli dal 26 al 28 marzo. Gli alunni hanno avuto la possibiltà di incontrare operatori del settore turistico nazionali ed internazionali operanti nel bacino del Mediterraneo.


“Noi non ti dimentichiamo”

Fe rr ara ne ws

Franca Castellese, mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo ucciso dalla mafia, incotra gli alunni del Ferara Un’Aula Magna addobbata a festa con mazzi di fiori sul tavolo della presidenza e all’angolo una bella composizione di margherite realizzate con palloncini colorati e su uno con la scritta in oro e argento “Noi non ti dimentichiamo”. Il messaggio va diritto al cuore del destinatario, a una mamma che ha voluto onorare la “Festa della Donna ” nel ricordo del figlio Giuseppe. Lei è Franca Castellese e, abbracciata dal Dirigente Scolastico la prof. Eliana Romana e da tutto il Parlamento della Legalità Multietnico, ha raccontato, snocciolandola a singhiozzi e pianto, la storia, la breve vita del piccolo Giuseppe, il suo Giuseppe che amava indossare la divisa di fantino e poi rapito e sciolto nell’acido da “quel mostro ”, da chi non ha avuto pietà e non ha saputo guardare negli occhi l’innocenza di un bambino.

A moderare l’incontro il prof. Nicolò Mannino, il quale da anni affianca mamma Franca in questa sua “Via crucis ” cercando di far conoscere la storia di un bimbo che non va dimenticato. Mamma Franca e Nicolò Mannino prima vanno in classe, in una terza dell’I.I.S.S. “F. Ferrara”e qui in cattedra una torta a forma di cuore e un bel mazzo di tulipani. Sono le studentesse e gli studenti della III Q che sono contenti di incontrare questa “donna coraggio”. Poi l’incontro col Dirigente Scolastico, Eliana Romano, che subito entra in sintonia con il gradito ospite. L’incontro in Aula Magna trova la sua massima espressione di affetto con momenti in cui il pianto non muore in gola ma va giù con lacrime di rabbia e di sconforto proprio quando lei, mamma “per sempre”, racconta di Giuseppe ed è certa che “Dio

no Buon complean Giuseppe

Il 18° compleanno, si sa, è decisamente importante. Per questo i ragazzi della III A hanno organizzato una festa a sorpresa per Giuseppe. Vista la sua grande passione per il Palermo calcio, la torta, offerta da Angelo, non poteva che riprodurre lo stemma dei rosanero. Alla festa, oltre alla mamma e alla sorella, erano presente la Preside e i docenti del cdc. Il gesto dei compagni dimostra che la scuola è ancora un luogo in cui si rinsaldano amicizie e promuovono i buoni sentimenti.

mi farà Giustizia”. Doni simbolici e graditi: da un cuscino con un cuore e una farfalla a due mazzi di fiori con mimose comprese, da una sciarpa dove è dipinto anche un cavallo, a un angioletto con in mano una rosa bianca che arriva dai giovani studenti e studentesse del Parlamento della legalità di San Cipirello /San Giuseppe Jato. Tra i doni del giorno anche una splendida litografia dell’artista Arrigo Musti che mette in risalto la bellezza della donna alla quale, però, spesso è negato il diritto di vedere e di parlare. La manifestazione si chiude con l’esibizione del cantautore Massimo Librere, con il suo

brano “Spegni la Luce”. Salvo Sardisco ha omaggiato un dono significativo e gradito: una bella sciarpa al dirigente scolastico Eliana Romana, a mamma Franca, a Massimo Librere… un modo per assicurare una presenza che riscalda e fa sentire quel dolce caldo che sa sciogliere il freddo dell’indifferenza. Mamma Franca ritorna a casa accompagnata da Nicolò Mannino… contenta ed emozionata perché in un giorno particolare ha rivissuto un’esperienza particolare … una di quelle che solo il cuore di una mamma riesce nascondere nel silenzio delle lacrime.

Il Ferrarino a Montecitorio

Nella foto, la delegazione del Parlamento della Legalità, presso la sala stampa di Montecitorio, con in mano una copia del nostro giornale d’Istituto. Gli alunni con i responsabili nazionali del Parlamento della Legalità hanno preso parte alla conferenza dal tema "Educare alla legalità e cittadinanza attiva contro il terrorismo e tutte le mafia in Europa" e hanno offerto ai presenti una copia del “Ferrarino”.

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La setti mana d ella Le ga lità

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16 marzo 201

Fede e legalità: un binomio per la vita Incontro intercoffessionale studentesco Una festa ricca di gioia, colori, inni alla vita e tanta voglia di pace. Così più di mille studenti arrivati da Paternò, Monreale, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Carini, Santa Margherita Belice e dalle scuole di ogni ordine e grado di Palermo hanno risposto positivamente all'appello del Parlamento della Legalità per dire che la Pace non è un’utopia bensì un impegno che richiede l’aiuto di tutti. Punto di incontro la splendida chiesa di stile barocco "San Giuseppe " ai Teatini dove, a causa dell'inaspettata folla, tanti studenti hanno dovuti sedersi nelle navate laterali e davanti l'altare. Applauditi i bambini dell'Istituto Comprensivo "A.Veneziano " di Monreale che, insieme a tanti cittadini della città normanna, non hanno voluto mancare a questo appuntamento di carattere regionale. E proprio i piccoli di Monreale hanno aperto la manifestazione facendo corona intorno all'altare con i loro fiori destinati alla tomba di Padre Pino Puglisi. Gli studenti di diverse religioni invocano un mondo più fraterno mentre si canta, si prega, si fa silenzio. Toccante la testimonianza di fede di Don Ugo Di Marzo, un sacerdote che sa parlare al cuore dei giovani senza usare mezzi termini per dire che è urgente ridare voce alla speranza e credere all’amore che salva. “La Pace è possibile. Esiste solo un Dio - hanno ricordato Nicolò Mannino e la prof.ssa Mariella Palermo - ed è quello dell'Amore". "Incontri come questi fanno ben sperare - ha sottolineato Salvatore Sardisco, collaboratore di presidenza del Parlamento della Legalità, - perché dinnanzi a questi giovani che arrivano da diversi luoghi della Sicilia dobbiamo chiederci, come educatori e

Legalità è rispetto delle regole

genitori, che esempio diamo quando pochi prendono a cuore le speranze e i sogni di questi meravigliosi studenti ". A tutti è stato regalato un segnalibro con una dedica che richiama il linguaggio dell'affetto tra Dio e il suo popolo "Tu sei prezioso ai miei occhi sei degno di stima e io ti amo". Ancora una volta il parlamento della legalità ha fatto positivamente breccia nel cuore dei giovani, incoraggiato dal messaggio di plauso e di incoraggiamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Presidente del senato Pietro Grasso, dal Cardinale Salvatore De Giorgi, dal Capo della Polizia Alessandro Pansa e, a cerimonia iniziata, la telefonata di incoraggiamento da parte del Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini.

A Montecitorio 18 marzo 2015

Lezione di educazione stradale del dr. Emilio Ruggeri, comandante della Polizia stradale di Caltagirone Con l’ausilio di video reali girati in occasione di gravi incidenti, l’Ispettore capo Ruggeri ha invitato gli studenti a riflettere sull’importanza dell’osservanza delle regole e ha ricordato che la loro violazione spesso può portare a tragici incidenti che spezzano giovani vite.

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17 marzo 201

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Una delegazione del Ferrara, capitanata dal prof. N. Mannino, S. Sardisco, G. D’Alascio, partecipa alla conferenza dal titolo “Educare alla legalità e cittadinanza attiva contro il terrorismo e tutte le mafie in Europa”, organizzata dal Parlamento della Legalità presso la Camera dei Deputati. All’incontro sono intervenuti il magistrato Stefano Dambruoso, il prof. Carlo Pacella e l’on. Fucsia FitzGerald Nissoli che ha espresso apprezzamento per il “Parlamento della Legalità” che ha portato all’interno di Montecitorio, un luogo appartenente a tutti gli italiani, la riflessione che l’associazione sta promuovendo sui temi della legalità a partire dall’educazione ai grandi valori della vita. Infine, l’on. Nissoli ha consegnato al prof. Mannino una statuetta della “Libertà” di New York per un arrivederci in America.


“Così ho perdonato l’assassino di mio marito”

19 marzo 2015

Tania Pisani, vedova del carabiniere scelto Claudio Pezzuto, assassinato nel 1992, racconta la sua esperienza agli alunni del Ferrara. Pubblichiamo la sua lettera di cui una copia è stata donata a tutti i componenti del Parlamento della Legalità. “Sento ancora vivo e forte il dolore della perdita del mio Claudio e solo Dio sa come ho vissuto questi anni dovendo asciugare lacrime di nascosto, guardare mio figlio negli occhi e dire "papà non potrà abbracciarti più ", ingoiando quell'atroce dolore che non mi dava e non mi dà pace. Sì, una fitta al cuore di quelle che non andranno mai via perché ti lacera il cuore e l'anima. E così domenica 30 novembre, seduta in prima fila nella Chiesa del paese dove abito, Francavilla in Sinni, accanto a Nicolò Mannino ho pregato per tutte le vittime della violenza. Ero avvolta nel silenzio della preghiera e chiedevo a Dio il senso dell'odio in un mondo creato a immagine e somiglianza di un Dio che è Amore. Mentre tanti pensieri affollavano la mia mente, ecco arrivare il momento di ricevere l'Eucaristia. Mi avvicino all'altare e avendo ricevuto l’Ostia ritorno a posto e mi preparo per ascoltare la testimonianza di Nicolò che da giorni accompagnavo unitamente all'Ass. "La Forgia del Sinni" di cui mi onoro di essere il presidente, nei Comuni vicini per delle conferenze sul tema della legalità. Mentre Nicolò parla sento in me una forte emozione e come se stesse per succedere un qualcosa di grande. Nicolò mi chiama, lo raggiungo sull'altare e lì alla richiesta di invocare il perdono di Dio per chi ha spezzato la vita di mio marito, ho pensato un attimo, la mia mente è invasa da mille pensieri: la tragedia, il dolo-

re la rabbia, il rancore, la consapevolezza di cosa avrebbe pensato il mio Claudio, non riuscivo a respirare, le lacrime solcavano il mio viso, mi sentivo catapultata in una dimensione surreale e come eco ho pensato alle parole di Gesù sulla croce "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno". Mi sono chiesta in una frazione di secondo: se Dio perdona chi gli ha fatto e gli fa del male perché non posso provare a farlo io? Avvicinata al microfono, mentre Nicolò mi invitava a parlare, con voce roca ho detto un timido "SI". Ho sentito un fuoco di serenità invadere il mio cuore perché a darmi la forza di tutto ciò è stato Dio. La gente si è stretta intorno a me e ha condiviso il mio gesto. Caro Nicolò, ecco chi è Tania oggi: una donna che, seppure forte, è rinata e sta meglio grazie a te che mi hai aiutato a imboccare la via del perdono. Io oggi sempre mano nella mano con lui, mi sento più forte e più serena e a te va il mio fraterno Grazie per avermi presentato il volto di un Dio misericordioso che compie miracoli. Un bacio a te, mio dolce e amato Claudio, che dal paradiso sarai certamente felice per aver fatto questo dono, in prossimità del Natale che sa di perdono. Un abbraccio a tutti Voi da Tania, moglie di Claudio Pezzuto, Medaglia D'Oro Al Valore Militare”. Tania Pisani Francavilla sul Sinni 30/11/2014

“L’antimafia dei fatti che sconfigge quella parolaia” Alfredo Morvillo e Giovanni Chinnici incontrano gli studenti del Ferrara 20 marzo 2015

“Voi del Parlamento della Legalità siete credibili perché manifestate fatti e dite da quale parte state con la cultura e l’azione. Difendete la libertà, perché qualcuno per voi l’ha conquistata con la vita. Dite no alle raccomandazioni e alle scorciatoie. Rimanete liberi”. È questa la sintesi dei “consigli” a braccio dati da Giovanni Chinnici, figlio del fondatore del pool antimafia Rocco Chinnici e dal Procuratore della Repubblica, Alfredo Morvillo, fratello di Francesca morta con Giovanni Falcone nella strage di Capaci. Da Bruxelles Caterina Chinnici ha registrato un video messaggio proiettato in un’aula magna colma di giovani che attenti hanno applaudito e fatto tesoro

delle riflessioni. Parole di apprezzamento e di riconoscimento all’operato del prof. Nicolò Mannino, organizzatore della Settimana della Legalità il quale ha aperto la convocazione dando lettura del messaggio pervenuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, dal Presidente del Senato Pietro Grasso, dal Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. “La mentalità mafiosa – ha detto Nicolò Mannino- si distrugge solo aprendo cuore e mente alla Vita, provando così a essere testimoni credibili di una pagina di storia che sa di riscatto”.

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La sorpresa più bella è la vita Il Ferrara sostiene l’iniziativa dell’AIL Anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato all’iniziativa di solidarietà dell’Associazione Italiana contro le Leucemie Linfomi e Mieloma (AIL). Alunni e docenti hanno contribuito con l’acquisto delle uova di Pasqua a sostenere quest’associazione nelle ricerca contro le leucemie. In 30, tutti alunni e alunne del terzo anno, nei giorni 20, 21 e 22 marzo, abbiamo partecipato ad una bella azione di volontariato, vedendo le uova di Pasqua in cinque piazze di

Palermo, insieme ai soci dell’AIL. Per noi ragazzi è stato importante e significativo poter dare una mano a chi è nel bisogno e, seppur in un periodo di crisi economica, abbiamo notato che tanta gente cerca di aiutare chi sta male. Per fortuna la generosità alberga ancora nel cuore dei palermitani. Grazie per questa importante possibilità che ci ha messi in gioco. Tuccio, Alì, Brandi, Campisi, La Perna, Lo Dico III S

Nella foto sopra, alcuni dei 30 alunni impegnati nell’attività di volontariato svolta in 5 piazze di Palermo nei giorni 20, 21 e 22 marzo. Sotto, i rappresentanti della sezione AIL di Palermo, nel mese di febbraio scorso, consegnano alla nostra Preside una Targa di ringraziamento per la partecipazione e la sensibilità dimostrata lo scorso anno dai nostri alunni.

Palermo apre le porte Il Ferrara adotta Sant’Eulalia

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Dal 14 al 16 marzo la nostra scuola ha partecipato a "Palermo apre le porte" adottando per il terzo anno consecutivo la chiesa di Sant'Eulalia. I "ferrarini" hanno indossato giacca nera e camicia bianca e con un sorriso cucito sulle labbra hanno accompagnato turisti (e non) illustrando loro quanto imparato. Abbiamo avuto visite di ogni tipo, di gente di varia provenienza e etnia e ci siamo destreggiati con padronanza nelle lingue studiate. Un grande ringraziamento va ai proff. Colletti e Campanella che hanno supervisionato il nostro operato e dato il loro supporto. Luisa Sajola IV S


I l so ndag g io

Gli alunni “promuovono” la sospensione didattica di febbraio I risultati del sondaggio sulla settimana di interruzione delle lezioni per i corsi di recupero di Giulia Ruffino e Safa Ourghemi Come sapete, l’ultima settimana del mese di febbraio scorso, la scuola ha interrotto le normali attività didattiche per consentire lo svolgimento dei corsi di recupero. Ci è sembrato opportuno chiedere a tutti gli alunni quale fosse la loro opinione riguardo la nuova organizzazione temporale dei corsi di recupero. Hanno partecipato al nostro sondaggio 488 studenti che in larga maggioranza hanno accolto in modo favorevole la novità di quest’anno. A dare un giudizio positivo è stato complessivamente il 70% degli intervistati. Esaminando più da vicino i dati raccolti, si osservano delle differenze tra le risposte degli alunni del biennio - il cui giudizio favorevole arriva al 74% rispetto a quelli del triennio che si fermano al 67%. Per quanto riguarda le motivazioni delle risposte, sembra che la maggior parte degli alunni abbia particolarmente apprezzato la possibilità, offerta dai corsi di recupero a febbraio, di colmare le lacune prima che queste pregiudichino in modo definitivo i risultati finali. E su questo sembra che tutti gli allievi, piccoli e grandi, la pensino allo stesso modo. Ciò che invece distingue maggiormente le risposte degli alunni del triennio da quelli del biennio è la preoccupazione dei più grandi di perdere la continuità e il ritmo nello studio, pre-

occupazione che non sembra turbare molti studenti del biennio (2,5%). Tuttavia, la motivazione principale di coloro che hanno espresso un giudizio negativo è costituita dal timore che l’assenza di corsi estivi determini un aumanto delle bocciature a giugno.

Che giudizio dai sulla settimana di fine febbraio durante la quale sono stati effettuati i corsi di recupero?

Biennio

Triennio

26%

33%

Negativo

Negativo

74%

67%

Positivo (da ripetere)

Positivo (da ripetere)

Quali sono i motivi della tua risposta? 1 Positivo, perché ha consentito a chi aveva lacune di colmarle e così mettersi al passo

6 Negativo, perché ci potrebbero essere più bocciati a giugno, visto che non ci saranno corsi di recupero in estate

2 Positivo, perché ha consentito a chi si era impegnato di riposarsi

7 Negativo perché è stato psicologicamente poco stimolante lavorare mentre alcuni compagni non erano impegnati a scuola

3 Positivo, perché ha consentito a chi non era coinvolto nei corsi di recupero di studiare a casa da solo 4 Positivo, perché è stato possibile organizzare attività di approfondimento o potenziamento

8 Negativo, perché coloro che sono stati a casa durante la sospensione dell’attività didattica hanno perso la continuità nello studio

5 Positivo, per altri motivi

9 Negativo, per altri motivi

1 2 3 4 5 6 7 8 9

47,4% 17% 2%

Biennio

7% 1% 22% 1% 2,5% 0,5%

1 2 3 4 5 6 7 8 9

48% 12% 4,8%

Triennio

3% 0% 18% 3% 10% 1%

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P ar li amone

Leggere? Sì, grazie!

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di Alessia Palmeri V I Nuove generazioni, nuove abitudini. Nonostante adesso i libri siano più reperibili, economici e addirittura gratuiti grazie all'introduzione della versione e-book su internet, oggi sono sempre meno i giovani che s'interessano alla lettura. Non è plausibile addurre il problema economico come ragione della disaffezione a questa abitudine. La mancanza di tempo è un altro pretesto usato di frequente. A ben vedere però il vero problema non sono i mezzi, numerosi e diversificati, la vera grande colpevole sembra piuttosto essere la pigrizia. Per leggere basta poco, è una pratica che può richiedere anche pochi minuti al giorno (15-20); di tempo, ahimé, ne sperperiamo molto di più a smanettare senza scopo con cellulari e tablet! Ma perché i ragazzi, pur avendo tempo a disposizione, non lo dedicano alla lettura? Sono distratti da innumerevoli altri stimoli che richiedono attenzione passiva e quindi preferiscono stare davanti al computer, giocare ai videogame, messaggiare; leggere invece richiede almeno un po’ di concentrazione quindi un certo sforzo mentale. Allora si potrebbe dire che non è proprio che i giovani non amino leggere, è solo che non amano la fatica. Ma ne siamo veramente sicuri? In realtà potreb-

be essere solo un fraintendimento, perché i più associano la lettura ad un esercizio obbligatorio, scolastico, che nulla ha a che fare però con l’esperienza personale e creativa “del libro” che ho scelto fra mille. Il racconto è in grado di proiettarmi nel tempo e nello spazio, sa trasmettermi emozioni, paure e suggestioni solo attraverso la forza della parola e, in ultimo è in grado di arricchire il mondo delle mie parole! I proff. lo chiamano lessico! Leggere ci distrae, ci consola nei momenti di sconforto, ci rende più liberi, nutre lo spirito, ci migliora. La lettura è in grado di renderci più coscienti e consapevoli, più creativi, padroni della lingua e dei nostri stessi pensieri e perciò meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti. Facendoci muovere nel tempo e nello spazio, la lettura arricchisce le nostre esistenze. La lettura non è solo della mente. Saper godere di una bella frase, della perfetta eloquenza di uno scrittore, dell'architettura ben progettata di un romanzo, è un piacere intellettuale e sensuale.

Una vita spezzata e un sogno mancato di Luisa Sajola IV S Sono una persona a cui piace sognare. La maggior parte del tempo speso a letto l'ho sprecato così: sognando, immaginando. Penso che ognuno di noi faccia la stessa cosa almeno una volta al giorno, e non necessariamente nel calore delle proprie coperte. Potrebbero definirci come la generazione dei sognatori, solo che, a volte, questi sogni ci vengono strappati dalle mani nel modo più crudele, quando addirittura siamo in procinto di imprigionarli nei nostri pugni chiusi. Aldo Naro ne è un esempio, un esempio che sembra aver colpito ognuno di noi, me compresa. Non conoscevo Aldo, eppure la sua storia riesce a rendermi triste in modi inimmaginabili, forse perché sono fin troppo brava ad immedesimarmi...

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In questo momento non scrivo perché è qualcosa che amo fare. In questo momento scrivo perché voglio parlare al cuore delle persone, perché voglio risvegliare emozioni e brividi nei corpi di chi mi legge. Hanno ucciso una persona che appariva meravigliosa da ogni prospettiva, h a n n o ucciso un uomo che era appena riuscito a pensare di avercela fatta, ma più di tutto gli hanno ucciso i sogni. Non c'è cosa più brutta. Perché, ragazzi, se riescono a toglierci anche le nostre speranze, cosa ci rimane? Anch'io desidero continuare gli studi, arrivare esattamente dove Aldo è arri-

vato, anch'io ambisco a rendere fiera me stessa e chi mi sta accanto e, per la miseria, probabilmente anch'io avrò voglia di festeggiare quando riuscirò nel mio intento. Il problema è che non vorrei essere ricordata come una di quelle persone arrivate a metà strada. Forse è per questo che ci sentiamo così vicini ad Aldo, forse perché riusciamo a comprendere o ad immaginare benissimo la gioia che è riuscito a provare poche ore prima di lasciare tutto... o forse perché vedere morire le proprie ambizioni è una di quelle paura che potrebbe toglierci il fiato. Penso che la

sua storia dovrebbe incoraggiarci, dovrebbe spingerci a fare ciò che lui non può più compiere. Dottori, scrittori, professori, imprenditori, musicisti; non importa cosa si sogni, ciò che importa davvero è concretizzare le nostre speranze. C'è bisogno di ambizione, di intraprendenza! C'è bisogno di essere fieri dei nostri sogni e crescerli come se fossero vere e proprie creature, le nostre creature. L'immaginazione ci rende artisti incredibili, ma i sogni sono la nostra umanità. I sogni, non la violenza. La violenza non può far altro che lasciarci cadere nel vuoto, distruggerci, darci calci contro la nuca e lasciarci sanguinare. Sogniamo ragazzi, sogniamo e non smettiamo di farlo mai. I sogni sono le nostre ali. Sta a noi decidere se spiccare il volo realizzandoli.


La s trag e di Tu nisi

La ferma condanna della scuola Come Preside di questo istituto, che è un’istituzione dello Stato, espressione vivente dei valori della democrazia, intendo esprimere la mia ferma condanna di ogni atto terroristico. So di interpretare il cordoglio unanime di tutti coloro che vivono la scuola come luogo della formazione e della crescita democratica delle ragazze e dei ragazzi, che aborriscono azioni criminali e vili che colpiscono vittime innocenti e creano terrore col fine di intimorire e contrastare i valori della convivenza civile, integrata e aperta. Non ci sono parole adeguate per rendere immediatamente comprensibile un sentimento di repulsione verso ogni forma di fanatismo, verso ogni espressione o azione di violenza cieca, volutamente indirizzata a mortificare i principi della democrazia oltre che della vita umana in sé. Per questo invito caldamente le docenti ed i docenti a far riflettere ragazze e ragazzi sulla strage di Tunisi del 18 marzo 2015, a fornire informazioni avvalendosi di diverse fonti a ché si possa avere un’idea mai di parte e sempre al di sopra delle parti, a ché il senso critico che mettiamo tra le nostre finalità educative abbia reale concretezza. Invito anche attraverso le nostre giovani ed i nostri giovani, a promuovere nelle famiglie un confronto che salvaguardi i principi più elementari della nostra costituzione che condannano tutte le azioni terroristiche . La Dirigente Scolastica Eliana Romano

Omofobia: diritti e discriminiazione di Luana Meli È molto triste il fatto che continuino ad esistere le discriminazioni, sia da parte della popolazione sia da parte di chi ci governa. Credo che tutti abbiano il diritto di vivere e di amare e, pensandoci bene, un po’ tutti ci amiamo in modo diverso e questo lo accettiamo, allora perché non accettare anche un diverso modo di amare? Penso anche che ognuno di noi nasca bisessuale, poi, con la crescita fisica, si deciderà quale tendenza abbia il sopravvento su ognuno di noi e penso che tutti abbiano il diritto di scegliere le proprie tendenze sessuali; in fondo il mondo è pieno di tendenze di ogni tipo, allora perché discriminare l’omosessualità? Personalmente conosco tante persone omosessuali, però noto

che, ultimamente, un bel po’ di persone ne parlano come se fosse una moda e su questo non sono d’accordo, penso però che gli omosessuali debbano potersi sposare come le coppie eterosessuali, anche se la Chiesa non lo permette. Altro problema che riguarda l’omosessualità è quello che impedisce loro di adottare: perché due persone gay non possono adottare un bambino? Due uomini o due donne, qui in Italia, non possono farlo, perché c’è tanta gente ignorante, che non ha 10 minuti di tempo, per spiegare ai loro bambini che “diverso” non è sbagliato, è semplicemente diverso! segue a pag 17

Ancora terrore e sangue Ci sarà mai la pace? di Firdaous Erradi III R Un'altra strage, e dittature? Certamente no! Per un'altra aggressio- realizzarla occorre garantire ne terroristica con- libertà e giustizia, i due valori tro cittadini inno- sono complementari e non ci centi. Con dolore può esse l'una senza l'altra. La abbiamo appreso pace è ciò che noi umani ci la notizia del gra- ostiniamo a definire con poche vissimo attentato di Tunisi, lettere senza renderci conto che messo in atto da elementi cri- in realtà nasconde un intero minali affiliati in qualche universo. È strano perché se ne maniera alla galassia terroristi- parla molto, tutti la reclamano ca, che è nota come Daesh. ma nessuno sa ben definirla. La Ormai non c'è più un attimo di pace dovrebbe essere una priotregua, si susseguono eventi di rità per ogni individuo, perché cui ignoriamo le cause e di cui è la condizione necessaria per non sappiamo prevedere le vivere una vita serena ed in conseguenze. Altri morti e feri- pieno godimento. È un sentiti; turisti - alcuni dei quali mento che alberga nel cuore nostri concittadini - che stava- dell'uomo e l'uomo che ha la no visitando il museo del fortuna di essere in pace con se Bardo, una delle perle culturali stesso e con il mondo intero del Nord Africa e del mondo non ha paura di vivere la vita Islamico. Innanzitutto, esprimo con tutti i suoi risvolti negativi il mio cordoglio alle famiglie che inevitabilmente, prima o di coloro che nell'attentato poi, dovrà affrontare come la hanno perso la vita e la più sen- malattia, la sofferenza, la morte tita e totale solidarietà a tutti etc.. La pace è o dovrebbe essecoloro che sono stati vittime di re uno stato d'equilibrio che questa azione crudele, con la difficilmente riusciamo a ragquale non solo le persone, ma giungere perché tendiamo semanche la Tunisia, il suo popolo pre a pensare troppo a noi stese le sue istituzioni hanno subi- si e disinteressarci degli altri. to la violenza terroristica. Il Ghandi, il padre della non vioterrorismo è un pesce feroce lenza, affermava che "la feliciche si nutre di menzogne e tà e la pace del cuore nascono ignoranza. Il mediterraneo dalla coscienza di fare ciò che deve tornare ad essere un mare riteniamo giusto e doveroso, di pace, una via di scambi pro- non dal fare ciò che gli altri ficui e non oscura minaccia, dicono e fanno". Ma la diffusa tomba di disperati. Al fine di infelicità dimostra che l’uomo realizzare questo obbiettivo è ancora molto lontano dal ragservono lucidità, buone infor- giungimento di questo stato di mazioni, misericordia e onestà. equilibri. Gli attacchi terroristiLe bocche della gente si riem- ci come quello di Tunisi sono piono di questa parola: pace, la conferma che l’umanità trama come realizzarla effettiva- scura troppo spesso i veri valomente? La pace può esistere se ri per seguire ideali falsi e ci sono ancora disuguaglianze dannosi.

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5 0 sfum ature di gr ig i o

Solo un grande senso d’inquietudine e vuoto

Preferisco “La solitudine dei numeri primi”

di Claudia Puccio IV M

di Eleonora Balistreri

Il 14 febbraio 2015 è stato un giorno triste per molti ragazzi. Depressi, rassegnati, esauriti, sono stati costretti dalle loro fidanzate a prenotare i biglietti del cinema per “Cinquanta sfumature di grigio”. E così quel giorno abbiamo avuto cinema pieni di coppie che guardavano questo film mano nella mano, le ragazze ansiose, esaltate, innamorate ed entusiaste, e i ragazzi annoiati, con un falso sorriso sulle labbra, nella speranza che, almeno nel giorno di San Valentino, il loro sacrificio sarebbe stato ricompensato a fine serata. Per chi ancora non l’avesse capito, questo film tratta la storia di un maniaco del controllo con un passato da scordare ma che ha delle evidenti conseguenze sul presente, il cui nome è Christian Grey (le famose cinquanta sfumature sono le sue), il quale fa una proposta indecente su contratto ad un’ingenua e romantica studentessa, Anastasia Steele. E da qui comincia la loro intricata storia, che non sarà del tutto comprensibile neanche a fine film, dato che, a quanto pare, ci saranno due sequel, come coi libri. Credo che tutti quanti s’immaginassero una storia più erotica, ma in realtà non saprei neanch’io come definirla. Le scene, chiamiamole così, “forti” sono molto ristrette, e non solo per durata, ma nel senso che ci si aspettava anche di più, e viceversa forse ci sono troppo scene “romantico-drammatiche”, nelle quali la sceneggiatura è un po’ banale e non si riesce a carpire molto della storia del nostro Mr. Grey. È un continuo di «Ti voglio, ti lascio, mi piaci, ti bacio, ti seduco, me ne vado, io ti amo, ma tu un si capisce!». Per le

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amanti delle storie strane e complicate questo è il film perfetto! Al resto di voi lo sconsiglio perché, nonostante abbia fatto un gran numero d’incassi, solo al primo weekend (le famose fidanzate «dominatrici»), credo sia un film che non lasci nulla dentro se non un senso d’inquietudine e di vuoto. Perché ricorrere a numeri così grandi? È risaputo che il numero perfetto è il tre, come il numero delle cose di cui ha bisogno il nostro Mr. Grey: un buono psicologo, una gomma per cancellare qualche sfumatura e un corso di recitazione!

Il libro Cinquanta sfumature di grigio, e poi anche il film, ci hanno mostrato come alcune persone a volte hanno bisogno di soffrire per amare. Ma se la situazione fosse completamente opposta? Se fosse, al contrario, necessario amare per non soffrire? Se fosse necessario amare per superare la sofferenza che la vita comporta? E se, poi, si scegliesse di amare qualcuno che soffre come noi, o forse più di noi? Forse la sua solitudine potrebbe consolarci e sciogliere la

nostra, liberandoci. Cosa succede se queste due vite si incontrano? Ecco il senso di La solitudine dei numeri primi, film di Saverio Costanzo tratto dal romanzo di Paolo Giordano. Alice e Mattia sono due adolescenti che, con un’ infanzia traumatica alle spalle, saranno per sempre accompagnati dai “fantasmi” del loro passato. Alice ha un'infanzia schiacciata dalla personalità ingombrante di un padre egoista che nutriva grandi aspettative nei suoi confronti – voleva che lei diventasse una sciatrice professionista - ma, durante una lezione di sci, un incidente la rende per sempre zoppa. Anche nel passato di Mattia c’è un trauma. Mattia e Michela erano due gemelli, Michela era però affetta da autismo; è per questo che i due bambini venivano sempre esclusi dal gruppo classe. Un giorno, i due vengono invitati al compleanno di un compagno di classe; Mattia, che prova vergogna nei confronti della sorellina, prende la combattuta decisione di lasciarla in un parco ad aspettarlo finché la festa non fosse finita. (segue nella pag. accanto)

Un film sgradevole e insensato di Edoardo Edokpaigbe Finalmente ho visto questo maledetto film 50 sfumature di grigio (ma solo perché mi hanno costretto a vederlo). C'é molto da dire su questo film sgradevole e insensato: il gioco che si instaura tra i due protagonisti può anche essere interessante, almeno fino a quando lui non ammette e dimostra di essere solo un depresso, agitato, deviato e psicopatico, insomma uno che in realtà ha TUTTO, ma non se rende conto. Non gli basta niente per essere felice e appagato, tanto che per sentirsi davvero bene ha bisogno di punire la sua partner a frustrate, umiliandola e facendola sentire solo un oggetto su cui sfogare le sue perversioni. Il bello è che ci sono veramente donne che vorrebbero un uomo come Christian Grey al proprio fianco! È davvero questo che volete da un uomo? Essere manipolate, controllate, seviziate e umiliate, senza che vi venga dimostrato un briciolo di sentimento? Volete proprio essere trattate come oggetti usa e getta? Beh, contente voi ... E poi magari festeggiate anche la festa della donna, manifestate contro la violenza sulle donne! Povero mondo! Donne, svegliatevi una buona volta, siamo nel 2015, avreste già dovuto capire che non siete state create per essere trattate come oggetti "USA E GETTA", ma come DONNE, cioè esseri umani.


Oltre il make-up, l'amore! di Chiara Arrivas IVM Vi siete mai chiesti perché, in questi ultimi anni, stanno aprendo moltissimi negozi di intimo, di profumeria e in generale di estetica? Per estetica intendiamo come siamo all’esterno: alti, bassi, mori, biondi, grassi, magri. Non ci siamo mai soffermati sul perché sono proprio questi i negozi che ultimamente vediamo sempre di più a ogni angolo di strada della nostra città, eppure dovremmo cercare di capirlo. Sarà perché ormai apparire è più importante di essere? Ci impegniamo tanto a essere “perfetti” fuori per piacere alle persone, anche se quello che vogliamo davvero è

essere accettati per quello che siamo dentro. Aspettate un momento, ma allora noi CHE SIAMO? Veramente siamo dei capelli biondi ondulati o dei jeans attillati all’ultima moda? È questo ciò che siamo? Allora, se così fosse, quando incontriamo una persona e pensiamo di essercene innamorati, forse non è il suo comportamento ad attrarci, il suo sguardo o ciò che trasmette o il modo in cui quella persona ci fa sentire: ci innamoriamo di un fisico perfetto, di una quarta imbottita, di un paio jeans costosi e firmati. Davvero le cose stanno così? Se ciò che importa è essere voluti, desiderati, questo non comporta necessariamente

Preferisco “La solitudine dei numeri primi”

essere amati. L’amore è qualcosa che va oltre ciò che gli occhi vedono, al contrario è qualcosa che gli occhi trasmettono. Ma la paura dei veri sentimenti, che possono diventare anche tanto forti, e di assumersi la responsabilità di vivere storie serie, ci porta spesso a non "provare": e non parlo di un nuovo cocktail o di una nuova ricetta, parlo di provare a livello emotivo e profondo, a met-

tersi in gioco in tutto e per tutto con una persona che, anche se non corrisponde ai canoni che l'estetica comune vorrebbe imporci, potrebbe essere quella che ci fa sentire davvero noi stessi, che ci rende felici. La persona con cui crescere e condividere molte esperienze o, cosa ancor più bella, con cui un giorno arrivare a condividere la vita.

Omofobia: diritti e discriminiazione segue da pag. 15

(segue dalla pag. accanto) Michela non verrà mai più ritrovata: di questo segreto di Mattia verrà a conoscenza solo Alice. Durante l’adolescenza, Alice veniva sempre esclusa da tutti a causa del suo essere zoppa e per questo soffre di una forma di anoressia nervosa. Grazie all’amicizia con Viola, sua compagna di classe molto popolare, la ragazza viene invitata ad una sua festa e lì conosce Mattia, ragazzo altrettanto segnato dalla sua infanzia e ormai affetto da patologia autolesionistica. Dopo questo episodio, tra i due nascerà un’amicizia e continueranno a frequentarsi anche dopo il diploma, nonostante sceglieranno facoltà diverse. Alice conoscerà Fabio, un medico dell’ospedale dove verrà ricoverata la madre per un tumore, si innamorerà di lui e si sposeranno dopo la morte della mamma di Alice. Il matrimonio fra i due andrà in malora quando Alice scoprirà di non potere concepire. Mattia intanto continuerà la sua vita all’estero e conoscerà un’altra donna con cui passerà solo una notte. Ma il filo rosso che unisce Mattia e Alice non si spezza. Riusciranno i due protagonisti a rincontrarsi? O trascorreranno le loro vite da numeri primi, vicinissimi fra loro, ma non abbastanza da toccarsi? Lo scoprirete solo leggendo questo forte e bellissimo romanzo, esordio di un giovane scrittore e vincitore di due importanti premi letterari. La trama avvincente riflette su tematiche umanamente difficili, ma così vere e struggenti che il tratto di una penna talvolta può rendere reali. I due protagonisti sono devastati dal proprio vissuto familiare e sembra non vogliano darsi la possibilità di evadere dai loro problemi. Lo stile di scrittura è scorrevole e non particolarmente articolata, di facile approccio per un vasto pubblico di lettori. Il narratore è onnisciente e aleggia su tutto e tutti, scavando nell'intimo di ciascuno

In tante famiglie eterosessuali, però, i figli vengono uccisi dai genitori o violentati o abusati e crescono in un ambiente familiare inappropriato; è naturale che questo influisca negativamente sulla crescita di un bambino, come se fosse vietato far crescere un bambino serenamente e con amore. In Spagna le leggi tutelano maggiormente gli omosessuali e le persone hanno meno problemi legati alla discriminazione rispetto all’Italia.. Un anno fa il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha affermato in un’intervista: “Dico sì ai matrimoni gay, chi sono io per fermare il vero amore?”. Il fatto che due persone gay decidano di affrontare insieme questa odiosa forma di discriminazione è per me una grande manifestazione d’amore e penso, allora, che il vero amore consista nell’amarsi, nonostante tutto! Per fortuna esistono Nazioni civili come la Spagna e politici intelligenti e sensibili come Obama; ci sono anche grandi manifestazioni pacifiche come i “gay pride”, in cui gli omosessuali possono manifestare il loro orgoglio e cercano di fare capire al mondo che esistono anche loro. Sono persone come noi e non hanno nulla di diverso da noi, tranne il modo d’intendere la sessualità. Quest’anno ho partecipato al “gay pride”, che si è tenuto qui a Palermo, e sono stata bene: erano tutti molto felici e festosi e mi sentivo a mio agio. La cosa che mi faceva più piacere era il fatto che ognuno era se stesso e non doveva nascondersi. Spero che l’Italia si svegli presto dal suo lungo sonno e non solo riguardo all’omofobia, ma riguardo al rifiuto di ogni tipo di discriminazione.

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A gor à

Cinema che passione! Rubrica a cura di Claudia Puccio IV M

Divergent Il coraggio di trovare se stessi Trovare se stessi, essere se stessi, non è facile per gli adulti, figuriamoci per i ragazzi! Questo è il tema del film che abbiamo visto mercoledì 11 marzo al cinema: “Divergent”, una young adult story di fantascienza. Il film, tratto dall’omonimo romanzo, è ambientato in un futuro utopistico, nel quale la società è organizzata in cinque fazioni: Abneganti (altruisti), Pacifici (sempre felici), Candidi (onesti), Eruditi (esercitano la logica e ricercaqno la conoscenza) e Intrepidi (coraggiosi). La giovane Beatrice deve affrontare un esame per determinare a quale fazione appartiene. Scoprendo di non appartenere a nessuna di esse e

di essere quindi una Divergente, nasconderà la sua vera natura (finché potrà) e si unirà agli Intrepidi. Ma presto i potenti cercheranno di sottomettere la società e di eliminare i Divergenti, in quanto non possono essere controllati. Dunque da cosa scaturisce il potere? Una popolazione che svolge solo il proprio lavoro (ammesso che ne abbia uno) e non si pone domande su nulla, è una società che può essere controllata perché è ignorante; ma una società che si chiede cosa ci sia dietro quel lavoro che svolge (o che non svolge), è una società che ha sete di conoscenza, di verità, di libertà. Nella società ci sono certe convenzioni che non ci permettono di dare sfogo alla nostra personalità, che ci fanno vergo-

to Torneo di calcet Ci siamo quasi!

gnare di essere noi stessi, e di conseguenza nemmeno ci danno la possibilità di scoprirci fino in fondo. «Il futuro appartiene a coloro che sanno qual è il loro posto», ma spesso occupiamo un posto senza rendercene conto, costretti (direttamente o no) da chi ci sta intorno. In questo film si rappresenta una società che non lascia liberi di essere chi si vuole, nella quale si deve per forza appartenere ad una ed una sola categoria di persone. Vi si può leggere una metafora del mondo contemporaneo, che induce le menti a una mutazione in senso materialistico consumistico ed egoistico per far sì che gli individui divengano consumatori perfetti all’interno del sistema economico. Ma i Divergenti si oppongono: loro non vogliono

essere una cosa sola. Loro vogliono essere altruisti, intelligenti, onesti, intrepidi e pacifici. Solo unendo tutte queste caratteristiche si può ottenere un individuo integro e quindi una società integra, veramente umana. Al contrario, se si è una sola di queste virtù, si rischia di diventare estremisti perché si porta avanti un solo valore umano – e dunque anche nella maniera sbagliata -, mentre di valori ne esistono tanti e ognuno ha la sua importanza. Allora perché dividersi solo perché si è diversi? A coloro che hanno amato questa pellicola, consiglio la visione del sequel, “Insurgent”, nei cinema da giovedì 19 marzo.

Il Palermo non sa più vincere di Vincenzo Baiamonte V R

Dopo tanti mesi di attesa e rinvii causati anche dall’agitazione studentesca del mese di dicembre, finalmente sta per partire il torneo di calcetto. Il calcio d’inizio è previsto per giorno 13 aprile, quando le classi del triennio saranno impegnate nella seguitissima competizione d’Istituto che ha sempre regalato grande spettacolo. Lo scorso anno, la migliore squadra in campo è stata la V S. E quest’anno quale formazione si aggiudicherà il prestigioso titolo di CAMPIONI DEL FERRARA? . Vincenzo Baiamonte

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Il girone di andata si era chiuso con tanti buoni propositi e tante ambizioni per il Palermo, però nel girone di ritorno, i rosa hanno collezionato appena 3 vittorie 4 pareggi e 4 sconfitte . Risultati che hanno spento le ambizioni europee e che hanno riportato i tifosi e la squadra con i piedi per terra. Nell'ultimo mese i rosa hanno pareggiato 2 volte così come 2 volte hanno perso. Ciò che è più grave però è che i gol realizzati sono stati pari a zero! Sicuramente ciò e' dovu-

to ad un calo fisico improvviso che ha colpito la maggior parte dei giocatori, su tutti i gioielli Vazquez e Dybala che sembra non sappiano più far gol. Ormai per nostra fortuna la salvezza sembra assicurata poiché mancano appena 5 punti per mantenere la categoria. Una cosa tuttavia è certa: in questa stagione abbiamo imparato che non si deve mai dare nulla per scontato e che non si può mai mollare di un centimetro altrimenti si potrebbe inciampare in incidenti di percorso che potrebbero risultare fatali.


Music & rel ax

Che mondo sarebbe senza la musica? di Danilo Aliotta V I All about that bass è il singolo di debutto di Meghan Trainor. La canzone è molto musicale e orecchiabile, infatti rimane subito in testa. Apparentemente, come si nota nel ritornello, la canzone sembra raccontare di un interesse musicale come si deduce dalle parole "Perché tu sai che vado matta per quel basso, per quel basso non per gli acuti" in realtá il senso della canzone è ben diverso, infatti il testo si regge su un gioco di parole ed assonanze; in inglese infatti, sostituendo la parola bass (basso) con butt (sedere) e treble (acuti) con trouble (problemi)

la frase diventa " Perché tu sai che vado matta per quel sedere, quel sedere nessun problema", nel senso che la cantante è fiera del suo sedere e non ha problemi. La cantante stessa ha rilasciato, infatti, un'intervista in cui conferma che l'oggetto di quella frase è il sedere. L'intera canzone ha come tema principale l'accettazione del proprio corpo così com'è, indipendentemente dalla propria taglia e misura come ha ribadito la cantante in un' intervista, in quell’occasione Megan Trainer riconosce di non essere magra affermando inoltre che

ciò non le impedisce di ballare e scatenarsi come qualsiasi ragazza della sua età farebbe. Il merito più grande sta nell’essere riuscita ad interpretare questa canzone in un modo ironico rappresentando una piaga sociale diffusa tra gli adolescenti. Il videoclip è veramente esplicito, colorato ironico. È l’ennesima denuncia di una società che, nonostante le belle parole, rappresenta ancora la donna secondo un ideale innaturale, che può essere raggiunto solo a costo di rinunce continue, la più grave la rinuncia a se stessi.

All about that bass

that Photoshop We know that shit ain’t real Come on now, make it stop If you got beauty beauty just raise ‘em up ‘Cause every inch of you is perfect From the bottom to the top Yeah, my momma she told me don’t worry about your size She says, boys they like a little more booty to hold at night You know I won’t be no stickfigure, silicone Barbie doll, So, if that’s what’s you’re into Then go ahead and move along Because you know I’m all.... .I’m bringing booty back

Go ahead and tell them skinny bitches Hey No, I’m just playing I know you think you’re fat, But I’m here to tell you that, Every inch of you is perfect from the bottom to the top Yeah, my momma she told me don’t worry about your size She says, boys they like a little more booty to hold at night You know I won’t be no stickfigure, silicone Barbie doll, So, if that’s what’s you’re into Then go ahead and move along Because you know I’m all about that bass....

Because you know I’m all about that bass, ‘Bout that bass, no treble I’m all ’bout that bass, ’bout that bass, no treble I’m all ’bout that bass, ’bout that bass, no treble I’m all ’bout that bass, ’bout that bass Yeah it’s pretty clear, I ain’t no size two But I can shake it, shake it like I’m supposed to do ‘Cause I got that boom boom that all the boys chase All the right junk in all the right places I see the magazines working

Ecco i nostri proff. ... in “versione fumetto” Le persone, si sa, possono avere dei tratti somatici in comune. Ma la somiglianza si potrebbe avere anche con personaggi dei cartoni animati. Ecco quelli che ci sono venuti in mente osservando i nostri proff. Fate pervenire in redazione altri “abbinamenti” senza timore. Siamo sicuri che ai nostri insegnanti non manchi una sana dose di autoironia. Gli alunni della IV R

Colletti

Culotta

Muscato

Ardizzone

Castiglione

Top 10 Digital Download 1. Ellie goulding- love me like you do 2. Hozier- Take me to the church 3. Bruno Mars- uptown funk 4. Rihanna- Fourfiveseconds 5. Ed sheeran- thinking out loud 6. Marco MengoniGuerriero 7.Fedez feat Francesca Michelin- Magnifico 8. Il volo- Grande amore 9. Jovanotti- Sabato 10. Annalisa- una finestra tra le stelle

Top 10 CD 1. Madonna- Rebel Heart 2.Jovanotti- Lorenzo 2015cc 3. Il volo- Sanremo Grande Amore 4. Nek- Prima di parlare 5.Tiziano Ferro- Tzn the best of Tiziano Ferro 6. Dear jack- Domani è un altro film seconda parte 7. J-ax- il bello d'esser brutti 8. Marco Mengoni- Parole in circolo 9 Gianna Nannini- Hitalia 10. Noel Gallagher's High Flying Birds- Chasing yesterday

DIZIONARIO Siculo-Inglese “Pi babbiari”

“Per imparare”

(traduzioni letterali)

(modi di dire equivalenti )

People who eat leave crumbs Cu mangia fa munnichi

It serves you right Accussì t’anzingni He who pays the piper calls the tune ‘U quartararu metti lu manicu unni voli iddu If you give an inch, he’ll take an yard Pigghiarisi a manu cu’ tuttu ‘u vrazzu

People who handle things don’t suffer Cu manìa ‘un pinìa And the dog is dead E murìu ‘u cani

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I vostri Click

tri scatti migliori relativi Inviate alla redazione i vos alle curiosità della nostra ai progetti, alle attività o k più originali scuola. Pubblicheremo i clic

Settimana del donacibo Tra le scuole che hanno aderito alla IX settimana del donacibo non poteva certo mancare il Ferrara! E così, dal 9 al 14 marzo, alunni, docenti e tutto il personale hanno offerto generi alimentari da destinare al il Banco di Solidarietà.

hermo c s e d n a r g l u “lezione” s

La prof.ssa Vaiana con alcuni alunni davanti al cinema “Rouge et noir”. Mercoledì 11 marzo, infatti, grazie al progetto “La scuola al cinema”, gli alunni hanno assistito alla proiezione del film Divergent di Neil Burger. La pellicola, particolarmente apprezzata dagli studenti, ha fornito diversi spunti di riflessione nei dibattiti in classe.

La SMS “M.Teresa di Calcutta” al Ferrara

Scienze motorie All’aperto è meglio!

Nei giorni 9 e 10 marzo, 5 classi hanno svolto le lezioni di ed. fisica presso il “Foro Italico”; nonostante il tempo non proprio clemente, i ragazzi hanno decisamente apprezzato l’iniziativa.

Pasqua solidale grazie alle uova AIL

La prof. ssa Palermo e la dott.ssa Marisa Minutella distribuiscono le 57 uova dell’AIL acquistate dagli alunni e dai proff della nostra scuola. 685€ la cifra raccolta.

Le prof.sse Varisco e Grasso accolgono gli alunni della SMS “M. Teresa di Calcutta” in visita al Ferrara durante il periodo di orientamento. Quest’anno si è registrato un aumento delle nuove iscrizioni, soprattutto per l’indirizzo Turistico.

Il Ferrarino approda a Sanremo Nella foto, il Pres. del Parlamento della Legalità, prof. Mannino, presso il Palafiori di Sanremo con una copia del nostro giornale. Le riflessioni e i pensieri dei nostri alunni hanno varcato i confini della nostra Regione! In tanti si sono complimentati con la redazione de “IL FERRARINO" che dà voce alle numerose iniziative del Ferrara facendole conoscere anche all’esterno della scuola.


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