RCC: real world evidence di pembrolizumab + lenvatinib. Il progetto ARON-1

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Istantanee di oncologia medica

RCC: real world evidence di pembrolizumab + lenvatinib. Il progetto ARON-1

Matteo Santoni

UOC Oncologia AST Macerata – Ospedale di Macerata

Sebastiano Buti

Dipartimento di Medicina e Chirurgia - Università di Parma

UO Oncologia - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Introduzione

Negli ultimi anni, gli studi clinici basati su dati real world (RWE, Real World Evidence) stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale nella ricerca oncologica. A differenza degli studi clinici randomizzati (RCT, Randomized Controlled Trial), che si svolgono in contesti altamente controllati e su popolazioni selezionate, gli studi real world analizzano l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti nella pratica clinica quotidiana. Ciò significa che considerano una popolazione più ampia e diversificata, inclusi pazienti spesso esclusi dai trial tradizionali come gli anziani, quelli con comorbilità o condizioni socio-economiche svantaggiate.

L’oncologia è una disciplina in continua evoluzione, con l’introduzione costante di nuove terapie target, immunoterapie e approcci personalizzati. Tuttavia, l’efficacia osservata nell’ambito di un trial non sempre si riflette negli esiti clinici reali. Gli studi real world permettono di colmare questo divario, fornendo dati preziosi su aderenza, persistenza, tossicità nella vita quotidiana e impatto sulla qualità della vita. Inoltre, possono contribuire a identificare sottogruppi di pazienti che traggono maggior beneficio da determinati trattamenti, o che invece risultano più a rischio di effetti collaterali.

Dal punto di vista regolatorio e decisionale, le evidenze real world stanno assumendo un ruolo chiave. Agenzie come European Medicines Agency (EMA) e Food and Drug Administration (FDA) considerano sempre più spesso i dati di Real World Evidence per supportare decisioni su approvazioni, rimborsi e modifiche alle indicazioni terapeutiche. Anche i decisori sanitari e i clinici possono usare queste informazioni per ottimizzare l’allocazione delle risorse e migliorare i percorsi di cura.

Studio RWE sulla combinazione di pembrolizumab e lenvatinib (ARON-1)

Lo studio CLEAR 1 è uno studio che ha cambiato la nostra pratica clinica, data la possibilità di introdurre nell’armamentario terapeutico la combinazione di pembrolizumab e lenvatinib. L’ARON Working Group è un gruppo – una famiglia ormai – di ricercatori provenienti da tutto il mondo esperti nel trattamento dei pazienti affetti da neoplasia del tratto genitourinario. Il gruppo è nato dalla volontà di condividere esperienze di Real World Evidence nel tentativo di osservare l’efficacia e la tollerabilità dei trattamenti emergenti nella pratica clinica, con un focus sull’accessibilità delle cure nel mondo.

Lo studio ARON-12 riguardante la combinazione di pembrolizumab e lenvatinib è stato pubblicato sulla rivista “Cancer Immunology Immunotherapy ” nel 2025. Camillo Porta (Responsabile UOC Oncologia AOU Policlinico di Bari, Università degli Studi Aldo Moro) ha guidato la raccolta di dati provenienti da oltre 30 Centri di 18 nazioni.

Lo studio ha incluso 202 pazienti che in prima linea hanno ricevuto la combinazione, di cui 171 pazienti

erano a istologia a cellule chiare, 15 pazienti papillari e 16 con istologie varie. Questi pazienti sono simili per caratteristiche cliniche a quelli dello studio

CLEAR. Circa il 50% dei pazienti aveva comunque caratteristiche da gruppo intermedio e il restante 50% era diviso sostanzialmente a metà tra pazienti con caratteristiche good risk e pazienti con caratteristiche poor risk

Il mancato raggiungimento della mediana di Overall Survival (OS) è legato alla durata ancora breve del follow-up, che è di circa 15 mesi. Il dato di Progression Free Survival (PFS) è in linea con lo studio, perché sono 25,6 i mesi di mediana di PFS.

Un dato che emerge dallo studio è anche la quota di pazienti che comunque, una volta progrediti, hanno eseguito una linea successiva di trattamento, ottenendo una mediana di PFS di circa dodici mesi.

Per quanto riguarda l’Overall Response Rate (ORR) c’era già stato in precedenza uno studio sempre del nostro gruppo, coordinato da Daniele Santini 3 (Direttore UOC Oncologia Medica A AOU Policlinico Umberto I di Roma), in cui era stato dimostrato come il dato di primary refractory fosse il più basso per

Figura 1. L’associazione

Tabella 1. Patient characteristics

BMI, Body Mass Index.

Fonte: Cancer Immunol Immunother 2025;74(7):196.

(26)

Figura 2. Overall Survival and Progression-Free Survival in mRCC patients treated with first-line pembrolizumab plus Lenvatinib

Fonte: Cancer Immunol Immunother 2025;74(7):196.

Figura 3. 12-months and 24-month landmark analyses for Overall Survival and Progression-Free Survival in mRCC patients treated with first-line pembrolizumab plus Lenvatinib

Fonte: Cancer Immunol Immunother 2025;74(7):196.

la combinazione di pembrolizumab e lenvatinib tra quelle che avevamo analizzato. In questo caso la casistica è stata espansa, a conferma del fatto che comunque, fortunatamente, sta diventando sempre più raro il rischio per i pazienti che seguiamo in ambulatorio di incorrere verso una non risposta al trattamento di prima linea.

L’Overall Response Rate (ORR) in questo studio è risultato del 59%, mentre la durata mediana della risposta (DoR) è stata di 26,2 mesi.

Conclusioni

In sintesi, gli studi real world rappresentano un complemento essenziale alla ricerca clinica tradizionale in Oncologia. Offrono una visione più completa e pragmatica dell’efficacia dei trattamenti e contribuiscono a una medicina davvero personalizzata, sostenibile e vicina ai bisogni reali dei pazienti. È importante sempre di più, vista la disponibilità di sempre nuove armi terapeutiche, di avere conferma dai dati di real world dei risultati degli studi registrativi. Lo studio in questo caso è in linea con quanto proposto ed è previsto nelle prossime settimane di espandere la casistica attuale, unendo ai dati dell’ARON-1 i dati real world raccolti dai colleghi in Germania. Questo permetterà sicuramente – allargando la popolazione analizzata – di poter sviluppare altre sottoanalisi e di avere ulteriori conferme.

Bibliografia

1. Robert Motzer, Boris Alekseev, Sun-Young Rha, Camillo Porta, Masatoshi Eto, Thomas Powles, Viktor Grünwald, Thomas E. Hutson, Evgeny Kopyltsov, María J. Méndez-Vidal, Vadim Kozlov, Anna Alyasova, Sung-Hoo Hong, Anil Kapoor, Teresa Alonso Gordoa, Jaime R. Merchan, Eric Winquist, Pablo Maroto, Jeffrey C. Goh, Miso Kim, Howard Gurney, Vijay Patel, Avivit Peer, Giuseppe Procopio, Toshio Takagi, Bohuslav Melichar, Frederic Rolland, Ugo De Giorgi, Shirley Wong, Jens Bedke,Manuela Schmidinger, Corina E. Dutcus, Alan D. Smith, Lea Dutta, Kalgi Mody, Rodolfo F. Perini, Dongyuan Xing, Toni K. Choueiri for the CLEAR Trial Investigators. Lenvatinib plus Pembrolizumab or Everolimus for Advanced Renal Cell Carcinoma. N Engl J Med 2021;384:1289-1300 DOI: 10.1056/NEJMoa2035716

2. Camillo Porta, Francesco Massari, Tarek Taha, Enrique Grande, Maria T Bourlon, Ravindran Kanesvaran, Umberto Basso, Javier Molina-Cerrillo, Teresa AlonsoGordoa, Zin W Myint, Giuseppe Fornarini, Thomas Buttner, Se Hoon Park, Yüksel Ürün, Ugo De Giorgi, Renate Pichler, Pasquale Rescigno, Tomas Buchler, Hana Studentova, Bohuslav Melichar, Jawaher Ansari, Veronica Mollica, Jakub Kucharz, Mimma Rizzo, Alessandro Rizzo, Ray Manneh Kopp, Sebastiano Buti, Fernando Sabino Marques Monteiro, Andrey Soares, Aristotelis Bamias, Matteo Santoni. Pembrolizumab plus Lenvatinib in patients with metastatic Renal Cell Carcinoma: real-world evidences from the international ARON- 1 study. Cancer Immunol Immunother 2025;74(7):196 DOI: 10.1007/s00262-02504019-x

3. Daniele Santini, Haoran Li, Giandomenico Roviello, Se Hoon Park, Enrique Grande, Jakub Kucharz, Umberto Basso, Ondrej Fiala, Fernando Sabino Marques Monteiro, Alexandr Poprach, Sebastiano Buti, Javier Molina-Cerrillo, Martina Catalano, Tomas Buchler, Emmanuel Seront, Jawaher Ansari, Zin W Myint, Marwan Ghosn, Fabio Calabrò, Ray Manneh Kopp, Dipen Bhuva, Maria T Bourlon, Michela Roberto, Mattia Alberto Di Civita, Veronica Mollica, Andrea Marchetti, Andrey Soares, Nicola Battelli, Marco Ricci, Ravindran Kanesvaran, Aristotelis Bamias, Camillo Porta, Francesco Massari, Matteo Santoni.

Real-World Primary Resistance to First-Line ImmuneBased Combinations in Patients with Advanced Renal Cell Carcinoma (ARON-1).

Target Oncol 2024;19(6):893-903 doi: 10.1007/s11523024-01096-3

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