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IL GIORNALE DI HONIO - SETTEMBRE 2021 - N° 149 MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE LOCALE

dei comuni di: Cene, Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga e Vertova Direttore Responsabile: Paolo Salamoni - Editore: PAESE MIO - Direzione, Redazione e Pubblicità: via Acqua dei Buoi, 9 - 24027 Nembro (BG) - Tel. 328 8521993 - e.mail: direzione@paesemio.eu Anno XIX n° 8 Supplemento 1 - Stampa: CSQ SpA - Erbusco (BS) - Registrazione presso il Tribunale di Bergamo n° 6 del 28 marzo 2003 - Numero iscrizione ROC: 32148

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Semonte

Il centro parrocchiale si rifà il look

Realizzati due mini campetti per calcio e pallavolo, innalzata la rete protettiva e posizionato un nuovo scivolo Agosto di lavori presso l’oratorio di Semonte; ordinaria amministrazione con piccoli lavori, quali la tinteggiatura degli esterni, sostenuti dai preziosi volontari a cui bisogna essere grati, ma soprattutto tre interventi tesi a migliorarne funzionalità e fruibilità effettuati dalla Sitin, già chiamata in causa nel 2016 per il rifacimento del sintetico precedentemente posato nel 2008.

Principale opera è la realizzazione di due distinti campetti in erba sintetica, uno per il calcio e uno per la pallavolo per i quali viene impiegata la fascia posta a lato del campo inizialmente utilizzata per il gioco delle bocce e trasformata in piazzale in cemento nel 2011. Si tratta di due mini campetti che, pensati per i più piccoli o ideali per partitelle fra pochi giocatori, non pretendono assolutamente di avere misure regolamentari ma presentano tutte le specifiche tecniche richieste ed ideate per garantirne la migliore resa: sottotappeto elastico da 10 mm con sistema per assorbimento urti e drenaggio acque, manto in erba sintetica 100% polietilene costituito da teli prefabbricati con fibre speciali antiabrasive e resistenti ai raggi UV e spalmato con lattice e gomma a base poliuretanica imputrescibile, intaso prestazionale costituito da granulato di gomma appositamente creato e certificato per campi da gioco capace di conservare flessibilità ed elasticità nonostante le condizioni climatiche.

Il secondo intervento riguarda la rete parapalloni. Per evitarne ulteriori uscite dai campi a disagio dei confinanti è stata innalzata la recinzione già esistente parallela

alle vie adiacenti; sono stati posati pali in ferro zincati dal diametro di 80mm, fissati al muro con apposite piastre, per poi fuoriuscire per un’ altezza di 6 metri; tra i pali è quindi teso un cavo su cui viene fissata la rete, realizzata in polietilene a maglia 13x13cm. Altre reti, in questo caso in par-

posizionate a chiudere ed a dividere i due campetti realizzati.

Terza ed ultima novità è il nuovo scivolo a castello in acciaio zincato, verniciato a polveri e con protezioni e tetto in polietilene che sostituisce quello posato nel 1998. Al suolo, al fine di proteggere nel miglior modo eventuali cadute, è stata sistemata la pavimentazione antitrauma a colata che si conta di estendere a tutta l’area giochi anche per garantire una maggior pulizia rispetto al cemento attuale.

Si spera che i lavori possano essere apprezzati, così da ripagare il non banale investimento e a sostegno dell’ iniziativa è stata lanciata una raccolta di “elargizioni liberali” che possa coinvolgere il maggior numero di persone, anche al di fuori della comunità parrocchiale, così da ammortizzare, te amovibili a mo’ di tenda mediante tante piccole doscorrevole, sono inoltre nazioni, il costo comples-

sivo che supera i 30.000 Euro. E’ possibile donare direttamente a Don Antonio oppure mediante un bonifico bancario sul conto della

Parrocchia San Bernardino (codice IBAN IT54 A03069 53070 1000 0000 0424).

Dicendo di tutti questi interventi merita spazio almeno un accenno al ruolo che l’attività sportiva si prefigge all’interno di un centro di aggregazione giovanile: uno sport sano può insegnare e trasmettere valori fondamentali anche nella vita ma lo sport è soprattutto socializzazione e soluzione ad un naturale bisogno di aggregazione, necessità moltiplicata in questo particolare momento storico dove i ragazzi sono quasi privati dei naturali contatti e dove la distanza pare doverla fare da padrona.

Sempre con riferimento alla criticità del presente, non è poca cosa l’aspetto ludico di un’attività che nel piccolo ambito oratoriale nasce come divertimento e tale deve rimanere. Sebbene ancora a metà del guado di un periodo difficile che ci

accompagna da più di un anno e mezzo dobbiamo guardare con fiducia al fatto di poter tornare a divertirci almeno sui campi da calcio.

Perdonate la leggerezza apparente ma è quella che serve (soprattutto ai più giovani) per guardare un pochino oltre gli ostacoli attuali; ovviamente nel rispetto di ogni norma che la situazione richiede, lo si può e lo si deve fare! E’ solo mirando ad un Domani che si è pensato alle nuove strutture di gioco che vogliono proprio essere segno di Speranza e che verranno aperte ufficialmente al pubblico domenica 19 ottobre dalle ore 17.00 con successiva celebrazione eucaristica e benedizione.

Come stimolo ad una rinnovata dimensione comunitaria tutti sono invitati così da valutare con i propri occhi la bontà dell’investimento sostenuto.

Luca Gualdi

Chiusura totale della strada per il Passo di Ganda fino al 24 settembre Sarà chiusa ancora per dieci giorni, esattamente fino al prossimo venerdì 24 settembre la strada provinciale SP 41 “Gazzaniga-Aviatico”. Motivo: il rifacimento di due tratti del ciglio a valle della strada: uno in territorio di Gazzaniga, al chilometro 25+300, nella frazione di Orezzo (indicativamente il rettilineo prima di arrivare in località Platz), l’altro in territorio di Aviatico, al chilometro 27+200, dopo il bivio per Ganda, scendendo in rettilineo verso Gazzaniga. Una chiusura totale alla circolazione veicolare, in atto dallo scorso 23 agosto, senza riapertura nei fine settimana, lungo un tratto di strada di circa 2 km.

In verità, la Provincia di Bergamo aveva pensato ad istituire il senso unico alternato, ma su questi tratti di strada si transita a malapena Con un’auto e mezza. Riaprire nei weekend, avrebbe dilatato troppo i tempi dei lavori.

Quindi, anche se innescando evidenti disagi alla circolazione, si è optato per una chiusura completa della strada, così da permettere il regolare e rapido intervento di ripristino.

Chi deve salire al Passo di Ganda sta utilizzando la strada provinciale SP 36 “Nembro – Selvino”. Le condizioni di degrado della strada erano evidenti: mancava, infatti, di adeguati muri di controripa e il ciglio stava lentamente scivolando a valle. Quindi, l’impresa ha realizzato un cordolo in cemento armato di sostegno e contenimento del ciglio di valle della strada; e, nel mentre, ha sostituito la sovrastante barriera metallica di protezione, e i guardrail, e ha ripristinato la pavimentazione stradale. Prima si è intervenuti nel tratto a monte di Platz, poi in quello a valle.

L’intervento rientra nel “Piano di riqualificazione e adeguamento normativo di muri della rete viaria provinciale anno 2020”, per il quale la Provincia di Bergamo, con decreto del presidente Gianfranco Gafforelli del 6 febbraio 2020, ha stanziato in totale 300.000 euro.

Un bell’intervento, non c’è che dire. Certo i disagi ci sono stati, e ci saranno ancora per una decina di giorni, ma poi la strada sarà più sicura e fruibile.

4 Chiacchiere con..

> L’INTERVISTA < 04 >

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FRANCESCO CORNOLTI

Assessore ai Lavori Pubblici in Comunità Montana Valle Seriana

Nato a Bergamo 72 anni fa, coniugato e residente a Villa di Serio, Francesco Cornolti è una delle figure politiche e amministrative più conosciute in Val Seriana e, più in generale, in Bergamasca. Dalla sua una lunga presenza nelle stanze comunali: infatti, è stato dapprima assessore al Comune di Villa di Serio dal 1989 al 1992, poi sindaco dal 1993 al 2004. Ciò gli ha permesso di diventare un esperto conoscitore delle problematiche territoriali, sostenitore e patrocinatore della “sua” Val Seriana, che ha sempre messo in risalto per le sue opportunità, sempre pronto a valorizzarla in tutte le sedi che lo hanno visto operare. In particolare, come Consigliere Provinciale e capogruppo del Partito Democratico per due legislature; e, in seguito, Consigliere delegato al bilancio. Da due anni, poi, è assessore ai Lavori Pubblici in Comunità Montana Valle Seriana, con la presidenza di Giampiero Calegari.

Ed è proprio in questa veste che la redazione di Paese Mio intende intervistarlo, per conoscere l’attuale attività del suo assessorato, relativamente alla situazione della pista ciclopedonale della Valle Seriana, attualmente sotto i riflettori per le problematiche connesse alle chiusure di alcuni tratti. Basti pensare al ponte tra Gazzaniga e Cene, chiuso per ragioni di sicurezza dal settembre 2018. O alla passerella fra Vertova e Casnigo, chiusa dalla fine di novembre del 2020. Del resto, il tema della sicurezza dei ponti sul territorio sta diventando sempre più centrale: non solo quelli della viabilità veicolare, ma anche ciclopedonale.

Quali gli ambiti d’azione del suo assessorato?

In merito al settore dei lavori pubblici, fra le priorità c’è la manutenzione ordinaria e straordinaria della pista ciclopedonale; quindi, la gestione del RIM (reticolo idrico minore), riguardante

quasi tutti i Comuni della Valle Seriana; a seguire, la progettazione e la realizzazione di interventi di mitigazione del dissesto idro-geologico, per la gestione, cura e messa in sicurezza del territorio, al fine di evitare frane ed esondazioni. Poi, la prevenzione degli incendi boschivi, in collaborazione con i gruppi di volontariato e di Protezione Civile che operano sul territorio; e la manutenzione e gestione degli immobili e del patrimonio della Comunità Montana Valle Seriana.

Qual è la situazione delle piste ciclabili della Valle Seriana?

Progettata e realizzata nel corso degli anni, la ciclovia della Valle Seriana è una infrastruttura di pregio, a livello sportivo, ricreativo e turistico. Da alcuni anni, però, alcune parti della pista ciclopedonale non sono state monitorate né sottoposte a regolare manutenzione. Pertanto, ho dovuto fare una verifica generale

Petizione e raccolta firme di A.RI.BI per il ripristino dei tratti chiusi della pista ciclopedonale di Valle Seriana Sono arrabbiati i cicloturisti e i podisti della Valle Seriana; ma anche coloro che dalla città e dalla provincia si cimentano in biciclettate e passeggiate lungo la pista ciclopedonale che costeggia il fiume Serio.

Tante le chiusure di tratti e ponti, con conseguenti deviazioni sulle strade comunali o addirittura provinciali, a volte non segnalate; e scarse le risposte da parte degli enti competenti. Così, gli utenti hanno perso la pazienza, e l’A.RI.BI. (Associazione per il rilancio della bicicletta) di Bergamo, che proprio quest’anno festeggia i 40 anni di attività, ha lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org dal titolo “Quale futuro per la pista della Valle Seriana”, chiedendo la riapertura e sistemazione definitiva dei ponti in Valle Seriana per difendere il diritto di muoversi in sicurezza. Da metà agosto, in una settimana, la raccolta ha superato le 1.400 firme.

“L’ente gestore e le istituzioni coinvolte – si legge nella petizione diretta alla Comunità Montana Valle Seriaan – si saranno pure attivate per intervenire ma, oltre all’adempimento degli aspetti formali, è necessaria un’azione sostanziale, visto e considerato che per i ponti lungo la ciclabile la manutenzione è una questione che si ripropone negli anni.

Auspichiamo perciò non solo degli interventi di ripristino, ma una revisione complessiva, per evitare continui stop & go di un’infrastruttura così frequentata innanzitutto dai cittadini della valle e attrattiva anche fuori provincia. Ci aspettiamo dunque un pubblico prospetto con scadenze precise degli interventi di ripristino e manutenzione. Diversamente noi non ci stiamo e a gran voce chiediamo la grande mobilitazione di chi invoca la sistemazione e l’attenzione mediatica che anche la Valle Seriana merita.

In primis appunto, il diritto dei suoi residenti, di muoversi in sicurezza, poi per tutti quei turisti, cicloturisti che durante questi mesi avrebbero potuto sceglierla come meta di gite giornaliere o di più giorni (come suggerito anche da guide edite da pochi anni) incentivando così il turismo in tutti i suoi aspetti”.

sullo stato di salute della ciclovia, indicando le problematiche connesse, partendo dalla sua messa in sicurezza. Tale rilevazione, corredata dai relativi dati forniti Comune per Comune, è stata presentata ai Sindaci dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana Valle Seriana, con le indicazioni degli interventi che devono sostenere, specificando i gradi di urgenza. Nel complesso, la somma degli interventi ha un preventivo di spesa che si aggira sui 3 milioni di euro. L’assessorato ai Lavori Pubblici, poi, sta affrontando la problematica della manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, predisponendo uno specifico capitolato d’appalto per un primo sostanziale intervento su tutta la rete ciclopedonale di cui dovrebbe farsi carico la Comunità Montana Valle Seriana. Il preventivo di spesa oscilla fra i 130.000 e i 150.000 euro.

sivo prevede una spesa di 400.000 euro (comprese Iva e spese tecniche), già finanziata. La conclusione dei lavori è prevista in tempi brevi: del resto, bisogna asportare il vecchio ponte e installare quello nuovo: una struttura prefabbricata in due pezzi. Quindi, si interverrà con la sostituzione del ponte Casnigo e Vertova Anche in questo caso si tratta di una sostituzione: il nuovo ponte avrà una luce di 20 metri. Il costo dell’opera è di 250.000 euro, già finanziato; si è in attesa dell’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici. Nei programmi, poi, c’è la messa in sicurezza di 15 incroci/intersezioni tra la pista ciclo pedonale e la viabilità comunale. E la sostituzione di parte delle palizzate che corrono lungo i tratti adiacenti il fiume Serio. Ma c’è dell’altro: per esempio, l’erogazione di un contributo per la realizzazione del ponte in Comune di Quali i progetti o gli in- Gromo; la progettazione terventi in programma sulla pista ciclopedonale di Valle Seriana?

Gli interventi in programma sono diversi. Innanzitutto, la sostituzione del ponte che supera il fiume Serio fra Cene e Gazzaniga. I lavori sono già stati assegnati all’impresa realizzatrice. Il quadro economico comples-

della sostituzione di due passerelle in Comune di Albino adiacenti alla roggia e in Comune di Casnigo, in località “Baia del Re”; il monitoraggio di altri ponti, per verificare il grado di sicurezza.

Da ultimo, sono in fase di progettazione il completamento del reticolo ciclopedonale da Ardesio a Gromo e la manutenzione straordinaria del tratto Gromo–Valbondione.

Ha un sogno nel cassetto?

Vorrei un territorio vallare, inteso non solo dal punto di vista geografico, sempre più integrato con il resto della provincia di Bergamo; perciò, meno periferico e marginale.

Un territorio dove le attività umane e la natura riescano ad integrarsi fra loro, nel rispetto degli ecosistemi, delle bellezze storico-artistiche, degli ambiti naturalistici, dei valori delle tradizioni, di cui è piena la nostra Valle Seriana.

Tiziano Piazza

La Ciclovia di Valle Seriana La pista ciclopedonale della Valle Seriana, altrimenti detta “Ciclovia della Valle Seriana”, è un itinerario affascinante che permette di risalire a piedi o in bicicletta il corso del fiume Serio, partendo dalle porte della città di Bergamo per arrivare nella splendida cornice dell’alta Valle Seriana.

Il percorso interessa l’intera valle. Si tratta di una risorsa dotata di una valenza culturale rilevante, che identifica l’intera comunità, insieme ad una valenza turistico-paesaggistica, in quanto strumento per conoscere e vivere “da vicino” il territorio e le sue peculiarità storico-artistiche. E’ inoltre una struttura che connette le persone e permette a tutti di poter fruire di momenti di socializzazione e di stili di vita corretti.

L’asse principale della pista, lunga 31,5 km, costeggia per la maggior parte del tracciato il corso del fiume Serio. La realizzazione di alcune ramificazioni ha poi permesso di collegare tale asse ad altri tracciati laterali. L’assenza di dislivelli cospicui e la praticabilità del percorso con fondo in terra battuta o asfalto, rendono la pista facilmente accessibile, particolarmente adatta alle famiglie. Lungo il percorso è possibile ammirare splendidi panorami montani ed attraversare paesi e borghi caratteristici, immersi nella natura.

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Tanti i modi per aiutare il canile di Colzate I cani abbandonati hanno una struttura che si può occupare di loro. Dal novembre 1998, infatti, sul territorio del Comune di Colzate, ai margini della pista ciclabile, è aperto un canile, per dare rifugio ai cani che vengono abbandonati. La struttura, promossa e realizzata dalla Comunità Montana Valle Seriana, comprende una ventina di box e un ampio spazio esterno recintato per la sgambatura. Oggi, il canile di Colzate coinvolge un’area di 21 Comuni, da qui fino all’Alta Valle Seriana, e, insieme ai suoi volontari, peraltro molto attivi, si occupa di accudire gli “ospiti” a quattro zampe e molto spesso anche di trovare loro una nuova sistemazione. A seguito di una convenzione la gestione è stata affidata all’Associazione Diamoci la Zampa, la cui delegata è Rina Abbadini.

Certo, nei vari box sono presenti soprattutto i cani abbandonati, ma anche quelli che arrivano feriti o malati, a seguito di maltrattamenti; per loro sono necessarie cure e controlli sanitari o anche interventi chirurgici che hanno costi molto alti.

E poi c’è il problema della loro alimentazione e gestione, dell’adeguamento delle strutture, della cura sanita-

ria generale, della pulizia e dell’igiene: insomma, tante azioni che richiedono costi. Ecco il perché di diverse iniziative per far conoscere e promuovere il canile, con l’obiettivo di raccogliere contributi o materiali necessari al sostentamento e alla buona cura dei cani.

Tutti possiamo aiutare il canile. Basta seguire le indicazioni della stessa struttura, che ha un sito internet veramente ricco di informazioni. Già in passato sono state lanciate le campagne di sensibilizzazione “Colombe solidali” e “Panettoni solidali”; poi, il calendario del canile, andato a ruba; le campagne di adozioni a distanza; i progetti “Dona una vaccinazione” e “Dona una sterilizzazione”; le indicazioni per acquistare in certi negozi, come “Almo Nature”, dove una quota viene devoluta al canile; la campagna “Bomboniere solidali”.

Ma c’è di più: si può aiutare a distanza il canile di Colzate anche acquistando su Amazon: qui è presente una lista creata appositamente per il canile, sempre aggiornata in funzione di ciò che serve maggiormente in canile (dal paté, agli antiparassitari, ai detersivi per l’igiene, alle

crocchette ...). Basta avere un account Amazon e dal proprio profilo ricercare la lista “Canile di Colzate”.

Inoltre, se si va a fare la spesa in uno di questi supermercati (Arcaplanet di Nembro, Conad di Leffe, Conad di Torre Boldone, Conad di Capriate, Carrefour di Comenduno (Albino), negozio “Arca di Noè” a Clusone, Iperal di Vertova, Tigotà di Albino, negozio “MicioBau” a Seriate), si può lasciare in un contenitore apposito diversi materiali, come disinfettante per pavimenti e superfici, candeggina, sanificanti, sgrassatori, sacchetti di plastica per i rifiuti o quei beni primari che possono servire a migliorare la qualità di vita dei cani che vivono nelle strutture del canile: cibo umido o crocchette; latte in polvere per i cuccioli; asciugamani e stracci; vecchi tappeti, teli impermeabili e segatura, per isolare dal freddo i box dei rifugi; collari; medicinali come vermifughi, antiparassitari e vitamine; prodotti per la pulizia e guanti monouso. Del resto, le spese sono sempre tante e un piccolo aiuto è sempre importante.

Senza dimenticare le donazione tramite bonifico, e

il volontariato attivo (anche un’oretta alla settimana per portare a spasso un cane è un aiuto prezioso).

Da qualche tempo, poi, il canile di Colzate si sta occupando anche di gatti. Vi sono periodi dell’anno, in-

fatti, dove i volontari si occupano di salvare e crescere molti mici, trovati abbandonati anche a pochi giorni di vita. Anche in questo caso l’impegno è alto. Ecco, allora, la campagna “Adotta un micio”.

La “2 Giorni Internazionale Juniores” di ciclismo rinviata al 2022

Colzate Per la cronaca, il canile si trova in via Bonfanti 110, a Colzate; è aperto dal giovedì alla domenica, dalle 14 alle 17 (su appuntamento). Per informazioni, 348.4400305.

Lara Cabrini Vertova

Niente da fare. Siamo al secondo rinvio per l’edizione numero 50 della “2 Giorni Internazionale Juniores” di Vertova, prevista per i giorni 28 e 29 agosto. Il Consiglio Direttivo dell’Unione Ciclistica San Marco Vertova, verificata la mancanza delle condizioni necessarie a garantire il regolare svolgimento della 50^ edizione della “storica” corsa, ha deciso di sospendere la sua organizzazione e di rinviarla al 27 e 28 agosto 2022.

Per gli appassionati delle due ruote non si tratta di una notizia qualsiasi. Quando si parla della “2 Giorni Internazionale Juniores” di Vertova si sta tutti sull’attenti; si tratta, infatti, della gara che ha lanciato i vari Moreno Argentin, Gianni Bugno, Marco Serpellini (tra gli juniores), Filippo Ganna e lo svizzero Fabian Cancellara.

Ganna, Bugno, Argentin e Cancellara, tanto per fare alcuni nomi. Avrebbe dovuto rappresentare l’appuntamento più importante della stagione della categoria juniores, coinvolgendo atleti di una quindicina di Paesi, anche extraeuropei. Non solo, sarebbe stata anche l’edizione numero 50. Invece, resterà (almeno fino al prossimo anno) ancorata alla 49^ edizione.

Non che l’annuncio del rinvio sia stato indolore: grande amarezza da parte dello staff dell’Uc San Marco Vertova, in particolare da parte del presidente Alberto Magni e dello storico dirigente Giovanni Merelli. Ma le problematiche connesse all’emergenza sanitaria da Coid-19 erano troppo gravi da affrontare: niente da fare, dunque, nemmeno per quest’anno.

Un vero peccato, perché parlando del Trofeo Paganessi (al quale da una ventina d’anni si è affiancato, come una specie di prologo del giorno prima, il Memorial Pietro Merelli, nel ricordo del mitico presidente della Uc San Marco Vertova, abbinato al Trofeo Comune di Vertova) il pensiero corre, come detto, ai tanti campioni che l’hanno onorato, la maggior parte dei quali poi hanno preso il largo per la platea del professionismo (una quindicina solo i ciclisti bergamaschi), compresi futuri campioni del mondo.

PS

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Al Caselì del Lomaga, la musica dei “Malfasia”e del “Duo di Pikke” accompagna il servizio ristoro

Vertova

Abbondante ma ordinata partecipazione alle serate del 23 e 24 luglio organizzate in collaborazione con la “Proloco Vertova” Prendete il voler offrire un diversivo, uniteci il poter farlo all’ aria aperta, metteteci un servizio ristoro a cui aggiungere la somministrazione di bevande e miscelate il tutto con della musica dal vivo: dove pubblico e privato si amalgamano per esaltarne il gusto, ecco la ricetta tanto semplice ma di sicuro successo per un paio di godibili serate estive che rappresentano l’ingrediente base in attesa solo di essere valorizzato.

Così è stato nel fine settimana del 23 e 24 luglio con spazi e ristorazione messi a disposizione dal “Caselì del Lomaga” in collaborazione con “Proloco Vertova” che si è fatta carico degli aspetti più legati all’organizzazione lasciando la gestione a soci e ragazze del “Caselì” ma offrendo al contempo l’opportunità di coinvolgimento nell’ iniziativa anche ad altre attività del paese che volessero esserne parte.

Nel fare un resoconto finale di queste due sere ciascuno potrà ritenersi ripagato dalla risposta ottenuta per quanto messo in campo. La cover band dei “Malfasia” e il “Duo di Pikke” sono stati protagonisti sul palco rispettivamente al venerdì e al sabato e, nonostante l’impossibilità di coinvolgere i presenti come da abitudini pre-covid, hanno saputo meritarsi gli apprezzamenti del pubblico più o meno fedele che ha voluto supportarli. Soddisfazione anche per il “Bar Fantoni”, presente con un proprio stand pronto a servire spritz e cocktail che ha affiancato quello delle birre alla spina e il più classico servizio bar di cui il “Caselì” dispone.

Ad allietarsi della buona riuscita più di chiunque sono ovviamente i promotori

dell’ iniziativa: soci e personale del’attività e della locale “Proloco” che hanno visto corrisposto il gran lavoro a cui sono stati chiamati.

Il “Caseli del Lomaga”

(dove Lomaga indica il soprannome della famiglia Rinaldi che ne era proprietaria) è una struttura rurale posta in prossimità della ciclovia della Valle Seriana, a ridosso del corso del fiume e pertanto di proprietà della Comunità Montana che ha provveduto alla sua ristrutturazione beneficiando del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale stanziato alcuni anni fa nell’ambito dello specifico programma per poi indire più recentemente un bando teso ad una piena valorizzazione.

Per Paolo, Chiara e Flavio, i tre soci a cui fa capo la gestione dell’attività riaperta a metà maggio con il desiderio di mettersi in gioco in un periodo non semplice, è stata la ghiotta occasione per farsi conoscere e apprezzare mettendo in mostra i punti di forza su cui contare: in primis un’area verde senza eguali con annessi parco-giochi e accesso diretto al Serio e alle sue piccole spiagge ghiaiose. La buona riuscita di ogni evento proposto rappresenta però non solo un’opportunità di ottimo ritorno in termini di immagine ma anche la pos-

sibilità di offrire qualcosa ai cittadini con spazi all’aperto dal potenziale enorme, soprattutto in un momento nel quale le attività al chiuso sono poco incoraggiate se non bandite.

Detto dell’attività non solo commerciale del “Caselì del Lomaga”, sottolineatura d’obbligo anche per il lavoro della “Proloco Vertova” che ha puntato su queste serate condividendo il fine di formulare proposte ad uso e consumo di una collettività che, dopo oltre un anno di privazioni e restrizioni chiede, ove possibile, di tornare a “vivere”, un desiderio che non deve collimare con sterili polemiche ma bensì andare di pari passo con la

giusta attenzione per una sicurezza propria e altrui.

L’organizzazione ha richiesto l’impegno su più fronti: dai contatti con i gruppi che potessero offrire la musica live agli aspetti burocratici legati alla loro presenza; dalla promozione alla gestione delle prenotazioni, servizio indispensabile per monitorare la capienza tanto prima quanto durante le serate e garantire ordine e distanziamento.

E’ stato un buon modo per brindare all’ estate con successo ma senza fare follie; tutti quanti lasciatisi coinvolgere, anche solo come consumatori, meritano un plauso: i presenti hanno (quasi) sempre ragione, altrimenti sa di occasione perduta.

La musica dal vivo in sotto-

fondo a un tagliere di affettati, a una pinta di birra o a uno spritz ha il sentore di un ritorno a quella socialità e convivialità andata perduta ma di cui abbiamo maledettamente bisogno; perseverando con responsabile diligenza, speriamo tanto

di poterne nuovamente beneficiare anche dopo questi mesi caldi, non mancheranno altre occasioni e siamo certi che chi ha voglia di nuovi appuntamenti saprà farsi trovare pronto.

Benny

“Ol caselì del Lömaga”, per un’estate in riva al Serio In paese è conosciuto come “Ol caselì del Lömaga”: è una cascina che si trova sulle rive del fiume Serio, sulla destra per chi risale la Val Seriana, fra la rotatoria per Vertova e il semaforo di Colzate. Un nome bizzarro, niente da dire, ma che in questa estate 2021, ha ritrovato una sua importante funzione sociale, come luogo d’incontro, informale e rilassante; tappa di sosta, per escursionisti e cicloamatori che frequentano la pista ciclabile; spazio-ristoro, dove consumare menu tematici; palcoscenico musicale, con gruppi e dj; e anche area sportiva, per sedute di yoga, ginnastica dolce e nordic walking. Tutto questo soltanto questa estate, in pochi mesi di apertura.

Merito di Paolo Varischetti, 39 anni, originario di Gorno, laureato in Scienze motorie e responsabile della palestra del centro sportivo di Rovetta: dopo un anno lavorativo a singhiozzo (nel 2020 soltanto 5 mesi di apertura della palestra), condizionato dal lockdown connesso all’emergenza Covid-19 e dalle successive chiusure, ha deciso nello scorso mese di maggio di lanciarsi in una nuova avventura, insieme a due amici che hanno creduto nella sua iniziativa. Semplice, ma di grade presa: trasformare lo storico “Caselì del Lömaga” di Vertova, la struttura rurale che si affaccia sulla pista ciclabile della Val Seriana, in una nuova location, risistemata e riattrezzata, con contenuti ad alto tasso ricreativo e turistico, tra infopoint, bar, parco-giochi e attività all’aperto. Un restyling che non è soltanto strutturale (la cascina è disposta su due piani, di 35 metri quadrati ciascuno), ma soprattutto funzionale, in grado di proporsi come contenitore di iniziative ed eventi, intercettando giovani, gruppi di amici, famiglie, anziani a passeggio. Un punto di sosta e di ristoro, uno spazio verde sicuro e inclusivo, aperto e accessibile a tutti.

La cascina, a seguito di una manifestazione d’interesse e di un bando della Comunità Montana Valle Seriana, è stata affidata in concessione a Paolo Varischetti per sei anni, fino al 31 dicembre 2026.

Con questa iniziativa, Varischetti ha voluto mettere in atto le sue capacità, pur continuando a lavorare ancora in palestra.

Un’operazione importante, in linea con la volontà di rinascita che sta muovendo l’imprenditorialità seriana, dopo la fase buia dell’emergenza da Covid-19. Un esempio per molti.

E l’apprezzamento è stato forte in questi mesi estivi. Tante le iniziative messe in campo: per esempio, le serate con menu a tema, che hanno offerto Paella valenciana e sangria, Sapori del Piemonte, Fritto misto, Pesce e bollicine, Spaghetti con le vongole, confezionati da chef e locali del territorio; la musica dal vivo; i momenti sportivi, in collaborazione con “Il Giardino di Ortiz; gli incontri di calcio del Campionato Europeo, sul maxischermo. Il tutto comunicato con dovizia di dettagli sulla pagina Facebook.

Insomma, una bella proposta, per un’estate “a km zero”, in riva al fiume Serio.

T.P.

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Itinerari nelle ex terre di Honio (terzo itinerario)

Mediavalle

Avorniello nelle terre boschive eliofile

Dopo la vista del trerritorio omogeneo dell’ex comune di Rova, oggi facciamo un’escursione più impegnativa nelle terre più alte assegnate dai Comuni Orezzo e Gazzaniga alla gestione di Honio.

E’ opportuno recarsi in auto a Orezzo. Terminata Via Oschiolo (da “ossciöl”, sportello di ispezione negli antichi acquedotti), entriamo nel sentiero 523, un bel rettilineo che attraversa in diagonale la lunga e assolata costa del monte Cedrrina (Sedrina). La criniera di questo monte corre al centro del territorio di Gazzaniga e fa da spartiacque tra la valle del Rocliscione e la faglia della Valvertova. Si consiglia in alernativa il sentierino che, uscendo dal 524 segue tutta la cresta tra massi calcarei bianchissimi tappezzati di “campi solcati”, “mari in burrasca” e altri fenomeni carsici. Oltre il torrente Vertova, invece, la formazione della dolomia principale affiora sottoforma di innumerevoli guglie e torrette dal M.Alben fino al versante settentrionale del massiccio del Pizzo Formico.

Sulla cima (1.080 m) dove termina la criniera, ci si ritrova tutti immersi in un maturo e rigoglioso faggeto,( terre fagete), degno di una riserva naturale con vista a strapiombo sulla amena Valvertova. Siamo in localtà Coldré, dove arriva la strada asfaltata, a quota

1080. Continuiamo invece sulla carrareccia dove poco dopo a sinistra ritroviamo il 523 che porta alla partenza di un impianto di risalita seguendo il quale si arriva a quota 1250. Le terre di Honio non raggiungono la cima del Poieto, ma solo la località di “Ca de Spì” dove una larga strada scende leggermente a destra e passa vicino all’omonimo “fontanì”, famoso per l’acqua buona, ma poca e oggetto di contese. Il 523 invita a salire al M. Poieto (1360 metri) dove termina. Seguiamo invece il 525, pianeggiante fino al suo congiungersi alla carreggiabile che porta alla Forca di Aviatico. La sterrata attraversa un vasto e rigoglioso faggeto, da cui i “buscatores” ricavavano prezioso legname per uso familiare, i “resegatores lignorum” per i ”marengones”.

Al termine della comoda strada una piccola pozza ogni anno sfoggia colonie di bellissime ninfee policrome.

Una breve sosta durante la quale un folto gregge di pecore si abbevera all’acqua stagnante prima di scendere verso Aviatico per la annua transumanza nei paesi della Bassa.Qualche neonato non ce la fa e bisogna portarlo in groppa, come nella foto. Approfittiamo del poco tempo per intervistare un pastore, che ci racconta alcuni as-

Primula auricola, orecchia d’orso

petti del suo lavoro, nel XV secolo.

“Nelle terre di Honio di Gazzaniga e Orezzo siamo circa venti famiglie di “pecorarii”, e “malgarii, i Merelis, e possediamo in media 60-70 pecore ciascuna. Il Comune Maggiore ci ha concesso il diritto di pascolo in determinate terre prative, pascolive, ma anche boschive, magrive, per un certo numero di anni, raccomandando di non sconfinare nelle terre di altri, pena grosse multe e condanne. Ogni pecora è estimata, porta un “nodam” all’orecchio destro e una “tacha” all’orecchio sinistro mozzato. Valgono lire una per ogni capo, mentre una mucca vale intorno a sei lire.

Forniamo la materia prima alla fiorente industria dei panni lana e siamo orgogliosi di sapere che il nostro paese è al terzo posto nella produzione di questo tessuto nellla media valle. Il lavoro è duro.

Ma noi non “sparagniamo

La transumanza

a fatiche” cioè non risparmiamo fatiche, come non le hanno risparmiate i nostri antenati, disboscando e runcando queste terre del“Ronco Lungo”, alla testata della ampia “Val Gromalt” che significa pietra alta. Oltre la pozza, vediamo il sentiero 519, che accompagna fino alla cima dell’Alben, ma ci accontentiamo di vedere dal M. SuchelIo (1541) i luoghi più selvaggi del nostro territorio, ma i più suggestivi nella loro primordiale bellezza: sono i luoghi boscaglie di ceduo basso con carpini, roveri, noccioli, avornielli dai grappoli d’oro, pascoli, segaboli che danno il profumato fieno magro, ingentiliti dagli innumerevoli picchi calcarei-dolomitici, dai fiori di alta montagna, quali la genzianella (gentiana cocleariforme = forma di campana), la primula auricola (orecchia d’orso, Vedi foto) nelle terre cornive dagli innumerevoli picchi e torrioni, un panorama su tutta la faglia della Valvertova e vallecole laterali, delle quali la più importante è la Val de gru.”

E’ utile fermarsi al roccolo del Forcellino, vedere la Villa Donadoni, ”parva domus, magna quies” (modsta casa, grande quiete), legata alla storia della chiesa di S. Salvatore, raggiunta la quale possiamo ritornare a Oschiolo seguendo il 524. (continua) Angelo Bertasa

La valorizzazione dei sentieri cenesi

A causa della pandemia da covid-19 anche quest’anno, con grande rammarico, il nostro gruppo comunale AIDO non ha la possibilità di organizzare la consueta marcia non competitiva. Il ritrovo alla camminata era un appuntamento atteso da parte di tutti i nostri affezionati collaboratori, degli abitanti di Cene e anche dai partecipanti dei paesi limitrofi e di tutta la provincia.

Il vanto della nostra camminata, che attirava per l’appunto corridori provenienti dai paesi della provincia e anche oltre, è sempre stata la possibilità di percorrere sentieri collinari, dai quali scorgere spettacolari pae-

saggi. La cura impeccabile dei suddetti sentieri è stata svolta costantemente negli anni da un gruppetto di volontari, appartenenti o simpatizzanti della nostra associazione comunale.

Nonostante si sia dovuto decidere di sospendere l’organizzazione della camminata, i nostri volontari hanno voluto proseguire nel lavoro di riordino dei sentieri della Valle Rossa e del Monte Bo’; si è così stretto un accordo con l’Amministrazione comunale che ci sosterrà nelle spese di manutenzione delle attrezzature utilizzate.

Il gruppo AIDO di Cene ringrazia i suoi collaborato-

ri e invita quanti vorranno effettuare una passeggiata a percorrere, anche senza camminata, i sentieri esistenti sul nostro territorio.

Speriamo di poter tornare presto ad organizzare la nostra marcia, che aveva già raggiunto la 20’ edizione, e con l’amministrazione comunale promuovere eventi che sensibilizzino su temi della donazione e della solidarietà che si manifesta sia nel rispetto e cura delle persone sia dell’ambiente in cui viviamo.

Per l’anno 2021 è stata indetta, la Giornata Nazionale Aido, denominata “Giornata del Sì”

Cene

per domenica 26 settembre.

Con questa giornata, che ci vede uniti in tutta Italia, abbiamo l’occasione di ripartire e di ricordare che Aido c’è e continua nel suo lavoro di sensibilizzazione.

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Peugeot 5008 1.6 HDI Solo 60.000 km

BMW 320d touring anno 2012

Volkswagen Polo 1.4 tdi Ideale per neopatentati

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> IL MERCATINO < 12 >

IL MERCATINO di

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Rubrica di annunci gratuiti (tranne “Immobili”) riservata a privati Per la vostra inserzione gratuita su Paese Mio, escluso vendita o affitto immobili, ricerca personale e cedesi attività (rubriche a pagamento), inviate un testo (max 20 parole) per posta a: redazione Paese Mio, via Acqua dei Buoi, 9 - 24027 Nembro; via e-mail all’indirizzo ilmercatino@paesemio.eu Ai sensi dell’art. 13 del D.L. 196/2003 i dati ricevuti saranno utilizzati per la sola pubblicazione su Paese Mio. L’editore è anche la sola persona autorizzata al trattamento dei dati.

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> NOTIZIE < 14 > “Dico grazie a tutti i miei amici che ogni giorno mi hanno fatto ridere”, “Sono stata felice di stare qua con le mie amiche, per me loro sonno molto importanti”, “Grazie alle maestre che ci hanno fatto fare tante cose”, “Voglio bene a tutti i miei amici”. Queste sono solo alcune frasi pronunciate dai bambini a conclusione del nostro campo estivo “Coloriamoci d’estate”.

Era il 1961 quando un gruppo di amici del GAV Vertova (Gruppo Alpinistico Vertovese) installarono un piccolo tre piedi con croce e una Campanella sui 2981 metri del pizzo Porola in Valbondione. Il pizzo Porola non è proprio facile da raggiungere, sia per il notevole dislivello, per qualche difficoltà tecnica e sia per la pessima roccia, ma lassù si è al centro delle vette più alte delle nostre Orobie. Siamo tra il pizzo Redorta 3038m cima Scais anch’esso 3038m dente di Coca cime d’Arigna e Pizzo Coca 3052m... ora dopo 60 anni la campanella non ha più la voce squillante di una volta già nel lontano 2006 era stata

PAESE MIO BG

Campo estivo “Coloriamoci d’estate” È stato un mese ricco di esperienze divertenti, coinvolgenti e avventurose. La gita settimanale alla baita “Amici di Don Bosco” ha permesso ai bambini di vivere quattro giornate immersi nella natura, tra la caccia ai tesori del bosco e la sua esplorazione alla ricerca di impronte degli animali e la preparazione di pozioni magiche. Dopo un anno trascorso tra le mura

della scuola, abbiamo potuto organizzare questa gita, vissuta con entusiasmo da tutti i bambini che con i loro zainetti in spalla e mano nella mano con un loro compagno hanno camminato, corso, giocato e riposato in natura. L’altra novità estiva è stata la Briolini Beach, i bambini sempre divisi nelle bolle hanno costruito castelli di sabbia tutti insieme, grazie alle sdraio si sono rilassa-

Nuova campanella in alta quota

glio GAV, decido di rimuoverla perché presentava una crepa, ma di lasciarla lassù.

E donarla al rifugio Mario Merelli al Coca, così che potesse rimanere nel suo ambiente dove è rimasta per 60 anni. L’anno scorso durante la rimozione avevamo risistemato il basamento e

Gazzaniga

ti sotto il sole e come in una vera spiaggia non è mancata l’acqua!

Il nostro grazie va a tutti i bambini che in questo mese si sono colorati insieme a noi e alle loro famiglie.

Grazie agli sponsor Italian Optic, Linea di Fiorano, Farmacia Centrale di Albino, Ol Barber Anselmo, Joy Bar e Fabio Imberti Creative che ci hanno permesso di realizzare il nostro kit esclusivo.

riverniciato il treppiedi con la croce, di rosso speranza visto la pandemia covid.

Visto che sono Vertovese e che la campanella del 1961 è mia coscritta, da qualche anno mi sono preso a cuore il mantenimento di questo manufatto, perché lo spirito di amicizia e gli sforzi di soci GAV che l›anno posata 60 sistemata perché aveva perso il battacchio, i fulmini e il maltempo avevano provato sia la campanella che il basamento della Croce. L’avevamo ristrutturata con tanti amici del GAV Vertova e del Cai di Gazzaniga proprio nel 2006. L’anno scorso con l’approvazione del Consi-

PAESE MIO Settembre 2021

Mediavalle anni fa, non vadano persi.

Procurata una nuova Campanella, la voglio donare al GAV Vertova sperando che duri ancora 60 anni. Così il 14 agosto scorso saliamo per installarla. Con me ci sono Franco Teca presidente del GAV Vertova, Marco Mutti vicesindaco di Vertova, gli amici Marco Merel-

li, Marzio, Iris, anche loro amici del Cai Gazzaniga, e mentre saliamo al rifugio incrociamo due amici del Cai di Leffe, Monica e Massimo che ci aiuteranno nel trasportare l›occorrente per installare la campanella.

In una giornata a dir poco spettacolare, sia per il meteo, sia per lo spirito di amicizia, sono riuscito a portare a termine la missione con l›aiuto degli amici indispensabili per realizzare dei progetti. E come disse un forte alpinista «Gianni Rusconi» da soli si va veloci...

Ma insieme si va lontano.

Alex Bombardieri, GAV Vertova

> NOTIZIE < 16 >

PAESE MIO BG

Nel cuore della montagna: narrazioni in cammino

Terza edizione della rassegna di cammini “Nel cuore della montagna”, curata dallo scrittore e traduttore Davide Sapienza, con la partecipazione dell’officina culturale Alpes per il Sistema Bibliotecario della Valle Seriana. E rinnovata formula della pratica geopoetica in cammino, con “passaggi” in sei Comuni per sette cammini differenti. Ma sempre con la stessa filosofia di fondo: andare selvatico e profondo, alla scoperta di paesaggi e luoghi sorprendenti, studiati per la valorizzazione della lettura e del ruolo delle biblioteche come polo culturale “outdoor”. In pratica, camminare leggendo, nel caso specifico libri e territorio, geografia e relazioni con la cultura locale.

Già le prime due edizioni (2018, 2019) della rassegna avevano anticipato la ne-

cessità di una relazione più stretta, profonda, culturale, con il territorio e la sua geografia profonda. Le relazioni umane e il bisogno “biologico” di benessere nel territorio. L’anno 2020, con la pandemia da Covid-19, ha rappresentato lo spartiacque tra ciò che era e ciò che potrebbe essere in futuro.

Ebbene, come ha reagito la cultura della montagna davanti a questo spartiacque?

Davide Sapienza propone, anche per questa edizione, la sua “pratica geopoetica” inclusiva, capace di stimolare la lettura del territorio passando dalla letteratura e dalla saggistica, dalla storia e dalla geografia culturale ai suoi testi, anche inediti.

Il 2021 pone una grande sfida, nella valle più colpita della pandemia, che dalla sua geografia più profonda può rinascere. Come?

Rendendo più esplicita e concreta la relazione culturale, emozionale con il territorio e nel nuovo incontrarsi tra persone, nel ritrovare il senso di comunità. E’ quello che Davide Sapienza chiama “Essere Montagna”, per riaffermare che il Ben@Essere Montagna non è solo svago, ma una vera necessità, una ricerca interiore e spirituale, che nei libri trova un’evoluzione naturale per diventare documento, storia, geografia profonda appunto. La montagna come strumento di educazione al cambiamento: questa la vera ambizione

Bonus casa: ecco un valido sostegno per chiunque intenda avvalersene

concreto e sicuro ai propri clienti, nasce la grande rete di Clean Energy, realtà specializzata nella definizione e realizzazione di soluzioni complete per l’efficientamento energetico, il vero motore di questa ripresa e sul quale tutti, sia nel pubblico che nel privato, stanno fortemente puntando.

tipo di intervento ed al tipo di caratteristiche dell’abitazione e del regime fiscale del proprietario. Le aliquote del 50% e del 65% sono accessibili praticamente a tutti, sono detraibili utilizzando l’Irpef, spalmati in dieci anni oppure con lo sconto in fattura applicato direttamente da noi, e riguardano interventi di ristrutturazione, ma in particolare di installazione impianti fotovoltaici e sostituzione caldaie ed integrazione di sistemi ibridi per il riscaldamento. Poi c’è il bonus facciate, che ha un’aliquota del 90%, per il quale noi applichiamo direttamente lo sconto in fattura.

Ma il “boccon del re” è il Bonus Rilancio del 110%, che consente una ristrutturazione ed interventi di risparmio energetico consistenti, senza

Di questi tempi, caratterizzati da forti pressioni ed incentivi volti alla ripresa economica post pandemica, quanti di noi non hanno sentito parlare, che sia sul giornale piuttosto che alla TV, della moltitudine di bonus che Governo, Regioni ed Unione Europea hanno messo in campo tra il 2020 ed il 2021. Una vera “foresta nera” di possibilità che, come però accade sempre in questi casi, può rivelarsi anche un’arma a doppio taglio se non gestita e valutata con attenzione.

Dalla professionalità di un team di esperti, uniti dall’intento di garantire un servizio

della rassegna.

Uno di questi cammini geopoetici viene proposto a Cene il 19 settembre, dal titolo “Dalle pendici del Monte Altino allo sguardo della Valle Rossa”. Un’occasione di cammino in natura, accessibile a tutti, ma soprattutto gratuita (per info: www.rbbg.it/library).

Con partenza alle 8.30, e per tutta la mattinata, Davide Sapienza, il geopoeta, offrirà letture di diversi autori, oltre alle sue, scelte ad hoc, in accordo con la biblioteca di riferimento, per evidenziare i tratti caratterizzanti del percorso. Un cammino geopoetico in Valle Rossa come strumento per scopri-

che il proprietario dell’abitazione debba investire denaro; una vera e propria manna dal cielo, un regalo natalizio che dura ormai da oltre un anno, ma che scadrà nel 2022.

ficientamento della casa di due o più classi energetiche, aumentandone di conseguenza il valore immobiliare e l’appetibilità del mercato, e di risparmiare significativamente sui consumi energetici di luce e gas. In questo caso la nostra offerta prevede tutti gli interventi contemplati nel decreto ed il vantaggio di poterli scontare in fattura direttamente a noi, che ci accolliamo l’intero onere economico dell’operazione.

PRIMO PIANO

I “Bonus casa”, dedicati a ristrutturazioni, restauri e messa in sicurezza di immobili, sono veramente moltissimi, tanto che spesso si rischia di fare confusione.

Partendo dal funzionamento, molti di essi prevedono delle opportunità legate alla detrazione fiscale. Di cosa si tratta?

Tutti prevedono una detrazione fiscale, che varia in base al

Amici a 4 zampe...cercano casa RUM

Un anno di canile per il nostro Rum che è arrivato da noi ad agosto dell’anno scorso.

In questi dodici mesi abbiamo avuto tempo di conoscerlo e di amarlo, abbiamo capito che la sua voglia di passeggiare non si esaurisce mai, abbiamo giocato e corso con lui infinite volte, abbiamo avuto modo di vaderlo socializzare con i suoi simili, anche se con i maschi non sempre ciò è facile. Ora questo cagnolone è più che pronto a passare i suoi giorni con qualcuno che lo possa amare e accudire, vieni ad adottarlo al canile di Colzate.

GINA

La nostra new entry ci riempie ogni giorno di gioia. Attiva e sempre pronta al contatto con l’umano la nostra Gina si è dimostrata una vera amante delle passeggiate e una campionessa nella corsa. Gina è una cagnolina di soli 11 mesi e con la sua siluette e il suo manto maculato sta facendo perdere la testa a tutto il canile, è la più corteggiata. Ma più di ogni cosa verrete ammaliati dal suo particolare sguardo, nessuno riesce a resistere ai suoi occhioni pieni di vita.

Prenotate per venire a giocare con la nostra cucciolina e per adottarla!!

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Andando con ordine: oggi uno dei bonus più citati è senza dubbio il celeberrimo Super Eco Bonus 110%.

Come si fa ad ottenerlo, chi è interessato, quali sono i requisiti e gli interventi che possono rientrarvi?

Sì, come dicevo, l’Ecobonus del Decreto Rilancio offre l’opportunità di rinnovare la propria abitazione senza investire denaro. Si tratta di una opportunità unica ed irripetibile che consente molti interventi: la coibentazione del tetto, il cappotto termico, i serramenti, il fotovoltaico, la batteria di accumulo energetico, la colonnina di ricarica per le auto elettriche, la caldaia a condensazione o ibrida e la pompa di calore per il riscaldamento. Una vera e propria rivoluzione che permette di aumentare l’ef-

Tra gli altri, è stato rinnovato anche per il 2021 l’Eco Bonus al 65%. Cosa lo differenzia rispetto al Bonus del 110% e quali attività sono detraibili con riferimento a questo incentivo?

L’aliquota del 65% è tuttora in vigore per tutti gli interventi che riguardano l’isolamento e/o l’efficientamento termico.

Il cliente può scontarla anche in questo caso direttamente con noi in fattura.

La vostra azienda offre dunque sia la parte dedicata alla

PAESE MIO Settembre 2021 Cene re e conoscere il territorio, da leggere come un libro; territorio che probabilmente i partecipanti al cammino già abitavano o frequentavano abitualmente, offrendo loro la possibilità di uno sguardo rinnovato. Ma nel contempo questo cammino in natura è anche un’azione utile a divulgare l’idea del luogo-biblioteca, come presidio culturale.

La proposta del cammino geopoetico, infatti, è nata dalla spinta delle biblioteche del territorio, che oggi sempre più vogliono uscire dai luoghi e dalle tradizionali forme della lettura, per confrontarsi con i territori e la montagna, e loro geografia culturale, affiancandosi a chi, per la montagna vive e immagina un futuro possibile.

LL

consulenza sia quella della progettazione e realizzazione di soluzioni complete per l’efficientamento energetico. Dove sta la forza del vostro team e perché è sempre meglio affidarsi ad un unico interlocutore?

La nostra azienda offre tutte le opportunità messe a disposizione dai vari decreti legge e prendiamo per mano il cliente dall’inizio alla fine occupandoci di tutto, dalla consulenza iniziale alla fine dei lavori con tutte le certificazioni necessarie. Bisogna però ammettere una cosa: i tempi sono molto corti e chi vuole approfittare di questa opportunità deve affrettarsi, altrimenti perderà un treno che non si è certi tornerà in futuro.

Per maggiori informazioni e per richiedere una consulenza, la sede commerciale di Clean Energy vi attende in via Trento 131/B a Capriano del Colle. Tel. 3518008008 www.bonus-facile.it LB

> NOTIZIE < 20 >

PAESE MIO BG

Concerto d’organo

PAESE MIO Settembre 2021 Semonte

Si consolida con la quinta edizione il tradizionale concerto d’organo di Settembre Anche quest’anno per volontà della Parrocchia e del gruppo Amici dell’Organo di Semonte il giorno 18 Settembre alle ore 20,45 in occasione della festività della Madonna del Rosario, si svolgerà l’ormai tradizionale e prestigioso concerto d’organo che vedrà protagonista il maestro Stefano Molardi di Cremona, poliedrico musicista titolare della cattedra d’organo presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano nonché del Conservatorio di La Spezia.

Ricopre inoltre diverse cariche prestigiose in concorsi e masterclasses internazionali, imponente la Sua attività concertistica e di incisioni musicali, tra le quali voglio ricordare l’opera omnia di J. S. Bach per la casa discografica Brilliant-Classic.

Come per altre tre edizioni precedenti saremo patrocinati del Festival Organistico Internazionale città di Bergamo che prenderà il via il venerdì seguente, dunque si conferma il nostro tradizione ruolo di concerto “aperitivo” di questa manifestazione che ormai ha raggiunto una dimen-

sione mondiale; di questo siamo sempre grandemente riconoscenti all’amico Fabio Galessi.

Nel solco delle splendide edizioni precedenti anche quest’anno abbiamo voluto mantenere un livello di assoluto valore al fine di offrire ai nostri parrocchiani e ai numerosi appassionati che ci hanno testimoniato il loro crescente apprezzamento un momento di elevazione dello spirito e alta espressione culturale.

Ci conforta in questa nostra volontà di mantenere viva l’iniziativa la sempre numerosa partecipazione, gli incoraggiamenti ricevuti da amici vecchi e nuovi, e la speranza di promuovere qualcosa di importante anche per le nuove generazioni che prima o poi ne siamo certi riusciranno ad apprezzare quanto di bello l’arte musicale e nello specifico quella organistica ci offre.

Il programma scelto dal maestro Molardi è senza’altro stimolante e assolutamente in linea con gli obiettivi perseguiti dal Festival che ci sponsorizza.

Quest’anno la farà da padrone l’arte della

trascrizione in un program- Nostro organo Corna 2017 Sue meravigliose caratterisma monografico dedicato al sarà motivo di mettersi in tiche. grande J. S. Bach. bella evidenza esaltando le L’illustrazione più dettaQuest’arte affonda le radici nella storia della musica e la si può considerare una delle scintille che hanno determinato la contaminazione dalla musica vocale a quella strumentale creando nel tempo una sorta di codice di figure retoriche che ne hanno caratterizzato lo sviluppo nei secoli XVI e XVII. Il musico e teorico Adriano Banchieri ad esempio elenca in questi quattro punti cardine le abilità che un sapiente organista deve possedere; l’improvvisazione, l’intavolatura e trascrizione, lettura contemporanea di varie chiavi musicali e la realizzazione del basso continuo.

Bach medesimo fu grande trascrittore di opere strumentali adattate all’organo, di grandi musicisti (soprattutto italiani) che lo precedettero. Questa attività fu in primo luogo motivo di studio e indagine ma anche di diffusione e rivisitazione attraverso le dinamiche coloristiche del re degli strumenti.

In questo senso anche per il

gliata del programma come nei precedenti concerti sarà inserita nel programma di sala.

L’esecuzione sarà infine conclusa da una improvvisazione che il maestro svilupperà su un tema proposto dal pubblico.

Se a Settembre saranno ancora vigenti le norme sul distanziamento le modalità di accesso saranno le stesse dello scorso anno e indicate sul programma di sala e sulle locandine.

Per i semontesi verrà predisposto a tempo debito un modulo di adesione all’entrata della chiesa sul quale chi lo desidera apporrà il proprio nome e cognome.

In alternativa potrete scrivere a fabiofacchinetti60@ gmail.com la vostra richiesta. Al raggiungimento dei posti disponibili la prenotazione sarà bloccata.

Ringraziando per la collaborazione e nella speranza di trovarVi presenti all’evento porgo i miei più sinceri auguri di buona salute a tutti i lettori di Paese Mio. Fabio Facchinetti

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> NOTIZIE < 22 > Si avvicinano tempi duri per chi abbandona i rifiuti sul territorio in modo abusivo o getta i sacchetti della spazzatura domestica nei cestini pubblici. In linea con quanto già promosso lo scorso anno con il progetto di sensibilizzazione “Teniamo pulita la città” (nello scorso mandato l’assessore all’Ecologia era Pamela Carrara), l’amministrazione comunale ha lanciato un’offensiva di grande portata contro i soliti noti, meglio conosciuti come i “furbetti del sacchetto”, una vera e propria campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza, per non far gettare rifiuti (di tutti i tipi) fuori dagli spazi preposti. Si pensi che mediamente, ogni mese, vengono abbandonati nei bidoni in paese circa 40 sacchetti.

Contro questi “soliti noti”, proprio per risalire ai responsabili di

Una nuova rubrica, “Gazzaniga si racconta”, che intende offrire ai lettori l’opportunità di conoscere il territorio di Gazzaniga e delle sue frazioni attraverso la ricerca, l’indagine e l’esplorazione. Una serie di articoli per conoscere il proprio territorio, familiarizzare con gli elementi strutturali che lo compongono (case, strade, monumenti, chiese), esplorare il suo aspetto sociale (mestieri, negozi, municipio, uffici, biblioteca, fabbriche, aziende…), indagare le sue pieghe naturalistiche (parchi, giardini, boschi, collina…); interagire con i fatti storici, le tradizioni, le feste, il folclore, e la devozione religiosa.

“Gazzaniga si racconta”

PAESE MIO BG

Ispezioni nei cestini contro i “furbetti del sacchetto” questi gesti di inciviltà, l’amministrazione comunale punta a controllare i bidoni e ad aprire i sacchetti. Se i responsabili venissero individuati, questi rischierebbero sanzioni amministrative (altrimenti dette “multe”) che vanno da 200 a 620 euro.

Un deterrente contro l’abbandono dei rifiuti, che a Gazzaniga diventa realtà grazie alla sinergia fra l’amministrazione comunale e la ditta Geco, che gestisce i rifiuti in paese dall’inizio dell’anno: un intervento che verrà effettuato per tutto il 2021, in collaborazione con

la Polizia locale “Unione sul Serio”. In altre parole, la ditta Geco compirà delle ispezioni nei cestini di Gazzaniga, peraltro, un servizio compreso nell’appalto siglato per il 2021 con la ditta, del valore di 236.400 e che prevede raccolta, trasporto rifiuti, spazzamento strade e servizi accessori.

L’ispettore ambientale, supportato dagli agenti della Polizia locale, e con l’aiuto anche di fototrappole per identificare con precisione la persona, avrà così il compito di verificare all’interno di questi sacchetti elemen-

Chiesa prepositurale di S.Maria Assunta e S.Ippolito Già nel 1457, nello stesso luogo, esisteva una chiesa; prova ne è la colonna in pietra messa in evidenza in occasione della rimozione del “pulpito”, avvenuto alcuni decenni fa, e visibile entrando dalla porta ovest della chiesa. Si ipotizza, però, che ci fosse una primitiva cappella che doveva assolvere ai

bisogni spirituali del primo insediamento rurale del paese, così come descritto nel fascicoletto edito nel 2011 (A. Bertasa, A. Ghisetti) che afferma: …la cappella era affacciata sulla “piazza del Consiglio” (ora inizio di via Briolini), e il Comune, costituito dal 1240, contribuiva alla manutenzione e faceva suonare la campana per la convocazione dell’Arengo, o assemblea dei capi-famiglia estimati e per altre scadenze civili come la riscossione delle “tallie” (tasse) da parte dei “talliatori” incaricati…

Dunque, la chiesa ha storia antica, anche se oramai persa nel tempo per via delle successive ristrutturazioni.

L’ultimo e più importante intervento è del 1827, su progetto dell’arch. Giacomo Bianconi, esponente del neoclassicismo lombardo, con il contributo dell’influente imprenditore locale della seta Luigi Briolini (il nipote Decio, a fine ‘800, invece, fece erigere il monumentale “mausoleo Briolini” e lasciò un ingente patrimonio per la costruzione dell’ospedale).

Il campanile, invece, alto 54 metri, fu costruito nel 1898, su disegno dell’arch. Virginio Muzio anch’esso in stile neoclassico, al posto di un campaniletto che esisteva dove ora c’è il fonte battesimale. Mentre la facciata fu ultimata solo nel 1954, su disegno dell’arch. Luigi Angelini di Bergamo, in stile neoclassico, come tutta la chiesa. Il portale dell’ingresso principale, invece, è seicentesco, in marmo nero di Gazzaniga-Orezzo, con finiture in alabastro e marmi policromi, opera dei primi

Gazzaniga

ti o materiali che possano far risalire al responsabile Un vademecum per una buona dell’abbandono, per poi arrivare alla segnalazione e alla raccolta differenziata sanzione.

Il fenomeno dell’abbando- Per agevolare una corretta raccolta differenziata dei rifiuno dei rifiuti fuori dagli spazi ti, l’amministrazione comunale ha realizzato un vademepreposti è annoso, ma grazie cum, semplice e di facile consultazione, dove si possono al nuovo appalto dei rifiuti trovare le principali informazioni in merito alla raccolta che inserisce questo ser- “porta a porta” e sulle modalità di conferimento dei rifiuti vizio, l’operazione di con- alla piazzola ecologia di Cene. Inoltre, per fare correttrasto dovrebbe essere più tamente la raccolta differenziata in casa è attivo anche forte. Come comunicano il servizio della società G.eco, dal titolo “Dove lo butto”: gli uffici comunali, le zone inserendo il nome della tipologia di rifiuto, viene comunipiù colpite sono quelle del cato come e dove conferirlo. centro storico, in particolare via Mazzini, via Saletti, via Senza dimenticare, però, la dove si invita la cittadinanBriolini e via Dante: queste strada provinciale 671 della za a non utilizzarli come saranno le più sorvegliate. Valle Seriana e la provinciale deposito per l’immondizia 41 Gazzaniga- domestica.

Aviatico, in Per la cronaca, la nuova particolare in “strategia anti-abbandoni località Platz. dei rifiuti”, oltre all’istituzioA qualificare ne dell’ispettore ambientale questa cam- e alla campagna di sensibipagna di sen- lizzazione, prevede anche sibilizzazione, il raddoppio degli svuotasopra i conteni- menti dei cestini, che passa tori sono posi- così da una a due volte a zionati cartelli settimana. informativ i, TP

Gazzaniga si racconta (puntata n°1) come un “grande libro” da leggere e indagare, per recuperare la memoria storica; favorire la condivisione del patrimonio culturale e ambientale; sviluppare il senso di appartenenza al proprio territorio e alla propria comunità.

PAESE MIO Settembre 2021

artisti Manni.

L’interno si presenta in perfetto stile neoclassico: colori chiari, linee diritte, trabeazioni con fregi classici, uso dell’arco a tutto sesto e ribassato, capitelli corinzi nelle colonne e ionici nelle bussole d’entrata e nei confessionali in legno, ecc.

La chiesa è costituita da tre navate, più alta quella centrale, mentre quelle laterali, a cinque campate, custodiscono gli altari e le porte laterali. L’arcata centrale è a botte a sesto leggermente ribassato e racchiude grandi medaglioni rettangolari, affrescati da Giovanni Brighenti di Clusone con scene della vita della Madonna; quelle laterali hanno la volta a crociera con medaglioni circolari centrali raffiguranti figure di angioletti. Dello stesso Brighenti sono pure i Quattro Evangelisti dipinti sui quattro pennacchi della cupola, le due tele poste sopra gli scranni del coro raffiguranti la Nascita e la Presentazione al tempio di Gesù e il grande quadro rettangolare sopra la porta dell’entrata principale, raffigurante la Disputa di Gesù nel Tempio. Mentre la grande tela centinata centrale dell’abside e la tela all’altare della Madonna Addolorata sono di Vincenzo Angelo Orelli, pittore neoclassico ticinese, ma bergamasco di adozione. Le due tele poste ai lati dell’altare raffiguranti il Battesimo di S. Ippolito, avvenuto in età adulta, e il suo martirio ritratto legato per i piedi e trainato per terra da cavalli al galoppo, sono opere di Maino Crespi.

Superata la porta principa-

Gazzaniga le, a sinistra si nota l’antico battistero ligneo seicentesco, poggiante su piedestallo in marmo grigio venato di Cene, entro una lunetta con pavimento e pareti in pregiati marmi policromi variegati.

Il primo altare è dedicato alla Madonna Addolorata, tela dell’Orelli citato. Il quadro, di ignoto, appoggia “in continuum” su un’antica porzione di tela seicentesca, raffigurante le anime purganti. Lo stile è neoclassico come pure la scultura lignea della Pietà, posta sulla mensa, opera del tirolese Rongalchier, datata 1924.

Proseguendo, dopo la porta dell’entrata ovest, ecco il bell’altare barocco con la tela di Francesco Cavagna raffigurante l’Immacolata Concezione: presenti un paliotto in marmo nero locale con intarsi policromi, opera dei fratelli Manni dell’inizio del ‘700, e un medaglione centrale in marmo bianco di G. Giacomo Manni.

A seguire, in senso orario, sulla testata di sinistra c’è la settecentesca cappella del Rosario con attorno le 15 tele che raffigurano i Santi Misteri. Nella nicchia, la statua “vestita” con broccato e fili d’oro della Madonna col Bambino è impreziosita da un mosaico con tasselli dorati, realizzato a metà del ‘900. Sull’altare maggiore, ottocentesco come tutta la chiesa e la facciata, spicca la scultura bronzea del Cristo risorto, di Elia Ajolfi, come pure le quattro sculture, anch’esse bronzee, raffiguranti i simboli degli Evangelisti. Il nuovo altare rivolto verso i fedeli è sempre dell’Ajolfi, ricavato da

un unico blocco di marmo rossiccio.

Sulla destra del presbiterio, nel 1853, al posto del vecchio organo barocco, è stato collocato il nuovo organo con oltre 3000 canne, opera della fabbrica dei fratelli Serassi di Bergamo.

Alla destra dell’altare maggiore si nota il magnifico Mausoleo di S.Ippolito, del 1710, certamente una delle migliori realizzazioni dei fratelli Manni: un prezioso gioiello per l’uso raffinato di intarsi con pietre dure e semipreziose sulla base del marmo nero di Gazzaniga.

Risalendo troviamo l’altare del Sacro Cuore, con i gradini della predella in marmo nero, opera sempre dei Manni, mentre la parte superiore è di epoca neoclassica. Di notevole pregio la tela raffigurante la Madonna col Bambino, di ignoto del ‘600, e una grande urna barocca in ottone argentato, contenente la statua lignea del Cristo morto a grandezza naturale di scuola fantoniana.

Dopo la porta d’entrata orientale, ecco l’ultimo altare, il più semplice e forse il più antico, sempre dei Manni del ‘600, che racchiude, in una doppia cornice di marmo nero, la tela di Enrico Albrici di Vilminore (metà ‘700) che raffigura la Madonna col Bambino. L’altare presenta semplici disegni geometrici in marmo nero su una base di marmo rossiccio venato.

Una grande chiesa, non c’è che dire, che rispecchia tutti i canoni del classicismo, quindi una chiesa “coerente”.

Angelo Ghisetti

Lavori in corso

lluminazione a Led Dopo il primo intervento su parte dell’impianto di illuminazione pubblica, prenderanno il via i lavori per un ulteriore e cospicuo investimento di circa 150.000 euro.

Settembre 2021

App io: servizi attivati dal comune

N 87

Cos’è Attraverso l’App “IO” puoi interagire in modo semplice e sicuro con i servizi pubblici direttamente dal tuo smartphone o tablet. Puoi utilizzare servizi, ricevere comunicazioni/notifiche, effettuare pagamenti e consultare documenti di diverse Pubbliche Amministrazioni in un›unica app.

L›app è stata realizzata dall›azienda PagoPA spa, partecipata dello Stato, azienda creata appositamente allo scopo di rendere capillare la diffusione dei pagamenti digitali e dare impulso alla digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia.

Come installare e utilizzare l’App IO L’app è disponibile su App store e Play store, la installi come qualsiasi altra applicazione, è gratuita e può essere utilizzata anche dai cittadini italiani (AIRE e non) che vivono all’estero.Per iniziare a utilizzarla, devi registrarti con le tue credenziali SPID o, in alternativa, con la tua Carta d›Identità Elettronica (CIE). In seguito alla prima registrazione, potrai accedere più facilmente digitando il PIN scelto da te o tramite riconoscimento biometrico (impronta digitale o riconoscimento del volto).

Nella sezione preferenze, puoi decidere quali servizi tenere attivi e quali disattivare; inoltre, puoi scegliere autonomamente quali messaggi ricevere, e come riceverli (via mail, dentro l’app o tramite le notifiche push del telefono). In caso di malfunzionamento o dubbi puoi consultare le FAQ (risposte alle domande più frequenti) presenti sul sito https://io.italia.it

Alloggio in locazione: erogazione contributi per l’anno 2021

E’ stato pubblicato l’avviso pubblico per l’erogazione di contributi a sostegno del mantenimento dell’alloggio in locazione per i residenti nei comuni dell’Ambito Valle Seriana.

E’ previsto un contributo al proprietario per sostenere il pagamento di canoni di locazione fino a 4 mensilità di canone e comunque non oltre €1.500 ad alloggio/contratto.

I nuclei familiari supportati devono possedere i seguenti requisiti: Non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione; Non essere proprietari di alloggio adeguato in Regione Lombardia; Avere un ISEE non superiore a 8.000,00€; Avere la residenza in un alloggio in locazione, con regolare contratto di affitto registrato da almeno 6 mesi alla data di presentazione della domanda.

Nel bando sono meglio dettagliati i criteri per l’erogazione e le modalità con cui verrà redatta la graduatoria degli aventi diritto e la documentazione necessaria.

Il testo completo dell’avviso pubblico e la relativa modulistica sono disponibili sul sito della Servizi Sociosanitari Valle Seriana a questo link .

Le domande dovranno obbligatoriamente pervenire all’ufficio servizi sociali del comune di residenza entro il 30 SETTEMBRE 2021.

L’assistente sociale rimane a disposizione per eventuali chiarimenti e per fornire supporto nella presentazione delle domande. Per appuntamenti telefonare allo 035 711361 int. 2 al lunedì pomeriggio, giovedì pomeriggio o venerdì mattina oppure scrivere alla mail servizisociali@comune.colzate.bg.it

Inizio anno scolastico «La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo».

Con questo pensiero di Malcom X, l›amministrazione intende augurare ad alunni, insegnanti e a tutto il personale scolastico un buon inizio. Ci auguriamo che sia un grande anno per tutti, caratterizzato da un graduale ritorno alla normalità, con sempre maggiori occasioni di socialità; un anno pieno di innumerevoli e splendide esperienze perché sono i momenti che viviamo e condividiamo con gli altri a plasmarci e aiutarci a crescere.

Contributo per l’acquisto di libri di testo della scuola secondaria di primo grado Le domande possono essere presentate all’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Colzate, corredate della documentazione prevista 8scaricabile dal sito del comune), entro il giorno 12 ottobre prossimo alle ore 12.00 mediante una delle seguenti modalità: - consegna a mano presso l’Ufficio (previo appuntamento telefonico al numero 035-711361 int. 1); - via e-mail all’indirizzo segreteria@comune.colzate. bg.it; - via PEC all’indirizzo segreteria@pec.comune.colzate.bg.it

Questa cifra è stata finanziata per 100.000 euro da un contributo statale a fondo perduto, i restanti 50.000 euro sono invece stati finanziati dal Bim. Il progetto prevede la sostituzione dei corpi illuminanti, verifica e verniciatura dei pali, rifacimento dei quadri elettrici e l’interramento dei tratti delle linee aeree ancora esistenti che attualmente generano più problemi e costi di manutenzione.

Terminati i lavori avremo un’illuminazione migliore, meno inquinamento luminoso, maggiori risparmi di energia e di conseguenza meno costi. Importanti anche i benefici ambientali: non saranno più emesse in atmosfera 20 tonnellate equivalenti di anidride carbonica per anno.

Resterà poi un successivo ed ultimo intervento per completare l’intera illuminazione pubblica che riguarderà via Rodigari, Piani di Rezzo e Bondo.

Scuole sicure: lavori alla scuola primaria Terminato il Cre estivo, sono stati realizzati lavori di controsoffittatura atti a evitare possibili rischi di sfondellamento dei solai. I lavori sono stati realizzati grazie ad un contributo regionale.

Ass. Lavori Pubblici Gianmario Carobbio

> NOTIZIE < 24 > Tutti lo sanno, la Bergamasca è la terra d’elezione del ciclismo. In particolare, la Val Seriana, dove, oltre ad aver dato i natali a diversi campioni del pedale, sono presenti diverse società sportive che promuovono lo sport delle due ruote e che organizzano manifestazioni, criterium ed eventi ciclistici, ognuna specializzandosi in determinate categorie. E’ il caso della Scuola Ciclismo Cene, che ogni estate mette “in strada” eventi ciclistici di grande richiamo, a carattere nazionale ed internazionale.

Su tutti si distingue l’ormai conosciuta e apprezzata “Cronoscalata Cene-Altino”, valida per le categorie allievi e juniores. Un tracciato di 5,6 km, da Cene al santuario della Madonna di Altino, lungo curve e tornanti, che hanno dato del filo da torcere ai corridori, presenti in massa, anche perché erano in palio i titoli

PAESE MIO Settembre 2021

PAESE MIO BG

Un’estate a 360° per la Sc Cene regionali allievi e juniores e il titolo provinciale juniores della specialità “scalatori”.

Un bel rientro nel calendario organizzativo, con la 16^ edizione, dopo la battuta d’arresto dello scorso anno a causa della pandemia. In cabina di regia lo staff direttivo della Scuola Ciclismo Cene, team da alcuni anni presieduto da Stefania Maffeis, che si avvale della collaborazione del fratello Edoardo, anche se entrambi possono sempre contare sull’esperta supervisione di papà Beppe, storico leader della società.

Ma non certo un bel rientro per il meteo, che ha imperversato in modo bizzarro: prima della partenza la grandine, che ha fatto addirittura temere per la manifestazione, quindi la pioggia e poi il sole, giusto in tempo per la cerimonia di premiazione.

Grande festa in terra bergamasca per i varesini della società Bustese Olonia Bike Tartaggia, che hanno vin-

to entrambe le prove. Tra gli Juniores si è imposto il piemontese Manuel Oioli, che si conferma uno specialista, mentre tra gli Allievi ha vinto il suo compagno di squadra Filippo Turconi.

Per la cronaca, Manuel Oioli ha percorso i 5 km del tracciato del 1° Trofeo Sistemi Ambientali Srl col tempo di 16’51” anticipando di 22” Gabriele Fede della GB Junior Team e di 24” il friulano Gabriel Musizza (Danieli 1914 Cycling Team). Con il quarto posto il bergamasco Nicolas Milesi (Ciclistica Trevigliese) si è laureato campione provinciale e regionale della montagna.

Nella prova riservata agli Allievi, abbinata al 1° Trofeo Tecnologie Ambientali Srl, ha vinto, come detto, Filippo Turconi, davanti a Leonardo Vesco (Us Biassono) e a Davide Donati (Monticelli Bike,) ex-campione italiano di mountain bike, ora in cerca di conferme anche su

strada. Filippo Turconi si è laureato, così, campione lombardo degli scalatori tra gli Allievi.

Una nota al montepremi: per la prima volta la manifestazione ha assegnato il Trofeo Sistemi Ambientali e il Trofeo Tecnologia Ambientale, grazie all’accordo della Sc Cene con Valentino Suagher e Dario Pegurri.

Da segnalare che i corridori hanno trovato per questa edizione una strada “perfetta” sotto il profilo strutturale: infatti, nella settimana precedente la festa dell’Apparizione della Madonna di Altino, la strada che porta al santuario mariano è stata chiusa per tre giorni (a fasce orarie) per consentire la riasfaltatura di alcuni tratti che versavano in uno astato precario, come pure dello slargo sottostante il parcheggio del santuario. Una bella sorpresa, non solo per i fedeli che hanno partecipato alla festa mariana o per il “serpen-

Cene tone” dei partecipanti alla “Cronoscalata Cene-Altino”, ma anche per i tanti cicloamatori che tutto l’anno salgono in cima al cosiddetto “piccolo Gavia”, una salita impegnativa, ma breve, con pendenze intorno all’1011% per circa 5 km.

Il secondo evento estivo che ha visto la Sc Cene impegnata in cabina di regia è stato il “Criterium 648”, andato in scena a Clusone sempre per le categorie Allievi (al mattino) e Juniores (nel pomeriggio): manifestazione voluta da un gruppo di amici per ricordare la figura di Danilo Fiorina. I vincitori sono due atleti che si sono formati nella mountain bike, come l’allievo bresciano Davide Donati e lo junior bergamasco Nicolas Milesi Il biker bresciano Davide Donati (Monticelli Bike), allievo 16enne di Monticelli Brusati, alla quinta gara su strada della stagione, fa suo anche il 3° Trofeo Cicli

Grandi impegni ciclistici per la SC Gazzanighese Sempre sugli scudi la Sc Gazzanighese che da alcuni anni si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama ciclistico, non solo bergamasco. Merito di alcuni suoi corridori di punta, ma anche delle sue capacità organizzative, che anche in questa estate l’hanno vista impegnata in diverse manifestazioni.

Da segnalare, l’organizzazione della 17^ edizione del Trofeo Armanni, doppia gara Esordienti (1° e 2° anno), svoltasi a Comenduno di Albino.

A vincere le due prove sono stati Cristian Mazzoleni (Gc Almenno), bergamasco figlio d’arte, tra gli Esordienti 1° anno e Nicolas Apostu (Velo Club Sarnico) tra gli Esordienti 2° anno. Dopo aver scollinato per primo sul Colle Sfanino, trampolino di lancio verso

il finale, Mazzoleni è riuscito ad avere la meglio allo sprint di Christian Gamba (Ciclistica Trevigliese), secondo. Terzo posto per Francesco Colosio (Gsc Villongo C.). Suo il 17° Trofeo Armanni Giuseppe e Ferrari Onorina a.m. Il bergamasco Nicolas Apostu (Velo Club Sarnico), invece, ha vinto il 17° Trofeo Armanni Carrelli Elevatori Srl, gara riservata agli Esordienti 2° anno: con una formidabile progressione, il ragazzo di Bolgare è riuscito ad avere la meglio allo sprint di un drappello di 9 corridori che si era avvantaggiato dopo la salita del Colle Sfanino. Secondo posto per il bresciano Edoardo Gianotti (Gs Ronco Maurigi Delio Gallina) e terzo posto per il valtellinese Matteo Compagnoni (Pedale Morbegnese).

L’altra fatica organizzativa della Sc Gazzanighese è stata la classica “GazzanigaOnore”, gara per Allievi, abbinata al 34° Trofeo GBC Apprettificio – Cazzano S. Andrea e al 20° Trofeo dieffea.com – Gran Premio dello Scalatore. A vincere sotto la pioggia battente, che ha ridotto i partecipanti a 46 unità, con un centinaio di ritiri, è Simone Gualdi, 16 anni, seriano di Cazzano

Sant’Andrea, ex-atleta della Sc Gazzanighese e attualmente in forza alla Sc Cene, che fa grande festa sulle strade di casa.

La manifestazione, nonostante il maltempo, non ha lesinato lo spettacolo. Prime tornate “basse” graziate dalla pioggia, ma quando il gruppo intraprende la via verso Clusone per affrontare il tratto in linea con i tre passaggi al Gpm di Fino del

Monte, il diluvio si scatena sulla corsa. Restano in dodici a condurre la corsa, che vanno a giocarsi il successo allo sprint, Juan David Sierra anticipa troppo, mentre Simone Gualdi è perfetto e festeggia a braccia alzate il successo. Da segnalare che all’arrivo sono giunti in 46, veri temerari, perchè ben 97 corridori hanno abbandonato anzitempo la gara per le avverse condizioni meteo.

Con questa vittoria, la quarta della stagione 2021, Si-

Pellegrini, surclassando un lotto di 107 concorrenti: nel finale tortuoso tra i vicoli del centro storico di Clusone, è sgusciato via da un drappello di 11 atleti che si era avvantaggiato ed è riuscito ad anticipare Leonardo Vesco (Us Biassono), secondo, Matteo Falchetti (Gsc Villongo), terzo, ed il padrone di casa Thomas Pedrini (Sc Cene), quarto.

Il bergamasco Nicolas Milesi (Ciclistica Trevigliese), promettente juniores, è riuscito a fare la differenza nell’ultimo tratto verso il traguardo di Piazza dell’Orologio, lasciandosi alle spalle Alessio Bonora (Gs Massì Supermercati) e Andrea Alfio Bruno (Team Giorgi), rispettivamente secondo e terzo. In questo modo ha fatto suo il 4° Trofeo Danilo Fiorina a.m., battendo un lotto di 153 corridori.

PS Gazzabiga mone Gualdi si è riscattato dalla sfortunata giornata ai Campionati Italiani Giovanili su pista di San Giovanni al Natisone.

Grande presenza di pubblico alla partenza, anche per applaudire l’ex-maglia rosa Ivan Basso. All’arrivo, erano presenti, oltre a Basso, il promotore della gara Giovanni Bosio, il sindaco di Onore e l’ex-campione Paolo Savoldelli.

MM

Bronzo tricolore per Simone Gualdi A Chianciano Terme, dove erano in programma i campionati italiani esordienti ed allievi, il 16enne di Cazzano Sant’Andrea Simone Gualdi, portacolori della Sc Cene, in gara con la formazione della Lombardia, ha conquistato il terzo posto nella categoria Allievi. Una medaglia di bronzo per uno dei giovani ciclisti più promettenti della “scuola seriana”, già in forza alla Sc Gazzanighese e ora “prima punta” della formazione cenese della famiglia Maffeis.

PAESE MIO Settembre 2021

La data ufficiale era il 19 Marzo ma causa le restrizioni del periodo si è deciso di rimandare a quando la situazione sarebbe stata migliore.

Così lo scorso 18 luglio Simone e Stefania hanno deciso di festeggiare con un rinfresco e stappare un Balthazar (12 litri) di Ferrari millesimato!

Ma facciamo un passo indietro; tutto ebbe inizio nel 1921 quando il nonno di Stefania, Leone Martinelli insieme a Virginia Maffeis, la nonna, aprirono nel centro di Gazzaniga una locanda.

Nel 1928 si trasferirono nell’attuale sede acquistando quello che fu l’edificio dell’allora comune, poste e ufficio energia elettrica,

PAESE MIO BG

Un secolo! Questo è il traguardo raggiunto dall’Enoteca Leone

con un restauro generale lo stabile venne trasformato nell’antecedente di quello che oggi sono i classici “bed and breakfast” ovvero trattoria con alloggio.

Una vita di sacrifici ma anche tante soddisfazioni con i tre figli Aleardo, Armando e Palmina, ovviamente la guerra e l’immigrazione erano all’ordine del giorno in quei periodi, tanto che il matrimonio tra Armando e Rachele, i genitori di Stefania, fu compiuto tramite procura per posta vista la necessità economica di emigrare in argentina da parte di armando per dare maggiore sostegno alla famiglia.

La passione sportiva di armando, campione europeo di salto in alto in stile “We-

stern Roll” ossia di ventre, portò nel 1952 insieme ad una manciata di amici nella vecchia cucina con il camino tra calici di vino e risate alla nascita dell’associazione sportiva “La Recastello”.

Nel 1965 nasce Stefania, esile ragazza che prova ad intraprendere una vita tutta sua interrotta però dalla precoce mancanza della mamma Rachele, decide così di stare vicino al papà e aiutarlo nella gestione quotidiana di quello che tra gli anni 70 e 90 era considerato un classico bar di paese con un biliardo senza buche.

Gli anni 90 per Stefania non furono dei migliori, la prematura perdita del fratello e la seguente mancanza del padre prospettava un’ incer-

to futuro al bar leone.

Fu l’incontro con un romagnolo ad accendere nuovamente la scintilla, nel 1999 Stefania e Simone si incontrano e nasce così una voglia di continuità insieme.

L’esperienza d’oltre manica di Simone grande appassionato di vini e buon cibo aprono nuove prospettive a quello che sembra un’ obbiettivo tutt’altro che facile per il periodo.

Proporre vini pregiati dove era di abitudine ordinare un bianco o un rosso sicuramente è stata una scelta non facile, ma la forza di volontà e la passione hanno prevalso su tutto e dopo 22 anni insieme possono vantarsi di condurre una vineria affermata nel territorio.

Nelle ultime decadi tra crisi economiche e cambiamenti veloci la flessibilità di Stefania e Simone ha permesso di costruire un locale unico nel suo genere in valle Seriana, serate a tema, corsi di degustazione vino e incontri con una miriade di produttori hanno reso la piccola enoteca di Gazzaniga un vero e proprio tempio del vino dove il motto non è “quale è il tuo vino preferito” ma “di che stato d’animo sei oggi”,

nel senso che in base a come ti senti abbiamo un vino che può corrispondere alle tue necessità!

Ovviamente il buon vino necessita anche del piacere della tavola ed è qui che Simone entra in gioco con una cucina creativa e ricercata sempre in constante evoluzione con ingredienti di prima qualità che vanno dal km zero all’altra parte del mondo.

Solo su prenotazione le proposte sono molteplici ma non dettate da una carta preimpostata perché anche in questo caso la cucina è uno stato d’animo, dice Simone, ormai abbiamo raggiunto livelli dove non si mangia più per necessità ma per piacere ed essere stuz-

> NOTIZIE < 25 > Gazzaniga

zicati con piatti inaspettati può risultare più stimolante, continua Simone.

La formula funziona e nel tempo abbiamo assistito ad un affezionarsi sempre più concreto da parte di nuovi avventori e habitué prepararti a farsi coccolare in tutto e per tutto usufruendo di una cantina con oltre 700 vini e di piatti originali.

Un successo tale non poteva passare inosservato e così il 18 luglio si è deciso di dire “grazie” a chi ha supportato l’enoteca Leone per tutti questi anni e soprattutto negli ultimi quando per ovvi motivi il destino ci ha messo tutti alla prova!

Simone e Stefania ringraziano e stanno già pensando al duecentesimo...

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