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PAESE MIO IL GIORNALE DI ALBINO - DICEMBRE 2020 - N° 193 MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE LOCALE

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Direttore Responsabile: Paolo Salamoni - Editore: PAESE MIO - Direzione, Redazione e Pubblicità: via Acqua dei Buoi, 9 - 24027 Nembro (BG) - Tel. 328 8521993 e.mail: direzione@paesemio.eu - Anno XVIII n° 11 - Stampa: CSQ SpA - Erbusco (BS) - Registrazione presso il Tribunale di Bergamo n° 6 del 28 marzo 2003 - Numero iscrizione ROC: 32148

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La frazione di Bondo Petello chiede l’istituzione di un ambulatorio medico

Recentemente è partita una petizione per sensibilizzare gli organi competenti

Nella frazione di Bondo Petello c’è aria di cambiamento. Dopo aver visto l’istituzione a giugno dello scorso anno di un presidio sanitario come la Farmacia, gli abitanti di Bondo chiedono ad alta voce il MEDICO DI FAMIGLIA. La Frazione di Bondo, dai dati dell’anagrafe relativi all’ultima tornata elettorale vede 1204 votanti, di cui 602 donne e altrettanti uomini. Numeri che parlano chiaro e mostrano di come Bondo abbia bisogno di un servizio di medicina generale. Proprio per questo è partita da poco una petizione atta a sensibilizzare gli organi competenti quali il Comune di Albino, ATS di Bergamo e l’Ordine dei Medici (distretto di Bergamo). Tutto nasce per soddisfare proprio le esigenze delle fasce più deboli della popolazione, delle persone con problemi di mobilità, degli anziani e di chiunque desideri semplicemente un servizio più pratico piuttosto che recersi in centro Albino o presso altre zone distanti da casa dove si trovano gli studi dei medici di famiglia. Al momento la frazione ospita in uno studio di proprietà del Comune un Pediatra che sembrerebbe prossimo alla pensione.

D’altro canto Bondo è una frazione che ha ampia parte della sua popolazione con un’età media molto alta, tanto, ovviamente, da non essere soddisfatta del solo servizio di pediatria presen-

te.

A sostegno di questa iniziativa è intervenuto il Responsabile Commerciale della Farmacia Santa Barbara situata nel centro della frazione Albinese, Giuseppe Giunta: “Bondo Petello ha bisogno di questo servizio e ad Albino mi risulta che è l’unica frazione a non essere servita dal medico di famiglia. Si tratta di un servizio molto importante per Bondo ed è importante pure per la permanenza della nostra Farmacia. Il Comune di Albino dovrebbe avere a cuore questa problematica e mi auguro che prenda in mano la situazione.

Avere un medico di famiglia vuol dire soddisfare il forte bisogno dei cittadini e sostenere un servizio come la Farmacia che opera con impegno e dedizione per servire la popolazione”.

Il pensiero dell’Onorevole Borghi (PD) viene sintetizzato in un’intervista rilasciata a Federfarma il 18 Novembre scorso: “Bisogna sicuramente fare un salto in avanti dal punto di vista della sussidiarietà nelle piccole comunità, soprattutto in quelle in cui è già presente un servizio di assistenza farmaceutica. Nelle piccole realtà la mancata presenza di ambulatori medici mette a serio rischio l’esistenza della Farmacia stessa. Bisogna dunque trattare con estrema serietà quello che è il problema dello spopolamento territoriale ed intervenire con tutti i mezzi che la poli-

tica può mettere sul campo.

La nuova prospettiva deve farci riflettere su come determinati servizi debbano essere sostenuti dalla leva pubblica in termini di LEA (livello essenziale di assistenza) e LEP (livello essenziale delle prestazioni) senza la paura di essere additati per dinamiche di assistenzialismo: chi dice che sostenere con la leva pubblica la presenza di un medico piuttosto che un farmacista sia assistenzialismo significa che non ha capito niente di che cosa è fatta l›Italia e non sa che in realtà questi territori, queste piccole comunità, sono uno straordinario serbatoio per il futuro del paese.”

Interpellato sull’argomento si è espresso anche Fabio Ghirardi, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Albino “oggi più che mai ci rendiamo conto di quanto siano importanti i presidi territoriali sanitari, prima risposta ai problemi dei cittadini.

I medici di base svolgono un lavoro straordinario, intercettano per primi le criticità e accompagnano il cittadino nel percorso sanitario.

Bondo è una frazione molto popolosa, con un’età media dei residenti abbastanza alta.

Per moltissimi concittadini è un problema raggiungere Albino capoluogo, sono anziani e necessitano di essere accompagnati da parenti o conoscenti; dipendere da altre persone per andare dal medico di base spesso significa ritardare o addirittura rinunciare alla vista per i troppi disagi. Con-

> NOTIZIE < 03 >

Ora più che mai, Buon Natale e felice Anno Nuovo Dicembre, siamo giunti al termine di quest’anno “maledetto”. Purtroppo gli esperti ci dicono che ci vorrà ancora un anno e mezzo prima di tornare alla normalità…

Quindi, anche il 2021 sarà un anno “difficile” ma, speriamo, non buio e triste come quello che si sta concludendo. Anche se la riapertura delle scuole il 7 gennaio fa allarmare: NON PER LA SCUOLA MA PER I TRASPORTI. Ma in questo mio editoriale non voglio parlare della pandemia, di Governo centrale o della Lombardia; l’ho già fatto cercando di elaborare un pensiero attingendo da questa o quella fonte, MA SEMPRE AUTOREVOLI COME IMPONE LA MIA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE. In questo editoriale voglio semplicemente essere vicino a quelle attività commerciali danneggiate dall’emergenza, a tutti i ragazzi che non possono andare a scuola, fare attività fisica, fare aggregazione sociale e culturale e, soprattutto, a tutte quelle persone che hanno perso un proprio caro a causa del Covid-19 (malattia generata dal virus SARS Cov-2). Tutti noi in Valle Seriana abbiamo avuto almeno un lutto fra conoscenti, amici o familiari. Adesso non sappiamo con chi e dove potremmo festeggiare, se potremmo andare a Messa e a che ora…

Ecco, in questo momento, a tutti un abbraccio virtuale e vorrei regalare un sorriso e una speranza, dicendo: “che la luce, che prende vita il 25 dicembre, illumini il cammino di tutti noi”.

Infine, un ringraziamento e un augurio a tutti i miei collaboratori e ai loro cari. Durante tutto il 2020, nonostante le difficoltà, le paure e le ansie, non hanno mai fatto mancare il loro apporto mostrando serietà, disponibilità e professionalità.

A tutti un augurio di Buon Natale e felice Anno Nuovo…… ora più che mai!

divido lo spirito della petizione, è importante informare le istituzioni sanitarie competenti delle criticità esistenti, auspico che si crei un percorso condiviso per consentire a uno o più medici di dedicare delle ore di presidio alla frazione, il Comune è disposto a fare la sua parte ammodernando l’ambulatorio di via Andrea d’Albino, adeguando gli spazi e garantendo i servizi informatici necessari.”

Tutte le realtà e gli esercenti presenti a Bondo hanno dato la propria disponibilità affinché questa richiesta venga soddisfatta da chi ha il potere decisionale per farlo.

Lo studio medico vicinale è un riferimento sanitario a tutela della salute!

A cura di Paolo Salamoni

4 Chiacchiere con..

> L’INTERVISTA < 04 >

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DANIELE ESPOSITO

Assessore ai Servizi Sociali e alle Attività Produttive

Classe 1990, laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza nel 2014, avvocato con studio ad Albino, già capogruppo della Lega durante l’amministrazione Alberto Carrara, Daniele Esposito è per la seconda volta Vicesindaco di Albino con il sindaco Fabio Terzi. Ma oltre ad essere Vicesindaco, svolge il delicato ruolo di assessore ai Servizi Sociali e alle Attività Produttive. Inoltre, è il delegato permanente nell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Valle Seriana. Insomma, una figura di grande affidabilità e ormai di consolidata esperienza amministrativa, peraltro in settori che mai come in questi ultimi tempi di emergenza sanitaria da Covid-19 sono saliti alla ribalta delle cronache.

Opportuno, quindi, un report su quanto fatto in queste realtà operative.

Attualmente, quali sono gli ambiti di intervento del suo assessorato?

Dal giugno 2019 l’assessorato di mia competenza si è esteso oltre che ai Servizi Sociali anche alle Attività Produttive, in forza di un progetto di welfare aziendale avviato durante il primo mandato del sindaco Terzi, denominato “Beatrice”.

I servizi sociali che fanno capo al mio Assessorato

sono: l’asilo nido comunale, i servizi alle persone con disabilità, il sostegno economico alle persone in difficoltà, i servizi agli anziani (ivi compresa la contribuzione alle rette delle RSA), il volontariato sociale, i progetti e i servizi dell’Ambito Territoriale, nonché i rapporti con le scuole dell’infanzia paritarie (anche in ragione della creazione di micronidi e asili-nido all’interno di queste scuole).

Cosa si sta facendo in campo ai Servizi Sociali in tempo di Covid-19?

Il Comune di Albino da molti anni ha avviato diverse misure a sostegno sia delle famiglie bisognose sia a favore dell’intera collettività. Questo ha consentito all’Amministrazione Comunale di rispondere all’emergenza sociale connessa a quella sanitaria in modo efficace e tempestivo, nonostante le difficoltà dovute ad un evento eccezionale e imprevisto come l’epidemia da Covid-19. In particolare, penso al progetto “Legami di Pane”, che già da diversi anni consente alle famiglie in difficoltà economica di ricevere un pacco alimentare dal valore di circa 25 euro almeno una volta al mese.

Questo progetto, avviato in

collaborazione con la Parrocchia di Albino, la Cooperativa il Cantiere, nonché con i volontari di tutto il territorio albinese, ha consentito durante i primi mesi della pandemia di continuare a fornire centinaia di pacchi alimentari, grazie anche all’ausilio dei volontari della Protezione Civile, volontari che sono stati fondamentali anche per la distribuzione per circa due mesi dei pasti donati da Ser-Car. Un’altra iniziativa importante è stata quella della distribuzione dei buoni spesa alimentari, che sono stati erogati ad oltre 400 famiglie albinesi per un valore di 132.294,35 euro. Una boccata d’ossigeno per tante persone che avevano subìto una perdita importante a causa del primo lockdown. Ed ancora, dal mese di maggio, abbiamo attivato il servizio di assistenza educativa a domicilio, in favore dei ragazzi con disabilità: un servizio che ha aiutato le famiglie a gestire non solo la didattica a distanza, ma anche a ricevere un supporto qualificato presso la propria abitazione.

Inoltre, sono proseguite le misure volte al sostegno del reddito sia per il pagamento delle utenze domestiche sia per i canoni di affitto.

E circa le Attività Produttive, cosa si fa in tempo di Covid-19?

Rispetto alle Attività Produttive l’impatto della pandemia e le conseguenti chiusure di varie attività produttive hanno, ahimè, visto i Comuni impotenti, in quanto l’unico soggetto in grado di erogare risorse importanti a questo settore è lo Stato centrale. Nel nostro piccolo, però, abbiamo ridotto la Tari (tassa sui rifiuti) non solo ai commercianti, ma anche alle attività artigianali e industriali, per circa 20.000 euro. Nonostante le difficoltà legate alla gestione della pandemia, il progetto di welfare aziendale dell’ambito territoriale Valle Seriana, denominato “Beatrice il Welfare sul Serio”, ha proseguito il suo sviluppo. Ricordo che il progetto, che vede il Comune di Albino in prima linea nella gestione complessiva, coinvolge Acerbis, Modulor, Sitip, Persico, P.Plast, Fondazione Honegger e Fondazione Sant’Andrea, 42 Comuni, circa 2.000 dipendenti e 30 partner di servizi.

Questo progetto consentirà ai dipendenti delle varie realtà private aderenti di ottenere un ottimo servizio di welfare aziendale legato al territorio, con conseguente incremento delle risorse

economiche che potranno dei test sierologici e dei tamessere spese negli esercizi poni durante quest’estate: commerciali della zona. un successo su tutti i fronti, sia per il numero di adesioni Inoltre, Lei ricopre anche (poco meno di 25.000) sia ruoli a livello sovraco- per l’ottima collaborazione munali. Come si sviluppa tra Comuni, ATS, ASST e questa realtà? Quali le sue volontari, che ha consentito azioni principali? di erogare un servizio molto Sono delegato permanente importante, efficiente e granell’Assemblea dei Sindaci tuito. dell’Ambito Territoriale Valle Seriana, ossia quell’orga- Sogni nel cassetto? nizzazione che vede coinvol- Albino, come molti Comuti i 18 Comuni della media e ni della Valle Seriana, sta bassa Valle Seriana relativa- soffrendo da alcuni anni di mente alle tematiche sociali un problema di denatalità. e socioassistenziali. Il ruolo Il mio sogno nel cassetto è è estremamente importante, quello che gli albinesi ritorperché le risorse a disposi- nino ad avere la forza e la vozione della società Servizi lontà di diventare genitori; Sociosanitari Valle Seriana per farlo, l’Amministrazione S.r.l. (società in house dei Comunale si è attivata, nel 18 Comuni) sono di circa limite delle proprie compe6,5 milioni all’anno e, quin- tenze, per garantire il magdi, il corretto utilizzo delle gior numero di posti coperstesse, nonché l’indirizzo ti dalla misura nidi-gratis politico, sono fondamentali. regionale, oltre che non Durante quest’anno, poi, i privatizzando il nido coservizi erogati per il tramite munale, anche tramite due dell’Ambito sono cresciu- convenzioni con due scuole ti notevolmente, per poter dell’infanzia paritarie, e con dare una risposta concreta ai l’introduzione di un bonus bisogni, anche conseguen- per i neogenitori in vigore ti all’emergenza sanitaria dal 2020, che verrà aggiore sociali; infatti, le risorse nato per i nati dal 2021. Ovinvestite sia nei confronti viamente, dovremo introdelle persone con disabilità durre anche ulteriori misure sia per la tutela minori sono di sostegno alle famiglie, per state incrementate di alcune rendere Albino il luogo idecentinaia di migliaia di euro. ale per far crescere le nuove Sempre l’Ambito è stato generazioni. quella struttura che ha promosso e gestito la campagna Ti.Pi.

BUONE FESTE

Albino rif.G48 - In zona tranquilla (no Valle) proponiamo Ampio Bilocale di mq 65 così composto: Ingresso, Ampio Soggiorno con Cucina a vista, Disimpegno, Camera Matrimoniale, Bagno finestrato e 2 Ampi Terrazzi.

Possibilità di Autorimessa Singola (a parte). Riscaldamento a pavimento con caldaia esterna autonoma, serramenti in legno doppio vetro a basso emissivo tutti con anta a ribalta, Tapparelle elettriche e Cappotto esterno perimetrale. In contesto di sole 7 unità abitative - Privo di spese di allacciamenti/accatastamenti ed IVA. € 119.000 Ce B kWh/m2a 55,10

Albino rif.G60- Zona collinare, Bilocale di testa mq 74 con entrata esclusiva. Ingresso, Doppio Soggiorno con Cucina a vista, Disimpegno, Camera Matrimoniale dove si può ricavare anche una Cabina armadio, Bagno, Giardino di mq 120 e Portico. Box Doppio in larghezza di mq 37 con esclusiva scala diretta sulla proprietà, Cantina/Lavanderia e Ripostiglio. Stucco veneziano, Impianto di irrigazione in giardino, riscaldamento termoautonomo, Impianto d’allarme e Tende da sole. € 125.000 Ce E kWh/m2a 119

Albino rif.G62 - Splendido Trilocale di mq 100. Ingresso arredabile, Ampio Soggiorno, Cucina Abitabile, Disimpegno, due Camere Matrimoniali, Bagno con vasca e doccia, Lavanderia (con possibilità di realizzare il secondo bagno) e due Terrazzi per un totale di mq 21. Completa la proprietà Esclusiva Autorimessa Tripla. L’immobile è termoautonomo ed è subito pronto da abitare in quanto non necessita di interventi di manutenzione/ristrutturazione. Possibilità di ritiro arredo. € 139.000 Ce in fase di dich.

Albino rif.G72 - In Zona Soleggiata e Tranquilla, Grazioso Trilocale in Villetta. Ingresso, Soggiorno con Cucina a Vista, Disimpegno notte, 2 Camere, Bagno e Giardino fronte e retro. Possibilità di Autorimessa Singola. Dotato di Riscaldamento a Pavimento, Caldaia Centralizzata a Condensazone con Conta Calorie per ogni singolo appartamento, Pannelli Solari, Predisposizione Allarme, Scelta Personalizzata delle Finiture Interne e Videocitofono. € 150.000 Ce B kWh/m2a 35,65

Albino rif.G52 - Proponiamo MAGAZZINO/laboratorio artigianale e commerciale di 145 mq più possibilità di 40 mq di soppalco. Locale con spazio areato e coibentato perimetralmente a normativa di legge servito di bagno per portatori di handicap e spogliatoio. Completo di cinque posti auto esterno di proprietà. Su richiesta si può valutare un acquisto a riscatto entro il 2023. € 175.000 Ce B kWh/m2a 125,32

Albino rif.G39 - In zona di pregio, in contesto di sole 3 unità abitative, Trilocali ai piani con Ingresso, Ampio Soggiorno con Cucina a vista, Disimpegno, 2 Camere, Bagno o Doppi Servizi, Giardino o Ampi Terrazzi Vivibili. Gli immobili sono Termoautonomi con impianto di Riscaldamento a pavimento, Serramenti in legno ed alluminio a basso emissivo con Tapparelle elettriche, predisposizione Clima ed Impianto d’Allarme già installato. Possibilità di Autorimesse Doppie o Singole. Detrazione Fiscale. Da € 190.000

Albino rif.G73 - In Zona Soleggiata e Tranquilla, appartamento in Villetta con Entrata Indipendente. Ingresso, Cucina con sala pranzo, Disimpegno, 2 Camere, Bagno e Giardino totalmente esposto a sud su tre lati. Al piano sottostante Taverna/Soggiorno anch’esso con riscaldamento a pavimento con possibilità di realizzare secondo bagno. Completa la proprietà Box Singolo e posto auto privato compresi nel prezzo. Scelta Personalizzata delle Finiture Interne e Videocitofono. € 225.000 Ce B kWh/m2a 36,65

Albino rif.G70 - In palazzina di sole 4 unità abitative Quadrilocale di mq 160. Ingresso, Ampio Disimpegno, Soggiorno con zona Studio, Cucina con Sala pranzo e piccolo cucinotto di servizio, Disimpegno notte, 3 Camere, Bagno Padronale con vasca e doccia idro, Ripostiglio e Cantina - Libero su quattro lati. Box Singolo automatizzato e Tettoia. Finiture di pregio, sistema d’allarme volumetrico. Possibilità di acquisto (a parte) di un posto auto. € 259.000 Ce E kWh/m2a 118,09

Albino rif.G67 - (No Valle) Villa Bifamiliare di testa. Ingresso, Ampio Soggiorno, Cucina abitabile e zona pranzo, Disimpegno, Bagno e Giardino di mq 300 piantumato con Gazebo. Al piano superiore: tre Camere, Disimpegno notte, 2 Bagni e tre Terrazzi. Zona mansardata tutta travi a vista ideale per quarta camera. Taverna con angolo cottura, Camino Termoventilato e Cantinetta, Lavanderia e Box Triplo in larghezza. Impianto Antifurto sia volumetrico che perimetrale. € 369.000 Ce in fase di dich.

Alzano rif. G69 - In contesto di sole due unità abitative, Grazioso Trilocale di mq 80 con sottotetto (di mq 70) ad uso deposito. Ingresso, Soggiorno con Angolo Cottura, Disimpegno, due Camere, Bagno, Ripostiglio e Posto Auto Assegnato. L’appartamento è stato recentemente riqualificato con parquet in ogni ambiente tranne il bagno, impianto di illuminazione full led, Termoautonomo - completamente arredato. Minime spese condominiali. € 92.400 Ce E kWh/m2a 127,34

Villa di Serio rif.G14 - Prestigiosi Quadrilocali al piano terra e 1° ed ultimo: Ingresso, Ampio Soggiorno con Cucina a vista (divisibile), Disimpegno, 3 Camere, Bagno, WC/Lavanderia, Terrazzo Vivibile, Balconi o Giardini. Riscaldamento a pavimento con Pompa di calore e su richiesta impianto fotovoltaico, predisposizione allarme, clima e ricambio aria interna per singolo ambiente. Autorimesse Doppie o Triple a partire da € 41.000. da € 260.000 Ce A4 da prog.

Pradalunga rif.G10 - In pieno centro Ultimo Trilocale di mq 90 completamente ristrutturato a nuovo così composto: Ingresso, Zona attesa arredabile, Soggiorno con Cucina vista, Disimpegno, 2 Camere Matrimoniali, Bagno e Terrazzo. Possibilità Autorimesse Singole e Doppia. Caldaia a condensazione, Infissi in PVC doppio vetro a basso emissivo. POSSIBILITA’ DI RECUPERO FISCALE FINO AD EURO 24.500,00. OTTIMO AFFARE PER INVESTITORI E FAMIGLIE!. €135.000 Ce A kWh/m2a 25

Pradalunga rif.G54 - In zona pedecollinare, Quadrilocale in Villetta con accesso indipendente così composto: Ingresso, Ampio Soggiorno con Cucina a vista, Disimpegno, due Camere, Bagno e Portico su Giardino di mq 100. Al piano superiore troviamo la terza Camera matrimoniale, secondo Bagno e Terrazzo Vivibile. Autorimessa Doppia in larghezza, Posto Auto di proprietà e Locale di mq 20. Riscaldamento a pavimento, Caldaia a condensazione, Pannelli Solari, Predisposizione Impianto di Clima ed allarme. € 269.000 Ce B da prog.

Cazzano rif.G58 - In nuovo Cantiere in fase di realizzazione Esclusivi Trilocali di mq 85 così composti: Ingresso, Ampio Soggiorno con Cucina a vista, Disimpegno notte, due Camere, Doppi Servizi, Terrazzi o Giardini privati. Completa la proprietà Cantina di mq 10 ed Autorimessa Doppia. Riscaldamento a pavimento, Sistema di generazione ibrido automatico in pompa di calore e caldaia a condensazione.

Termostato in ogni ambiente e Videocitofono. € 185.000 PREZZO RISERVATO ALLE PRIME 5 VENDITE. Ce A da prog.

Aviatico rif.G63 - In splendida località di montagna, proponiamo n. 2 Baite/Rustici completamente Indipendenti con mq 60.000 di terreno suddivisi in seminativo, bosco e prato. L’intera proprietà è servita da strada d’accesso praticabile con qualsiasi mezzo che porta comodamente ad ognuna delle due proprietà. All’interno le due baite sono così disposte: Ingresso, piccolo Soggiorno con Cucina a vista e camino a legna, Disimpegno, due Camere, Bagno e Terrazzo lungo tutta la facciata dell’immobile. Al piano sottostante: Cantina anche ad uso Taverna, secondo Bagno/Lavanderia e Ripostiglio. Le due baite sono completamente autonome, ognuna di esse presenta il contatore ENEL già installato, cisterna di 7/8 mila mc di acqua che viene resa potabile grazie all’addolcitore ed autoclave. Il riscaldamento è a legna ma dinanzi l’accesso della proprietà vi è già l’allaccio del metano.

Il Comune di Aviatico dista soli 3 km e quindi tutti i servizi sono reperibili in pochi minuti € 200.000 Ce in fase di dich.

> NOTIZIE < 06 >

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Insegne anticate e fiorite nel centro storico di Albino

Via Mazzini rifiorisce. Da alcuni mesi il centro storico si è abbellito di insegne fiorite, con indicata l’attività a cui si riferiscono, realizzate in stile “d’antan” con bancali di recupero opportunamente rigenerati e colorati. Protagonista Federico Bianchi, presidente dell’associazione “Arte sul Serio”, e la sua compagna Simona Brena, titolare del negozio di sartoria “Kima Design” che si affaccia in via S.Anna. Il motivo che ha lanciato l’iniziativa, che ora coinvolge una ventina di negozi, era l’esigenza di abbellire con qualcosa di curioso e attraente la via, laterale rispetto a via Mazzini, un po’ ap-

partata. Detto, fatto: alcuni bancali di recupero sono stati trasformati in fioriere, con l’aggiunta di cartelli informativi, che indicano l’attività merceologica del negozio. Attenti bene, non il marchio del negozio, ma il servizio che viene offerto alla clientela: sartoria, calzoleria, fioreria, vineria, …

Un elemento distintivo, che andasse oltre la tradizionale insegna del negozio, spesso anonima; ma qualcosa di vivo, allegro, colorato, che portasse serenità, voglia di vivere. L’iniziativa è piaciuta subito, così molti commercianti hanno voluto che anche sul loro negozio ci fosse questa installazione. E

così è stato. Ora, via Mazzini e alcune vie laterali sono un florilegio di insegne colorate, poste ad angolo retto sulla via, ben evidenti e gradevoli alla vista. Tutto in stile antico, alla moda medievale.

In merito all’iniziativa, la redazione di Paese Mio ha chiesto chiarimenti al promotore e autore Federico Bianchi.

Scheggiati ma rifioriti “Sarebbe bello …”, è iniziata così l’avventura dei bancali.

Simona Brena mi espresse il desiderio di abbellire quella parte di via S.Anna, in prossimità del suo laboratorio sartoriale Kima Design, con qualcosa di piacevole che accogliesse chi, dalla strada provinciale, saliva verso via Mazzini. Ho utilizzato un bancale destinato al macero e l’ho trasformato in una piccola fioriera, l’ho fatto rivivere cercando in quei legni vecchi la sua storia, lasciandoci dei segni che esaltassero il suo vissuto.

Era destinato al macero ed ora è un colpo di calore per chi lo avvicina, un abbraccio di vecchio e di nuovo, di vissuto e di vivo, un connubio di legno vecchio e di fiori nuovi.

Un’idea semplice che, da subito, ha riscosso consensi ed apprezzamenti. Così, con l’aggiunta di altre fioriere artigianali, in collaborazione con gli abitanti della via, quel tratto di strada si è trasformato in un “fiorito benvenuto” per chi entra in Albino passando da lì.

“Sarebbe bello…”, e di nuovo l’idea del bello, questa volta rivolta a via Mazzini; “sarebbe bello riempire il centro storico di bancali-fioriere, fare in modo che chi vi passeggia, riceva un attimo di bello, di pace”.

E questo, un’idea, un sogno, un semplice desiderio, si è avverato.

Quando i negozianti hanno avvertito che il “Sarebbe bello…” nasceva dall’entusiasmo mio e di Simona, che non c’erano obiettivi speculativi

dietro questa proposta, ma solo la voglia di coinvolgerli nel progetto, è stato un attimo: le richieste si sono moltiplicate, il desiderio di avere il bancale-fioriera fuori dal negozio li ha accumunati, una piacevole gara ad abbellire, attraverso un’idea semplice, via Mazzini.

E non solo i negozianti, ma anche qualche privato si è unito al progetto.

“Quanto costa?”, mi chiedevano; “nulla”, “rispondevo; “lo faccio per Albino, per voi, per noi”. Ed era strano sentirsi dire che qualcosa veniva fatto solo per il piacere di farlo.

E tutti, tutti a modo loro, mi hanno voluto ricompensare, e per questo sono loro grato.

“Sarebbe bello...”. Ecco, è attorno a questa espressione che è girato il tutto, non ci sono altri obiettivi, ma credo sia un obiettivo importante, semplice, ma molto profondo.

Oggi, siamo spinti a cercare il bello in progetti di alto valore economico, che richiedono anni di studio ed incontri; o eccentrici, che spesso portano a soluzioni non capite dalla gente e per questo spesso rappresentano un fallimento.

Il “bello”, per quanto riguarda me e Simona, deve essere qualcosa che arriva al cuore, che fa sorridere, che dà un attimo di pace e serenità a chi avvicina l’oggetto del bello.

I bancali-fioriera non hanno un grande valore, né artistico né tantomeno economico, ma sono il tramite: il valore non sta in loro, ma nel loro effetto.

Sono informi, storpiati, segnati dal tempo e da chiodi arrugginiti, bucati e scheggiati, ma rifioriti.

Ecco, qui sta il loro messaggio, “scheggiati ma rifioriti”, così come dobbiamo essere noi; e chi passa vicino ad uno di questi bancali-fioriera deve sentirsi così.

Io e Simona abbiamo raggiunto l’obiettivo, questo è la gratificazione più nobile che riceviamo dai nostri bancalifioriera, che ora sono di tutti.

Paolo Salamoni

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ALBIN’OCA il gioco dell’Oca in versione albinese: divertente e solidale Se Bergamo ha il suo Monopoly, Albino risponde con Albin’oca e la solidarietà.

Le prime cento oche date alle stampe hanno letteralmente preso il volo per portare un po’ di allegria e serenità nelle famiglie di Albino. Così, i promotori dell’iniziativa si sono attivati per confezionarne altre cento da mettere a disposizione di quanti non vorranno lasciarsi sfuggire questa curiosa e divertente strenna natalizia.

L’idea è venuta, nel tempo del lockdown, a Damiano Nembrini, cinquantenne albinese, per giocare con Gabriele di 10 anni, il più giovane dei suoi quattro figli, anche se tutta la famiglia si è lasciata contagiare da questo stare insieme in allegria.

Nembrini si reputa un artista autodidatta non avendo frequentato nessuna scuola o corso d’arte; disegno e pit-

tura sono passioni che coltiva fin da bambino e accompagnano tutt’ora il suo percorso. Per affinare il suo stile ha studiato e sperimentato autonomamente e con curiosità, tecniche e stili. Non essendo la sua professione, visto che da ventisei anni lavora come infermiere al Papa Giovanni di Bergamo, è riuscito a mantenere alto l’interesse per l’arte figurativa grazie alla completa libertà di pratica affinché l’opera che esegue possa restituirgli piacere nel realizzarla. Ha collaborato con la rivista Bell’Italia, pubblica per Orobie e tiene corsi di disegno in alcune scuole primarie. Ha maturato un’esperienza poliedrica che passa dal disegno al fumetto, dall’olio alle ricostruzioni grafiche artistico architettoniche. Nel 2002 ha realizzato “Pinocchio a fumetti” diffuso in abbinamento editoriale

da L’Eco di Bergamo e altri quattro quotidiani, 96 pagine a fumetti in stile Jacovitti che considera un maestro.

Chiediamo all’autore: come le è venuta l’idea di geolocalizzare ad Albino questo noto e antichissimo gioco da tavolo?

«Spontaneamente, nella primavera scorsa, durante il periodo tristissimo del covid e, oltre a lavorare duramente in ospedale, mi è venuta anche questa idea: realizzare un contributo per il mio paese, Albino, dove da un paio d’anni sono tornato a risiedere. È stato un lavoro decisamente corposo e interessante. Ho dovuto per prima cosa suddividere il cartellone in una settantina di caselle, un lavoro quindi più geometrico e decorativo; successivamente, casella dopo casella, ho realizzato le illustrazioni. Il tema è Albino e le sue frazioni sviluppato in forma divertente.

S’incontrano oggetti strampalati, luoghi e personaggi, come ad esempio il solito Moroni e il Municipio, che man mano compaiono lungo il percorso affollato da simpaticissime oche, animali, chiesine, pedoni e ciclisti». È stata impegnativa la realizzazione?

«Direi di sì, le ore non le ho calcolate, mi ci è voluto circa un mese per portare a termine la tavola lavorandoci qualche ora tutti i giorni».

Che tecnica ha usato?

«China e acquerello, quella che prediligo per questo genere di lavoro».

Come ha pensato alla diffusione del gioco?

«Su proposta dell’associazione culturale “Lo Scoiattolo” con la finalità di devolvere gli utili in favore del fondo di solidarietà “Diventiamo prossimo” della Caritas parrocchiale di Albino. Un gioco nato in tempo di lockdowm, per giocare in famiglia e per

portare un piccolo contributo a sostegno delle famiglie albinesi in difficoltà anche in seguito alle conseguenze dell’emergenza sanitaria».

Concludiamo riportando quanto scritto da Nembrini nell’introduzione al gioco: «...ciao a tutti!!!... ma come... un altro gioco dell’Oca?…

Ma neanche per sogno!!!

Questa è un’ ALBIN’OCA, cioè un gioco dell’Oca tutto interamente dedicato ad Albino e a tutto il suo territorio comunale, comprensivo di caselle dedicate alle frazioni ed elementi caratteristici di Albino. Poi ci sono battutine, indicazioni, stupidaggini e altro ancora che i giocatori avranno il piacere di scoprire solo... giocandoci, diverten-

dosi, arrabbiandosi (lievemente) se si perde e passando un po’ di tempo in serenità e compagnia. Si può giocare in due, tre, quattro... insomma in quanti si vuole. L’età consigliata è dai 3 ai 99 anni ma si può sforare senza problemi… Le regole sono davvero difficili: si tirano i dadi (meglio se uno solo, così il gioco dura di più) e si seguono le indicazioni scritte nelle caselle. Ah, non è difficile? Allora subito subito apprestiamoci a giocare, orsù. Buon divertimento!!!»

Per avere il gioco l’appuntamento è per sabato 19 dicembre, dalle 10 alle 12, ad Albino nel porticato della chiesa di Sant’Anna.

> NOTIZIE < 10 > Con una Pergamena il Centro Anziani di Comenduno ricorda gli amici e volontari ANTEAS che ci hanno lasciato nei mesi del primo periodo del Coronavirus.

Una cerimonia toccante alla Messa solenne di Domenica 25 Ottobre che ha coinvolto amici del Centro Anziani, Volontari ANTEAS, Sindacato pensionati Cisl e comunità parrocchiale con la partecipazione dei ragazzi che si stanno preparando ha ricevere la Cresima, uniti per ricordare questi amici e testimoniare alle loro famiglie solidarietà di stima e affetto.

Ogni anno in questa Domenica era consuetudine ritrovarsi per la celebrazione della Festa annuale di Anziani e Pensionati con la Santa Messa e con il pranzo sociale, in tale occasione veniva svolta anche la cerimonia per l’assegnazione del Premio al pensionato dell’Anno, evento che si ripeteva ogni anno dal 2002.

Quest’anno purtroppo non è stato possibile organizzare la festa per i vincoli di Legge e i rischi per la salute causati da questo virus che continua ad essere un pericolo per tutta l’umanità dato

PAESE MIO Dicembre 2020

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Centro Sociale pensionati e anziani Comenduno il suo espandersi in tutto il mondo.

E’ così che il Direttivo del Centro ha deciso di sospendere il premio al pensionato dell’anno sostituendolo con la Pergamena del ricordo mettendo così in atto quanto possibile in questo tempo di vincoli e di paure.

La Santa Messa ben animata e con belle riflessioni da parte del nostro Parroco Don Alfio ha richiamato i valori della presenza preziosa degli anziani dentro la Comunità e della bellezza di una chiesa che nonostante le difficoltà di questo tempo da segni di vitalità e speranza con questi ragazzi che si stanno preparando per ricevere il Sacramento della S. Cresima.

Alla cerimonia era presente in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale il Vice Sindaco Dott.

Daniele Esposito onorando così l’evento a ricordo di questi nostri amici e volontari che ci hanno lasciato.

La pergamena sarà poi esposta nella sala riunioni del Centro Anziani e rimarrà come richiamo a ricordo di questo periodo di sofferenza di tutta la comunità per la perdita di tante persone

care.

L’occasione é propizia per ricordare ancora una volta che il nostro Centro Anziani ricco dei suoi quasi 60 anni di storia attiva in favore di anziani e pensionati è punto di riferimento ricreativo (con il gioco delle carte e delle bocce) favorendo così momenti di socialità, di amicizia e relazioni tanto utili nell’avanzare dell’età, necessari per una vita sociale serena.

Tutto questo senza trascurare tra le sue finalità quello dello svolgimento di servizi quali informativa sulle pensioni, dichiarazione dei Redditi e sul disbrigo di tante pratiche che toccano tutti indistintamente, servizi questi che vengono svolti con la collaborazione e il sostegno del Sindacato Pensionati della CISL della sede di Albino.

Non va inoltre dimenticato il ruolo informativo su determinati temi specifici, la buona collaborazione con la Parrocchia e con alcuni gruppi come la Caritas per le visite agli ammalati e con l’ANTEAS Associazione di volontariato nata per volontà del Centro Anziani e operativa da ben 14 anni

con il prezioso servizio di trasporto e accompagnamento di persone e famiglie in difficoltà verso luoghi di cura, ospedali e ambulatori, ma anche con servizi in collaborazione con il Comune e il Centro Servizi Valle Seriana.

Un servizio quello svolto da ANTEAS che riscontra una richiesta sempre più ampia da parte di anziani, segno di una necessità in crescendo per un servizio molto apprezzato da singoli e famiglie ma anche dagli enti locali. Di tutto questo va dato merito ai volontari che nonostante i rischi di questo tempo continuano con impegno il loro servizio donando in piena gratuità tempo e attenzioni verso persone e famiglie in difficoltà e nella necessità di aiuto.

Purtroppo nonostante gli sforzi e la buona volontà non sempre si riesce a soddisfare e sopperire alle varie richieste di aiuto che pervengono all’associazione sia per i veicoli a disposizione che per il numero dei Volontari.

Per il Direttivo, Pietro Noris

> NOTIZIE < 12 > Il fiume Serio ha reso ricca per secoli la Val Seriana, portando acqua alle terre e muovendo mulini e fucine prima, turbine elettriche poi, nelle centinaia di opifici e industrie sorte sulle sue rive. Raccoglie scarichi industriali e domestici, ma regala anche bellezza ed emozioni: i salti d’acqua, le pozze, gli angoli per i pescatori, i tratti per i canoisti, le spiaggettine per gli appassionati della tintarella, le piste ciclabili sulle rive per i cicloamatori, i parchi per i

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Fiume Serio: non va bene, bisogna correre ai ripari bambini.

Negli ultimi anni, il normale andamento del corso d’acqua, già compromesso dalla cementificazione selvaggia, le crescenti captazioni, lo sfruttamento delle rive e degli alvei, è messo a dura prova dall’alternanza di lunghi periodi di siccità e piene tumultuose, tipiche di un insolito clima tropicale, che minacciano l’esistenza stessa del fiume, la sua identità naturale e la vita dei delicati ecosistemi che lo abitano.

La legislazione europea ha

varato il concetto di “deflusso ecologico” per raggiungere l’obiettivo della direttiva del 100% dei corsi d’acqua in “buono stato ecologico” e garantire il “volume di acqua necessario affinché l’ecosistema continui a prosperare e a fornire i servizi necessari”. Recepito dalla legge italiana, sostituisce il deflusso minimo vitale (dmv). L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) cura il monitoraggio per la Regione Lombardia, che viene compiuto ogni sei

anni sui “corpi idrici”, le porzioni omogenee di fiume.

Ebbene, quel è lo stato di salute del fiume Serio? Proviamo a confrontarlo con il “fratello” Brembo.

La portata media mensile annuale è di circa 31m³ al secondo per il Brembo, mentre per il Serio è di circa 21m³. Quindi, molto più basso. Ma attenzione. I dati sul fiume Serio relativi al 2020 sono simili a quelli di dieci anni fa: allora, nel 2010, la portata media era di 19,80 m³, oggi di 18,53 m³; ma si badi che nel 2013 era di 25,90 m³ e nel 2014 addirittura di 33,68 m³ (in verità, si era registrato un notevole accumulo pluviometrico).

Poi, c’è da fare un distinguo.

La curva di distribuzione, alla stazione di rilevamento di Cene, non segnala una diminuzione della portata media complessiva. La situazione peggiora a monte, influenzata dalle derivazioni delle centraline. Chi sottrae l’acqua deve garantire il deflusso minimo vitale (dmv), trasformato dalla normativa europea in deflusso ecologico, l’elemento chiave per definire lo “stato di salute” dei fiumi, che può essere classificato elevato, buono, sufficiente, scarso e cattivo.

L’obiettivo della legge quadro dell’Unione Europea sull’acqua del 2003 – entro il 2015 “buono stato ecologico” per il 100% dei corsi d’acqua – non è stato raggiunto e niente consente di pensare che lo si possa avvicinare a breve.

La L.R. 9/2013 ha introdotto l’obbligo di installazione di un sistema di monitoraggio telematico “in continuo” del deflusso minimo vitale per alcune tipologie di derivazioni. Ebbene, sul Brembo è allacciata una sola derivazione idroelettrica, mentre sul Serio quattro e un’ulteriore installazione è in fase di completamento.

Il monitoraggio più recente mostra come solo due dei 23 corpi idrici del Brembo – a Carona e a San Giovanni Bianco – risultino con uno stato ecologico elevato, dieci buono, cinque sufficiente, quattro scarso, uno cattivo (Bonate Sopra) e uno non classificato (Bonate Sotto).

Le condizioni del fiume Serio, invece, sono peggiori: solo un corpo idrico (il Sanguigno, a Valgoglio) conserva uno stato ecologico elevato, due buono (Villa d’Ogna e Valbondione), undici sufficiente, uno scarso (la Morla, a Bergamo) e uno

non classificato (Villa di Serio). In Lombardia, su 669 corpi idrici, secondo gli ultimi dati disponibili, il 41% è sufficiente, il 28% buono, solo il 5% elevato, mentre il 17% è scarso, il 2% cattivo e il 6% non classificato.

Il vero problema sono le derivazioni. Queste sono di due tipi: quelle di utilizzo idroelettrico, con una dinamica di riconsegna molto alta, e quelle per l’agricoltura. Si pensi che sul Serio la stessa acqua viene riutilizzata fino a 29 volte. C’è, poi, il problema del flusso derivante dai depuratori: se si immette lo scarto, non pulitissimo, quando c’è poca acqua, non viene diluito adeguatamente, così che i valori ambientali ne risentono.

Detto questo, aggiungiamo che i ghiacciai si riducono a ritmi vertiginosi a causa dell’aumento delle temperature dovuto alla crisi climatica provocata dai gas serra.

Così, fra le varie comunità della Val Seriana cresce e si diffonde la preoccupazione sulla disponibilità futura di acqua. Insomma, agricoltura, energia, ambiente: anche in Val Seriana serve una regia per evitare sprechi.

Luca Lorini

> NOTIZIE < 13 > Ritorna alla quasi “normalità” l’attività della Fondazione Honegger RSA

PAESE MIO Dicembre 2020 Ritrova il dinamismo delle sue relazioni e rilancia le attività educative la Fondazione Honegger RSA di Albino.

Conclusa la “Fase 1” della prima riapertura estiva, l’equipe educativa ha ripreso da tempo a proporre le attività ludiche, occupazionali e motorie, entrando ormai in una fase che si avvicina alla “normalità” operativa, gestita ovviamente in sicurezza e nel rispetto delle disposizioni anti-Covid.

In verità, già a settembre, era iniziata una nuova fase operativa, in linea con le indicazioni emanate per le RSA dall’Istituto Superiore di Sanità, che aveva dato il via libera alla ripresa delle attività, nel rispetto del distanziamento fisico. Ora, è ripresa una certa modalità di funzionamento, che va al di là di un’immagine statica della Fondazione, ma che rende questo dinamismo la condizione essenziale per il suo stesso operare.

“In Fondazione, la vita continua in sicurezza, non si ferma – spiega il presidente della Fondazione Honegger RSA Delia Camozzi – Certo, la speranza è che la Regione Lombardia possa permetterci, quanto prima, di ripartire con le visite di famigliari e parenti, mediante incontri in aree

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protette, ovviamente evitando il contatto fisico e rispettando le regole di sicurezza. E’ una speranza che coltiviamo tutti i giorni, anche perché la situazione interna alla Fondazione è tale da garantire serenità ai nostri residenti. A tal proposito, ringrazio tutto il personale e l’equipe educativa per il lavoro che stanno facendo, segno di grande sensibilità ed energia solidale, ma anche di eccezionale creatività”.

“Ma, nell’immediato, l’aspetto più importante è la ripresa delle attività educative e occupazionali – afferma il responsabile dell’animazione Paolo Piccoli - Ovviamente, con un cambiamento delle “regole d’ingaggio”: non più interventi su grandi gruppi di residenti, cioè composti da numerose persone e guidati anche da volontari esterni, nel nostro caso quelli che si riferiscono all’associazione “Milly Honegger; ma attività individuali o con piccolissimi gruppi, tutti distanziati e organizzati sui diversi piani della struttura. Insomma, nuove strategie di intervento educativo e ricreativo, mediante la riorganizzazione funzionale dell’equipe educativa e fisioterapica interna. Così, rimodulata e riadattata, l’attività della Fondazione ha guadagnato la sua quasi “normalità” ope-

rativa, ritornando ai suoi ritmi di lavoro più congeniali e funzionali, dedicando sempre ai residenti la massima attenzione, ma concentrandoci su attività individualizzate o con gruppi ristretti”.

Ecco, allora, che a livello individuale sono state ripristinate le terapie non farmacologiche, come la stimolazione cognitiva, mediante oggetti costantemente sanificati, la bambola terapia (con la bambola Joik), l’arteterapia, la musicoterapia, la valigia multisensoriale (una vecchia valigia di cartone riempita di oggetti in grado di far riaffiorare ricordi ed esperienze passate). Mentre a piccolissimi gruppi distanziati viene proposta la lettura del giornale sorseggiando il caffè, il canto, la ginnastica e le attività riabilitative, l’ascolto di storie e racconti, la visione di film e fotografie.

Ovviamente, nel rispetto del distanziamento, sfruttando più spazi aggregativi nella struttura.

Ripreso anche il laboratorio teatrale intergenerazionale “Il cielo per terra” fra alcuni residenti della Fondazione Honegger malati di Alzheimer e un gruppo di bambini di età compresa tra i 4 e i 5 anni della scuola materna “San Giovanni Battista” di

Albino. Un’esperienza di incontro e condivisione, un simpatico “gemellaggio” tra la generazione dell’esperienza e la generazione della spensieratezza, grazie al quale gli anziani, sistemati dietro alle vetrate del Centro Diurno, possono godere dell’energia e della spontaneità dei piccoli, impegnati in uno spettacolo nel giardino della Casa Honegger.

L’equipe educativa, poi, spera che con l’arrivo della prossima primavera si possa ripristinare l’ortoterapia, una terapia alternativa che consente ai residenti di lavorare un piccolo orto sia in

terra sia in vasi e vaschette rialzate.

“Il benessere dei nostri anziani e delle persone fragili, cioè coloro che vivono in struttura, lontani dai nuclei familiari per motivi di non autosufficienza, è fortemente collegato anche alla loro sfera emotiva – commenta il direttore sanitario Tiziana Mosso - La possibilità di incontrare i propri cari, seppur con modalità ridotte e controllate, ma soprattutto di alimentare la loro vita relazionale con ritrovate attività occupazionali, è strategico per il loro stato di salute e benessere. Certo, l’idea di futuro che avevamo nove mesi fa, non

può più essere la stessa. Ma, nonostante le difficolta che ancora permangono, abbiamo dato un rinnovato senso alla nostra operatività, altrettanto interessante e sempre a misura di residente. Un cambiamento che coinvolge tutti, dai residenti agli operatori, dai familiari al territorio. La Fondazione Honegger RSA è una struttura viva, una comunità “in progress”, che ha saputo ritrovare una nuova complicità, una nuova idea di assistenza e cura della persona, sempre attenta al benessere dei residenti”.

T.P.

Gli Auguri del Sindaco Cari concittadini, sta volgendo al termine un anno decisamente difficile, che ha riservato a tutti noi preoccupazioni, amarezza, smarrimento e per molti anche tanto dolore. Un anno da dimenticare, verrebbe certamente da dire ai più. La pandemia dovuta al Covid-19 ha investito drammaticamente con la sua prima ondata la nostra Comunità e l’intera Val Seriana causando centinaia di vittime.

Quest’estate credevamo di esserci lasciati alle spalle la terribile epidemia quando invece in questo autunno ci ritroviamo nel bel mezzo di una seconda ondata, che, per quanto qui ad Albino e in Val Seriana ci stia solo sfiorando, ci mette tuttavia ancora a dura prova a causa dei provvedimenti restrittivi e delle limitazioni messi in campo per tener lontano il contagio.

Davvero un anno da dimenticare. Ma io personalmente non lo vorrei dimenticare. Non vorrei dimenticare come la mia Comunità, come tutti i miei concittadini, uomini e donne, giovani e meno giovani, abbiano saputo reagire con forza e con dignità, tirando fuori ciascuno quanto di meglio e di speciale avessero dentro. Nel momento più difficile, dal secondo dopoguerra ad oggi, che sicuramente gli Albinesi si siano mai trovati ad affrontare, è venuta fuori una Comunità saldamente coesa, solidale e generosa, capace di guardare avanti con fiducia e con speranza senza lasciare indietro nessuno. Nei primi giorni d’autunno abbiamo commemorato tutti i nostri cari che ci hanno lasciato a causa del Covid-19; mentre dobbiamo ancora ringraziare pubblicamente i tanti Albinesi che in vario modo e a vario titolo si sono prodigati e si stanno spendendo tutt’ora per aiutare e sostenere chiunque ne abbia bisogno durante l’emergenza Covid. C’è tempo ancora, anche perché come detto pocanzi molti nostri concittadini sono ancora impegnati e lo saranno anche nei primi mesi dell’anno prossimo quando sarà necessario organizzare la vasta campagna vaccinale.

Solo dopo quest’ultima grande sfida sarà allora bello pensare di ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la propria Comunità.

Il prossimo anno, il 2021, si sta avvicinando e tutti noi certamente stiamo caricando su di

esso tante speranze e nuovi progetti; c’è una voglia di ripartire e un desiderio di riscatto in tutti noi.

In queste pagine dell’ultimo Notiziario dell’anno, nel porgervi gli Auguri di Natale vorrei anche unirmi alla vostra voglia di ripartire e condividere tutte le vostre speranze e i vostri desideri per il futuro. Il 2021 sarà l’anno del Cinquecentenario della nascita del nostro illustre concittadino Giovan Battista Moroni e l’Amministrazione Comunale sta preparando una serie di eventi e di iniziative per celebrare il famoso pittore. Sono convinto che l’intera Comunità di Albino sia pronta a ricominciare da questa strana coincidenza, ovvero dalle celebrazioni di questo Cinquecentenario, con lo stesso entusiasmo ed il medesimo impegno che stanno dimostrando le numerose associazioni albinesi coinvolte nel progetto. L’anno prossimo vedrà anche la fine dei lavori delle Scuole Medie di Desenzano/Comenduno e del nuovo palazzetto dello sport e l’inizio della costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia sempre presso il medesimo polo scolastico. Anche per i nostri ragazzi e per i più piccoli, provati forse più di noi adulti dall’emergenza Covid, si aprirà quindi un anno davvero speciale. Siamo quindi tutti pronti, assieme, per ripartire, e se lo siamo, ciò dipende anche dal fatto che tutti uniti siamo riusciti a far fronte e superare l’emergenza di quest’anno.

A nome mio e dell’intera Amministrazione rinnovo quindi a tutti voi cari concittadini i più sentiti Auguri di Buon Natale e di un nuovo anno speciale da vivere tutti assieme come Comunità.

Il Sindaco dott. Fabio Terzi

Un saluto ai dipendenti comunali andati in pensione Negli ultimi due anni tra i dipendenti comunali è in atto un importante turnover dovuto al raggiungimento dei limiti di età lavorativa da parte di molti funzionari comunali storici.

Molti di essi stavano lavorando presso gli uffici del Comune di Albino fin dalla fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, spendendo praticamente l’intera propria vita lavorativa a servizio della nostra Comunità. Purtroppo a causa dell’emergenza Covid19 e dell’altalenarsi dei provvedimenti restrittivi, non è stato sempre possibile salutare quei funzionari comunali che sono andati in pensione quest’anno. Voglio quindi approfittare delle pagine del Notiziario Comunale per salutare e ringraziare a nome dell’intera Amministrazione tutti coloro che quest’anno, a causa dei sopraggiunti limiti di età lavorativa, dopo anni e anni di lavoro presso il Comune di Albino sempre caratterizzato da professionalità e competenza, sono stati congedati per la meritata pensione.

Certamente molti cittadini di Albino li avranno conosciuti molto bene, ecco i loro nomi: Caccia Renata, Carrara Maddalena, Carrara Mariarosa, Donini Giovanni, Grigis M.Rosalia, Mutti Franca e Ratti Eugenia.

Il Sindaco Fabio Terzi

CALENDARIO 2021

Dal 16 dicembre 2020 ogni famiglia residente ad Albino (e utente tariffa rifiuti) potrà ritirare gratuitamente 1 copia del Calendario Città di Albino 2021 La Protezione Civile allestirà un gazebo sul Piazzale del Municipio per la distribuzione del Calendario.

Si invitano i cittadini ad evitare di accorrere in massa i primi giorni di distribuzione ed evitare pericolosi assembramenti.

Il Calendario è stato stampato in numero congruo a coprire le necessità di tutte le famiglie.

PRESSO IL PIAZZALE DEL MUNICIPIO NEI GIORNI 16 – 17 – 18 – 19 – 21 – 22 - 23 DALLE 10.00 ALLE 12.00 E DALLE 15.00 ALLE 17.00

oppure nelle frazioni

Albino

News dai servizi sociali

Quest’anno abbiamo vissuto un periodo davvero complicato, caratterizzato dalla perdita di moltissimi nostri concittadini, dal crescere del disagio economico legato alle conseguenze dell’emergenza sanitaria e dall’incognita rispetto al futuro.

La nostra Amministrazione Comunale ha cercato di rispondere al meglio alle problematiche che hanno caratterizzato la nostra Città e i suoi cittadini, in particolare rispetto ai Servizi sociali le iniziative sono state davvero numerose e, in diversi casi, fondamentali per il mantenimento della stabilità non solo economica bensì anche psicologica degli albinesi.

Unitamente all’UTES Valle Seriana e più in generale all’Ambito Valle Seriana abbiamo messo in campo diverse misure di sostegno, tra le principali ricordo lo sportello di supporto psicologico, la campagna del mese di luglio dei test sierologici e tamponi che ha coinvolto oltre 5.000 albinesi, il bando per il sostegno all’affitto che ha visto € 28.000,00 riconosciuti ai nostri concittadini.

Inoltre il Comune di Albino in proprio ha erogato ben € 132.294,35 per i buoni spesa in favore di oltre 400 famiglie albinesi, ha sostenuto diverse famiglie in difficoltà con l’affitto erogando € 11.000,00 ha sostenuto gli albinesi con il pagamento di contributi volti al pagamento delle utenze domestiche o altre necessità primarie per ben € 40.000,00, ha erogato € 81.023,49 ai vari CRE che si sono svolti nel nostro territorio che grazie al nostro contributo hanno potuto mantenere calmierate le rette, per lo stesso motivo ha erogato alle scuole dell’infanzia paritarie € 1.000,00 per ogni bambino iscritto presso dette strutture, ha stipulato due convenzioni con il micronido della San Giovanni Battista di Albino e con il nido della scuola dell’infanzia Beata Pierina Morosini della Valle del Lujo per ridurre le rette a carico alle famiglie e per consentire loro di accedere alla misura nidi gratis e inoltre ha assicurato l’assistenza educativa ai bambini e ragazzi con disabilità anche al domicilio dal mese di maggio.

Nel mese di dicembre distribuiremo ulteriori € 94.394,35 per i buoni spesa.

Inoltre il 2020 è stato il primo anno di funzionamento della misura comunale “Bonus nuovi nati” che ha visto, ad oggi, oltre 24 domande che hanno determinato l’erogazione di € 14.250,00 ai neogenitori albinesi. Nel consiglio comunale del 27 novembre abbiamo è stato approvato, con i soli voti favorevoli della maggioranza (la minoranza si è astenuta), un aggiornamento al regolamento che amplia i beneficiari rimuovendo il limite d’età dei genitori, innalzando l’isee minorenni a € 40.000,00 e consentendo anche ai genitori adottivi o affidatari di poter fare la domanda. L’obbiettivo dell’amministrazione è dare un riconoscimento concreto agli albinesi che decidono di avere un figlio, sostenendoli anche con questo contributo che per il 2021 sarà di € 600,00 per coloro che avranno l’isee inferiore a € 8.625,00, € 510,00 per i genitori con isee tra 8.625,01 e 25.000,00 e € 300,00 per coloro che avranno l’isee tra 25.000,01 e 40.000,00, inoltre la giunta potrà prevedere un incremento per i figli successivi al primo.

Avv. Daniele Esposito Vicesindaco – Assessore ai Servizi Sociali e alle Attività Produttive

Lettera aperta agli Albinesi Cari Concittadini Albinesi, questo 2020 sta giungendo al termine e purtroppo le aspettative che ognuno di noi aveva per quest’anno sono state disattese a causa del Coronavirus. Questo terribile virus ci ha sottratto parenti e amici, ha toccato molti di noi facendoci ammalare ed oggi, nonostante ad Albino la seconda ondata si è fortunatamente ridimensionata, sta colpendo duramente tutte le nostre attività.

Dopo la crisi sanitaria, la crisi economica, dovuta all’obbligo di chiusura. Ogni aiuto Statale, Regionale o Comunale è purtroppo insufficiente rispetto al danno che sta subendo il nostro tessuto economico; assistiamo quotidianamente attoniti agli annunci di politici e virologi, ognuno che ci dice tutto ed il contrario di tutto, cosi che in molti, io per primo, ci sentiamo smarriti, abbandonati al nostro destino. Ci manca una linea di indirizzo, chiara, ma nonostante tutto questo ho notato come tantissimi nostri esercenti si siano rimboccati le maniche e nonostante tutto sono determinati a non mollare. Il segreto si chiama RESILIENZA, ovvero la capacità di subire e di affrontare gli eventi difficili con le proprie forze. L’hanno dimostrato le attività che aprono ed effettuano l’attività di asporto, l’hanno dimostrato i commercianti che anche quest’anno contribuiscono ad allestire le splendide luminarie del nostro centro storico, per darci quella parvenza di normalità e di pace che è legata al periodo Natalizio.

Per noi e soprattutto per i nostri bambini che hanno vissuto la sofferenza dei genitori, che hanno perso i loro nonni, che hanno sospeso le loro attività motorie e culturali. Ma in tutto questo ho potuto apprezzare il senso di comunità, migliaia di Albinesi che con tanti piccoli gesti hanno aiutato ed aiutano tutt’oggi nei più disparati modi. Anche lo stesso ristoratore e barista che pur in perdita, senza profitto, alza la saracinesca del proprio locale e mette a disposizione i propri servizi. Anche chi, attraverso internet ed i social network da segni di speranza, pubblicizza eventi, attività, webinar.

L’anno prossimo sarà un anno importante per la nostra comunità in quanto è il 500° anno dalla nascita del nostro pittore G.B. Moroni e per l’occasione ho proposto alla Giunta ed a tutto il Consiglio Comunale di istituire una mega lotteria benefica “del Moroni” che vada ad aiutare e generare risorse (e ricchi premi) da spendere in tutte quelle attività Albinesi colpite dal lockdown. E’ un progetto ambizioso sia per l’organizzazione sia per le importanti risorse da mettere in campo, ma sono certo che con l’impegno di tutti possiamo trasformare l’idea in fatto. Concludo augurando a tutti i più sinceri auguri di Buon Natale e che il 2021 sia l’anno della rinascita per la nostra comunità. Un sentito grazie all’Associazione le Botteghe di Albino ed ai commercianti che hanno scelto questa splendida stella cometa, simbolo di un significato profondo. geom. Davide Zanga, Assessore al Bilancio & Commercio

Lo sport è fermo ma l’assessorato e gli uffici, no Lo sport è fermo e gli impianti sportivi comunali sono ancora chiusi, ad eccezione per gli allenamenti per la prima squadra Fassi Edelweiss, ma l’impegno dell’Assessorato e degli uffici sport del comune no.

Di seguito alcuni lavori e adeguamenti effettuati in questo periodo: Palazzetto dello sport 4 sistemazione e pulizia area beach volley 4 taglio e pulizia del verde sul perimetro esterno Rio Re 4 ripristino campo a 11 e relativo conseguimento dell’omologazione obbligatoria per la disputa delle partite dei vari campionati 4 posizionamento nuove panchine e acquisto bandierine nel campo a 7 Inoltre per venire incontro alle associazioni sportive che utilizzano gli impianti comunali nel Consiglio Comunale del 27/11 ho portato in votazione la richiesta di Sospensione Temporanea per l’anno sportivo 2020/2021 del punto 11 del regolamento I.S. che prevede l’obbligo del versamento di “caparra confirmatoria” per poter accedere all’utilizzo degli impianti stessi.

Ringrazio tutti i Consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza che hanno accolto, votando parere favorevole all’unanimità, la delibera presentata.

Siamo arrivati alla fine di questo 2020 che resterà nella memoria di ognuno…..il mio augurio come Assessore allo Sport e Tempo Libero è di poter tornare al più presto in una situazione di normalità anche a livello sportivo.

Vi ringrazio di cuore per gli sforzi che come società Albinesi avete sostenuto per i ragazzi e tutti i Vostri tesserati.

Rimettiamo la palla al centro e insieme aspettiamo il prossimo fischio d’inizio.

Un sereno Natale a tutti Voi. Con affetto Emanuela Testa, Assessore sport e tempo libero

l’Amministrazione Comunale Informa Lavori pubblici Asfaltatura Via Pradalunga e marciapiede Via Ripa

gliati o vietati a causa della condizione epidemiologica. Una migliore vivibilità dei parchi consente di trascorrere in modo spensierato e sicuro il proprio tempo libero, l’investimento dell’Amministrazione Comunale vuole incentivare ancor di più queste buone pratiche.

Sono iniziati i lavori di asfaltatura deliberati dal Consiglio Comunale per un importo complessivo di 300.000,00. Il primo tratto interessato dalla manutenzione riguarda Via Pradalunga, per uno sviluppo di 300 mt lineari compresa l’intersezione con Via Pradella, i lavori hanno visto la scarifica del tappetino d’usura ormai ammalorato e la posa di un nuovo tappetino d’asfalto. Successivamente si è manutentato il marciapiede di Via Ripa, lato sinistro salendo, a partire dall’incrocio con Via Roma sino all’incrocio con Via Carmelitani. Si è provveduto a ripristinare i cordoli in granito smossi dagli alberi posti lungo il marciapiede, si è ripristinato il sottofondo sconnesso e successivamente è stato steso un nuovo tappetino d’asfalto.

I lavori ora sono stati sospesi per via delle condizioni metereologiche rigide, le temperature si sono abbassate e questo impedisce il proseguimento delle asfaltature della rete viaria del Comune di Albino, i lavori verranno ripresi in primavera.

Variazione del Piano delle Opere Pubbliche Il Consiglio Comunale riunitosi venerdì 27 novembre ha deliberato la modifica del piano delle opere pubbliche, nella fattispecie la modifica riguarda la realizzazione della biglietteria e della sede delle associazioni sportive del nuovo palazzetto dello sport, posto all’interno del complesso scolastico delle medie di Desenzano / Comenduno. È stato aumentato il quadro economico passando da 350.000,00 € a 375.000,00 € e iscrivendo a bilancio le risorse stanziate da Regione Lombardia con Legge Regionale 9/2020 pari a 250.000,00, la restante parte delle risorse pari a 125’000,00 € è stata donata da un gruppo di imprenditori locali con il bonus sport. Il progetto prevede la realizzazione di due manufatti accessori destinati ad ingresso, biglietteria, bagni per il pubblico, deposito aggiuntivo, sala società sportive e relativi bagni.

Manutenzione dei parchi Sono iniziati i lavori di manutenzione dei parchi di Albino, sono stati stanziati complessivamente 85.000,00 € e le opere vedranno coinvolti tutti i parchi del nostro territorio. Sono previste opere di sostituzione di tavoli e panchine ammalorate, la riparazione dei giochi in buono stato e la sostituzione di giochi ammalorati, la sostituzione di fondi antitrauma e la posa di nuovi dove mancanti.

Utilizzare i parchi per socializzare consente ai cittadini di evitare gli spazi chiusi, sconsi-

Efficientamento scuola secondaria di primo grado di Desenzano Comenduno Proseguono i lavori alla scuola media di Desenzano Comenduno per le opere di efficientamento energetico e la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Gli operai sono impegnati nel posizionamento della copertura della nuova palestra, successivamente verrà posizionata una nuova copertura anche al corpo di fabbrica scolastico; all’interno della scuola proseguono i lavori di adeguamento degli impianti ed è iniziata le pose delle controparti in cartongesso.

Geometra Fabio Ghirardi Assessore ai Lavori Pubblici

BANDO PER LA CONCESSIONE DI ORTI URBANI NELLA FRAZIONE DI COMENDUNO IN VIA BRIOLINI Il Comune di Albino, ai sensi della deliberazione Consigliare n. 17 del 25.03.2011 con la quale è stato approvato il “Regolamento per la concessione e l’uso degli orti urbani”, e la Delibera di Giunta Comunale n. 204 del 26.10.2020 con la quale si approvava il presente bando, provvederà alla concessione per la durata di 4 anni ( Gennaio 2021 – 31 Dicembre 2025) di 8 orti urbani e 2 orti per scuole/associazioni a Comenduno - in via Briolini.

Potranno presentare la domanda di assegnazione di un orto urbano i soggetti appartenenti a una delle seguenti cinque categorie: CATEGORIA A “Orti per pensionati”: CATEGORIA B “Orti per famiglie”: CATEGORIA C “Orti per giovani persone”: CATEGORIA D “Orto per le scuole”: CATEGORIA E “Orto per associazioni”: I 10 lotti saranno concessi alle diverse categorie in base alle richieste e alla successiva graduatoria. La domanda di concessione dell’orto: 4 dovrà essere presentata al Protocollo del Comune di Albino – Piazza della Libertà 1 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.40, utilizzando l’apposito modulo riferito alla categoria interessata (i moduli sono disponibili sul sito internet del Comune: www.albino.it, oppure presso l’Ufficio Patrimonio, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.40), 4 dovrà pervenire, in busta chiusa, a pena di esclusione dalla partecipazione alle procedure di concessione, entro e non oltre le: ore 12.00 del giorno 14.12.2020 Tutte le informazioni possono essere richieste contattando l’Ufficio Patrimonio del Comune di Albino (035-759937 al mattino, e-mail: patrimonio@albino.it).

Albino

Gruppi di Lettura appassionati e resistenti: anche in videoconferenza!

Dopo il rendez-vous di settembre con più di venti partecipanti sul palco del Parco Alessandri e gli incontri in presenza di ottobre in sala consiliare e in biblioteca, i gruppi di lettura della biblioteca di Albino hanno affrontato il nuovo lockdown e non si sono dati per vinti. Così hanno imbracciato smartphone e pc portatile, attivato il microfono, indossato auricolari e cuffie e si sono lanciati nella mischia del confronto sui libri proposti in videoconferenza.

Con pochi e semplici accorgimenti gli incontri online hanno consentito ai partecipanti di ritrovarsi e scambiarsi opinioni con passione e partecipazione.

Partecipare agli incontri in videoconferenza richiede attenzione, empatia, rispetto e comprensione, disponibilità all’ascolto e apertura al cambiamento: abilità e disposizione che i partecipanti ai gruppi di lettura avevano già praticato in questi anni. Infatti si è instaurata da subito un’atmosfera cordiale e calorosa e grandi sorrisi hanno illuminato i visi e lo schermo.

Resistenze è il motivo che accomuna i libri scelti. Ad ottobre non poteva mancare “La peste” di Albert Camus, seguita a novembre da “La lunga vita di Marianna Ucria” di Dacia Maraini. Il 14 e il 15 dicembre sarà la volta di “La ferrovia sotterranea” di Colson Whitehead – Premio Pulitzer 2017 e 2020 – e a gennaio renderemo omaggio alla Giornata della memoria con “Il pianista” di Wladislav Szpilman.

Per informazioni su programma e modalità di partecipazione contattateci o seguiteci sul web e sui social.

Silvia Zanoni Biblioteca Comunale

C’è movimento in biblioteca Luci accese e alberi scintillanti.

Romanzi appena usciti e nuovi e avvincenti saggi.

Intriganti film, incredibili fumetti.

Tante mystery box, pacchetti a sorpresa per grandi e piccini.

Veloce e cordiale consulenza telefonica e via email.

Intriganti e aggiornatissimi post sui social e sul web.

Prestito a domicilio.

Dietro le finestre della sede in via Mazzini la biblioteca lavora alacremente per rendere più serena e normale la complicata quotidianità di questo periodo.

Lungo le vie di Albino i giovani volontari dell’Associazione Il Club APS sfrecciano a consegnare i libri ordinati.

La biblioteca c’è e ti accoglie.

Contattateci per informazioni sui servizi e per ordinare libri e dvd.

In breve...

Tari 2020

La scadenza della seconda rata TARI è fissata per l’11 dicembre .

Inoltre, è possibile richiedere a valere dal 2021: l’addebito permanente in c/c mediante gli appositi modelli scaricabili dal sito https://www.albino.it/modulistica accompagnati da copia del documento d’identità del titolare del c/c; la ricezione della bolletta in formato elettronico direttamente allo sportello TARI o inviando richiesta via email a tributi@albino.it.

tratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico per anno di competenza.

Cosa dovranno fare dal 2021 i cittadini per ottenere i bonus per disagio economico Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.)

Bonus sociale, cosa cambia dal 2021 IMU seconda rata 2020 Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per La scadenza della seconda rata IMU è fis-

disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda come stabilito dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico non cambiano: 4 appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure 4 appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure 4 appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un con-

Località Provati

sata per il 16 dicembre con la possibilità di ravvedimento in caso di mancato pagamento acconto 2020. Inoltre, da quest’anno è disponibile sul sito del Comune lo sportello telematico con la possibilità di stampa delle deleghe versamento IMU. Ai sensi dell’art. 9 del D.L. 137/2020 e dell’art. 5, del D.L. 149/2020, “non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO riportati negli allegati di cui agli stessi Decreti, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Disponibili sul sito del Comune di Albino gli elenchi delle attività esentate dal saldo IMU e modello di autocertificazione da presentare all’Ufficio Tributi da parte delle attività interessate.

Per ulteriori informazioni, contattare l’ufficio tributi al n. 035/759957-35 o tramite mail a tributi@albino.it

S’informa che recentemente è stato eseguito un taglio della vegetazione a Vall’Alta in località Provati, funzionale al monitoraggio della frana.

Si rammenta che fin dal 2003 è stato vietato l’accesso all’area con ordinanza cautelare a tutela della pubblica incolumità, salvo specifica autorizzazione comunale.

l’Amministrazione Comunale Informa Cos’è il Controllo del Vicinato

Nato negli Stati Uniti negli anni 60/70 e arrivato in Europa partendo dalla piccolissima Mollington nel Cheshire in Gran Bretagna (1982), il Neighbourhood Watch è adottato da decenni in innumerevoli città americane come per esempio Chicago e Los Angeles e inglesi, come Oxford, Londra ed Edimburgo e ancora in Canada, Australia e Nuova Zelanda e in un’infinità di centri minori in tutti i Paesi anglosassoni e in Europa ormai sono attivi quasi tutti gli Stati. Il Controllo del vicinato conta già ben 10 milioni di persone aderenti.

Il promotore ufficiale che ha importato in Italia il Controllo del Vicinato è stato Gianfrancesco Caccia (Presidente Onorario dell’omonima Associazione) che nel 2009 ha avviato il comune di Caronno Pertusella (VA), primo in Italia ad adottare questo progetto. Nel 2014 l’Associazione partecipa alla fondazione di EUNWA (European Neighbourhood Watch Association) alla quale fanno parte altri 16 stati Europei.

Non ha nulla a che fare con le ronde e questo per il semplice motivo che quello che fa una o più ronde è semplicemente passare in una strada e, quando l’ha finita di percorrere, è di nuovo vuota, in quella strada però ci vivono molti cittadini che, per esempio, attraverso particolari chat possono segnalare ciò che vedono restandosene a casa e senza correre dei rischi. Invece le ronde agiscono in maniera impulsiva e pericolosa, nascono perché c’è qualcuno che, cavalca un’onda emotiva, rischiando la propria pelle non essendo poi tutelato da nessuno.

Il progetto Controllo del Vicinato non presuppone atti eroici, non ha funzioni repressive, né, tantomeno, invita ad acciuffare il malvivente, è un progetto di prevenzione, per evitare che i reati si consumino. L’isolamento e la privacy, sono nemici della sicurezza e quindi dobbiamo cercare di recuperare i rapporti di fiducia coi nostri vicini, sapere di non sentirsi soli è il primo passo per non avere paura. Se ci pensiamo bene, un ladro non vuole farsi vedere, non vuole perdere tempo e, ovviamente, non vuole farsi prendere; per progettare un colpo, i malviventi passeranno davanti alla casa prescelta, non sono fantasmi, basta non girarsi dall’altra parte o far finta di nulla delegando ad altri il problema, e allertare subito le Forze dell’Ordine. In parole povere grazie all’ausilio della tecnologia molti cittadini infatti utilizzando per esempio WhatsApp, quindi si diventa vere e proprie sentinelle dei quartieri, i cittadini operano una vigilanza l’uno sull’altro, sulla propria zona, il proprio condominio o la loro strada, in modo da poter segnalare eventuali anomalie o presenza di persone o auto sospette.

Il controllo del Vicinato serve soprattutto per ristabilire il senso di sicurezza dei cittadini, ed è importante concentrarsi sulla prevenzione, ovvero trovare un modo per evitare che tali reati avvengano, in particolare, il CdV si basa su tre principi, il primo è quello di recuperare il capitale sociale, ovvero ricostruire le relazioni che creano coesione, l’isolamento porta esclusivamente paura e più una persona ha paura più è vittima, dunque bisogna fare in modo che i cittadini non si sentano più soli; il secondo è l’insegnamento e la formazione dei cittadini stessi, che devono essere in grado di evitare le proprie vulnerabilità ambientali e comportamentali, che possono creare situazioni appetibili per il delinquente; il terzo elemento è la vigilanza: i cittadini devono essere altresì in grado di fare segnalazioni qualificate alle forze dell’ordine, che rappresentano una risorsa indispensabile per il loro lavoro Il senso del Controllo del Vicinato, insomma è che il ladro o il truffatore, deve avere timore dei cittadini, senza che essi intervengano.

L’intervento, infatti, è competenza solo delle Forze dell’Ordine Le persone che aderiscono a questo metodo di prevenzione, infatti, sono consapevoli, formate e soprattutto attive, oltre che ovviamente attente a non creare inutili allarmismi. Chi partecipa è tenuto a seguire un regolamento che governa le attività svolte e sopratutto un Codice Etico determinato dall’Associazione Nazionale Controllo del Vicinato.

Un sistema che sicuramente non si sostituisce alle Forze dell’Ordine, ma incrementa l’ottimizzazione degli interventi e, soprattutto, crea una rete di solidarietà, aiuto e coesione tra le persone. Ricordatevi sempre che i nostri occhi e le nostre orecchie – così come quelli dei vicini – sono i migliori strumenti di prevenzione che abbiamo.

COSA PREVEDE QUINDI IL PROGRAMMA? Il programma prevede l’autoorganizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi

nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area.

Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza che verrà percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.

Il senso di vicinanza, unito alla certezza che al suono di un allarme, a un’invocazione di aiuto o di fronte a qualunque altra situazione “anomala” ci sia un tempestivo intervento del vicinato, fa sì che ci si senta maggiormente protetti all’interno della propria abitazione e della propria area, rafforzando nel contempo i legami all’interno di una comunità diventata più unita e consapevole.

Anche le Forze dell’Ordine beneficeranno di questa attività. L’instaurazione di un dialogo continuo e sensibile con esse, unito alla sorveglianza della propria via non potranno che migliorare la qualità delle segnalazioni fatte dai cittadini.

Buon Controllo del Vicinato a tutti.

Vincenzo Ciceri, Referente ACdV per Bergamo e Valle Seriana, nonché Consigliere Comunale con delega alla Sicurezza e Protezione Civile della Città di Albino

Asilo Nido, parliamo di noi...

Quest’anno, per il terzo anno consecutivo, il nostro nido ha deciso di proseguire con “l’ambientamento breve in tre giorni”. Nonostante la difficile gestione del servizio a causa della pandemia Covid-19, l’equipe educativa ha deciso di dare comunque l’opportunità ai genitori di entrare nel servizio per accompagnare e sostenere i propri bambini durante il periodo dell’ambientamento (sempre nel rispetto delle normative vigenti).

Vista la nostra esperienza ormai triennale con questa modalità innovativa di ambientamento, la rivista specialistica “Bambini” ha richiesto al nostro nido di pubblicare un articolo al riguardo!

(Per chi volesse approfondire il tema, è possibile trovare l’articolo, redatto dall’educatrice Norma, nel numero di “Bambini” di settembre 7/2020 Gruppo Spaggiari Parma) L’ambientamento breve prevede che un piccolo gruppo di bambini e genitori vivano per tre giornate intere e consecutive (allungabili a cinque per i bambini al di sotto dell’anno) la realtà del contesto nido (9.30-15.30) e partecipino a tutti i momenti di cura e di gioco previsti nel quotidiano.

Quest’anno il nido ha accolto con questa modalità 26 nuove famiglie e ha dato l’opportunità anche ai bambini già frequentanti di vivere un ritorno al nido graduale con la presenza di un familiare.

Vi rendiamo partecipi del pensiero di una mamma che ha vissuto l’ambientamento breve: “E’ stato rassicurante il fatto di poter vivere tutto il giorno nel nido: mi ha permesso di sentirmi a casa…di conoscere voi educatrici ed il nido da vicino… è stato un tempo dedicato a F., al suo ambientamento e a noi due. Poterle stare a fianco tutto il giorno senza niente altro a cui pensare…è stato un bel regalo. È stato costruire fiducia… un farsi squadra con voi… un incontro bello anche dal punto di vista umano, oltre che per la vostra professionalità” Alcune mamme, che in passato avevano sperimentato il vecchio ambientamento in due settimane, hanno invece espresso un po’ di nostalgia per la precedente modalità.

Come ogni novità, anche l’ambientamento breve in tre giorni, necessita di tempo per essere accolta ma confidiamo nella fiducia che le famiglie ripongono nel nostro lavoro e nelle nostre scelte.

Le educatrici dell’Asilo nido comunale di Albino “Il giardino del faggio”

Albino

La Voce dei Gruppi consigliari

Ci stiamo avvicinando alla fine di quest’anno che resterà impresso nei libri di storia e nella vita di ogni cittadino albinese, un anno duro sotto tutti gli aspetti, quasi ogni famiglia in Albino ha perso un familiare, un amico o un conoscente se non addirittura più di uno a causa di un virus virulento che silenzioso e mortale ci ha travolto come uno tsunami.

Se però la prima ondata ci ha colto impreparati e il governo centrale ha dovuto correre ai ripari con quotidiani DPCM, a volte incomprensibili e difficili da interpretare, in questa seconda fase non ci sono scusanti per come è stata gestita la pandemia.

Non aver saputo organizzare nei mesi estivi una “possibile” e certa seconda ondata di Covid dimostra che senza esperienza e capacità decisionale, non si può guidare un paese fuori da una pandemia e se si scappa dal “nemico” senza affrontarlo con le armi giuste, si perde la guerra.

E perdere questa guerra significa azzerare il futuro, tante attività non riapriranno più, tante famiglie e molti cittadini non avranno più un reddito su cui fare affidamento.

Stiamo assistendo in questi giorni a continue rincorse del governo centrale ai ristori uno/due/ tre/quattro ecc. come se fossimo in un gioco! Ma qui non si può giocare!!! Interi settori del

commercio, dell’artigianato e delle piccole industrie non sono nemmeno presi in considerazione e la continua ed estenuante rincorsa a cercare di mettere riparo, diventa ogni giorno un danno all’economia.

Nel momento in cui tu Stato Italiano m’imponi di chiudere, a fermarmi e non lavorare sei obbligato (da subito!!!) a darmi tutto il sostegno necessario e in qualsiasi forma, reddituale o fiscale che sia, in modo da non distruggere il tessuto sociale dal quale la nostra amata Nazione può rinascere e avere un futuro.

Ora siamo prossimi alle festività Natalizie e, stiamo …”aspettando”... di sapere dal governo centrale in quanti potremo essere seduti a tavola!!! … chiediamoci come sarebbe stato accolto un provvedimento (ne abbiamo subiti tanti in quest’anno) così se a Roma ci fosse la Lega a governare…

Possono dare tutti i “numeri” che vogliono ma alle nostre tavole mancheranno padri, madri, figli, fratelli e sorelle, mancherà un pezzo della nostra esistenza, mancherà un pezzo di cuore.

Gli Assessori, i Consiglieri Lega di Albino e tutta la sezione Vi augurano un Sereno Natale

Nel notiziario comunale di questo mese avremmo voluto solamente porgere i migliori auguri del nostro gruppo a tutti gli albinesi, invitandoli, pur nella consapevolezza che le imminenti festività natalizie non saranno certo dello stesso tenore di quelle degli anni passati, a fare i propri acquisti nei negozi del nostro paese, contribuendo così a sostenere le attività commerciali di Albino a cui quest’anno, in più di un’occasione e a volte anche immotivatamente, è stata imposta la chiusura. Come abbiamo sempre sostenuto, i negozi di vicinato costituiscono una preziosa risorsa per il nostro paese (non solo dal punto di vista commerciale, ma anche sociale) e confidiamo quindi di poterli aiutare concretamente a superare questo disastroso 2020.

L’articolo apparso sul notiziario del mese scorso a firma dei gruppi consiliari di minoranza, particolarmente critico nei nostri confronti ma, soprattutto, poco obiettivo e del tutto privo delle considerazioni che i funzionari della nostra amministrazione comunale hanno evidenziato, ci impone tuttavia una risposta.

Lo scorso mese di febbraio, a seguito delle dimissioni di Marco Bianchi, la nostra Amministrazione ha provveduto all’elezione un nuovo Presidente del Consiglio comunale in quanto non sarebbe stato possibile proseguire le sedute fino al termine del mandato amministrativo (giugno 2024) privi di quella figura a cui è demandato il corretto funzionamento dell’organo collegiale.

Noi di “Civicamente Albino” ci saremmo compiaciuti nel vedere la nostra Giulia Pasini, ragazza molto preparata e brillante, gestire fino a fine mandato (quale vice-Presidente) le sedute consiliari, ma siamo anche consapevoli (cosa che non possiamo dire dei consiglieri di minoranza) che il ruolo affidato a un qualsiasi vice-Presidente è quello di un vicario, ovvero un supplente, i cui poteri hanno una valenza occasionale e limitata nel tempo.

Come è molto facile comprendere, tutte le cariche elettive attribuite a seguito di una votazione sono espressioni della fiducia di un gruppo di persone (così come un Sindaco è espressione del voto dei cittadini di un Comune, il Presidente del Consiglio comunale è diretta espressione dei consiglieri) e, se per qualsiasi motivo tale figura viene meno, è indispensabile provvedere a una nuova elezione. Non a caso, dopo la recente scomparsa di qualche Sindaco bergamasco, il mandato amministrativo non è stato proseguito dal suo vice, ma si sono dovute indire nuove elezioni.

La Prefettura, sollecitata dalle minoranze, ha effettivamente affermato che “le modalità con cui si è provveduto alla nuova elezione del Presidente del Consiglio comunale sembrerebbero in contrasto con il nostro regolamento comunale”, ma l’uso del condizionale la dice lunga sul valore di questo parere.

Ricordiamo inoltre che il nostro regolamento comunale, approvato dall’Amministrazione Carrara, ha probabilmente mal specificato quello che anche il Ministero degli Interni sostiene, ovvero che, nel caso del Presidente del Consiglio, trattandosi di carica elettiva che costituisce espressione della “fiducia” dell’assemblea consiliare, successivamente alle dimissioni, la conferma della nomina del medesimo dovrebbe essere votata dal consiglio.

Riteniamo pertanto che l’elezione di un nuovo Presidente del Consiglio comunale sia stata del tutto legittima, così come la votazione in Consiglio Comunale di un’interpretazione autentica del vigente regolamento, che è andata a meglio specificare il ruolo della figura “vicaria” del vice-Presidente.

Spiace infine constatare che l’ostinazione delle minoranze su questa questione abbia portato il Consiglio comunale a una sterile discussione che, protrattasi per un’ora, non ha fatto altro che sottrarre tempo prezioso ad altri 8 punti all’ordine del giorno, che avrebbero forse meritato una maggiore considerazione.

MODIFICHE REGOLAMENTO “BONUS NASCITE” ALBINESE: INNALZAMENTO FASCIA ISEE UGUALE AUMENTO DELLE FAMIGLIE CHE POTRANNO BENEFICIARE DEL CONTRIBUTO. UN PASSO IN AVANTI! Nel 2018 nella nostra Provincia nascevano 8,5 bambini ogni mille abitanti, la provincia della Lombardia con il dato piu’ alto . Nei prossimi anni Bergamo rischia di perdere “ pezzi di popolazione importanti, alcune ricerche sociali stimano che nella nostra provincia a seguito del Covid 19 l’aspettativa di vita si ridurra di 3,6 anni per gli uomini e di 2,5 anni per le donne, tornando a livelli di 15 anni fa.

Lo shock occupazionale a seguito dell’emergenza covid 19 farà emergere nuove povertà: i lavoratori a tempo determinato, specie se con contratto in scadenza, i piccoli commercianti e artigiani che si sono trovati costretti a chiudere le loro attività, i lavoratori stagionali, occasionali, intermittenti, ma anche i lavoratori autonomi.

Questo contesto avrà un peso enorme nelle scelte di mettere al mondo figli.

La nostra natalità è una delle più basse e chi affronta questo deficit demografico credendo che nuovi flussi migratori straordinari siano la soluzione possiede una visione

anacronistica e fuori contesto. Non si può assolutamente banalizzare questo problema con la semplice proporzione: Denatalità sta a deficit demografico come Popolazione residente da più anni (indipendentemente dalla loro nazionalità) sta a Nuovi flussi migratori straordinari. Approccio che crea tensioni sociali tra i residenti di una comunità locale.

Bisogna creare le condizioni per consentire a chi vuole avere figli di poterli fare senza incontrare ostacoli di varia natura, sostenendo, insieme al lavoro, ogni misura che ridia sicurezza e fiducia nell’avvenire andando oltre l’idea che i figli siano fatti tuoi e non siano anche una ricchezza collettiva”. Gli enti locali, gli Ambiti, le ATS, le Diocesi e gli Istituti educativi ed accademici hanno un importate compito visto che siamo anche in fase di elaborazione delle linee di indirizzo politche dei Nuovi Piani di Zona considerando che dal prossimo anno entrerà in vigore il Family Act il quale prevederà lo sviluppo dello smart working, l’ ampliamento dei congedi e dei permessi famigliari, flessibilità degli orari, istituzione di nuove figure e servizi a sostegno della famiglia.

Abbiamo votato a favore di queste modifiche al regolamento perché volte ad ampliare le famiglie che potranno ricevere questo contributo.

PAESE MIO Dicembre 2020

PAESE MIO BG

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> NOTIZIE < 24 > Continua la marcia di avvicinamento ai festeggiamenti per il 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni, il pittore e ritrattista che più di ogni altro qualifica la città di Albino. Ancora un mese e poi si entrerà nel 2021, quando appunto l’amministrazione comunale darà il via alle sue iniziative celebrative. Ma intanto Paese Mio vuole preparare l’attesa dell’evento, presentando notizie, curiosità, ricerche e approfondimenti relative al grande maestro.

In corso il restauro dello “Stendardo della Visitazione” di Giovan Battista Moroni Il 2021 è l’atteso anniversario dei 500 anni dalla nascita di Moroni e la sua terra, la città di Albino, propone il restauro, cioè la

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Albino “La Città del Moroni” restituzione alla leggibilità e fruizione, nonché la promozione e valorizzazione, di un’opera oltremodo importante e delicata dell’artista: lo stendardo processionale, conosciuto come “Stendardo della Visitazione”, custodito fino ad oggi, per motivi conservativi nell’armadio della sacrestia della parrocchia di San Giuliano, ad Albino. Nello specifico, un olio su tela di cm 141X100, che presenta due soggetti: sul recto la Madonna con Gesù Bambino, sul verso Maria che visita S.Elisabetta (Visitazione).

Nello stendardo, risalente agli ultimi anni di produzione dell’artista, la scena sacra è ambientata in un interno anonimo, con fondale grigio e in primo piano le figure allungate della Vergine e di S. Elisabetta, entrambe

vestite con abiti popolari e, nel caso della Vergine, con predominanza dei colori cari al pittore.

Si tratta di uno dei tre stendardi realizzati dal Moroni per la Valle Seriana: gli altri due sono quello presente nella chiesa parrocchiale dei Santi Cristoforo e Vincenzo di Pradalunga (in deposito al Museo Bernareggi di Bergamo) con San Cristoforo sul recto e il Calice Eucaristico sul verso; e quello custodito nella chiesa parrocchiale di S.Stefano di Villa di Serio, con Cristo risorto nel recto) e S.Stefano nel verso.

Lo stendardo è stato probabilmente commissionato dalla congregazione albinese di S.Elisabetta che era solita riunirsi nella chiesa di San Giuliano. Forse (ma è solo una ragionevole ipotesi), poiché un tempo

era conservato ripiegato in qualche armadio della sacrestia, la tela presenta diverse pieghe e cedimenti.

“Ridotto dal tempo e dall’uso al fantasma di se stesso”, scriveva Giovanni Frangi nella scheda dedicata all’opera e pubblicata nel “pionieristico” volume dedicato da Giovanni Testori al “Moroni in Val Seriana” (1978).

Sul recto è rappresentata la stanza dove la Vergine si fa sorprendere, mentre abbraccia teneramente il figlio, che pare chiedere protezione al volto della madre.

Sul verso, invece, viene descritto l’incontro tra Maria e Elisabetta. La semplicità dei loro gesti dimostra tutta la loro umiltà e povertà: la Madonna allunga a stento la mano verso quelle della cugina, mentre l’altra è posta affettuosamente sulle sue

spalle.

Attualmente, lo stendardo è oggetto di restauro conservativo, quale una delle iniziative messe in programma nel 2021, per il 500° anniversario della nascita del Moroni. Protagonista la parrocchia di San Giuliano di Albino che, con lungimiranza ed intraprendenza, ha partecipato e vinto un bando della Fondazione Comunità Bergamasca, dal titolo “2 Moroni in 1 – 500 anni dopo: il restauro e le restituzione alla fruizione dello sconosciuto stendardo processionale”, ricevendo un’erogazione di 10.000 euro. Grazie, poi, ad un altro finanziamento di 10.000 euro, erogato dal Comune di Albino, è stato possibile far partire l’operazione di restauro, che vede impegnato Antonio Zaccaria. A lavori ultimati, la parrocchia potrà portare all’antico splendore questo pregevole vessillo, proprio in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla nascita dell’artista.

In verità, dietro al restauro dello stendardo c’è la prof. ssa Orietta Pinessi, critica d’arte e docente presso l’Università degli Studi di Bergamo, grande appassionata del Moroni, con all’attivo i già noti “Percorsi moroniani” e il Museo diffuso del Moroni in Val Seriana, nonchè curatrice, nel 2019, per conto di Promoserio, della mostra “Moroni: dall’Accademia Carrara a Gandino”, realizzata in occasione del “ritorno” a Gandino della “Deposizione di Cristo al sepolcro”, dipinto nel 1566 per la chiesa (oggi scomparsa) di Sancta Maria ad Ruviales, presente all’interno dell’antico convento dei francescani, poi casa di riposo “Fondazione Cecilia Caccia Del Negro”, e finito, dopo alterne vicende collezionistiche (lasciò Gandino nel 1798, all’epoca delle soppressioni napoleoniche), all’Accademia Carrara di Bergamo, che ne ha concesso il prestito. “L’idea del restauro dello “Stendardo della Visitazione” risale ad allora, al 4 luglio 2019 – commenta la Prof.ssa Orietta Pinessi – Presente all’evento gandinese, chiesi al sindaco di Albino Fabio Terzi di farsi promotore del restauro dello stendardo custodito nella sacrestia della chiesa di San Giuliano, perché troppo bello, ma poco conosciuto, perché non visibile al pubblico, cioè non più utilizzato nella sua valenza processionale. Detto fatto.

Ottenuto l’ok del sindaco, si è coinvolta la parrocchia, che ha partecipato al bando della Fondazione Comunità Bergamasca, peraltro vincendolo e ottenendo così un contributo

di 10.000 euro. A questi si è aggiunto il pari contributo di 10.000 euro erogati dal Comune di Albino. Ritirato dalla chiesa parrocchiale nello scorso mese di novembre, lo stendardo sarò pronto per la prossima primavera”.

In verità, già nel 2012 e nel 2013, in occasione delle festività natalizie, l’amministrazione comunale, in accordo con la parrocchia di San Giuiano di Albino, aveva esposto lo stendardo nella chiesa di San Bartolomeo, nell’ambito delle iniziative di promozione di “Albino Città del Moroni”, realizzate grazie al contributo della Fondazione Credito Bergamasco.

Nel dicembre del 2013, per esempio, ad illustrare in una visita guidata lo stendardo e a ricostruire la biografia del Moroni fu chiamato lo storico Giampiero Tiraboschi.

In quell’occasione si venne a sapere che la produzione di stendardi era riferibile al periodo 1560-1575, epoca che vede il Moroni risiedere stabilmente ad Albino e operare principalmente per la realizzazione di opere sacre che ancora oggi impreziosiscono numerose chiese della Val Seriana.

Nel caso degli stendardi si tratta di manufatti su tela o su cuoio destinati un tempo all’utilizzo nelle processioni e pertanto soggetti ad usura e a danneggiamenti.

“Sono contento di questa iniziativa – sottolinea il sindaco di Albino Fabio Terzi – Riportando all’antico splendore lo “Stendardo della Visitazione” si ridà dignità ad un prestigioso bene della nostra comunità, un’opera molto bella, ma anche delicata, visto che è dipinta su entrambi i versi. Intanto, ringrazio la parrocchia di Albino per il coraggio che ha avuto nel partecipare al bando, e alla richiesta di contributo l’amministrazione comunale non si è tirata indietro, consapevole che si andava a restituire alla comunità albinese un’0pera di grande pregio. Forse, non di eccelsa qualità, ma certamente carica della storia di Albino, visto che fino ai primi anni del ‘900 lo stendardo veniva utilizzato nelle processioni”.

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> NOTIZIE < 26 >

Quest’anno la pandemia di Covid ha scombussolato la programmazione del Museo Etnografico della Torre di Comenduno. Come da tradizione avrebbe dovuto essere allestita in autunno una mostra dedicata alle “Doti matrimoniali in Valle Seriana. Storia di donne e di famiglie”. A tale scopo era stata individuata una serie di manufatti novecenteschi portati in dote e di strumenti utilizzati per confezionarli; era stata poi condotta una ricerca di documenti d’archivio al fine di elaborare un libretto che conservasse nel tempo gli elementi storici raccolti. Il tutto verrà rinviato al prossimo anno, quan-

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Il 2020 del muso Etnografico della Torre

do si auspica che la pandemia sia definitivamente debellata.

Era previsto di effettuare la presentazione del libro scritto dal socio Franco Innocenti, con un contributo scientifico del geologo Sergio Chiesa dal titolo “Un tesoro sotto i nostri piedi”, che compie un viaggio storico tra cave, pietre e monumenti che nel corso del tempo hanno arricchito la mediabassa Valle Seriana, già oggetto della mostra allestita dal Museo nel 2018. La pubblicizzazione di questa monografia avverrà quando vi saranno le condizioni per poterlo fare in sicurezza.

Non hanno potuto aver luo-

go alcuni eventi musicali programmati da un gruppo di musicisti dell’Università della Musica e delle Arti della città di Vienna guidati dal comendunese Marco Conca, che avrebbero eseguito concerti itineranti di musica antica. Questa iniziativa era in continuità con la loro presenza dello scorso anno, in occasione del trentennale del Museo, che ha avuto un largo plauso.

Siccome la finalità del Museo è quella di operare per la crescita culturale della nostra gente, si è deciso di proporre “Le passeggiate del Museo della Torre”, da poter effettuare all’aperto per gruppi limitati a 15

partecipanti con la garanzia del distanziamento e della protezione con mascherine, sotto la guida di due soci del Museo. Lo scopo era quello di aiutare i partecipanti a cogliere la ricchezza del nostro territorio naturale e urbano, ad aprire gli occhi su molti aspetti a cui spesso non si fa caso, mentre sono ricchi di informazioni e di storia, così da far crescere la sensibilità ambientale e la coscienza civica della varietà del nostro patrimonio.

Le esperienze finora condotte nell’abitato di Comenduno, nell’antico centro storico di Albino, e alla scoperta del fiume Serio hanno avuto un buon successo di partecipazione, tanto che oltre alla passeggiata del sabato si è dovuto replicare la domenica mattina per soddisfare le iscrizioni, e rifiutare pochi casi in esubero. I partecipanti, metà dei quali provenienti da altri comuni, hanno mostrato di gradire questa esperienza e sono rimasti stupiti nel cogliere la ricchezza di elementi che l’ambiente naturale e urbano presenta.

Sono state sospese le passeggiate “Sul sentiero per Selvino, la via Mercatorum albinese” e “Alla scoperta dei

siti estrattivi della Valotella” che verranno riproposte quando lo permetteranno le disposizioni governative; le aperture domenicali del Museo sono ora sospese e anche tutte le attività didattiche rivolte alla scuola, fino a quando i provvedimenti

governativi verranno nuovamente modificati.

La cultura può aiutare a vivere in modo più sereno questi tempi di restrizioni e il Museo con queste iniziative ha voluto fare la sua parte nei modi compatibili con i criteri di sicurezza.

Alcune foto dell’ultima passeggiata “Nell’antico centro storico di Albino” con relatore Giampiero Tiraboschi.

> NOTIZIE < 28 >

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Rinnovato il Consiglio Direttivo del Circolo Fotografico “Città del Moroni Albino”

Tempo di elezioni per il Circolo Fotografico “Città del Moroni Albino”. Alla scadenza del mandato triennale, peraltro il primo della sua storia (il circolo è nato nell’autunno 2017), si sono svolte nelle scorse settimane le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, che hanno portato alla formazione del nuovo Consiglio Direttivo del sodalizio albinese, realtà di riferimento per gli amanti della fotografia e promotore di numerose iniziative sul territorio, come corsi, incontri tematici, concorsi a tema, “uscite” sul territorio a colpi di click.

Dalle urne è uscito ancora il nome di Mauro Monachino, uno dei fondatori del circolo, presidente uscente, che anche per i prossimi tre anni sarà al timone di comando del circolo. Il resto del Consiglio Direttivo è così composto: Mirko Mazzoleni (Vicepresiden-

te), Tiziano Carrara (Segretario), Giulio Bani (Tesoriere), Adriano Azzola (Delegato alle tecnologie).

Consiglieri: Antonio Azzola, Cristina Cerea. Assegnate, poi, altre cariche: Marcello Milesi sarà il delegato al video-making; Fabrizio Carrara sarà il consulente delegato ai rapporti con i gruppi e le associazioni, Pietro Spreafico e Luca Meli saranno i consulenti operativi.

Forte di oltre 50 iscritti, il circolo punta ad aggregare chi nutre la passione per la fotografia, e apre le sue porte sia ai fotografi esperti, che qui trovano una realtà in grado di migliorare la loro tecnica fotografica, sia agli amatori, coloro che hanno voglia di avvicinarsi per la prima volta a “fare scatti”, peraltro assistiti dai soci del circolo fotografico, ma anche coloro che semplicemente, fotocamera in mano,

vogliono partecipare ad iniziative di conoscenza e del mondo fotografico.

E, in verità, in questi anni sono state tante le attività e le iniziative promosse dal circolo: gli incontri formativi, dal titolo “Thè fotografico”; i corsi di fotografia, videomaking e photoshop; i concorsi fotografici; le serate tematiche di approfondimento tecnico; “Le nostre fotografie”, con l’analisi delle immagini scattate dai soci del circolo; le “uscite fotografiche” sul territorio e a Bergamo, a carattere mensile, dal titolo “4 scatti in compagnia”.

“Certo, in questo periodo, le limitazioni connesse alle disposizioni anti-Covid ci stanno fortemente condizionando – afferma il presidente Mauro Monachino – Ma non stiamo con le mani in mano.

Gli incontri formativi, cioè i “Thè fotografici”, vengono proposti online, al martedì

sera; e anche i corsi di Fotografia base e Lightroom base sono stati avviati, peraltro con una nuova modalità, sulla piattaforma web gratuita “Zoom”; mentre le mostre tematiche, le “uscite” sul territorio e i concorsi fotografici sono pronti in rampa di lancio appena le condizioni sanitarie lo permetteranno. Previste anche delle serate “libere”, cioè degli incontri fra amici che parlano e discutono di fotografia, magari su come è stata scattata una fotografia, con quale tecnica, con che macchina, cercando di trovare l’equilibrio migliore.

E faremo anche una mostra “interna”: dopo tre anni di attività, andremo ad esporre due o tre fotografie per ogni iscritto, per vedere come si è sviluppato il loro percorso personale”.

A proposito di corsi fotografici, viste le numerose richieste, il Circolo fotografico ha pensato di organiz-

Novità della stagione 2020-2021, la nuova sede: non più nello storico complesso delle ex-scuole elementari di Desenzano, in via Manzoni, il cui spazio è stato utilizzato, in tempo di Covid-19, per permettere l’apertura di più ampie aule scolastiche; ora la sede è al primo piano dell’auditorium comunale, sopra il foyer, da sempre utilizzata come sala espositiva. Mai soluzione migliore per un circolo fotografico!

All’orizzonte, infine, la partecipazione del circolo alle iniziative dell’amministrazione comunali per il 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni, a cui è dedicato proprio il circolo. zare un corso ad hoc per i ragazzi: una “special edition teen”, una bella idea regalo per Natale, che può aiutare i ragazzi ad entrare nel mondo della fotografia: contenuti e linguaggio studiati, per rendere leggere e facilmente comprensive anche le nozioni più complicate.

In tutto cinque lezioni onli-

ne a partire da mercoledì 30 dicembre. Le iscrizioni vanno inoltrate entro lunedì 28 dicembre, telefonando in Biblioteca allo 035.759001.

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Un Natale all’insegna della prudenza Un anno nefasto sta passando, un anno carico di dolore, di morte, a causa della pandemia da Coronavirus, che ha inferto pesanti colpi alla Val Seriana e, in particolare, ad Albino. Spesso, nell’atmosfera di incertezza e sospensione che ha aleggiato sopra le nostre teste, le ricorrenze, gli anniversari, gli eventi e le celebrazioni religiose non sono state ricercate e seguite con la stessa partecipazione e devozione degli anni precedenti; appunto, per la preoccupazione che ha sempre attanagliato i fedeli. Grandi le iniziative messe in atto dalle parrocchie albinesi, per sostenere la fede anche in questi mesi di emergenza sanitaria e, prima ancora in primavera, di chiusura delle chiese. Ora, però, pur nell’ansia che ancora guida le azioni delle persone, tutto sembra più razionale, gestibile, in un equilibrio fra apertura e chiusura, contrarsi e allargarsi, tapparsi in casa e uscire allo scoperto.

E le feste? Le nostre feste religiose? Il nostro Natale?

E il corredo di festività natalizie? Tutto si saprà con certezza sotto Natale, sotto le feste, appunto considerando lo stato del contagio.

Certamente, lo dicono in tanti, sarà un Natale “lowprofile”, da profilo basso, sottotono, senza grandi esagerazioni, più raccolto e intimo, in linea con le raccomandazioni che arrivano dal Palazzo, cioè dalla cabina di regia governativa e, di riflesso, dal Pirellone, da Regione Lombardia.

Un Natale con i propri cari, ma sapendo che tutti devono adottare a loro volta dei comportamenti saggi, perché, se questo non succede, nel momento in cui si entra in casa c’è il

rischio” di mettere a repentaglio la salute di tutti.

Certamente, un Natale all’insegna della prudenza, della giusta attenzione, della responsabilità comune; nella speranza che si possa fare ugualmente tutto, sebbene a velocità ridotta. Quindi, la Messa di Mezzanotte, le Messe festive e di precetto, il Capodanno, l’Epifania: tutto in calendario, no problem; ma “in presenza” si spera, con numeri contingentati, con orari diversi.

Ovviamente, rispettando tutte le regole di sicurezza attualmente già in vigore o quelle ulteriori che saranno prese. Oppure in streaming, online, con sussidi-video per una pastorale “a distanza”, come successo nella scorsa primavera, grazie all’intraprendenza dei nostri parroci.

Nuovi scenari, sicuramente; nuove prospettive sul Natale; ma comunque Natale. Ci si augura senza troppi divieti, senza obblighi stringenti, senza regole rigide. Già questa dimensione l’abbiamo conosciuta per bene nei mesi scorsi. Sappiamo come agire, come muoverci. Non c’è bisogno di regole imperiose per vivere questo Natale: le persone intelligenti e avvedute se le fanno e se le rispettano da sole, perché tutte sono persone serie, responsabili e consapevoli che il nemico si affronta attraverso comportamenti individuali quotidiani di alta oculatezza, mossi da accortezza e attenzione, prudenza e rispetto degli altri.

Forza di volontà e responsabilità saranno certamente presenti in tutte le fasi che attraverseremo, anche durante le feste natalizie.

PS

> VARIE < 30 >

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LETTERE AL DIRETTORE Chi subisce maggiormente le restrizioni governative?

Buongiorno direttore Ho 53 anni. Le scrivo come cittadina lavoratrice e come genitore/educatore per condividere alcune riflessioni.

Sono mamma di due figli, la prima di 16 anni e il secondo di 12. Siamo consapevoli tutti dei forti disagi posti in essere dalla pandemia e dalle restrizioni governative e assistiamo alle proteste, legittime, delle categorie maggiormente interessate alla conseguente crisi economica. Sentiamo i più anziani e perciò più vulnerabili lamentarsi perche rivendicano un diritto alla propria libertà a cui non intendono rinunciare.

Sento parlare poco o niente del disagio dei nostri figli più giovani e del loro diritto a viversi la loro età con le caratteristiche e i bisogni che ciò comporta. Sono cittadini di serie B senza voce e senza speranza....oppure vogliamo confrontarci?

Le scuole superiori sono state chiuse, senza batter ciglio in 24 ore. Non perché le misure poste in essere non sono sufficienti. Se fosse cosi sarebbe almeno accettabile. Sono state chiuse per mancanza di coordinamento strategia e capacità organizzativa (un’estate

sprecata purtroppo). Scuole chiuse per sopperire a scelte non fatte decisioni non prese da parte chi ha compiti di governo. Mancato potenziamento dei mezzi pubblici, mancato potenziamento della sanità territoriale, mancato invito a limitare le uscite per le categorie più a rischio. (Vedi persone anziane...) mancato dialogo fra istituzioni e servizi per nominare soltanto alcuni dei nodi critici di una seconda ondata di contagi ahimè annunciata.

Vorrei porre in evidenza quello che a me sembra una piccola grande discriminazione sociale che vede la fascia di età dei più giovani protagonista passiva esclusa e reclusa.

Non sono produttivi i nostri figli non come lo intende la politica, ma rappresentano il futuro e hanno diritto di esistere e crescere sani nel corpo e nello spirito.

Adolescenti e giovani ai quali è stato tolto il tempo libero le attività sportive le amicizie .... lasciando la scuola a distanza e poco altro; come se bastasse collegarsi ad un computer per apprendere e star bene e sostituire tutto il resto. Se la funzione della scuola è ridotta a questo, mi chiedo perché non promuovere video tutorial!

Mia figlia maggiore è iscritta al liceo artistico una scuola d’arte che per sua stessa natura comporta l’apprendimento mediante il fare. Le sembra possibile praticare le attività laboratoriali a casa? o forse è necessario e fondamentale essere in presenza con il docente e gli altri compagni lo spazio e tutto il materiale e le attrezzature necessarie?

Ecco soltanto alcune semplici considerazioni e domande alle quali non è facile dare una risposta, mi rendo conto, ma almeno danno il senso della situazione di totale incertezza e senso di impoverimento non solo economico ma anche sociale e culturale a cui stiamo assistendo; forse inermi e complici.

Mi piace pensare che sia giusto e utile provare a farsi portavoce di chi non ha voce e ha solo la «colpa» di essere più giovane nel pieno della vita, portatore del diritto a vivere e non sopravvivere ad una vita piena e consona e non relegata al margine. Non vorrei arrivare a pensare che stiamo sacrificando una generazione per non sapere o volere fare scelte più consapevoli incisive e adeguate o a maggior tutela di categorie a svantaggio di altre.

Siamo in tantissimi genitori consapevoli un po’ arrabbiati sicuramente delusi; dopo avere sofferto un lockdown imprevisto e imprevedibile abbiamo il dovere di chiedere conto cosa ne é del benessere di tutti e dei nostri figli. Non siamo cittadini stupidi o distratti, siamo preoccupati dei probabili effetti collaterali a cui nessuno pensa.

La scuola, lo sport, l’aggregazione sociale e culturale rappresentano e scandiscono la quotidianità dei ragazzi e delle ragazze e sono un bagaglio necessario per la crescita sana e buona; credo che nessuno abbia il diritto di negare a qualcun altro la possibilità di stare bene o determinarne il malessere per semplificare i problemi che non riesce ad affrontare. La salute psicofisica dei più giovani e degli adolescenti può divenire un’emergenza e ci riguarda tutti. E non soltanto la politica. Sarebbe già qualcosa un confronto nel merito e una verifica sulle scelte. Tanti sono gli attori coinvolti e a cui bisognerebbe dare parola. Famiglie, Medici Pediatri, specialisti dell’età evolutiva e società civile se non già e soltanto i diretti interessati. I nostri figli che non sono pedine di un

monopoli o consumatori da faranno, lo faranno diversaspremere come limoni. mente da noi!

Alessandra A. Le racconto questo aneddoto che le fa capire il LORO Diverse lettere sono arriva- E IL NOSTRO disagio. te in redazione riguardan- Anch’io sono padre di due ti questo o quell’aspetto figli minorenni, uno di 17 dell’attuale emergenza sa- anni e l’altro di 16. Un ponitaria. Ho deciso di pub- meriggio sono andato da un blicare quella della signora cliente per lavoro e ho porAlessandra perché è quella tato con me il figlio più picche rispecchia in pieno il colo anche per toglierlo dal mio pensiero e quello di computer, telefonino, play molti lettori. station e via dicendo. PasLei è stata fin troppo paca- sando davanti a una piazza ta nell’esporre i suoi dubbi; (non dico dove ma ho le questa pandemia e le deci- prove fotografiche) abbiasione delle autorità stanno mo visto diversi gruppi di rovinando diverse categorie persone che consumavano di commercianti (e tutta la fuori dal bar o semplicefiliera lavorativa legata ai mente seduti sulle panchine prodotti/merce che vendo- a chiacchierare. Vedendo no) e i nostri ragazzi! questa scena, mio figlio mi Il carattere di una persona ha chiesto: “Ma scusa papà, come si forma? Con la gui- queste persone che fanno da della famiglia, le regole parte delle categorie a ridella scuola e dello sport, schio non rispettano la legcon le esperienze che le ge e le autorità non la fanno amicizie ti danno. Il rischio, rispettare, perché io devo se togliamo tutto questo, farlo?” Dopo un breve silasciando solo la famiglia, lenzio ho potuto rispondeè che la generazione futura re solo questo: “Se c’è una non crescerà bene, o per lo legge, giusta o sbagliata meno, non come siamo cre- che sia, VA RISPETTATA” sciuti noi.

Questa generazione, quanQuando fra venti o trent’an- do dovrà prendere delle deni si troveranno ad affron- cisioni, in che modo lo farà? tare un problema non sapranno risolverlo e, se lo Paolo Salamoni

Anche quest’anno i “Presepi di Vall’Alta” Ritorna in calendario l’iniziativa solidale “I Presepi di Vall’Alta”. Più che al plurale, quest’anno bisogna parlare al singolare. Infatti, in esposizione c’è soltanto una natività, quella che viene allestita in via Monte Grappa, nella “Casa dei Curati”, vicino alla chiesa parrocchiale. Ovviamente, proposta anche quest’anno dal gruppo “Gli Amici del Presepio”. Non si potrà più ammirare, invece, il presepe che da anni veniva allestito in un locale della casa di Anselmo Breda, in località Colle Sfanino, all’inizio della strada che porta al santuario della Madonna di Altino.

Ciò non toglie che l’iniziativa, sempre promossa con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Albino, e presente a Vall’Alta fin dal 1981, si potrà presentare al pubblico anche quest’anno, in un periodo di emergenza sanitaria, ovviamente con le dovute limitazioni connesse alle disposizioni anti-contagio. Del resto, la tradizione è tradizione.

Comunque, a detta del parroco don Daniele Belotti, oltre alla novità dell’unico presente in mostra, c’è anche il fatto che, diversamente dagli anni scorsi, l’iniziativa “I presepi a Vall’Alta” quest’anno non avrà una valenza solidale. Infatti, da 38 anni, in collaborazione con il locale Gruppo Missionario, il ricavato delle offerte nelle cassette dei presepi veniva destinato a missionari, gruppi di volontariato o progetti umanitari, in Italia e in tutte le parti del mondo. Quest’anno, invece, considerando che, proprio per l’emergenza sanitaria, il numero dei visitatori sarà quasi certamente ridotto, si è pensato di rimandare al prossimo anno questo aspetto.

Il “singolo” presepe di Vall’Alta sarà sempre aperto al pubblico come da tradizione, cioè dalla “Notte di Natale”, che quest’anno cade venerdì 25 dicembre, per proseguire poi, con la visita dei diorami al primo piano della “Casa dei Curati”, fino a mercoledì 6 gennaio 2021, giorno dell’Epifania, ad orari particolari: nei giorni feriali, dalle 14 alle 18; nei prefestivi, dalle 14 alle 19; nei festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19.

PAESE MIO Dicembre 2020 PAESE MIO BG > NOTIZIE < 32 > Alla chiesetta della Madonna della Neve il ricordo dei soldati caduti in servizio Una seconda possibilità per ricordare tutti i soldati caduti in servizio, ma soprattutto quanti sono morti in Iraq, a Nassiriya, il 12 novembre 2003, quando l’Italia fu colpita duramente da un vile attentato terroristico che distrusse la vita di 12 carabinieri, 5 soldati dell’esercito e 2 civili. Una Messa per fare memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria.

La celebrazione religiosa era precedentemente fissata per il 14 novembre nella località di Prati Moletti, nella frazione di Dossello, dove è stata eretta la santella che ricorda tutti soldati italiani caduti in servizio, ma rinviata dopo l’emanazione dell’ultimo decreto governativo anti-Covid. Quindi, sabato 28 novembre, presso il Santuario della Madonna della Neve di Albino, è stata celebrata una Messa di Suffragio ad hoc, organizzata dalla Polisportiva Albinese e dalla sezione albinese dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Albino, in collaborazione

con l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, sezione Valseriana “Giuseppe Guarnieri”, il gruppo Alpini di Albino, il Gruppo Comunale Protezione Civile di Albino. Il tutto coordinato da patron Alberto Carrara e da Giovanni Bonaita. Presente il sindaco di Albino Fabio Terzi, il Generale dell’Aviazione Giovanni Spera e Vincenzo Ciceri, presidente del Gruppo Ecologico Valle Seriana (GEVS), nonché consigliere comunale con delega a Sicurezza e Protezione Civile.

La celebrazione è stata presieduta da Padre Giansandro Cornolti, dei Frati Cappuccini di Albino, che ha trascorso un periodo della sua vita nel corpo dei Bersaglieri. Certo, in versione ridotta rispetto alle precedenti, ma pur sempre sentita e partecipata; naturalmente per garantire il rispetto di tutte le normative anti-Covid è stata concessa la presenza alla Messa di due rappresentanti per ogni gruppo.

La Messa di Suffragio, poi,

ha voluto fare memoria anche dei soldati, dei militari, delle forze dell’ordine, degli agenti di Polizia Locale che sono risultate vittime durante i mesi più duri dell’epidemia; ma più in generale ha voluto ricordare tutti coloro che se ne sono andati, colpiti dall’infido virus.

Quindi, un momento commemorativo per ricordare i soldati morti sotto i colpi del terrorismo iraqeno e durante il loro servizio, ma anche un momento comunitario per ricordare familiari, amici, parenti, che hanno sofferto o addirittura perso la vita per l’epidemia da Covid-19.

Al termine della Messa, un altro momento significativo.

Giovanni Bonaita, referente della sezione albinese dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC), a nome dei tanti “amici”, ha presentato la targa-ricordo dedicata a Domenico “Mimmo” Tambone, il “Poliziotto Buono” (perché generoso, disponibile, solidale, organizzatore di tante manifestazioni per sostenere progetti

umanitari), scomparso otto anni fa, che è stata installata su un cippo della santella dei Prati Moletti, a Dossello.

“Mimmo Tambone, soprannominato “Poliziotto buono”, in servizio presso la Questura di Bergamo, era conosciuto in città, non solo per motivi legati alla sua professione, ma in particolare per l’impegno nel servizio di volontariato – commenta Giovanni Bonaita - Diceva sempre: “Indossiamo una divisa, ma il nostro primo obiettivo è quello di stare in mezzo alla gente”. Negli ultimi anni, il suo sguardo e il suo cuore erano rivolti ai bambini orfani del Villaggio della Gioia, fondato e gestito da Padre Fulgenzio Cortesi in Tanzania. Padre Fulgenzio ricorda Mimmo così: “Volevi che tutti arrivassero al grande traguardo della vita, dove proprio tutti dobbiamo arrivare ed incontrarci per essere giudicati sull’Amore”. Proprio alla Messa era presente la moglie di Mimmo Tambone, la signora Adriana Ghirardi.

“Un ringraziamento particolare ad Alberto Carrara, promotore della Santella dei

Anche quest’anno la Fondazione Agnelli ha dato i numeri degli istituti di scuola secondaria di secondo grado d’Italia, tramite l’edizione annuale della piattaforma Eduscopio, che presenta tutti i dati relativi alle scuole bergamasche che preparano meglio gli studenti all’università o al mondo del lavoro. E lo studio della Fondazione sorride anche quest’anno all’Isis “Oscar Romero”, che con i suoi

vari indirizzi si è collocato ai vertici delle classifiche di funzionalità delle scuole “made in Bergamo”. Una vera e propria eccellenza dell’istruzione, una certezza nella preparazione verso la carriera universitaria e l’inserimento nel mondo del lavoro. Facile, quindi, per i ragazzi che attualmente frequentano la terza classe delle scuole medie, e di riflesso le loro famiglie, prendere in considerazione la scelta di

iscriversi all’istituto albinese, una scuola che da anni si distingue nel panorama bergamasco per le sue posizioni da podio.

E mai notizia è giunta tempestiva per i ragazzi e le famiglie, proprio in quest’anno tribolato, di profondo disorientamento e incertezza, dove appunto le famiglie hanno bisogno di una bussola per orientarsi nella scelta della scuola superiore dei propri figli. Anche per-

ché l’emergenza sanitaria rende impossibile farsi un’idea da vicino, “in presenza” degli istituti da scegliere (gli “Open Day”, in molte scuole, sono “on-line”).

Certo, Eduscopio non è l’unico strumento da utilizzare per prendere una decisione ponderata, ma il contributo di informazioni, dati e confronti fra le scuole, che peraltro offre gratuitamente, mai come quest’anno è più che utile.

Prati Moletti e di questa ricorrenza – continua Bonaita - Ma si ringrazia anche Silvano Valle, carabiniere paracadutista, che ci ha accolti nella “sua” chiesetta: sua perché la cura con tanta passione, insieme alla moglie Clara e alla cognata Tina. E un grazie speciale a Simone Usubelli, che si è prestato ad accompagnare la Messa con la sua tromba; e a Carmelo Carrara che ha curato il canto durante la celebrazione. Inoltre, si ringraziano le Associazioni d’Arma dei Carabinieri e degli Alpini.

A conclusione di questo ricor-

do, meritano una riflessione le parole espresse da Padre Giansandro, relative all’importanza della “guardia”, per coloro che sono chiamati a svolgere servizio militare.

Il termine “guardia” è sinonimo di “sentinella”. Questo spiega il valore della difesa e della veglia per adempiere i doveri militari con rispetto e responsabilità, dimensioni che offrono valori di accoglienza e ascolto, e danno identità a chi è chiamato ad eseguire questi compiti indispensabili”.

Ed ecco i numeri che contano. Anche per quest’anno l’Isis “Oscar Romero”, per quanto riguarda la preparazione all’Università, si conferma come il miglior liceo delle scienze umane e conquista la piazza d’onore come liceo linguistico, alle spalle del “Cesare Battisti” di Lovere (ma attenti, al primo posto nella speciale classifica “in un raggio di 20 km da Bergamo”!); e secondo posto anche come istituto tecnico ad indirizzo economico, dietro al “Mairone da Ponte” di Presezzo.

Per quanto riguarda, invece, la preparazione al lavoro, è risultato secondo come istituto tecnico economico, dietro al “Bortolo Belotti” di Bergamo.

Per la cronaca, la classifica di Eduscopio si basa su un indice statistico che misura la performance degli studenti al primo anno di Università (numero di esami sostenuti e media dei voti), intesa come diretta conseguenza della preparazione che le scuole hanno dato agli studenti diplomati. Per gli istituti tecnici e i professionali, invece, si segue una seconda classifica, basata sugli sbocchi lavorativi: cioè tasso di occupazione e coerenza fra studi fatti e lavoro trovato.

Le belle performance dell’Isis “Oscar Romero” evidenziano come nella scuola di via Roma si lavora bene, con ragazzi sereni e soddisfatti e di un ambiente scolastico che li accompagna nel loro

percorso, mettendo in evidenza e valorizzando le loro capacità e i propri talenti. Il tutto in un contesto stimolante, grazie ad un’offerta culturale molto ricca: in periodo pre-Covid (e si spesa anche nel post-Covid), gli studenti hanno la possibilità di seguire tantissime attività culturali multidisciplinari, peraltro guidati da docenti preparati e competenti. Della serie: se si conquistano certi risultati, per giunta da tanti anni, vuol dire che una guida c’è. A questo si aggiunge anche il frutto di un consolidato rapporto con il territorio, con le aziende in particolare nel progetto di alternanza scuola-lavoro: Albino si trova in Val Seriana, e anche se è un polo importante l’Isis “Oscar Romero” è pur sempre una scuola di provincia, situata in un’area provinciale non centrale; quindi, veder riconosciuto il percorso scolastico proposto con risultati così eccellenti è tanta roba.

La sua forza è anche saper lavorare in sinergia con il territorio, attraverso progetti e percorsi didattici condivisi. Senza dimenticare un altro nostro punto di forza dell’istituto, cioè la presenza di indirizzi diversi, liceali, tecnici e professionali, che sanno offrire una vasta gamma di scelta.

La costante e crescente risposta degli iscritti è la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta.

Studio e lavoro, brilla ancora l’ISIS “Oscar Romero”

T.P.

Luigi Ferrari

PAESE MIO Dicembre 2020

PAESE MIO BG

La comunità di Albino piange mons. Emilio Zanoli «Venerdì 20 novembre, poco dopo le ore 14 – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’Oratorio di Albino – il nostro caro Don Emilio è tornato alla casa del Padre. Profondamente riconoscenti per il bene che ha seminato nella nostra Comunità lo affidiamo al Signore che ha tanto amato e servito. A-Dio caro Don Emilio».

E’ stato affidato ai social l’ultimo saluto che la comunità albinese ha voluto fare a Mons. Emilio Zanoli, curato ad Albino per 12 anni dal 1974 al 1986.

Molte persone sapevano che da qualche mese era malato, l’aveva comunicato lui stesso ai suoi parrocchiani a Cologno, dove era parroco, tramite una lettera letta durante la messa domenicale del 21 giugno scorso ai fedeli dal curato Don Davide Rota Contini in cui diceva: «Mi hanno diagnosticato un tumore al pancreas, pregate per me. Vi ringrazio per l’affetto e le preghiere con cui mi state accompagnando in questo periodo difficile della mia vita”.

I funerali di Don Emilio, presieduti dal Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi, si sono svolti lunedì 23 novembre scorso nella

Parrocchia di Cologno, dove lui stesso ha scelto di essere sepolto nella cappella dei parroci.

Don Emilio era nato il 4 dicembre 1950 a Osio Sotto.

Dopo essere stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1974, era stato curato ad Albino dal 1974 al 1986, direttore dell’Ufficio diocesano pastorale della famiglia e membro del Consiglio Pastorale diocesano dal 1986 al 1996, parroco di Gandino e vicario locale del vicariato di Gandino dal 1996 al 2010.

A Gandino è ricordato da tutti come colui che fece costruire l’oratorio del paese.

Nel 2010 divenne parroco di Cologno al Serio. Nel 2007 era stato insignito del titolo di Monsignore. Don Emilio era venuto ad Albino, come impegno pastorale, quando era diacono, un anno prima di essere nominato prete e collaborava con Don Pierino Corvo che era direttore dell’oratorio, di cui ha preso il posto. Quando Don Emilio arrivò ad Albino verso la fine degli anni 70 la città era piena di vita, c’erano tanti negozi e bar pieni di gente, la piazza San Giuliano dove c’è la chiesa parrocchiale era piena di ragazzi che la frequentavano; molti an-

davano all’Oratorio ed altri invece stavano 100 metri più avanti, fuori dal bar Acli.

Era anche periodo di grande trasformazione della società e della chiesa: da pochi anni era finito il Concilio Vaticano II che ha consentito una apertura della chiesa ai tempi moderni, ed ha cambiato la liturgia e il modo di fare il catechismo, favorendo la partecipazione dei laici alle attività della chiesa. L’oratorio era al centro della vita dei ragazzi ed era molto importante per la loro formazione; una delle preoccupazioni di Don Emilio era quella di occuparsi anche dei ragazzi che non andavano all’oratorio.

Si facevano varie iniziative: c’era la catechesi, la messa dei ragazzi celebrata da Don Emilio la domenica mattina prima alle 9:30, poi alle 10, i campi estivi, le vacanze in montagna a Nona in estate e inverno, i carri a carnevale, il palio dei rioni.

“Don Emilio aveva un carattere aperto, famigliare, determinato quando serviva, - spiega Beppe Duci animatore - e non permetteva troppe libertà, più che un amico era un padre e per noi ragazzi era una guida e un esempio autorevole. Era anche una persona

disponibile e sempre presente in oratorio, disposto a darci un aiuto se avevamo bisogno.

E sapeva spiegarci il vangelo in modo semplice e comprensibile.“ “Quando Don Emilio arrivò ad Albino - spiega Mauro Carrara detto Arci segretario dell’oratorio a quei tempi - era in linea con le riforme della chiesa di quegli anni, e ha interpretato un nuovo modo di fare il curato; prima il catechista era un autodidatta che faceva tutto da solo. Lui invece ha iniziato i corsi per la formazione dei catechisti e degli animatori, ha avviato i gruppi degli adolescenti e il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività che prima non si facevano. Con le vacanze in montagna a Nona, dove a gruppi passavano tutti i ragazzi delle elementari e delle medie, ha avuto il merito di saper dare un’attenzione più completa alla persona. Tant’è che quando ha lasciato Albino è andato in Curia a Bergamo ad occuparsi della famiglia.

Nel 1985 Il sindaco Attilio Manara durante il suo secondo mandato mi chiese di fare l’assessore ai servizi sociali del Comune di Albino, e quindi don Emilio disse “Se l’Arci va a fare l’assessore ai servizi sociali in comune non viene

più in oratorio a fare il volontario”, perché c’era una concezione ben precisa dei ruoli: la chiesa è chiesa e il comune è comune, però si collabora per il bene dei cittadini. Ed io ero l’assessore di tutti, non solo dei cattolici. Quando è andato via siamo restati amici e ci siamo frequentati; quando era in Curia veniva spesso a trovarmi a casa, perché aveva più tempo libero. Quando è stato assegnato a Gandino andavo io da lui. A quei tempi ero pubblica tutela dell’USSL e quando andavo nella casa di riposo passavo a trovarlo.

> NOTIZIE < 33 > Io sono nato a Gandino e gli dicevo: “Guarda che qua è registrato il mio nome nella tua parrocchia”. Quando si è ammalato non ci siamo più rivisti, ho preferito ricordarlo in salute e penso che lui abbia capito.”

La testimonianza che ha lasciato ad Albino è stata quella di una persona che ha saputo trasmettere oltre alla fede anche un calore umano e che ha avuto a cuore i giovani per cui è stato una guida e un esempio.

Sergio Tosini

La comunità di Albino piange mons. Emilio Zanoli, 69 anni, morto venerdì 20 novembre scorso, nella sua casa parrocchiale, a Cologno al Serio. La notizia della sua morte ha suscitato grande cordoglio ad Albino, dove molti, soprattutto gli “over 50”, lo ricordano ancora con affetto, per essere stato curato della parrocchia di Albino dal 1974 al 1986.

La notizaia della sua morte ha fatto subito il giro della Bergamasca (e dei social, dove moltissimi sono stati i ricordi e le testimonianze d’affetto), anche perché prima di giungere nella parrocchia di Cologno al Serio, ha fatto tappa in altre comunità parrocchiali. Anche in quella di Albino, dove è stato vicario parrocchiale dal 1974 al 1986, nel suo primo incarico da sacerdote novello.

Fino all’ultimo ha continuato a concelebrare la Messa in casa, assieme agli altri sacerdoti. E fino all’ultimo ha continuato a interessarsi delle attività parrocchiali e a dare consigli, perché il suo pensiero era sempre per la sua comunità.

T.P.

> NUMERI UTILI < 34 >

PAESE MIO Dicembre 2020

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