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IL GIORNALE DI ALBINO - OTTOBRE 2020 - N° 191 MENSILE GRATUITO DI INFORMAZIONE LOCALE

Direttore Responsabile: Paolo Salamoni - Editore: PAESE MIO - Direzione, Redazione e Pubblicità: via Acqua dei Buoi, 9 - 24027 Nembro (BG) - Tel. 328 8521993 e.mail: direzione@paesemio.eu - Anno XVIII n° 9 - Stampa: CSQ SpA - Erbusco (BS) - Registrazione presso il Tribunale di Bergamo n° 6 del 28 marzo 2003 - Numero iscrizione ROC: 32148

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PAESE MIO Ottobre 2020

> NOTIZIE < 03 >

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Inaugurato l’Alzheimer Cafè Albino al parco Alessandri Presentato, illustrato, consegnato alla comunità. Sabato 19 settembre, presso il Parco Alessandri (Palalpini), è stato inaugurato l’Alzheimer Cafè Albino, un luogo di incontro e socializzazione per le persone affette dalla malattia dell’Alzheimer e per i loro familiari, per ritrovare dei momenti di relazione, incentivare gli scambi interpersonali e superare l’isolamento che spesso la malattia comporta. Un Alzheimer Cafè Albino molto originale, perché il luogo non è fisso, come capita in altri paesi o realtà che realizzano questo progetto di incontro e aiuto, bensì itinerante o quanto meno policentrico, alla luce anche del clima meteorologico.

E’ il caso proprio dell’Alzheimer Cafè Albino che ha scelto come avvio dell’esperienza l’area verde e le strutture ludico-ricreative del parco Alessandri, che ben si addice ai motivi che sottendono la sua attivazione, perchè è un luogo di passaggio fra i più frequentati di Albino, dove transitano bambini e anziani, i primi per dirigersi in Oratorio, i secondi per sostare sulle panchine o sotto gli alberi del parco o usufruire dei servizi del bar della locale sede del Gruppo Alpini di Albino. Una location, quindi, molto indovinata, che appunto vedrà l’Alzheimer Cafè Albino presente, per tutto il mese di ottobre: già è passato l’appuntamento di lunedì 5 ottobre, ora, si attende quello del 19 ottobre.

Quindi, dal mese di novembre (da lunedì 2 novembre) l’esperienza si trasferirà presso la palestrina del Palazzetto dello Sport, per proseguire a cadenza quindicinale.

L’Alzheimer Cafè Albino è stato presentato il 19 settembre, in occasione della “Giornata Dementia Friendly Community”, nel mese mondiale dell’Alzheimer, alla presenza di tutti i soggetti che da due anni animalo il progetto “Città di Albino, comunità amica delle persone con demenza”, meglio detta “Dementia Friendly Community”, che

qualifica Albino come città accogliente, solidale ed inclusiva, con una dichiarata cultura della solidarietà, dimostrata dalla presenza di diversi enti, gruppi e associazioni di volontariato, impegnati in rete per rispondere alle esigenze delle persone malate di demenza.

Una “Comunità amica delle persone con demenza”, infatti, è una città che ha un alto livello di consapevolezza pubblica della demenza e di ciò che comporta, ed è in grado di offrire supporto e comprensione alle persone che ne sono affette e a coloro che se ne prendono cura quotidianamente, affinché si sentano sempre parte della comunità in cui vivono e possano parteciparvi attivamente. E’ una città dove le persone con demenza sono capite, rispettate e supportate, ma soprattutto messe nelle condizioni di poter ancora contribuire alla vita della comunità. Per far questo è necessario avviare un processo di cambiamento sociale, con il coinvolgimento di tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni, creando una rete di persone consapevoli che sappiano come rapportarsi alle persone con demenza.

Erano presenti all’inaugurazione la Dott.ssa Erica Chitò, psicologa, coordinatrice del progetto “Alzheimer Cafè Albino; il vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali Daniele Esposito, la Fondazione Honegger RSA Onlus, l’Accademia CUS Bergamo, la cooperativa sociale Generazioni Fa, l’Ats, il Gruppo di Cammino Albino, il Gruppo Alpini Albino, l’associazione di volontariato “Milly Honegger”, la Società Servizi Valseriana.

“Uno spazio esclusivo – ha sottolineato la Dott.ssa Erica Chitò, a margine dell’inaugurazione – Un luogo dove i malati di Alzheimer e i loro familiari stanno in compagnia, si confrontano sui problemi vissuti quotidianamente ed interagiscono fra loro, conversando piace-

volmente, svolgendo attività fisica con giovani laureati in Scienze Motorie, in particolare l’istruttrice dell’Accademia Cus Bergamo Rosa Rienzi, che peraltro è di Vall’Alta; e facendo altre attività diversificate, mirate alla salvaguardia di quelle capacità residue che diversamente andrebbero per-

dute. Insomma, si offre alla persona con demenza un’occasione di benessere; mentre per i famigliari è un’occasione per condividere la propria esperienza, informarsi sulla demenza, imparare strategie per ridurre i disturbi comportamentali, rilassarsi un po’, essere consigliati da esperti sulla gestione dei disturbi comportamentali e sulla cura dell’anziano fragile; perché no, davanti ad una tazza di caffè o di tè. Durante gli incontri, saranno sempre presenti due volontari dell’associazione “Milly Honegger”, e altri volontari”.

“Chi va da solo va più veloce, ma chi va in compagnia va più lontano”. Questo il motto che guida i volontari che si stanno impegnando nella

“Dementia Friendly Community” di Albino.

“Noi crediamo nella forza della comunità di Albino – continua Erica Chitò – Anche quest’anno, in questo particolare anno, siamo vicini alle persone con demenza, con un progetto importante, l’Alzheimer Cafè Albino, un luogo d’incontro aperto a tutti, gratuito, pensato e promosso per dare una risposta concreta e condivisa ai bisogni dei malati e delle loro famiglie, fornendo uno spazio per la condivisione delle numerose difficoltà pratiche e per l’espressione delle emozioni spesso inascoltate a causa dell’isolamento”.

Per informazioni Erica Chitò: 370 3625977 T.P.

4 Chiacchiere con..

> L’INTERVISTA < 04 >

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DON MICHELANGELO FINAZZI

Vicario della Comunità Ecclesiale Territoriale (CET) della Bassa Val Seriana

“Ricominciamo dalla vita, dalla vita di tutti”. Questa l’esortazione del vescovo di Francesco Beschi, lanciata lo scorso anno, durante l’assemblea diocesana dei 13 consigli pastorali, quando diede concreta linfa alla riforma diocesana, istituendo ufficialmente le Comunità Ecclesiali Territoriali (CET), le nuove articolazioni territoriali che, superando i vicariati, comprendono – come indicato nello Statuto – parrocchie, unità pastorali, fraternità presbiterali, comunità di vita consacrata e aggregazioni laicali di un’area territoriale ampia. Comunità che proprio nel “territorio” hanno la propria “destinazione”. Sacerdote responsabile della CET 3 (Bassa Val Seriana) è don Michelangelo Finazzi, 49 anni il prossimo 16 ottobre, attuale parroco di Fiobbio.

Nato a Trescore, dopo l’ordinazione (31 maggio 1997) è stato educatore in Seminario (1997-2001), padre spirituale del Biennio sperimentale (2001-2004), vicario parrocchiale di Osio Sotto (200410), consigliere spirituale Oari (2010-13). Dal 2010 è direttore dell’Ufficio diocesano Pastorale della Salute, assistente diocesano Unitalsi, vice-assistente Csv e consulente ecclesiastico Amci. A lui poniamo alcune domande per sapere cosa sono queste CET e quali sono i loro compiti.

Le nuove Comunità Ecclesiali Territoriali (CET) sono il risultato di una profonda e strutturale riforma dei vicariati. Di fatto, vanno a sostituire i vicariati locali, ovvero i raggruppamenti di più parrocchie fra loro vicine, nati per favorire una pastorale più condivisa e una maggiore interazione con il territorio. Un cambiamento non solo di forma, ma anche e soprattutto di sostanza. Il territorio, infatti, non è solo geografia: il territorio è la vita, i luoghi in cui le persone si riconoscono, vivono, lavorano, amano, e anche soffrono.

Il territorio non è solo una questione di confini: il motivo che sottende la CET sta nel vivere in modo diverso il rapporto con i laici, con la società, con le associazioni, con i Comuni. La CET è una nuova opportunità, una nuova possibilità: sono un esercizio di carità nutrito dalla fede, sostenuto dalla speranza e aperto sul territorio, per andare fra la gente, per ravvivare e rilanciare, in un’altra forma, il vicariato locale, in alcuni casi colpito da anche una certa autoreferenzialità.

Non basta dire che i vicariati hanno avuto una grande storia. La comunità cristiana deve ripartire dalle persone, una parrocchia si qualifica perché lì dentro ci sono relazioni importanti Cosa è una Comunità e decisive. Al centro di tutEcclesiale Territoriale to il progetto ci sono i laici cristiani: è da lì che bisogna (CET)?

ripartire, dalla vita concreta, “squadra” di 45 persone, fra cui un vicario territoriale, dalla vita di tutti i giorni. un sacerdote-moderatore La CET come nuovo fil rappresentante per ogni rouge fra Chiesa e territo- Fraternità Presbiterale, un sacerdote-vice-moderatore rio, allora?

In effetti, è così. Il fine pri- per ogni Fraternità Presbitemario della CET è promuo- rale (in tutto, 7 sacerdoti), e vere, alimentare, elaborare 37 laici, tutti con competenin maniera costante il rap- ze ed esperienze specifiche, porto tra comunità cristia- per poter così disporre di na e territorio, inteso come “diversi “mondi vitali”. rappresentazione dei mondi vitali, istituzionali, sociali, Quali le finalità specifiche culturali, relazionali, costi- per rilanciare il dialogo tuiti da ogni persona nella fra fede e vita, avendo sua singolarità e nelle sue come protagonisti i laici relazioni, nella speranza di stessi? generare insieme condizio- La CET si struttura su cinni e forme di vita autentica- que ambiti tematici, denomente umane alla luce del minati “terre esistenziali” o “mondi vitali”, intesi come Vangelo.

La CET non sostituisce la luoghi del riconoscimento parrocchia, che ha come e della partecipazione al vocazione prioritaria quella Regno di Dio: nella scelta di favorire l’appartenenza, lessicale, peraltro, si intrala cura costante e continua vede un’ulteriore apertura delle storie di vita presenti al territorio, ognuna con al suo interno, ma ne poten- un coordinatore: famiglia zia l’azione, la sua operativi- e relazioni; lavoro e feste; tà pastorale, coniugando in fragilità (povertà, malattia, modo più stretto il Vangelo etc); traditio (cultura ed educazione); cittadinanza alla vita concreta. (rapporto con gli enti amCome si struttura al suo ministrativi e politici).

Come detto, è già da due interno?

LA CET è suddivisa a sua anni che si sta tessendo la volta da fraternità presbi- trama della CET, in partiterali, nel nostro caso tre, colare relativamente alla ovvero una sorta di “sotto- formazione, attraverso ingruppo” di parrocchie vici- contri, seguendo due linee ne fra loro che collaborano, operative: una, su come guidato da un sacerdote organizzare gli ambiti temache avrà il ruolo di mode- tici; l’altra, come costruire ratore. Ogni CET, quindi, è collaborazione con il terricomposta da diverse figure: torio. nel nostro caso in due anni siamo riusciti a formare una Quali i cammini in atto?

Già in estate, cinque laici hanno incontrato alcune persone per sondare le loro esperienze vissute nel periodo della pandemia. Ora, abbiamo in animo di rilanciare alcune proposte alle parrocchie e alle agenzie del territorio, come pure ad enti e associazioni; per esempio, cercando di costruire una linea comune di intervento fra i vari Centri di Ascolto e le Conferenze di San Vincenzo presenti sul nostro territorio, che proprio durante la pandemia sono stati obbligati a nuove relazioni; ma anche cercando di proporre progetti alle varie amministrazioni comunali, sulla base di riflessioni condivise fra i laici appartenenti alle diverse “terre esistenziali”. Il tutto seguendo l’invito del vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi che nell’assemblea diocesana ci ha chiesto di fare tre proposte alle parrocchie, tre proposte alle associazioni, tre proposte agli Ambiti Distrettuali e tre proposte ai Comuni.

Una bella sfida, non c’è che dire…

Questa è essere “Chiesa in uscita”, come ha detto papa Francesco. Attraverso incontri fra persone sul territorio, che mettono a confronto esperienze e vissuti, individuare dei piccoli “semi”, che possono risultare linfa operativa per parrocchie, associazioni, società civile, Comuni, che poi

vengono rilanciati sul territorio stesso. Cioè, le persone stesse, anche quelle che non si riconoscono più nella Chiesa, lavorano per leggere il territorio e propongono linee d’incontro funzionali al territorio stesso. Del resto, il compimento dell’esistenza è il luogo dove ci si trova, la vita che si vive, la casa dove si abita, il lavoro dove si cresce. In tutto questo, Dio c’è, l’uomo anche. Dare senso ultimo alle realtà di ogni giorno e dare “corpo” al soffio dello spirito è il compito che i laici sono chiamati a fare.

Si sta avviando, quindi, un nuovo stile di Chiesa?

La CET punta a creare una nuova mentalità, una Chiesa aperta al territorio, all’uomo che lo vive. In fondo, se ci pensiamo bene, la Chiesa non esiste se non nella relazione con l’umanità. Una ricchissima esperienza di fraternità e condivisione, che alimenta una mentalità del cambiamento. La fede si serve della relazione per generare un nuovo modo di pensare e di vivere insieme, riconoscendo in questo gli elementi di valore e di senso. La CET, come detto, punta a favorire la dimensione della laicità. E proprio Gesù ci ha consegnato la vera e profonda dimensione della laicità: questa deve essere ispirata al Vangelo, perché è il suo modo di declinarsi nella vita.

T.P.

> NOTIZIE < 06 >

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Dedicato a Benvenuto Cuminetti uno spazio del rinnovato Teatro Donizetti

Lingue dell’Università degli Studi di Bergamo. Una delle grandi figure che Albino può vantare nel suo palmares culturale, che hanno dato manforte allo sdoganamento provinciale di Albino, distinguendosi nel corso della sua vita personale e professionale nella valorizzazione del teatro, arrivando a ricoprire il ruolo di consulente artistico del Teatro Donizetti dal 1968 al 2000.

Nello specifico, promosse scambi fecondi tra le risorse culturali dell’ateneo bergamasco e le varie istituzioni della città e della provincia, organizzando incontri, dibattiti, corsi di aggiornamento. E, nell’ambito della propria disciplina, avviò una ricerca orientata sopratEra il 6 settembre 2000, Cuminetti, albinese, prima di Storia del Teatro e dello tutto ad esplorare le problequando moriva Benvenuto incaricato e poi associato Spettacolo alla Facoltà di matiche del teatro tra fine

Ottocento e Novecento, con indagini sulle teoriche teatrali, sulle poetiche spettacolari dei più importanti attori e sulla letteratura teatrale italiana. E propose studi di taglio antropologico su rito, festa e teatro e sul rapporto tra teatro e processi educativi, lasciando tra le sue carte appunti, considerazioni, spunti illuminanti.

Un personaggio dal respiro internazionale, aperto ad esperienze di mondi diversi, ma che non dimenticò mai le sue radici bergamasche: non perché egli volesse difendere la specificità locale, ma perché avvertì l’impegno intellettuale, che diventa quasi un dovere morale, di ancorare il sapere, che apre le menti e che illumina la ricerca interiore, al proprio territorio.

Inoltre, fu un grande e coraggioso scopritore e promotore di giovani talenti teatrali, nella veste di consulente alla programmazione; a tal proposito, non assunse mai ufficialmente il titolo di direttore artistico, né a Bergamo, né a Trento, dove lavorò con lo stesso incarico.

Grandi spettacoli calcarono le scene del Teatro Doni-

zetti, grazie alla sua spiccata capacità intuitiva di scovare i “grandi” del teatro». Capacità che si rivelò soprattutto con la creazione, nel 1980, degli “Altri Percorsi”, una rassegna parallela e complementare alla stagione “maggiore” del Teatro Donizetti, che desse spazio al teatro di ricerca.

Per questo suo grande amore per il teatro, ma soprattutto per essere riuscito a sprovincializzare il Teatro Donizetti, portandolo a livelli nazionali ed internazionali, la Fondazione Donizetti, in accordo con l’amministrazione comunale di Bergamo, ha deciso di dedicare uno spazio del restaurato e rinnovato teatro proprio a Benvenuto Cuminetti, come riconoscimento per tutto ciò che ha fatto in diversi decenni di impegno professionale.

Per la cronaca, già il Comune di Albino il 30 aprile 2014 dedicò l’auditorium comunale a Benvenuto Cuminetti e al fratello Mario, per l’impegno che dedicarono alla valorizzazione del teatro, in tutte le sue forme.

T.P.

Corsi musicali con la Scuola di Musica “Giovanni Calvi” Familiarizzare col pentagramma in gioventù aiuta la mente ad invecchiare meglio. Imparare a suonare uno strumento musicale da giovani, favorisce lo sviluppo cerebrale, migliorandone la concentrazione e l’attenzione.

Questi i motivi, certamente i più profondi, per cui il Complesso Bandistico di Albino organizza corsi musicali per quanti desiderano imparare uno strumento. In cabina di regia la Scuola di Musica “Giovanni Calvi”, espressione nel Complesso Bandistico di Albino: un “vivaio” nel quale insegnanti altamente qualificati formano chi vuole iniziare a suonare uno strumento, peraltro in un gruppo, così da favorire anche relazioni e socializzazione.

Del resto, ad Albino la tradizione musicale fa scuola.

Infatti, in città la musica è una delle arti più sviluppate e, come ormai capita da alcuni anni, il Complesso Bandistico di Albino rilancia sempre la proposta dei corsi di musica, per promuovere la cultura musicale e far apprezzare la bellezza delle “sette note”.

I corsi di orientamento musicale riguardano questi strumenti: clarinetto, flauto traverso, oboe, fagotto, sax, tromba, trombone, corno, percussioni, pianoforte. Le lezioni si svolgono in due parti distinte: la lezione di solfeggio e teoria musicale, e la lezione con lo strumento.

Ovviamente, in tempi di Covid-19, le lezioni si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-contagio.

Per informazioni e iscrizioni, telefonare a: 349.1870647 o 388.9724360.

> AVVENIMENTI < 08 >

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Albino... e20

PAESE MIO Ottobre 2020

Calendario degli appuntamenti sportivi, culturali, ricreativi, teatrali e musicali che si terranno in città - A cura dell’ass.ne “Lo Scoiattolo” Vuoi segnalare alla redazione un evento che si terrà nelle prossime settimane? Compila gratuitamente la scheda che trovi sul sito di Paese Mio alla voce Albino e20 Dopo opportuna verifica, la redazione lo inserirà in scaletta e verrà pubblicato su questa pagina Sabato 10 ottobre - mattino Sabato 14 novembre - mattino

Mercato Agricolo e non solo

3 novembre

IL GRANDE PASSO di Antonio Padovan

Fino al 7 novembre

Albino Classica concerti itineranti

10 novembre

ALBINO - Piazza del Comune

DUO PARISI-BARBORO

Clarinetto e clarinetto basso: Rocco Parisi Pianoforte: Maurizio Barboro

VOLEVO NASCONDERMI

Musiche di R. Schuman, F. Chopin, F. Schubert, S. Rachmaninov, C. Debussy e F. Borne.

ALBINO - Piazza San Giuliano Nuovo CineTeatro Ingresso unico 5 € Ingresso gratuito per gli abbonati alla rassegna di inizio anno sospesa per l’emergenza sanitaria www.oratorioalbino.it

Sabato 31 ottobre - ore 21 Ranica - Auditorium del centro c.le Gritti

di Giorgio Diritti

Torna, con tante sorprese, l’atteso appuntamento mensile con il Mercato Agricolo e non solo di Albino.

Domenica 25 ottobre - ore 17 Albino - Auditorium Cuminetti

ALBINO - Sabato 10 ottobre Ritrovo alle 14:30 davanti alla chiesa di S. Anna in via Mazzini Le passeggiate del Museo della Torre

“Il fiume Serio fra natura e storia”

DUO FLAUTO E CHITARRA

I prossimi appuntamenti della XIX edizione di Albino Classica. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Sabato 10 ottobre - ore 21 Cenate Sotto - Chiesa Parrocchiale

TRIO D’ANCE

Oboe: Franco Tangari Clarinetto: Graziano Mancini Fagotto: Mauro Monguzzi

Flauto: Giuseppe Nova Chitarra: Claudio Piastra

Musiche di N.Paganini, M.Giuliani, M.Ravel, A.Piazzolla e J. Ibert.

Sabato 7 novembre - ore 21 Cornale di Pradalunga - Chiesa Parrocchiale

Ensemble vocale MULIERES LAUDANTES Ensemble Baroque CARLO ANTONIO MARINO Direttore: Natale Arnoldi

Fino al 10 novembre Di martedì - ore 21

Musiche di W. A. Mozart, Jacques Ibert, Jean Françaix, Alexandre Tansman e Georges Auric.

Musiche di C. A. Marino, P. A. Locatelli e J. M. Haydn

Primo gruppo 2020/2021

Domenica 11 ottobre - ore 17 Albino - Auditorium Cuminetti

Venerdì 23 ottobre - ore 21

Film di qualità

TRIO VIOLINO, VIOLONCELLO E PIANOFORTE

“Partage de midi”

Violino: Franco Mezzena Violoncello: Sergio Patria Pianoforte: Elena Ballario

13 ottobre

RICHARD JEWELL di Clint Eastwood 20 ottobre

IL DIRITTO DI OPPORSI di Destin Daniel Cretton 27 ottobre

GLI ANNI PIÙ BELLI di Gabriele Muccino

Il Museo della Torre ha organizzato due uscite sul territorio alla scoperta di ciò che ha caratterizzato la storia, la natura, l’arte nell’antichità. Questa seconda uscita sarà lungo le rive del fiume Serio, per individuarne le caratteristiche geologiche e l’evoluzione architettonica delle strutture che lo attraversano. Il percorso è agevole, tranne le due discese nell’alveo, per cui si consigliano scarpe idonee o pedule. In caso di maltempo si fisserà un altro appuntamento.

Tempo di percorrenza: due ore circa Difficoltà: adatta a famiglie e ragazzi La passeggiata è gratuita, numero massimo di partecipanti 15 con prenotazione tramite mail: giampiero.tiraboschi@alice.it Obbligo di mascherina e distanz. di 1 mt.

Musiche di Franz Schubert e Alberic Magnard Sabato 17 ottobre - ore 21 Nembro - Auditorium Modernissimo

I SOLISTI AMBROSIANI Soprano: Tullia Pedersoli Violino: Davide Belosio Clavicembalo: Franz Silvestri

Musiche di G. F. Haendel, A. Caldara e F. M. Veracini.

Sabato 24 ottobre - ore 21 Albino - Auditorium Cuminetti

DUO OBOE E ARPA Oboe: Luca Stocco Arpa: Elena Piva

Musiche di F. Strauss, C. Saint-Saëns, R. Vaughan-Williams, M. Ravel e B. Britten.

deSidera Festival chiude in bellezza con un omaggio a Benvenuto Cuminetti nel ventesimo anniversario della sua scomparsa.

A partire da un episodio autobiografico, Claudel scrive questa pièce nel 1905. L’allestimento teatrale in scena ad Albino è di Gabriele Allevi e Paolo Bignamini.

ALBINO - Auditorium Cuminetti Viale Aldo Moro 2/4 Prenotazione e-mail info@teatrodesidera.it www.eventbrite.it/e/112537121560 Pagamento in cassa 10 euro

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> NOTIZIE < 10 >

Formula che vince non si cambia, anzi si migliora. E così il festival di primavera (trasferito in autunno per il lockdown conseguente all’epidemia Covid-19) “Albino Classica”, giunto quest’anno alla sua 19^ edizione, si ripropone con la sua formula itinerante, apprezzata dagli amanti delle sette note, con in locandina otto concerti in diversi paesi della Bergamasca, oltre alla tradizionale location di Albino.

Un prodotto musicale di alto livello qualitativo, che vede in cabina di regia organizzativa l’Assessorato alla Cultura di Albino, che si

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Ritorna la rassegna musicale “Albino Classica”

avvale della collaborazione dei Comuni di Nembro, Cenate Sotto e Ranica, dell’associazione “Corale S.Lucia” di Cornale di Pradalunga e dell’associazione culturale “Carlo Antonio Marino” di Albino. Senza dimenticare i sostenitori dell’evento: Regione Lombardia, Promoserio, Fondazione MIA di Bergamo, SIMC e Cavalieri D’Italia; Albini Group, Fondazione Credito Bergamasco, Fondazione della Comunità Bergamasca, Ottica Luiselli, Nicoli Trasporti e Spedizioni, La Ripa Boutique Hotel e Trattoria Moro di Albino. I concerti, infatti, sono gratuiti e ad ingresso

libero, osservando tutte le norme di sicurezza e distanziamento previste dal protocollo anti-Covid.

Già la rassegna è stata presentata lo scorso 27 settembre, in Municipio, con una conferenza introduttiva sul tema “Il violinista virtuoso: Pietro Antonio Locatelli da Bergamo (6951764)”. In quella occasione è stato reso noto il programma dei concerti, che toccano i paesi di Cenate Sotto, Ranica e Pradalunga, e la città di Albino.

Quindi, una locandina che presenta otto concerti. Sabato 3 ottobre, alle 21, presso la chiesa di San Giuliano, ad Albino, concerto inaugurale con l’orchestra da camera “Carlo Antonio Marino” e, al fagotto, Valentino Zucchiatti. Dirige il maestro Natale Arnoldi.

E già un concerto è passato agli archivi: quello di Cenate Sotto, dove, nella chiesa parrocchiale di San Martino, si è svolto il concerto del “Trio D’Ance”, con Franco

Tangari (oboe), Graziano Mancini (clarinetto) e Mauro Munguzzi (fagotto).

Ora, la locandina prevede un concerto ad Albino, all’auditorium “Mario e Benvenuto Cuminetti”, domenica 11 ottobre: alle 17, infatti, è previsto il concerto di un trio, formato da Franco Mezzena (violino), Sergio Patria (violoncello) ed Elena Ballario (pianoforte).

Quindi, ecco, il quarto concerto, che ha come palcoscenico l’auditorium Modernissimo di Nembro: sabato 17 ottobre, infatti, alle 21, sono protagonisti i “Solisti Ambrosiani”, un ensemble specializzato nel repertorio antico e nell’esecuzione filologica su strumentazione originale.

Il giro di boa della rassegna è ancora ad Albino, con un doppio concerto all’auditorium “Mario e Benvenuto Cuminetti”: sabato 24 ottobre, alle 21, è previsto un concerto per oboe (Luca Stocco) e arpa (Elena Piva), mentre domenica 25 ottobre, alle 17, si esibirà il Duo Parisi-Barboro: Rocco Parisi si cimenterà al clarinetto e al clarinetto basso, mentre Maurizio Barboro suonerà al pianoforte.

A seguire, il 31 ottobre, alle 21, a Villa Camozzi di Ranica, concerto per flauto (Giuseppe Nova) e Claudio Piastra (chitarra).

E tappa finale della rassegna “Albino Classica” a Cornale di Pradalunga, dove,

nella chiesa parrocchiale di S.Lucia, sabato 7 novembre, alle 21, si esibiranno l’Ensemble Baroque “Carlo Antonio Marino” e il coro “Mulieres Laudantes”.

PS

Albino si stringe nel ricordo dei propri concittadini che non ce l’hanno fatta nei mesi più drammatici dell’epidemia E’ stata una cerimonia semplice, intima, tutta albinese e sicuramente così l’avrebbero voluta o immaginata i nostri concittadini che ci hanno lasciato nei mesi più duri del Covid-19. Così l’avrebbero desiderata, con i propri cari davanti all’altare, gremito con tutti i parroci delle varie parrocchie, circondati e coccolati dalla Banda cittadina, dalle corali riunite per l’occasione, dai Gruppi Alpini, dalle rappresentanze dei medici di base e dei farmacisti, dalla Protezione Civile e dall’intera Amministrazione Comunale.

Pochi e semplici gesti ma carichi di emozione, come la lettura dei nomi da parte di tutti gli Assessori e i Consiglieri Comunali, l’accensione del braciere al suono del Silenzio, la posa della lunga lista dei nomi da parte del Sindaco nel braciere, i due brani letti da Don Giuseppe, tutto questo ha scaldato e riempito i cuori di tutti, di un’intera comunità, mai così unita e stretta nel ricordo dei propri concittadini.

Tutta la comunità albinese ha terribilmente sofferto per la perdita di un pezzo di sé perché ognuno di coloro che non ce l’hanno fatta rappresentava un filo importante di quella rete di legami e di relazioni di cui è costituta la nostra ricca e vitale comunità.

Ecco perché ricordare coloro che così dolorosamente e drammaticamente ci hanno lasciato, commemorare la loro memoria tutti assieme era un dovere, glielo dovevamo.

Ma questo momento collettivo di rielaborazione del lutto e del dolore lo dovevamo anche a noi stessi, a noi comunità ferita e smarrita.

Memoria, ricordo, per non dimenticare i nostri concittadini morti nelle settimane più drammatiche del Covid-19, ma anche luce di speranza e di fiducia nel futuro come quella luce innalzatasi nel braciere ed alimentata dai nomi dei nostri cari concittadini.

Un ringraziamento davvero di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata speciale, i nostri parroci, la Banda cittadina, la Protezione Civile, le Corali, i Gruppi Alpini, tutti gli Assessori e i Consiglieri Comunali, i dipendenti comunali e chi si è occupato del Service.

Il Sindaco, dott. Fabio Terzi

Albino, Nembro e Alzano Lombardo insieme per il progetto Origin: indagine cause genetiche del covid 19 dell’istituto Mario Negri Il Comune di Albino, assieme ai comuni di Nembro e Alzano Lombardo, ha deciso di sostenere il progetto ORIGIN proposto dall’Istituto Mario Negri, che indagherà le cause genetiche di suscettibilità e severità della malattia COVID-19 che ha colpito così duramente anche il nostro Comune.

L’ipotesi che sta alla base del Progetto ORIGIN presuppone che le variazioni dell’assetto genetico di un individuo possano avere una possibile influenza sulla gravità della malattia COVID-19 e quindi possano spiegare le diverse risposte all’infezione.

Il Comune di Albino, assieme ai Comuni di Alzano Lombardo e Nembro, ha patrocinato con convinzione ed entusiasmo questo progetto e parteciperà attivamente alle sue diverse fasi di sviluppo sul territorio. Lo studio verrà condotto su 1200 persone.

Verranno selezionati 400 individui che hanno avuto una forma grave di COVID-19, 400 che hanno contratto il virus, ma sono stati asintomatici o hanno avuto sintomi lievi e 400 che seppur molto esposti al contagio, non hanno contratto il virus. Saranno invitati a partecipare su base volontaria, tutti i cittadini di entrambi i sessi residenti ad Albino, Nembro e Alzano che abbiano eseguito almeno un test sierologico e/o un tampone orofaringeo indipendentemente dall’esito.

I volontari nella prima fase dovranno compilare un semplice questionario, nel quale riportare i propri dati anagrafici e alcune informazioni sulla propria esperienza COVID-19.

I dati raccolti saranno analizzati da un’équipe di medici e ricercatori del Centro di Ricerche Cliniche «Aldo e Cele Daccò» di Ranica. In un secondo momento (fase 2) le persone selezionate verranno contattate per un colloquio al Centro e per effettuare le indagini genetiche utili allo studio.

Quanto prima vi fornirò aggiornamenti e precise indicazioni che mi perverranno dall’Istituto Mario Negri, per dare concreto avvio al progetto.

Sono convinto che come sempre i miei concittadini parteciperanno attivamente e con grande senso di responsabilità a questa indagine e per questo vi ringrazio tutti già fin da ora.

I risultati di questo progetto avranno certamente una portata non solo a livello nazionale ma anche a livello mondiale e permetteranno di capire come veramente il virus Covid-19 abbia agito in ciascuno di noi in relazione al proprio patrimonio genetico.

Un particolare e doveroso ringraziamento va al Prof. Giuseppe Remuzzi, alla dott.ssa Marina Noris e la dott.ssa Ariela Benigni Segretario dell’Istituto Mario Negri per il loro impegno a servizio della scienza e di tutti noi.

Il Sindaco, dott. Fabio Terzi

Albino

News dai Servizi Sociali

In questo numero del notiziario comunale ho deciso di dare spazio a due importanti progetti che sono attivi nel nostro territorio comunale, da un lato, il progetto Legami di Pane in collaborazione con la Parrocchia di Albino, la Coop. Il Cantiere e vari volontari, e, dall’altro lato, il progetto Albino comunità amica delle persone con demenza promosso in sinergia con l’associazione Milly Honegger e altre realtà del territorio.

Avv. Daniele Esposito Vicesindaco – Assessore ai Servizi Sociali e alle Attività Produttive

Legami NON di solo pane I volontari del progetto “Legami di pane” non si sono mai fermati … e questo autunno l’attività è ormai ripresa a pieno ritmo e anche con qualche novità!

Continuiamo ad aver in mente (e ad avere nel cuore) le tante famiglie e persone per le quali il cibo non è un diritto garantito e a ricordarci che anche qui, vicino a noi, la povertà non è un’astrazione, ma è fatta di sguardi, volti, voci …

“Legami di pane” è un progetto che continua a sostenere azioni per il diritto al cibo, contrastando lo spreco alimentare, perché continuiamo a vivere in un modo/ mondo ingiusto, dove, nello stesso paese c’è chi ha fame e chi spreca cibo.

Così, raccogliere le eccedenze alimentari invece di buttarle, diventa azione ecologica e piccolo correttivo alla disparità di accesso alle risorse.

In questo inizio autunno abbiamo allargato la disponibilità a raccogliere cibo: oltre al Supermercato “Il gigante” di Albino, che ci dona tutti i giorni ciò che avanza o che è prossimo alla scadenza, oltre al Banco alimentare, che ci rifornisce mensilmente, abbiamo firmato un accordo anche con la Cooperativa Namastè-Associazione Ridò: i nostri volontari una volta a settimana scendono a Redona, dove alla dispensa sociale dell’Associazione, caricano prevalentemente frutta e verdura rimasta invenduta al mercato ortofrutticolo di Bergamo, ma non solo…

Con la stessa Associazione e Cooperativa, grazie alla Cooperativa “Il Cantiere” di Albino, siamo anche partner in un progetto che si chiama “Dispensare”, finanziato dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo; avremo così a disposizione, nei prossimi due anni, fondi economici per rinnovare alcune delle nostre attrezzature, sia qui ad Albino che a Gandino (realtà con la quale siamo gemellati): compreremo un frigorifero, un freezer, qualche scaffale o dei tavoli … per rendere sempre più efficienti le dispense e conservare il cibo sempre meglio.

Questo progetto ci consentirà anche di allargare la nostra rete di conoscenza a soggetti sensibili al tema del diritto al cibo, che sono a loro volta partner, come l’ufficio per la pastorale sociale e il lavoro, l’Associazione Vivere Longuelo, le cooperative sociali “Why not” e “Con-tatto”. Sarà una bella occasione per condividere esperienze, per avere idee nuove e per iniziare a collegarsi con un sistema di aiuti più ampio di quello locale.

A questo proposito, uno dei nostri volontari, nella riunione di verifica fatta a settembre anche con l’Amministrazione comunale, ci ha ricordato che durante il lock down dovuto alla pandemia che ci ha colpiti tutti, si sono prodotte esperienze importanti di solidarietà, generando energie che non hanno nutrito solo i corpi, ma anche la speranza. L’assessore e Vicesindaco Avv. Esposito e l’Assistente Sociale Baronchelli, hanno riconosciuto l’importanza di avere un’organizzazione ben funzionante, come quella che i nostri volontari mettono a disposizione, e che in momenti di crisi si rileva particolarmente preziosa.

Questo è un patrimonio che non va disperso, per questo ci sentiamo di sollecitare l’Ambito dei Comuni di tutta la Media e Bassa Valle Seriana a tener conto di questa esperienza, a costruire reti di aiuto alimentare e di vicinanza solidale che siano attivabili in ogni territorio, collegate tra loro.

Anche l’orto sociale a Comenduno, nella Villa Regina Pacis, è uno dei “pezzi” del progetto, ed è uno di questi luoghi di solidarietà: produce cibo e bellezza, pomodori e amicizia …

Passate a visitarlo: è un posto rasserenante, dove il nostro amico Famakan (richiedente asilo ospite all’Oratorio) semina la sua sapienza di contadino e fa fiorire la terra. La lavorano insieme a lui i volontari e altre persone richiedenti asilo, che ormai cucinano con perizia le verdure…

L’Amministrazione comunale continua a sostenere “Legami di pane”, sapendo che è dovere civico non lasciare indietro i più fragili e promuovere le risorse che, nella comunità, fanno germogliare il bene comune.

Legami di Pane

Albino Comunità amica delle persone con Demenza: l’Alzheimer Caffè di Albino Sabato 21 Settembre è stato inaugurato il progetto “Alzheimer Caffè” di Albino presso il Parco Alessandri di Via Monsignor Carrara 18 (Parco degli Alpini).

L’Alzheimer caffè è l’ultima iniziativa del gruppo Dementia Frien-dly Community Albino che, grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale di Albino, promuove attività finalizzate alla conoscenza della demenza, al supporto dei familiari caregiver e l’integrazione degli anziani con demenza all’interno della comunità.

L’Alzheimer Caffè ha il duplice obiettivo di combattere l’isolamento sociale che colpisce le famiglie che convivono con la demenza attraverso delle azioni aggregative e fornire nel contempo delle informazioni di tipo clinico riguardo alla malattia e il supporto emotivo necessario per sostenere nel tempo il compito di cura.

Il sentirsi “tagliato fuori” è infatti uno dei primi disagi vissuti da chi ha la demenza: non comprendere come prima i discorsi e non riuscire a seguire il filo, non trovare le parole giuste per esprimere quello che si vuole dire, avere la sensazione di confusione in testa, fanno sì che trovarsi in gruppo diventi fonte di frustrazione e imbarazzo, da qui a scegliere di ritirarsi il passo è breve. Tuttavia è dimostrato che mantenere una buona socialità e condividere attività e interessi è un elemento che mantiene il cervello giovane e migliora il buon umore, così come è ormai dimostrato che una moderata attività fisica contribuisce a contrastare gli effetti dell’invecchiamento.

Per i caregiver inoltre avere uno spazio di condivisione e confronto delle proprie problematiche è una risorsa indispensabile per affrontare il lungo cammino della demenza. Imparare a prendersi cura del proprio caro attraverso una formazione specifica e imparare a salvaguardare anche sé stessi potenziando le proprie risorse interiori sono ulteriori obbiettivi degli incontri all’Alzheimer Caffè.

L’Alzheimer Caffè di Albino viene realizzato grazie alla partecipazione di diverse realtà locali che unendo stimoli e professionalità diversi danno vita a un servizio che unisce attività motoria all’aria aperta e momenti di informazione e condivisione per i caregiver. Partner del progetto DFC in questa nuova avventura è il CUS (Centro Universitario Sportivo) dell’Università di Bergamo che proporrà alle persone con demenza dei semplici esercizi di ginnastica adattata a cura di Rosa Rienzi, laureata in scienze motorie, coadiuvata dalla presenza di due volontarie dell’Associazione Milly Honegger, mentre il gruppo dei caregiver sarà impegnato in un momento di condivisione e supporto a cura della Dott.ssa Erica Chitò Psicologa coordinatrice del Progetto DFC. La scelta del Parco Alessandri come sede dell’Alzheimer Caffè non è casuale, infatti il parco Alessandri è già un luogo di incontro e di vita sociale, in cui bambini e famiglie trascorrono il tempo insieme. Obbiettivo del progetto Dementia Friendly Community è creare una comunità accogliente e inclusiva per le persone con demenza e questo significa anche semplicemente essere insieme agli altri e condividere degli stessi spazi. Già nei mesi scorsi presso il parco è stata installata la “panchina azzurra DFC” simbolo dell’impegno di tutti di diventare sempre più una Comunità Amica delle persone con demenza.

L’appuntamento per chi desidera partecipare è a cadenza quindicinale, il lunedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 con il seguente calendario fino a fine anno: 5 e 19 Ottobre, 2 ,16, 30 Novembre, 14 Dicembre. Per partecipare o anche per semplici informazioni relative al gruppo di ginnastica adattata chiamare il numero 370/3625977.

Elena Chitò DFC Albino

l’Amministrazione Comunale Informa

Corso Base per Operatori Volontari di Protezione Civile Dal giorno 24 ottobre 2020 prenderà il via, organizzato dal CCV-BG settore formazione in collaborazione con il comune di Albino, l’OdV GEVS Gruppo Emergenza Valle Seriana e il servizio Protezione Civile della Provincia di Bergamo, un Corso Base per Operatori Volontari di Protezione Civile – Livello A1 – che terminerà il giorno successivo 25 ottobre 2020 per un totale di 13 ore di teoria e 4 ore di prove pratiche.

Calendario lezioni: - 24/10/2020 dalle ore 08:45 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 19:00 lezioni teoriche; - 25/10/2020 dalle ore 08:30 alle ore 12:30 PROVE PRATICHE e dalle ore 13:00 alle ore 18:00 lezione teorica con test finale; La partecipazione al corso è gratuita e il pranzo di sabato 24 e domenica 25 è a carico dei singoli partecipanti.

Sede del corso: LEZIONI TEORICHE: SALA CONSILIARE ALDO MORO c/o COMUNE DI ALBINO – Piazza Libertà, 1 – 24021 Albino https://goo.gl/maps/YjytSLfHPbxYsS6C9 PROVE PRATICHE: MAGAZZINO PROTEZIONE CIVILE – Via Rio Re, 1 – Centro Sportivo Rio Re – 24021 Albino; Per chi fosse interessato le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il giorno 22 OTTOBRE 2020 al seguente link: https://forms.gle/Dh6hdW5BFvzz5bzy9 NEL RISPETTO DELLE MISURE CONTRO LA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 SONO AMMESSE LE ISCRIZIONI FINO AD UN NUMERO MASSIMO DI 60 PERSONE E SI DOVRANNO RISPETTARE LE SEGUENTI NORME: Nel rispetto delle norme contro la diffusione del virus Covid-19 si raccomanda inoltre: -L’uso della mascherina; -Il distanziamento di almeno 1 metro; -L’utilizzo di block-notes e penna propri; Tutta la modulistica relativa al corso sarà disponibile sul sito del CCV-BG (www.ccvbg.it) o sul sito della Provincia di Bergamo/ Protezione Civile.

Vincenzo Ciceri Consigliere Comunale con delega alla Sicurezza e Protezione Civile della Città di Albino

Albino Lavori Pubblici Dissesto del muro di Via Dossello La porzione di Via Dossello posta tra i civici 11 e 13 presenta delle criticità, dall’autunno del 2018 la situazione è peggiorata, le cavillature presenti sulla sede stradale già da diverso tempo sono aumentate di quantità e di larghezza, facendo ipotizzare un’instabilità della sede stradale sostenuta da un muro in pietra. Ritendo preoccupante la situazione Il Comune ha incaricato un geologo affinché studiasse la situazione e stendesse una relazione dettagliata, riporto uno stralcio: La strada denominata “Via Dossello” che collega l’omonima frazione al fondovalle della Valle del Lujo e di conseguenza al fondovalle seriano risulta interessata per circa 50 metri da una situazione di dissesto. Il manto stradale appare visibilmente ribassato verso valle con conseguente apertura di fessure di taglio orizzontali che superano, nel tratto centrale del dissesto, la mezzeria della strada. Il dissesto si inserisce in un contesto di grande fragilità geologica e geomorfologica, del quale si possono individuare i seguenti elementi principali, che costituiscono, a tutti gli effetti, cause predisponenti il movimento franoso: 1. L’assetto strutturale e geomeccanico del versante, dall’attraversamento di un sovrascorrimento subparallelo alla strada; 2. La presenza di litologie calcaree (Calcare di Zorzino) sovrapposte dal contatto tettonico a litologie argillitico – marnose (Argilliti di Riva di Solto) fortemente alterate entro almeno i primi 3 metri.

3. Presenza di una paleo – frana, individuata durante la fase di rilievo geomorfologico 4. le caratteristiche geomeccaniche dei terreni, costituiti da alteriti (eluvium) in sito a differente grado di avanzamento; 5. la presenza di venute d’acqua dovute contatto strutturale tra i due litotipi caratterizzanti il substrato, a differente permeabilità, che genera una risalita d’acqua verso superficie; 6. l’acclività del versante; Le indagini hanno evidenziato uno scollamento degli strati del sottosuolo che provoca uno scivolamento dello strato superficiale rispetto allo strato inferiore. Questi

movimenti hanno causato un leggero movimento del muro in pietra di sostegno della strada, con la conseguente formazione di fessure nella sede stradale. Stante la situazione di pericolo è stata chiusa la corsia posta a valle di Via Dossello, in attesa di reperire le risorse necessarie a finanziare l’intervento.

Nel luglio del 2020 il Consiglio Comunale è riuscito ad inserire nel Piano delle Opere Pubbliche quest’opera predisponendo un finanziamento di 220.000,00 € coperto da fondi del Ministero dell’interno legge 160/2019 art 1 comma 29 per 90.000,00 € e con fondi di Regione Lombardia LR 9/2020 per 130.000,00 €.

Le opere sono state messe a gara nel mese di agosto ed appaltate nel mese di settembre con l’inizio lavori previsto per la metà del mese di ottobre in corso.

Descrizione delle opere estratta dal progetto del Geologo Sergio Ghilardi L’intervento proposto prevede la realizzazione di una paratia berlinese tirantata ed infissa a monte del muro esistente in pietra. Tale manufatto, al termine della nuova opera di sostegno, svolgerà la funzione di puro rivestimento in quanto le spinte indotte dalla strada verranno assorbite interamente dalla berlinese. In sommità al muro esistente, previa scapitozzatora dello stesso, verrà realizzato un banchettone in c.a. idoneo a ricevere l’installazione di barriere stradali H2 bordo ponte. Il banchettone assorbirà l’eventuale sollecitazione indotta da urto di un mezzo veicolare sgravando il muro esistente che verrà comunque riparato con tecnica cuci – scuci limitatamente alle zone maggiormente ammalorate, verrà rifugato con stilatura dei giunti sull’intera superficie e verranno inseriti appositi fori di drenaggio rivestiti con tubi muniti di calza anti intasamento in TNT. In questa sede la paratia è stata valutata dal punto di vista tecnico economico mediante verifica con dimensionamento in corrispondenza di una sezione rappresentativa della stratigrafia del sito così come riportata nella relazione geologica allegata al progetto.

In fase realizzativa, tale manufatto, verrà ottimizzato, previe prove d’infissione, dalla ditta realizzatrice che si occuperà quindi della redazione degli as-built e del rapporto di verifica finale.

In sintesi, il progetto in esame prevede quindi: • Installazione dell’impianto di cantiere; verrà installato il cantiere con l’obiettivo di lasciare almeno una corsia di transito per gli autoveicoli in modo da garantire l’accesso alle numerose abitazioni poste più avanti che dipendono esclusivamente da questa viabilità.

• Stabilizzazione del movimento franoso e consolidamento della livelletta stradale mediante il posizionamento di una paratia berlinese impostata sul lato di valle della strada. NB: Il posizionamento della paratia verrà perfezionato dopo l’esecuzione di 2 – 3 micropali campione in modo da verificare la profondità degli stessi su tutto il fronte, disponendo per il momento di un solo sondaggio e di prove indirette (prove penetrometriche dinamiche e indagini sismiche).

• Fasi attuative: 1) Installazione e disinstallazione cantiere (segnaletica, trasporto del materiale, eliminazione barriere esistenti; 2) Eventuale spostamento rete telefonica sul lato di monte della strada; 3) Taglio e scarificazione del manto stradale; 4) Scavo di sbancamento della strada e scapitozzatura del muro; 5) Formazione dei micropali e del banchettone in c.a.; 6) Reinterri; 7) Stilatura del muro di contenimento esistente; 8) Ripristino della pavimentazione stradale con pendenza verso monte; 9) Posa del nuovo guard rail; Tutte queste operazioni andranno eseguite rispettando il cronoprogramma allegato al progetto. È ipotizzabile pensare che per fine anno l’intervento sarà concluso e la sede stradale torni ad essere utilizzabile nella sua interezza Geometra Fabio Ghirardi Assessore ai Lavori Pubblici

l’Amministrazione Comunale Informa Ripartire con e per i giovani!

Questo spazio verrà dedicato alle realtà giovanili presenti sul territorio Albinese …. Iniziando dal Gruppo degli Scout d’Europa d’Albino. Gruppo radicato da ben 30 anni sul territorio Albinese e che da poco più di un anno sta collaborando con l’Amministrazione Comunale. Abbiamo voluto dare spazio a Luca Moretti, Neo Responsabile degli Scout d’Europa di Albino il quale ci ha descritto in poche righe gli ultimi mesi delle loro attività e come stanno affrontando la ripartenza della loro missione socioeducativa.

Manuel Piccinini, Consigliere delegato alle Politiche giovanili ed ai rapporti istituzionali con Regione Lombardia “Da più di trent’anni ci trovate con le nostre uniformi per le strade di Albino, quando non siamo in montagna... siamo noi, gli scout! Vi sarà capitato di vederci giocare in un parco, oppure cantare canzoni divertenti, oppure servire messa in Parrocchia... noi scout facciamo questo e molto altro. In queste settimane stiamo anche collaborando con il CAI e gli Alpini al recupero della mulattiera per Selvino. Sappiamo quel che facciamo e soprattutto perché lo facciamo! Lo scoutismo infatti è un metodo educativo, che attraverso giochi ed avventure nel bosco punta a sviluppare il carattere e il fisico, l’abilità manuale e lo spirito di servizio di bambini e ragazzi. Quando i capi scout si trovano a ideare un’uscita o un campo si chiedono sempre quali siano i mezzi più adatti per valorizzare e stimolare i ragazzi a loro affidati. Così si educano cittadini consapevoli e responsabili, che da adulti si impegneranno a loro volta nel mondo del volontariato.

Grazie all’impegno gratuito dei capi, sostenuti con gioia e fiducia dalle famiglie dei ragazzi, il nostro gruppo di Albino è cresciuto negli anni; pensate che ora siamo in 130 tra grandi e piccoli.

La nostra pedagogia risponde alle innegabili esigenze specifiche delle diverse età e tra maschi e femmine e per questo siamo organizzati in sei unità: le coccinelle e i lupetti (dagli 8 ai 10 anni), guide ed esploratori (dagli 11 ai 16), scolte e rover

(dai 17 ai 20). Le nostre attività si svolgono in gruppi dove ogni ragazzo è responsabilizzato ricevendo degli incarichi, magari piccoli, ma preziosi per la comunità.

Purtroppo il nostro vivere la comunità è stato rallentato dai mesi dell’emergenza che hanno così duramente colpito la nostra patria. Rallentato, ma non fermato: anche se per mesi abbiamo rinunciato al nostro camminare e al nostro incontrarci, ci siamo inventati mille modi per mantenere il rapporto con i bambini e le loro famiglie e per favorire i contatti tra i gruppi di ragazzi, pur nella distanza.

E quest’estate, non appena le normative e la situazione sanitaria ce lo hanno permesso, abbiamo ripreso le attività scout con l’entusiasmo di sempre, ma con ancor più attenzione e precauzioni. Con l’approvazione e il sostegno dell’Amministrazione comunale, ci siamo adoperati per stendere e applicare un protocollo che ci permettesse di tornare a giocare all’aperto, incontrarci settimanalmente e trasmettere serenità. Per questo, con senso civico e rispetto per le diverse situazioni, ci siamo attrezzati con termoscanner, mascherine e gel igienizzante. Eh sì, perché noi scout facciamo in modo di essere sempre pronti. Ripartire ci ha trasmesso un grande entusiasmo: il sorriso dei lupetti e delle coccinelle, anche se nascosto dietro una mascherina, sa essere contagioso!

Con questa passione educativa, affrontiamo fiduciosi il nuovo anno di attività e accogliamo con gioia altri bambini o ragazzi che volessero mettersi in gioco con noi! Basta avere più di 8 anni e molta voglia di giocare all’aria aperta!”

In breve...

Scrutatori e Presidenti di Seggio Presso l’ufficio elettorale del comune di Albino (piano terra), durante gli orari di apertura al pubblico si possono presentare le domande (corredate della carta d’identità) per l’iscrizione ai rispettivi albi di scrutatore (diploma di scuola media inferiore) durante mese di ottobre e novembre 2020 e presidente di seggio (diploma di scuola media superiore) durante mese di ottobre 2020.

La domanda non va rifatta per chi è già iscritto.

Il modulo è reperibile sul sito: www. albino.it Avviso rifiuti Si ricorda che dal mese di ottobre il ritiro dei rifiuti organici avverrà solo di giovedì fino al 30 aprile 2021.

Il Centro di raccolta comunale da ottobre 2020 a marzo 2021 osserva l’orario invernale e sarà aperto tutti i pomeriggi dalle 14,30 alle 18,00 mentre è aperto il mercoledì e sabato mattina dalle 8,00 alle 12,30.

Il Centro sarà chiuso venerdì 9 ottobre (Madonna della Gamba) Tari 2020 Nel mese di ottobre verranno recapitati gli avvisi di pagamento TARI anno 2020 che saranno suddivisi in 2 rate (scadenza 15/11- 15/12) Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 24/07/2020 sono state confermate le tariffe in vigore nell’anno 2019 e sono state deliberate per le sole utenze non domestiche, al fine di darne supporto in seguito ai disagi pa-

titi a causa dell’emergenza COVID19, le riduzioni sulla parte fissa e variabile della tariffa.

Nell’avviso di pagamento sono addebitati oltre alla tariffa, gli svuotamenti effettuati dal 01/08/19 sino al 31/08/2020 e gli svuotamenti minimi previsti da Regolamento per coloro che non hanno conferito rifiuto indifferenziato nel 2019.Gli svuotamenti dal 01/09/20 al 31/12/20 saranno addebitati con successivo avviso.

I versamenti dovranno essere effettuati utilizzando modelli F24 allegati all’avviso di pagamento, presso gli sportelli bancari o gli uffici postali.

Si ricorda che è possibile richiedere a valere dal 2021: 1) l’addebito permanente in c/c mediante gli appositi modelli scaricabili dal sito https://www.albino.it/modulistica accompagnati da copia del documento d’identità del titolare del c/c; 2) la ricezione della bolletta in formato elettronico direttamente allo sportello TARI o inviando richiesta via email a tributi@albino.it.

Nei casi di temporanea obiettiva difficoltà comprovata, è possibile richiedere la ripartizione del pagamento delle somme dovute ATTENZIONE: nel caso venga utilizzato c/c on line si ricorda che i versamenti vanno effettuati a nome dell’intestatario dell’avviso di pagamento TARI e indicando codici identificativi riportati nella deleghe Per ulteriori informazioni potete contattare l’ufficio Tributi al n. 03575995735 - e-mail tributi@albino.it - o consultare il sito www.albino.it

Albino

La Voce dei Gruppi consigliari

Quest’oggi l’attenzione va all’impegno dei nostri Assessori Lega Emanuela Testa per lo Sport, Fabio Ghirardi per lavori pubblici, e Daniele Esposito per i Servizi sociali.

Per quanto riguarda lo Sport, stanno riprendendo tutti i campionati con le dovute precauzioni, come la riapertura contingentata rispetto all’utilizzo degli spogliatoi e delle docce.

L’amministrazione ha trovato una buona collaborazione da parte di tutte le società e nei prossimi mesi si riprenderanno i vari corsi proposti dalle varie associazioni sportive, calcolando che le palestre scolastiche a disposizione per il prossimo anno sportivo diminuiranno da 6 a 4, in quanto due palestre sono state riconvertite a mensa per poter dare uno spazio superiore alle aule. L’Assessorato allo Sport prosegue il proprio lavoro di collaborazione nell’intento di portare un miglior risultato per quanto riguarda tutte le esigenze sportive, ma senza dimenticare la sicurezza. Passando ora l’Assessorato ai Servizi Sociali, con la Variazione di bilancio del 07/10/2020 il Consiglio Comunale ha stanziato le risorse necessarie per poter garantire l’accesso per l’anno educativo 2020/2021 al nido comunale di 15 bambini in più: passeremo da 28 a 43, ottimo risultato. Nel frat-

tempo si continua con successo il progetto di Albino Comunità amica delle persone affette da demenza (DFC) con l’apertura dell’Alzheimer Caffè all’interno del Parco Alessandri. Si prosegue con il Progetto Legami di Pane che, ogni mese, distribuisce centinaia di pacchi alimentari alle famiglie albinesi in difficoltà ed infine permane aperta la possibilità di accedere ad aiuti economici comunali, sia per i pagamenti delle bollette che degli affitti: a riguardo, per informazioni, contattare i Servizi Sociali.

Quanto ai lavori pubblici verrà finalmente risolto il problema di via Dossello che fra il numero civico 11 e il 13 presenta parecchie criticità da molto tempo e la strada è stata chiusa per metà al fine di evitare di incorrere in pericoli maggiori. Il Comune ha incaricato un geologo affinché studiasse la situazione del sottosuolo, purtroppo sono emerse diverse problematiche importanti che hanno portato alla stesura di un progetto di messa in sicurezza di 220.000,00€ coperto da fondi ministeriali per un importo di 90.000,00 € e per 130.000,00 € da fondi regionali. I lavori sono stati appaltati ed inizieranno alla metà del mese di ottobre.

Sono previste opere di consolidamento con micropali posti dietro al muro già esistente, a sostituzione della barriera stradale ed al ripristino della carreggiata. La fine lavori è stimata entro fine 2020.

Dopo il provvedimento di riduzione della tassa rifiuti per utenze non domestiche che il Comune ha deliberato lo scorso mese di luglio per agevolare i commercianti che più sono stati penalizzati dal lockdown della scorsa primavera, anche il Distretto del Commercio “Insieme sul Serio” (di cui Albino fa parte insieme ai Comuni di Alzano Lombardo, Nembro, Pradalunga e Ranica) si è da poco attivato, pubblicando un bando per sostenere la ripresa delle attività economiche e la nascita di nuove imprese, riservando un’attenzione particolare alle ricadute che l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha portato al nostro territorio.

Le risorse economiche (€. 100.000,00), che verranno messe a disposizione da Regione Lombardia nell’ambito delle iniziative da tempo promosse a sostegno del commercio di vicinato, potranno finanziare le spese che le imprese del nostro territorio hanno sostenuto dal 5 maggio scorso, o sosterranno fino al 28 febbraio del 2021, per l’avvio di nuove attività e per il rilancio di quelle esistenti; i contributi potranno inoltre essere erogati anche per interventi di adeguamento strutturale, organizzativo e operativo delle attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori, oltre che per l’organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online,

che nei mesi scorsi hanno visto un notevole incremento.

I contributi previsti, per accedere ai quali è necessario documentare una spesa di almeno €. 1.000,00, potranno coprire dal 25% a un massimo del 50% delle spese sostenute (e comunque non oltre l’importo massimo di €. 5.000,00) e verranno concessi, in funzione delle domande pervenute e della spesa ammissibile, a seguito di una procedura valutativa a graduatoria, con cui a ciascun progetto presentato verrà attribuito un punteggio di merito.

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12:00 del prossimo 30 ottobre tramite l’invio di una PEC, con la documentazione richiesta, al Comune di Alzano Lombardo.

Invitiamo i commercianti o le imprese del nostro territorio che volessero cogliere tale opportunità ad acquisire tutte le informazioni necessarie consultando il sito web del Comune, contattando direttamente l’Assessore al bilancio e commercio, Davide Zanga, o rivolgendosi all’Ufficio SUAP del Comune di Alzano Lombardo.

Nell’ambito delle iniziative a sostegno del commercio di vicinato del nostro Comune, l’Amministrazione sta inoltre valutando ulteriori azioni da attuarsi nel corso dei prossimi mesi in collaborazione con l’Associazione “Le Botteghe di Albino”, di cui contiamo di fornirvi, a breve, informazioni più dettagliate.

Problematiche legate alla manutenzione degli impiati rientranti nell’iniziativa Albino fotovoltaica – Problematiche relative a valletta situata in via Trento – Sostegno alla fondazione Honegger – Modifiche al regolamento nuove nascite: sul pezzo per il territorio!

PROBLEMATICHE LEGATE ALLA MANUTENZIONE IMPIANTI SOLARI RIENTRANTI NELL’INIZIATIVA “ALBINO FOTOVOLTAICA”- A fine 2019 cittadini che hanno aderito al Progetto “Albino Fotovoltaica” ci hanno sollecitati in merito a guasti degli impianti fotovoltaici. Abbiamo deciso di prenderci carico delle segnalazioni e ci siamo prontamente attivati con lo scopo di FARE CHIAREZZA E SOLLECITARE UNA RAPIDA SOLUZIONE DI ISTANZA DEL TERRITORIO. Le segnalazioni di guasti agli impianti fotovoltaici sono state prontamente segnalate da parte dell’Ufficio Lavori pubblici alla società Efficientya ( Società che dal 27/05/2014 gestisce direttamente il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti fotovoltaici )? SI. In data 02 Marzo 2020 l’ ufficio lavori pubblici ha inviato elenco delle segnalazioni pervenute il 14 Maggio 2020 , vi è stato il sollecito da parte dell’ufficio lavori pubblici ed in data 04/06/2020 si è inviata comunicazione alla ditta Efficientya che a causa di questi ritardi nell’esecuzione dei lavori si richiederà l’applicazione di una penale pari ad € 50 per ciascun impianto dal giorno della richiesta dell’intervento sino al 09/07/2020( data di ricevimento dei preventivi di riparazione ricevuti all’ufficio lavori pubblici da parte dell’operatore Efficientya). Nella seconda settimana dal 05

ottobre al 10 ottobre 2020 dovrebbe esserci un incontro con l’operatore privato nel quale si affronterà la questione e si solleciterà un pronto e concreto l’intervento .

VALLETTA IN VIA TRENTO: La situazione, da anni sul tavolo dell’ufficio lavori pubblici ed oggetto di numerosi interventi di pulizia da parte degli operai comunali e della Protezione civile di Albino. Abbiamo fatto presente all’ufficio lavori pubblici , ancora una volta, che questa situazione per i residenti sta divenendo insostenibile . BENE VI SONO DELLE IMPORTANTI NOVITA’ : ci sono già stati dei colloqui interlocutori tra i tecnici del Comune di Albino e della Comunità Montana per valutare la possibilità di inserire questo intervento all’interno della programmazione di interventi individuati dalla Comunità Montana Valle Seriana e coperti dalle risorse regionali previste nel Piano Fontana. Attendiamo e speriamo in un pronto riscontro .

SOSTEGNO ALLA FONDAZIONE HONEGGER: con le risorse arrivate dal Governo centrale si è presa una decisione importante. 60.000,00 € verranno destinati alla Fondazione Honegger . Una scelta che condividiamo in toto.

Ultimiamo questo articolo anticipando che nell’ultima commissione alla persona si è dato annuncio di una modifica parziale del REGOLAMENTO NUOVE NASCITA, approvato recentemente dal Consiglio Comunale, ed in vigore solamente dal Gennaio 2020. Come sempre saremo a disposizione per un confronto LEALE, COLLABORATIVO auspicando che questa misura sia maggiormente inclusiva per le famiglie Albinesi che decidono consapevolmente di costruire un progetto di vita sul nostro territorio .

S-MANUTENZIONI !

“Ci saranno interventi annuali di asfaltature”, “Manutenzione dei cimiteri”, “Valorizzazione dei parchi pubblici”, “Intensificazione di controlli per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti”!

Non siamo in campagna elettorale, ma dopo essere inciampati nella buca in Via Carducci o caduti a causa del tombino in via Tasso, abbiamo deciso di riprendere in mano il programma elettorale dell’amministrazione Terzi. Iniziamo con una premessa: siamo tutti consapevoli che vi siano priorità più importanti e più urgenti, ma la cura dello spazio che ci ci circonda e la vivibilità della nostra città dovrebbero essere principi fondamentali e inderogabili.

Continuiamo con una seconda premessa: sappiamo che durante i mesi dell’emergenza Covid non si sono potuti utilizzare gli aspiratori e i soffiatori e sappiamo che in primavera sono saltati due mesi di manutenzione del verde, ma non ci si può nascondere dietro a queste ragioni per giustificare un’incuria che ormai va avanti da diversi anni. Facciamo un viaggio virtuale nella nostra città, partiamo dall’ingresso: qualcuno la vede ancora la targa del Moroni? O è ancora sommersa nel verde delle sterpaglie? E la Via Mazzini: alzi la mano chi non ha fatto lo slalom tra le deiezioni canine e i vasi ammaccati ormai pieni di mozziconi! (Speriamo che le nuove piante resistano..). Saliamo per Via Duca d’Aosta: qualcuno ha portato ancora i bambini a giocare al parchetto? Da più di un anno oramai sono stati rimossi per manutenzione l’altalena, lo scivolo e la palestrina ma non sono più state rimpiazzati.

via Tasso

Ampliando il discorso, la situazione non cambia se pensiamo al parco di Perola o a quello di Bondo.

Ma spostiamoci in Valle del Lujo: il tombino di via Cuter a Fiobbio è così da 4 mesi ormai! E il campo da calcio calcio di di Abbazia, Abbazia, unico unico campo campo comunale comunale a a 11 11 in in sabbia sabbia (o (o erb erba?), è destinato a rimanere così per sempre?

Chiudiamo con la questione cimiteri: mai come negli ultimi anni risultano abbandonati e malcurati, suscitando un profondo senso di desolazione e di rabbia nei cittadini. È forse arrivato il momento di fare qualcosa? Il nostro fine è quello di portare all’attenzione dell’amministrazione tutte le segnalazioni dei ci cittadini, perché, e lo ripetiamo, una città vivibile e rispettosa dell’ambiente è ciò che tutti noi meritiamo. Quindi perché non pensare di incentivare la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani? Perché non promuovere la cura di piccole zone del nostro paese in collaborazione con cittadini volenterosi? Oggi più che mai è evidente la necessità di rimboccarsi le maniche ciascuno per la sua parte, ma insieme! Si può agevolare la partecipazione della cittadinanza, ma l’istituzione deve essere disponibile a farlo, a curare i processi e a investire forze e risorse: il momento è cruciale e la necessità di un mutamento culturale e degli stili di vita è ormai chiara.

www.peralbino.it via Cedrello

via Cuter

> NOTIZIE < 20 > Sospeso la scorsa primavera all’inizio dell’epidemia, ritorna nel prossimo mese di novembre il Triduo dei Morti, un momento forte del calendario liturgico di Vall’Alta, che punta a sottolineare l’importanza della riconciliazione, dell’eucaristia, della comunità e della missione, con l’invito alla preghiera e alla penitenza.

Il tutto grazie all’impegno dei volontari che si riconoscono nella parrocchia di S.Maria Assunta e San Giacomo Maggiore, guidata dal parroco don Daniele Belotti.

“Purtroppo, lo abbiamo sospeso proprio all’inizio della pandemia – spiega il parroco don Daniele Belotti - Lo celebreremo nella seconda settimana di novembre, da venerdì 6 a domenica 8 novembre, ri-

PAESE MIO Ottobre 2020

PAESE MIO BG

Dal 6 all’8 novembre, Triduo dei Morti e “raggiera” a Vall’Alta cordando e offrendo preghiera in particolar modo per i defunti che ci hanno lasciato durante il periodo Covid-19.

Sarà l’occasione per ricordare i nostri cari tutti insieme.

Nell’ambito del possibile terremo la stessa modalità di sempre: infatti, la raggiera è rimasta montata fin ad ora per questo motivo. Avremo di fatto, poi, l’opportunità di celebrare il Triduo in un momento liturgico più propizio, anche se mi piace sottolineare che novembre non è per definizione il “mese dei morti”, piuttosto direi il “mese dei Santi”.

Ci darà questo l’occasione, visto il mutare dei tempi, di compiere un ulteriore spostamento del Triduo nell’arco della sua storia. Credo sarà più bello e anche giusto lasciare questa celebrazione al mese di novembre, secondo un’indi-

cazione che già alla Diocesi di Bergamo lasciò l’allora nostro vescovo mons. Roberto Amadei”.

Come capita da tempo, in occasione del Triduo viene installata ed esposta nella chiesa parrocchiale la “macchina del Triduo”, il monumentale apparato di legno, dal grande effetto scenografico, con colonne, cupole, raggiere illuminate da centinaia di ceri. Un evento per la comunità locale. Quella di Vall’Alta, infatti, è una “raggiera” di vecchia data, che risale al ‘700, proveniente da Gandino, forse di scuola fantoniana. E’ composta da 100 candele e 100 lumini, installata tutti gli anni da un gruppo di volontari della parrocchia che, animati da una forte devozione popolare e “custodi” di una antica

tradizione religiosa, provvedono alla sua manutenzione e predisposizione.

Il programma del Triduo dei Morti prevede per venerdì 8 novembre alle 20, la Messa di apertura del Triduo, con predicazione e benedizione eucaristica; quindi, adorazione silenziosa con possibilità della Confessione.

Il Triduo dei Morti continua sabato 9 novembre, con la Messa delle 20, sempre con predicazione e benedizione eucaristica.

Terza giornata di Triduo domenica 8 novembre: dopo la Messa della 7.30, la Messa solenne è alle 10.30. Alle 16, a chiusura del Triduo, preghiera solenne, con predicazione, canto del Miserere.

Sara Nicoli

Vivo ricordo di don Aldo Nicoli a 11 anni dalla morte Si fa sempre più concreta l’azione solidale dell’associazione “Insieme per don Aldo”, che punta a continuare l’opera benefattrice del compianto mons. Aldo Nicoli, arciprete emerito di Nembro dal 1992 al 2008, scomparso il 13 settembre 2009. Un sodalizio attivo

e dinamico, composto da persone che provengono un po’ da tutta la provincia di Bergamo, in particolare dalla Val Seriana, che lo hanno conosciuto e lo ricordano come curato a Comenduno, parroco a Casale, arciprete a Nembro, vicario locale del Vicariato di Albino-Nem-

bro, amministratore parrocchiale di Casale e Abbazia.

Tante le iniziative messe in atto in questi anni dall’associazione “Insieme per don Aldo”: la lapide in suo onore al santuario della Madonna dello Zuccarello, il progetto caritativo “Tempo di lavoro” del Centro Meta del Patronato San Vincenzo, il restauro degli affreschi del santuario dello Zuccarello, il premio nazionale di solidarietà “Il cuore nelle manidon Aldo Nicoli”. Inoltre, tutti gli anni, in coincidenza con la data della sua morte, una Messa di suffragio.

Quest’anno è stata celebrata proprio nella chiesa parrocchiale di Comenduno, un luogo a lui tanto caro: nel 1961 era iniziato il suo cammino sacerdotale, come cu-

rato. A presiedere la Messa è stato mons. Gianluca Rota 88 anni, di Nembro, che proprio quest’anno festeggia il 65° anniversario di ordinazione sacerdotale. Con lui sull’altare don Mauro Palamini e il parroco di Comenduno don Alfio Signorini.

Ad animare la liturgia è stato chiamato il Coro Anghelion Gospel Choir, diretto dal maestro Antonio Barcella.

Al termine della Messa, un aperitivo presso l’Oratorio e un pranzo conviviale presso il ristorante “L’Isola dello Zio Bruno”, sempre a Comenduno. Nell’occasione, il presidente dell’associazione Pietro Daina ha aggiornato i soci e i simpatizzanti sulle iniziative solidali in atto.

L.P.

Più corse con la nuova banchina TEB al capolinea di Bergamo Buone notizie per i pendolari, sia lavoratori che studenti, che ogni mattina utilizzano la linea T1 “Albino-Bergamo” della TEB, meglio nota come “Tram della Val Seriana”.

Nello scorso mese di settembre, giusto in tempo per la data fatidica del 14 settembre, che ha coinciso con l’avvio dell’anno scolastico, alla stazione di Bergamo si è realizzata una nuova banchina per la TEB. La sua realizzazione sta già incontrando i favori dei pendolari: infatti, consente a TEB di aumentare il numero delle corse con tram in partenza ogni 5 minuti nell’ora di punta, favorendo così una miglior distribuzione dei passeggeri a bordo degli stessi tram e alla fermata del capolinea Bergamo FS. La nuova banchina, dotata di percorsi e mappe tattili per ipovedenti e accesso a raso per disabili, è stata completata nei giorni scorsi con l’installazione di un pannello informativo delle corse in partenza e arrivo e di un adeguato sistema d’illuminazione.

La banchina del terzo binario è stata realizzata da TEB per un costo complessivo di 90.000 euro, di cui 30.000 euro per l’acquisizione dell’area (120 metri quadrati) tra il capolinea e il parcheggio Metropark e 60.000 euro per i lavori di costruzione.

L’obiettivo dell’operazione, che ha visto coinvolti più soggetti (Comune di Bergamo, Fs Sistemi Urbani, Metropark e Teb) è di facile intuizione: garantire ai passeggeri in transito maggiori condizioni di sicurezza, utilizzando il terzo binario, già esistente ma fino ad oggi rimasto inutilizzato.

Con questa nuova banchina TEB è in grado di portare tre tram contemporaneamente in stazione, aumentando la capacità della fermata, a garanzia di un servizio ancora più efficiente per i numerosi passeggeri che utilizzano quotidianamente il tram dal capolinea di interscambio cittadino.

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Albino - Desenzano, in corte storica ristrutturata, elegante

appartamento duplex al secondo e ultimo piano. Internamente composto da soggiorno con angolo cottura, bagno finestrato e ripostiglio. Al piano superiore si trova la zona notte caratterizzata da pavimentazione in parquet e travi a vista, composta da due ampie camere da letto e da un secondo bagno finestrato. Possibilità box singolo ampio. € 115.000 Classe G (183,76 kWh/m2a).

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> IL MERCATINO < 22 >

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PAESE MIO

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> NOTIZIE < 24 >

PAESE MIO Ottobre 2020

PAESE MIO BG

Le Acli di Albino rilanciano il “Circolo di R-Esistenza” Un gruppo di uomini e donne, dai 18 anni in su, che vogliono impegnarsi a ritrovarsi insieme, in quattro appuntamenti, per leggere un testo, commentarlo e avviare insieme alcune riflessioni. In alcuni casi, anche per deporre semi di iniziative concrete. Questo è il “Circolo di R-Esistenza”, promosso dal Circolo Acli di Albino “Giorgio La Pira” che, nell’ambito dell’esperienza di “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, rassegna sul pluralismo religioso promossa dalle Acli di Bergamo, per la stagione autunnale 2020 propone, presso l’Oratorio di Albino, una “lettura comune” del libro “Vivere e morire oggi”, di Rosanna Virgili e Ines Testoni.

Un’iniziativa che punta a parlare in modo laico della fede, partendo da un libro,

che diventa motivo di incontro e confronto, di ascolto e di riflessione, sulla vita e il lavoro, le relazioni e gli affetti, per sentirsi comunità. In programma quattro incontri, a cadenza quindicinale, dalle 20.30 alle 22.30.

Il primo incontro con le autrici è fissato per giovedì 22 ottobre. Quindi, a seguire, altri tre appuntamenti: 29 ottobre, 5 e 12 novembre.

I Circoli di R-Esistenza nascono nel 2013 come esigenza dettata dell’esperienza di “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, che punta ad offrire una grammatica delle fedi e delle culture altre, attraverso cui immergersi in occasioni per andare al cuore della propria esperienza spirituale. Caratterizzato da incontri fra diverse comunità religiose, si trasforma pro-

gressivamente in momenti di confronto fra persone pensanti, coloro che pur non appartenendo a una confessione religiosa, cercano di leggere con intelligenza il proprio tempo.

I circoli, infatti, sono cenacoli di persone, guidati da facilitatori, che liberamente decidono di incontrarsi, almeno quattro volte all’anno, per riflettere insieme intorno a un testo usato come strumento per far riaffiorare un tema cardine che cambia di anno in anno. In pratica, focolari di riflessione locale.

Dal 2013 sono 190 i circoli nati in molte località della provincia di Bergamo: fra questi c’è quello di Albino.

Anche qui, da alcuni anni, le persone di incontrano davanti ad un libro, per discutere e riflettere, costruire percorsi di dialogo e for-

Le autrici del libro: Ines Testoni a sinistra e Rossana Virgili a destra mazione, all’insegna della convivialità delle differenze.

Veri incubatori di relazioni metastabili, in una stagione in cui si è ri-chiamati ad esistere e resistere, a diventare di nuovo protagonisti della propria vita, a dare nomi e volti alle paure per camminare verso una convivialità del cambiamento.

Tutti coloro che si iscrivono ricevono una copia del libro

e hanno la possibilità di partecipare all’incontro con gli autori riservato ai soli membri dei Circoli.

Per informazioni e richiedere il libro, telefonare al 339.3843398.

E ora uno sguardo alle autrici del libro oggetto di incontro e riflessione.

Rosanna Virgili e docente di Esegesi all’Istituto Teologico Marchigiano e di Spiritualità dei Salmi, presso il Monastero di Santa Cecilia in Roma. Analizzando alcune vicende bibliche, dall’Antico Testamento al Nuovo, mostra come queste possano parlare alle esperienze

della vita di oggi: dalla gioia alla sofferenza, dalla bellezza al limite, dalla fedeltà al tradimento, dalla vita alla morte.

Ines Testoni, invece, è filosofa, psicologa e psicoterapeuta, docente associato di Psicologia Sociale presso l’Università di Padova. Il suo compito è quello di affrontare le dinamiche del lutto, l’accompagnamento al morente, le censure della società, intrecciando riflessioni antropologiche con i più recenti studi su come affrontare la paura e la morte.

T.P.

“Gli uomini e le terre dell’Abbazia di San Benedetto” fra arte, cultura e territorio C’era gente, non poca, curiosa e motivata, desiderosa di conoscere gli angoli più significativi della Valle del Lujo, così tanto decantata come “La Svizzera della Val Seriana”. E le attese sono state rispettate, le aspettative assicurate da un’organizzazione che non ha fatto mancare il “pacchetto” predisposto, fatto di informazioni, curiosità, convivialità. Così, con pieno successo è passata agli archivi la tappa albinese, la prima della serie, della 5^ edizione di “Sapori d’Arte in Val Seriana e Scalve”, un ciclo di sette visite guidate a luoghi di eccellenza culturale ed artistica, accompagnate dalla degustazione dei tipici “sapori locali”, che è andata in onda lo scorso 19 settembre. Tema del viaggio in Valle del Lujo, “Gli uomini e le terre dell’Abbazia di San Benedetto”, che prevedeva la visita guidata alla chiesa e al monastero di Abbazia (“Badèa”), che deriva il suo nome dal monastero di San Benedetto, fondato nel 1136 dai monaci benedettini, sulle terre donate dal Vescovo di Bergamo Gregorio.

A far tuffare i partecipanti in un excursus storico-culturale è stata la guida Tosca Rossi, che ha portato il gruppo in visita sulle tracce dell’edificio originale (inizio XII secolo), di cui sono rimaste solo due delle tre absidi e il transetto, poi diviso in coro, sagrestia e cappella del SS Redentore. Analizzate anche altre opere conservate all’interno, come quelle del Cifrondi e del Cignaroli; e visitato il chiostro esterno (il primo è scomparso), completamente rifatto e presente con due soli lati dei quattro originali.

A seguire, una ricca degustazione con taglieri di salumi e formaggi delle aziende agricole della Valle del Lujo, accompagnata da miele locale, torte casalinghe, focacce, panini con vini e bevande, a cura dell’azienda agricola di Belotti Valentina.

L’iniziativa, promossa dal tavolo “Serio Art” di PromoSerio, in collaborazione con l’amministrazione locale, ha fatto vivere ai partecipanti un’autentica esperienza multisensoriale, una sintesi fra arte, cultura, territorio e prodotti tipici, fra sapori e profumi unici, in uno degli angoli più belli della Val Seriana, proprio la Valle del Lujo.

> NOTIZIE < 26 >

PAESE MIO BG

PAESE MIO Ottobre 2020

Sergio Franchina vince il “Giro dei Mulini” su Guzzi Falcone 500

Nello scorso mese di settembre, si è svolto a Sondrio, in Valtellina, il “Giro dei mulini”, la prima manifestazione turistico-culturale organizzata dopo il lockdown dal “Valtellina Veteran Car” di Sondrio, il sodalizio presieduto da Luigi Frigerio.

Questo particolare evento ha come scopo quello di far conoscere ai partecipanti, a bordo dei propri veicoli storici, sia auto d’epoca che moto d’epoca, il recupero dei mulini presenti nella Media Valtellina.

E non sono stati pochi gli equipaggi iscritti al tout valtellinese: circa cinquanta amatori d’auto e moto d’epoca, in linea con i con-

Gli “Amici di Salvo D’Acquisto” di Albino, che da anni curano con attenzione il monumento dedicato all’eroico vicebrigadiere dei Carabinieri, che fa bella mostra in via Mafalda di Savoia, a lato della rotatoria d’ingresso di Albino, hanno ricordato il Servo di Dio (M.O.) con una Messa, presso il santuario della

tingentamenti previsti dal protocollo anti–Covid e dall’ASI registro storico.

Il percorso, che ha toccato varie località della provincia di Sondrio, è stato un’occasione importante per visitare il “mulin de la Rosina” di Vendolo, il mulino ex-Oberti e la fucina Cavallari, nonché i mulini Tudori e Filippini nelle zone di Castione, Cedrasco, Castello e Teglio.

Ma anche per ammirare alcuni mezzi veramente belli, ben conservati, come una Alfa Romeo Giulia del 1965, una Ferrari f 40 del 1991, ultimo progetto del suo produttore Enzo Ferrari, e una Lancia Beta Montecarlo del 1962. Per le

moto, invece, hanno brillato un Guzzi sport 15, un sidecar del 1935, un Guzzi 250 sport 1951 e una Lambretta 150 del 1950.

L’arrivo era previsto a Tresivio, al Ristorante Al Crap, dove si è svolto il pranzo conviviale di fine evento e la cerimonia di premiazioni dei mezzi migliori.

Tra i premiati auto-amatori troviamo Gianfranco Reduzzi, Matteo De Bernardi e Michele Vecchi con i veicoli rispettivamente Lancia Montecarlo 1982, Mercedes 450 del 1973, Autobianchi Abarth 1973. Tra le moto, ecco la sorpresa. Primo classificato è il brigadiere Sergio Franchina, con la sua Guzzi

Falcone 500 del 1970.

Come gli albinesi ben sanno, Sergio Franchina è un motociclista della sezione di Albino dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC). Da alcuni anni è in pensione, ma prima è stato Brigadiere Capo dei Carabinieri, percorrendo l’ultimo tratto del suo servizio nell’Arma presso le Stazioni Carabinieri di Alzano e di Albino.

Prima di approdare nella Bergamasca, però, Sergio Franchina ha svolto il suo servizio in Valtellina, presso la Compagnia di Sondrio e, in seguito, presso la Compagnia di Chiavenna. In questi ambiti, ha prestato servizio

presso il Nucleo Radiomobile, in qualità di motociclista. Nel suo stato di servizio, Sergio Franchina si fregia di due encomi solenni, ricevuti per aver aiutato alcune famiglie in difficoltà alla fine degli Anni Ottanta, durante la tragica alluvione della Valtellina. Oggi, anche se è in pensione, non ha smesso di indossare gli “alamari” attorno al collo, perché è socio effettivo dell’ANC di Albino.

Franchina, poi, ha continuato a coltivare la sua passione, il motociclismo. Si è procurato una moto Guzzi 500 degli Anni Settanta, in dotazione all’Arma dei Carabinieri e, con questa, par-

Madonna del Pianto, presieduta dal curato dell’Oratorio di Albino don Andrea Pressiani.

Oggi, purtroppo, sono pochi quelli che considerano fondamentale il rispetto della storia passata, come pure dei suoi protagonisti.

Così, scriveva una ragazzina, Alice Sturiale: “…vivi la tua giornata, non guardare al

futuro, non guardare quanto è vicino lo scoglio, ma pensa al tuo tempo passato che ha tanti consigli da dare… Un domani, non importa quanto sia lontano, ricorderai di queste giornate e allora potrai capire di essere salita più in alto”.

Fare memoria significa proprio questo: salire sempre più in alto, nell’anima e nel corpo; e non è poco!

“Nei secoli fedele!”, gli avevano insegnato alla scuola militare, e quella fedeltà era sacra, intoccabile, anche più della propria vita. Nella nostra comunità albinese è stata eretta una statua alla memoria di Salvo D’Acquisto.

Che non sia solo un monumento in più per abbellire la città, ma un monito continuo di quel messaggio che

ci viene dal Vangelo: “Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri fratelli”.

Morire, però, a vent’anni, con la lucida consapevolezza di farlo perché gli altri abbiano la vita, è un fatto che supera ogni momento dell’ordinario e del bana- gli ideali più alti e duraturi le. E’ segno di una scelta di della vita stessa. vita, maturata nella consiGiovanni Bonaita derazione di quelli che sono

Si rinnova la “memoria” di Salvo D’Acquisto

tecipa a tutti i motoraduni con motociclette d’epoca in provincia e fuori. Come è avvenuto a Sondrio, dove peraltro ha vinto con pieno merito.

Per la cronaca, secondo classificato fra le moto è stato Mirko Andreini su Guzzi 250 sport 1951 e terzo Dante Rodigari con Guzzi sport 1935.

L’ANC della sezione albinese esprime vivissime congratulazioni per il traguardo raggiunto con non pochi sacrifici da Sergio Franchina. E lo ringrazia perché rappresenta nei suoi raduni i Carabinieri in congedo.

Giovanni Bonaita

> LETTERE < 28 >

PAESE MIO Ottobre 2020

PAESE MIO BG

LETTERE AL DIRETTORE Nessuno è cosi povero da non poter donare

E’ un momento difficile per tutti, questa pandemia mondiale che ci ha colti di sorpresa ha sconvolto tutti e tutto. I pellegrinaggi di carità che organizzavo da anni, sono ora ancor più difficili da realizzare.

Bisogna considerare che quando il furgone carico di derrate arriva in Bosnia, bisogna fare 15 giorni di quarantena là e poi al ritorno altri 15 giorni di quarantene e tampone.

Per noi volontari, diventa il tutto ancor più rischioso ed impegnativo, anche per chi ha un lavoro e una famiglia e non può assentarsi per così tanto tempo, senza mettere in conto i pericoli ai quali si va incontro. Le donazioni in denaro raccolte vengono inviate a sacerdoti fidati, che le destinano ai più bisognosi e per le cure

ospedaliere dei bambini ammalati.

E’ quindi un momento molto difficile anche per noi.

Io ho sempre nel cuore la povertà, la sofferenza in Bosnia. La situazione è drammatica, anche se i mezzi di informazione non ne parlano. Penso ai tanti bambini negli orfanotrofi, le famiglie povere, gli ammalati soli, i disabili abbandonati. Noi cerchiamo di dare loro un piccolo sollievo, strappare un sorriso, vedere un bagliore di felicità negli occhi di questa povera gente.

Con i nostri convogli umanitari, consegnano derrate alimentari, beni di prima necessità, pannoloni, coperte, cerchiamo sistemare un tetto malandato, sementi per la campagna, comperato mucche, pecore, galline,

per rendere le famiglie povere autosufficienti.

Un aiuto particolare è per i bambini ammalati, che hanno bisogno di cure ospedaliere. Infatti l’associazione “Fabio vita nel Mondo”,della quale faccio parte, si occupa specificatamente di questi di bambini poveri e gravemente ammalati, che lasciati al loro destino, avrebbero morte certa e sofferenze atroci e vengono portati all’ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.

Insieme a Maria e ad il responsabile Alberto Bonifacio, ho fatto in circa 25 anni, 500 viaggi umanitari. Spero tanto di poter tornare presto da queste persone cosi povere e dimenticate. Il loro Governo non le aiuta, le medicine e gli ospedali sono tutti

a pagamento, dove trovare i soldi per curarsi, se non si hanno i soldi neppure per vivere? Ciò non sarebbe stato possibile senza le tante persone che mi hanno sempre aiutato ed io le porto sempre nel cuore.

Un grazie gigante ai dipendenti della Ditta Persico, che da molti anni, devolvono i soldi della” Cassa Opera”i e li danno all’associazione per curare i bambini all’ospedale Gaslini.

Un ringraziamento speciale, fatto con il cuore alla famiglia Persico Pierino,che stimo enormemente, che mi ha sempre aiutato e sostenuto, sia sotto il piano economico che quello morale.

Ringrazio per ultimo, ma di sicuro sono i primi che non dimenticherò mai, i tanti amici che mi hanno sem-

pre aiutato e che purtroppo ci hanno lasciato per la pandemia, andandosene in silenzio, improvvisamente, tante volte soli . Il vuoto che hanno lasciato è incolmabile e sono vicino a tutti i famigliari e gli altri amici come me, sconvolti da tale triste evento, senza ritorno.

Sicuramente la nostra cara Mamma del cielo, ci aiuterà e ci proteggerà e come ha detto Papa Francesco, invochiamola nelle nostre preghiere, affinchè illumini le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino le giuste soluzioni per vincere la malattia.

Un abbraccio di cuore a tutti, grazie…

TINO

Nessuno è cosi povero da non poter donare Spettabile Direttore di PaeseMio, Le scrivo in quanto vorrei condividere la mia disavventura, informare delle attuali norme vigenti del Codice della strada ed evitare ad altri la mia sgradevole esperienza.

Mi sono trasferita in Francia per lavoro ma purtroppo a causa della lunga quarantena solamente il weekend del 12 luglio ho potuto fare ritorno in

Italia per far visita alla mia famiglia. Il mezzo di trasporto che uso abitualmente è il bus, ma purtroppo in quel periodo le compagnie di trasporto se ne approfittavano aumentando spropositatamente i prezzi e annullando il viaggio all’ultimo minuto. L’unica soluzione che ho trovato per far ritorno è stata quella di prendere in prestito la macchina del mio compagno di nazionalità fran-

cese. A 100 metri da casa della mia famiglia sono stata fermata ad un posto di blocco della Polizia municipale di Albino per i controlli. A mia totale insaputa scopro che secondo la Legge n. 93 comma 1bis del Codice della strada, contenuta all’interno del Decreto sicurezza e deliberata dall’allora Ministro Salvini, non è possibile condurre un

veicolo immatricolato all’estero da un conducente con residenza da più di 60 giorni in Italia. Dopo essermi informata, in quanto la vigilessa non sapeva darmi spiegazione del perché esista tale Legge, ho scoperto che è stata redatta per far fronte a quelle persone che acquistano auto all’estero e le utilizzano in Italia per evitare il pagamento del bollo, dell’assicurazione o per fare traffico

illecito di veicoli. Inutili i mille tentativi per spiegare all’agente di Polizia che l’auto la stavo guidando solo per tornare a far visita alla famiglia e che se non avevo il diritto di guidarla, il mio compagno, in quanto di nazionalità francese, sarebbe subito venuto a recuperarla. Ho dovuto pagare immediatamente una multa di 498€ più il sequestro dell’auto.

Non avendo con me tale somma,

PAESE MIO BG

PAESE MIO Ottbre 2020 sono stata obbligata a recarmi a piedi fino al bancomat più vicino per il ritiro dei soldi in quanto i vigili non avevano il terminale per il pagamento con carta di credito, non potevo più utilizzare la macchina ormai posta sotto sequestro e, secondo le regole sanitarie vigenti, essi non potevano accompagnarmi con la loro auto.

In Francia non è infrangere il Codice della strada guidare un veicolo immatricolato non in Francia da una persona con nazionalità e residenza francese. Tale Legge è stata di recente rimessa alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), al fine di ottenere una pronuncia pregiudiziale in quanto in contrasto con le normative sulla libera circolazione in Europa.

Non posso contestare purtroppo la Legge, ho pagato caro il mio errore di non esserne a conoscenza. Quello che però mi sento di voler sottolineare è che oltre alla Legge “scritta” esiste, a mio parere, prima di tutto la “Legge del buon senso”: nel mio caso quello che invece è prevalso è stata la Legge del punire! Se è stata emanata per contrastare il traffico illecito di veicoli, ritengo sia compito della Polizia distinguere tra i delinquenti e le persone che hanno fatto un errore per sola ignoranza. A tal riguardo il Tribunale di Roma si è re-

centemente pronunciato con un’ordinanza affermando che “non può essere consentito alla norma di spingersi al punto di punire condotte che non rivestono carattere di illiceità e che neppure possono essere ricondotte all’intento fraudolento che la Legge mira a perseguire”.

Secondo gli agenti di Polizia la procedura per il dissequestro dell’auto sarebbe stata piuttosto rapida e senza ulteriori spese, ma purtroppo non è stato cosi: ho dovuto sborsare ulteriori soldi e seguire un processo burocratico tortuoso e lento per ottenere il dissequestro del veicolo che ad oggi, a distanza di più di due mesi dall’accaduto, non si è ancora concluso.

A chi in futuro capiterà di trovarsi nella mia stessa situazione, non lo auguro a nessuno ovviamente, vorrei descrivere quale sia l’iter da seguire.

Occorre consegnare le targhe dall’auto ed una lista infinita di documenti in Motorizzazione, dopo aver preso appuntamento solo via mail. Le targhe, piegate in due, ed il libretto di circolazione vengono spediti dalla Motorizzazione alla Prefettura francese e, una volta recuperate in Francia, occorre gettarle nella spazzatura. In alternativa è possibile farle spedire al Consolato estero in Italia senza che vengano piegate. E’ obbligatorio

pagare un’assicurazione per la targa di cartone provvisoria necessaria al trasferimento del veicolo al confine francese, oltre ad una serie di marche da bollo necessarie alla pratica.

Dopo tutta questa lunga e macchinosa procedura, che richiede perdita di tempo e di giorni lavorativi, è necessario presentarsi alla Polizia municipale per chiedere il dissequestro del veicolo. Nel caso in cui si è scelta la spedizione delle targhe al Consolato in Italia, bisogna presentarsi personalmente al Consolato per il ritiro. L’invio delle targhe dalla Motorizzazione di Bergamo al Consolato francese a Milano ha richiesto esattamente un mese di tempo. Incredibilmente, con l’autorizzazione del proprietario, la stessa auto deve essere riportata al confine dalla stessa persona che aveva prima infranto la Legge. Purtroppo nessuna delle persone che ho contattato per procedere nell’iter di dissequestro del veicolo era al corrente dei vari passaggi necessari e di come svolgere la pratica, causando ulteriori problemi e rallentando cosi l’iter. Per due mesi e mezzo il veicolo è rimasto bloccato e inutilizzabile, compromettendo la vita di tutti i giorni e creando disagi.

In questa disavventura ciononostante ringrazio il Comandante Dott. Tisi della Polizia

municipale di Albino per la sua disponibilità ed il suo aiuto nell’accelerare, nel limite del possibile, la pratica.

E’ questa l’Italia, un Paese dell’Unione Europa, che facilita lo scambio e promuove gli spostamenti in Europa?

Lettera firmata Mi spiace per ciò che Le è capitato ma le leggi, giuste o sbagliate che siano, vanno

rispettate. Purtroppo, il problema non è Salvini, la Lega o il M5S. e nemmeno i singoli Stati dell’Unione Europea; il vero problema siamo NOI italiani, O MEGLIO, qualcuno di noi. Per colpa di pochi che si arricchiscono alle spalle di tutti noi...GLI ALTRI CI RIMETTONO...

Non è un caso se è stato forgiato il detto: “fatta la legge, trovato l’inganno!”

Quello che mi fa tristezza è,

> VARIE < 29 >

come dice Lei, il comportamento di alcuni “VIGILI” (per me sono e rimarranno sempre tali) i quali non usano il buon senso del PADRE DI FAMIGLIA ma adottano il comportamento che adotta un dipendente verso il suo datore di lavoro....e questo, PURTROPPO, è il male della società moderna!

Paolo Salamoni

Domenica 11 ottobre: Festa dell’Incoronazione della Madonna della Gamba Chiude i battenti la festa della Madonna della Gamba. Mandata agli archivi la tradizionale “Festa dell’Apparizione”, giunta quest’anno al suo 780° anniversario, con “festone” cittadino venerdì 9 ottobre, la comunità albinese si ritrova domenica 11 ottobre, nel “Santuario del “Miracolo”, a Desenzano al Serio, per celebrare uno dei momenti più importanti del programma mariano: il 162° anniversario dell’Incoronazione della Madonna, avvenuta il 10 ottobre 1858, ad opera del vescovo di Lodi mons.

Gaetano Benaglia. La storia racconta che la corona venne trafugata nel 1914, solo nel 1920 sempre il 10 di ottobre, venne posizionata una nuova corona. Il furto si è ripetuto il 22 giugno 2017: i ladri ruppero il vetro antisfondamento e si impossessarono dei gioielli che ornavano il gruppo scultoreo.

Le Messe della Festa dell’Incoronazione sono alle 7, alle 8, alle 9, alle 10 e alle 11.

Alle 15, poi, Rosario comunitario, benedizione e bacio devozionale della reliquia. A seguire, altre Messe alle 16, alle 17, alle 18 e alle 20.

Per tutta la giornata, in Oratorio, è allestito un punto di ristorazione, aperto a tutti. E fin dal mattino continua anche domenica 11 ottobre il “rito” della passeggiata fra le bancarelle, che dà un tocco di sagra popolare alla festa mariana: quasi 200 le bancarelle presenti in viale Libertà e via Roma, fino alla chiesa di San Pietro. E’ questo il momento ludico-ricreativo della Festa della Madonna della Gamba: le strade di Desenzano al Serio sono chiuse al traffico e stop alle auto dall’incrocio davanti alla stazione TEB, sulla strada provinciale. Il tutto rispettando le normative anti-Covid.

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i numeri SEMPRE UTILI

REDAZIONE

Direttore Responsabile Paolo Salamoni Editore Redazione Pubblicità Paese Mio di Paolo Salamoni via Acqua dei Buoi, 9 24027 Nembro (BG) Tel. 328 8521993 E-mail: direzione@paesemio.eu Stampa Centro Stampa Quotidiani SpA Erbusco (BS) Testata registrata al Tribunale di Bergamo, n°6 del 28 marzo 2003

PAESE MIO IL GIORNALE DI ALBINO Il solo mensile d’informazione diffuso gratuitamente a tutte le famiglie tramite “porta a porta” anche nelle edicole di: ALBINO - Bar Ricevitoria Edicola della Stazione piazza Moroni, 5 Tabaccheria N°8 di Lorenzo Pulinetti piazza Santuario, 3 Cartolibreria/Edicola PassePartout piazza Santuario, 1 Bar Pedro p.za Spino fraz. Bondo ALZANO LOMBARDO c/o Piscine e RistoBio CENE - Edicola Martinelli Vilma via Vittorio Veneto, 35 GAZZANIGA - Lo Strillone di Simone Rocchetti via Matteotti, 14/a NEMBRO - Edicola Bombardieri via Garibaldi, 52 - Edicola Tabaccheria Testa Ornella via Tasso, 23 - La Cantina di Nadia, via Europa (zona Cupola) PRADALUNGA - Edicola, tabaccheria e articoli da regalo Gift Idea, Piazza Mazzini, 8 - Caffetteria Kikko, Via Gritti,49

SERVIZI GENERALI Carabinieri pronto intervento 112 ““ ““ stazione di Albino 035751062 Polizia di stato (numero unico) 112 Vigili del fuoco (numero unico) 112 ACI (Socc. Stradale)

803116 ACI (assicuraz.)

035753780 A.R.I. (radioamatori Albino) 346 7840659 Servizio antincendio 035714848 Uniacque

800 123 955 Unigas distribuzione 035522292 “ “ (urgenze 24 ore su 24) 800422468 BLUE META - sevizio clienti 800375333 (da lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 il sabato dalle 9 alle 14)

Centro per l’impiego 035387957 Casa Albergo persone anziane 035759411 Centro Diurno Integrato della Casa Albergo: - Ambulatorio medico 035759451 - Fisioterapia 035759427 Infermeria Honegger 035751220 Centro Diurno Anziani 035752599 Ass. Volont. Valle Seriana 035774272 Associazione “Fior di Loto” contro la Violenza sulle Donne 035710868 C.S. Bottega del Volont.

035760310 Associazione Artigiani 035753473 Ass. Comm. ASCOM 035773344 CISL (e Sicet) 035753241 CGIL (e Sunia) 0353594640 Associazione pensionati 035752599 ACLI 035753337 Poste Albino 035758811 Poste Vall’Alta 035770014 SAB (info orari) 035289011

0353061114 Servizi Sociosanitari Valle Seriana

0350527100 - 0350527199 URP ATS Bergamo 800447722 Servizio Adolescenti (martedì 14,30-17,30 e venerdì 14-18)

3346153493 Ambulatorio Pediatrico 3346309973 AVIS Albino 035760120 Centro unico prenotazione (CUP)

800638638 da cellulare 02999599 (prenotazione telefonica da lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 -continuato- il sabato dalle 8 alle 12)

Habilita RSD - Poliambul. 0357756311 Associazione Club Alcologici Territoriali media valle seriana

3349808448 Croce Verde Albino - Ambulanza 035 755339 FARMACIE Dr. Rancati e Dr.ssa Leontini 035751201 Dr. Verzeni Roberto 035751029 Vall’Alta di Albino 035770033 di Comenduno 035755349 S.Barbara (Bondo Petello) 035240320

PARROCCHIE E ISTITUTI RELIGIOSI Prevosto di Albino 035751039 Capp. Madonna del Pianto 035751613 Oratorio di Albino 035751288 Parroco di Abbazia 035770104 Parroco di Bondo Petello 035751758 Parroco di Casale 035770035 Parroco di Comenduno 035774045 Parroco di Desenzano 035751323 MUNICIPIO Capp. Madonna Miracolo 035752594 Numero Verde 800638822 Parroco di Dossello 035770019 Centralino 035759911 Parroco di Fiobbio 035770005 URP 035759952 Parroco di Vall’Alta 035770026 Polizia Locale 035759922 Santuario di Altino 035770489 Segretario Comunale 035759904 Suore delle Poverelle 035751253 Aff. generali – segreteria 035759921 Conv. Padri Cappuccini 035751119 Anagrafe 035759941 Padri Dehoniani 035758711 Protocollo 035759912 Ufficio Messi 035759913 SCUOLE 035759050 Tributi 035759988 Direzione didattica 035751064 Lavori Pubblici 035759933 Distretto scolastico n.26 035753459 Edilizia Privata 035759930 Asilo nido Comunale Ecologia-Ambiente 035759917 Sc. Infanzia di Bondo Petello 035751604 035751482 Servizi Sociali, sport e turismo 035759919 Sc. Infanzia S.G. Battista 035751668 Segret. Sociale - ISEE 035759914 Sc. Infanzia di Comenduno Assistenti sociali 035759939 Sc. Infanzia Statale di Albino 035754420 Cultura 035759950 Sc. Infanzia Statale Desenzano 035751436 Pubblica Istruzione 035759920 Scuola dell’infanzia “Valle del Lujo” 035770637 Biblioteca 035759001 B.P.Morosini - Fiobbio Stazione Ecologica 035751215 Istituto Comprensivo S.Anna 035761088 Palazzetto dello Sport 035753421 (primarie di I e II grado) 035770111 Bocciodromo Comunale 3473889616 Elementare Vall’Alta 035751190 Asilo nido 035759090 Elementare Desenzano Elementare F.lli Bulandi 035751492 ASST E SANITA’ Elementare Bondo Petello 035752661 Servizio di continuità assistenziale Media Abbazia 035770114 (ex Guardia Medica) 0353535 Media Desenzano 035753161 ATS Bergamo Media Unica Statale 035751497 settore di Albino 035385629 ITC Statale Romero 035751389 ASST Bergamo EST CFP della Provincia di Bergamo Pressidio Valle Seriana e Valle di Scalve

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