3909 - L'Ora del Salento

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L’Ora del Salento 6

Lecce, 21 novembre 2009

welfare i tutt e lass in c

di Antonio Silvestri

di Fabio Scrimitore

Le sentenze e le leggi Da metà settembre ad oggi (in meno di due mesi) sono stati venduti in tutta Italia circa un milione di buoni lavoro (i dati sono riferiti alla somma dei buoni lavoro da 10, 20 e 50 euro, resi equivalenti a quelli da 10 euro). È stata quindi superata la soglia dei tre milioni di voucher in poco più di un anno, cioè da quando, il primo agosto 2008, è stato introdotto il nuovo prodotto. In valore assoluto si tratta di 30 milioni di euro emersi dal mercato del lavoro nero. Il buono lavoro costituisce una forma di pagamento comprensiva del contributo previdenziale e dell’assicurazione contro gli infortuni: serve a pagare in modo regolare e trasparente quelli che una volta si definivano “lavoretti”, dall’occasionale intervento in agricoltura al baby sittering, dalla sistemazione occasionale di parchi e giardini alle ripetizioni scolastiche. I lavoratori interessati sono ormai più di 45mila, con una netta prevalenza maschile (73,2%) rispetto a quella femminile (26,8%). Al primo posto, nella classifica delle regioni che maggiormente utilizzano questo strumento, troviamo il Veneto e altre regioni del nord Italia. Riguardo alla tipologia dei buoni utilizzati, quelli cartacei rappresentano la maggior parte, essendone stati venduti circa 2,5 milioni. “Per favorire un’ulteriore diffusione del prodotto - sostiene il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua - è in programma una sperimentazione con i tabaccai associati alla Fit, che garantiscono oltre 5000 punti vendita

Venduti oltre tre milioni di buoni lavoro

La salute prima di tutto di Domenico Maurizio Toraldo Pneumologo

Le proprietà benefiche del cetriolo

Il cetriolo è il frutto della pianta che porta lo stesso nome, formata da fusti piuttosto alti e foglie che si alternano lungo tutto il tronco: il frutto quindi si presenta con una forma allungata (misura dai 20 ai 30 cm), ricoperto di piccole protuberanze, con la buccia verde scuro e la polpa interna verde chiaro con i semi bianchi piuttosto acquosa e di sapore amaro. Le prime coltivazioni di questo ortaggio, risalgono a 5000 anni fa ed erano situate ai piedi dell’Himalaya. La pianta, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, fu probabilmente introdotta nel bacino mediterraneo dagli Egiziani. Il cetriolo non è solo un semplice ortaggio ma si è rivelato un ottimo alleato per la salute generale dell’organismo. Esso infatti contiene una importantissima sostanza predominante: l’acido tartarico. Perché è tanto importante questo acido? Perché impedisce ai carboidrati dei prodotti alimentari, immessi nel nostro organismo, di trasformarsi in grassi, ecco perché i dietologi consigliano il consumo del cetriolo nelle diete e a tutti coloro che vogliono mantenere il peso sotto controllo. Gli specialisti suggeriscono addirittura di mangiarlo abbinato al pane integrale per esaltarne totalmente la sua efficacia come prodotto altamente dietetico. Inoltre ha pochissime calorie, è un buon diuretico e un valido disintossicante. In Italia, la produzione del

cetriolo si attesta sulle 120.000 tonnellate. Le regioni in cui viene maggiormente coltivato sono: il Lazio (dove si ottiene circa il 20% del raccolto nazionale), seguito dal Veneto (17%), dalla Puglia (16%), Campania (14%), Sicilia (11%), Calabria (5%) ed Emilia-Romagna (3%). I cetrioli più piccoli sono generalmente utilizzati per la conservazione sott’aceto. Quando si deciderà di acquistare alcuni cetrioli, sarà bene sceglierli non troppo grandi né troppo piccoli e verificare bene che non siano ammaccati o avvizziti perché in quel caso la polpa sarà meno soda e più acquosa e quindi il gusto sarà particolarmente insipido. Se non amate particolarmente i semi in essi contenuti, ricordatevi di scegliere quelli di dimensioni più piccole poiché ne posseggono minore quantità. Come conservare i cetrioli? In frigorifero nello scomparto delle verdure per 10 giorni e non oltre anche se, una volta acquistati, si consiglia di consumarli subito per godere pienamente delle loro qualità. Ma è possibile anche conservali sotto sale, dopo averli tagliati a fette. Solitamente il cetriolo viene consumato crudo, tagliato a fette sottili, ma può anche essere mangiato cotto. Quando è ancora di piccole dimensioni e, quindi, particolarmente tenero, può essere utilizzato per la conservazione sottolio, sottaceto o sottosale.

nel Paese. L’obiettivo è quello di rendere possibile l’acquisto e l’incasso dei buoni lavoro attraverso un nuovo canale distributivo, sempre più vicino agli italiani”. Il datore di lavoro può acquistare i buoni lavoro nei tagli da 10, 20 e 50 euro. È possibile effettuare l’acquisto dei buoni telematici utilizzando l’apposita procedura sul sito internet www.inps.it oppure attraverso il numero gratuito Inps-Inail 803164. Quelli cartacei invece, in attesa del perfezionamento del canale distributivo delle tabaccherie, sono disponibili presso gli uffici provinciali Inps, dopo aver provveduto al pagamento del controvalore presso gli uffici postali. Ogni buono sarà rimborsato al lavoratore per 7,50 euro netti presso qualunque ufficio postale. La quota di 2,50 euro costituisce il contributo previdenziale e l’assicurazione Inail. In caso di voucher telematici, essi saranno accreditati al lavoratore su una carta magnetica, che il lavoratore potrà utilizzare per riscuotere il corrispettivo presso gli uffici postali o attraverso gli sportelli bancomat. Prima dell’inizio delle attività di lavoro occasionale di tipo accessorio, i committenti devono comunicare all’Inail (contact center telefonico gratuito 803.164 oppure fax gratuito 800.657657) alcuni importanti dati relativi a lavoratori e periodo delle prestazioni lavorative coperte con i buoni lavoro. Eventuali variazioni sopravvenute del periodo di lavoro vanno comunicate all’Inail, con le stesse modalità, sempre preventivamente.

I COLORI DELLA VITA

Finita la lettura dell’ultimo paragrafo del capitolo XI de “Lo spirito delle leggi” di Charles-Louis, barone de Montesquieu, l’insegnante di storia lasciò la sala dei professori ed entrò nell’aula della IV “A”. Doveva riprendervi la lezione del giorno precedente, nel corso della quale il professore, parlando della Costituzione Italiana, aveva spiegato quali siano le differenze più evidenti fra le funzioni del Parlamento e quelle dei Giudici. I parlamentari fanno le leggi - riprese il professore di storia, avviando la lezione - tenendo conto che per legge si deve intendere, in via di principio, un comando, oppure un divieto, che si rivolga ad una generalità di persone. Lo si può verificare non soltanto leggendo i nostri Codici, civile, penale o quelli di procedura, ma spulciando anche qualche articolo dei rari resti del Codice di Hammurabi, qualche versetto dei precetti generali del Levitico, oppure uno o due degli articoli Pandette di Giustiniano. I giudici, dal loro canto, sono chiamati dai cittadini, per verificare se la legge sia stata applicata correttamente ad un caso specifico. Ne consegue - questa fu la conclusione della lezione di “Cittadinanza e Costituzione” che le due funzioni, quella legislativa e la giurisdizionale, non possono collidere, proprio perché agiscono in sfere completamente separate, come aveva previsto il dottissimo filosofo, barone di Montesquieu. Mia madre non ne è convinta! L’interruzione proveniva dalla terza fila di banchi. La mamma del giovanetto - spiegò il giovane - era tutt’altro che convinta che non possano nascere contrasti, o sovrapposizioni, fra la funzione legislativa e quella della giurisdizione. In verità, la madre dello studente fa parte di quella schiera di poche migliaia di insegnanti che dal Tar hanno ottenuto decisioni favorevoli ad una loro pretesa. Ma tali decisioni sembra stiano per essere cancellate da un’imminente legge. Ci si riferisce agli insegnanti che sono stati inseriti in coda nelle graduatorie provinciali ad esaurimento, mentre essi avevano chiesto d’esservi inclusi secondo l’ordine dettato dal loro punteggio, come il senso comune suggerirebbe. I Tribunali Amministrativi hanno dato loro ragione agli insegnanti, ma gli uffici provinciali non hanno eseguito le decisioni dei Giudici, perché il Ministro ha inserito un emendamento nel testo di un decreto legge del 25 settembre scorso, che dovrà essere approvato entro il 24 novembre prossimo, pena la sua decadenza. L’emendamento proposto nega ai citati insegnanti il diritto d’occupare nelle graduatorie provinciale del biennio 2009/ 10, 2010/2011, il posto corrispondente al loro punteggio; vuole che vi restino inclusi in coda. Nel 2011/2012, però, saranno inclusi in ordine di punteggio. Non è forse, questo, un esempio nel quale il potere legislativo si è sovrapposto alla sfera funzionale propria dalla giurisdizione?- direbbe lo studente? È vero che quelle decisioni dei giudici amministrativi non hanno acquisito ancora l’efficacia del giudicato, ma questo non sembra un argomento sufficiente alla signora. La quale sa bene che le decisioni dei giudici possono essere annullate soltanto da altri giudici, quelli d’appello. Non pensava mai che potessero essere annullate da una legge.

ILFISCO ED I CITTADINI di Vinicio Russo

I francescani per otto secoli custodi dei luoghi sacri

Lo statuto dei diritti del contribuente

Non potevano ignorare la Terra Santa, luogo segnato dalla presenza di san Francesco, le celebrazioni per l’Ottavo centenario della fondazione dell’Ordine dei Frati minori che ricorre in questo anno 2009. Interessanti iniziative si sono tenute nei giorni scorsi in Palestina, nel villaggio di Nevé Shalom/Wahat as-Salam. Il seminario intitolato “Una voce da Assisi: otto secoli dal messaggio francescano”, e gli altri appuntamenti, sono stati promossi dal Comune di Assisi, dall’Ambasciata d’Italia in Israele e la Custodia Francescana di Terra Santa, con il patrocinio della Regione Umbria e dell’Agenzia di Promozione turistica dell’Umbria. Particolarmente significativo il luogo prescelto per questa manifestazione: Nevé Shalom/ Wahat as-Salam (“oasi di pace”, in ebraico e in arabo) è infatti il villaggio dove arabi ed ebrei vivono insieme in condizione di parità. A volerlo, all’inizio degli anni Settanta, fu il domenicano padre Bruno Hussar e da allora ogni anno ospita migliaia di studenti ebrei e arabi. Un’esperienza che si riallaccia idealmente alla presenza di san Francesco, che tra il 1219 e il 1220 in questa terra incontrò da messaggero di pace il sultano Melek el Kamel, gettando attraverso il dialogo il seme fiorito poi con la presenza dei frati minori. Durante gli incontri per l’ottavo centenario i rappresentanti delle tre fedi monoteiste hanno dialogato insieme sul significato comune della presenza in questa regione del mondo. E’ stata inoltre, commemorata la figura di fra Michele Piccirillo, il francescano archeologo scomparso l’anno scorso e che è stato una testimonianza vivente della poliedricità del carisma dei figli di Francesco. Sono stati visitati i santuari francescani sul Lago di Tiberiade in Galilea significativa è stata la visita, dopo una marcia a piedi da Nevé Shalom/ Wahat asSalam, a Ein Karem, la località alle porte di Gerusalemme dove si trova il santuario di san Giovanni Battista. Un percorso a piedi di circa venti chilometri, in stile francescano; a Ein Karem si sono tenuti i discorsi del custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa, dell’ambasciatore d’Italia in Israele e del sindaco di Assisi. Accanto a queste iniziative c’è stato anche un segno significativo dell’amicizia delle popolazioni locali verso l’ordine dei frati minori: la municipalità di Ramleh ha ufficialmente intitolato una strada della città all’Ordine Francescano. Ramleh è una città di circa 70 mila abitanti, dove accanto a circa 53 mila ebrei abitano anche 4.500 cristiani e 15 mila musulmani. L’intitolazione della strada vuole riconoscere un dato storico: essendo stata in epoca araba una città importante dal punto di vista amministrativo, Ramleh è sede di un’antichissima presenza francescana. Qui i frati sono infatti presenti fin dal 1296, cioè poche decine di anni dopo rispetto alla fondazione dell’Ordine. E ancora oggi è un francescano, padre Abdel Masih Fahim, a guidare la locale parrocchia di San Nicodemo. I Luoghi Santi rappresentano per noi cristiani le radici terrene della nostra fede; tutto parla di Cristo e ogni pietra ci ricorda i passi della Sacra Scrittura come se li stessimo vivendo insieme ai patriarchi, ai profeti, a Maria e a Cristo stesso.

L’Amministrazione finanziaria può esercitare potestà investigative molto penetranti. Il Legislatore da una parte conferisce tali potestà agli organi dell’investigazione tributaria, dall’altra ne circoscrive l’esercizio a garanzia dei diritti del contribuente. È ciò che accade con l’accesso ai fini fiscali, quel potere, cioè, che si concretizza nell’ingresso e nella permanenza d’autorità in un determinato luogo, al fine dello svolgimento di attività di controllo - normalmente ispezioni e verifiche - anche contro la volontà di chi, diversamente, avrebbe il potere di impedirlo. Affinchè l’accesso possa essere legittimamente esercitato, gli impiegati civili o militari devono essere muniti di apposita autorizzazione. L’autorizzazione è rilasciata dal capo dell’ufficio da cui dipendono gli impiegati (art. 52, d.pr 633/1972 - Disciplina dell’Imposta sul valore aggiunto - e art. 33, d.pr. 600/ 1973 - Accertamento delle imposte sui redditi) e se riguardante l’accesso da eseguirsi nei locali destinati all’esercizio di attività commerciali, industriali, agricole e artistiche, deve riportare i casi di “effettive esigenze di indagine e controllo sul luogo”. Prima dell’entrata in vigore dello Statuto il Fisco poteva operare con ampissima discrezionalità, non essendo tenuto a documentare le esigenze della scelta del penetrante potere. Spesso l’accesso era privilegiato rispetto ad altre modalità di indagini meno invasive della sfera giuridica del contribuente, ancorché ugualmente efficaci. Lo Statuto, intervenendo attraverso l’art. 12, comma 1, lancia un chiaro messaggio: gli organi dell’investigazione tributaria nella scelta del potere da esercitare non sono liberi sempre e comunque in quanto, “a parità di risultati ottenibili”, sono obbligati ad esercitare la potestà meno invadente. L’accesso, dunque, è giustificato “solo” se l’attività ispettiva non possa essere diversamente realizzata per motivi indipendenti dalla volontà dell’organo procedente, tra i quali annoveriamo: il rischio che l’oggetto dell’indagine possa venire modificato, alterato o addirittura distrutto, con grave pregiudizio per l’attività del controllo; l’impossibilità o estrema difficoltà di rimuovere l’oggetto dell’indagine dal luogo di esercizio dell’attività. E’ il caso, ad esempio, del rilevamento delle giacenze di magazzino, o della verifica che debba riguardare l’intero impianto contabile; la necessità di reperire documentazione di particolare rilievo probatorio. Tuttavia, per accedere in locali che siano adibiti “anche” ad abitazione - oltre che, nel contempo, all’esercizio di attività commerciali, industriali, agricole e artistiche - è necessaria, “altresì”, l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica - che si aggiunge a quella del capo dell’ufficio. Se i locali sono adibiti “esclusivamente” ad abitazione l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica deve, in particolare, indicare gravi indizi di violazioni delle norme tributarie. Giangaspare Donato Toma


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