arte
La morte nell’arte d i S t e fa n o M o n ta g u t i
“Si muore una volta sola, e per tanto tempo!” (Molière).
NUMERO 5
LUGLIO-AGOSTO 2020
Tre opere molto diverse realizzate in periodi differenti, ma accomunate da un unico pensiero, quello di sondare il mistero della morte.
Voglio parlare in questo articolo della morte nell’arte pittorica e scultorea. La rappresentazione della morte ha, infatti, sempre rappresentato per gli artisti un punto nodale di ricerca, perché è un concetto irrisolto, sempre misteriosa, mai spiegata razionalmente. La signora dai capelli fluenti e dall’aspetto cadaverico,
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come veniva raffigurata fino al tardo Medioevo dai popoli di origine latina, o figura scheletrica con la falce, avvolta in un nero mantello nell’accezione greca e tedesca (come anche in quella moderna di Ingmar Bergman nel Settimo sigillo del 1958); “a livella” - come scriveva Totò - che colpisce indiscriminatamente, senza ingiustizie o favoritismi, che il denaro non potrà mai corrompere, davanti