Ottobre 2017

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N E W S L E T T E R Distribuzione gratuita

Newsletter di libera informazione – Autoprodotta – Anno V – Numero 9 – OTTOBRE 2017

LE BELLE NOTIZIE A BRESCIA SI CORRE GRAZIE ALL'ESOSCHELETRO

Vicino Napoli nasce l'EMPORIO DELLA SOLIDARIETA'

STORIE ecco come in Romania l'associazione Parada salva i bambini dal degrado

L'angolo di CESAR

CESSIONE DELLE FERIE a chi ne ha bisogno

LIBRI DA LEGGERE la rubrica di Jacopo Tomasi

Mangiare sano

All'interno la rubrica PRENDI NOTA, consigli ed informazioni per affrontare meglio la crisi


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Dieci, l'eccellenza, dieci in condotta, dieci in italiano, quante volte abbiamo cercato affannosamente quel dieci, la perfezione e l'annullamento Dieci comandamenti per orientarsi nel labirinto quotidiano di moralismo, etica, pacifica convivenza. La somma delle dita delle mani, per indicare tanto, il tutto. Il risultato di una piramide perfetta sommando 1+2+3+4 Mangiare lentamente può moderare l'appetito, perchÊ il cervello impiega dieci minuti per registrare la sensazione di sazietà . Quante volte abbiamo perso dieci minuti per fare una cosa o per far sorridere una persona? Quante volte non ci siamo saziati abbastanza delle cose che avremmo potuto fare in soli dieci minuti? La campagna ci regala frutti e nettare che oltre i dieci gradi sarà un vino prelibato, il profumo delle foglie che stanno inesorabilmente ingiallendo, ricorda che la stagione sta mutando e i dieci gradi diventeranno una normalità . I due innamorati si tengono per mano e uno dice all'altro: "Quanto mi ami da 1 a dieci?" E noi a che numero siamo ? PAOLO FORSENNATI





OTTOBRE 2017

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IN QUESTO NUMERO :

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ATTUALITA' 13 Venti di malumore in Europa 21 Si trova vicino Napoli l'emporio solidale ARCA, dove fare la spesa equivale ad aiutare gli altri

23 A Brescia la prima maratona con atleti dotati di esoscheletro

24 Si chiama Candoco Dance Company,

ed è formata da ballerini disabili ed abili

26 L'angolo della poesia 35 Ferie solidali a chi deve assistere un caro gravemente ammalato grazie ai colleghi solidali che cedono le proprie

37 Sei un passeggero aereo disabile ? Ecco i tuoi diritti

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RUBRICHE 15 Cibo e salute a cura di Silvia Bianco

19 Il senso delle parole

INOLTRE

a cura di Maria Rosaria Ricci

18 La ricetta

Di Lucia Cressatti

27 Oggi vi parlo di....

a cura di Raffaella Fanelli

25 Libri da leggere Di Jacopo Tomasi

31 Vite in cerca di aiuto a cura di Kietty Bassi per PARADA

35 Prendi nota

a cura di Serafina Bruna Raffaele

SU TUTTI I NUMERI 11

Editoriale di Serafina Bruna Raffaele

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L'angolo di Cesar Ridiamo in compagnia Ultima di copertina di Sabina Suman

25 Le fotografie pubblicate sono e restano di proprietĂ degli autori.


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IN REDAZIONE SERAFINA BRUNA RAFFAELE editorialista e supervisore Mi sono sempre occupata di organizzazione eventi, di commercio e di pubbliche relazioni. Ho lavorato in Radio, nel settore dello spettacolo ed ho avuto un'agenzia turistica, prima in Italia, che si occupava di passaggi in barca a vela e autostop organizzato. Avendo viaggiato molto per lavoro e diletto ho avuto la possibilità di approfondire le lingue inglese e francese. Dal mese di Novembre 2013 curo NOI PER IL SOCIALE che diffonde e parla del mondo della disabilità e consiglia, con suggerimenti di vario genere, come affrontare al meglio le difficoltà.

VINCENZO TORELLI interviste e progetto grafico Autore e compositore di canzoni, sigle Tv e colonne sonore ha collaborato con moltissimi artisti del panorama musicale italiano. Partecipa come ospite in molti eventi benefici, fa anche parte della Nazionale Artisti Tv. Cura e realizza la grafica e l'impaginazione di NOI PER IL SOCIALE. Si occupa dei contatti e delle interviste per la testata.

MARCELLA STASIO scrittrice Ciao, mi chiamo Marcella Esmeralda e sono nata a Napoli, ho un sogno molto particolare: sostenere la ricerca medica perchè trovi una cura per la mia patologia, l'artrite reumatoide. Ho scritto il libro "Un giorno credi..." (Il racconto di Marcella) il cui ricavato è destinato interamente alla ricerca scientifica per la cura del malato reumatico. La mia rubrica si intitola SI PUO' FARE

PAOLA MASCHIO Esperta musica cristiana Dal 1995 si occupa della promozione di musica cristiana attraverso internet, stampa (giornali e radio). Ha creato il sito per l'Associazione Magnificat artisti cristiani Europa e il sito “Informazione Musica Cristiana”. Ha collaborato come ufficio stampa per moltissimi festivals internazionali. Collabora con le associazioni di artisti cristiani CAM (USA) “Il Mio Dio Canta Giovane “ (ITALIA) “MUSICA CATOLICA” (AMERICA LATINA). La rubrica che cura su queste pagine si intitola VOCI E PAROLE.

RAFFAELLA FANELLI blogger Laureata in storia antica, lavoro nell'ambito informatico. Sono molto interessata al mondo dell'economia eco solidale, dei GAS e dei prodotti bio. Da sempre attenta al sociale mi dedico volontariamente sul “campo” e scrivo di questo nella rubrica OGGI VI PARLO DI.

http://renzoaleandri.wix.com/noiperilsocialenews


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KIETTY BASSI Associazione Parada Romania Ciao, sono Kietty Bassi responsabile della comunicazione di Parada sia in Italia che in Romania. Ho sempre amato i bambini e ogni racconto che riguarda le loro vite sulle e sotto le strade di Bucarest Ë un messaggio sociale importante che va trasmesso. La rubrica che curo si intitola VITE IN CERCA DI AIUTO.

PAOLO FORSENNATI fotografo copertine E' una persona che adora l'arte e la creatività in tutte le sue espressioni, arrivata alla fotografia dall'hobby adolescenziale fino ad una vocazione adulta, consapevole e appagante. Gli piace entrare in sintonia con il paesaggio o le persone e situazioni descrivendoli con la sua personale visione, un pò onirica. Si definisce un ladro di immagini e di sensazioni. E' l'autore delle nostre copertine.

JACOPO TOMASI Ufficio Stampa EDIZIONI ERICKSON Si occupa di recensire e presentarci mensilmente tre libri da lui stesso selezionati. La scelta, sempre felice, è dettata da opere che “abbracciano” la nostra linea editoriale trattando temi di sicuro interesse per i nostri lettori. Lavora come ufficio stampa per la nota casa editrice Erickson. La sua rubrica si intitola LIBRI DA LEGGERE.

CESAR vignettista Illustratore, fumettista, vignettista. Ha pubblicato su Topolino, Dolly, il Corriere dei Piccoli, il Messaggero dei Ragazzi, Panorama, Seiotto, e attualmente su Piemme, Ragazzi, la Giostra, il Bollettino, Dimensioni Nuove, Seat Pagine Gialle e l'agenda Smemoranda. Illustra libri per l'infanzia scolastica per vari Editori e collabora per varie agenzie grafiche e pubblicitarie. Ogni mese ci regala una vignetta.

SABINA SUMAN grafica Vive in provincia di Verona. Dopo la passione per il pc, che usa anche per lavoro, nasce nel 2005 la passione per la grafica con l’uso principalmente di Adobe Photoshop. Nei primi anni crea immagini correlate alle sue poesie, altro suo interesse smesso nel 2009, in seguito lascia libero sfogo alle elaborazioni secondo l’ispirazione creativa del momento, usando foto proprie, di amici o da internet. Non potendo dedicarsi alla pittura, per problemi fisici, ha trovato nella grafica al computer un valido strumento di liberazione artistica. Realizza immagini per copertine di libri e cd, cataloghi, manifesti, locandine e immagini di vario genere, anche a tema religioso con citazioni della Bibbia. L'ultima di copertina è sua.

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SILVANA ALASIA artista e pittrice E' illustratrice e autrice di molti libri soprattutto per l'infanzia pubblicati da note Case Editrici come De Agostini, Fabbri Editori, Sei, Panini, E. Elle, Daniela Piazza e molte altre. E' autrice di una numerosa serie di prestigiose collezioni di Tarocchi edite dalla nota Casa Editrice Lo Scarabeo. Inizia giovanissima la sua carriera pittorica presentandosi con la grafica, ricevendo premi e riconoscimenti ed espone i suoi primi lavori con personali e collettive. Negli anni successivi evolve la sua passione per la pittura figurativa del realismo contemporaneo. Collabora con gallerie in diverse città d'Italia. In seguito entra a far parte della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino: una sua opera si trova esposta all'interno del Palazzo. Un'altra si trova al C.O.N.I. esposta a “Casa Italia” nell'Olimpiade di Vancouver 2010. Per noi si occupa di ricercare e proporre film poco conosciuti al grande pubblico, ma pieni di contenuto. La rubrica multimediale si intitola PIiLLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita e si può vedere e leggere sul nostro sito web.

SILVIA BIANCO counseling alimentazione naturale e vegana Sono laureata in legge ma di quello studio poco ho fatto nella mia vita. Da sempre sono stata affascinata dalla relazione con il cambiamento e dalla vita immersa nella natura. Dopo un master in peacekeeping che mi porta a viaggiare in diverse parti del mondo, tornata in patria, mi iscrivo ad un corso di studi sul counseling dove apprendo tecniche e dinamiche sull'arte del cambiamento. Tre anni fa grazie ad un problema di salute mi avvicino alla cucina macrobiotica e lì la mia vita ha una svolta. Osservando i benefici quotidiani sulla mia salute di questa cucina semplice e vicina alla natura, mi iscrivo al mio primo corso di cucina macrobiotica e vegana. Torno a casa con una tale gioia e con tanti sapori nuovi in bocca che dico con un entusiasmo travolgente a mio marito: “ho deciso di frequentare tutto il percorso di terapia alimentare della scuola la Sana Gola, voglio conoscere di più sugli effetti di questo cibo”. E così fu, terminato il corso di studi ora desidero aiutare le persone che vogliono affrontare un cambiamento alimentare ad attuarlo nel modo più semplice ed efficace possibile. Metto a disposizione le mie riflessioni, le mie letture e le mie conoscenze ma soprattutto la mia esperienza (anche i miei pasticci in cucina) in merito nel blog Cucinaincambiamento, attraverso newsletter e conferenze informative e degustative, offro anche consulenze personali per chi vuole capire come affrontare diversi problemi di salute con l'alimentazione naturale. CIBO E SALUTE è la rubrica che cura.

CLAUDIO GIRARDI atleta paralimpico Presidente e giocatore del Torino F.D. (FOR DISABLE) e nel giro della Nazionale azzurra di calcio a 7 Disabili introduce questo mondo calcistico sconosciuto al grande pubblico per cercare di diffondere questa disciplina che è riconosciuta a livello paralimpico. La sua rubrica si intitola IL CALCIO DISABILE...L'ALTRO CALCIO.

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...E QUESTO MESE SUI NOSTRI SPAZI WEB POTETE TROVARE...... La pagina / rubrica “iPILLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita”. Visitando il sito potrete vedere i film che la nostra Silvana Alasia ci consiglia da questa pagina, ma che si vedono e si “leggono” sul web. Come ? Sul sito NOIPERILSOCIALENEWS alla voce films selezionati per voi o al link presente sulla nostra pagina Facebook guarda il video. Oltre al film di questo mese, sul nostro sito web si possono vedere anche THE SCHIFT, CONVERSAZIONI CON DIO, LA PROFEZIA DI CELESTINO e tanti, tanti altri.

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EDITORIALE Venti di cambiamento, voglia di libertà ed aria di proteste incombono in Europa. Prove di forza, minacce velate e forti preoccupazioni pervadono invece il resto del mondo. Accendi la televisione per distrarti, ma un edizione speciale del telegiornale ti riporta alla realtà. Allora accendi la radio per rendere più spensierata la giornata, ma tra una canzone e l'altra devi ascoltare sfoghi e cattiverie di ascoltatori o pseudo opinionisti dell'ultima ora. Non resta che Internet ed i suoi social, dopotutto è forse il modo più leggero per trascorrere un po di tempo.... No mi sbagliavo, la rabbia, l'invidia, i video aberranti e stupidi la fanno da padrone, non ho altra soluzione che sognare e sperare di svegliarmi domani con questa notizia: OGGI PROCLAMATO SCIOPERO GENERALE DELLA VIOLENZA, NON CI SONO MARGINI PERCHE' SI TORNI INDIETRO.... …. Che bello fantasticare..... SERAFINA BRUNA RAFFAELE

NOI PER IL sociale Newsletter di libera informazione autoprodotta Anno V – numero 9 – Ottobre 2017 Da un'idea di: Serafina Bruna Raffaele Foto di copertina di : Paolo Forsennati Articoli e rubriche di: Vincenzo Torelli Progetto grafico ed impaginazione: Studio SCRICCIOLOIDEE Torino Questo numero di “NOI PER IL sociale” viene inviato gratuitamente via mail a 3000 persone Per informazioni, invio foto e segnalazioni scrivere a: noiperilsociale@gmail.com TUTTO IL MATERIALE SPEDITO NON VERRA' RICONSEGNATO


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Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo, e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra.

Sandro Pertini 25 settembre 1896

24 febbraio 1990


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In Europa con l'acuirsi della crisi economica, sempre più regioni affermano la loro autonomia e reclamano la loro indipendenza dai governi centrali. Succede nel Regno Unito, in Spagna e in Belgio. C'è uno spettro ormai che si aggira per l'Europa, e non è più quello del comunismo, che un secolo e mezzo fa veniva evocato da Marx ed Engels. Lo spettro è quello dell'indipendenza, ovvero della crisi degli Stati nazionali. E' successo anche in Italia, quando la Lega raccolse le firme per chiedere che i veneti potessero esprimersi sull'ipotesi di un Veneto indipendente, ed al di là del carattere elettoralistico di quella iniziativa, e del fatto che la Lega da tempo si occupa assai più di immigrati ed euro che dei temi indipendentistici, resta il fatto che la «questione veneta» esiste, e prova ne è che in Consiglio regionale è stato depositato un progetto di referendum consultivo per l'indipendenza e che ovunque c'è un ribollire di iniziative volte a rivendicare il «diritto di votare». Comunque al di là delle vicende di casa nostra un dato è chiaro le istituzioni che caratterizzano l'Europa sono figlie di un'epoca ed una cultura scomparse da tempo. In questi anni la voglia d’indipendenza è cresciuta per tantissimi motivi, anche in ragione del fatto che le entità istituzionali di minuscole dimensioni sono in linea di massima meglio amministrate, godendo di redditi più alti e di una migliore qualità della vita. Oggi, a differenza della seconda metà del Novecento che ha visto disgregarsi soprattutto le istituzioni socialiste, come l'Urss Jugoslavia


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e la Jugoslavia, stanno entrando in crisi tutti quegli Stati nazionali di stampo liberaldemocratico, che non possono facilmente negare alle varie popolazioni che li compongono, la facoltà di votare, esprimendosi sul diritto a mantenere la bandiera attuale o averne un'altra. Con la caduta del muro di Berlino si è aperta una nuova fase, che con l’unificazione tedesca e l’adesione dei vecchi satelliti dell’Urss ha creato una sorta di grande area del marco, denominato euro, secondo il disegno di Helmut Kohl. Il Il nuovo organismo europeo ha però mostrato dopo poco una certa fragilità politica, testimoniata soprattutto dal fatto che se da una parte si definivano regole economiche, dall'altra non si è mai riusciti a dare corpo a una costituzione politica dell’Europa, una costituzione europea bocciata dai referendum olandese e francese. Il nemico si sta manifestando all’interno, attraverso una confusa, ma potente spinta in cui si intrecciano demagogia nazionalista, paure dei processi migratori, e spirito protezionistico sia delle élite che del popolo. Cosa succederà è difficile saperlo, certo è che l'attuale protesta catalana e gli scontri di Barcellona aprono scenari più che preoccupanti.


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A cura di SILVIA BIANCO

Quando dico dieta “pazza” è perché quando spiego a qualcuno la dieta che seguo me lo dice sempre, anche quando a Lugano, dove ero per fare formazione su come costruire piattaforme web marketing, e la ragazza dell’agenzia web che mi seguiva ed era con me vedendomi consegnare nell’intervallo di metà mattina ad un cameriere un pacchetto di riso basmati e chiedendo se per pranzo potevano cucinarmelo insieme a delle verdure, ha usato la stessa parola; pazza. A pranzo poi mi guardava con gli occhi strabuzzati e un po imbarazzata mi ha chiesto “ma a te non piace questo o quest’altro?” Non è questione di piacere, è che nel buffet c’erano solo carni, formaggi e paste con il glutine... E' solo una questione di sentirsi bene… E così ho cominciato a raccontarle di quanto stessi bene mangiando così promettendole persino una cena a base di riso integrale a casa mia. M In molti pensano alla dieta come rimedio alla pancia diventata insopportabile, ed in pochi sanno che può, invece, anche servire a mangiare meglio ed in maniera più consapevole. Hai mai sentito il bisogno impellente, urgente di pulirti dentro, interiormente? E quante volte ti svegli al mattino già stanco, con la bocca impastata e con la testa e l'intestino già “confusi”. Quante volte sentite parlare di dieta mediterranea, uno stile alimentare sviluppatosi nei secoli e che abbraccia Europa, Africa ed Asia. Forse non lo sapete, ma le radici di questa dieta


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dieta sono quelle della macrobiotica. Attraverso i millenni, fattori geoclimatici associati ad altri hanno fatto si che gruppi umani, fuggiti da siccità cicliche, conflitti e scarsità di cibo, si siano stabiliti nell’area protetta e fertile del Mediterraneo. Questi crearono delle società di agricoltori, artigiani e mercanti e fondarono molte città. Crebbe una cultura dinamica e l’arte della pesca si sviluppò. La buona navigabilità del Mediterraneo permise intensi scambi commerciali, ed in questo bacino fertile nel tempo si sviluppò l’alfabeto, la scrittura, la filosofia , le scienze, la democrazia, il teatro e molti altri valori che caratterizzano le civiltà occidentali. Le città del Mediterraneo si svilupparono intorno ai porti con grandi mercanti, piazze, templi, anfiteatri e aree di intrattenimento, un crogiolo di vicoli che evidenziava un intensa vita di comunità, ricca di rapporti sociali, di vicinato, di aiuto, sostegno e collaborazione. La dieta mediterranea è una delle eredità più significative di questa civiltà. Tutte le diete prima della cristianità avevano una forte relazione mistica con i poteri della natura. Il politeismo, il culto simultaneo di differenti dei, fu abbandonato con la conversione di Roma, i rituali pagani vennero cristianizzati, adattati a nuovi ruoli e molte personalità mitiche acquisirono nuovi nomi. Ma le tradizioni simboliche, religiose e propiziatorie non si persero ed in qualche modo furono assorbite nei moderni rituali. La cultura del cibo riflette un sistema di valori e di relazioni divine con il cibo attraverso riti sacri e simbolici, periodi di depurazione e proibizioni, restrizioni, processioni, offerte, purificazioni, cerimonie di fertilità e feste per favorire e benedire i raccolti e le attività. Pensando a tutto questo ho sentito urgente il bisogno di ricollegarmi con quelle tradizioni che ci appartengono fortemente, ma che abbiamo dimenticato ormai presi da una routine sempre uguale e decisamente frenetica. Se nell'antichità si facevano periodi di purificazioni una ragione ci sarà stata, no? Se facevano un periodo di “restrizioni”, una ragione logica, ed anche spirituale ci sarà stata? E allora perché non fare anche noi come loro! Creiamo nel nostro corpo fisico ed e emotivo un terreno pulito e fertile per affrontare questo autunno e l'inverno che ci sta venendo incontro galoppando in modo da essere in forma, fortificati, più asciutti, più centrati mentalmente ed emotivamente sui nostri obiettivi. Paola Chiesa, esperta di Kinesiologia, di meditazione e di gestione di gruppi dice: “ Il corpo ha una sua riposta saggezza ed è un impeccabile registratore. Prendersene cura è imparare a leggere e ascoltare il suo segreto linguaggio, che ci consente di conoscere la nostra storia. Doniamo al sintomo un senso di sacralità, con amorevolezza e nel totale rispetto. Accade un misterioso salto dalla mente al corpo, in un arcobaleno di simboli riguardanti il nostro modo di stare con noi stessi, gli altri e nel mondo. Noi siamo un ecosistema che vive in un ecosistema, cerchiamo di recuperare il senso


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senso di connessione. Tutto quello che ci accade ha una saggezza profonda, ha significato in un piano più ampio di comprensione. E’ un vero gioco, di straordinaria precisione, che ci invita a diventare vigili, attivi e responsabili“… Riflettiamo gente, riflettiamo... Love, trust, care Silvia


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Crocchette di miglio e zucca Per secoli il miglio è stato considerato un cereale minore Nonostante le comprovate proprietà nutrizionali. Senza Glutine oggi è ritenuto uno dei pseudo cereali più nutrienti. Diuretico, digestivo, disintossicante, depurativo, antistress, ipotensivo. Un rinforzo per unghie e capelli. Con un po di fantasia possiamo portarlo in tavola in tantissime versioni, minestre, zuppe, migliotti. Ingredienti: 1 cipolla 150 grammi di miglio 150 grammi di patate 250 grammi di zucca 1 spicchio di aglio prezzemolo olio evo sale integrale farina di ceci q.b. Tritate la cipolla, grattugiate la zucca e le patate pelate. In una padella a bordi alti scaldate 4 cucchiai di olio e soffriggeteci la cipolla. Aggiungete la zucca e le patate, fate cuocere per 15 minuti, fino a quando le verdure si saranno ammorbidite. Salate e aggiungete il miglio e una quantità di acqua pari ad una volta e mezza il suo volume. Fate sobbollire per 20 minuti circa, fino ad avere un composto ben asciutto, ma non secco. Nel frattempo tritate l'aglio ed il prezzemolo. Aggiungete il trito al composto di miglio ancora caldo e lasciate raffreddare. Formate delle piccole polpette, infarinatele e fatele dorare in padella con l'olio rimasto per 3/4 minuti per lato. Servite le crocchette con un'insalata verde o mista.


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A cura di Maria Rosaria Ricci

“I fatti sono importanti La storia è importante. Quello che ti cambia la vita è cosa ti capita, non dove o con chi” C'è un modo che prende forma in silenzio, per dare forme e voci ai protagonisti, animando la lettura ed il suo mondo, suscitando così ad ogni storia, sensazioni ed emozioni nella profonda conoscenza di ognuno di noi. La vera storia di Enaiatollah raccontata nel libro “Nel mare ci sono coccodrilli” di Fabio Geda si intreccia con l’attualissimo e drammatico tema degli sbarchi e dei trafficanti di uomini che hanno come sfondo l’immigrazione. Le vicissitudini di un ragazzino afghano che deve affrontare da solo la vita sono il filo conduttore del libro. La madre, nella la speranza di regalargli un futuro migliore decide di farlo scappare dal suo paese, facendogli promettere tre cose; di non assumere droghe, di non usare armi e di non rubare. Da quell'istante Enaiatollah smette di esser campione di Buzul-bazi, di svegliarsi accanto alla mamma, di nascondersi nella buca scavata vicino alle patate, patate, di rincorrere aquiloni, ma la cosa più triste e che smetterà di essere un bambino. La libertà che di diritto spetta ad un bambino si perde dietro a lavori che non conoscono soste e mal pagati, anche la spensieratezza che lo accompagnava lascerà il posto al pensiero di come procurarsi del cibo ed un posto per dormire. Il lungo viaggio di Enaiatollah, è un racconto che fa riflettere, commuove e fa una immensa tenerezza. Ci insegna molto, ed è una bella testimonianza, soprattutto in un periodo come questo in cui si parla quotidianamente di immigrazione, clandestinità, intolleranza e razzismo.


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razzismo. E’, secondo me, uno di quei libri che andrebbero fatti leggere nelle scuole. Viaggiando sulle parole tra immaginazione ed emozioni in questo mio piccolo spazio voglio proporvi la lettura di questo libro. L’intolleranza nasce da ciò che non si conosce, dalle vite di questi uomini che arrivano sulle nostre coste così tanto distanti e diverse da noi, e questo ci fa paura. Ma è anche vero che con la paura non si va da nessuna parte. BUONA LETTURA Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli Autore: Fabio Geda Pubblicato: 2013 da Baldini&Castoldi Genere: Narrativa Contemporanea Collana: I tascabili Formato: Brossura Pagine: 155 Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.


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Si chiama “Arca” ed ha aperto a Monte di Procida in via Cappella 31, a pochi metri dalla sede de La Casetta Onlus. Uno spazio composto da due locali comunicanti, appositamente individuato ed attrezzato. Il lavoro, però, parte da lontano. La Casetta Onlus e la Fondazione Progetto ArcaOnlus Onlus ancora una volta hanno unito le forze e, senza l’ausilio di finanziamenti pubblici, hanno portato avanti un progetto unico in Campania. l’Emporio della Solidarietà offre un paniere di circa una dozzina di prodotti fissi e sempre disponibili. Prodotti essenziali come pasta, riso, olio, latte. Non si tratta, però, di una semplice distribuzione di beni, ma di una vera e propria spesa. La differenza è solo nel metodo di pagamento. I clienti, infatti, hanno ricevuto un tessera a punti con la quale saldano il conto. Per caricare questa tessera non servono soldi, ma impegno, tempo e competenze che i clienti mettono a disposizione del prossimo attraverso un’opera di volontariato. Attualmente a partecipare al progetto sono 40 famiglie, 20 di Bacoli e 20 di Monte di Procida, individuate direttamente dai Servizi Sociali con i quali è stato sottoscritto un apposito protocollo di intesa. Prima di prestare la propria opera, tutti i clienti seguono una formazione al volontariato direttamente con Anna Gallo, presidente de La Casetta Onlus. Un’occasione per imparare a rapportarsi col prossimo in difficoltà, ma anche per conoscere predisposizioni e competenze secondo le quali poi ogni persona viene impiegata.



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SUCCEDE ANCHE QUESTO Notizie che fanno bene al cuore 1

A Brescia in occasione dei festeggiamenti del

trentennale della Casa di Cura“Domus Salutis”, struttura d’avanguardia prima in Italia a dotarsi 1 dell'esoscheletro ReWalk, si è svolta una competizione unica, con otto atleti molto speciali, arrivati da tutta Europa, che grazie a un esoscheletro hanno potuto tenersi in piedi e camminare. «È un’emozione indescrivibile guardare di nuovo una persona alla stessa altezza e non più dal basso verso l’alto» dice entusiasta uno degli atleti partecipanti. Come spiega Luciano Bissolotti, fisiatra nella clinica di Brescia, Rewalk fa parte di quella che permettono alle persone affette da una quella categoria di esoscheletri robotizzati lesione midollare, ovvero prive della funzionalità motoria negli arti inferiori, di tornare a stare in piedi. Indispensabile è avere ancora un buon controllo del tronco e forza sufficiente nelle braccia per fare presa sulle stampelle. «L’aspetto rivoluzionario di questo dispositivo è il suo uso a domicilio e non solo durante la riabilitazione», dice il dottor Bissolotti. «Potenzialmente può essere usato ogni giorno ed indossato in completa autonomia. Una mano da parte di un famigliare è utile, ma non imprescindibile».

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Sotto lo slogan "Riprendiamoci la libertà", si sono svolte in tutto il Paese oltre cento

manifestazioni contro la violenza sulle donne. Hanno aderito alla giornata di mobilitazione anche le 12 squadre femminili della serie A di calcio. I recenti fatti di cronaca hanno fatto si che l’obiezione di coscienza abbia raggiunto livelli altissimi e che mai come oggi l'intera popolazione chieda ad alta voce leggi severe e massime tutele. A Rimini si è parlato solo del migrante ‘brutto e cattivo’, invece nel caso di Firenze l’attenzione era concentrata sui ‘facili costumi’ delle donne: ma la violenza contro le donne è sistemica e non ha passaporto. A Roma l'appuntamento, ha visto la partecipazione del segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha parlato di degrado del dibattito pubblico sulle donne, ha detto "Si torna ad antichi stereotipi mentre la cultura dominante non riesce ancora ad acquisire i concetti di base


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base della libertà e dei diritti. Nel frattempo si registra il paradosso di ragazze che vengono mandate a cercare lavoro in giro per il mondo, ma poi non sono libere di girare tranquillamente nelle loro città. Il degrado del dibattito pubblico si lega poi a una regressione della stessa politica che ha precise responsabilità insieme a tutti coloro che sono impegnati nel campo della comunicazione. Ormai si dà per scontato che le parole non 2 abbiamo peso. Anche l'uso sbagliato delle parole è in fondo una delle tante forme di violenza". Intanto continuano numerose le adesioni all'appello 'Avete tolto il senso alle parole' per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, ed alle forze dell'ordine, 'un cambio di rotta nei comportamenti e nel linguaggio. Tra i firmatari tanti nomi noti, della cultura, politica, letteratura, spettacolo e sport.

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Si chiama Candoco Dance Company ed è formata da ballerini abili

e diversamente abili con diverse disabilità che creano danza integrata in un fluido dinamico che valorizza le singolarità. Venticinque anni, 60 paesi, 500 spettacoli, 7.500 laboratori, 400 mila spettatori: questi i numeri della compagnia di danza integrata più 3 famosa al mondo che crea spettacoli con effetti sorprendenti e virtuosismi straordinari. I più grandi coreografi, che da anni lavorano con Candoco, possono spingersi con tutti i danzatori della compagnia, disabili e non, verso territori inesplorati dell’espressione. Lo spettacolo che la compagnia sta attualmente portando in giro per il mondo si intitola «Set and Reset/Reset» e nasce come evoluzione del celebre spettacolo della Trisha Brown Dance Company, allestito per la prima volta nel 1983. Per la realizzazione di questa versione è stato fondamentale l’apporto di Candoco. Abigail Yager ha trasmesso alla Candoco Dance Company le sequenze esatte dalla coreografia originale, guidando il gruppo poi in un ampio e coinvolgente processo di improvvisazione. In questo modo seguendo gli impulsi e l’istinto,è stato possibile mettere a frutto le stesse modalità che ne avevano fatto già un successo internazionale. «Face In» di Yasmeeen Godder nasce dalla particolare attenzione della giovane artista alla centralità dell’individuo nel mondo contemporaneo. Entrare in contatto con quello che c’è dentro di noi è l’unico modo per superare dubbi e paure come quella di scomparire, di non essere abbastanza bravi, di non valere mai abbastanza per gli altri, ma anche per noi stessi.


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Questo mese Jacopo Tomasi EDIZIONI ERICKSON suggerisce:

Sei folletti tra le righe Percorso di lettura, scrittura e attività sulle emozioni per la scuola primaria Autrice: Rosalba Corallo Pagine: 138 Prezzo: 18,50 euro Erickson, 2017 Sei folletti tra le righe offre materiali utilizzabili in classe o nell’ambito di attività laboratoriali per organizzare un percorso integrato di lettura, scrittura e attività creative. Il volume è ispirato alla storia di Tommy, il protagonista del libro di narrativa Sei folletti nel mio cuore da cui sono stati estratti 12 brani che costituiscono il filo conduttore dell’intero percorso. Per ogni lettura, sono proposte numerose attività che approfondiscono una particolare situazione psicologica legata a una specifica emozione: - provare difficoltà a gestire la propria emotività - infastidirsi per l’essere «etichettati» - desiderare di essere diversi da come si è - sentirsi in colpa per i propri errori - sentirsi preoccupati - provare rabbia, stupore, tristezza, disgusto, felicità e paura - sentirsi parte di un gruppo. Attraverso la lettura della storia di Tommy e gli spunti operativi rivolti al singolo alunno e al gruppo classe, i bambini acquisiranno maggiore autoconsapevolezza e miglioreranno la loro efficacia nelle relazioni con i coetanei e con gli adulti. Attraverso 50 anni di psicologia italiana Autore: Cesare Cornoldi Pagine: 254 Prezzo: 18,50 euro Erickson, 2017 Cesare Cornoldi, Professore ordinario di Psicologia dell’apprendimento e della memoria presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova, ripercorre in questo testo i suoi cinquant’anni di carriera. Nel volume le vicende autobiografiche si intrecciano e dialogano con le importanti trasformazioni avvenute nella Psicologia italiana a partire dagli anni Sessanta, «quando gli psicologi italiani erano poche centinaia». La narrazione è vivacizzata da una vasta panoramica di incontri e


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-----------------------------------la voce ai cittadini-------------------------------------Parent training in situazioni di violenza domestica Guida pratica per un intervento efficace Autori: Kate Iwi e Chris Newman Pagine: 128 Prezzo: 23,50 Erickson, 2017 La violenza domestica può avere un effetto distruttivo sulle donne e sui bambini che ne sono vittime, e sul rapporto tra loro. Questo libro fornisce agli operatori una guida efficace per sostenere le madri e, laddove sia possibile, i padri, nel prendersi cura dei figli in modo positivo, una volta che le violenze sono cessate. Si tratta di una guida pratica, con indicazioni, tecniche ed esercizi da utilizzare con le madri nel contesto di un lavoro strutturato e mirato. Fornisce un modello di riferimento per la valutazione dei rischi e dei bisogni di donne e bambini, nonché per il potenziamento dei punti di forza, la scelta degli obiettivi e la pianificazione di un percorso di intervento individualizzato. Consigli, attività, schede di lavoro consentono di facilitare le madri nella comprensione delle conseguenze della violenza domestica e nella valorizzazione del rapporto con i figli. Il volume rappresenta una risorsa preziosa per operatrici e operatori — educatori, psicologi, assistenti sociali, operatrici dei Centri anti-violenza — che lavorano con madri e bambini vittime di violenza domestica o con i maltrattanti, per contribuire a ricostruire un rapporto genitori-figli il più possibile positivo. incontri e collaborazioni con celebri psicologi italiani e stranieri, ma anche con una moltitudine di ricercatori, dottorandi e laureandi che hanno condiviso con l’autore alcuni passi del loro percorso professionale. Dalla rivoluzione cognitivista allo studio delle immagini mentali, dalla nascita della ricerca metacognitiva alla ricerca sull’intelligenza, l’autore descrive le tappe di un percorso professionale che lo ha portato a confrontarsi con alcuni dei più importanti settori di ricerca della Psicologia contemporanea e a diventare uno dei massimi esperti nel campo delle problematiche evolutive associate a difficoltà scolastiche.


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OGGI VI PARLO DI........ Rubrica di Raffaella Fanelli

Lieto di conoscerla, mi chiamo Povero! Il

mondo dei poveri è un mondo sommerso che non vogliamo vedere perché l’indigenza è tra noi. Ma chi sono i poveri? Sono coloro che subiscono uno sfratto o che hanno perso il lavoro, la vecchietta che ha la pensione di quattrocento euro al mese, sono i migranti, e chi guadagna in modo saltuario 10 euro, e sono anche molti bambini. Quest’ultimi poi, non vengono mai considerati, ma proprio i bambini poveri stanno crescendo numericamente in modo preoccupante. Siamo anche abituati ad associare il concetto di povertà all’Africa, abbiamo introiettato così tanto binomio che non ci siamo accorti che la stessa stava crescendo intorno a noi, per le strade delle nostre città... in silenzio. Dopo decenni di boom economico,e capitalismo sfrenato, il sistema inizia a far vedere tutta la sua fragilità. Un mondo effimero dove la pace, la tranquillità e la sicurezza economica sono solo illusioni con una data di scadenza, tenuta nascosta, ma pronta a presentarsi e cogliere le persone in modo inaspettato. La crisi economica che ha investito la società occidentale negli ultimi dieci anni ha fatto aumentare il numero dei poveri. La classe politica si accorge di loro solo sotto elezioni, per fini propagandistici o di gestione del potere. L’Istat è solita parlare di due tipi di povertà, quella relativa e quella assoluta. La relativa viene calcolata su un valore di spesa per i consumi, al di sotto del quale una famiglia viene considerata povera in termini relativi. Ad esempio, per una famiglia di due componenti la soglia di povertà nel 2015 era di 1050,95 euro. Le famiglie formate da due persone che una spesa mensile pari o inferiore a questa cifra sono considerate povere. Calcolare invece la povertà assoluta è molto più articolato perché si


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più articolato perché si basa sulla valutazione di un paniere di beni e servizi considerati essenziali, i cui costi sono variabili in base alla zona: nord e sud, città metropolitana o piccolo comune. Secondo i dati, forniti dalla Caritas, a Torino dal 2007 ad oggi i poveri torinesi sono raddoppiati. Sono circa 100.000 le persone che vivono in una povertà assoluta o relativa, ovvero, il 15% circa della popolazione. Nel capoluogo torinese la distanza sociale è in netta crescita e questa fascia di popolazione si sta consolidando. Chi si trova in povertà estrema è destinato all’esclusione sociale e a vivere una grave marginalità soprattutto nelle grandi città. E’ un fenomeno che è stato portato alla luce a partire dagli anni ’80 grazie ai Rapporti della Commissione di indagine sull’esclusione sociale (CIES), in base ai quali si dovrebbero intraprendere delle azioni per favorire e promuovere l’inclusione sociale dei senza fissa dimora. Secondo questo studio la maggior parte dei senza fissa dimora sono uomini (85,7%), stranieri (58,2%), con dei meno di 54 anni (75,8%), con un basso titolo di studio e la maggior parte dichiara di non essere sposato. Gli eventi che costringono una persona a vivere per strada, sono la perdita del lavoro stabile, e la separazione dal coniuge. Molti di essi mangiano nelle mense per i poveri e dormono nei dormitori. Secondo questo studio, grazie anche alla collaborazione delle unità di strada che incontrano i senza fissa dimora, coloro che non frequentano i servizi di mensa e di accoglienza notturna è minoritaria. Queste persone dormono più spesso per strada, la maggior parte sono italiani, non hanno mai formato legami famigliari, raramente lavorano ed hanno problemi di dipendenza, soprattutto da alcool. Parlare di povertà è scomodo, noioso, imbarazzante lo è così tanto che la nascondiamo dietro i numeri dell’Istat, alle sue percentuali e ai suoi grafici. Un numero è essenziale, asettico, algido, ma dietro ai numeri ci sono


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sono delle persone. La povertà fa paura, pochi hanno il coraggio di guardarla negli occhi, parlare con una persona che vive per strada. Forse perché scoprirebbero che non sono così diversi da loro, che le cause che lo hanno portato a vivere quella condizione non è così strana e improbabile e che può capitare a chiunque. La povertà ti può sorprendere e presentarsi in qualsiasi momento, e quando succede è una vera e proprio discesa verso gli inferi. Ad ogni cambio di governo vengono proposti piani, progetti, promesse per combatterla, ma al solito restano al palo di partenza e non vengono mai attuati, restano sempre nel cassetto delle idee. Forse, la vera soluzione sarebbe nell’equità, ma chi avrà il coraggio di farlo?


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L'ANGOLO DI CESAR

ridiamo in compagnia


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VITE IN CERCA DI AIUTO Rubrica a cura di Kietty Bassi per PARADA

Ogni anno circa 20 città, 100 scuole, 150 famiglie e 80.000 persone in Italia vengono coinvolte nel nostro progetto. Nel corso di questi anni a Bucarest molti giovani sono riusciti a lasciare la strada, hanno ripreso a studiare o lavorare iniziando a guardare al futuro con speranza. Come ogni mese vi proponiamo una delle nostre storie. Come ben sapete sono fatti reali che succedono ogni giorno sia all'interno della Fondazione Parada di Bucarest che sulle e sotto le strade della capitale rumena.

VOLONTARI: IL VALORE DEL TEMPO DEDICATO AGLI ALTRI di Maya Angelou

V. 39 anni, è una veterana del centro diurno, una presenza quotidiana costante e fedelissima. Ha passato gran parte della sua vita in strada e nonostante non sia tra i beneficiari più appassionati di circo sociale, ogni tanto si diverte a giocolare con tre palline. Spesso inizia la giornata col broncio, ma con il passare dei minuti quello che sembra un irreversibile motivo di arrabbiatura diventa solo un ricordo indistinto. Sara è una delle volontarie arrivata a Bucarest nel mese di giugno, ventenne e con un dolcissimo sorriso. Tra di loro si è instaurato un legame speciale, me ne rendo conto dalla bacheca facebook di V. che inizia a riempirsi fin da subito di foto di Sara con tanto di didascalia “la mia amica italiana”. V. inizia a partecipare più attivamente alle attività, trovando in Sara una compagna di giornate ed una confidente, oltre che un validissimo motivo per avere meno bronci e più sorrisi. Quando Sara resta qualche giorno a casa per dei piccoli problemi di salute, V.


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V. è aggiornatissima sull’evoluzione della febbre e lo ripete un po’ qua un po’ là aggiungendo “ieri sono andata in chiesa a pregare per Sara” e “se dovesse avere bisogno di andare in ospedale rimarrò io con lei”. Mentre parla mostra fiera lo sfondo sfondo del suo telefono cellulare con la bella foto della volontaria in primo piano. Quanto valore può avere il passaggio di un volontario? L’abbraccio ed il sorriso di qualcuno che è lì per ascoltare la tua storia e per dedicarti il suo tempo? Probabilmente anche più di quanto possiamo immaginare. Questa non è solo la storia di Sara e V., ma di Maida, di Marina, di Linda, di Giulia e di tutti i volontari che da anni si susseguono tra le mura delle Fondazione. A voi un enorme grazie ed una dedica speciale da tenere a mente.mente: Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.



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Se avessi potuto io Se avessi potuto scegliere di questa mia vita amor mio, accidenti ! Ti avrei regalato solo dolci sorrisi e speciali romantici baci innamorati e non la grottesca maschera in cui sono costretto a vivere arrabbiato e in una continua latitanza e in desideri a me impossibili che lascio di continuo. Se solo avessi potuto scegliere la mia felicitĂ e a lei dare risposte saziandola di emozioni sorprendenti, avrei realizzato per noi, tutti quei sogni che a volte quando abbiamo finito di fare l'amore fantastichiamo rimanendo abbracciati. Se avessi potuto io allora si che maledizione questo nostro strano mondo sempre di fretta che distratto e bugiardo mi costringe in un angolo

lo avrei domato lasciandomi amare felice per dire che alcune delle sensazioni vissute valgono pure una vita di desiderio e disperazione e non perchĂŠ penso che la vita sia infallibile. Oh, mio amore stanotte il mio cuore ancora una volta mi racconta una favola dove tu, passeggi teneramente con me stringendomi forte la mano, ed io di quei momenti di amorosa gioia scelgo i fiori piĂš belli per te e per me.


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Selezionate per voi da Serafina Bruna Raffaele

Questo mese parliamo di : ferie solidali e risarcimenti e diritti passeggeri aerei con disabilità Cominciamo a parlare delle ferie solidali o cessione delle ferie la nuova possibilità che è stata introdotta dal Decreto semplificazioni, un decreto attuativo del Jobs Act. La norma prevede che i lavoratori possono cedere a titolo gratuito le proprie ferie maturate ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, per consentire l’assistenza dei figli minori che necessitano di cure costanti per le particolari condizioni di salute.

Irrinunciabilità delle ferie e cessione delle ferie Ad una prima lettura, la cessione delle Ad una prima lettura, la cessione delle ferie sembrerebbe contrastare col ferie sembrerebbe contrastare col principio d'irrinunciabilità delle ferie principio d'irrinunciabilità delle ferie stesse e con quanto disposto dal decreto stesse e con quanto disposto dal decreto sull’orario di lavoro, che prevede il diritto, sull’orario di lavoro, che prevede il diritto, per il dipendente, ad un periodo annuale per il dipendente, ad un periodo annuale di ferie retr di ferie retr


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di ferie retribuite di almeno 4 settimane, per reintegrare le energie psicofisiche e partecipare alla vita familiare e sociale. In realtà, le ferie solidali non contrastano con queste disposizioni, perché possono essere cedute, come indicato chiaramente dalla norma, rispettando i limiti stabiliti dalla legge sull’orario di lavoro e seguendo le previsioni dei contratti collettivi. In parole semplici, è possibile cedere soltanto le cosiddette “ferie monetizzabili”, ossia quelle ulteriori rispetto al minimo annuale irrinunciabile di 4 settimane, oppure i riposi previsti dai contratti collettivi in aggiunta ai normali riposi giornalieri e settimanali.

A chi possono essere cedute le ferie Secondo le previsioni della normativa, le ferie possono essere cedute esclusivamente ad un proprio collega, cioè a un lavoratore che sia dipendente dello stesso datore di lavoro, per consentirgli di assistere uno o più figli minori che hanno bisogno di cure costanti a causa dello stato di salute. La cessione delle ferie è dunque gratuita e ha una finalità solidale, perché volta a consentire l’assistenza di uno o più figli minori del lavoratore (non di altri suoi familiari) bisognosi di cure continuative (è dunque implicito che lo stato di malattia o la disabilità del minore debbano essere certificate).

Ferie solidali nei contratti collettivi La normativa prevede poi che le ferie solidali siano appositamente disciplinate dai contratti collettivi, stipulati dalle associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale: i contratti, nel dettaglio, devono stabilire l’ammontare, le condizioni e le modalità di cessione delle ferie. Se manca la disciplina della cessione delle ferie nella contrattazione collettiva, non è possibile donare le ferie a chi eventualmente, rispondendo alle condizioni prescritte dalla norma, ne abbia necessità. Ad oggi, purtroppo, sono ancora pochi i contratti collettivi che hanno regolamentato le ferie solidali. Tra i pochi, è presente il ccnl (co


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(contratto collettivo nazionale) metalmeccanica e industria pmi; il contratto prevede la possibilità di cedere non solo le ferie eccedenti rispetto al minimo di 4 settimane l’anno, ma anche una quota delle ore convertite in riposi e accantonate nella banca ore e una quota delle ore Par (permessi annui retribuiti). In assenza del contratto collettivo nazionale, diversi enti locali, come il Comune di Cagliari e la Regione Sardegna hanno regolamentato le ferie solidali del proprio personale con accordi collettivi di secondo livello; a breve, inoltre, la cessione delle ferie sarà prevista nella contrattazione del comparto scuola e di altri comparti pubblici. Fonte : Noemi Secci su https://www.laleggepertutti.it

Sei un passeggero aereo con disabilità? Ecco dove e come informarti dei propri diritti L’ultimo caso eclatante è quello di Ryanair. Ma a chi non è mai capitato di ritrovarsi in aeroporto con un volo cancellato o in forte ritardo? In questi casi è spesso possibile chiedere il rimborso del biglietto e talvolta anche un risarcimento. Ma se sei portatore di handicap hai anche molti altri diritti. Due anni fa sono state 913.983 le assistenze ai passeggeri con disabilità e/o a mobilità ridotta (PRM) erogate, di cui ben 279.298 non prenotate. Questi i dati rilevati dall’Enac nel 2015 che hanno convinto l’Ente a lanciare un’ulteriore Campagna informativa sui diritti di tali utenti. Così avvalendosi del supporto di Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia (Rete europea ECC-Net) è stata rivisitata e pubblicata sui siti web la brochure “I diritti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta nel trasporto aereo”. Frutto appunto della collaborazione di Adiconsum, CEC Italia e Assaeroporti con l’ENAC. I diritti scaturiscono dal Regolamento (CE) n. 1107/2008. Quindi se sei un passeggero con difficoltà legato a disabilità o a mobilità ridotta, da oggi puoi viaggiare conoscendo ed esercitando i tuoi diritti!Puoi consultare e scaricare la brochure al link https://www.eccnetitalia.it/PDF/diritti%20delle%20persone %20con%20disabilita%CC%80%20OK.pdf




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