Febbraio 2018

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LA

N E W S L E T T E R Distribuzione gratuita

Newsletter di libera informazione – Autoprodotta – Anno VI – Numero 2 – FEBBRAIO 2018

JOHN AKURANGI

Il Carnevale nel mondo

IL GIGANTE BUONO

LE BELLE NOTIZIE AL BAMBIN GESU' DI ROMA UN'OPERAZIONE CHE APRE NUOVI ORIZZONTI NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO

NASCE IL CONTO CORRENTE SENZA SPESE

STORIE

ecco come in Romania l'associazione Parada salva i bambini dal degrado All'interno la rubrica PRENDI NOTA, consigli ed informazioni per affrontare meglio la crisi



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Dare il due di picche all'inverno, guardare due fiori gialli di forsithya che fanno capolino fra le foglie, due piĂš due fa quattro, come siamo abituati a dire molto semplicisticamente, sperando che la somma delle cose necessarie sia davvero quello di cui abbiamo bisogno. Dirci due parole di confidenza, di amicizia, due parole di conforto, perchĂŠ a volte "una" sembra insufficiente a colmare fatiche e dolori. Due passi verso il futuro, due bocconi di cibo a saziare una fame che ci accompagna sempre di fretta o due ruote per provare ancora la sensazione dell'aria sul viso. Il nostro corpo ha sempre il doppio degli organi importanti e necessari. Ma abbiamo un solo cuore.

PAOLO FORSENNATI




FEBBRAIO 2018

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IN QUESTO NUMERO :

35 ATTUALITA' 13 Ecco come si festeggia il carnevale nel mondo

20 Ecco come è nata la numerazione delle vie a Torino

21 In attesa delle Paralimpiadi 24 L' inserto da ritagliare con

il calendario delle gare dei Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018

33 A Torino cellule riprogrammate per combattere il cancro

34 Bianca, la bambina abbandonata dopo il parto, ora sta bene ed è pronta a camminare

53 Come iscrivere a scuola il proprio figlio online

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54 Arriva il conto corrente senza spese INTERVISTE 35 John Akurangi Il gigante buono


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RUBRICHE 17 Cibo e salute

LE ASSOCIAZIONI CI INFORMANO

31 Il senso delle parole

51 Ci informano che....

a cura di Silvia Bianco

a cura di Maria Rosaria Ricci

43 Oggi vi parlo di.... a cura di Raffaella Fanelli

INOLTRE

49 Vite in cerca di aiuto

41 Libri da leggere

a cura di Rita Venturoli per PARADA

Di Jacopo Tomasi

53 Prendi nota

48 L'angolo della poesia

a cura di Serafina Bruna Raffaele

Di Aurelio Albanese

SU TUTTI I NUMERI 11 Editoriale di Serafina Bruna Raffaele

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Ultima di copertina di Sabina Suman

Le fotografie pubblicate sono e restano di proprietĂ degli autori.


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IN REDAZIONE SERAFINA BRUNA RAFFAELE editorialista e supervisore Mi sono sempre occupata di organizzazione eventi, di commercio e di pubbliche relazioni. Ho lavorato in Radio, nel settore dello spettacolo ed ho avuto un'agenzia turistica, prima in Italia, che si occupava di passaggi in barca a vela e autostop organizzato. Avendo viaggiato molto per lavoro e diletto ho avuto la possibilità di approfondire le lingue inglese e francese. Dal mese di Novembre 2013 curo NOI PER IL SOCIALE che diffonde e parla del mondo della disabilità e consiglia, con suggerimenti di vario genere, come affrontare al meglio le difficoltà.

VINCENZO TORELLI interviste e progetto grafico Autore e compositore di canzoni, sigle Tv e colonne sonore ha collaborato con moltissimi artisti del panorama musicale italiano. Partecipa come ospite in molti eventi benefici, fa anche parte della Nazionale Artisti Tv. Cura e realizza la grafica e l'impaginazione di NOI PER IL SOCIALE. Si occupa dei contatti e delle interviste per la testata.

MARCELLA STASIO scrittrice Ciao, mi chiamo Marcella Esmeralda e sono nata a Napoli, ho un sogno molto particolare: sostenere la ricerca medica perchè trovi una cura per la mia patologia, l'artrite reumatoide. Ho scritto il libro "Un giorno credi..." (Il racconto di Marcella) il cui ricavato è destinato interamente alla ricerca scientifica per la cura del malato reumatico. La mia rubrica si intitola SI PUO' FARE

PAOLA MASCHIO Esperta musica cristiana Dal 1995 si occupa della promozione di musica cristiana attraverso internet, stampa (giornali e radio). Ha creato il sito per l'Associazione Magnificat artisti cristiani Europa e il sito “Informazione Musica Cristiana”. Ha collaborato come ufficio stampa per moltissimi festivals internazionali. Collabora con le associazioni di artisti cristiani CAM (USA) “Il Mio Dio Canta Giovane “ (ITALIA) “MUSICA CATOLICA” (AMERICA LATINA). La rubrica che cura su queste pagine si intitola VOCI E PAROLE.

RAFFAELLA FANELLI blogger Laureata in storia antica, lavoro nell'ambito informatico. Sono molto interessata al mondo dell'economia eco solidale, dei GAS e dei prodotti bio. Da sempre attenta al sociale mi dedico volontariamente sul “campo” e scrivo di questo nella rubrica OGGI VI PARLO DI.

http://renzoaleandri.wix.com/noiperilsocialenews


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KIETTY BASSI Associazione Parada Romania Ciao, sono Kietty Bassi responsabile della comunicazione di Parada sia in Italia che in Romania. Ho sempre amato i bambini e ogni racconto che riguarda le loro vite sulle e sotto le strade di Bucarest Ë un messaggio sociale importante che va trasmesso. La rubrica che curo si intitola VITE IN CERCA DI AIUTO.

PAOLO FORSENNATI fotografo copertine E' una persona che adora l'arte e la creatività in tutte le sue espressioni, arrivata alla fotografia dall'hobby adolescenziale fino ad una vocazione adulta, consapevole e appagante. Gli piace entrare in sintonia con il paesaggio o le persone e situazioni descrivendoli con la sua personale visione, un pò onirica. Si definisce un ladro di immagini e di sensazioni. E' l'autore delle nostre copertine.

JACOPO TOMASI Ufficio Stampa EDIZIONI ERICKSON Si occupa di recensire e presentarci mensilmente tre libri da lui stesso selezionati. La scelta, sempre felice, è dettata da opere che “abbracciano” la nostra linea editoriale trattando temi di sicuro interesse per i nostri lettori. Lavora come ufficio stampa per la nota casa editrice Erickson. La sua rubrica si intitola LIBRI DA LEGGERE.

CESAR vignettista Illustratore, fumettista, vignettista. Ha pubblicato su Topolino, Dolly, il Corriere dei Piccoli, il Messaggero dei Ragazzi, Panorama, Seiotto, e attualmente su Piemme, Ragazzi, la Giostra, il Bollettino, Dimensioni Nuove, Seat Pagine Gialle e l'agenda Smemoranda. Illustra libri per l'infanzia scolastica per vari Editori e collabora per varie agenzie grafiche e pubblicitarie. Ogni mese ci regala una vignetta.

SABINA SUMAN grafica Vive in provincia di Verona. Dopo la passione per il pc, che usa anche per lavoro, nasce nel 2005 la passione per la grafica con l’uso principalmente di Adobe Photoshop. Nei primi anni crea immagini correlate alle sue poesie, altro suo interesse smesso nel 2009, in seguito lascia libero sfogo alle elaborazioni secondo l’ispirazione creativa del momento, usando foto proprie, di amici o da internet. Non potendo dedicarsi alla pittura, per problemi fisici, ha trovato nella grafica al computer un valido strumento di liberazione artistica. Realizza immagini per copertine di libri e cd, cataloghi, manifesti, locandine e immagini di vario genere, anche a tema religioso con citazioni della Bibbia. L'ultima di copertina è sua.

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SILVANA ALASIA artista e pittrice E' illustratrice e autrice di molti libri soprattutto per l'infanzia pubblicati da note Case Editrici come De Agostini, Fabbri Editori, Sei, Panini, E. Elle, Daniela Piazza e molte altre. E' autrice di una numerosa serie di prestigiose collezioni di Tarocchi edite dalla nota Casa Editrice Lo Scarabeo. Inizia giovanissima la sua carriera pittorica presentandosi con la grafica, ricevendo premi e riconoscimenti ed espone i suoi primi lavori con personali e collettive. Negli anni successivi evolve la sua passione per la pittura figurativa del realismo contemporaneo. Collabora con gallerie in diverse città d'Italia. In seguito entra a far parte della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino: una sua opera si trova esposta all'interno del Palazzo. Un'altra si trova al C.O.N.I. esposta a “Casa Italia” nell'Olimpiade di Vancouver 2010. Per noi si occupa di ricercare e proporre film poco conosciuti al grande pubblico, ma pieni di contenuto. La rubrica multimediale si intitola PIiLLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita e si può vedere e leggere sul nostro sito web.

SILVIA BIANCO counseling alimentazione naturale e vegana Sono laureata in legge ma di quello studio poco ho fatto nella mia vita. Da sempre sono stata affascinata dalla relazione con il cambiamento e dalla vita immersa nella natura. Dopo un master in peacekeeping che mi porta a viaggiare in diverse parti del mondo, tornata in patria, mi iscrivo ad un corso di studi sul counseling dove apprendo tecniche e dinamiche sull'arte del cambiamento. Tre anni fa grazie ad un problema di salute mi avvicino alla cucina macrobiotica e lì la mia vita ha una svolta. Osservando i benefici quotidiani sulla mia salute di questa cucina semplice e vicina alla natura, mi iscrivo al mio primo corso di cucina macrobiotica e vegana. Torno a casa con una tale gioia e con tanti sapori nuovi in bocca che dico con un entusiasmo travolgente a mio marito: “ho deciso di frequentare tutto il percorso di terapia alimentare della scuola la Sana Gola, voglio conoscere di più sugli effetti di questo cibo”. E così fu, terminato il corso di studi ora desidero aiutare le persone che vogliono affrontare un cambiamento alimentare ad attuarlo nel modo più semplice ed efficace possibile. Metto a disposizione le mie riflessioni, le mie letture e le mie conoscenze ma soprattutto la mia esperienza (anche i miei pasticci in cucina) in merito nel blog Cucinaincambiamento, attraverso newsletter e conferenze informative e degustative, offro anche consulenze personali per chi vuole capire come affrontare diversi problemi di salute con l'alimentazione naturale. CIBO E SALUTE è la rubrica che cura.

CLAUDIO GIRARDI atleta paralimpico Presidente e giocatore del Torino F.D. (FOR DISABLE) e nel giro della Nazionale azzurra di calcio a 7 Disabili introduce questo mondo calcistico sconosciuto al grande pubblico per cercare di diffondere questa disciplina che è riconosciuta a livello paralimpico. La sua rubrica si intitola IL CALCIO DISABILE...L'ALTRO CALCIO.

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...E QUESTO MESE SUI NOSTRI SPAZI WEB POTETE TROVARE...... La pagina / rubrica “iPILLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita”. Visitando il sito potrete vedere i film che la nostra Silvana Alasia ci consiglia da questa pagina, ma che si vedono e si “leggono” sul web. Come ? Sul sito NOIPERILSOCIALENEWS alla voce films selezionati per voi o al link presente sulla nostra pagina Facebook guarda il video. Oltre al film di questo mese, sul nostro sito web si possono vedere anche THE SCHIFT, CONVERSAZIONI CON DIO, LA PROFEZIA DI CELESTINO e tanti, tanti altri.

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EDITORIALE Si

Siete pronti a mettere su la maschera ? Come dite ? e Per tantissimi non c'è bisogno ? La indossano tutto l'anno ? Vole Volete dire che viviamo in un'epoca dove tutti recitano ? Ma non era una prerogativa degli attori ? In fondo però, pensandoci bene la vita è un palcoscenico, ed in fondo tutto sta nel saperla interpretare. Ed allora in questo Febbraio pieno di carri allegorici e coriandoli, perchè non provare a togliere la maschera e mostrarci una volta tanto per come siamo ? Buon Carnevale a tutti. SERAFINA BRUNA RAFFAELE

NOI PER IL sociale Newsletter di libera informazione autoprodotta Anno VI – numero 2 – Febbraio 2018 Da un'idea di: Serafina Bruna Raffaele Foto di copertina di : Paolo Forsennati Articoli e rubriche di: Vincenzo Torelli Progetto grafico ed impaginazione: Studio SCRICCIOLOIDEE Torino Questo numero di “NOI PER IL sociale” viene inviato gratuitamente via mail a 3000 persone Per informazioni, invio foto e segnalazioni scrivere a: noiperilsociale@gmail.com TUTTO IL MATERIALE SPEDITO NON VERRA' RICONSEGNATO


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Il giorno in cui uno sportivo smetterà di pensare prima di tutto alla felicitò che il suo sforzo gli procura e all'ebbrezza dell'equilibrio tra potenza e fisico che ne deriva, il giorno in cui lascerà che le considerazioni sulla vanità o sull'interesse prendano il sopravvento, in quel giorno i suoi ideali moriranno.

Pierre de Coubertin 1 gennaio 1863

2 settembre 1937


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Notizie che solleticano la voglia di sapere

Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento. Questi i più famosi carnevali nel resto del mondo.

IL CARNEVALE DI NIZZA E' tra i più celebri al mondo , le sue origini si perdono nel tempo. Ogni anno, nella città, meta di numerosissimi turisti, oltre alle consuete sfilate di carri e maschere, si svolgono soprattutto le caratteristiche “battaglie di fiori”. I fiori infatti sono l’elemento principale di questo Carnevale ed in particolare delle feste che si svolgono nei giardini Alberto I, tutti i giorni, escluso il sabato. Nello stesso periodo al Palais des Expositions si tiene la festa della birra, con musiche e canti tirolesi. Il giorno di martedì grasso ha luogo l’imponente sfilata di maschere, carri e pubblico, che inizia nel primo pomeriggio e continua fino a tarda notte, quando il rogo di Re Carnevale, il grande spettacolo di fuochi d’artificio ed il veglione all’Hotel Plaza concludono il Carnevale nizzardo.

IL CARNEVALE DI LONDRA Nella città più multietnica d’Europa, il Carnevale spettacolo

non

può

che

essere

uno


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spettacolo nel quale le tradizioni folcloristiche di tutto il mondo si mischiano per dare origine ad un cocktail unico. Il Carnevale di Notting Hill ha avuto origine dagli immigrati caraibici, in particolare da quelli di Trinidad, città nella quale la tradizione del Carnevale è fortemente radicata. Gli immigrati sognavano un periodo di festeggiamenti che servisse anche ad unire tutte le etnie presenti in Notting Hill, trasformando così il Carnevale in una festa per tutti coloro che ogni giorno dovevano affrontare il razzismo, la mancanza di lavoro e le pessime condizioni di vita. Bande musicali, gruppi mascherati, gruppi danzanti scesero per la prima volta in strada nel 1964 e fu un gran successo, da allora la manifestazione divenne molto amplia, al motto di “Ogni spettatore è un protagonista”. Oggi il Carnevale di Notting Hill è diventato un evento realmente globale, con gruppi provenienti da Afghanistan, Khurdistan, Bangladesh, Filippine, Bulgaria, Russia, Brasile, Caraibi, Africa, centro e sud America e dalla stessa Gran Bretagna. I festeggiamenti si svolgono nell’ultima settimana di Agosto e sono previste due giornate per le sfilate. Durante queste due giornate, vengono anche allestiti due palcoscenici sui quali si esibiscono artisti famosi provenienti da tutto il mondo, che si esibiscono gratuitamente per gli spettatori.

IL CARNEVALE DI NEW ORLEANS Le origini del Carnevale di New Orleans risalgono al 1827, alla cosiddetta Mardi Gras celebration. Nel 1833 Bernard Xavier de Marigny de Mandeville, un proprietario terriero, finanziò i festeggiamenti del Mardi Gras e nel 1837 la prima sfilata (Mardi Gras Parade) fu messa in scena per le strade della città. Da allora il Carnevale di New Orleans è divenuto la festa più pazza del mondo. Qui i festeggiamenti vengono presi molto sul “serio”, tanto che gli organizzatori chiamano questo periodo “madness”(follia).


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periodo “madness” (follia). Ed in effetti è come se la gente fosse colta da temporanea pazzia o, per meglio dire, euforia. In linea con la tradizione del Carnevale, che vuole gli antichi, nel periodo pre quaresima, festeggiare dandosi a Bacco e a Venere, a New Orleans anche le persone più rispettabili, perfettamente inserite nella comunità cittadina, si travestono da Dragor.

IL CARNEVALE NELLE ISOLE VERGINI Le origini del Carnevale risalgono al 1911, quando

Adolph “Ding” Sixto, di ritorno da Rio, portò con sé l’idea di una grande festa in maschera, che si svolse per la prima volta nel giorno di San Valentino del 1912. Il Carnevale comprendeva anche gare di diverso tipo, di bicicletta, di barche, ma anche divertenti gare di caccia al maiale e battaglie di confetti. Quando il Carnevale riprese, gli organizzatori focalizzarono la loro attenzione sulle sfilate in maschera e sui costumi locali, guidate da donne e uomini a cavallo, vestiti con le uniformi ufficiali del Carnevale di Saint Thomas. Da allora, il Carnevale è diventata una festa che coinvolge tutta la popolazione delle Isole Vergini e che attira turisti da tutto il mondo. Nelle ultime due settimane di Aprile le colline di S. Thomas riecheggiano dei suoni allegri e vibranti del calypso suonate dalle brass, steel, and scratch bands. Colori sfolgoranti, gente allegra, voglia di festeggiare e natura incontaminata, tutto questo è il Carnevale a S. Thomas. Concerti notturni attirano poi folle Stadium, dove giovani calypsoniani folle di entusiasti spettatori nel Lionel Roberts esibiscono il loro talento insieme a vecchie conoscenze del carnevale locale infervorando la folla festeggiante. Durante i festeggiamenti avvengono ancora oggi gare tra imbarcazioni di diversa grandezza e sfilate di navi di straordinaria bellezza. Poiché le Isole Vergini fanno parte del territorio americano, i turisti sono per lo più statunitensi, ma non mancano curiosi dal resto del mondo.


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IL CARNEVALE DI RIO DE JAINERO Il Carnevale a Rio è di certo l’avvenimento dell’anno, per tutto l’anno ogni uomo ed ogni donna non ha che in testa un solo magico nome: Carnaval. Migliaia di ore per confezionare vestiti sontuosi, barocchi, anacronistici. Migliaia di cruzeiros vengono spesi anche da chi vive nelle favelas. Tutto questo per sfilare magari solo un’ora, sambando infaticabilmente anche sotto la pioggia scrosciante e sempre allo stesso ritmo. Ogni volta tra gli spettatori ci si dice che non si riuscirà mai a rimanere svegli tutta la notte seduti a guardare, ma al mattino, quando avanza l’ultima scuola, si sente un groppo in gola perché è già finito. Gli occhi sono pieni di luce e colore, nelle orecchie rimbomba il samba, la testa scoppia. Ci si sente felici e tristi. Si va a zonzo per le strade, non rassegnandosi ad andare a dormire. Il giorno successivo, il mercoledì, la gente torna a lavorare, risparmiandosi, come dice Chico Buarque de Hollanda, un altro anno “per essere pronti quando il Carnevale arriverà”. Se è vero che negli ultimi anni il Carnevale di Rio sta diventando un fenomeno sempre più sfruttato commercialmente, è altrettanto vero che la gente partecipa alla festa per distrarsi e non per il piacere del turista, d’altra parte il Carnevale nasce come festa popolare. Esso affonda le proprie radici nelle tradizioni che i neri dell’Africa ed i portoghesi delle Azzorre portarono con sé. A partire dal 1870 i neri seguiti poi dai bianchi avevano perso l’abitudine di sfilare, come in occasione delle processioni religiose, al ritmo del proprio folclore. Le prime musiche per il Carnevale furono scritte a partire dalla fine del XIX secolo, i primi samba negli anni venti del XX secolo; questi furono anche registrati su disco e ciò diede grande impulso allo sviluppo di tali musiche e più in genere del Carnevale. A partire dagli anni trenta nacquero le prime scuole di samba e poco dopo si organizzarono concorsi per decretare quale fosse la migliore. Questi concorsi costituiscono oggi il “sale” del Carnevale.


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A cura di SILVIA BIANCO

Viviamo in un mondo estremamente yang ovvero in un mondo che va di fretta, iper tecnologico e che ci porta a stare seduti a lungo e a muoverci in modo frenetico, con l’automobile o con i mezzi di trasporto ad alta velocità. Viviamo distanti dalla natura e schiacciati da doveri di tutti i tipi che soffocano la nostra tiroide e tutto il nostro essere, corpo, mente ed anima. In questo mondo così ansioso, così proiettato ai risultati, così claustrofobico prevale l’idea che quando ti pervade un malessere è dove impossibile cambiare, dov’è lo spazio per il nostro essere più profondo? Dove l’abbiamo soppresso, represso? In quale parte di noi sta agonizzando? Ma questo stile di vita appena descritto, che ci caratterizza e di cui siamo imbevuti a cosa ci porta? Ad un graduale accumularsi di abitudini negative che coinvolgono anche e soprattutto le scelte alimentari quotidiane che col passare del tempo diventano sempre più disordinate e caotiche. Negli anni poi questo stile di vita contratto e questo basato sulle mode del momento e sui prodotti industriali confezionati e stagionati porteranno ad un graduale accumulo ed ad un graduale appesantimento. Ve lo assicuro! Dopo i 40 anni, ma per alcuni anche dai 36, il metabolismo vive un brusco rallentamento ed è allora che mettiamo su “ciccia”, ed i nostri problemini diventano pian piano problemoni !


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Questo è certo se non fai nulla per cambiare ed hai una vita dal ritmo decisamente yang ovvero maschile, contratto e teso. Nella donna invece domina l’energia della terra yin, un'energia che sale creando un movimento verticale e di espansione e stimola una espressione più yin (più loquacità, più emotività, più sensibilità, più morbidezza) , stimola la crescita dei capelli (normalmente infatti siamo più “capellone” degli uomini) ed anche l’uso delle nostre corde vocali, quindi della nostra tiroide, della nostra lingua e della nostra capacità di comunicare. Se questa energia che domina nel corpo di noi donne viene bloccata disturba la produzione di ormoni femminili con conseguente cascata di disturbi, tra cui il mal funzionamento della tiroide. E’ ora di riconnetterci con questa nostra energia terra, e ora di lasciarla fluire, di lasciare spazio a questa energia che ha bisogno di salire in noi, mentre invece stiamo sempre sedute, mangiamo cibi pesanti e grassi, ci facciamo bloccare dalle emozioni, non le esprimiamo e smettiamo di sognare. Allora che fare? Come possiamo aiutare a far salire nei nostri centri energetici e nel corpo l’energia yin della terra e come possiamo sciogliere i nostri blocchi emotivi, fisici ed ormonali? Con l’aiuto della strategia alimentare e della cristalloterapia. E’ avvolti dall’energia legno che si sta avvicinando la Primavera, stagione archetipa che la rappresenta, ed alla cui Loggia appartiene il fegato secondo la medicina tradizionale cinese. Quali sono i cristalli che possono riequilibrare ed armonizzare la fase legno e di conseguenza aiutare il fegato e voi ad avere una direzione della vita più nitida ed una tiroide più funzionante? <<Le pietre verdi come Giada e Olivina possono sostenere la nostra volontà di cambiare rotta>> spiega Raffaela Marescalco, esperta di cristalloterapia, feng shui e colori. <<Nella Loggia Legno troviamo un organo Yin, il fegato, ed un organo Yang, la vescicola Biliare o cistifellea. Essa mette in atto ciò che il fegato comanda. I colori di questa loggia sono infatti il Verde Oliva ed il Magenta>> Siete pronti a dare una nuova direzione alla vostra vita, al vostro fegato ed alla vostra tiroide? Love, trust, care Silvia



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CURIOSANDO IN CITTA'

Ecco come è nata la numerazione delle vie della città Oggi lo diamo per scontato, ma enumerare le vie di Torino non fu cosa facile. Il sistema in uso ancora oggi fu importato dalla vicina Francia nel 1799. Cuore dell'esperimento via San Domenico, nel tratto che conduceva alla vecchia Porta Susina. Nel 1808 con una norma, si decise di dare un nome a ciascuna via, piazza, viale, strada della città; si divise inoltre la città in "isole" e sezioni. Restano oggi le tracce delle antiche mappature, targhe di marmo e pietra dedicate a santi e patroni. Difficile fu anche arrivare a decidere un metodo per organizzare i numeri delle abitazioni. Il ragionamento si concluse con la posa dei numeri pari sulla destra e i numeri dispari sulla sinistra. Il 25 Novembre 1860 si stabilirà la regola definitiva: Piazza Castello sarebbe stata il cuore del sistema urbano, punto di partenza delle varie arterie cittadine. Fonte: Renzo Rossotti, Guida insolita ai misteri,ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Torino, Newton & Compton Editori


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I Giochi Paralimpici Invernali 2018 si disputano dal 9 al 18 marzo 2018 a PyeongChang, questi due atleti azzurri sono da non perdere Si avvicina la seconda edizione di Giochi Paralimpici in Corea del sud, dopo quella edizione estiva del 1988. Questa volta si terranno, come sempre dopo i Giochi Olimpici, nella contea di PyeongChang, terza contea per dimensione nel paese. La cerimonia di apertura avverrà in data 9 marzo e la cerimonia di chiusura sarà il 18 marzo 2018. Le discipline sportive presenti sono Snowboard, Sci alpino, Sci di fondo, Biathlon, Curling in carrozzina ed Hockey su slittino, una in più rispetto alla precedente sesta edizione. Infatti, per la XII edizione 2018 lo snowboard è stato scorporato dallo sci alpino. Il numero delle competizioni totali nel 2014 furono 72, quest'anno saranno 80. Agguerrita e competitiva le compagini azzurre, portabandiera italiano sarà Florian Planker, 40 anni di Bolzano, che, con questa edizione, parteciperà ai Giochi per la sesta volta (tre da sciatore, tre nel para ice hockey) una carriera culminata con il bronzo olimpico a Salt Lake City 2002 nello sci alpino e con due podi agli Europei di ice hockey (oro nel 2011 e argento nel 2016).


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Nel 2016). Un altro azzurro da tenere d'occhio è sicuramente Giacomo Bertagnolli, un ragazzo del 1999 ipovedente dalla nascita appassionato di sport che, dal 2012, ha voluto intraprendere la strada dello sci alpino agonistico paralimpico. Giacomo un anno fa a Tarvisio ha conquistato il titolo di campione del mondo di supercombinata. Nelle paginepagine successive un inserto da ritagliare con curiosità e calendario delle gare delle OLIMPIADI INVERNALI. Parleremo piÚ diffusamente delle Paralimpiadi nel prossimo numero, intanto non ci resta che cominciare a fare il tifo per l'Italia.


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Manca poco ormai, i Giochi Olimpici Invernali stanno per cominciare, ecco cosa abbiamo pensato per voi. La contea di Pyeongchang è una contea nella provincia del Gangwon in Corea del Sud ed è la terza contea per dimensione nel Paese. Si trova nella regione dei monti Taebaek, a circa 180 km ad est della capitale Seul. Qui si svolgeranno i XXIII Giochi olimpici invernali, e sempre qui dal 9 al 18 marzo si svolgeranno i Giochi Paralimpici invernali. Si tratta della seconda manifestazione paralimpica che si terrà in Corea del Sud dopo l'edizione estiva del 1988. In questo inserto gli atleti favoriti per l'assegnazione delle medaglie d'oro ed il programma completo dell'Olimpiade. Fonte; https://www.pyeongchang2018.com







CEREMONY SITES

ICE VENUES

SNOW VENUES

Alpine Skiing * M Men's Downhill

Alpensia Sliding Centre

Phoenix Snow Park

C

P

Alpensia Biathlon Centre

Biathlon * W Women's 7.5 km Sprint

Luge * M Men's Singles

Freestyle Skiing * W Ladies' Moguls

Snow board * M Men's Slopestyle

Biathlon * M Men's 10 km Sprint

Freestyle Skiing * M Men's Moguls

Biathlon * W Women's 10 km Pursuit * M Men's 12.5 km Pursuit Snow board * W Ladies' Slopestyle

Ski Jumping * W Ladies' Normal Hill Individual

Alpine Skiing * W Ladies' Giant Slalom

Luge * W Women's Singles

Snow board * W Ladies' Halfpipe

Cross-Country Skiing * M Men's Sprint Classic * W Ladies' Sprint Classic

Alpine Skiing * M Men's Alpine Combined

Curling * Mixed Doubles Curling

Speed Skating * M Men's 1500 m

Speed Skating * W Ladies' 3000 m

Combined

Alpine Skiing ▲ M Men's Alpine

▲ W Ladies' Halfpipe

Snow board

Freestyle Skiing ■ M Men's Moguls

Short Track * W Ladies' 500 m

Speed Skating * W Ladies' 1500 m

Figure Skating * Team Event

Figure Skating ▲ Team Event

▲ W Ladies' Slopestyle

Snow board

Slalom

Biathlon ■ M Men's 10 km Sprint ■ W Women's 10 km Pursuit ■ M Men's 12.5 km Pursuit

Ski Jumping ■ W Ladies' Normal Hill Individual

Speed Skating ■ W Ladies' 1500 m

Day 4 2018-02-13

Short Track * M Men's 1500 m

Speed Skating * M Men's 5000 m

▲ M Men's 15 km + 15 km Skiathlon

Cross-Country Skiing

Snowboard ▲ M Men's Slopestyle

Alpine Skiing ▲ M Men's Downhill

■ W Women's 7.5 km Sprint

Biathlon

Luge ■ M Men's Singles

Alpine Skiing ▲ W Ladies' Giant

Freestyle Skiing ■ W Ladies' Moguls

Ski Jumping ■ M Men's Normal Hill Individual

■ M Men's 5000 m

Speed Skating

Day 3 2018-02-12

Short Track ■ M Men's 1500 m

■ W Ladies' 3000 m

▲ W Ladies' 7.5 km +

7.5 km Skiathlon

Speed Skating

Day 2 2018-02-11

Cross-Country Skiing

Day 1 2018-02-10

Ski Jumping * M Men's Normal Hill Individual Cross-Country Skiing Cross-Country Skiing Alpensia Cross- * W Ladies' 7.5 km + 7.5 * M Men's 15 km + 15 km Country Skiing km Skiathlon Skiathlon Centre

Yongpyong Alpine Centre Alpensia Ski Jumping Centre

Jeongseon Alpine Centre

Gangneung Curling Centre

Gangneung Oval

Gangneung Ice Arena

Gangneung Hockey Centre

PyeongChang Olympic Stadium

PyeongChang Medals Plaza

February 2018

Luge * Doubles

Snow board * M Men's Halfpipe

Biathlon * W Women's 15 km Individual

Nordic Combined * M Individaul Gundersen NH / 10 km

Alpine Skiing * W Ladies' Slalom

Speed Skating * W Ladies' 1000 m

Snow board ▲ M Men's Halfpipe

▲ W Ladies' Slalom

Alpine Skiing

Luge ■ W Women's Singles

■ M Men's Sprint Classic ■ W Ladies' Sprint Classic

Cross-Country Skiing

Curling ■ Mixed Doubles Curling

Short Track ■ W Ladies' 500 m

■ M Men's 1500 m

Speed Skating

Day 5 2018-02-14

Speed Skating * W Ladies' 5000 m

Luge ■ Team Relay

Skeleton ▲ M Men's Skeleton

Cross

Snow board ▲ W Ladies' Snowboard

Cross-Country Skiing ▲ M Men's 15 km Free

Luge ■ Doubles

Biathlon ■ M Men's 20 km Individual

Speed Skating ■ M Men's 10000 m

Day 7 2018-02-16

Luge * Team Relay

Snow board * M Men's Snowboard Cross

Biathlon * M Men's 20 km Individual

Skeleton * M Men's Skeleton

Snow board * W Ladies' Snowboard Cross

Freestyle Skiing * W Ladies' Aerials

Cross-Country Skiing Cross-Country Skiing * W Ladies' 10 km Free * M Men's 15 km Free

Alpine Skiing * M Men's Super-G

Speed Skating * M Men's 10000 m

Figure Skating * Pair Skating

Cross

Snow board ▲ M Men's Snowboard

Alpine Skiing ▲ M Men's Super-G

Cross-Country Skiing ▲ W Ladies' 10 km Free

Figure Skating ▲ Pair Skating

Biathlon ■ W Women's 15 km Individual

Nordic Combined ■ M Individual Gundersen NH / 10 km

■ W Ladies' 1000 m

Speed Skating

Day 6 2018-02-15

Skeleton * W Women's Skeleton

Freestyle Skiing * W Ladies' Ski Slopestyle

Biathlon * W Women's 12.5 km Mass Start

Ski Jumping * M Men's Large Hill Individual Cross-Country Skiing * W Ladies' 4x5 km Relay

Alpine Skiing * W Ladies' Super-G

Short Track * W Ladies' 1500 m * M Men's 1000 m

Figure Skating * M Men's Single Skating

Slopestyle

Freestyle Skiing ▲ W Ladies' Ski

Alpine Skiing ▲ W Ladies' Super-G

Skating

Figure Skating ▲ M Men's Single

Freestyle Skiing ■ W Ladies' Aerials

■ W Ladies' 5000 m

Speed Skating

Day 8 2018-02-17

Day 10 2018-02-19

Freestyle Skiing * M Men's Aerials

Freestyle Skiing * M Men's Ski Slopestyle

Biathlon * M Men's 15 km Mass Start

Cross-Country Skiing * M Men's 4x10 km Relay

Alpine Skiing * M Men's Giant Slalom

Speed Skating * W Ladies' 500 m

Relay

Cross-Country Skiing ■ W Ladies' 4x5 km Relay ▲ M Men's 4x10 km

Freestyle Skiing ▲ M Men's Ski Slopestyle

▲ M Men's Giant Slalom

Alpine Skiing

Skeleton ■ W Women's Skeleton

Biathlon ■ W Women's 12.5 km Mass Start

Bobsleigh * 2-man Bobsleigh

Ski Jumping * M Men's Team

Speed Skating * M Men's 500 m

Short Track Freestyle Skiing ■ W Ladies' 1500 m ■ M Men's Aerials ■ M Men's 1000 m Final Biathlon ■ M Men's 15 km Mass Ski Jumping Start ■ M Men's Large Hill Individual

Day 9 2018-02-18

Day 11 2018-02-20

Alpine Skiing * M Men's Slalom

Short Track * M Men's 500 m * W Ladies' 1000 m * M Men's 5000 m Realy

ICE HOCKEY ● W Ice Hockey Women's Tournament

Freestyle Skiing ▲ M Men's Ski Halfpipe

Alpine Skiing ▲ M Men's Slalom

Bobsleigh ■ W Women's Bobsleigh

■ M Men's Team Sprint Free

Cross-Country Skiing ■ W Ladies' Team Sprint Free

■ W Ladies' Team Pursuit ■ M Men's Team Pursuit

Speed Skating

Snowborad * W Ladies' Big Air

Alpine Skiing * W Ladies' Alpine Combined

Speed Skating * M Men's 1000 m

Figure Skating * W Ladies' Single Skating

Freestyle Skiing ▲ W Ladies' Ski Cross

Combined

Alpine Skiing ▲ W Ladies' Alpine

▲ W Ladies' Big Air

Snowborad

Skating

Figure Skating ▲ W Ladies' Single

Short Track ■ M Men's 5000 m Realy ■ M Men's 500 m ■ W Ladies' 1000 m

Biathlon ■ W Women's 4x6 km Relay

Nordic Combined ■ M Team Gundersen LH / 4x5 km

Bobsleigh * W Women's Bobsleigh

Freestyle Skiing * M Men's Ski Halfpipe

Freestyle Skiing * W Ladies' Ski Cross

Curling ● W Women's Curling

Mass Start Classic ▲★ W Ladies' 30 km Mass Start Classic ICE HOCKEY ● M Ice Hockey Men's Tournament (Gold Medal)

■★ M Men's 50 km

Cross-Country Skiing

Snow board * W Ladies' Parallel Giant Slalom * M Men's Parallel Giant Slalom

Bobsleigh ● 4-man Bobsleigh

Cross-Country Skiing Cross-Country Skiing * M Men's 50 km Mass * W Ladies' 30 km Mass Start Classic Start Classic

Snowborad * M Men's Big Air

Alpine Skiing * Alpine Team Event

Curling ● M Men's Curling

● M Men's Mass Start

Speed Skating ● W Ladies' Mass Start

ICE HOCKEY ● M Ice Hockey Men's Tournament (Bronze Medal)

Speed Skating ■ M Men's 1000 m

Giant Slalom

▲ W Ladies' Parallel Giant Slalom ▲ M Men's Parallel

Snowborad ▲ M Men's Big Air

Alpine Skiing ▲ Alpine Team Event

Biathlon ■ M Men's 4x7.5 km Relay

★ Olympic Stadium Victory Ceremony Day 15 Day 16 2018-02-24 2018-02-25

* Venue Ceremony (VC)

▲ Victory Ceremony for same day event Day 14 2018-02-23

● Venue Victory Ceremony (VIC)

■ Victory Ceremony for previous day event

Day 13 2018-02-22

M/W Men/Women

LEGEND

Cross-Country Skiing Nordic Combined * W Ladies' Team Sprint * M Team Gundersen LH Free / 4x5 km * M Men's Team Sprint Free Biathlon Biathlon * W Women's 4x6 km * M Men's 4x7.5 km Relay Relay

Alpine Skiing * W Ladies' Downhill

Speed Skating * W Ladies Team Pursuit * M Men's Team Pursuit

▲ M Men's Ski Cross

Freestyle Skiing

Alpine Skiing ▲ W Ladies' Downhill

Nordic Combined ■ M Individual Gundersen LH / 10 km

Biathlon ■ 2x6 km Women + 2x7.5 km Men Mixed Relay

■ W Ladies' 3000 m Relay

Short Track

Day 12 2018-02-21

Freestyle Skiing Freestyle Skiing * W Ladies' Ski Halfpipe * M Men's Ski Cross

Biathlon * 2x6 km Women + 2x7.5 km Men Mixed Relay

Nordic Combined * M Individaul Gundersen LH / 10 km

Short Track * W Ladies' 3000 m Relay

Figure Skating * Ice Dance

▲ W Ladies' Ski Halfpipe

Freestyle Skiing

Figure Skating ▲ Ice Dance

Bobsleigh ■ 2-man Bobsleigh

Speed Skating ■ W Ladies' 500 m ■ M Men's 500 m

■ M Men's Team

Ski Jumping

PyeongChang 2018 Olympic Winter Games Victory Ceremonies Schedule - Version #9



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-----------------------------------la voce ai cittadini-------------------------------------Il libro Abilmente”. Il coraggio di non arrendersi sostiene il progetto «Abilmente - potenzia e sviluppa le tue abilità» . Potete seguire il progetto «Abilmente» attraverso Unitalsi Napoli

A cura di Maria Rosaria Ricci

“Tutto ha inizio con tre segreti: l la noce, il ragno e l'auto accettazione ” Ancora un volta la rubrica il senso delle parole si lascia trasportare da sentimenti espressi dalla scrittura, lasciando che i propri lettori si possano immergere nella lettura di una testimonianza toccante di un racconto vero. Sabato 27 gennaio scorso presso “ LA DISTILLERIA “ di Pomigliano d’Arco è stato presentato il libro Abilmente il coraggio di non arrendersi che racconta la storia e la vita, le fortune e le sfortune, le gioie, i dolori e le tante emozioni da me vissute. L'idea del libro nasce dalla lettura di generi diversi tra romanzi, narrativa e storie vere, che mi hanno tenuto compagnia nei lunghi pomeriggi e dal desiderio, nonché la necessità, di raccontarmi attraverso la scrittura, superando difficoltà di linguaggio legate alla mia condizione di disabilità. Ho sempre pensato che ad ogni limitazione esiste un modo per superarla, e la scrittura per me è uno di questi!! Più che una biografia ho cercato di scrivere un manuale che insegna a Vivere con la V maiuscola, ad apprezzare, ad avere pazienza, a piangere, ridere e gioire, che insegni ad amare. Tutto ha inizio con tre segreti: la noce, il ragno e l'auto accettazione. Non sto qui a svelarvi il significato, altrimenti si perderebbe il gusto della lettura e solo dopo aver letto, somatizzato e interiorizzato i tre segreti capirete appieno il messaggio, e capitolo dopo capitolo, scoprirete le avventure e le disavventure di Rosi. Titolo del Libro: Abilmente Autore : Ricci Maria Rosaria Editore: Il Laboratorio (Nola) Data di Pubblicazione: 2017 La necessità di affermare se stessi, per recuperare quella dignità di persona, che per cause indipendenti dalla nostra volontà ci viene sottratta. Chi di noi non lotterebbe per questo? Chi non rivendica un ruolo nella comunità di riferimento riconosciuto e valorizzato? Leggere il libro di Rosaria ci pone proprio di fronte a questi quesiti. E allora non ci si spiega perché,


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perché, solo la testardaggine di Rosaria, ha permesso di superare tutta una serie di ostacoli, che ne impedivano l’acquisizione e l’esercizio di quel ruolo sociale a cui tutti auspichiamo. Eppure non possiamo dare colpa a Rosaria se, per un incidente accaduto alla nascita, ha dovuto convivere con una lunga lista di limitazioni, non solo fisiche, ma soprattutto sociali e culturali. Infatti, come ci racconta, le condizioni fisiche le ha affrontate e in parte superate, se non fosse per il fatto che ha imparato a conviverci e a trovare tutti gli stratagemmi perché le stesse non fossero elemento ostacolante. Ma c’è da da chiedersi: noi, altri membri della comunità di cui fa parte Rosaria, siamo capaci di affrontare le sue limitazione e non considerale tali, affinché possa essere soggetto attivo della collettività? Se potessimo scrivere, e poi leggere, il diario della quotidianità di una comunità, qualunque essa sia e ovunque si trovi, non troviamo certo la stessa determinazione. Tracceremo solo il “buonismo” lessicale, che cerca di classificare le disabilità, coniando termini che solo in apparenza rappresentano voglia di integrazione. Non riusciremmo a liberaci di quel preconcetto che, attraverso lo stigma del diverso, si traduce in un pietismo di facciata. E se invece provassimo a considerare il “disabile” come persona, non avendo più la necessità di sottolineare la differenza con una categorizzazione verbale, sempre più articolata? E se effettivamente riuscissimo a individuare in queste persone le potenzialità, anche remote, che gli consentono di esercitarlo quel ruolo sociale da tutti agognato? Il libro di Rosaria risponde in pieno a queste domande. Leggerlo, per me, è stato non solo un piacevole ed a volte emozionante passatempo, ma è stato soprattutto uno sprono a interrogarsi e interrogarmi effettivamente su come “io” mi confronto con le “disabilità”. Come “io” contribuisco, a volte inconsciamente, a volta consciamente, con quel senso di protezione, proprio del confronto con una persona che rappresenta delle difficoltà, a determinare quegli “handicap” che limitano la loro e la sua partecipazione alla società. Dopo la lettura mi convinco sempre di più che non esiste difficoltà oggettiva organica che giustifichi un limite alla relazione e alla partecipazione. Leggere cosi il libro e interpretare cosi il rapporto tra persone, ognuna con le proprie specificità, è la modalità di approccio più efficace, perché tutti possano averlo ed esercitarlo quel ruolo sociale che ci è proprio. Rosaria me lo ha confermato. Sono convito che lo farà anche nei confronti dei tanti lettori che vorranno conoscere questa esperienza di vita come stimolo culturale. (Marco Iasevoli – Giornalista dell'Avvenire)


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SUCCEDE ANCHE QUESTO Notizie che fanno bene al cuore 1

Riuscire a manipolare geneticamente le cellule del

sistema immunitario per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore, potrebbe sembrare impossibile, ma è quello che hanno fatto i medici dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma con un bimbo di 4 anni affetto da leucemia linfoblastica acuta, refrattario a terapie convenzionali. Si tratta del primo paziente italiano curato con tale metodo rivoluzionario. Ad un mese dall'intervento e dall'infusione delle cellule riprogrammate nei laboratori del Bambin Gesù, il piccolo sta bene ed è stato dimesso. Nel midollo non sono più presenti cellule leucemiche.

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A Seattle, negli Stati Uniti, Amazon ha aperto il primo mini-market senza casse, dove si prendono i prodotti dagli scaffali, si mettono direttamente in borsa (anche perché non ci sono carrelli o cestini) e si esce senza pagare. Il conto della viene addebitato sul proprio account. Si chiama Amazon Go, è grande 167 mq, ed è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19. L’entrata è come quella della stazione di una metropolitana, con dei varchi che si possono oltrepassare solo e grazie alla app per 2 smartphone del negozio. Poi, una volta entrati non nulla, anche perché tutto è regolato e non è richiesto più sorvegliato da una tecnologia per lo più non visibile, a parte le centinaia di telecamerecentinaia disseminate sul soffitto. Amazon non dice se ha in programma la realizzazione di altri mini-market, ma nel frattempo lo scorso anno la società ha comprato la catena di supermercati salutisti Whole Foods, che conta circa 500 punti vendita in Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Fonte :http://www.ilfattoalimentare.it/


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Bianca nasce con una grave e rara malformazione al

sistema nervoso centrale, la mielomeningocele o spina bifida nel giugno del 2015 all’ospedale Sant’Anna di Torino, e proprio a causa di questa malformazione (che la mamma di Bianca non essendosi mai sottoposta ad alcun esame scopre solo pochi giorni prima del parto) la bambina viene abbandonata dai suoi genitori. Per sua fortuna, però, Bianca ha trovato medici che si sono presi cura di lei ed una nuova famiglia che l’ha accolta ed amata. Grazie ad un intervento eccezionale eseguito dal chirurgo plastico Giovanni Montà, la piccola è riuscita a sopravvivere ed oggi, dopo poco più di due anni e mezzo di fisioterapia, è pronta per camminare. La piccola ora vive con una famiglia che non vede l’ora di adottarla definitivamente.

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Intervista di Vincenzo Torelli

Parlaci un po di te... Sono nato a Hastings, nella Provenza di Hawkes Bay. Ho iniziato a correre con un pallone da rugby appena ho iniziato a camminare. Tutti i bambini del mio quartiere giocavano nei giardini davanti le case sull'erba o sulla strada. Vivevamo in una strada di Calder Sack, aveva una forma circolare con un solo ingresso sulla strada. A scuola poi giocavamo nell'intervallo a rugby, tennis, pallamano, netball, e pallacanestro. E' piĂš difficile giocare o allenare nel rugby ?


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Trovo che giocare sia più facile che essere coach. Ci sono così tante cose a cui si deve pensare quando alleni come gestire i giocatori, la squadra, il club, le famiglie, i partner, le mogli dei giocatori ed il management. Quando si parla di Maori e rugby, la prima cosa che salta alla mente è la mitica squadra degli All Blacks e la danza Haka che i giocatori compiono prima della partita. Ci spieghi il suo significato e quanto aiuti gli atleti a caricarsi ? L'Haka è una danza tradizionale offerta da noi in Nuova Zelanda alla L'Haka squadra ed al paese contro cui stiamo giocando. Noi, e le persone che Hai eseguono l'Haka, esprimiamo lo spirito, l'amore, la forza ed il peso della nostra nazione, e mentre “danziamo” l'Haka cerchiamo di trasmetterlo agli avversari. Questo è il vero signifcato dell'Haka, il peso di una responsabilità ed un dovere che noi Neozelandesi ci portiamo dentro da quando siamo nati. Hai militato tra i club più importanti al mondo fino ad arrivare ad allenare alcune società italiane, tra queste qualche anno fa L'Aquila Rugby. Che ricordo hai di quegli anni e quanto ti ha colpito la tragedia del terremoto ? Della città di L'Aquila distrutta la cosa che ricordo con maggior dolore sono le impalcature che dopo il terremoto comparvero a sostenere le case miracolosamente rimaste in piedi. Mi tornano alla mente i ricordi di quelli che sono morti nel terremoto, le foto di tante persone che campeggiavano sui muri intorno alla città. Una sensazione triste. Ricordo il silenzio sulla città, ed ovunque tristezza. Un signore anziano incontrand

Classe 1970, John Akurangi, detto “Axe”. Uomo di prima linea, sia tallonatore che pilone, ha indossato le maglie dei migliori club neozelandesi – Auckland Marist, Blues, Crusaders e Chiefs – ed europei – Stade Francais e Leicester Tigers – passando per le convocazioni internazionali dei New Zeland Maori All Blacks. Un’esperienza internazionale di spessore prima di lasciare il rugby giocato per intraprendere la carriera di allenatore.


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mi fermò per parlarmi della sua tragedia, della perdita di sua moglie, della casa distrutta e del fatto che non gli fosse permesso di entrare nella sua casa. Distrutto, piangemmo insieme. Siamo diventati amici e ho cercato di fare quel poco che potevo. Il rugby è sicuramente tra gli sport più nobili, si può affermare che è una palestra di vita ? Il rugby oltre ad essere uno sport è uno stile di vita, i valori che questo sport ci insegna da bambini sono inestimabili. Valori che usiamo ogni giorno della nostra vita. Valori che includono responsabilità, onore, rispetto, onestà, umiltà. Tutto questo oltre a portarlo con noi cerchiamo di trasmetterlo agli altri. Sai che esiste il rugby in carrozzina, e se si hai mai assistito ad una partita ? Non ho mai visto una partita di rugby giocata da atleti in sedia a rotelle, ma ho avuto il piacere di incontrare alcuni di loro in aeroporto e di scambiare quattro chiacchiere. Una cosa ho capito, i giocatori di rugby sono tutti uguali, che siano su una sedia a rotelle o no ! John, in tantissimi, e tra questi anch'io, fanno fatica ad immaginare che un atleta come te, una montagna di muscoli, si possa ammalare proprio come ognuno di noi. Ti va di parlare dell'operazione d'urgenza a cui sei stato sottoposto 2 anni fa ? E quanto ti ha aiutato il tuo spirito di combattente ? Il 5 dicembre 2015 venni invitato al World Legends a Dubai per giocare il torneo internazionale di rugby che si tiene ogni anno. Gli organizzatori della squadra, J9 Foundation, sono un'associazione impegnata nella sensibilizzazione sulla malattia della SLA. Il Presidente di questo gruppo è il sudafricano Joost van der Westhuizen, che vinse la Coppa del Mondo nel 1995 con la squadra SthAfrican . Di ritorno da un torneo di golf sponsor della manifestazione, arrivati in albergo non riuscivo più a stare in piedi, portato in ospedale scoprirono che la mia Aorta si era squarciata sotto l'arco della curva della stessa. Ero molto grave, tanto che gli stessi dottori dissero che non sarei sopravvissuto. Oggi ripensandoci dico che forse che più con incoscienza che con coraggio decisi di volare a Milano per farmi operare, i medici arabi erano sicuri che non sarei sopravvissuto. Nel 90% dei casi nelle condizioni in cui ero muoiono immediatamente o in ambulanza prima di arrivare in ospedale. E' una corsa contro il tempo. Oggi posso dire con assoluta certezza che quella decisione di tornare a Milano mi ha salvato la vita, non sarei mai sopravvissuto a Dubai se mi avessero operato lì. Arrivai all'Humanitas di Rozzano a Milano dopo 3 ore di attesa all'aeroporto di Dubai,


Distribuzione gratuita


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Dubai, 6 ore di volo ed un'ora e mezza di macchina. Ricordo che quando arrivai in ospedale avevo una pressione del sangue di 275/145, un medico mi disse "in teoria dovresti essere già morto" ed io gli risposi, "beh, ora sono qui, non commettere errori …". Ridemmo entrambi. In sala operatoria lui e gli altri medici chirurgi operarono per 8 ore riuscendo a salvarmi la vita. Nell'agosto del 2016 poi mi hanno operato di nuovo, 12 ore di intervento, per rimuovere e sostituire l'intera Aorta con un'aorta protesica. E' stato un momento della mia vita molto diffcile, ma grazie a Dio l'ho superato. Il fatto di essere uno sportivo mi ha aiutato sicuramente e l'insegnamento ricevuto dal rugby mi ha fatto capire che queste cose non posso controllarle o tenerle a bada e quindi devo affrontarle con determinazione e sangue freddo. La morte è una di queste. Non ho paura di morire. Noi Maori crediamo che intraprenderemo un nuovo viaggio e che ci uniremo ai nostri amici e parenti che hanno già iniziato prima di noi il viaggio. Cerchiamo di fare ciò che possiamo durante la nostra permanenza terrena, di fare cerchiamo le scelte giuste per noi e per tutti coloro che ci circondano, così che quando sarà arrivato il momento di fare il viaggio, potremmo farlo con la consapevolezza di aver vissuto onestamente, con umiltà, rispetto, ed amore. John, alla fine di questa bella chiacchierata il segreto per fare meta nella vita ? Rimanete sempre sulla retta via, quella costellata di valori. Quando date la vostra parola per fare qualcosa, fatelo sempre. Concentratevi e pensate prima di agire. Siate felici nelle vostre scelte, lavoro, e nella vita.

nel


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A PAGINA 57 L'INTERVISTA IN LINGUA ORIGINALE


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Questo mese Jacopo Tomasi EDIZIONI ERICKSON suggerisce:

Il Manifesto del Metodo Relational Social Work Autore: Fabio Folgheraiter Pagine: 125 Prezzo: 14,00 euro Erickson, 2018 Il Metodo RSW indica a tutti gli esperti del welfare una via maestra: affermare solo ciò che si pratica. Prima di imporre impegnativi cambiamenti esistenziali ad altri, gli operatori sociali, i dirigenti dei servizi, gli amministratori, i formatori e gli stessi studiosi dovrebbero mostrare «come si fa», nel rispetto di una semplice Regola aurea: «Fai a te stesso il bene che tu vorresti che i tuoi simili facessero a loro stessi e agli altri». Lavoro relazionale, sapere esperienziale, reciprocità, corresponsabilità e partecipazione. Sono questi i principi ai quali profondamente s’ispira, per declinarli operativamente, il Metodo RSW. Con l’obiettivo di stimolare la riflessione epistemologica sul senso del Lavoro sociale professionale, Fabio Folgheraiter ne stila un Manifesto di «assiomi e corollari» sintetici. L’intento non è di cristallizzarne le ideenel e perdurante tempo di crisi dei nostri sistemi di welfare, idee e le logiche ma, al contrario, di rilanciare, un dibattito fondazionale attorno a un differente paradigma del «prendersi cura». Spaziando dalle competenze tecniche di guida/facilitazione relazionale a quelle esperienziali; dalle reti istituzionali agli aiuti relazionali diretti; dai modelli di Stato sociale alle logiche di governance, questo piccolo libro condensa utili suggestioni per tutti i Lettori interessati a capire come possano esistere, nelle comunità, sistemi socio assistenziali aperti «al loro senso», più umani e più efficienti nello stesso tempo. La cosa più grandiosa Autrice: Ashley Spires Pagine: 40 Prezzo: 13,50 euro Erickson, 2018 Nato dalla penna di Ashley Spires, pluripremiata autriceillustratrice, questo albo illustrato racconta la storia di un’ingegnosa bambina, che, con l’aiuto del suo inseparabile cane, decide di costruire “la cosa più grandiosa”. Ma l’impresa non è semplice come sembra, e la piccola sta per mollare. Per fortuna, il suo amico le darà la carica giusta per riprendere in mano martello e cacciavite e portare brillantemente a termine il suo progetto. Attraverso le attività proposte all’interno della guida per l’adulto, sarà possibile stimolare nei bambini la consapevolezza delle loro possibilità e dare loro il sostegno necessario per crescere senza stereotipi di genere.


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Allenamento cognitivo a circuito Training per il potenziamento delle abilità intellettive in adulti e anziani Autrice: Laura Pedrinelli Carrara Pagine: 359 Prezzo: 23,00 € Erickson, 2018 Cause di natura molto diversa, come patologie, traumi o il fisiologico avanzamento dell’età, possono portare le persone ad avere bisogno di riabilitare o mantenere attive le proprie funzioni cognitive. Da questa esigenza nasce il programma Allenamento cognitivo a circuito, che grazie a un lavoro strutturato, selettivo e continuato aiuta a prevenire la perdita o a limitare l’alterazione di specifiche abilità intellettive in adulti e anziani. Il training è costituito da 14 moduli, in cui si ripetono, con livelli di difficoltà crescente, otto tipologie di esercizi che stimolano le seguenti categorie cognitive: • Orientamento spazio-temporale

• Memoria a breve e a lungo termine • Ragionamento astratto, verbale e numerico • Percezione • Attenzione selettiva, sostenuta e divisa • Creatività • Linguaggio (riconoscimento e classificazione, abilità verbale, comprensione e produzione) • Competenza emotiva.

Il volume rappresenta un valido strumento per gli operatori che si prendono cura degli anziani o di chi necessita di una riabilitazione cognitiva. La grafica chiara e le consegne semplici e immediate rendono il libro di facile fruizione anche da parte del soggetto, che, tramite la metodologia a circuito, può svolgere il programma in completa autonomia. Attraverso la ricerca e la verifica delle risposte corrette, viene stimolata infine un’altra categoria cognitiva, quella dell’apprendimento.


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OGGI VI PARLO DI........ Rubrica di Raffaella Fanelli

L'inferno bianco «La visibilità divenne nulla, come ciechi i marciatori continuarono a camminare affondando fino al ginocchio, piangendo, bestemmiando, con estrema fatica avanzando di trecento metri in mezz'ora. Come ad ogni notte ciascuno credeva di morire di sfinimento sulla neve, qualcuno veramente s'abbatteva e veniva ingoiato dalla mostruosa nemica, ma la colonna proseguì nel nero cuore della notte.» Tratto da Mille gavette di ghiaccio.

Ad

ogni passo affondano nella neve alta rischiando di perdere la scarpe nel mare bianco. Ad ogni passo la gambe diventano sempre più pesanti per la fatica e per il freddo. Solo il desiderio e la speranza di dare una svolta alla loro vita li aiuta a non desistere e a non arrendersi. Dopo che sono state chiuse le frontiere di Ventimiglia, Como ed il Brennero, i migranti ed i rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa hanno cercato altre strade. Una di queste passa attraverso la Val di Susa per raggiungere la Francia attraverso i passi alpini. Questa strada però, con il sopraggiungere dell’inverno diventa particolarmente pericolosa. Questi luoghi che per i turisti, equipaggiati di tutto punto per affrontare freddo e neve, sono meta di vacanze invernali, diventano invece per coloro che arrivano da paesi poveri o in guerra, un vero e proprio inferno bianco. Con le scarpe rotte partono da Bardonecchia alle prime luci dell’alba, quando non ci sono ancora i controlli, la meta è la Francia che non li vuole. le prime parti del corpo a raffreddarsi sono i piedi perché invece di caldi doposci, i “disgraziati” che intraprendono il viaggio in questo inferno bianco, indossano malridotte scarpe


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scarpe da ginnastica e strati di calze che in breve tempo si inzuppano ed iniziano a gelare. Camminare in montagna li fa sudare, ed ogni volta che si fermano per riposarsi il sudore gli si ghiaccia addosso, scuotendoli per il freddo. Sono costretti, e non di rado, ad accucciarsi nella neve per nascondersi dai gendarmi che hanno intensificato i controlli. Molte volte perdono le scarpe, i guanti rischiando il congelamento e, nei casi più gravi, l’ipotermia. Questo è il percorso alternativo che i migranti hanno trovato dopo la chiusura del confine di Ventimiglia. I migranti che arrivano alla stazione di Bardonecchia sono accolti ed aiutati dall’associazione Rainbow 4 Africa la quale ha attivato un presidio sanitario notturno presso la sede del Soccorso Alpino di Bardonecchia che porta cure, conforto e riscalda chi tenta di scappare. I volontari del Soccorso alpino della Valle sono quotidianamente impegnati in attività di ricerca e di soccorso che, a causa delle forti nevicate, diventa sempre più complicato. In loro aiuto, ci sono anche i sindaci della valle, i prefetti e le forze dell’ordine. La situazione poi diventa ancora più complicata perché le forze dell’ordine francesi cercano in tutti i modi di respingere queste persone che cercano di passare attraverso i boschi e di percorrere sentieri sempre più nascosti per non essere intercettati. I respingimenti da parte delle autorità francesi stanno però mettendo a dura prova l’operato dei volontari, infatti tra coloro che vengono rimandati stati anche dei minori non indietro ci sono accompagnati che per legge dovrebbero essere presi in incarico dai servizi sociali del territorio in cui è rinvenuto lo stesso minore. Questa situazione sta diventando molto difficile da gestire per queste realtà montane perché dovrebbe essere affrontate a livello governativo. Per alcuni la meta non è né l’Italia, né la Francia, ma la Germania e l’Inghilterra dove li aspettano amici e parenti, per altri, purtroppo, il sogno si infrange a pochi metri dalla meta. La disperazione è molto più forte del


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forte delle intemperie. Molti hanno già dovuto affrontare deserti, zone di guerre e subito torture, attraversato il mare su delle vere e proprie bagnarole guidati da persone senza scrupoli, quindi, di sicuro non sarà certo una montagna ed un muro di neve a fermarli. Nei piccoli centri la diffidenza nei confronti di queste persone è ancora più marcata, ci dovrebbe essere un piano di accoglienza diffusa, si eviterebbero così i ghetti e la sensazione di invasione, sempre molto pericolosa da entrambe le parti. L’integrazione, non solo a livello sociale, ma anche lavorativo, verrebbe così facilitata. In quest’ottica possono nascere delle opportunità soprattutto per quelle aree che sono in difficoltà economica e demografica e supplirebbero la mancanza di manodopera locale. Se tutto ciò fosse meno legato allo spontaneismo ed alla buona volontà di pochi e diventasse sistema si uscirebbe dalla perenne situazione emergenziale che in Italia è purtroppo diventata la norma. Foto de IL FATTO QUOTIDIANO, LA STAMPA, MOUNTIVE, OUESTFRANCE e Luca Perino




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Quindici faccine che con le spalle ben dritte, guardavano attente la lavagna e il quaderno, durante i lunghi mesi d’inverno mentre la maestra con un filo di voce dettava una dopo l’altra le divisioni e i molti problemi da consegnare per l’interrogazione e c’era davvero poco da fare polemica e guai a credere di fare i furbetti. Con le lenti giù, sulla punta del naso e le mani nervose dietro la schiena Fratel Corradino controllava che tutti scrivessero quanto sulla lavagna veniva scritto e chi suggeriva. Neanche una mosca, osava volare nella classe, per timore di perder la ricreazione o la merenda e, a dirla tutta neppure un colpo di tosse o sternuto si sentiva durante le nostre lezioni che a volte a esser sinceri erano davvero noiose e pesanti .

A volte a me sembra ancora di vederli i miei scalcinati compagni di scuola e d’udire il gran baccano degli apparecchi e delle stampelle al liberi tutti allo squillo della campanella. Ricordo i colpi di sonno improvvisi e la fatica di scrivere sotto dettatura e la disposizione dei banchi nell’aula illuminata da grandi finestroni che rendevano difficile non essere visti, neppure per chi era nell’ultimo banco.


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VITE IN CERCA DI AIUTO Rubrica a cura di Rita Venturoli per PARADA

Ogni anno circa 20 città, 100 scuole, 150 famiglie e 80.000 persone in Italia vengono coinvolte nel nostro progetto. Nel corso di questi anni a Bucarest molti giovani sono riusciti a lasciare la strada, hanno ripreso a studiare o lavorare iniziando a guardare al futuro con speranza. Come ogni mese vi proponiamo una delle nostre storie. Come ben sapete sono fatti reali che succedono ogni giorno sia all'interno della Fondazione Parada di Bucarest che sulle e sotto le strade della capitale rumena.

MOLTI BAMBINI RISCHIANO NEL 2018 DI NASCERE IN STRADA! “Nella Bucarest di oggi, capitale tutto sommato benestante di un paese membro dell’Unione Europea, troviamo ancora ragazzi perduti”

Nella città di Bucarest la situazione per i bambini di strada si fa sempre più difficile. Nel nuovo anno, secondo le ultime stime di Save the Children ci sono tra 1200 / 1500 bambini e ragazzi di strada, molti purtroppo continueranno a nascere in queste condizioni. Sono bambini che cominceranno così la loro vita, in strada o in case occupate abusivamente, vivendo in situazioni di grave disagio sociale dipendendo dagli aiuti per sopravvivere. Solo pochissimi di questi bambini avranno la


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bambini avranno la possibilità di essere seguiti da strutture sanitarie, mentre la maggior parte sarà a forte rischio di malattie infettive, esposti a droghe e prostituzione con altissime percentuali di morire in giovane età. Sulla strada le cond condizioni igieniche sono molto scarse e rappresentano un terreno fertile per la diffusione di malattie come la tubercolosi, l’epatite e l’HIV, alle quali i bambini sono particolarmente vulnerabili. Nessun bambino dovrebbe nascere in posti come questi.

Le organizzazioni come Parada stanno facendo tutto quel che possono, ma i bisogni sono semplicemente enormi e non abbiamo risorse e fondi sufficienti per garantire ad ogni madre e ad ogni bambino le cure che necessitano. In un paese come la Romania, anche se in Unione Europea, c’è bisogno urgentemente di aiuti per continuare ad erogare gratuitamente servizi sociali per i bambini vulnerabili e le loro famiglie, rispondendo in questo modo alla mancanza di servizi sociali anche in un Paese membro dell’Unione Europea! __________________________________________________________________________________________________ ____________________

A Bucarest, gestiamo un centro diurno e seguiamo circa 600/700 persone, offriamo un’unità mobile per servizi socio-sanitari, un servizio scolastico, un programma di arte sociale e uno sportello di inserimento professionale. Provvediamo continuamente alla distribuzione di cibo, kit per l’igiene, vestiti e coperte calde per affrontare l’inverno. Per conoscere i nostri progetti attivi e conoscere i nostri servizi visita il nostro sito


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CI INF ORMANO CHE.... RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO da : Juan Guidi

Il

progetto Disabilitá In Movimento riprenderà vita Sabato 24 Febbraio con un evento all'interno dell'associazione RETEECOSOCIALE dedicato ai disabili ed ai malati cronici a cura di Renee Polesel caregiver ed esperta di disabilità e sanità. Si parlerà di autismo e sessualità assistita al disabile e del progetto inclusivo di sostegno nel sostegno che Nicola Giannasso presidente dell' associazione MONELLI RIBELLI tratterà assieme a Juan Guidi presidente dell'associazione RETEECOSOCIALE L'appuntamento è quindi Sabato 24 Febbraio a Milano alle ore 20,30 presso la Casa delle Associazioni in Piazza Stovani 3. Ci aspettiamo di trovarvi assieme alle persone malate croniche e disabili in modo che possiate dibattere, chiedere e soprattutto INFORMARVI, perchè questo è il nostro obbiettivo in primis. A presto!



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Selezionate per voi da Serafina Bruna Raffaele

Questo mese vi parlo di iscrizioni online per l'anno scolastico 2018 – 2019 e del conto corrente senza spese Mandato definitivamente o quasi in soffitta il modulo cartaceo, (alla scuola dell’infanzia ci si iscrive ancora alla vecchia maniera) i genitori per iscrivere i propri figli a scuola devono fare tutta la procedura online su un' apposita sezione del sito del Ministero dell’istruzione. Dal 9 gennaio, è già possibile registrarsi sul portale dedicato alle iscrizioni online per le classi prime di scuola primaria e secondaria di I e II grado (www.iscrizioni.istruzione.it). Poi, dalle dalle 8:00 del 16 gennaio alle 20.00 del 6 febbraio 2018, sarà possibile invece invece fare l’iscrizione vera e propria. Le iscrizioni online riguardano anche i corsi dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito), mentre per le scuole dell’infanzia la procedura, come già precedentemente accennato è già ancora cartacea. Ma vediamo nel dettaglio cosa bisogna fare. Per accedere al servizio Iscrizioni on line è necessario avere un codice utente ed una password. Le credenziali (codice utente e password) si creano attraverso la registrazione. Se in possesso di un'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) si può accedere con le credenziali del


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del gestore che ha rilasciato l'identità. Se si è un docente in possesso di credenziali Polis, si possono utilizzare le stesse. Per accedere alla domanda di iscrizione occorre conoscere il codice della scuola o del Centro di Formazione Professionale (CFP) prescelto. Potete trovare il codice della scuola/CFP attraverso il link presente sul portale http://www.iscrizioni.istruzione.it , Poiché è possibile indicare nella domanda, elencandole in ordine di preferenza, fino a tre scuole o percorsi di istruzione, e che, nel caso di istruzione superiore, possono indifferentemente riguardare l'istruzione statale e/o l'istruzione e la formazione regionale, i codici da conoscere potrebbero essere tre. Sul portale è comunque descritto, in maniera molto comprensibile, come compilare l'iscrizione. La domanda, una volta inviata alla scuola, non può più essere modificata. In caso occorresse apportare delle modifiche, è necessario quindi contattare la scuola destinataria della domanda che può restituirla, sempre attraverso il portale. In caso di problemi è possibile inoltre contattare la scuola di destinazione che fornirà il proprio aiuto anche compilando la domanda on line per conto delle famiglie.

Si chiama 'conto corrente base', ed è il conto corrente senza spese Grazie al Decreto legislativo n°37 del 2017 che recepisce la Direttiva UE n°52 del 2014, viene stabilito per legge il diritto per tutti i cittadini europei di aprire un rapporto di conto corrente su tutto il territorio della UE senza alcun tipo di discriminazione legata principalmente ai costi. In parole povere significa che il conto corrente base avrà costi molto bassi, e per alcune categorie nessun costo. Secondo le nuove disposizioni, tutte le banche saranno obbligate a munirsi e ad offrire ai clienti un conto corrente base – questa la denominazione – che permetta loro di fare operazioni semplici come i bonifici. Dotato di bancomat, il conto corrente base, avrà un canone “ragionevole” e sarà completamente gratuito per i meno abbienti, ovvero quei soggetti o nuclei familiari il cui Isee non sia superiore a 11 mila e 600 euro annui. Anche per i pensionati è garantita la possibilità di aprirlo gratis: tutti coloro che hanno trattamenti n


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trattamenti non superiori all’importo lordo annuo di 18 mila euro ne sono infatti i diretti destinatari. D’ora in poi, dunque, le banche dovranno garantire ai consumatori che utilizzino conti di pagamento, maggiore trasparenza, informativa, procedure semplificate per il trasferimento del conto stesso ed un regime tariffario agevolato nel caso di apertura di un conto di pagamento con caratteristiche di base. Il conto base di pagamento potrà essere utilizzato per l’esecuzione di operazioni semplici quali, ad esempio, ricevere un bonifico o effettuare pagamenti. I servizi base che dovranno essere compresi nel conto base, e vanno dalla ricezione di un bonifico sul proprio Iban alla possibilità di effettuare pagamenti come utenze o tasse, dovrà inoltre anche essere compreso l’utilizzo di una carta di debito (bancomat). Non saranno quindi incluse tutte le operazioni connesse alla gestione del risparmio. Nei contratti del conto base dovrà essere chiaramente indicato il numero di operazioni entro le quali il conto corrente sarà gratis e quale sarà invece il costo delle singole operazioni una volta superata questa soglia. Fonte : https://quifinanza.it/



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Tell us a little about yourself ... I was born in Hastings in the Provence of Hawkes Bay. I started running with a rugby ball when I could walk. All of the children in our street would play out front of our homes on the grass and sometimes on the street. We lived in a Calder Sack street. A street that was in a circular shape with only one entrance to the street. At school we would play games at interval, rugby, tennis, handball, netball, basketball. Is it more difficult to play or train in rugby? I find playing easier than coaching. There are so many finer details that are required by you to manage as a coach for the players, the team, the club, the families, partners, wives of the players and management. When it comes to Maori and rugby, the first thing that comes to mind is the legendary All Blacks team and the Haka dance that players play before the match. Can you explain its significance and how much do you help athletes to load? The Haka is a traditional challenge offered by us in New Zealand to the team and country that we are playing against. We as people who perform this Haka carry with us the spirit, Love, strength, and weight of our nation as we perform the Haka and we place all of this onto the opposition. We accept this as our duty and our responsibility and we carry this with us voluntarily. You played among the most important clubs in the world until you get to train some Italian companies, among them some years ago L'Aquila Rugby. What memory do you have of those years and how much did the earthquake tragedy strike you? L’Aquila city was destroyed. Scaffolding holding up the city. Memories of those that died in the earthquake on walls around the city. It was a sad feeling. Silence in a city. Sadness everywhere. An older man in one of the first days I was in L’Aquila stops to talk to me and we discuss his tragedy. His loss of his wife, his home destroyed, he is not allowed to go into his home of 40years. He is destroyed. He cry’s with me. We became friends and I tried to do what little I could.


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Rugby is certainly among the noblest sports, can you say it's a gym of life? Rugby is a sport, that we must never forget. But rugby is a lifestyle, the values that this sport gives us as children, men, women... as people, is invaluable. Values that we use everyday in our lives. Values that include responsibility, honour, respect, honesty, humility... These values we learn from our sport of rugby and we carry these with us into our lives to pass on to others and to use in our lives. You know that there is rugby in a wheelchair, and have you ever witnessed a game? I have never watched the game of wheelchair rugby but I have had the honour of Meeting the players and spending time with them at the airport. Rugby players are the same, even if in a wheelchair or not...!!! Values and humility. John, in so many, and among these too, are struggling to imagine that an athlete like you, a mountain of muscles, can get sick just like any of us. Would you like to talk about the emergency operation you were subjected to 2 years ago? And how much did your spirit of fighter help you? In 5 December 2015 I was part of a World Legends invitation team to play in Dubai at the international rugby tournament held there each year. The team organizers, J9 Foundation, is a group committed to supporting and bringing awareness to the public of the illness Multi Neuron Disease. The head of this group was Joost van der Westhuizen. A South African representative who was Part of the SthAfrican team that won the World Cup in 1995. We were at a sponsors golf tournament in Dubai (of which my partners and myself won) and afterwards we returned to the hotel. I was unable to get on my feet and they called the ambulance. I was taken to the hospital where they found that my Aorta had ripped open under the arch of the curve of my Aorta. The doctors said I wouldn’t survive. I choose to return to Milan for my operation of which the doctors where sure that I wouldn’t survive. 90% fatality rate 90% of these die either immediately or in the ambulance on the way to the hospital. These statistics say that a person does not have a lot of time. I decided to return to milan and took the chance to make it back. I would never have survived in Dubai had they operated there. We found the best doctors in Europe for this operation were in Rozzano Humantitas.


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I arrived at Humanitas after a 3 hour wait in Dubai airport, 6 hour flight to milan, 1hour 30min in the car to go to the hospital. I arrived with a blood pressure of 275/145. The doctor said “in theory you should already be dead”... I said, “well I am here now, don’t make a mistake...” and we both laughed. These doctors worked on me for 8 hours to save my life. In August 2016 they operated again, 12 hours, to remove and replace my entire Aorta with a prosthetic Aorta. This also was a difficult moment. Rugby has helped me learn to not stress over things I can not control or direct. Death is one of these things. I am not Afraid to die. Maori believe that we pass on to another journey and that we join our friends and family that have already started their next journey. We do what we can in our time, we make it the right choices for us and everyone around us, when it is our time to take the journey, we can do this with the knowledge that we have lived honestly, with humility, respect, and love. The secret to make a goal in life? Stay on the road of good do something, do it. Be happy in your

values. When you give your word to Concentrate and think before we act. choices, your work, your life.




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