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No ad una scuola asservita alle logiche di profitto dei padroni
sgravi fiscali che ricevono le aziende nei primi mesi di lavoro se assumono unə studentə che ha fatto alternanza. Inutile dire che dopo la scadenza del contratto non ci si può aspettare un rinnovo. L’inutilità dei PCTO è causata da una mancanza di ascolto e dialogo, una mancanza propria di tutto il sistema scolastico.
I PCTO hanno anche dimostrato quanto possano essere dannosi per l’incolumità dellə studentə.
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Uno dei motivi che ha spinto lə studentə del nostro liceo ad occupare è la protesta contro i PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento). Le “esperienze lavorative” previste consistono, nel migliore dei casi, nel seguire corsi inutili che non rispecchiano gli interessi e le inclinazioni dellə studentə. Altrimenti lə ragazzə, soprattutto di tecnici e professionali, sono portatə a lavorare senza retribuzione in aziende e a svolgere mansioni lunghe e ripetitive che di certo non aiutano lə studentə a comprendere il funzionamento del mondo che dovrà affrontare una volta finito il percorso di studi. Questi percorsi non aiutano, come dicono, all’inserimento dellə studentə nel mondo del lavoro e, se lo fanno, è un inserimento passivo, fatto di sfruttamento e subordinazione. Non forniscono una concezione di lavoro sicuro, retribuito e consapevole ma appoggiano l’assenza di tutele e diritti. La scuola, invece di dare ascolto allə suə studentə, asseconda le necessità delle aziende e di chi ne è a capo, fornendo manodopera gratuita. Così facendo abbandona la sua funzione didattica e, invece di formare lə suə studentə ad avere una visione critica e consapevole del mondo e ad opporsi ad un sistema individualista volto solo al profitto dei padroni, li forma ad adattarsi a questo sistema. Lə studentə non sono spintə ad imparare, a colti vare le proprie passioni e a realizzare il proprio futuro ma a raggiungere un numero di ore sufficiente per l’ammissione all’esame di Stato. Ore che non danno nemmeno molte prospettive di un contratto futuro: il massimo che ci si può aspettare è un contratto a breve termine che può sembrare allettante ma che è offerto solo per gli

Nel 2022 Lorenzo, Giuseppe e Giuliano hanno perso la vita durante le ore di scuola lavoro e gli altri incidenti non fatali potrebbero essere centinaia. Da quando, nel 2015, l’alternanza scuola-lavoro è diventata obbligatoria, le scuole hanno iniziato a “rincorrere” le aziende invece che sceglierle con cura e accertarsi che fossero sicure e pronte ad accogliere lə studentə. Questi ultimi inoltre vengono portatə a svolgere un lavoro senza essere statə preparatə e protettə a dovere dai rischi che questo comporta. Rischi a cui non dovrebbero neanche sottoporsi. Rischi imposti dalla scuola, un ambiente che dovrebbe essere sicuro, volto alla crescita di una persona, e che invece impone a centinaia di studentə lo sfruttamento e ha già procurato a tre di loro la morte.