3 minute read

Primarie in Puglia, Capone su Schlein: «Parla ai cittadini»

L’intervista alla presidente del Consiglio regionale: «Adesso recuperiamo la fiducia di chi si è sentito tradito dal Pd».

Soddisfatta per l’esito in Puglia

Advertisement

LOREDANA CAPONE

Dal 2020 è la presidente del Consiglio regionale della Puglia. È la prima donna a capo dell’assemblea di via Gentile

La scheda

Lavoro, disuguaglianze, ambiente e diritti (civili e sociali). Queste le proposte della mozione di Elly Schlein che hanno convinto la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone.

Il capo dell’assemblea di via Gentile ha così deciso di sostenere la ex numero due di Stefano Bonaccini alla Regione Emilia-Romagna, in occasione delle primarie di domenica 27 febbraio.

Si ritrova nel modo di fare politica di Elly Schlein, convinta che la neosegretaria pensi «non al potere, ma ai cittadini».

Elena Ethel Schlein ha 37 anni ed è nata a Lugano, nel Canton Ticino, Svizzera. Nel corso della sua carriera politica ha aderito a diverse formazioni di centro-sinistra e di sinistra, ricoprendo l’incarico di europarlamentare dal 2014 al 2019 per il Pd. Nel 2020, si è candidata alle regionali dell’Emilia Romagna, venendo eletta nel Consiglio regionale. È stata vicepresidente della giunta guidata da Stefano Bonaccini fino al 24 ottobre 2022, quando è stata eletta alla Camera dei Deputati come indipendente nella lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista. Dopo le dimissioni di Enrico Letta, si è candidata alla segreteria nazionale, tornando nel partito dopo sette anni di assenza. È la prima donna a guidare il Pd, di cui rappresenta la guida più giovane. Il suo mandato inizierà ufficialmente il 12 marzo, con la votazione dell’assemblea del partito. Nella mozione ha puntato molto su ambiente, lavoro, immigrazione e diritti civili. (C. Z.)

Come cambia il volto del Pd?

“È la prima volta che una donna guiderà il Pd e questa è già una profonda novità nel panorama politico italiano. Si tratta di una donna giovane, competente, che ha dimostrato di saper interloquire con la gente sui temi fondamentali del Partito democratico”. Ora, con la guida Elly Schlein, l’asse ideologico del Pd potrebbe spostarsi più a sinistra?

“Questa mi sembra un’affermazione estremamente astratta. Il Pd parte dalle persone in difficoltà per risolvere i loro problemi. I soggetti che hanno più difficoltà a emergere, oggi, nel nostro Paese sono i giovani e le donne. Se tutelarli significa essere di sinistra, è evidente che il Pd si mette a sinistra. Da donna e militante cattolico-democratica, credo invece che siano semplicemente i temi importanti da affrontare”.

Secondo lei, la neosegretaria riuscirà a tenere unite le varie correnti del partito?

“Sono certa che ci proverà. Occorre il sacrificio di lavorare per l’unità e serve la fiducia nel valore dell’unità. In questa agibilità politica si ritroverà la possibilità di lavorare tutti insieme”.

Per lei, ora si fa più concreta la possibilità di creare un campo largo a sinistra, magari iniziando a dialogare con il Movimento 5 Stelle?

“Il Pd deve dialogare con tutti, anche perché il tema delle alleanze è un problema succes- sivo. Oggi dobbiamo recuperare la fiducia dei tanti che si sono sentiti traditi dalle scelte del Pd, che non hanno rispecchiato i valori per cui il partito è nato. E mi riferisco alle politiche che hanno portato al Jobs Act, alla mancata difesa dell’ambiente e del paesaggio”.

Si riferisce a quelle attuate durante l’epoca renziana?

“Sì, molte di quelle politiche non hanno corrisposto a un sentire comune non solo del Pd, ma di tutti i cittadini. Per questo dico che prima bisogna riconnettersi con quei valori e poi le alleanze verranno da sé”. Alleanze con chi?

“Ci si ritroverà con chi vorrà condividere questo percorso, sposando le nostre idee”. Appena eletta, Elly Schlein ha chiesto le dimissioni del ministro Piantedosi, dopo la vicenda di Crotone. Come giudica questa prima mossa della neosegretaria?

“In qualsiasi altro Stato, dopo quelle dichiarazioni, un ministro si sarebbe dimesso. È giusto chiedere a questo Governo di tenere la barra dritta rispetto alle disposizioni della Costituzione e dei trattati. La stessa cosa vale anche per il ministro Valditara, per le dichiarazioni contro la preside senza prendere posizione su un’aggressione avvenuta all’esterno di un liceo”.

Come giudica il risultato delle primarie in Puglia?

“Penso che la proposta di Schlein sia stata molto apprezzata. Bonaccini aveva dalla sua la forza del sostegno di molti amministratori. Nonostante ciò, con Elly e con tanti militanti e simpatizzanti abbiamo ottenuto un grande risultato”.

Nella nuova assemblea nazionale, i 33 delegati pugliesi che spazio riserveranno al tema dell’autonomia differenziata?

“Continueremo a contrastare la proposta del ministro Calderoli, poiché la riteniamo inidonea per la risoluzione dei problemi del Paese. Anzi, continuerà ad aggravarli, a partire dal rapporto tra Nord e Sud per arrivare all’economia, al lavoro e ai diritti sociali di

This article is from: