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Tu studente hai problemi? Adesso c’è lo psicologo

I NUMERI
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Nel 2022 in 653 hanno compilato la richiesta sul sistema informatico del servizio. In 288 hanno iniziato la terapia
Il passaggio dall’istruzione obbligatoria delle medie superiori a quella universitaria continua a essere il vero rito di iniziazione all’età adulta per molto giovani di tutto il mondo. La conquista della laurea può contribuire a costruire la nostra futura carriera e un singolo foglia di carta di pochi grammi, nella nostra testa arriva a pesare chili di ‘sangue, sudore, lacrime e tribolazioni’. Rimanere ingabbiati tra esami impossibili e i propri demoni è piuttosto facile, soprattutto se dall’altro lato si hanno le aspettative della famiglia, a cui è difficile raccontare il proprio disagio. Per questo motivo l’Università ‘Aldo Moro’ di Bari, seguita da altri atenei di tutta Italia, ha potenziato nel dicembre 2021 il servizio di counseling psicologico che prova a sciogliere dubbi e paure che rischiano di bloccare lo studente ancor prima del vero ‘boss di fine livello’ della sua vita. I dati sono incoraggianti: nel primo anno di attività gli accessi registrati sono sei volte maggiori rispetto al passato.

Nel 2022 sono state 653 le richieste fatte te- lematicamente, mentre gli utenti giunti in accoglienza sono stati 288.
Per chi non ha la fortuna di essere un pendolare, è la prima vera occasione per essere indipendenti: niente più “Questa casa non è un albergo per fare quello che vuoi” perché, oltre a dover imparare a pulire, cucinare, lavare e stirare, bisogna saper gestire gli impegni accademici che ci portano a stare fuori dalla nuova casa. Allo stress da ambientamento, si aggiunge quello dei nuovi ritmi, del nuovo metodo di studio e del sentirsi isolato, lontano da quegli amici che possono aiutare a ‘decomprimere’ un pochino. È proprio qui che possono, e devono, intervenire gli psicologi e gli psicoterapeuti in forza al servizio, attivo non solo al terzo piano dell’ateneo (che funge da quartier generale), ma anche nei locali del Campus, di Medicina, Giurisprudenza, Economia, Veterinaria, oltre alle sedi distaccate di Taranto e Brindisi.
Nove sportelli che rendono il campus barese il primo del centro-sud del Paese ad aver dedicato tanto tempo e denaro al benessere psicologico dei propri utenti. Provando a chiedere agli studenti delle sedi baresi se conoscessero il servizio, la metà di loro ha risposto in maniera positiva. Un buon risultato rispetto a qualche anno fa: se negli ultimi anni la figura dello psicologo è stata quasi totalmente sdoganata e sollevata dal classico cliché dello ‘strizzacervelli’ di film e serie tv, bisogna ‘ringraziare’ la bolla dei due anni di Covid, in grado di farci accettare come il nemico più subdolo sia quello che a poco a poco avvelena la mente. Tra gli esperti che prestano servizio all’Ateneo di Bari, abbiamo intervistato la responsabile dell’Unità Operativa del Counseling Psicologico, la dottoressa Maria Cristina Epifani. “Il counseling psicologico sta riscuotendo un ottimo successo, tant’è che a volte le richieste si accumulano e ci troviamo a dover mettere ‘in coda’ i ragazzi – esordisce la psicologa e psicoterapeuta – Il trend è stato confermato nel primo trimestre del 2023 (dicembre 2022-febbraio 2023) con un incremento degli accessi del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. L’attivazione del percorso di counseling è facile e intuitivo. Per avviare la procedura di accettazione basta accedere al sito dell’università, procedere nella sezione studenti e cliccare sulla voce ‘Servizio di counseling psicologico’.

Dopo aver compilato il form, allo studente viene dato un appuntamento per un primo colloquio che serve allo specialista per inquadrare le necessità il tipo di intervento. “Da qui si apre un ventaglio di tre percorsi diversi – prosegue la dott.ssa Epifani - tutti comprendenti cinque incontri, ai quali segue un meeting di follow up a distanza di un mese”. Il primo mira ad aiutare lo studente a superare la propria fragilità emotiva; il secondo è un ‘percorso clinico’ finalizzato al- l’esplorazione del proprio io e alla gestione dei conflitti interni. I dati raccolti hanno dimostrato che le principali motivazioni che spinge gli studenti a rivolgersi agli specialisti sono ansia, depressione e panico, seguiti dai conflitti interiori legati alle incertezze del proprio futuro.
Infine una sorta di training di gruppo focalizzato sul rivitalizzare la motivazione allo studio e cercare un metodo. “Dove non è possibile arrivare con il nostro intervento –conclude la responsabile dell’Unità Operativa del counseling – abbiamo stretto accordi con strutture specializzate del territorio (come Pta e Cel) dove lo studente può affrontare il proprio malessere con serenità, insieme alla famiglia. Negli ultimi mesi sono state aperte anche alcune ‘resting room’, ambienti concepiti per allontanarsi dalla frenesia della vita universitaria e trovare la possibilità di decomprimere. Infine particolare rilievo al percorso dedicato alle sensiblità sull’orientamento sessuale e alle identità di genere.
Una università sempre più a misura di studente che, tra una sessione di esami e l’altra, deve essere in grado di vivere serenamente la propria vita universitaria tra alti e bassi. Le sfide sono sempre all’ordine del giorno ma bisogna imparare ad affrontarle con gli strumenti giusti
Dove Rivolgersi
Psicologi e psicoterapeuti hanno un proprio sportello in diverse sedi decentrate, anche a Taranto e Brindisi