Anno 50, numero 184
Qui Ticino...
...a voi missionari
dicembre 2018 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org
Buon Natale e Felice 2019
Notizie ed avvisi Calendario Mariano Missionario Sabato, 22 dicembre 2018 Giornata dedicata alla Preghiera Perenne. L’invito è quello di unirsi in preghiera in famiglia o nella propria comunità parrocchiale. Giovedì, 27 dicembre 2018 Celebrazione del “27” in famiglia. Domenica, 27 gennaio 2019 Alle ore 19.30 incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio con Santo Rosario e Adorazione. Domenica, 24 febbraio 2019 Tombola all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio, a sostegno di progetti missionari. Inizio ore 14.00. Mercoledì, 27 febbraio 2019 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio. Ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella Biblioteca San Damiano segue l’incontro missionario.
Vita dell’Associazione...
Domenica, 24 marzo 2019 Dalle ore 14.30, ritiro spirituale a Cademario, presso il Monastero delle Suore Clarisse.
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Sabato, 27 aprile 2019 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio. Ore 19.30 Santo Rosario meditato e Adorazione. Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’incontro missionario. Lunedì, 27 maggio 2019 Incontro mensile nella chiesa Santa Maria di Mendrisio. Ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’Assemblea Annuale Ordinaria e l’incontro missionario.
Domenica, 24 febbraio 2019
TOMBOLA
Oratorio Santa Maria di Mendrisio ore 14.00 a sostegno dei progetti missionari
Dal 30 novembre al 20 dicembre 2018, presso il nostro Segretariato, in via Carlo Croci 6 a Mendrisio, ci sarà un “mercatino natalizio permanente” dove si potranno trovare candele, biglietti augurali fatti a mano, biscotti casalinghi, marmellate, artigianato proveniente dalle missioni e altre idee regalo! Grazie per il sostegno che ci date anche mediante i vostri acquisti! Il comitato
Se ci diamo una mano, i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno.
Gianni Rodari
Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Letizia Bernaschina, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.
Natale: Cristo si è fatto compagno della nostra esistenza
Cristo si è fatto compagno della nostra esistenza, cammina accanto a noi perché sa che siamo fragili e con la sua grazia ci sostiene. Gesù, il Figlio di Dio, che ha assunto la natura umana, è presente nei piccoli, nei semplici, negli ultimi, nei bisognosi, in chi soffre nel corpo e nello spirito. È stato Lui stesso a scegliere come primi missionari dei pastori, a cui prima di altri era stato dato l’annuncio del grande avvenimento: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,11). È consolante pensare che Dio vive accanto a noi; ma noi ora non attendiamo più il Cristo che viene nella carne, perché sappiamo che è già venuto: è
qui adesso! Forse non abbiamo ancora capito che nel Natale, mentre facciamo memoria della prima venuta del Signore, siamo chiamati ad attendere il suo ritorno glorioso alla fine dei tempi; è ciò a cui il nostro cuore dovrebbe aspirare maggiormente. Chissà se qualcuno di noi si è accorto che in fondo lo diciamo ogni domenica (e ogni giorno) nella Santa Messa: “Viviamo nell’attesa della beata speranza”. Desideriamo viverlo bene il Natale e ci rendiamo conto che non è un giorno come gli altri. Ritorneremo a dire e a ridire che Cristo è venuto a salvarci; in che modo ci ha salvati? Lo pensiamo mai? Fatte queste semplici riflessioni, che non hanno nessuna pretesa, mi sorge una considerazione e una domanda: il Signore è venuto, si è fatto compagno del nostro cammino, ci ha insegnato la carità (l’amore), il perdono, la mitezza, la purezza di cuore... Ma noi abbiamo davvero accolto, o accogliamo, Cristo in ogni circostanza della nostra vita? Abbiamo mai veramente ringraziato Dio per l’amore che lo ha portato a darsi completamente a noi? L’augurio che vorrei porgere per questo santo Natale è di iniziare in Cristo un cammino rinnovato a partire da adesso. don Claudio Premoli, assistente
Lettera dell’Assistente...
Natale. È bello e fa tenerezza pensare alla nascita di un bambino: tanto più che, sotto le sembianze di un qualunque neonato, si cela il Figlio di Dio fatto uomo ed entrato nella storia umana per redimerla! “Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Giovanni 1,14). Cristo assumendo la condizione umana è entrato a far parte della nostra vita quotidiana ed ha voluto condividerla provando le nostre gioie e i nostri dolori, le speranze e le ansie, le afflizioni e le consolazioni; insegnandoci però a fare di tutta la nostra vita un’offerta al Padre, per darle un nuovo significato.
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Una casa funzionale e dignitosa per quindici bambini
Progetti per le missioni...
Don George Kerketta, sacerdote da tempo conosciuto dalla nostra Associazione e sicuramente anche da molti nostri benefattori, richiamato in India dal suo Vescovo, chiede aiuto per la ristrutturazione di una casa, dove ospita e aiuta quindici bambini le cui famiglie vivono in estrema povertà e necessità. Cari amici e benefattori, un cordiale saluto a tutti voi! Sono don George Valentine Kerketta. Fino al 2017 ho lavorato presso la diocesi di Lugano. Ho avuto la possibilità di lavorare nelle parrocchie di Chiasso, di Vallemaggia e di Muralto. Il mio vescovo indiano mi ha richiamato e mi ha rupie (moneta indiana) ogni settimana, che equivale affidato una parrocchia che si trova lontano dalla a circa 10 franchi. Manca l’elettricità e usiamo da città, nello stato Jharkhand in India. È una zona di quest’anno pannelli solari. foreste. Il territorio della parrocchia si estende per un raggio di venti chilometri. Ho quattordici villaggi I quindici bambini che convivono con noi presso con quattordici catechisti. Per raggiungere i villaggi la parrocchia sono sistemati in tre piccole stanze; devo spostarmi con il motorino o con la bicicletta. dormono e studiano nella stessa stanza che è Siamo quattro sacerdoti e conviviamo nella casa diventata troppo stretta. Non hanno un bagno. parrocchiale. La casa, utilizzata nel passato come granaio parrocchiale per il riso, necessita di urgenti lavori per ospitare i bambini.
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Presso la casa abbiamo accolto anche quindici bambini le cui famiglie si trovano in estreme necessità. Loro vivono con noi e frequentano la scuola, alcuni quella elementare e altri la scuola media. La scuola media e la scuola elementare sono gestite dalla parrocchia. Due sacerdoti sono impegnati nella scuola media ed uno è impegnato nella scuola elementare. Io mi occupo della pastorale della parrocchia e, secondo la disponibilità di tempo, offro una mano nella scuola. Anche gli altri sacerdoti fanno lo stesso per le attività parrocchiali. Le entrate economiche della parrocchia si basano esclusivamente sulla coltivazione dei terreni. Durante la stagione delle piogge, anche noi sacerdoti siamo direttamente impegnati nel lavoro dell’agricoltura per trovare di che vivere e far vivere. I fedeli ci aiutano con l’offerta del riso. Come entrata abbiamo una media di quaranta chili di riso e 700
Per anni non si è fatto nessun tipo di manutenzione. Vorrei ricostruire altrove la casa per questi bambini e dare loro una residenza più dignitosa. Vi sono grato se potrete aiutarmi a realizzare il progetto. Il Signore vi aiuti e vi sostenga sempre. Vi invio le fotografie della struttura della parrocchia, le attività quotidiane della parrocchia e il preventivo del restauro e ricostruzione della casa con il bagno. Il costo totale previsto nella moneta indiana è di rupie 1’915’000.00 che equivalgono a circa 27’500 franchi. Vi prego di considerare questa mia richiesta per realizzare al più presto questo progetto. Grazie di cuore. Con affetto e augurio di ogni bene. don George Valentine Kerketta
Padre Antonio Berti, missionario Comboniano in Repubblica Centrafricana, è impegnato nella costruzione di una scuola primaria, per dare speranza e un futuro a tanti bambini, ragazzi e giovani di Grimari. Certi che l’educazione e l’insegnamento sono alla base di ogni crescita umana, non possiamo essere insensibili a questa richiesta. Carissimi Amici della Medaglia Miracolosa, sono padre Antonio Berti, missionario Comboniano in Repubblica Centrafricana. Voi di Medaglia Miracolosa mi avete già aiutato in molte altre occasioni e vi ringrazio di vero cuore. Adesso mi trovo a Grimari, una missione a 300 chilometri dalla capitale, nella diocesi di Bambari. L’aiuto che ora chiediamo, noi padri di Grimari, riguarda le scuole. sei classi (ciascuna di 8 x 8 metri) ammonterebbe La situazione scolastica, da noi come in tutto il a 30’000 franchi. Pensiamo di realizzare due Centrafrica, è veramente deplorevole. Non ci costruzioni con tre classi ciascuna. sono maestri; quelli che accettano di insegnare I costi sono elevati, perché il materiale da nelle scuole sono dei “maîtres-parents”: giovani costruzione è importato dall’estero; solo il trasporto che hanno frequentato qualche classe dopo le con un camion da Bangui a Grimari costa oltre 2’000 elementari e che dovrebbero essere pagati dai franchi. genitori dei ragazzi, e hanno una preparazione molto Potrebbe la vostra Associazione aiutarci a costruire modesta; al Liceo ci sono solo tre professori per tutta almeno uno dei due fabbricati di tre aule, al costo di la Prefettura di Bambari e da noi, a Grimari, non ci 15’000 franchi? sono che dei “vacataires”, dei supplenti: noi stessi, O forse, potrebbe qualche benefattore della missionari, aiutiamo con qualche ora di lezione. Medaglia Miracolosa aiutarci a costruire un’aula con un dono di 5’000 franchi? Scrivo questa domanda anche a nome del mio superiore di Grimari e su incoraggiamento del Vescovo di Bambari, al quale posso chiedere, in tempi un po’ lunghi, un’attestazione scritta. Nella viva speranza che la Medaglia Miracolosa possa fare qualche cosa ancora per noi della Repubblica Centrafricana, vi saluto tutti e prego per voi, mettendovi nel Cuore di Cristo. padre Gianantonio Berti In questa situazione catastrofica, per il futuro del Centrafrica, abbiamo cominciato a costruire la scuola ECAC: scuola privata cattolica, in accordo tra la Chiesa e lo Stato. Abbiamo iniziato con le prime classi elementari nelle due sale della parrocchia, stipandovi un’ottantina di bambini in ogni classe. Ora, però, per continuare, abbiamo bisogno di costruire nuove aule. Vogliamo costruirne ben sei, più l’ufficio del Direttore, per tutto il ciclo delle elementari (sistema francese). Il costo di questa scuola primaria di
Progetti per le missioni...
La scuola per un futuro migliore
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Un aiuto urgente per ricostruire Dalla Congregazione dei Rosariani in India, padre K.P. Xavier, ci chiede un aiuto per la ricostruzione della loro fattoria e capannone danneggiati dalle calamità naturali abbattutesi sull’intera regione del Kerala la scorsa estate. Cari benefattori, un cordiale saluto da padre K.P. Xavier della Congregazione dei Rosariani. Negli ultimi diciotto anni ho servito come Vicario Generale e Priore Generale della Congregazione dei Rosariani fondata da padre Bastiampillai Anthonipillai Thomas Omi. Dopo diciotto anni la Congregazione mi ha dato l’incarico di istituire una nuova Missione contemplativa nel convento Mary Matha di Rosary Hill Ashram a Vellikulangara, Thrissur, stato del Kerala (India) di recente afflitto da una grave calamità naturale. Personalmente vi ringrazio per la sensibilità e la generosità dimostrate in passato nei riguardi della nostra Congregazione e non nascondo la speranza nell’accoglimento di questa mia richiesta.
Progetti per le missioni...
Certamente avrete appreso delle spaventose precipitazioni e delle conseguenti alluvioni che di recente hanno colpito lo stato del Kerala. La peggiore calamità naturale degli ultimi cento anni. La situazione ha veramente malmesso l’intero stato del Kerala, dove vivono più cristiani, sacerdoti e religiose. Quattrocentomila persone hanno dovuto abbandonare la loro casa e ripararsi negli edifici scolastici o in altri luoghi situati sulle colline per salvare le loro vite.
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Dal 15 al 23 agosto abbiamo avuto piogge incessanti giorno e notte. Tutti gli argini grandi e piccoli sono stati travolti. Centinaia di migliaia di litri d’acqua al minuto si sono riversate da ogni parte. Case e strade sono state inondate e edifici storici immersi nell’acqua. La gente non ha avuto altra scelta che fuggire sui tetti delle loro abitazioni per poi essere salvati dall’esercito o dai vigili del fuoco. Ben settemila case rovinate o distrutte e parecchie centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza tetto. Secondo le stime del Governo più di 425 persone sono morte in questa sciagura. Così tanta gente, ad eccezione di ciò che indossavano, ha perso tutto. Parecchie strade e 140 ponti di piccole e grandi dimensioni sono stati distrutti da queste gigantesche inondazioni. Per ben sei giorni non avevamo elettricità, acqua potabile, medicinali e notizie di alcun genere. Da parte nostra abbiamo cercato di dare aiuto alla nostra gente nel modo migliore che potevamo.
Anche il convento di Rosary Hill Ashram ha subito delle gravi perdite. Siccome siamo membri di una Congregazione contemplativa, per la sopravvivenza dipendiamo molto dalla nostra fattoria agricola e dalla produzione frutticola preparata nel piccolo capannone, duramente colpiti dalle piogge torrenziali e dalle inondazioni. Il convento, situato sulla collina, è stato risparmiato, ma tutto il raccolto e la fattoria al piano sono stati distrutti dall’acqua e dalle trombe d’aria. L’esile tetto del piccolo capannone nel quale si preparavano la frutta da mettere in commercio è stato divelto da una tromba d’aria. Solo per la riparazione del tetto occorrono 15’000 franchi e in più c’è la perdita totale del raccolto di quest’anno. Purtroppo, ad eccezione dei ricavi derivanti dalla fattoria, non abbiamo risorse alternative e costanti. Quest’anno vengono dunque a mancare anche le risorse ortofrutticole. Anche per questi motivi sono qui a chiedervi un aiuto finanziario straordinario (anche in forma di intenzioni per le Sante Messe). Vi ringrazio anticipatamente per il sostegno che vorrete darci. Vi assicuriamo le nostre incessanti preghiere e i nostri sacrifici per tutto quanto fate per noi. Vi saluto molto caramente. padre K.P. Xavier
Tu che l’hai messo al mondo
padre Jean Galot S.J.
Tu che l’hai messo al mondo, dopo averlo concepito e avergli offerto l’accoglienza della tua persona, insegnaci come dobbiamo accoglierlo. Tu che fosti la prima a prenderlo tra le tue braccia, a testimoniargli l’amore più profondo, insegnaci ad amarlo in tutta la nostra vita. Tu che non potendogli dare conforto, gli hai dato il tuo cuore con tanto calore, facci capire che aspetta il dono del nostro cuore. Tu che ti sei dedicata a servirlo giorno e notte, dimenticando te stessa per pensare solo a lui, aiutaci a rispondere a quello che ci chiede.
Come i pastori… Andiamo fino a Betlemme, come i pastori… L’importante è muoversi. E se, invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, non ci venga il dubbio di aver sbagliato percorso. Il volto spaurito degli oppressi, la solitudine degli infelici, l’amarezza di tutti gli uomini e le donne della terra, sono il luogo dove Dio continua a vivere… A noi il compito di cercarlo. Mettiamoci in cammino senza paura. Il Natale di quest’anno ci farà trovare Gesù e, con lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa del vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno, lo stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera.
Preghiamo e meditiamo insieme...
Tu che hai presentato e offerto tuo figlio a coloro che volevano condividere la tua felicità, facci vivere di Cristo per donarlo agli altri.
E allora… dal nostro cuore strariperà la speranza. don Tonino Bello
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A Bangui, il Centro Spirituale San Vincenzo de’ Paoli è in piena attività
Vita dell’Associazione...
Dalla corrispondenza che abbiamo ricevuto in questi ultimi sei anni, abbiamo potuto seguire le vicissitudini di père Séraphin e di quanto è successo al Centro Spirituale San Vincenzo de’ Paoli a Bangui, Repubblica del Centrafrica (CESSAVIPA).
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La sua attività ha conosciuto un brevissimo periodo di rodaggio. A dicembre 2014 era programmata la sua inaugurazione, ma la capitale alcuni giorni prima era caduta nel caos totale. Gli islamisti di Seleka (alleanza) già da qualche tempo erano penetrati dal Sudan e dal Ciad con l’intento di imporre la sharìa in tutto il paese. Arrivati a Bangui, misero in fuga il Presidente in carica e imposero un loro rappresentante con la forza delle armi. Il nuovo “Presidente”, incapace di ristabilire l’ordine, si dimise dopo poco tempo. Nei mesi seguenti le truppe francesi e quelle dell’Unione africana su incarico delle Nazioni Unite si apprestarono a ristabilire l’ordine. Cristiani e animisti che da qualche tempo si erano alleati sotto il nome di Anti Balaka, avviarono un’epurazione etnica religiosa. La minoranza mussulmana fu confinata nel quartiere al chilometro cinque della città, oggi denominato Pk5. Da questo quartiere, ogni tanto, partono uomini armati per vendicare le offese del nemico. Nell’interminabile spirale delle rappresaglie anche il CESSAVIPA fu preso di mira. Ricordo che in quel momento il centro era provvisoriamente diventato
un enorme campo di profughi in seguito a una richiesta dell’arcivescovo di Bangui. Per diversi mesi fu occupato dai ribelli Seleka. Con il progredire dell’epurazione praticata dagli Anti Balaka, il CESSAVIPA fu abbandonato; père Séraphin e i suoi collaboratori che ne recuperarono il dominio lo trovarono in uno stato desolato: tutto quanto era di legno e facilmente asportabile fu utilizzato dai ribelli per riscaldare. Le macchine della scuola di cucito furono asportate nelle case private delle partecipanti al corso prima dell’occupazione. Così, non appena il CESSAVIPA fu liberato, ripresero i corsi di cucito all’insegna: “Farsi coraggio e combattere la povertà imparando un mestiere!”
Sono passati oramai quattro anni. In quel periodo il centro non smise mai di funzionare. A poco a poco furono riparati i danni arrecati alle strutture. Da subito furono avviati dei corsi per istruire i giovani perché lo Stato era impegnato a rimettersi in sesto e non aveva i soldi per sovvenzionare le scuole pubbliche - a dire il vero: non li ha mai avuti -. Nel 2017 ben 1327 allievi e studenti hanno frequentato presso il CESSAVIPA i corsi che vanno dalla scuola infantile al liceo.
Al liceo si insegna la religione, la civica, la matematica, il francese e l’inglese, la fisica, la storia, la geografia, le basi elementari dell’informatica, si danno lezioni di sport e di ginnastica, di Mariologia, di spiritualità
dell’Associazione della Medaglia Miracolosa e della storia della Medaglia Miracolosa e tanto altro. La scuola primaria segue i corsi fondamentali. Gli allievi e gli studenti pagano la retta. Come spesso accade un po’ dappertutto, ci sono casi sociali: gli orfani, gli abbandonati, i rifugiati senza mezzi. È la scuola che provvede, ma non sempre riesce a pagare la retta di tutti i casi sociali. Gli allievi delle elementari portano le camicie verdi. I liceali portano la camicia bianca. I bambini della scuola d’infanzia portano le camicie a quadretti blu e bianchi. Da non dimenticare l’ostello destinato ad ospitare le giovani mamme in difficoltà e i bambini malnutriti: fu la prima necessità da affrontare e purtroppo non smette mai di sussistere.
Per finire dobbiamo rallegrarci che nonostante tutte le difficoltà, il CESSAVIPA è cresciuto e come! Padre Séraphin ha badato a far rimettere in sesto la Cappella della Medaglia Miracolosa, ora mancano la rifinitura del soffitto, il rivestimento del pavimento, il tinteggio dei muri interni, l’istallazione della condotta dell’acqua e dell’elettricità e mettere i banchi. Infine occorre costruire una grotta e acquistare la statua della Madonna della Medaglia Miracolosa da mettere nella grotta. Ci sono inoltre dei banchi, delle sedie, delle porte e dei portali da rimettere al CESSAVIPA e alla Missione di Saint Paul des Rapides dove vivono i preti della Congregazione delle Missioni di San Vincenzo de’ Paoli. Il preventivo complessivo è di 15’000 franchi. Fare il bene vale sempre la pena!
L’attività spirituale, scopo per il quale fu creato il centro, non è mai venuta meno. Ogni fine settimana un gruppo di sacerdoti segue i fedeli desiderosi di frequentare dei ritiri spirituali. Si alternano incontri di gruppo, catechesi e momenti di meditazione e di formazione spirituale e umana.
Vita dell’Associazione...
Florindo Brazzola
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Lahore (Pakistan), 3 settembre 2018
Notizie dalle missioni...
Carissimi Amici della “Medaglia Miracolosa di Mendrisio”, con gioia vi annuncio, anche a nome di tutta la comunità, che finalmente siamo riusciti ad avere la sospirata auto che voi ci avete finanziato. Anche se la vostra donazione è arrivata prima del previsto lasciandoci a bocca aperta per la sorpresa e meraviglia per la tempestività con cui ci avete raggiunto col vostro dono, gratitudine che lascia senza parole, abbiamo però dovuto affrontare molte pratiche burocratiche che hanno allungato i tempi di acquisto... Ma finalmente il miracolo completo è avvenuto! Sabato, giorno che la devozione cristiana dedica a Maria, ci è stata consegnata l’automobile. Abbiamo subito cantato il Magnificat!
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Questa mattina la Messa è stata per voi, per le vostre famiglie, per i vostri bisogni e intenzioni. Solo il Signore può ripagarvi per la vostra grande generosità! Dopo tanti disagi per auto vecchie, incidenti vari e spese quasi continue di riparazioni, ci pare un sogno avere finalmente un’auto che funziona, bella e capiente, in modo da poter continuare la nostra missione di evangelizzazione, per raggiungere parrocchie, scuole, famiglie. Inoltre, quest’anno, abbiamo un forte gruppo di ragazze in formazione (tre postulanti, sette aspiranti e dieci studenti) venti persone in tutto. Noi siamo sette suore professe perpetue e tre con voti temporanei e ci sarebbe stato umanamente impossibile affrontare qualsiasi spesa extra, anche minima, dovendo lottare per far fronte al bilancio
quotidiano. L’auto che ci avete aiutato ad acquistare, è ottima sia per il trasporto di più persone, che per il trasporto di merci. Grazie ancora di cuore! A giorni ci sarà una grande festa mariana di tre giorni con pellegrinaggi da tutta la nazione, non solo di cristiani, ma anche di mussulmani e shinti… Quest’anno porterò anche voi con me e vi offrirò alla Madonna perché benedica voi, la vostra associazione, le vostre famiglie, l’amata Svizzera! Con affetto. suor Ida Porrino e consorelle Kampala (Uganda), 11 settembre 2018 Carissimi amici, un caro saluto dall’Africa! Ho condiviso con i miei due maestri l’esperienza che ho avuto tra voi, veramente cordiali e accoglienti. Vi ringrazio ancora per avermi ascoltato e creduto a questo piccolo progetto che dà speranza di un futuro ai nostri bambini orfani e ammalati. Grazie al vostro contributo, assieme al mio team, confermiamo i desideri delle vostre offerte e favoriamo l’educazione scolastica ai bambini più lontani, in zone molto povere, perché li consideriamo i più bisognosi di educazione. Aboke, Iceme, Alito, Anai: queste le zone più perseguitate dalla guerra. Stiamo pure aiutando famiglie numerose dovute al fatto della perdita di uno o due genitori e uniti perché cugini… Abbiamo portato loro cibo e semi da coltivare per sostenersi, come semi di fagioli e grano, abbiamo comprato loro piante da frutta come mango e una ventina di piante di banane, di diverse qualità cosi potranno, entro un anno o due, avere già i frutti, parte per cibarsi e parte per scambiarli con i vicini per avere altro cibo. A queste famiglie numerose, con un buon pezzetto di terra, abbiamo dato pure dei maialini e dei conigli per migliorare la loro vita domestica e alimentare. Li abbiamo benedetti e augurato che portino buoni frutti. Tra un po’ ritorneremo là per vedere se gli orti, i frutteti e i maialini crescono bene. Grazie amici, grazie di cuore per la vostra bontà, che il Signore vi ricompensi! Con affetto. suor Maria Marrone Lomé (Togo), 19 settembre 2018 Carissimi amici, desidero esprimere la mia gratitudine per il gesto fraterno che l’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio ha avuto nei miei confronti nell’aiutarmi a completare il pagamento per l’acquisto di un mezzo di trasporto. Sono padre Augustin Ametonagnon Komi, un
Vi chiedo cortesemente di continuare a essere in contatto con noi Suore Comboniane in Mozambico attraverso di lei. Ancora una volta il mio grazie di cuore per quanto avete fatto e continuerete a fare per la nostra gente di Mangunde. Chiedo al Signore di ricompensarvi come solo Lui sa e può fare. Con grande riconoscenza. suor Nicole Mboma Enzenze
Grazie all’aiuto della vostra associazione ora posso esercitare bene la mia missione spostandomi per ogni necessità da un punto all’altro del paese per il bene del prossimo. Grazie dunque a DIO e a voi! Con tanta gratitudine vi saluto cordialmente. padre Augustin Ametonagnon Komi Roma (Italia), 8 ottobre 2018 Carissimi tutti, con la presente lettera desidero ringraziarvi per la vostra collaborazione e l’aiuto che avete inviato per il “Centro Salute” di Mangunde (Beira-Mozambico). Siete veramente una benedizione di Dio. Desidero anche comunicarvi che al momento sono a Roma (mi è stato chiesto un tempo di studio) e che la Sorella che mi sostituisce in Mozambico è Suor Carla Vanessa Mora Agüero.
Mangunde (Mozambico), 29 ottobre 2018 Cari amici e benefattori, siamo qui ancora una volta a ringraziarvi per l’aiuto prezioso che abbiamo ricevuto. Come già siete a conoscenza qui, dove lavoriamo ogni giorno, arrivano persone da zone molto lontane, bisognose di tutto e soprattutto di ricevere assistenza sanitaria e umana per far fronte a molte difficoltà. Vorremmo poter offrire un aiuto concreto a tutti, soprattutto per quanto riguarda i medicinali, il latte per i bambini e cibo per sostenere i più poveri e coloro che danno segnali evidenti di denutrizione o malnutrizione. Il Governo non ci offre nessun aiuto per quanto riguarda il latte e il cibo e il trasporto degli ammalati in altri ospedali. Invia medicinali ogni mese, ma molto spesso succede che si esauriscono una o due settimane prima del seguente invio. Curare senza medicine risulta quasi impossibile, soprattutto nei casi acuti. Fino adesso ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutato, ma è molto importante riconoscere che gli aiuti degli altri non coprono tutte le necessità. Perciò siamo molto contente per il vostro aiuto economico di fr. 5’000.— che ci ha permesso di comprare in questi giorni cibo, materiale per pulizie, latte, gasolio per il trasporto degli ammalati in altri ospedali. Non abbiamo acquistato medicinali perché in questo periodo abbiamo ricevuto altre offerte e pertanto abbiamo dato la priorità all’alimentazione, all’acquisto di latte per i moltissimi bambini che in questa zona incontriamo denutriti e con grave rischio di morte precoce. Ringraziandovi di cuore, vi inviamo il nostro cordiale saluto, assicurando pure la nostra preghiera affinché il Signore ci aiuti a servirLo e Amarlo nei nostri fratelli più bisognosi. Con grande riconoscenza e stima. suor Carla Vanessa Mora Agüero
Notizie dalle missioni...
sacerdote dell’Arcidiocesi di Lomé, in Togo, un piccolo paese situato in Africa occidentale. È attraverso la mia benefattrice Flora Sala che ho conosciuto la vostra associazione e vi ringrazio per il vostro aiuto finanziario. Da parte mia non ho nulla da donarvi, ma vi prometto le mie umili preghiere. Vi penserò nelle mie celebrazioni eucaristiche affinché il Signore continui le sue meraviglie nel provvedere i sacerdoti di mezzi di trasporto, tanto necessari per la pastorale.
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Dare, Donarsi, Amare e Lodare San Paolo (Brasile), 23 agosto 2018 Carissimi Amici del Gruppo “Medaglia Miracolosa Mendrisio”, in questi ultimi mesi ho viaggiato visitando le nostre missioni. L’ultimo viaggio è stato in Africa e, rientrando da questo nuovo viaggio, ho sentito il desiderio di condividere le grazie ricevute e la forte esperienza.
Testimonianza...
Porto nel cuore il “gemito dello Spirito”, che mi chiama a rispondere con più generosità al “gemito di questo popolo” e di questa terra assetata d’acqua, d’amore, di Dio! Passano davanti ai miei occhi i visi dei bambini affamati, malati, deformati, che abbiamo incontrato pochi giorni prima di uscire dal Ruanda. Per loro non ci sono medicine, né speranza al di fuori della Chiesa che, attraverso un povero sacerdote africano, tenta di soccorrere e consolare questi fratelli con le poche briciole che cadono dalla tavola dei ricchi.
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Ascolto ancora il pianto di Eusebio, un bambino che abbiamo incontrato, abbandonato e affamato, nella periferia di Maputo. I missionari l’hanno accolto nella nostra casa, perché la madre ci ha chiesto aiuto. Era il giorno del suo terzo compleanno. Che gioia quando siamo riusciti a riportare il piccolo a sua madre, con l’aiuto perché non muoia, ma abbia vita! Sento nell’anima l’impotenza di una povera maestra, magrissima, che non ha mai potuto offrire un po’ di cibo ai 100 bambini che, dai due ai cinque anni, frequentano una “specie”
di scuola. Un blocco di cemento è la “cattedra” dei professori e un quadro nero disegnato sulla parete funge da lavagna per le lezioni. Ho vibrato con la sua gioia quando ho saputo che cercheremo mezzi per offrire perlomeno un piatto di cibo al giorno per questi piccoli. Non esce dalle mie narici il fumo e il cattivo odore dell’immenso immondezzaio di Maputo, dove centinaia di adulti e di bambini dividono con gli animali il cibo indispensabile per vivere. È sempre in quest’area che il Vescovo di Maputo ci ha chiesto, recentemente, di attuare un progetto di aiuto. Porto a casa lo sguardo di Davi, di sei anni, che finalmente ha incontrato l’amore e ha ritrovato il sorriso dopo lo shock vissuto in casa, quando il padre, alcolista, ha tagliato con un grande coltello il braccio di suo fratello, davanti a lui, a tre anni d’età! Porto nel cuore lo sguardo d’impotenza e rassegnazione di un padre al quale avevano appena diagnosticato un’ulcera nello stomaco e che non avrà modo di comprare le medicine. Mentre scrivo, le lacrime scorrono sul mio viso. Una domanda risuona nella mia anima: “Perché loro e non io?”. Ho sentito vergogna del cibo, delle medicine, dell’amore e delle tante grazie che continuamente ricevo... senza meritarle. Ancora una volta ho capito che posso solo “avere il diritto di vivere” se farò della mia vita un dono, spogliandomi di me stesso, senza riserve, per dare vita a tanti Eusebio, Davi, poveri che oggi sono la mia famiglia, nel Sangue di Cristo, che ha dato la Sua vita per me.
In questi giorni, una missionaria mi ha scritto che ha avuto una forte crisi, perché si è sentita molto fragile. Poi ha guardato gli altri e ha rivolto lo sguardo verso Dio e si è ricordata che Lui la chiama per rispondere al “clamore dei poveri” e ha sentito la gioia di dare la propria povertà e confidare in Colui che rende forti i deboli. Parafrasando Sant’Agostino, sempre più vedo che questo è il segreto: “avere la certezza che in me mi sento morire, in Te mi sento vivere, e non vivere per me stesso, ma per Te, che hai dato la vita per me!”.
Terminando, ringrazio Dio per la testimonianza di Laurinda, una vedova mozambicana, senza figli, povera e paralitica, che ha rinnovato la sua consacrazione come “vittima”, o meglio, come “privilegiata” della Misericordia! Ci diceva: “Io sono un giglio dei campi. Il giglio sta fermo e aspetta dal Padre solo cibo e vita. Anch’io non posso camminare, come i gigli, abito da sola e il Padre si prende cura di me. Prima mi sentivo inutile e senza valore, adesso vivo, non più per me stessa, perché voi mi avete insegnato che tutto può essere donato, anche il mio dolore, la mia povertà. Quando mi sveglio guardo l’orizzonte e penso ai missionari, alla Comunità... e prego per voi! Guardo a lato e vedo il villaggio, le persone e offro tutta la mia infermità per coloro che non conoscono l’amore del Padre. Oggi so che la mia vita è preziosa e lodo, lodo Dio. Sempre voglio lodarLo, giacché ho scoperto che la lode invergogna il diavolo!”. “Dare, donarsi, amare, lodare”, questo ho cercato di apprendere alla scuola dei poveri che sempre mi convertono. Ringrazio, insieme a Padre Antonello e a tutta la Comunità “Alleanza di Misericordia”, per la vostra condivisione generosa, che ci permette di essere canali di Misericordia per chi vive nella miseria e nell’abbandono. Metto la vostra vita sull’altare del Signore, tutti i giorni, intercedendo per le vostre intenzioni! Vi benedico di cuore.
Testimonianza...
Lo Spirito clama in questa terra in cui scorre tanto sangue innocente! Il mondo aspetta la rivelazione dei figli di Dio (cf Rm 8,19) e la Parola m’invia: “Guai a me, se non evangelizzo!” (1Cor 1,16). Non possiamo tenere per noi la vita che riceviamo, i doni che ci arrivano. Sono tornato senza nulla. Voglio vivere così, a mani vuote. Chiedo a Dio questa grazia: che né forze, né cose, né preoccupazioni restino in me. Chiedo anche a voi che preghiate perché “nulla resti in me, che non sia amore”.
padre João Henrique
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Visite dei missionari presso il nostro segretariato 13 agosto 2018 Con gioia rispondo alle necessità di chi soffre in situazioni di guerra, di solitudine e di abbandono. Sento forte il desiderio di continuare insieme a coloro che vivono in questa realtà dandomi sempre a tutti coloro che sono nel bisogno, offrendo la mia vita al Signore.
Ringrazio l’Associazione Medaglia Miracolosa per il bene continuo che compie con il suo lavoro, aiutando a lenire il dolore di tanti bisognosi. Grazie e a risentirci. fratel Domenico Vicari missionario del PIME in Camerun 22 agosto 2018
Vita dell’Associazione...
Con gratitudine saluto tutti i membri e i benefattori dell’Associazione Medaglia Miracolosa.
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Il Signore vi benedica e la Beata Vergine Maria vi accompagni nella via della salvezza. don George V. Kerketta missionario in India 28 agosto 2018 Carissimi amici e benefattori dell’Associazione Medaglia Miracolosa, con immensa gratitudine voglio salutare tutti voi e
chiedere al Signore le più abbondanti benedizioni anche sulle vostre famiglie e attività.
Il Signore vi ricompensi e vi benedica per tutto il bene che fate. Un abbraccio e sosteniamoci nella preghiera vicendevole. padre Juarez Dalan missionario dei Giuseppini del Murialdo in Brasile 18 settembre 2018 Con grande piacere sono venuto al Segretariato della Medaglia Miracolosa, non solo per ringraziarvi perché mi avete sempre aiutato e tanti pregano per la mia missione in Bangladesh, ma anche perché ho avuto l’incentivo di propagare la devozione alla Vergine Maria con l’impulso della Medaglia Miracolosa (grazie per le medaglie e i libretti).
Il piccolo libro della Medaglia Miracolosa intendo tradurlo in lingua bengalese. Manderò anche un piccolo progetto per la costruzione di una piccola cappella dedicata alla Vergine Madre Maria, nella mia Parrocchia di Nobai Bottola, nella Diocesi di Rajshahi. Grazie di cuore per il vostro sostegno e per le vostre preghiere. Io faccio pregare per voi i bambini e i fedeli cattolici (3300) della nostra Parrocchia. padre Arturo Speziale missionario del PIME in Bangladesh
25 settembre 2018
8 ottobre 2018
Con grande gioia torno a Mendrisio, dopo tre anni dalla mia ultima visita. Desidero affidare alla protezione di Maria, nostra Madre, il mio nuovo servizio missionario. Dopo 24 anni di lavoro in Mozambico mi trovo nella Missione di San Lorenzo, nel Vicariato di Esmeraldas, in Ecuador. San Lorenzo si trova sulla frontiera con Colombia e sulla costa dell’oceano Pacifico. Qui domina la realtà del narcotraffico con tutti i vari aspetti di mafia e violenza che lo accompagnano. Socialmente parlando si tratta di una zona complessa e pastoralmente non è un ambiente facile. Sono incaricato di seguire circa quaranta Comunità nella zona rurale. Le visito periodicamente celebrando l’Eucaristia, organizzando i percorsi di catechesi, condividendo i problemi della gente nel desiderio di offrire loro solidarietà e speranza. Sono contento di questo mio servizio e ringrazio quanti mi saranno vicini con la loro preghiera e il loro affetto. Maria, Madre della Chiesa, ci protegga e ci benedica.
Quest’anno celebro 55 anni di sacerdozio e 54 di Africa ed è pure da 54 anni che conosco la vostra Associazione da cui ho ricevuto tanto in tutte le missioni in cui sono stato: preghiere e amicizia e aiuto materiale. Dalla cristiana Uganda sono passato nel Sud Sudan, dove i pagani sono ancora molti. Adesso sono a Khartoum, nel Nord Sudan, dove noi cristiani siamo il 3% e i mussulmani sono il 97%. Si può immaginare le difficoltà dei cattolici per essere fedeli al Signore. Per noi missionari le grandi difficoltà vengono dal Governo: una parte è costituito dai Fratelli Mussulmani, integralisti, che mettono i pali fra le ruote: non ci sono permessi per nuovi missionari, nelle scuole ci impongono continue restrizioni, difficoltà di muoverci nel paese, ecc.
26 settembre 2018 Nel ricordo dei santi Medici Cosma e Damiano ho ricevuto l’accoglienza materna di Maria, nella sede della Medaglia Miracolosa di Mendrisio. Il Signore continui a sostenere, ispirare e incoraggiare il prezioso apostolato che gli associati e benefattori portano avanti affinché la gente arrivi a incontrare Gesù attraverso Maria. “L’anima mia magnifica il Signore”: grazie di cuore a tutti voi!
Pregate per noi missionari e per la nostra gente perché, oltre alle ristrettezze materiali, ci sono anche quelle spirituali e la continua tentazione della religione. Mi avete aiutato a diffondere la devozione alla Madonna e la preghiera del Rosario: grazie per tutto. Anche noi preghiamo per voi chiedendo al Padrone della messe di ricambiarvi Lui per la vostra generosità. padre Eugenio Caligari missionario Comboniano nel Nord Sudan
L’angolo dei lettori...
Assicuro la mia preghiera e benedizione a tutti voi. Con affetto. monsignor Damiano Guzzetti vescovo Comboniano in Uganda
Cari amici, leggiamo sempre con piacere il vostro periodico. Ci complimentiamo per il lavoro svolto in questi cinquant’anni, con tanto amore ed impegno qui e con i missionari sparsi nel mondo. Auguriamo che, con l’aiuto della Madonna, si possa continuare in questo prezioso servizio. Un fraterno saluto. Wilma e Felix David Camignolo, 23 settembre 2018
Vita dell’Associazione...
padre Ottorino Poletto missionario Comboniano in Ecuador
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[Indirizzo]
GAB
CH-6850 Mendrisio
Chi dà al povero presta a Dio! Vuoi renderti utile alle missioni? Fai conoscere
Qui Ticino...
...a voi missionari
via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15 CCP 69-853-6
Al nostro caro vescovo Valerio, agli emeriti vescovi Ernesto e Pier Giacomo, ai nostri sacerdoti, a tutti i missionari, a voi tutti, cari associati, benefattori e lettori, con le vostre famiglie, giunga l’augurio di un Santo cristiano Natale e un Felice Anno 2019 colmo di speranza e di pace per il mondo!