Anno 50, numero 183
Qui Ticino...
...a voi missionari
27 settembre 2018 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org
Buon compleanno “Qui Ticino… a voi missionari”!
50 anni di condivisione missionaria...
Cari lettori e benefattori, 27 settembre 1968 - 27 settembre 2018: il nostro periodico compie 50 anni! Buon compleanno, “Qui Ticino… a voi missionari”!
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«[...]Il Concilio ha aperto più ampi orizzonti. Ma ci ha anche indicato più gravi responsabilità. Queste responsabilità non le respingiamo. Le accettiamo. Ed ogni giorno lo sforzo missionario aumenta. Le preoccupazioni dei Vescovi dell’America latina sono le nostre. I bisogni del Biafra affamato li sentiamo nella nostra carne. I lebbrosi dell’India sono fratelli dei quali condividiamo le sofferenze. Questo spirito missionario è un grande motivo di speranza, anzi di fiducia. E per stare nel nostro Ticino - che ha le sue difficoltà e le sue ombre come ogni parte del mondo - rallegriamoci di costatare che nel Ticino c’è un grande amore alla Madonna e un grande amore alle Missioni. L’iniziativa del Centro dei Gruppi della Medaglia Miracolosa (Mendrisio e Lugano, ndr) [...] di lanciare un foglio che sia come il vincolo d’unione tra i devoti di Maria e i missionari è quanto mai felice ed opportuna. Nel nome di Maria il foglio QUI TICINO: A VOI MISSIONARI sarà un prezioso contributo all’apostolato missionario secondo l’insegnamento del Concilio Vaticano II.» Esordiva così, don Alfredo Leber, allora direttore del Giornale del Popolo, sull’editoriale del primo “Qui Ticino... a voi missionari” pubblicato il 27 settembre 1968. Un editoriale forte che, leggendolo a distanza di cinquant’anni, è comunque ancora attuale... Un “foglio” che, come scritto da don Leber, sia il vincolo d’unione tra i devoti di Maria ed i missionari. Cinquant’anni di notizie, riflessioni, condivisione, vita intensa vissuta con e per i missionari che hanno lasciato e lasciano la loro casa, la loro famiglia, i loro affetti, i loro beni per mettersi al servizio di Dio e dei fratelli nel bisogno. Con il “Qui Ticino... a voi missionari”, la nostra attività missionaria si è intensificata; un legame forte con il mondo missionario che ha permesso e permette tutt’oggi di sentirsi attivamente solidali e partecipi alle tante opere che i missionari compiono con tanto amore e sacrificio. Tramite questo “mezzo” abbiamo conosciuto tante realtà, tanti luoghi, tanti bisogni, che abbiamo condiviso con voi che ancora oggi ci sostenete con sensibilità, generosità e con gesti concreti di solidarietà! «Il nostro periodico -scriveva padre Ugo Sansi, direttore responsabile, all’interno del numero 1-
porta come testata un titolo un po’ telegrafico, fuori dal solito “cliché”, tuttavia pensiamo possa esprimere tutti i nostri sentimenti. “QUI TICINO…”: un popolo, una famiglia che ascolta, che agisce, che è presente, non in modo anonimo, ma come realtà concreta, viva, personale. “…A VOI MISSIONARI”: fatti, persone che parlano, che agiscono, che amano. È un colloquio che si stabilisce tra uomini, siano pure impegnati su diversi fronti, che vivono sotto diversi paralleli e che si scambiano sentimenti e azioni. Questo è un nostro scopo: farci conoscere per conoscere, apprezzare, amare. Nulla domandiamo se non comprensione e amore fraterno.» In questi cinquant’anni di vita e con i suoi 183 numeri, abbiamo cercato e continueremo a far conoscere tante realtà difficili, i bisogni dei più poveri e di chi soffre, le difficoltà incontrate dai missionari e anche la loro gioia quando un’opera si realizza o un problema o un bisogno si risolve ed è sormontato. Con lo sguardo aperto sulle realtà del mondo missionario, siamo sempre confrontati con tante persone che vivono nell’indigenza e povertà che non possono lasciarci indifferenti e insensibili. Si tratta di un mondo ingiusto in cui i beni non sono suddivisi equamente. Sono tanti i progetti e le richieste di aiuto che i missionari ci sottopongono! Aiutando a realizzare ognuno di questi progetti, crediamo che si concorra al promovimento della dignità umana. Ciò può sembrare solo una goccia di solidarietà, ma noi sappiamo che tante gocce messe assieme possono diventare un mare di bene! A tutti l’invito di continuare a sostenere i progetti e le richieste dei missionari che, con questo mezzo, vi facciamo conoscere e di cui ne siete i realizzatori! Per concludere: Grazie! Grazie a tutti coloro che, in questi cinquant’anni, si sono adoperati in modo gratuito e volontario alla realizzazione di questo “foglio”, lavorando nella redazione e nella spedizione! Grazie anche a tutti voi, cari lettori e benefattori, che sostenete le opere missionarie della nostra Associazione e che, come amici fedeli, attendete l’arrivo nelle vostre case di questo mezzo di comunicazione, che fa sentire tutti uniti e parte viva di una grande e bella storia di amore, di condivisione e di speranza! Michele Faul, presidente A fianco, la prima pagina del primo numero del “Qui Ticino... a voi missionari” del 1968. La versione completa sarà consultabile dal mese di ottobre sul nostro nuovo sito internet.
Notizie ed avvisi
Giornata Missionaria Mondiale domenica 21 ottobre 2018
Calendario Mariano Missionario Giovedì, 27 settembre 2018 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Segue nella Biblioteca San Damiano l’incontro mensile missionario. Sabato, 27 ottobre 2018 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19.30 Santo Rosario e Adorazione. Segue nella Biblioteca San Damiano l’incontro mensile missionario. Martedì, 27 novembre 2018 Anniversario dell’Apparizione nella chiesa dei Cappuccini di Mendrisio, ore 19.30 Santo Rosario meditato e alle ore 20.00 Santa Messa. Sabato, 22 dicembre 2018 Giornata dedicata alla Preghiera Perenne. L’invito è quello di unirsi in preghiera in famiglia o nella propria comunità parrocchiale.
Chiesa ospite di quest’anno: Chiesa dell’Amazzonia peruviana. L’invito è quello di celebrare la giornata nella propria comunità, zona pastorale o vicariato.
Giovedì, 27 dicembre 2018 Celebrazione del “27” in famiglia.
Ciò che conta non è fare molto, ma mettere molto amore in ciò che si fa!
Vita dell’Associazione...
Madre Teresa di Calcutta
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Condividere è il vero modo di amare (Papa Francesco)
Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Letizia Bernaschina, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona
UN GRAZIE DI CUORE a tutti i benefattori che con grande generosità sostengono i nostri progetti missionari!
Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.
Gesù ha cominciato ad intercedere per noi presso il Padre dal momento in cui è stato concepito nel grembo verginale di Maria Santissima: Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà (Lettera agli Ebrei, 5,7). Queste parole alludono sicuramente al grido di Gesù sulla croce, di cui narrano gli evangelisti relativamente ai racconti della passione ma, tutta la sua vita è stata una lunga supplica. Che ne è di Gesù che oggi vive nella gloria? Ora che ha varcato la soglia, che è risuscitato dai morti, secondo le scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre – è nella gloria! – Gesù continua a pregare. Sì, il Cristo è sempre in preghiera; persino là, nella gloria messo da parte il compito di giudice dei vivi e dei morti, fino al giorno della sua seconda venuta alla fine dei tempi (Parusia), è questa la principale, se non la sola, occupazione che il Nuovo Testamento gli attribuisce in maniera esplicita. Nell’oggi della storia l’attività del Cristo è tutta spirituale, tutta preghiera. Ora più di quanto lo fosse sulla croce, egli è solo preghiera. È preghiera vivente. Le sue mani sono costantemente levate nel sacrificio di lode al Padre, come testimonia il testo della Lettera agli Ebrei: Perciò Gesù Cristo può salvare
perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore (Lettera agli Ebrei 7,25). Allora se Gesù è vivo e risorto è per intercedere per noi (Lettera ai Romani 8,34). Egli continua in cielo l’opera di salvezza per quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore (Lettera agli Ebrei 7,25), fedele in quest’opera a ciò che ha dato inizio qui sulla terra. Non si può però fare alcun paragone fra la preghiera della terra e quella del cielo, perche Lui ormai è entrato nella gloria, è diventato il Sommo Sacerdote, investito di tutti i poteri passando attraverso la morte per un esito di risurrezione. Gesù, così come ci ricorda san Paolo in un suo potente scritto, ha ricevuto dal Padre il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è Signore!”, a gloria di Dio Padre (Lettera ai Filippesi 2,9-11). Ecco perché ogni preghiera fatta nel nome di Gesù sarà sempre esaudita. Ecco perché la vita del Risorto consiste nell’intercessione.
Lettera dell’Assistente...
La preghiera di Gesù in nostro favore
don Claudio Premoli, assistente
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Progetti per le missioni...
Senza licenza scolastica non c’è futuro
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Padre Silvio Zanardi, missionario Comboniano nel Malawi, opera in una zona densamente popolata ma con poche strutture scolastiche, tutte di scarsa qualità. Per migliorare la qualità della vita dei giovani i missionari Comboniani hanno lanciato a Lilongwe un programma per costruire delle scuole secondarie in poco più di due anni. L’investimento della prima tappa si aggira attorno ai 195’000 franchi. Carissimi amici, allego a questa lettera un progetto per la costruzione di una scuola media-superiore nella frazione di Nkhukwa, appartenente alla parrocchia di Msamba, alla periferia di Lilongwe, capitale del Malawi. Il progetto è redatto da questa comunità comboniana che lavora a Lilongwe ed è corredato da un piano di costruzione di due blocchi di due aule scolastiche con il relativo preventivo ed è firmata dal superiore terreni per allargarsi in termini di edifici commerciali, locale e dal superiore provinciale. ma anche di edifici per le abitazioni decentemente La zona è densamente popolata e subisce un po’ costruite in materiale solido, cioè in cemento, l’influsso e le esigenze della vita cittadina anche se sabbia e mattoni e con tetti almeno di lamiera. Di la gente vive ancora in capanne di fango con il tetto conseguenza i terreni agricoli adiacenti alla città coperto di erba secca. C’è una grande popolazione sono invasi dal cemento. Ecco perché la gente non di giovani adolescenti che vogliono, ma non ha più terreni da coltivare per il proprio fabbisogno possono, accedere all’istruzione medio superiore giornaliero e quindi si fa capolino la necessità di perché non ci sono scuole più vicine accessibili, sia emigrare in cerca di lavoro e di case da abitarci. Poi dal punto di vista economico, sia di trasporto e, data il governo deve interessarsi a molti altri problemi anche la povertà di mezzi economici, fanno fatica ad e non riesce a occuparsi in modo efficace della affrontare il costo delle tasse scolastiche. formazione scolastica; ne consegue che la società locale regredisce. Va detto comunque che negli ultimi cinque anni il governo ha speso per l’educazione il 18% delle proprie risorse – una delle percentuali più alte degli stati africani – ma non li investe in maniera efficiente. L’ignoranza progredisce senza limiti ed ecco che abbiamo pensato di fare qualcosa di utile in questa nostra zona, dove si trovano i nostri parrocchiani: organizzare una scuola di grado medio superiore accessibile alla gioventù. Al termine della prima tappa (acquisto del terreno, fabbricazione di due blocchi con due aule, di un blocco per gli uffici, della torretta per la guardia notturna, scavo Il problema principale è però la grande mancanza di di un pozzo per l’acqua potabile e istallazione di un strutture scolastiche, sia in numero, sia in qualità. A serbatoio e costruzione di un blocco per i servizi livello nazionale – dove in media c’è un insegnante igienici) 160 allievi potranno iniziare il corso della su 130 allievi - un terzo di essi riesce a terminare scuola secondaria. Allego il progetto di massima la scuola primaria e solo l’8% di tutti gli iscritti con il relativo preventivo e con la descrizione della alla scuola pubblica ottiene la licenza. Le scuole situazione socio – economica del Malawi. Al termine cattoliche per contro sono note per un elevato dell’intero progetto ben 320 studenti potranno grado di eccellenza grazie alla disciplina e alla buona ottenere la licenza scolastica per poi candidarsi a preparazione degli allievi alla vita e alla formazione posti di lavoro di tutto rispetto o per accedere agli superiore. Senza licenza i giovani non trovano studi superiori. lavoro qualificato e non possono accedere agli studi Grazie per la vostra cooperazione e sostegno della superiori. Ecco perché noi Comboniani abbiamo nostra iniziativa. pensato di supplire a questa mancanza di strutture Che il Signore vi benedica sempre! scolastiche! In sostanza la città è in via di sviluppo e ha bisogno di padre Silvio Zanardi
Mantenere un centro sanitario non è sempre facile Suor Nicole Mboma Enzenze, missionaria Comboniana in Mozambico, si occupa del Centro sanitario di Mangunde (Beira) dove le richieste di aiuto sono tantissime. Mantenere questo centro non è però facile perché il costo annuale per il suo funzionamento è di oltre 20’000 franchi.
Il mio lavoro principale è quello di occuparmi delle donne in gravidanza, accompagnandole con controlli periodici della pressione sanguigna, del peso e, mediante ecografie, controllare la crescita del nascituro. Seguo anche i famigliari di bambini piccoli orfani, insegnando loro a fare le pappe, le misure igieniche e anche offrendo del latte nei casi più bisognosi.
Mantenere questo centro sanitario diventa però sempre più difficile a causa dei costi per il suo funzionamento e per il continuo aumento di ammalati. Ogni anno necessitano oltre 20’000 franchi per l’acquisto delle medicine per la malaria, per l’ipertensione, per l’epilessia, per le infezioni e antibiotici, per il materiale medico-chirurgico, per i prodotti alimentari e per i costi di trasporto.
Le suore Comboniane del Mozambico faticano, a causa della crisi economica, ad affrontare i costi necessari per rispondere alle iniziative delle nove Comunità Cristiane dove sono impegnate le suore Comboniane. Perciò questa richiesta di aiuto è supportata anche da suor Ruth Valencia Corozo, Superiora Provinciale delle suore in Mozambico, che confida nella vostra generosità e solidarietà a favore dei più poveri e bisognosi di questa regione. Vi ringrazio fin da ora per quanto potrete fare per questa gente tanto bisognosa di aiuto e di cure. Prossimamente avrò modo di frequentare un corso di specializzazione in ostetricia in Camerun: ciò mi aiuterà ulteriormente nel mio lavoro a favore degli ammalati che bussano alla porta del nostro Centro di salute! Che Dio ricompensi la vostra generosità e conceda a ognuno di voi le grazie che il vostro cuore desidera. Uniti nella preghiera, un caro saluto a tutti!
Progetti per le missioni...
Cari amici, al Centro sanitario di Mangunde fanno capo tantissimi ammalati, di cui 1300 affetti da AIDS e 150 ammalati cronici. Si tratta di persone e famiglie bisognose, povere e vulnerabili che vivono nella nostra missione e nei suoi dintorni.
suor Nicole Mboma Enzenze
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L’aiuto nell’educazione è parte dell’apostolato Padre Pietro Cozza, missionario comboniano, lavora in Uganda da più di trent’anni. Oggi si trova a Kampala, quasi ottantenne, occupato nel seguire alcune scuole cattoliche. La nostra collaborazione risale ai tempi in cui padre Pietro animava il settore giovanile a Rebbio (Como). Egli chiede un aiuto per completare il pagamento delle tasse scolastiche a beneficio di tanti allievi, provenienti da povere famiglie contadine, e per aggiornare la biblioteca di una scuola liceale.
Progetti per le missioni...
Cari amici, un saluto cordiale a tutti voi dall’Uganda tanto problematica oggi, ma sempre bella. Sono padre Pietro Cozza, comasco-canturino di nascita, missionario comboniano per trent’anni in Uganda. Ho anche lavorato in Polonia come fondatore della presenza comboniana a Varsavia. Da Rebbio, quando animavo il settore giovanile, ebbi modo di conoscere la vostra organizzazione beneficiando della vostra collaborazione. Ora sono di nuovo in Uganda, un po’ meno giovane (ho settantotto anni) e con qualche sogno ancora nel “cassetto” del cuore. Dai miei superiori di Roma e dell’Uganda mi è stato chiesto – a causa dell’esperienza più che trentennale - se fossi disposto a passare ancora qualche anno in missione aiutando i padri africani più giovani nelle visite alle scuole superiori. Ho accettato e ora mi trovo a Kampala per seguire alcune scuole. Mi sono accorto da vecchiotto che non è più come una volta. I cambiamenti avvenuti sono molteplici, ma ci provo per un futuro migliore per l’Uganda e per i miei confratelli, oramai “quasi” tutti africani.
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Sono stato al Nord in una scuola chiamata Liceo San Tommaso Moro S.S. Minakulu, a 25 km da Gulu nella parrocchia di Palwo, sulla via principale che da Gulu porta a Kampala. È un liceo fondato dalla Chiesa cattolica nel 1983 ed è, anche grazie alla tenacia della gente del posto, in continuo progresso da quando l’ho visto nascere. È ben diretto da sacerdoti locali. Riceve sussidi statali, ma non bastano e merita di essere aiutato sia nell’aggiornamento della sua biblioteca (esternamente finita, ma internamente con pochi banchi e pochi libri!), sia nel sostenere i genitori
degli studenti a completare il pagamento delle tasse scolastiche. Come ho già accennato, il governo dà un contributo per gli insegnanti (non sufficiente già dai tempi in cui insegnavo) e gli studenti devono pagare la retta scolastica pari all’equivalente di trecento Euro per l’intero anno scolastico, salvo poi, come spesso accade, sopraggiungono altre spese non previste da circostanze negative. Inoltre le spese scolastiche sono in continuo aumento e devono essere coperte in un modo o nell’altro.
Nel 2018 sono 267 ragazzi e 241 ragazze che frequentano i corsi liceali. Gli insegnanti sono trentatré di cui ventisei sono uomini. La scuola possiede una vasta estensione di campi che ha permesso la costruzione di vari edifici sparsi sul terreno come, biblioteca, salone, aule, dormitori e altri servizi. Le foto documentano lo sviluppo del complesso. Occorrerebbero circa 7’000 franchi per aggiornare la biblioteca e per aiutare i giovani a pagare parte della retta scolastica. La maggioranza degli studenti proviene da povere famiglie contadine del posto. Aggiungo che dopo le mie due ultime visite recenti, la mia impressione a riguardo degli insegnanti è positiva, così come ho notato un clima sereno tra gli studenti e una voglia di imparare. Sperando nella vostra cortese attenzione per un aiuto nell’educazione e formazione scolastica di tanti nostri giovani, futuro dell’Uganda, vi ringrazio di cuore e vi saluto cordialmente. . padre Pietro Cozza
Preghiera per l’Ottobre Missionario in unione con i fratelli del Perù
Padre misericordioso, come il fiume scorre nella foresta così il tuo spirito percorre la nostra vita. Come l’acqua scorre in abbondanza così tu ci ricolmi di forza e benedizione.
Donaci il coraggio di prendere il largo! Vogliamo imparare gli uni dagli altri pregare gli uni per gli altri condividere gli uni con gli altri per diventare segni di speranza nel mondo. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore e nostro fratello. Amen
Questa preghiera è stata scritta insieme da Missio-Perù e Missio-Svizzera
Preghiamo e meditiamo insieme...
Ti riconosciamo nel sorriso dei bambini nella cordialità di un vicino nel consiglio fraterno di un amico nella generosità del prossimo.
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Daye (Etiopia), 7 giugno 2018 Carissimi amici, spesso nelle mie lettere e in diversi incontri vi avevo parlato della nuova chiesa della missione di Daye che stavamo costruendo. Ora, il tanto desiderato progetto è diventato realtà.
Notizie dalle missioni...
Il 18 febbraio scorso, a conclusione dell’annuale raduno decanale di sei missioni, alla presenza di alcune migliaia di nostri cristiani, di preti e suore, di illustri benefattori venuti dall’estero, di rappresentanti delle autorità civili e delle varie chiese cristiane, il nostro vescovo, salesiano di don Bosco, monsignor Roberto, ha officiato l’apertura e la benedizione della nuova chiesa, seguita da un caloroso e prolungato battito di mani.
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A tutti i partecipanti, questa chiesa è piaciuta per la forma della costruzione in stile etiopico, per le dimensioni ridotte che non danno atto alla sfarzosità e specialmente per tutte le pitture e decorazioni che fanno dell’interno della chiesa un catechismo sulla vita di Gesù, salvatore del mondo, a cui la chiesa è dedicata. Nella breve presentazione che ho fatto all’inizio della messa, ho messo in risalto come questa nuova chiesa è un luogo di incontro con Dio, di ascolto della sua parola, di fraternità tra ricco e povero, di aiuto vicendevole e di carità cristiana, tutti valori fondamentali per un vero sviluppo religioso umano e sociale. Ho ringraziato poi il centro missionario della diocesi Bolzano Bressanone nelle persone Wolfang Penn e Anna Maria Fiung presenti alla cerimonia, il centro missionario della diocesi di Belluno, la parrocchia di Pieve, il movimento “Insieme si può” di Arabba, l’Associazione della Medaglia Miracolosa di Mendrisio, padre Claudio Altieri, padre Rodolfo Cipollone, il pittore agordino Natale dal Molin che in due mesi di duro lavoro ha abbellito la chiesa con una ventina di quadri, infine tutti i cristiani della missione di Daye che, pur nel loro piccolo, hanno collaborato con soldi e lavoro gratuito alla realizzazione di questo edificio di culto. Li ho lodati per l’impegno messo nella preparazione della festa inaugurale che implicava dar da dormire e da mangiare per due giorni a più di tre mila persone.
Non so come sia successo, ma tutti o sotto le varie tende o all’aperto hanno passato la notte e mangiato a sazietà del cibo locale. Miracoli come questo una volta avvenivano solo nei vangeli. Poi ancora, durante il raduno sono avvenuti altri fatti che hanno del miracoloso, forse dovuti all’intercessione dei due cari santi Daniele Comboni e Josef Freinademetz le cui immagini abbiamo posto ai lati dell’altare. È stato sicuramente per una loro buona parola, se la notte della vigilia della benedizione non ci è mancata la corrente elettrica che di solito manca quasi tutte le notti e poi ancora, se durante i due giorni di sabato e domenica non si è vista una goccia di pioggia che in questi tempi di monsoni è all’ordine del giorno. Guai se avesse piovuto e fosse mancata la corrente, tutta la preparazione del sabato sera, fatta di canti e conferenze, sarebbe andata a finir male e poi dove avrebbero mangiato e dormito tutti quelli che avevano fatto del prato antistante la chiesa il loro tavolo e il loro letto! Con l’arrivo della nuova chiesa abbiamo riconsegnato alla scuola l’aula scolastica, che per diversi mesi era stata la nostra cappella, ora per celebrare la santa Messa abbiamo un bel ambiente degno del culto divino. Abbiamo sicura speranza che anche qui a Daye, regno dei protestanti, la chiesa cattolica abbia un posto qualificato. I nostri fratelli ortodossi dicono che, dove gli angeli hanno versato una goccia del sangue di Cristo raccolta sul Calvario, sarebbe sorta una chiesa. Penso che questo sia avvenuto anche per la chiesa della missione di Daye a gloria di Dio e del bene dei cristiani sidamo.
Questa nuova chiesa sta realizzando il suo fine in un bel gruppo di catecumeni che si stanno preparando al battesimo e in una cinquantina di adolescenti che hanno ricevuto la cresima. A nome di tutti i nostri cristiani, a tutti quelli che hanno collaborato a questa santa opera, dico il mio più sentito grazie. padre Giuseppe Detomaso
Carissimi amici: Pace e bene! Sono lieto di mandarvi questa lettera. Anzitutto vorrei ringraziarvi per l’offerta che mi avete mandato per le tasse scolastiche dei nostri studenti. A nome loro vorrei ringraziarvi per la vostra generosità Che il nostro Signore vi benedica sempre. Continuo sempre a pregare per voi. Qui a Kariobangi noi missionari Comboniani siamo in cinque sacerdoti perché c’è tanto da fare. Le attività pastorali sono tante e cerchiamo di essere sempre vicini alla gente e di servirli con gioia. Vi saluto con tanto affetto e vi chiedo di pregare per me affinché il Signore nostro Gesù Cristo mi dia sempre la forza di annunciarlo ai miei fratelli e sorelle Kenyoti. Con riconoscenza. padre Jonas Beka Macas (Ecuador), 21 giugno 2018 Carissimi e carissime, saluti da Macas, la Capitale dell’incantevole Amazzonia Ecuadoriana. Ritorno sul tema dell`edificio dell`”Oratorio Padre Luigi Bozza”: lo stabile delle convivenze. Con il vostro straordinario aiuto abbiamo rinnovato il tetto... subito... mesi fa. Abbiamo anche sistemato la rete idrica con tutte le docce. Abbiamo rinnovato tutto il sistema elettrico... con lampadine che risparmiano! Ora ci manca una mano di pittura di tutto lo stabile internamente e all’esterno, con i soffitti... Pensavo di farcela con il primo aiuto... Se potete darci ancora una mano... vi ringrazio tutti di cuore!
il terzo... Intanto restiamo nove... ma con grinta e denti stretti, anche se non sono nostri da molto tempo... Il Buon Dio vi benedica! Vi assicuro le preghiere di tutti noi. monsignor Pedro Gabrielli Asmara (Eritrea), 29 giugno 2018 Carissimi amici: Pace e Bene! Prego il Signore, costantemente, affinché il vostro servizio e disponibilità per i missionari possa continuare sempre bene. Mi scuso per il ritardo nel rispondere al vostro scritto con l’annuncio dell’invio della grande offerta di 5’000 franchi che avete donato alla nostra scuola per acquistare gli strumenti didattici necessari. Ringrazio, veramente, di cuore l’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio per questa generosa offerta a beneficio della nostra scuola. Il Signore benedica tutti voi, membri e benefattori! Certamente, dopo aver acquistato il materiale didattico, vi manderò le foto. Siccome però la vostra sola donazione non ci basta per comprare le fotocopiatrici e i duplicatori, ci occorre ancora un po’ tempo affinché troviamo un altro aiuto.
Grazie di nuovo! Unitamente a tutti i nostri studenti vi saluto fraternamente. padre Ghebreslasie Kifleyesus Milano (Italia), 5 luglio 2018
E se aggiungete delle intenzioni di Sante Messe, meglio ancora. Siamo ancora nove i venerabili Missionari... in cammino verso i 100 anni. Due e tre mesi fa, due nostri Confratelli sono stati chiamati dal Padre alla miglior Vita... 85 e 96 anni. Dicono che non c’è due senza tre... Non so se sono
Carissimi, son ben felice di comunicarvi che ho ricevuto dalla nostra Procura di Verona la vostra generosa offerta per la celebrazione di Sante Messe e per le nostre missioni comboniane. Ringrazio di vero cuore e assicuro ancora una volta il ricambio della mia quotidiana preghiera per voi e per tutti i vostri cari, vivi e defunti. Possa il Buon Dio ricompensare questa vostra generosità. Con le vostre offerte mi date la possibilità e la gioia di poter inviare un po’ di aiuto alla mia
Notizie dalle missioni...
Nairobi (Kenya), 13 giugno 2018
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Missione di Nakwamekwi per alleviare alcune delle tante situazioni di sofferenza che lì devono affrontare ogni giorno. Le notizie che regolarmente ricevo sia dai Confratelli sia dal Vescovo sono consolanti: nonostante i tanti problemi, il lavoro di evangelizzazione e di promozione umana continua ininterrotto.
Notizie dalle missioni...
Ogni mese, attraverso l’Apostolato della preghiera, il Santo Padre, il Papa, ci presenta un’intenzione particolare di preghiera. In questo mese di luglio l’intenzione sarebbe la seguente: “Per le nazioni di tutto il mondo, specie quelle dell’Africa, che soffrono a causa della guerra, della fame e dell’ingiustizia, perché il loro grido di dolore sia ascoltato e susciti movimenti di solidarietà in cammino verso la pace.”
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Tante volte noi preghiamo perché il Signore risolva le tante situazioni di dolore su questa faccia della terra, invece il Signore si aspetta prima la nostra parte, una piccola goccia sì, ma indispensabile. Bellissima l’espressione inglese: “Try your best and God will do the rest.” (Metticela tutta e Dio farà il resto.) Questa vostra generosità e solidarietà è senz’altro la vostra piccola ma indispensabile goccia. I miei migliori auguri di ogni bene nel Signore. Sempre vostro affezionatissimo in Cristo Gesù. padre Raffaele Cefalo Zamalek (Cairo-Egitto) 22 luglio 2018 Cari amici, benefattori e collaboratori della Medaglia Miracolosa, a voi tutti il mio ricordo costante!
In questo periodo estivo le attività sono un po’ a riposo e così ho potuto fare anche gli esercizi spirituali, lontano un po’ dai miei quotidiani impegni, per riposare nel Signore come ce lo ricordava anche il Vangelo di oggi che gli apostoli, dopo la missione fatta, Gesù li ha invitati ad allontanarsi un poco per riposare con lui, cioè a ricaricarsi del suo amore. Dopo gli esercizi abbiamo avuto anche la nostra assemblea di provincia e questa è importante per rivedere un po’ tutte le nostre attività per indirizzare tutto secondo le direttive date dal centro. Anche questo è stato bello perché ci si incontra tra sorelle e ci si sente poi più unite e con più coraggio nel nostro lavoro. Il caldo c’è ancora ma per noi è normale ma mi spiace per voi che avete la pioggia e in diverse parti torrenziale con anche disastri e distruzione dei campi e tante altre cose. Dobbiamo pregare il Signore perché cessino queste calamità e anche pregare perché aumenti la fede in tutti senza dimenticare di intercedere per la pace del mondo. Come sempre vi ricordo e vi mando tanti, tanti saluti. Con affetto in Cristo. suor Rita Colombo Arua (Uganda), 21 agosto 2018 Carissimi: Pace e bene! Come state? Spero bene nel Signore. Vorrei comunicarvi che ieri abbiamo ricevuto il vostro generoso aiuto per costruzione della cappella di Aluka. Tutti erano commossi. Non so più cosa dirvi, perché tante parole non bastano per esprimervi la nostra riconoscenza. Dunque solo una parola: GRAZIE, veramente di vero cuore. Pregerò sempre per ognuno di voi; che la Madonna possa prendere cura di ognuno di voi e dei vostri cari. Vi manderò le fotografie della cappella non appena possibile. Grazie! Il Signore vi benedica. Con riconoscenza e affetto. suor Jessica Atimango
“Dio ci ha dato due mani: una per ricevere e l’altra per dare. Non siamo cisterne che accumulano; siamo canali che condividono.” Billy Graham
50 anni per Dio e per i fratelli: grazie e auguri, caro padre Egidio dell’apostolo dei lebbrosi, padre san Damiano de Veuster, morto lebbroso a Molokai.
Pace e Bene a tutti voi! Vi invito a cantare con me alla Madonna il Magnificat, il suo inno di gioia sgorgato dal suo cuore di Vergine Madre di Gesù, nell’incontro con la cugina Elisabetta. Il 22 giugno 1968 Gesù mi ha consacrato suo “Sacerdote per sempre” nella chiesa del mio paese, dedicata a San Giovanni Battista, assieme ad un altro confratello comboniano, padre Marco Passerini. “Ricordati di tutto quanto ha fatto per te il Signore…” ci raccomanda la sacra scrittura, per riscaldare il nostro cuore e impedirci appunto di dimenticare tutti i benefici ricevuti, sprofondando nella tiepidezza e mancanza di riconoscenza. Recentemente ho scoperto una magnifica riflessione di San Francesco d’Assisi che ora conservo nel mio breviario come un piccolo tesoro. Dice: “O mirabile dignità del sacerdote. Nelle sue mani, come nel grembo di Maria, il Figlio di Dio Gesù ogni giorno si incarna…”. Dio, l’Onnipotente e il Misericordioso, l’Umilissimo, obbedisce alle parole del suo sacerdote, santo o peccatore che sia, e si fa realmente presente sui nostri altari. Mistero ineffabile! Per questo vi scrivo con commozione e affetto. “Ci fu un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni” (Giovanni 1,6). Anche per me nella sua bontà il Signore ha mandato due uomini, due missionari di san Daniele Comboni che hanno cambiato la mia vita. Il primo, padre Celso Duca, mi ha incontrato nell’estate del 1954 appena terminata la quinta elementare. Ero andato col papà a trovare una zia e padre Celso era là a colloquio con la mamma di padre Ferdinando, comboniano in quel tempo in Uganda. A un certo punto mi rivolse queste parole: “Egidio ti piacerebbe farti missionario?”. Gli ho risposto di “SI” perché preparato misteriosamente dal libro letto in classe dal mio maestro Enrico, che narrava la vita
Con questa lettera oggi desidero anzitutto ringraziarvi per tutto l’amore con cui mi avete seguito e aiutato in questi 50 anni, con le vostre preghiere e con le vostre offerte per curare i malati di Kalongo. Poi vi prego di continuare a pregare per me affinché nel mio cuore cresca la riconoscenza a Gesù e alla Madonna per tale grande dono, e per avere la grazia della perseveranza nella vocazione sacerdotale fino al giorno meraviglioso in cui potrò chiudere gli occhi alla terra per riaprirli sullo splendore del Cielo e ricevere l’abbraccio del Signore, della Madonna, dei familiari, del mio santo fondatore Daniele Comboni con padre Giuseppe Ambrosoli, e con le tante sorelle e fratelli messi da Dio sulla mia strada in Italia e in Uganda nei 32 anni ivi trascorsi.
Mando a ciascuno di voi un affettuoso abbraccio assieme ai vostri cari, e invoco per voi la benedizione materna di Maria Regina delle Missioni. Con affetto.
Vita dell’Associazione...
Brescia (Italia), 3 giugno 2018
Il secondo, il venerabile padre dottor Giuseppe Ambrosoli, è apparso un pomeriggio nel seminario comboniano di Lucca mentre frequentavo la seconda liceo. Ci raccontò come lui, medico comboniano sacerdote, da anni lavorava nell’ospedale di Kalongo nel nord Uganda, presso le popolazioni più povere e abbandonate. Certamente quella manciata di minuti con cui ci raccontò la sua esperienza lasciò una traccia indelebile nel mio cuore. Fu così che nel 1967, siamo nella stagione del Concilio Vaticano II, colpito dal suo esempio chiesi ai miei Superiori il permesso di studiare medicina dopo la mia ordinazione sacerdotale.
padre Egidio Tocalli
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Vita dell’Associazione...
Visite dei missionari presso il nostro segretariato
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1 giugno 2018
10 luglio 2018
Sono un missionario Vincenziano in Madagascar dal 1962. Dall’inizio della nostra missione a Ihosy, siamo stati seguiti con la preghiera e l’aiuto materiale dalla vostra bella Associazione.
Quanto mi ha fatto piacere essere ancora una volta a Mendrisio a incontrare i miei cari amici della Medaglia Miracolosa. Ringrazio il Signore per questo grande dono.
Da allora quante cose sono cambiate! A Ihosy, dove avevamo iniziato in quattro sacerdoti, ora c’è una Diocesi che si sta sviluppando nonostante le difficoltà. Numerose le vocazioni sacerdotali e religiose, maschili e femminili. L’Associazione Medaglia Miracolosa continua la sua opera sotto la protezione della Madonna. Parecchi missionari hanno già raggiunto la “Missione del Cielo”. Pregate per noi, per il Madagascar, soprattutto per la Diocesi di Ihosy, che sta attraversando un momento difficile. Grazie! padre Floriano Strappazzon missionario Vincenziano in Madagascar
Assicuro per tutti voi, come sempre, la mia preghiera. Il Signore, attraverso la Santissima Vergine della Medaglia Miracolosa, vi aiuti a continuare l’opera di bene che fate. Mi è tanto grande la vostra amicizia. Il Signore vi benedica. Sempre vostro in Gesù e Maria.
18 giugno 2018
monsignor George Valiamattam arcivescovo emerito di Tellicherry (India) 25 luglio 2018 È sempre motivo di profonda emozione ritornare alla sede della cara Associazione della Medaglia Miracolosa. La Madonna, Mamma di tutti, compie bene la sua materna missione di unire i suoi figli dei distinti continenti, per tenerli affratellati sotto il suo manto materno. Unito in preghiera, ringrazio per l’aiuto generoso ricevuto a favore di tanti fratelli della mia missione di Tapiales, in Argentina, con la promessa di continuare questa unione spirituale.
Carissimi: Grazie! Spero di inviarvi presto le fotografie della casa per sacerdoti anziani di Lugazi ormai finita. Dio vi benedica per tutto e la Madonna vi protegga. Con tanto affetto nel Signore. padre Felice Sciannameo missionario in Uganda
I più cordiali auguri di ogni bene a tutti i membri e sostenitori di questa benemerita Associazione! Dio, Gesù e la Mamma Celeste ci aiutino nel nostro quotidiano e anche per ritrovarci qualche volta ancora, e ci benedicano con amore. Con affetto. padre Leonardo Terzaghi missionario Guanelliano in Argentina
La situazione da noi è molto precaria. Dopo la visita del Papa c’era stata un po’ di pace per alcuni mesi, ma adesso è proprio il disordine e la violenza. Solo la grazia di Dio potrà portare la pace. Abbiamo bisogno di molta preghiera. Chiedo al Signore della Pace di benedire tutti coloro che prenderanno a cuore il bene della Repubblica Centrafricana.
7 agosto 2018
padre Antonio Berti missionario Comboniano Repubblica Centrafricana
Possano le nostre preghiere, fecondate dai nostri sacrifici, sostenere i collaboratori di questa Associazione e suscitare benefattori per portare avanti quest’opera di Maria Santissima, Madre della Chiesa. Grazie! Ogni benedizione di vero cuore. don Médard Kounoudji missionario in Martinica 7 agosto 2018 Sono contento di venire ancora una volta alla Medaglia Miracolosa di Mendrisio. Sarà l’ultima della mia vita? Qui trovo un ambiente di grande amicizia e fraternità. Ringrazio per i tanti aiuti ricevuti per la missione del Centrafrica.
8 agosto 2018 Sono padre Omer Paré del Burkina Faso. Abbiamo ricevuto dalla Medaglia Miracolosa un enorme e incalcolabile sostegno nella nostra Missione per aiutare i più poveri nello svolgimento del nostro lavoro e della nostra missione.
Sono qui oggi per ringraziare tutta l’Associazione della Medaglia Miracolosa per tutti i benefici ricevuti. Il popolo del Burkina Faso, i cristiani di Dedougou in particolare, sono molto riconoscenti e pregano per tutti i collaboratori e benefattori di questa Associazione. Dio vi benedica. padre Omer Paré missionario in Burkina Faso
“Maria, donna eucaristica, guarda ai popoli della terra lacerati dall’odio e divisi dagli interessi, ridesta in loro la nostalgia dell’unica mensa, così che, spenti i rumori di guerra, mangino insieme pani di giustizia, e finalmente i tuoi occhi di madre brillerano di gioia.”
don Tonino Bello
Vita dell’Associazione...
Con grande gratitudine al Cuore Immacolato di Maria Santissima, al quale è dedicato questo mese, per il Suo amore di Madre che ha voluto e sostiene questo centro e per il gran bene che fanno i volontari ai missionari.
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[Indirizzo]
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