Qui Ticino... a voi missionari, Anno 50, numero 181, marzo 2018

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Anno 50, numero 181

Qui Ticino...

...a voi missionari

marzo 2018 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org

Buona Pasqua


Notizie ed avvisi Calendario Mariano Missionario Lunedì, 19 marzo 2018 Dalle ore 14.30, pomeriggio di ritiro spirituale a Rovio presso la Fraternità Francescana di Betania.

GRAZIE DI CUORE

a tutti i benefattori, associati e amici dell’Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa” di Mendrisio per tutte le generose offerte giunteci durante l’anno 2017.

Venerdì, 27 aprile 2018 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’incontro missionario. Lunedì, 28 maggio 2018 Incontro mensile nella chiesa Santa Maria di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’Assemblea Annuale Ordinaria e l’incontro missionario.

Vita dell’Associazione...

Il vostro contributo è deducibile dalle tasse

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L’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio è un ente senza scopo di lucro e ha un fine di pubblica utilità. Per questo motivo è esente da imposta. I nostri benefattori possono quindi dedurre dal proprio reddito i contributi elargiti alla nostra Associazione se raggiungono almeno 100 franchi all’anno e non superano il 20% dei proventi imponibili. Trattenete le relative ricevute postali o bancarie per giustificare all’autorità fiscale il vostro diritto alla deduzione.

Ogni sabato dell’anno 2018, Padre Luigi Gabaglio, missionario Comboniano in Uganda, celebra una Santa Messa per tutte le necessità degli associati e benefattori, vivi e defunti, della nostra Associazione. Di nuovo “GRAZIE” per il vostro costante sostegno spirituale e materiale a favore delle missioni e delle persone più bisognose.

Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Letizia Bernaschina, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno sostenuto le opere missionarie della nostra Associazione partecipando alla tombola tenutasi all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio domenica 25 febbraio 2018. Il ricavato netto è stato di 2’791.50 franchi.

Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.


Ricevete lo Spirito Santo

A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati

Il modo insufficiente con cui oggi è vissuto questo Sacramento è sotto gli occhi di tutti: non ci si confessa più o, quando lo si fa, si hanno difficoltà enormi ad indicare al sacerdote ciò che si riconosce come peccato e che si desidera venga perdonato dal Signore. La motivazione di questo fatto è una sola: la perdita del senso del peccato. Spesso ci presentiamo davanti al Signore non con il desiderio di riconoscere il nostro limite per sperimentare la bellezza del suo perdono, ma cedendo alla tentazione di autogiustificarci, di mettere in rilievo le nostre buone opere, dimenticando che, se facciamo qualcosa di buono, è solo per una Grazia che non abbiamo meritato. “Rubare non rubo, ammazzare non ammazzo, per il resto veda lei”. Questa è la frase sconsolante che ci si sente spesso dire, quando si ricevono le – ormai rare – confessioni, e questo fatto è più preoccupante che non lo scarso numero di coloro che si accostano a questo Sacramento. È ben vero che per troppo tempo si è presentato un volto

di Dio con i tratti non di un Padre misericordioso, ma con quelli di una sorta di “poliziotto dei comandamenti”, teso a sorprenderci e a punirci per inosservanze ad un codice morale astratto, dove i precetti relativi alla morale sessuale ottenevano una parte preponderante, se non esclusiva; ma oggi ciò che prevale è un sentimento autoassolutorio, in cui si confonde la bontà che Dio dimostra nel perdonarci con la svalutazione della gravità del peccato. Dobbiamo invece incominciare a renderci conto che ci sono molteplici occasioni nella nostra giornata in cui possiamo offendere Dio, anche gravemente. I nostri rapporti sono il luogo principale nel quale possiamo sorprendere il peccato nella nostra vita: nella forma di mancanza di carità, di superbia, di invidie, di fariseismi di vario tipo, che infettano la nostra vita cristiana e la nostra stessa preghiera. Ci sarebbe molto da dire relativamente all’uso dei nostri beni e del nostro tempo: realtà sempre di più svincolate dal rapporto con Dio. Certo Dio è infinita Misericordia, ma se noi non vogliamo essere perdonati, o riteniamo di non averne bisogno, perdiamo l’occasione per sperimentare questa misericordia; approfittiamo di questo scorcio di Quaresima e dei cinquanta giorni della Pasqua per riscoprire quest’aspetto essenziale della nostra fede e di riprendere a fare esperienza gioiosa del Sacramento del perdono. Buona Pasqua! don Claudio Premoli, assistente

Lettera dell’Assistente...

L’amore misericordioso del Signore può essere raggiunto da tutti in un Sacramento specifico: quello della Penitenza o Confessione, che scaturisce direttamente dal mistero pasquale. Infatti “la stessa sera di Pasqua il Signore apparve ai discepoli, chiusi nel cenacolo, e, dopo aver rivolto loro il saluto «Pace a voi!», soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati»” (Gv 20,22-23). Questo passo ci svela la dinamica più profonda che è contenuta in questo Sacramento. Anzitutto, il fatto che il perdono dei nostri peccati non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati (Papa Francesco). Il perdono dunque si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione sacramentale chiediamo il perdono a Dio tramite il sacerdote, affidandoci al Padre delle misericordie, sorgente di ogni perdono, che realizza la riconciliazione di noi peccatori mediante la Pasqua del suo Figlio e il dono del suo Spirito, in tal modo riconosciamo che non possiamo salvarci da noi stessi.

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Progetti per le missioni...

Casette per le famiglie e materiale didattico per l’educazione

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A Renk, le suore missionarie Comboniane sono attive dal 1987 nella parrocchia di Cristo Re, zona pastorale di Kosti dell’arcidiocesi di Karthoum, Sudan. È la parrocchia più vasta nella regione. Tuttavia, geograficamente, la parrocchia di Renk appartiene alla diocesi di Malakal, Sud Sudan. Suor Catherine Achieng Ouma,che ci scrive, è una delle quattro suore Comboniane che lavorano a Renk: qui si occupano di educazione e di attività pastorali. Cari amici, Renk è un centro abitato del Sudan del Sud, situato nello Stato del Nilo Orientale. In questi anni sta crescendo rapidamente a causa della sua posizione (dista solo 60 chilometri dalla frontiera con il Sudan) e vive delle proprie risorse naturali che sono il pesce, il sesamo, il sorgo volgare -una specie di cereale senza glutine- ed il cotone. A causa dei passati disordini nel Sud Sudan, la situazione nella contea di Renk è rimasta instabile e di una vedova cieca che vive con il figlio portatore di ciò si ripercuote sul quieto vivere degli indigeni e di handicap e con una figlia ammalata. Durante la notte coloro che in seguito alle invasioni dei propri villaggi un violento temporale ha distrutto una parte del avevano cercato rifugio a Renk e nei dintorni. loro rifugio. Tutti i membri di questa famiglia erano C’è un considerevole numero di Sud sudanesi rimasti intrappolati nei detriti fino al sopraggiungere in attesa di essere rimpatriati nelle loro terre dei Legionari di Maria che li hanno finalmente meridionali dopo la separazione con il Sudan: liberati dalle macerie e hanno ricostruito un riparo tutto ciò contribuisce ad aumentare notevolmente provvisorio sistemando le persone e le cose alla bella il numero dei residenti a Renk. L’instabilità è e meglio. Di queste cose ne capitano tante a Renk. aggravata dall’inesorabile svalutazione della “lira sud Comunque la regione si sta riprendendo dagli anni di sudanese” e dalla galoppante inflazione dei prezzi guerra continua che ha gravemente compromesso dei prodotti di prima necessità. tutto il sistema educativo. Gli insegnanti non La frontiera con il Sudan rimane sempre chiusa sono adeguatamente istruiti, le aule e il materiale e le merci vendute sul nostro mercato sono didattico sono più che carenti o, se ci sono, sono contrabbandate verso il sud, la conseguenza è in condizioni deplorevoli. Ad esempio, io insegno che i prezzi delle merci si inalberano anche per la biologia in una delle scuole femminili superiori. maggiore domanda. L’aumento dei prezzi fa sì che un Purtroppo non ho un laboratorio con le necessarie buon numero di persone, specialmente i senzatetto attrezzature. Ciò rende difficile impartire lezioni che e i poveri, non riescono a soddisfare le loro necessità richiedono lavoro pratico, la proiezione di immagini di base. Tanta gente comune si costruisce il proprio e di diagrammi. Poiché qui abbiamo la fortuna di rifugio con il fango, le sterpaglie e con le tende, usufruire della rete elettrica, avere un proiettore e ma nel periodo delle piogge torrenziali si disfa un computer sarebbe di grande aiuto per mostrare regolarmente. Nella mia attività pastorale lavoro agli studenti video o immagini di biologia almeno con un gruppo di donne e uomini cristiani che si fino a quando avremo un laboratorio ben attrezzato. chiamano Legione di Maria. Si prendono cura dei più bisognosi. In questo mese ho incontrato la famiglia Sulla scorta delle sfide che caratterizzano il nostro lavoro missionario chiedo il vostro aiuto per costruire un paio di casette per le famiglie veramente bisognose e anche per comperare un proiettore e un PC per le lezioni di biologia. Il costo di tutto questo potrebbe aggirarsi sul controvalore di circa 10’000 franchi, ma apprezzerei anche se dovessi ricevere di meno. Vi ringrazio per l’aiuto che date ai missionari per assolvere il loro servizio. Che Dio vi benedica tutti. Vi ricordiamo nelle nostre preghiere. suor Catherine Achieng Ouma


Padre Witold Szulczynski è da anni impegnato nell’aiuto agli anziani ed agli ammalati più bisognosi di Tbilisi (Georgia). È importante che queste persone possano avere una vita dignitosa, ma purtroppo le spese sono alquanto elevate e difficilmente affrontabili se non ci fosse il sostegno di persone sensibili a questo problema. Cari amici, ho un grande problema da affrontare in quanto a fine ottobre l’Associazione Honor Vitae non potrà più sostenere il progetto che assisteva 600 persone anziane ed estremamente povere. Perciò sto cercando possibili aiuti per assistere se non tutti i 600 beneficiari, almeno una parte di essi. Le dottoresse responsabili del progetto mi hanno detto che di questi 600 pazienti, almeno 300 sono in situazioni disastrose e, se non ci saranno più aiuti, questa gente sarà destinata spesso, quando riceviamo dal Municipio o da altri assolutamente a morire. posti una richiesta di aiutare queste persone, le troviamo già in condizioni orribili, soprattutto Abbiamo perciò deciso di preparare un progetto, con decubiti. Un terzo delle spese necessarie per chiedendo ai donatori il finanziamento non per questo progetto di assistenza a queste persone sono tutti i 600 beneficiari, ma per questi 300 che sono sostenute dal Municipio di Tbilisi. Ripeto che vi sarei più in difficoltà (paralizzati dopo l’ictus e dopo gli estremamente grato per qualsiasi aiuto che potreste incidenti stradali, malati che non si muovono dal darmi. Anticipatamente vi ringrazio per tutto quanto letto e soffrono già per gravissimi decubiti, quelli che potrete fare per questi poveri anziani. dipendono totalmente da altri). In breve, abbiamo preparato un progetto per 300 persone, cercando di Vi prego, anzi, vi supplico di aiutare le persone diminuire massimamente i costi. anziane summenzionate, sperando che questo aiuto Sarei molto grato se voi, cari benefattori, poteste sarà continuato anche nei prossimi anni, in quanto, dare una mano almeno ad alcuni di questi poveri ripeto, non si tratta di un progetto breve ma di lunga anziani. Abbiamo fatto i conti e abbiamo visto che durata. per aiutare un anziano servono circa 35 franchi al mese (poco più di un 1 franco al giorno). Non è una cifra astronomica, ma qui non si tratta di un aiuto per un mese o due, perché queste persone stanno a letto da anni e probabilmente lo saranno ancora per molto. Per esempio, ultimamente ho visitato una ragazza di venti anni che dopo un terribile incidente stradale è rimasta completamente paralizzata: non muove né collo, né mani, né gambe. Cioè, dipende completamente da altri e necessita un servizio completo, come un bambino. Il grande vantaggio di questo progetto è che esiste già una squadra di professionisti: dottoresse, infermiere, operatori sociali che hanno una ricca esperienza in questa attività. Questi professionisti sono disponibili a continuare il progetto. Il problema è solo trovare i fondi. Capisco che non sarà possibile trovarli subito per 300 persone, ma se in un posto trovo i soldi per 5 persone, in un altro per 10, per 15 o per 20 persone, sarà già qualcosa. Purtroppo,

Se qualcuno non può fare niente, chiedo di pregare per me, per la povera gente, per il mio lavoro, per la mia missione, per la mia testimonianza che cerco di fare da tanti anni per dimostrare che Dio è Amore. Anticipatamente vi ringrazio e vi assicuro le mie preghiere. Un fraterno saluto. padre Witold Szulczynski

Progetti per le missioni...

Sostegno a trecento anziani e malati grazie al progetto “Assistenza Sociale”

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Gli africani necessitano della conoscenza della loro religione Padre Paolino Tomaino, missionario Comboniano a Kyamuhunga in Uganda, ha vissuto la sua vita al servizio del popolo africano. Giunto ora alla bella età di 80 anni, vuole lasciare in eredità ai suoi ugandesi, oltre a tutte le opere realizzate, il Catechismo della Chiesa Cattolica. Stampare libri in Africa è però parecchio costoso e chiede il nostro aiuto. Cari amici della Medaglia Miracolosa, vi scrivo questa lettera alla viglia della festa della nostra amatissima Madre, Maria Santissima e Immacolata, che si è degnata di mostrarci il suo immenso amore, lasciandoci un segno di protezione: la Medaglia Miracolosa. Coloro che mi assistevano nel 2004 e mi vedevano morto nel letto, poiché ormai era tutto pronto per staccare le spine, dicono che la Medaglia Miracolosa mi ha salvato e ora sono ancora qui a cantare le sue lodi e a servire i miei fratelli africani.

Progetti per le missioni...

Ancora presente nel mio cuore è l’incontro che ho avuto con voi lo scorso 27 novembre, nella Chiesa dei Cappuccini a Mendrisio. Vi ho parlato di me e della mia missione. Gli ottant’anni di vita che il Signore mi ha concesso sono stati spesi al suo servizio e a servizio dei suoi figli: il popolo africano. Dicevo che la mia attività si è svolta nella predicazione della Parola di Dio. Non è stato difficile parlare della Madonna perché il sentimento degli africani verso la mamma è immenso. Dalla mamma terrena alla Mamma Celeste, il passo è stato brevissimo. Mi ha sorpreso che quando sono arrivato in Uganda, vedevo al collo di tanti bambini, parecchi quasi nudi e molti anche non cristiani, la Santa Medaglia.

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sono abbastanza! Gli africani hanno bisogno della conoscenza della loro religione. Già da cinque anni siamo riusciti a tradurre nella nostra lingua il Catechismo della Chiesa Cattolica ma non è ancora stato possibile stamparlo, in quanto stampare libri in Africa risulta troppo costoso. Eppure, non morirei in pace se non lasciassi questo libro. Sacerdoti, catechisti, responsabili del laicato, insegnanti, genitori, hanno bisogno di avere in Chiesa e in casa questo libro, per avere una guida sicura nella loro vita di fede. Ecco perché vi chiedo un aiuto, nel nome della Madonna, per stampare questo libro. Il mio sogno sarebbe di lasciare in questa Diocesi 2’000-3’000 copie di questo libro, da usarsi secondo le necessità. La stampa di un libro costa il corrispondente di 8 franchi e la Diocesi farebbe pagare una piccola somma, che servirebbe per stampare altri libri in futuro. All’Africa io continuo a dare la mia vita anche se piena di acciacchi. Anch’io, in tutti i miei vestiti, ho cucito una Medaglia Miracolosa perché io più di ogni altro, ho bisogno che la Madonna mi tenga per mano. È altrettanto vero che i nostri cristiani hanno bisogno del pane della fede.

Alla bella età di 80 anni, tutti i miei confratelli missionari si aspettavano che rimanessi in Italia. Ho sentito nel cuore il pianto dei nostri bambini: “padre Paolino: non ci abbandonare” e cosi, a febbraio, ritorno nella mia Missione. Che cosa lascerò in eredità ai nostri cristiani? Le scuole, gli ospedali, le strutture varie... ma non

Grazie per i rosari e le medaglie che mi avete dato. Siete nel mio cuore e nelle mie preghiere. Invoco le benedizioni del Signore e della Madonna su tutta la vostra l’Associazione. Pregate per me. Vi auguro un sereno nuovo anno. Con immenso affetto. padre Paolino Tomaino


Ogni nuovo mattino monaco della Chiesa d’Oriente

Che ogni mattino sia, per me, mattino di Pasqua! E che ogni giorno, ogni risveglio, con la gioia della Pasqua, mi giunga anche la conversione profonda, quella che sappia, in ogni situazione e in ogni persona, conoscerti come vuoi essere conosciuto oggi, non quale mi sembrasti ieri, ma quale ti mostri a me adesso. Che ognuno dei miei risvegli, sia un risveglio alla tua presenza vera, un incontro “pasquale col Cristo nell’orto”, questo Cristo talvolta inatteso. Che ogni episodio della giornata sia un momento in cui io ti senta chiamarmi per nome, come chiamasti Maria! Concedimi, allora, di voltarmi verso di te. Concedimi di rispondere con una parola, dirti una parola sola, ma con tutto il cuore: «Maestro mio!»

Preghiamo e meditiamo insieme...

Signore, che nessun nuovo mattino venga ad illuminare la mia vita senza che il mio pensiero si volga alla tua resurrezione e senza che in spirito io vada, con i miei poveri aromi, verso il sepolcro vuoto dell’orto!

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La fame è grande da queste parti...

Testimonianza...

Dalle numerose lettere che i missionari inviano alla nostra Associazione, in una recente riunione di comitato ci ha colpiti e commossi quella di padre Giovanni Colombi, missionario Vincenziano, che da alcuni mesi si trova nella missione di Tolojanahary, in Madagascar. Padre Giangi, questo il suo soprannome, il 13 dicembre 2017 ci scrive delle sue prime esperienze nella nuova missione. Una testimonianza toccante che non lascia indifferenti e che il comitato ha deciso di condividere con tutti voi sicuro che non lascerete senza risposta questa richiesta d’aiuto! Carissimi, iniziano i lavori con quattro operai. Durante tutto il vi scrivo dalla mia nuova residenza di Tolojanahary giorno si puliscono le sorgenti e i bacini di captaggio a 60 km a nord ovest della capitale Antananarivo in dell’acqua. Alla sera riunione con i genitori per Madagascar dove, da ormai due mesi, mi trovo a presentare la situazione delle sorgenti e bacini lavorare con padre Pedro della mia stessa comunità con un capitolato di spese per la loro riparazione nell’associazione umanitaria Akamasoa, da lui stesso e ogni nucleo familiare prende parte alle spese fondata per donare un tetto, un lavoro dignitoso a secondo le proprie possibilità. I lavori per il ripristino molti giovani e la scuola a tanti bambini esclusi. dell’acquedotto iniziano subito il giorno dopo e si Tolojanahary è uno dei villaggi di Akamasoa dove, protrarranno per tutta la settimana. fuori dalla grande e caotica capitale, le famiglie L’acqua è razionata e ci si accontenta di un secchio hanno ritrovato la loro dignità ritornando al lavoro in d’acqua per lavarsi come fanno tutte le persone. campagna, regolati dai ritmi della natura. Sono arrivato il 7 dicembre accompagnato da padre Dal lunedì al venerdì si è attorniati dai bambini e Pedro e accolto dalla gente e dai 1’450 alunni della ragazzi che frequentano la scuola a tempo pieno. nostra scuola cattolica con i loro 55 insegnanti. Nella nostra scuola due ore del venerdì sono dedicate al lavoro manuale: si piantano gli alberi nel bosco, i fiori nelle aiuole, si fanno le pulizie di tutti i cortili e gli ambienti intorno alla scuola.

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L’8 dicembre, festa di Maria Immacolata, ho celebrato la Messa con tutti gli alunni e insegnanti della scuola. Nel pomeriggio perlustrazione delle quattordici sorgenti che danno acqua alle 2’000 persone circa del villaggio: parecchie non funzionano a causa del prosciugamento delle falde acquifere e della mancanza di manutenzione. Il 9 dicembre continuo la visita alle sorgenti e nel pomeriggio riunione con i genitori per presentare i lavori di manutenzione e riparazione urgenti affinché possa di nuovo scorrere acqua nelle fontane del villaggio. Domenica 10 dicembre, dopo la Santa Messa piena di canti e con la chiesa stracolma di bambini, giovani e adulti, c’è il ritiro spirituale di un gruppo di 42 genitori in preparazione al Natale. Durante il pranzo comunitario conto i loro figli che sono ben 245! Lunedì 11 dicembre, di buon’ora, Santa Messa con la partecipazione di una ventina di genitori e una quarantina di ragazzi e giovani e alle 6:30 si

A mezzogiorno è distribuito il pranzo ai 1’450 alunni della scuola materna, elementare e media. È un’impresa donare da mangiare a tutti con i pochi mezzi che abbiamo. Ogni bambino porta il


Oggi, passando in alcune classi elementari, i bambini copiavano sul quaderno il Gesù bambino che l’insegnante aveva disegnato sulla lavagna: è l’unica statuetta del presepio che avranno in casa per il Natale. Luci scintillanti, negozi stracolmi di regali, alberi accesi non ne esistono, anzi non c’è neppure l’energia elettrica. Natale è qui in mezzo a noi e ci interpella a una forte condivisione in questo periodo in cui le nostre tavole sono imbandite di ogni ben di Dio. Qualche giorno fa nel porto più grande del Madagascar, Tamatave, 60 tonnellate di riso scaduto e marcio, non prelevato a suo tempo da un commerciante, sono state bruciate con legna e gasolio. Il combustibile versato sui sacchi di riso non è stato sufficiente per incenerirli e la gente di notte è andata a prelevare i sacchi di riso non bruciati e l’hanno messo in pentola per sfamarsi. La fame è grande da queste parti, il prezzo del riso, alimento base qui in Madagascar, è alle stelle per la siccità dello scorso anno e per le scarse piogge di questa nuova stagione ormai avanzata. Ieri, domenica, nel pomeriggio ho portato in ospedale una giovane mamma che era svenuta. Il primo medico l’ho trovato dopo 25 chilometri di strada. Il dottore, terminata la visita,

Voi che desiderate alleviare la fame e aggiungere un posto alle vostre tavole il giorno di Natale per uno dei nostri bambini: aiutateci! Disarmiamo dai morsi della fame almeno un bimbo e vivremo un Natale di condivisione. Non esitate a venire a trovarmi in Madagascar, vi attendo a braccia aperte. Un immenso saluto a voi e a tutti i vostri cari, facendo posto ogni giorno a Cristo e a tutti i poveri cristi che abitano e vivono in mezzo e lontano da noi. Con affetto vi abbraccio. padre Giangi (Giovanni Colombi)

Testimonianza...

suo piatto e cucchiaio da casa e si organizza un lavoro a catena fra gli insegnanti e gli alunni più grandi per riuscire a servire tutti, dai più piccoli ai più grandi.

l’unica medicina che le ha dato è di mangiare un pezzo di carne, la pressione era molto bassa ed era svenuta per la fame. Questa mattina, dopo la Santa Messa, incontro una mamma con in braccio una bella bimba di 4 mesi, le metto il mio dito nella sua manina e lei me lo stringe forte. “È molto robusta la sua bimba e come si chiama?” chiedo alla mamma. “Fisaorana - che significa “Ringraziamento” o meglio “Grazia”- perché ho voluto ringraziare Gesù per avermi donato il mio nono figlio, ho 35 anni e tutti i miei figli stanno bene, grazie a Dio, anche se faccio fatica a trovare il cibo per tutti in famiglia”. Il marito lavora da noi come muratore. Il giorno di Natale pranzeremo tutti insieme come un’unica famiglia e la festa continuerà con i canti organizzati da ogni quartiere dopo la Santa Messa che sarà stracolma di canti e danze che i ragazzi e giovani stanno preparando da tempo.

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Chihuahua (Messico), 11 novembre 2017 Carissimi amici, viva Gesù e sempre nei nostri cuori! Prima di tutto un grazie sentito da parte mia e della comunità per tutto il bene che ci avete dato per realizzare la ristrutturazione del tetto della casa di riposo. Con i 5’000 franchi che ci avete inviato e i 1’000 franchi che mi avete dato durante la mia visita a Mendrisio il 24 agosto, abbiamo completato il corridoio del reparto delle donne, la cappella, la sagrestia e alcuni lavori nella cucina con il refettorio. In realtà dovevamo rifare tutto il tetto e ci costava almeno 15’000 franchi, ma ci siamo limitate alle cose più urgenti.

La gente dice: “se moriamo, moriamo per Cristo”! Alla fine della Messa hanno tutti gridato: “Viva Gesù! Viva Gesù! “. Io mi sono commossa e pensavo alle chiese dell’Europa che si svuotano e mi dicevo: “Se potessero vedere la gioia, il coraggio e fervore di questa gente, una fede semplice, immediata, che parte dal cuore…forse farebbe del bene e aiuterebbe qualcuno a riflettere, a rimettersi sul retto cammino”. Mi sento fortunata per il dono che mi ha fatto Dio di questa nuova esperienza di vita. Scusate se scrivo poco… ma vi ricordo tutti. A tutti auguri per il Nuovo Anno! Con riconoscenza e affetto. suor Ida Porrino Dar-Es-Salaam (Tanzania), 26 dicembre 2017

In questi giorni abbiamo proceduto alla posa della lamiera e all’impermeabilizzazione del tetto, coperto il soffitto con cemento e legno e pitturato il corridoio. I lavori che ora mancano sono l’impianto elettrico, la pittura della cucina e del refettorio e completare il dormitorio delle donne. Un particolare saluto e ringraziamento a tutta l’Associazione. Che il Signore benedica la vostra Opera. Grazie e in unione di preghiera.

Notizie dalle missioni...

suor Françoise Tatsio Eyovoru

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Taipei (Taiwan), 25 dicembre 2017 Carissimi amici, cosa dirvi? Innanzitutto ringrazio Dio perché abbiamo potuto avere una celebrazione della Messa di Mezzanotte “pacifica” senza attacchi terroristici, almeno nella cattedrale. La chiesa era stracolma di gente, moltissimi seduti per terra sui tappeti e alcuni seduti anche sui gradini dell’altare. Le famiglie al completo anche con bimbi molto piccoli. Io pensavo: se dovesse esserci un attacco, la strage sarà grandissima per la ressa di gente! Era infatti impossibile muoversi. Come saremmo scappati? Sono rimasta ammirata per il loro coraggio e la loro fede! Una suora mi ha detto: “la situazione ci rende forti e ci fa sfidare tutto”.

Cari amici e benefattori, non possiamo terminare l’anno senza inviarvi saluti, auguri e ringraziamenti per tutto quello che siete e che fate per noi e per i poveri. Venerdì, 8 dicembre, abbiamo chiuso l’anno scolastico 2017; in molti ci hanno ringraziato per tutto quello che è stato fatto e che abbiamo dato ai bimbi che hanno frequentato la nostra scuola Cottolengo: educazione, supporto alle famiglie povere e in difficoltà, tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto morale e materiale che voi ci avete dato. Dio vi benedica e vi ricompensi come solo Lui sa fare. Grazie al vostro aiuto ora le aule sono pronte anche se mancano ancora di molte cose, come ad esempio i banchi e materiale vario. Quello di cui abbiamo più urgenza ora è comperare del terreno perché la scuola non ha un campo dove i bambini possano giocare e rilassarsi, per questo chiediamo ancora umilmente il vostro aiuto sia per il bene dei bambini sia per ottemperare alle richieste del Governo che ci richiede il campo giochi. Ancora una volta confidiamo sia nella Divina Provvidenza sia nella generosità vostra e di quanti vorranno aiutarci per il bene dei bambini, perché possano crescere anche sani. Per questo già sin d’ora vi diciamo il nostro GRAZIE per tutto l’aiuto che riuscirete a darci. Quest’anno inizieremo la Standar 4 (quarta elementare) e aumenterà anche il numero dei bambini che frequenteranno la scuola e più della metà sono poveri e qualcuno poverissimo, ma siamo certi che la Divina Provvidenza non ci lascerà a metà strada… Vi ricordiamo con tanta riconoscenza e affetto fraterno. Dio benedica voi e i vostri cari. suor Giovanna Bortolin


Carissimi amici e benefattori, vi ringrazio di tutto cuore per il vostro continuo aiuto e l’accompagnamento che assicurate a tutta la gente di qui e in particolare ai bambini, ai malati e adesso anche ai vecchietti che vengono alla mia parrocchia di San Francesco. Sono già passati 50 anni da quando sono arrivato qui in mezzo alla gente più povera dell’Ecuador. Quante belle iniziative ho potuto svolgere grazie al vostro buon cuore e alla vostra generosità. Compio pure quest’anno i 40 anni di servizio sacerdotale, continuando a implorare il buon Dio per il bene spirituale di tante persone e dei nostri cari benefattori. Grazie al vostro aiuto generoso ho potuto sviluppare varie opere di assistenza sanitaria, di educazione e promozione umana nelle quattro parrocchie dove ho lavorato. Dapprima nella parrocchia e il collegio “Domenico Savio”, poi nel lavoro con i ragazzi di strada nella città di Quito, poi nella nuova e vasta parrocchia del “Bastión Popular” ai margini della città di Guayaquil, dove ho lavorato per il Regno di Dio per ventidue anni. Poi, per sei anni, ho svolto la mia missione in un’altra zona marginale chiamata “Monte Sinai”, nella nuova parrocchia “La Trasfiguración”. Ora, da tre anni, mi trovo nella città “La Libertad”, fra la gente più povera, in una parrocchia dedicata a San Francesco con una popolazione di circa 20’000 abitanti. Il mio lavoro è sempre l’annuncio della Buona Novella di Gesù, accompagnata dalle opere sociali di educazione e di carità verso la gente povera, ammalata e senza mezzi per curarsi. Adesso si è aggiunto un problema più grave perché c’è una grande crisi di lavoro. Quelli che lavorano sono mal pagati o peggio ancora molta gente è disperata perché non trova lavoro per sostenere la famiglia. Quanti problemi! Si sente che il mondo va male perché non c’è amor di Dio. Gesù ha voluto costruire un regno di giustizia e di pace, però siamo ancora lontani da questo ideale. Vi ricordo sempre nelle Sante Messe che celebro con i nostri bambini e ammalati. Uniti nella preghiera vi saluto con affetto e riconoscenza. Grazie di nuovo per il vostro generoso aiuto. Il Signore e la Madonna vi benedicano. padre Pierluigi Carletti Lira Nyetta (Uganda), 27 dicembre 2017 Amatissimi e buoni amici, vi invio con gioia e gratitudine il breve scritto di tre fratelli, ai quali Dio ha voluto donare per mano vostra, una casetta: siete un dono di Dio!

Eccolo: “Carissimi amici e grandi benefattori, abbiamo dormito la notte di Natale sotto il tetto della nostra casetta che voi ci avete aiutato a costruire. Abbiamo pregato per voi a lungo, cantato, riso e persino pianto di commozione, e anche ballato. Avete sentito il nostro grazie? Abbiamo gridato forte: Aphwoyo! Grazie! Moses, Gloria e Ronald”.

Per questo grande dono, a ciascuno di voi, la mia stima e la mia gratitudine. Non mi sembra vero vedere quei tre poverelli senza papà e mamma, che tanto hanno pianto la loro mancanza di affetto e sostegno, in mancanza di qualcosa da mettere in bocca tante volte e altrettante notti insonni per il vuoto della pancia. Ho mai pensato di fare loro una casetta, solo il vostro cuore grande è arrivato fino a questo. Dio ricompensi e benedica tutti i benefattori della vostra Associazione. A tutti Buon Anno 2018, vi sia prospero in grazia e salute. Con tanta gratitudine prego con voi la Vergine Maria, nostra tenerissima Mamma, che dia al mondo intero luce, pace e amore fraterno senza fine. Cordialmente saluto e ringrazio tutti. suor Miriam Armanasco Simdega (India), gennaio 2018 Cari amici, io sono molto grato per il vostro aiuto di 5’000 franchi per il lavoro pastorale nella mia Diocesi e per le cinquanta intenzioni di Sante Messe, che ho ricevuto tramite don George Valentine Kerketta. Al momento la nostra fatica è diventata ancora più seria. I cristiani sono presi di mira e colpiti sempre di più. I nostri sacerdoti e i catechisti sono osservati e accusati di falsità. Noi siamo però molto decisi e fermi sulla nostra posizione a difesa dei diritti e della sicurezza della nostra povera popolazione. Questo è un grande aiuto e conforto per la gente in questo momento difficile. La popolazione ha una grande fiducia nella Comunità religiosa, nei sacerdoti e nelle suore. In tanti posti il governo sta cercando di prendere il terreno della gente per i progetti a grande profitto, senza aver riguardo

Notizie dalle missioni...

La Libertad (Ecuador), dicembre 2017

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per la gente. Ci sono tanti terreni al di fuori del territorio dei tribali per questa finalità, ma il governo vuole disperdere la popolazione tribale che sono in maggioranza cristiani. La gente è semplice e pacifica e così è sfruttata dagli egoisti. Comunque adesso per l’educazione ricevuta è più attenta, ma la maggioranza è ancora analfabeta. Noi siamo certi che il Signore ci aiuterà e noi abbiamo una grande fiducia nelle vostre preghiere e nel vostro aiuto. Siamo certi che gli aiuti e le preghiere di tanta gente come voi non andranno persi. La nostra gente continua ad invocare il buon Dio, come gli Israeliti invocarono il Signore in ogni loro difficoltà. Di nuovo grazie di cuore per tutto quello che siete e fate per noi. Uniti nella preghiera. monsignor Vincent Barwa Mbeya (Tanzania), gennaio 2018

Notizie dalle missioni...

Carissimi amici della Medaglia Miracolosa, un grazie sentito per il vostro aiuto per la costruzione di un pozzo, opera preziosa per la vita della missione di Iwindi-Mbeya. Vi invio alcune foto della trivellazione del pozzo per l’acqua.

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La gente ha cominciato a venire ad attingere acqua dal pozzo. È veramente una grazia della Madonna e una manna dal cielo l’acqua per questa gente. Acqua pulita, acqua buona!

In settimana istalleremo due grossi tank; uno per la gente, uno per il nostro centro e per la scuola vicina. Ancora grazie di cuore e ogni bene! padre Giancarlo Frigerio Renca (Cile), 3 gennaio 2018 Cari amici, anche se vi rispondo in ritardo, il mio cuore, i sentimenti e i ricordi sono continui per voi. Vi auguro di crescere nello spirito del vostro gruppo e vi sentiate contenti di noi tutti missionari del mondo che siamo in contatto con voi. Certamente il ricordo è grande e contraccambiato. Mi piace sentirmi parte di voi nello spirito missionario che diffondete nel mondo con la vostra opera. È bello provare la vicinanza degli affetti e delle opere in comune. Anche per voi “il mondo è patria vostra”. Mentre avvaloro la vostra presenza, mi sento contento della mia missione della quale siete parte. Di cuore e con affetto vi saluto e vi ricordo. padre Silvano Poletto Kacheliba (Kenya), 20 gennaio 2018 Carissimi tutti, associati e benefattori della Medaglia Miracolosa, eccomi finalmente a voi per dirvi il mio grande GRAZIE per il vostro prezioso ricordo e aiuto a favore di molte Missioni. Io, ormai sono in pensione a causa della mia brutta schiena, ma sono ancora in Kenya e do una mano nella Comunità di Kariobangi. Inutile dirvi che vi accompagno tanto con la preghiera perché il vostro ideale si realizzi sempre meglio, accompagnati in ogni momento dalla nostra carissima Mamma Celeste! Salutando ciascuno di voi, auguro tanto bene, tanta gioia e tante soddisfazioni per questo Nuovo Anno 2018! suor Amelia Ghielmetti Roma (Italia), 21 gennaio 2018 Cari amici: buon anno nuovo! Con gioia vi mando il rendiconto del “Progetto AntiTrafficking Training Course” che avete aiutato a realizzare con il vostro generoso contributo. Dal 22 al 28 ottobre 2017 si è tenuto presso il “San Daniel Comboni Retreat Center” di Namugongo (Kampala), in Uganda, il corso di formazione contro la tratta a cui hanno partecipato le Suore Missionarie Comboniane e Congregazioni che collaborano


strettamente con loro in Africa. Erano presenti ventisei sorelle provenienti da otto paesi africani, appartenenti a cinque diverse congregazioni. Il corso, organizzato in collaborazione con “Talitha Kum”, la rete mondiale della vita consacrata contro la tratta di persone, ha offerto alle partecipanti una visione globale e locale della realtà della tratta di persone, uno dei più gravi crimini della nostra epoca. Le partecipanti sono state coinvolte attivamente presentando le loro esperienze in progetti anti-tratta e in lavori di gruppo che hanno permesso e favorito la progettazione di attività preventive contro la tratta nei servizi da loro svolti, principalmente nell’area pastorale ed educativa.

Madurai (India), 27 gennaio 2018 Cari amici della Medaglia Miracolosa, voglio ringraziarvi ed assicurarvi di aver ricevuto, tramite le nostre suore di Chiasso, l’offerta di 2’000 franchi che sono stati usati per la festa di Natale a favore di tanti fratelli meno fortunati di noi.

Il 100% delle valutazioni fatte dalle partecipanti ha dichiarato che il corso è stato molto rilevante per la propria attività pastorale/educativa…

La tratta di esseri umani purtroppo è ancora una grande sfida per tutti gli interessi economici che ci stanno dietro. Noi, religiose, vogliamo impegnarci per non abbandonare nella loro schiavitù tanti fratelli e sorelle nel mondo. Grazie pertanto del vostro appoggio! Vi auguro buona continuazione del vostro lavoro in favore delle missioni e del popolo di Dio. Un abbraccio forte. suor Eulàlia Capdevila consigliera generale Suore Missionarie Comboniane

Grazie del vostro generoso aiuto che ogni anno ci date per aiutare questi poveri fratelli. Assicuro le mie preghiere e della mia comunità per voi e le vostre famiglie e per tutti i benefattori della Medaglia Miracolosa. Cordiali saluti e tanta riconoscenza. suor Noemi Carbone

Notizie dalle missioni...

Agli ammalati di “Pudupatti Home” ed ai lebbrosi (225) è stato donato vestiario, coperte, asciugamani e 200 rupie ciascuno e offerto loro il pranzo: pollo, uova, sambar, verdure e frutta. Tutti sono stati felici di questa giornata vissuta insieme.

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Visite dei missionari presso il nostro segretariato 27 ottobre 2017

“L’anima mia magnifica il Signore”. Questo è il sentimento che mi abita ogni volta che penso al rosario celebrato in famiglia, attorno alla grande tavola!

Vita dell’Associazione...

Una vita missionaria all’insegna di quella protezione mariana che ci ha aiutati in tutti i momenti. Ora, come non ringraziare la Madonna che mi ha accompagnato in trentasei anni di Africa (Congo e Centrafrica)! Nello stesso tempo il mio grazie a voi per tutte le preghiere affinché il tutto si svolga nella pace. In Centrafrica abbiamo sentito la vostra presenza e personalmente ho avuto corrispondenza per confratelli che erano passati di qui, ma non sempre potevano scrivere e comunicare. La Vergine Maria ci aiuti a essere tutti il Buon Pastore e il Buon Samaritano. Ave Maria, prega per noi!

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padre Giorgio Aldegheri missionario Comboniano in Centrafrica ed ora direttore della Casa di Rebbio (Como) 9 novembre 2017 Sia lodato il Signore che in questo giorno mi ha dato la possibilità di conoscervi e di incontrarvi. Lavoro in Mozambico da sette anni con le mamme, i bambini e i giovani e sono molto contenta del lavoro che faccio con la gente. Vi ringrazio per il vostro aiuto per la mia missione. Pregherò per voi, voi pregate per me e per la mia missione. Grazie di cuore. Il Signore vi benedica. suor Nicole Mboma missionaria Comboniana in Mozambico 20 novembre 2017 Carissimi amici, in una splendida giornata di sole sono passata da Mendrisio e ho potuto incontrare Carla che, a nome vostro, mi ha consegnato una generosa offerta. Ringrazio il Signore, la Madonna

e ciascuno di voi perché ci aiutate a continuare la missione nell’Amazzonia brasiliana. Grazie a Dio, i progetti ad Anajás continuano bene. Quello dell’allevamento di polli dà lavoro a quattro padri di famiglia e aiuta in tutto sette famiglie; il progetto ABBA aiuta a distanza 150 bambini ed i progetti Case, Emergenze e Buon Samaritano aiutano a far fronte ai bisogni più urgenti. L’ultimo nato, il progetto Scuola Musicale “Giovanni Paolo II”, insegna flauto e chitarra a trentasei bimbi e adolescenti. Vorremmo formare una piccola banda musicale e il Signore si sta manifestando molto generosamente con noi. Vi ringrazio per la vostra generosissima e fedele collaborazione. Che Dio ci benedica sempre, ci guidi con la sua luce e ci colmi con il suo infinito amore, affinché possiamo essere, insieme a Maria, strumenti della sua infinita misericordia. Con affetto e riconoscenza. suor Noemi Adinolfi Fraternità Missionaria Giovanni Paolo II 28 novembre 2017 Sono veramente contento per la vostra collaborazione nella mia missione a favore dei bambini sieropositivi. Posso dire con tanta sicurezza che con il vostro aiuto spirituale e finanziario state salvando questi 108 bambini!

Grazie anche per i rosari che do a tutti i mille bambini che vivono nei villaggi. Con gratitudine, amore e preghiere. padre Francis Limo Riwa missionario in Kenya


30 novembre 2017 Ai carissimi amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa voglio esprimere la profonda gratitudine per il vostro impegno nell’aiuto alle nostre opere Murialdine nel mondo. Quello che fate e donate è un grande aiuto affinché noi possiamo realizzare la nostra missione tra i poveri. Le necessità sono sempre maggiori, ma la Provvidenza di Dio non manca.

Padre Daniele Coppe, per molti anni missionario Comboniano in Brasile, da Rebbio (Como) continua a seguire l’opera a favore dei bambini della Scuola Materna Madonna delle Grazie di Vila Nueva. Ecco la lettera di ringraziamento per i nostri benefattori del direttore Edilson: “Cari amici e benefattori, un altro anno sta finendo, ci sono stati momenti di difficoltà, alle volte la croce ci sembrava troppo pesante, pensavamo che la nostra fede era troppo poca, ma il vostro fedele aiuto, il vostro gesto concreto di buoni samaritani ci hanno dato la forza per andare avanti. Grazie! Alcuni bambini ci hanno lasciato per frequentare le scuole elementari, ma molti altri stanno bussando alla nostra porta; li accogliamo pur sapendo che per il Brasile è un forte momento di crisi finanziaria e politica.

Per quello che oggi fate e donate a noi potete credere che il Signore vi darà il doppio. Grazie per tutto. Che il Beato Giovanni Schiavo vi benedica.

Padre Polycarp Tumwekwase, prete diocesano ugandese a Kitanga Parish (Diocesi di Kabale), tramite Antonio Pizzi, missionario laico che ci ha fatto visita lo scorso 9 febbraio, ringrazia i benefattori della nostra Associazione. Con l’offerta ricevuta ha potuto acquistare un motore necessario per il funzionamento della pompa dell’acqua molto utile nella sua parrocchia.

La vostra collaborazione è molto importante per la vita di questi bambini e delle loro famiglie. Abbiamo aiutato un centinaio di bambini che frequentano la nostra scuola materna e infantile dando loro giornalmente anche da mangiare e possibilità di seguire corsi di musica e altro. Vi salutiamo con gli auguri più belli: che il Bambino Gesù e la sua Santa Madre, Maria delle Grazie, benedicano e ricompensino tutti voi e le vostre famiglie. Un abbraccio da tutti i bambini e collaboratori della Scuola Materna di Vila Nueva.”

Vita dell’Associazione...

suor Leda Borelli suora Murialdina in Argentina

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Al nostro caro vescovo Valerio, agli emeriti vescovi Ernesto e Pier Giacomo, ai nostri sacerdoti, a tutti i missionari, a voi tutti, cari associati, benefattori e lettori, con le vostre famiglie, giunga l’augurio di una Buona e Santa Pasqua!