Qui Ticino... a voi missionari, Anno 49, numero 179, settembre 2017

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Anno 49, numero 179

Qui Ticino...

...a voi missionari

settembre 2017 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org


Notizie ed avvisi Calendario Mariano Missionario Mercoledì, 27 settembre 2017 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’incontro missionario. Venerdì, 27 ottobre 2017 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’incontro missionario. Lunedì, 27 novembre 2017 Anniversario dell’Apparizione. Nella chiesa dei Cappuccini di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa.

MISSIO 2017: Servire la vita LA DIMENSIONE UNIVERSALE DELLA CHIESA

La Chiesa supera i confini della propria parrocchia, della propria diocesi. Essa è una comunione di Chiese locali, una grande famiglia. Il mese di ottobre, mese della missione universale, e in particolare la Giornata Missionaria Mondiale che si terrà Domenica 22 ottobre 2017 e sarà celebrata nella propria comunità, zona pastorale o vicariato, è l’occasione per festeggiare questa unità nella diversità con la preghiera e la condivisione. L’India è la Chiesa Ospite di quest’anno. Due Veglie Missionarie sono previste alle 19.45 il 29 settembre: a Claro con ritrovo presso la Fondazione Madonna di Re e a Sorengo con ritrovo presso l’OTAF. Le due veglie prevedono un percorso con momenti di preghiera. A Sorengo, monsignor Vescovo Valerio affiderà il mandato missionario a tre volontari che si mettono a servizio del progetto diocesano ad Haiti.

Impressum

Vita dell’Associazione...

Venerdì, 22 dicembre 2017 Giornata dedicata alla Preghiera Perenne. L’invito è di unirsi in preghiera in famiglia o comunità parrocchiale.

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Mercoledì, 27 dicembre 2017 Celebrazione del “27” in famiglia. “Dio ama chi dona con gioia”

Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Letizia Bernaschina, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona

GRAZIE DI CUORE a tutti i benefattori che con grande generosità sostengono i nostri progetti missionari!

Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.


La missione della Chiesa è fondata sul potere trasformante del Vangelo Il nostro assistente spirituale, don Claudio Premoli, ci invita a riflettere sul messaggio di Papa Francesco per l’Ottobre Missionario che ci esorta ad “uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”. sorelle del Signore crocifisso. Quella celebrazione fu per la gente fonte di grande consolazione e tanto coraggio. E possiamo pensare a tante, innumerevoli testimonianze di come il Vangelo aiuta a superare le chiusure, i conflitti, il razzismo, il tribalismo, promuovendo dovunque e tra tutti la riconciliazione, la fraternità e la condivisione”.

Chi sono poi i protagonisti della missione? Nel Messaggio Francesco scrive: “I giovani sono la speranza della missione. La persona di Gesù e la Buona Notizia da Lui proclamata continuano ad affascinare molti giovani. Essi cercano percorsi in cui realizzare il coraggio e gli slanci del cuore a servizio dell’umanità”. La prossima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si celebrerà nel 2018, sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, per il Papa “si presenta come occasione provvidenziale per coinvolgere i giovani nella comune responsabilità missionaria che ha bisogno della loro ricca immaginazione e creatività”. Infine il Pontefice non tralascia un riferimento alle “Pontificie Opere Missionarie”, come “strumento prezioso per suscitare in ogni comunità cristiana il desiderio di uscire dai propri confini e dalle proprie sicurezze e prendere il largo per annunciare il Vangelo a tutti”. Un pensiero e una preghiera a Maria, Madre dell’evangelizzazione, conclude il Messaggio: “Ella, mossa dallo Spirito accolse il Verbo della vita nella profondità della sua umile fede. Ci aiuti la Vergine a dire il nostro sì nell’urgenza di far risuonare la Buona Notizia di Gesù nel nostro tempo”.

Lettera dell’Assistente...

Qual è il cuore della missione e il suo fondamento? E i suoi atteggiamenti vitali? Sono interrogativi contenuti nel Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra domenica 22 ottobre 2017. “La missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di buona volontà, è fondata sul potere trasformante del Vangelo”; questa è la prima risposta di Papa Francesco sul senso della missione. “Nel seguire Gesù come nostra Via – osserva il Pontefice - ne sperimentiamo la Verità e riceviamo la sua Vita, che è piena comunione con Dio Padre nella forza dello Spirito Santo, ci rende liberi da ogni forma di egoismo ed è fonte di creatività nell’amore”. Quindi la missione della Chiesa non è la “diffusione di una ideologia religiosa e nemmeno la proposta di un’etica sublime”. “Molti movimenti - precisa il Bergoglio - nel mondo sanno produrre ideali elevati o espressioni etiche notevoli. Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo che continua ad evangelizzare e agire, e perciò essa rappresenta il kairos, il tempo propizio della salvezza nella storia”. Francesco nel suo messaggio entra nel concreto fino ad elencare alcuni esempi di vera missione: “Penso al gesto di quello studente Dinka che, a costo della propria vita, protegge uno studente della tribù Nuer destinato ad essere ucciso. Penso a quella celebrazione eucaristica a Kitgum, nel Nord Uganda, allora insanguinato dalla ferocia di un gruppo di ribelli, quando un missionario fece ripetere alla gente le parole di Gesù sulla croce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?, come espressione del grido disperato dei fratelli e delle

Un’altra caratteristica viene attribuita alla missione da Papa Francesco: “La missione della Chiesa è animata da una spiritualità di continuo esodo”. E ricordando un importante passaggio dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium al n. 20, spiega il Pontefice che si tratta di “uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”. La missione della Chiesa “stimola un atteggiamento di continuo pellegrinaggio attraverso i vari deserti della vita, attraverso le varie esperienze di fame e sete di verità e di giustizia”.

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Progetti per le missioni...

Mancano i soldi per la formazione dei seminaristi maggiori della Diocesi di Lai

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Con una richiesta di fondi accompagnata dalla lettera del vescovo della diocesi di Lai (Ciad), monsignor Miguel Angel Sebastian Martinez, l’economo diocesano padre Marco Vailati, Comboniano, ci informa che gli mancano poco più di 7’000 franchi per far terminare la formazione a sedici seminaristi dei corsi superiori (cinque del corso di teologia e undici del corso di filosofia). La loro formazione è di assoluta priorità per la diocesi e per l’intero presbiterio diocesano affinché non manchino mai a nessuna chiesa ministri santi e capaci nel far crescere il Regno di Dio. Carissimi amici della Medagli Miracolosa di costruzioni precarie in terra e paglia che durano Mendrisio, da una stagione secca all’altra, scarsa preparazione la diocesi di Lai si estende su un territorio di 18’050 degli insegnanti, carenza di libri di testo e mancanza km2 nella regione meridionale della Tandjilé nel di ogni altro tipo di sussidio scolastico, programmi Ciad. È una delle regioni più isolate del paese: a scolastici inadeguati. A Lai la domanda di istruzione parte l’asse asfaltato N’Djamena-Kèlo-Mondou, che medio-superiore è molto alta. La situazione di attraversa una parte della Tandjilé, il resto della povertà e di arretratezza del luogo spinge i giovani a regione è di difficile accesso specie nella stagione cercare negli studi una forma di riscatto e di speranza delle piogge. La popolazione, stimata sui 700’000 per un futuro diverso. Esistono due complessi abitanti, vive per la maggior parte nei villaggi scolastici statali, uno per il college (scuola media) e ed è dedita all’agricoltura praticata con metodi l’altro per la scuola superiore. A tutti i livelli le classi tradizionali e soggetta all’aleatorietà del clima. Nelle sono sovraffollate, oltre 100 allievi per classe. Nel statistiche nazionali, la Tandjilé, la cui incidenza di corso dell’ultimo anno di formazione si possono povertà è del 65%, risulta essere tra le più povere contare fino a 200 allievi per classe perché agli allievi del Ciad. Le cause sono l’isolamento, la mancanza che compiono regolarmente il cursus scolastico si di infrastrutture: strade, comunicazioni, rete uniscono i ripetenti, quelli che sono stati bocciati elettrica, una situazione igienico-sanitaria carente, all’esame finale. Ricordiamo che in Ciad la media di la sotto-alimentazione, uno scarso accesso all’acqua promossi all’esame finale non supera mai il 30%. potabile, la mancanza di strutture sanitarie efficienti, La diocesi di Lai, con circa 350’000 fedeli, ha il livello molto basso di scolarizzazione che ostacola diciannove seminaristi del corso superiore: cinque la creazione di quel capitale umano di qualità alla studenti di teologia nel seminario inter diocesano base di ogni tipo di sviluppo. di Bakara a N’djamena, tre sono in stage pastorale Nonostante lo stato in questi ultimi anni abbia fatto e undici studenti di filosofia nel seminario inter notevoli sforzi per migliorare il sistema scolastico, diocesano di Sarh. Come finanziare il loro studio? il tasso di analfabetismo sia a livello nazionale che Il costo totale per la formazione dei 16 seminaristi, regionale rimane molto alto: 2/3 dei Ciadiani non studenti del corso superiore, è di 16 milioni di FCFA sanno leggere né scrivere, meno della metà dei corrispondenti a circa 28’000 franchi. Un seminarista bambini terminano la scuola elementare, poco più per un anno costa un milione di FCFA corrispondente del 10% frequenta le scuole medie e meno ancora a 1’750 franchi. La conferenza episcopale ciadiana le scuole superiori. La qualità dell’insegnamento paga 750.000 FCFA per seminarista corrispondenti è condizionata dalla precarietà delle condizioni a 1’300 franchi. La diocesi deve dunque trovare di lavoro: edifici scolastici carenti, spesso ridotti a 250’000 FCFA per seminarista corrispondenti a 440 franchi. Le spese dei libri, delle medicine e dei viaggi sono a carico della diocesi. All’Associazione della Medaglia Miracolosa di Mendrisio chiediamo un contributo straordinario secondo le sue possibilità. La formazione dei seminaristi resta una grande priorità per la diocesi e l’intero presbiterio diocesano, umilmente entriamo in contatto con voi nello spirito di comunione che anima le varie chiese sorelle affinché non manchino mai a nessuna chiesa ministri santi e capaci nel far crescere il Regno di Dio. Che Dio vi benedica per tutto il bene che fate. padre Marco Vailati


L’unione fa la forza! Padre Alessandro Nava, missionario della Consolata a Ikonda, Tanzania, ci propone un aiuto per realizzare con l’Associazione Kammea di Riva San Vitale e con la ditta Swissleg, pure ticinese, una struttura per la fabbricazione di protesi e per la riabilitazione a basso costo presso l’Ospedale della Consolata a Ikonda.

La seconda è invece dovuta al casuale incontro con la Swissleg, un’impresa sociale ticinese creata da due giovani imprenditori, che si occupa appunto di creare e gestire laboratori per la produzione di protesi di buona qualità a basso costo e di renderli autosufficienti il più presto possibile. Ora sono attivi, presso l’Ospedale, due tecnici formati e finanziati dalla già citata Associazione Kammea. L’ospedale realizza questo progetto dal costo complessivo di franchi 200’000 con un’organizzazione che ha sperimentato con successo simili iniziative in Giordania, Siria e Iraq. Abbiamo i presupposti per realizzare con diversi enti ticinesi una valida opera sanitaria. Aiutateci a continuare a servire la popolazione del distretto dell’Ukinga con una struttura sanitaria di buon livello. Un grande grazie unito ad una preghiera al Signore e alla Madonna Consolata per voi e le vostre famiglie. Un caro saluto. padre Alessandro Nava

Progetti per le missioni...

Carissimi amici della Medaglia Miracolosa, la vostra collaborazione con i Missionari della Consolata (suore e sacerdoti) dura da decenni. In particolare il nostro Consolata Hospital ha ultimamente beneficiato della vostra generosità per la costruzione di alcune case per poveri e anche per infermiere che prestano la loro opera presso l’ospedale stesso o sul territorio e nei vari villaggi e per tutto questo vi ringraziamo di vero cuore. Il Consolata Hospital di Ikonda iniziò la sua attività nel 1962. Inizialmente l’ospedale era sorto per combattere la mortalità infantile - ai tempi colpiva il 40% della popolazione - e per assistere le mamme in gravidanza che spesso morivano di parto. Ora la struttura serve un bacino d’utenza su un raggio di oltre 250 km e ha 322 posti letto che presto saranno 355, ma è in continua situazione di emergenza. Le malattie più curate sono: l’AIDS, la malaria, la TBC, le infezioni, i tumori e le patologie derivanti

dalla malnutrizione. L’ospedale da me gestito è munito di un’efficiente officina meccanica, dove si costruiscono e si riparano strumenti, di una falegnameria, d’incubatrici, di apparecchiature di radiologia con sviluppatrici, di amplificatore di brillanza, ecc., finanziati dall’Associazione Kammea di Riva San Vitale. La nuova sfida è la creazione, in sinergia con l’Associazione Kammea, di una nuova e moderna struttura per la fabbricazione di protesi e la riabilitazione a basso costo. Questa sfida nasce da due costatazioni, la prima è una realtà locale dovuta dal fatto che spesso per pura praticità, in mancanza di cure adeguate, si amputa un arto con troppa facilità in seguito ad incidenti stradali, sul posto di lavoro e a infezioni varie.

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Dopo il terremoto la ricostruzione

Progetti per le missioni...

Il 17 aprile 2016 un devastante terremoto di magnitudo 7,9 con epicentro nella provincia di Manabi, Ecuador, ha causato la morte di oltre mille persone e ha lasciato senza tetto 12’000 famiglie. Chiese, case parrocchiali e altre strutture destinate alle attività pastorali sono state distrutte o pesantemente rovinate. Padre Walter Coronel, nominato dall’arcivescovo di Portoviejo responsabile della ricostruzione, si rivolge a noi con le credenziali vescovili per chiedere il finanziamento dell’edificazione della chiesa di Puerto Lopez nella parrocchia dell’Immacolata Concezione. Carissimi amici, altri vivono nei 31 villaggi sparsi in un vasto territorio un cordiale saluto dall’Arcidiocesi di Portoviejo, sulla di montagna e di zona costiera. Per accedervi più costa pacifica dell’Ecuador. Come vi raccontavo nel della metà delle vie di comunicazione è in cattive nostro incontro a Mendrisio del 27 febbraio scorso, condizioni e hanno ulteriormente sofferto a causa nella nostra Provincia di Manabi è stato individuato del terremoto. l’epicentro di un terremoto di 7,9 gradi della scala Questa comunità parrocchiale è frequentata da Richter che il 16 d’aprile dello scorso anno ha 812 bambini e ragazzi che assistono agli incontri di provocato la morte di più di mille persone, lasciando catechismo e 82 collaboratori pastorali sotto la guida senza tetto circa 12’000 famiglie e ferite oltre 8’600 del parroco don Jesús Pincay (sacerdote diocesano persone. Tantissime persone della nostra provincia proveniente dal clero locale di Portoviejo). hanno sofferto danni irreparabili a causa del sisma Il terremoto ha provocato il crollo della facciata della e delle successive scosse d’assestamento. Finora in chiesa parrocchiale e di parte della tettoia in lamiera. alcune regioni, soprattutto le più vicine all’epicentro Si sono formate anche delle crepe molto profonde (Pedernales, a nord di Manabi), non si è potuto nella muratura. Il campanile è crollato nello stesso ristabilire la situazione normale. Inoltre, dal mese momento del terremoto e attualmente le funzioni di febbraio fino ad oggi, si sono scatenate nella liturgiche, per motivi di sicurezza, non si svolgono nostra regione costiera piogge alluvionali che hanno nel tempio. L’attività parrocchiale si svolge nel cortile purtroppo peggiorato le cose. della scuola del centro del comune di Puerto Lopez.

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Delle 93 parrocchie dell’Arcidiocesi, 52 hanno sofferto danni molto seri e di queste 24 strutture sono crollate nello stesso momento del terremoto. Purtroppo la Curia vescovile non ha risorse proprie per cominciare a ricostruire le strutture pastorali e di culto ed è costretta a rivolgersi ad altre chiese sorelle e organizzazioni cattoliche all’estero per avere i fondi necessari. Una delle parrocchie molto colpite è stata quella dell’Immacolata Concezione di Puerto Lopez al sud della Provincia di Manabi, proprio sulla costa. Ha una popolazione rurale di 23’452 abitanti di cui circa il 60% si dedica alla pesca artigianale e il resto alle attività dell’agricoltura. Circa il 50% degli abitanti abita nel centro parrocchiale e gli

Per i lavori di ricostruzione della tettoia, della facciata e della torre campanaria sono necessari 30’000 franchi; la comunità locale ha potuto raccogliere tramite diverse attività, appena 3’250 franchi. Per questo, a nome della Parrocchia oso chiedere a voi, cari benefattori dell’Associazione, di aiutarci con 20’000 franchi o quello che riuscite ad inviarci per dare alla Comunità dell’Immacolata Concezione un luogo dove pregare e celebrare la fede attraverso i sacramenti. I mancanti 6’750 franchi saranno raccolti con lo sforzo dei fedeli di Puerto Lopez che si impegnano a continuare l’attività di raccolta fondi sotto la guida del loro parroco. Ringrazio di cuore per la vostra vicinanza e preoccupazione per questa nostra situazione. Che la Madonna vi sostenga e il Signore vi benedica. Vi sono riconoscente per quello che potrete fare per noi. Grazie e mi affido al vostro sostegno spirituale tramite le vostre preghiere. Un fraterno saluto. padre Walter Coronel


Preghiamo e meditiamo insieme...

Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signore. Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice. Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi nella sua passione per instaurare il Regno. Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia. papa Francesco

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L’Essere missionari oggi

Vita dell’Associazione...

pensiero del presidente

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Correva l’anno 1997, esattamente vent’anni fa, quando mi chiesero di far parte, con altre dieci persone, di un gruppo che partisse per un campo di lavoro in Ecuador con l’Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa e le parrocchie di Mendrisio e Vacallo. Un’occasione bellissima per un ventunenne di trascorrere un po’ di tempo conoscendo nuove realtà e condividendo con altri un’avventura in un Paese lontano… Tre settimane passate in mezzo agli Indios delle Ande, lavorando con loro e conoscendo persone semplici ma con un animo forte: è stato amore a prima vista. Oltre alla toccante esperienza, che mi coinvolse al punto di ritornare più volte in quella terra di missione nei 10 anni successivi, l’allora presidente Rolando Pons, con il suo carisma e la sua devozione a Maria, mi ha permesso di conoscere meglio l’Associazione Medaglia Miracolosa, fino ad allora a me sconosciuta e ad apprezzarne ed apprenderne gli scopi: “Onorare la Vergine Immacolata con la vita cristiana impegnata e con la diffusione della Medaglia Miracolosa” e “sostenere spiritualmente e materialmente attività missionarie nel mondo”. Due scopi apparentemente diversi l’uno dall’altro… ma che in realtà, hanno uno stretto legame. L’annuncio e la testimonianza sono proprio il compito di ogni cristiano che decide in coscienza di “restituire” i tanti doni ricevuti dedicando una parte del proprio tempo alla missione con la vita e le scelte quotidiane, piuttosto che con le parole. Anche Maria, missionaria sin da bambina, era molto coraggiosa e docile all’insegnamento dello Spirito Santo. La incontriamo quando si presenta nel tempio per impegnarsi al servizio del tempio. Era una giovane missionaria quando accettò la grande missione di essere la Madre di Gesù. È anche un modello per i cristiani e un’icona ideale della Chiesa. Come Maria rispose alla richiesta di Dio in totale spirito di giovane missionaria, “Eccomi, sono la serva del Signore”, di diventare la Madre del nostro Salvatore, così anche noi dobbiamo “obbedire” alla chiamata di Dio e divenire missionari in tutto il

mondo. Dobbiamo imparare ad essere come Maria, giovane missionaria al servizio della Chiesa sotto la guida dello Spirito Santo. Maria è la prima missionaria, ha dato alla luce Gesù nostro Salvatore, così anche noi dovremmo essere testimoni di Gesù e proclamare la sua buona novella al mondo intero. “Evangelii gaudium”, in italiano “La gioia del Vangelo”, è la prima esortazione apostolica di papa Francesco, promulgata il 24 novembre 2013. Nel capitolo 264, ci ricorda che «la prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da lui che ci spinge ad amarlo sempre di più» e continua «Però, che amore è quello che non sente la necessità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere? Se non proviamo l’intenso desiderio di comunicarlo, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci. Abbiamo bisogno d’implorare ogni giorno, di chiedere la sua grazia perché apra il nostro cuore freddo e scuota la nostra vita tiepida e superficiale. Posti dinanzi a Lui con il cuore aperto, lasciando che Lui ci contempli. Che dolce è stare davanti a un crocifisso, o in ginocchio davanti al Santissimo, e semplicemente essere davanti ai suoi occhi! Quanto bene ci fa lasciare che Egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita! Dunque, ciò che succede è che, in definitiva, “quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo” (1 Gv 1,3). La migliore motivazione per decidersi a comunicare il Vangelo è contemplarlo con amore, è sostare sulle sue pagine e leggerlo con il cuore. Se lo accostiamo in questo modo, la sua bellezza ci stupisce, torna ogni volta ad affascinarci. Perciò è urgente ricuperare uno spirito contemplativo, che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Non c’è niente di meglio da trasmettere agli altri.».


“Trasmettere agli altri” e “Non avere paura! Spalanchiamo le porte a Cristo!” ecco il divenire missionari! Se ci impegniamo come si raccomanda papa Francesco e come ci ha esortati San Giovanni Paolo II, ecco che diventiamo tutti missionari. Diffondiamo, come ha chiesto la Madonna a santa Caterina Labouré, la medaglietta e non dimentichiamoci di testimoniare senza paura agli altri la nostra fede. I numerosi Missionari che la nostra Associazione ha conosciuto in questi quasi sessant’anni, sono la testimonianza diretta delle parole sopra e ci spronano a continuare con la preghiera e l’aiuto economico per i fratelli più poveri, bisognosi ed emarginati! Incontrarli è ogni volta un arricchimento personale, ognuno con la sua esperienza ed umanità. Sono queste le motivazioni che negli ultimi vent’anni mi hanno accompagnato. Dapprima come missionario laico, poi membro attivo del comitato della nostra Associazione ed ora, dopo l’ultima assemblea tenutasi il 29 maggio 2017, il comitato mi ha nominato anche presidente di questa bellissima Associazione Mariana Missionaria. È con orgoglio, ma anche con tanta paura, che ho accettato la nomina. Un testimone importante che mi è stato passato dopo quasi sessant’anni dalla fondazione, consegnato dal compianto fondatore Rino Bazzurri al primo presidente e giunto oggi al sottoscritto. Per questo quadriennio 2017-2021, i presenti all’assemblea, hanno nominato come membri

di comitato anche Battaglia Fiorenza, Bazzurri Stefania, Bianchi Cesare, Gianolli Giorgio, Manea Liliana, Pons Rolando e Robbiani Eros. Don Claudio Premoli, membro di diritto in qualità di parroco pro tempore della Parrocchia di Mendrisio, ha accettato di rimanere quale Assistente spirituale della nostra Associazione, Liliana Manea mi affiancherà quale vicepresidente e Stefania Bazzurri è l’incaricata promissioni. Per la revisione contabile sono stati eletti Cavadini Giuseppe (revisore), Zonca Tamara (revisore) e Croci Egidio (supplente revisore). Desidero ringraziare tutte le volontarie ed i volontari coadiuvati da Carla Bernaschina e Stefania Bazzurri per il prezioso ed impareggiabile lavoro in segretariato. I membri di comitato ed i revisori per il lavoro che svolgono e svolgeranno in questo quadriennio. Un grazie di cuore anche a tutti voi, associati, simpatizzanti e benefattori per la vostra costante vicinanza e partecipazione economica! Ed infine, un appello: voi adulti siate missionari come ci sprona papa Francesco, con la testimonianza e l’amore. Voi giovani, invece, non abbiate timore: spalancate le porte a Cristo e seguite la sua strada per divenire anche voi missionari! Vi aspetto sempre più numerosi agli incontri del 27 come da calendario: per il momento di preghiera e per l’incontro con i missionari che ci trasmettono ogni volta il loro entusiasmo e la loro testimonianza. Michele Faul, presidente

Maria, madre di Gesù, dammi il tuo cuore, così bello, così puro, così immacolato, così pieno d’amore e umiltà: rendimi capace di ricevere Gesù nel pane della vita, amarlo come lo amasti e servirlo sotto le povere spoglie del più povero tra i poveri. Amen

Vita dell’Associazione...

Il 22 ottobre 1978, Giornata Missionaria Mondiale ed inizio del suo pontificato, San Giovanni Paolo II ha esortato tutti con «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!».

Santa Teresa di Calcutta

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Bombouaka (Togo), 11 maggio 2017 Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, attraverso la Vergine Maria, Pace e Bene a voi tutti! Ormai, posso cantare il cantico di Simeone per Gbankouon: tutto è finito per la gloria di Dio e per il bene dei nostri cristiani e popolazione di Gbankouon. La cappella fatta attraverso i vostri sacrifici, fa la gioia e la gloria di tutto questo piccolo villaggio, situato vicino alla frontiera del Togo e Ghana.

Notizie dalle missioni...

Qui da noi, tutto procede abbastanza bene. La missione avanza bene e anche a Gbankouon vive la gioia per la conclusione dei lavori della cappella, che abbiamo potuto costruire grazie al vostro generoso sostegno.

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Siccome questo è il periodo della fame, il capo del villaggio e i cristiani mi hanno chiesto di fare la festa il prossimo gennaio così da festeggiare bene con gli altri villaggi che saranno invitati. Penso sia una buona idea e poter così invitare anche voi alla benedizione della cappella, che sarà fatta dal nuovo Vescovo della Diocesi di Dapaong. Carissimi amici, la Madonna è veramente grande e forte in tutto. Mi sono lanciato in un’avventura senza pensare dove portava questo progetto della costruzione della cappella: è veramente un miracolo fatto dalla Madonna attraverso voi. I cristiani di Gbankouon (una quarantina in tutto: adulti, giovani e bambini) hanno lavorato tanto… La chiesa in cemento è abbastanza grande, misura 15

metri di lunghezza e 9 metri di larghezza, alla quale è stata aggiunta una stanza che funge da sacristia. Ancora grazie per il vostro aiuto. Auguri di ogni bene e un fraterno saluto. padre Gaston Kindou Il Cairo (Egitto), 24 maggio 2017 Cari amici della Medaglia Miracolosa, è stata una bellissima sorpresa l’aver ricevuto il vostro messaggio e più ancora la vostra generosa offerta per i bisogni più urgenti della mia missione e per la celebrazione di Sante Messe, frutto della vostra attività apostolica e l’aiuto dei vostri benefattori. Ricevete il mio grande ringraziamento e la mia riconoscenza per la vostra bontà e generosità; celebrerò le Sante Messe secondo le vostre intenzioni, che sono arrivate veramente come una benedizione perché qui la gente, per la loro situazione, non lo fa anche se qualche volta capita. Certamente avrete seguito alla televisione o attraverso altri mezzi ciò che capita ed è capitato qui. Prima di tutto la grande e importante visita del Santo Padre Francesco che tanto bene ha fatto alla gente, cristiani e musulmani, una missione di pace di cui abbiamo tanto bisogno a causa del terrorismo e degli attacchi ai cristiani nelle chiese, che causano paure e abbandono oppure poca frequenza. Ci sono dei segni di speranza nella fede delle persone e cresce il bisogno di pregare; con la mia gente preghiamo la liturgia delle ore, il Santo Rosario e celebriamo la Santa Messa quotidianamente. Anche la chiesa, grazie al vostro aiuto, ha cambiato d’aspetto, anche se ci manca ancora il soffitto. Sarebbe stato bello finire tutto il lavoro, soprattutto perché la nostra congregazione comboniana celebra 150 anni della fondazione e proprio qui in Egitto ha avuto il suo grande sviluppo prima di estendersi in tutta l’Africa e nel mondo. Sono felice di trovarmi qui e di compiere la mia missione che ho iniziato nel 1972, anche se, per tre volte, sono stato mandato in altri paesi. Vi chiedo di ricordarmi nelle vostre preghiere e vi prometto di pregare per voi. Rinnovo il mio grande ringraziamento e vi saluto fraternamente. Con tanta stima. padre Jose Arellano Hernandez Vingunguti (Tanzania), 25 maggio 2017 Cari amici, “Deo gratias” per la vostra generosità. L’offerta inviataci è giunta a buon fine e vi ringraziamo. Io sono tornata a Vingunguti dopo essere stata nella Missione di Mahenge, dove abbiamo aperto una


Rebbio (Italia), 2 giugno 2017 Cari amici, è con qualche giorno di ritardo che vi ringrazio della magnifica serata che abbiamo passato insieme lo scorso 29 maggio.

In questi giorni sono stato a Verona a prendere padre Giorgio Aldeghieri che mi sostituirà a Rebbio e non ho avuto la possibilità di contattarvi. Vi ringrazio proprio di tutto cuore sia per la generosità con cui avete voluto aiutare la mia missione in Uganda e sia per il buon esempio che mi avete mostrato: tante persone, animate da tanta fede e apertura di cuore nei confronti dei bisognosi. Bravi, bravissimi! Che il Signore vi conservi sempre in questo spirito e che benedica con tanta abbondanza voi e tutte le vostre famiglie.

Anche in Uganda mi ricorderò di voi nella preghiera: che la Madonna vi guidi sempre sulla strada del bene e vi protegga sotto il suo manto materno. E voi ricordatevi di me e di tutti i missionari sparsi per il mondo. padre Roberto Pegorari Rabati (Georgia), 2 giugno 2017 Cari amici, sia lodato Gesù Cristo. Oggi è arrivata la vostra generosa offerta di franchi 3’000 e vi ringraziamo profondamente. Questa offerta ci aiuterà a sostenerci economicamente perché non riusciamo a trovare un lavoro per mantenerci, in quanto la Georgia è una nazione povera ed ha uno sviluppo economico fermo. Farò applicare la santa Messa per le vostre necessità. Il Signore vi ricompensi per il bene che fate! Con tanta gratitudine e uniti nella preghiera, vi salutiamo nel nome della Santissima Trinità e in Maria! suor Maria Grazia Puglisi e sorelle Benedettine Kariobangi (Kenya), 8 giugno 2017 Carissimi amici dell’Associazione, mi scuso tanto per il ritardo con cui comunico con voi. Abbiamo iniziato a usare la preziosa somma che ci avete inviato nel mese di gennaio; è servita ad acquistare il materiale necessario per realizzare il programma preparato per gli scolari e studenti per il mese di aprile, primo mese di vacanza dopo tre mesi di scuola.

Vi hanno partecipato un centinaio di giovani e bambini per il periodo di due settimane. Con attività diverse i giovani sono stati impegnati per circa quattro ore ogni pomeriggio. Diversi animatori volontari hanno portato avanti il programma assieme a suor Leah e hanno saputo farlo in modo molto vivace. I partecipanti hanno goduto molto delle diverse attività proposte e avrebbero voluto continuare più a lungo essendo

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nuova Comunità. Ci sono tre suore con un gruppetto di ex lebbrosi e, quando sarà pronta la casa, anche un gruppo di bambini orfani. La vostra offerta l’ho devoluta alla Missione di Mahenge per i suoi bisogni più urgenti. Il Signore vede e provvede! Questo luogo è un ex lebbrosario, il nome è “Tobora”, nome derivato da “bucare, iniettare, iniezione”. Il terreno è roccioso, sassoso, ricco di caverne, e tempo fa ritenuta zona solitaria, adatta appunto all’isolamento. Mahenge è la culla di un vulcano spento; il sottosuolo è ricco di minerali, zona ambita e destinata ad arricchire i forestieri che hanno la possibilità di estrarre i minerali, mentre le persone del luogo emigrano dove sperano di trovare un lavoro più redditizio. Le suore si occuperanno di catechesi e pastorale. Il Buon Dio ci aiuti a testimoniare il Vangelo con la vita. Chiudo ringraziandovi ancora che pregate per noi e sostenete le nostre Missioni. La Divina Provvidenza ricambi abbondantemente tutto il bene che siete e che fate per i poveri. Con riconoscenza. suor Giovanna Bortolin

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l’esperienza molto piacevole. L’ultimo giorno bambini e giovani hanno presentato ai loro genitori le diverse attività con cui avevano passato il loro tempo durante la vacanza scolastica.

guerra e dalla morte. Domenica scorsa, alla Messa vespertina, la gente era per lo meno il doppio del solito (700-800) e quasi tutti giovanissimi. Vuol dire che molte famiglie sono arrivate a Khartoum negli ultimi tempi. Continuate a pregare anche per questa situazione e per il martoriato Sud Sudan. Saluti e tanta riconoscenza. padre Eugenio Caligari Khartoum (Sudan), 17 giugno 2017

I genitori hanno espresso la loro gratitudine per tutto ciò che era stato preparato per i loro figli e si augurano che il programma continui nelle prossime vacanze. Purtroppo in agosto non ci sarà possibile offrire questa positiva esperienza a questi giovani essendo il tempo delle elezioni governative e, per sicurezza, è meglio non avere attività del genere, ma speriamo poterlo fare nel mese di novembre o dicembre. Le foto che vi invio presentano le attività che abbiamo svolto.

Carissimi amici della Medaglia Miracolosa, sono arrivato ieri a Khartoum e lunedì parto per El Obeid. Vi informerò della situazione dei rifugiati appena arriverò nella bella, anche se sofferta, missione di El Obeid. Già ieri sera ho sentito per telefono padre Faustin, il parroco di El Obeid, che mi diceva come stanno arrivando tante famiglie profughe a El Obeid. Purtroppo se il Sud Sudan non trova un modo di convivere nella pace saranno sempre più donne e bambini che cercheranno rifugio al Nord. Tanti auguri di ogni bene. Rimaniamo sempre uniti nell’intento di “fare del bene” a tante persone che vivono nel dolore e nella sofferenza di dover abbandonare campi e villaggi a causa del conflitto, che da diverso tempo ha lasciato dolore e odio in tante persone. fratel Agostino Cerri

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Dokki-Ghiza (Egitto), 23 giugno 2017

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Tanti cari saluti da noi tutte sorelle Comboniane che lavoriamo qui in Kariobangi e tanta gratitudine per il vostro prezioso impegno per la missione. Il Signore vi benedica con abbondanza. suor Zita Mazzucco Khartoum (Sudan), giugno 2017 Cari amici, spero che voi tutti della Medaglia Miracolosa stiate bene. Io pure sono sano e con l’aiuto del Signore sto continuando il mio lavoro nella parrocchia e in procura. Vi comunico che la vostra generosa offerta è arrivata regolarmente e abbiamo già cominciato a usarla. Ringrazio tutti i benefattori che ci danno l’occasione di aiutare tanti fratelli scappati dalla

Cari amici, è da tanto tempo che non mi faccio viva, ma nella preghiera vi ricordo ogni giorno. Volevo scrivere anche qualche cosa dopo la visita di Papa Francesco, ma i giorni passano così in fretta e poi le Prime Comunioni e le Cresime e altre cose ancora che hanno preso tempo e solo adesso mi sono decisa. La visita del Papa è stata davvero positiva in tutti i sensi e ha lasciato nel cuore gioia, pace e speranza. Preghiamo perché i diversi incontri avuti possano dare frutti di pace e di unione e di rispetto reciproco. La Santa Messa è stata solenne, oltre che commovente, per l’organizzazione e la partecipazione. Adesso siamo entrate nel periodo estivo e in luglio avrò una settimana di esercizi spirituali che facciamo ogni anno e questi giorni sono importanti per ricaricarci nello spirito e anche nel fisico per poi riprendere le attività abituali, ma che hanno sempre qualche cosa di nuovo e a volte più impegnative. Vi spero tutti bene anche nel caldo che quest’anno sembra si faccia sentire parecchio. Per noi è normale e ne soffriamo di meno. Affidiamoci al Signore che


Araputanga (Brasile) 26 giugno 2017 Cari amici, abbiamo ricevuto il vostro scritto e la vostra generosissima offerta per la ristrutturazione del nostro monastero e vi ringraziamo di vero cuore. Apprezziamo enormemente il vostro sostegno dato alla nostra missione qui in Mato Grosso. La Divina Provvidenza, attraverso voi, ci ha così generosamente aiutato e siamo estremamente riconoscenti. Quest’anno abbiamo ricevuto il dono di quattro giovani vocazioni e ora questa buona notizia del vostro prezioso dono: per tutto questo siamo e saremo eternamente grate. Il buon Dio vi benedica tutti, membri, benefattori e amici di quest’opera generosa. Vi assicuriamo le nostre preghiere per tutti voi e che il buon Dio possa realizzare i buoni desideri che sono nei vostri cuori. Pace e bene! suor Chiara Leticia e sorelle Clarisse Bangui (Repubblica Centrafricana), 3 luglio 2017 Cari amici, questo scritto per confermarvi la ricezione della vostra generosa offerta di 5’000 franchi per il Centro CESSAVIPA di Bangui. Grazie, grazie mille, perché avete salvato molte cose in seno al CESSAVIPA. In primo luogo, procederò al restauro della cappella “Nostra Signora della Medaglia Miracolosa”.

Voglio ringraziare sentitamente tutti i membri di comitato e i benefattori, che avete voluto e saputo testimoniare l’amore di Dio e l’amore degli uomini nei confronti del CESSAVIPA. Rimaniamo uniti; Gesù è tra noi! Sto facendo un inventario delle cose distrutte al CESSAVIPA e che in seguito vi invierò. In unione di preghiere! Fraternamente. padre Séraphin Zoga Marco di Rovereto (Italia), 31 luglio 2017 Carissimi e grandi Amici della Medaglia Miracolosa, scusate il mio lungo silenzio, ma non ho mai tralasciato di ricordarvi e di pregare per tutti voi con riconoscenza e affetto. Una novità: sono in Italia da qualche giorno e, dovuto alla mia situazione di salute, ho deciso di rimanervi. Ho lasciato il Brasile dopo quarantacinque anni, ma non ho lasciato di essere missionaria e l’opera, che sicuramente è di Dio, continua. Ho lasciato il Centro Educativo con quarantacinque bambini e bambine e, come sapete, funziona in una grande palafitta. Il vostro aiuto, indirizzato alla mia Casa Madre, continuerà a essere un prezioso sostegno per tutti questi bambini a rischio! Io continuerò a comunicarmi con voi e che la nostra Madre “Miracolosa” ci aiuti e benedica! A voi tutti un grande GRAZIE e la certezza che Maria ha un potere immenso sul cuore del suo figlio Gesù. Vi lascio con tanta riconoscenza e che Maria vi benedica sempre. Molto cordialmente e con affetto. suor Elisa Salvetti

Ottobre missionario: recitiamo il rosario missionario Nel Febbraio del 1951 Monsignor Fulton John Sheen (arcivescovo statunitense, 1895– 1979) ha lanciato, tramite la radio “The Catholic Hour”, il “World Mission Rosary” (Rosario missionario). Il Rosario è formato da cinque decine di colore diverso. Ciascun colore rappresenta un continente dal punto di vista missionario e i popoli che vi vivono. La decina verde è per l’Africa, ci ricorda le verdi foreste e il colore sacro dei musulmani; quella rossa è il continente americano che ebbe, come primi abitanti, i Pellerossa; la decina bianca è per l’Europa e per il sommo Pontefice, il Vicario di Cristo che continuamente veglia sui destini del mondo; quella azzurra richiama l’Oceania con le innumerevoli isole sparse nelle azzurre acque del Pacifico ed infine, la decina gialla è per l’Asia, la terra del Sol Levante, la culla delle civiltà. Le tre Ave Maria finali (sui grani vicino alla croce) si pregano per i missionari sparsi in tutto il mondo. Le intenzioni principali sono per la pace nel mondo e per l’annuncio del Vangelo. La preghiera di un cristiano dovrebbe essere sempre universale, poiché nessuno può vivere solamente per se stesso. È questa istanza di universalità che vogliamo destare nel cuore con l’invito a pregare il “Rosario missionario”.

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tutto fa rientrare nel Suo piano di salvezza per noi. Assicurandovi il mio ricordo, vi saluto con affetto e riconoscenza. In Cristo. suor Rita Colombo

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Visite dei missionari presso il nostro segretariato 18 maggio 2017

6 giugno 2017

Sono venuto a visitare l’Associazione Medaglia Miracolosa a Mendrisio con Padre don Bosco Darsi. Siamo molto contenti di vedere l’impegno dei laici per la missione della Chiesa.

Faccio tanti auguri per questo impegno. Incoraggio questa sensibilità e prego il Signore di benedire ogni opera presa seriamente da questo gruppo di fedeli semplici e sinceri. Con i migliori auguri. monsignor Thelagathoti Joseph Raja Rao Vescovo della Diocesi di Vijayawada (India)

Vita dell’Associazione...

18 maggio 2017

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Cari membri della Medaglia Miracolosa, apprezzo profondamente il lavoro che fate per le missioni. Possa il vostro lavoro ispirare giovani a ritornare alla fede. Al termine dei miei studi in Belgio tornerò in India, dove spero possa continuare la vostra collaborazione. Possa Maria, la Madre di Dio, intercedere per il successo del vostro lavoro. Uniti in Gesù. padre don Bosco Darsi Missionario indiano a Lovanio (Belgio)

È grande miracolo essere ancora in vita in questo tempo di cambiamenti, dove tutto cambia, si muove, scorre e rimane in attesa di vedere altro… Il miracolo di credere, sperare, amare è il motore del Mondo tanto amato dal Padre che dà il Figlio nel quale siamo, per il quale operiamo e al quale consacriamo il quotidiano, fatto di quello che siamo e possiamo. Il miracolo sempre antico e sempre nuovo che si chiama Dio, Amore, Misericordia, Incontro. Grazie! padre Benito Amonini Missionario Comboniano in Congo 8 giugno 2017 Carissimi amici della Medaglia Miracolosa, vi ringrazio molto della vostra squisita accoglienza missionaria nei miei confronti e nei confronti di tutti i missionari. Assicuro per voi e per tutti i benefattori della Medaglia Miracolosa il mio ricordo personale nella preghiera e nella Santa Messa. Che Maria, Madre della Missione, vi assista e vi benedica per tutto il bene che fate. Preghiamo sempre per le vocazioni missionarie. padre Marco Vailati Missionario Comboniano in Ciad

29 maggio 2017

9 giugno 2017

Ho la grande gioia di ritornare a pregare la Madonna della Medaglia Miracolosa alla vigilia del mio rientro in Uganda. Prego la Madonna, Sultana d’Africa, di benedire il mio ritorno e tutte le persone coinvolte nelle belle iniziative della vostra Associazione. Viva Gesù, Viva Maria. padre Roberto Pegorari Missionario Comboniano in Uganda

Sono molto riconoscente all’Associazione della Medaglia Miracolosa per tutto l’aiuto ricevuto attraverso intenzioni di Messe, offerte per la missione e preghiere. Chiedo a tutti gli associati e i benefattori di questa Associazione di pregare specialmente per il popolo dello Stato di Jharkhand, dove la gente tribale è repressa e soffre tanto per parecchie ingiustizie.


Con rinnovati ringraziamenti e in unione di preghiere. monsignor Wincent Barwa Vescovo della Diocesi di Simdega (India) 13 giugno 2017 Carissimi amici, “Donare un fiore rende il sorriso. Donare del tempo rende l’amicizia. Donare le lacrime rende la speranza. Donare la vita rende l’Eternità”.

Chiedo al Signore, per intercessione della Madonna, la sua paterna benedizione per i vostri bisogni spirituali e materiali. Vi assicuro del mio ricordo e preghiera. La Madonna continui a proteggerci. Un ricordo anche per tutti i fratelli e sorelle defunti che in Paradiso continuano a intercedere per noi. Un abbraccio nel Signore. padre Enrico Colleoni Missionario Comboniano in Zambia 4 luglio 2017

Grazie per quanto donate perché nel vostro dono vedo l’AMORE che solo Gesù sa donare. “Una piccola foglia mossa dal vento si chiese: perché cadere per terra? Le rispose l’albero: sei tu che darai l’humus al seme che cresce”. Con affetto. padre Felice Sciannameo Missionario in Uganda 14 giugno 2017 Carissime e carissimi amici, sono contento di visitare il vostro centro marianomissionario. Ringrazio il Signore per ciascuno di voi, per la vostra generosità, amicizia e preghiera che ci accompagna nel nostro ministero missionario. Grazie per essere vicini a noi, nei nostri bisogni materiali e spirituali.

Ringrazio il Signore per quello che fate per tutti i missionari, in particolare per la nostra missione di Ihosy in Madagascar. Il Signore e la Vergine Maria vi accompagnino e vi benedicano sempre. Grazie anche a nome degli altri missionari e dei giovani seminaristi che aiutate nel loro cammino verso il sacerdozio. Grazie, grazie di cuore. Con affetto e riconoscenza.

Vita dell’Associazione...

È sempre una grande gioia ritornare alla “Medaglia” di Mendrisio, rivedere e ricordare persone care che ci hanno accompagnato e continuano ad accompagnarci nel nostro lavoro in Missione…e vedere l’impegno “giovanile” che ci unisce.

padre Attilio Mombelli Missionario Vincenziano in Madagascar

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