Qui Ticino... a voi missionari, Anno 48, numero 175, settembre 2016

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Anno 48, numero 175

Qui Ticino...

...a voi missionari

settembre 2016 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org

Bimbo del Kenya, Chiesa “ospite� della giornata mondiale missionaria 2016 foto Youthlinc


Notizie ed avvisi Calendario Mariano Missionario

“SENZA DI VOI NON POSSIAMO FARE NULLA!” UN GRAZIE DI CUORE a tutti i benefattori che con grande generosità sostengono i nostri progetti missionari!

il comitato Martedì, 27 settembre 2016 Incontro mensile nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’incontro missionario.

Vita dell’Associazione...

Domenica, 23 ottobre 2016 Giornata missionaria mondiale: al mattino celebrare nella propria comunità; nel pomeriggio, a partire dalla ore 12.30, incontro diocesano a Giubiasco (Parrocchia e Angolo d’Incontro) con pranzo in comune, animazioni e momento di preghiera conclusivo.

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Giovedì, 27 ottobre 2016 Incontro mensile nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 19.30 Santo Rosario meditato; ore 20.00 Santa Messa. Nella biblioteca San Damiano, segue l’incontro missionario. Domenica, 27 novembre 2016 Anniversario dell’Apparizione nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio: ore 17.30 incontro di preghiera. Giovedì, 22 dicembre 2016 Giornata dedicata alla Preghiera Perenne. L’invito è quello di unirsi in preghiera in famiglia o nella propria comunità parrocchiale. Martedì, 27 dicembre 2016 Celebrazione del “27” in famiglia.

NON VIVERE UNA VITA INUTILE (S. Paolo a Tito)

L’impegno missionario della Chiesa ha sempre bisogno di donazioni radicali e totali, di impulsi nuovi e arditi… Non lasciatevi intristire e impoverire ripiegandovi su voi stessi; aprite la mente e il cuore agli infiniti orizzonti della missione. Giovanni Paolo II

Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Letizia Bernaschina, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.


Dio manda te e me per essere il segno del Suo amore e della Sua compassione verso i poveri

don Claudio Premoli, assistente

tenero”, sempre per indicare che il gesto parte dal cuore. Approfondendo la conoscenza della vita di Madre Teresa si resta colpiti dal fatto che lei non è stata una super-donna esente da dubbi, ma ha convissuto per cinquant’anni con l’oscurità. Questo ribalta l’immagine comune che si ha dei santi. È corretto? Esatto. Madre Teresa era una donna concreta, con i piedi ben piantati sulla terra. Era una persona che amava donarsi agli ultimi. E allo stesso tempo era una mistica. Aveva una forte unione con Cristo, ma paradossalmente era così unita con Lui che Cristo ha voluto condividere con lei la sua sofferenza. Sulla croce Gesù si è sentito abbandonato e ha gridato questo a Dio. Madre Teresa diceva che la condivisione della sofferenza di Cristo è la più grande povertà che si può sperimentare nel mondo. Essere non amati, non voluti, provare una solitudine profonda. Qual è nell’esperienza di Madre Teresa il valore della sofferenza umana? Mi piace citare un fatto accaduto alla madre: una volta andò da una malata e le disse che doveva essere lieta perché era così sofferente da essere vicina a Cristo. La donna le rispose che allora desiderava allontanarsi da Cristo, perché troppo acuta la sua sofferenza. Questo spiega perché ci sono così pochi santi nel mondo. Perché non si diventa santi, non si può diventare intimi di Gesù senza abbracciare la croce. Madre Teresa non cercava la sofferenza, la accettava. Il dolore non ha valore in sé, ma ha valore se viene accettato e poi offerto in unione con Gesù. Come è cambiato il suo giudizio su questa donna, dopo averne curato il percorso di canonizzazione? Dopo i lavori del processo di canonizzazione ne ho una conoscenza più completa. Adesso posso dire di conoscerla meglio.

Papa Francesco ha indicato Madre Teresa come la santa da seguire per vivere pienamente quest’anno il Giubileo della misericordia. Perché questa scelta? Il Papa ha detto che misericordia significa letteralmente dare il cuore ai miseri. Questo è esattamente quel che ha fatto Madre Teresa. Anche Benedetto XVI aveva ricordato che la misericordia non deve calare dall’alto, ma richiede di dare qualcosa di sé. Madre Teresa non ha utilizzato molto la parola misericordia, l’ha messa in pratica con gesti concreti. Non parlava delle sue opere di misericordia, ma ha parlato dell’amore di Gesù verso gli ultimi. Papa Francesco a volte utilizza l’espressione “amore

Che cosa significa per Madre Teresa dire la parola “tu”? Madre Teresa aveva una grande capacità empatica e di commuoversi di fronte a tutti perché lei per prima ha compatito, che significa “patire con”, la sofferenza di Cristo di cui ho parlato prima. Madre Teresa aveva il dono di tirare fuori dalle persone il meglio, senza fare distinzioni di razza, cultura o religione. Ogni persona era per lei un fratello e una sorella. (da un’intervista di Luca Brambilla, Madre Teresa Kolodiejchuk: il dono di abbracciare la croce fino in fondo, in “ilsussidiario.net”, 25 agosto 2016).

Lettera dell’Assistente...

Madre Teresa ripeteva spesso questa frase “Dio ama ancora il mondo e manda te e me per essere il segno del Suo amore e della Sua compassione verso i poveri”; più eloquenti ancora delle sue parole erano le sue opere. Del resto le donne e gli uomini del nostro tempo sono rimasti colpiti da ciò che Madre Teresa ha realizzato, proprio perché lei incarnava l’amore e la compassione di Dio, soprattutto verso gli ultimi. “Il Santo – ebbe a dire in un suo discorso san Giovanni Paolo II – è la persona vera, la cui testimonianza di vita attira, interpella e trascina, perché egli manifesta un’esperienza umana trasparente, colmata dalla presenza di Cristo, il Figlio di Dio, il Santo per eccellenza”. Nei giorni dell’elevazione agli altari della Beata Madre Teresa di Calcutta, fondatrice delle Missionarie della Carità – il 4 settembre 2016 – propongo alla vostra attenzione una breve intervista a padre Brian Kolodiejchuk MC, postulatore della causa di canonizzazione, comparsa in questi giorni di fine agosto su un quotidiano online. Buona lettura!

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Progetti per le missioni...

Una struttura tutta da rifare

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Monsignor Pedro Gabrielli, vescovo emerito del vicariato apostolico di Mendez, Ecuador, missionario a noi noto da decenni, chiede per la parrocchia San Juan Bosco, provincia di Morona Santiago, un contributo per la ricostruzione della scuola con un’aula polivalente per le varie attività della parrocchia. La vecchia struttura esistente è in legno; l’umidità, le termiti e le pessime condizioni di staticità l’hanno resa impraticabile. L’unico punto di riferimento e di unione per i giovani e per i parrocchiani deve continuare ad esistere. Carissimi amici, il Vicariato Apostolico di Mendez per opera del missionario padre Luigi Carollo, salesiano, originario di Carré (Vicenza) negli anni cinquanta/sessanta ha promosso la colonizzazione della vallata lungo il fiume Indanza. Nella zona si sono stabilite, da subito, un centinaio di poverissime famiglie di meticci scese dall’Altopiano delle Ande Azuaye. In riconoscenza ai molti missionari salesiani che hanno lì operato, la popolazione ha voluto imporre il nome di San Giovanni Bosco al paese. La gente si è aggregata attorno alla chiesa e alla della strada troppo stretta dall’altra. Con tale scuola gestita grazie anche all’attività promozionale prospettiva, se realizzata, la Parrocchia si troverebbe del Vicariato e l’opera dei missionari quasi tutti impossibilitata a svolgere la propria funzione provenienti dall’Italia. educativa e promozionale non avendo altro terreno Ha un’estensione molto stretta e lunga che si e altre soluzioni. sviluppa particolarmente lungo il fiume e i tanti Al Vicariato preme una soluzione positiva nella piccoli affluenti su una morfologia montagnosa dalle realizzazione di una nuova struttura nei medesimi forme acclive e molto irregolari. Anche il vescovo spazi ed in tempi ravvicinati per evitare ed impedire ha insediato nel 2010 il primo sacerdote diocesano così che nelle prossime elezioni il “possibile” come parroco creandola ufficialmente “Parrocchia candidato, non veda l’ora di operare contro ecclesiastica” a tutti gli effetti rilevandola dai l’interesse della Parrocchia anche se in bene a favore salesiani. Il Vicariato è proprietario del terreno, dove del Comune. Questo problema ci interpella con sono state costruite in quegli anni, con l’aiuto della opposte insistenze e opposti interessi. La situazione popolazione, la prima chiesa e le annesse aule per ci vede costretti, come Vicariato, a chiedere aiuti per la scuola e il catechismo, il tutto in legno. Era, fino intervenire nel più breve tempo possibile per porre alla chiusura forzata, l’unico punto di riferimento in essere almeno le basi di una nuova costruzione e di unione per la gioventù. Data l’epoca della adatta agli scopi e finalità di cui sopra. loro costruzione, le strutture lignee sono state in Questi fatti e argomentazioni ci spingono a chiedere sostanza distrutte dall’umidità e dalle termiti e, alla benemerita Associazione della Medaglia per le pessime condizioni di staticità, il Vicariato ha Miracolosa se potrà disporre per un contributo che deciso la loro chiusura anche perché è sopraggiunta ci permetta almeno di dar corso alla progettazione la diffida del Comune che ha ingiunto la loro messa e alla posa delle basi della nuova struttura per in sicurezza per la pubblica incolumità. poter così evitare l’esproprio dell’area confidando Lo Stato non dà alcun contributo per la costruzione poi ancora nella Provvidenza per continuare nella e nessun sostegno per attività pastorali. Il Vicariato realizzazione. è nell’impossibilità economica di intervenire e Coscienti e riconoscenti comunque per le pur ravvisando la necessità di trovare spazi dove manifestazioni concrete di solidarietà documentata continuare le attività pastorali e parrocchiali e realizzate in passato, per merito della vostra quante altre per la popolazione, si vede costretto Associazione sono a ringraziarvi anticipatamente per alla demolizione dell’esistente e all’indispensabile quanto potrete fare ancora. conseguente edificazione “ex novo” di nuove Sicuro che il Signore non mancherà di aiutare voi strutture. Va osservato che, perché la situazione di tutti per la vicinanza missionaria, uniti nel Signore, degrado si protrae ormai da molto tempo, il Comune in Gesù Cristo missionario del Padre, benedico di avrebbe in animo l’espropriazione dell’area per la cuore. realizzazione dell’ampliamento della confinante monsignor Pedro Gabrielli piccola piazza da una parte e l’allargamento


Mancano i soldi per l’acquisto di sedici finestre della chiesa di Nkhukwa Padre Silvio Zanardi, missionario Comboniano a Lilongwe, Malawi, chiede un aiuto finanziario per completare la cappella nella frazione di Nkhukwa. Trattasi di acquistare per l’equivalente di 3’500 franchi, sedici finestre per proteggere dal vento freddo l’interno della chiesa. Ecco il contenuto della sua richiesta. Carissimi amici della Medaglia miracolosa di Mendrisio, dopo la mia visita al vostro segretariato a Mendrisio, vengo a voi per sottoporre alla vostra considerazione una mia richiesta. Sto scrivendo da Rebbio-Como, mentre sono in vacanza per alcuni controlli medici e ripartirò per il Malawi nel mese di luglio. Sono padre Silvio Zanardi, missionario Comboniano che lavora a Msamba in Malawi, nell’arcidiocesi di Lilongwe. Nella frazione di Nkhukwa, della parrocchia di Msamba, stiamo terminando la costruzione di una chiesa cappella.

Ci permettiamo allora di rivolgere a voi, amici e benefattori dell’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio la nostra richiesta di un aiuto finanziario

per l’acquisto dei serramenti. Ci occorrono sedici finestre con i vetri (trasparenti oppure opachi o di color marrone chiaro). Il preventivo è stato calcolato in circa 3’500 franchi. Tutto ciò dipende dallo spessore e dal colore del vetro e ovviamente anche dal capitale a disposizione. Anche i cristiani del posto contribuiscono all’acquisto degli armadi delle due piccole sagrestie, di due tavoli, di qualche sedia ed anche di alcune panche da mettere lungo le pareti per ospitare i cristiani che vengono alla Santa Messa della domenica e in occasioni più straordinarie, come per le grandi feste religiose durante le quali si riuniscono con altri fedeli provenienti dalle altre due frazioni confinanti. Unisco alcune foto della chiesa per dare un’idea della grandezza ed anche della necessità per ultimare l’edificio. Confido nella protezione della Vergine Maria della Medaglia Miracolosa e anche nella vostra comprensione e generosità. Con stima e riconoscenza. padre Silvio Zanardi

Progetti per le missioni...

Tutti noi sappiamo che quando s’incomincia un’opera tutto sembra organizzato e ben definito, ma poi, alla fine dei lavori, ci si trova ancora con alcuni particolari tecnici da affrontare. Le finestre della cappella, come potete vedere dalle foto, sono munite da semplici inferiate con sbarre di un centimetro, molto ampie per avere aria e luce, ma occorre proteggere l’interno dal freddo. Nei mesi di giugno e luglio il vento freddo si fa sentire. Non dimentichiamo che il Malawi si trova nell’emisfero sud del pianeta, circa sul 14° parallelo sotto l’Equatore.

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Per raggiungere le parrocchie della diocesi occorre un mezzo di trasporto!

Progetti per le missioni...

Padre Marco Vailati, missionario Comboniano, è l’economo della Diocesi di Lai in Ciad che attualmente è retta dal vescovo Miguel Sebastián. Padre Marco ci chiede il nostro aiuto per l’acquisto di un mezzo di trasporto per permettere ai sacerdoti di poter raggiungere i tanti villaggi della diocesi e svolgere così il loro servizio sacerdotale e umanitario. Carissimi amici, la diocesi di Lai è stata eretta nel 1999 dallo smembramento delle diocesi di Doba e Moundou. Comprende, geograficamente parlando, la regione della Tandjile. La superficie è di 18’050 km2, la popolazione è di 740’000 abitanti di cui 120’000 cattolici. La diocesi conta attualmente 13 parrocchie e 2 vicariati, 33 preti di cui 25 autoctoni, 30 religiose e 3 religiosi, 4 volontari laici. È molto impegnata nelle di raggiungere la capitale N’djamena ma questo solo attività pastorali e di promozione umana. La diocesi nella stagione secca. Nella stagione delle piogge ogni mira all’autosufficienza finanziaria, ma ha ancora spostamento si appoggia su camionette piene di bisogno dell’aiuto esterno per creare le diverse passeggeri. È con questo mezzo di trasporto che si strutture nei diversi campi: pastorale parrocchiale, possono raggiungere i diversi villaggi della regione. scuole, salute. La diocesi compie enormi sforzi per assicurare un Eccetto l’asse asfaltato N’djamena-Kelo-Moundou, mezzo di spostamento a ogni parrocchia, sovente è che tocca una parte marginale del territorio la moto e secondo i bisogni una macchina Toyota. diocesano, tutti i villaggi sono uniti da piste di sabbia Il costo di una Toyota nuova è di 23’500’000 FCFA, o terra battuta inondabili durante la stagione delle corrispondenti a 40’000 franchi circa. piogge.

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Essendo una regione agricola, la popolazione vive dei frutti della terra: riso, miglio, mais e cotone. I redditi dell’attività agricola, basata su una tecnologia povera, sono mediocri e sottomessi alla variabilità della pluviometria che provoca, a intervalli più o meno distanti, situazioni di carestia. Con un indice di povertà del 65% la Tandjile è tra le regioni più povere del Ciad. Le cause della povertà si trovano nell’isolamento della regione, nella mancanza di infrastrutture e della rete elettrica, in una situazione igienico sanitaria molto precaria per mancanza di accesso all’acqua potabile ed in un livello di scolarizzazione molto basso che non permette l’emergere di un capitale umano che è alla base di ogni sviluppo. Da qualche anno una compagnia di autobus permette

L’aiuto che potrete compiere servirà in parte o nella sua totalità per l’acquisto di una Toyota che è e rimane il mezzo più sicuro e affidabile per permettere ai sacerdoti di raggiungere i villaggi e svolgere prontamente il loro servizio sacerdotale e umanitario. Concludo dicendo che tra le varie strutture diocesane c’è il Consiglio per gli Affari Economici incaricato di seguire la gestione di tutti i beni della diocesi tra cui i veicoli. Maria Santissima è la nostra Madre e la Regina della Missione a lei confido tutto il lavoro apostolico di questa diocesi assicurando per voi tutti il mio personale ricordo nella preghiera e nella Santa Messa. Con stima e riconoscenza. padre Marco Vailati


Missione è... Missione è partire, camminare, lasciare tutto, uscire da se stessi, rompere la crosta di egoismo che ci chiude nel nostro Io. È smettere di girare intorno a noi stessi come se fossimo il centro del mondo e della vita.

Missione è sempre partire, ma non è divorare chilometri. È, soprattutto, aprirsi agli altri come a fratelli, è scoprirli e incontrarli. E, se per incontrarli e amarli è necessario attraversare i mari e volare lassù nel cielo, allora missione è partire fino ai confini del mondo.

Dom Hélder Câmara

Preghiamo e meditiamo insieme...

È non lasciarsi bloccare dai problemi del piccolo mondo al quale apparteniamo: l’umanità è più grande.

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La pagina dei nostri giovani...

Non vogliamo essere dei “giovani-pensionati”!

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Oltre un centinaio di giovani ticinesi si sono recati a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù, alla quale hanno partecipato un milione e seicentomila giovani provenienti dai quattro angoli del globo. Abbiamo raccolto alcune delle loro testimonianze. Dopo sedici interminabili ore di viaggio, accompagnati da canti e primi momenti di conoscenza, siamo finalmente giunti a Breslavia. Accolti dalle famiglie del luogo, siamo stati subito “travolti” dalla loro il Papa. Ascoltare queste parole è stato per me come ospitalità, e in generale da quella del popolo polacco. una scossa che mi ha risvegliato: mi sento davvero Sì, proprio “travolti”, perché non troverei aggettivo cambiata, e anche più felice. Ero partita con l’idea di migliore per descrivere l’affetto, l’accoglienza e le fare una bella esperienza e, invece, sono tornata con valanghe di cibo ricevute durante tutto il nostro qualcosa che non mi aspettavo: la fede. Ora non mi soggiorno. Anche a Cracovia non siamo rimasti delusi vergogno di dire che credo, perché la fede non è una dall’ospitalità e dal calore dei suoi abitanti: lì abbiamo cosa da vecchi e la GMG ne è la dimostrazione! poi potuto incontrare giovani provenienti da tutto il Cecilia mondo, scambiare qualche parola con loro e magari scattarci un “selfie”-ricordo. Molto toccanti sono stati Posso dire che quest’esperienza è stata una profonda l’incontro e le testimonianze di alcuni giovani siriani iniezione di gioia e pace. In un periodo come questo, presenti nella nostra parrocchia: ci hanno donato in cui il mondo si ritrova diviso e in un certo senso delle croci di legno di ulivo chiedendoci di pregare in guerra, la fede resta una delle poche cose, se non per loro e per la loro terra, devastata dall’odio e dalla quasi l’unica, che riesce a raccogliere e tenere unite guerra. Ragazzi come noi, che vivono ogni giorno con le persone, specialmente i giovani. I giovani, come l’angoscia e il terrore, venuti alla GMG per ritrovare dice Papa Francesco, «hanno la forza di cambiare un po’ di serenità, senza sapere cosa avrebbero le cose, hanno il coraggio di lasciare le comodità» ritrovato al loro ritorno a casa. Stessa sorte toccata ai andando incontro agli altri, perché «quando Gesù giovani provenienti dalla Striscia di Gaza o dall’Iraq: tocca il cuore di un giovane o di una giovane, questi 500 giovani in totale provenienti dalla Terra Santa, sono capaci di azioni grandiose». ma solamente sei dalla Striscia di Gaza. In questo la GMG può essere un ottimo campo di Di questa GMG porterò con me i sorrisi di tante prova, per esempio per quanto riguarda l’accoglienza giovani vite che si sono incontrate e hanno percorso presso le famiglie polacche che ci hanno ospitato un tratto di strada insieme. Questi nuovi amici sono durante il soggiorno prima a Breslavia e poi a Cracovia: un dono che il Signore ha voluto farci, grazie a Lui i all’inizio avevo un po’ timore, dovuto alle diverse nostri cammini e le nostre storie si sono incrociati e abitudini, al non lasciarsi guidare, ma poi giorno per magari... perché no, arrivederci a PANAMA! giorno, cercando di affidarmi a Dio, ho invece capito Debora che non c’era nessuna ragione per cui avere paura e che la vera GMG non erano le grandi manifestazioni, Fin dal viaggio in pullman, fra i ticinesi si è andato ma proprio quelle persone, disposte a dare tutto e formandosi un bel gruppo, e questa sensazione di forse più di ciò che avevano, arrivando perfino a unione è continuata con l’aggiungersi ai giovani già trattarci quasi come dei figli. Così, ancora una volta, presenti a Cracovia. Si percepiva anche nel concreto, mi sono stupita di quanto sia più gratificante donare come ad esempio nello scambio di oggetti ricordo agli altri anziché ricevere. Solo questo ci permette di fra gente di paesi diversi o nel cantare tutti insieme, aprire il cuore ed essere felici. Questa stessa felicità imparando in fretta i canti degli altri gruppi, seppur si avvertiva anche nel passeggiare per il centro di in lingue diverse. In quei momenti, ci si sente parte Cracovia, dove si incontravano persone di ogni etnia di qualcosa e si avverte una sensazione di pienezza, e nazione, si riusciva a percepirne la gioia, frutto di un nonché di immersione nel momento presente, Amore gratuito che solo la fede, solo Dio è in grado riuscendo a lasciare alle spalle il passato e senza di offrirci. In quel momento sono riuscita a capire pensare ansiosamente al futuro. Al ritorno a casa si che davvero Dio è vivo e vive in mezzo a noi ed è più ha uno sguardo diverso sulle cose, si ha più energia presente di quanto noi possiamo immaginare. Solo e si è in grado di utilizzarla per ciò che è realmente affidandoci a Lui, riusciamo a dare il meglio di noi, a importante. Ci si rende conto del tempo che si «sognare alto, e non ad essere giovani pensionati”. spreca a essere dei “giovani-divano”, come ha detto Maria


La Giornata Missionaria Mondiale

Sul finire degli anni Sessanta (1966-69), dopo il Concilio Vaticano II, papa Paolo VI esortò il “popolo cristiano” a rendere la Giornata missionaria “espressione di una evangelizzazione permanente”, raccomandando “orazioni e sacrifici quotidiani”, in modo che “la celebrazione dell’annuale Giornata Missionaria” fosse una “spontanea manifestazione di quello spirito”, una logica conseguenza di una volontà già avviata all’impegno missionario. Da allora le Pontificie Opere Missionarie, attraverso l’Opera della Propagazione della Fede non hanno smesso di preparare all’appuntamento della Giornata stessa, proponendo un “Ottobre missionario”. L’Ottobre Missionario attualmente prevede un cammino di animazione articolato in cinque settimane, ciascuna delle quali propone un tema su cui riflettere, illustrato in speciali sussidi indirizzati ad adulti, famiglie e comunità ecclesiali: • Prima settimana: Contemplazione, fonte della testimonianza missionaria • Seconda settimana: Vocazione, motivo essenziale dell’impegno missionario • Terza settimana: Responsabilità, atteggiamento interiore per vivere la missione • Quarta settimana: Carità, cuore della missionarietà • Quinta settimana: Ringraziamento, gratitudine verso Dio per il dono della missione. La Giornata Missionaria Mondiale è un’importante occasione per riportare l’attenzione ai numerosi bisogni materiali delle cosiddette Chiese di missione, mediante una particolare raccolta di fondi. Il Papa stesso, ogni anno, invia un Messaggio per la celebrazione di questo importante appuntamento.

Le offerte pervenute vengono poi adeguatamente ripartite tra le giovani Chiese di missione, secondo i bisogni di ciascuna (Fondo Universale di Solidarietà). Il Fondo Universale di Solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie è la somma totale di tutte le offerte ricevute durante l’anno dai fedeli dei vari Paesi del mondo, destinate alle Chiese: • di nuova o recente costituzione, per agevolarne il primo sviluppo; • prive di una piena autonomia finanziaria; • in situazioni di emergenza (guerre, carestie o calamità naturali). “Ritengo pertanto opportuno richiamare le sapienti indicazioni dei miei Predecessori, i quali disposero che a questa Opera andassero destinate tutte le offerte che ogni diocesi, parrocchia, comunità religiosa, associazione e movimento ecclesiale, di ogni parte del mondo, potessero raccogliere per soccorrere le comunità cristiane bisognose di aiuti e per dare forza all’annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra. Ancora oggi non ci sottraiamo a questo gesto di comunione ecclesiale missionaria”. (dal Messaggio di Papa Francesco per la giornata missionaria mondiale 2016)

Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Importate non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore. Per noi nessun uomo è troppo misero per non essere l’immagine di Dio. Madre Teresa di Calcutta

Venerdì, 7 ottobre 2016, ore 20.00 Santuario Santa Maria dei Miracoli a Morbio Inferiore VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA

Ottobre missionario...

Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e lo stesso anno fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per eccellenza.

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Notizie dalle missioni...

Awassa (Sidamo-Etiopia), 18 maggio 2016

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Carissimi amici, due anni fa assieme a padre Generoso e a padre Claudio, missionari Comboniani di Rebbio, ero venuto a trovarvi per presentarvi il progetto della chiesa parrocchiale della nuova missione di Daye. In seguito mi avete mandato 10 mila franchi svizzeri per i quali, ancora una volta, di cuore vi ringrazio. Martedì scorso abbiamo benedetto il terreno e la prima pietra della nuova chiesa. Una rappresentanza di tutte le 27 cappelle è venuta portando un primo contributo per la nuova chiesa con la promessa di collaborare gratuitamente e manualmente alla costruzione, così che la nuova chiesa sia opera della comunità locale alla quale i benefattori esteri danno il loro sostanziale sostegno. Con il vostro contributo e quello di altri benefattori siamo riusciti a mettere insieme circa la meta dei fondi necessari per coprire tutte le spese. A questo punto sia la diocesi come i superiori della provincia comboniana etiopica ci hanno dato il permesso di iniziare i lavori. Per il futuro, ci auguriamo che sia la vostra collaborazione come quella di altri nostri benefattori non ci venga a mancare. Io dico sempre che, se questa chiesa è non solo opera umana ma anche divina, sarà sicuramente realizzata. In seguito vi manderò delle foto che vi testimonieranno l’andamento dei lavori. Ho ricevuto il vostro giornale dal quale ho appreso che avete dato un grosso contributo al mio confratello Corrado Masini, parroco di Dongora, per la nuova cappella di Makalla. In questa missione nel passato ho lavorato per sette anni. E questo è un motivo per esservi ancora più riconoscenti. Di nuovo a tutti i collaboratori di questa opera, che tanto fa per le missioni, i miei più sentiti ringraziamenti. Tutto vada alla maggior gloria di Dio e al bene dei nostri cristiani. Un fraterno saluto. padre Giuseppe Detomaso Gulu (Uganda), 25 maggio 2016 Carissimi amici, ricevo oggi la vostra lettera con allegato 155 intenzioni di Sante Messe. Non ho parole sufficienti per farvi giungere il mio grazie e la mia stima per la vostra vocazione di sostegno delle missioni in tutto il mondo. È la Madonna che vi ha guidato alla missione di portare il Vangelo del suo dilettissimo Figlio nel mondo. Grazie anche della vostra offerta che userò per la carità a persone che battono alla porta del mio cuore e della nostra casa, in cerca della nostra condivisione. I doni perché rimangano tali devono essere condivisi. Solo allora ci fanno contenti in molti. Vi mando la foto di una statua della Madonna, alta

due metri, scolpita in legno e poi pitturata da un fratello Comboniano, da me regalata a una scuola di 900 studenti di cui sono una specie di cappellano. Ogni sera tutti, dopo cena, pregano il Rosario. Mi hanno commosso fino alle lacrime... altro che i nostri studenti dei licei italiani o europei. Ci bagnano il naso, non vi pare? Con stima e affetto. padre Clerici Giuseppe Kacheliba (Kenya), 26 maggio 2016 Cari amici e benefattori, ho ricevuto con tanta gioia la vostra lettera e vi ringrazio tantissimo per il vostro continuo ricordo per me, per noi e per tutti i Missionari che lavorano in vari posti del mondo… Sono contenta di essere qui con i nostri Pokot con i quali cerchiamo di fare il nostro meglio; il resto siamo certe che lo fanno Gesù e la Sua e nostra Mamma Maria. Con voi li preghiamo e con voi li ringraziamo. Ora qui la situazione è un po’ incerta a causa delle piogge. L’anno scorso c’è stato poco raccolto e abbiamo già incontrato bambini denutriti a causa della fame. All’inizio delle piogge di quest’anno i Pokot hanno aumentato le loro piantagioni di fagioli e granoturco, ma da un mese e mezzo c’è la siccità. L’altro ieri, dopo che già pensavano di sacrificare una donna, è arrivata finalmente una buona pioggia


e loro dicono che le piantagioni riprodurranno almeno una metà di ciò che hanno seminato. Così, non ci sarà più il sacrificio “umano” e riprenderanno a credere che il vero Dio, che noi preghiamo, è superiore ai loro sacrifici: speriamo… Per il resto: pastorale, educazione sanitaria, educazione scolastica, si va avanti abbastanza bene, ma abbiamo già il problema che, dopo l’istruzione, non trovano lavoro. Esiste poi sempre il problema dei papà con tante mucche che però non aiutano i figli per l’istruzione e, le povere mamme, si danno da fare moltissimo senza riuscire ad accontentare i loro figli che ricevono aiuti dalla Missione, ma non bastano… Ora, con sempre viva e tanta riconoscenza, vi saluto uno a uno augurandovi un buonissimo Anno della Misericordia, godendo tutti i doni che il buon Dio vi dà. suor Amelia Ghielmetti

Mary Hill Primary school. Cari amici, non sono io a scrivervi bensì la mia segretaria Sarah Aber, che insegna alla Mary Hill Primary school. Questo perché sono caduta e mi sono rotta la mano destra, e porterò un bendaggio fino alla fine di luglio. Sarah Aber è un’orfana che è stata sotto la mia ala dalla prima classe fino al termine degli studi per l’insegnamento nel 2014. Le parole non bastano per ringraziarvi del grande aiuto dato a me e ai miei poveri bambini. Grazie, grazie, grazie!

Il Cairo (Egitto), 7 giugno 2016

Kayalpatnam (India), 16 giugno 2016

Cari amici, con gioia sono ritornata al Cairo, nella mia comunità di Zamalek. Desidero ringraziare tutti voi per la vostra generosa offerta di 4’000 franchi che mi avete dato per aiutare diverse famiglie egiziane nel bisogno. Questo è il tempo delle iscrizioni scolastiche e con il vostro sostegno possiamo aiutare gli studenti e anche le persone che bussano alla nostra porta chiedendo aiuto per comprare le medicine e il cibo per le loro famiglie, poiché i prezzi diventano sempre più proibitivi, anche solo per comprare il pane o un po’ di verdura e frutta, a causa dei problemi globali che si riversano sempre sui più poveri e fragili della nostra società. Anche a nome di questi tanti fratelli e sorelle egiziani vi ringrazio per la vostra solidarietà e generosità. Vi assicuro la mia e nostra preghiera, perché il Signore è il solo che può ricompensarvi per tanta bontà e generosità, benedicendo le vostre iniziative di bene e le vostre famiglie. Con tanta gratitudine vi saluto e vi affido a Maria, la nostra Madre, perché vegli sempre sul nostro e vostro cammino. suor Giacinta Niboli

Cari e stimati amici e benefattori, saluti da padre G. George Xavier e dai poveri pescatori della nostra Missione. Spero e prego che stiate tutti bene. Dopo il rientro dal mio viaggio ho dovuto occuparmi subito delle opere pastorali a favore dei poveri. In particolar modo ho dovuto seguire i lavori di costruzione delle casette per i bisognosi. Per questo non ho potuto scrivervi subito e vi prego di scusare il mio ritardo. Sono stato molto felice di incontrarvi al vostro segretariato.

Carissimi amici, ho ricevuto la vostra offerta per il pagamento delle tasse scolastiche per i nostri bambini. Abbiamo un totale di 30 bambini che vanno dalla prima alla settima classe, ai quali si aggiungono i 10 del liceo. Pertanto ora abbiamo a sufficienza per 40 bambini, che si dividono in due scuole: la Demonstration e la

Vi ringrazio molto per avermi dedicato tanto tempo e per il prezioso aiuto ricevuto. A nome della mia povera gente un sincero ringraziamento per il vostro sempre validissimo sostegno spirituale e materiale. In segno della nostra benevolenza e gratitudine assicuriamo a voi tutti le nostre preghiere. Che Dio vi benedica, miei cari benefattori. Con sincera gratitudine. padre G. George Xavier

Notizie dalle missioni...

Lacor-Gulu (Uganda), 12 giugno 2016

Ringraziamo tutti i membri dell’Associazione Medaglia Miracolosa e preghiamo ogni giorno per tutti voi e possa Dio ricompensarvi per tutto ciò che avete fatto. Con gratitudine e amore. suor Miriam Armanasco

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Zouzoui (Camerun), 18 giugno 2016 Carissimi amici, vi scriviamo per ringraziarvi per l’aiuto e la collaborazione per la costruzione del muro di cinta per la chiesa di Zouzoui, nel Nord del Camerun, nella diocesi di Yagoua.

preghiere per voi e i vostri familiari e per tutti gli amici e benefattori della vostra associazione, vi salutiamo fraternamente. La nostra Madre del Carmelo conceda a voi tutti e a tutti coloro cui fate del bene, grazie e benedizioni. suor Carmen Paulina Jurado Infante Ahuano-Tena-Napo (Ecuador), 23 giugno 2016

Notizie dalle missioni...

Vi ringraziamo e dalla foto potete vedere il risultato dei lavori eseguiti, grazie al vostro aiuto e al vostro sostegno di 3’000 franchi. Domenica 26 giugno abbiamo la festa patronale dei Santi Pietro e Paolo e avremo un momento di comunione e di preghiera anche con voi. Infatti, durante la celebrazione eucaristica, ringrazieremo tutti coloro che hanno partecipato in qualche modo alla realizzazione dei lavori per la chiesa e per l’area sacra. Per il momento la situazione riguardante la setta terroristica islamica dei Boko Aram, qui al Nord Camerun, è abbastanza tranquilla anche se due settimane fa, la setta, partendo dalla Nigeria, ha riconquistato due città del Niger. Grazie di cuore! Un abbraccio.

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padre Antonio Michielan e fratel Domenico Vicari Juliaca (Peru), 23 giugno 2016 Carissimi amici, la pace e i doni dello Spirito Santo siano con voi e con tutti i vostri familiari, amici, collaboratori e benefattori. Vi ringraziamo di vero cuore per la vostra significativa e generosissima offerta di 37’000 franchi per i lavori di ristrutturazione del nostro monastero (docce, servizi igienici, parlatori, scarichi delle acque e copertura dei cortili). Siamo in piena esecuzione della ristrutturazione e vi esprimiamo il nostro sincero ringraziamento perché il vostro aiuto è stato molto significativo per la realizzazione del nostro progetto per il quale occorrevano 40’000 franchi. Ringraziandovi di nuovo, assicurando le nostre

Carissimi amici, Un caro saluto a tutti voi! Vi comunico che in data 17 giugno 2016 abbiamo ricevuto tramite l’Arcidiocesi di Portoviejo la vostra generosa offerta di 5’000 franchi per l’aiuto ai terremotati. Vogliamo ringraziarvi di cuore per la vostra offerta. Che il Signore vi sostenga e la Madonna vi accompagni. Un ricordo speciale nella preghiera e soprattutto nella celebrazione della Santa Messa per tutti i vostri cari benefattori che vi permettono di essere pronti nella carità. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo dei nostri percorsi nel confronto del terremoto. Grazie mille. Un fraterno saluto. padre Walter Coronel Nairobi (Kenya), 14 luglio 2016 Carissimi amici, vi scrivo da Nairobi, dove mi fermerò fino al 22 luglio, giorno della mia partenza per l’Italia, dove trascorrerò tre mesi di vacanza. Perciò ne approfitto per inviarvi qualche foto poiché la connessione Internet qui a Nairobi me lo permette. A Nakwamekwi sarebbe quasi impossibile. Ci tenevo a mandarvi la foto del primo bambino (Agostino, nome di mio papà) nato nella Sala Parto della nostra nuova Maternità di Nakwamekwi costruita anche con il contribuito delle vostre offerte.

Una volta in Italia, con i Superiori Maggiori di Roma, faremo il discernimento se fermarmi definitivamente


in Italia o se ritornare ancora in Africa. Molto probabilmente, però, come ha dovuto fare anche padre Elia Ciapetti l’anno scorso, dovrò fermarmi (“ritirarmi”, parola che mi piace poco) perché con 81 anni sulle spalle e con ben 56 anni d’Africa, ormai mi accorgo che le forze vengono meno. Sarebbe una scelta molto sofferta perché la mia intenzione è sempre stata quella di essere sepolto qui in Africa. Bisogna però essere realisti e sinceri: un anziano in una Missione di savana con solo un paio di confratelli sarebbe più di peso che di aiuto. Ho lasciato il caldo eccezionale di questi giorni in Turkana (40 gradi all’ombra) per trovare tanto freddo qui a Nairobi che sarebbe chiamata “City in the sun” (“Città nel sole”) e anche per trovare qui a Nairobi dimostrazioni violente quasi ogni giorno contro ingiustizie e corruzione. A Nakwamekwi ho lasciato la scuola-convitto Comboni in piena efficienza con quattro classi di 40 ragazze l’una.

della Missione. Appena possibile invierò relazione e foto dei programmi sostenuti. Il 25 giugno al “Consolata Day” hanno partecipato 372 giovani. All’Eucaristia non poteva certo mancare ricordo e intercessione per l’Associazione e tutti i suoi donatori. Augurando ogni bene e parlando dell’Associazione alla mia Consolata, vi mando il mio più caro saluto e ringraziamento. padre Giuseppe Inverardi

Dall’Ecuador i segni di speranza dopo il terremoto Cari amici, dopo il terribile terremoto, avvenuto nello scorso mese di aprile in Ecuador, ecco alcune fotografie della ricostruzione intrapresa e questo grazie anche agli aiuti pervenuti dai benefattori della vostra Associazione. Un grazie di cuore a tutti! Un fraterno e caro saluto.

La preside, Suor Mary Njugia, fa molta difficoltà a coprire le tante spese, specie salari dei maestri e dei lavoratori, il cibo ecc. Abbiamo tenuto la retta scolastica bassissima in confronto alle altre scuole secondarie, solo 450 franchi l’anno. La maggioranza delle ragazze, purtroppo, non riesce a pagare neanche questa somma. Assolutamente non possiamo mandarle via solo per questo. Con l’iniziativa “Adozione a distanza” o meglio “Sostegno a distanza” riusciamo a tirare avanti. Perciò continuate ad appoggiare questa iniziativa. Siamo più che convinti che l’educazione della donna è il segreto per un futuro migliore per l’Africa. Con i miei migliori auguri di ogni bene nel Signore.

Padre Claudio Zendron con i bambini aiutati dopo il terremoto!

padre Raffaele Cefalo Dar Es Salaam (Tanzania), 6 luglio 2016 Cari amici, oggi mi è giunto il vostro dono di 3’000 franchi per le nostre attività formative: catechisti, giovani e gruppi vari e il cuore di nuovo canta GRATITUDINE in preghiera. Il contributo è consolazione e vero viatico sulle vie

Cappella della Comunità di Palma Sola ricostruita dopo il terremoto.

Notizie dalle missioni...

padre Claudio Zendron Quito (Ecuador), 29 luglio 2016

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Visite dei missionari presso il nostro segretariato 10 giugno 2016 Devo ringraziare il Signore che mi ha concesso di venire ancora presso l’Associazione della Medaglia Miracolosa di Mendrisio, dopo l’intervento che ho avuto quest’anno all’Ospedale Koelliker di Torino. Ora mi sto preparando per ritornare in Tanzania: partirò il 4 luglio 2016. Qui, nella Parrocchia di Tosamaganga, diffondiamo tanto la devozione a Maria Santissima, concepita senza peccato, con la preghiera e la distribuzione della medaglia miracolosa.

totale sono più di cento, provenienti da ogni parte dell’Uganda. Dio vi benedica sempre. Siamo in Dio strumenti. Dovrò ora occuparmi anche dei sacerdoti anziani di Lugazi e Kasana-Luweero: così vogliono i vescovi. Il Signore sa. Dio ci ama, non ci vuole perfetti, ma perfettamente suoi. Un saluto. padre Felice Sciannameo Missionario diocesano in Uganda 28 giugno 2016

Insieme al Signore e alla Madonna, ringrazio tutti i collaboratori e benefattori di questa Associazione. Con grande riconoscenza e amicizia.

Devo solo ringraziare per il bene che fate a tutti noi missionari e soprattutto per lo zelo e la generosità.

padre Giovanni Giorda Missionario della Consolata in Tanzania

Vita dell’Associazione...

27 giugno 2016

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Carissimi amici, è stato bello rivederci dopo due anni di silenzio. Il reparto di maternità nella prigione di Luzira, a Kampala (Uganda), da voi sponsorizzato, funziona a pieno ritmo.

La mia preghiera e il mio grazie perché il Signore ricompensi con le sue grazie e benedizioni. suor Rita Colombo Missionaria Comboniana in Egitto 1 luglio 2016

Siete responsabili del sorriso delle mamme e dei bimbi sotto lo sguardo di Maria. La riproduzione fotografica della Medaglia troneggia sullo sfondo del reparto. Ora mi occupo di loro, in

Il mio è un ringraziamento al Signore per questo incontro provvidenziale con questa associazione. Chiedo sempre al Signore di benedire quest’opera che fa tanto bene all’umanità. Coraggio e avanti sempre con Gesù e Maria. Viva Gesù! Sempre nei nostri cuori! Un grazie sentito. suor Françoise Tatsio Missionaria Serve dei Poveri in Messico


5 luglio 2016

50° di Sacerdozio

Sono estremamente grato all’Associazione Medaglia Miracolosa per il suo spirito missionario e il suo continuo dedicarsi alla causa di Cristo e della sua Chiesa, ovvero l’Evangelizzazione del mondo portando giustizia, pace e fratellanza. Incoraggio quindi tutti i membri e associati che si impegnano a diffondere l’amore di Gesù e Maria per l’umanità.

I nostri più vivi auguri e il ricordo nella preghiera a padre Franco Noventa, missionario Comboniano in Costa Rica, che il 26 giugno 2016 ha festeggiato il suo 50° di sacerdozio!

“Dio solo e sempre”

ricordando suor Romana Sacchetti

monsignor Vincent Barwa Vescovo di Simdega, India 9 agosto 2016 Carissimi amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa, è sempre una gioia ritornare a Mendrisio e incontrarsi al “lavoro” pensato in senso allargato, guardando agli orizzonti del mondo.

Colgo l’occasione per ringraziarvi per il bene che fate e per la gioia e generosità con cui accogliete i missionari che passano al vostro segretariato. Il Signore vi sostenga sempre nel cammino della vita e vi aiuti a fare ancora tanto bene. Vi saluto e vi benedico di cuore. padre Juarez Dalan Giuseppino del Murialdo a Roma (I)

“Dio solo e sempre”, così usava suor Romana Sacchetti iniziare le sue lettere e, per Dio, nel volto dei poveri e dei bisognosi, ha vissuto pienamente la sua esistenza terrena. Suor Romana Sacchetti, suora della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, conosciuta dalla nostra Associazione nel 1978, ha operato con grande amore e dedizione fin dal 1969 in Tanzania (per 10 anni) e dal 1981 in Guinea Bissau fino al giorno del suo ritorno alla Casa del Padre avvenuto il 18 giugno 2016 a causa di un grave incidente automobilistico, in cui ha perso la vita anche una sua consorella, suor Esperia Sulista.

Ricordiamo con gioia la sua ultima visita al nostro segretariato, avvenuta il 30 luglio 2013 e con tanta riconoscenza a Dio per averci dato la possibilità di percorrere insieme un tratto di strada della sua vita, continueremo a sentirla vicina con l’affetto e con la preghiera. il comitato

Vita dell’Associazione...

Li ricordo in modo speciale nelle mie preghiere per essere sempre uniti nello spirito della generosità e del sacrificio. Con amore.

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