Puntando lo sguardo verso l’orizzonte ha senso cercare la cosa più preziosa nell’anno passato, custodirla e nel contempo trovarne una da cestinare per avviare con leggerezza il 2022.
In questo nuovo inizio possiamo guardare agli oggetti per scoprirne il valore semantico, espressivo o emotivo. Le cose possono avere funzione pratica, o rappresentare interi mondi come accade per le espressioni d’arte, possono avere la saggezza di riportarci all’essenza, contenere la poetica dell’imperfetto, trasportarci in un universo intuitivo, rappresentanti di un pensiero fluido e post-ideologico, per un mondo senza confini, né di spazio né di tempo. Anche così possiamo mettere le ali a questo progetto che si chiama 2022.