Cronache del 20 ottobre 2023

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Matera e Provincia

venerdì 20 ottobre 2023 www.lecronache.info

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Il consigliere comunale di Matera Civica incalza «l’Ente locale che ha ritenuto di non partecipare all’asta» e «che avrebbe potuto rilanciare un'efficace rigenerazione urbana»

Ex pastificio Paduala ai privati, Doria incalza: «La città ne discuta e proponga»

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he fine farà l'ex pastificio Padula?». È quello che si chiede il consigliere comunale di Matera Pasquale Doria (Matera Civica) sul destino incerto dell'aggiudicazione dell'impianto industriale «da un vissuto importante e che incarna un capitolo sicuramente centrale nella storia economica e sociale cittadina». Per Doria «non è infatti secondario il destino di un'area così vasta, piantata nel cuore del rione popolare Piccianello, realtà un tempo periferica e da sempre all'affannosa ricerca di una qualità della vita a lungo negata. All'atavica carenza di servizi evidenzia il consigliere comunale della Città dei Sassi si somma un'evidente marginalità rispetto al tessuto urbano costituito dai circostanti momenti di città nata a valle di una precisa pianificazione» e di cui «è da decenni che si auspica la dinamica di un'efficace rigenerazione urbana. Non a caso si è più volte discusso di una svolta. Una progettazione di ampio respiro che avrebbe potuto trovare il suo slancio naturale partendo dalle nobile radici di quella città laboratorio di urbanisti-

IL PRESIDENTE SUGLI INTERVENTI DELLA SP EX SS96 “BARESE”

Viabilità, Marrese: «Altro obiettivo centrato dalla Provincia di Matera» ca in grado di ridisegnare il futuro di una fetta cospicua di territorio, in tutte le sue articolazioni, e i cui riverberi positivi si proponevano di riflettersi ben oltre Piccianello e dintorni». Eppure, secondo quanto affermato da Doria in una nota «l’Ente locale ha ritenuto di non partecipare all'asta». Di contro, «ai privati, in realtà, - enfatizza Doria poco o quasi mai interessa la questione dei servizi e, tuttavia, la programmazione comunale non può adagiarsi o cedere al mero ruolo di convitato di pietra». Alla luce di tali considerazioni, quindi, Doria sollecita affinchè «vengano rese note, quindi, le caratteristiche di quel piano secondario di attuazione in itinere (esiste forse anche solo

a livello embrionale un piano particolareggiato?) di cui a più riprese si è sentito parlare ma, questa volta, fuori dai corridoi del palazzo di via Moro, come sta accadendo per altre ragioni a compartimenti stagni con gli Ordini professionali, tagliando completamente fuori dal dibattito il Consiglio comunale». «Di più, - incalza il consigliere di Matera Civica - urge un confronto a viso aperto con la comunità che non può continuare a conoscere il destino del suo territorio solamente a cose fatte, quando la partecipazione precipita nell'inutile rimpianto, nella pratica ipocrita del rimorso e della cattiva coscienza per quello che sarebbe potuto accadere ma non è successo».

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on l’installazione della segnaletica verticale e orizzontale si avviano a conclusione i lavori di messa in sicurezza della SP 96, appaltati dalla Provincia di Matera e finanziati con il decreto 49-18 del Ministero Infrastrutture e Trasporti per un importo di 685mila euro. L’intervento, avvenuto in territorio di Irsina, è consistito nella messa in sicurezza e bitumatura dell’arteria su progetto definitivo-esecutivo redatto dal settore Viabilità dell’Ufficio Tecnico della Provincia di Matera. I lavori renderanno pienamente fruibile l’arteria che, va ricordato, collega la Puglia alla Basilicata attraversando le province di Bari, Matera e Potenza. «Si tratta – ha commentato il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese - di un altro tassello che si aggiunge a quel mosaico che stiamo componendo con grande spirito innovativo e una mission chiara per raggiungere l’obiettivo di dotare la rete viaria provinciale di infrastrutture più sicure e fruibili, compito non facile considerate le scarse risorse economiche ed umane cui le Province sono costrette. Ringrazio l’ufficio tecnico provinciale e il consigliere provinciale con delega alla viabilità per la collina materana, Francesco Mancini, per la preziosa collaborazione fornita».

«Sporta denuncia contro ignoti presso le autorità competenti. Chi ama il paese rispetta sempre la legge e l'ambiente in cui vive e convive»

Tricarico, rinvenuti sacchi contenenti amianto lasciati sul ciglio della strada

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uando si parla di amianto, si percepisce subito la pericolosità del materiale con cui si ha a che fare. Eppure evidentemente qualcuno ancora tende a sminuire il danno che questo tipo di materiale procura alle persone ma anche all’ambiente. A Tricarico difatti «gli operatori ecologici hanno trovato sul ciglio della strada questi sacchetti contenenti amianto. Immediatamente sono stati allertati sia la Polizia Municipale che l'Ufficio Tecnico e sono state attivate le procedure per la messa in sicurezza della zona e lo smaltimento (che avverrà con ditta apposita)» spiegano dalla Casa comunale. Alla comunicazione dell’Amministrazione, guidata dal sindaco Paolo Paradiso, sono giunte prontamente parole di sdegno per quanto accaduto. È notorio infatti che l’amianto (o asbesto) è un materiale fibroso, costituito da fibre minerali e artificiali è molto dannoso, soprattutto se viene spezzettato, in quanto rilascia microparticelle lesive per l’uomo e non solo. Tale materiale ha trovato un vasto impiego particolarmente come isolante o coibente e, secondariamente, come materiale di rinforzo e supporto per altri manufatti, ma attualmente l’impiego è proibito per legge: «La presenza delle fibre di amianto nell’ambiente comporta inevitabilmente dei danni a carico della salute anche in presenza

di pochi elementi fibrosi - spiega il Ministero della Salute - È un agente cancerogeno. Particolarmente nocivo per la salute è il fibrocemento, meglio conosciuto come “eternit”, una mistura di amianto e cemento particolarmente friabile e quindi soggetta a danneggiamento o frantumazione». Proprio a tal proposito il Comune di Tricarico sottolinea che «contemporaneamente si è provveduto a sporgere denuncia, contro ignoti, presso le autorità competenti. Chi ama il proprio paese rispetta la legge e, sempre, l'ambiente in cui vive e convive». Se ne è parlato per molto tempo in anni passati, poi è diventato un argomento poco trattato, ma il problema amianto resta, in quanto incorruttibile e inestinguibile l’amianto, per queste caratteristiche che lo contraddistinguono, si è diffuso in maniera capillare all’interno del settore delle costruzioni: sono tante le strutture costruite con questi materiali, e molte delle quali, dopo la dichiarazione di pericolosità sono rimaste abbandonate, creando danni alla salute umana e all’ambiente, infatti i rischi maggiori sono legati alla presenza delle fibre nell’aria, che una volta inalate, si possono depositare all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari. Col passare del tempo difatti si è rivelato un materiale deperibile, capace di rilasciare nell’ambiente fibre nocive, la cui presenza nell'ambiente comporta inevitabilmente dei danni a cari-

co della salute, anche in presenza di pochi elementi fibrosi. Per queste ragioni, la legge ha messo in atto una normativa in merito al trattamento amianto, così da scongiurarne la diffusione e tutelare al contempo l’ambiente e l’uomo dai suoi effetti. Subiscono gli effetti dell’asbesto anche animali e vegetali, se frequentano o vengono a contatto a lungo con la polvere di amianto. I danni provocati sono simili a quelli dell’uomo, soprattutto per quanto riguarda i cani. L’amianto condiziona anche l’ambiente in generale, inquinando corsi e pozze d’acqua, facendo morire la fauna e alterando la flora presente in essi. Anche per tutti questi aspetti di pericolosità, la rimozione e lo smaltimento dell'amianto “fai da te” non va fatto in alcun modo. Occorre richiedere l'intervento di una ditta specializzata. EMACAL


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