
3 minute read
Liste di attesa, Anisap-Federbiologi-Federlab: «Nella giusta direzione a vantaggio dei lucani»
«Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale, va nella direzione indicata dalle associazioni di categoria, tutto a vantaggio dei cittadini lucani» È quanto premettono in una nota le associazioni di categoria, Anisap-Federbiologi-Federlab che dichiarano di aver apprezzato «l’impegno da parte del Governo regionale - in conseguenza della risoluzione del Consiglio Regionale del 04 ottobre scorso - a trovare la soluzione per sbloccare le risorse necessarie per finanziare un fabbisogno di prestazioni superiore a quello programmato e stabilito da legge nazionale». Le associazioni di categoria, Anisap-Federbiologi-Federlab, danno atto al presidente Bardi e all’assessore Fanelli di «aver tenuto fede alle preannunciate promesse di risolvere la vertenza in atto, dando, di fatto, una boccata di ossigeno al comparto della sa- nità privata accreditata, che può erogare una ulteriore tranche di prestazioni a favore dei cittadini della regione Basilicata»
«I due DDL approvati in Giuntaprosegue la nota di Anisap-Federbiologi-Federlab - mettono sul tavolo una quota di risorse importanti (cir- ca 9,6 milioni di euro) per l’annualità 2023 in corso Ciò rappresentaspiegano le associazioni - un fattivo sostegno alle attività delle strutture accreditate costantemente impegnate a soddisfare richieste di prestazioni oltre i limiti imposti, che, stante una situazione di grande incertezza, avevano già cominciato a bloccare l’erogazione delle prestazioni» Le Associazioni rimarcano che «i contenuti dei DDL sono chiari e non lasciano spazio a fraintendimenti o interpretazioni alternative rispetto all’utilizzo delle risorse, che saranno tutte a vantaggio dei cittadini della Basilicata Pertanto il Consiglio Regionale può e deve approvarli senza indugi affinché il provvedimento finale possa proseguire l’iter amministrativo in maniera spedita»
Advertisement
Da ultimo, per le associazioni di categoria, Anisap-Federbiologi-Federlab «rimane aperta la questione del pagamento delle prestazioni erogate nel 2022 Siamo fiduciosi - concludono nella nota - che il Governo regionale, tramite gli uffici competenti, anche in questo caso saprà trovare adeguata soluzione amministrativa per porre fine a una vertenza annosa»
L’organismo regionale ha iniziato l’esame della pdl per regolamentare l'aiuto medico alla morte volontaria La Basilicata è la prima regione d'Italia ad averla depositata
La quarta Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Dina Sileo (Gm), riuntasi nella mattinata di ieri, ha stabilito come procedere in relazione alla pdl “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n 242/2019” di iniziativa dei Consigli comunali di Bella, Vietri di Potenza, Trecchina, Matera, Rionero in Vulture, Rivello, Picerno e Miglionico Sileo dopo aver sottolineato la delicatezza della materia in oggetto, ha coinvolto i commissari nella scelta di come procedere nelle audizioni Tutti d’accordo nello stabilire di audire, inizialmente, i Consigli comunali e un rappresentante dell’Associazione Coscioni

«La proposta di legge – si legge nella relazione –elaborata e promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, relativamente a ruoli, procedure e tempi del Servizio sanitario nazionale/regionale di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale “Antoniani/Cappato”, che ha dichiarato «l’illegittimità costituzionale dell’art 580 del codice penale, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, con le modalità previste dagli artt. 1 e 2 della legge 22 dicembre 2017, n 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intolleranti, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente»
Rispetto alla Pdl “Istituzione Soccorso Rosa; all’interno dei pronto soccorso lucani” la presidente Sileo, che è la proponente di tale pdl, ha comunicato di aver presentato degli emendamenti e ha auspicato un percorso bipartisan e una veloce approvazione in Consiglio regionale di tale strumento legislativo
«Si potrebbe immaginare un unico testo che vada ad accorpare tre pdl, quella di Cifarelli (Pd) sulla parità di genere, quella di Bellettieri (FI) sul reddito di libertà e questa sul codice rosa di mia iniziativa Lavoriamo insieme, sarebbe un segnale forte e importante per giungere entro novembre ad un testo approvato in Consiglio regionale Sulla proposta di fare sintesi ha espresso parere favorevole il consigliere Cifarelli (Pd)»
La proposta di legge istituisce un percorso di accompagnamento delle vittime di violenza sessuale o domestica all’interno di tutti i pronto soccorso lucani
«Nei casi in cui si abbia evidenza di una violenza di genere - viene precisato nella relazione - il personale infermieristico preposto al triage assegna un codice di priorità, quale codice aggiuntivo al codice di gravità, visibile solo ed esclusivamente agli operatori sanitari che si adoperano per una rapida presa in carico della vittima L’attribuzione di tale codice avvia il Percorso di tutela delle vittime di violenza È garantita l’esenzione dal ticket sanitario per tutte le prestazioni conseguenti ad atti di violenza sessuale e domestica»







