Cronache del 8 novembre 2025

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DOPO L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE, IL BLITZ DEI CARABINIERI, ARRIVA ITALIA 1 CON L’ESPERTO SORTINO

A Lagonegro arrivano “Le Iene”

All’operatore dato del “ciuoto” e mentre è in Comune al giornalista spariscono le carte

Dussmann al centro delle ipotesi corruttive, ombre non penali tra Potenza, Matera e i fantasmi del “Sistema” Amara

007 e appalti sull’asse Sicilia-Basilicata

POTENZA

Al via il Consiglio comunale dei ragazzi

DI F R AN C ES C O ME N O N N A

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha svolto ieri pomeriggio una riunione presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo Antonio Busciolano di Potenza. Una prima seduta per conoscere e comprendere il progetto legato alla coesione e unità d'intenti con l'Amministrazione Comunale Major guidata da Vincenzo Telesca, presente ieri pomeriggio (...) ■ continua a pagina 15

SALVATORE CAIATA

Se nel momento più delicato che c’è per l’ordine geopolitico dell’Europa arriva la riconferma alla presidenza dell’InCE, organizzazione di ben 17 Stati, allora vuol dire che non è soltanto una questione di fratellanza d’Italia, ma anche e soprattutto di bravura diplomatica con cui ha saputo far brillare dialogo politico e cooperazione economica, a vantaggio peraltro del protagonismo dell’Italia e con un particolare occhio di riguardo proprio alla Basilicata e a Matera, portate sulla scena internazionale con la bella iniziativa sulla ricostruzione dell’Ucraina.

VINCENZO ESPOSITO

Non sappiamo se esista qualche oculista iscritto alla CGIL di Potenza, ma davvero qualcuno di buon cuore dovrebbe consigliargli una visita urgente per miopia, visto che fatica sempre a vedere ciò che gli sta vicino e nel caso di specie Piero Lacorazza e la Fondazione Appennino, su cui peraltro aspettiamo ancora un suo accorato rimbrotto etico e naturalmente i controlli di Sviluppo Basilicata. L’osservatorio regionale può essere una buona idea a patto che vada a Roma in protesta contro il Nuovo Codice dei contratti pubblici che davvero mostra di conoscere poco.

Domenica Paglia ha trovato gli pneumatici squarciati. Sporta denuncia. Solidarietà dal mondo politico

Cersosimo, intimidazione alla sindaca?

Destagionalizzare

il turismo:

una nuova vita per i lidi lucani

CRISI IDRICA

Francesco D’Alema di Confindustria: «Limitare i danni alle imprese del territorio, oltre a gestire l’emergenza serve piano di riduzione perdite»

■ Servizio a pag 2

AVIGLIANO

Tre membri della Commissione Pari Opportunità si dimettono: «Ingerenze politiche ne hanno compromesso il funzionamento»

■ Servizio a pag 16

MATERA

Alla Cte chiuso il corso di make up artist per il cinema voluto da Lucana Film Commission e Cinecittà spa

■ Servizio a pag 19

SPORT

AZ Picerno, sfida complicata a Trapani: Bertotto ottimista nonostante le difficoltà, è in cerca di conferme

■ Menonna pag 23

La sindaca di Cersosimo Paglia Servizio a pag 17
Dellapenna a pag 3
Paradiso e Cuffaro pedinato Servizio a pag 3
#SALISCENDI
Altomonte
Pellettieri a pag 21

il vicepresidente di Confindustria Basilicata: «Oltre a gestire l’emergenza serve piano di riduzione perdite e ammodernamento della

Sospensione idrica, D’Alema «Limitare i danni alle imprese del territorio»

Preoccupano le possibili ricadute sul tessuto economico e sulle imprese del territorio derivanti dalle sospensioni idriche notturne annunciate da Acquedotto Lucano per far fronte alla grave crisi idrica che interessa, attualmente, 11 comuni lucani e in particolare la città di Matera.

«Consapevoli della necessità di un uso responsabile e sostenibile delle risorse idriche – afferma il vicepresidente di Confindustria Basilicata, Francesco D’Alema –esprimiamo il vivo auspicio che si trovino adeguate soluzioni per limitare al minimo le ricadute sulle imprese ed evitare interruzioni dei cicli produttivi. In particolare, ri-

teniamo fondamentale sostenere ogni sforzo per scongiurare pesanti danni di immagine alla Città dei Sassi, importante destinazione turistica internazionale».

«Rivolgiamo al Comune

di Matera, - proseguepertanto, la richiesta di predisporre strategie e piani di emergenza per garantire la continuità dei servizi essenziali alle attività produttive e industriali, in particolare, alle

strutture ricettive e della ristorazione, e a tutte le realtà lavorative che operano anche nelle ore notturne. Oltre alle gestione dell’emergenza, chiediamo all’Amministrazione Comunale se sono in corso interlocuzioni con la Regione Basilicata e Acquedotto Lucano per individuare soluzioni strutturali per il superamento del grave disagio».

Per il vicepresidente D’Alema «la crisi idrica in Basilicata assume ormai contorni di emergenza: gli invasi regionali presentano livelli critici e la disponibilità delle risorse è ridotta. Tale situazione impone un forte impegno di tutti gli attori della filiera e un coordinamento interistituzionale a tutti i livelli per una

revisione del sistema di approvvigionamento idrico».

«Sollecitiamo, pertanto, un piano strutturale di riduzione delle perdite, una efficace azione di modernizzazione della rete idrica e l’individuazione di nuove fonti, così da evitare che misure similari diventino cicliche e impattanti sul sistema economico regionale» dichiara.

«A tal proposito, sarebbe utile sapere se la previsione della riduzione della perdita di volume di risorsa idrica di oltre il 35 per cento entro fine il 2025 - grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Basilicata a valere sui fondi del PNRR - potrà essere rispettata» conclude.

Il vicepresidente del Consiglio Chiorazzo chiede risposte concrete e tuona: «Il diritto all’acqua non può dipendere dalle piogge»

«Crisi idrica, ci risiamo, La Basilicata lasciata sola tra annunci, ritardi e scelte sbagliate»

«Al netto degli sforzi comunicati da Acquedotto Lucano nel tentativo di ridurre i disagi ai cittadini, la verità è che ci risiamo. La crisi idrica che ha messo in ginocchio l’agricoltura, e in alcuni territori anche il comparto industriale, come avevamo previsto, si sta estendendo all’acqua potabile, a partire dal Vulture–Alto Bradano ma con il rischio concreto che riguardi a breve l’intera regione». È quanto dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando l’avvio delle turnazioni idriche e il calendario di sospensioni notturne rese note da Acquedotto Lucano.

«Da mesi - prosegue Chiorazzo - nelle sedute consiliari, attraverso mozioni, interrogazioni e con la risoluzione unitaria approvata a luglio, abbiamo offerto proposte concrete per affrontare una crisi che non dipende solo dalla siccità ma anche da una gestione frammentata e da ritardi accumulati negli anni. Non potendo agire sulle precipitazioni piovose e nevose, la Regione avrebbe almeno dovuto fare ciò che è nelle sue possibilità, invece di affidarsi, ancora una volta, alla danza della pioggia».

«Abbiamo chiesto già mesi faricorda Chiorazzo - di estendere

lo stato di emergenza all’intero territorio regionale, ma il Governo Bardi ha avanzato la richiesta solo il 30 settembre scorso. Nel frattempo il Consiglio dei Ministri si è riunito cinque volte, deliberando nuovi stati di emergenza per altri territori, ma ignorando la Basilicata. Forse il Presidente Bardi, invece di precipitarsi ad esprimere solidarietà politica alla Premier Meloni, dovrebbe contattarla per chiedere un sostegno vero per una crisi che quest’anno rischia di mettere in ginocchio non solo i nostri agricoltori ma l’intera popolazione lucana».

«Attendiamo ancora - aggiunge Chiorazzo - che la Giunta regionale riferisca in Aula su quanto si era impegnata a fare con la risoluzione unitaria di luglio, in particolare sulla predisposizione di un Piano di verifica e riduzione delle perdite idriche, con obiettivi misurabili, incentivi e rendicontazione pubblica, e sulla verifica della governance e dell’assetto societario di Acquedotto Lucano, anche alla luce del Piano Industriale annunciato ma mai illustrato al Consiglio. Nel frattempo, invece, la Regione si appresta a stanziare altri 16 milioni di euro per coprire le per-

dite di bilancio di Acquedotto Lucano, una società in crisi finanziaria strutturale che è riuscita finanche a perdere 39 milioni di euro di finanziamenti per il rifacimento delle reti idriche».

«La verità - conclude Chiorazzo - è che questa emergenza era ampiamente prevedibile. Non servono altri annunci, servono poteri commissariali straordinari, interventi immediati sulle infrastrutture e responsabilità politica. Il diritto all’acqua non può dipendere dalle piogge o dai comunicati, è un diritto fondamentale dei lucani e una prova di serietà per chi governa».

Francesco D’Alema

Dussmann al centro delle ipotesi corruttive, ombre non p enali tra Potenza, Matera e i fantasmi del “Sistema” Amara

007 e appalti sull’asse Sicilia-Basilicata

Nell’inchiesta di Palermo il lucano Paradiso, l’uomo che sussurrava a Cuffaro: «Parli troppo a telefono»

«Parli troppo al telefono». La frase cade come un lampo in una stan- za senza finestre. È l’istante in cui la cronaca smette di essere cronaca e comincia la spy story: telefoni che si spengono, passi rallentati nei corridoi, l’aria densa di chi sa che dall’altra parte del filo qualcuno ascolta. È qui che i giornali fissano la scena madre dell’inchiesta siciliana che sfiora Totò Cuffaro: un’indagine che scava tra appalti, soffiate e favori, e che fa riemergere un nome noto a Matera e alla memoria giudiziaria lucana, quello di Filippo Paradiso, ex poliziotto con frequentazioni alte e un profilo che in passato è stato raccontato come quello di una “talpa raffinatissima”.

La Procura di Palermo attribuisce infatti questa frase al “lucano” Paradiso.

DALLA SICILIA ALLA BASILICATA PASSANDO PER DUSSMANN

La Sicilia, questa volta, è l’epicentro. Il cuore è un sistema di gare nel settore dei servizi — pulizie, sanificazioni, facility management — dove la Dussmann viene indicata al centro delle ipotesi corruttive. Gli investigatori ricostruiscono percorsi, incontri, ipotesi di scambi: un mosaico di relazioni in cui il vantaggio non sempre si misura in denaro, ma spesso in anticipo, in informazione, in una busta che arriva un giorno prima o in un verbale

che viene letto un’ora dopo.

Il sospetto, riportato dalle cronache, è quello di un circuito capace di prevedere le mosse, come se un sussurro potesse allentare la stretta di una gara o attutire il colpo di un controllo. Su questo sfondo si staglia la figura che avverte, che consiglia silenzi, che fiuta intercettazioni: quella «talpa» che la memoria lucana associa da anni al nome di Paradiso, un uomo di Matera proiettato tra Roma e la Sicilia, tra servizi e politica, sempre a metà fra pubblico e zona grigia.

LA BASILICATA E IL

SISTEMA AMARA

Per capire perché la Basilicata stia dentro questa trama, bisogna srotolare il film al contrario. Non è solo biografia: è anche una geografia giudiziaria. Negli anni in cui l’Italia imparava a familiarizzare con la parola “Sistema” accostata al cognome di Piero Amara, la Procura di Potenza si è trovata più volte a reggere il peso tecnico della competenza funzionale su ipotesi di reato a carico di magistrati di altri distretti. Una regola di terzietà: quando la toga è indagata, la legge sposta il fascicolo altrove, e spesso quell’altrove, per una combinazione di norme e prassi, è stato Potenza.

In quelle stanze sono passati atti, richieste, audizioni, proroghe: non la scena del crimine, ma la camera di compensazione del Paese. È così che la

Basilicata è diventata, suo malgrado, un nome ricorrente tutte le volte che i fascicoli sfioravano le toghe e gli apparati.

DUSSMANN

E BASILICATA

Nel frattempo la Dussmann, al centro delle ipotesi corruttive in Sicilia, lavorava — e lavora — anche in Basilicata, con appalti nel perimetro dei servizi pubblici, alcuni anche con gare in corso e che inevitabilmente finiranno sotto la lente di ingrandimento.

Non è un caso che Dussmann ha subito preso le distanze dagli indagati e si è resa disponibile a dare agli inquirenti ogni utile collaborazione. Ma quello delle attività in corso e quelle in gara è un dato di mercato che rende la pista lucana più concreta: non solo la biografia di un ex poliziotto né la competenza di una Procura, ma una società presente su entrambi i quadranti.

È un ponte di opportunità e sospetti, che non autorizza scorciatoie giudiziarie ma impone domande giornalistiche: come si sono svolte (o si stanno svolgendo) le gare? Quali standard di trasparenza? Quali filtri? Chi sapeva che cosa, e quando? Domande, appunto. Perché il processo è altra cosa, e le agende si sfogliano in aula, non sui giornali.

AMARA, IL FANTA-

SMA DI STAGIONE

Il nome di Piero Amara rientra nella scena come fantasma di stagione:

l’avvocato delle rivelazioni che incendiarono procure e palazzi qualche anno fa, con verbali, smentite e accuse che segnarono la mappa del potere. Qui occorre essere precisi: Amara, così come Eni, è estraneo alle contestazioni dell’attuale fascicolo sugli appalti siciliani e sulle presunte talpe che avrebbero avvertito Cuffaro. Il loro rientro nel racconto serve a ricordare come, agli occhi dell’opinione pubblica, la Basilicata sia stata snodo istituzionale in quelle stagioni e come la parola “energia” — in una regione dove Eni è presenza strutturale — accenda ancora la sensibilità di chi legge. Ma l’assonanza non fa prova, ed è dovere di chi scrive tenere la linea: contesti a sinistra, contestazioni a destra. In mezzo, soltanto i fatti. POTENZA NON É PERIFERIA MA CROCEVIA, MATERA - PER VIA DI PARADISOÉ PIÙ VICINA A PALERMO DI QUEL CHE SEMBRA I fatti, per ora, dicono che in Sicilia si indaga su un possibile circuito di condizionamento di gare. Dicono che una frase, «Parli troppo al telefono», ha acceso il riflettore su un profilo abituato ai retrobottega del potere. Dicono che la Dussmann sta nel mirino delle ipotesi corruttive e che, per effetto di commesse e contratti, il suo nome risuona

anche in Basilicata. Dicono che Potenza non è periferia ma crocevia, quando in ballo ci sono atti su magistrati di fuori distretto. Dicono, infine, che Matera — per via di Paradiso — è più vicina a Palermo di quanto la distanza sulle carte geografiche lasci credere.

LA NOTTE SARÀ SEMPRE PIÙ LUNGA DI QUANTO SI CREDA

Resta il buio che ogni noir si porta dietro. Nei palazzi c’è chi giura di non aver saputo, chi assicura di non aver parlato, chi racconta di incontri casuali nel parcheggio di un ospedale o nella saletta di un bar. Le date non coincidono sempre, le memorie invecchiano in fretta, le telefonate si dissolvono come fumo. Ma la sostanza regge: la Sicilia è il teatro, la Basilicata il retroscena; in mezzo, un’azienda che fornisce servizi a cavallo di due territori e una voce che consiglia silenzio. La giustizia farà il suo corso, con i suoi tempi e la sua lingua severa. Fino ad allora, la storia resta appesa a quel sussurro: «Parli troppo al telefono.» È lì, in quella pausa, che l’Italia riconosce la trama: Dussmann al centro delle ipotesi corruttive, l’eco lunga del “Sistema” Amara, il nome di Eni che torna come memoria e non come addebito, Potenza come stanza terza, Matera come impronta digitale. E la notte, come sempre, più lunga di quanto si creda.

Paradiso e un’immagine di Cuffaro pedinato

«Offese a Bardi inaccettabili: il rispetto viene prima di tutto»

POTENZA. «Dopo le parole gravemente offensive pronunciate in diretta televisiva dalla sindaca di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, nei confronti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivano quelle del consigliere comunale di Miglionico, Michele Centonze, che tramite i social ha rivolto frasi irrispettose al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Siamo di fronte a un comportamento che mortifica il ruolo e la dignità delle istituzioni».

Lo dichiara Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Basilicata, sottolineando che «non si tratta di opinioni o di legittima critica politica, ma di un grave scadimento del linguaggio e del senso delle istituzioni. Quando chi ricopre incarichi pubblici si permette di insultare, pubblicamente e senza alcun freno, altri rappresentanti eletti — peraltro sovraordinati per ruolo e responsabilità — viene meno il principio di rispetto reciproco su cui si regge ogni

comunità democratica». «Nel nostro microcosmo regionale – prosegue Quarto – il Presidente Bardi è la figura che guida la Basilicata, così come Giorgia Meloni rappresenta l’Italia intera. Le offese gratuite, che siano lanciate davanti alle telecamere o diffuse sui social, non fanno altro che indebolire le istituzioni e allontanare i cittadini dalla buona politica». «Fratelli d’Italia –conclude Quarto – continuerà a difendere il valore del confronto civile e del rispetto isti-

tuzionale. La Basilicata e il Paese hanno bisogno di responsabilità, non di volgarità».

Il segretario di Italia Viva Potenza Rubino elogia la Giunta Bardi: «Segnale concreto di attenzione ai Comuni e all’ambiente»

Salvaguardia delle risorse idriche, disegno di legge è strada giusta»

POTENZA. «La recente approvazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge sui benefici per la salvaguardia delle risorse idriche e il contestuale avvio di nuovi interventi di investimento pubblico per la sicurezza del territorio, la rigenerazione urbana e la valorizzazione ambientale rappresentano un segnale concreto di attenzione ai territori e alle comunità lucane».Lo dichiara Antonio Rubino, segretario di Italia Viva della provincia di Potenza, che sottolinea: «Queste misure confermano l’impegno del Governo regionale, guidato dal presidente Bardi, nel promuovere una politica di prossimità capace di ascoltare e rispondere ai bisogni reali delle amministrazioni locali e dei cit-

tadini. È un modo di governare che valorizza le specificità dei Comuni, rafforza il legame tra Regione e territori e traduce le politiche ambientali in opportunità di sviluppo sostenibile».Rubino aggiunge: «Un segnale particolarmente positivo arriva anche dal buon lavoro fatto sulle infrastrutture verdi, con ben cento Comuni ammessi a finanziamento, un risultato che dimostra come la Basilicata stia investendo concretamente in progetti di valorizzazione ambientale e di qualità urbana».«Come Italia Viva –conclude Rubino – condividiamo pienamente questa impostazione e continuiamo a lavorare in questa direzione: favorire una governance moderna e partecipata, che coniughi tutela dell’ambien-

te, crescita economica e qualità della vita. La Basilicata ha bisogno di una politica che metta al centro le comunità, riconoscen-

do il loro ruolo strategico nella gestione delle risorse e nella costruzione di un futuro più verde, sicuro e solidale».

I consiglieri di centrosinistra criticano i dirigenti e sollecitano il presidente Bardi a fare chiarezza sulle verifiche annunciate

«Regione

senza bussola, serve chiarezza sui ruoli»

POTENZA. «Le parole e i toni del recente confronto tra il consigliere comunale Domenico Bennardi e il direttore generale dell’Asm, Maurizio Friolo, sui ritardi dei progetti del Pnrr in materia sanitaria, ci inducono a una riflessione più ampia sulla funzione dei manager pubblici che, affrettandosi a dare risposte non richieste, travalicano i compiti dei loro ruoli». È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di opposizione Alessia Araneo, Antonio Bochicchio, Angelo Chiorazzo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Piero Marrese, Viviana Verri e Giovanni Vizziello.Gli esponenti delle minoranze lamentano una «deriva istituzionale» che si tradurrebbe in un atteggiamento dei

dirigenti pubblici «non sempre rispettoso delle funzioni di controllo del Consiglio regionale». «Da un lato – osservano – si registrano esternazioni non consone al ruolo, dall’altro il silenzio su procedure amministrative ora oggetto di revoche ufficiali. Non entriamo nel merito, ma chiediamo al presidente Bardi di tutelare al meglio la Regione, la sua integrità e la sua imparzialità».I consiglieri rilevano come l’annunciata verifica del presidente Bardi «tardi a produrre esiti concreti, lasciando dubbi sui tempi e sulle scelte che ne sono derivate». «Se la risposta arrivasse in ritardo – proseguono – rischierebbe di modificare la natura stessa della responsabilità. Non ci aspettiamo una risposta ordinaria: il ri-

schio di una Regione senza bussola e con ruoli confusi mina credibilità e autorevolezza delle istituzioni».Nel mirino anche la reazione del direttore Friolo al consigliere Bennardi, definita «un segnale di scivolamento protettivo

verso il Governo regionale e reattivo verso una certa politica». «Non vogliamo entrare nel dettaglio dei singoli episodi – aggiungono – ma sollevare una questione politica più ampia: la confusione tra amministrazione e politica, che rischia di trascinare con sé parti della società lucana».«Le stagioni politiche cambiano, ma le istituzioni restano», scrivono ancora i consiglieri, che chiedono un incontro al presidente Bardi «per un chiarimento responsabile e costruttivo». «Dopo sei anni e mezzo di Governo – concludono – è necessario ristabilire la distinzione tra gestione e programmazione, evitando che la Regione perda la propria autorevolezza e il senso della sua missione pubblica».

Dopo l’interrogazione parlamentare, il blitz dei Carabinieri, arriva Italia 1 con l’esperto Sortino

A Lagonegro arrivano “Le Iene”

Dopo le inchieste di Cronache sull'abusivismo edilizio che riguarda la famiglia del Sindaco Falabella, alle porte del municipio di Lagonegro hanno bussato prima i carabinieri e poi “Le iene”.

Della interrogazione di Gasparri e il blitz dei Carabinieri vi abbiamo già raccontato, oggi vi parliamo della visita dei giornalisti della nota trasmissione televisiva e delle reazioni aggressive, poco educate e scomposte del Sindaco Falabella e della sua squadra di Governo.

LA TEORIA DEL COMPLOTTO

Nella giornata di ieri, come abbiamo detto, ha bussato alle porte del Municipio Alessandro Sortino, inviato delle Iene.

Con il suo abituale modo di agire tipico del giornalismo di inchiesta televisivo, ha chiesto al Sindaco Falabella notizie sugli abusi edilizi che riguardano alcuni fabbricati di proprietà sua e della sua famiglia e sulle motivazioni per le quali, malgrado l’ordinanza del Comune, gli stessi fossero ancora in piedi e, soprattutto, delle motivazioni per le quali, ritenendo legittime le opere edilizie, non ha fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza del Comune da lui stesso guidato. Del resto la logica non ammette terze soluzioni, o la villa del Sindaco è abusiva e, quindi, va demolita ed acquisita al patrimonio pubblico o è illegittimo l’atto del Comune di cui Falabella è Sindaco e, quindi, serve il ricorso al Tar.

A questa banalissima richiesta di chiarimenti Falabella non ha risposto. Mentre, però, l’intervistatore faceva il suo lavoro è intervenuto con la risolutezza di un guardiano della rivoluzione l’assessore Manzolillo.

Con rabbia l’assessore Manzolillo ha detto chiaramente che “le Iene” sono state mandate e che non può fare il ricorso perché altrimenti decade da Sindaco.

Non è che noi vogliamo sottovalutare nessuno ma, onestamente, ci pare alquanto inverosimile immaginare che ci sia qualcosa così potente da poter

decidere la linea editoriale di un programma storico della televisione italiana come le Iene.

Lo raccontiamo da mesi, la cosa ha così dell’incredibile che è normale che si siano accesi denaturati dopo tutto quello che abbiamo potuto investigare con la nostra inchiesta giornalistica. La questio- ne è molto seria. È chiaro che Falabella non può andare al Tar contro il suo stesso Comune se non vuole decadere ma è parimenti chiaro che non può pensare di continuare a fare il Sindaco e a vivere in una casa abusiva.

GLI INSULTI E LA CARTELLA RUBATA

Che la presenza delle Iene abbia innervosito e non poco l’amministrazione Falabella è evidente anche da quanto accaduto a Sortino.

All’inviato delle Iene, infatti, è stato trafugata una cartella contenente documenti, verosimilmente le prove dell’abuso edilizio perpetrato dalla famiglia Falabella e di cui si stava occupando.

Lo stesso giornalista è stato ricoperto di insulti dal vicesindaco di Lagonegro che, nel definirlo, “ciuoto”, si unisce al coro di violenza verbale che sta caratterizzando le ultime settimane della sinistra lucana.

Daniela Citera (questo il nome del vicesindaco), con un atteggiamento assolutamente non consono a quello di un rappresentante istituzionale, infatti, ha prima insultato il gior-

nalista e poi lo ha invitato con tono veemente a non riprendere.

IL CONSIGLIO

COMUNALE

TIRANNICO

Che l’amministrazione Falabella abbia una qualche forma di difficoltà con la democrazia è, del resto, evidente anche in quello che è successo nella giornata di oggi nel Consiglio Comunale.

Quando, infatti, Maria Di Lascio si è alzata nell’aula per chiedere spiegazioni all’amministrazione comunale circa la presenza delle Iene nel municipio, il Presidente del Consiglio le ha tolto la parola.

L’assemblea consiliare di Lagonegro è sempre più simile ad un soviet nel quale il Presidente del Consiglio toglie la parola a chiunque contesti Falabella o ponga delle questioni politiche.

UN MODELLO DA SEGUIRE

L’amministrazione Falabella è, per il Partito Democratico di Basilicata un modello da seguire.

Tutti ricorderanno le lodi ricevute dal Sindaco che si era messo con gli studenti a protestare contro la guerra in Palestina e a dare la propria solidarietà alla Flottilla.

Del resto Falabella è uno dei pochi sindaci dichiaratamente di sinistra, legato a doppio filo con Lacorazza e, quindi, rientra automaticamente tra i buoni.

Ovviamente tutti fingono di dimenticare che questa degli abusi edilizi della fa-

dell’accertamento gli abusi edilizi commessi dal Sindaco Falabella e non ancora né demoliti né acquisiti al patrimonio comunale. I militari dell’Arma, accompagnati dai Carabinieri Forestali nella mattinata di ieri si sono recati prima presso la sede comunale e poi presso gli immobili oggetto di lottizzazione abusiva da parte della famiglia Falabella. I Carabinieri hanno accertato che l’immobile è ancora in piedi in palese violazione dell’ordinanza di demolizione ma che il Comune guidato dal Sindaco Falabella non avrebbe ancora acquisito al patrimonio pubblico gli immobili di proprietà del Sindaco. UN’ULTERIORE SANATORIA A quanto sembra di capire, il Sindaco Falabella avrebbe, nella sua qualità di proprietario degli immobili avrebbe presentato al Comune da lui stesso guidato un’ulteriore richiesta di concessione in sanatoria fondata sul fatto che nel frattempo avrebbe demolito la tettoia (anch’essa abusiva)

l’ingresso della villa. Un modo come l’altro per eludere l’ordine di demolizione e provare un salvataggio in extremis fondato sulla modifica dello stato dei luoghi. Falabella, infatti, dopo aver subito l’accertamento della lottizzazione abusiva aveva già presentato una richiesta di concessione in sanatoria che era stata rigettata dai tecnici del Comune di Lagonegro, per evitare l’incompatibilità che sarebbe scaturita in caso di ricorso e litispendenza Falabella non ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale rendendo, così, esecutiva l’ordinanza di demolizione. La parziale e molto limitata modifica dello stato dei fatti consistente nella demolizione della tettoia, Falabella spera di guadagnare tempo con un’ulteriore richiesta sperand di poter salvare la capra della fascia tricolore e il cavolo della fascia tricolore del primo cittadino. Un palese escamotage in elusione della Legge che poco si addice a chi dovrebbe essere consapevole di essere ufficiale di governo e primo garante dell’ordine pubblico e della legalità nel proprio Comune.L’INTERROGAZIONE DI GASPARRI La vicenda, dopo la no-

torietà nel territorio regionale, era stata portata alla ribalta nazionale

può continuare ad essere indifferente a questa situazione. Un Sindaco che cerca i tutti i modi di tutelare un immobile abusivo di sua proprietà per il quale il Comune da lui stesso

miglia Falabella non è il primo caso dubbio che riguarda l’amministrazione Falabella.

L’assessore Mastroianni, infatti, si dimise proprio perché al centro di un conflitto di interessi. A chi non ha buona memoria ricordiamo noi che, quando Mastroianni si dimise motivando le proprie dimissioni con l’immobilismo dell’amministrazione, fu proprio la guardiana della rivoluzione Manzolillo a dire che le sue motivazioni e le sue dimissioni erano poco rispettose nei confronti di una maggioranza che “lo aveva sempre difeso”. Un modo come l’altro per ricordare il senso di gratitudine che somiglia alla complicità.

LA REAZIONE DEL-

LE OPPOSIZIONI

Alla visita delle Iene e alla violenza verbale degli amministratori hanno immediatamente replicato le opposizioni. I partiti di centrodestra hanno sottolineato che Lagonegro è ben diversa da una amministrazione che vive sugli abusi edilizi e che deruba il giornalista di inchiesta invitando il sindaco a chiedere scusa. In tutta onestà, aggiungiamo noi, lo spettacolo che l’amministrazione Falabella continua ad offrire è sempre più indecente. Le dimissioni sarebbero un atto di dignità magari da fare subito. Continuare a fingere che tutto quello che accade sia irrilevante è decisamente troppo.

DI MA S S I MO D E LLA P E NN A
Il giornalista Sortino e il sindaco Falabella e poi con Manzolillo e sotto l’edizione di Cronache del 5 novembre

Legge di Bilancio, Manca e Amendola: «La Basilicata non può più attendere»

Ieri mattina, presso la sede regionale del Partito Democratico della Basilicata a Potenza, si è svolta una conferenza stampa dedicata alla Legge di Bilancio 2026–2028, con la partecipazione del senatore Daniele Manca e dell’onorevole Vincenzo Amendola. L’incontro ha approfondito le proposte economiche e sociali del PD per la Basilicata, evidenziando l’urgenza di politiche pubbliche forti e inclusive. Il senatore Manca ha sottolineato: «La Basilicata vive una condizione di fragilità che non può essere ignorata. Serve una Legge di Bilancio che non tagli, ma investa; che non si limiti a dichiarazioni, ma dia risposte reali su acqua, sanità, infrastrutture e lavoro. Le risorse devono essere programmate con visione e responsabilità, affinché la Basilicata non resti una terra di promesse ma diventi una terra di opportunità».

L’onorevole Amendola ha aggiunto: «Sfidiamo il Presidente Bardi e i deputati del cen-

trodestra a presentare emendamenti concreti a sostegno della Basilicata, perché questa Legge di Bilancio sia davvero al servizio dei cittadini e non delle passerelle politiche. È il momento di agire, non di nascondersi die-

Confronto su unità, formazione e futuro del lavoro pubblico

Parte da Arpab il

Tour

delle Assemblee della Uil Fpl

La Uil Fpl

Basilicata ha dato il via al tour delle assemblee di base, partendo da Potenza con un incontro partecipato presso l’Arpab. Questo evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto tra lavoratori e sindacato, affrontando temi cruciali per la categoria e la tutela dell'ambiente lucano. Durante l'assemblea, sono stati eletti i nuovi rappresentanti sindacali, tra cui Floriana Telesca e Sante Muro nel coordinamento ARPAB, e Mary Wiliam nel coordinamento Pari Op- portunità. È stato anche il momento per fare il punto sulle attività svolte e su quelle da portare avanti: è emersa con forza la battaglia della Uil Fpl per la stabilizzazione dei precari del Masterplan, per l’aumento del fondo come primo atto del precedente contratto, da cui sono seguiti gli incarichi di funzione, i Dep ex progressioni orizzontali e l’indennità di disagio. La Uil Fpl ha espresso un fermo “NO” al contratto Sanità attuale, evidenziando le criticità economiche e normative che non riconoscono adeguatamente le funzioni tecnico-scientifi- che svolte dagli operatori dell’Arpab. È stata richiesta l'istituzione di una sezione specifica per le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale nella prossima contrattazione. Il segretario organizzativo Gerardo Sarli (in foto) ha presentato le prossime iniziative formative, sottolineando l'impegno della Uil Fpl nel valorizzare le competenze dei propri iscritti. L’assemblea ha inoltre ribadito l’importanza di risolvere il nodo delle Risorse Aggiuntive Regionali (RAR) e ha intenzione di sollecitare l’Assessore all’Ambiente per ottenere soluzioni concrete.

La Uil Fpl continuerà il suo tour in tutta la regione, aprendo il dialogo con i lavoratori e rafforzando il ruolo del sindacato nella difesa dei servizi pubblici e della salute ambientale in Basilicata.

tro le difficoltà».

Le priorità del PD per la Basilicata sono: Emergenza idrica: Investimenti di 75 milioni di euro per potenziare le infrastrutture idriche; Infrastrutture e viabilità: 25 milioni all'anno per migliorare strade e ferrovie; Automotive e industria: 15 milioni annui per il distretto di Melfi; Trasporto pubblico locale: 10 milioni nel 2026 per garantire servizi nelle aree interne; Università e scuola: 2,5 milioni per l'Università e 5 milioni per le competenze STEM; Sanità e servizi territoriali: Fondo straordinario per ridurre le liste d’attesa; Cultura e coesione territoriale: 1 milione per Matera Capitale Mediterranea della Cultura; Erosione costiera: Interventi urgenti per la difesa della costa jonica e Transizione energetica: Investimenti di 100 milioni di euro dalle compagnie petrolifere. Le proposte mirano a rilanciare lo sviluppo della Basilicata, rispondendo alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni.

La segretaria della Fp Cgil: «Si proceda celermente alle assunzioni previste per il 2025»

Assunzioni, Scarano:

«Bene l’aggiornamento del piano triennale dei fabbisogni, ma non basta»

La Fp Cgil esprime soddisfazione per l'aggiornamento del Piano triennale dei fabbisogni della Regione Basilicata, approvato con la delibera di giunta regionale 678 del 6 novembre. Questo passo rappresenta una risposta alle richieste di assunzioni rapide e allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi regionali per funzionari e istruttori, che rischiavano di scadere senza essere utilizzate.

Tuttavia,la segretaria generale Fp Cgil di Potenza Giuliana Scarano sottolinea che «non basta affrontare le carenze di organico; è fondamentale superare l'immobilismo attuale nella riorganizzazione dell'ente regionale. Dopo un iniziale slancio, i progressi si sono fermati, lasciando gli uffici in uno stato di incertezza. Le modifiche al Regolamento regionale e il Decreto del Presidente della Giunta del 3 novembre non hanno ancora portato a una ristrutturazione efficace delle Direzioni Generali».

«La mancanza di chiarezza sui com-

piti e le funzioni genera confusione e impedisce l'attribuzione di incarichi di elevata qualificazione. Inoltre, le graduatorie dei concorsi da dirigente non sono ancora definitive, e le procedure per coprire i posti vacanti sono in ritardo» continua Scarano. La Fp Cgil chiede «un'immediata accelerazione delle assunzioni e un chiaro piano di riorganizzazione per garantire un’amministrazione regionale efficace e dare risposte concrete ai lavoratori».

8 NO

25 O 5 12:00 ANTE MANI IN CUCINA 2 25

Il presidente del Comitato Pecchia ringrazia produttori, istituzioni e centri di ricerca: «Traguardo collettivo da replicare per altre eccellenze»

«L’Igp per fragola della Basilicata è stato un successo di squadra»

POTENZA. «L’Igp per la fragola della Basilicata è stato un successo di squadra, un traguardo collettivo e un metodo virtuoso da replicare per altre eccellenze ortofrutticole». Con queste parole il presidente del Comitato Fragola della Basilicata Igp, Salvatore Pecchia, ha commentato il riconoscimento ottenuto a livello europeo, che consacra la fragola lucana tra i prodotti simbolo dell’agricoltura di qualità.«Desidero esprimere, a nome del Comitato, la più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato – ha aggiunto Pecchia –: agricoltori, organizzazioni di produttori, istituzioni, tecnici, centri di ricerca e professionisti che hanno creduto nel valore della nostra fragola come simbolo di identità e di eccellenza».Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’Alsia Basilicata e al Cnr Ispc di Potenza, per l’apporto scientifico e metodologico che ha arricchito il dossier di candidatura con dati storici, agronomici e antropologici, restituendo autenticità al legame tra prodotto e territorio.Il presidente ha voluto citare anche la Direzione delle Politiche agricole regionali, l’Assessorato all’Agricoltura, l’Ufficio Agro-marketing e l’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Matera, oltre alle principali organizzazioni di produttori che hanno contribuito al percorso: Athena, Ancona, Asso Fruit Italia, Apofruit Italia, Frutthera Growers, Terre della Luce, Primo Sole, Agorà e Tenute Zuccarella.Secondo i ricercatori del Cnr Ispc, «per la prima volta in Italia una fragola, con ventidue varietà coltivate, ottiene il riconoscimento a Indicazione geografica protetta». Un risultato che affonda le sue radici nella lunga storia agricola e culturale della regione, dalle prime testi-

monianze sui frutti del bosco nel IV secolo a.C. alle sperimentazioni ottocentesche, fino alla produzione moderna degli anni Sessanta e Settanta.Oggi, con circa 1200 ettari coltivati, la Basilicata si colloca ai vertici della fragolicoltura italiana. La “Fragola della Basilicata Igp” si afferma così come ambasciatrice del Made in Basilicata e del Made in Italy, espressione di un’agricoltura etica, sostenibile e profondamente legata alle proprie radici.«A breve – conclude Pecchia – saranno diffuse le linee guida per l’utilizzo del marchio Igp, indispensabili per avviare la commercializzazione autorizzata dal Masaf. Serviranno responsabilità e coerenza per garantire un uso corretto del marchio, nel rispetto delle finalità di tutela e valorizzazione previste dal riconoscimento europeo».

PRODOTTI LUCANI PROTAGONISTI E NUOVE SFIDE

La Basilicata a Bologna al Villaggio di Coldiretti

LaBasilicata è presente a Bologna al Villaggio contadino della Coldiretti, la grande manifestazione che celebra il mondo agricolo italiano tra degustazioni, incontri e attività educative dedicate al cibo e alla sostenibilità.Fino a domenica cittadini e turisti potranno scoprire le eccellenze lucane nel mercato di Campagna Amica, incontrare gli agricoltori e conoscere da vicino le produzioni del territorio.Nel Villaggio, accanto al presidente Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo, si confrontano rappresentanti istituzionali, esperti e artisti sui temi della sana alimentazione, dell’ambiente e dell’economia rurale.«Anche in Basilicata aumentano i giovani al lavoro nei campi – spiega Coldiretti Basilicata –. Alle attività tradizionali si affiancano nuove figure professionali, dalla vendita diretta alla gestione digitale delle aziende, grazie alle opportunità dell’Agricoltura 4.0».Una presenza che conferma la forza del settore agricolo lucano, capace di coniugare tradizione e innovazione nel segno della sostenibilità.

Riconoscimenti all’azienda Donna Matilde di Forenza, all’Itt Scotellaro di Villa d’Agri e al Comune di Castelsaraceno

Tre Bandiere Verdi Cia premiano iniziative lucane

POTENZA. L’Azienda agricola Donna Matilde di Forenza, l’Istituto tecnico tecnologico “Rocco Scotellaro” di Villa d’Agri e il Comune di Castelsaraceno sono le tre realtà lucane premiate con la Bandiera Verde 2025 della Cia – Agricoltori italiani, simbolo del valore dell’agricoltura e delle sue nuove sfide tra sostenibilità, innovazione e identità territoriale.Le motivazioni dei premi, consegnati nella sala della Regina a Montecitorio, raccontano tre eccellenze della Basilicata: Matilde Iungano, titolare dell’azienda di Forenza, per l’imprenditoria femminile e la filiera corta nella trasformazione del grano; l’Itt Scotellaro per un modello formativo che coniuga didattica, innovazione e legame con il territorio; e Rocco Rosano, sindaco di Castelsaraceno, per la valorizzazione del borgo rurale at-

traverso progetti di promozione come il Ponte tibetano e il Museo della pastorizia.«Il nostro premio – ha spiegato il presidente nazionale della Cia, Cristiano Fini –riafferma che la filiera agroalimentare inizia nei campi e deve gran parte del suo valore al lavoro degli agricoltori. L’agricoltura pesa poco più del due per cento sul Pil, ma sostiene un settore che vale oltre 600 miliardi di euro».«I tre premi assegnati in Basilicata –commentano il presidente e il direttore di Cia Potenza, Giambattista Lorusso e Giovanna Perruolo – rappresentano un impegno concreto verso un’agricoltura sostenibile, innovativa e radicata nelle comunità. È la conferma che competenza, tradizione e tutela ambientale possono camminare insieme, stimolando tutte le aziende regionali a investire in qualità

e promozione dei territori».Dall’Istituto Scotellaro è arrivato un messaggio di orgoglio e riconoscenza: «Offriamo una formazione che unisce agricoltura, arte e letteratura, creando giovani competenti e consapevoli. Il premio valorizza il nostro impegno nel promuovere un’agricoltura etica e sostenibile, legata alla storia e alla cultura della Val d’Agri».Soddisfazione anche dal sindaco di

Castelsaraceno, Rocco Rosano: «Onorato di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, che dedico ai miei concittadini, a chi non si arrende mai e lavora ogni giorno per costruire un mondo migliore».Le Bandiere Verdi 2025 celebrano così la Basilicata che innova e resiste, tra imprese, scuole e amministrazioni che fanno dell’agricoltura un motore di sviluppo, coesione e futuro.

Il report Legambiente “Città Clima 2025” denuncia la carenza di piani di adattamento nei comuni sopra i 50mila abitanti

Clima in crisi, città italiane impreparate

agli eventi estremi: Potenza tra le più colpite

In Italia la crisi climatica accelera, mentre le città fanno fatica a rispondere in maniera efficace. Negli ultimi 11 anni – dal 2015 a settembre 2025 – si sono registrati 811 eventi meteo estremi nei 136 comuni con più di 50mila abitanti, dove vive il 31,5% della popolazione nazionale, circa 18,6 milioni di persone. Solo il 39,7% di questi comuni ha adottato un piano o una strategia di adattamento.A scattare questa fotografia è Legambiente, che a pochi giorni dall’avvio della COP30 sul clima in Brasile e in vista del “Climate Pride” del 15 novembre a Roma, ha presentato il nuovo report “CittàClima. Speciale governance per l’adattamento al clima delle aree urbane”, focalizzandosi sugli impatti della crisi climatica nei comuni sopra i 50mila abitanti e rilanciando le proposte per città più resilienti.Tra gli eventi più frequenti negli ultimi 11 anni ci sono allagamenti da piogge intense (371), raffiche di vento e trombe d’aria (167) ed esondazioni fluviali (60). Preoccupano anche i danni alle infrastrutture, soprattutto causati da forti piogge e tem-

I PR

perature record, e quelli da grandinate. Le città tra 50mila e 150mila abitanti hanno subito il maggior numero di eventi estremi, il 48% del totale.Potenza figura tra le prime 10 città di questa fascia per numero di eventi estremi, con 9 casi negli ultimi 11 anni: 3 allagamenti da piogge intense, 2 danni da vento forte e 4 danni alle infrastrutture.Legambiente denuncia i ritardi nell’attuazione del PNACC (Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) e l’assenza di una legge sul consumo di suolo, due priorità dimenticate dai governi. L’associazione sottolinea la necessità di risorse adeguate per rendere operativo il PNACC e favorire la redazione dei piani locali di adattamento.«La crisi climatica in atto e i pesanti impatti a livello ambientale, economico, sociale e sanitario – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – ci ricordano l’urgenza di azioni concrete. In Italia, al momento, l’unica urgenza sembra essere il Ponte sullo Stretto di Messina, dimenticando la sicurezza delle persone esposte agli effetti del cambiamento clima-

tico. Oggi occorre investire in interventi che incrementino la resilienza delle città».

Il report evidenzia forti disparità tra comuni di diverse dimensioni: nelle città tra 50mila e 150mila abitanti il 68% è privo di un piano di adattamento, tra cui Potenza e Matera; nelle città tra 150mila e 500mila abitanti, invece, il 70% ha predisposto un piano, mentre nelle grandi città sopra i 500mila abitanti la percentuale sale all’83%.

«L’assenza di strumenti di pianificazione per l’adattamento climatico nei Comuni – spiega Andrea Mi-

nutolo, responsabile scientifico di Legambiente – è frutto dei mancati sviluppi attuativi del PNACC,

ANTI PER NUMERO DI EVENTI METEO ESTREMI IMI 10 COMUNI TRA 50 e 150MILA ABITTANTI

Numero eventi totali

della carenza di risorse e di competenze specifiche sui rischi legati agli eventi estremi».

Danni Allagamenti da piogge intense da vento

Danni Danni da siccità prolungata alle infrastrutture

Eson Danni da grandinedazioni fluviali

Tempe Frane da piogge intenserature record

Piano Mareggiatee/o Strategia

Agrigento287 12611S 1I Ancona1466SI 11

82SI Como111522N 1O

1NO 7

OsservatorioCittàClima,2025

Un confronto costruttivo a Matera per promuovere diritti e opportunità per le persone con disabilità e i minori e all'inclusione scolastica e al sostegno alle famiglie

Incontro tra le Garanti per la Disabilità e l'Infanzia della Regione Basilicata

Si è svolto ieri a Matera un incontro particolarmente significativo tra la Garante per la Disabilità della Regione Basilicata, Marika Padula, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Rossana Mignoli, e i rappresentanti dell’Associazione Famiglia Futura. L’appuntamento, definito «un incontro intenso e proficuo», ha offerto l’occasione per un confronto aperto e costruttivo sui temi della disabilità e dei diritti dei minori, con un focus specifico su diritto allo studio, inclusione scolastica, assistenza, salute e sostegno alle famiglie.

Marika Padula ha sottolineato l’importanza dell’incontro, di- chiarando: «È stato un incontro davvero ricco di spunti e di energia positiva. Insieme possiamo fare molto per trasformare le parole in azioni concrete e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Un ringraziamento speciale alla Dott.ssa Aldovrandi, una donna eccezionale per sensibilità, competenza e dedizione.»Anche Rossana Mignoli ha voluto aggiungere il proprio contributo,

mettendo in evidenza l’importanza della collaborazione tra istituzioni e famiglie: «La sinergia tra istituzioni e famiglie rappresenta la base per costruire percorsi di crescita e inclusione autentici, capaci di rispondere ai bisogni reali dei bambini e dei ragazzi del nostro territorio.»Durante l’incontro, sono emerse delle priori-

go tra istituzioni e famiglie, promuovendo iniziative di collaborazione che mettano al centro i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e regionali.Marika Padula ha ribadito, ancora una volta, la necessità di lavorare in sinergia con le associazioni del territorio, evidenziando come «solo attraverso la parteci-

coinvolti si possono costruire risposte efficaci e inclusive». L’incontro si è concluso con l’impegno da parte di tutte le parti coinvolte a proseguire il dialogo e a tradurre le proposte emerse in azioni concrete, al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rafforzando il loro so-

Summa: «Il piano del governo riduce le risorse per anziani e persone non autosufficienti, soprattutto al Sud»

Spi Cgil: «La Legge di Bilancio 2026 penalizza la sanità e il welfare in Basilicata»

«I

l disegno di legge di Bilancio 2026 per l’ambito sanitario e sociale e la non autosufficienza sarà una mannaia per gli anziani e in generale per tutte le persone non autosufficienti, specie in quelle regioni dove gli investimenti sul welfare sono al lumicino, come in Basilicata. La politica del riarmo adottata dal governo Meloni si tradurrà in meno cure per gli anziani soprattutto nel Mezzogiorno e in Basilicata, dove i livelli di assistenza non vengono rispettati». Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa.«Analizzando il disegno di legge» – precisa Summa – «si prevede un incremento del Fabbisogno sanitario nazionale vigente di 2,4 miliardi per il 2026 e di 2,65 miliardi a decorrere dal 2027, ma tuttavia gran parte dell’incremento è vincolato, quindi non liberamente disponibile alle Regioni per assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Non solo. Una parte consistente delle risorse è destinata a favorire attività e strutture private mentre le risorse assegnate al rilancio del Servizio sanitario nazionale pubblico e universale sono del tutto insufficienti».Secondo il segretario dello Spi Cgil, è allarmante il calo del valore dell’incidenza della spesa sanitaria sul Pil: «6,16% nel 2026, 6,05% nel 2027 e 5,93% nel 2028, ancora largamente al di sotto della soglia degli altri importanti Paesi europei».Nel suo intervento, Summa

ha inoltre criticato il modo in cui la riforma della non autosufficienza, sancita dalla legge 33 del 2023, è stata svuotata: «Non solo è stata demolita a colpi di misure, sperimentazioni e provvedimenti discutibili che ne hanno svuotato il senso, ma non potrà di fatto mai trovare applicazione in mancanza di risorse».Un altro punto sollevato riguarda il rischio di ridimensionamento dei LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali) sulla non autosufficienza: «Anche perché standard, obiettivi specifici, fabbisogni e finanziamenti dei LEPS sono ancora una volta rinviati a successivi provvedimenti, per entrare progressivamente in vigore dal 2027. Le risorse per l’attuazione dei LEP sociali restano insufficienti».Infine, Summa ha ribadito la sua preoccupazione per il contesto più ampio: «Tutto ciò mentre è previsto un incremento delle spese per le armi».In conclusione, Angelo Summa ha annunciato che lo Spi Cgil chiederà un in-

contro con l’assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, per fare il punto sugli interventi necessari nel welfare e nella non autosufficienza. «Per la quale chiediamo da tempo alla Regione di investire fondi regionali in aggiunta a quelli nazionali, del tutto insufficienti. Per questo continueremo a mobilitarci nelle prossime settimane per dare forza allo sciopero generale del prossimo 12 dicembre, per cambiare una legge di bilancio inadeguata, che non dà risposte ai lavoratori e ai pensionati».

L’Asp Basilicata replica alle critiche della Fmt lucana sulle carenze a Latronico, spunta l’ipotesi accorpamenti dei presìdi

«Guardie mediche, personale c’è ma non vuole essere assegnato»

POTENZA. In merito alle notizie apparse sui quotidiani locali sulla carenza di medici di continuità assistenziale a Latronico, interviene la Asp Basilicata con una nota del direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa di Assistenza primaria per le aree di Lauria, Senisese e Val d’Agri, Salvatore Console.

Console definisce «non comprensibili» le accuse mosse dal segretario regionale della Federazione Medici Territoriali lucana, secondo cui l’interruzione del servizio di guardia medica non sarebbe dovuta solo alla carenza di personale ma anche a scelte politiche errate.Nella nota l’azienda sanitaria chiarisce che in Basilicata sono presenti numerosi presìdi di continuità assistenziale difficili da coprire, a causa sia della complessa orografia delle aree interne sia della mancata disponibilità di alcuni medici a operare nelle cosiddette “zone disagiate”. Le difficoltà aumentano nei periodi festivi, come il recente ponte del 2 novembre, e in alcune aree specifiche, come la valle del Mercure, dove molti medici preferiscono restare nel servizio di guardia medica o in plus orario anzi-

ché spostarsi in altri comuni.«La mancata disponibilità – spiega Console – è legata a una maggiore remunerazione per le attività di guardia medica rispetto a quelle di medicina generale, nonostante gli sforzi della Asp per garantire la presenza dei medici di base». Console respinge inoltre la tesi secondo cui l’applicazione dell’Accordo collettivo nazionale avrebbe impedito ai medici titolari di svolgere ore aggiuntive. «Si tratta di un atto dovuto – precisa – e le ore extra ridurrebbero il

tempo da dedicare alla medicina di base, che resta il servizio principale da assicurare ai cittadini».Per migliorare la gestione del servizio di continuità assistenziale, il direttore propone una «razionalizzazione del sistema delle guardie mediche», accorpando i presìdi come previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 266/25. «Con questi accorpamenti – conclude –sarebbe possibile garantire un servizio più capillare ed equo, ricollocando i medici rimasti in attività nei territori limitrofi».

PATTO PER FORMAZIONE E PREVENZIONE

Sicurezza sul lavoro, accordo Asm-Confapi

MATERA. L’Azienda sanitaria di Matera e Confapi Matera hanno siglato un accordo per la formazione sulla sicurezza e la prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro. A firmare l’intesa il direttore generale Maurizio Friolo e il presidente della sezione Edili Aniem, Mario Bitonto.L’accordo, promosso da Confapi e accolto con convinzione dal Dipartimento di Prevenzione collettiva dell’Asm, conferma l’impegno comune nel diffondere la cultura della sicurezza. «L’Asm di Matera – afferma Friolo - non si limita alle attività di vigilanza e controllo, ma è fortemente impegnata nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, un tema ancora di grande attualità che vede la Basilicata tra le regioni con i tassi più elevati». L’iniziativa rientra nel Piano regionale della prevenzione 2022–2025, che comprende diverse azioni già in corso e altre previste entro il 2025. L’Asm sta inoltre lavorando al nuovo Piano 2026–2029 per rafforzare le attività di tutela della salute nei luoghi di lavoro. «L’accordo con l’Asm – evidenzia Bitonto – è un ulteriore passo per proteggere chi lavora e per promuovere una vera cultura della sicurezza. Ogni individuo ha diritto a un ambiente sicuro e protetto».Friolo conclude: «Solo con la sinergia tra istituzioni, parti sociali e mondo del lavoro possiamo costruire una comunità più attenta alla sicurezza. Tutelare la salute significa prevenire i rischi e rafforzare il benessere collettivo».

Il presidente lucano e l’assessore Latronico alla Conferenza nazionale a Roma: «Serve una rete forte tra istituzioni e comunità»

Bardi: «Lotta alle dipendenze sia priorità nazionale»

POTENZA. «La lotta alle dipendenze, in tutte le sue forme, non può essere lasciata al caso o alla buona volontà dei singoli: deve essere una priorità nazionale, sostenuta da politiche integrate e da una rete forte tra istituzioni, territori e comunità educanti». È il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che oggi, a Roma, ha partecipato alla Conferenza nazionale sulle dipendenze, promossa dal Governo per costruire nuove strategie di prevenzione e cura.Con il governatore lucano erano presenti anche l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, e il capo di Gabinetto, Gianpiero Perri. Operatori pubblici e privati, comunità terapeutiche, associazioni ed esperti si sono confrontati non solo sulle dipendenze da sostanze stupefacenti, ma anche su quelle nuove

e sempre più diffuse, come la dipendenza da smartphone, lo shopping compulsivo e il gioco d’azzardo patologico.A margine dell’incontro, Bardi ha sottolineato il lavoro del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, autorità delegata ai Servizi di informazione e sicurezza e al Dipartimento per le politiche antidroga: «Desidero ringraziarlo per la dedizione con cui sta approfondendo un tema tanto delicato quanto urgente. Le dipendenze sono una questione sanitaria e una ferita sociale che coinvolge famiglie, scuole e comunità. Servono ascolto, educazione e prevenzione, ma anche sostegno a chi ha il coraggio di chie- dere aiuto. È una battaglia che si vince solo insieme». Bardi ha ribadito l’importanza di un approccio umano e coordinato tra le di-

verse realtà del Paese, ricordando come la Basilicata sia da sempre attenta al tema del disagio giovanile e delle fragilità sociali. Gli ha fatto eco l’assessore Latronico, che ha evidenziato la necessità di un approccio integrato – sanitario, sociale e culturale – capace di intercettare i bisogni reali dei territori: «È fondamentale valorizzare il la-

voro silenzioso di tutti gli operatori e del Terzo Settore che, in rete, costruiscono un modello di prossimità e partecipazione. La lotta alle dipendenze è il nostro modo di prenderci cura delle persone e delle comunità, garantendo opportunità di riscatto e facendo della salute mentale un diritto realmente accessibile».

Al via il Consiglio comunale dei ragazzi: occhi puntati sulla valorizzazione della città

DI F RA NCE S CO M E NO N NA POTENZA. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha svolto ieri pomeriggio una riunione presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo Antonio Busciolano di Potenza. Una prima seduta per conoscere e comprendere il progetto legato alla coesione e unità d'intenti con l'Amministrazione Comunale Major guidata da Vincenzo Telesca, presente insieme alla Vice Sindaca di Potenza, Federica D'Andrea per conoscere e mettere insieme proposte legate alla crescita turistica di Potenza. Alla riunione hanno preso parte tra gli altri il responsabile regionale dell'Associazione Genitori di Basilicata, Fernando Barbaro, l'editore Franco Villani, dal presidente dell'Unitrè di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti, il responsabile del Connsorzio Con Unibas, Antonio Candela, la Direttrice dell'APT Basilicata, Margherita Sarli e il Capo Delegazione Fai di Potenza, Mara Romaniello. Il consiglio comunale dei ragazzi è composto dalla Presidentessa, Beatrice Tarsia, dalla Sindaca della “Città ai Ragazzi”, Vittoria Roccanova, dagli Assessori al Turismo, Azzurra Gerardi, Stefano Telesca all'Ambiente, Giuseppe Santarsiero alle Comunicazioni e Chia-

ra Ricciuti allo Sport e Tempo Libero. Una riunione dedicata al turismo con la recondita speranza di avviare una mostra fotografica di Potenza e di tutto il patrimonio cittadino. Queste le intenzioni dei giovani amministratori della città che guardano speranzosi al futuro del capoluogo di regione in un momento molto importante e che si spera possa segnare una risalita della comunità potentina.

Vittoria Roccanova, Sindaco baby ha parlato dei progetti della sua amministrazione: «Partiamo da un progetto dedicato ai giovani che si avvicinano alla politica, vogliamo avvicinarci alle problematiche della nostra città. L'emozione è tanta, essere arrivata fin qua insieme al sostegno del Consiglio è una grande emozione davvero perché mi ha permesso di sviluppare delle capacità che non

pensavo di avere. L'incontro di oggi serve per esporre con gli esperti ovvero con i partner diciamo così che hanno collaborato con noi ed è interamente dedicato alla commissione dell'Assessora Azzurra Gerardi, che ha la delega alla scoperta del territorio».

Azzurra Gerardi ha parlato dei suoi progetti: «La mia relazione è basata sulla nostra città e sulla volontà di conoscerla meglio e per fare ciò abbiamo pensato ad esempio alla realizzazione di una mostra fotografica. Al Sindaco Vincenzo Telesca chiedo di provare a concretizzare le nostre idee».

Vincenzo Telesca ha salutato i ragazzi parlando della collaborazione tra giunta major e baby: «È una bella emozione, i ragazzi sono pronti a presentare il loro programma, a discuterlo con i consiglieri pronti ad in-

tervenire e infine votarlo. Noi sicuramente saremo sempre vicini, la mia presenza e quella dell'Assessora Federica D'Andrea è importante per far comprendere loro che siamo qui pronti a portare avan- ti le loro azioni. È fondamentale che si tramutino in realtà perchè è giusto far comprendere loro che si può agire e si deve agire e tutti quanti sono attori, a cominciare dai più piccoli». Rocco Telesca, dirigente scolastico della Busciolano ha parlato del consiglio comunale: «Sicuramente è una bellissima emozione tenere il primo consiglio comunale dei ragazzi qui nei nostri locali. Questo però è un progetto che riguarda ovviamente tutti gli istituti comprensivi della città ed è anche un messaggio importante veicolato ai nostri ragazzi, l’importanza della collaborazione, della condivisione dei pro-

getti e la sensibilizzazione verso certe tematiche. Ho visto nei nostri ragazzi tanto entusiasmo, tanta voglia di fare. Noi dobbiamo ovviamente essere il punto di riferimento, indirizzarli verso la giusta direzione e fare in modo che riescano ad appassionarsi alla vita della comuntà».

Federica D'Andrea ha sottolineato invece altri aspetti: «Questo è un bellissimo progetto portato avanti insieme all’associazione dei genitori.I più piccoli vestono i panni del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali. Stiamo vedendo che i ragazzi partecipano in maniera molto attiva, in maniera molto concreta e a noi spetta il compito di far si che le loro proposte che sono veramente tante e molto articolate diventino poi qualcosa di concreto e di importante per la loro crescita e per la crescita del territorio».

POTENZA La consigliera provinciale di Parità e il presidente di “L’ultima Luna” promuovono azioni a tutela dei diritti delle persone fragili con

Protocollo d’Intesa tra Bonito e Laurita

POTENZA. È stato sottoscritto un importante protocollo d’intesa tra la Consigliera di Parità della Provincia, Simona Bonito, e l’Associazione “L’Ultima Luna”, rappresentata dal presidente Bruno Laurita. L’accordo nasce con l’obiettivo di promuovere azioni condivise a tutela dei diritti delle persone fragili, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze che vivono situazioni di disagio o marginalità sociale.

Fondata nel 2017, l’Associazione L’Ultima Luna opera da anni nel territorio lucano impegnandosi nella salvaguardia dei diritti delle persone più vulnerabili, dei loro familiari e di tutti coloro che si trovano in condizioni di difficoltà. Attraverso progetti di inclusione, attività di supporto psicologico e iniziative di sensibilizzazione, l’associazione si è affermata come un punto di riferimento per chi cerca ascolto, accoglienza e sostegno. Con la sottoscrizione di questo protocollo, la

Consigliera di Parità e L’Ultima Luna intendono rafforzare la rete territoriale di protezione e promozione dei diritti, attivando sinergie e percorsi condivisi per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di discriminazione per l’inclusione sociale.

«La collaborazione con L’Ultima Luna rappresenta un passo importante per costruire una comunità che abbia uno sguardo attento alle genere e ai bisogni delle donne – ha dichiarato Simona Bonito. Il nostro intento è mettere in rete le energie, le esperienze e le competenze ci consente di offrire risposte più efficaci a chi vive situazioni di fragilità, con un’attenzione particolare alle donne che rischiano di essere lasciate indietro».

«L’accordo con la Consigliera di Parità – ha aggiunto Bruno Laurita – nasce da una visione comune: quella di una società capace di riconoscere e tutelare i diritti di tutti, soprattutto di chi attraversa momenti di difficoltà. In-

sieme vogliamo costruire percorsi di speranza, autonomia e rinascita».

Il protocollo prevede la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione, percorsi formativi e attività di orientamento al lavoro, in linea con gli obiettivi condivisi di promuovere pari opportunità, rispetto, inclusione e dignità per ogni persona.Con questo accordo, la Consigliera di Parità Simona Bonito e l’Associazione L’Ultima Luna ribadiscono l’impegno comune a mettere al centro le persone, a partire dalle donne, come protagoniste del cambiamento sociale e della costruzione di una comunità più giusta e solidale.

POTENZA Prima Seduta presso la scuola Busciolano. L’Amministrazione baby molto emozionata. Telesca e D’Andrea: «Cercheremo di concretizzare
Un momento del Consiglio comunale dei ragazzi (foto Mattiacci)

AVIGLIANO Rosa, Santarsiero e Auria spiegano le motivazioni: «Compromesso il corretto funzionamento dell’organo»

Commissione Pari opportunità, tre membri dimessi: «Gravi difficoltà»

AVIGLIANO. Annarita Rosa, Angelo Santarsiero e Anna Auria, membri della Commissione Pari Opportunità del Comune di Avigliano, hanno annunciato le loro dimissioni immediate e irrevocabili attraverso una nota che ne spiega le ragioni.

«Questa decisione è frutto di gravi difficoltà che hanno compromesso il corretto funzionamento dell'organo, portando a una condizione di inoperatività e sfiducia» affermano Rosa, Santarsiero e Auria.

«Le principali ragioni - spiegano i dimissionari - alla base di tale scelta includono: Esautorazione dell’organo: La Commissione è stata esautorata dal suo ruolo a causa di decisioni unilaterali della Presidente, senza consultazione degli altri membri; Mancanza di trasparenza: Nonostante le richieste, non sono stati forniti documenti ufficiali, sollevando dubbi sulla legittimità delle decisioni adottate; Politicizzazione delle tematiche di parità: La Commissione, che dovrebbe essere apolitica, è stata strumentalizzata per fini politici, minando la sua credibilità; Decisioni unilaterali: La convocazione di riunioni straordinarie senza confronto interno ha compromesso il dialogo e la collegialità; Scioglimento dell’attuale Commissione: Le dimissioni di diversi membri rendono impossibile il corretto funzionamento dell’organo: Ingerenza politica: Si segnala una possibile ingerenza dell’Am-

ministrazione Comunale, che mina l’autonomia della Commissione». «Chiediamo quindi un urgente scioglimento della Commissione e l’indizione di un nuovo bando pubblico per la selezione dei membri, al fine di garantire un organismo libero da condizionamenti politici e in grado di operare con imparzialità. La nostra proposta mira a restituire credibilità e serietà all'azione della Commissione, per promuovere efficacemente la parità di genere e i diritti civili» concludono Annarita Rosa, Angelo Santarsiero e Anna Auria.

La presidente di EudAnima, Maria De Carlo, invita a partecipare all'incontro per grandi e piccini

Ruoti, al via “Liberi con quattro salti in bicicletta”

RUOTI. «Un giorno l'emancipazione della donna passerà attraverso la bicicletta» .Tramite codesta citazione a cura di Émile Zola, si vuole promuovere la cultura del ciclismo femminile.

Ritorna a Ruoti, oggi presso il Centro polivalente

"Alfredo Tramutoli", (in Contrada Calvario) l'incontro informativo dal titolo "Liberi con quattro salti in bicicletta! Avviamento al ciclismo".

Evento aperto a grandi e piccini con lo scopo di promuovere l'avviamento al ciclismo femminile

in Basilicata.L'incontro è promosso dall'associazione EudAnima aps in rete e in collaborazione con l'associazione VeloCity, l'associazione Ads Sport Ruoti e Asd Motostaffette Pontenza.

A presiedere l'incontro Maria De Carlo, Presidente Associazione EudAnima, insieme a Gianfranco de Felice dell'Associazione Motostaffette di Potenza e Angelo De Carlo, dell'associazione VeloCity, previsto per le ore 17:00.

Antonio Conte, referente di Azione per il Dipartimento regionale sulla disabilità

Ilsegretario cittadino di Venosa in Azione esprime grande soddisfazione per la nomina del consigliere comunale Antonio Conte quale referente di Azione per il Dipartimento Regionale sulla Disabilità.

«La notizia ci riempie di orgoglio - ha dichiarato il segretario cittadino - perché riconosce l'impegno costante e la competenza di Antonio in un ambito che conosce da vicino e che da anni rappresenta il fulcro della sua attività professionale e sociale».Per il segretario di Venosa in Azione, «la nomina di Conte è una scelta di alto profilo, frutto del suo curriculum politico, della sua esperienza, ma anche delle qualità umane che da sempre lo contraddistinguono.Serietà, sensibilità e dedizione lo rendono la persona giusta per un incarico così importante e delicato».Il movimento locale sottolinea inoltre come questa designazione rappresenti «un riconoscimento che premia non solo la competenza e l'impegno sociale, ma anche la coerenza intellettuale, la gratuità e la dedizione di chi sceglie di essere un punto di riferimento serio ed equilibrato su temi sensibili come quelli legati alla disabilità».

«Siamo orgogliosi anche del risultato elettorale raggiunto- aggiunge il segretario - frutto di un lavoro collettivo che ha portato a un consenso superiore alle aspettative. I voti ottenuti da Venosa in Azione rappresentano un segnale di fiducia e di riconoscimento per il nostro impegno sul territorio».

«Sono certo - conclude il segretario - che Antonio Conte saprà mettere la propria competenza e la propria passione al servizio del bene collettivo, dando voce e concretezza alle esigenze dei cittadini, in particolare di chi ogni giorno affronta le sfide legate alla disabilità. A nome di tutti gli iscritti di Venosa in Azione rivolgo ad Antonio i migliori auguri di buon lavoro».

A fare gli onori di casa l'assessore allo sport del Comune di Ruoti, Maria Troiano. «Questo evento intende promuovere la cultura del rispetto dell’alterità uomo-donna– puntualizza la presidente EudAnima –per la realizzazione di comunità felici». La stessa presidente allo scorso evento estivo ha rivolto un appello alle istituzioni, alla Consigliera di parità Pipponzi e alle scuole di ciclismo, alla Federazione, alle società disseminate della Comunità affinché si possa istituire in Basilicata una scuola di avviamento al ciclismo femminile, o meglio ancora si possa promuovere, una presenza maggiore delle ragazze all’avviamento del ciclismo.

Dimantova e Conte
SODDISFAZIONE DI DIMANTOVA DI “VENOSA IN AZIONE”
L’amara scoperta di ritorno da una trasferta. Il primo cittadino ha sporto denuncia. Solidarietà dal mondo politico

Cersosimo, pneumatici squarciati intimidazioni alla sindaca Paglia?

La sindaca di Cersosimo Domenica Paglia nella tarda serata di giovedì ha ritrovato gli pneumatici della sua auto squarciati e completamente a terra. L'auto era parcheggiata al bivio tra San Paolo Albanese e Cersosimo.

Al rientro da una trasferta politica Paglia ha scoperto il danneggiamento, che potrebbe far pensare a una intimidazione o a un atto di vandalismo.

«Non ho mai ricevuto nessuna minaccia - ha dichiarato - il dibattito politico in paese, pur vivace, non è mai degenerato, e nulla di simile era mai successo a Cersosimo». Paglia ha già presentato denuncia ai Carabinieri della stazione di Noepoli, che indagano sulla vicenda.

LA SOLIDARIETÁ

DI BARDI

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime la sua piena solidarietà alla sindaca di Cersosimo, Domenica Paglia. «Si tratta di un episodio inaccettabile – dice il Presidente Bardi – che colpisce non solo una sindaca, ma l’intera comunità che rappresenta. Chi sceglie di impegnarsi nelle istituzioni lo fa per senso di responsabilità e per amore del proprio territorio. Atti di intimidazione o violenza non devono mai trovare spazio nella nostra regione, né tantomeno nel confronto democratico».

Bardi rivolge un invito alla sindaca Paglia a proseguire con serenità e determinazione il suo lavoro, assicurando la vicinanza e il sostegno della Regione. «La Basilicata – conclude Bardi – è una terra di dialogo e rispetto. Difenderemo sempre chi, con impegno e passione, lavora per il bene delle nostre comunità».

LA SOLIDARIETÁ DI PITTELLA, FAZZARI E CHIORAZZO

Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, a nome dell’intera Assemblea,

esprime solidarietà e vicinanza alla Sindaca di Cersosimo, Domenica Paglia. «Alla Sindaca Paglia rivolgo il mio sostegno personale e istituzionale. I Sindaci rappresentano il primo presidio delle istituzioni sul territorio e sono chiamati ogni giorno, con spirito di abnegazione, a garantire dialogo, presenza e cura della comunità. Confidiamo che venga fatta piena chiarezza sull’episodio così da consentirle di proseguire con serenità l’impegno amministrativo a servizio dei cittadini».

«Da donna delle istituzioni e da cittadina lucana, esprimo la mia più ferma condanna per il vile atto vandalico subito dalla sindaca di Cersosimo, Domenica Paglia. Gesti come questo non sono solo un’offesa personale, ma un colpo inferto alla dignità delle istituzioni e al valore di chi ogni giorno lavora, con impegno e responsabilità, per la propria comunità». È quanto dichiara la Vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maddalena Fazzari, in merito al danneggiamento dell’auto della sindaca.

«Colpire un’amministratrice – prosegue Fazzari –significa tentare di intimidire una donna che rappresenta lo Stato, il senso del dovere e la partecipazione democratica. Ma questi gesti non ci fermeranno. Le donne che scelgono di servire le proprie comunità lo fanno con coraggio e determinazione, e meritano rispetto e sostegno» «Alla sindaca Domenica Paglia va la mia piena solidarietà e vicinanza –conclude la vicepresidente – con l’impegno a difendere insieme i valori della legalità, della libertà e della partecipazione, perché nessuna donna delle istituzioni si senta mai sola di fronte alla violenza e all’intimidazione».

«Esprimo piena solidarietà alla sindaca di Cersosimo, Domenica Paglia, per

il vile atto vandalico subito e la più ferma condanna verso gesti che offendono non solo una persona, ma l’intera comunità». È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando il danneggiamento dell’auto della sindaca.

«Ogni atto vandalico o di intimidazione - prosegue Chiorazzo - è un segnale grave che deve essere respinto con forza, perché mina la fiducia nelle istituzioni e nella convivenza civile. In realtà piccole come le nostre, colpire un sindaco significa provare a colpire il cuore della comunità, chi si spende quotidianamente per il bene comune e per dare risposte ai cittadini. Alla sindaca Paglia va la mia vicinanza personale e quella della comunità di Basilicata Casa Comune». «Restiamo uniti e vigiliconclude Chiorazzo - perché nessuno si senta solo quando serve difendere la democrazia, la legalità e la dignità di chi si impegna per la propria comunità».

LA SOLIDARIETÁ

DEL MOVIMENTO

5 STELLE

Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle

Alessia Araneo e Vivivana Verri esprimono solidarietà alla sindaca di Cersosimo Domenica Paglia, «vittima di un atto vandalico ai danni della sua auto che appare come un gesto intimidatorio, per il quale manifestiamo ferma condanna». «Gli amministratori locali lavorano quotidianamente al servizio delle proprie comunità, tra le tante difficoltà dovute alla mancanza di risorse, in contesti territoriali dove fornire servizi ai cittadini è una sfida quotidiana» continuano le consigliere. «Non possiamo che condannare gesti come questo, che minano il rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e istituzioni e, prima ancora, segnano una profonda mancanza di rispetto verso le persone che quelle istituzioni incarnano» concludono Alessia Araneo e Vivivana Verri.

LA SOLIDARIETÁ

DI ALIANDRO

Il capogruppo di Forza Italia, Gianuario Aliandro esprime la sua piena solidarietà alla sindaca di Cersosimo, Domenica Paglia. «Si tratta di un episodio inaccettabile – dichiara il Capogruppo Aliandro –che colpisce non solo un'amministratrice locale,

ma l'intera comunità che essa rappresenta e i valori democratici su cui si fonda la nostra convivenza civile. Chi sceglie di dedicarsi al servizio delle istituzioni lo fa con spirito di sacrificio e profondo attaccamento al proprio territorio. Atti intimidatori o di violenza non devono mai trovare spazio nella nostra regione, né tantomeno possono essere tollerati in una società che si basa sul dialogo e sul confronto democratico». Aliandro rivolge un appello alla sindaca Paglia affinché prosegua con serenità e determinazione il suo mandato amministrativo, assicurandole la piena vicinanza e il sostegno del gruppo consiliare.

LA SOLIDARIETÁ DI MANCA

Il senatore Daniele Manca, Commissario regionale del Partito Democratico di Basilicata, ha espresso ferma condanna per l’atto intimidatorio avvenuto ai danni della sindaca di Cersosimo, la cui auto è stata danneggiata. «Quando viene minacciato un amministratore locale, viene colpito il cuore della democrazia. La Basilicata è una regione che si fonda sulla partecipazione e sul rispetto reciproco: non può e non deve abituarsi a episodi di violenza e intimidazione.»

Il Commissario ha invitato le istituzioni a garantire piena tutela e protezione agli amministratori pubblici, sottolineando come sia indispensabile ricostruire un clima di fiducia e coesione civile. «Siamo al fianco della sindaca e di tutta la comunità di Cersosimo. Serve un impegno comune per riaffermare la legalità e la sicurezza dei nostri territori.»

Il Partito Democratico di Basilicata continuerà a sostenere ogni azione utile a difendere la libertà e la dignità di chi rappresenta le istituzioni, promuovendo un confronto civile e una cultura della responsabilità.

IL CONSIGLIERE COMUNALE DI MONTALBANO JONICO

Marcello Maffia nella Lega, il partito cresce nel Metapontino

MONTALBANO JONICO. La Lega Basilicata per Salvini Premier accoglie «con grande soddisfazione» l’adesione al partito del consigliere comunale di Montalbano Jonico, Marcello Maffia, insieme a un gruppo di donne e uomini che hanno scelto di condividere il percorso politico della Lega nel Metapontino. «L’ingresso del consigliere Maffia e di quanti lo accompagnano – afferma il commissario regionale della Lega Basilicata per Salvini Premier, Pasquale Pepe – è un segnale importante

di fiducia nel nostro progetto. La Lega cresce perché resta radicata nei territori, ascolta le comunità e valorizza le energie migliori della Basilicata. Vogliamo continuare a costruire una regione moderna e competitiva, fondata sul lavoro, sulla competenza e su una visione comune che metta al centro lo sviluppo e il buon governo delle nostre comunità. Questa adesione – conclude Pepe – rafforza la presenza della Lega nel Metapontino e conferma la credibilità di un movimento che guarda al fu-

turo con concretezza e unità d’intenti. Conosco Marcello da anni, è un ragazzo di valore e di indiscusse capacità, saprà dare tanto al partito e alla sua terra. Sono molto soddisfatto e felice».Alla soddisfazione del commissario regionale si unisce quella del commissario provinciale di Matera, Vincenzo Zito, che sottolinea come «la convergenza di Marcello Maffia rappresenti un contributo di valore per il partito e per un territorio strategico come il Metapontino». Con questo nuovo ingresso, la

Lega conferma il proprio impegno a favore di una politica fatta di partecipazione, responsabilità e radicamento sul territorio per una Basilicata più solida e protagonista.

Concluso alla Casa delle Tecnologie Emergenti il corso, sei giovani protagonisti della giornata finale con il maestro Blasi

A Matera chiusa la formazione per make up artist del cinema

MATERA. Matera ha celebrato il talento e la creatività dietro le quinte del grande schermo con la conclusione del corso per make up artist per il cinema e lo spettacolo, promosso dalla Lucana Film Commission in collaborazione con Cinecittà Spa. Nella sede della Casa delle Tecnologie Emergenti, sei giovani professionisti hanno presentato il frutto di settimane di formazione intensiva guidati dal maestro Alberto Blasi, figura di riferimento nel trucco scenico italiano e internazionale.Il corso ha rappresentato un’opportunità formativa di alto livello, pensata per tra-

smettere competenze tecniche e artistiche. I partecipanti hanno affrontato un programma che ha spaziato dall’applicazione di barbe e baffi alla realizzazione di ferite sceniche, dal trucco “old age” all’uso di calotte e protesi, fino all’analisi del copione e all’organizzazione del lavoro sul set. Durante la cerimonia di consegna degli attestati, il docente Alberto Blasi ha espresso soddisfazione per l’impegno e la crescita dimostrati dai corsisti, sottolineando come ciascuno abbia raggiunto un livello di preparazione professionale solido e spendibile nel mondo del lavoro.

«Questo corso rappresenta un esempio concreto di come la formazione possa valorizzare i talenti e contribuire allo sviluppo di professionalità indispen-

sabili per il settore cinematografico. Matera continua a essere un laboratorio creativo aperto alle nuove generazioni», ha dichiarato Margherita Ro-

maniello, presidente della Lucana Film Commission.«Il make up è una componente essenziale e affascinante della magia del cinema – ha commentato Antonio Saccone, presidente di Cinecittà –.

Con questo corso trasferiamo ai giovani tecniche e conoscenze che sono la base per creare atmosfere e suggestioni».

Con questa iniziativa, la Lucana Film Commission e Cinecittà Spa confermano l’impegno nel sostenere percorsi formativi di eccellenza, capaci di generare nuove opportunità professionali e di arricchire il tessuto creativo del territorio.

Riconoscimento alla Cte e alla startup Ivert per un progetto di sicurezza quantistica nelle transazioni blockchain

Smau 2025, al Comune di Matera premio per l’innovazione

MATERA. Il Comune di Matera ha ricevuto il Premio Innovazione Smau 2025, nella categoria Pubblica Amministrazione, per i risultati ottenuti dalla Casa delle Tecnologie Emergenti nel campo dell’innovazione digitale. Il riconoscimento valorizza l’impegno dell’amministrazione e dei partner del territorio nella costruzione di un ecosistema tecnologico avanzato.Il progetto premiato, “Cross-Blockchain Escrow Smart Contract”, è stato sviluppato da Ivert, società informatica del gruppo Solida, nell’ambito di una Call4Ideas promossa dalla CTE Matera. L’iniziativa punta a migliorare la sicu-

rezza e l’interoperabilità delle transazioni tra blockchain diverse grazie all’integrazione di tecnologie quantistiche. «Questo riconoscimento conferma il ruolo di Matera come città laboratorio dell’innovazione – ha dichiarato il sindaco Antonio Nicoletti, durante la cerimonia di premiazione a Milano –. Essere qui, premiati per un progetto che unisce tecnologia quantistica e applicazioni blockchain, dimostra come Matera sia non solo custode di un patrimonio unico, ma anche motore di futuro».Per Giampiero Pepe, responsabile scientifico della Cte, «la Casa delle Tecnologie Emergenti rappre-

senta un laboratorio che genera impatto reale nello sviluppo delle infrastrutture digitali e crea una rete sinergica tra istituzioni, ricerca e imprese, favorendo una crescita so-

stenibile e condivisa». «Questo premio parla di squadra e di frontiera - ha aggiunto Angelo Giove, amministratore unico di Ivert -. Squadra, perché nasce da una collaborazione pubblico-privata che crede nella ricerca applicata. Frontiera, perché portiamo la sicurezza quantistica dentro processi reali: supply chain, pagamenti e scambi di asset». Il lavoro della Cte Matera si conferma modello virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato, capace di attrarre talenti e startup e di rafforzare il ruolo della città come polo strategico dell’innovazione nel Mezzogiorno e in Italia.

Con l’ordinanza di Nino Altomonte, la Basilicata punta a trasformare i lidi in spazi aperti tutto l’anno, favorendo un turismo più sostenibile e accessibile a tutte le età

Destagionalizzare il turismo: una nuova vita per gli stabilimenti balneari lucani

DI A NTONELLA P ELLETTIERI

Qualche anno fa, nel 2021, fui invitata a un incontro sul futuro del turismo dopo il Covid: la terribile pandemia che ha rivoluzionato il mondo e sta eliminando, pian piano e senza farcene accorgere, la cultura di massa e il turismo di massa e anche il consumismo si sta trasformando in altro. Senza entrare nel merito di tutti questi aspetti su cui mi è capitato di scrivere su questa testata giornalistica tempo fa, vorrei fermare la mia attenzione sull’ordinanza sulla balneazione firmata da Nino Altomonte per il Demanio Marittimo Regionale della Basilicata. Trovo interessantissima e innovativa questa ordinanza che dovrebbe essere seguita da tutte le altre regioni: consentire agli stabilimenti balneari di tenere aperti per tutto l’anno i luoghi di ristoro significa mille cose diverse e tutte di estrema intelligenza per trasformare i luoghi comuni sul turismo,

il target, l’overtourism ad agosto etc etc…

In quell’incontro del 2021 (sembra un secolo fa), parlai di un piccolo progetto da avviare sulle spiagge dal 1° settembre al 30 maggio e cioè quando i lidi sono chiusi: il progetto si titolava “Cerco l’estate tutto l’anno” facendo il verso alla nota canzone “Azzurro” cantata da Celentano e scritta da Paolo Conte e Vito Pallavicini. Non è un caso che questa frase sia sul profilo della mia pagina Facebook.

Avevo immaginato degli stabilimenti con passerelle e tettoie adatte al clima più fresco che potessero ospitare turisti fuori dalla stagione estiva: la montagna si frequenta anche quando non si scia e si usa scalare e camminare sulle cime prive di ghiacciai e piene di verde e profumi meravigliosi.

La conversione ecologica avrebbe dovuto interessare queste strutture balneari.Risulta chiaro che destagionalizzare significa non tener presente in che

stagione viviamo ma cercare di utilizzare la bellezza del Creato in qualsiasi momento e non solo quando qualcuno decide di piantare degli ombrelloni e offrire dei lettini o piccoli punti di ristoro per chi vuole bere un aperitivo guardando il mare, un caffè con gli amici…Ovviamente, risulta chiaro anche che destagionalizzare gli stabilimenti balneari significa, in primis, cambiare il nome e riferirsi al sole e non sole al mare: significa richiamare una fetta di popolazione non più giovanissima che può godere del tempo libero perché in pensione. E i pensionati di oggi e con l’allungarsi della vita, sono donne e uomini in salute e pieni di forze per poter utilizzare imbarcazioni e fare gite nei giorni di bonaccia, imparare a pescare e scoprire che il pescatore è il mestiere più bello del mondo. L’Italia e il Giappone sono i paesi dove si prevede un invecchiamento maggiore della popolazione e, dunque, bisogna fare sempre più i conti con questa età. I vecchi sono in pensione e possono anda-

re in vacanza sempre. Fornire il lido di plaid che vengono dati ad personam e conservati con il nome del cliente in contenitori singoli e luoghi puliti, è un esempio di lido invernale. Risulta chiaro che questo tipo di progetto può espandersi un poco alla volta ma. come è noto, il turismo si basa sull’offerta e questa è una offerta speciale che deve essere gestita da persone con la mente aperta e pronti all’innovazione che ci impone il cambiamento climatico: godere del buono di questo cambiamento climatico.

I nuovi stabilimenti del sole e del mare, con i loro

pannelli fotovoltaici, le pensiline, le pedane dovrebbero essere posti più lontani dalle rive per evitare mareggiate e nubifragi violenti: potrebbero essere posti vicini ai lungomari per poter godere, alla stessa maniera, dei vantaggi salutari del mare e respirare a pieni polmoni lo iodio e osservare il mare che ipnotizza come il fuoco perché cambia forma di continuo.

Significherebbe destagionalizzare anche i posti di lavoro di coloro che vengono assunti solo nei mesi della Bella Stagione! Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua in Basilicata…

e determinazione

Il lucano Ottavio De Luca neo Segretario generale della Filca-Cisl nazionale

Questa è una bella storia da raccontare, della quale soprattutto i giovani dovrebbero farne tesoro, perché dimostra che quando ci sono la passione, i sacrifici e la determinazione ogni traguardo si può raggiungere!

Saprese di adozione (aveva sette anni quando il suo caro papà Alessio, direttore delle Poste ad Agromonte e Acquafredda, volato in Cielo lo scorso anno, si trasferì nella Città della Spigolatrice con la moglie Enza e i suoi fratelli Egidio e Dario!), Ottavio De Luca, 53 anni, da Sapri si trasferisce in Toscana, dove guida diverse sedi provinciali, diventando poi Segretario generale della Filca-Cisl :la Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini oggi conta oltre 300.mila iscritti!

Nel 2017, viene eletto Segretario nazionale organizzativo.

Grazie al suo impegno, la Filca aumenta la sua rappresentatività nelle Casse edili, con il rinnovo generazionale dei dirigenti in tutti i territori e il rilancio dell'attività sindacale su temi molto importanti : sicurezza, legalità, sostenibilità, innovazione e formazione!

della Filca-Cisl

nazionale!

In questo ruolo, sottolinea l'importanza di una contrattazione collettiva efficace con la partecipazione attiva dei lavoratori!

Il 6 novembre scorso, quindi,a Roma il Consiglio generale della Filca-Cisl, i cui lavori sono stati conclusi dalla Segretaria generale della Cisl, la tarantina Daniela Fumarola, lo ha eletto Segretario generale della Filca-Cisl nazionale.

Sono stati confermati Cristina Raghitta e Angelo Ribelli nella segreteria nazionale con la new entry DI Mauro Venulejo.Visibilmente commosso e grato, e dopo aver ringraziato il Segretario uscente Enzo Pelle, Ottavio De Luca ha sottolineato tra l'altro:"Eredito una categoria moderna ed innovativa!

Continueremo a promuovere idee che nascono dalle prime linee, dai posti di lavoro, per poi tradurle in atti concreti che migliorino il mondo del lavoro, come già abbiamo fatto con il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva), la congruità e la Patente a crediti: tutte intuizioni nate in casa Filca"!

T ONINO L UPPINO

Il 21 giugno dello scorso anno viene eletto Segretario generale aggiunto
Ottavio De Luca, originario di Latronico e residente in Toscana con la famiglia, ha raggiunto il successo nella Filca-Cisl con passione

«Il PD locale rivendichi questa appartenenza e dia seguito alla mia idea bistrattata, di un premio dedicato»

Da New York a Picerno, il neo sindaco Mamdani e l’ex Manfreda rievocano Vito Marcantonio

Si sta parlando molto delle ultime elezioni nella Grande Mela, con la scelta degli elettori, ricaduta sul nuovo sindaco di New York Zohran Mamdani, vincitore con ampio vantaggio su Andrew Cuomo, e un'affluenza record, la più alta dal 1960.

A votare sono stati circa 2 milioni di newyorkesi e il socialista democratico ha incassato ben oltre 1 milione di preferenze, battendo l'ex governatore. Una elezione di cui si è parlato tanto anche oltreoceano, «abbiamo fatto la storia, si apre una nuova era per la città» sono state le sue prime parole. Ma la storia torna sempre, come insegna Giambattista Vico con la teoria “corsi e ricorsi storici”. Ed infatti durante uno dei sui ultimi discorsi in campagna elettorale, il 34enne socialista tornando alla storia passata, cita un membro del Congresso del 1934, Vito Marcantonio, un lucano, un picernese.

Questo nome non sfugge alla politica, tanto meno alle testate giornalistiche d’oltreoceano, ripreso da molti, ma anche da chi proprio nella sua terra d’origine, si è impegnato politicamente. Parliamo del già Sindaco di Picerno Francesco Giuseppe Manfreda, che si rivolge al nostro giornale per raccontare l’impegno di Marcantonio, ed il suo, nel ricordarne la figura importante: «La vittoria del nuovo Sindaco di New York da progressisti ci riempie di gioia perché avviene in un momento difficile per la democrazia americana e per tutta la sinistra del mondo occidentale – asserisce Manfreda- Vince un outsider rivendicando una idea diversa di società più giusta e più equa, vicina ai deboli. Da Picernese mi riempie di gioia perché nel suo appello finale al voto ha ricordato l'impegno e la passione di un membro socialista del congresso statunitense, Vito Marcantonio, figlio della nostra comunità».

«È un bellissimo riconoscimento che ci rende orgogliosi – e incalza- Penso che il PD locale debba rivendicare questa appartenenza e soprattutto debba finalmente dare segui-

to a quella mia idea, bistrattata fino ad oggi, di promuovere un premio dedicato a Vito Marcantonio per le idee più innovative di sviluppo per il territorio di Picerno. Sono certo che questa ribalta darà nuovo impulso e spero che l'Amministrazione comunale di Picerno contatti il sindaco di New York non solo per complimentarsi, ma per fargli presente che il ricordo orgoglioso del nostro concittadino è sempre vivo» conclude il già Primo cittadino lucano, eletto la prima volta in aprile 1995 all’età di 32 anni con una coalizione di Centrosinistra, Liste Civiche e riconfermato a giugno 1999 a 36 anni con la lista “L'Ulivo”. E così da New York a Picerno e da un neo Sindaco ad uno già eletto, il nome di Marcantonio fa il giro del mondo. Nato il 10 dicembre 1902, figlio degli immigrati Saverio Marcantonio e Angelina de Dovitiis, divenne Avvocato e entrato in politica, prese il posto di La Guardia, quest'ultimo alla Camera di Washington nel 1935, come rappresentante della circoscrizione di East Harlem, dopo che il suo mentore era stato eletto alla guida dell'amministrazione newyorkese.

“Negli anni della grande depressione economica organizzò un imponente apparato per offrire aiuto ai diseredati del proprio distretto attraverso servizi che spaziavano dall'assistenza legale al reperimento di finanziamenti per la costruzione di scuole e

case popolari.

Dopo che la recessione ebbe provocato la chiusura di molte fabbriche, Marcantonio formulò un progetto per la loro riapertura, assegnandole in gestione a cooperativa di disoccupati in una prospettiva di autoconsumo anziché nell'ottica del perseguimento del profitto, come continuava invece a essere tipico del capitalismo statunitense – si evince da “La Voce di New York”- Non solo, tra molte altre cose, Marcantonio anticipò i tempi anche in altri campi, come nel proporre l'abrogazione della tassa per la registrazione nelle liste degli elettori, un balzello finanziario che rappresentava un deterrente al voto soprattutto per gli afroamericani, già

nella seconda metà degli anni Trenta, ben prima che fosse cancellata dal XXIV emendamento della Costituzione, ratificato nel 1964”. Insomma antesignano su più fronti, come molti dei lucani che nel mondo si sono distinti, sono stati luminari o precursori nei più svariati ambiti. Ad Harlem, quartiere di Manhattan, gli è stata intitolata una scuola. Ai tempi chiamato Italian Harlem per la massiccia presenza italiana, qui visse quasi tutta la vita. Attivo organizzatore e insegnante nelle classi di naturalizzazione offerte dalla Haarlem House. Dopo la morte, avvenuta il 9 agosto 1954, le vicissitudini storiche fecero cadere in oblio la figura di questo italo americano,

nonostante gli storici Salvatore J.La Gumina, Alan L.Schaffer e Gerald Meyer, cercarono di mantenerne vivo il ricordo. L'impegno di Marcantonio per ampliare la legislazione sociale e tutelare i diritti civili in politica interna come pure in campo internazionale restano ancor oggi un monito e un esempio per il ceto politico statunitense, tanto da essere ricordato e citato dal giovane neo sindaco Mamdani, così come dall’ ex Primo cittadino di Picerno Manfreda, che torna a chiederne il giusto riconoscimento nella sua terra d’origine, lì dove affondano le radici di un uomo che a distanza di 123 anni, riesce ancora ad essere vivo ed attuale nella politica internazionale.

Manfreda e Marcantonio

SERIE C In campo alle 14:30, mister Bertotto cerca conferme contro una squadra in forma. Ancora da valutare Energe e Gemignani

AZ Picerno, sfida complicata a Trapani: Bertotto ottimista nonostante le difficoltà

Gara esterna per l'AZ Picerno nella tredicesima giornata del campionato di Lega Pro maschile di calcio. L'undici di Valerio Bertotto sfida questo pomeriggio alle 14:30 il Trapani allo Stadio Provinciale Giacomo Basciano. La partita contro i siciliani è complicata vista la forza dei granata e alcuni problemi emersi durante le ultime gare da parte dei lucani. La compagine lucana punta a confermare il buon rendimento fornito contro la Cavese, che ha finalmente fermato l'emorragia di risultati negativi, costringendo la società a cambiare rotta in panchina.In settimana, la squadra rossoblù si è allenata regolarmente allo Stadio Donato Curcio, puntando sulla determinazione e sulla serenità per ottenere un risultato positivo. Mister Bertotto punta a recuperare Energe, alle prese con problemi fisici, mentre altri giocatori sono sotto osservazione, ivi compreso l'ulti-

mo acquisto, il difensore Gemignani. La scelta di farli scendere in campo sarà presa nel corso delle ore precedenti alla sfida.Ovviamente, i siciliani formano un complesso quadrato che, senza la penalizzazione, avrebbe sicuramente una classifica migliore. La sfida del Provinciale Giacomo Basciano di Trapani sarà diretta dal signor Alessandro Silvestri di Roma, coadiuvato da Alessandro

Ciannarella di Napoli e Ninntsalama Andriambelo di Roma 1. Quarto uomo sarà il signor Enrico Gemelli di Messina. Operatore al Var il signor Manfredi Scribani di Agrigento.Il Trapani è reduce dal colpo gobbo di domenica scorsa a Crotone per 2-1, e dunque moralmente è a mille per la sfida contro il Picerno. In conferenza stampa, il tecnico Valerio Bertotto ha parlato del momento

di forma attraversato dai suoi, facendo intendere anche le difficoltà del match in terra siciliana:«L'obiettivo nostro, e il mio in primis, è sempre quello di vincere. Contro la Cavese non ci siamo riusciti, stiamo crescendo, dobbiamo migliorare le scelte, alzare il livello delle prestazioni. Le scelte durante la partita non ci devono mai condizionare. Sono contento per le prestazioni dei miei, testa bassa e lavorare, insomma. Che il Trapani sia un'ottima squadra non c'è dubbio, e che siano preparati altrettanto. Fortunatamente, le partite non sono mai scritte. Bisogna scendere in campo per migliorare. Bisogna essere sereni ma sicuramente determinati nel portare a casa un buon risultato. Energe e Gemignani? Energe ha avuto dei problemini fisici che andavano attenzionati, così come dei ragazzi che stanno migliorando. La rosa c'è. Gemignani è arrivato da una settimana, è un ragazzo intelligente e abituato a questo campionato».

Successo per il 4° Memorial «Grieco-Epifania»: protagonisti i giovani dell’Under 13 e tanta emozione nel ricordo dei due storici dirigenti del basket materano

La Pielle Matera celebra Grieco ed Epifania: due giorni di sport, ricordo e amicizia

Due giorni all’insegna dello sport, dell’amicizia e del ricordo. Così la Pielle Matera Basket ha voluto rendere omaggio, per il quarto anno consecutivo, alla memoria di Giannino Grieco e Tonio Epifania, figure indelebili nella storia della pallacanestro materana. L’iniziativa, svoltasi sul parquet tanto amato dai due pionieri del basket cittadino, ha visto la partecipazione delle squadre Under 13 della Valentino Basket Castellaneta, della Polisportiva Basket Bitritto, della Ymca Basketball Siderno e della stessa Pielle Matera Basket.Un appuntamento ormai tradizionale, fortemente voluto dal dirigente Luciano Cotrufo e dal suo staff, per mantenere vivo il ricordo di due uomini che hanno contribuito a costruire le fondamenta del movimento cestistico locale, sin dai tempi dell’Olimpia Matera.«È stato un bellissimo weekend di sport e soprattutto di aggregazione, utile per cementare amicizie e crearne di nuove tra i ragazzi. Un momento magico sotto i nomi di due per-

sonaggi importanti del basket cittadino e non solo. La loro lungimiranza e la volontà di dare vita alla storica Olimpia Matera hanno reso possibili i sogni di tantissimi giovani atleti della nostra città e ricordarli per me è sempre motivo di grande emozione e commozione – ha spiegato Luciano Cotrufo, dirigente e allenatore della Pielle Matera Basket, a margine dell’evento –. Il risultato sportivo conta poco: abbiamo onorato la memoria di due grandi dello sport materano, come piaceva a loro, con i ragazzi in campo pronti a sfidarsi, confrontarsi, crescere e soprattutto divertirsi. E di questo siamo orgogliosi».L’aspetto agonistico,

do piano, mentre l’emozione ha toccato il suo apice con il ritorno a Matera di coach Nino Epifania, figlio del compianto Tonio, che ha voluto condividere con tutti i presenti questo momento di affetto e memoria.«Siamo felicissimi di aver regalato ai ragazzi una due giorni di basket giocato, fatta di valori e divertimento, che è il nostro

obiettivo primario. Giannino e Tonio, pezzi di storia del basket cittadino, meritano questo e tanto altro. Non ci interessa la classifica, ma soltanto aver vissuto insieme due giornate di sport vero – ha aggiunto Cotrufo –. Il nostro obiettivo è quello di spostare l’evento nel periodo natalizio già dal prossimo anno, con più giorni a disposizione e almeno otto

squadre partecipanti. Un ringraziamento va ai genitori, agli ex giocatori di Tonio e Giannino, e soprattutto a Vita, la moglie di Tonio, e Cristina, la figlia di Giannino, che hanno condiviso con noi questo momento di profonda commozione. Due uomini che continuano ad accompagnarci con i loro insegnamenti, sul parquet come nella vita».

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