Cronache del 5 novembre 2025

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IL PRESIDENTE COMMENTA L’INDAGINE DE IL SOLE 24 ORE E I DATI POSITIVI DELLA

«Siamo tra le regioni più sicure d’Italia»

Bardi: «Rafforza l’immagine di un territorio ideale per l’insediamento di imprese e non solo»

ABUSI EDILIZI E adesso grida al complotto e piange per la casa materna. Dimettersi sarebbe dignità

Da Falabella bussano i Carabinieri

Blitz al Municipio e nella casa del Sindaco di Lagonegro

ECOMONDO 2025

La Basilicat si racconta a Rimini

Ambiente Basilicata (la brand identity della Direzione Ambiente, Energia e Tutela del Territorio di Regione Basilicata) insieme a SEL-Società Energetica Lucana, è protagonista alla 28esima edizione di Ecomondo, l’evento annuale leader nei settori della green and circular economy in programma alla Fiera di Rimini da oggi fino al 7 novembre. La tematica centrale dello (...)

■ continua a pag 8 Falabella

Dellapenna a pag 9

MAMMA LI TURCHI

Che da rivoluzionari i 5S avrebbero dovuto aprire il Parlamento “come una scatoletta di tonno” e poi sono finiti più comodamente ad essere ministri, sottosegretari e perfino plenipotenziari europei lo si era già capito dalle mosse alla Totò maniera di Luigi Di Maio e truppa stellare, ma che anche con Giuseppe Conte gli rimanesse l’erotica del potere e la fame delle nomine stellari oltre naturalmente l’arte speciosa della doppia morale ci fa capire quanto sia naufragato il loro progetto d’innovazione democratica. Qui però non c’interessa tanto l’affondo che gli attivisti 5S di “Movi Menti” hanno appioppato al trio magico Lomuti, Araneo e Verri definiti per legge da contrappasso dantesco addirittura “una casta” quanto piuttosto gli strali al vetriolo e pieni d’indignazione per l’inesistente coinvolgimento del senatore Mario Turco, eletto con i voti dei lucani e subito dopo mai più visto da queste parti. Ora senza girarci attorno e con la dovuta parresia va detto che alla beffa è seguito pure il danno visto che il mitico vicepresidente del M5S, manco fosse un Turco sbarcato a Taranto, ha in testa solo la sua città, fregandosene spassionatamente della povera Basilicata. Pare risentire il proverbio: “Mamma li turchi…”.

oLTRE IL GIARDIno Focus anche sul Matera Film Festival con il direttore creativo Silvio Giordano

Basilicata, le visioni di Aliandro e Pace

LANCIATO UN MESSAGGI DI PACE UNANIME

Da Potenza a Matera: le celebrazioni per la Giornata dell’Unità nazionale

CRISI IDRICA

Il Comitato spontaneo dei giovani agricoltori tornano a denunciare l’inerzia della Regione: «In Basilicata serve una guida vera»

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CRONACA Evade dai domiciliari a Scanzano Jonico, beccato dai Carabinieri 48enne trovato con una pistola e 315 grammi di cocaina: arrestato

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POTENZA

E-Distribuzione investirà 3 milioni di euro nella modernizzazione della rete elettrica, soddisfatti Telesca, Beneventi e Giuzio

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VIABILITÀ

Conferenza dei servizi per i lavori sulla Fondovalle del Sauro, Pepe: «L’obiettivo è appaltare l’intervento entro l’estate 2026»

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Servizio a pag 6

Il Comitato lucano denuncia l’inerzia della Regione: «L’acqua non è più una risorsa naturale, ma una questione politica»

Crisi idrica, i giovani agricoltori: «In Basilicata serve guida vera»

POTENZA. «Chi non decide è responsabile del risultato». Con queste parole il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani interviene duramente sulla crisi idrica che sta colpendo la regione, denunciando l’assenza di decisioni concrete e di una guida politica capace di affrontare l’emergenza. «Gli invasi sono ai livelli minimi, le imprese agricole hanno fermato le produzioni e Acquedotto Lucano valuta restrizioni per l’uso civile – si legge nella nota –. Non è futuro: è presente». Secondo il Comitato, il vero problema non è la siccità, ma la paralisi delle istituzioni: «Dopo mesi di tavoli e conferenze, la Basilicata non dispone di un piano irriguo emergenziale, di dati ufficiali aggiornati e di una responsabilità unica». Per i giovani agricoltori lucani, questa situazione «non si chiama emergenza climatica, ma emergenza istituzionale». Da qui la richiesta «di nominare subito un commissario straordinario con poteri esecutivi e un cronoprogramma pubblico, e di far dimettere gli organi responsabili della gestione idrica».«Nel privato – sottolineano – quando chi guida non porta risultati, si cam-

bia guida. Nel pubblico dovrebbe valere la stessa regola». Continuare a occupare ruoli senza decidere, per il Comitato, «non è prudenza, ma complicità con il problema».Il comunicato cita anche il film

“La vita va così” di Riccardo Milani, ispirato alla storia del pastore sardo Ovidio Marras, «che difese la propria terra per oltre vent’anni». Un esempio, scrivono i giovani

agricoltori, «che dimostra come anche un singolo possa cambiare il destino di un territorio».«La Basilicata – concludono – sembra invece rassegnata all’idea che “la vita va così”: siccità, promesse, comunicati, attese. Ma la vita non va così: la vita viene portata così da chi ha il potere e sceglie di non usarlo. I lucani meritano rispetto, dati chiari e decisioni immediate».

MARTINO: «LA REGIONE INTERVENGA»

La Uiltec: «Acque del Sud ferma da oltre un anno»

POTENZA. «Le cause dell’emergenza idrica non vanno cercate solo nei cambiamenti climatici e nello scarso invasamento delle dighe. Ci sono responsabilità dirette degli enti che si occupano della governance dell’acqua lucana, a partire da Acque del Sud». Lo dichiara Giuseppe Martino, segretario regionale della Uiltec, commentando la situazione che interessa il sistema idrico regionale. Martino rivolge gli auguri di buon lavoro al nuovo direttore generale di Acquedotto Lucano, Luigi Cerciello Renna, auspicando «una svolta nella riorganizzazione aziendale che da tempo sollecitiamo». Il sindacalista ricorda come i lavoratori «vivano ancora una condizione di incertezza dovuta anche alla mancata approvazione del bilancio», auspicando che ciò «avvenga già nella prossima assemblea».«Da oltre un anno e mezzo – aggiunge – Acque del Sud non è in grado di presentare un piano industriale e continua ad avere relazioni sindacali non corrette. È un passo indietro che riporta alla logica del vecchio Eipli, quando servirebbero invece azioni concrete e una gestione oculata delle risorse».«La Regione – conclude Martino – deve battere un colpo, chiedendo conto dell’operato di Acque del Sud e rivendicando il proprio ruolo di programmazione. La Uiltec, insieme alla Uil nazionale e alla Uil confederale, continuerà a vigilare e a fare la propria parte per tutelare lavoratori e cittadini».

Il segretario di Potenza, Vincenzo Esposito: «Non possiamo permettere che la Basilicata resti in ginocchio per inerzia politica»

La Cgil: «Servono interventi immediati e bandi»

POTENZA. «Con la scarsità di precipitazioni corriamo il rischio imminente che la razionalizzazione dell’uso dell’acqua potabile, che nei prossimi giorni riguarderà i comuni dell’Alto Bradano e la città di Matera, si estenda al resto della provincia di Potenza e al capoluogo di regione. Non possiamo permetterci che la Basilicata resti in ginocchio».Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, che denuncia «ritardi, immobilismo e responsabilità diffuse» nella gestione della crisi idrica. «Se ciò dovesse accadere – sottolinea –non sarebbe solo la conseguenza dei cambiamenti climatici, ma dei ritardi nei lavori di adeguamento sugli invasi lucani. A nulla è servita la nomina del commissario alla crisi idrica,

completamente assente sulla questione, così come a nulla è servito il monito dello scorso anno. È inaccettabile trovarsi punto e a capo».Esposito richiama l’urgenza di «mettere a terra i seicento milioni di euro disponibili tra Pniissi e Pnrr per i lavori di ammodernamento e manutenzione delle dighe lucane e della rete adduttrice». Secondo il segretario della Cgil, «le risorse finanziarie ci sono: bisogna procedere rapidamente con la pubblicazione dei bandi e l’avvio degli appalti, che risultano fermi».Da qui l’appello «alla responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte nella gestione della risorsa idrica, affinché ognuno faccia la propria parte e si proceda alla realizzazione delle opere prescritte dal Servizio nazionale dighe».Esposito chie-

de inoltre ad Acquedotto Lucano di «accelerare sul programma di ripristino delle condutture, per contrastare un fenomeno di dispersione dell’acqua tra i più alti in Italia».Un passaggio specifico è dedicato alla diga Camastra, per la quale la Cgil ribadisce «l’urgenza di portare l’invaso al massimo della sua capienza e di interconnettere le dighe esistenti dopo gli interventi di ammodernamento necessari, evitando l’uso potabile permanente delle acque del fiume Basento, soluzione per noi del tutto inaccettabile».«Servono – conclude Esposito – decisioni chiare, cantieri aperti e una regia regionale all’altezza della sfida. Ogni ritardo ulteriore si traduce in un danno per i cittadini, per l’economia e per il futuro della Basilicata».

Cupparo: «Si chiude una vertenza attesa da anni». FdI: «Segnale di attenzione per chi ha contribuito allo sviluppo industriale»

Ex lavoratori del consorzio Asi, 1,4 milioni per l’accordo su Tfr

POTENZA. La Giunta regionale della Basilicata ha approvato una delibera che consente il pagamento dell’acconto sul trattamento di fine rapporto per 32 ex dipendenti del Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza. L’intervento, proposto dall’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Francesco Cupparo, prevede uno stanziamento complessivo di circa 1,4 milioni di euro.«Si pone fine a una complessa vicenda – ha dichiarato Cupparo – che ha richiesto una lunga serie di passaggi amministrativi e tecnici. Ringrazio gli uffici del Dipartimento per l’impegno e la professionalità dimostrati. Esprimo soddisfazione per aver dato una risposta concreta a lavoratori e sindacati che da tempo attendevano questo risultato». Per l’assessore si tratta di «un segnale importante di attenzione verso chi ha contribuito per anni allo sviluppo del tessuto produttivo lucano e che meritava una risposta all’altezza della propria storia professionale».Apprezzamento per la decisione è giunto anche dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Galella e Maddalena Fazzari, che hanno espresso «piena soddisfazione» per

il provvedimento approvato. «La Regione Basilicata – hanno dichiarato –ha mantenuto un impegno preciso nei confronti dei lavoratori, affrontando con serietà una vertenza che si protraeva da troppo tempo. Il pagamento del Tfr ai dipendenti di Api-Bas non è solo un atto dovuto, ma anche un riconoscimento di valore verso chi ha contribuito alla crescita del settore industriale regionale».Galella e Fazzari hanno inoltre rimarcato che il provvedimento «te-

stimonia la serietà con cui la Giunta guidata dal presidente Vito Bardi affronta le questioni che riguardano i diritti e le aspettative dei lavoratori lucani».«Fratelli d’Italia – hanno concluso – continuerà a sostenere ogni azione utile a tutelare il lavoro, la dignità dei lavoratori e la credibilità delle istituzioni regionali. Questo risultato rappresenta il frutto di un impegno condiviso e della volontà comune di mettere al centro le persone, non le parole».

ALIANDRO: «RISPOSTA AI LAVORATORI»

«Forza Italia soddisfatta per soluzione vertenza»

POTENZA. «Con grande soddisfazione prendo atto che la Giunta regionale della Basilicata ha approvato il provvedimento per il pagamento del trattamento di fine rapporto ai lavoratori di Api-Bas. Un risultato importante che testimonia l’attenzione concreta della Regione verso le giuste aspettative dei lavoratori lucani».Lo dichiara Gianuario Aliandro, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commentando la decisione della Giunta guidata dal presidente Vito Bardi. «Desidero esprimere un sentito ringraziamento all’assessore Francesco Cupparo per l’impegno profuso nella gestione di questa delicata vertenza – aggiunge – e al consigliere Fernando Picerno, che ha seguito con determinazione l’iter di questa pratica».Aliandro sottolinea che «il provvedimento rappresenta un segnale concreto di vicinanza alle famiglie dei lavoratori che attendevano da tempo il riconoscimento di un loro sacrosanto diritto».«Forza Italia – conclude – continuerà a impegnarsi affinché gli impegni presi vengano rispettati e per garantire la tutela dei diritti di tutti i lavoratori lucani».

Le sigle sindacali: «Atto di giustizia dopo anni di attesa. Ora l’impegno deve essere quello di garantire pagamenti rapidi e senza nuovi ritardi»

Uil Fpl e Uiltec: «Sbloccato il Tfr, vittoria dei lavoratori»

POTENZA. Le segreterie regionali della Uil Fpl e della Uiltec esprimono grande soddisfazione per la decisione della Giunta regionale di sbloccare il pagamento dei trattamenti di fine rapporto spettanti ai lavoratori dell’ex Consorzio per lo sviluppo industriale. Un risultato definito «importante e atteso», frutto di un lungo impegno sindacale e di un confronto costante con le istituzioni regionali. La vertenza coinvolge due gruppi di dipendenti: una parte transitata in Apibas, l’Agenzia per l’Innovazione e lo Sviluppo della Pubblica Amministrazione, e un’altra confluita in Acquedotto Lucano. Entrambi i comparti, ricordano i sindacati, «hanno vissuto anni di incertezze e ritardi, ma anche di grande coesione e perseveranza nella difesa dei propri diritti».«Il provvedi-

mento della Giunta – sottolineano le organizzazioni – rappresenta un passo avanti decisivo che restituisce dignità e giustizia a chi ha lavorato con serietà e dedizione nel sistema consortile lucano». Un ringraziamento viene rivolto anche al commissario liquidatore, «che ha dimostrato sensibilità istituzionale e disponibilità al dialogo con le parti sociali, contribuendo in modo determinante alla chiusura di una vertenza annosa».Dopo la delibera, la Uil Fpl e la Uiltec chiedono ad Apibas, soggetto gestore delle risorse, di «procedere tempestivamente ai pagamenti, evitando ulteriori ritardi burocratici». Le sigle garantiscono che «continueranno a vigilare su ogni fase dell’attuazione, affinché il percorso si concluda nel più breve tempo possibile».«Ringraziamo la Giunta regionale, in particolare l’assessore Francesco Cupparo, il Consiglio e il commissario liquidatore per l’impegno dimostrato – dichiarano i segretari regionali Giuseppe Verrastro e Giuseppe Martino – ma la vera soddisfazione

arriverà solo quando tutti i lavoratori, sia quelli di Apibas sia quelli di Acquedotto Lucano, avranno ricevuto il proprio Tfr. Continueremo a seguire la vicenda fino alla completa risoluzione».

Il consigliere della Lega: «Investimento da 5,7 milioni per i nodi strategici un segnale di svolta per i collegamenti in Basilicata»

Trasporti, tre hub di interscambio

Tataranno: «Mobilità sostenibile»

POTENZA. Tre aree di interscambio multimodale sorgeranno a Castel Lagopesole, Metaponto e Sicignano degli Alburni. È quanto stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, che dà avvio alla procedura per la realizzazione di nuove infrastrutture dedicate alla mobilità integrata, con un investimento complessivo di 5,7 milioni di euro.«La decisione della Regione – dichiara il consigliere della Lega Domenico Raffaele Tataranno – rappresenta una tappa importante verso una mobilità più equa e sostenibile. Non è solo una cifra finanziaria, ma una visione di futuro: significa dare alla Basilicata infrastrutture al passo coi tempi e servizi pensati per i cittadini».Secondo Tataranno, l’iniziativa «riconosce la centralità dei territori e restituisce dignità alle aree interne, spesso escluse dai grandi flussi e dalle opportunità». Il progetto dei tre nodi di interscambio – prosegue –«non è solo ferro o asfalto, ma politica nel senso più alto del termine: capacità di rispondere con intelligenza ai bisogni reali delle persone».Un’attenzione particolare è rivolta a Metaponto, nel comune di Bernalda. «Metaponto

è da sempre un crocevia –ricorda Tataranno – lo è stato per Greci e Romani e lo è oggi per la Basilicata moderna. Qui si incontrano i flussi ferroviari e si gioca una parte della sfida per il turismo culturale e balneare. Realizzare un hub moderno e integrato significa valorizzare la vocazione del territorio e rafforzare la mobilità regionale».Il consigliere sottolinea anche l’importanza del metodo: «La concertazione con Rfi, Anas, Comuni e Regione Campania

è un segnale positivo. Le sfide infrastrutturali si vincono solo con alleanze istituzionali forti e visioni condivise».«Ora serve concretezza – conclude Tataranno –. Vigileremo perché il cronoprogramma venga rispettato e le risorse impiegate in modo efficace. Queste aree non devono essere cattedrali nel deserto, ma luoghi vivi, funzionali, al servizio di studenti, lavoratori e viag- giatori. È una questione di civiltà, non solo di trasporto».

BOCHICCHIO: «INFRASTRUTTURA STRATEGICA»

«Anche Castel Lagopesole è coinvolta nel progetto»

POTENZA. Tra i tre nuovi hub di interscambio previsti dalla Regione figura anche Castel Lagopesole. Il consigliere regionale Antonio Bochicchio (Avs-Psi-Lbp) parla di «un investimento che rafforza la rete ferroviaria e stradale e migliora l’accessibilità ai grandi snodi della mobilità europea».L’intervento, spiega Bochicchio, riguarda il secondo lotto dei lavori «a completamento delle opere già avviate» e prevede il potenziamento dei collegamenti con la stazione ferroviaria, le arterie principali e la rete di trasporto locale. «Si tratta – aggiunge – di un passo avanti verso una mobilità più efficiente, sostenibile e integrata».Particolare attenzione, sottolinea, «va riservata ad Avigliano centro, da troppo tempo isolato». Per il consigliere «occorre un collegamento diretto con l’hub di Sarnelli, in raccordo con la Potenza-Melfi e la rete ferroviaria adriatica».«Se l’amministrazione – conclude Bochicchio – sceglierà di puntare sul collegamento Avigliano-Sarnelli, avrà il mio pieno sostegno e quello della comunità».

Il segretario regionale Filt Cgil critica la gestione della mobilità lucana: «Si finanziano altri territori con risorse nostre»

Ditella: «La Basilicata dimenticata dalla sua Regione»

POTENZA. «L’assessore Pepe continua ad annunciare scelte “epocali” e “rivoluzionarie” sulla mobilità, ma di rivoluzionario c’è ben poco». Così Luigi Ditella, segretario generale della Filt Basilicata, che attacca la politica regionale dei trasporti e la definisce «un susseguirsi di operazioni senza visione, lontane dai reali bisogni dei lucani».Ditella denuncia come la Regione, negli ultimi anni, abbia finanziato servizi e opere che interessano principalmente altre regioni. «Dopo i servizi a mercato pagati dalla Basilicata ma operanti in territorio pugliese, dopo i contratti con Trenitalia che finanziano autobus e treni in Puglia, e dopo i proclami del Pd sulla linea ad alta velocità Battipa-

glia–Romagnano, un’opera da 1,8 miliardi di euro interamente in Campania, arriva l’ennesima trovata: l’interscambio gomma–gomma a Sicignano».Il sindacalista sottolinea l’assurdità di un progetto che «riguarda un territorio campano, dunque fuori dalle competenze lucane». E ricorda che i Pums – i Piani urbani della mobilità sostenibile –«prevedevano interscambi gomma–treno per decongestionare il traffico del capoluogo, non a decine di chilometri di distanza».Le aree individuate in passato erano «tre zone a ridosso di Potenza, sulle direttrici di Taranto, Battipaglia e Foggia», ma oggi, osserva Ditella, «ci troviamo con un hub a Lagopesole e un altro a Metaponto, mentre il

nodo strategico del capoluogo resta ignorato».A preoccupare la Filt è anche il modo in cui vengono allocati i fondi pubblici: «Si annunciano 5,7 milioni per tre interscambi e 4 milioni per far viaggiare i tarantini sul Frecciarossa, ma non si trova un solo milione per demolire il pilone del viadotto Tiera e ripristinare il collegamento Potenza–Melfi».Ditella invita l’assessore Pepe «a distinguere tra servizi a mercato, aperti alla concorrenza, e servizi di interesse economico generale soggetti a obblighi e compensazioni». E conclude con tono polemico: «Dopo essersi tanto occupato di pugliesi e campani, forse è il momento che cominci a occuparsi anche dei lucani».

Bardi: «Siamo tra le regioni più sicure d’Italia»

Ildato emerge con chiarezza e autorevolezza dalle analisi pubblicate dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore: la Basilicata si attesta tra le regioni più sicure d’Italia. «Questo risultato – dice il Presidente Vito Bardi –non è solo una statistica positiva. È il riconoscimento tangibile di un modello di civismo diffuso e di una straordinaria coesione sociale che caratterizza la nostra terra. La sicurezza è un pilastro fondamentale per la qualità della vita, l’attrattività e lo sviluppo economico di un territorio».

Bardi esprime il suo sincero apprezzamento a tutte le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, e Polizie Locali), alla Magistratura e alle Prefetture «per la loro dedizione ininterrotta e l’elevata professionalità con cui operano per la tutela del nostro territorio. L’efficace coordinamento tra le istituzioni preposte al controllo e alla prevenzione è la chiave di volta per il mantenimento di questo standard di eccellenza». «Il dato sulla sicurezza –aggiunge il Presidente –rafforza l’immagine di un

territorio lucano ideale per l’insediamento di imprese, lo sviluppo del turismo e la crescita serena delle famiglie. La Basilicata non sarà solo la meta del turismo lento o dell’energia pulita, ma si consolida come il luogo dove il tempo scorre con una tranquillità che in altre regioni è diventata merce rara».

«Siamo una piccola regione, lo sappiamo. Ma la sicurezza non si misura in chilometri quadrati. Si misura in serenità pro-capite. E in quella non ci batte nessuno» conclude il presidente.

Fondovalle del Sauro, Pepe: «Obiettivo appalto dei lavori entro l’estate 2026»

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato l’indizione della conferenza dei servizi decisoria semplificata e accelerata in modalità asincrona per i lavori sulla SS 92 “Strada di fondovalle Sauro” – Corleto Perticara – Laurenzana – Bivio SP Camastra.

Precedentemente, la Direzione Infrastrutture della Regione Basilicata aveva reso nota la disponibilità di un finanziamento di 85 milioni di euro destinati agli interventi prioritari, entrambi situati nel territorio del Comune di Laurenzana: la realizzazione di un nuovo viadotto per l’attraversamento del torrente Serrapotamo (Tratto 2) e la costruzione della variante in galleria in corrispondenza della frana di Laurenzana, lunga circa 400 metri (Tratto 4). Gli appalti saranno gestiti da Anas tramite l’Accordo Quadro già operativo, in modo da velocizzare l’apertura dei cantieri.

Il progetto, approvato dal Mit, riguarda l’intero piano di ammodernamento della SS 92 su un’estensione di circa 25 chilometri e include l’allargamento della carreggiata, la correzione delle curve, il rafforzamento delle banchine e ulteriori inter-

venti per la sicurezza. Per completare i lotti restanti sarà necessario reperire ulteriori fondi, stimati in circa 62,5 milioni di euro.

Riguardo alla conferenza dei servizi, il termine entro il quale le amministrazioni e gli enti coinvolti dovranno trasmettere le proprie determinazioni è fissato per il 27 novembre prossimo. Mentre per i soggetti preposti alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute, la scadenza è fissata per il 12 dicembre prossimo. Si punta ad arrivare al-

l’appalto entro l’estate 2026. Gli 85 milioni di euro del primo stralcio derivano dai fondi delle royalties petrolifere e sono già stati versati ad Anas.

«Quest’opera – spiega il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe. Pertanto – è molto attesa dalle comunità dell’area e riteniamo opportuno comunicare gli step di avanzamento più significativi. Con la conferenza dei servizi si dà formalmente avvio al passaggio procedurale che permette di raccogliere i pareri, le intese, i nulla

osta e le determinazioni richieste dalle amministrazioni coinvolte, con l’obiettivo di giungere rapidamente all’approvazione e all’appaltabilità del progetto esecutivo dell’opera».

L’indizione della conferenza dei servizi in modalità “asincrona” significa che le pubbliche amministrazioni convocate svolgeranno le proprie valutazioni trasmettendo per via telematica, entro i termini prestabiliti, le proprie determinazioni senza necessariamente partecipare a una riunione fisica o simultanea da remoto.

«In questo caso – aggiun-

ge Pepe – non è necessaria la programmazione di riunioni in presenza o in video-conferenza, e le amministrazioni potranno collaborare in modo più snello e telematico. I soggetti interessati sanno entro quando devono esprimersi, contribuendo così a evitare ritardi procedurali. Il territorio attende da anni lo sviluppo infrastrutturale della viabilità. La maturazione degli atti amministrativi, grazie anche alla sensibilità del ministro Salvini verso le esigenze della nostra regione, ci dicono che l’orizzonte dell’intervento si fa sempre più vicino».

Conferenza dei servizi per i lavori sulla Ss 92. Entro metà dicembre dovranno essere comunicati

Cave in Basilicata, allarme Legambiente: nessun canone e zero pianificazione

In Basilicata 53 cave risultano autorizzate senza che la Regione richieda alcun canone di concessione, e l’intero comparto opera in un contesto privo di un Piano per le Attività Estrattive (PRAE). A denunciarlo è Legambiente, che a distanza di quattro anni ha presentato il Report Cave 2025, fotografando la situazione italiana e regionale.In Italia, complici la crisi del settore edilizio e le mutate dinamiche economiche, le cave autorizzate sono calate a 3.378, segnando un -51,3% rispetto al 2008 e un -20,7% rispetto al 2021. Parallelamente, però, i prelievi di sabbia e ghiaia sono aumentati del 18,5%, raggiungendo i 34,6 milioni di metri cubi all’anno.Di fronte a questi dati, Legambiente individua tre priorità per un settore più sostenibile: aumentare il riciclo dei materiali provenienti da demolizioni e costruzioni; introdurre un canone minimo nazionale pari almeno al 20% del valore di mercato; rafforzare la tutela dei territori con l’approvazione obbligatoria e l’aggiornamento dei PRAE, garantendo controlli contro infiltrazioni criminali e il recupero ambientale delle aree estrattive.«Quello delle estrazioni in cava – dichiara Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata – è un settore con forti impatti ambientali ed economici ancora regolato da un decreto del 1927, basato su un approccio datato che trascura le ricadute su polveri, risorsa idrica, suolo, rumore, paesaggio ed ecosistemi naturali».Il quadro normativo nazionale, basato sul Regio Decreto del 1927, non prevede criteri unici per tutto il Paese e manca di monitoraggio centrale. La Basilicata, insieme a Sardegna, Abruzzo, Molise, Calabria, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Bolzano, non dispone di un Piano Cave, lasciando ampia discrezionalità alle autorizza-

zioni regionali.La situazione economica del settore è altrettanto critica: in Basilicata e Sardegna il prelievo di qualsiasi tipo di roccia non comporta entrate per le casse pubbliche.

A livello nazionale, i canoni versati ammontano a 19,4 milioni di euro, una cifra minima rispetto ai circa 350 milioni di euro ricavati dalla vendita dei materiali. Secondo Legambiente, un canone del 20% farebbe salire gli introiti in Basilicata a 368mila euro annui solo per sabbia e ghiaia, con quasi 4 milioni di euro potenzialmente accumulati negli ultimi dieci anni per ripristino ambientale.Il Report rileva inoltre che delle 53 cave autorizzate in Basilicata, circa 40 sono attive, mentre 181 risultano dismesse o abbandonate. L’assenza di un piano strutturato impedisce divieti specifici in aree sensibili come Parchi, Riserve o siti Natura 2000, mentre le sanzioni previ-

ste in caso di violazioni sono ritenute molto basse: al massimo 20mila euro per escavazioni abusive o inosservanza dei progetti approvati.«A dimostra-

zione dell’urgenza di interventi concreti – conclude Lanorte – il Report segnala presunti sistemi di favoritismi tra imprenditori del settore e funzio-

cave autorizzate e dismesse, Piani Cave

nari regionali, volti a eludere i costi di ripristino ambientale, con gravi violazioni delle normative ambientali e paesaggistiche».

laboratorio d’innovazione

La Basilicata si racconta a Ecomondo: la sfida, uno sviluppo davvero sostenibile

Regione Basilicata e SEL –Società Energetica Lucana sono protagoniste alla 28ª edizione di Ecomondo, la più importante rassegna italiana dedicata alla green e circular economy, in programma alla Fiera di Rimini fino al 7 novembre. Sotto il marchio “Ambiente Basilicata”, la Direzione Ambiente, Energia e Tutela del Territorio della Regione presenta il proprio impegno per uno sviluppo sostenibile che sappia valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico lucano.Allo stand SEL – Regione Basilicata (Hall Sud n. 210) viene illustrata la strategia regionale per attrarre investimenti e creare nuove opportunità economiche attraverso politiche energetiche mirate al risparmio, all’efficienza e all’utilizzo ottimale delle risorse, sia convenzionali sia rinnovabili.Uno dei momenti centrali della presenza lucana sarà la tavola rotonda istituzionale “Green Power e Sostenibilità”, in programma il 5 novembre dalle 10 alle 11.30 nella Sala Girasole (Padiglione B7 – Ingresso Est). Parteciperanno il presidente della Regione Vito Bardi, l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica Laura Mongiello, la dirigente dell’Ufficio Energia Rosalia Smaldone, la dirigente dell’Ufficio Compatibilità Ambientale Maria Carmela Bruno e l’amministratore unico di SEL Luigi Modrone.Durante l’incontro verranno illustrati i progetti della Basilicata per la transizione energetica, a partire dal percorso Basilicata Net Zero – Innovazione, Comunità e Sostenibilità, con il quale la Regione punta a diventare un vero e proprio laboratorio di innovazio-

ne ambientale. Al centro anche l’aggiornamento del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR), in linea con gli obiettivi nazionali ed europei del PNIEC e del PPR, per costruire un modello di sviluppo capace di unire crescita economica, tutela del paesaggio e transizione verde.«Essere qui oggi significa confrontarsi con le sfide più grandi del nostro tempo: conciliare lo sviluppo con le esigenze di un mondo più sostenibile» ha dichiarato l’assessore Laura Mongiello, sottolineando il ruolo guida che la Basilicata intende assumere nel panorama nazionale. «La Basilicata, terra ricca di storia, risorse e complessità, non si sottrae a questo dovere. Al contrario, vuole essere in prima linea, dimostrando che la sostenibilità non è un costo, ma l’unica strate-

gia di crescita possibile. Il nostro percorso parte da una visione chiara: Basilicata Net Zero. Non possiamo permetterci la creazione di “cattedrali energetiche” che deturpino il nostro inestimabile patrimonio paesaggistico. Il nostro impegno è trovare un equilibrio rigoroso: promuovere la produzione di “Green Power”, ma in armonia con la tutela del territorio. Il mio desiderio più forte è che la Basilicata venga riconosciuta come la Regione a più alta qualità ambientale e come modello per la riconversione ecologica».A evidenziare il ruolo di SEL è l’amministratore unico Luigi Modrone, che spiega: «Siamo orgogliosi di partecipare alla 28ª edizione di Ecomondo. Lo volevamo fare da anni e questo è stato il momento migliore per presentare SEL a una platea nazio-

nale». Modrone ha illustrato gli investimenti previsti nei prossimi anni: «Siamo una realtà molto attiva nel contesto energetico e ambientale e siamo la struttura pubblica ufficiale che si occuperà dell’efficientamento dei comuni e degli enti pubblici lucani. Attualmente gestiamo 11 parchi fotovoltaici e un impianto idroelettrico, cui presto se ne aggiungerà un altro. Tra i progetti futuri c’è anche l’efficientamento energetico delle scale mobili più lunghe d’Europa, a Potenza».Con la partecipazione a Ecomondo 2025, la Basilicata punta dunque a riaffermare la propria vocazione alla sostenibilità, unendo innovazione tecnologica, valorizzazione del paesaggio e transizione energetica in un’unica visione: una Regione che cresce rispettando l’ambiente.

Alla Fiera di Rimini, Regione Basilicata e SEL presentano Ambiente Basilicata,

ABUSI EDILIZI E adesso grida al complotto e piange per la casa materna. Dimettersi sarebbe dignità

Da Falabella bussano i Carabinieri

Blitz al Municipio e nella casa del primo cittadino di Lagonegro

I M AS SI M O D E L LA PE NN A

Arrivano i carabinieri a Lagonegro. Oggetto dell’accertamento gli abusi edilizi commessi dal Sindaco Falabella e non ancora né demoliti né acquisiti al patrimonio comunale.

I militari dell’Arma, accompagnati dai Carabinieri Forestali nella mattinata di ieri si sono recati prima presso la sede comunale e poi presso gli immobili oggetto di lottizzazione abusiva da parte della famiglia Falabella.

I Carabinieri hanno accertato che l’immobile è ancora in piedi in palese violazione dell’ordinanza di demolizione ma che il Comune guidato dal Sindaco Falabella non avrebbe ancora acquisito al patrimonio pubblico gli immobili di proprietà del Sindaco.

UN’ULTERIORE SANATORIA

A quanto sembra di capire, il Sindaco Falabella avrebbe, nella sua qualità di proprietario degli immobili avrebbe presentato al Comune da lui stesso guidato un’ulteriore richiesta di concessione in sanatoria fondata sul fatto che nel frattempo avrebbe demolito la tettoia (anch’essa abusiva) posizionata sul patio al-

l’ingresso della villa. Un modo come l’altro per eludere l’ordine di demolizione e provare un salvataggio in extremis fondato sulla modifica dello stato dei luoghi. Falabella, infatti, dopo aver subito l’accertamento della lottizzazione abusiva aveva già presentato una richiesta di concessione in sanatoria che era stata rigettata dai tecnici del Comune di Lagonegro, per evitare l’incompatibilità che sarebbe scaturita in caso di ricorso e litispendenza Falabella non ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale rendendo, così, esecutiva l’ordinanza di demolizione.

La parziale e molto limitata modifica dello stato dei fatti consistente nella demolizione della tettoia, Falabella spera di guadagnare tempo con un’ulteriore richiesta sperando di poter salvare la capra della fascia tricolore e il cavolo della fascia tricolore del primo cittadino. Un palese escamotage in elusione della Legge che poco si addice a chi dovrebbe essere consapevole di essere ufficiale di governo e primo garante dell’ordine pubblico e della legalità nel proprio Comune.

L’INTERROGAZIONE DI GASPARRI

La vicenda, dopo la no-

La villa abusiva ancora

La vicenda imbarazza le istituzioni e

Una nuova richiesta di sanatoria datata 30 ottobre 2025, con ID pratica 2491, compare negli uffici del Comune di Lagonegro. Il nome è sempre lo stesso: Falabella Salvatore. E qui sorge la domanda che agita palazzo di città e opinione pubblica: com’è possibile una nuova sanatoria dopo un diniego definitivo e un’ordinanza di demolizione già in scadenza? IL FATTO Il caso, ribattezzato ormai

“la vicenda Zanco”, sta diventando una vera bomba politica. L’ordinanza n. 39 del 1° agosto 2025, firmata proprio a carico del sindaco Falabella, imponeva la demolizione della villa contestata. Un atto esecutivo, previsto dalla normativa edilizia, che — una volta notificato — blocca ogni nuova sanatoria o tentativo di regolarizzazione. Eppure, dal nulla, ecco comparire una nuova istanza di sanatoria. Una mossa che, più che una procedura amministrativa, appare come una sfida frontale alla legge. COSA DICE LA LEGGE L’articolo 36 del DPR

torietà nel territorio regionale, era stata portata alla ribalta nazionale dal Presidente del Gruppo parlamentare di Forza Italia Maurizio Gasparri che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere cosa il Viminale avesse intenzione di fare per la situazione che, a detta del parlamentare, avrebbe evidenti segnali di illegalità.

E’ chiaro, infatti, che il Prefetto di Potenza non può continuare ad essere indifferente a questa situazione. Un Sindaco che cerca i tutti i modi di tutelare un immobile abusivo di sua proprietà per il quale il Comune da lui stesso guidato ha ordinato la demolizione si trova in una situazione, se non giuridica, quanto meno politica di incompatibilità.

LE LACRIME

DI FALABELLA

La reazione a mezzo social del Sindaco Falabella si posiziona sullo schema classico del complottismo con aggiunta di narrazione lacrimosa. «Già all’indomani del voto sono nate pagine anonime ed esponenti politici dell’opposizione hanno colpito in maniera devastante il Sindaco e la Maggioranza, nonché i relativi parenti, con il

chiaro intento di intimidirli, umiliarli, terrorizzarli in modo che mollassero tutto e lasciassero i ruoli ricoperti grazie al voto dei lagonegresi» scrive il gruppo consiliare di maggioranza Lagonegro nel Futuro che ricollega l’interrogazione di Gasparri ad una intimidazione come se un parlamentare fosse tenuto a chiedere il permesso al Sindaco di Lagonegro e alla sua maggioranza per proporre un’interrogazione.

380/2001 parla chiaro:non si può presentare una nuo-

Aggiungendo che «vale la pena ricordare un aspetto, però: il sindaco ha ricevuto in eredità quell’immobile, quando era poco più che un ragazzo, dalla madre purtroppo deceduta prematuramente. È responsabile lui dell’abuso? No. Dobbiamo condannare la madre per aver lasciato un immobile i cui parametri di legittimità saranno valutati dagli organi preposti a tale scopo? La madre non era una grande speculatrice edilizia e non ha edificato immobili per accumulare enormi ricchezze in spregio alla legge, come qualcuno era solito fare in passato anche nelle nostre zone e non era certo riconducibile a Falabella e alla sua maggioranza. La madre di Salvatore Falabella, e dispiace doverne citare il ricordo in circostanze così squallide e vergognose, era una donna che lavorava duramente per crescere suo figlio e lasciargli qualcosa di sicuro, la casa, il rifugio di ogni essere umano, anche quando non poteva esse-

re più lei la sua protezione e il suo rifugio». Sostanzialmente per la maggioranza consiliare e per il Sindaco Falabella non ci si troverebbe davanti ad una lottizzazione abusiva ma ad un accanimento vendicativo che arriva a punire anche i risparmi e i sacrifici che una povera donna avrebbe fatto per lasciare al figlio un “rifugio sicuro”. LA SERIETÁ DELLA MOGLIE DI CESARE Noi non abbiamo nessuna particolare sensibilità verso questa sceneggiata napoletana che, peraltro, non ha neanche la capacità attoriale di Mario Merola ma solo una mediocre regia di provincia. Noi non vogliamo entrare nel merito delle vicende giudiziarie per le quali non abbiamo competenza né sugli obblighi attesi o disattesi dal Sindaco. Di questo si occuperanno altri. Quello che ci piace ricordare è che alla moglie di Cesare non basta essere casta, serve anche apparire tale. In questo senso Falabella non ci sembra avere l’apparenza casta pretesa dalla moglie di Cesare. Nessuno vuole negare il diritto di Falabella di difendere il nido costruito dai sacrifici della madre, chiaramente questo è incompatibile con lo svolgimento di una funzione pubblica che dovrebbe occuparsi di interessi collettivi.

Per adesso, tra una lacrima e un grido di complotto, sono arrivati i Carabinieri. Per il prosieguo vedremo.

D
Falabella

Politica e cultura lucane: le visioni di Aurelio Pace e Gianuario Aliandro

Nell’ultima puntata di Oltre il giardino, il talk di approfondimento di Cronache Tv condotto da Paride Leporace il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Gianuario Aliandro, ha discusso il referendum sulla giustizia. Aliandro, alla sua seconda consiliatura e giovane leader, ha sottolineato l'importanza della riforma, un cavallo di battaglia del compianto Silvio Berlusconi.

«Questa riforma rappresenta un passo fondamentale per garantire maggiore democrazia all'interno della magistratura», ha dichiarato, evidenziando l'impegno del suo partito a sostenere il referendum, che si svolgerà senza quorum. Ciò significa che gli elettori potranno esprimere il loro voto senza la necessità di raggiungere un numero minimo di partecipanti.

Aliandro ha poi affrontato la questione del sorteggio nell'organo di autogoverno dei magistrati, affermando che non si tratta di un'idea nuova, ma di una proposta ben ponderata che coinvolgerà esperti del settore. «I sorteggi non riguarderanno persone comuni, ma individui con esperienza», ha aggiunto, sottolineando la necessità di una riforma che possa rispondere alle esigenze di giustizia dei cittadini.

Nel corso della puntata, ha anche parlato del suo passaggio dalla Lega a Forza Italia, spiegando che le scelte politiche del suo ex partito non rispecchiavano più i suoi ideali. «Forza Italia rappresenta un partito centrista e democratico, capace di garantire stabilità alla regione», ha affermato.

Riguardo alle problematiche locali, il capogruppo ha menzionato la questione dell'acqua, evidenziando le carenze delle infrastrutture idriche in Basilicata. Ha chiesto risorse per migliorare le reti e ha proposto di dragare le dighe per massimizzare la raccolta d'acqua in caso di eventi meteorologici estremi. Aliandro ha anche affrontato il problema della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, sottolineando la necessità di mo-

nitorare le popolazioni per prevenire incidenti stradali e danni alle coltivazioni.

Un altro tema cruciale emerso, è stato quello della sanità. Aliandro ha riconosciuto le difficoltà nel fornire servizi adeguati, soprattutto in un contesto demografico caratterizzato da una popolazione anziana. Ha evidenziato la necessità di attrarre nuovi medici e di migliorare l'assistenza sanitaria sul territorio.

Infine, il capogruppo ha espresso la sua visione per il futuro della Basilicata, puntando sulla creazione di opportunità per i giovani e sul rafforzamento dei servizi nei piccoli co- muni. «È fondamentale garantire che le famiglie restino nei nostri borghi, altrimenti non ci sarà vita», ha concluso.

Rimanendo sempre in politica, il secondo blocco vede la partecipazione di Aurelio Pace, vicecommissario di Azione Basilicata e già consigliere regionale che ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della politica regionale, sottolineando l'importanza della cultura e della programmazione per il futuro della Basilicata.

Pace ha iniziato il suo intervento evidenziando come la politica contemporanea sembri aver perso il contatto con i grandi temi sociali e culturali. «La politica ha smesso di interrogarsi sui grandi temi», ha affermato, citando figure storiche come Aldo Moro e Pasolini, che hanno saputo dare voce alle questioni della loro epoca. Secondo Pace, oggi manca una narrazione che possa rappresentare adeguatamente la Basilicata e le sue sfide.

Riguardo al recente commissariamento del partito di Azione, Pace ha descritto la situazione come un momento di trasformazione. «L'ingresso di Marcello Pittella ha rappresentato una grande generosità politica», ha dichiarato, sottolineando la necessità di costruire un partito che possa realmente rappresentare le esigenze dei territori, in particolare dei piccoli comuni e delle aree interne, spesso dimenticate dalla politica.

Pace ha anche messo in luce l'importanza di un dibattito programmatico all'interno della maggioranza, sottolineando che la Basilicata ha grandi opportunità da cogliere, soprattutto in relazione ai fondi del PNRR. Tuttavia, ha avvertito che senza una programmazione adeguata, la regione rischia di trovarsi in una situazione di stallo.

Toccato anche il tema dell'università di Basilicata, con Pace che ha espresso preoccupazione per il calo delle iscrizioni e la mancanza di attrattività per gli studenti. «Potenza non è mai diventata una città universitaria», ha commentato, evidenziando la necessità di migliorare i servizi per gli studenti e di sviluppare un'infrastruttura adeguata per raggiungere la città. Inoltre, ha denunciato le difficoltà di collegamento con le grandi direttrici di trasporto, sottolineando che un miglioramento delle infrastrutture è essenziale per il futuro della regione. Senza una rete di trasporti efficiente, ha avvertito, la Basilicata rischia di rimanere isolata. Pace ha concluso parlando di Matera, che si prepara a diventare capitale Mediterranea della cultura e del dialogo. Ha sottolineato che questa opportunità deve essere colta non solo come un evento di visibilità, ma come un momento per rilanciare l'immagine della Basilicata a livello internazionale. Nel terzo blocca si cambia argomento e si parla del Matera Film Festival con Silvio Giordano direttore creativo dell’evento. La sesta edizione promette un programma ricco e variegato, con ospiti di fama internazionale e una serie di eventi coinvolgenti. Tra i protagonisti di quest'edizione spiccano nomi illustri come Yoshitaka Amano, maestro dell'animazione, e Terry Gilliam, celebre per il suo lavoro con i Monty Python, che torna per celebrare il 50° anniversario di Monty Python e il Sacro Graal. Giordano ha affermato: «Terry Gilliam è un autore che ha lasciato un segno profondo nel panorama cinematografico e la sua presenza è un grande

onore per noi». Inoltre, il festival rende omaggio a Gabriele Mainetti, con una retrospettiva dedicata ai suoi lavori, tra cui il pluripremiato Freaks Out. Giordano ha sottolineato l'importanza di attrarre un pubblico giovane e diversificato, integrando cinema, fumetti e videogiochi in un approccio "trasmediale". Il Matera Film Festival non è solo un evento di intrattenimento, ma un'opportunità per riflettere su temi sociali e culturali. «Un festival non è intrattenimento solo e basta; deve muovere delle coscienze», ha sottolineato Giordano, evidenziando l'importanza di affron-

tare questioni rilevanti attraverso il linguaggio del cinema.

Tra le novità di quest'edizione, ci saranno incontri formativi con studenti delle scuole locali, che porteranno sul palco le loro opere sul tema del Mediterraneo, in preparazione alla Capitale del Mediterraneo. Giordano ha dichiarato: «Facciamolo raccontare ai ragazzi, è fondamentale capire come vedono loro il mondo». Il festival si svolgerà dal 7 novembre, con un accesso libero per tutti, previa registrazione. «Vogliamo che chiunque possa partecipare e godere di questa esperienza», ha concluso Giordano.

OLTRE IL GIARDINO Focus anche sul Matera Film Festival con il direttore creativo Silvio Giordano
Aliandro a Oltre il giardino
Pace a Oltre il giardino
Giordano a Oltre il giardino

Chiuso il confronto con i sindacati, il Piano 2025-2027 apre la strada a nuove assunzioni tramite

Basilicata, pronte 86 nuove assunzioni: il PTFP arriva in Giunta per l’ok definitivo

Superata l’ultima tappa del percorso tecnico e sindacale, la Regione Basilicata si prepara a sbloccare nuove assunzioni. L’aggiornamento al Piano Triennale del Fabbisogno di Personale (PTFP) per il triennio 2025-2027, strumento cardine per la riorganizzazione e il potenziamento della macchina amministrativa, è infatti pronto per l’approvazione definitiva in Giunta.Il documento, inviato alle organizzazioni sindacali lo scorso 27 ottobre per la prevista fase di confronto di cinque giorni, ha ora completato il suo iter consultivo. «Venerdì scorso è scaduto il termine e la Giunta regionale può procedere all’approvazione nella prima seduta utile» fanno sapere dagli uffici competenti. Un via libera che consentirà di dare attuazione a un imponente programma di ingressi nella pubblica amministrazione lucana, con l’obiettivo di valorizzare le professionalità già selezionate attraverso le graduatorie vigenti.Nel dettaglio,

il Piano 2025 prevede l’utilizzo immediato delle risorse disponibili per potenziare gli organici regionali, in gran parte tramite lo scorrimento delle graduatorie esistenti. Per l’annualità 2025 e per l’Area del Comparto, il reclutamento riguarderà 86 unità di personale.Le tabelle del documento –illustrate nelle pagine 17 e 18, dedicate alla Programmazione delle Assunzioni – descrivono una pianificazione puntuale: 36 unità di Funzionari EQ (Elevata Qualificazione) da assumere tramite la graduatoria per il profilo di Specialista Servizi Giuridici-Amministrativi (SGA); 50 unità di Istruttori, di cui 41 dalla graduatoria Esperti Servizi Amministrativi (ESA) e 9 da quella Esperti Tecnici (ETC), nei limiti del numero di idonei.A queste si aggiungeranno ulteriori procedure dedicate a Funzionari e Operatori Esperti, in un’ottica di progressivo rafforzamento della struttura amministrativa.«L’impazienza della platea e dei sindacati è com-

prensibile – spiegano dagli uffici del personale – ma la Regione ha rispettato ogni passaggio previsto per legge, portando a termine un iter complesso e necessario per garantire la piena legittimità delle assunzioni».Con l’approvazione definitiva del PTFP in Giunta, prevista nelle prossime settimane, la Basilicata si prepara dunque a immettere nuove energie nella macchina regionale, in un contesto in cui l’efficienza amministrativa è la chiave per sostenere la crescita e i servizi ai cittadini.

Siglata la pre-intesa per il CCNL Funzioni Locali 2022-2024: aumenti, nuove tutele e avvio del confronto sul prossimo rinnovo

Rinnovo del contratto per gli enti locali, la UIL FPL Basilicata

esulta: più tutele e aumenti fino all’11% entro

il 2027

La UIL FPL Basilicata accoglie con soddisfazione la firma della pre-intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni Locali 20222024, un traguardo atteso che avrà ricadute significative per i lavoratori e le lavoratrici dei 131 Comuni lucani, della Regione Basilicata, delle Province, delle Camere di Commercio e degli enti strumentali come ARLAB, ALSIA, ATER, ARDSU ed EGRIB.Si tratta, sottolinea il sindacato, di un passaggio cruciale che «riconosce l’impegno quotidiano del personale degli enti locali, presidio essenziale dei servizi pubblici sul territorio, restituendo dignità e valore al lavoro pubblico».Tra i punti salienti dell’accordo, l’impegno della parte datoriale ad avviare da subito la trattativa per il rinnovo 2025-2027, con l’anticipo delle risorse economiche e l’inserimento nella Legge di Bilancio 2026 di un Fondo aggiuntivo di 100 milioni di euro, fortemente richiesto dalla UIL FPL a li-

vello nazionale.Aumenti salariali e novità normativeGrazie al rinnovo, entro il 2026 le retribuzioni cresceranno del 9,38%, mentre dal 1° gennaio 2027 l’incremento complessivo raggiungerà l’11,18%, con arretrati medi superiori ai duemila euro lordi. Ogni ente dovrà inoltre incrementare la parte stabile del fondo per le risorse decentrate, garantendo così una crescita strutturale del salario accessorio e maggiori margini per la contrattazione integrativa.Il nuovo contratto introduce anche importanti innovazioni normative: è stata risolta la questione del festivo infrasettimanale per il personale turnista, prorogata fino al 31 dicembre 2026 la possibilità di progressioni verticali in deroga, e rafforzate le tutele per i lavoratori affetti da gravi patologie.Si amplia inoltre la possibilità di ricorrere al lavoro agile e da remoto in casi di necessità, con il riconoscimento del buono pasto; potenziate anche la formazione continua e le politiche di age management. Previsto,

infine, il patrocinio legale a carico dell’ente per le aggressioni subite dal personale, insieme a una specifica valorizzazione per i dipendenti della Protezione civile e dei servizi tecnici impegnati nell’attuazione del PNRR.Verso il nuovo contrattoLa UIL FPL Basilicata evidenzia l’importanza dell’impegno per il prossimo rinnovo contrattuale, che dovrà riconoscere le specificità del personale senza dirigenza, delle Camere di Commercio, della Protezione civile, dell’Avvocatura e dei Servizi demografici, oltre che valorizzare le professionalità dell’area tecnica e degli uffici stampa. Particolare attenzione sarà riservata al settore educativo e scolastico, in cui oggi operatori con le stesse mansioni risultano inquadrati in aree diverse.«Con questa pre-intesa si apre una fase di rinnovata attenzione verso i lavoratori degli enti locali lucani, che rappresentano la spina dorsale dei servizi pubblici del nostro territorio» dichiara la UIL FPL Basilicata. «È un risultato

importante, frutto di un lavoro sindacale costante e di un confronto serio, che guarda al futuro con l’obiettivo di garantire dignità, valorizzazione professionale e migliori condizioni economiche a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei 131 Comuni, della Regione Basilicata, delle Province e degli enti strumentali».Il sindacato lucano rivolge in-

fine un ringraziamento alla Segretaria Nazionale UIL FPL, Rita Longobardi, per la determinazione con cui ha guidato una trattativa durata oltre diciotto mesi. «Il suo impegno costante è stato decisivo per raggiungere un risultato che rafforza la dignità del lavoro pubblico e restituisce fiducia ai dipendenti degli enti locali».

Cerimonia solenne al Parco di Montereale, Bardi: «La presenza dei giovani sottolinea l’importanza della memoria storica e del futuro»

Festa delle Forze Armate: Potenza rinnova il legame con la tradizione e i valori nazionali

DI F RANCESCO M ENONNA

Il valore dell'unità nazionale, la condivisione dei progetti di pace, il ricordo della fine del primo conflitto mondiale, la pace e il valore forte della costituzione italiana.

Sono stati questi gli ingredienti della Festa delle Forze Armate, celebrata ieri mattina a Potenza presso il Monumento ai Caduti, appena rimesso a nuovo.

L'evento organizzato dalla Prefettura di Potenza ha visto la presenza del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, del Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, del Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, del Presidente dell'Anci di Basilicata, Gerardo Larocca, dell'Onorevole di Fratelli d'Italia, Gianni Rosa, del Questore di Potenza, Raffaele Gargiuolo e dei Vertici dell'Arma dei Carabinieri.

Una cerimonia sobria, solenne che ha inteso ricordare il ruolo delle Forze Armate, che svolgono in Italia la fondamentale funzione di controllo del terrotorio. Il ricordo dei Carabinieri morti a seguito dello scoppio della cascina di Castel D'Azzano e del Poliziotto che ha perso la vita a Torre del Greco, Nel bel mezzo i messaggi letti dal Presidente della Consulta Studentesca di Potenza, Italo Marsico, del Presidente della

Provincia di Potenza, Christian Giordano, del Prefetto, Michele Campanaro, del Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, del Presidente della Regione, Vito Bardi. Prima l'alzabandiera con la deposizione di una corona di fiori sulle rampe del Monumento ai Caduti da parte del Prefetto, poi la consegna sempre da parte del Prefetto di una bandiera alla scuola delle canossiane in segno di riconoscimento per l'impegno e la profonda dedizione al servizio religioso e ecumenico. Nel bel mezzo la presenza dei militari, delle associazioni combattentistiche e d'arma, degli alunni dell'Istituto Coreutico e Musicale Walter Gropius di Potenza.

Una giornata significativa che giunge in un momento particolarmente delicato e reso ancor più complesso dalle dichiarazioni della Portavoce del Governo Russo Maria Zakarova sul crollo avvenuto a Roma che tanto sgomento e sconcerto hanno creato tra l'opinione pubblica e le istituzioni nazionali. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ha così commentato la Festa delle Forze Armate: «Credo che sia un giorno particolare specialmente in un momento storico particolare per il mondo intero. Ci sono due guerre in atto oramai da tanti anni, il sacrificio e l'impegno da parte delle Forze Armate credo che

sia visibile soprattutto per la nostra nazione in modo evidente. È un contributo che viene svolto diturnamente e noi dobbiamo essere tutti quanti consapevoli del momento difficile che stiamo vivendo e dell’importante contributo delle Forze Armate. Oggi però ricordiamo anche il passato, ricordiamo il sacrificio fatto anche a costo della vita per difendere un bene comune come quello della pace. Manifestazioni come questa devono servire da stimolo ai giovani, tanti sono presenti alla cerimonia, perchè sono loro i protagoni- sti del futuro. È chiaro che la storia si fa ricordando il passato ma avendo sempre uno sguardo a quello che è il futuro e a quello che deve tendere a far si che il mondo sia sempre migliore». Il Sindaco di Potenza,

Vincenzo Telesca, ha evidenziato come l’Unità Nazionale «non debba mai essere considerata una conquista scontata, ma il risultato di sacrifici e scelte difficili. Onoriamo questa giornata rendendo omaggio a chi ci ha preceduto, e quei sacrifici e quelle scelte ha compiuto, rinnovando il nostro impegno per la costruzione di un futuro migliore, a nome dell’intera comunità potentina desidero rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che servono il Paese con dedizione, alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine, ai volontari e ai cittadini che ogni giorno contribuiscono, con il loro impegno, alla crescita della nostra Nazione. Viva l’Italia, via l’Unità Nazionale, via le Forze Armate». Il Prefetto Michele Campanaro ha parlato della

festa: «Secondo la nostra carta costituzionale, ogni cittadino ha il sacro dovere alla difesa della Patria e peraltro questo è l'unico articolo della carta in cui il concetto e il principio del dovere è coniugato con quello della sacralità che sta a significare che si coniuga a un principio di carattere giuridico con uno di carattere etico e morale. Questo si vuole sottolineare oggi, ritengo in modo particolare che la difesa della Patria non è soltanto l'affermazione e l'esaltazione di un concetto militare ma l'affermazione di un forte principio etico e di solidarietà attraverso il rispetto delle libertà, delle libertà costituzionali, attraverso la partecipazione attiva alla vita democratica e in questo momento di grandi fragilità del sistema internazionale e degli scenari internazionali il richiamo a questi valori etici credo sia una responsabilità rimessa in capo a tutti. I prefetti sono gli operatori della costituzione e sono gli operatori di pace. La festa che oggi commemoriamo è diventata con il tempo una festa della vittoria, cioè non festa della esaltazione del valore militare in quanto tale ma festa dell'Unità e delle Forze Armate a significare che il fondamento del nostro Paese che nasce appunto dal momento della resistenza dopo il completamento del percorso risorgimentale è quello che si fonda sul riconoscimento del valore delle Forze Armate impegnate per la difesa della pace».

Alcuni momenti della cerimonia
Il sindaco Nicoletti: «Un evento che unisce istituzioni e cittadini nel ricordo dei valori di libertà e giustizia»

Giornata dell’Unità Nazionale a Matera: un riconoscimento al sacrificio e alla dedizione

Si è svolta ieri mattina a Matera la cerimonia per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, evento organizzato dalla Prefettura di Matera in collaborazione con il Comune e le Forze Armate. Questa giornata, istituita per commemorare la fine della Prima Guerra Mondiale e i Caduti di tutte le guerre, rappresenta un momento di profondo rispetto e gratitudine verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la pace e la libertà.

La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, insieme a una rappresentanza di studenti degli istituti scolastici di Matera. L’evento è iniziato con la deposizione di una corona di alloro al cippo di via Lucana, seguita dal concentramento in piazzetta Pascoli, dove le Autorità e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma si sono schierate per il corteo verso piazza Vittorio Veneto.

Il Prefetto di Matera, Cristina Favilli, ha passato in

rassegna lo schieramento composto da rappresentanti delle Forze Armate, della Guardia di Finanza, dei Corpi di Polizia, della Croce Rossa Italiana e dei Vigili del Fuoco. Il protocollo ha previsto la cerimonia dell’alza-bandiera, gli onori ai Caduti e la deposizione della corona d’alloro al Monumento dedicato ai materani caduti durante l’insurrezione contro i nazi-fascisti il 21 settembre 1943. La commemorazione ha proseguito con la lettura dei messaggi del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, a cura delle autorità presenti. Gli interventi sono stati arricchiti dalla voce della rappresentante della Consulta provinciale degli studenti, Sanya Bonelli, e del presidente dell’Amministrazione Provinciale di Matera, Francesco Mancini.

Il sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, ha sottolineato l’importanza della giornata: «Oggi, 4 novembre, celebriamo una data che rappresenta

l’Unità Nazionale e il sacrificio di coloro che hanno servito la Patria. È un momento di gratitudine verso le Forze Armate, presidio di democrazia e sicurezza, che operano anche per la pace nel mondo».

Francesco Mancini ha aggiunto: «Il 4 novembre non è solo una data: è una pietra miliare della nostra storia, un momento di riconoscenza verso chi ha

servito con onore. La pace è un valore fondamentale, e Matera è un esempio di resilienza e coraggio, testimoniando la lotta contro l’oppressione nazifascista».

La cerimonia si è conclusa con la partecipazione di alunni della scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari” e studenti del Liceo Classico di Matera, testimoniando l’importanza di trasmettere i valori di uni-

tà e pace alle nuove generazioni.

Le celebrazioni si chiuderanno alle 17 con la cerimonia dell’ammaina bandiera, coinvolgendo una rappresentanza delle Forze Armate e delle Associazioni combattentistiche e d’arma. Una giornata significativa che ha unito la comunità materana nel ricordo e nell’impegno per un futuro di pace e unità.

UN MOMENTO DI RACCOGLIMENTO PER ONORARE I POLIZIOTTI CHE HANNO SACRIFICATO LA VITA NEL DOVERE

Potenza, la Polizia di Stato onora i suoi caduti

Siè tenuta ieri mattina nella Questura di Potenza la commemorazione dei Caduti della Polizia di Stato, un momento di raccoglimento sobrio ma solenne, per ricordare i poliziotti e le poliziotte che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere.

La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione, da parte del Questore Raffaele Gargiulo, della corona di alloro ai piedi della lapide commemorativa, mentre nel-

l’atrio della Questura riecheggiavano le note del “Silenzio d’Ordinanza”. All’evento commemorativo hanno preso parte, oltre ai familiari dei Caduti, il Viceprefetto Vicario Francesco D’Alessio, le delegazioni delle Sezioni di Potenza e Melfi dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali ed il personale in servizio presso la Questura e gli altri Uffici territoriali della Polizia di Stato.

Durante la benedizione, il Cappellano Don Giuseppe Tarasco ha invitato tutti i presenti ad un momento di preghiera in suffragio di tutti i poliziotti che hanno sacrificato la propria vita “…in difesa dei valori di legalità e giustizia” ed in particolare ha ricordato la Guardia Scelta della P.S. Vito Zaccagnino, l’Assistente Giambattista Rosa, gli Agenti Scelti Alfonso Passannante e Francesco Tammone, tutti della provincia di Potenza.

Un momento della cerimonia

MERCOLEDÌ

Il vicepresidente del Consiglio invita la Regione ad affrontare la questione «per evitare il collasso della medicina territoriale»

Chiorazzo: «Carenza Medici, servono incentivi forti e coraggio politico»

Dopo la denuncia del sindaco di Latronico Fausto De Maria sulla assenza del medico di guardia nella cittadina dell’area sud, il consigliere regionale di Bcc Angelo Chiorazzo ha affermato: «La carenza di medici di guardia e di medicina generale è ormai una vera emergenza. Non si tratta più di episodi isolati ma del segnale evidente di un sistema che non riesce più a garantire la continuità dell’assistenza territoriale».

Il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata invita la Regione ad affrontare con urgenza il tema strutturale della carenza di personale sanitario, «attuando pienamente e con intelligenza l’Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale».

«L’Assessore Latronico e il governo regionale - aggiunge Chiorazzo - devono prevedere incentivi più forti, prendendo esempio da quanto fatto in Campania, dove il nuovo modello di Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) distingue tra aree urbane, sub-urbane e rurali e riconosce ai medici dei piccoli comuni indennità aggiuntive di 1.000 euro mensili. Anche in Basilicata bisogna valorizzare chi sceglie di operare nelle aree interne, adeguando il modello alle peculiarità di un territorio fatto quasi interamente di piccoli centri».

Chiorazzo sottolinea che «la Regione deve saper cogliere anche le esperienze proposte dal basso, come il progetto pilota di AFT dell’area Sud Lauria-Senise-Val d’Agri, avanzato dai medici convenzionati di quell'area. Solo così si potrà uscire dalla logica della medicina di base isolata e sottodimensionata e costruire una rete realmente efficiente e di prossimità». «Il vero limite politico di questa Giunta –prosegue Chiorazzo – è pensare di governare la complessità della sanità lucana limitandosi a recepire direttive nazionali,

senza adattarle, senza sperimentare, senza coraggio. È lo stesso atteggiamento visto sul fronte dei malati di SLA, dove per mesi l’Assessore e il Governo regionale hanno minimizzato i problemi e preferito la propaganda alle soluzioni concrete. Solo dopo la mobilitazione dei pazienti e delle famiglie, accompagnata anche da interrogazioni consiliari, si è ammessa la gravità della situazione e si è corsi ai ripari annunciando nuovi fondi e la revisione dei criteri per gli assegni di cura. Un copione che si ripete spesso, si negano le criticità e si agisce solo quando la tensione sociale diventa insostenibile».

«È un modo di governare - continua Chiorazzo - che non solo genera sfiducia ma aggrava la distanza tra le istituzioni e i cittadini. Nella sanità, la propaganda non cura e non assiste. Servono visione, programmazione e un piano regionale straordinario per la medicina territoriale, che incentivi i medici nei piccoli comuni e restituisca dignità ai servizi essenziali. Senza scelte coraggiose, la Basilicata rischia di restare senza medici di base e senza guardia medica in decine di paesi. Sarebbe un disastro per la salute pubblica e per la coesione stessa delle nostre comunità».

IL
Fp

Cgil:

«Valorizzare i Professionisti della Sanità»

Conla pubblicazione della legge regionale 44 del 29 ottobre, che disciplina la stabilizzazione del personale nelle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, la Fp Cgil sollecita la Regione Basilicata a emanare senza indugi le linee guida necessarie. L'obiettivo è garantire la stabilizzazione di tutti i lavoratori che soddisfano i requisiti, molti dei quali hanno operato in prima linea durante la pandemia.

La Fp Cgil esprime soddisfazione per l'inclusione nella legge di personale già assunto a tempo indeterminato ma con ruoli inferiori, che ha prestato servizio in posizioni superiori. «È fondamentale valorizzare chi ha dimostrato professionalità e competenza», affermano i rappresentanti del sindacato.

Inoltre, si richiede l'assunzione rapida di personale presente nelle graduatorie delle precedenti procedure di stabilizzazione e l'apertura di nuove finestre per figure professionali come fisioterapisti e autisti di ambulanza.

La segreteria della Fp Cgil sottolinea l'importanza dei Piani dei fabbisogni del personale per rispondere alle esigenze dei lucani e migliorare i servizi sanitari. «Accelerare le assunzioni è imprescindibile per garantire un servizio sanitario pubblico efficiente e di qualità», concludono.

MATERA Visite senologiche gratuite e momenti di sensibilizzazione per combattere il tumore al seno

“Nastro Rosa”: la prevenzione per le studentesse

In occasione della Campagna “Nastro Rosa – LILT for Women 25”, l’Unità Operativa Semplice di Oncologia Medica dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM) ripropone il progetto di prevenzione rivolto alle studentesse del quinto anno dei Licei Classico e Artistico di Matera, che prevede una visita senologica gratuita e un momento informativo sulla tecnica dell’autoesame del seno, finalizzata alla prevenzione e alla diagnosi precoce dei tumori della mammella. L’iniziativa, inserita nel Mese internazionale della prevenzione del tumore al seno, viene realizzata da diversi anni nell’ambito del “Service nazionale Progetto Martina – Lions International”, patrocinato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Oncologia Medica, la Senologia Diagnostica, la LILT di Matera, e i Lions Clubs Matera Città dei Sassi e Matera Host. Le visite senologiche si terranno presso l’ambulatorio di Oncologia Medica dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e saranno effettuate da Immacolata Brucoli (Oncologia Me-

dica), Felicetta Baldari e Simona Paolicelli (Senologia Diagnostica), e da Marina Susi, presidente della LILT di Matera.

Il “Progetto Martina”, destinato agli studenti delle scuole secondarie tra i 16 e i 18 anni, prevede inoltre incontri divulgativi presso gli istituti scolastici, organizzati con il supporto di Oncologia Medica e di Nutrizione Clinica. Gli incontri avranno l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione, illustrando i fattori di rischio e le strategie di diagnosi precoce per combattere i tumori attraverso la conoscenza e la consapevolezza.

«La promozione della salute e la prevenzione oncologica sono pilastri fondamentali dell’attività dell’ASM. Progetti come questo, che coinvolgono i giovani e li avvicinano alla cultura della prevenzione, rappresentano un investimento concreto nel futuro. Ringrazio la LILT, i Lions Clubs e i nostri professionisti per l’impegno e la sensibilità con cui ogni anno portano avanti questa iniziativa, che unisce competenza scientifica e attenzione alla persona» ha dichiarato il Direttore Sanitario del-

l’ASM di Matera Andrea Gigliobianco. La parte organizzativa del progetto sarà curata dai referenti dei Lions Clubs Matera Città dei Sassi e Matera Host e dell’AILD (Associazione Italiana Lions per il Diabete), in collaborazione con i dirigenti scolastici, per definire il calendario degli incontri formativi dell’anno scolastico 2025/2026. Le lezioni saranno tenute dagli specialisti: Immacolata Brucoli (Oncologia Medica), Carmela Bagnato e Pietro Losignore (Nutrizione Clinica), e Marina Susi (Presidente LILT). Le visite senologiche si svolgeranno a novembre, il venerdì dalle 15 alle 18 e/o sabato dalle 9 alle 12, a partire dal 7 novembre.

COMMENTO SULLA LEGGE REGIONALE SULLE STABILIZZAZIONI

E-Distribuzione investirà 3 milioni di euro nella modernizzazione della rete elettrica

POTENZA. E-Distribuzione, società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, avvia il Progetto Resilienza Climatica 2025/2026 nella città di Potenza, con l’obiettivo di rafforzare la rete elettrica e renderla sempre più resistente agli eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico.

L’intervento, che prevede un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, rappresenta un passo importante per potenziare l’infrastruttura elettrica cittadina, migliorare la qualità e la continuità del servizio e accompagnare la città verso le sfide della transizione energetica. Il progetto comprende il rinnovo di circa 16 chilometri di cavi interrati di Media Tensione, con un impatto diretto sul miglioramento del servizio per oltre 18.000 utenti. «Un investimento per il futuro - hanno dichiarato

Michele Beneventi, assessore all’Ambiente ed Energia e Francesco Giuzio, assessore alla Viabilità del Comune di Potenza – Grazie a questo progetto, E-Distribuzione punta a ridurre le interruzioni del servizio, incrementare la sicurezza della rete e favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili». L’iniziativa rientra nel più ampio piano nazionale di

resilienza climatica, con interventi mirati alla modernizzazione delle infrastrutture elettriche e all’utilizzo di tecnologie digitali e materiali innovativi per affrontare le nuove sfide ambientali.

«Con questo progetto EDistribuzione conferma il suo impegno a favore della sostenibilità e della sicurezza energetica delle comunità locali. - continuano Giuzio e Beneven-

ti - Potenza sarà tra le prime città del Mezzogiorno a beneficiare di una rete elettrica più moderna, efficiente e pronta per la transizione energetica». «Accogliamo con grande favore questo importante investimento di E-Distribuzione – conclude il Sindaco Vincenzo Telesca –un investimento che rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la nostra città. Gli inter-

venti previsti non solo miglioreranno la qualità e l’affidabilità del servizio elettrico, ma contribuiranno anche a ridurre i disagi legati agli eventi meteorologici estremi e a rendere Potenza più sicura, sostenibile e pronta alle sfide della transizione ecologica. È un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato a beneficio dei cittadini e del territorio».

POTENZA Il segretario della Fit Cisl: «Ottimismo sul futuro dell’impianto strategico per la mobilità del capoluogo»

Colucci: «Scala Mobile Prima, la Regione ha riprogrammato l’impegno di spesa»

Il Segretario Generale della Fit Cisl Sebastiano Colucci: «Ottimismo sul futuro della Scala Mobile Prima: la Regione Basilicata ha riprogrammato l’impegno di spesa nei fondi PSC».

Dopo le interlocuzioni avute nei giorni scorsi con la Regione Basilicata, la Fit-Cisl esprime cauto ottimismo sul futuro della Sca-

la Mobile Prima a Potenza. Il Segretario Generale della FITCISL Basilicata, Sebastiano Colucci, ha dichiarato: «Abbiamo avuto riscontri positivi da parte della Regione Basilicata. L’impegno di spesa relativo alla Scala Mobile Prima è stato riprogrammato nei fondi del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) per un importo di 6,5 milioni con-

sentendo così di guardare con fiducia al completamento dell’intervento. È un segnale importante di attenzione verso un’infrastruttura strategica per la mobilità urbana di Potenza e per la qualità della vita dei cittadini». La FIT-CISL continuerà a monitorare l’iter amministrativo e tecnico affinché le risorse vengano effettivamente utilizzate e i lavori

possano procedere senza ulteriori ritardi. «Ringraziamo la Regione per la disponibilità al confronto e per l’impegno dimostrato — ha aggiunto Colucci — ma restiamo vigili: la Scala Mobile Prima deve tornare rimanere operativa, a beneficio dei lavoratori, degli studenti e dei residenti che ogni giorno la utilizzano».

POTENZA Rinnovo di 16 chilometri di cavi interrati e investimento per la sicurezza energetica. Soddisfatti gli assessori Beneventi e Giuzio e il sindaco Telesca

che confluiranno nel Piano Regolatore Generale. L’Amministrazione: «Un risultato significativo dopo decenni di attesa»

Balvano, il nuovo Regolamento Urbanistico: un passo decisivo per il futuro del territorio

ABalvano sono state presentate le tavole complete del nuovo Regolamento Urbanistico, che confluiranno nel Piano Regolatore Generale. Gli addetti hanno illustrato il regolamento al Sindaco e all’Ufficio Tecnico Comunale, che hanno preso visione del lavoro svolto e si sono detti entusiasti per l’importante obiettivo raggiunto.

Si tratta infatti di un grande traguardo per la comunità: dopo decenni, si è finalmente giunti a un punto concreto e certo.

Nei prossimi giorni è attesa la documentazione finale a cura del geologo; successivamente, il piano sarà trasmesso alla Regione Basilicata e al Dipartimento di Protezione Civile per i passaggi successi-

vi. Per l’Amministrazione si tratta di «Un risultato significativo che segna un

passo avanti fondamentale per il futuro urbanistico del nostro territorio. Desideriamo rivolgere un

sentito ringraziamento per il lavoro svolto e per quello ancora in corso all’architetto Barbara Mariani,

all’ingegnere Gaetana Pacella, al geologo Domenico Laviola e a tutti gli uffici comunali coinvolti».

Dal 21 dicembre il borgo lucano si trasforma in un villaggio natalizio. Novità 2025: il “Palazzo del Natale” e un percorso coperto tra le vie del centro

San Fele si prepara a brillare: torna “Natale a San Fele”

tra luci, arte e magia per grandi e piccoli

Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi delle festività lucane: «Natale a San Fele», la manifestazione che dal 2018 è diventata una tradizione irrinunciabile per residenti e visitatori.Nel borgo lucano, che ambisce al titolo di «Borgo dei Borghi 2026», si respira già aria di festa. Il centro storico, tra i più suggestivi della regione, è pronto a trasformarsi in un incantevole scenario natalizio fatto di luci, musica, arte e calore comunitario.L’edizione 2025 si rinnova nella forma, ma non nello spirito: resta infatti immutata la volontà di offrire un’esperienza autentica, capace di unire la magia del Natale alla valorizzazione delle tradizioni locali. Per evitare i disagi legati al maltempo, gli organizzatori –l’associazione Pro-MUOVERE San Fele – hanno scelto una soluzione al coperto, senza però rinunciare al fascino delle vie del borgo.Il percorso, che si snoderà nel cuore del centro storico, prevede due accessi principali, da Piazza Garibaldi e da Via Costa. Lungo le stradine, i visitatori potranno ammirare mostre d’arte e d’artigianato, assistere alla natività vivente, salire sulla slitta di Babbo Natale e incontrare le sue immancabili renne.Il “Palazzo del Natale” cuore pulsante dell’even-

toLa grande novità di quest’anno è il «Palazzo del Natale», allestito all’interno dello storico edificio dell’ex asilo infantile, oggi sede della Sala Consiliare. Qui prenderanno vita le attrazioni più amate dai bambini: la Casa di Babbo Natale, la Cucina di Mamma Natale, il Covo della Befana Lucana, il Nascondiglio del Grinch e tante altre sorprese pensate per regalare emozioni a tutte le età.Il 21 dicembre, giorno clou della manifestazione, San Fele si vestirà di luci, musica e sorrisi. Le vie del borgo saranno animate da artistici di strada, spettacoli e momenti di intrattenimento, con Babbo Natale, la Befana, il Grinch, Mamma Natale e le simpatiche elfette pronti ad accogliere grandi e piccini per vivere insieme la magia delle feste.Gli organizzatori fanno inoltre sapere che sono aperte le adesioni per stand ed espositori: artigiani, produttori locali e creativi interessati possono candidarsi per partecipare al percorso natalizio, contribuendo così ad arricchire ulteriormente il programma dell’edizione 2025.Con «Natale a San Fele», il borgo lucano si conferma ancora una volta un luogo dove la tradizione incontra la fantasia, regalando a chi lo visita l’emozione autentica di un Natale vissuto tra storia, cultura e comunità.

Illustrate al Comune le tavole complete

MATERA In risposta alle critiche dell’opposizione, il consigliere invita a un impegno costruttivo e meno polemiche

Bigherati: «La città non è in ostaggio, ma rallentata da chi non contribuisce»

«Leggiamo con rammarico le dichiarazioni diffuse dall’opposizione dopo la seduta del Consiglio Comunale di ieri e non possiamo che evidenziare la distanza tra le parole e i fatti» afferma il consigliere comunale Marco Bigherati.

«Chi invoca il dialogo e la collaborazione non può, allo stesso tempo, decidere di non partecipare all’appello e sottrarsi al confronto istituzionale. - prosegue il capogruppo di “Nicoletti Sindaco per Matera Capitale” - La maggioranza ha accolto la richiesta dell’opposizione di inserire tutti gli ordini del giorno e le mozioni, come richiesto nella precedente seduta dal consigliere Cifarelli, proprio per dare spazio al dibattito e dimostrare apertura. Nonostante questo gesto di respon-

sabilità, l’opposizione ha scelto di restare fuori dall’aula, trasformando un’occasione di confronto nell’ennesima polemica politica preconfezionata».

«Il Consiglio Comunale è stato aggiornato al 10 novembre nel pieno rispetto del regolamento e delle istituzioni, non per strategia ma per garantire un clima di lavoro sereno e costruttivo. È paradossale che

chi si assenta sistematicamente dalle sedute parli di “città tenuta in ostaggio”. La verità è che la città viene rallentata solo da chi, invece di contribuire, preferisce la passerella mediatica alla responsabilità amministrativa. La linea del gruppo Nicoletti Sindaco per Matera Capitale resta chiara, meno slogan, più fatti» conclude il consigliere comunale Bigherati.

L’incontro tra Mons. Ambarus e i volontari dell’Associazione celebra l’impegno verso i bisognosi

La Casa di Celeste a Matera: un faro di speranza per le famiglie in difficoltà

L’Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, S.E. Mons. Benoni Ambarus, ha incontrato il Presidente Giuseppe Tralli e i volontari dell’Associazione Vo.Ce. ETS (Volontariato Celeste) presso la Casa di Celeste, a Matera. L’incontro, semplice e partecipato, si è svolto in un clima di emozione e fraternità, offrendo a Mons. Ambarus l’occasione di conoscere la mission e le attività dell’associazione, che dal 2012 gestisce la Casa di Celeste: una struttura che accoglie gratuitamente i familiari dei ricoverati presso l’Ospedale di Matera, nonché quanti devono sottoporsi a terapie o esami in day hospital.

Il Presidente GiuseppeTralli ha rivolto all’Arcivescovo un caloroso benvenuto, ricordando la figlia Costanza Celeste, scomparsa a soli 19 anni dopo una coraggiosa battaglia contro la leucemia. La giovane, simbolo di forza e amore per la vita, continua a ispirare l’opera solidale

che porta il suo nome. Una volontaria, da tredici anni impegnata nell’attività di accoglienza, ha illustrato il funzionamento della Casa: le richieste di accoglienza giungono dal personale sanitario o direttamente dai familiari dei degenti; i volontari attivano subito la rete di solidarietà per garantire ospitalità in giornata. Oltre ai comfort materiali, la struttura offre calore umano, ascolto e condivisione. All’ingresso, una cassetta raccoglie lettere e messaggi di ringraziamento degli ospiti, autentiche testimonianze di affetto e gratitudine.

Mons. Ambarus ha letto ad alta voce alcune di queste lettere. Tra esse, quella di Paolo, un ragazzo di 12 anni di Taranto: «Celeste, ti ringrazio di aver accolto me e mio padre che da tanti mesi non sorride più, ma da quando siamo arrivati a Matera ha ricominciato a sperare. Mi sento felice nella tua casa e non ho più paura».

L’incontro si è concluso con la benedizione dell’Arcivescovo e con la commozione dei volontari, che hanno rinnovato il loro impegno a servizio dei più bisognosi, ringraziando don Ben per la sua vicinanza.

Domani

alle ore 15.00 presso la sala consiliare della Provincia di Matera per la presentazione della guida "Accanto alle mamme e non solo", ed. 2025.

La guida contiene tutte le informazioni relative a: bonus asilo nido, congedi parentali, indennità di maternità e paternità, assegno uni- co universale. È stata inserita anche una scheda sugli esoneri contributivi di cui le aziende possono beneficiare per l’assunzione delle donne. Contiene, inoltre, informazioni relative a: sgravi fiscali connessi alle spese mediche, alle spese per le rette per gli asili nido, alle spese per prodotti per l’infanzia; norme che disciplinano il congedo di maternità e la convalida delle dimissioni della lavoratrice madre; salute e sicurezza delle donne in casa e fuori casa e infortuni domestici.

L’incontro e la presentazione della Guida sono orientati a colmare le lacune informative sul tema delle tutele genitoriali e a fornire uno strumento sulle garanzie e le prestazioni che gli Enti offrono, al fine di agevolare le procedure per ottenerle - per entrambi i genitorinell’ottica della valorizzazione del ruolo sociale della genitorialità da considerare come valore collettivo.

Amoderare l’incontro Ivana Pipponzi consigliera regionale di Parità e presidente del Lions Melfi. Dopo i saluti istituzionali di Francesco Mancini, Presidente della Provincia di Matera; Luigi Manieri, Presidente Zona 20 Distretto 108 Ya e Caterina Cerbino, Presidente Ordine degli Psicologi di Basilicata, interverranno Francesca Lacalamita, Presidente Lions Club Matera Host; Roberto Di Polito, Presidente Lions Club Matera Città dei Sassi e Psicologo-Psicoterapeuta; Giuseppe Palo, Presidente Ordine Assistenti sociali della Regione Basilicata; Benedetta Dito, Direttrice Regionale INPS Basilicata; Mariagrazia Pisani, Capo Ufficio Servizi Dir. ne Reg. le Basilicata Agenzia delle Entrate; Michele Lorusso, Direttore Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera; Lucia Carmen Angiolillo, Direttrice Regionale INAIL Basilicata e Massimo Maria Molinari, Presidente 8^ Circoscrizione Distretto Lions 108 Ya.

I carabinieri lo hanno sorpreso in una zona che non poteva frequentare, sequestrati una pistola e 315 grammi di cocaina

Evade dai domiciliari a Scanzano, 47enne trovato con armi e droga

SCANZANO JONICO. I

Carabinieri della Compagnia di Policoro, nel contesto dei controlli straordinari, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un quarantasettenne, ritenendolo responsabile dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti e di una pistola clandestina con relativo munizionamento. I militari hanno seguito l’uomo, che era alla guida della sua autovettura, notandolo aggirarsi ed armeggiare, con circospezione, nelle vicinanze di alcune abitazioni di Scanzano Jonico, sottoponendolo a controllo. Nella circostanza, hanno accertato che, pur essendo sottoposto alla detenzione domiciliare, era stato autorizzato dell’Autorità Giudiziaria ad allontanarsi, per motivi sanitari, ma non per recarsi nel luogo in cui è stato trovato. Poiché la sua presenza in quella zona non è apparsa giustificata, i carabinieri hanno approfondito le verifiche ed ispezionando quei luoghi, hanno scoperto, in un nascondiglio ubicato nelle immediate vicinanze, circa trecentoquindici grammi di cocaina, materiale per la pesatura e confezionamento

della droga, danaro contante ed una pistola clandestina di piccolo calibro con munizionamento, il tutto a lui riconducibile. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Matera, è stato associato alla Casa Circondariale della Città dei Sassi, luogo

in cui si trova in custodia cautelare, a seguito della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le indagini preliminari. Gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari, e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

TRASPORTO SCOLASTICO NEL CAOS E DISAGI

Il Fermi di Policoro sollecita la Regione

POLICORO. Disagi quotidiani per gli studenti pendolari dell’Istituto “Enrico Fermi” di Policoro a causa dei nuovi orari del Cotrab. La dirigente scolastica Giovanna Tarantino ha chiesto un tavolo tecnico con Regione, Provincia e aziende di trasporto per risolvere i problemi che penalizzano la mobilità studentesca.Nonostante il potenziamento delle corse Scanzano–Policoro–Nova Siri autorizzato lo scorso 9 ottobre, gli orari non coincidono con quelli scolastici: la corsa del mattino arriva con largo anticipo e quella di ritorno parte prima dell’uscita.«Una contraddizione evidente con la natura di un consorzio, che dovrebbe garantire coordinamento ed efficienza» denuncia la dirigente, sottolineando anche la mancanza di bigliettazione integrata tra vettori.Basterebbero pochi minuti di slittamento e la revoca del divieto di carico passeggeri per ristabilire la regolarità del servizio. «L’auspicio –conclude Tarantino – è che prevalga il buon senso, a tutela del diritto allo studio degli studenti lucani».

Simone Pierro presenta la nuova squadra sabato alle 16:30 nella Sala consiliare, con il ministro Casellati e i vertici nazionali

A Policoro debutta la segreteria dei giovani azzurri

POLICORO. Forza Italia Giovani Basilicata presenterà ufficialmente la nuova Segreteria regionale sabato 8 novembre, alle 16:30, nella Sala consiliare di Policoro. L’appuntamento, pensato come momento di confronto con territori e amministratori, vedrà la partecipazione del segretario regionale di Forza Italia Basilicata, ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, del segretario nazionale di Forza Italia Giovani Simone Leoni e di Roberta Taddei, componente della Segreteria nazionale e responsabile dei Rapporti esterni. Leoni sarà in regione anche domenica 9 per ulteriori incontri.Il movimento giovanile lucano, guidato dal segretario regionale Simone Pierro, punta a rafforzare radicamento e progettualità, facendosi interprete delle istanze dei

ragazzi lucani presso le istituzioni regionali e nazionali. Accanto alla Segreteria opereranno i Dipartimenti tematici, tra cui è già attivo il Dipartimento regionale «Cultura e Valori», affidato a Gabriele Piro.La composizione della nuova squadra è stata definita tenendo insieme competenze, continuità e rinnovamento. Vice segretario regionale vicario e coordinatore del Tavolo Esteri è Vito Gabriele Motta; vice segretario regionale è Antonio Cupparo. L’organizzazione è affidata a Domenico Palermo; la comunicazione a Gerardo Sacino; i Dipartimenti a Pasquale Di Cuia; le adesioni a Gianluca Franco; le scuole superiori a Edoardo Maria d’Elia; le iniziative a Filippo Solimando; la tesoreria a Rocco Arno. Per i territori, Michele Nobile è segretario provinciale di Po-

tenza, con Vincenzo Petrocelli vice; Antonella Iacovino è segretaria provinciale di Matera, con Cosimo Stigliano portavoce regionale e vice segretario provinciale. Di diritto entra in Segreteria

anche Roberta Taddei in qualità di responsabile nazionale dei Rapporti esterni.Nel corso della presentazione sono previsti gli interventi dei dirigenti lucani del movimento giovanile, con un confronto su priorità, campagne e iniziative da mettere in campo nei prossimi mesi, anche in raccordo con amministratori e associazioni locali. L’obiettivo, spiegano dal coordinamento, è costruire una presenza capillare nelle scuole, nelle università, nei luoghi della partecipazione, promuovendo occasioni di formazione politica e cittadinanza attiva.«Gli incarichi che ho inteso attribuire, sentiti i dirigenti del partito e del movimento giovanile, rispettano due requisiti fondamentali per noi di Forza Italia: la meritocrazia e la competenza - sottolinea PierroA tutti va il mio ringraziamento».

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