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Dai falsi attentati a se stesso e la compagna, fino al processo per stalking, calunnia e danneggiamento passando per le maestre violente




Adifferenza d’altri che hanno in testa il pregiudizio nella forma più brutta che è quella del sospetto inquisitorio, non abbiamo bersagli scelti nella politica se non per le cose che dice di fare e che invece più semplicemente non fa. Ora bisogna considerare che sull’assessore allo sviluppo economico Francesco Cupparo non abbiamo certo risparmiato ironie, dedicandogli tacchi con migliaia e migliaia di views, ma vivaddio a guardare la furia che sul caso Smart paper gli è arrivata contro l’Ati di Accenture e Data Contact, manco fosse l’edizione aggiornata e forzista dell’Orlando furioso, viene davvero voglia di dirgli bravo perché quando la Regione fa capire che la garanzia dei posti di lavoro, la tenuta salariale e la localizzazione della sede non sono questioni interpretabili al ribasso e né tantomeno negoziabili nel tira e molla allora restituisce alla comunità il senso più bello ed autentico della missione della politica. Eppure a dirla tutta questo scatto di furia e d’onestà intellettuale lo vorremmo anche misurare su Sviluppo Basilicata e la Megale affinché possa verificare i dubbi più che legittimi sollevati da Cronache suFondazionied annessi finanziamenti. Canta Seba Clasher: “Furioso, furiosooo…”

La Basilicata individuata come realtà territoriale con maggiori potenzialità di sviluppo nei settori agritech e food
POTENZA. C’è un’Italia che non si arrende al destino dei piccoli numeri, ma che li trasforma in forza. È quella delle piccole e medie imprese, dei laboratori dove le idee nascono più in fretta dei finanziamenti, e di territori che conservano la voglia di costruire insieme.
Da questa consapevolezza è nato l’incontro di ieri nella sede della Regione Basilicata, promosso dall’onorevole Aldo Mattia, con Fabrizio Macrì, segretario generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Domenico Sacco della segreteria del ministro Urso, il presidente della Regione Vito Bardi, l’assessore Francesco Cupparo, il capo di gabinetto Gianpiero Perri, il presidente della Camera di Commercio di Basilicata Michele Somma e i rappresentanti di Confindustria Giuseppe Carriero e Margherita Perretti.La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha individuato la Basilicata, insieme alle Marche, come territorio del Centro-Sud con maggiori potenzialità di sviluppo, grazie a un tessuto imprenditoriale vivace, basso tasso di criminalità e coesione sociale. Un contesto ideale per costruire

un ponte solido con la Svizzera, centro internazionale di affari e innovazione.«La sperimentazione di un progetto operativo può segnare l’avvio di una collaborazione da formalizzare in un accordo interistituzionale – ha spiegato Macrì –. Puntiamo su agritech e foodtech per favorire export, investimenti e contatti tra startup lucane e partner elvetici».
La Camera di Commercio sarà il contenitore del processo, con la Regione impegnata a definire un protocollo di cooperazione per «fare sistema», coin-
volgendo imprese e istituzioni.«Accogliamo con entusiasmo l’attenzione della Camera di Commercio italo-svizzera – ha detto l’onorevole Mattia –. Non un traguardo, ma l’inizio di un percorso per dare concretezza ai legami economici e culturali fra due realtà che condividono valori di serietà e innovazione».«La Basilicata è pronta a raccogliere la sfida – ha aggiunto il presidente Bardi –. Definiremo priorità e strumenti per far crescere queste sinergie e offrire nuove opportunità ai giovani e alle imprese del territorio».
POTENZA. «Non è solo un incarico di presti- gio. È il promemoria che le vie internazionali della cultura e della creatività passano per la Basilicata». Con queste parole il presidente della Regione, Vito Bardi, si è complimentato con il lucano Raffaele Vitulli per la nomina a presidente di Cr.Eu. – Creativity Europe, il metacluster che riunisce le migliori industrie culturali e creative di dieci Paesi europei: Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Lituania, Romania, Grecia, Bulgaria e Ungheria.«La nomina di Vitulli – ha aggiunto Bardi – non è solo un motivo di orgoglio personale, ma rappresenta un’opportunità strategica per l’intera Basilicata. Il settore delle industrie culturali e creative è un motore di sviluppo, occupazione e coesione sociale. Avere un nostro corregionale in un ruolo apicale a livello europeo ci consente di rafforzare il dialogo tra la Basilicata e le istituzioni dell’Unione europea».L’obiettivo di Cr.Eu è consolidare la cooperazione tra territori e istituzioni Ue, offrendo una piattaforma di confronto e ascolto per un comparto strategico ma spesso frammentato. «Vitulli – ha concluso Bardi – sarà l’antenna ideale per intercettare le esigenze dei territori e promuovere buone pratiche. La sua nomina consolida il ruolo della Basilicata come ponte naturale tra Sud e Europa».

Costituita una Comunità Energetica Rinnovabile: cittadini, imprese e istituzioni insieme per una transizione sostenibile
ALBANO DI LUCANIA. Albano di Lucania compie un passo decisivo verso la sostenibilità ambientale e sociale. Nella giornata di ieri, 27 ottobre, è stata ufficialmente costituita la Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) del paese lucano, durante un incontro pubblico nella sala consiliare del Comune, che ha visto la partecipazione dei soci fondatori, di cittadini e di numerosi stakeholder locali.L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche europee e nazionali per la transizione ecologica, che promuovono la produzione e la condivisione di energia pulita a livello locale. Le Cer, infatti, consentono a enti pubblici, imprese e privati di collaborare per produrre, autoconsumare e scambiare energia da fonti rinnovabili, riducendo i costi e contribuendo alla lotta contro la pover-
tà energetica.«La nascita di questa comunità energetica rappresenta un passo concreto verso un modello di sviluppo più sostenibile e partecipato – ha dichiarato il sindaco Bruno Santamaria –. Non si tratta solo di un progetto tecnico legato all’autoconsumo, ma di un’iniziativa sociale capace di mettere al centro le persone e l’ambiente. Albano dimostra che anche un piccolo Comune può diventare laboratorio di innovazione e coesione, cogliendo le opportunità offerte a livello nazionale e regionale». Il Comune di Albano è infatti beneficiario di un contributo della Regione Basilicata per la promozione e la costituzione di comunità energetiche. All’incontro ha partecipato anche Luigi Emanuele Marsico, presidente del Cluster Energia Basilicata, che ha affiancato l’amministrazione co-

munale sin dalle prime fasi del progetto.«Il supporto al Comune – ha spiegato Marsico – è iniziato due anni fa con un convegno di approfondimento e si è tradotto in un costante lavoro di raccordo tra ricerca, imprese e territori. Il tema delle Cer è al centro della roadmap tecnologica del Cluster, perché rappresenta un’occasione di innovazione e di valore condi-
viso anche per i borghi lucani».Un contributo tecnico è arrivato da Omar Arcieri, esperto di energie rinnovabili della Restart Energy Lab Srl, che ha illustrato i meccanismi di incentivo e i benefici del contributo a fondo perduto del 40% per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici. L’incontro è stato partecipato e vivace: molti cittadini hanno posto domande e manifestato interesse, segno di una crescente consapevolezza sui temi dell’energia condivisa. La firma dell’atto costitutivo tra i soci promotori segna l’inizio di un percorso che proseguirà con gli adempimenti necessari per la piena operatività della Cer. L’associazione resterà aperta a nuovi aderenti, con l’obiettivo di rendere Albano di Lucania un modello di sostenibilità e cooperazione per tutto il territorio regionale.
Dai falsi attentati a se stesso e la compagna, fino al processo per stalking, calunnia e danneggiamento passando per le maestre violente
Finizio, Basilicata24 e la narrazione tossica del mitomane che riga l’auto della sua direttrice
MA S SIM O D E LL A PE NN A
L’attentato a Sigfrido Ranucci ha riaperto in Italia il dibattito sulla libertà di espressione e sul lavoro dei giornalisti.
I messaggi di solidarietà verso il giornalista di report sono stati giustamente tantissimi anche da parte di coloro i quali non amano il suo modo di fare giornalismo.
Resta, però, una differenza sostanziale tra le minacce vere e quelle false con le seconde che minacciano la libertà di stampa anche più degli attentati perché minano la credibilità del lavoro giornalistico.
IL CASO FINZIO
Tutti ricorderanno che nel giugno del 2014 la società civile lucana fu scossa da una denuncia fatta da Giusy Cavallo e Michele Finizio. I responsabili della testata on-line Basilicata 24 chiamarono la Polizia per segnalare che sull’autovettura di quest’ultima erano stati fatti dei segni chiaramente minatori.
A questo si aggiunse un numero indefinito di minacce ricevute da Giusy Cavallo, all’epoca direttore responsabile.
Le denunce penali furono corredate da una lunga serie di editoriali da parte di Finizio e Cavallo che segnalavano la presenza di un sistema Basilicata che voleva farli fuori, parlavano di una mafiosità nella nostra Regione (refrain che ancora oggi ripetono).
La Polizia, dopo aver acquisito le immagini delle telecamere che aveva piazzato nel garage dove si trovava l’auto di Finizio e Cavallo, sospettando che fosse tutta una montatura e aver preso il computer dello stesso Finizio, trovarono elementi sufficienti per ritenere che le croci sull’autovettura e le minacce ai suoi collaboratori erano state fatte dallo stesso Michele Finizio.
Le lacrime di dolore, le grida al complotto, i messaggi di solidarietà presi da parte della politica erano fondati su una menzogna o, meglio, su un architettato progetto finalizzato a costruirsi un’immagine eroica.
All’arrivo dell’avviso di conclusione indagine lo
stesso Finizio iniziò un lavoro comunicativo finalizzato a descrivere anche la Magistratura e la Polizia come parte del sistema che voleva distruggerlo.
QUELL’ARTICOLO
DI LEO AMATO
Indicativo, in tal senso, l’articolo pubblicato dal Quotidiano a firma Leo Amato del 15 Luglio 2014 dove si poteva leggere “più che un attentato alla libertà di stampa quella che tratteggia (Giusy Cavallo) sembra una vera e propria ritorsione per un libro scritto a quattro mani con Finizio su un caso giudiziario di cui proprio la dottoressa Piccininni si è occupata a lungo («Proprio lei che nel libro “Sia fatta ingiustizia” (…) viene accusata di negligenze, superficialità e anomalie»). Sempre assieme ad alcuni agenti della mobile («Qualcuno di loro è citato in quelle pagine, ma di certo non per essere encomiato»). Per questo si spinge a chiedere perché il pm non si sia sentito in obbligo di astenersi («Se qualcuno ha indagato o sta indagando sulle minacce che abbiamo subìto in questi mesi ci faccia sapere come mai inseguirebbe noi e non i veri delinquenti»)”.
Una descrizione alquanto surreale che, come spesso è accaduto nel mondo dei complottisti nostrani, continua a descrivere la Basilicata come luogo di azione di un “sistema malavitoso” e di una “mafiosità” astratta e senza fondamenti concreti e che sembra ripetersi con una certa costanza oggi, come all’ora. E bene fa chi, colpito dalle calunnie del calunniatore per eccellenza, dal mistificatore per antonomasia, non lo degna nemmeno di risposta. Se non nelle aule giudiziarie dove tutto come al solito viene sempre messo in chiaro.
Una descrizione malata che non solo non è conforme alla realtà ma che, troppo spesso, viene raccontata da personaggi in cerca di autore, pronti a citarsi l’un l’altro ad avvalorare ciascuno le tesi dell’altro, a raccontare ciascuno l’altro come eroe anche sorvolando sull’evidenza dei fatti.
Storie che fanno male al-
la nostra Regione, al nostro territorio ma anche alla nostra professione. Il processo per stalking, calunnia e danneggiamento a carico di Finizio è ancora in corso e, quindi, non vogliamo sostituirci ai magistrati. I fatti e le immagini, però, a differenza delle loro fantasie, parlano chiaro anche a prescindere da ogni valutazione penale che non ci compete.
COSA SERIA
Noi crediamo che esista un solco profondo tra il giornalismo di inchiesta di Sigfrido Ranucci e le finte croci e le finte minacce costruite da Finizio e Cavallo (sì, anche lei ci chiediamo se sia vittima, carnefice o tutte e due). Un solco profondo che esiste tra chi racconta fatti veri senza inserire commenti e valutazioni e chi costruisce su ogni cosa un romanzo fatto di mafiosità, sistema e altre cose che servono soltanto a ringalluzzire l’eccitazione di qualche maniaco del complotto.
La credibilità è una cosa seria, una volta persa non può più essere recuperata. La società lucana deve fermarsi un attimo a riflettere su narrazioni distorte che distruggono tutti noi e, soprattutto, non consentono più di distinguere il vero dal falso.
Giornalismo di inchiesta, per esempio, è raccontare tutto sulle maestre che avrebbero fatto violenza sui bambini in un asilo nido a Potenza, del cui Consorzio Finizio è compiacente Presidente e non parla.
Giornalismo di inchiesta è mettere le foto dei fatti e non costruire supposizioni senza elementi. Giornalismo di inchiesta è risalire alle vicende senza perdersi in elucubrazioni non fondate su elementi oggettivi.
Scrive Anna Arendt che “il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto oppure il comunista convinto, ma le persone per le quali non c'è più differenza tra realtà e finzione, tra il vero e il falso”, noi siamo ancora in grado di distinguere il vero attentato che ha subito Ranucci dal finto attentato che si è inventato Finizio.




POTENZA. «È inaccettabile che, ancora una volta, i lavoratori forestali della Basilicata si trovino costretti ad attendere con ansia e incertezza il pagamento dei loro stipendi. A fine ottobre, non solo non sono state ancora liquidate le spettanze di settembre, ma si accumulano ritardi anche per il mese in corso. Una situazione che offende la dignità di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie, e che non può essere ulteriormente tollerata.»
Lo dichiara il consigliere regionale Piero Marrese, che chiede
con forza alla Giunta Regionale di procedere immediatamente al trasferimento dei fondi al Consorzio di Bonifica, così da consentire il celere pagamento non solo degli stipendi arretrati, ma anche delle spettanze maturate nel mese di ottobre.
«I forestali, come tutti i lavoratori che dipendono dalla spesa pubblica regionale – prosegue
Marrese – non possono e non devono pagare le conseguenze degli incresciosi ritardi nell’approvazione dell’assestamento di bilancio, né tantomeno assistere
Diffidato il nuovo raggruppamento
inermi alle continue beghe interne che paralizzano l’ibrida maggioranza di centrodestra. Parliamo di persone che ogni giorno garantiscono la tutela del territorio, la manutenzione ambientale, la prevenzione del dissesto idrogeologico: compiti fondamentali per la sicurezza e il benessere della nostra comunità.»
Marrese conclude sottolineando che «la dignità del lavoro deve venire prima di ogni calcolo politico o di ogni equilibrio di potere.

Accenture-Datacontact dall’avviare assunzioni prima del confronto istituzionale
POTENZA. Una diffida «a proporre ogni tipo di azione unilaterale, compreso l’invio della proposta di assunzione» ai lavoratori interessati dal cambio di appalto. È quanto hanno inviato le segreterie nazionali di Cgil Slc, Fistel Cisl, Uilcom, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Accenture e Datacontact, vincitore della gara per la gestione della commessa Enel al posto della Smart Paper.La vertenza, che coinvolge decine di dipendenti, ruota attorno all’ipotesi di spostamento delle sedi operative da Tito e Sant’Angelo Le Fratte, dove la Smart Paper è storicamente insediata, a Bari e Matera, come previsto dal nuovo raggruppamento. Un passaggio che, secondo le organizzazioni sindacali, rischia di
penalizzare i lavoratori lucani e di indebolire la presenza produttiva sul territorio regionale.L’obiettivo della diffida è bloccare qualsiasi iniziativa autonoma dell’azienda «fino a quando non si saranno svolti tutti gli incontri, anche in sede ministeriale, necessari a individuare una soluzione condivisa alle questioni aperte». I sindacati intendono così tutelare la continuità occupazionale e i diritti economici dei dipendenti, in attesa che il confronto istituzionale chiarisca modalità e condizioni del passaggio di gestione.Anche la Regione Basilicata sta seguendo da vicino la vicenda, con l’intento di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e di favorire una mediazione che salvaguardi il radicamento delle attività in regione.Tra i punti più delicati al

centro del tavolo di confronto figurano il numero dei lavoratori effettivamente coinvolti nel cambio di appalto, le tutele contrattuali e salariali, nonché la richiesta di mantenere almeno una sede operativa a Potenza.Le organizzazio-
ni sindacali ribadiscono la necessità che la transizione avvenga nel pieno rispetto delle norme e del dialogo tra le parti, evitando decisioni unilaterali che possano compromettere la stabilità occupazionale e la dignità dei lavoratori.
Verri e Araneo (M5S) chiedono alla Giunta regionale di attivarsi per salari dignitosi ai lavoratori del servizio negli ospedali lucani
POTENZA. Che in Basilicata il tema del lavoro sia all’ordine del giorno lo dimostrano le numerose vertenze che animano quotidianamente le cronache e l’agenda politica: da Stellantis a Smart Paper, fino alle piccole e medie imprese che lottano per sopravvivere alle crisi di mercato. In questo contesto, si aggiunge ora l’emergenza salariale che riguarda i lavoratori del servizio antincendio a supporto delle strutture ospedaliere di Matera e Potenza.Questi operatori percepiscono una retribuzione media lorda di 7,45 euro l’ora, poco più di 6 euro netti. Una cifra prevista dal Contratto collettivo nazionale del settore «Sorveglianza
antincendio», stipulato nel 2009 e mai aggiornato, nonostante l’aumento dei costi della vita.Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Viviana Verri e Alessia Araneo, dopo aver ascoltato in Seconda Commissione il grido d’allarme di questi lavoratori, hanno depositato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi «in ogni sede utile, politica o istituzionale, affinché si apra un percorso di revisione del contratto nazionale e venga riconosciuto un salario dignitoso».«Sappiamo – spiegano le esponenti M5S – che i servizi in appalto devono applicare i contratti di categoria, ma la politica non può


restare indifferente davanti a una situazione che umilia il lavoro e la dignità delle persone».Le consigliere ricordano inoltre che a livello nazionale il Movimento 5 Stelle, insieme al Partito Democratico e ad Alleanza Verdi e Sinistra, ha proposto una legge sul salario minimo garantito a 9 euro l’ora, respinta dal governo Melo-
ni. «La norma alternativa approvata – osservano – si limita a stabilire che la retribuzione minima venga determinata in base ai contratti collettivi più rappresentativi, ma questo non basta a tutelare chi lavora con salari troppo bassi».Verri e Araneo ricordano infine che anche in Basilicata è stata presentata una mozione per introdurre il salario minimo in tutti i contratti d’appalto regionali. «Purtroppo – concludono – la proposta giace ancora nei cassetti del Consiglio, mentre centinaia di lavoratori attendono che venga garantito il diritto, sancito dall’articolo 36 della Costituzione, a un’esistenza libera e dignitosa».
Documento necessario dpo la decisione di Poste di spegnere di notte i postamat. Approvati a maggioranza i rendiconti di Alsia, Arlab e Bilancio previsione Egrib
Il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione per la tutela del diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della Basilicata, individuando Uffici Postali e gli sportelli Postamat quali siti sensibili da proteggere
La seduta si è svolta ieri, presieduta inizialmente da Marcello Pittella e successivamente da Maddalena Fazzari. Dopo un ampio dibattito in Aula e una sintesi delle posizioni politiche espresse, su richiesta del consigliere Morea di anticipare la discussione e la votazione, il Consiglio ha esaminato la mozione “Tutela del diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della Basilicata e richiesta di revisione della sospensione notturna degli sportelli Postamat” (a firma Morea-Lacorazza), elaborando un nuovo testo condiviso da tutti i consiglieri regionali.
Al dibattito, prima della votazione, sono intervenuti i consiglieri Morea, Napoli, Lacorazza, Bochicchio, Polese, Araneo, Fanelli, Verri, Cifarelli, Marrese, Tataranno e Casino. Con la mozione, il Consiglio regionale della Basilicata impegna il Presidente e la Giunta regionale: ad individuare gli Uffici Postali e gli spor-

telli Postamat quali siti sensibili da proteggere; a richiedere l'utilizzo delle tecnologie di prevenzione e videosorveglianza e alle interforze nelle aree esposte a pericolo; a promuovere un Tavolo permanente Regione - PrefettureForze dell'Ordine - Anci Basilicata - Poste Italiane S.p.A. - Comuni interessati, con il compito di mappare i siti a rischio e definire piani di sicurezza mirati per ciascun territorio, monitorare trimestralmente gli eventi e l'efficacia delle misure adottate e condividere linee guida operative regionali per la messa in sicurezza degli sportelli, evitando chiusure generalizzate.
Con il documento si sollecita il «Presidente e Giunta regionale: a chiedere a Poste Italiane S.p.A. la revoca o, dove già disposta, la non applicazione della
sospensione notturna degli sportelli Postamat nei Comuni lucani, sostituendola con misure proporzionate e selettive di sicurezza, da adottare in raccordo con Prefetture e Forze dell'Ordine e in coerenza con le vigenti norme di legge; a istituire un bando regionale destinato ai Comuni, con priorità per aree interne e piccoli centri, per il cofinanziamento di interventi di sicurezza urbana integrata in prossimità di Uffici Postali e Postamat, favorendo la cumulabilità con risorse nazionali e comunitarie e prevedendo premialità per progetti presentati in forma associata; a sottoscrivere Protocolli di legalità e Patti per la sicurezza urbana con le Prefetture, finalizzati alla tutela dei presidi postali e finanziari e alla salvaguardia della continuità del servizio pubbli-
co nei centri lucani». Richiesto inoltre che si «rappresenti al Governo, nell'ambito del leale coordinamento istituzionale, l'opportunità di adottare indirizzi nazionali rivolti alle società, sempre basati su valutazioni di rischio e che non si traducano in disservizi strutturali per i cittadini lucani; si riferisca alle Commissioni consiliari competenti, con cadenza semestrale, sugli esiti del Tavolo permanente, sull'andamento del bando e sull'effettiva riduzione degli episodi delittuosi e dei disservizi; si trasmetta la mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze, ai Prefetti di Potenza e Matera, ad ANCI Basilicata e a Poste Italiane S.p.A».
SÌ DA AULA A RENDICONTI ALSIA, ARLAB E BILANCIO PREVISIONE EGRIB Sì dall’Aula, a maggioranza, al Disegno di legge n. 51/2025 – “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027 dell’Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche della Basilicata (EGRIB)”
– D.G.R. n. 554 del 30 settembre 2025. Il concorso regionale alle spese di funzionamento dell’EGRIB è stabilito in 1.000.000 di euro per ciascuno degli
esercizi 2025, 2026 e 2027. Si sono espressi favorevolmente i consiglieri regionali Tataranno, Aliandro, Casino, Fanelli, Fazzari, Galella, Morea, Napoli, Picerno, Polese. Contrari, invece, i consiglieri Araneo, Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza, Marrese, Vizziello
Passa sempre a maggioranza, con i voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Casino, Fanelli, Fazzari, Galella, Morea, Napoli, Picerno, Polese, contrari Araneo, Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza, Marrese, Vizziello, anche il Disegno di legge n. 52/2025 riguardante il Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2024 dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura – ALSIA. Controllo ai sensi della L.R. n. 11/2006. Infine, approvato, maggioranza, con i voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Casino, Fanelli, Fazzari, Galella, Morea, Napoli, Picerno, Polese, astenuti Araneo, Cifarelli, Lacorazza, Marrese, Vizziello anche il Disegno di legge n. 53/2025 relativo al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024 dell’Agenzia Regionale per il Lavoro e l'Apprendimento Basilicata –ARLAB.

La replica di Pittella a Gianni Rosa: «Posso permettermi di dire che i dipartimenti di Agricoltura e Sanità peccano nella comunicazione»
D I F R A N C ES C O ME N ON N A
Una nuova sede, l'obiettivo di diventare partito pivotale in vista delle prossime elezioni, tanto impegno e una mission costante al servizio del territorio. Sono state queste le chiavi di lettura dell'inaugurazione della nuova sede di Azione, svoltasi ieri pomeriggio in via Isca del Pioppo a Potenza.
Aderenti, simpatizzanti e appassionati di politica si sono radunati intorno al leader e commissario regionale Marcello Pittella per discutere e mettere sul tavolo proposte operative all'insegna del dialogo, della condivisione e della concertazione politica. Diventare attefici di una decisa azione politica all'interno del quadro regionale.
Presenti il Consigliere provinciale Concetta Sarlo della Provincia di Matera e Giuseppe Fittipaldi della Provincia di Potenza. Una serata bagnata dalla nomina a segretario cittadino di Potenza di Piero Calò, apparso visibilmente emozionato.
L’agenda politica, nuovi meccanismi di lavoro sui territori, programmi e una crescita nella presenza del partito sul territorio con adesioni costanti da parte di una nutrita delegazione di dirigenti politici anche sindaci di vari centri della Basilicata che hanno messo il partito nelle condizioni di aprire la sede regionale e nel prossimo futuro anche quelle provinciali di Matera per dare vita e forma alle strategie del partito.
L'organizzazione strutturata in primis, un partito giovane rispetto all'inizio dell'avventura politica e dunque per Azione c'è la conferma di due segretari provinciali, Ivana Grillo su Potenza e Vincenzo Ligorio su Matera e con loro insieme al capo gruppo in sede al Consiglio Regionale, Nicola Morea e al vice segretario regionale, Aurelio Pace di dare vita e forma alla nuova mission e alla rappreesentanza del partito sui terrotori provinciali che ponga le basi per due presidenze provinciali a Potenza e Matera.
Una mission importante,

quella di Azione che punta sulla base, sulle logiche interne per crescere nei consensi, nelle adesioni, nell'impegno e nel percorso politico sia nazionale che regionale facendo leva sul progetto legato al nuovo congresso, sulle forze in campo e sull'entusiasmo per affrontare le nuove sfide future. Marcello Pittella ha auspicato lo svolgimento delle prossime elezioni politiche sei mesi prima del mandato nazionale. Una bella scommessa, una mission capace di dare slancio e sostanza al partito che in Italia fa capo a Carlo Calenda che ha seguito le tappe salienti di questo percorso regionale condividendo l'azione messa in campo da Marcello Pitella con il dichiarato intento di rafforzare il tesseramento, il nuovo congresso che vedrà Azione protagonista di una fase che fa della continutà e della programmazione un punto di forza costante per dare sostanza alle istanze del patito. La folta platea di iscritti ha applaudito l'intervento di Marcello Pittella.
Prima della presentazione della sede il Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata e Segretario Regionale di Azione, Marcello Pittella ha risposto alle domande anche relative alle ultime dichiarazioni fornite da Gianni Rosa in merito alla posizione di due assessori con una paventata verifica di governo: «Io penso di poter sottolineare quando qualcosa va bene o magari stenta a decollare. Mi sono permesso di sottolineare che il dipartimento Agricoltura insieme quello della Sanità scontano



qualche difficoltà. Più di qualche difficoltà innanzitutto di comunicazione. Io penso che la provocazione di Gianni Rosa, sveli o veli anche un suo recondito desiderio ma ovviamente Gianni Rosa è un giocherellone e a noi piace così rendere frizzante anche la politica. La nuova sede? Noi abbiamo fatto un balzo in avanti perché in ogni comune, in ogni area sia-
mo molto presenti anche ben radicati. C'è una classe dirigente che a vario titolo sta aderendo e noi abbiamo bisogno di dare una strutturazione al partito, una nostra organizzazione in attesa del congresso per prepararci in maniera forte alle prossime scadenze non solo elettorali ma soprattutto programmatiche. Questa Regione ha bisogno del contributo io vor-
rei dire autorevole sicuramente da teste pensanti che Azione porta avanti. Questo resta il nostro obiettivo». Da Azione, dal Segretario Regionale Marcello Pittella parte una sfida importante per il futuro del partito e per la leadership che Azione stessa può esercitare nel segno della continuità e della programmazione territoriale.

OLTRE IL GIARDINO Ospiti
il consigliere comunale Iudicello e il membro del Comitato per la piscina Motta, il sindaco
Nell’ultima puntata di Oltre il giardino, il talk di approfondimento di Cronache Tv condotto da Paride Leporace, si è discusso di un argomento che tiene banco tra l’opinione pubblica da diverso tempo: la realizzazione della piscina olimpionica a Potenza. Gli ospiti in studio sono il consigliere comunale di Bcc Giampiero Iudicello e Giovanni Motta membro attivo del Comitato per la realizzazione della piscina olimpionica. Iudicello ha sottolineato l'importanza di non perdere il finanziamento già ottenuto per la realizzazione della struttura, ereditato dall'amministrazione Guarente. Tuttavia, ha espresso preoccupazioni riguardo alla localizzazione proposta dalla precedente amministrazione, chiedendo un riesame della posizione per garantire una scelta più congrua dal punto di vista tecnico e urbanistico. In particolare, l’amministrazione ha richiesto alla Regione Basilicata di considerare l’area Ex Cip Zoo come nuova area di localizzazione per il progetto. Durante il dibattito, sono emerse diverse criticità legate alla proposta attuale di localizzazione in Via Appia. Iudicello ha citato una relazione di uno studio di ingegneria che suggerisce una localizzazione alternativa, evidenziando i problemi di viabilità e i costi elevati associati alla realizzazione della piscina in quella zona. «La relazione stima la spesa quasi nel doppio del finanziamento previsto», ha affermato, sottolineando l'urgenza di una decisione chiara e condivisa da parte delle istituzioni.
La parola passa a Motta: «C’è uno studio di fattibilità tecnico economico, approvato e finanziato in una location che è quella di Via Appia. Dopodiché, io sono pronto affinché si possa mettersi intorno a un tavolo e capire quali sono i punti di forza e quali sono le criticità su quella location» . E in riferimento alla relazione dello studio di ingegneria commissionata dal sindaco Telesca afferma: «È un suggerimento quello di privilegiare una localizzazione al-
ternativa più consona ad ospitare una struttura di importanza metropolitana” e non un obbligo». Entrambi gli ospiti hanno concordato sull'importanza di dotare Potenza di una piscina olimpionica, non solo per il potenziamento delle infrastrutture sportive ma anche per attrarre eventi e investimenti nella regione. Motta ha evidenziato che, se Potenza è la capitale dei giovani nel 2024, è fondamentale avere strutture adeguate per supportare lo sport giovanile.
Il dibattito ha messo in luce la necessità di una visione politica condivisa e responsabile.
Il prossimo passo prevede un incontro con il ministro Abodi per discutere la questione della piscina olimpionica e valutare le possibilità di finanziamento e realizzazione. Entrambi hanno espresso fiducia nel fatto che, unendo le forze, sia possibile portare avanti questo progetto vitale per la comunità. È sempre lo sport, il tema del secondo blocco del programma con ospite il sindaco di Tito, Fabio Laurino che ha condiviso le sue riflessioni sulla recente sconfitta nella competizione di Capitale Italiana del Libro, ma ha anche messo in luce l'importante riconoscimento di Tito come Comune Europeo dello Sport per il 2028. Un’occasione per riflettere sul futuro culturale e sportivo della comunità.
Il sindaco ha espresso la sua delusione per il risultato della competizione, in cui Tito è arrivato nuovamente tra le finaliste, ma non è riuscita a conquistare il titolo, andato a Pistoia. «Siamo stati premiati per il nostro dossier di candidatura, ma Pistoia investe nel settore culturale da oltre vent'anni», ha spiegato Laurino, sottolineando l'importanza della cultura del libro e dell'educazione alla lettura. Tuttavia, il sindaco ha mostrato fiducia nel futuro, affermando che «la prossima volta andrà meglio». Nonostante la delusione, Laurino ha evidenziato come Tito stia continuando a investire in politiche culturali e sportive. L'amministrazione ha lavorato per
migliorare le infrastrutture sportive, inclusi il potenziamento del centro sportivo e la realizzazione di nuove strutture all'aperto. Questi sforzi sono parte di un progetto più ampio che mira a promuovere il benessere psicofisico attraverso lo sport, un valore recentemente inserito nella carta costituzionale. Guardando al futuro, il primo cittadino ha delineato il programma di iniziative che accompagnerà Tito nel suo ruolo di Comune Europeo dello Sport. L'idea è quella di riprendere format già sperimentati, come eventi sportivi e culturali che coinvolgano la comunità e le scuole. «Vogliamo estendere la rete di collaborazione a tutti i comuni della Basilicata», ha affermato, sottolineando l'importanza di un approccio collettivo. Un aspetto cruciale per il successo di queste iniziative è il supporto economico. Sebbene il titolo di Comune Europeo dello Sport non preveda finanziamenti diretti, Laurino ha espresso la speranza che la Regione Basilicata possa contribuire agli investimenti necessari. «Questo titolo deve essere visto come un'opportunità per l'intera regione», ha sottolineato, auspicando un cambio di visione nelle politiche sportive regionali. Oltre ai temi culturali e sportivi, il sindaco ha affrontato anche la problematica occupazionale legata all'azienda Smart Paper, presente sul territorio. Laurino ha partecipato a un tavolo di confronto con l'assessore Cupparo, esprimendo preoccupazione per la rigidità dell'azienda subentrante e per la mancanza di chiarezza sui contratti e i livelli occupazionali. L’ultimo quadro ha come ospite il noto scrittore e intellettuale Paolo Albano che è tornato a discutere del suo ultimo libro, “Uno sguardo di cielo”, un'opera che, pur essendo pubblicata da un paio d'anni, continua a suscitare dibattiti e riflessioni. Con le sue 260 pagine, Albano esplora tematiche profonde e complesse, invitando i lettori a un viaggio di scoperta. Albano ha parlato del concetto di utopia, descriven-




dolo non come un "non luogo", ma come un obiettivo possibile, anche se irraggiungibile. «L'utopia è importante per dare una misura alla nostra esistenza», ha affermato, sottolineando che il sogno e la realtà devono coesistere. Questa visione lo ha guidato nella sua carriera e nelle sue iniziative culturali, come la "Notte Bianca", che celebra la cultura e l'arte a Potenza. Enfatizzata l'importanza della cultura e della pubblica amministrazione nel promuovere lo sviluppo delle aree interne. «Il territorio è il risultato delle sue storie e delle sue radici», ha spiegato, eviden-
ziando come la cultura possa fungere da leva per il progresso. Il libro di Albano invita a riflettere su come la cultura possa contribuire a un benessere collettivo, superando la mera crescita economica. In chiusura, Albano ha condiviso un momento toccante che ha vissuto recentemente, incontrando un giovane studente di economia che desidera tornare in Basilicata dopo gli studi. Questo incontro ha rappresentato un simbolo di speranza e di possibilità per il futuro della regione. «Dobbiamo continuare a investire sulle positività di questa straordinaria regione», ha concluso.

Nella giornata di ieri, il Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Francesco Greco, ha fatto tappa a Matera per una visita al Comando Provinciale. Dopo gli onori di rito, è stato accolto dal Comandante Regionale Basilicata, Gen. B. Roberto Pennoni, e dal Comandante Provinciale di Matera, Col. Roberto Maniscalco, con i quali ha effettuato un primo punto sulla situazione operativa e logistica dei reparti in sede e di quelli dislocati nella provincia.
Il Generale Greco ha poi incontrato una rappresentanza di militari in servizio, i delegati locali delle associazioni sindacali e della Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, ai quali ha rivolto parole di apprezzamento per l’impegno quotidiano. «Il Corpo svolge un ruolo fondamentale –ha sottolineato – contrastando trasversalmente i fenomeni illegali che ostacolano la crescita e il libero funzionamento del mer-
cato, riducendo l’evasione fiscale, favorendo la leale concorrenza tra le imprese e garantendo il corretto impiego delle risorse pubbliche. In particolare, il nostro impegno è rivolto a evitare che i finanziamenti del PNRR possano essere intercettati da organizzazioni criminali».
A seguire, il Generale ha incontrato le principali autorità civili e militari del capoluogo lucano, tra cui il Sindaco Antonio Nicoletti, il Vice Prefetto Vicario Reggente Francesco Papagni, il Questore Emma Ivagnes, il Presidente del Tribunale Riccardo Greco, il Procuratore della Repubblica Alessio Coccioli, il Comandante Provinciale Interinale dei Carabinieri Ten. Col. Pasquale Carnevale, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Ing. Amalia Tedeschi e il Comandante della Polizia Municipale dott. Paolo Milillo.«Ringrazio tutte le autorità presenti per l’attenzione che riservano al Corpo – ha dichiarato il Generale Greco – e confermo la piena disponibilità a ogni forma di colla-

borazione».Momento particolarmente significativo della visita è stata la cerimonia di deposizione di una corona d’alloro presso il monumento dedicato ai finanzieri caduti nell’adempimento del dovere, con un omaggio speciale al Finanziere Vincenzo Rutigliano, medaglia di bronzo al valor militare, caduto eroicamente durante l’insurrezione della città di Matera contro il nazi-fascismo il 21 settembre 1943.




cambio di rotta: «Tuteliamo la vita e la dignità dei lavoratori»

La tragedia di Scanzano Jonico, in cui quattro braccianti agricoli hanno perso la vita, «impone alla Basilicata una risposta immediata, concreta e condivisa. Non bastano più parole di cordoglio o proclami di circostanza: è tempo di una riforma strutturale che metta al centro la vita, la dignità e la sicurezza del lavoro» afferma Tortorelli segretario della Uil Basilicata.
«Per questo la UIL Basilicata, da anni impegnata nella campagna Zero Morti sul Lavoro, chiede l’avvio immediato di un per-
corso legislativo per l’approvazione di una Legge Regionale sulla Sicurezza sul Lavoro, costruita insieme al mondo delle imprese, delle istituzioni e delle parti sociali»continua il segretario.
«Chiediamo alla Regione di aprire subito un tavolo permanente per scrivere insieme questa legge — dichiara Vincenzo Tortorelli —. Non si tratta solo di aumentare i controlli, ma di creare una cultura condivisa della sicurezza, dove istituzioni, imprese e lavoratori siano parte dello stesso patto di respon- sabilità. È il momento di
unire le forze e di trasformare il dolore in cambiamento»
La proposta della Uil Basilicata individua alcune priorità strategiche: potenziamento dei controlli e della vigilanza nei cantieri, nei campi e nei luoghi di lavoro; garanzia di trasporti sicuri e tracciabili per i lavoratori stagionali; istituzione di un Osservatorio Regionale Permanente su infortuni, caporalato e lavoro irregolare; creazione di una rete integrata di prevenzione e formazione, con il coinvolgimento di ASL, Prefetture, Ispettorati, imprese e organizzazioni sindacali.
«Questa non è una proposta di parte, ma un atto di civiltà e di riformismo concreto,» prosegue Tortorelli.
«La sicurezza non è un costo ma un investimento, una condizione necessaria per uno sviluppo moderno, competitivo e umano della Basilicata. Da Scanzano deve nascere una nuova stagione di corre-
A Matera, Asset Basilicata avvia un percorso di trasformazione digitale per i servizi turistici
Si terrà domani, dalle ore 9.30, nella sede di Matera della Camera di commercio della Basilicata, il kick off meeting del progetto DACC “Empowering digital transformation for UNESCO sites through crossborder cooperation in the Programme area”, finanziato a valere sul Programma Interreg VI-A Grecia-Italia 2021/2027, che vede ASSET Basilicata – azienda speciale della Camera di commercio lucana – come capofila.

I partner del progetto si ritroveranno nella sede camerale per fare il punto su obiettivi, metodologie e attività di un percorso che intende promuovere la trasformazione digitale dei servizi turistici nei siti UNESCO di Matera, Monte Sant’Angelo, Olimpia e Corfù, con lo scopo di migliorare l’esperienza turistica, rafforzare la competitività delle PMI del settore ed incentivare l’adozione di
strumenti digitali innovativi per la valorizzazione del patrimonio culturale. Oltre ad ASSET Basilicata, il progetto coinvolge il Comune di Monte Sant’Angelo (Puglia), la Camera di Commercio di Ilia (Grecia) e Kapodistriaki Development S.A. (Grecia).
DACC si inserisce negli obiettivi della Digital Decade Strategy dell’Unione Europea, contribuendo a migliorare l’accessibilità ai contenuti culturali, ottimizzare la gestione dei flussi turistici e rendere il turismo più sostenibile e competitivo.
sponsabilità istituzionale: la sicurezza come valore comune.»
La UIL Basilicata rinnova quindi l’appello a tutti i partiti e ai consiglieri regionali mettere da parte le bandiere politiche e dare vita a una riforma condivisa che restituisca centralità al lavoro e alla vita
delle persone.
«La Basilicata può essere laboratorio nazionale di buone pratiche e di legalità nel lavoro. - conclude Tortorelli - Per la Uil serve costruire una nuova alleanza tra istituzioni, imprese e sindacato: insieme, per una Basilicata che difende chi lavora».


Ridurre i tempi diagnostici dell’infarto del miocardio grazie a un algoritmo svi- luppato in casa. È questo il risultato dello studio presentato dalla dottoressa Teresa Carbone, del laboratorio di Patologia clinica e microbiologia dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, durante il workshop «La tecnologia al servizio del Laboratorio per il miglioramento della qualità e l’ottimizzazione delle risorse», svoltosi di recente al congresso nazionale della Società italiana di patologia clinica e medicina di laboratorio (SIPMeL) a Riva del Garda.La ricerca si concentra sull’uso della troponina ad alta sensibilità, biomarcatore chiave per la diagnosi precoce dell’infarto e la valutazione del danno cardiaco. Nonostante i notevoli progressi nei metodi di analisi, i tempi di refertazione rappresentano ancora un ostacolo critico nei contesti di emergenza.Un
algoritmo che dimezza i tempi di diagnosiPartendo da questa esigenza, la dottoressa Carbone ha promosso – in collaborazione con il team informatico del sistema Middleware – la realizzazione di un algoritmo dedicato capace di ottimizzare i tempi di refertazione.Il sistema analizza automaticamente lo storico delle ultime 24 ore dei pazienti con richiesta di troponina e, in presenza di valori superiori a 20mila nanogrammi per litro, attiva in automatico il test diluito, eliminando le operazioni manuali e riducendo il turnaround time (TAT) da 22 a 11 minuti.Carbone: «Diagnosi più precoce e risparmi per l’Azienda»«Dai primi risultati è emerso che circa il 10 per cento dei pazienti è stato gestito con la nuova regola» ha spiegato la dottoressa Teresa Carbone. «Questo ha consentito una riduzione significativa dei tempi di risposta, una diagnosi più precoce e un intervento tera-
peutico più tempestivo, oltre a un considerevole risparmio economico per l’Azienda».Un passo avanti importante, dunque, non solo sul piano clinico ma anche su quello gestionale, con un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza e sull’efficienza del servizio.Spera: «Innovazione e ricerca al servizio dei pazienti»Il direttore generale del San Carlo, Giuseppe Spera, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto: «Il lavoro presentato dimostra come la valorizzazione delle competenze interne e l’investimento in ricerca e innovazione possano tradursi in benefici concreti per i pazienti e per l’intero siste- ma sanitario. È motivo di orgoglio sapere che professionisti della nostra Azienda contribuiscano attivamente al progresso scientifico e organizzativo del servizio sanitario regionale».Pafundi: «Un laboratorio che trasforma la tecnologia in valore»An-

che il direttore del Laboratorio di patologia clinica e microbiologia, Vito Pafundi, ha sottolineato l’importanza del progetto: «Questo è un esempio virtuoso di come il laboratorio possa contribuire a gestire l’innovazione tecnologica trasformandola in valore per il beneficio del paziente. Il nostro obiettivo è quello di continuare a essere propositivi e a studiare sempre nuove solu-
zioni che possano anticipare i bisogni clinici dei nostri pazienti».Con questo studio, l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo ribadisce il suo impegno a promuovere ricerca clinica, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano, confermandosi un punto di riferimento nel percorso di crescita e miglioramento continuo del sistema sanitario lucano.
Il sistema RMN Philips Ingenia Ambition X potenzia qualità e rapidità degli esami all’Ospedale Madonna delle Grazie

Prendono il via oggi i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica Nucleare all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, parte del progetto di ammodernamento del parco tecnologico radiologico dell’ASM finanziato con le risorse del PNRR.
Si tratta del sistema RMN Philips Ingenia Ambition X, del valore di oltre un milione di euro, un’appa-
recchiatura altamente performante che permetterà di ottenere immagini di elevata qualità e informazioni cliniche più dettagliate, con una significativa riduzione dei tempi di esecuzione degli esami. L’ASM garantisce che non ci sarà alcuna interruzione dei servizi diagnostici durante le operazioni. Per assicurare la continuità del servizio, è stato infatti predisposto un mezzo mobile per la Risonanza

Magnetica, posizionato nei pressi dell’Auditorium e collegato all’ospedale attraverso un percorso chiuso, adiacente alla zona mensa. I lavori, che comprendono la predisposizione del sito, l’installazione e le verifiche di conformità ad opera di tecnici specializzati, termineranno entro la fine di dicembre 2025.
«Ci scusiamo per il disagio tem-
poraneo – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo – per i due mesi di durata del cantiere. Questo però ci consentirà di disporre di un macchinario ad alta efficienza dotato di una nuova tecnologia che migliora la qualità dell'immagine diagnostica grazie all’intelligenza artificiale e accelera l’esecuzione degli esami».
L’installazione del nuovo sistema rappresenta un passo significativo nel processo di ammodernamento tecnologico dell’ospedale, garantendo ai pazienti diagnosi più rapide e accurate senza interrompere il servizio
In chiusura, Cicala ha ringraziato il personale dell’Alsia e tutti gli operatori del comparto agricolo per il loro impegno e ha ribadito l’impegno della Regione Basilicata nel sostenere politiche agricole basate su qualità, innovazione e sostenibilità.
L’Alsia è e resterà il motore tecnico e operativo di questa strategia», ha concluso l’assessore, esprimendo fiducia in un futuro ricco di opportunità per l’agricoltura lucana.
MELFI. La visita dell’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, all’ospedale «San Giovanni di Dio» di Melfi ha riacceso il dibattito sul destino del presidio sanitario del Vulture. L’incontro, a cui ha preso parte anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giuseppe Spera, ha rappresentato un momento di confronto franco tra i vertici regionali, il direttore sanitario, i responsabili di reparto e una delegazione di infermieri. Nel corso della riunione sono state illustrate le azioni già avviate per il potenziamento strutturale e tecnologico dell’ospedale, ma anche le criticità legate alla carenza di personale medico e infermieristico. «È stato un confronto necessario – ha dichiarato il sindaco di Melfi – per ottenere impegni chiari sui tempi di risoluzione delle problematiche di organico che compromettono l’efficienza del presidio. L’ospedale di Melfi deve avere la giusta centralità nell’organizzazione sanitaria regionale, considerando l’ampio bacino d’utenza che serve». Il primo cittadino ha sottolineato come, al di là delle visite istituzionali, prose-

guiranno gli approfondimenti e le interlocuzioni con gli operatori sanitari locali, «in prima linea su tutte le criticità, sensori qualificati per il monitoraggio costante di ciò che accade o si paventa». Il percorso, ha aggiunto, «troverà il suo compimento in una discussione pubblica in Consiglio comunale, massima rappresentanza democratica della città, cui l’assessore ha dato disponibilità».
Sulla stessa linea il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Destino, che ha accolto «con attenzione» la visita dell’assessore, pur evidenziando la necessità di passare dalle parole ai fatti. «Il confron-
to con il territorio è sempre utile – ha affermato – ma deve tradursi in un reale ascolto delle esigenze della comunità e non limitarsi a un elenco di investimenti o dichiarazioni di principio».Destino ha espresso preoccupazione per il silenzio dell’assessore sul futuro del reparto nascite: «Un’assenza che rischia di essere interpretata come disattenzione verso un servizio essenziale, punto di riferimento per l’intero Vulture Melfese e per i comuni delle vicine regioni Puglia e Campania. Parlare di potenziamento senza affrontare questo tema significa ignorare una priorità assoluta».Il presidente del
Consiglio comunale ha ricordato come il punto nascita di Melfi rappresenti una struttura strategica per un’area vasta e popolosa. «Difenderne l’operatività –ha aggiunto – vuol dire garantire sicurezza e prossimità alle famiglie, evitando che le future madri debbano affrontare spostamenti lunghi e disagi inaccettabili».Accanto al tema della natalità, Destino ha ribadito l’urgenza di nuove assunzioni di personale medico e infermieristico, condizione indispensabile per rendere efficaci gli investimenti in corso. «Senza un rafforzamento degli organici – ha precisato – ogni potenziamento tecnologico
rischia di restare sulla carta. Servono professionisti qualificati e stabilità occupazionale per assicurare qualità e continuità ai servizi».Il Consiglio comunale, riunitosi lo scorso 30 settembre, ha già approvato all’unanimità una delibera per chiedere l’attivazione a Melfi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. «Si tratta – ha spiegato Destino – di una proposta strategica che consentirebbe un’offerta formativa più accessibile agli studenti e, nel medio periodo, aiuterebbe a colmare la carenza di personale sanitario, rafforzando il legame tra formazione, lavoro e sanità locale». Per discutere in modo trasparente del futuro complessivo del presidio, larga parte del Consiglio ha chiesto la convocazione di un’assemblea aperta, occasione di confronto pubblico che, auspicano, l’assessore Latronico vorrà onorare con la sua presenza. «La sanità lucana – ha concluso Destino – può essere rafforzata solo partendo dai territori, da Melfi in particolare, valorizzando il personale e rispondendo concretamente ai bisogni delle persone. È il momento delle scelte, non più delle promesse».
A Chiaromonte uno spazio di ascolto e accoglienza per pazienti e famiglie: un progetto congiunto tra Asp e Rotary Distretto 2120
CHIAROMONTE. Un nuovo passo nella rete di assistenza e cura dei disturbi del comportamento alimentare in Basilicata. È stata inaugurata a Chiaromonte la «Stanza Lilla», un ambiente dedicato all’ascolto e al sostegno dei pazienti e delle loro famiglie. L’iniziativa nasce dal Protocollo d’intesa tra l’Azienda sanitaria di Potenza e il Rotary Distretto 2120 Puglia e Basilicata, firmato dal commissario straordinario dell’Asp, Massimo De Fino, e dal governatore del Distretto, Antonio Bellisario Braia.La nuova struttura arricchisce il centro per i disturbi alimentari di Chiaromonte, già punto di riferimento per l’intero Centro-Sud. Il colore lilla, simbolo internazionale della sensibilizzazione su questi temi, dà il nome e l’identità a una stanza pensata per accogliere non solo le persone affette da disturbi alimentari, ma anche i loro familiari. Si tratta di uno spazio caldo e fun-

zionale dove ricevere informazioni, condividere esperienze e trovare conforto nel dialogo con altri genitori che affrontano le stesse difficoltà.Il progetto è stato ideato da Lucia Fiorentino, consorte del governatore Bellisario Braia, e sostenuto dal Rotary Distretto 2120, che ne ha riconosciuto il valore umano e sociale. Alla cerimonia di sottoscrizione erano presenti, oltre ai promotori, il direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp, Pietro Fundone, la responsabile del centro «Gioia» di Chia-
romonte, Rosa Trabace, il direttore dell’Unità operativa complessa di Psichiatria di Policoro, Vincenzo Pierro, la psicologa Antonella Magno e il direttore della Chirurgia di Lauria, Gennaro Nasti.«Questo protocollo – ha spiegato De Fino – rappresenta un ulteriore passo verso un approccio integrato e umano alla cura dei disturbi alimentari, grazie anche alla collaborazione con realtà sensibili e attive sul territorio come il Rotary». Soddisfazione anche da parte del governatore Bellisario Braia, che ha sottolineato come «la missione del Rotary sia servire la comunità e migliorare la qualità della vita delle persone, soprattutto dei più fragili. La Stanza Lilla sarà un segno concreto di attenzione e solidarietà verso chi vive una condizione di sofferenza psicologica e fisica».L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha espresso apprezzamento per l’ini-
ziativa, definendola «un esempio virtuoso di collaborazione tra sanità pubblica e associazionismo. È un progetto che mette al centro la persona e la famiglia, offrendo uno spazio di ascolto e accoglienza in un ambito che richiede grande sensibilità e presenza sul territorio. La Regione Basilicata sostiene con convinzione interventi come questo, che rafforzano la rete dei servizi e testimoniano una sanità più vicina ai bisogni reali dei cittadini».Il personale sanitario e psicologico della struttura di Chiaromonte lavorerà in sinergia con i club Rotary del territorio per garantire un ambiente capace di favorire l’ascolto, il sostegno e la costruzione di relazioni di fiducia tra operatori, pazienti e famiglie. La «Stanza Lilla» diventa così un simbolo concreto di cura e inclusione, ma anche di una sanità lucana che cresce attraverso la collaborazione e l’attenzione ai più fragili.













Il Sappe: «La sicurezza del personale è a rischio, servono azioni concrete», la garante Siletti: «Vicinanza al personale penitenziario in difficoltà»
POTENZA. Nella serata di sabato 25 e nella mattinata di domenica 26 ottobre, all’interno della sezione femminile dell’istituto penitenziario di Potenza due detenute hanno scatenato «il terrore, coinvolgendo anche le altre donne recluse. Per motivi futili, le detenute hanno distrutto le camere e le suppellettili, addirittura sradicando le piastrelle del bagno, procurandosi oggetti atti ad offendere e brandeggiandoli nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria ivi di servizio». Lo dichiara Saverio Brienza, segretario regionale della Basilicata del S.A.P.Pe. - Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - che evidenzia come le detenute, «dopo aver scatenato il terrore e cercando di aggredire il personale di Polizia Penitenziaria, anche quello di rinforzo richiamato in servizio, con ogni oggetto possibile che veniva lanciato all’indirizzo degli operatori penitenziari e anche quello sanitario presente sul posto, risultavano vani anche i tentativi di portare alla le detenute rivoltose». «Solo con l’intervento del personale di polizia penitenziaria specializzato a contrastare tali fenomeni con l’uso dell’impiego della forza (art. 41 dell’Ordinamento Penitenziario) attraverso il necessario equipaggiamento dei dispositivi antisommossa, si è riusciti a estrapolare dalla cella una delle detenute, quella più pericolosa , per renderla inoffensiva. Un plauso a tutto il personale che con professionalità e tecniche operative hanno riportato la sezione detentiva alla normalità, senza conse-

guenze fisiche sia per il personale tutto che per le detenute stesse, responsabili dei disordini. La situazione penitenziaria di Potenza, conclude Brienza, è molto preoccupante poiché dall’inizio dell’anno in corso , dopo aver riaperto una sezione maschile e quella femminile, l’istituto è stato destinatario di numerosi detenuti e detenute molto complicati dal punto di vista gestionale. Detenuti violenti e in presenza di patologie psichiatriche, hanno minato la serenità della struttura , che a causa della nota carenza di personale di ogni professionalità, rischia di degenerare ogni giorno, costringendo tutti ad affrontare eventi critici di elevata portata, che inducono tutti a svolgere servizio sempre in emergenza e a rischio della propria incolumità». «Questa è, purtroppo, la quotidianità operativa con cui hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Nazione e della Lucania in particolare», commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che pur riconoscendo un cambiamento nel clima politico attuale - «dobbiamo dare atto che, rispetto al passato, l’attuale
governo e l’Amministrazione Penitenziaria hanno mostrato maggiore ascolto e sensibilità nei confronti delle criticità del settore» – auspica «uno sforzo ulteriore, più deciso e strutturale, perché non bastano le buone intenzioni: occorrono atti concreti e urgenti, come dotare le donne e gli uomini del Corpo di strumenti utili a garantire la loro stessa incolumità fisica». Il leader del SAPPE rinnova l’appello del Sindacato alle istituzioni politiche: «È necessario rivedere l’organizzazione delle carceri, classificandoli in tre livelli: massima sicurezza, media sicurezza e custodia attenuata, atteso il fallimento degli attuali circuiti. Attraverso tale differenziazione si potrebbe differenziare anche la formazione del personale e prevedere un differente impiego di forze e di professionalità: in quelli di massima sicurezza più Polizia Penitenziaria, negli altri meno polizia e più educatori e assistenti sociali». Il leader nazionale del primo Sindacato del Corpo richiama un concetto fondamentale: “Sicurezza e diritti sono un binomio inscindibile anche quando si affronta la complessa realtà del sistema penitenziario, perché, salvi i casi più gravi, la doverosa esecuzione della pena deve costituire il presupposto per il ritorno alla vita civile del detenuto. In questa ottica, è necessario attivare al più presto i ruoli tecnici del Corpo: medici e psicolo-
gi nell’immediato e nel prossimo futuro anche quelli socio pedagogici. Professionisti del trattamento, evitando inutili commistioni e false illusioni, su un possibile ruolo della Polizia Penitenziaria in un compito che non è il suo», conclude il leader nazionale del SAPPE.
IL COMMENTO DELLA
GARANTE DEI DETENUTI
«In merito ai gravi episodi verificatisi presso la sezione femminile del carcere di Potenza, esprimo profonda preoccupazione per quanto accaduto e vicinanza al personale penitenziario che ha operato in condizioni di particolare difficoltà. Questi fatti evidenziano una situazione complessa che richiede attenzione, equilibrio e responsabilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte» afferma la Garante regionale dei detenuti della Regione Basilicata, Tiziana Silletti. «Il carcere – sottolinea la Garante - deve essere un luogo di custodia, tutela e rieducazione, non di tensione e abbandono. Sto monitorando con la massima attenzione la situazione e valutando, insieme agli organi competenti, gli interventi tempestivi da mettere in atto per garantire sia la sicurezza del personale, sia il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone detenute. Ritengo indispensabile un’azione coordinata e costante tra Amministrazione penitenziaria, Regione, operatori e istituzioni locali, affinché siano adottate misure concrete e preventive che migliorino le condizioni di vita e di lavoro all’interno degli istituti penitenziari».
POTENZA Per celebrare l’operato degli agenti che hanno arrestato i responsabili della rapina al portavalori del 30 giugno
POTENZA. Saranno il Sindaco di Potenza
Vincenzo Telesca e il Questore di Potenza
Raffaele Gargiulo a consegnare 14 encomi ad altrettanti componenti della Polizia di Stato, oggi, alle ore 12, nel Palazzo del Cultura. Il riconoscimento sarà attribuito per l’operazione portata a termine, grazie alla quale sono state tratte in arresto quattro persone, a seguito della rapina al portavalori, verificatasi il 30 giugno 2025, nei pressi dell’ufficio postale di rione Cocuzzo. «Un episodio particolarmente grave, constatato anche l’utilizzo di armi in una zona molto popolata della nostra città. Il pronto intervento della Polizia di Stato, che con celerità e professionalità, ha consentito di assicurare i responsabili alla giustizia, – evidenzia il Sindaco – evitando che si potessero verificare conseguenze più gravi, testimonia come coloro che sono interve-

nuti abbiano operato nel miglior modo possibile, garantendo la sicurezza di tutti in una situazione estremamente critica». Il personale al quale sarà assegnata la pergamena: il commissario capo Vincenzo Verro-
ne, gli ispettori Rocco Miglionico e Antonella Vignola, i viceispettori Giuseppe Santarsiero e Mauro Pascale, il sovrintendente capo Rosario Viggiano, i sovrintendenti Sandro Mangini e Donato Errico, gli assistenti capo coordinatore Gerardo Dote, Carmine Messina, Francesco Verbicaro e Salvatore Mecca, l’agente scelto Salvatore Lovaglio, l’agente Pietro Spagnulo.
«Questa cerimonia – conclude il Sindaco –vuole essere un segno della riconoscenza di Potenza e dei potentini nei confronti di chi opera quotidianamente per garantire la sicurezza di tutti, spesso mettendo a repentaglio la propria vita, e avvicinare la nostra comunità alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine in particolare, che è bene sottolinearlo sempre, operano instancabilmente per il bene della società».
POTENZA Trentamila visitatori nella tre giorni. D’Andrea: «Siamo molto contenti, soprattutto per l’atmosfera che si è creata in centro»
POTENZA. Tre giorni intensi, trentamila visitatori, tanta animazione, un lavoro enorme e numeri che lasciano ben sperare per il futuro. Ieri mattina nella sede della Fondazione Potenza Futura di viale Marconi si è svolta la conferenza stampa organizzata dall'Associazione Neardworks che ha inteso fare un bilancio delle tre giornate di Lucania Is Comics, svoltasi a Potenza dal 10 al 12 ottobre nel Centro Storico. Presenti la Presidentessa e Assessora al Turismo del Comune di Potenza, Federica D'Andrea, il Presidente del Potenza Calcio, Donato Macchia, il Presidente dell'Associazione Neardworsk, Christian Accetta e il Vice Presidente della medesima associazione cittadina, Nicola Manzi. Tre giorni, un connubio forte con il Centro Storico tra stands, colori, momenti interattivi, ricerca, fumetti, vita sociale e tanta tanta aggregazione culturale hanno scandito i passi e i tempi di una manifestazione che è andata ben oltre le previsioni della vigilia nonostante i tanti problemi e alcuni intoppi. Un bilancio positivo, un bel momento per tutta la città di Potenza che grazie a questi eventi può crescere nel segno dell'inclusione e di un rapporto che va oltre la conoscenza della tecnologia e della passione verso l'arte, la creativià e la cultura. La speranza è quella di replicarla con successo anche nel 2026 semmai fa-
cendo leva sul coinvolgimento dei rioni, delle periferie e di tutti i cittadini, veri attori protagonisti di un fenomeno, quello della cultura e della tecnologia che ora più che mai può costituire per il capoluogo di Regione un volano di grande valore capace, anche grazie al possibile coninvolgimento dell'Unibas di creare sviluppo, turismo integrato e attrattori veri e di grande stimolo culturale. Gli auspici che nel 2026 l'iniziativa possa coinvolgere anche i rioni cittadini e le periferie dando a Potenza, quel valore in più per diventare sempre più dinamica e attrattiva.
Federica D'Andrea, ha parlato del percorso che ha portato all'ottava edizione di Lucania Is Comics sottolineando quanto segue: «Il bilancio è sicuramente positivo da tanti punti di vista. Analizzando i dati numerici potremo valutare anche quelli che saranno i passi successivi. Quello che ci fa essere particolarmente contenti per come è andata questa edizione è l'atmosfera che si è creata nel Centro Storico. Un evento diffuso, un evento che ha attratto non soltanto dalla provincia ma anche fuori dalla Regione, questo è l'elemento ancor più positivo perchè ci consente di far conoscere la città e il Centro Storico anche a chi magari non è mai stato qui. Devo dire che i riscontri, quando abbiamo camminato tra la gente e chiesto come tro-

vassero l'evento, sono stati tutti estremamente positivi. C'è stata anche qualche attività commerciale che ha partecipato in maniera più dinamica. C'è stato qualcuno che ha messo delle persone in vetrina fino dal mercoledì. Quello è stato un momento veramente molto bello. Le persone si fermavano, fotografavano e quindi anche un modo per rilanciare le attività presenti nel Centro Storico che sappiamo essere un po' languenti in questo momento. Il bilancio è estremamente positivo e siamo già pronti a immaginare quello che deve essere il Lucania Is Comics dell'anno prossimo. Un evento che sicuramente andrà ad aumentare ancora le presenze. Saremo con la Fondazione al fianco dell'Associazione anche l'an-
no prossimo. Abbiamo l'accordo triennale con l'Associazione Nerdworks per cui si sicuramente la Fondazione ci sarà a fianco di questi ragazzi che hanno fatto tanto per la città». Il Presidente dell'Associazione Nerdworks, Christian Accetta ha parlato della tre giorni esprimendo tutta la sua soddisfazione: «I dati non possono che non essere positivi. Il Centro Storico ha preso vita, ha preso vita, siamo riusciti a portare in centro oltre 30000 persone che si sono divertite e hanno partecipato a tutti i nostri eventi, diciamo quindi i nostri obiettivi prefissati prima dell'evento sono stati tutti raggiunti. Quindi non possiamo che non essere soddisfatti dall'affetto ricevuto dal nostro piubblico e dalle
regioni limitrofe perché da questa edizione abbiamo raggiunto molto più dal centro le regioni limitrofe. Oggi chiudiamo l'ottava edizione, ci prepariamo alla nona l'anno prossimo che per noi rappresenta anche il decennale dell'associazione e non vediamo l'ora di organizzare tutto quello che abbiamo in mente per sorprendere ancora nuovamente la nostra città e tutti coloro che ci hanno seguito in questo periodo. Sicuramente ci sono delle attività che faremo tutto l'anno che rappresentano una continuazione con la nostra comunity. Quindi ci saranno iniziative che faremo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, quindi seguiteci perchè avrete tutte le indicazioni del caso».

Bochicchio plaude del nuovo consiglio: «Una pagina nuova all’insegna della trasparenza, della serenità e dell’impegno verso la comunità»
Un segnale di rinnovamento e fiducia per la Casa di Riposo “Sacra Famiglia” di Avigliano. Il consigliere regionale Vincenzo Bochicchio (AVS-PSI-LBP) ha espresso soddisfazione per la nomina della professoressa Giuseppina Sabia a presidente e dei nuovi consiglieri Paolo Castelmezzano, Donato Mancusi e Donato Sileo, sottolineando l’importanza di questa scelta per la rinascita dell’istituzione.«La loro designazione rappresenta un importante segnale di rinnovamento, fiducia e responsabilità – ha dichiarato Bochicchio –che giunge al termine di un percorso complesso e delicato, segnato dalle note vicende che hanno interessato la storica istituzione».Secondo il consigliere, la conclusione della vicenda politico-amministrativa, sostenuta dalla grande maggioranza degli
aviglianesi, ha permesso di restituire serenità e prospettiva a una realtà che da oltre un secolo rappresenta un punto di riferimento per la comunità locale.Una nuova fase per un’istituzione storica«Tali vicende –ha ricordato Bochicchio –avevano messo a rischio oltre un secolo di impegno, dedizione e servizio verso i più deboli, i nostri anziani e l’intera comunità aviglianese».Oggi, la “Sacra Famiglia” può ripartire con rinnovata energia, animata dalla volontà di costruire un percorso improntato a serenità, stabilità e trasparenza, in continuità con una tradizione di solidarietà e umanità che dura da generazioni.Bochicchio ha espresso piena fiducia nella nuova presidente e nel consiglio, convinto che «saprà affrontare con competenza, equilibrio e sensibilità le sfide che li attendono, restituendo pieno valore a

una Casa di Riposo che è parte viva della storia e dell’identità sociale di Avigliano».L’impegno delle istituzioniIl consigliere ha inoltre assicurato la massima collaborazione istituzionale per sostenere ogni iniziativa volta a rafforzare il ruolo della struttura come luogo di
cura, dignità e attenzione verso le persone più fragili.«Sono profondamente convinto – ha concluso Bochicchio – che solo attraverso il dialogo, la cooperazione e l’impegno condiviso si possano costruire risultati duraturi e significativi, capaci di onorare il passato e pro-
iettare questa importante istituzione verso un futuro di crescita e rinnovata fiducia».Un messaggio di unità e speranza accompagna dunque l’inizio di questa nuova fase per la Casa di Riposo “Sacra Famiglia”, simbolo della solidarietà e dell’identità aviglianese.
Confronto all’Ispettorato del Lavoro tra Comune, Filcom Confsal e azienda subentrante: confermati i contratti e l’impegno a migliorare il servizio
Un passaggio di consegne nel segno della continuità e del rispetto dei diritti dei lavoratori. È quanto emerso dall’incontro tenutosi il 27 ottobre 2025 presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera, convocato su richiesta della FILCOM CONFSAL Basilicata, per discutere del cambio di gestione del servizio di ristorazione scolastica del Comune di Avigliano.Alla riunione erano presenti la segretaria generale FILCOM, Rosa Donato, il consulente della società subentrante GLM srl, il vicesindaco di Avigliano e un funzionario comunale delegato.Durante il confronto, si è preso atto che la società uscente ha trasmesso l’elenco dei lavoratori aventi diritto al passaggio ai sensi della clausola sociale prevista dal CCNL Pubblici Esercizi, mentre la società subentrante ha dichiarato che tutti i dipendenti saranno assunti alle stesse condizioni economiche e normative finora applicate.Filcom: «Il dialogo sindacale è un obbligo, non una facoltà»La FILCOM CONFSAL ha ribadito un principio chiaro: se l’offerta tecnica dell’aggiudicatario introduce elementi che incidono sulle condizioni di lavoro – come buoni pasto, indennità, orari, turni o benefit aziendali – l’azienda ha l’obbligo di informare e confrontarsi con le rappresentanze sindacali.Un obbligo, sottolinea il sindacato, che «trova fondamento non solo nel Codice degli Appalti, ma anche nell’articolo 47 della Legge 428/1990 e nelle clausole sociali dei contratti collettivi nazionali di settore».Norme che impongono il mantenimento delle condizioni di miglior fa-
vore e il dialogo sindacale preventivo, strumenti essenziali per garantire tutele e continuità occupazionale.Miglioramenti da verificare e impegno al confrontoNel corso dell’incontro, è stato inoltre evidenziato che l’offerta tecnica della GLM srl prevede miglioramenti nelle condizioni di lavoro, nel trattamento economico e nell’organizzazione del servizio, che tuttavia dovranno essere verificati e tradotti in atti concreti.Comune e azienda si sono impegnati a riaprire il tavolo con la FILCOM entro il 15 dicembre 2025, per un esame puntuale delle misure annunciate.«Il concetto di miglioramento –ha ricordato la FILCOM – non può restare un enunciato teorico, ma deve tradursi in un effettivo avanzamento delle tutele e della qualità del lavoro».Un servizio strategico per la comunitàIl sindacato ha anche richiamato la necessità di verificare la corrispondenza tra ore contrattuali e ore di servizio, in un settore complesso come quello della mensa scolastica, che coinvolge più centri cottura e richiede una precisa organizzazione delle attività.Con il completamento dei passaggi formali e istituzionali, può ora dirsi avviato a pieno regime il servizio di mensa scolastica ad Avigliano, un risultato ottenuto – sottolinea la FILCOM – «non attraverso proclami, ma grazie al rispetto delle procedure, al confronto sindacale e al principio di legalità che deve guidare ogni cambio di gestione».La FILCOM CONFSAL Basilicata continuerà a vigilare affinché i principi di trasparenza, dialogo e miglioramento delle condizioni lavorative trovino concreta applicazione, nel

pieno rispetto della norma e della dignità del lavoro.In chiusura, Cicala ha ringraziato il personale dell’Alsia e tutti gli operatori del comparto agricolo per il loro impegno e ha ribadito l’impegno della Regione Basilicata nel sostenere politiche agricole basate su qualità, innovazione e sostenibilità. «L’Alsia è e resterà il motore tecnico e operativo di questa strategia», ha concluso l’assessore, esprimendo fiducia in un futuro ricco di opportunità per l’agricoltura lucana.


L’assessore alle infrastrutture risponde alle preoccupazioni dei pendolari e annuncia iniziative per affrontare i disagi sulla provinciale
«Ascoltiamo in maniera costante e metodica la voce dei cittadini e dei sindacati sulle questioni che riguardano la viabilità in Basilicata». Così il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, in merito al comunicato della Uilm sui disagi legati alla frana di Carpinello, nel territorio di Stigliano, che ha compromesso la transitabilità della strada provinciale che collega la Cavonica e l’innesto della Saurina. I pendolari di diversi comuni dell’area, diretti soprattutto in Val d’Agri, segnalano l’impossibilità di servirsi di un’arteria agevole e sicura. «Accogliamo le segnalazioni con grande attenzione, perché il diritto alla mobilità e alla

sicurezza è un tema centrale per il Governo regionale. Pur trattandosi di una strada provinciale, an-
che in questo caso abbiamo messo a disposizione il supporto che possiamo fornire, che è di carat-
tere tecnico e di concertazione. Pertanto – spiega Pepe – mi sono messo in contatto con il presidente della Provincia, Francesco Mancini, e ho chiesto un confronto tra gli uffici della Regione, in qualità di soggetto finanziatore, e il Rup, il responsabile unico del progetto della Provincia di Matera».
A seguito dell’interlocuzione «sono stati inquadrati i problemi che riguardano sia una variante tecnica sia la presenza di interferenze di varia natura sul tracciato. I nostri uffici hanno suggerito una serie di passaggi in modo da poter riprendere i lavori il prima possibile. Pertanto, seguiremo la vicenda e manterremo un costante raccordo con l’ente competente».
Il Presidente Mancini evidenzia l'impegno dell’Ente per promuovere azioni concrete a favore della conservazione degli habitat naturali
MATERA. La Provincia di Matera, in qualità di partner del progetto NESTS – Strengthen the specialist skills of the Natura 2000 sites management bodies to reach the European Biodiversity Strategy 2030 targets, ha partecipato al Kick-off Meeting e alla Study Visit organizzati a Manduria, due giornate che hanno segnato l’avvio ufficiale delle attività del progetto, finanziato dal Programma Interreg Grecia–Italia 2021–2027.
L’incontro, ospitato dalle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale (capofila del progetto), ha rappresentato un momento chiave per la definizione delle strategie comuni e per l’avvio della collaborazione tra i partner italiani e i partner greci, questi ultimi rappresentati dal Comune di Metsovo e dal Comune di Paxos.
Con un budget complessivo di € 1.116.556,32, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai fondi
nazionali di Grecia e Italia, il progetto mira a rafforzare la gestione dei siti Natura 2000 e a promuovere la tutela della biodiversità attraverso azioni congiunte, innovative e sostenibili.
In particolare, NESTS fornirà assistenza tecnica e formazione specialistica ai piccoli enti locali responsabili della gestione dei siti Natura 2000, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle pratiche di conservazione e monitoraggio e creare un Osservatorio permanente sulla biodiversità per favorire lo scambio di dati e buone pratiche. Il Kick-off Meeting, svoltosi il 23 ottobre presso Masseria Cuturi, si è aperto con i saluti del Sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, e con gli interventi del Joint Secretariat del Programma Interreg Grecia–Italia.
Durante la giornata sono stati illustrati gli obiettivi, le attività e i risultati attesi del progetto, con un focus sul ruolo di ciascun partner e sulle azioni pi-
lota dedicate all’analisi, al networking e alla conservazione ambientale.
La discussione ha inoltre riguardato gli aspetti legati alla gestione, al monitoraggio e alla strategia di comunicazione, in un clima di collaborazione e confronto costruttivo.
La giornata del 24 ottobre è stata dedicata alla Study Visit nel territorio di Manduria, un’area di straordinaria ricchezza ambientale e paesaggistica, caratterizzata da una grande varietà di ecosistemi e da un ricco patrimonio naturale.
La visita è iniziata presso la Salina dei Monaci, un’area umida costiera di grande valore naturalistico inserita nella Rete Natura 2000, caratterizzata da dune costiere, macchia mediterranea e una salina che ospita fenicotteri e numerose specie di uccelli protetti.
Successivamente, i partecipanti hanno visitato la Masseria Marina – Casa del Parco, sede delle attività di educazione ambientale, ricerca e conser-

vazione promosse dalle Riserve Naturali
L’obiettivo della Study
Visit è stato quello di favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche nella gestione della biodiversità, promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela degli habitat e delle specie protette.
«La partecipazione della Provincia di Matera al
progetto NESTS – ha dichiarato il Presidente, Francesco Mancini - conferma il suo impegno nel promuovere azioni concrete per la tutela della biodiversità, la valorizzazione del patrimonio naturale e il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera, in linea con gli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità 2030».

La zucca resta la sovrana indiscussa dell’autunno, simbolo della stagione non solo nelle cucine italiane ma anche nei campi e tra le attrazioni turistiche legate ad Halloween. Quest’anno, secondo l’analisi della Coldiretti diffusa in vista della festività di Ognissanti, la cosiddetta «Zucca economy» ha superato il valore di 30 milioni di euro.Anche in Basilicata la stagione produttiva ha registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno, pur con rese ancora contenute a causa degli effetti del cambiamento climatico. In crescita i consumi, sostenuti dalla diffusione di numerose ricette, molte delle quali ispirate alla tradizione contadina, che valorizzano al meglio questo ortaggio in cucina.Il prezzo medio al dettaglio si aggira intorno ai 2 euro al chilo, ma può arrivare a raddoppiare o triplicare quando la zucca è già sbucciata e tagliata, secondo quanto rilevato da Coldiretti. La quasi totalità della produzione è destinata al consumo alimentare, anche se cresce l’interesse verso varietà ornamentali o da «competizione», con esempla-

ri che possono superare i mille chili di peso. Proprio durante Halloween queste zucche giganti vengono spesso trasformate in vere e proprie opere d’arte grazie all’intaglio.La zucca, però, non è soltanto protagonista sulle tavole domestiche: è anche uno dei piatti forti degli agriturismi di Campagna Amica, che negli ultimi anni hanno affiancato alla proposta enogastronomica esperienze turistiche capaci di destagionalizzare l’accoglienza.«Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione
dei famosi tortelli, la zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana» sottolinea Coldiretti Basilicata. «Può essere utilizzata sia per preparazioni salate che dolci, ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte».Nel tempo si sono affermate due principali tipologie di utilizzo: una legata alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra dedicata a minestre e minestroni. Le prime varietà, spiega l’associazione, presentano una polpa soda, asciutta e dolce; per le seconde, invece, si
preferiscono zucche meno zuccherine.Accanto alle varietà da tavola, si sta diffondendo anche la categoria ornamentale, come ricorda Coldiretti lucana: «Si tratta di zucche di ogni forma e colore, da quelle piccole a quelle gigantesche, dalle bucce lisce o rugose, con tonalità che spaziano dal verde al rosso acceso, fino alle versioni striate».Simbolo di abbondanza e fantasia, la zucca si conferma dunque ambasciatrice dell’autunno italiano, capace di unire gusto, creatività e tradizione.
Escursioni, laboratori, degustazioni e musica: l’1 e 2 novembre a Campotenese torna l’evento firmato Catasta che celebra il patrimonio del Parco
L’
autunno nel Parco Nazionale del Pollino profuma di bosco, di funghi e di tartufi. L’1 e il 2 novembre torna «Tartufi e Funghi del Pollino», il format esperienziale ideato da Catasta, l’hub turistico e centro culturale di montagna che promuove il territorio attraverso natura, gastronomia e cultura.Giunta alla terza edizione, la manifestazione animerà Campotenese con due giornate ricche di attività immerse nei colori autunnali: truffle experience, fungotrek, escursioni nei boschi patrimonio Unesco, pedalate tra i faggi secolari, laboratori per bambini, mostra micologica e mercato dei cavatori e dei fungaioli.Tra tartufi, funghi e biodiversitàL’evento celebra il ricchissimo patrimonio micologico e naturalistico del Parco del Pollino, riconosciuto dall’Unesco come areale vocato al Patrimonio Immateriale della “Cerca e Cavatura dei Tartufi” e custode di due faggete Vetu-
ste, dichiarate Patrimonio dell’Umanità.Le attività prenderanno il via ogni mattina alle 9, con escursioni e incontri che permetteranno a visitatori e appassionati di vivere il bosco in modo autentico.La «Truffle Experience» offrirà la possibilità di seguire i cavatori e i loro cani alla ricerca del prezioso tubero, mentre con il «Fungo Trek» saranno i micologi a guidare i partecipanti alla scoperta del mondo fungino. Non mancheranno trekking speciali nella faggeta Unesco di Pollinello, percorsi in bicicletta lungo la Ciclovia dei Parchi e attività per i più piccoli, come l’esperienza ludico-sensoriale «Trallallà: il Regno di Zigo, Asco e Basidio», in programma l’1 novembre alle 16.30.Mostre, sapori e musica nel segno dell’autunnoPresso Catasta sarà allestita la mostra micologica curata dal micologo Antonio De Marco, con centinaia di esemplari raccolti nel Pollino. Un’occasione per
approfondire il ruolo fondamentale dei funghi nel mantenimento dell’ecosistema e per conoscere storie, leggende e curiosità legate alla tradizione locale.Come ogni anno, il mercato dei cavatori e dei fungaioli sarà il cuore pulsante della manifestazione: un luogo d’incontro per acquistare, degustare e dialogare direttamente con chi del bosco ha fatto la propria passione e mestiere.
A tavola, naturalmente, trionferanno i tartufi e i funghi del Pollino, protagonisti dei menù tematici proposti dagli chef locali.La serata di sabato 1 novembre si concluderà con un grande barbecue e il concerto della band cosentina I Ricci di Mare, mentre domenica 2 novembre l’atmosfera sarà accompagnata dal dj set «Vinili che Passione».Catasta: turismo lento e consapevolezza ambientale«Con Tartufi e Funghi del Pollino vogliamo far emergere il potenziale turistico del Parco in questa

stagione» spiegano i soci fondatori di Catasta Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella, Sergio Senatore e Manuela Laiacona.«Attraverso iniziative come questa, al di fuori del calendario estivo, possiamo creare nuove opportunità di crescita, coinvolgere la comunità e diffondere una maggiore consapevolezza dei tesori che questo territorio custodisce, promuovendo tutela e salvaguardia».
L’evento è realizzato da Catasta Pollino Impresa Sociale in partnership con Tartufi e Tartufai del Pollino e delle Serre ETS, Associazione Tartufai Italiani – De-

legazione Calabria, CEA Pollino, le Guide ufficiali del Parco, e con la collaborazione di aziende e produttori locali.In chiusura, Cicala ha ringraziato il personale dell’Alsia e tutti gli operatori del comparto agricolo per il loro impegno e ha ribadito l’impegno della Regione Basilicata nel sostenere politiche agricole basate su qualità, innovazione e sostenibilità. «L’Alsia è e resterà il motore tecnico e operativo di questa strategia», ha concluso l’assessore, esprimendo fiducia in un futuro ricco di opportunità per l’agricoltura lucana.
Oggi pomeriggio in Coppa Italia al “Veneziani” contro il Monopoli, domenica al “Viviani” contro il Foggia: ore difficili per la società
DI R OCCO N IGRO
POTENZA. Sulla graticola per altri 180’ !. Con la gara di Coppa Italia di oggi pomeriggio al “Venziani” di Monopoli e quella di campionato domenica prossima al “Viviani” contro il Foggia, il duo De-Giorgio -De Vito si giocano la permanenza di restare attaccati ai colori rosso-blù. Le prestazioni negative viste nel mese di ottobre, ultima il bruttissimo tris ricevuto al “Marulla” di Cosenza hanno messo in discussione tutte le scelte fatte dal tecnico e dalla direzione sportiva del Potenza calcio. Nel dopo gara di Cosenza l’ A.d. Nicola Macchia, unico seduto in conferenza stampa, aveva dichiarato che la società di famiglia era fortemente intenzionata a cambiare rullino di marcia. Esonerando tutto lo staff tecnico ivi compreso il direttore sportivo De Vito. Poi, come si dice la notte porta consiglio è nella mattinata di lunedì il dietro-front. Non prima di essersi confrontato con lo spogliatoio e che attraverso il suo capitano, il portiere palermitano Fabrizio Alastra, hanno “sottoposto la richiesta di non procedere con l’esonero dei componen-

ti dell’area tecnica, chiedendo di proseguire il lavoro avviato a inizio stagione, assumendosi le responsabilità dei recenti risultati sportivi e ribadendo la propria fiducia verso l’attuale direzione sportiva e l’intero staff tecnico”. Quasi a voler dire: “guardate che il duo De Giorgio-De Vito – non c’entrano nulla siamo noi che scendiamo in campo e se ci sono responsabilità di questo brutto andamento quella è da attribuire soltanto a noi”. Considerazione giusta che ha trovato il presidente del club Donato Macchia disponibile a fornire una “fiducia a tempo”. Tanto che in una nota diffusa dalla società nel pomeriggio di lunedì il club della famiglia Macchia sostiene che: “pur manifestando la propria forte delusione per i
risultati sportivi delle ultime settimane, ha compreso il segnale ricevuto dall’intero gruppo squadra, ed ha richiesto di darne immediata dimostrazione sul camporitenendo fondamentali e determinanti le prossime due gare contro il Monopoli ed il Foggia”. Dopo di chè punto ed a capo e tutto nuovamente in discussione. Con la società che, ipotizziamo è già alle prese con il guardarsi intorno, nel caso in cui i sei punti non dovessero arrivare. E la tifoseria?. Quella parla, critica ed esprime giudizi contrastanti ed ipotizza quali sono stati gli errori cha hanno portato la prima squadra della città di Potenza a regredire ed a non fornire più quegli stimoli e quelle emozioni viste nei campionati appena trascorsi.
l’HalloSwiMeeting
POTENZA. Potenza si prepara a vivere un grande appuntamento sportivo. Oggi, alle ore 10, nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città in Piazza Matteotti, sarà presentato ufficialmente il 4° HalloSwiMeeting, la prestigiosa manifestazione natatoria organizzata dal Comitato Regionale FIN Basilicata insieme al Comune.Le gare si svolgeranno presso la Piscina Comunale “M. Riviello” nel Parco di Montereale, nei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre 2025, e vedranno la partecipazione di atleti e società provenienti da tutta Italia.Per Potenza, l’HalloswiMeeting non è solo una competizione sportiva: è un evento simbolo, una vetrina di rilievo nazionale che mette in luce la capacità organizzativa della città e la qualità delle sue strutture sportive.Ogni edizione ha portato nel capoluogo lucano centinaia di atleti, tecnici e famiglie, con ricadute positive sul turismo, sull’economia locale e sull’immagine della città come punto di riferimento per il nuoto.La manifestazione conferma il ruolo strategico di Potenza e della necessità di realizzare una piscina olimpionica nel capoluogo. Argomento che tiene banco da ormai diverse settimane dentro e fuori il Palazzo di città. Nonostante infatti ci siano i fondi per la sua realizzazione, i dubbi sulla localizzazione hanno bloccato il progetto.

Presentato il progetto formativo dedicato a istruttori, educatori e studenti per migliorare competenze e professionalità nel mondo dello sport
POTENZA. Nella sede di Confcommercio è stata presentata la Scuola di Formazione sul Movimento, iniziativa promossa da Asc Academy Basilicata in collaborazione con Asc Nazionale e con il patrocinio di Sport e Salute.All’incontro hanno partecipato Sandrino Caffaro, presidente di Asc Basilicata, Giuseppe Scelsi di Sport e Salute e il presidente di Confcommercio Potenza, Angelo Lovallo. Il progetto è rivolto a educatori, istruttori e studenti universitari interessati a potenziare le proprie competenze attraverso laboratori scientifici, tavole rotonde e moduli teorico-pratici.«È un’occasione di crescita per chi opera o desidera operare nel mondo dello sport e del benessere –ha dichiarato Scelsi – e un passo necessario per formare figure tecniche di cui le società sportive
hanno sempre più bisogno».Durante la presentazione sono intervenuti da remoto dirigenti nazionali Asc, esperti del settore e, dagli Emirati Arabi, il preparatore lucano Giovanni Melchiorre, che da anni lavora all’estero con atleti professionisti.«Asc – ha sottolineato Caffaro – non è un semplice ente sportivo, ma il risultato dell’impegno di persone con competenze e professionalità maturate in ambito sportivo, gestionale e associativo. Con la riforma dello sport, avviata nel 2023, il settore vivrà cambiamenti profondi nella gestione amministrativa, fiscale e lavoristica».La riforma introduce nuove tutele previdenziali e contrattuali per i collaboratori sportivi, con l’obiettivo di garantire più diritti e chiarezza normativa. Tuttavia, la complessità delle procedure rischia di

mettere in difficoltà le associazioni dilettantistiche, spesso ge- stite da volontari.«È un passo avanti per la dignità del lavoro sportivo – ha aggiunto Caffaro –ma serve accompagnare le asso-
ciazioni in questa transizione. Asc metterà a disposizione strumenti e assistenza per agevolare il cambiamento».Tra i servizi offerti, il supporto legale dell’avvocata Dina Sileo e quello fiscale del dottor Vincenzo Lapenta, che seguiranno le società sportive negli adempimenti previsti.Il presidente di Confcommercio Angelo Lovallo ha rimarcato «la piena sintonia con la missione di Asc, che mette lo sport al centro della vita delle persone e delle comunità». Secondo Lovallo, «lo sport va valorizzato anche come leva economica e sociale, capace di unire salute, formazione e impresa».La Scuola di Formazione sul Movimento rappresenta così un tassello strategico per il futuro dello sport lucano, puntando su competenza, innovazione e partecipazione.

