Cronache del 5 dicembre 2025

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«Corte dei Conti, la Dodaro è incompatibile»

L’ultima fuga di notizie verso il giornale di famiglia: la relazione sulla parifica prima dell’udienza

La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce la nuova agenzia regionale dei trasporti

Si va verso Basilicata Mobilità Spa

Pepe: «Un passo verso un ecosistema della mobilità

MALTEMPO

Coldiretti denuncia ingenti danni alle colture

«Sono gravissimi i danni causati dal maltempo alle produzioni agricole lucane, a partire dalle fragole, con colture sommerse e serre distrutte». A denunciarlo è la Coldiretti della Basilicata che ha effettuato una prima ricognizioni sugli effetti delle piogge torrenziali abbattutesi sulle campagne nelle zone del Materano. L’ennesimo effetto della violenza dei cambiamenti climatici (...)

■ continua a pag 5 Pepe

più moderno ed efficiente»

PIL D’INFELICITÀ

Non sappiamo se questi patrioti abbiano a cuore l’importanza del leggere, anche in prossimità dell’avvento natalizio, dove pure le strenne dovrebbero campeggiare sotto l’albero d’ognuno, ma se dovessero avere, come peraltro sospettiamo, poca bravura nella titolistica dei libri e magari anche subire la legge da contrappasso dantesco allora la SVIMEZ gli risolverebbe benissimo il problema della scelta facendogli sciroppare ben 470 pagine d’infelicità. Infelicità, sia chiaro, a cui loro stessi hanno dato un contributo, per così dire triste quanto vicino al peggio. Già perché al di là dei loro sorrisetti propagandistici molti dei quali fuori dalla grazia di Dio e naturalmente dalla realtà che dipingono, il rapporto 2025 sullo stato dell’economia e della società del Mezzogiorno pare una specie di vangelo d’infelicità che inchioda implacabilmente le loro responsabilità ad un giudizio severo d’incapacità. Prendiamo ad esempio il PIL dove, tanto per parlare di cifre, tra il 2021-2024 la povera Basilicata è stata la Regione più scarsa d’Italia, grazie anche al -14,1 segnato dall’industria e su cui l’assessore Francesco Cupparo dovrebbe quantomeno arrossire. Cantano i Subsonica: “Un vangelo d’infelicità, sul tuo sorriso spaccato…”

OLTRE IL GIARDINO L’analisi dell’emergenza del sindaco di Moliterno Rubino: «Urgono interventi»

«Usare

la tecnologia per affrontare la crisi idrica»

Governo-Regioni: Tavolo permanente sullo Sport per un futuro sostenibile

ACCORDO INGV-AQL

La soddisfazione di Bardi: «Ottimo contributo per la tutela della nostra risorsa idrica» e di Napoli (FdI): «Basilicata laboratorio europeo dell’acqua»

■ Servizi a pag 2

IL CORDOGLIO

Tanti i messaggi per don Antonio Meliante, De Luca e Triunfo: «Un punto di riferimento», Polese e Pittella: «Esempio di grande umanità»

■ Servizi a pag 18

CRONACA

A Potenza furti di catalizzatori: scoperti dai Carabinieri in flagranza di reato e arrestati tre uomini residenti nel Casertano

■ Servizio a pag 17

MATERA

L’Ater presenta la nuova piattaforma digitale “Housing plus Pa”, il sistema che semplifica pratiche e i pagamenti

■ Servizio a pag 21

IL PRESID ENT E B AR DI: «FAR E UNA RICOGNI ZIONE CH IAR A D EL LE RISORSE»
Servizio a pag 9
Rubino
Servizio a pag 10
Servizio alle pag 6 e 7
Servizio a pag 4

Il Presidente commenta l'accordo, congratulandosi con il Dg, Luigi Cerciello Renna, per essersi fatto promotore dell'iniziativa

Intesa Ingv-Aql, Bardi: «Ottimo contributo per la tutela della nostra risorsa idrica»

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime soddisfazione per la storica intesa siglata a Roma tra Acquedotto Lucano e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), congratulandosi con il nuovo Direttore generale di Aql, Luigi Cer-

ciello Renna, per essersi fatto promotore dell’iniziativa.

«È finalizzata – sottolinea Bardi – a una gestione più consapevole e protetta delle risorse idriche regionali, ponendo la Basilicata all’avanguardia in Europa. Acquedotto Lucano – dice il Presidente –

A

si distingue come il primo gestore di servizio idrico integrato nel Continente a concepire e mettere in pratica un’azione di questa portata, creando un modello di cooperazione unico».

«Il protocollo unisce in modo strategico due priorità vitali per la regione:

la sicurezza dell’approvvigionamento idrico (la lotta alla crisi idrica) e la prevenzione sismica (una migliore conoscenza geologica del territorio)» prosegue il presidente Bardi. «L’intesa prevede indagini sistematiche sulle acque sotterranee e attività congiunte di ricerca. L’obiet-

Intesa AQL–INGV, Napoli: «Basilicata laboratorio europeo dell’acqua»

«Di

fronte alla crisi idrica che sta colpendo l’Europa e in particolare il Mezzogiorno, la Basilicata sceglie la strada giusta: passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione e della programmazione, agganciandosi alle migliori competenze disponibili e alla nuova Strategia europea per la resilienza dell’acqua». Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli, commenta il protocollo d’intesa tra Acquedotto Lucano e INGV, che prevede «ricerche e indagini sistematiche sulle acque sotterranee, il rafforzamento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico e l’analisi degli effetti dei cambiamenti climatici sugli acquiferi lucani».

«Si tratta di un accordo che – lo ricordano fonti internazionali e nazionali – si inserisce pienamente nella European Water Resilience Strategy adottata dalla Commissione europea il 4 giugno 2025. Acquedotto Lucano, con questo protocollo, è tra i primi operatori in Italia a tradurre quella strategia in un’azione concreta, strutturata e misurabile, tanto che lo stesso direttore generale ha parlato di un modello unico nel panorama europeo». Napoli respinge al mittente le polemiche sollevate dall’opposizione: «Qui non siamo di fronte a un atto che ‘indebolisce la Basilicata’, ma all’esatto contrario: un’alleanza tra un’azienda lucana e uno dei massimi enti di ricerca pubblici italiani, che rafforza la nostra capacità di preve-

nire la siccità, individuare nuove risorse idriche, pianificare gli investimenti e accedere più facilmente ai canali finanziari europei, a cominciare dalla Banca europea degli investimenti che ha già annunciato un impegno miliardario proprio sulle infrastrutture idriche»

Sulla presunta «mancata valorizzazione» delle competenze lucane, il capogruppo FdI chiarisce: «UniBas è e resta un pilastro strategico per la Regione. Coinvolgere INGV non significa escludere l’Università, ma fare un passo in più: costruire una rete in cui l’ente nazionale di riferimento per geofisica e vulcanologia metta a sistema i propri dati e le proprie tecnologie con Acquedotto Lucano e, mi auguro, sempre più anche con i dipartimenti lucani, ARPAB e i centri di ricerca del territorio. La sfida dell’acqua non si vince chiudendosi nel perimetro del campanile, ma collegando competenze locali e grandi player nazionali e internazionali».

«Chi oggi prova a dipingere questo accordo come un torto alla Basilicata – prosegue Napoli – difende un’idea vecchia di sviluppo, fatta di gelosie territoriali e di rendite di posizione. La nostra idea è opposta: fare della Basilicata un laboratorio europeo sulla sicurezza idrica, capace di produrre dati, innovazione, modelli di gestione da esportare, e al tempo stesso di garantire acqua sicura a famiglie, agricoltori e imprese in uno scenario di cambiamenti climatici sempre più estremi». Napoli guarda anche ai prossimi passi:

tivo – prosegue Bardi – è migliorare la comprensione del sistema delle sorgenti lucane e analizzare gli effetti del clima che incide sugli acquiferi regionali, le nostre “riserve” naturali. L’iniziativa si allinea perfettamente con la “European Water Resilience Strategy” della Commissione Europea. Ne condividiamo l’obiettivo: contrastare la vulnerabilità con la ricerca e l’innovazione».

«Il sapere scientifico dell’INGV, maturato nel monitoraggio dei fluidi e nella ricerca sui processi geodinamici – conclude il presidente Vito Bardi –offrirà un contributo fondamentale alla tutela della risorsa idrica lucana, generando dati utili sia alla scienza che alla sicurezza delle nostre comunità».

«Come maggioranza di centrodestra intendiamo valorizzare al massimo questa intesa, chiedendo che diventi una piattaforma aperta: per progetti congiunti che coinvolgano UniBas e i ricercatori lucani; per candidare la Basilicata ai principali bandi europei sulla resilienza idrica; per mettere a disposizione dei Comuni e del mondo produttivo informazioni e strumenti utili a prevenire crisi e razionamenti. Questa è la buona politica: non limitarsi a commentare, ma costruire condizioni concrete di sicurezza e sviluppo.»

«La Basilicata – conclude Napoli - non è periferia di nessuno. Quando un’azienda lucana firma un protocollo che viene riconosciuto come pienamente coerente con le nuove politiche europee sull’acqua, noi non dobbiamo chinarci la testa, ma alzarla. È il segno che, grazie a un governo regionale serio e responsabile, stiamo cominciando a giocare la partita da protagonisti. Ed è da qui che riparte la nostra sfida per difendere i cittadini, le imprese e il futuro di questa terra».

Bardi e l’edizione di Cronache di ieri

VENERDÌ

A RIENZE ANTE MANI IN CUCINA UN VULCANO DI ESPER A

ENCE

Pepe: «Un modello più efficiente e integrato libererà risorse e migliorerà qualità e programmazione del servizio in tutta la regione»

Si va verso Basilicata Mobilità, una Spa per gestire i trasporti

POTENZA. La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che istituisce Basilicata Mobilità

SpA, la nuova agenzia incaricata di governare in modo unitario il sistema del trasporto pubblico locale. Il provvedimento, predisposto dalla Direzione Infrastrutture e Mobilità, sarà ora valutato dal Consiglio regionale e rappresenta una riforma destinata a superare l’attuale frammentazione gestionale.Configurata come società in house della Regione, l’agenzia avrà il compito di coordinare reti, orari e servizi, favorendo una pianificazione più omogenea e l’evoluzione verso un sistema intermodale. «Serve un coordinamento più performante del Tpl, capace di integrare modalità e orari in un’unica visione regionale», afferma il vicepresidente e assessore ai Trasporti, Pasquale Pepe. «Dobbiamo semplificare la proposta dei servizi per le imprese e la fruizione per i cittadini, liberando risorse pubbliche da reinvestire nelle performance del comparto».La riforma non comporta costi aggiuntivi per la Regione e introduce una innovazione ritenuta decisiva: la possibilità di recuperare l’Iva sui contratti di servizio grazie al-

la configurazione societaria della nuova agenzia. Secondo la relazione tecnica, il risparmio stimato ammonta a circa dieci milioni di euro all’anno, destinati a essere reinvestiti nel miglioramento del sistema del trasporto pubblico.

L’agenzia potrà assumere funzioni ulteriori, come la gestione del patrimonio dedicato alla mobilità e la realizzazione di opere infrastrutturali. Il disegno di legge prevede inoltre un ruolo centrale nel monitoraggio dei contratti, nel coordinamento degli investimenti e nello sviluppo di sistemi tariffari integrati, compresa la bigliettazione elettronica avanzata. È programmata anche la

creazione di una banca dati regionale della mobilità, strumento essenziale per una programmazione basata su indicatori di qualità e regolarità.Pepe sottolinea che il modello è stato condiviso con l’Osservatorio regionale trasporti e trae ispirazione dalle esperienze positive di regioni come Lombardia, Veneto e Toscana. «Ringrazio tutti gli attori istituzionali e privati e il lavoro degli uffici regionali», afferma. «Con Basilicata Mobilità SpA compiamo un passo decisivo verso una mobilità più moderna, integrata e sostenibile, nella quale pianificazione unitaria ed efficienza diventano i cardini del nuovo sistema regionale».

«PASSO ATTESO PER IL TRASPORTO PUBBLICO»

Fanelli: «Una riforma attesa e necessaria»

POTENZA. «La nascita della nuova società regionale dei trasporti è una scelta che va nella direzione giusta: mettere ordine, rafforzare la governance e garantire finalmente un sistema di mobilità più moderno ed efficiente per tutta la Basilicata».Lo afferma il presidente della Prima Commissione, Francesco Fanelli, che definisce il provvedimento un atto di svolta nella gestione del trasporto pubblico locale. Fanelli evidenzia come il nuovo assetto rappresenti «un passaggio atteso e necessario», in linea con l’obiettivo di superare anni di frammentazione e scarsa efficacia dei servizi.Il presidente sottolinea inoltre l’impegno della Giunta e degli uffici tecnici, riconoscendo «il lavoro svolto dall’assessore Pepe e dal Dipartimento», che hanno accompagnato la definizione del modello organizzativo della nuova società regionale.Secondo Fanelli, il riordino del settore permetterà di migliorare la qualità dell’offerta, favorendo una rete più omogenea, integrata e vicina ai bisogni dei cittadini lucani. «Una Basilicata che si muove meglio — conclude — è una Basilicata che cresce e si avvicina concretamente alle esigenze dei suoi cittadini».

Cefola e Tortorelli chiedono una programmazione unica capace di migliorare qualità, integrazione e servizi in tutta la Basilicata

La

Uil: «L’agenzia dei trasporti è svolta che aspettavamo»

POTENZA. Il disegno di legge per l’istituzione dell’agenzia regionale dei trasporti, approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Pasquale Pepe, rappresenta per la Uil un segnale atteso da tempo. «È finalmente una risposta alla nostra proposta, formulata oltre dieci anni fa, per garantire servizi efficienti, efficaci e di qualità, mantenimento dei livelli occupazionali e ottimizzazione delle risorse finanziarie», affermano i segretari regionali della Uil Trasporti, Antonio Cefola, e della Uil, Vincenzo Tortorelli, in una nota congiunta.I due rappresentanti sindacali, pur in attesa di approfondire il contenuto del testo, riconoscono che «si è imboccata la strada giusta». Secondo la

Uil, l’agenzia dovrà essere il soggetto in grado di programmare un servizio capace di rendere davvero efficienti i collegamenti in tutta la Basilicata, con particolare attenzione alle aree interne, spesso penalizzate da distanze e disagi. L’obiettivo indicato è quello di realizzare un sistema integrato tra ferro e gomma, capace di rispondere alle diverse esigenze degli utenti.«L’agenzia dovrebbe essere la sola che programma, organizza e mette in rete, connettendo le tante esigenze del trasporto regionale», sottolineano Cefola e Tortorelli. Per i sindacalisti si tratta di uno strumento essenziale di governance, utile a realizzare una vera integrazione del trasporto pubblico, migliorandone la qualità e generando risparmi consi-

stenti. «Far coordinare i servizi da un’unica agenzia è una mossa di notevole impatto, che standardizzerebbe il sistema con ricadute positive sulla mobilità delle persone».La Uil ritiene necessario procedere con convinzione nella costruzione di un assetto più snello e organizzato, capace di garantire benefici sia ai lavoratori sia ai cittadini.I segretari esprimono

inoltre apprezzamento per il provvedimento annunciato dall’assessore Pepe riguardo alla concessione di abbonamenti semestrali per il trasporto pubblico locale al costo di trenta euro per cinquecento studenti universitari. Una misura che, a loro giudizio, «dimostra che anche su costi e tariffe è possibile intervenire per sostenere le famiglie lucane».

Fragole sommerse, serre distrutte e acqua sprecata: «Serve un piano invasi e una gestione efficiente della risorsa idrica»

Maltempo devastante nel Materano: Coldiretti denuncia danni ingenti alle colture lucane

Sono gravissimi i danni causati dal maltempo alle produzioni agricole lucane, a partire dalle fragole, con colture sommerse e serre distrutte. A denunciarlo è la Coldiretti Basilicata, che ha effettuato una prima ricognizione sugli effetti delle piogge torrenziali che si sono abbattute nelle campagne del Materano.L’organizzazione agricola parla dell’ennesima conseguenza della violenza dei cambiamenti climatici, che ormai alternano lunghi periodi di siccità a fenomeni estremi, vere e proprie bombe d’acqua i cui effetti risultano aggravati dall’impermeabilità dei terreni, resa tale dall’assenza di precipitazioni regolari.Ma all’allagamento delle colture si aggiunge, per gli agricoltori, un’ulteriore beffa: la mancata possibilità di recuperare almeno parte dell’acqua caduta per convogliarla negli invasi, così da utilizzarla nei periodi di siccità. A pesare, denuncia Coldiretti, è l’immobilismo della Società Acque del Sud, che «tarda ancora ad eseguire i necessari interventi di ripristino della funzionalità della traversa del Sarmento», ferma da un anno e fondamentale per «immagazzinare l’acqua piovana nell’invaso di Monte Cotugno invece di vederla scorrere in mare».Una situazione analoga riguarda la traversa di Trivigno, che «non permette, e non si capisce perché, che l’acqua raggiunga la diga di San Giuliano attraverso il Bradano».Secondo Coldiretti, serve un deciso cambio di passo nella gestione della risorsa

idrica da parte dell’ente, ma anche un impegno concreto delle istituzioni per realizzare un piano invasi dotato di sistemi di pompaggio, capace di garantire approvvigionamento idrico e produrre energia pulita.L’obiettivo del progetto presentato dall’organizzazione agricola è chiaro: raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, assicurandone la disponibilità per gli usi civili, l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica. Un sistema che, oltre a sostenere il comparto agricolo, contribuirebbe anche alla regimazione delle piogge in eccesso, prevenendo allagamenti ed esondazioni.

Cicala: «Investiamo in innovazione e rigenerazione del patrimonio rurale. Così costruiamo un’agricoltura moderna e competitiva»

Basilicata,

due nuove strategie per l’agricoltura: nasce il

Distretto

delle Piante Officinali e parte la valorizzazione dei beni Alsia

La Regione Basilicata compie due passi significativi nel percorso di rafforzamento e modernizzazione del settore agricolo: la condivisione del Protocollo d’Intesa per l’istituzione del Distretto delle Piante Officinali e l’avvio della prima asta pubblica per la dismissione dei beni non più funzionali dell’Alsia.Nella giornata del 3 dicembre 2025, presso il Dipartimento Agricoltura e Foreste, produttori, imprese, enti di ricerca e associazioni di categoria hanno sottoscritto il Protocollo che avvia ufficialmente il percorso verso la creazione del Distretto delle Piante Officinali della Basilicata, strumento pensato per rafforzare una filiera in forte crescita, promuovere innovazione e sostenibilità, e dare pieno riconoscimento a un comparto che rappresenta una concreta opportunità di sviluppo per le aree interne.Parallelamente, l’Alsia ha pubblicato il

primo avviso di vendita di un immobile ereditato dalla Riforma Fondiaria, segnando l’inizio di un processo di valorizzazione del patrimonio pubblico volto a restituire funzione e utilità a beni agricoli oggi non più utilizzati.«Queste due iniziative – dichiara l’Assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Carmine Cicala – raccontano una Basilicata che guarda avanti. Da una parte investiamo su un settore strategico come quello delle piante officinali, sostenendo aziende che innovano e che credono nel valore delle nostre terre. Dall’altra avviamo un percorso di rigenerazione del patrimonio rurale, rimettendo in circolo immobili che possono diventare nuove opportunità di lavoro, impresa e presidio del territorio.»L’Assessore sottolinea anche il valore del metodo: «La collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca è la chiave per co-

struire una filiera competitiva e sostenibile. Allo stesso modo, la trasparenza e la corretta gestione del patrimonio pubblico sono elementi fondamentali per rafforzare la fiducia dei cittadini e favorire investimenti produttivi nelle campagne lucane.»Il Distretto delle Piante Officinali rappresenta dunque l’avvio di un

percorso di aggregazione e programmazione condivisa che sosterrà formazione, ricerca, promozione e sviluppo del comparto. La dismissione dell’immobile a San Nicola di Melfi, con offerte da presentare entro il 15 gennaio 2026, segna invece l’apertura di una nuova stagione per l’Alsia, mirata a liberare risorse e va-

lorizzare beni storicamente legati alla Riforma Fondiaria.«Siamo di fronte – conclude Cicala – a scelte che guardano non solo all’oggi, ma al futuro del nostro territorio agricolo. Continuiamo a lavorare per un’agricoltura lucana moderna, dinamica e capace di generare valore economico, ambientale e sociale.»

Bolognetti a testa bas sa sui legami tra il Qu otidiano del Sud, la gi udice e la linea editori ale contro Bardi e pro Chiorazzo

«Corte dei Conti, la Dodaro è incompatibile»

L’ultima fuga di notizie verso il giornale di famiglia: la relazione sulla parifica prima dell’udienza

«Voglio morire!

Il Quotidiano della Procura alias Quotidiano del Sud della Dodaro family fa dire a Chiorazzo che Bardi ha partecipato alla spartizione. Per la serie intramontabili facce di bronzo. Dimenticavo… la dr.ssa Dodaro (magistrato della Corte dei conti) moglie di Posteraro è la gentildonna che voleva farla pagare cara a “quel ricchione” (parole sue) del presidente della Regione Calabria. Giorni fa ho inviato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere se sia opportuna la permanenza a Potenza della Dodaro. Perché? Pofferbacco!!!

Ma a Potenza c’è una sede del quotidiano di famiglia e stranamente questo quotidiano anticipa con puntualità disarmante le inchieste della Corte dei Conti che casualmente ha messo nel mirino la giun- ta Bardi. È proprio il caso di dirlo…i conti non tornano o forse tornano fin troppo e siamo alle solite».

Parole e musica di Maurizio Bolognetti, leader dei radicali lucani, da sempre impegnato in prima persona nelle battaglie di civiltà giuridica in Basilicata.

Non è accusabile di interessi personali nella sua azione politica non avendone mai ricavato alcun beneficio.

LA SORELLA

DI CESARE

Da un po’di tempo a questa parte il leader di radicali lucani, da oltre 30 giorni impegnato in una azione non violenta che in queste ore lo vede in sciopero della sete, sta squarciando il triste velo di silenzio che copre uno strano e fin troppo evidente potenziale conflitto di interessi che c’è nella magistratura contabile in Basilicata.

Alla Corte dei Conti, infatti, dopo essersene dovuta andare dalla sua Calabria, è stata mandata un magistrato che si chiama Dodaro. Stesso cognome dell’editore de “Il Quotidiano”.

Non è un caso di omonimia, la dottoressa Dodaro è la sorella del proprietario del Quotidiano, già nel CdA del giornale e moglie del famigerato Posteraro oggi collaboratore e in passato Presidente del

giornale di famiglia.

Da quando la sorella dell’editore del Quotidiano esercita le sue funzioni giurisdizionali in Basilicata, il giornale edito dal fratello e dall’altra sorella puntualmente pubblica in anticipo le notizie che riguardano la Corte dei Conti.

Sicuramente è un caso che il quotidiano di proprietà dei Dodaro sia in grado di avere in anticipo le notizie che riguardano la Corte dei Conti nella quale opera la dottoressa Dodaro.

Ultimo caso è stato quello della relazione alla parifica del bilancio regionale, relazione che il Quotidiano di famiglia ha pubblicato il giorno prima che i giudici contabili tenessero l’udienza (vedi foto in pagina). Relazione che è stata poi letta in udienza dai giudici contabili non senza imbarazzo, atteso che il giorno prima il Quotidiano della famiglia della giudice della Corte dei Conti di Basilicata aveva pubblicato “in esclusiva”. Chi siamo noi per credere che le due cose siano collegate?

Ci chiediamo, però, se quello che i gli antichi romani pretendevano per la moglie di Cesare debba valere anche per il germano di Dodaro. Ci chiediamo, cioè, se non debba non solo essere ma anche apparire casta.

Certo è che in questa sistematica circolazione di notizie in anteprima verso il giornale del fratello la purezza inizia un poco a vacillare.

UNA CORTE

DEI CONTI

ALL’OPPOSIZIONE

La Corte dei Conti, come è noto, svolge una attività importantissima a favore della regolarità della spesa pubblica.

È l’organo giurisdizionale che si preoccupa di verificare che le pubbliche amministrazioni spendano bene i denari dell’erario.

Nella sua funzione bacchetta, giudica, critica o approva le azioni delle pubbliche amministrazioni. La sua credibilità deve essere assoluta. Può, allora, essere credibile un collegio giudicante che al suo interno ha un magistrato che è la sorella di un editore che ha deciso di mettere il suo giornale al ser-

É un quadro allarmante quello che si delinea nelle intercettazioni della

Dodaro e le opportunità, anche ambientali

La magistrato intercettata chiama il presidente Occhiuto: «Ricchione

Nei giorni scorsi ci siamo occupati del caso della dottoressa Dodaro, magistrato contabile, sorella degli editori e moglie dell’indagato

“collaboratore” del Quotidiano del Sud (si chiama così ora?) in cui parlavamo della stranezza che le carte dell’inchiesta della Corte dei Conti di Basilicata fossero state pubblicate proprio dal quotidiano di famiglia. L’inchiesta in parola parte da un articolo de La Nuova del Sud. E chi ha le carte di quell’inchiesta e le pubblica? La Nuova del Sud apparirebbe logico sostenere. E invece no! Le ha “in esclusiva” un altro quotidiano, quello di pro-

L’edizione di Cronache del 16 ottobre e sotto quella del 17 ottobre

l nostro articolo sulla famiglia Dodaro , editori dell’ei fu “Il Quotidiano del Sud” e sulle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che vedrebbero la magistrato della Corte dei Conti, ora in Basilicata, Maria Gabriella Dodaro definire il presidente della Regione Calabria Occhiuto «ricchione di merda» non è passato inosservato ad un occhio attento come quello di Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani. «Leggere quanto riportato da Cronache Lucane fa letteralmente accapponare la pelle» afferma. «A questo punto ci sarebbe da porre, di nuovo e ancora, una gigantesca questione di incompatibilità ambientale per ciò che concerne la permanenza in Basilicata di alcuni magistrati. – continua Bolognetti - Con un gioco di parole potrei dire che a volte i conti non tornano. Il dramma è che quando a non tornare sono i con-

ti della giustizia, i danni sono indelebili e irreversibili». E poi l’affondo del segretario di Radicali Lucani, in sciopero della fame e della sete che sta portando avanti un’azione nonviolenta per chiedere verità sulla vicenda Israelo-Palestinese, il rispetto dell’art.21 della Costitu-

zione e del diritto umano alla conoscenza, al giornalista di punta del quotidiano: «Vorrei anche dire a presunti giornalisti d'inchiesta e d'assalto che il giornalismo d'inchiesta non si fa con le veline delle procure. Il sottoscritto, che di inchieste vere ne ha fatte tante (ricordate, per esempio, il

La Garante ha incontrato il Garante provinciale per la disabilità: «Avviamo azioni

vizio dell’opposizione? Dal giornale della fami-

caso Fenice), ha semmai fornito elementi e notizie di reato alle Procure, chiedendo alle stesse di indagare, il che non è sempre avvenuto. Il mio operato ha viaggiato in direzione esattamente opposta rispetto a quelle che, in maniera assai impropria, vengono definite inchieste giornalistiche». «A questo punto, visti certi intrecci inquietanti, non c'è da sorprendersi se il sottoscritto, che è totalmente estraneo a certe dinamiche, subisca censure da regime stalinista. – prosegue - Ho visto cose in questi anni, che voi umani...Rilanciare veline e ricamarci sopra non è giornalismo d'inchiesta, proprio no». «Conclusioni? Ripeto ancora e ancora: un magistrato non solo deve essere al di sopra, delle parti, ma deve anche apparire tale. La magistratura non può e non deve piegarsi a giochi di potere, pena la totale perdita di credibilità» conclude Maurizio Bolognetti.

l’azione del Governo Regionale ci si aspetta che nale e non partigiano e fazioso.

DDA sulla famiglia de Il Quotidiano
Primo Piano 7
Basilicata
Dopo l’articolo di Cronache sulle intercettaz oni della

L’INCOMPATIBILI-

TÀ AMBIENTALE

Evidentemente ha pienamente ragione Bolognetti quando evidenzia l’inopportunita’, se non l’incompatibilità ambientale della dottoressa Dodaro in Basilicata.

Possiamo anche immaginare che la sua azione alla Corte dei Conti sia scevra da ogni pregiudizio ma certo la singolare circostanza che le notizie della Corte arrivino al giornale di famiglia prima che arrivino agli interessati e che il giornale di famiglia tenga una posizione analoga a quella della Corte dei Conti lascia, quanto, meno aperto qualche dubbio.

Anche in considerazione del fatto che da alcune intercettazioni è emerso chiaramente che la Dodaro aveva apertamente di-

chiarato una ostilità preconcetta ed un'ansia di vendetta conto quel “ricchione” di Occhiuto che, guarda caso, è dello stesso partito del Presidente Bardi.

L’OPPOSIZIONI A BRACCETTO

Se a questo, infine, aggiungiamo la circostanza che le posizioni dell’opposizione consiliare, della Corte dei Conti dove lavora la dottoressa Dodaro e gli scritti del giornale della famiglia Dodaro vanno nella stessa direzione, possiamo dire che ci si trova davvero in una tempesta perfetta che rischia di unire giornali, opposizione e magistratura contabile in un attacco coordinato a Bardi. Potrebbero essere tutte coincidenze. L’unico modo, però, per uscire dal dubbio è trasferire la dot-

Per l’esponente del Governo Meloni le intercettazioni di Posteraro «gravemente lesive della reputazione istituzionale»

Dodaro-gate, affari di famiglia e incompatibilità

Èuna storia di affari di famiglia, che va dai salumi, all’editoria, passando per gli appalti pubblici, agli incarichi di governo fino ad arrivare all’inchiesta della Procura di Catanzaro che ha fatto cadere il presidente della Regione Calabria, Occhiuto, il Dodarogate che sta facendo tremare diversi palazzi. Ma andiamo per ordine NEL CDA DEL QUOTIDIANO LA MAGISTRATO CHE STA A POTENZA E CHE PROMETTE RITORSIONI AL CDX Della Finedit fanno parte Francesco Dodaro, la soll Atll ii

É un quadro allarmante quello che si delinea nelle intercettazioni della

Dodaro e le opportunità, anche ambientali

toressa Dodaro dalla Corte dei Conti di Basilicata. Sarebbe forse il metodo per eliminare il sospetto

IlSegretario radicale Maurizio Bolognetti è un abitudinario delle grandi battaglie civili non violente, sulla libertà di informazione e sulla separazione dei poteri.

Nelle ultime settimane ha messo nel mirino i rapporti tra il giornale della famiglia Dodaro e il Giudice Dodaro della sezione della Corte dei Conti di Basilicata. Maurizio Bolognetti già il 17 Ottobre scorso, per esempio, evidenziava come non fosse opportuna la permanenza alla Corte dei Conti della Basilicata della Dodaro. Tale rilievo era fondato sul contenuto di alcune intercettazioni nelle quali la Dodaro, nell’apostrofare come “ricchione di merda” il Presidenre Occhiuto minacciava ritorsioni ai suoi danni.

Proprio a causa di queste intercettazioni che avevano offeso il decoro delle istituzioni, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Siracusano licenziava Posteraro, marito della Dodaro. Il 25 Ottobre scorso, lo stesso Bolognetti comunicava di aver depositato un esposto al CSM, al Ministro della Giustizia e al Presidente della Repubblica per verificare la “patente incompatibilità ambientale” della dott.ssa Dodaro come magistrato della sezione lucana della Corte dei Conti.

circa la fuga di notizie, far recuperare credibilità alla sezione della magistratura contabile e palesare la

differenza tra i poteri dello Staro e il Quarto Potere della stampa di famiglia. venerdì

Il Dodarogate in pillole

Stampa,

inchieste, magistrati intercettati,

affari e finti scoop

mercato, che non possa differenia il bis h Il

Sulle strane anticipazioni dello scoperchiatore

www.lecronache.info

L'impresa fa profitto, la magistratura rende giustizia, se si confondono è incompatibilità

Il fondamento di detta incompatibilità, secondo Bolognetti, era basato sul fatto che le notizie della Corte dei Conti di Basilicata erano sistematicamente diffuse in anticipo dal Quotidiano di proprietà del fratello della Giudice nel cui CDA la stessa Giudice sedeva prima di entrare in magistratura. Nei giorni scorsi “Il Quotidiano del Sud –l’Altravoce” pubblicava in anticipo sulla sua uscita ufficiale la bozza della relazione del Procuratore presso la Corte dei

pentole vuote che risponde al nome di Leo Amato. QUEGLI STRANI RAPPORTI A noi non interessa la differenziazione di impresa di Dodaro, editore della testata dal multiforme nome. Non abbiamo tempo di inseguire le vicende delle camere di commercio anche perché riteniamo che sia un suo preciso diritto. Noi crediamo nella liber-

biamo compiti inquirenti né funzioni giudicanti. Quello che può capitare è, però, che qualcuno che abbia queste funzioni possa decidere di esercitare e possa farlo anche nei confronti della trasparenza dell’attività della magistratura che, proprio come la moglie di Cesare, deve apparire oltre che essere casta. Alcune voci ci dicono che su alcune scrivanie questi dossier siano già arrivati

vizio la dott.ssa Dodaro, ex membro del CDA del giornale attualmente di proprietà del fratello.

Nella relazione pubblicata in anteprima dal giornale della famiglia Dodaro si leggevano molti motivo di critica al Governo Bardi il cui presidente è dello stesso Partito ed è amico di quell’Occhiuto verso il quale la Dodaro minacciava ritorsioni. Da qui l’ultima dichiarazione di Maurizio Bolognetti a difesa della separazione dei poteri e della libertà di stampa.

presidente Occhiuto: «Ricchione di merda»
La Sottosegretario Siracusano e i motivi del licenziamento del marito della magistrato calabro lucana
Bolognetti e le edizioni di Cronache del 6 e 7 ottobre

Il vicepresidente critica la mancanza di concertazione, mentre il capogruppo di FI difende la proposta di Cupparo come un atto di responsabilità

Sospensione Progetti No-Oil: Chiorazzo accusa, Aliandro sostiene la scelta

La proposta di sospendere temporaneamente alcuni progetti in corso con Eni e Shell, presentata dall'assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo, ha aperto un acceso dibattito durante il Tavolo Tecnico permanente con le compagnie petrolifere. La riunione, che ha visto la partecipazione anche dell'assessore all'Ambiente Laura Mongiello e dei direttori generali della Giunta, è stata l'occasione per discutere l'uso strategico dei fondi no-oil non ancora impegnati.

Cupparo ha sottolineato la necessità di acquisire un quadro informativo aggiornato sugli impatti occupazionali dei progetti in atto, evidenziando l'urgenza di adattare le risorse di compensazione ambientale alle nuove priorità di sviluppo della Basilicata. «Dobbiamo prepararci alla fase di transizione del dopo-petrolio», ha affermato, indicando la volontà di orientare le risorse verso obiettivi sociali e produttivi più coerenti con le esigenze della regione. Tuttavia, la proposta ha suscitato reazioni contrastanti. Angelo

Chiorazzo, Vice Presidente del Consiglio regionale, ha criticato la Giunta per quella che considera una mancanza di responsabilità e trasparenza. «La sospensione dei progetti certifica il fallimento della Giunta Bardi», ha dichiarato, aggiungendo che tali decisioni non possono essere prese unilateralmente, ma devono coinvolgere tutte le parti interessate, comprese le comunità locali e le istituzioni.

Chiorazzo ha anche messo in guardia contro il rischio di dirot-

tare le compensazioni ambientali verso iniziative politiche piuttosto che verso progetti di sviluppo concreti. «Le centinaia di milioni di euro delle compensazioni non sono risorse della Giunta, ma dei lucani», ha sottolineato, chiedendo che queste vengano utilizzate per il bene della comunità. Dall'altro lato, Gianuario Aliandro, capogruppo di Forza Italia, ha difeso la proposta di Cupparo, sostenendo che non si tratta di un blocco definitivo, ma di una pausa necessaria per una valutazione

più accurata. «È fondamentale avere dati precisi sull'occupazione generata dai progetti», ha affermato, sottolineando l'importanza di utilizzare i fondi in modo strategico per affrontare le sfide future della Basilicata. Aliandro ha anche evidenziato come la proposta di destinare i fondi no-oil a progetti coordinati dalla “cabina regionale” possa garantire un utilizzo più efficace delle risorse, evitando la dispersione. «Dobbiamo massimizzare i benefici per i lucani», ha concluso, invitando l'opposizione a collaborare per garantire una transizione energetica che porti a uno sviluppo duraturo.

In conclusione, il dibattito sulla sospensione dei progetti no-oil in Basilicata mette in luce le tensioni tra la Giunta regionale e le forze di opposizione, evidenziando la necessità di un confronto costruttivo e di una gestione trasparente delle risorse destinate allo sviluppo della regione. La Basilicata si trova ora a un bivio cruciale, dove le scelte politiche dovranno orientarsi verso un futuro sostenibile e inclusivo.

L'incontro mira a trovare soluzioni per garantire stabilità occupazionale e valorizzare le professionalità lucane

Verrastro (Uil Fpl): Mobilitazione per gli Idonei delle Graduatorie della Regione Basilicata

La Uil Fpl Basilicata, in collaborazione con il Comitato degli Idonei, annuncia l’organizzazione di un importante incontro pubblico che si terrà domani alle ore 10:00 presso Palazzo Ingromarket, in Via del Gallitello 47 a Potenza. L’iniziativa è rivolta a tutti gli idonei inseriti nelle graduatorie di concorso della Regione Basilicata e degli

enti collegati. L’incontro nasce «dalla crescente preoccupazione legata alla prossima scadenza delle graduatorie concorsuali, una situazione che richiede interventi urgenti e coordinati per ottenere una proroga e salvaguardare il diritto al lavoro di centinaia di cittadini che hanno superato regolarmente le selezioni pubbliche» afferma il se-

gretario Giuseppe Verrastro. La Uil Fpl, «da sempre al fianco degli idonei e impegnata nella tutela dei loro diritti, ribadisce con forza la necessità di mettere in campo tutte le azioni utili a garantire stabilità occupazionale e a contrastare il continuo impoverimento di competenze che colpisce il territorio lucano» continua.

«Valorizzare le professio-

nalità già formate – sottolinea il sindacato – rappresenta una scelta strategica per consentire ai giovani lucani di restare in Basilicata e costruire nel proprio territorio un percorso professionale duraturo».

«All’incontro sono stati invitati esponenti politici regionali, affinché possano contribuire a un confronto serio e approfondito sulla

situazione attuale e sulle possibili soluzioni. L’obiettivo è individuare rapidamente un percorso condiviso che scongiuri l’imminente scadenza delle graduatorie e che assicuri continuità ai processi di reclutamento nella Pubblica Amministrazione.continua Verrastro - Il dialogo diretto tra istituzioni, sindacato e cittadini rappresenta un passaggio fondamentale per garantire trasparenza, responsabilità e tempestività nelle decisioni».

La Uil Fpl conferma, anche in questa fase delicata, «il proprio impegno nel sostenere gli idonei e nel promuovere politiche che mettano al centro il valore del lavoro pubblico e delle competenze acquisite. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati. La presenza di ognuno sarà determinante per rafforzare una battaglia comune che riguarda non solo i singoli lavoratori, ma l’intero futuro dei servizi pubblici regionali».

Il Presidente Bardi, coordinatore della Commissione Sport della Conferenza delle Regioni: «Il Patto per lo Spor stabilisce l'esigenza di una ricognizione chiara delle risorse»

Governo e Regioni: Tavolo permanente sullo Sport per un futuro sostenibile

Aun anno dalla sua istituzione, il Tavolo permanente sullo sport tra Governo e Regioni e Province autonome si è riunito ieri per un bilancio delle attività condotte nell’anno e per condividere le progettualità legate al 2026.

Presenti anche Coni e Cip, che fanno il loro ingresso quali soggetti protagonisti del Tavolo il quale, nelle determinazioni del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, persegue l’obiettivo di consolidare e armonizzare la collaborazione tra Stato e Regioni.

Al fianco del Ministro per lo Sport e i Giovani e delle Regioni, il Tavolo riunisce il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute, Istituto Credito Sportivo e GSE.

L’incontro ha reso possibile anche una verifica congiunta sullo stato di avanzamento del Patto del-

lo Sport, siglato tra il ministro Abodi e il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Massimiliano Fedriga, lo scorso 19 giugno a Matera.

Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata e coordinatore della Commissione Sport della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato: «Il Patto per lo Sport, primo grande risul-

tato di questo Tavolo, stabilisce l’esigenza di una ricognizione chiara delle disponibilità finanziarie e dei finanziamenti vigenti, nonché l’urgenza di condividere i dati per garantire un’allocazione equa e coerente delle risorse. In linea con approccio inclusivo salutiamo positivamente l’allargamento a Coni e Cip e proponiamo al Ministro di invitare per le

La cultura come leva per il welfare territoriale: a Matera il contributo

di CR.EU

Matera ha ospitato ieri la tappa conclusiva degli Stati Generali della Cultura 2025, organizzati dal Gruppo 24 ORE con il supporto del Comune e della Fondazione MateraBasilicata 2019. In questo contesto, CR.EU – Creativity Europe, il primo Metacluster europeo delle industrie culturali e creative, ha ribadito il suo impegno nel promuovere il dialogo tra istituzioni e filiere culturali.

Durante l’incontro, Raffaele Vitulli, presidente di CR.EU, ha sottolineato l’importanza di investire nel welfare culturale, specialmente nelle aree marginali e nei picco-

li comuni. «Da Matera può partire un processo utile a tutto il Mediterraneo», ha affermato Vitulli, evidenziando come le imprese culturali possano migliorare il benessere delle comunità attraverso le arti e lo sport. Vitulli ha anche messo in luce il legame tra CR.EU e la Basilicata, sottolineando l'eredità di Matera 2019 e il lavoro del cluster Basilicata Creativa. Ha ringraziato il Gruppo 24 ORE e il presidente della Regione, Vito Bardi, per il loro sostegno, evidenziando la necessità di creare nuove connessioni internazionali per valorizzare il potenziale culturale lucano.

prossime sedute anche una rappresentanza di Istat, con cui già collaboriamo per la definizione del Conto Satellite dello Sport». Bardi ha anche sottolineato la necessità di assicurare che le risorse residue 2023-2025 del “Fondo per la promozione dell’attività sportiva di base sui territori”, pari a oltre 5 milioni di euro, siano presto oggetto di riparto. «Si tratta di fondi cruciali per la promozione dell’attività sportiva di base – ha affermato Bardi -, che ci consentono di fatto di investire in prevenzione e salute pubblica».

Su questo punto, il Ministro Abodi ha offerto puntuali rassicurazioni circa il via libera che arriverà entro fine anno, ricordando l’importanza che queste risorse vadano a rafforzare l’investimento sui territori a favore delle comunità, a partire dalle zone più svantaggiate. «Le risorse

ci sono, il nostro compito è recuperarle e usarle al meglio», ha indicato Abodi. «Vanno individuate e inserite in percorsi amministrativi che dialogano tra loro, che collaborano e non si mettono in concorrenza. È un metodo di lavoro che questo Tavolo sta adottando e che ci consente di offrire soluzioni e arrivare più rapidamente agli obiettivi» ha indicato ancora, sollecitando tutti gli attori ad agire in sinergia. Durante la riunione è stata offerta anche una ricognizione di alcune misure come “Sport e Periferie”, il “Fondo Dote Famiglia” e altri progetti che coinvolgono le Regioni sugli eventi sportivi. Il Tavolo si riunirà per un aggiornamento il 29 gennaio prossimo mentre entro fine anno è atteso un nuovo appuntamento tecnico per l’avvio di una programmazione coordinata del 2026.

IL RICCO PROGRAMMA DELLA REGIONE RILANCIATO

Anche “Il Sole 24 Ore” riprende le iniziative culturali messe in campo da Bardi e Perri

Èstata un gran successo l’ultima tappa degli Stati Generali della Cultura 2025 promossi da “Il Sole 24 Ore” a Matera. L’appuntamento ha rappresentato il momento culminante di un percorso che ha posto al centro il ruolo strategico della cultura come motore di sviluppo, coesione e diplomazia. A Casa Cava si sono riunite istituzioni italiane e internazionali, esponenti del mondo accademico, amministratori, economisti e protagonisti della cultura per tracciare le nuove geografie euro-mediterranee e riflettere sulle città del futuro come laboratori di innovazione, creatività e welfare culturale.

Significativo, in questo contesto è stato l’intervento del presidente della Regione Vito Bardi che ha delineato la visione della Regione che punta a trasformare il patrimonio storico e artistico in un vero e proprio motore di crescita economica e sociale. E all’indomani della manifestazioone è stato proprio “Il Sole 24 ore”, in un articolo a firma Domenico Palmiotti, a riprendere le iniziative culturali che il presidente Bardi ha messo magistralmente in campo insieme al suo Capo di Gabinetto Giampiero Perri.

Vitulli ringrazia il Gruppo 24 ORE e la Regione per il sostegno alle imprese culturali

Rubino: «Usare la tecnologia per ristrutturare la rete idrica»

Nell’ultima puntata di Oltre il giardino, il talk di approfondimento di Cronache Lucane condotto da Paride Leporace, il consigliere regionale Antonio Bochicchio ha affrontato le recenti dinamiche politiche in Basilicata, evidenziando le difficoltà dell'opposizione e le aspettative nei confronti del governo regionale.

Bochicchio ha espresso la sua insoddisfazione riguardo all'assestamento di bilancio presentato dal governo regionale. «Fino a tarda serata non abbiamo avuto informazioni adeguate sulla manovra», ha dichiarato, sottolineando la mancanza di trasparenza e di consultazione con le minoranze. Secondo lui, sarebbe stato più corretto e democratico condividere gli emendamenti prima della loro presentazione. Nonostante le critiche, Bochicchio ha evidenziato un risultato positivo ottenuto dall'opposizione: un emendamento che prevede l'abbattimento dei costi degli abbonamenti per i trasporti degli studenti lucani. «Abbiamo deciso di investire 700 mila euro a favore del diritto allo studio», ha affermato, sottolineando l'importanza di sostenere le famiglie in difficoltà.

Il consigliere ha poi affrontato il tema delle crisi industriali in Basilicata, citando la situazione preoccupante di Melfi e il settore del mobile imbottito di Matera. Ha richiesto consigli straordinari per discutere di queste problematiche, evidenziando la necessità di un'azione concertata per affrontare le sfide economiche della regione.

Parlando del futuro della politica in Basilicata, Bochicchio ha espresso la necessità di tornare a un dialogo costruttivo tra le forze politiche. Ha sottolineato che gli accordi elettorali dovrebbero essere discussi dopo le elezioni, per garantire che le scelte rappresentino realmente le istanze del territorio.

In merito alla legge elettorale, ha auspicato un ritorno delle preferenze, sostenendo che questo permetterebbe una maggiore connessione tra i rappresentanti e i cittadini. «La po-

litica è una passione, non un lavoro», ha concluso, ribadendo l'importanza di coinvolgere le comunità e di affrontare le difficoltà economiche con un approccio proattivo.

Si cambia argomento ad Oltre il giardino, arriva in studio Antonio Rubino, sindaco di Moliterno per discutere dell’emergenza idrica e delle iniziative culturali organizzate nel suo comune.

Nonostante le recenti piogge, il sindaco ha sottolineato l'importanza di continuare a discutere della gestione dell'acqua, evidenziando le problematiche legate ai cambiamenti climatici e alla scarsità delle risorse idriche. Rubino ha espresso la sua preoccupazione per l'emergenza idrica che affligge non solo Moliterno, ma l'intera regione. «Come sindaco, ho sofferto insieme alla mia comunità per questa situazione», ha dichiarato, aggiungendo che la scarsità di piogge sta causando problemi alle sorgenti locali, fondamentali per il rifornimento idrico. Ha sottolineato la necessità di un piano d'azione per affrontare le future crisi idriche, poiché l'attuale rete idrica è obsoleta e perde una quantità significativa di acqua. Il sindaco ha proposto un investimento in innovazione tecnologica per migliorare la rete idrica. Ha evidenziato che attualmente il 65% dell'acqua non raggiunge i consumatori a causa di perdite nelle condutture. «Abbiamo bisogno di dati in tempo reale per monitorare il flusso d'acqua», ha affermato, sottolineando l'importanza di modernizzare le infrastrutture per garantire un servizio efficiente. Oltre alla gestione delle risorse idriche, Rubino ha parlato dell'importanza della cultura per il suo comune. Ha annunciato l'arrivo del giornalista Sigfrido Ranucci a Moliterno per uno spettacolo teatrale, sottolineando come eventi di questo tipo possano attrarre visitatori e promuovere il pluralismo culturale. «La cultura è un modo per valorizzare il nostro territorio», ha affermato, evidenziando l'impatto positivo che queste iniziative possono avere

sull'economia locale. Rubino ha concluso esortando i cittadini a adottare stili di vita più sostenibili, poiché il cambiamento climatico rappresenta una minaccia crescente per le risorse idriche. «L'acqua sarà al centro di conflitti futuri, e dobbiamo prepararci». Nell’ultimo blocco si parla di cultura. Arriva in studio lo scrittore e giornali- sta Angelomauro Calza. È uscito il suo nuovo libro, "Metropolucano", pubblicato da Edizioni Magister. Il romanzo, che sarà presentato a Roma durante l'esposizione "Più Liberi", racconta le storie di due

professori, un matematico e un'insegnante di lettere, che si incontrano in una scuola. Attraverso il loro legame, Calza esplora temi di cultura, identità e le peculiarità delle regioni Basilicata e Campania. L'autore, noto per i suoi precedenti lavori, ha scelto di cimentarsi con la narrativa per la prima volta, attingendo a un ricco bagaglio di storie e personaggi lucani. La prefazione del libro è firmata da Marcello Pittella, presidente del Consiglio regionale della Basilicata, conferendo un'impronta istituzionale all'opera. Calza descrive il suo ro-

manzo come un mix di fiction e riferimenti culturali, dove i dialoghi tra i protagonisti si intrecciano con riflessioni su temi sociali e storici. Tra i punti salienti del libro c'è anche un omaggio al "padre della Barbie", Ernesto Peruggi, originario di Potenza, che ha influenzato il mondo delle bambole. Il libro affronta con ironia e profondità questioni come l'amore e la filosofia, utilizzando il bar come scenario per discussioni esistenziali. L'autore invita i lettori a riflettere sulla propria identità culturale, utilizzando metafore e riferimenti storici.

Bochicchio a Oltre il giardino
Rubino a Oltre il giardino
Calza a Oltre il giardino

Esposito:

Cgil Potenza: «Povertà in aumento, servono subito politiche di riqualificazione e lavoro dignitoso»

«S

ulla base dei ultimi dati sulla povertà presentati dalla Caritas di Potenza, risulta urgente mettere in campo politiche di riqualificazione professionale. Non solo è cresciuto il numero di persone in condizione di povertà, ma soprattutto è cresciuta (dal 16% al 21,7%) la percentuale di chi si rivolge al centro di ascolto pur avendo una occupazione. Un dato allarmante. Riteniamo sia pertanto responsabilità delle istituzioni prendere atto della situazione e agire di conseguenza. Occorre creare nuova e buona occupazione e destinare programmi di riqualificazione professionale, per esempio in ambiti come ar-

tigianato e mestieri tradizionali» afferma il segretario generale della Cgil Potenza, Vincenzo Esposito.«Oltre a porre attenzione ai poveri potenziali come anziani e nuclei monoparentali e alle questioni relative all’edilizia pubblica e agli affitti – proseguono – occorre un sostegno sociale che sia di inserimento lavorativo in formule concrete e non legate a fondi a pioggia o a progetti a termine.»«Un’operazione simile – afferma Esposito – è già stata posta in essere con la platea degli ex percettori di Tis e reddito minimo di inserimento. Dopo aver lavorato per quasi un decennio con una retribuzione minima e senza tutele, grazie

alla contrattazione del sindacato con la Regione Basilicata, questi lavoratori hanno trovato una collocazione congrua al target della platea (di età, background e profili diversi), potendo accedere tutti i 900 ex percettori al settore della forestazione, con garanzie contrattuali e tutele. Così facendo è stata restituita dignità a questi lavoratori, sottratti alla precarietà, garantendo loro un lavoro dignitoso e una contribuzione tali da portarli alla pensione, passando da una condizione di persone che lavoravano senza diritti a persone che oggi lavorano nel pieno di tutte le tutele e i diritti sindacali. È stato per la Cgil un grande risultato.»«La nostra pro-

posta – conclude Esposito – è di intercettare coloro che erano i beneficiari del reddito di cittadinanza e non solo, modulando una

proposta che possa farli uscire dalla povertà. È urgente attivare percorsi di sostegno sociale tramite il lavoro.»

Tortorelli: «Non più emergenza, ma sistema che produce vulnerabilità. Servono politiche attive vere e lavoro stabile»

Povertà strutturale in Basilicata:

l’allarme dalla

Caritas e il monito della

UIL

La UIL Basilicata ha partecipato nel pomeriggio di ieri alla presentazione del Report 2025 della Caritas Diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo, Spes contra spem – Speranza contro ogni speranza, un documento che fotografa con lucidità l’evoluzione delle fragilità sociali nella regione. L’incontro, introdotto dalla direttrice Marina Buoncristiano e guidato dalle curatrici del rapporto, Giorgia Russo e Irene Morlino, si è concluso con l’intervento di S.E. Mons. Carbonaro, che ha richiamato la necessità di una responsabilità condivisa nell’affrontare le nuove forme di povertà.I dati illustrati delineano un quadro complesso e profondamente preoccupante: la fascia degli over 55 emerge come la più colpita da una vulnerabilità ormai cronica, spesso caratterizzata da lavori intermittenti e lunghi periodi di disoccupazione che rendono quasi impossibile il reinserimento nel mercato del lavoro, lasciando come unico orizzonte il raggiungimento dell’età pensionabile. Un dato allarmante riguarda la sotto-occupazione: solo il 21,7% degli utenti Caritas risulta occupato, mentre la percentuale di chi ha un lavoro ma non riesce comunque a garantirsi condizioni dignitose è salita dal 9% del 2019 al 26% nel 2024.Preoccupa anche il livello di istruzione: il 53% delle persone

incontrate possiede soltanto la licenza media inferiore e i diplomati sono scesi dal 29% al 25% in un solo anno. A emergere, sottolinea il rapporto, non è solo la mancanza di reddito – che riguarda l’88% degli utenti – ma una povertà multidimensionale fatta di fragilità lavorative, problemi di salute, difficoltà abitative, conflitti familiari e isolamento sociale. Il 27% delle persone è

sostenuto dalla Caritas da oltre cinque anni, segno di percorsi di vulnerabilità profondi e difficili da invertire.Secondo la UIL Basilicata, dinamiche nuove come l’instabilità lavorativa coniugata a tensioni familiari e alla riduzione delle reti sociali delineano una povertà che «non è più emergenza, ma struttura». In questo contesto, il segretario generale della UIL Basilicata,

Vincenzo Tortorelli, ha sottolineato come il rapporto Caritas rappresenti un campanello d’allarme che la politica non può permettersi di ignorare. «Quella che osserviamo – afferma – non è una povertà occasionale ma un sistema che produce e riproduce vulnerabilità.

Quando il lavoro non garantisce sicurezza, quando l’età diventa una barriera invalicabile, quando il livello di istruzione resta basso e quando la rete familiare si indebolisce, la povertà diventa inevitabile. E l’impegno delle operatrici e degli operatori è fondamentale per dare risposte nei centri d’ascolto.

Abbiamo, però, bisogno di politiche attive vere, non di interventi spot; di formazione accessibile; di servizi territoriali capaci di intercettare il disagio prima che diventi irreversibile; di un’economia che crei lavoro stabile e non solo numeri.»Tortorelli ha ribadito la disponibilità della UIL Basilicata a collaborare con Caritas, istituzioni e associazioni, ricordando che solo un’alleanza sociale ampia può contrastare fenomeni che toccano la dignità delle persone e minano la coesione delle comunità. «La speranza contro ogni speranza – conclude – non deve restare uno slogan, ma diventare un impegno quotidiano capace di non lasciare indietro nessuno.»

in Regione sul futuro dell’opera voluta da Betty Williams

“Città della Pace” nel limbo: un simbolo della Basilicata rischia l’abbandono

Ci sono luoghi in Basilicata che raccontano, più di altri, battaglie storiche e identitarie per questa terra. Uno di questi è la frazione di Terzo Cavone, dove sorge l’incompiuta Città della Pace di Scanzano Jonico, nel 2003 epicentro della grande mobilitazione contro il progetto di deposito unico delle scorie radioattive.L’opera, nata su impulso del Premio Nobel per la Pace Betty Williams come simbolo di accoglienza e rinascita, avrebbe dovuto rappresentare un nuovo orizzonte di speranza per Scanzano e per tutto il Metapontino. Un progetto di alto valore sociale e culturale, concepito per ospitare e integrare famiglie rifugiate e bambini in fuga da guerre e persecuzioni. Per la sua realizzazione sono già stati investiti oltre 2 milioni di euro di fondi regionali.Oggi, però, quel sogno rischia di trasformarsi in un monumento all’incompiuto. Le risorse del PON Legalità destinate a completare la struttura sono infatti andate perdute perché la Giunta regionale non ha rispettato gli impegni nei tempi previsti. Al momento non esistono certezze su nuovi canali di finanziamento, né sulla possibilità di stanziare ulterio-

ri risorse per portare a termine l’opera. Restano sconosciuti anche importi, coperture e tempistiche di eventuali interventi futuri.Il mancato completamento della Città della Pace configurerebbe non solo un grave spreco di denaro pubblico, ma anche la perdita di un luogo simbolico generato da una delle più importanti mobilitazioni civiche della Basilicata.Per questo il capogruppo regionale di Basilicata Democratica, Piero Marrese, ha presentato un’interrogazione – insieme ai colleghi Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli – per sollecitare la Giunta a chiarire quale direzione si intenda prendere. «La Regione, in quanto soggetto capofila del progetto PON Legalità, ha la responsabilità politica e amministrativa di chiarire lo stato dei finanziamenti e le azioni intraprese per il recupero e il completamento dell’opera», afferma Marrese.Il consigliere ricorda inoltre come la Città della Pace rappresenti non solo una memoria collettiva, ma anche un’opportunità concreta per il territorio: «La Città della Pace nasce dalla grande mobilitazione popolare di Scanzano e rappresenta una opportunità di sviluppo per il territorio, la Giun-

ta regionale si adoperi per il suo definitivo e celere completamento».Un appello che punta a impedire che il progetto, nato con un forte valore simbolico e umano, finisca inghiottito nella lunga lista delle incompiute italiane.

Presentati i risultati del programma finanziato dal Miur: 150 attività tra sport, teatro e supporto psicologico

Benessere e creatività: così il progetto

Moebius cambia la vita degli studenti Unibas

Un progetto che ha inteso coniugare benessere fisico, culturale e psicologico avvalendosi della presenza di addetti ai lavori qualificati, un modo per consentire agli studenti Unibas di rigenerarsi nel corpo e nella mente facendo leva sulla capacità di dare importanti risultati. Ieri mattina, nella sede del Centro Polis dell’Unibas di Macchia Romana, sono stati presentati i dati del progetto Moebius che ha visto la realizzazione di 150 attività progettuali e posto le basi per un deciso miglioramento della qualità di vita degli studenti.Alla conferenza stampa erano presenti Ada Braghieri, direttrice del Centro Polis e coordinatrice del progetto, Maria Teresa Imbriani, responsabile del laboratorio di performance teatrali, Marco Vona, delegato all’attività sportiva, ed Elena Esposito, prorettrice alla comunicazione e valorizzazione dell’immagine di Ateneo. Da remoto ha partecipato anche Maria Grazia Lo Cricchio, delegata per il counselling accademico.Il progetto Moebius è stato finanziato dal Miur con l’avviso 1159/2023 e dedicato alla cura del benessere psico-fisico degli studenti universitari. Nato per contrastare i disagi emotivi e psicologici della popolazione studentesca, ha coinvolto una vasta rete di atenei italiani, con capofila l’Università di Bari «Aldo Moro» e partner quali il Politecnico di Bari, l’Università per Stra-

nieri di Perugia, l’Università LUM, l’Università del Salento, Unibas, il Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza, il Conservatorio Duni di Matera, l’Accademia delle Belle Arti di Lecce, l’Università di Cagliari e l’Università Kore di Enna. Il progetto proseguirà anche nei prossimi anni accademici.Marco Vona ha illustrato l’impatto delle attività sportive: «Da svariati anni, negli ultimi due rettorati, abbiamo sviluppato l’attività sportiva. Questo progetto ci ha consentito di consolidare, migliorare e innovare tutte le attività sportive e fisiche al servizio degli studenti. Abbiamo costruito attività nuove, dal fitness allo yoga in una versione moderna, alla ginnastica posturale, fino a lotta e judo, discipline molto consolidate in ambito nazionale e internazionale e apprezzatissime dai ragazzi. Abbiamo ottenuto risultati sportivi notevoli e raccolto medaglie nei campionati universitari. Da qui abbiamo progettato attività rivolte all’autodifesa, al contrasto alla violenza contro le donne, al contrasto al bullismo e a fenomeni negativi, insegnando il rispetto che nasce dalla pratica sportiva».Maria Teresa Imbriani ha raccontato il lavoro svolto nel laboratorio teatrale: «Un piccolo gruppo di ragazzi con cui avevamo fatto delle sperimentazioni mi ha chiesto di insegnare questo, e grazie al progetto abbiamo trovato la cornice giusta. Non soltanto performance

teatrali, ma corsi di dizione, confronti con l’esterno, incontri con attori e giornalisti, letture e scrittura di opere teatrali. Abbiamo realizzato un recital, una performance con gli allievi di Marco Vona, ibridando testi in quella che chiamiamo ibridazione creativa. Le attività sono una sorpresa: vanno scoperte. Speriamo di continuare, perché per i ragazzi è stato entusiasmante ritrovarsi fisicamente, soprattutto dopo gli anni terribili della pandemia».Elena Esposito ha evidenziato il valore umano del progetto: «Questo progetto è molto importante perché volevamo far conoscere il nostro impegno nel porre la persona al centro. L’ateneo lavora da sempre per creare un ambiente di studio sereno, equilibrato e appagante. Il progetto ha valorizzato persone che studiano e

lavorano nel nostro ateneo e ha intercettato i bisogni della generazione Z, che dai recenti studi mostra attenzione al lavoro, ma anche alla famiglia, all’impegno sociale e alle relazioni umane. Il nostro ateneo è da sempre impegnato nel far sentire le persone importanti e nel valorizzarle nelle loro diversità: Moebius ha risposto a questa esigenza».Infine, Ada Braghieri ha ricordato la missione del Centro Polis: «Questo è il progetto Moebius Uno e si è occupato del benessere psico-fisico degli studenti universitari. Noi siamo partner di una rete che ha come capofila l’Università di Bari, dieci partner secondo il DM 1159 del Miur. Il progetto risponde a quella che è la missione del Polis: mettere al centro la persona».

FRANCESCO MENONNA

Fondati oltre 2 milioni di euro, ma i fondi PON sfumano: interrogazione

Latronico: «La Basilicata avanza con serietà e rispetto dei tempi, creata una rete moderna e conforme al modello nazionale»

Missione Salute, la Regione rivendica progressi del Pnrr

POTENZA. «L’attuazione della Missione sei Salute del Pnrr in Basilicata prosegue secondo il cronoprogramma definito con il Governo e con la Commissione europea, in coerenza con il quadro nazionale degli interventi previsti dal DM settantasette». Così l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico, che rivendica i risultati raggiunti dalla Regione.L’assessore evidenzia come la Basilicata, a differenza di territori dotati di una rete più vicina agli standard del DM settantasette, abbia dovuto «ridisegnare da zero la propria architettura territoriale», intervenendo su modelli organizzativi, spazi e servizi. Una complessità legata a un territorio molto esteso e a bassa densità abitativa, che tuttavia non ha rallentato la programmazione.Nella plenaria del ventisette novembre, l’Unità di Missione ha confermato che tutti i cantieri delle Case della Comunità e degli Ospedali di Comunità previsti in Basilicata sono stati avviati, sia nelle aree del Potentino sia in quelle del Materano. A livello nazionale, invece, le opere concluse non superano il quattordici per cento per gli Ospedali di Comunità e il ventidue per cento per le Case della Comunità.Sono in via di ultimazione, con consegna tra dicembre duemilaventicinque e gennaio duemilaventisei, le Case della Comunità di Anzi, Lagopesole, Sant’Arcangelo, Corleto, Vietri di Potenza, Viggianello e San Fele, insieme all’Ospedale di Comunità di Muro Lucano. La maggior parte delle altre strutture sarà completata entro marzo duemilaventisei, con ulteriori consegne previste per giugno.Risultati significativi arrivano anche dalle grandi apparecchiature sanitarie, con l’ottantacinque per cento delle dotazioni già consegnate e collaudate. «Un dato in linea con la media nazionale e superiore a quello di re-

gioni più grandi», commenta Latronico, che attribuisce questo risultato «alla serietà del lavoro delle Aziende sanitarie territoriali e degli uffici regionali», supportati dai monitoraggi tecnici di Agenas e dell’Unità di Missione nazionale.Con le risorse del Pnrr sarà avviato anche il reclutamento di duecento infermieri di comunità, figure fondamentali per la presa in carico territoriale. Parallelamente prosegue la costituzione delle Aggregazioni funzionali territoriali e delle Unità complesse di cure primarie, pilastri del nuovo modello di assistenza.«L’attivazione dei servizi richiede la chiusura dei lavori, il completamento dei collaudi, l’installazione delle tecnologie e la piena organizzazione del personale», spiega l’assessore. Latronico respinge inoltre «narrazioni catastrofiste» che trasformano criticità storiche in presunti fallimenti: «Le difficoltà esistono, ma vengono affrontate con responsabilità. Serve costruire fiducia e una visione condivisa».

«ACCORPARE A MATERA PER PIÙ EFFICIENZA»

Picerno:

«Sede unica per il numero

unico»

MATERA. La recente attivazione del servizio cento dodici in Basilicata rappresenta per il consigliere regionale di Forza Italia, Fernando Picerno, «un passo importante per rafforzare la rete dell’emergenza e garantire maggiore sicurezza ai cittadini». Il consigliere accoglie positivamente l’avvio del servizio, definendolo un risultato atteso che conferma «l’impegno verso una sanità più efficiente e vicina ai territori».Picerno richiama però l’esigenza di dare seguito alla mozione da lui presentata per l’accorpamento della centrale operativa unica presso la sede di Matera, già disponibile. Una scelta che, secondo il consigliere, consentirebbe di «ottimizzare le risorse, razionalizzare i costi e potenziare la funzionalità del servizio unico di emergenza», creando al tempo stesso nuove opportunità lavorative e valorizzando le competenze presenti sul territorio.L’esponente di Forza Italia evidenzia inoltre come l’attuazione della proposta garantirebbe la piena operatività del servizio nei comuni della Val d’Agri, «oggi privi di un presidio essenziale per la sicurezza dei cittadini».«Chiedo alla Giunta regionale di procedere con rapidità e coerenza», conclude Picerno, per assicurare un servizio uniforme e tutelare «tutti i cittadini lucani, senza eccezione alcuna».

“Il Filo di Arianna” offrirà competenze pratiche ed emotive a familiari e volontari che assistono persone con demenze e parkinsonismi

A Tito un nuovo percorso formativo dedicato al caregiving

TITO. Prenderà il via sabato venti dicembre duemilaventicinque, negli spazi di Cecilia – Centro per la Creatività di Tito, il nuovo Corso di Formazione sul Caregiving e le Malattie Neurodegenerative, pensato per familiari, volontari e personale non sanitario che ogni giorno affrontano le difficoltà dell’assistenza a persone con demenze e parkinsonismi. Il primo fine settimana sarà dedicato alla presentazione della missione e degli obiettivi del progetto, con l’illustrazione del programma didattico nel pomeriggio di sabato e, la domenica successiva, con un’introduzione clinica alle principali patologie neurodegenerative, utile per comprendere i bisogni di chi ne è colpito.Il percorso, articolato in nove fine settimana fino al primo marzo duemilaventisei,

approfondirà progressivamente tutti gli ambiti dell’assistenza. Saranno trattati i percorsi non farmacologici, le tecniche di mobilizzazione e riabilitazione, la gestione delle cure quotidiane con contributi di operatori socio sanitari e infermieri, il primo soccorso, la comunicazione con il malato e i disturbi del linguaggio, insieme alle problematiche legate all’alimentazione e alla disfagia. Un’attenzione particolare sarà riservata al sostegno emotivo di chi assiste, alla prevenzione dello stress e del burnout, alla normativa in materia di disabilità e ai diritti delle famiglie, alla conoscenza dei servizi territoriali e delle reti associative. Le ultime giornate affronteranno i temi dell’istituzionalizzazione, del fine vita, del lutto e del supporto post

cura, prima della consegna degli attestati.Secondo gli organizzatori, il corso «mira a offrire competenze pratiche, relazionali ed emotive capaci di migliorare la quali-

tà dell’assistenza e la qualità di vita dei malati e di chi se ne prende cura». “Il Filo di Arianna” è promosso dalla Cooperativa sociale Adan con il sostegno della Fondazione Con il Sud e si rivolge ai caregiver del territorio del Marmo Platano Melandro, dove l’assistenza quotidiana ai malati di Alzheimer, Parkinson e altre forme di neurodegenerazione è spesso segnata da solitudine e carenza di supporti strutturati.Il progetto è sostenuto da una rete di soggetti locali, tra cui Arlab, l’Associazione Alzheimer Basilicata, i Comuni di Picerno, Brienza, Tito e Satriano di Lucania, la Cooperativa sociale Ricco Dentro, l’azienda agricola Annamaria Distefano e la Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo Onlus.

La sindaca Graziadei chiede chiarimenti all’Asp: «Disservizio grave, cittadini costretti a spostamenti lunghi e inutili accessi al Pronto soccorso»

Allarme continuità assistenziale: Anzi e Laurenzana senza servizio nelle festività

La Sindaca di Anzi ha inviato un documento alla Regione Basilicata avente per oggetto «Carenze e chiarimenti in merito all’Ufficio di continuità assistenziale».Il testo, spiega la prima cittadina, si è «reso necessario a seguito della nota con la quale si rende noto che per il 24 dicembre, Vigilia di Natale, e il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, entrambe serate caratterizzate da festeggiamenti in famiglia e in luoghi pubblici, sia la sede di Anzi che la sede di Laurenzana non avranno il servizio di continuità assistenziale, con la necessità di recarsi a Pignola o ad Abriola» – chiarisce Graziadei, che nella nota scrive ancora – «Entrambe le sedi individuate non sono facilmente raggiungibili, richiedendo un tempo di percorrenza di oltre 30 minuti sia dai cittadini che dagli stessi medici di guardia, con elevate probabilità di ricorrere al Pronto soccorso anche per situazioni risolvibili dall’assistenza continuativa e per tali ragioni chiedo spiegazioni in merito, atteso che tale criticità e disfunzione rappresenta una

grave carenza del servizio di assistenza sanitario alla cittadinanza».La continuità assistenziale, ex «guardia medica», è un servizio che garantisce assistenza per problemi di salute quando l’ambulatorio del medico di famiglia è chiuso. Attivo di notte, nei festivi, nei prefestivi e nei weekend, può essere contattato tramite il numero unico nazionale 116 117 per ricevere consigli sanitari o assistenza. Ma la cronica carenza di medici, insieme alle difficoltà organizzative che interessano diverse aree della regione, acuisce le criticità proprio nei giorni di festa.Così aggiunge e conclude la Sindaca Graziadei, intervistata da Cronache: «Ci ritroviamo un servizio attivo nei giorni feriali a mesi alterni. Sabato e domenica uno ad Anzi e uno a Laurenzana; nel nostro comune presterà servizio nei giorni 6, 8, 14, 21, 26 e 28 dicembre 2025, mentre presso la sede di Laurenzana nei giorni 7, 13, 20, 25 e 27 dicembre. Il 24 dicembre presterà servizio presso la sede di Abriola, mentre il 31 dicembre presterà servizio presso la sede di Pignola».

Araneo e Verri: «Agende chiuse, ambulatori soppressi, reagenti mancanti e famiglie costrette al privato. È una crisi strutturale, non un disservizio»

«Sanità allo stremo»: M5S denuncia

il collasso dei servizi territoriali in Basilicata

«Da settimane raccogliamo segnalazioni che restituiscono un quadro sempre più grave della sanità territoriale in Basilicata. Un quadro fatto non di slogan, ma di fatti concreti che incidono direttamente sulla vita delle persone, sulla possibilità stessa di curarsi, sulla dignità dei servizi» affermano Alessia Araneo, Viviana Verri consigliere regionali del Movimento 5 stelle.

«In queste settimane scopriamo che numerose prestazioni specialistiche non sono prenotabili perché le agende 2026 risultano chiuse, in particolare in diabetologia, endocrinologia, otorinolaringoiatria e cardiologia. Non sappiamo se questo dipenda solo da un fatto tecnico o da agende già sature, ma ciò si traduce, in ogni caso, in una compromissione del diritto alle salute che spinge chi può a rivolgersi al privato e chi non può a rinunciare a curarsi» continuano le consigliere.

«Intanto, mentre si annunciano Case della Comunità, la cui realizzazione scontra enormi ritardi, sul territorio si chiudono gli ambulatori. Nel Distretto di Genzano di Lucania sono stati progressivamente soppressi dermatologia, oculistica, neurologia e da gennaio 2026 sparirà anche la cardiologia. A Venosa la situazione non è diversa: servizi specialistici sempre più ridotti, personale insufficiente, liste d’attesa che diventano infinite. È un paradosso

inaccettabile: si costruiscono contenitori nuovi mentre si svuotano i servizi che dovrebbero abitarli» affermano Araneo e Verri.

«Nel materano la situazione non è migliore, con prestazioni che spesso vengono ridotte o annullate per carenza di medici, come accaduto per la chirurgia ambulatoriale del presidio di Tinchi negli scorsi mesi. – continuano - A tutto questo si aggiunge una criticità ancora più grave: la mancanza di reagenti nei laboratori per le analisi del sangue. Le analisi vengono rinviate oppure di fatto scaricate sul privato, con un danno economico diretto per le famiglie. Accade così che una visita endocrinologica per la tiroide, prenotata con un anno di anticipo, venga rinviata perché gli esami non si possono fare. Il risultato è che una visita annuale diventa una visita ogni due anni, con evidenti rischi per la salute delle persone». «E poi ci sono le condizioni materiali in cui lavorano le operatrici e gli operatori e vengono accolti i cittadini: mancano carta per i lettini, rotoli, guanti, materiali monouso, persino la carta igienica. Non è solo una questione di decoro: è qualità del servizio, sicurezza, dignità del lavoro sanitario e rispetto per i pazienti» dichiarano. «Gravissima anche la situazione dell’area protesica. Prima gli ausili – protesi, plantari, carrozzine – venivano assegnati con una procedura rapida. Oggi è stata isti-

tuita una Commissione regionale di quattro membri, con un costo stimato di circa 32.000 euro l’anno ciascuno, che rischia di rallentare drasticamente le assegnazioni di presidi medici indispensabili e urgenti» sottolineano Araneo e Verri.

«Tutto questo non è frutto di singoli disservizi casuali. È il segno di una crisi strutturale della sanità territoriale lucana, aggravata da scelte politiche sbagliate, da una gestione che rincorre le emergenze e non programma, da una distanza sempre più profonda tra Palazzo e bisogni reali delle persone. – affermano - Noi non ci stiamo».

«La sanità pubblica non è un favore, non è un costo da compri-

mere, non è una voce di bilancio da tagliare quando fa comodo. È un diritto costituzionale, ed è dovere della Regione garantirlo ovunque, dai grandi centri ai territori più periferici. Chiederemo conto, atto per atto, di queste scelte. Pretenderemo risposte su agende, ambulatori, reagenti, materiali e area protesica. Perché chi governa la sanità deve rispondere ai cittadini, non nascondersi dietro problemi tecnici e rimpalli di responsabilità. La Basilicata merita una sanità pubblica che funzioni davvero.

Non un sistema che costringe a rinunciare alle cure o a pagarsele da soli» concludono Alessia Araneo, Viviana Verri, Consigliere regionali M5S.

POTENZA Scoperti dai Carabinieri in flagranza di reato uomini di nazionalità bulgara ma residenti nel Casertano

Furti di catalizzatori: arrestate tre persone

L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza continua a produrre risultati tangibili nel contrasto alla criminalità diffusa e, in particolare, ai reati di natura predatoria che colpiscono il patrimonio dei cittadini. In questo quadro operativo, volto a blindare le vie di accesso al capoluogo e a prevenire le incursioni provenienti da fuori regione, i militari della Radiomobile della Compagnia di Potenza hanno portato a termine, nella scorsa notte, un intervento risolutivo che ha permesso di trarre in arresto in flagranza di reato tre cittadini di nazionalità bulgara, residenti in provincia di Caserta, di età compresa tra i 34 e i 24 anni.

L'operazione è scaturita dal pattugliamento nel capoluogo, dove l'equipaggio ha intercettato un SUV Nissan con vetri oscurati – risultato poi noleggiato – che si aggirava con fare sospetto nei pressi di una Fiat Ulisse in sosta.

L'immediato accerchiamento del mezzo ed il successivo controllo hanno permesso di rinvenire, occultati sotto il sedile del passeggero, tre catalizzatori di marmitte (uno dei quali appena asportato dalla vicina autovettura), un cric idraulico e una catena tagliatubi professionale.

La specificità della refurtiva non è casuale, ma risponde a una logica di mercato illecito ben precisa: il furto di catalizzatori è un fenomeno criminale su scala nazionale, alimentato dalla presenza, all'interno di tali dispositivi, di metalli nobili come rodio, palladio e platino, il cui valore commerciale ha reso questi componenti bersaglio privilegiato di gruppi specializzati. L'arresto dei tre soggetti, accusati di furto aggravato in concorso, assume dunque un rilievo strategico poiché colpisce una delle diverse "batterie" dedite al "pendolarismo criminale": numerose inchieste recenti hanno infatti evidenziato come

gruppi similari, partendo spesso dall'area del casertano e del napoletano, compiano veri e propri raid in Basilicata e nelle regioni limitrofe, non mancando, come accennato, emulazioni su tutto il territorio nazionale, sfruttando la mobilità per sottrarre preziosi componenti e rientrare rapidamente alla base I tre arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale del capoluogo e messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, mentre veicolo e refurtiva sono stati sottoposti a sequestro. Il GIP presso il Tribunale di Potenza ha successivamente convalidato gli arresti operati dai Carabinieri e disposto a carico degli indagati, per i quali si ricorda vigere il principio costituzionale di presunzione di innocenza fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna, le misure cautelari dell’obbligo di permanenza nel comune di residenza ed in casa nelle ore notturne nonché di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

L'operazione si configura come una risposta concreta dell’Arma all'esigenza di sicurezza del territorio, intercettando con successo un modus operandi delittuoso che richiede costante attenzione investigativa e testimonia, ancora una volta, l’importanza di una presenza costante delle Forze dell’Ordine a presidio del territorio a tutela dei cittadini.

L’INTERVISTA Dopo 55 anni di attività, la gioielleria di Potenza affronta le criticità del Centro Storico e le sfide portate da internet

Maria Luigia Tancredi: «Amo il mio lavoro e affronto le difficoltà con il sorriso»

Lavorare in una gioielleria, una professione importante per l'economia e per quanti fanno del regalo raffinato e prezioso un punto di riferimento costante.

Una vocazione, un punto di ritrovo, una sintesi per-

fetta di ricchezza che consente a quanti ne hanno la possibilità di regalare qualcosa di bello, di intrigante e di cortese. Le problematiche non mancano, i giovani sono chiamati a dare un segnale di continuità nonostante la presenza di internet che potrebbe penalizzare il mer-

cato sia in entrata che in uscita.

A Potenza in pieno Centro Storico nelle vicinanze di Palazzo di Città lavora Maria Luigia Tancredi, nata a Venosa il 27 novembre 1962 che vive e lavora a Potenza da tanti anni. La titolare ha risposto alle domande mettendo in evidenza sacrifici e impegno per mantenere viva una passione diventata lavoro e tanto impegno.

Da quando ha aperto questa struttura?

«Mio padre l'ha aperta nel 1970, quindi sono 55 anni e io ci sto quasi da quando sono nata praticamente ».

Quali sono le difficoltà giornaliere?

« Devo dire la verità ultimamente siamo tutti scoraggiati per questa realtà del Centro Storico e quindi anche perché abbiamo sempre buoni propositi e

poi durante la giornata ci rendiamo conto che l'utenza non è quella che speriamo e che attendiamo ». Il momento più bello e quello più brutto?

« Il più bello è quando ti alzi la mattina e pensi che la giornata volge al meglio. Il più brutto è la sera quando chiudiamo perché poi alla fine ti rendi conto che non è quello che speravamo ». Come ha vissuto il momento della pandemia?

« Molto male, sicuramente come tutti del resto. Non è solo il mio. Forse è stata una fase sicuramente non bella. Pare che la pandemia continui. Non si vede ancora il sole come si dice. Noi almeno ci mettiamo la buona volontà ma la realtà è un'altra ».

Un fatto curioso?

« Sono colta di sorpresa, sono stati tanti. Devo dire che adesso non me ne ven-

gono a mente ».

Come vede il futuro?

« Ci dobbiamo pensare perché il futuro noi lo vorremmo vedere sempre con gli occhi della bellezza, della prosperità e del proficuo lavoro. Questi sono i nostri progetti. Però dobbiamo valutare la realtà ». Ai giovani consiglia questo lavoro?

« Ma io penso che ai giovani bisogna consigliare tutti i tipi di lavoro perché non bisogna disdegnare il lavoro che è una cosa bella. Il nostro forse perché adesso è un po' penalizzato ma il nostro come tutti da internet sicuramente. Quindi tutti i tipi di lavoro consiglio io ai giovani. Questo perché io ci sono da sempre e quindi lo amo però oggi è difficile credo qualsiasi realtà perché internet sta spiazzando il lavoro della piccola impresa ».

I sindaci di Pignola e Abriola esprimono il loro cordoglio e ricordano l'umanità e la dedizione del parroco scomparso

De Luca e Triunfo: «Don Antonio Meliante, un punto di riferimento per le nostre comunità»

La dipartita di don Antonio Meliante ha sconvolto le comunità di Pantano di Pignola e Arioso di Abriola. I sindaci Antonio De Luca e Romano Triunfo hanno espresso il cordoglio alla famiglia dell’amato parroco che ha combattuto fino alla

fine per riprendersi dal tragico incidente stradale di cui è stato vittima lo scorso mese di agosto.

«A nome di tutta Pignola, desidero esprimere il più profondo cordoglio per la sua scomparsa. – afferma il sindaco De Luca - Desidero condividere, con rispetto e

sincerità, la tristezza profonda che provo personalmente nel comunicare questa notizia: in queste settimane ho seguito da vicino ogni evoluzione, insieme alla comunità, con la speranza che don Antonio potesse superare questa prova. Annunciare oggi la sua scomparsa è per me motivo di grande dolore».

«Don Antonio è stato per noi un punto di riferimento, una presenza discreta e forte, un pastore vicino alla gente, capace di ascolto e autentica umanità. – conclude il primo cittadino di Pignola - La nostra comunità, che in queste settimane ha seguito con affetto e trepidazione la sua prova, oggi si raccoglie intorno alla sua famiglia nel silenzio, nel dolore e nella preghiera».

Dello stesos tenore, il messaggio di cordoglio del sindaco di Abriola Romano Triunfo: «A nome dell’Amministrazione comunale e

Il cordoglio del consigliere di OL-IV per la scomparsa di don Antonio Meliante

Polese: «Un esempio di umanità che vivrà nel tempo»

«La notizia della morte di don Antonio Meliante ci riempie di profonda tristezza e addolora l’intera comunità lucana. La sua scomparsa, conseguenza del tragico incidente verificatosi lo scorso 26 agosto sulla Tito–Brienza, priva Pignola, Pantano e tutta la diocesi di una figura di straordinaria umanità e dedizione» afferma il consigliere regionale di Orgoglio Lucano-Italia Viva Mario Polese. «Don Antonio è stato un parroco capace di unire, ascoltare, confortare. Ha saputo accompagnare le persone nei momenti più difficili con una presenza discreta ma sempre attenta, costruendo legami sinceri e profondi. Il suo impegno pastorale e la sua capacità di farsi carico delle fragilità altrui resteranno per sempre impressi nella memoria di chi ha avu-

to il privilegio di incontrarlo» prosegue Polese.

«In questo momento di grande dolore, desidero esprimere – a nome mio personale e del gruppo Orgoglio Lucano – Italia Viva – la più sincera vicinanza alla famiglia di don Antonio, all’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, al Vescovo Mons. Davide Carbonaro e alle comunità di Pignola, Abriola e Pantano, profondamente colpite da questa perdita immensa. La Basilicata saluta oggi un sacerdote esemplare, un riferimento spirituale e umano che lascia un’eredità preziosa, destinata a vivere nel tempo attraverso il ricordo e le opere di chi ha saputo ispirare. Che la terra gli sia lieve» conclude Mario Polese.

dell’intera comunità di Abriola esprimo il più sincero e profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Don Antonio Meliante , parroco di Arioso di Abriola e Pantano di Pignola».

«La sua morte lascia un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma anche in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarne l’umanità, la dedizione e il costante impegno a favore della nostra comunità. Don Antonio è stato un punto di riferimento morale e spirituale, una guida attenta e discreta, capace di accompagnare con parole sagge e gesti concreti le nostre vite quotidiane. – conclude Triunfo - In questo momento di grande dolore, mi stringo con affetto ai suoi familiari, alla comunità parrocchiale e a quanti gli hanno voluto bene. La memoria del suo esempio continuerà a vivere nel cuore di tutti noi».

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Pittella: «Sacerdote disponibile e attento che sapeva farsi carico delle fragilità altrui»

«La morte di Don Antonio lascia un vuoto nelle comunità che ha accompagnato per anni. Era un sacerdote disponibile e attento, capace di creare legami e di farsi carico delle fragilità delle persone». Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella.

«Il mio pensiero – aggiunge Pittella - insieme a quello del Consiglio regionale, va alla famiglia, all’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, al Vescovo Mons. Davide Carbonaro e alle comunità di Pignola e Abriola, che perdono un riferimento prezioso per le persone che ha accompagnato».

«Don Antonio – conclude il Presidente del Consiglio – ha saputo servire le comunità con discrezione e umanità, lasciando un segno profondo che resterà nella memoria di tutti».

Cefola (Uil Trasporti): «Serve impegno per garantire tutele concrete ai lavoratori e arrivare a una soluzione stabile»

Trasnova, la vertenza al Mimit per scongiurare i licenziamenti

POTENZA. Si è svolto oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il nuovo confronto dedicato alla terza verifica sulla situazione della Trasnova e delle società subappaltatrici Logitech e Teknoservice. Nel corso dell’incontro la Trasnova ha riferito che, rispetto alla precedente riunione al Mimit, «la situazione non è cambiata» e che, pur in un quadro ritenuto ancora complesso, continuerà a ricercare soluzioni con Stellantis sino al trentuno dicembre.La società ha illustrato la propria strategia, spiegando di voler convincere Stellantis che non si tratta di un appalto ma di un ramo di azienda, che dovrebbe quindi essere integrato direttamente all’interno del gruppo automobilistico. In caso contrario, Trasnova ha annunciato l’intenzione di avviare le procedure di licenziamento collettivo, posizione che ha suscitato scetticismo da parte del Ministero.Il Mimit e le parti sociali hanno richiesto con fermezza di non procedere all’apertura della procedura. La Uiltrasporti, presente con una delegazione delle Rsa della Teknoservice e collegata in video con le segreterie nazionale e regionale, ha ribadito che «vanno

programmate tutte le iniziative possibili di sostegno al reddito» al fine di consentire al Ministero di proseguire le trattative con aziende del settore potenzialmente interessate ad assorbire una quota significativa dei lavoratori coinvolti.Il sindacato ha inoltre sollecitato il Mimit a continuare a richiedere a Stellantis una proroga del contratto di appalto o, in caso di cambio di gestione o di internalizzazione delle attività, il pieno passaggio e la tutela dei lavoratori. Alla Trasnova è stato chiesto di avviare interlocuzioni non solo con Stellantis ma anche con altri soggetti industriali.La riunione si è conclusa con la conferma di una proroga di quattro mesi, definita «fondamentale per indivi-

duare soluzioni accettabili e definitive». Il tavolo sarà riconvocato il quattro febbraio alle ore undici per un nuovo aggiornamento sulla vertenza.«A distanza di mesi dall’intesa sottoscritta in sede istituzionale, ancora nessuna soluzione occupazionale è emersa», ha dichiarato il segretario generale della Uiltrasporti Basilicata, Antonio Cefola, che ha definito la vicenda «esemplificativa della crisi che investe molte imprese dell’indotto automotive di Melfi». Cefola ha auspicato che il tempo a disposizione sino a fine anno possa essere utilizzato «per scongiurare i licenziamenti e tutelare i duecentottantotto lavoratori coinvolti nella vertenza Trasnova».

CHIESTO UN SOSTEGNO PER TIBERINA

Appello dei sindacati: «Salvare posti a Melfi»

MELFI. Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la direzione di Tiberina Melfi ha illustrato un quadro definito di oggettiva difficoltà dopo la conclusione della produzione della Jeep Renegade e della Fiat cinquecento X. Le nuove vetture in arrivo nello stabilimento lucano non garantiscono una saturazione dell’occupazione, poiché le forniture aggiudicate a Tiberina riguardano solo le vetture DS e non la Jeep Compass, con un fabbisogno che potrebbe scendere a circa trenta persone rispetto alle quasi centotrenta attuali.I sindacati hanno chiesto un sostegno al Mimit per verificare con Stellantis quali ulteriori lavorazioni possano essere assegnate a Tiberina, a partire dalle altre vetture previste sul segmento medio a Melfi. Le organizzazioni hanno inoltre sollecitato interventi per alleviare la cassa integrazione con misure di sostegno al reddito e la possibilità di avviare uscite volontarie incentivate, oltre alla proroga degli ammortizzatori sociali conservativi.Per il fronte sindacale «sarà decisiva la ripresa produttiva di Stellantis» e la tenuta complessiva dell’indotto. La direzione di Tiberina ha confermato la disponibilità a valutare le proposte emerse e a proseguire il confronto per monitorare costantemente l’evoluzione del sito di Melfi.

Nel borgo uno dei più suggestivi appuntamenti della Basilicata tra luci, sapori, visite guidate, spettacoli e iniziative per famiglie

Acerenza accende la magia dei mercatini di Natale

ACERENZA. Acerenza si prepara a vivere l’undicesima edizione dei Mercatini di Natale e dei Sapori, un appuntamento ormai consolidato che sabato sei e domenica sette dicembre trasformerà uno dei Borghi più Belli d’Italia in un piccolo villaggio natalizio. Per due giorni il centro storico sarà animato da luci, profumi e atmosfere suggestive grazie a un programma ricco di eventi che unisce cultura, enogastronomia e tradizione.La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco Acerenza, amplia ulteriormente la sua proposta con iniziative pensate per rendere il Natale accessibile a tutti. L’apertura ufficiale è prevista per sabato alle ore diciannove, quando saranno inaugurati i Mercatini e l’installazione «Vicoli in Luce», un percorso di light design che fino al sei

gennaio illuminerà i vicoli del borgo come una galleria d’arte a cielo aperto. Da quel momento prenderanno vita anche gli stand enogastronomici e artigianali, mentre alle venti e trenta un laboratorio dedicato alla pasta fatta a mano celebrerà le ricette della tradizione lucana. Alle ventuno sarà possibile partecipare alla visita notturna della Cattedrale, la più grande della Basilicata, aperta eccezionalmente fino alle ventidue.Domenica il programma inizierà alle dieci con l’esibizione itinerante degli Zampognari della Murgia. Alle undici e trenta riapriranno gli stand per un pranzo nelle Piazze dei Sapori e, in parallelo, partiranno le visite guidate al centro storico, alla cantina Loguercio-Polosa e alla Cattedrale. Alle dodici e alle diciassette lo spazio dedicato alla let-

tura offrirà poesie d’asporto, book crossing e un angolo creativo con lavoro ai ferri.Nel pomeriggio, alle sedici e trenta, è previsto un laboratorio per bambini che anticiperà l’atteso show cooking delle diciassette e trenta sotto la Torre dell’Orologio. Protagonista sarà Miss Italia duemilaventicinque, Katia Buchicchio, che preparerà un dolce tipico locale seguito da degustazione. La giornata proseguirà alle venti con l’accensione del tradizionale falò dell’Immacolata e si

concluderà alle ventuno con una nuova visita notturna alla Cattedrale.Tra le novità principali figura lo Spazio Genitori e Bimbi, un’area dedicata alle famiglie che offre un luogo tranquillo per l’allattamento, il cambio dei più piccoli o una semplice pausa. L’iniziativa si affianca alla Casa di Babbo Natale e ai laboratori creativi, rafforzando l’attenzione verso un’offerta realmente inclusiva.«Con questa undicesima edizione vogliamo non solo celebrare le tradizioni del nostro territorio, ma anche accogliere tutti con calore e attenzione ai bisogni di ciascuno, dalle famiglie con bambini a chi ha esigenze alimentari specifiche. È un Natale pensato per la comunità, in cui ognuno possa trovare la propria magia», afferma la Pro Loco Acerenza.

Matera, l’Ater presenta la nuova piattaforma digitale

MATERA. Si è svolto presso la sede dell’Ater di Matera l’incontro ufficiale con le organizzazioni sindacali degli inquilini per la presentazione della nuova piattaforma digitale “Housing Plus PA”, sviluppata da Tecnosys Italia e già attiva sul sito istituzionale dell’Ente.

All’incontro hanno partecipato l’Amministratore Unico, Maridemo Giammetta, la dott.ssa Annalisa Giordano (Affari Generali e Segreteria A.U.), il dott. Giancarlo Di Caro (Gestione Immobiliare). Per le organizzazioni sindacali degli inquilini erano presenti: Vito Florio (Sicet), Francesco Casertano e

Gianluca Stella (Sunia) e Federico Mazzaro (Asia-Usb).

L’Amministratore Unico ha illustrato le principali funzionalità dell’app, che consente agli inquilini di prenotare appuntamenti con gli uffici competenti tramite calendario digitale, inviare istanze e segnalazioni, consultare i propri dati anagrafici, reddituali e contabili, verificare lo stato dei pagamenti e scaricare bollettini pagoPA.

«La piattaforma Housing Plus Pa – ha dichiarato Giammetta –rappresenta un altro passo fondamentale nel percorso di digitalizzazione dell’Ente. L’obiettivo è fornire agli utenti stru-

menti digitali intuitivi e facilmente accessibili, capaci di rendere più efficiente la gestione delle pratiche e potenziare il rapporto tra Ente e utente, senza sostituire gli sportelli fisici». Durante l’incontro è stato inoltre annunciato il potenziamento dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp), che rappresenta il punto di riferimento per l’accoglienza, l’ascolto e lo smistamento delle richieste dell’utenza agli uffici competenti.

«La piattaforma – ha proseguito Maridemo Giammetta –costituirà un canale aggiuntivo pensato per agevolare gli utenti, riducendo disagi e tempi di at-

tesa». Le sigle sindacali Presenti – Sicet, Suina E Asia-Usbhanno espresso forte apprezzamento per la piattaforma e hanno manifestato disponibilità a collaborare nella sua diffusione verso gli inquilini, riconoscendone il valore come strumento di innovazione e modernizzazione dei servizi pubblici.

Mancini incontra i residenti e ascolta le segnalazioni su sicurezza stradale, disinfestazione e fauna selvatica nella zona di Metaponto

Sopralluogo a Santa Pelagina, il comitato: «Ecco le criticità»

MATERA. «Siamo davvero grati al Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, che non solo ha recepito il nostro grido di allarme, ma si è addirittura recato qui di persona, insieme al consigliere provinciale Gallotta. Speriamo che adesso, con l’intervento della Provincia, anche gli enti competenti si adoperino per effettuare gli interventi che sono di loro competenza».Il Comitato di quartiere costituente Santa Pelagina ha espresso così il proprio apprezzamento per la disponibilità al dialogo istituzionale dimostrata dalla Provincia di Matera e, in particolare, dal Presidente Mancini. Accogliendo le istanze del Comitato, il Presidente ha effettuato un sopralluogo nell’area di Metaponto con il consigliere provinciale Nunzio Gallotta, il Capo di Gabinetto Michele Pizzolla e i dirigenti dei set-

tori Ambiente, Enrico De Capua, e Tecnico, Pasquale Morisco, accompagnati dai rappresentanti del Comitato.Durante la visita, i residenti hanno indicato in primo luogo «la pericolosità del tratto stradale che, soprattutto nel periodo estivo, viene attraversato da autovetture e pullman diretti ai lidi turistici senza rispettare i limiti di velocità». Il Comitato ha chiesto l’installazione di dossi e passaggi pedonali rialzati per contenere la velocità dei mezzi, con particolare riferimento alla curva a novanta gradi nei pressi del villaggio Satiria due, attualmente priva di illuminazione.Sono stati inoltre segnalati la necessità di interventi di disinfestazione lungo il canale consortile, «al fine di prevenire la proliferazione di zanzare e ridurre il rischio di diffusione del virus West Nile», e il crescente pro-

blema della presenza di cinghiali nella pineta che conduce alla spiaggia, considerato un pericolo soprattutto nei mesi turistici.Il Comitato ha infine ribadito di «aver affidato alla Provincia le richieste, con la certezza che il

Presidente Mancini saprà coinvolgere il Comune di Bernalda e il Consorzio di Bonifica della Basilicata», enti ritenuti competenti per le opere richieste, «ma continueremo ad essere guardinghi sugli sviluppi della situazione».

Il Coisp esprime apprezzamento per la nomina dell’ispettore, riconoscendone professionalità e confermando piena collaborazione

Fittipaldi nuovo comandante della Polizia Stradale di Policoro

POLICORO. Il Coisp rivolge i propri auguri all’ispettore Antonio Fittipaldi, da oggi nuovo comandante del Distaccamento Polizia Stradale di Policoro. Nel messaggio firmato dal segretario generale provinciale Antonio Coretti viene sottolineato come Fittipaldi si sia sempre distinto per «professionalità elevata», dimostrata sia nell’attività operativa su strada come pattugliante sia nel ruolo di vice comandante del Distaccamento, incarichi ricoperti con «competenza, dedizione e alto senso di responsabilità».Secondo il sindacato, le capacità maturate nel corso degli anni rappresenteranno «un

valore aggiunto per il Distaccamento», garantendo continuità operativa e un servizio efficace al territorio. Il Coisp conferma inoltre «piena disponibilità a collaborare con il nuovo comandante», mantenendo quello spirito costruttivo che caratterizza l’organizzazione e che, si auspica, potrà contribuire a rendere l’azione della Polizia Stradale «ancora più incisiva nell’interesse della collettività e del personale».Nel messaggio finale il sindacato formula all’ispettore Fittipaldi «l’augurio di un lavoro sereno e proficuo», auspicando una collaborazione positiva anche sul piano sindacale.

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Cronache del 5 dicembre 2025 by Cronache - Issuu