Cronache del 10 dicembre 2025

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Forza Italia Matera, che confusione

dell’errore e nottetempo chiede una rettifica

Giudici nervosi per il caso Dodaro: dal «ricchione che la deve pagare», fino alla linea editoriale del giornale di famiglia

Nessuno ci imponga la censura

Tagliamonte della Corte dei Conti nervosamente ci chiede di non fare satira su di lui

Educazione alimentare per sconfiggere l’obesità

In Lucania ci troviamo di fronte a un fenomeno preoccupante: la percentuale di persone affette da obesità ha superato, in proporzione, quella dei disoccupati. Questo dato racconta molto più di un problema individuale: ci parla di una questione sociale, culturale e sanitaria che richiede attenzione immediata e interventi concreti. L’obesità (...)

■ continua a pag 10 Tagliamonte Dellapenna a pag 4 e 5

Per noi che non abbiamo fatto sconti ai patrioti di centrodestra, nemmeno ai migliori tra i peggiori e che abbiamo infierito, in punta di tacco, sui pastrocchi politici fatti da Speranza ed anime belle alseguito non ci parevero che stavolta la ruota giri verso i 5Sche hanno l’abitudine facilea fustigare tutto ed in particolare le ordalie del potere regionale. Ora che rispetto allo spiritopauperistico e grillino Giuseppe Conte abbia fatto una svolta dorotea e costruito l’abitudine governativa d’usare il vituperato Cencelli per organizzare poltrone è sotto gli occhi tristi di tutti come anche che il tandem con Speranza sulla gestione pandemica abbia segnato una delle pagine più buie della democrazia, ma che ci potesse essere una mutazione antropologica del loro modo di fare politica francamente lo si pensava difficile. Già perché il bel pathos socratico mostrato dall’Araneo, suono dolce per le nostre orecchie filosofiche, mal si sposa col doppio incarico che pure ricopre tra consigliera regionale e coordinatrice provinciale e di cui, bisogna dire, è in compagnia stellare, visti i casi analoghi della Verri e di Lomuti, sempre in versione double face. Canta Nico Dallax:“Lascia o raddoppia, non vado in stand bay…”

oLTRe IL GIARDINo Ospiti il segretario della Cgil Mega e il sindaco di Balvano Di Carlo

«La Basilicata rischia crisi insostenibile»

SMARTPAPER

La Regione chiede altri chiarimenti a Teknei, Cupparo sollecita risposte sul piano industriale e sulla tutela dei circa 400 lavoratori

■ Servizio a pag 2

POTENZA

La Questura rafforza il suo organico: arriva il Commissario capo tecnico Gerardo Coronato, giovane funzionario ma con un curriculum d’eccellenza

■ Servizio a pag 12

MATERA

Dopo 13 anni di attesa, giù il ponte di Serra Rifusa, Nicoletti: «La priorità è garantire sicurezza e restituire decoro»

■ Servizio a pag 17

SPORT

Coppa Italia Serie C, il Potenza contro il Crotone pronto a vincere per un posto alle semifinali

■ Nigro a pag 19

DA ENERGIE DIVERSE, UN’ENERGIA UNICA.

POTENZA TE LESCA E FALOTICO ANNUNCIANO I GR AND I CONCE RTI
foto Mattiacci
Menonna a pag 13
Mega
Servizio a pag 7 L'11 dicembre in omaggio con Le Cronache Lucane, arriva Orizzonti - Sguardi nel futuro, il bimestrale di Eni che racconta
Servizio a pag 8
LASCIA O RADDOPPIA
Forza Italia Matera: «Riammissione dei Casino decisione inopportuna»

IL DEPUTATO LUCANO

Caiata al Doha Forum: «Italia protagonista nel Golfo»

POTENZA. «Grande soddisfazione per la mia partecipazione al Doha Forum, importante appuntamento internazionale dedicato al dialogo geopolitico, economico e diplomatico: il Doha Forum rappresenta un osservatorio privilegiato sulle dinamiche globali e sulle nuove sfide che ci attendono. Essere presente lì, come Italia, insieme ai rappresentanti del Governo Italiano è la riprova di come la nostra nazione giochi un ruolo fondamentale in un conte-

sto internazionale in rapido cambiamento», così dichiara in una nota il Presidente dell'Intergroppo di amicizia con i paesi del Golfo, On. Salavatore Caiata. «Questa mattina, inoltre, ho avuto l'onore di essere invitato all'iniziativa di Fincantieri a Doha riguardante lo sviluppo di infrastrutture di difesa sottomarine.È stato un grande onore poter assistere al fondamentale lavoro realizzato dalle nostre imprese, quali testimonianza attiva della no-

stra capacità industriale, tecnologica e produttiva all'estero. L’incontro di oggi ha evidenziato come innovazione, sostenibilità e competitività siano elementi chiave per la crescita del Paese e per la proiezione dell’Italia sui mercati internazionali. Perché solo attraverso una visione aperta, pragmatica e proiettata al futuro possiamo garantire sviluppo, stabilità e nuove opportunità per i nostri cittadini», conclude il deputato di Fratelli d'Italia.

sollecita risposte sul piano industriale e sulla tutela dei circa 400 lavoratori dopo il passaggio dalla Indra alla società spagnola

Vertenza Smartpaper, la Regione

chiede altri chiarimenti a Teknei

POTENZA. L’interlocuzione tra Regione e sindacati sul futuro della Smart Paper proseguirà la prossima settimana con la nuova società, la Teknei, che ha acquisito l’azienda lucana dalla In- dra. È la conclusione del tavolo convocato oggi dall’assessore allo Sviluppo economico Francesco Cupparo con la partecipazione del direttore generale del Dipartimento Giuseppina Lo Vecchio, Maria Leone dell’Ufficio lavoro, in remoto della dottoressa Bottarelli, amministratrice unica di Smart Paper-Indra, e di rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil categorie metalmeccanici e telecomunicazioni, Confsal-Fismic, Ugl e Rsu.L’assessore, nel ripercorrere la cronistoria della vertenza, ha sottolineato che è indispensabile fare chiarezza sull’attività di Bpo, cioè sulla esternalizzazione di processi aziendali specifici a fornitori esterni

specializzati, in questo caso nella digitalizzazione documentale, dopo il nuovo passaggio di società, per tutelare e garantire i circa quattrocento lavoratori lucani.«Ciò deve avvenire fornendo, da parte dei nuovi titolari spagnoli, risposte su modalità di attuazione dei processi produttivi, salari e inquadramenti, tempi del passaggio, attraverso un verbale di impegni sottoscritto e soprattutto con la presentazione di un piano industriale proiettato negli anni», ha detto Cupparo, evidenziando che «oggi, in assenza dei nuovi responsabili societari, non avremmo potuto ottenere risposte condivise con i sindacati».L’assessore ha quindi chiesto alla dottoressa Bottarelli, che incontrerà in Spagna i nuovi titolari, di stabilire tra mercoledì diciassette e giovedì diciotto l’incontro proposto per «uscire rapidamente dallo stato di incer-

tezza».«Mi sembra di rivedere un film già visto – ha continuato Cupparo – con lo scarico di responsabilità su Regione, sindacati e lavoratori senza assumerle direttamente. Non siamo disponibili a consentirlo».Il tutto, ha aggiunto, «in una fase complicata legata al cambio di appalto

della commessa Enel, passata al gruppo temporaneo di impresa composto da Accenture e Datacontact». Il comparto Bpo sta attraversando una situazione difficile in Italia anche a seguito dei cambi di appalto e «non vorremmo che la Basilicata paghi ulteriori conseguenze».

L’associazione chiede una governance efficace delle infrastrutture idriche, responsabilità operative e investimenti per il settore

Costituito il “Coordinamento Agricoltori della Basilicata”

POTENZA. È stata costituita ufficialmente l’associazione «Coordinamento Agricoltori della Basilicata». Una nascita che, come spiegano i promotori, «non deriva da una protesta», ma da «una scelta di responsabilità» di imprese, agricoltori e tecnici che chiedono un modello di sviluppo moderno, competitivo e misurabile. «Non manca l’acqua – affermano – manca un sistema in grado di farla arrivare dove serve».Il Coordinamento denuncia criticità strutturali e infrastrutturali. La diga di Montecotugno «ha una parete rotta da anni», mentre la diga del Rendina è ferma in attesa di interventi mai av-

viati. Le traverse di Trivigno e sul Sarmento, fondamentali per l’alimentazione degli invasi, risultano non funzionanti. «Sono indicatori di un sistema privo di manutenzione programmata, controllo delle performance e responsabilità operative», si legge nella nota.Il tema centrale è la governance. «Avevamo chiesto un incontro formale: non è stato concesso. Il confronto è un atto di responsabilità», sottolinea l’associazione, che chiede strumenti di trasparenza minimi come l’aggiornamento dello stato di avanzamento lavori, un cronoprogramma pubblico e un responsabile unico. «Oggi non risultano

disponibili», mentre la crescita economica regionale «è pari quasi a zero».Per il Coordinamento non bastano «bonus emergenzia-

li e conferenze» se non sono accompagnati da una strategia che definisca priorità, tempi e responsabilità. «La competitività non si costruisce con le parole, ma con impianti che funzionano e decisioni che producono risultati», prosegue la nota, invitando la Regione ad adottare «indicatori, cronoprogrammi e una governance che anticipa, non che rincorre».«Il nostro obiettivo non è dividere, ma introdurre metodo e responsabilità», afferma l’associazione, pronta «a proporre e a chiedere atti concreti». Perché, concludono, «la Basilicata può crescere, ma la crescita è un risultato, non una speranza».

RIVENDICA IL RUOLO DEL PAESE NEI NUOVI SCENARI GEOPOLITICI
Cupparo

Tortorelli sul Documento di Economia e Finanza Regionale: «Pronti a collaborare per una strategia che non lasci indietro nessuno»

UIL Basilicata: «Serve una visione nuova per lavoro, sviluppo e diritti»

La Basilicata ha bisogno di una strategia chiara, moderna e capace di coniugare lavo- ro, sviluppo e diritti. È il messaggio lanciato dalla UIL Basilicata all’indomani della presentazione del Documento di Economia e Finanza Regionale, definito dal segretario generale Vincenzo Tortorelli «un passaggio decisivo per la Basilicata». Il sindacato sollecita la Regione a una programmazione realmente partecipata, aperta alle parti sociali e orientata a risposte concrete sulle principali criticità economiche e sociali.«Come UIL chiediamo una programmazione partecipata, aperta alle parti sociali, e interventi concreti per affrontare la crisi industriale, lo spopolamento e la debolezza del nostro modello produttivo.

Siamo pronti a collaborare, con responsabilità, per costruire una Basilicata che non lasci indietro nessuno» ha dichiarato Tortorelli.Diverse le priorità evidenziate dal sindacato nel commentare il DEFR. Sul fronte del lavoro, il documento regionale descrive una Basilicata in stagnazione, con un settore industriale in forte sofferenza, in particolare nell’automotive. Per questo la UIL chiede l’apertura immediata di un tavolo strutturale con Governo e Stellantis, per garantire investimenti, livelli produttivi e salvaguardia dell’occupazione, tutelando al contempo indotto e filiere locali.Un altro nodo riguarda la questione demografica, definita la vera emergenza lucana. La regione continua a perdere popolazione, giovani e competenze, fe-

nomeno che mette a rischio la tenuta sociale ed economica del territorio. La UIL propone l’approvazione di un Piano Demografico con misure mirate a trattenere e attrarre giovani, sostenere l’occupazione femminile, migliorare servizi, mobilità e opportunità nelle aree interne.Il sindacato chiede inoltre un rafforzamento delle politiche attive del lavoro, in risposta alle difficoltà delle imprese nel reperire manodopera e all’aumento dell’inattività. Le richieste includono il potenziamento dei centri per l’impiego, nuovi investimenti sulla formazione digitale e sulle competenze tecnologiche, oltre al consolidamento del sistema scolastico, degli ITS e dell’università in raccordo con il tessuto produttivo.Altro punto chiave è la

gestione delle risorse energetiche. Pur essendo una delle principali regioni energetiche italiane, secondo la UIL la Basilicata non beneficia adeguatamente delle ricadute economiche dell’estrazione. Da qui la proposta di istituire un Fondo regionale per lo Sviluppo e la Transizione, finanziato con royalty e fondi di coesione, per sostenere lavoro stabile, innovazione e infra-

strutture strategiche.Infine, per garantire coerenza e continuità alle politiche regionali, il sindacato insiste sulla necessità di rendere permanente la Conferenza per la Programmazione. Solo un confronto costante – sottolinea la UIL – può assicurare una strategia regionale valutabile, condivisa e capace di rispondere ai bisogni di lavoratori, imprese e comunità..

Cavallo: «Subito un piano industriale e un piano per l’occupazione e le competenze»

La Cisl alla Conferenza regionale sulla programmazione

«La Basilicata non può più permettersi ritardi, dispersione di risorse e politiche prive di visione. È il momento di passare dalla narrazione dello sviluppo alla sua concreta realizzazione». Con queste parole il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo è intervenuto questa mattina alla Conferenza regionale per la programmazione, convocata on line per un confronto sul Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2026-2028. Nel suo intervento, Cavallo ha sottolineato come il DEFR rappresenti un passaggio cruciale per delineare la rotta di sviluppo della regione, ma ha ricordato che «uno strumento programmatorio è utile solo se accompagnato da una volontà politica coraggiosa e da un confronto strutturato con le parti sociali». Il segretario della Cisl ha richiamato l’attenzione sulla necessità di utilizzare in modo efficiente l’ingente dotazione di risorse europee e del PNRR. Di qui la richiesta di un tavolo permanente di monitoraggio con le parti sociali, che garantisca trasparenza, tempi certi e qualità della spesa, soprattutto per contrastare l’emorragia di capitale umano e recuperare i gravi ritardi infrastrutturali e nei servizi essenziali.Il parere al DEFR presentato dalla Cisl va al cuore dei problemi che riempiono le cronache dei giornali: crisi industriali e vertenze occupazionali. Per la Cisl non è più rinviabile dotare la Basilicata di un piano organico di politica industriale. Cavallo ha ricordato che «gli effetti del vuoto di programmazione sono ormai evidenti, con il collasso di diversi presidi produttivi, dal polo automotive di Melfi ai casi Smartpaper e Favorit, e con un tessuto economico troppo fragile e frammentato. Per questo serve un

piano strategico capace di individuare i settori chiave che nei prossimi anni dovranno trainare l’economia lucana dentro lo scenario globale della transizione ecologica e digitale, accompagnato da investimenti mirati in innovazione, ricerca e crescita dimensionale delle imprese attraverso partenariati con università e centri di ricerca e strumenti che rafforzino la competitività del tessuto produttivo lucano». A sostegno del futuro piano industriale, la Cisl propone la costruzione di un piano triennale per l’occupazione e le competenze che affronti con decisione le trasformazioni del mercato del lavoro: «Non possiamo parlare di sviluppo senza la forza lavoro adeguata», ha spiegato Cavallo, sottolineando la necessità di un piano straordinario di riqualificazione professionale, in linea con i fabbisogni emergenti; una strategia di formazione continua che accompagni lavoratori e imprese nei processi di transizione; misure struttu-

rali per contrastare lavoro povero, contratti atipici e lavoro sommerso, in una regione dove il reddito da lavoro resta tra i più bassi del Paese. Uno sforzo di visione e di programmazione che per la Cisl non può essere realizzato senza un radicale cambiamento di metodo. Un punto sul quale il segretario Cavallo ha insistito con forza e che rappresenta un guanto di sfida lanciato alla politica: «Serve convocare immediatamente le forze economiche e sociali per avviare un percorso condiviso di co-progettazione del piano di politica industriale e del piano per l’occupazione e le competenze». Un percorso dai ritmi serrati: entro gennaio 2026 la Regione deve presentare un calendario di incontri tematici, con l’obiettivo di arrivare ad una bozza preliminare dei due piani entro il primo semestre 2026. «Non è un atto di critica – ha chiarito il segretario della Cisl – ma un atto di corresponsabilità. La Regione ha la governance, ma il sindacato e il mondo produttivo hanno la conoscenza quotidiana dei problemi e delle opportunità del territorio». Per la Cisl la sfida è chiara: trasformare il DEFR da semplice esercizio amministrativo a cornice finanziaria di una visione concreta, condivisa e misurabile di sviluppo: «Le risorse ci sono, gli strumenti anche: fondi europei, royalties, PNRR, ZES. Ora serve una direzione politica chiara e la capacità di lavorare insieme. La Basilicata non può più aspettare i tempi lunghi della burocrazia, né affidarsi alla sola buona volontà dichiarata. Solo così potremo assicurare che il DEFR 2026-2028 non resti un libro dei sogni, ma diventi la cornice finanziaria di una visione concreta e condivisa per il futuro della Basilicata», ha concludo Cavallo.

Nessuno ci imponga la censura

Tagliamonte della Corte dei Conti nervosamente ci chiede di non

Dottor Tagliamonte, così non va. La satira è satira, non è che la si può censurare. Si fa per ridere e colpire il potere. Fustigo ridendo mores, dicevano i romani. Se provoca lo sdegno del potente colpito evidentemente la satira ha fatto centro.

Caro dottor Tagliamonte, che le piaccia o no, lei è un potente. Non lo diciamo noi, lo dice la Costituzione. Quello che lei detiene è il terzo potere dello Stato.

Forse lei non è abituato a misurarsi con gli svantaggi che il potere produce tra i quali c’è anche quello di essere bersaglio della satira.

CRAXI NON GIRAVA IN ANFIBI

Se lo ricorda Forattini? Il noto vignettista disegnava Craxi con gli anfibi e la posa da Duce e Spadolini nudo con un piccolo pene coperto da una foglia. Non crediamo che il lettore medio abbia mai immaginato che fossero immagini reali.

Ne “il Divo”, l’attore che interpreta Andreotti dice che lo hanno chiamato in tutti i modi ma non ha mai querelato perché in possesso del dono dell’ironia.

Se ne faccia carico anche lei signor Presiente. La nostra satira colpisce il potere. È il compito della satira.

Obietterà che quelle vignette erano palesemente non corrispondenti al vero perché disegnate in modo grottesco.

Potrebbe aver ragione se non avessimo avuto anche il Bagaglino che i politici li metteva in scena con imitatori e, poi, Osho che dava parole alle foto. Ora è il tempo dell’intelligenza artificiale. Ci spiace che lei non abbia avuto la pazienza di leggere i chiari riferimenti che ci sono al fatto che il filmato è frutto di intelligenza artificiale.

Lei ha dovuto evidenziare che quella non è la sua voce, il lettore medio cui lei fa riferimento avrà fatto sicuramente prima a leggere che i social apertamente dicono che è il prodotto dell’intelligenza artificiale e che la rubrica si chiama CronacheAi, la satira con la intelligenza artificiale.

Non offenda il lettore medio, come il cittadino me-

dio è spesso più attento di chi si crede al di sopra della media.

LA CENSURA E IL CONFLITTO

DI INTERESSI

Non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci mettere il bavaglio. Non accettiamo censure di nessun tipo.

Prenda esempio da Pepe che, pure ironizzato, si è messo a ridere e non ha né chiesto smentita né minacciato querela. Uscendo dall’ironia, però, la realtà ci parla di un conflitto di interessi che fa ben poco ridere.

Le frasi su Occhiuto (ricchione a cui farla pagare) la Dodaro le ha dette ve-

ramente. Ci dispiace se questa cosa le crea imbarazzo. A noi desta preoccupazione. Ci preoccupa il fatto che un giudice dichiaratamente nemico del Presidente Occhiuto sia in servizio presso il Tribunale che deve giudicare l’attività amministrativa di un collega di partito di Occhiuto.

Ci preoccupa che su un esposto del segretario dei radicali lucani, il mai domo Bolognetti, sia calato il silenzio assoluto. E che anche le nostre domande, inviate anche via mail/pec non abbiano trovato riscontro alcuno dalla Corte dei Conti che, non solo non risponde alle doman-

de dei giornalisti, ma che addirittura vorrebbe censurare uno quando fa satira.

Ci preoccupa anche il fatto che lei scriva all’ordine dei giornalisti. Nel Consiglio dell’Ordine siede Leo Amato che è un dipendente di Dodaro ed è in grado di anticipare i giudizi della Corte dei Conti. Non le sembra un evidente conflitto di interessi? A noi si. Lei ne è imbarazzato, noi ne siamo preoccupati.

La saldatura di uomini del potere giudiziario e di quelli del quarto potere tra dipendenze ed interdipendenze non è un bene per la democrazia.

Caro dott. Tagliamonte, noi non accettiamo censure anche perché se lei chiede di censurarci è perché abbiamo colpito nel segno. Adesso aspettiamo l’intervento del Consiglio dell’Ordine in cui siede un dipendente del giornale della famiglia Dodaro per avere perfetta contezza di questo conflitto di interessi. Comprendiamo il suo imbarazzo. Lei cerchi di comprendere la nostra preoccupazione.

Ah, a proposito di censura. Di seguito troverà la versione integrale delle sue doglianze e dove ci chiede di censurarci.

L’edizione di Cronache del 17 ottobre e lo screenshot del video generato con l’AI pubblicato sulla pagina CronacheSocial

Ecco i motivi per cui Tagliamonte e la Corte dei Conti vogliono censurarci

Dopo la pubblicazione

sui canali di Cronache

Social di un video satirico generato con l’Intelligenza artificiale con protagonisti i componenti della Corte dei Conti della Basilicata, il presidente Giuseppe Tagliamonte ha inteso scrivere alla nostra redazione, all’Ordine dei giornalisti della Basilicata e al Consiglio di Disciplina Territoriale dell’Ordine dei giornalisti, diffidandoci dal fare satira su di lui. Nel precisare che da qualche giorno abbiamo iniziato sperimentalmente una nuova formula di satira che adeguandosi ai tempi è passata dalla vignetta, poi dalle foto con testo ed ora con l’intelligenza artificiale e che non riguarda ovviamente solo la Corte dei Conti, ma di tutti i protagonisti della vita politica ed istituzionale della nostra regione, di seguito il testo integrale.

DI G IUSEPPE TAGLIAMONTE *

In data odierna, lo scrivente, Presidente della Sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti, è venuto a conoscenza della pubblicazione (presumibilmente, e a quanto dato comprendere dal sottoscritto in base alle informazioni sin qui reperibili, avvenuta in data 07/12 u.s.), sui canali social riconducibili alle teste “Cronache TV” e “Crona-

che lucane”, di un contenuto video, gravemente e palesemente diffamatorio, che lo riguarda, reperibile – a mero titolo di esempio e in via non esaustiva – al seguente link: https://www.facebook.co m/share/v/1AuevyLuoW/. Nella breve “clip”, che vorrebbe presumibilmente apparire tratta dalla recente udienza pubblica di parificazione del rendiconto della Regione Basilicata, compare il sottoscritto insieme ad altri due componenti del Collegio della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Basilicata (riconoscibili nelle persone della dott.ssa Elisabetta Midena e del dott. Lorenzo Gattoni). Lo scrivente pronuncia al-

cune espressioni gravemente sconvenienti ed offensive sotto tutti i punti di vista, non da ultimo perché volte a manifestare un presunto atteggiamento di sprezzante e grottesca parzialità nell’esercizio delle funzioni intestate alla magistratura contabile.

Il video in parola è chiaramente prodotto con l’impiego di alcuni strumenti di AI e rientra nel genere dei cosiddetti “deepfake”, consistendo nella elaborazione di alcune immagini reali (quelle, per l’appunto, della udienza di parifica) a partire dalle quali si è creato un falso sotto diversi aspetti abbastanza rozzo (di tanto ne sia prova, fra l’altro, il fatto che la voce sovraimpo-

sta alle immagini non è affatto quella di chi scrive, e che la persona apostrofata come “collega Dodaro” è in realtà un terzo soggetto. Peraltro, la appena menzionata dott.ssa Dodaro è in servizio presso diverso ufficio della Corte dei conti, con il quale la Sezione presieduta dal sottoscritto non ha nulla a che vedere, sia strutturalmente, sia funzionalmente).

Quanto detto non toglie però, com’è evidente, che il contenuto in discorso: (a) sia, da un lato, atto a trarre in inganno uno spettatore mediamente informato e mediamente avveduto e consapevole, che potrebbe essere indotto a credere che si tratti di una ripresa di eventi reali; e

(b) rappresenti, comunque, non già un esercizio di (legittima) satira o men che meno di un inesistente diritto di cronaca, ma la pura e semplice – per quanto grossolana – attribuzione di parole e intenzioni non solo radicalmente false, ma volgarmente lesive della dignità, non solo professionale, di tutti i soggetti raffigurati, a partire dal sottoscritto, e atte a gettare discredito non solo sulle persone coinvolte, ma sulla stessa Istituzione di appartenenza. Si tratta di una rappresentazione di eventi e persone manifestamente non veritiera, illegittima ed indebita, oltreché deontologicamente più che riprovevole.

A tutti gli effetti di legge si diffida, pertanto, a voler immediatamente, e comunque entro e non oltre 36 ore dalla ricezione della presente, rimuovere, cancellare e deindicizzare completamente il contenuto in oggetto, operando su qualsiasi profilo e piattaforma tramite il quale esso sia stato pubblicato o diffuso, anche indirettamente.

In mancanza, si agirà nelle sedi competenti, in primo luogo giudiziarie penali, per la propria miglior tutela. Con salvezza, in ogni caso, di tutti i diritti e, in particolar modo, di quello al risarcimento del danno. Tanto si doveva. *P RESIDENTEDELLA

Presidio il 12 dicembre davanti alla Stellantis di Melfi: il sindacato accusa il Governo di disinteresse verso la Basilicata e rilancia la “vertenza regionale”

La CGIL chiama allo sciopero: «In piazza per salari, diritti e un futuro industriale certo»

La CGIL ha proclamato lo sciopero per venerdì 12 dicembre, con un presidio nel piazzale antistante lo stabilimento Stellantis di Melfi. Una mobilitazione che punta a richiamare l’attenzione del Governo sulle ultime leggi di bilancio, giudicate ingiuste e insufficienti rispetto agli sforzi dei lavoratori. Al centro della protesta ci sono la richiesta di aumenti salariali e pensionistici, il no all’innalzamento dell’età pensionabile, il contrasto al riarmo, maggiori investimenti nella sanità pubblica e nell’istruzione, la lotta alla precarietà e una riforma fiscale equa e progressiva.Alla conferenza stampa, svoltasi nella sede di via del Gallitello a Potenza, sono intervenuti il segretario regionale della CGIL, Fernando Mega, il segretario della Funzione Pubblica, Giuliana Scarano, il segretario di Potenza, Vincenzo Esposito, la segretaria confederale Michela Carmentano e il segretario di organizzazione Enzo Iacovino. Il sindacato ha annunciato l’intenzione di aprire una “vertenza Basilicata”, da portare al Governo nazionale, anche alla luce delle recenti crisi industriali: da Stellantis alla decisione di Smart P@per di licenziare 300 lavoratori e lavoratrici nei plessi di Tito e Sant’Angelo Le Fratte.Nel comparto Stellantis la produzione è ormai ferma e si continua con cassa integrazione e incentivi all’esodo. La CGIL segnala come gli esuberi, considerando l’indotto, siano ben superiori alle cifre dichiarate dall’azienda: nello stabilimento di Melfi si è passati da 7.000 dipendenti agli attuali 5.040, numeri che alimentano la preoccupazione del sindacato per il futuro dell’automotive e delle filiere collegate.La confederazione chiede inoltre certezze su fiscal drag e ritardi amministrativi denunciati da tempo, considerati il segnale di un

disinteresse verso la Basilicata. Rivendica anche il rispetto degli impegni assunti con Eni e Total in materia di compensazioni ambientali, royalties e tecnologie necessarie alla transizione ecologica. Intanto la vertenza si intreccia anche con il caso Smart P@per, in un quadro reso ancora più complesso dai dati della Caritas sulla povertà regionale.«È un presidio programmato sotto l’emblema della crisi davanti agli stabilimenti della Stellantis, la crisi delle crisi dell’economia lucana» ha dichiarato Fernando Mega. «Cupparo? L’assessore deve fare l’assessore e provare a dare risposte. Noi rivendichiamo politiche industriali e sociali: porti queste vertenze al Governo nazionale, perché qui non c’è risposta, se non un populismo di bassa lega. Il fiscal drag? La con-

dizione salariale nel Paese è drammatica: sono inerzie rispetto a una situazione che sta facendo precipitare intere generazioni e pensionati nell’elenco dei nuovi poveri. Sono un bagnicello caldo che serve a poco».Sulla stessa linea Enzo Iacovino: «La CGIL sta spingendo molto per la riuscita dello sciopero e della manifestazione nazionale contro una finanziaria con poche risorse per pensioni, lavoratori e sanità. È il dramma del Paese. Si fa poco sul piano industriale e i pochi soldi vengono destinati alle armi. Questo Governo ha vinto le elezioni con le magliette “quota 41” per modificare la riforma Fornero, ma non riesce neppure a mantenerla ferma nella sua versione peggiore: dal 1° gennaio 2027 si andrà in pensione un mese più tardi e dal 2028 due mesi più tardi. I

contratti pubblici non si rinnovano, mentre nel privato gli aumenti medi di 200 euro coprono almeno una parte dell’inflazione. Nel settore pubblico non è così».A chiudere, l’intervento di Giuliana Scarano: «Ci saremo anche noi, ci saranno i lavoratori pubblici a Melfi perché il lavoro pubblico è direttamente coinvolto da questo sciopero generale. Ha già

subito le conseguenze di una legge di bilancio ingiusta e iniqua, con rinnovi contrattuali fissati al 5,78%, insufficienti a recuperare il potere d’acquisto perso: si perdono dieci punti percentuali. Sono contratti che la Funzione Pubblica CGIL nazionale non ha sottoscritto. I lavoratori pubblici hanno tutte le ragioni per scioperare il 12 dicembre».

OLTRE IL GIARDINO Ospiti il segretario della Cgil e il sindaco di Balvano Di Carlo

Lavoro, Mega: «La Basilicata rischia una crisi insostenibile»

Nell’ultima puntata di Oltre il giardino, il talk di approfondimento in onda su Cronache Tv e condotto da Paride Leporace, Fernando Mega, segretario regionale della Cgil, ha discusso dell'importante mobilitazione sindacale prevista per il 12 dicembre. Il sindacalista ha espresso il suo sconcerto per le ironiche dichiarazioni della Premier Meloni sulle manifestazioni organizzate sempre di venerdì. Mega ha sottolineato che tale ironia è inopportuna, soprattutto in un contesto in cui la finanziaria proposta dal governo è la più povera degli ultimi trent'anni, con un deficit di 18 miliardi di euro e senza risposte adeguate ai problemi salariali.

Secondo Mega, l'occupazione in Italia è caratterizzata da lavori precari e mal retribuiti, con un aumento del lavoro part-time involontario, specialmente tra le donne. La situazione è particolarmente drammatica in Basilicata, dove la disoccupazione è in aumento e i giovani continuano a lasciare la regione in cerca di migliori opportunità.

La situazione a Melfi, sede dello stabilimento Stellantis, è allarmante: negli ultimi anni sono spariti circa 2.800 posti di lavoro, e molti operai stanno cercando incentivi all'esodo.

Mega ha chiesto una mo-

ratoria sui licenziamenti e ha evidenziato la necessità di una reindustrializzazione della regione, avvertendo che senza investimenti significativi, la Basilicata rischia di trovarsi in una crisi insostenibile.

Il segretario ha invitato tutti i lavoratori a partecipare alla manifestazione del 12 dicembre, sottolineando che la sopravvivenza della regione è in gioco.

«Spero di vedere tanti sindaci in prima fila», ha affermato, richiamando l'attenzione su un dramma socio-economico che minac-

cia il futuro della Basilicata. Si cambia argomento a Oltre il giardino. Si parla di eolico con il sindaco di Balvano Ezio Di Carlo che ha evidenziato le preoccupazioni sollevate dai cittadini riguardo ai disturbi causati dal rumore. Attualmente, Balvano ospita 105 pale eoliche, di cui 78 già in funzione, e i residenti hanno segnalato gravi problemi di salute, tra cui disturbi psichiatrici e psicologici, attribuibili all'inquinamento acustico. Di Carlo ha spiegato che,

sebbene le autorizzazioni fossero state concesse in passato, le condizioni di rumore superano i limiti previsti dalla legge. A seguito delle lamentele, l'amministrazione ha ingaggiato un tecnico per effettuare misurazioni, e i risultati preliminari indicano che i livelli di inquinamento acustico sono ben oltre le norme consentite. Il sindaco ha sottolineato che le amministrazioni precedenti, a partire dal 2010, hanno autorizzato l'installazione di questi impianti senza garantire che

tutte le pratiche fossero complete e conformi. Di Carlo ha dichiarato che, una volta ricevuti i risultati ufficiali, l'amministrazione valuterà la situazione per determinare quali impianti possano essere ripristinati e quali invece dovranno essere disattivati. Inoltre, il sindaco ha evidenziato che il comune non riceve alcun vantaggio economico dagli impianti eolici, nonostante la legge preveda un compenso per le amministrazioni locali.

La mancanza di royalty ha portato a un malcontento tra i cittadini, che si sentono penalizzati dai disagi senza ricevere alcun beneficio.

Di Carlo ha anche menzionato che ci sono state richieste di autorizzazione sospese e un ricorso al TAR da parte dei cittadini colpiti dall'inquinamento. Ha sottolineato l'importanza di avere un dialogo aperto con le aziende coinvolte, ma ha denunciato un silenzio assordante da parte di molte di esse.

Infine, il sindaco ha ricordato il tragico terremoto che ha colpito Balvano nel 1980, riflettendo su come la comunità stia ancora affrontando le conseguenze psicologiche di quel disastro.

Ha invitato a un evento di recupero culturale, sottolineando l'importanza di preservare la storia e il patrimonio del comune.

Mega a Oltre il giardino
Di Carlo a Oltre il giardino

Lo “sconcerto” per la riammissione di Michele Casino porta a scrivere erroneamente che Antonella Sasso è la coordinatrice regionale di Azzurro Donna

Forza Italia Matera e la confusione su chi ricopre i ruoli apicali del partito

Forza Italia Matera: «Riammissione dei Casino decisione inopportuna»

Ieri le segreterie di Forza Italia Matera e Forza Italia Provinciale hanno espresso, attraverso una nota, indignazione rispetto alla decisione del Collegio dei Probiviri di riammettere nel partito Michele Casino, consigliere regionale forzista sospeso ad aprile scorso

Tale comportamento fu giudicato dai vertici di Forza Italia “una condotta che danneggia l’immagine di Forza Italia e alimenta confusione nell’elettorato”, in palese violazione della linea politica del partito. La coordinatrice regionale, sen. Elisabetta Casellati interve-

per aver pubblicamente sostenuto la candidatura del figlio Nicola nella competizione elettorale materana promossa da forze civiche alternative al centrodestra.

Ebbene nella nota, le segreterie azzurre fanno riferimento anche ad altri esponenti di Forza Italia

profondamente ferito la comunità forzista locale, e incoerente perché contraddice i valori di coesione e lealtà su cui il partito si fonda. Una “riabilitazione” tanto rapida lancia a nostro avviso un segnale sbagliato e destabilizzante: sembra tradurre un’indulgenza ingiustifi-

che proprio nelle competizioni elettorali di Matera ebbero «condotte contrarie alla linea del partito»: Nicola Casino, Antonella Sasso e Damiano Laterza.

Qui elencando nomi ed incarichi vi è stata una certa confusione interna, confusione che, peraltro, sem-

Laterza, sintetizzando le loro condotte contrarie alla linea del partito: Nicola Casino – già consigliere comunale di Forza Italia a Matera e figlio di Michele Casino – ha partecipato alle primarie civiche promosse da “Giovani per Matera” (evento contrapposto alle liste del centro-

bra riflettersi anche sulla situazione riguardante la famiglia Casino e le note divergenze con i vertici del partito. Il comunicato riporta Antonella Sasso «coordinatrice regionale di Azzurro Donna Basilicata», è necessario chiarire che dal 2023 l’incarico di coordi-

natrice regionale di Azzurro Donna Basilicata è ricoperto da Lucia Pangaro che, peraltro, sta svolgendo anche un ottimo lavoro.

Accorti del madornale errore, nottetempo, Forza Italia Matera e Forza Italia Provinciale hanno chiesto la rettifica.

L’edizione di Cronache di ieri e Lucia Pangaro

«Lavori del bunker di radioterapia a Matera procedono spediti»

MATERA. Il consigliere regionale di Azione, Nicola Morea, esprime profonda soddisfazione per l’avanzamento dei lavori del bunker dedicato alla radioterapia all’interno del Presidio Ospedaliero di Matera, un’opera molto attesa che sta procedendo a ritmo sostenuto.

«Con grande piacere ho constatato che procedono speditamente i lavori per la realizzazione del bunker per la radioterapia all’interno del Presidio Ospedaliero di Matera. Si trat-

ta di una conquista di civiltà che consentirà ai cittadini della nostra provincia di evitare viaggi estenuanti per terapie salvavita. È un grande passo in avanti per la nostra terra e per la dignità dei pazienti e delle loro famiglie».

Morea sottolinea come questa infrastruttura rappresenti una risposta concreta a un bisogno sanitario pressante e da anni sentito in tutto il territorio materano. L’attivazione del servizio è prevista per i primi mesi del 2026, aprendo finalmen-

te la strada a un’assistenza oncologica più vicina, moderna e completa. «Questa opera non è solo un investimento strutturale, ma un impegno verso la salute e il benessere della nostra comunità. Continuerò a seguire l’evoluzione dei lavori affinché ogni fase proceda senza rallentamenti, nel pieno rispetto dei tempi e degli standard di qualità necessari. Un ringraziamento va alla direzione strategica dell’Asm, agli ingegneri Teresa Bengiovanni e

Il capogruppo di Bcc commenta il Programma nazionale esiti 2025, l’unica eccellenza è un reparto di ortopedia

Pagella ospedali Agenas, Vizziello: «Bocciati quelli lucani, salvo Melfi»

POTENZA. «Una sola struttura che raggiunge un livello molto alto in ambito osteomuscolare, l’Ospedale San Giovanni di Dio di Melfi, qualche reparto che consegue una valutazione al di sopra della sufficienza e una serie di bocciature rispetto a parametri sanitari rilevanti che non consentono agli ospedali lucani di superare a pieni voti la valutazione di Agenas».È quanto afferma, in una nota stampa, il capogruppo di Basilicata Casa Comune in Consiglio regionale, Giovanni Vizziello, che così commenta i risultati del Programma Nazionale Esiti 2025 pubblicati oggi a Roma da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. «Il Programma Nazionale Esiti (Pne) è da quindici anni il più importante strumento di valutazione della qualità dell’assistenza sanitaria erogata dagli ospedali italiani – spiega Vizziello – e l’edi-

zione 2025 di quella che è a tutti gli effetti una vera e propria classifica degli ospedali italiani assegna poche note di merito ai due principali ospedali lucani, il San Carlo di Potenza e il Madonna delle Grazie di Matera, laddove altri nosocomi del Sud Italia ricevono l’attestato di vere e proprie eccellenze in ambiti rilevanti dell’assistenza ospedaliera, come l’Azienda universitaria Federico II di Napoli, il Perrino di Brindisi per la chirurgia oncologica o il Miulli di Acquaviva delle Fonti e la Casa di Cura Montevergine di Mercogliano per l’ambito cardiocircolatorio». «Alla notevole eterogeneità delle cure tra le diverse regioni d’Italia, testimoniata del resto dalla mobilità sanitaria – quasi sempre da Sud verso il Nord – e dalla speranza di vita che varia anche di più di due anni in virtù della latitudine – sottolinea Vizziello – si aggiunge la difformi-

tà delle cure tra strutture della stessa regione, un fenomeno che non risparmia la Basilicata e che rende imminente il percorso diretto a limitare l’eccessiva frammentazione delle prestazioni tra le diverse strutture ospedaliere regionali».«Recuperare un rapporto virtuoso tra volumi ed esiti delle prestazioni soprattutto in

ambito oncologico – conclude Vizziello – è fondamentale per elevare la qualità delle cure rese ai cittadini e per garantire la sicurezza delle stesse, utilizzando strumenti come il Programma Nazionale Esiti per superare criticità che non possono più essere scaricate sulla salute dei cittadini».

Il presidente dell’Unione sanità convenzionata contesta i dati regionali e chiede trasparenza su prime visite e percorsi di tutela

Liste d’attesa, Cataldi: «Miglioramenti solo apparenti»

POTENZA. Nei giorni scorsi la Regione ha diffuso dati giudicati «rassicuranti» sul miglioramento delle liste d’attesa in Basilicata, parlando di un calo del Tempo medio di attesa ponderato e di una crescita delle prestazioni erogate. Ma, secondo il presidente dell’Unione sanità convenzionata, Michele Cataldi, «la lettura del Piano nazionale di governo delle liste d’attesa restituisce un quadro molto meno brillante».Cataldi sottolinea che il Pne monitora solo le prime visite e le prime prestazioni di dia-

gnostica, con priorità U, B e D. «La classe P riguarda controlli successivi e non viene considerata ai fini del monitoraggio istituzionale», afferma, rilevando che il comunicato regionale si concentra quasi soltanto su tale categoria, senza rappresentare «la parte più dolorosa del fenomeno, quella che pesa sull’ingresso nel percorso di cura».Il presidente evidenzia inoltre l’assenza di dati sui «percorsi di tutela» previsti per i cittadini quando una prestazione non può essere garantita nei tempi massimi,

comprese le soluzioni attraverso strutture accreditate.Dubbi anche sul piano di recupero adottato con la Dgr 513 del 2025: «Molte prestazioni non arrivano nelle agende Cup e rimangono solo sulla carta». Da qui la richiesta ai Comuni, autorità sanitarie locali, di ottenere dati completi su U, B e D, verificare l’effettiva erogazione delle prestazioni e promuovere un organismo terzo di monitoraggio. «Non è polemica, è responsabilità verso i cittadini che continuano ad attendere risposte reali».

Giovanni Donadio e al progettista arch. Antonio Maroscia».

Dati allarmanti tra giovani e adulti: esperti e istituzioni chiamati a costruire un piano strutturato per affrontare una crisi sanitaria, culturale e sociale

Obesità in crescita: un’emergenza che supera perfino la disoccupazione

In Lucania ci troviamo di fronte a un fenomeno preoccupante: la percentuale di persone affette da obesità ha superato, in proporzione, quella dei disoccupati. Questo dato racconta molto più di un problema individuale: ci parla di una questione sociale, culturale e sanitaria che richiede attenzione immediata e interventi concreti. L’obesità non è una questione estetica: rappresenta un rischio reale per la salute pubblica, essendo collegata a patologie croniche quali diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione, alcune forme di tumore e problemi ortopedici che incidono profondamente sulla qualità della vita. Il dato più allarmante riguarda i giovani. L’obesità infantile e adolescenziale costituisce un fattore predittivo per l’obesità adulta e aumenta il rischio di malattie croniche già in giovane età. La mancanza di abitudini alimentari corrette oggi può trasformarsi in un problema di salute grave domani, con ricadute sulla qualità della vita e sul sistema sanitario regionale. La politica non può sottovalutare questa emergenza. Non bastano campagne episodiche o raccomandazioni generiche: occorre costruire un piano strutturato e sostenibile che coinvolga istituzioni, scuola, famiglia, operatori sanitari e media. Solo un approccio sistemico può incidere su un problema complesso e radicato come quello dell’obesità.

OBESITÀ:

zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi ultraprocessati. La pubblicità aggressiva, la disponibilità di alimenti economici ma altamente calorici e la riduzione del tempo dedicato alla preparazione dei pasti creano un ambiente in cui l’aumento di peso diventa quasi inevitabile. La responsabilità non può essere attribuita esclusivamente al singolo individuo: è necessario agire sul contesto, rendendo l’alimentazione sana accessibile,conveniente e desiderabile.

IL RUOLO DELLA

Scuola e famiglia sono fondamentali nell’educazione alimentare dei giovani.

La scuola deve diventare un luogo attivo di educazione alla salute, attraverso programmi basati su evidenze scientifiche, laboratori di cucina salutare, incontri con nutrizionisti e medici, oltre ad attività che promuovano il movimento fisico. Studi internazionali dimostrano che interventi scolastici strutturati riducono l’incidenza dell’obesità infantile e favoriscono abitudini alimentari corrette.

La famiglia resta il primo contesto educativo, ma spesso ritmi frenetici e la pressione dei media riducono la capacità dei genitori di trasmettere comportamenti salutari.

La politica deve sostenere progetti di educazione parentale, offrendo strumenti informativi, guide pratiche e reti di supporto per famiglie in difficoltà.

PREVENZIONE:

conoscenze e strumenti concreti per scelte consapevoli. Esempi efficaci includono spazi urbani attivi, piste ciclabili, parchi pubblici sicuri, palestre scolastiche accessibili, mercati locali, orti urbani e percorsi educativi sul cibo sano.

Il coinvolgimento diretto dei cittadini rafforza responsabilità personale e comunitaria, trasformando l’educazione alimentare da obbligo a stile di vita condiviso.

IL RUOLO

DELLA POLITICA

REGIONALE

La politica regionale deve assumersi la responsabilità di questa sfida con strumenti concreti e continui: Finanziamenti mirati: sostenere scuole, associazioni e centri giovanili che promuovono stili di vita sani.

ve diventare una priorità. IMPATTO ECONOMICO

L’obesità comporta un rilevante impatto economico: cure, ricoveri, terapie farmacologiche e gestione delle complicanze generano spese crescenti per il sistema sanitario. Investire in prevenzione significa ridurre questa spesa nel medio-lungo periodo, migliorando la qualità della vita e aumentando produttività e benessere sociale. La spesa pubblica in prevenzione è un investimento dai ritorni tangibili.

EDUCAZIONE ALIMENTARE MULTIDIMENSIONALE

e bevande zuccherate incidono quotidianamente sulle abitudini. La politica deve promuovere comunicazione responsabile, incoraggiare messaggi positivi e limitare campagne dannose per fasce vulnerabili. Collaborazioni tra scuole, media locali e associazioni possono diffondere abitudini salutari con maggiore efficacia.

UN PROBLEMA

SOCIALE PRIMA

CHE INDIVIDUALE

L’obesità non nasce dal semplice esercizio della volontà individuale, ma emerge in un contesto sociale, culturale ed economico preciso. Negli ultimi decenni, in Lucania, il modello tradizionale della dieta mediterranea, ricco di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, ha lasciato spazio a modelli più calorici e poveri di nutrienti, caratterizzati da

LA STRATEGIA

PIÙ EFFICACE

Diversamente da patologie genetiche o degenerative, l’obesità è un fattore di rischio modificabile. Interventi mirati su alimentazione, stili di vita e attività fisica possono ridurne drasticamente l’incidenza. Campagne informative scientificamente fondate devono raggiungere tutti i cittadini, con particolare attenzione ai giovani. Non si tratta di demonizzare il cibo, ma di fornire

Normative efficaci: regolamentare la vendita di cibi altamente calorici vicino alle scuole e promuovere etichette chiare. Campagne informative: comunicazioni scientifiche, persuasive e culturalmente pertinenti.

Collaborazioni interdisciplinari: coinvolgere medici, nutrizionisti, psicologi ed educatori in progetti di prevenzione. Solo un approccio strutturato, che integri politiche pubbliche, educazione e supporto sociale, può invertire la tendenza dell’obesità. Non si può limitarsi a interventi episodici o superficiali: creare un ambiente favorevole alla salute de-

Educare al cibo significa riconoscerne il valore nutrizionale, culturale ed emotivo. Non si tratta di imporre regole rigide, ma di insegnare a leggere etichette, comprendere una dieta equilibrata e rispettare il proprio corpo. Stress, ansia e frustrazione influenzano spesso il rapporto con il cibo, generando comportamenti disfunzionali.

Per questo, le campagne educative devono essere integrate da supporto psicologico, counseling e attività che promuovano autostima e benessere mentale. Solo un approccio globale può affrontare la complessità dell’obesità. Ruolo dei media I media influenzano fortemente le scelte alimentari dei giovani. Pubblicità di cibi ultraprocessati, snack

UNA SFIDA CULTURALE L’obesità in Lucania è più di un problema sanitario: è una sfida culturale. Richiede un cambiamento di mentalità, abitudini quotidiane e priorità. La regione deve recuperare i valori della tradizione alimentare, valorizzare i prodotti locali, promuovere cucina sana e una cultura del movimento fisico. Solo così cittadini e giovani potranno crescere senza il peso dell’obesità.

La politica ha il dovere morale, sociale ed economico di affrontare il problema con serietà, impegno e strategie strutturate. Investire in educazione alimentare, prevenzione e sensibilizzazione non è un’opzione: è una necessità.

La prevenzione è l’arma più efficace: informare, educare e sostenere i cittadini oggi significa salvaguardare la salute di domani.

La Lucania deve guidare la comunità verso scelte alimentari consapevoli, sane e sostenibili, costruendo una regione più sana, forte e responsabile.

La cerimonia di premiazione si svolgerà lunedì 15 dicembre, con interventi

di esperti e intermezzi musicali

Premio “Potito Petrone” a Pignola: per valorizzare l’eccellenza in Medicina

Lunedì, 15 dicembre

alle ore 18.00, presso il “Giubileo Maison di Pignola, si terrà la cerimonia di premiazione della XXXV Edizione del Premio di Medicina “Potito Petrone”, riconoscimento intitolato alla memoria del Prof. Potito Petrone, stimato medico e figura di riferimento per la comunità lucana. L’evento, organizzato dal-la Pro Loco Circolo Cul-turale “Il Portale”, confer-ma ancora una volta il pro-prio alto valore culturale e sociale, con l’obiettivo di onorare la figura del prof. Petrone e valorizzare i giovani neo-laureati in Medicina della Basilicata, premiando il merito, l’impegno e la qualità della ricerca scientifica.Quest’anno la cerimonia sarà arricchita dalla preziosa partecipazione del Prof. Fabrizio Caccavale, Direttore del Dipartimento di

Scienze della Salute dell’Università degli Studi della Basilicata, che terrà una relazione dal titolo:“Il Progetto Medicina della Basilicata: stato di attuazione e prospettive di sviluppo”. A seguire, un significativo momento di riflessione sarà dedicato al dialogo con Carmen Paradiso, autrice del libro “Con cura. Lo stato di salute dell’Ospedale ‘San Carlo’ di Potenza”.Il volume racconta con sensibilità e rigore il cuo-re pulsante della sanità pubblica attraverso la nar-razione delle attività cliniche e di ricerca dell’Ospedale “San Carlo” – nei reparti di Oncologia, Ematologia, Ginecologia, Neurologia, Reumatologia e nel Centro Regionale di Fibrosi Cistica – valorizzando l’impegno quotidiano di medici, infermieri, ricercatori e operatori sanitari. Un testo che inor-

ma, sensibilizza e crea un ponte di comunicazio-ne tra istituzioni e cittadi-ni.Il Presidente della Pro Loco “Il Portale”, Davide Lauria, esprime un sentito ringraziamento ai componenti della Commissione per il lavoro svolto, ai giovani neo-laureati che ogni anno presentano le loro tesi contribuendo al prestigio del Premio, e a tutti i partecipanti che con la loro presenza ne testimoniano il valore. I saluti istituzionali saranno affidati a Loredana Albano, socia del Portale, e al Sindaco di Pignola Antonio De Luca. Le conclusioni saranno invece affidate al Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Marcello Pittella. La serata sarà impreziosita dagli intermezzi musicali del mezzosoprano Rosaria Miglionico, accompagnata al pianoforte dal Maestro Pina Sabatino.

mercoledì 10 dicembre 2025

POTENZA

La Questura rafforza l’organico: arriva il Commissario capo tecnico Gerardo Coronato

POTENZA. Un nuovo funziona-

a rafforzare l’organico della Questura di Potenza.

«Con decorrenza 9 dicembre 2025 è stato assegnato alla Questura di Potenza il Commissario Capo Tecnico della Polizia di Stato Gerardo Coronato, proveniente dal Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale di Roma, dove ha prestato servizio come Funzionario Addetto presso la Seconda Divisione» si legge in una nota della Questura di Potenza. Il dottor Coronato, originario di Tito e nato nel 1990, vanta un solido percorso professionale e formativo all’interno della Polizia di Stato.

Entrato in Amministrazione come Agente nel 2018 presso l’U.P.G.S.P. della Questura di Roma, ha successivamente frequentato il 14° Corso Commissa-

POTENZA Il Presidente Smaldone sottolinea il ruolo fondamentale del Movimento dei Focolari

Margaret Karram riceve la medaglia della Città di Potenza

Nel corso di un incontro breve ma molto significativo nella Sala Commissioni del Consiglio comunale di Potenza, il Presidente Pierluigi Smaldone ha donato la medaglia rappresentativa della Città di Potenza a Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, presente in città in occasione del Premio Letterario Basilicata. Presenti i rappresentanti del Movimento di tutte le regioni del Sud Italia, l’assessore Loredana Costanza e il consigliere Attilio Giuliani, il responsabile del Movimento di Potenza, Gianfranco Apostolo. L’incontro ha offerto l’occasione per riflettere sul ruolo delle Istituzioni, sull’importanza dell’ascolto e sulla costruzione quotidiana di relazioni fondate sul rispetto e sulla cooperazione. «Il nostro dono e il riconoscimento del Premio Basilicata – ha detto il Presidente Smaldone – testimoniano il suo straordinario impegno, la sua continua dedizione a favore della promozione della pace, della fraternità e della solidarietà a livello globale. Il Movimento dei Focolari, sotto la sua guida, ha continuato a portare avanti una

missione fondamentale per la costruzione di ponti tra diverse culture e religioni, ispirando milioni di persone in tutto il mondo. Le sue parole e le azioni rappresentano un faro di speranza e di unità, rafforzando i legami tra le comunità e favorendo una maggiore comprensione reciproca. La sua testimonianza, così radicata nella ricerca di un dialogo autentico e nel rispetto profondo della dignità umana, è di grande ispirazione anche per la nostra comunità locale».

«La sua presenza – ha sottolineato l’assessore Loredana Costanza – è per tutti noi motivo di profonda gioia e un’occasione preziosa per rinnovare il nostro impegno riguardo ai valori della pace, del dialogo e della fraternità universale che Lei, con dedizione e visione, testi-

monia da molti anni. Il Movimento dei Focolari continua a essere un punto di riferimento internazionale per la costruzione di relazioni autentiche tra persone, culture e religioni. La sua instancabile opera nel favorire l’unità, nel promuovere la dignità di ogni essere umano e nel ricucire le fratture che attraversano le nostre società, rappresenta un esempio luminoso per le Istituzioni e per tutti coloro che credono in un futuro fondato sulla comprensione reciproca e sulla cooperazione».

La Presidente del Movimento, nell’apprezzare la Città di Potenza e il calore della sua comunità, ha preso l’impegno di ritornare per un confronto con la cittadinanza e le Istituzioni sui temi della pace, del dialogo e della fratellanza.

ri Tecnici presso la Scuola Superiore di Polizia, divenendo Commissario Tecnico e, successivamente, Commissario Capo Tecnico nel dicembre 2022. Dopo aver conseguito con lode la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile a indirizzo strutturale e geotecnico, ha proseguito gli studi ottenendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza e un Master di II livello in Diritto, Organizzazione e Gestione della Sicurezza, concluso con il massimo dei voti.

Il Questore di Potenza nel presentare il dottor Coronato ai funzionari e al personale della Questura, ha espresso un sentito augurio di buon lavoro per il nuovo incarico.

Raccolti 53mila euro. Il Patriarca Pizzaballa ringrazia per il supporto

“Un pasto per Gaza”: il contributo dell’Arcidiocesi di Potenza
L’

Arcidiocesi di Potenza-Muro

Lucano-Marsico Nuovo ha concluso con straordinaria partecipazione l’iniziativa solidale “Un pasto per Gaza”, raccogliendo 53.144,00 euro destinati alle comunità stremate della Terra Santa.

L’Arcivescovo Mons. Davide Carbonaro ha comunicato l’avvenuto invio della somma al Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Card. Pierbattista Pizzaballa, come segno concreto della vicinanza della Chiesa potentina alle sofferenze che continuano a consumarsi nella martoriata terra di Gesù.

Nelle scorse ore è giunta la risposta del Patriarca, che ha espresso profonda gratitudine per il gesto compiuto dalla Chiesa di Potenza. Nella sua lettera, il Cardinale Pizzaballa scrive che questi fondi saranno destinati: «per poter procurare del cibo ai tanti fratelli rimasti senza nulla in questo tragico conflitto, come previsto dal vostro progetto.»

E ancora: «Ti chiedo di ringraziare, per il sostegno fraterno e per la vicinanza nella preghiera, quanti (organizzazioni, istituzioni, singoli fedeli e privati cittadini) hanno contribuito in modo così generoso ad alleviare tante sofferenze causate da questa ennesima guerra.»

Il Patriarca conclude assicurando preghiera da Gerusalemme: «Assicuro a Te, ai tuoi collaboratori e a tutti gli abitanti dell'Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo il mio ricordo da Gerusalemme, nella certezza che Dio sa bene come ricompensare ogni risposta generosa, ed approfitto per inviare gli auguri più sentiti per un Natale sereno, nella Luce del Signore. In Cristo.»

A nome dell’intera comunità diocesana, Mons. Carbonaro ha voluto rinnovare il senso di comunione con la Chiesa di Gerusalemme: «La carità ci unisce in modo profondo. Ogni gesto, anche il più piccolo, diventa luce nelle tenebre di chi soffre. Il nostro cuore resta accanto alle famiglie di Gaza: continuiamo a pregare, a sostenere e a costruire ponti di pace con ciò che possiamo».

rio della Polizia di Stato arriva

Annunciati gli ospiti dei grandi eventi in Piazza Prefettura: musica, tradizione e giovani al centro del programma del Comune

Potenza accende le feste: Wyse e Bennato protagonisti tra Capodanno e inizio 2026

DI F RA N C E S A C O M E N O N N A

Il Comune di Potenza prepara un finale di 2025 e un avvio di 2026 in grande stile. Due nomi di richiamo, in una città che ribolle d’entusiasmo e partecipazione, animeranno la notte di Capodanno e le prime giornate del nuovo anno: Alex Wyse ed Eugenio Bennato. Il primo si esibirà nella notte più lunga e festosa dell’anno in Piazza Prefettura, preceduto dal live di Love Generation 90; il secondo salirà sullo stesso palco il 3 gennaio. Musica, canti, balli di gruppo e tanta allegria saranno il leitmotiv degli appuntamenti, pensati per condividere emozioni e rafforzare il senso di comunità.L’amministrazione comunale ha presentato ieri mattina gli ospiti principali nel corso di una conferenza stampa nella Sala Vittorio Antonio Larocca del Palazzo della Cultura, alla presenza del sindaco Vincenzo Telesca e dell’assessore alla Cultura, Roberto Falotico.Alex Wyse, comasco con origini siciliane, ha iniziato la sua carriera artistica al Charleston Community College di Cambridge, nel Regno Unito, per poi proseguire gli studi al British and Irish Modern Music Institute di Londra. Nel 2022 ha partecipato al talent show Amici di Maria

De Filippi, ottenendo nello stesso anno il Disco d’Oro con il suo primo lavoro musicale, dal titolo «Non siamo soli». A novembre è uscito l’album d’esordio «Ciò che abbiamo detto», che ha venduto 25 mila copie. Tra i brani più apprezzati figurano Mano Ferma e Dire Fare Curare, realizzato con Sophie and The Giants. Tra i successi anche Un po’ di te e La mia canzone, scritta in collaborazione con Ermal Meta. Nel 2024 ha partecipato a Sanremo Giovani con il brano Rockstar, piazzandosi secondo nelle Nuove Proposte, per poi registrare numerosi sold out nei principali teatri italiani.Più ampia la carriera di Eugenio Bennato, figura centrale negli anni Settanta per la riscoperta dei canti popolari con la Nuova Compagnia di Canto Popolare. La sua musica, legata alle storie dei briganti e della gente

di strada, ha attraversato i confini nazionali. Dalle sonorità dedicate ai migranti del Mediterraneo al progetto Taranta Power, Bennato ha trasformato la musica delle minoranze in un patrimonio condiviso, dando voce alle comunità più fragili. Un artista capace di raccontare il Sud con passione e autenticità, creando un ponte tra tradizione e contemporaneità.Commentando i due appuntamenti, l’assessore Falotico ha dichiarato: «Per il nostro Capodanno annunciamo oggi Alex Wyse, secondo classificato a Sanremo Giovani, un cantautore brillante formatosi in Inghilterra e amatissimo dai ragazzi. Lo ospitiamo con grande calore per dare un segnale forte ai giovanissimi. Il 3 gennaio, invece, avremo Eugenio Bennato: dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare a Taranta Power, è oggi il testimone di come, in modo ele-

gante e nobile, si possano portare alla ribalta i temi del Mediterraneo. Puntiamo su due palcoscenici diversi ma complementari, perché riflettere su ciò che siamo è un esercizio collettivo necessario. Ritardo nella comunicazione? Nessuno. La pubblica amministrazione parla per atti: senza contratto firmato da chi rappresenta Wyse, non potevamo annunciare nulla. La risposta è tutta qui».Il sindaco Telesca ha aggiunto: «Il 31 avremo Alex Wyse, giovane emergente molto amato

dai ragazzi. La serata sarà lunga, con un pre e un post concerto. Il 3 gennaio, invece, spazio a Eugenio Bennato. Comunichiamo inoltre che il 5 ci sarà la Notte Bianca. Dal 31 al 5 il Centro Storico sarà in continuo movimento, come già accaduto in questi giorni con tantissimi eventi. Speriamo di aver fatto la scelta giusta, soprattutto per i giovani che vivono intensamente la notte di Capodanno, e con Bennato vogliamo offrire anche un ritorno alle origini, una sorta di amarcord».

Dal 9 al 20 dicembre l’iniziativa natalizia unisce tradizione popolare e valorizzazione del patrimonio archeologico

“Tombola del MArP” torna protagonista: il museo apre le porte agli studenti

Torna dal 9 al 20 dicembre 2025, con esclusione delle domeniche, l’appuntamento con «La mitica Tombola del MArP», l’iniziativa natalizia che unisce divertimento e valorizzazione del patrimonio culturale negli spazi del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”.

L’evento, ideato dal Museo Archeologico in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Potenza, conferma la volontà congiunta di rafforzare il legame tra scuola, cultura e territorio.

Un modo per offrire alle studentesse e agli studenti un’occasione educativa che passa attraverso un momento popolare e condiviso come la tombola, reinterpretato in chiave culturale.Soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’Istruzione,

Federica D’Andrea, che ha sottolineato: «Portare gli alunni delle nostre scuole nei luoghi della cultura, attraverso attività coinvolgenti, è uno dei modi più efficaci per avvicinarli al nostro patrimonio archeologico, che viene avvertito così come qualcosa di vivo, vicino, accessibile».Anche il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, ha evidenziato il valore dell’iniziativa: «La Tombola del MArP rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, capace di trasformare un momento tradizionale in un’occasione di comunità». Determinante, come di consueto, il lavoro del Museo diretto da Sabrina Mutino, che con il suo staff continua a promuovere iniziative capaci di coniugare divulgazione scientifica, partecipazione attiva e apertura al territorio, rendendo il MArP un punto di riferimento

culturale sempre più vitale. Ancora una volta, dunque, la Tombola del MArP si conferma non solo un appuntamento festivo, ma un vero progetto culturale ed educativo per l’intera città.

• foto di Andrea Mattiacci

Il Pd sollecita chiarimenti dopo gli aumenti previsti dal 2026 e chiede una gestione sostenibile per famiglie e minori

Melfi, chiesto vertice sulle tariffe degli asili nido comunali

MELFI. Il Partito Democratico di Melfi ha richiesto la convocazione di una seduta congiunta della I Commissione Affari generali e della IV Commissione Affari sociali per affrontare le criticità legate all’aumento delle tariffe degli asili nido comunali. La domanda, inoltrata ufficialmente nelle ultime ore, nasce dalle sollecitazioni arrivate da numerose famiglie e dal rischio di un incremento significativo dei costi a partire dal primo gennaio 2026.Secondo la Delibera di Giunta numero 129 del 2025, il costo mensile del servizio potrebbe raddoppiare in diversi casi, mentre per le fasce più fragili l’aumento arriverebbe a moltiplicarsi fino a cinque volte. Un cambiamento giudicato dal Pd «in grado di compro-

mettere l’accessibilità a un servizio essenziale per il benessere dei minori e per la conciliazione tra vita familiare e lavorativa», con ripercussioni rilevanti sulla qualità

dell’offerta educativa cittadina.Il Pd ha ribadito che «non può essere considerato accettabile utilizzare il bonus nazionale Inps per giustificare una scelta amministrativa ritenuta inopportuna» e ha auspicato «un confronto chiaro e trasparente sulle reali intenzioni dell’Amministrazione comunale e sul futuro della gestione». L’obiettivo dichiarato è collaborare per individuare soluzioni condivise e sostenibili, capaci di garantire la continuità del servizio e la tutela delle famiglie.Dopo le contestazioni, l’Amministrazione comunale ha deciso di prorogare temporaneamente le tariffe in vigore e di avviare una nuova gara provvisoria per l’affidamento. Una scelta definita dal Pd «un segnale utile ma

non sufficiente senza una discussione approfondita nelle sedi istituzionali competenti».La seduta congiunta viene considerata un passaggio decisivo per «salvaguardare gli interessi delle famiglie, assicurare una gestione adeguata di un servizio centrale per il presente e il futuro della comunità e dare risposte tempestive a un disagio reale e sentito».Il Pd sottolinea infine la volontà di «contribuire in modo costruttivo alla risoluzione dei problemi», chiedendo una programmazione chiara per i prossimi anni e un impegno concreto verso politiche pubbliche che sostengano il diritto dei bambini all’educazione e la possibilità per i genitori di conciliare vita familiare e lavoro.

Panchina gigante a Muro Lucano Ottava installazione in Basilicata

MURO LUCANO. Otto in Basilicata, 539 in Italia e 14 in altre 11 nazioni. Sono i numeri della “Big Bench”, la “Panchina Gigante”, un attrattore turistico che con la sua semplicità e imponenza, sta conquistando gli angoli più suggestivi di borghi e città. A Muro Lucano l’inaugurazione della Big Bench, la numero 453 in Europa, è avvenuta in questo fine settimana dell’Immacolata, in località Piani del Casino. L’idea nasce dall’Associazione “Un Muro D’Amare”, che per anni ha lavorato per la valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità, si è impegnata per la salvaguardia paesaggistica, ha valorizzato usi e costumi, fin quando purtroppo, le giovani risorse umane sono venute a mancare, rendendone inevitabile la chiusura, con profondo dispiacere dei presidenti e di chi ha sempre sostenuto l’Associazione.

“Un Muro D’Amare” ha voluto però lasciare un segno tangibile del proprio impegno, segno concretizzatosi proprio nella “panchina gigante”, realizzata grazie alla sinergia con la Pro Loco Murese e la disponibilità dell’imprenditore Remollino, di artigiani locali e dell’Amministrazione comunale. Il Presidente Pro Loco, Angelo Carlucci, dopo il taglio del nastro inaugurale ha com-

mentato: «Vedere la partecipazione così calorosa e l'entusiasmo di tutti ci ha riempito di orgoglio. La Big Bench non è solo una panchina gigante, ma un nuovo, magnifico punto di osservazione per apprezzare la bellezza mozzafiato del nostro paesaggio, un simbolo di ospitalità e un invito a rallentare e godersi il momento. Un ringraziamento speciale va all’Associazione “Un Muro D’Amare” per aver proposto il progetto ed aver contribuito alla sua realizzazione, all’agriturismo La Bontà, al Comune di Muro Lucano per il supporto e la collaborazione istituzionale, alla “Big Bench Community Project (Bbcp)” per averci dato l'opportunità di entrare a far parte di questa meravigliosa rete, ed ancora a tutti coloro che hanno lavorato con passio-

ne e dedizione alla realizzazione e all'allestimento di questo progetto lungo 2 anni, in particolare a Felice Paciello e Matteo Bianchini. Vi invitiamo tutti a sedervi sulla nostra Big Bench, a scattate una foto, respirate l'aria fresca e lasciatevi incantare dal panorama».Il Sindaco Setaro aggiunge: «Un’idea per valorizzare uno dei panorami più straordinari del nostro territorio. Sedersi su questa panchina non è solo “guardare il paesaggio”,
 è sentirsi piccoli di fronte all’immensità della nostra città, dei suoi tetti, delle sue colline, della sua storia. 
È un invito a fermarsi, respirare e ricordarsi quanto siamo fortunati a chiamare questo luogo “casa”.
 La Big Bench nasce come segno concreto di attenzione al territorio, nuovo spazio di incontro, sto-

ria e fotografie, nonché tassello in più per un turismo lento e consapevole, che parte dallo sguardo e dal rispetto per ciò che abbiamo. Venite a scoprirla, sedetevi, guardate la città dall’alto e portatevi via un ricordo nuovo della nostra terra».Le Panchine Giganti in Basilicata sono 6 nel potentino: Rionero in Vulture, Marsico Nuovo, Calvera, Rivello, Atella e Muro, e 2 nel materano a Grottole e Matera, mentre nelle vicine regioni se ne trovano 3 in Puglia, 8 in Calabria e 13 in Campania. La regione italiana con più Big Bench è il Piemonte che ne conta 180, seguita da Lombardia con 57 e Emilia Romagna 33, a seguire poi altre regioni con circa 20 panchine, fino a Trentino e Molise con soli 3 attrattori. L’installazione segue anche un iter “burocratico”

con il timbro del “passaporto” che riporta il logo delle Grandi Panchine ed il nome del paese in cui sono situate. «Dopo l'installazione della prima Big Bench nel 2010 a Clavesana – raccontano dalla Fondazione- altre persone iniziano a chiedere la possibilità di costruire una panchina gigante. Nasce così, nel 2015, l'Associazione Big Bench Community Project, con lo scopo di promuovere le Panchine Giganti a marchio registrato. Con l'aumento esponenziale del numero di Big Bench, l'Associazione diventa nel 2021 una Fondazione no profit, con l'intento di supporto e regolamentazione dello sviluppo di nuove Big Bench, gestione della rete che fornisce i timbri e i passaporti ai panchinisti, comunicazione istituzionale, supporto alle attività collaterali legate alle Big Bench, creazione di oggetti legati al mondo Bbcp per il supporto delle realtà locali ed attività di beneficenza annuali per attività artistiche –e conclude Chris BangleMagari un giorno vedremo una “Panchina della Pace” in un’area veramente travagliata del mondo, dove la possibilità di sedersi, guardare le cose da una prospettiva più fresca, e sentirsi di nuovo come un bambino, è disperatamente necessaria».

Sei nel Potentino e due nel Materano. l’associazione Un Muro D’Amare: «Un attrattore del territorio diffuso in Italia ed Europa»

MERCOLEDÌ

Il sindaco di Matera Nicoletti: «La priorità è garantire sicurezza ai cittadini e restituire decoro e funzionalità ai luoghi»

Giù il ponte di Serra Rifusa dopo tredici anni di attesa

MATERA. È iniziata ieri mattina la demolizione del ponte pedonale di Serra Rifusa, una struttura che da anni rappresentava una questione irrisolta e di attesa per la città. Il ponte, infatti, era stato gravemente danneggiato nel 2012, quando un camion, durante una manovra, aveva urtato la struttura portante compromettendo la stabilità dell’impalcatura. Da allora, tra piccoli interventi di messa in sicurezza e impossibilità di recuperare le somme spese dal Comune, a causa della tardiva azione assicurativa avviata all’epoca, il caso era rimasto sospeso.

La svolta è arrivata con l’avvio dei lavori del Parco di Serra Rifusa, un progetto per un importo di 1,4 milioni di euro che sta ridisegnando completamente l’area. E la demolizione del ponte, partita oggi, rappresenta un passaggio atteso e un atto concreto che mette fine a una vicenda iniziata più di dieci anni fa e che comportava anche rischi di sicurezza per le persone.

L’intervento prevede la riqualificazione dell’intera zona verde, la realizzazione di un campo da calcetto, di due campi da padel, di un’area attrezzata per il calisthenics e di due nuovi parcheggi. A questo si ag-

giunge la ristrutturazione di 560 metri quadrati di edifici, destinati a diventare uffici, reception, bar, servizi igienici e spogliatoi a supporto degli impianti sportivi. «Dopo ben 13 anni di attesa, chiudiamo finalmente un capitolo che aveva lasciato un segno evidente nel quartiere - commenta il Sindaco Nicoletti -. La priorità della nostra Amministrazione è garantire sicurezza ai cittadini e restituire decoro e funziona-

lità ai luoghi. Per questo abbiamo accelerato e dato avvio ai lavori non ci è stato appena possibile». Il progetto, avviato tre mesi fa, sta procedendo secondo il programma prestabilito. Con la demolizione del vecchio ponte, una vicenda problematica rimasta irrisolta per anni, viene definitivamente archiviata, lasciando spazio alla trasformazione di Serra Rifusa in un nuovo polo sportivo e ricreativo per l’intera comunità.

GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEGLI ARTIGIANI

Credito leva per le Pmi forum alla Cna Matera

MATERA. Le organizzazioni dell’artigianato del territorio promuovono un seminario dedicato al ruolo del credito nella crescita delle imprese locali. L’appuntamento è in programma domani alle ore 18.30 nella Sala Conferenze Cna Matera, in Via degli Aragonesi, e offrirà un quadro aggiornato sugli strumenti finanziari oggi a disposizione di artigiani e piccole imprese.L’iniziativa nasce dall’esigenza di chiarire le principali novità normative in una fase economica caratterizzata da cambiamenti rapidi, con particolare attenzione alle regole per l’accesso al credito e alle possibilità offerte dal Fondo centrale di garanzia e dalla riforma dei Confidi. L’apertura dei lavori sarà affidata a Roberto Luongo, direttore territoriale Cna Matera, mentre seguiranno gli interventi di rappresentanti delle associazioni e di esperti del settore finanziario.«Un’informazione corretta aiuta le imprese a orientarsi e a scegliere gli strumenti più adatti» sottolineano gli organizzatori, evidenziando l’importanza di iniziative che sostengano lo sviluppo del tessuto produttivo locale.Le conclusioni saranno curate da Leo Montemurro, presidente Cna territoriale Matera. L’appuntamento è rivolto a imprenditori, professionisti e operatori interessati ad approfondire strategie utili a rafforzare competitività e crescita.

È stato istituito per dicembre un presidio sperimentale continuo per emergenze sociali e fragilità, con riavvio previsto nel 2026

A Matera parte il Pronto intervento sociale sempre attivo

MATERA. Il Comune di Matera ha avviato per il mese di dicembre il servizio sperimentale di Pronto Intervento Sociale, realizzato attraverso le risorse della Quota servizi del Fondo povertà. Il servizio resterà attivo per tutto il mese in corso e sarà riavviato nel 2026, dopo l’approvazione del bilancio di previsione che dovrà stanziare le risorse necessarie a garantire la continuità di un presidio ritenuto strategico per l’intera comunità materana. Secondo l’Amministrazione comunale, la sperimentazione consente già nel periodo natalizio di fronteggiare situazioni improvvise e fragilità diffuse, che in queste settimane possono emergere con maggiore intensità.Il Pronto Intervento Sociale rientra tra i Livelli essenziali delle prestazioni sociali previsti dal Piano naziona-

le degli interventi e dei servizi sociali e garantisce risposte tempestive in presenza di emergenze che riguardano sicurezza, salute, protezione, alloggio e integrità perso- nale. È rivolto a persone e nuclei familiari in condizioni di particolare vulnerabilità, come povertà estrema, emergenze familiari, violenza domestica, situazioni di isolamento oppure gravi forme di marginalità. Il servizio assicura accoglienza immediata, ascolto qualificato, accompagnamento e attivazione di una rete territoriale che coinvolge strutture pubbliche e soggetti del terzo settore.Questa prima fase sperimentale prevede una copertura continuativa durante le ventiquattro ore, compresi festivi e prefestivi, grazie alla presenza di operatori formati e alla gestione operativa centralizzata.

L’Amministrazione ribadisce l’importanza di un presidio costante nel periodo natalizio, quando disagio e solitudine possono trasformarsi in emergenze complesse. Per tutte le situazioni urgenti è attivo il numero verde gratuito 800 560 850, riferimento unico per contattare il servizio di Pronto Intervento Sociale.«Il disagio sociale oggi non rappresenta solo un dato statistico, ma un’esperienza quotidiana che riguarda famiglie, giovani, anzia-

ni e interi quartieri – ha dichiarato il Sindaco Antonio Nicoletti –. Per questo riteniamo fondamentale garantire risposte immediate e professionali, soprattutto nei momenti più critici. Il Pronto Intervento Sociale rappresenta un impegno concreto verso una città che vuole essere accanto a chi si trova in difficoltà, senza lasciare nessuno indietro».«Con l’attivazione del Pronto Intervento Sociale, Matera compie un passo fondamentale nel rafforzamento del proprio welfare di comunità – aggiunge l’Assessora al Welfare Angela Braia –. Grazie alle risorse del Fondo povertà possiamo garantire un presidio costante, capace di intervenire nei momenti più delicati».Le modalità operative e gli aggiornamenti saranno disponibili sul sito istituzionale del Comune di Matera.

COPPA ITALIA Si gioca per il passaggio alle semifinali. Sia Potenza che Crotone ambiscono ad un posto che potrebbe portare ai play off

Potenza, vincere per un posto alle semifinali

Dopo il pareggio “esterno” al Viviani contro il Sorrento, questa sera inizio ore 18:00 nel catino del capoluogo lucano torna la Coppa Italia Regionale. Per il passaggio alle semifinali si scontreanno Potenza e Crotone, due compagini separate in campionato da un solo punto di distanza e che presentano nel proprio organico diversi giocatori che hanno indossato i colori del Potenza e del Crotone. Ad iniziare dal potentino doc Jacopo Murano, a Cargnelutti, a Sandri, e per finiere al play rosso-blù Felippe. Alla quarta di andata Potenza -Crotone finì tre pari con reti di D’Auria e Novella per il Potenza, Gomez e Zunno per i pitagorici. Questa sera invece, c’è in palio il passaggio alle semifinali ed accedere direttamente alla fase nazionale dei playoff, un traguardo che entrambe le società vogliono assolutamente raggiungere. De Giorgio tecnico del Potenza lo ha sem-

pre detto che per la società del presidente Macchia vuole portare la squadra ai vertici della Coppa Italia. Idem per i ragazzi di mr. Emilio Longo reduci in campionato da due sconfitte esterne (Catania e Audace Cerignola). Tra i rossoblù, nonostante il pareggio raggiunto in extremis dal Sorrento, il clima è del tutto positivo. L’infermeria piano piano inizia a svuotarsi e già Selleri e Ghisol-

fi dati per out nella gara contro il Sorrento poi sono stati schierati addirittura come titolari. Non si esclude che già per la gara di questa sera qualche altro “acciaccato” possa rivedersi in panchina. È chiaro che tre impegni nel giro di sette giorni non sono facili da affrontare per entrambe le compagini, vanno recuperate le forze e le energie giuste.

Il Potenza di De Giorgio

domenica è chiamato ad affrontare la prima della classe (Il Catania); il Crotone giocherà in casa contro il Casarano. Entrambe due sfide difficili da affrontare dopo una gara per il passaggio al turno successivo di Coppa Italia Regionale. Il Potenza dell’ex De Giorgio punta a sfruttare il fattore campo e la fisicità dei suoi uomini, pro-ponendo un gioco aggressivo nelle transizioni e compattezza

tra i reparti. I pitagorici proveranno ad imporre ritmo, qualità di palleggio e verticalità, consapevoli di affrontare una delle trasferte più complesse del tabellone.

Longo potrebbe essere chiamato a soluzioni alternative, perché diverse situazioni fisiche restano da monitorare con grande attenzione: Berra, Di Pasquale, Merelli, Leo, Zunno e Groppelli, con quest’ultimo che è stato sottoposto ad ulteriori esami strumentali per chiarire l’entità del suo problema fisico. Molto, dunque, passerà dalla profondità della rosa rossoblù e dalla capacità del gruppo di adattarsi alle emergenze. Il match potrebbe essere deciso dai dettagli: l’intensità nelle seconde palle, la gestione dei momenti chiave e la precisione negli ultimi trenta metri. Per il Crotone è un’occasione per confermare la propria ambizione; per il Potenza, la possibilità di scrivere una pagina importante davanti ai propri tifosi.

Il sindaco di Potenza e l’assessore allo Sport esprimono orgoglio per i risultati delle pattinatrici

Le atlete potentine brillano alla MSP World Skating Cup 2025: gli auguri di Telesca e Nardiello

«Ècon profondo orgoglio e con grande stima che salutiamo gli eccezionali risultati conseguiti dalle atlete del maestro Pietro Russo, Sabrina Potenza, Elisa Paternoster e Ginevra Stamati, nella MSP World Skating Cup 2025, in cor-

so nella capitale estone Tallinn, ottenendo il primo, il secondo e il quarto posto»queste le parole del Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca e dell’assessore allo Sport Gerardo Nardiello, all’indomani dello svolgimento della gara della competizione che si sta dispu-

tando in Estonia. «La Golden Stars, associazione sportiva di pattinaggio artistico a rotelle, di sui fanno parte le pattinatrici, è così salita sul sul podio nella competizione internazionale, siglando un risultato storico che consacra le giovani potentine ai vertici asso-

luti della loro categoria» concludono Vincenzo Telesca e Gerardo Nardiello.

Sindaco e assessore Nardiello hanno inoltre formulato il proprio augurio alle altre atlete della società Golden Stars, impegnate in questi giorni nel prosieguo delle gare.

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