Cronache del 21 novembre 2025

IN ABBINATA OBBLIGATORIA CON CRONACHE DEL MEZZOGIORNO

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A MATERA L’ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA BASILICATA CON IL PRESIDENTE ORSINI E I MASSIMI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI

La scommessa industriale della Basilicata e del Sud Riflessione sulle strategie per l'innovazione e la crescita economica nel Mezzogiorno

Servizio a pag 5

Il Presidente evidenzia l'azione della Giunta regionale per garantire stabilità, competitività e presidio del territorio

Impegno e fondi per il settore agricolo Bardi: «Il bilancio di assestamento è una manovra tecnica, non incide sull'allocazione di risorse» _

LA VISITA

SOLO UNA POLPETTA AVVELENATA

Almirante in Basilicata dopo il sisma del 1980

Dopo l’incontro al Mimit, il futuro occupazionale dei lavoratori preoccupa sindacati e opposizioni che chiedono risposte concrete a Bardi

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ubito dopo il sisma del 23 novembre 1980, l’allora segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante fu l’unico esponente politico nazionale a recarsi in Lucania nelle zone danneggiate dal terremoto, escluso il presidente della Repubblica Sandro Pertini, che visitò le aree colpite dal sisma nei giorni successivi alla sua visita. Almirante giunse a (...)

■ continua a pag 21

on vogliamo fare la claque al centrosinistra, di cui condividiamo poco e men che meno la montatura mediatica della fuffa giustizialista, ma dobbiamo dire che sullo svarione agricolo dell’assessore Cicala hanno ragione da vendere perché tutte le promesse che ha annunciato finiranno tristemente in pancia al bilancio del 2026. Ora lasciamo stare i siparietti d’alternanza dei due fratelli Amedeo e Carmine dal Salvini forever al Meloni mon amour come il resto a cui abbiamo assistito, ma questi patrioti di centrodestra dovrebbero sapere che l’onore di maggioranza non si guadagna col terzismo pilatesco o peggio ancora col collaborazionismo vittimista, ma solo con il merito delle scelte d’appartenenza ed invece, con la tecnica dello scaricabarile Cicala su un piatto d’argento ha rifilato al povero governatore Bardi una bella polpetta avvelenata con l’appello “d’assumersi l’altezza della sfida”, cioè come a dire che se non c’è un euro sull’agricoltura la colpa non è sua. Davanti al fattaccio perciò hanno fatto bene i fratellini Galella, Fazzari e Napoli a svegliare gli gnorri di turno, Quarto compreso che non si è assessori a vita, soprattutto se si combinano disastri. Canta Malasarta: “Solo una polServizio a pag 3 petta avvelenata…”

Bardi

SMART PAPER

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■ Servizio

LA PROPOSTA

Polese (OL-IV) d’accordo con iniziativa della Cisl: «Democrazia economica anche nelle partecipate regionali per rilanciare la Basilicata»

■ Servizio OLTRe IL GIARDINO Ospiti il consigliere di Azione, Pierro, Di Ruvo e Pipponzi _ MATERA

Morea e il punto sulle sfide in Regione I DATI PRESENTATI A ROOTS-IN DA DATA APPEAL ED ENIT

Turismo delle Radici, la Basilicata attrae: numeri in crescita costante

Morea

Servizio a pag 10

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Gli studenti premiati al Change the World Model Onu ricevuti da Nicoletti: «Hanno ben rappresentato la nostra città e regione»

■ Servizio

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_ POTENZA

Alla palestra Caizzo si allena il Collegiale della Federazione Italiana Pallavolo: soddisfatto l’assessore Nardiello Servizio a pag 7

■ Servizio

a pag 15

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Primo piano

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Il Coordinamento Agricoltori denuncia ritardi strutturali, mancanza di dati affidabili e opere ferme da anni, chiedendo decisioni verificabili

Crisi idrica, appello alla Regione: «Basta osservare, bisogna agire» POTENZA. La crisi idrica che sta colpendo la Basilicata segna, secondo il Coordinamento Agricoltori, un passaggio decisivo per il futuro della regione. «È qui che si decide il destino della Basilicata», affermano, denunciando una gestione dell’acqua che per anni avrebbe poggiato più su dichiarazioni che su verifiche tecniche. Finché le stagioni sono state favorevoli, il sistema è sembrato stabile, ma l’emergenza attuale ha messo in luce fragilità lungamente ignorate.Il Coordinamento sottolinea come la gestione delle risorse sia proseguita senza dati aggiornati, con bilanci non verificati e controlli parziali.

La situazione del Metapontino ne sarebbe la prova più evidente: il «100 per cento delle prenotazioni» annunciato in passato non si fondava su una misurazione reale della disponibilità idrica, né sulla capacità effettiva delle reti. Quando la crisi ha imposto scelte operative, aggiungono, quella percentuale è apparsa insostenibile, portando a riduzioni delle superfici, volumi inferiori alle aspettative e imprese costrette a riorganizzare stagione e

investimenti.Un quadro simile emergerebbe in altre aree della Basilicata.

Dove le infrastrutture hanno retto, l’impatto è stato minore, ma territori segnati da anni di interventi rinviati hanno mostrato tutta la loro vulnerabilità.

Nel Vulture, la diga del Rendina rappresenta per gli agricoltori «il simbolo di questo ritardo»: un’opera esistente ma inutilizzabile, ferma da anni in attesa delle riparazioni necessarie. Una struttura che

avrebbe potuto attenuare gli effetti della crisi e che invece continua a restare fuori servizio.

A tutto ciò, secondo il Coordinamento, si aggiunge un ulteriore elemento critico: gli accordi di programma con altre regioni non verrebbero rispettati.

In più casi, infatti, i prelievi risultano superiori alle previsioni, proprio nelle aree più colpite, come il Vulture, che subisce contemporaneamente l’inefficienza delle proprie

infrastrutture e gli squilibri generati da utilizzi non allineati.Gli agricoltori denunciano anche la mancanza di una direzione chiara e di decisioni tempestive nel comparto primario, che definiscono «motore autentico della Basilicata». Le criticità erano note, affermano, ma non sono state affrontate con scelte in grado di anticipare l’emergenza.

«Una terra che continua a valorizzare annunci invece di completare le opere

necessarie non costruisce futuro: lo espone», sottolinea il Coordinamento.Da qui la proposta di un cambio di metodo: dati verificabili, responsabilità operative e interventi immediatamente attuabili. Il 10 novembre è stato consegnato ai consiglieri regionali un documento tecnico con misure concrete e tempistiche definite, presentato come base per una programmazione reale.

La denuncia si conclude con un appello alla Regione: «Non è più sufficiente constatare l’emergenza. Servono atti pubblici immediati». Le imprese agricole, proseguono, non possono programmare semine e investimenti senza certezze operative e senza un quadro decisionale tempestivo.

«L’impegno, senza decisioni, non tutela né imprese né territori».

Il Coordinamento richiama la necessità di agire con serietà e responsabilità. «È il momento di costruire il futuro, qui e adesso», affermano, rivolgendo un invito alla politica regionale a restituire una direzione chiara alla gestione dell’acqua e alla tutela di un settore considerato essenziale per l’economia e l’equilibrio sociale della Basilicata.

In una lettera a Regione Basilicata, Protezione civile e Acquedotto Lucano dieci Comuni sollecitano interventi urgenti contro la carenza di acqua

Sindaci del Vulture chiedono lo stato di emergenza RIONERO IN VULTURE. I sindaci di dieci Comuni del Vulture hanno inviato una richiesta urgente alla Regione Basilicata, alla Protezione civile e ad Acquedotto Lucano per l’attivazione dello stato di emergenza idrica. La lettera, firmata dai primi cittadini di Atella, Barile, Filiano, Ginestra, Lavello, Melfi, Rionero in Vulture, Ripacandida e Venosa, nasce dalla crescente preoccupazione generata dalle interruzioni programmate e dalle riduzioni dell’erogazione idrica previste nelle prossime settimane.I sindaci sottolineano che la riduzione delle forniture sta già interessando un’ampia fascia di popolazione, con ripercussioni sulla vita quotidiana di cittadini e imprese. A questo si somma la persistente assenza di precipitazio-

ni significative e la richiesta di Acquedotto Pugliese di ridurre ulteriormente la portata finora fissata a sessanta litri al secondo. Una combinazione che, secondo i firmatari, evidenzia «una condizione di estrema vulnerabilità idrica» destinata a peggiorare nelle prossime settimane.Per evitare un aggravamento dello scenario, i sindaci chiedono tre azioni immediate: la valutazione dell’attivazione dello stato di emergenza regionale o interregionale, l’avvio di procedure straordinarie per nuovi pozzi e captazioni, e una programmazione congiunta di soluzioni tecniche strutturali attraverso una task force composta da tecnici regionali, Protezione civile e gestori idrici.

«Chiediamo con senso di responsabilità istituzionale l’atti-

vazione urgente di misure adeguate», scrivono.I firmatari si dichiarano disponibili a partecipare a un tavolo tecnico istituzionale per contribuire alle valutazioni e all’adozione delle soluzioni più opportune. La richiesta, inoltrata ufficialmente dagli uffici comunali, arriva mentre il territorio continua a fare i conti con la progressiva riduzione delle riserve idriche, colpite da mesi di siccità e da un fabbisogno sempre più complesso.L’appello dei sindaci mira a evitare che la crisi si trasformi in emergenza sanitaria, sociale ed economica, con ripercussioni pesanti sui cittadini e sulle attività produttive. La decisione sulla dichiarazione dello stato di emergenza spetterà ora alla Regione e agli organismi competenti.

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Il presidente rassicura: «Il bilancio di assestamento è una manovra tecnica, non incide sull'allocazione di risorse»

Impegno per l’Agricoltura, Bardi: «Sosterremo ancora il settore» «I

n questi anni la Giunta regionale ha lavorato concretamente con agricoltori, allevatori, consorzi e organizzazioni del settore, mettendo in campo interventi strutturali che hanno garantito stabilità, competitività e presidio del territorio. Dalla zootecnia alla forestazione, dal sistema irriguo alla forza delle nostre filiere produttive, abbiamo garantito continuità anche in una fase climatica complessa, che presenta ormai dinamiche critiche strutturali». È quanto sottolinea il Presidente della Regione, Vito Bardi. Che aggiunge: «La Basilicata è l’unica regione d’Italia che continua a finanziare con risorse proprie l’assistenza tecnica in zootecnia, assicurando veterinari e agronomi in tutti i 131 Comuni lucani: un modello che tutela il benessere animale, la qualità delle produzioni e il presidio dei territori più fragili, contrastando lo spopolamento».

«Negli ultimi sette anni – prosegue il Presidente – abbiamo investito stabilmente sul sistema irriguo gestito dal Consorzio di Bonifica, mantenendo i canoni più bassi d’Italia e sostenendo la competitività dei comprensori strategici del Metapontino, del Vulture-Melfese e della Val d’Agri. Ridurre i costi di produzione significa rafforzare le nostre eccellenze ortofrutticole e garantire condizioni più favorevoli agli agricoltori sui mercati. Abbiamo inoltre stabilizzato e valorizzato il lavoro di oltre 4.000 addetti della forestazione, riconoscendo il loro ruolo centrale nel

presidio idrogeologico e ambientale. Una scelta che testimonia la concretezza delle politiche sociali portate avanti da questo governo regionale».

Il Presidente evidenzia che nel 2025 sono stati messi in campo interventi molto concreti per sostenere l’agricoltura e la forestazione lucana: «Parliamo – spiega Bardi – di circa 78 milioni di euro complessivi, tra fondi liberi destinati al settore – che hanno coperto quote di cofinanziamento sui bandi, risorse per il Consorzio di Bonifica, finanziamenti all’ALSIA – fondi PNRR, fondi statali e comunitari legati all’agricoltura, risorse per l’emergenza cinghiali, fondi per caccia, pesca e indennizzi fauna selvatica, oltre a contributi statali di varia natura e ulteriori stanziamenti regionali dedicati alla forestazione e agli allevatori. Una manovra importante che ha permesso di garantire continuità, stabilità e interventi strutturali in un anno particolarmente complesso.

Per il 2026 ci sono già risorse certe in previsione: circa 30 milioni di fondi liberi per le quote di cofinanziamento dei bandi nell’ambito del PSR, che si inseriscono in un quadro complessivo di 40 milioni già previsti per il settore agricolo e zootecnico. A queste somme si aggiungeranno ulteriori risorse nel bilancio di previsione in fase di ultimazione, in coerenza a un quadro normativo vincolante, graduale e progressivo nell’allocazione delle risorse. Una programmazione prudente ma solida, che consentirà di continuare a sostenere il comparto con re-

sponsabilità e visione. L’azione del governo regionale sulle politiche agricole, irrigue e forestali c’è sempre stata e continuerà ad esserci, come dimostrano i fatti».

«Oggi tutte le direzioni regionali – non soltanto l’agricoltura – affrontano urgenze e fabbisogni rilevanti. La Giunta – evidenzia Bardi – è chiamata a operare con serietà in una cornice normativa precisa, con vincoli di bilancio e obblighi di legge che impongono programmazione, gradualità e responsabilità. Siamo sempre riusciti a sostenere ogni comparto e continueremo a farlo: il governo regionale non ha mai lasciato indietro nessuno e non inizierà certo adesso. Desidero, infine, chiarire un aspetto fondamentale: il bilancio di assestamento approvato nei giorni scorsi è una manovra esclusivamente tecnica, prevista dalla legge, e non incide sull’allocazione delle risorse fu-

ture tra le direzioni generali. È un passaggio necessario per consentire alla Regione di arrivare al bilancio di previsione 2026 nelle migliori condizioni. Per la terza volta negli ultimi dieci anni – aggiunge il Presidente – approveremo il bilancio prima della fine dell’anno. Questo consentirà ad agricoltori, imprese, enti e direzioni generali di programmare il 2026 con serenità e con un significativo anticipo. L’agricoltura lucana è un presidio sociale, economico e ambientale che continueremo a sostenere con attenzione, concretezza e responsabilità. Le comunità rurali, gli allevatori, gli agricoltori e gli operatori delle filiere non sono soli: la Regione è e resterà al loro fianco, con una programmazione puntuale, con rispetto della legge e – conclude Bardi – con la volontà di costruire, insieme, un futuro più solido per tutto il comparto».

L'evento di Matera, con esperti e appassionati da tutto il mondo, sottolinea l'importanza della filiera del tartufo e la qualità dei prodotti lucani

“Tesori dalla Terra”: La Basilicata e il suo tartufo bianco pregiato

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l tartufo bianco pregiato della Basilicata torna protagonista nell’ambito dell’evento “Tesori dalla Terra” organizzato dalla Direzione generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione e in programma a Matera sabato 29 e domenica 30 novembre nello storico palazzo Malvinni Malvezzi. La manifestazione si concluderà con l’asta mondiale legata al fungo ipogeo che, ancora una volta, vedrà interpretare il ruolo di banditore all’attore comico Giobbe Covatta.

Ad animare l’evento ci saranno anche la giornalista televisiva RAI Bianca Luna Santoro e il conduttore lucano Peppone Calabrese volto TV di Linea Verde RAI. Parteciperanno esperti e appassionati nella città dei Sassi ma anche in videocollegamento da Berlino, Washington e Hong Kong, attraverso il circuito dei “Ristoranti Lucani nel Mondo”.

La manifestazione, che si protrarrà per due intere giornate sabato 29 e domenica 30 dalle 10 alle 21,00, rientra nelle iniziative a sostegno della candidatura della “cucina italiana” a pa-

trimonio immateriale Unesco.

La Basilicata, grazie alla varietà di altitudini del vasto territorio, alla composizione dei terreni e all’ambiente forestale incontaminato, rappresenta un esempio unico di biodiversità tartuficola e offre l’intera gamma delle specie rilevanti sul piano commerciale. L’area che per prima ha scoperto la propria vocazione alla produzione e raccolta del tartufo bianco pregiato è quella del Serrapotamo, un bacino idrografico e geografico importante della Basilicata centrale, partimonio celebrato ogni anno nella celebre Sagra del Tartufo del Serrapotamo nel Comune di Carbone.

La produzione tartuficola lucana, ben conosciuta da parte degli addetti ai lavori sta diffondendo la sua notorietà anche nel grande pubblico. Nel 2024 la Regione Basilicata ha aderito all’Associazione nazionale Città del Tartufo, seguita l’anno successivo dai Comuni di Pisticci, Scanzano Jonico e Santangelo Le Fratte che si sono aggiunti a Carbone socio storico dell’Associazione.

«La Regione sta lavorando alla costruzione di una filiera del tartufo con il coinvolgimento delle associazioni locali e dei raccoglitori per garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti, elementi indispensabili per conquistare il mercato italiano ed estero» dichiara l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata, Carmine Cicala.

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I sindacati denunciano l'assenza di progressi significativi e chiedono un nuovo tavolo, i consiglieri regionali di minoranza: «Bardi faccia chiarezza»

Smart Paper: preoccupazione per i lavoratori dopo l’incontro al Mimit L

a situazione dei lavoratori della Smart Paper continua a destare preoccupazione, soprattutto dopo l'esito dell'incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La minoranza in Consiglio regionale ha ribadito il proprio impegno per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il mantenimento dei livelli retributivi, nonostante la vertenza non sia stata gestita al meglio.

«Il Presidente della Regione, Vito Bardi, ha recentemente incontrato il Ministro Urso, ma i sindacati hanno segnalato che non ci sono stati progressi significativi. È fondamentale che il Presidente chiarisca la situazione e fornisca una comunicazione formale nel prossimo Consiglio regionale, previsto per lunedì 24 novembre», hanno dichiarato i rappresentanti della minoranza.

I sindacati hanno partecipato all’incontro da remo-

to. Il Ministero ha ascoltato le organizzazioni sindacali per raccogliere informazioni sulle criticità legate al cambio d’appalto a favore dell'RTI Accenture/Datacontact. Tuttavia, la mancanza delle aziende coinvolte ha deluso i sindacati, che si aspettavano risposte concrete.

«Auspichiamo che questo confronto sia propedeutico a un successivo tavolo di discussione, che il Ministero si è impegnato a convocare», hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, sottolineando l'importanza di arrivare a una soluzione concreta basata su tre punti fondamentali: Salvaguardia di tutti i lavoratori coinvolti nell'attività oggetto dell’appalto; Mantenimento della sede di lavoro nell’area industriale o nei pressi della sede attuale, evitando trasferimenti che possano ledere i diritti dei lavoratori e Tutela del trattamento economico e normativo delle lavoratrici e dei la-

voratori.

I sindacati hanno richiesto una riconvocazione urgente del tavolo, essenziale per restituire certezze a lavoratori che da quattro mesi vivono in uno stato di incertezza. Inoltre, è stato evidenziato il comportamento di Smart Paper, che sta procedendo unilateralmente alla chiusura del sito di Tito, ignorando gli impegni assunti

con la Regione e con le organizzazioni sindacali. «È inaccettabile che il sindacato venga coinvolto solo sul tema del trasferimento. Smart Paper deve partecipare attivamente al tavolo sindacale insieme a Indra, per una valutazione complessiva della situazione aziendale», hanno affermato i sindacati, chiedendo chiarezza, trasparenza e un piano indu-

striale che garantisca continuità occupazionale e prospettive certe.

L'attesa per un nuovo tavolo di discussione presso il MIMIT, con la presenza di tutte le aziende coinvolte, è alta. Solo così si potranno ottenere risposte concrete per le lavoratrici e i lavoratori della Smart Paper, la cui incertezza continua a pesare su un intero territorio.

L’assessore Mongiello sottolinea l'importanza di un approccio integrato per l'istituzione dell'Area marina protetta, con il supporto delle istituzioni locali

A Maratea il Progetto Life Seanet: in incontro di idee per la Tutela del Patrimonio Marino

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i è conclusa con successo a Maratea, presso la prestigiosa cornice di Villa Nitti, una intensa e partecipata due giorni dedicata alla fase finale del Progetto Europeo Life Seanet, iniziativa strategica di livello nazionale coordinata da Legambiente e realizzata con la collaborazione di Ispra, Mase, 6 Aree protette nazionali, il Parco del Cilento, le Regioni Basilicata e Campania e Federpesca. Un progetto che, negli ultimi anni, ha messo in campo azioni integrate di ricerca scientifica, divulgazione, informazione e governance per la tutela del patrimonio marino italiano. La kermesse si è aperta con il convegno nazionale che ha visto la presenza di ricercatori, tecnici, amministratori e rappresentanti istituzionali, con i saluti istituzionali affidati a Cesare Albanese, sindaco di Maratea, Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette Legambiente e Antonino Capuano, presidente di Farba e i pescatori di Maratea.

L’Ufficio Parchi della Regione Basilicata, partner attivo del progetto, con la dottoressa Antonella Logiurato ha illustrato i risultati raggiunti sul territorio: le attività si sono focalizzate sulle 8 Zone speciali di conservazione (Zsc) marino – costiere e sul grande Sito di interesse comunitario (Sic) offshore di oltre 30 mila ettari. Grazie a un accordo con Arpab, coordinato dalla dottoressa Teresa Trabace (che ha relazionato sugli aspetti scientifici del ma-

re di Maratea), è stato possibile calibrare con precisione gli interventi di tutela. Accanto alla componente scientifica, c’è stato l’impegno nelle attività di comunicazione grazie all’accordo con Farbas, che ha coinvolto oltre 500 ragazze e ragazzi. Il confronto scientifico è stato arricchito dagli interventi dei ricercatori Ispra Leonardo Tunesi, Gabriele Lamesa ed Enrico Scalchi, e per il Mase dal dirigente della Divisione biodiversità Maturani. Il professor Russo ha sottolineato l’importanza delle Aree marine protette nella tutela dei servizi ecosistemici. Durante la tavola rotonda, moderata da Legambiente, le funzionarie tecniche delle Aree Protette hanno portato testimonianze significative sul ruolo delle comunità locali. La Regione Basilicata ha infine illustrato i propri contributi grazie alla dirigente Carmela Bruno. Il focus comunicazione, curato da Farbas (con gli interventi del direttore generale Antonio Marra, di Giuseppe Ricciardi e del professor Biagio Limongi), ha visto la moderazione di Danny Grano.

Le conclusioni sono stata affidate all’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, che ha sintetizzato gli impegni regionali: «Il titolo di questo convegno, ‘Fare rete protegge il mare’, è la sintesi perfetta del nostro impegno.

E i risultati dimostrano che la strategia di rete, a livello nazionale e interregionale, è la sola

via percorribile. A Maratea siamo vicini all’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo dell’Area marina protetta. L’iter tecnico è concluso e ora attendiamo l’intesa dal Mase per l’istituzione definitiva. Un altro strumento importantissimo per il futuro di questo territorio è il Piano paesaggistico regionale”.

L’assessore ha poi concluso: «Un ringraziamento particolare va al consigliere regionale Mario Polese, che da anni, con atti concreti, ha creduto e stimolato con tenacia la realizzazione di questo obiettivo. L’Area marina protetta aggiunge e non toglie, ed è la leva decisiva per il definitivo salto di qualità di Maratea».

La seconda giornata, coordinata dal vicepresidente Farbas Giacomo Carluccio, è stata dedicata all’incontro operativo con il presidente Imprese di pesca Maratea e altri stakeholder locali, includendo visite al paesaggio costiero e al porto, rafforzando il legame tra ricerca e marineria locale.

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Confindustria Basilicata convoca istituzioni, imprenditori e stakeholder per riflettere sulle sfide economiche e le opportunità di crescita

Basilicata e Mezzogiorno al centro del dibattito su innovazione e competitività industriale C

onfindustria Basilicata lancia un confronto aperto tra istituzioni, rappresentanti del mondo produttivo e stakeholder regionali, nazionali ed europei, per discutere le sfide e le opportunità che attendono il sistema produttivo lucano e il Mezzogiorno nel nuovo scenario economico nazionale e internazionale.L’Assemblea pubblica, intitolata «Innovazione, competitività e competenze: la sfida industriale della Basilicata e del Mezzogiorno», si terrà venerdì 28 novembre a Matera, a partire dalle ore 15.30, nel polo conferenze dell’UNAhotels Mh, con la partecipazione del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.L’evento si propone di promuovere una riflessione ampia sulla necessità di politiche industriali mirate a rafforzare la competitività del territorio, incentivare l’innovazione e puntare sulla qualificazione del capitale umano, come leva strategica per accelerare la transizione industriale del Mezzogiorno e sostenere la crescita economica e sociale del Paese. In un momento storico segnato da transizioni complesse e instabilità economica, gli organizzatori sottolineano l’importanza di una convergenza istituzionale per affrontare le sfide del contesto attuale.Oltre alla governance regionale della Confederazione degli industriali, all’incontro par-

teciperanno i vertici di Confindustria, le massime autorità istituzionali, civili e religiose, insieme a una folta platea di imprenditori, professionisti e operatori del settore.Il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, aprirà i lavori con una relazione introduttiva in cui traccerà il perimetro della discussione, evidenziando priorità, problematiche e proposte su cui gli industriali lucani chiedono di concentrare l’attenzione nazionale.Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, la presentazione a cura di Alessandra Fontana, direttore del Centro Studi di Confindustria, inquadrerà alcune specificità dell’economia lucana.Il programma prevede anche interviste della giornalista del Sole 24 Ore, Filomena Greco, ai principali relatori della giornata: il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi; il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia, Finanza, Imprese e Infrastrutture del Partito Democratico; il senatore Carlo Calenda, segretario di Azione; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per il Sud, Luigi Sbarra; il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto; e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, collegato in videoconferenza.

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VENERDÌ 21 NOVEMBRE 202 25 07:00

CARTOON WORLD

09:30

UN VULCANO DI ESPER RIENZE

10:00

OLT TRE IL GIARDINO

12:00

TANTE MANI IN CUCINA TA A

13:00

NEWS

14:20

SERIE CRONACHE

15:30

CARTOON WORLD

17:00

SOCIAL LOPER

18:00

I TESORI DELL’ETNA

20:00

TRUE ITA ALIAN EXPERIE ENCE

20:30

CRONA-CHI?

21:00

CINE CRONACHE

22:30

L’ITA ALIA NEL LAV VORO

00:00

CINE CRONACHE

DOVE VED DERCI SCARICA L L’’APP CRONACHE TV

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Con un incremento del 186% negli arrivi dall'Argentina, la regione è meta privilegiata per i turisti delle origini, secondo i dati presentati a Roots IN

Rivoluzione nel turismo delle radici: la Basilicata è in crescita costante L

a Basilicata si conferma meta privilegiata del turismo delle radici con una crescita straordinaria nel triennio 2022-2024.

I dati presentati ieri nell'ambito della quarta edizione di Roots IN, la Borsa Internazionale del Turismo delle Origini, da Data Appeal ed ENIT fotografano un fenomeno in forte espansione: le presenze digitali dai sei principali mercati extra-europei sono aumentate del 76,1%, passando da 3.859 nel 2022 a 6.796 nel 2024, con un picco nel 2023 che ha registrato un'esplosione dell'interesse online del 70,4%. «Ancora più significativa la crescita degli arrivi fisici che, in tutti i mercati analizzati, supera quella digitale con divari compresi tra 17 e 60 punti percentuali, testimoniando un forte effetto passaparola e una conversione straordinaria della domanda turistica» fa sapere in una nota l’Apt Basilicata.

Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato estero con oltre 33.000 arrivi e 61.000 presen-

ze nel 2024, registrando una crescita del 47% rispetto al 2022 e un sentiment in costante miglioramento, passato da 88,5 a 91,7 punti. Ma sono Argentina e Brasile a mostrare le performance più incisive: l'Argentina cresce del 186% negli arrivi fisici e del 126,2% nelle presenze digitali, mentre il Brasile registra rispettivamente +181% e +157,7%. Anche Australia e Canada confer-

mano trend eccezionali con crescite fisiche del 166% e 60%, superiori a quelle digitali.

Particolarmente interessante il caso del Messico che, pur rappresentando un mercato di nicchia con 123 presenze digitali nel 2024, raggiunge il sentiment più alto tra tutti i Paesi analizzati con 93,5 punti.

Sul fronte europeo, l'analisi dei quattro principali mercati – Fran-

Presentati gli abiti frutto di un progetto di valorizzazione che unisce cultura e opportunità turistiche

cia, Germania, Regno Unito e Svizzera – mostra una crescita complessiva delle presenze digitali del 13,2% nel triennio.

La Francia si conferma primo mercato europeo con circa 37.400 arrivi nel 2024 (+47% sul 2022) e 72.900 presenze (+60%), seguita dalla Germania con 19.000 arrivi e dal Regno Unito con 15.800 arrivi. Quest'ultimo esprime il giudizio qualitativo più alto con un sentiment che supera quota 90, crescendo di due punti in tre anni.

Elemento comune a tutti i mercati è il miglioramento costante del sentiment, che raggiunge o supera gli 88 punti in ogni Paese analizzato, testimoniando un'esperienza turistica di qualità che genera apprezzamento e forte passaparola positivo.

I dati confermano che la Basilicata sta consolidando la propria attrattività presso i mercati del Turismo delle Radici, rafforzando al contempo la qualità percepita dell'esperienza complessiva anche presso i visitatori europei.

APPUNTAMENTO A SABATO AL MOMA HOTEL

Il Comune di Ruoti presente a Roots-In: “La Figlia Conforme”: a Lavello in mostra le tradizioni artigiane il libro di Francesca Cavallone

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l Comune di Ruoti è stato protagonista alla manifestazione Roots-In di Matera, portando con orgoglio «le nostre tradizioni e il nostro patrimonio culturale» fa sapere l’Amministrazione comunale.

«Un ringraziamento speciale alla Maestra Artigiana Pina Pascente, che ha dimostrato l’eccellenza e la maestria dell’artigianato ruotese. - continua - Insieme all’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi, sono stati presentati gli abiti tradizionali di Ruoti, frutto dei laboratori realizzati nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione delle tradizio-

ni locali tenutosi a Ruoti.

Un’iniziativa volta a tramandare alle nuove generazioni gli antichi costumi e i saperi del nostro paese».

La partecipazione è avvenuta nell’ambito del panel “Arti-Turismo: un nuovo modello di turismo che guarda alle radici”, organizzato da CNA Basilicata e CNA Turismo e Commercio, dedicato all’ArtiTurismo come modello di sviluppo che intreccia l’identità artigiana con il turismo esperienziale.

«Un’occasione per raccontare come il saper fare degli Artigiani locali che vivono i territori rappresenti opportunità di accoglienza, conoscenza e valore economico» sottolineano dall’Ente.

Il Comune di Ruoti rivolge un «sentito ringraziamento a CNA Basilicata e CNA Turismo e Commercio per l’invito e la preziosa opportunità di partecipare a un evento così significativo, che ha permesso di dare visibilità alle nostre tradizioni e al valore dell’artigianato locale».

«Il Roots-In di Matera ha rappresentato un’importante occasione per far conoscere le nostre radici e promuovere il territorio» conclude l’Amministrazione comunale di Ruoti.

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ella hall, “Donatella Di Vittorio”, del Moma hotel di Lavello, alle ore 18.30 di sabato, arriva Francesca Cavallone, per presentare il suo primo romanzo “La Figlia Conforme”. A dialogare con l’autrice Emanuela Di Palma.

Francesca Cavallone, laureata in giurisprudenza, scrittrice di origine barese, è residente a Roma da diversi anni.

Ha scritto recensioni per blog letterari, racconti comparsi in varie antologie e ha vinto la prima edizione del concorso “FuoriMano”.

Ha scritto, inoltre, la sceneggiatura di una commedia per il cinema e un monologo comico per il teatro. Scrive e interpreta pezzi comici.

Nel 2025, con l’editore Perrone, arriva il primo romanzo “La Figlia Conforme”, finalista al ”Fellowshop lettura Futura 2024”.

Il romanzo è intenso e ben scritto, schietto, diretto, attuale, credibile e profondo, è la storia di Sveva, avvocata penalista figlia di un imprenditore e politico che ha minato la sua autostima e quella delle sue sorelle: la personalità dell’uomo però all’improvviso sembra dissolversi sotto i colpi della perdita della memoria, per la giovane inizia un percorso di coscienza e responsabilità. Un racconto avvincente.

DONATO MASIELLO

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Basilicata 24 Ore

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La Lega Basilicata incontra il sottosegretario all’Interno per rilanciare il tema della tutela dei cittadini e della presenza dello Stato nelle comunità locali

Molteni a Potenza: sicurezza, territorio al centro del dibattito I

l sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha partecipato il 19 novembre a Potenza ad un incontro pubblico, promosso dalla Lega Basilicata per Salvini Premier, dedicato ai temi della sicurezza, della tutela del territorio e del rafforzamento della presenza dello Stato nelle comunità locali.

Nel corso del dibattito sono stati affrontati i principali interventi introdotti dal Governo nazionale per la sicurezza urbana, la prevenzione dei reati e il contrasto alla criminalità diffusa. È stata, inoltre, posta particolare attenzione sugli effetti del nuovo decreto sicurezza, che ha previsto misure più efficaci per la tutela dei cittadini e delle forze dell’ordine.

Sono intervenuti il commissario regionale della Lega Basilicata per Salvini Premier e vicepresidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, il consigliere regionale della Lega, Francesco Fanelli, il segretario provinciale della Lega di Matera, Vincenzo Zito, il responsabile regionale della Lega degli Enti locali, Gianmarco Blasi, il segretario regionale Lega Giovani, Giovanni Russo, il sindaco della Lega del Comune di Cancellara, Franco Genzano, e il responsabile regionale Basilicata del Dipartimento Disabilità Lega e consigliere

del Comune di Matera, Marco Bigherati.

Ad aprire i lavori è stato il responsabile regionale della Lega degli Enti locali, Gianmarco Blasi, che ha ricordato come «la Lega sia una squadra abituata a governare bene, con i piedi per terra e con lo sguardo rivolto alle esigenze delle comunità. Stare tra la gente - ha sottolineato - per la Lega viene prima ancora che stare nelle istituzioni». È seguito l’intervento del segretario provinciale della Lega di Matera, Vincenzo Zito, secondo il quale «la costante crescita del partito nel materano è frutto di azioni concrete e misurabili sui territori. La sicurezza - ha affermato - rappresenta uno degli interventi più incisivi. Quando le politiche sono utili e percepite come tali generano fiducia e quindi crescita».

Il segretario regionale della Lega Giovani, Giovanni Russo, ha portato l’esempio della propria comunità, ricordando che «sono state destinate risorse importanti per rafforzare la videosorveglianza. Un atto dovuto nei confronti dei cittadini. La Lega ha fatto della sicurezza un baluardo a tutela del Paese. Un impegno che si traduce in interventi reali a ogni livello».

Il consigliere regionale Francesco Fanelli ha rimarcato che «la sicurezza non si costruisce con gli slogan,

_ Alcuni momenti dell’incontro ma con idee chiare e competenze. Abbiamo lavorato con serietà a un decreto che garantisca il principio della legittima difesa senza l’ombra di indagini ingiustificate».

Il sindaco di Cancellara, Franco Genzano, ha aggiunto come «la sicurezza sia il primo segno di civiltà.

Nelle capitali dell’Est che ho recentemente visitato ha detto - esiste un grande potenziale economico, soffocato però dall’assenza di sicurezza. Nel nostro Paese dobbiamo continuare a potenziarla per incoraggiare lo sviluppo delle comunità».

Il responsabile regionale Basilicata del Dipartimento Disabilità Lega e consigliere comunale di Matera, Marco Bigherati, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato. «Sicurezza significa anche protezione delle persone più fragili, delle famiglie e delle

(foto A.Mattiacci)

comunità. Non esiste vera coesione sociale se non vengono garantite condizioni di vita sicure, ordinate e inclusive. Un territorio che tutela i più deboli è un territorio realmente sicuro».

A prendere la parola il commissario regionale della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, il quale ha ricondotto il tema della sicurezza alla dimensione strategica dello sviluppo. «La sicurezza - ha sostenuto - è un valore fondante e un’infrastruttura immateriale che sostiene tutto il sistema. Dove c’è sicurezza le imprese investono, le famiglie crescono e le comunità prosperano. Per vincere le sfide di oggi servono idee forti e una grande capacità di visione. La Lega conosce i problemi del Paese e i valori delle sue comunità e questo ci consente di orientare con chiarezza le priorità di domani».

A chiudere l’incontro è sta-

to il sottosegretario Nicola Molteni, che ha evidenziato la natura costituzionale e sociale del diritto alla sicurezza. «La sicurezza - ha ribadito - è un diritto da garantire e un bene da tutelare. È la precondizione della crescita di un territorio e non può essere disgiunta dal valore della libertà.

Mentre la sinistra parla di percezioni, la Lega parla di realtà concrete e tangibili.

La sicurezza è un patto sociale che tutela soprattutto gli ultimi. Vogliamo costruire - ha concluso - una società in cui vinca la regola e non l’anarchia, in cui prevalga la legalità e arretri l’illegalità.

Il decreto sicurezza sta già producendo risultati. Protegge le forze dell’ordine, difende i cittadini e salvaguarda diritti fondamentali come il diritto all’abitazione, che non è negoziabile».

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Primo Piano

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OLTRE IL GIARDINO Ospiti il consigliere regionale di Azione, il segretario di FI Giovani Pierro, il critico d’arte Di Ruvo e la consigliere di Parità Pipponzi

Morea e il focus sulle sfide che attendono il Consiglio regionale N

ell’ultima puntata di Oltre il giardino, talk di approfondimento di Cronache tv condotto da Paride Leporace, il capogruppo regionale di Azione, Nicola Morea, ha analizzato gli sviluppi del Consiglio regionale riguardo al bilancio dell'Ater di Matera, evidenziando la necessità di un approfondimento su questioni di governance interna. Morea ha dichiarato: «Abbiamo palesato la nostra posizione in maniera chiara, ma non c'è stata sufficiente riflessione da parte della maggioranza».

La discussione si è concentrata sull'approvazione di un provvedimento, con Morea che ha confermato che i numeri per l'approvazione c'erano, nonostante alcune assenze significative. Il presidente Marcello Pittella ha espresso il suo voto contrario, mentre Morea ha scelto di astenersi per non ostacolare il processo.

«La dialettica è bassa su questioni fondamentali come il bilancio», ha affermato, auspicando una maggiore capacità di proposta da parte di tutte le forze politiche.

Un altro tema cruciale affrontato è stato quello degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), considerati fondamentali per la formazione professionale.

Morea ha annunciato l'intenzione di sviluppare nuovi corsi in settori strategici come la cyber sicurezza e le biotecnologie, per trattenere i talenti sul territorio lucano.

Inoltre, si è parlato dell'università di Basilicata, con l'urgenza di rivedere l'offerta formativa per rispondere alle esigenze del mercato. Morea ha sottolineato l'importanza di potenziare la Facoltà di Medicina e di avviare corsi di laurea in psicologia, per formare professionisti che possano contribuire al sistema sanitario regionale.

Infine, il capogruppo ha messo in evidenza l'importanza di Matera come capitale del Mediterraneo nel 2026, auspicando che non si tratti solo di un anno di eventi, ma di un'opportunità per strutturare un futuro duraturo per la città. Morea ha insistito sulla necessità di un approc-

cio strategico che valorizzi le potenzialità di Matera, evitando l'«eventificio» e puntando a diventare un incubatore di talenti.

Si cambia argomento ad Oltre il giardino con Simone Pierro, segretario regionale di Forza Italia Giovani, e Mauro Di Ruvo, critico d'arte e opinionista che hanno messo in luce questioni cruciali riguardanti la politica giovanile e la salute mentale.

Simone Pierro ha sottolineato l'importanza di coinvolgere i giovani nella politica, affrontando il tema della giustizia, un cavallo di battaglia per Forza Italia. «Il nostro obiettivo è informare e formare i giovani sulle tematiche politiche», ha affermato, invitando tutti i giovani a partecipare all'evento nazionale di Forza Italia che si terrà a Potenza sul tema della giustizia. Pierro ha evidenziato la disaffezione dei giovani verso la politica e la necessità di un maggiore impegno per attrarli.

Il dibattito ha toccato anche la prossima riforma della giustizia e il referendum previsto per fine marzo. Pierro ha espresso preoccupazione per la direzione che sta prendendo il sistema giudiziario italiano, definendolo «ecogiustizialista» e lontano dall'essere equo.

Un tema centrale della discussione è stato quello della salute mentale, particolarmente rilevante dopo la pandemia di COVID-19. In studio gli ospiti hanno evidenziato l'aumento dei casi di depressione tra i giovani e l'importanza di introdurre figure professionali come gli psicologi nelle scuole così come è stato proposto dalla pdl a firma del consigliere regionale di Forza Italia Ferdinando Picerno che si auspica quanto prima venga discussa in Consiglio regionale.

Mauro Di Ruvo ha espresso un'opinione critica sulla soluzione proposta, suggerendo che l'educazione e la maturazione personale siano più efficaci rispetto all'intervento di figure esterne. Ha sostenuto che i giovani dovrebbero essere guidati da educatori che possano aiutarli a conoscersi meglio.

Pierro ha invitato i giovani a non sottovalutare i propri problemi: «Uscire dalla depressione è possibile, ma richiede coraggio e supporto».

Nel terzo quadro di Oltre il giardino si parla di violenza sulle donne. Il 25 novembre la giornata internazionale contro la violenza di genere e la consigliera regionale di Parità Ivana Pipponzi ha presentato un ampio programma di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere misure concrete di sostegno per le vittime.

Pipponzi ha accolto con favore l'approvazione di un progetto di legge bipartisan sullo stupro, sottolineando l'importanza di una collaborazione che trascende le differenze politiche. «La violenza sulle donne è una questione che riguarda i diritti fondamentali di ogni persona», ha dichiarato, evidenziando come il consenso, anche se implicito, debba essere sempre rispettato. Ha ribadito che l'abuso di una donna in stato di vulnerabilità, ad esempio sotto l'effetto di alcol o sostanze, rappresenta un aggravante.

Il programma di Pipponzi prevede diverse iniziative, tra cui un flash mob simbolico dal titolo «L'amore non fa male», che si terrà davanti al Palazzo di Giustizia di Potenza. Questo evento, sostenuto dalla nuova presidente della Corte d'Appello, Dottoressa Reillo, mira a unire le istituzioni e la magistratura nella lotta contro la violenza di genere. Nel pomeriggio, si svolgerà un incontro a Melfi, dove saranno coinvolte varie istituzioni e associazioni per discutere le misure di prevenzione e supporto disponibili per le donne vittime di violenza.

Pipponzi ha sottolineato l'importanza del mondo associativo nel contrastare la violenza di genere, sottolineando che è fondamentale mappare le risorse disponibili per le donne che affrontano situazioni di stalking e violenza domestica. «Dobbiamo rendere disponibili le informazioni su come e dove chiedere aiuto», ha affermato, evidenziando anche

__Morea a Oltre il giardino

__Pierro e Di Ruvo a Oltre il giardino

__Pipponzi a Oltre il giardino la necessità di una maggiore informazione sull'uso del braccialetto elettronico come misura di protezione.

La Consigliera ha anche discusso della necessità di un'educazione sessuale e affettiva nelle scuole, sottolineando che l'Italia ha già un quadro normativo ampio in materia. Tuttavia, ha evidenziato la mancanza di moduli formativi specifici, che potrebbero aiutare a prevenire comportamenti violenti e a promuovere una cultura del rispetto e dell'inclusione. «Le scuole devono

essere agenzie educative attive nel veicolare messaggi di non violenza», ha affermato.

Pipponzi ha messo in evidenza il legame tra indipendenza economica e riduzione della violenza domestica.

Ha annunciato che il 5 dicembre, la Basilicata sarà riconosciuta come regione di buona pratica per le aziende che si sono certificate sulla parità di genere. «Quando le donne sono economicamente indipendenti, possono sottrarsi a situazioni di violenza», ha concluso.

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Il capogruppo di Orgoglio Lucano–Italia Viva sostiene la proposta della Cisl Basilicata e rilancia la partecipazione dei lavoratori

Polese: «La Basilicata diventi il laboratorio nazionale della democrazia economica» I

l capogruppo di Orgoglio Lucano – Italia Viva in Consiglio regionale, Mario Polese, esprime pieno e convinto sostegno alla proposta avanzata dalla Cisl Basilicata, guidata dal segretario regionale Vincenzo Cavallo, in vista della tavola rotonda che si terrà domani a Matera.

L’idea del sindacato è quella di candidare la Basilicata a «laboratorio di partecipazione dei lavoratori alle imprese per costruire insieme la democrazia economica» e di promuovere una Conferenza nazionale di servizio dedicata alle Aree interne.Un’iniziativa che Polese definisce «visionaria» e al tempo stesso radicata nella realtà lucana.

«Non possiamo più permetterci di considerare il lavoro e l'impresa con logiche novecentesche. La vera chiave per rilanciare la Basilicata è la democrazia economica. Questo non è un mero concetto teorico, ma un obiettivo politico concreto e pragmatico, che rende i lavoratori capitale intellettuale e decisionale,

e non solo forza lavoro. Per questo sarebbe utile immaginare un modello di partecipazione dei lavoratori anche alle aziende partecipate della Regione Basilicata».Polese sottolinea inoltre che «le nostre partecipate, che gestiscono servizi vitali sul territorio, potrebbero essere i primi atto-

ri di questa inversione di tendenza, implementando anche servizi di prossimità e supportando le cooperative di comunità. La produttività e la giustizia sociale devono viaggiare insieme».Secondo il capogruppo di OL–IV, la partecipazione economica rappresenta anche la via più effi-

cace per affrontare quella che definisce «la seconda sfida epocale: la crisi delle aree interne». Polese cita l’analisi della Cisl, giudicandola «di una lucidità disarmante»: «La Basilicata, con oltre il 90 per cento dei suoi comuni in area interna, rischia di diventare un’unica, grande area a spopola-

mento irreversibile. Non è accettabile che un territorio strategico per il Paese sia privato dei diritti essenziali solo perché considerato un costo diseconomico».Un appello chiaro, conclude Polese, per un cambio di paradigma che tenga insieme sviluppo, coesione sociale e dignità dei territori.

L’iniziativa della Regione Basilicata dimostra come collaborazione tra pubblico, Terzo Settore e imprese possa trasformare autonomia e competenze

LucA@work a Policoro: l’inclusione lavorativa dei giovani con autismo diventa best practice regionale

«L

’esperienza avviata a Policoro con il progetto Lucanian Autistic at Work (LucA@work) rappresenta una best practice che conferma il valore di una strategia regionale fondata su un’inclusione autentica, non solo simbolica». Lo dichiara Cosimo Latronico, Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, in occasione della presentazione dei risultati dell’iniziativa, ieri nella Sala B del Consiglio regionale.

«Questo percorso – spiega l’Assessore – ha consentito a quattro giovani con disturbo dello spettro autistico di diventare protagonisti all’interno di un vero ciclo produttivo, grazie all’impegno dell’Impresa Sociale Presidi Educativi e alla disponibilità del vivaio La Malfa. Il loro lavoro ha portato alla produzione di 1.500 piantine aromatiche poi messe in vendita: un risultato semplice ma altamente significativo, che dimostra quanto sia possibile co-

struire percorsi di autonomia e responsabilizzazione».

L’iniziativa rientra nel più ampio programma regionale dedicato all’autismo, finanziato con risorse

nazionali per oltre 2,5 milioni di euro, destinati a interventi sociali, sanitari, educativi e di inclusione lavorativa. Tra questi figurano anche i 17 progetti del Ter-

zo Settore sostenuti dalla Regione – tra cui LucA@work – volti a rafforzare competenze personali, socializzazione e opportunità di inserimento lavorativo, con uno stanziamento complessivo di 520.000 euro.

Parallelamente, la Regione sta potenziando i servizi territoriali attraverso nuove figure specialistiche, attività formative per operatori e insegnanti, iniziative rivolte alle scuole e percorsi dedicati alla diagnosi e al supporto precoce. È inoltre in fase di avvio un’Equipe regionale per le emergenze comportamentali, a supporto delle famiglie e dei servizi.«L’inclusione funziona quando si creano contesti capaci di accogliere le persone per ciò che sono, valorizzandone le competenze e offrendo opportunità concrete» – sottolinea Latronico.

«Il progetto di Policoro dimostra che la collaborazione tra pubblico, Terzo Settore e imprese può generare un impatto sociale immediato e replicabile».

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L’assessore Latronico difende il percorso seguito per definire i tetti di spesa rivendicando trasparenza e coerenza normativa

«Specialistica ambulatoriale, rispettate le norme nazionali» POTENZA. «L’iter amministrativo relativo alla definizione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale è stato condotto nel pieno rispetto della normativa nazionale vigente, con l’obiettivo di garantire continuità ai servizi e certezza alle strutture pubbliche e private accreditate». Così l’assessore regionale alla Salute, alle Politiche per la Persona e al Pnrr, Cosimo Latronico, interviene sulle polemiche legate alle prestazioni di specialistica ex articolo 25 della Legge 833 del 1978.Latronico ricorda che il Decreto-legge 95 del 2012 «stabilisce criteri uniformi per tutte le Regioni» e che la Basilicata ha applicato tali indicazioni con atti «coerenti, basati su valutazioni tecniche e giuridiche», nel rispetto della sentenza del Tar che ha annullato i vecchi tetti per il biennio 2023-2024. Da qui l’approvazione della D.G.R. 473 del 2025, che introduce un metodo di calcolo aggiornato e allineato alle disposizioni nazionali e alla giurisprudenza. «Il nuovo criterio – afferma – garantisce omogeneità territoriale, trasparenza e una programmazione più affidabile legata ai fabbisogni approvati nel 2024».

ATTIVO OGGI NELLA SEDE ASM DI MATERA

Nuovo servizio psicologico Sostegno gratuito ai fragili

L’assessore precisa inoltre che «non vi è alcuna riduzione dei fondi regionali» destinati alla specialistica.

Le risorse aggiuntive oggi disponibili derivano dal finanziamento nazionale per il recupero delle liste d’attesa, con priorità alle prestazioni monitorate da Agenas nel Pngla, già assegnate alle Aziende sanitarie e da queste contrattualizzate con le strutture private accreditate. Latronico cita i dati raccolti tra il 30 giugno e il 31 ottobre 2025 nelle quattro Aziende del Servizio sanitario regionale, secondo cui si registra «un netto e generalizzato miglioramento dei tempi di accesso». Il tempo medio ponderato di attesa si sarebbe ridotto di circa quattordici giorni in quattro mesi, mentre le prestazioni erogate sono

aumentate del dieci per cento al mese nello stesso periodo. «Questo incremento della capacità produttiva – aggiunge – è alla base della riduzione dei tempi medi di attesa».Il miglioramento riguarda sia l’attesa media complessiva sia la maggiore possibilità di ottenere una prestazione entro il limite dei centoventi giorni per la classe P. «Si tratta di indicatori che confermano l’impatto delle misure adottate – conclude Latronico – e che orientano le successive attività di programmazione. Continueremo ad agire nel rispetto delle norme e a monitorare costantemente l’andamento delle prestazioni per garantire un sistema sanitario ordinato, trasparente e vicino ai bisogni della popolazione».

MATERA. Da oggi sarà operativo a Matera l’ambulatorio di Psicologia dedicato ai cittadini in condizioni di vulnerabilità socio economica e ai migranti in situazione di indigenza, nell’ambito del Programma nazionale Equità nella salute valido per il periodo 20212027. Il servizio rientra nelle azioni contro la povertà sanitaria e offre prestazioni completamente gratuite. Per accedere agli ambulatori del Pnes è necessario trovarsi in condizioni di povertà sanitaria, con Isee inferiore a diecimila euro oppure essere titolari di un’esenzione per reddito. Altri requisiti riguardano la condizione di vulnerabilità. I cittadini comunitari non iscritti al Servizio sanitario nazionale devono essere in possesso di un codice Stp o Eni, mentre chi ha un’esenzione per reddito ma non risulta iscritto al Servizio sanitario deve dimostrarne il diritto.L’ambulatorio ospita una equipe di psicologi specializzati che si occupano della presa in carico e della consulenza necessaria per affrontare difficoltà personali, familiari, lavorative o relazionali. Il servizio punta a intercettare situazioni di disagio spesso non trattate per mancanza di risorse, offrendo un sostegno qualificato e accessibile.

L’ambulatorio si trova nella sede Asm di Matera, in via Montescaglioso. Per usufruire delle prestazioni è obbligatoria la prenotazione telefonica al numero 329 5832669 nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 18.

Mobilitazione a Potenza contro la manovra del governo Meloni e per chiedere alla Regione investimenti su anziani e non autosufficienti

Spi Cgil in piazza: «Più risorse per welfare e sanità» POTENZA. «Il governo Meloni, mentre investe nelle armi, riduce gli investimenti in sanità, welfare e non autosufficienza». È il giudizio dello Spi Cgil Basilicata, che oggi in piazza Matteotti a Potenza ha partecipato alla giornata di mobilitazione contro la legge di Bilancio 2026 chiedendo più risorse per il diritto alla cura, in particolare per gli anziani e le persone non autosufficienti. Il sindacato annuncia la richiesta di un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, per fare il punto sugli interventi necessari e ribadisce alla Regione la necessità di destinare fondi propri aggiuntivi rispetto a quelli nazionali. L’iniziativa si inserisce nella settimana di proteste «La lotta non ha età», promossa dallo Spi Cgil dal 17 al 21 novembre in tutta Italia. «Mentre il governo in-

veste nelle armi noi difendiamo le persone e denunciamo un’altra legge di bilancio ingiusta», afferma il sindacato, sottolineando le richieste rimaste inascoltate: tutela del potere d’acquisto, pensioni adeguate, diritto alla salute garantito da un servizio pubblico rafforzato. Lo Spi Cgil sollecita inoltre la Regione a investire risorse ulteriori per proteggere i più fragili, anche attraverso un maggiore sostegno alla rete dei servizi dedicati alla non autosufficienza.Al presidio sono intervenuti il segretario generale dello Spi Cgil Potenza, Michele Sannazzaro, la segretaria provinciale Giovanna Galeone, la presidente di Fish Basilicata, Carmela De Vivo, l’attivista Flavio Olita e il segretario nazionale dello Spi Cgil, Stefano Cecconi. Gli interventi hanno richiamato la necessità di un wel-

fare strutturato e di una rete assistenziale capace di rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia rapidamente. Galeone ha ricordato che in Basilicata l’indice di vecchiaia raggiunge 224,8 anziani ogni cento giovani e che l’aspettativa di vita si attesta a 82,1 anni, sei mesi sotto la media nazionale. «Serve un modello sanitario capace di ri-

spondere ai bisogni di una quota crescente di pazienti cronici, polipatologici e non autosufficienti», ha affermato, chiedendo una presa in carico individuale e una forte integrazione socio sanitaria.

Ha denunciato inoltre il ritardo del sistema regionale nelle cure di lungo termine, fondamentali di fronte all’aumento delle patologie invalidanti. «La priorità deve essere il domicilio quando possibile, garantendo livelli adeguati di cure nella rete dei servizi», ha aggiunto.Galeone ha definito «svuotata» la legge 33 del 2023 sulla non autosufficienza, giudicando insufficienti le risorse previste dal governo. «Per questo – ha concluso – chiediamo al governo Bardi fondi aggiuntivi per assicurare il diritto alla cura e una vita dignitosa agli anziani e ai più fragili».

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Potenza

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POTENZA L'assessore Nardiello esprime soddisfazione per l'evento che coinvolge giovani atlete provenienti dalle regioni del Sud

La palestra Caizzo accoglie il Collegiale della Federazione Italiana Pallavolo POTENZA. «Come Comune di Potenza esprimiamo soddisfazione per aver avuto la possibilità di ospitare nel Centro Sportivo Caizzo, l’allenamento congiunto delle atlete della PM Volley Gruppo Macchia Potenza e di quelle del Club Italia del Sud, impegnate nel collegiale della Federazione Italiana Pallavolo che in questi giorni sta coinvolgendo, al Palasport Mancinelli di Tito Scalo, giovani talenti provenienti da Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia» afferma l’assessore allo sport del Comune di Potenza Gerardo Nardiello. «Si è trattato di un momento di grande valore tecnico e formativo, – prosegue l’assessore allo

Sport Nardiello – guidato dai tecnici federali Marco Mencarelli e Gaetano Gagliardi, che conferma il ruolo sempre più centrale della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno all’interno della progettualità federale dedicata allo sviluppo del volley giovanile femminile».

«Un ringraziamento sentito alla Federazione nazionale e al Comitato Regionale FIPAV Basilicata, rappresentato dal presidente Antonio Lopardo, per l’impegno e la visione con i quali stanno sostenendo questo percorso, e alla PM Volley Gruppo Macchia Potenza per la disponibilità» continua __Da sinistra: Gagliardi, Nardiello, Mencarelli e Lopardo l’assessore allo Sport.

«Eventi come questo di- competenze, passione e gonista nello sviluppo dei volo italiana» conclude mostrano che il Sud ha strutture per essere prota- futuri talenti della palla- l’assessore Nardiello.

L’INTERVISTA Il racconto di un mestiere che richiede tanto impegno e umiltà. A Potenza in via Angilla Vecchia la cordialità è di casa

L’arte del fruttivendolo, la storia di Cataldo Molinaro: «Le difficoltà non mancano, è dura ma ce la facciamo»

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l mercato ortofrutticolo è sempre stato fondamentale per la spesa delle famiglie, dei ristoratori e di quanti fanno della frutta un sobrio alimento per nutrirsi giornalmente.

La professione o meglio il mestiere del fruttivendolo è sicuramente una di quelle che lega la figura del venditore con quella del compratore e del fornitore.

Ananas, mele, banane, arance, castagne, noci, limoni fanno bella mostra in tutti i mercati ortofrutticoli. La vendita è sempre condizionata dal maltempo.

Al caldo o al freddo i fruttivendoli sono sempre li, pronti a vendere quanto i clienti desiderano giornalmente. Autunno, primavera, estate e inverno non fa differenza per i fruttivendoli di tutta Italia.

A Potenza in via Angilla Vecchia a pochi passi dai campi da tennis della Villa di Santa Maria lavora Cataldo Molinaro nato a Polla, in Provincia di Salerno il 3 luglio 1998 che soddisfa quotidianamente le esigenze dei clienti da dodici anni.

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Molinaro racconta la sua professione con passione e eleganza mettendo in evidenza le criticità più importanti.

Ha avuto problemi?

«No, problemi, no. C'è poco movimento, la gente non spende molto, forse i soldi sono pochi, non so. Il periodo è particolarmente difficile e lo è per tutti».

Cosa prova a sollevare la saracinesca e a chiuderla dopo una giornata di lavoro? «È dura. La giornata non passa mai, sono comunque tante ore di lavoro però piano piano ce la facciamo».

Come va il rapporto con i clienti? E con i fornitori?

«Fortunatamente il rapporto con i clienti è ottimo.Stessa cosa vale per i fornitori. Fino ad ora tutto è perfetto».

Ai giovani consiglia questo lavoro?

«Si, lo consiglio perchè è un lavoro a contatto con il pubblico.

Conosci tante persone ed ogni giorno è diverso dall’altro».

Il momento più difficile?

«Momenti ce ne sono tanti diffi-

cili, diciamo che per lavori come questo non si vede il futuro. Però secondo me si ritornerà su questi piccoli mestieri. Ad oggi calzolai, elettricisti, muratori scarseggiano ma io credo che molto presto si riscopriranno questi mestieri».

Come dire chi non lavora non va avanti, serve umiltà, spirito di sa-

crificio e tanto impegno per fare cassa tra una mela e un limone, nel segno tangibile della passione e della gentilezza come nei canoni di Cataldo Molinaro che lavora sotto il solleone e il burian con la stessa determinazione dando il suo impegno per fornitori e clienti.

FRANCESCO MENONNA

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Potenza

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Nel capoluogo lucano una tavola rotonda rilancia la necessità di leggi, sensibilizzazione e sostegno concreto alle persone LGBTQI+

Transfobia, l’appello di Potenza: «Serve un cambiamento culturale» DI FRANCESCO MENONNA

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diritti delle persone LGBTQI+ non sono negoziabili. È questo il messaggio forte e condiviso emerso ieri nella sala Conferenze Antonio La Rocca del Palazzo della Cultura di Potenza, dove il Centro antidiscriminazione Artemide ha organizzato una conferenza stampa e una tavola rotonda in occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’odio transfobico. Un appuntamento pensato per fare il punto su episodi e dinamiche della transfobia, fenomeno che continua a colpire duramente la comunità trans e che, come ricordato dai relatori, richiede un impegno costante, culturale e istituzionale. Al fianco del Centro Artemide, rappresentato dalle responsabili Pia Ciminelli e Morena Lapolla, erano presenti numerose figure delle istituzioni e del mondo associativo: l’Assessora alla Programmazione del Comune di Potenza Loredana Costanza, l’Assessora alle Pari Opportunità Angela Lavalle, il Presidente della Cooperativa Sociale Iskra Umberto Sessa, la Presidentessa dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata Caterina Cerbino, oltre a rappresentanti del CUG Asp, della Provincia di Potenza, della Regione Basilicata e dell’Unar. «La tu-

tela dei diritti è un percorso quotidiano» Nel suo intervento, l’assessora Loredana Costanza ha sottolineato la necessità di un impegno costante, affermando: «Sappiamo bene che la tutela dei diritti non è un traguardo acquisito una volta per tutte, ma un percorso quotidiano che richiede collaborazione, impegno e responsabilità condivisa. Per questo il lavoro di Artemide, passato, presente e futuro, è un patrimonio collettivo che dobbiamo sostenere, valorizzare e ampliare». Parole a cui ha fatto eco la Presidentessa della Commissione Pari Opportunità regionale, Vittoria Rotunno, che ha voluto ricordare la continuità del proprio impegno: «Rimarco che sia stata scelta questa giornata per presentare i dati del Centro Artemide, che si occupa di accogliere e sostenere le persone LGBTQI+ nel loro percorso e nei momenti di difficoltà. È un progetto importante in cui ho creduto sin da quando ero assessore al Comune di Potenza.

Siamo qui oggi per consolidare questa alleanza a difesa delle persone più fragili».La necessità di un cambiamento culturale Particolarmente significativo l’intervento dell’assessora Angela Lavalle, che ha ricordato l’impatto globale della violenza transfobica: «Quest'anno sono circa 281

le vittime nel mondo per orientamento sessuale. È un dato che deve farci riflettere: come cittadini e come istituzioni abbiamo l’obbligo di lavorare insieme per creare le condizioni culturali e sociali di un vero cambiamento. A Potenza, il Centro Artemide è un presidio fondamentale, un punto di riferimento per chi cerca ascolto e tutela». Sul valore dell’educazione e dell’informazione è intervenuta Morena Lapolla, evidenziando come le persone trans siano ancora «i

bersagli mobili» più esposti alla discriminazione: «La transfobia si combatte innanzitutto attraverso un cambiamento culturale.

Servono momenti di sensibilizzazione come questo e servono leggi nazionali efficaci contro le discriminazioni. L’Italia è ancora indietro. In Basilicata, Artemide è l’unico Cad attivo e lavora ogni giorno per proteggere le vittime di odio transfobico. Un dato incoraggiante è che sempre più famiglie lucane accompagnano i propri figli e figlie

nei percorsi di riassegnazione di genere: fino a pochi anni fa non accadeva».

Un impegno che coinvolge la comunità La giornata si è conclusa con la condivisione dei dati raccolti dal Centro Artemide e con l’impegno comune a proseguire nel sostegno alla comunità LGBTQI+, promuovendo una cultura dell’inclusione e della dignità per tutti.

Un segnale importante, in una data simbolica che richiama la necessità di non voltarsi dall'altra parte.

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Provincia

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I cittadini: «Tutti e 4 i comuni interessati, Picerno, Potenza, Tito e Ruoti si sono espressi con delibera consiliare contraria»

Radar monte Li Foj, il comitato: «Ristabilire corretta procedura» PICERNO. Torniamo a Picerno per aggiornamenti sulla vicenda del radar meteorologico di Monte Li Foj, al centro di un ulteriore incontro tra gli Amministratori comunali e una delegazione del Comitato «No Radar». Il confronto è stato dedicato, spiegano i rappresentanti del comitato, agli «aggiornamenti da parte delle Istituzioni sia nazionali che regionali alle nostre richieste di chiarimenti e di ulteriori valutazioni sull'installazione del famigerato radar sulla nostra bellissima montagna».Secondo quanto illustrato nel corso della riunione, inizialmente il Ministero dell’Ambiente avrebbe rimandato alla Regione Basilicata, attraverso l’Ufficio Ambiente e l’Ufficio della Protezione Civile, la valutazione su eventuali variazioni del progetto, ricevendo parere negativo. Per questo, riferiscono dal comitato, gli uffici regionali ritenevano di dover procedere con l’installazione, considerando inutile ogni ulteriore richiesta dopo la decisione del Consiglio di Stato. A seguito però di un sollecito inoltrato dal comitato nel mese di agosto, il Ministero avrebbe espresso un nuovo pare-

APPALTI A RAPOLLA, 9 EURO L’ORA AI LAVORATORI

Pd boccia salario minimo, Sisto (Psi): «Paradossale»

re, chiarendo che è necessario predisporre ulteriore documentazione, in particolare la Vinca, chiedendo alla Regione di attivarsi.L’Ufficio Ambiente avrebbe quindi richiesto un parere alla Protezione Civile per la redazione degli atti, ricevendo tuttavia la stessa risposta precedente, ossia che non occorrono nuovi documenti.

«Non capiamo come mai la Regione Basilicata continui a insistere e a non voler procedere in tal senso», afferma il consulente legale del comitato, Pio Abiusi, secondo il quale il ministero avrebbe indicato in modo esplicito la necessità di nuovi atti. Per il comitato il comportamento della Regione risulta «ancora più irragionevo-

le» considerando che i quattro Comuni interessati, Picerno, Potenza, Tito e Ruoti, hanno approvato delibere consiliari contrarie all’installazione.I rappresentanti di «No Radar» denunciano inoltre una mancata considerazione del «volere dei cittadini», sostenendo che la Regione avrebbe demandato le decisioni a pareri tecnici ritenuti «di dubbia capacità». In conclusione chiedono che il Comune di Picerno, gli altri Comuni coinvolti e la stessa Regione Basilicata «si adoperino per ristabilire la corretta procedura indicata dal Ministero, anche attraverso vie legali», garantendo che continueranno a vigilare «per evitare il radar su Monte Li Foj».

RAPOLLA. La mozione sul salario minimo comunale presentata dal consigliere del Psi Michele Sisti è stata bocciata nel Consiglio comunale di Rapolla, nonostante il sostegno espresso a livello nazionale dal Pd e dalla Cgil.

La proposta chiedeva di inserire nei bandi una soglia sotto la quale non fosse possibile pagare i lavoratori degli appalti, fissata a 9 euro l’ora, misura già adottata in diversi Comuni italiani senza criticità giuridiche o contabili.Secondo Sisti, le motivazioni espresse dalla maggioranza guidata dal Pd sarebbero prive di fondamento. Il consigliere ha ricordato che «il salario minimo comunale non modifica il Ccnl» e che «le soglie economiche nei bandi sono ammesse», come dimostrano gli esempi richiamati. La mozione, aggiunge, era emendabile, ma la maggioranza avrebbe rifiutato qualsiasi modifica, dopo che il sindaco Cristofaro aveva ipotizzato una mozione verbale «non consentita dal regolamento».Nemmeno l’elenco dei Comuni che già applicano la misura è bastato a convincere i consiglieri. Per Sisti la scelta rappresenta «una bocciatura politica, non tecnica», in contraddizione con la posizione nazionale e regionale del Pd e con la battaglia della Cgil. «È paradossale», afferma, «che qui a Rapolla i consiglieri Pd votino contro senza motivazioni tecniche». Conclude chiedendo che il commissario regionale del Pd e la Cgil lucana chiariscano la loro posizione.

La società detiene il 50% del giacimento petrolifero Tempa Rossa, all’interno della concessione mineraria Gorgoglione

Grégoire Poupard nuovo ad di TotalEnergies Ep Italia POTENZA. Grégoire Poupard è il nuovo amministratore delegato di TotalEnergies Ep Italia e Country Chair Italia. Poupard porta con sé un’esperienza ultraventennale nel settore dell’energia, con una carriera costruita tra ruoli di responsabilità in ambito operativo e strategico, maturata in contesti complessi e multiculturali.

Laureato in Ingegneria Meccanica alla École nationale supérieure d'Arts et Métiers di Parigi, dopo aver conseguito un master in Idrodinamica Marina all’Università della California Berkley, Poupard ha iniziato la sua carriera nel 2004 in TotalEnergies in Angola.

Durante il suo percorso professionale, il nuovo Ad di TotalEnergies EP Italia ha ricoperto ruoli di responsabilità in Africa,

Asia, Medio Oriente, Europa e Stati Uniti, contribuendo alla riuscita di progetti di sviluppo in contesti ad alta complessità e dando sempre massima attenzione alla sicurezza sul lavoro.

TotalEnergies opera nella produzione e commercializzazione di petrolio, biocarburanti, gas naturale ed energie rinnovabili. In Italia opera da oltre 70 anni con diverse attività; in particolare, il giacimento petrolifero Tempa Rossa, all’interno della Concessione mineraria Gorgoglione, in Basilicata, detenendone il 50%, mentre Shell Italia E&P e Mitsui E&P Italia il 25% ciascuna.

In Italia i dipendenti della Compagnia TotalEnergies sono circa 600, operanti nei settori: Esplorazione & Produzione, Marketing & Servizi, Rinnovabili, Raffinazione & Chimica.

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Matera e provincia

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Riconoscimento in Sala Mandela per gli studenti dei licei Dante Alighieri e Duni-Levi per i risultati ottenuti al Cwmun

Change the World Model Onu, i ragazzi premiati dal sindaco MATERA. L’Amministrazione comunale di Matera ha premiato questa mattina, nella Sala Mandela, gli studenti del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” e del Liceo Classico “Duni-Levi” che hanno ottenuto un prestigioso riconoscimento nell’ambito del “Change The World Model United Nations”, una delle più importanti simulazioni diplomatiche Onu a livello internazionale. Un risultato che conferma l’eccellenza dei giovani materani e accresce la reputazione della città in contesti di alto profilo culturale, formativo e diplomatico.Alla cerimonia sono intervenuti gli studenti protagonisti dell’esperienza, Alessia Camarda, Francesco Acquasanta, Federica Martino, Nicola Dell’Aquila e Sabrina Antoccia del Liceo Scientifico, e Sabrina Caris Dragone del Liceo Classico, accompagnati dai dirigenti scolastici Maria Luisa Sabino e Patrizia Di Franco, dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Greco, dalla dirigente emerita Rosaria Cancelliere, dal prof.

Francesco Sifo, formatore dell’Associazione Diplomatici, e dalla prof.ssa Marilena D’Ercole, refe-

RAPPRESENTERÀ IL SINDACO DI MATERA

Commissioni dell’Ater, è Martoccia il delegato

rente del progetto, alla quale è stato rivolto un particolare ringraziamento per l’impegno profuso.Il sindaco Antonio Nicoletti e l’assessore alle Politiche giovanili Giuseppe Casino hanno consegnato agli studenti pergamene di riconoscimento a nome della città di Matera. «Complimenti ai nostri ragazzi, che con competenza, impegno e spirito internazionale hanno rappresentato Matera in una delle più prestigiose simulazioni Onu al mondo» ha dichiarato il sindaco Nicoletti, sottolineando come il successo degli studenti rappresenti «un valore aggiunto per l’intera comunità materana».

«Questi giovani dimostrano quanto talento e preparazione siano presenti nelle nostre scuole» ha aggiunto l’assessore Casino.

Partecipare e ottenere riconoscimenti in un contesto internazionale così qualificante, ha evidenziato, significa possedere «capacità di dialogo, intelligenza e analisi», competenze che l’amministrazione intende sostenere e valorizzare attraverso politiche giovanili mirate.Il Comune rinnova così il proprio impegno a favore delle nuove generazioni e ringrazia famiglie, insegnanti e dirigenti scolastici che contribuiscono ogni giorno alla crescita culturale e civica dei giovani materani.

MATERA. Fortunato Martoccia, già Consigliere Comunale e Presidente della IV Commissione “Lavori Pubblici, Patrimonio, Sassi, Politiche Energetiche, Unesco”, è stato delegato dal Sindaco Antonio Nicoletti quale rappresentante del Comune di Matera nelle Commissioni Provinciali dell’Ater di Matera. Martoccia, che vanta una consolidata esperienza e competenze specifiche nel settore dell’edilizia residenziale pubblica, ha espresso il proprio ringraziamento al Sindaco per la fiducia accordata e a tutti i Consiglieri Comunali per il costante supporto:. «Accolgo questo incarico con senso di responsabilità e con l’impegno a svolgerlo nel pieno rispetto delle regole, dei cittadini e dell’istituzione che mi accingo a rappresentare» ha dichiarato Martoccia «Sono consapevole delle sfide che questo ruolo comporta, ma certo di poter offrire un contributo concreto e competente».

La ministra Elisabetta Casellati: «Lavoriamo per rafforzare la nostra presenza nei Comuni, valorizzando amministratori capaci e motivati»

Montalbano, Fabiana Bitonte entra in Forza Italia MONTALBANO JONICO. Il Segretario Regionale di Forza Italia, Ministro Elisabetta Casellati, annuncia con grande soddisfazione l’ingresso nel partito del consigliere comunale di Montalbano Jonico, Fabiana Bitonte. La sua adesione rappresenta un ulteriore segnale della crescita e del radicamento di Forza Italia nei territori della provincia, frutto di un lavoro costante di presenza e dialogo con le amministrazioni locali.

«Accogliamo con grande piacere Fabiana Bitonte in Forza Italia - dichiara il Segretario regionale - Il suo ingresso è un risultato importante, frutto del grande lavoro del Segre-

tario Provinciale di Matera, Gianluca Modarelli.

Stiamo lavorando per rafforzare ogni giorno la nostra presenza nei comuni, valorizzando amministratori capaci e motivati».

«La scelta di Fabiana di unirsi alla nostra squadra - continua -è per noi motivo di orgoglio e testimonia la credibilità del progetto politico che stiamo portando avanti. Ci tengo a sottolineare che, sabato mattina, a Montalbano Jonico insieme a Gianluca Modarelli ha partecipato all’incontro con il consigliere comunale Fabiana Bitonte l’On. Vito De Palma, che ringrazio per l’attenzione al nostro territorio».

__Gianluca Modarelli e Fabiana Bitonte

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Periscopio

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Ha visitato le comunità colpite accompagnato soltanto dal capogruppo del MSI a, Comune di Potenza Vincenzo Belmonte

Giorgio Almirante: il leader politico tra le macerie in Lucania dopo il sisma del 1980 POTENZA. Subito dopo il sisma del 23 novembre 1980, l’allora segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante fu l’unico esponente politico nazionale a recarsi in Lucania nelle zone danneggiate dal terremoto, escluso il presidente della Repubblica Sandro Pertini, che visitò le aree colpite dal sisma nei giorni successivi alla sua visita.

Almirante giunse a Potenza il 26 novembre accompagnato da una sola persona alla guida dell’auto.

Dopo una visita al Centro storico di Potenza, in via Pretoria e a Montereale, dove era crollato un intero edifico, decise di recarsi nelle zone del Cratere senza alcuna scorta armata, nonostante ci fosse stata una circolare del Ministero degli Interni che lo prescriveva, ritenendo che questi militari, a sé asse-

gnati, fossero più utili all’esigenza del momento piuttosto che fare da “scorta” a un politico.

L’unico che lo accompagnò, come da foto, fu l’allora capogruppo del Movimento Sociale Italiano al Comune di Potenza Vincenzo Belmonte.

Visitarono insieme Baragiano, Muro Lucano, Castelgrande e Pescopagano.

Durante il viaggio il Segretario del MSI volle far fermare l’auto presso alcune case di campagna danneggiate e successivamente anche davanti al Cimitero di Muro Lucano, dove erano crollate le mura di cinta che contenevano le bare, ormai riverse per terra e in alcuni casi anche aperte.

Proprio lì Almirante si allontanò dall’auto e si soffermò a pregare vicino a __Belmonte e Almirante quelle bare, tornando, poi, visibilmente commosso Questa testimonianza ren- alle popolazioni lucane da verso l’auto. de la cifra della vicinanza parte di una personalità

politica di vertice, in un periodo storico nel quale la militanza politica era sentita intimamente, ma la sensibilità dell’uomo prevaricava gli interessi politici.

Almirante visse quei giorni calandosi nel dramma di quelle popolazioni e i lucani ricambiarono la sua presenza e il suo affetto al di là e al di sopra degli schieramenti politici tanto che, come successe a Pescopagano, notoriamente socialista, una signora condivise un panino con i due esponenti di destra, in mezzo a ricoveri d’emergenza, condividendo anche con loro il dramma del tragico momento.

Dopo ben 45 anni soffermarsi su questi momenti di esemplare umanità significa trasferire alle nuove generazioni un pezzo importante della nostra Storia.

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