Cronache del 17 novembre 2025

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ANNUNCIA IL PIANO CONTRO I CINGHIALI

La rivoluzione di Cicala

Abbattimento e trasformazione e il marchio per trasformare il problema in risorsa

I suggerimenti a Cuffaro sull’uso più parsimonioso del telefono “consigli amicali”, nessuna rilevazione

«No legami con Dussmann, stop a suggestioni»

Paradiso si difende con una nota a firma dell’Avv.

LA RIFLESSIONE

D I TA N IN O FI ER RO

C’è un mistero che da anni aleggia sulle mappe

d’Italia: perché la Puglia cresce,avanza, corre, decolla, letteralmente, mentre altre regioni, nonostante un patrimonio naturalistico e culturale da plastico ferroviario, arrancano come un treno regionale senza aria condizionata a Ferragosto?La risposta è semplice, (...)

■ continua a pag 7 Paradiso

STognozzi che chiarisce e rilancia

HACKER HARAKIRI

e non fosse per il carattere poco appariscente del forzista Fernando Picerno, peraltro non proprio versato nella dialettica esibizionista e visti i tempi in cui più di qualcuno s’inventa le cose, comprese le intimidazioni pur di bearsi alla santificazione del vittimismo, si potrebbe pensare ad una specie di fantozziano autohacheraggio, magari per semplice incapacità tecnologica, ma ormai tutto s’è trasformato in sospetto investigativo e quindi servirebbe all’occasione avere nientedimeno che l’ispettore Closeau della Pantera Rosa per scoprire qualcosa d’utile. Naturalmente va detto che il caso rischia d’entrare d’ufficio negli annali della comicità politica perché mentre il generalissimo governatore Bardi se le dava di santa ragione con l’Angelico guerrafondaio Chiorazzo, qualche buon tempone ha pensato bene d’hackerare addirittura il profilo instagram del povero Picerno, manco custodisse così tanti segreti di Stato e misteri indicibili da far cadere il governo. Ora con comprensibile curiosità vorremmo davvero conoscere l’intrepido pirata informatico che non ha avuto meglio da fare che infierire sul narcisismo social che è il vero cavallo di battaglia del consigliere. Canta il rapper Anastasio: “Hacker harakiri, harakiri…”

Il ragazzo di 22 anni ha perso la vita in un’incidente sull’Oraziana. Proclamato lutto cittadino. Tanti i messaggi di cordoglio

Maschito piange Vincenzo Bochicchio

APT

Al via gli Experience tour a Matera per i buyers internazionali che anticipano la Borsa Internazionale del Turismo delle Radici

■ Servizio a pag 15

MATERA

Alla 42ª Assemblea Anci il sindaco Nicoletti: «Cultura, innovazione e dialogo, questo è il futuro della Città dei Sassi»

■ Servizio a pag 15

COLLETTA ALIMENTARE

I Lions Club nei supermercati del capoluogo per aiutare i più bisognosi insieme a Banco Alimentare

nostra economia tiene»

Report di Bankitalia, Bardi: «La

■ Menonna a pag 11 SPORT

Vittoria scaccia crisi per il Potenza che sconfigge in 10 uomini al “Viviani” un forte Trapani. Si bloccano

Anatriello e Di Marco

■ Nigro alle pag 18 e 19

IL PRESIDENTE: «RALLENTAMENTO PREVISTO E LEGATO A FATTORI ESTERNI»
Servizio a pag 2
Vincenzo Bochicchio Servizio a pag 13
Dellapenna a pag 5
Servizio a pag 6

Il Governatore lucano: «Rallentamento era previsto ed è legato soprattutto a fattori esterni, come la crisi internazionale dell’automotive»

Report di Bankitalia, Bardi: «La nostra economia tiene»

POTENZA. «I dati della Banca d’Italia confermano la tenuta della nostra economia, pur in una fase di criticità per alcuni set- tori». È il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’aggiornamento congiunturale sull’economia lucana. Per il governatore il rallentamento registrato rientra nelle previsioni ed è dovuto soprattutto a fattori esterni, come la crisi internazionale dell’automotive e la riduzione delle estrazioni petrolifere, elementi che incidono su un territorio a forte vocazione industriale ed energetica.«Per questo è importante leggere il rapporto nella sua interezza», afferma Bardi, richiamando gli indicatori che mostrano un quadro meno fosco: crescita dell’occupazione, riduzione della disoccupazione, incremento del lavoro stabile, dinamismo del turismo, effetti positivi degli investimenti pubblici e stabilità economica delle famiglie. «Sono segnali che testimoniano la capacità del sistema regionale di resistere, adattarsi e continuare a investire», sottolinea il presidente.Particolare attenzione è riservata agli interventi pubblici. «La Basilicata è tra le regioni più

avanzate nell’utilizzo delle risorse del Pnrr», rimarca Bardi, evidenziando come gare avviate, alto tasso di aggiudicazione e avanzamento dei lavori dimostrino la traduzione delle risorse in cantieri, infrastrutture e servizi destinati ai cittadini.Positivo anche il quadro turistico, sostenuto soprattutto dai visitatori internazionali. «Aumenta l’attenzione verso borghi, aree interne e territori identitari», osserva il presidente, che considera questo trend una conferma della capacità lucana di valorizzare paesaggi, cultura e qualità della vita. Sul piano sociale, Bardi richiama la condizione delle famiglie: «Redditi più stabili, inflazione moderata e mutui accessibili indicano una tenuta complessiva significativa». Crescono inoltre gli investimenti delle imprese in energie rinno-

vabili ed economia circolare, fattori che rafforzano la competitività regionale.Il governatore richiama poi il ruolo della Regione. «Siamo consapevoli delle sfide del tempo presente e dei punti di fragilità del nostro sistema socio–economico. Lo stato di salute di una regione non si misura solo attraverso gli indicatori economici, ma richiede ascolto, politiche sociali, culturali e di coesione».Il legame con il nuovo Piano Strategico Regionale è centrale: «Il nostro Piano nasce dal bisogno di affrontare le transizioni demografica, energetica e industriale con realismo e con una visione moderna. Il rapporto della Banca d’Italia e il Piano sono strumenti complementari, che raccontano una Basilicata che mantiene la rotta e guarda al futuro con responsabilità e fiducia».

PRESENTATO DA ROSA, ROCCO E MATTIA

FdI: «Un emendamento per salvare l’indotto»

POTENZA. Un emendamento al «Bilancio di previsione 2026» è stato presentato in Senato dai parlamentari di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, Maria Nocco e Aldo Mattia per estendere, in via eccezionale per l’intero 2026, le misure straordinarie previste dall’articolo 40 sugli ammortizzatori sociali anche alle aziende dell’indotto che operano nei Distretti produttivi riconosciuti da leggi nazionali o regionali.La proposta consentirebbe alle imprese dell’indotto di accedere alle stesse condizioni della cassa integrazione previste per le grandi aziende strategiche con almeno mille dipendenti. Secondo i promotori, escludere l’indotto rischierebbe di indebolire l’efficacia dei piani di riorganizzazione delle imprese principali, mettendo a rischio l’intero distretto.L’emendamento nasce con riferimento al Distretto del mobile imbottito Matera–Montescaglioso, colpito dagli effetti del COVID, dalla guerra in Ucraina e dai dazi all’export verso gli Stati Uniti, e in cui opera anche Natuzzi Spa, riconosciuta dal Mimit impresa di interesse strategico nazionale. «Con questa misura», affermano Rosa, Nocco e Mattia, «tutto il distretto potrà affrontare una fase complessa salvaguardando aziende e lavoratori».

Confcommercio: «Senza interventi mirati la rete lucana continuerà a svuotarsi, mettendo a rischio economia urbana e coesione sociale»

«In Basilicata 1.445 negozi sfitti, rischio desertificazione»

POTENZA. In Basilicata il fenomeno dei negozi sfitti assume dimensioni sempre più rilevanti. Secondo i dati diffusi dal Centro Studi Confcommercio, ad ottobre 2025 sono 1.445 i locali commerciali vuoti, pari al 14,8 per cento della rete distributiva regionale. Un dato che, pur inferiore in termini assoluti rispetto alle regioni più grandi, evidenzia un impatto più pesante sulle realtà territoriali di dimensioni ridotte. Confcommercio avverte che la desertificazione commerciale rischia di accelerare, soprattutto senza politiche efficaci per riutilizzare gli oltre 105mila negozi sfitti presenti in Italia, molti dei quali chiusi da più di un anno. Negli ultimi dodici anni il Paese ha perso più di 140mila attività al dettaglio, tra negozi e ambulanti, con cali particolarmente evidenti

nei centri storici e nei piccoli comuni. In Basilicata le chiusure superano le 250 unità, di cui 84 concentrate nel centro storico di Potenza. Una tendenza che, senza interventi strutturali, potrebbe tradursi entro il 2035 nella scomparsa di altre 114mila imprese, pari a oltre un quinto delle attività oggi esistenti, con ricadute pesanti sulla vitalità urbana e sulla coesione sociale.Le contrazioni più rilevanti si registrano tra distributori di carburante, articoli culturali e ricreativi, commercio non specializzato, mobili, ferramenta, abbigliamento e calzature. Per contrastare un fenomeno che rischia di modificare in profondità la geografia commerciale nazionale, Confcommercio propone la definizione di una Agenda Urbana Nazionale capace di coordinare le politiche locali e integra-

re i fondi europei e nazionali in una strategia unitaria. A livello regionale l’associazione chiede di valorizzare e armonizzare l’esperienza dei Distretti Urbani dello Sviluppo Economi-

co, superando la frammentazione normativa. Sul piano comunale si punta su Programmi Pluriennali per l’Economia di Prossimità, basati su patti per la riattivazione dei locali chiusi, canoni calmierati, animazione urbana, logistica sostenibile, piattaforme di welfare territoriale e partenariati tra imprese del terziario e operatori immobiliari.Per Angelo Lovallo, presidente di Confcommercio, «il numero di locali sfitti rappresenta la punta dell’iceberg della crisi dei negozi nei centri storici come nei quartieri». «Le nostre», aggiunge, «sono proposte concrete per evitare città e paesi fantasma. Vogliamo aprire un confronto con Regione e Comuni, perché non c’è più tempo da perdere: ogni giorno rischiamo che un negoziante abbassi la saracinesca per sempre».

LUNEDÌ

MANI IN CUCINA

Cicala: «Trasformiamo un problema in un’opportunità, riducendo i danni alle colture e valorizzando le carni con il marchio Compra Lucano»

Centro di raccolta per cinghiali nell’ex mattatoio di Laurenzana

LAURENZANA. L’ex mattatoio comunale di Laurenzana torna a nuova vita come centro di raccolta dedicato alla gestione dell’emergenza cinghiali in Basilicata e all’avvio operativo della filiera regionale affidata alla società lucana EcoWild. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti l’assessore alle Politiche Agricole Carmine Cicala, il direttore generale Vittorio Rocco Restaino e Agnese Lanzieri dell’Ufficio Politiche Ittiche e Venatorie, insieme a istituzioni, associazioni venatorie, imprenditori e rappresentanti degli Atc. Il progetto punta a ridurre in modo consistente la presenza dei cinghiali, stimando l’abbattimento di circa quarantacinque-cinquanta mila capi in tre anni. Accanto al controllo della fauna selvatica, la Regione vuole valorizzare la carne di cinghiale, che sarà commercializzata con il marchio «Compra Lucano» attraverso un paniere articolato di prodotti.«Vogliamo favorire capacità produttive specifiche, con ricadute significative per il nostro territorio», ha dichiarato Cicala, spiegando la volontà di trasformare «un problema in un’opportunità» grazie

alla collaborazione tra Ambiti territoriali di caccia, istituzioni e imprese. «I benefici attesi sono molti, dalla riduzione dei danni alle colture alla tutela del patrimonio suinicolo da possibili virus». Dal 9 aprile sono stati già lavorati duemila capi a fronte di oltre cinquemila abbattimenti registrati nell’anno. Il nuovo centro è dedicato alle attività di rilievo dei parametri biometrici, eviscerazione, prelievo dei campioni per le analisi e stoccaggio temporaneo delle carcasse.Con Laurenzana diventano dodici i centri di raccolta attivi nei comuni di Brienza, Castelmezzano, Marsico Nuovo, Moliterno, Tito, Vietri di Potenza, Tricarico, Noepoli, Rotonda, Lauria e Pietragalla. Sono in corso ulte-

riori procedure nei territori di Corleto Perticara, Viggiano, Castelluccio Superiore, Ferrandina, Muro Lucano e Latronico. Per l’area Val d’Agri–Melandro–Sauro–Camastra è operativo h24 il servizio di raccolta delle carcasse derivanti da incidenti stradali, gestito dalla ditta Leuci Pelle.I prodotti trasformati a marchio «Compra Lucano» includono prosciutto cotto, wurstel, mortadella, salsiccia e polpa destinata ai diversi tagli.«Si tratta di un progetto ambizioso che procede con decisione – ha concluso Cicala – per ridurre i danni alle colture, tutelare la salute pubblica e generare nuova economia rendendo la Basilicata più attrattiva grazie ai suoi prodotti d’eccellenza».

«L’AGRICOLTURA

LUCANA NON VIVE DI SLOGAN»

Crisi idrica, i produttori: «Ora cambiare metodo»

POTENZA. «La Basilicata vive la più grave crisi idrica della sua storia recente, ma la gestione dell’acqua procede tra rinvii e rassicurazioni. Non è una questione di nomi: è una questione di metodo.» È la denuncia del Coordinamento Produttori della Basilicata, che attribuisce le difficoltà non alla sfortuna ma all’assenza di decisioni tempestive. «Gli invasi scendono, le imprese riorganizzano il lavoro ogni giorno, ma i tavoli si moltiplicano senza produrre effetti. L’emergenza per noi è quotidiana, mentre si continua a dire che è in valutazione. Manca ciò che serve per vivere: l’acqua». Il Coordinamento critica un sistema che «non trasforma l’analisi in azione» e che «rinomina i processi senza renderli efficaci». «Una regione non si governa con la speranza, ma con dati solidi e responsabilità chiare. Gli invasi, muti ma sinceri, raccontano un’altra storia». «L’agricoltura non vive di slogan ma di risultati misurabili. In questo clima tornano progetti energetici fuori contesto che distolgono attenzione da ciò che serve davvero: acqua, dati e programmazione.»Le imprese spiegano la crescita del Coordinamento come «la scelta di uscire dall’attesa» e costruire un metodo fondato su trasparenza e responsabilità. «Non abbiamo tessere né ambizioni personali. Abbiamo competenze e un obiettivo semplice: restituire all’agricoltura ciò che merita. Per noi ogni crisi può essere una fine oppure un inizio. La Basilicata merita che questa sia un nuovo inizio».

Botta e risposta tra l’assessore alle Attività produttive e il segretario della Fai Cisl Basilicata sulle competenze e sugli impegni assunti

Scontro sul lavoro Saap e Asa tra Cupparo e sindacato

POTENZA. Nel confronto sul futuro dei lavoratori impegnati nei progetti Saap e Asa si apre un duro scontro tra l’assessore allo Sviluppo economico Francesco Cupparo e il segretario della Fai Cisl Basilicata Raffaele Apetino. L’assessore critica il dirigente sindacale per la «grave confusione» tra attività forestali, di competenza del Dipartimento Agricoltura, e quelle dei progetti Saap e Asa, affidati invece al Dipartimento Attività produttive. «Proprio chi ricopre un incarico sindacale dovrebbe conoscere le differenze, che non sono certo formali», osserva Cupparo, ricordando i numerosi incontri svolti con le sigle di categoria per definire gli aspetti organizzativi e occupazionali dei progetti.L’assessore respinge inoltre le accuse di essersi sottratto a un confronto convocato

dall’assessore Cicala e rivendica il lavoro svolto con gli Uffici e con il Consorzio di Bonifica Basilicata. «Le attività dei progetti riguardano la manutenzione delle aree produttive, della viabilità e del verde pubblico, mentre il piano forestale è altra cosa», afferma. Cupparo rivendica anche il risultato delle centosessantasette giornate Cau garantite a circa novecento lavoratori e la firma di un contratto ritenuto «dignitoso», negando ogni differenza tra «lavoratori di serie A e serie B». Durissima la replica di Apetino, che parla di «memoria breve» e accusa l’assessore di aver dimenticato gli impegni assunti nel vertice del sedici giugno duemilaventicinque con Fai, Flai e Uila. Il sindacalista ricorda la decisione, assunta in quella sede, di procedere a una gestione unitaria dei

lavoratori dei comparti Forestali, Saap e Asa per quanto riguarda pagamenti, aumento delle giornate lavorative fino a raggiungere le centocinquantuno e avanzamento del progetto Asa. «Dare dello smemorato a un dirigente della Cisl non ci tocca», ribatte Apetino, che evidenzia come tre richieste di incontro congiunte non

abbiano mai ottenuto risposta.Il segretario della Fai Cisl ribadisce la «buona fede» del sindacato e auspica che Cupparo partecipi all’incontro previsto per lunedì diciassette novembre duemilaventicinque «per dare finalmente risposte ai lavoratori lucani, cittadini che pagano le tasse e attendono certezze».

L'assessore regionale all’agricoltura annuncia il piano contro i cinghiali

La rivoluzione di Cicala

Abbattimento e trasformazione e il marchio per trasformare il problema in risorsa

Non è che in passato non siamo stati prodighi di critiche nei confronti di Carmine Cicala ma questa volta dobbiamo onestamente farne le lodi.

Non è nostro costume avere amici e nemici precostituiti ma è nostra abitudine cercare di raccontare i fatti nella loro oggettività aggiungendovi le nostre opinioni che, ovviamente, possono cambiare non essendo centrati mai sulle persone ma sui fatti.

CICALA FA SUL SERIO

Non abbiamo, quindi, alcuna difficoltà a riconoscere che questa versione di Cicala ci piace oltre misura.

L'assessore all’Agricoltura è stato molto spesso criticato per il suo immobilismo o per aver temporeggiato troppo nell’azione.

A noi piace chi sa decidere ed agisce in conformità e con forza. Siamo cittadini che vivono sulla loro pelle le efficienze e le inefficienze della Pubblica Amministrazione.

Sulla questione cinghiali,

dobbiamo dire che Carmine Cicala fa sul serio, si muove con decisione e sembra avere non solo le idee chiare ma anche una proposta operativa efficace.

Nel presentare il centro di Laurenzana, infatti, l’assessore non si è limitato a comunicare il dato dei cinghiali già abbattuti ma ha anche presentato un progetto di eradicazione degli ungulati accompagnato da una filiera produttiva.

50.000 cinghiali da abbattere in un anno, la trasformazione della carne in prodotti commerciali e la costruzione di un marchio “compra lucano” per vendere il prodotto.

Mai nessuno era stato così deciso, decisivo e decisionista nell’affrontare la questione.

DA PROBLEMA

A RISORSA

La politica è piena di retorica. Una delle frasi più usate è proprio quella che fa riferimento alla possibilità di trasformare un problema in una risorsa.

Molti ne hanno parlato, Cicala lo sta facendo e lo sta facendo con un problema per troppo tempo trascura-

to dalle istituzioni malgrado il forte segnale di disagio dei cittadini. A causa dell’eccesso di cinghiali la Basilicata era stata inserita nelle fasce di restrizione per la Peste Suina Africana, il Governo Regionale ha iniziato ad abbattere cinghiali ed è riuscita a fare uscire la Basilicata dall’emergenza. Chi non conosce la materia può essere portato a sottovalutare l’impatto negativo della questione sul-

l’economia e sulla vita sociale ma le restrizioni per la PSA sono drammatiche per cittadini e imprese, a questo deve aggiungersi l’impatto sull’ordine e la sicurezza pubblica con i danni che i cinghiali producono ai cittadini e alle autovetture. Carmine Cicala ne ha parlato sempre poco. In compenso ha avuto e sta agendo sempre meglio.

UNA RIVOLUZIONE COPERNICANA

E, così, nel silenzioso agire di chi sa cosa fare Carmine Cicala ha annunciato e sta compiendo una rivoluzione copernicana. Se dovesse riuscire in toto avremo sugli scaffali dei supermercati italiani la mortadella, il prosciutto e il salume di cinghiale con il marchio “compra lucano”. Un cambiamento radicale che ha trasformato un problema in una risorsa, molti lo hanno annunciato, Cicala lo sta facendo.

DI MASS IMO DEL LAP ENN A

I suggerimenti a Cuffaro sull’uso più parsimonioso del telefono “consigli amicali”, nessuna ril evazione

«Nessun legame con Dussmann, stop a suggestioni»

Paradiso si difende con una nota a firma dell’Avv. Tognozzi che chiarisce e rilancia

L’ombra serve a definire i contorni, non a confonderli. Dopo la nota dello Studio Tognozzi & Associati nell’interesse di Filippo Paradiso, i contorni sono più chiari.

«Il richiamo a passate indagini della Procura di Potenza e a investigazioni in corso a Palermo su gare di pubblici servizi non può affatto evocare la persona di Filippo Paradiso quale possibile “collegamento” tra le due realtà». È una linea netta quella che tratteggia l’avvocato Tognoli. Nessun collegamento, nessuna allusione, nessuna scorciatoia narrativa.

SULLE IMMAGINI E SUGGESTIONI

C’è un tema di prospettiva quando immagine e contesto finiscono nella stessa inquadratura.

I legali sono espliciti: «Porre in primissimo piano la foto di Paradiso unitamente a quella di soggetti interessati da indagini in corso in Sicilia crea una suggestione lesiva, fondata su fatti inesistenti, quan-

d’anche non penali». In soldoni: la narrazione non deve scivolare nel sospetto gratuito. Paradiso è «del tutto fuori anche da ombre non penali» che, per cronaca, hanno sfiorato la Basilicata.

RAPPORTI E CONFINI

Il nodo dei rapporti viene sciolto dalla replica: «Paradiso non ha avuto, e non ha, alcun legame con la società Dussmann; non è e non potrebbe essere il tramite di qualsivoglia avvicinamento tra Matera e la Sicilia». Non è un inciso, è la chiave di volta: nessun legame, nessun tramite, nessuna interpretazione estensiva.

IL PERIMETRO

SULLA FRASE

DEL TELEFONO

Il legale ci spiega che la frase sull’uso esagerato del telefono di Cuffaro va rimessa al suo posto: «Le espressioni di monito attribuite a Paradiso non hanno alcuna connessione con presunti ruoli nei servizi segreti mai rivestiti, né furono pronunciate al servi-

zio di chicchessia, e men che mai per millanteria». Nella narrazione quel frammento era un dettaglio d’atmosfera, Tognozzi ne definisce il senso: un monito generico e nulla più. Nessun ruolo occulto, nessuna appartenenza suggerita.

L’INCONTRO

AL RISTORANTE

IL CEPPO

Il legale invita a separare la cronaca dalle ipotesi. «Gli ulteriori sospetti in relazione al ristorante Il Ceppo non trovano alcun fondamento, né riscontro di circostanze equivoche o illecite», precisa la difesa. Un incontro resta un incontro. Non diventa prova per sovrapposizione di piani. Ci fa piacere che le nostre domande non siano rimaste inevase e lo registriamo con la stessa evidenza con cui le avevamo poste.

METODO

E RESPONSABILITÀ,

DUSSMANN E

LA BASILICATA

«L’insinuazione dell’informazione, pur senza at-

tribuire fatti specifici, crea agli occhi di una generalità un’idea difforme dal reale circa la reputazione dell’uomo comune Filippo Paradiso». Comprendiamo e condividiamo anche questo passaggio dalla nota dell’avvocato Tognozzi, ci vuole un metodo e responsabilità. Dussmann e Basilicata è dunque tema autonomo,

slegato da Paradiso Esiste, ed è di interesse pubblico, un capitolo che riguarda gare e servizi in Basilicata. È un filone distinto che non coinvolge Filippo Paradiso. Ma su questo, in un altro momento, e con maggiori approfondimenti, ci torneremo, chiarito che Paradiso non c’entra sulla questione Dussmann.

Paradiso

Manuale di sopravvivenza per regioni che vogliono fare turismo seriamente (Lucania compresa)

Dalla bellezza alla competitività: come la Puglia insegna a decollare

C’è un mistero che da anni aleggia sulle mappe

d’Italia: perché la Puglia cresce, avanza, corre, decolla, letteralmente, mentre altre regioni, nonostante un patrimonio naturalistico e culturale da plastico ferroviario, arrancano come un treno regionale senza aria condizionata a Ferragosto?

plicità.

La Puglia ha fatto una cosa rivoluzionaria nella sua semplicità: ha capito che il turismo inizia prima della vacanza. Inizia dal viaggio.

LA DIFFERENZA

TRA CHI CAPISCE

IL PRESENTE

E CHI RIMANE

AL PASSATO

La risposta è semplice, quasi banale, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di ammetterla apertamente: perché in Puglia arrivarci è facile. Sì, lo so: tutti parlano della bellezza del mare, dei borghi bianchi, dei trulli, della burrata che potrebbe sciogliere anche i cuori più duri, dell’ospitalità sorridente che sembra uscita da uno spot pubblicitario anni ’90. Tutto vero. Ma la bellezza non basta.

La verità, quella nuda e cruda, è che i turisti scelgono la Puglia perché non devono fare un pellegrinaggio per raggiungerla. Mentre altre regioni, alcune anche più famose e blasonate, si affidano ancora a complicati rosari logistici, la Puglia si è dotata di quattro aviosuperfici operative: Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie. Quattro. Non una, non “una e mezza”, non un aeroporto che sembra aperto ma in realtà chiude alle 19 “perché tanto dopo non arriva nessuno”. No: quattro scali veri, funzionanti, collegati, moderni. Questo sistema aeroportuale pugliese ha prodotto numeri significativi negli ultimi anni, con una crescita costante dei passeggeri che ha contribuito a spalancare la regione al mercato internazionale.

E allora sì, è ovvio che i vip arrivino lì. È ovvio che le star trovino più comodo atterrare direttamente dove vogliono andare invece di fare tre cambi, due navette e un tratto a piedi “perché il pullman parte domani mattina”. È ovvio che il turista medio, quello che cerca una destinazione bella ma raggiungibile, scelga la sem-

Per decenni in Italia si è parlato di turismo come se fosse un’entità mistica: prima la spiaggia, poi l’albergo, poi la gastronomia, poi la cultura, infine, quando avanzava tempo, i trasporti. In Puglia, invece, hanno invertito l’ordine degli addendi e, guarda caso, il risultato è cambiato. La politica pugliese ha dimostrato una cosa che altrove sembra fantascienza: la lungimiranza paga. Hanno puntato sugli aeroporti quando altri discutevano su rotonde, marciapiedi, piani regolatori che si incartavano su sé stessi come origami mal riusciti. Hanno investito sul mare e sui porti. Hanno migliorato le strade.

E soprattutto hanno fatto quello che tutte le regioni che aspirano a vivere di turismo dovrebbero fare: rendere la Puglia raggiungibile da ogni parte del mondo senza stress, senza incognite, senza attese bibliche.

I dati confermano la tendenza: negli ultimi anni la Puglia ha registrato crescite rilevanti sia negli arrivi sia nelle presenze, con aumenti percentuali importanti su base annua che testimoniano un trend reale, non un’illusione estiva. Non c’è nulla di offensivo in tutto questo: è aritmetica, non critica. Il turista ragiona come qualsiasi essere umano dotato di buon senso: se ci arrivo facilmente, ci vado più volentieri. Se invece per raggiungere un luogo bisogna combinare l’orario di un volo con quello di un treno che “forse” passa, con un autobus che “forse” parte, con una strada che “forse” è aperta, allora la vacanza finisce prima di cominciare.

LA LUCANIA: “TER-

RA BELLISSIMA MA

CON IL FRENO A MANO TIRATO”

Ed eccoci al punto più delicato: la Basilicata, o, se vogliamo chiamarla con il suo nome più affettuoso, la Lucania. Una regione che possiede tutto: paesaggi, borghi, patrimonio rurale, mari che non hanno nulla da invidiare alle mete più blasonate, una cucina straordinaria, Matera che il mondo ci invidia.

La Lucania non è una regione: è una promessa. Una promessa enorme. Peccato che, per mantenerla, manchi il capitolo fondamentale: la mobilità. Possiamo raccontarcela finché vogliamo: bellezza, accoglienza, tradizione, autenticità. Tutto vero, tutto giusto. Ma se la regione continua a ignorare il ruolo decisivo dei trasporti, rimarrà bella per pochi, non per molti. E nel turismo, “pochi” significa “irrilevante”. Il problema non è la mancanza di volontà dei lucani. Non è la mancanza di spirito imprenditoriale. Non è la mancanza di idee. Il problema è che, senza un sistema di trasporti competitivo, tutte queste qualità restano intrappolate. La Lucania non decollerà mai, e uso il termine non a caso, finché non decolleranno i suoi collegamenti.

La verità è che la Puglia ha mostrato una strada che funziona: ha capito che il turismo è una catena e che se manca un anello, si spezza. La Lucania, per quanto bella, non ha ancora completato quell’anello decisivo: l’aeroporto (o almeno un’avio-

superficie davvero operativa e ben collegata). E allora i turisti fanno quello che farebbe chiunque: vanno dove possono arrivare.

Non per cattiveria, ma per logica.

LA PUGLIA COME

MODELLO: E NON C’È NULLA DI MALE

AD AMMETTERLO

La Puglia deve essere un esempio. Riconoscere il merito altrui è il primo passo per migliorare sé stessi. La politica pugliese ha compreso, prima, meglio e con coraggio, che il turismo è un settore primario, non un diversivo: un pilastro economico. E per questo ha trattato i trasporti come si trattano le priorità: finanziandoli, sviluppandoli, modernizzandoli.

Chi pensa che il turismo sia fatto solo di mare e focaccia si sbaglia: il turismo è fatto di accessibilità, tempo, comfort, collegamenti.

La Puglia lo ha capito. La Lucania, se vuole diventare competitiva, non può più ignorarlo. Il rischio della Lucania?

Rimanere ciò che è oggi: meravigliosa ma margina- le. È brutto da dire? Forse sì. È vero? Assolutamente sì.

Senza un salto culturale sulla mobilità, la Lucania continuerà a puntare tutto sulla sua bellezza, ottenendo in cambio solo ammirazione e poca economia. Perché non basta che un luogo sia splendido: deve essere raggiungibile, comodo, rapido. Il mondo corre. Il turismo corre ancora di più. La Lucania, invece, spesso passeggia.

Nessuno vuole denigrare la regione, al contrario, la si vuole valorizzare. Ma valorizzarla significa anche dirsi la verità con coraggio: senza trasporti competitivi, il turismo non decolla.

LA PUGLIA VOLA, LE ALTRE OSSERVANO

In sintesi: la Puglia non è cresciuta per caso. È cresciuta perché ha investito in ciò che serve davvero: collegamenti, infrastrutture, visione. Il resto d’Italia può dire quello che vuole, ma il problema non è la Puglia che cresce: il problema è chi resta fermo a guardare.

La Lucania ha due possibilità: continuare a essere splendida ma difficile da raggiungere; oppure diventare finalmente una destinazione competitiva, moderna, desiderata. La differenza tra le due cose si chiama trasporti. E se non si mette mano, subito, a questo nodo, la regione rischia di rimanere ciò che è oggi: bella, amata, sincera…ma irrimediabilmente marginale. Il turismo è il settore vincente dell’economia attuale.

Chi non lo capisce, lo perde. Chi lo capisce, decolla. Proprio come la Puglia. In fondo, la Puglia non ha compiuto miracoli: ha semplicemente scelto la strada più logica, investendo su ciò che davvero fa crescere un territorio. La Lucania potrebbe fare lo stesso, anzi dovrebbe, se vuole trasformare la sua straordinaria bellezza in economia concreta e non in un eterno “forse”.

Il dg Spera: «La prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti fondamentali per intercettare patologie silenti»

Aor “San Carlo”, visite gratuite per l’open day sulla prevenzione

In occasione del mese della prevenzione vascolare, l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo aderisce alla Giornata Nazionale di sensibilizzazione con un open day gratuito, in programma sabato 22 novembre. Sono previste 84 visite vascolari con eventuale ecocolordoppler degli arti inferiori, a cura della Chirurgia Vascolare, diretta dal dottor Andrea Esposito, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00, negli ambulatori dell’ospedale San Carlo di Potenza, ingresso principale, primo piano. L'iniziativa è rivolta soprattutto a quelle categorie a maggior rischio cardiovascolare: età superiore ai 50 anni, presenza di diabete mellito, precedenti interventi sul sistema cardiovascolare. La Giornata, promossa dalla Consulta delle Società Scientifiche e Associazioni Pazienti per le Malattie Vascolari, ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza, la diagnosi precoce e la prevenzio-

ne dell’Arteriopatia Ostruttiva Cronica Periferica (AOCP), una condizione la cui prevalenza in Italia varia dal 2% nelle forme sintomatiche fino a circa il 23% nelle forme asintomatiche in sog-

getti a rischio.

L’AOCP rappresenta un significativo marker di rischio per eventi cardiocerebrovascolari maggiori ed è strettamente correlata a fattori quali ipertensione, diabete

mellito, fumo e dislipidemie. Nei pazienti diabetici, la prevalenza può raggiungere il 30%, con un rischio di amputazione d’arto notevolmente superiore. «La prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti fondamentali per intercettare patologie silenti. Con questo nuovo open daycommenta il Direttore Generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera - intendiamo offrire alla popolazione l’opportunità di uno screening rapido e gratuito, agendo in modo attivo per tutelare la salute e migliorare la qualità della vita dei pazienti». Per partecipare alle visite gratuite è necessario prenotarsi online al link www.ospedalesancarlo.it/ open-day oppure inquadrando il QRcode sulle locandine.

Le registrazioni sono aperte dalle ore 7:00 del 17 novembre 2025 alle ore 18:00 del 18 novembre 2025. In caso di richieste superiori alle disponibilità, farà fede l’ordine cronologico di adesione.

L’assessore alla Salute esprime soddisfazione per la riuscita della giornata che ha visto una forte e consapevole partecipazione da parte della comunità

Giornata su screening diabete, Latronico:

«La prevenzione è fondamentale»

Una puntura salva la vita e non fa male. La sanità lucana ha dato prova di saper intercettare il nemico silenzioso del diabete grazie a un’iniziativa che ha messo la prevenzione in prima linea, direttamente tra i cittadini. L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, esprime soddisfazione per la riuscita della giornata interamente dedicata allo screening del diabete che ha visto una forte e consapevole partecipazione da parte della comunità.

«La prevenzione non è una parola astratta o un dovere burocratico: è il primo, vero strumento di cura che abbiamo nelle nostre mani, ed è quello che ci permette di vivere meglio e più a lungo», ha spiegato l’assessore Latronico.

«A Policoro come in altre località lucane – ha aggiunto l’assessore che si è recato nella città jonica –c’è stato un esempio di come si possa e si debba sensibilizzare la comunità su una patologia come il dia-

bete che, purtroppo, riguarda un numero sempre crescente di persone, anche qui in Basilicata. Sapere di cosa si tratta, intercettare i fattori di rischio, agire in tempo: questa è la strada che dobbiamo percorrere con convinzione».

La giornata ha offerto ai cittadini la possibilità di accedere a screening gratuiti, controlli immediati, consulenze specialistiche e momenti informativi mirati a conoscere meglio l’importanza di uno stile di vita sano e l’efficacia della diagnosi precoce. «Vedere i nostri concittadini che partecipano con questa consapevolezza mi riempie di fiducia», ha proseguito Latronico. «La salute è una responsabilità condivisa: delle Istituzioni che devono garantire i servizi, ma anche di ognuno di noi, che deve prendersi cura di sé. Il nostro compito come Regione è rendere l’accesso a questi strumenti il più semplice possibile».

L’assessore ha concluso con un ringraziamento

sentito: «Voglio ringraziare di cuore tutti i professionisti sanitari – medici, infermieri e specialisti – e le associazioni di volontariato che, con la loro competenza, disponibilità e passione, hanno reso possibile questa bellissima iniziativa. Sono loro il cuore pulsante della nostra sanità territoriale e la dimostrazione che, quando lavoriamo insieme, i risultati arrivano».

Ogni fine settimana, è un campo di battaglia: rifiuti delle cene abbandonati e cestini stracolmi raccontano

Potenza, un centro storico che lotta contro l’inciviltà

POTENZA. È trascorso un altro fine settimana e ancora una volta via Pretoria si ritrova, ancora una volta, vittima dell’inciviltà di giovani e meno giovani.

Il centro storico, un tempo simbolo di eleganza e vivibilità, oggi è il teatro di un malcostume sempre più diffuso: chi consuma un pasto veloce nei tanti locali, si sente in diritto di abbandonare i propri rifiuti.

Sacchetti unti, bicchieri, cannucce e involucri del fast food, ma non solo, vengono lasciati ovunque, infilati a forza in cestini già colmi o lasciati senza scrupoli ai loro piedi.

La scena che si ripete ogni fine settimana è quasi sempre la stessa: gruppi di ragazzi, più o meno giovani che mangiano in piedi, magari seduti su una panchina, e poi si liberano del “fardello” come capita, senza la minima preoccupazione per il decoro urbano. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: cestini traboccanti, rifiuti che rotolano sui marciapiedi, sacchetti strappati dal vento e un centro storico in balia del degrado.

La mattina dopo agli operatori dell’Acta tocca “il lavoro sporco”. E di certo la situazione non si risolve potenziando il servizio di raccolta dei rifiuti. Qui manca il senso civico.

considera normale lasciare rifiuti in giro.

Perché nessun numero di cestini, nessun turno aggiuntivo degli operatori ecologici può compensare il comportamento di chi

L’inciviltà è una scelta. Ed è proprio da questa scelta individuale che prende forma il degrado collettivo. Il centro storico non è un vassoio da lasciare sul tavolo dopo mangiato: è un patrimonio che appartiene a tutti. Finché a prevalere sarà l’indifferenza, il cuore della città continuerà a soffrire.

E tornare a rispettare lo spazio pubblico non richiede investimenti né ordinanze: basta un gesto semplice, che dovrebbe essere ovvio. Gettare i propri rifiuti dove si deve. La vera lotta al degrado inizia da qui. R OSAMARIA M OLLICA

POTENZA Mercoledì si discuteranno le modifiche al regolamento che impattano direttamente su commercianti e operatori del mercato

Il Consiglio comunale si riunisce per rivedere il canone patrimoniale

POTENZA. Il Consiglio comunale di Potenza torna a riunirsi ad una settimana dall’ultima Seduta. La convocazione è fissata per mercoledì, alle ore 8:30, presso l’Aula Consiliare di via Nazario Sauro. All’ordine del giorno figura un unico, ma rilevante, argomento: le modifiche al Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico, di esposizione pubblicitaria e del canone mercatale. Si tratta di un tema che incide in modo diretto sull’attività dei commercianti, degli operatori merca-

tali e di tutte le realtà che utilizzano spazi pubblici per la propria attività.

La seduta sarà occasione per approfondire nel dettaglio le ragioni e gli obiettivi della revisione normativa, nonché per ascoltare eventuali interventi dei rappresentanti delle categorie interessate.

L’amministrazione sottolinea l’importanza di aggiornare periodicamente il regolamento, anche alla luce delle evoluzioni del commercio urbano e delle esigenze di una gestione più equilibrata dello spazio pubblico.

Rifiuti in centro storico (foto Mattiacci)

POTENZA Massimo Maria Molinari: «Siamo qui per servire»; i Lions pronti a nuove iniziative di solidarietà in

Colletta Alimentare, i tre Lions Club impegnati a favore dei più bisognosi

POTENZA. Un dono, un modo per contribuire alle istanze dei cittadini bisognosi. Presso il supermercato MD di Potenza, sito in viale del Basento, così come in tutti gli altri supermercati della città, i tre Club Lions di Potenza, Host, Duomo e Potenza Pretoria hanno svolto nella mattinata di sabato la colletta alimentare.

Dalle 8 fino alle 17 i responsabili dei Lions muniti di buste di color arancione hanno raccolto alimenti, come olio, verdura, legumi in scatola, tonno e carne in scatola, conserve di pomodoro e sughi pronti, riso e alimenti per i bambini. Tutto questo per condividere i bisogni e il senso della vita, quella legata al valore della solidarietà.

In buona sostanza con questa iniziativa di pregevole valenza sociale, economica e assistenziale i tre distretti dei Lions di Potenza hanno inteso comprendere le ragioni della povertà in quanto proprio il povero può diventare testimone di speranza forte e affidabile, proprio perché professata in una condizione di vita precaria, tutto questo in quanto la speranza può riposare altrove. Tanto impegno, tante necessità nella speranza dunque di alleviare i disagi degli indigenti di fronte al continuo susseguirsi di sempre nuove

ondate di impoverimento, il rischio concreto diventa quello della rassegnazione e di abituarsi. I Lions con questa iniziativa puntano a parlare, incontrare le persone povere e impoverite ogni giorno e a volte può accadere che è proprio il singolo ad avere sempre di meno e a perdere ciò che un tempo sembrava fosse sicuro. La povertà ha cause strutturali che devono essere rimosse e affrontate e mentre ciò avviene tutti sono chiamati a dare nuovi segnali di speranza e fiducia che testimoniano appunto la carità cristiana. Aiutare i poveri diventa una questione di giustizia, prima che carità.

Con questi elementi di sicuro interesse le rappresentanti e i responsabili dei Lions hanno dato un segno tangibile del proprio impegno verso le persone in difficoltà economica. Il ricavato è stato devoluto alle organizzazioni partner territoriali che aiutano le persone in difficoltà in tutta Italia. L'impegno e il sorriso delle responsabili ha consentito una degna cornice all'evento che segna un punto di partenza fondamentale per alleviare le sofferenze e sostenere la povertà. Son 7645 le associazioni partner territoriali in Italia, mentre sono 1.755.857 le persone aiutate dalla colletta alimentare.

Massimo Maria Molinari, presi-

ha affermato: «I Lions Club in partnership con Banco Alimentare sono impegnati in questa giornata di raccolta di alimenti per aiutare le persone più svantaggiate. Colletta alimentare è un’iniziativa nazionale che è stata bene accolta anche in Basilicata. Infatti tutti i Lions Club del territorio sono impegnati. Il motto dei Lions è “we serve” e noi siamo qui per servire».

Maria Immacolata Cuscino Marchese, componente del Lions Potenza Pretoria ha detto la sua su questa iniziativa: «Vogliamo aiutare la gente che ha bisogno in questa colletta alimentare. Tutto nasce dalla volontà di fare del bene e dare un contributo a chi ne ha bisogno. Ci saranno tante iniziative in futuro, siamo pronti ad aiutare chi ha bisogno». Parole importanti che rappresentano l'emblema della colletta alimentare. Sulla stessa falsa riga il commento di Patrizia Baccari, Lions Club di Potenza Pretoria che ha inteso fare il punto della situazione in merito a questa iniziativa di solidarietà: «Anche il Lions Club di Potenza Pretoria aderisce alla raccolta alimentare. Noi che ci muoviamo sempre sul territorio e a tutela di tutti i cittadini, questa volta siamo impegnati ad aiutare chi non può comprare. E allora stiamo raccogliendo di

tutto e daremo ovviamente al Banco Alimentare e passerà poi di volta in volta a chi ne ha più bisogno. Gli alimenti che stiamo raccogliendo sono generi alimentari a lunga conservazione, quindi pasta, tonno, olio, tutti alimenti in scatola, pelati, poi anche alimenti per bambini, quindi ovviamente omogeneizzati, pastina e quant'altro. Ci saranno altre iniziative in futuro. Il Lions Club Potenza Pretoria ha nuove iniziative da portare sul territorio, a livello di convegni e di attività di ordine pratico. Saremo sempre a disposizione di tutti per qualsiasi iniziativa».

DI FRANCESCO M ENONNA
dente Distretto 108 YA Lions Club
Alcuni momenti dell’iniziativa
(foto Mattiacci)

Vincenzo Bochicchio, «un ragazzo gentile che ci lascia troppo presto»

Un sabato sera qualunque si è trasformato in tragedia sulla Strada provinciale Oraziana che collega la città di Venosa a Rionero in Vulture. L’incidente, avvenuto nella serata di sabato all’altezza di Ripacandida e che ha coinvolto due autovetture, ha avuto un bilancio gravissimo: tre feriti e un morto, Vincenzo Bochicchio, 22 anni, originario di Maschito.

Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio delle forze dell’ordine, il giovane viaggiava insieme a un amico, anche lui di Maschito. All’arrivo dei sanitari del 118, per Vincenzo non c’era più nulla da fare mentre per l’altro ragazzo in macchina con lui è stato necessario il trasferimento all’Ospedale San Carlo di Potenza per via delle condizioni critiche in cui versava.

Fortunatamente il ragazzo ha ripreso conoscenza e sta meglio anche se deve rimanere ancora sotto controllo medico.

dell’ordine, che hanno effettuato i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

La notizia della morte di Vincenzo Bochicchio si è diffusa in poche ore, gettando nello sconforto le comunità di Maschito e Ripacandida, profondamente colpite dalla scomparsa improvvisa di un ragazzo conosciuto, stimato e apprezzato per il suo carattere solare.

IL CORDOGLIO DELLE ISTITUZIONI

Feriti anche i due giovani di Ripacandida che si trovavano sull’altra vettura, trasferiti in ospedale in codice giallo. Sul posto sono intervenuti prontamente il personale del 118 e le pattuglie delle forze

Il sindaco di Maschito, Luigi Rafti, ha espresso con parole di grande commozione il dolore dell’intera comunità:«La nostra comunità è stata colpita da una notizia terribile. In un grave incidente ha perso la vita Vincenzo Bo-

chicchio. Aveva solo 22 anni, una giovane vita spezzata troppo presto. Un ragazzo conosciuto e benvoluto da tutti. Il suo amico Rosario, che viaggiava con lui, è ora in ospedale.Nell’altra auto viaggiavano due ragazzi di Ripacandida, anch’essi rimasti feriti. Due comunità vicine, unite ora dallo stesso dolore.L’Amministrazione comunale si stringe, con profonda commozione, ai familiari, agli amici e alla comunità di Ripacandida. A tutti voi va il nostro pensiero, la nostra preghiera e il nostro più sincero abbraccio».

Messaggio di dolore anche dal Comune di Ripacandida guidato dal sindaco Michele Chiarito, che ha voluto ricordare il giovane con grande affetto:«Un dolore immenso ha scosso la nostra comunità. In un tragico incidente, ha perso la vita un giovane di soli 22 anni, Vincenzo, di Maschito. Un ragazzo perbene, pieno di vita, che giocava con orgoglio nella squadra USD Candida. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare. Rivolgiamo un pensiero alla sua famiglia, alla comunità di Maschito, ai suoi amici e ai compagni di squadra. Un augurio di pronta guarigione all’altro ragazzo che era con lui e ai nostri concittadini Michele e Rocco. Riposa in pace, Vincenzo». IL RICORDO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

modo in cui ha toccato le nostre vite. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia. Riposa in pace, caro Vins. Non ti dimenticheremo mai».

Anche la società USD Candida 1984, di cui Vincenzo faceva parte, ha espresso la propria vicinanza:«Siamo uniti nel dolore per la tragica scomparsa di Vincenzo Bochicchio, nostro calciatore e compagno di squadra. La sua perdita è una ferita profonda che sconvolge tutti noi. Ci stringiamo alla sua famiglia ricordandolo per il ragazzo speciale che era, dentro e fuori dal campo. Riposa in pace, Vincenzo. Resterai sempre parte di noi».

UN DOLORE CHE UNISCE DUE COMUNITÀ Maschito e Ripacandida si ritrovano unite da un dolore comune e difficile da elaborare. La morte di un ragazzo così giovane, così conosciuto e così amato lascia un segno indelebile in chiunque lo abbia incontrato. Le indagini proseguono, mentre familiari, amici, compagni di squadra e interi paesi si raccolgono attorno al ricordo di Vincenzo: un sorriso, una presenza, un’energia che nessuno potrà dimenticare. In

Per il giorno dei funerali è stato proclamato il lutto cittadino. Sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia.

Profondissimo anche il cordoglio del mondo sportivo. L’ASD Maschito ha dedicato un messaggio carico di affetto: «La nostra comunità e la nostra squadra piangono la scomparsa del nostro amato amico Vincenzo Bochicchio. Un giocatore talentuoso, ma soprattutto una persona sensibile, solare e capace di portare gioia ovunque. Il suo spirito vivrà nei ricordi e nel

MELFI Parte ufficialmente da oggi, oltre 500 iscritti in meno di dieci giorni. Previsti corsi di nuoto per tutte le età

Riapre la Piscina Comunale: nuova gestione e ampia offerta di attività

La Piscina Comunale di Melfi "M.Tartaglia" annuncia con entusiasmo la sua riapertura, ora sotto la nuova gestione dell'A.S.D. Nettuno. Il presidente, l'ingegnere Giuseppe Perrotta di Venosa , si prepara a dare lavoro a più di 20 persone, contribuendo così a stimolare l'occupazione locale e a rafforzare il tessuto sociale della comunità. Il nuovo programma della piscina offre una vasta gamma di attività pensate per soddisfare le esigenze di tutti. Tra queste, spiccano i molteplici corsi di acquaticità per neonati, che si svolgeranno il sabato mattina. Questo servizio mira a introdurre i più piccoli al mondo dell'acqua in un ambiente sicuro e accogliente. La scuola nuoto, inoltre, si rivolge a tutte le fasce d'età, dai bambini agli adulti, garantendo un percorso formativo completo e adatto a chiunque desideri imparare a nuotare o migliorare le proprie abilità. Oltre alla scuola nuoto, la piscina offrirà corsi di pallanuoto, nuoto libero, nuoto artistico e nuoto agonistico, sia per ragazzi che per adulti, inclusi i Master. Queste attività non

solo promuovono uno stile di vita attivo, ma favoriscono anche la socializzazione e il lavoro di squadra, elementi fondamentali nello sport.

La riapertura ufficiale per il pubblico è fissata per oggi. La segreteria, attiva dal 6 novembre, ha già registrato oltre 500 iscritti in meno di dieci giorni, dimostrando l'interesse e la partecipazione della comunità. Questo dato evidenzia quanto la piscina fosse attesa e quanto sia importante per i residenti della zona.

L'impianto sportivo ha subito numerosi lavori di efficientamento strutturale ed energetico, tornando così rinnovata e funzionale. L'impianto, ora modernizzato, rappresenta un fiore all'occhiello per il Vulture Melfese e per il nord della Basilicata, che può contare nuovamente sull'unico impianto natatorio della zona.

La riapertura della "Mauro Tartaglia" segna un importante passo avanti per la promozione della salute e del benessere nella comunità. Con una programmazione diversificata e

un ambiente rinnovato, la piscina diventa un punto di riferimento per il tempo libero e la formazione sportiva. L'iniziativa di Giuseppe Perrotta e dell'A.S.D. Nettuno non solo valorizza le risorse locali, ma incoraggia anche una maggiore partecipazione della popolazione a attività sportive e ricreative. La piscina si prepara a diventare un luogo di incontro e crescita per tutti, dai più piccoli agli adulti, contribuendo così a una comunità più sana e coesa.

Il sindaco partecipa alla 42ª Assemblea Anci: «Un

importante momento di ascolto e partecipazione»

Nicoletti: «Cultura, innovazione e dialogo, il futuro di Matera»

MATERA. Un modello di sviluppo fondato su innovazione, cultura e dialogo mediterraneo. È quanto ha portato il Sindaco di Matera Antonio Nicoletti alla 42ª Assemblea Annuale dell’ANCI svoltasi a Bologna. Un appuntamento ormai consolidato come principale luogo di confronto tra amministratori locali, rappresentanti istituzionali e stakeholder dei processi di innovazione e governance territoriale. L’edizione di quest’anno, dedicata al tema “Insieme per il bene comune”, è stata inaugurata dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ribadito il valore dei Comuni come nuclei fondamentali della vita civile e democratica del Paese.

La partecipazione del Sindaco Nicoletti a questa edizione dell’Assemblea è stata caratterizzata da

un forte coinvolgimento e grande condivisione. L’occasione ha consentito di instaurare un dialogo diretto con altri amministratori e con esponenti del mondo istituzionale, approfondendo questioni cruciali per la crescita dei territori e aprendo una discussione sulle prospettive e sulle opportunità relative alla gestione pubblica, ma anche su imprese e certificazioni di qualità territoriali. Il Sindaco Nicoletti ha preso parte a diversi incontri e panel tematici, portando all’attenzione nazionale l’esperienza che Matera sta sviluppando nell’ambito dell’innovazione grazie alla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE), attraverso percorsi avviati sulla tecnologia quantistica, sulle soluzioni basate su blockchain e sullo sviluppo del gemello digitale, strumenti che stanno con-

tribuendo a costruire un modello urbano avanzato e innovativo. «Queste esperienze rappresentano un tassello di una visione in cui cultura, creatività e innovazione sono elementi complementari per lo sviluppo economico e sociale della città», ha evidenziato il Sindaco Nicoletti. Uno sguardo è stato rivolto al futuro, con particolare attenzione al percorso che guarda a Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. Una prospettiva che mira a rafforzare il ruolo della città come cerniera del Mediterraneo e come spazio di confronto internazionale. Durante l’Assemblea sono inoltre state analizzate le sfide quotidiane affrontate dai Comuni, dalla governance locale alla gestione dei servizi, fino alla realizzazione di progetti innovativi per le co-

munità. In tal senso, il Sindaco ha avuto modo di dialogare con sindaci di tutta Italia e con numerosi rappresentanti istituzionali del Governo, condividendo esperienze, difficoltà e opportunità legate al governo dei territori. «L'Assemblea ANCI è stata un importante momento di ascolto e partecipazione — ha concluso il Sindaco Nicoletti —, che conferma l’importanza del lavoro congiunto tra amministratori e istituzioni. Matera continuerà a portare il proprio contributo, forte delle progettualità avviate e della volontà di costruire una visione di sviluppo fondata sull’innovazione, sulla cultura e sul dialogo. Un’esperienza che non solo ricorderò per sempre, ma di cui farò tesoro per le mie attività e il servizio quotidiano ai miei concittadini».

Organizzati dall’Apt Basilicata, i tour anticipano la Borsa Internazionale del Turismo delle Radici, in programma domani e mercoledì

Radici e Tradizioni: al via gli Experience tour per i buyers internazionali a Matera

Hanno preso il via oggi due Experience tour dedicati ai buyers, selezionati da ENIT e provenienti da Argentina, Brasile, Australia, Canada, Stati Uniti e Messico in occasione di "Roots-IN", la Borsa Internazionale del Turismo delle Origini.

Ogni esperienza proposta – dai rituali antropologici alle tradizioni artigianali, dal cibo ai luoghi della memoria – rappresenta un ponte tra passato e presente, capace di risveglia-

re memorie familiari e storie tramandate attraverso le generazioni. Il programma prevede food experiences e laboratori di pasta artigianale a cura de "Le Nonne chef", workshop di artigianato locale (ceramica, lavorazione del legno, cartapesta e tufo) organizzati da CNA ed itinerari distinti tra Montescaglioso, Tricarico e Pisticci, per concludere a Matera con una "Caccia al tesoro nei Sassi", cinque tappe simboliche che compongono la

parola ROOTS per conoscere la città . Ed infine site inspection presso strutture ricettive dell'area Sassi. I due pre-tour fanno parte del programma della Borsa Internazionale del Turismo delle Radici, RootsIn, organizzata dall’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (Apt), per conto della Regione Basilicata e con un ampio partenariato, in programma il 18 ed il 19 novembre prossimi a Matera.

Nicoletti all’Assemblea Anci

Dopo un debutto straordinario, il team italiano conquista il terzo posto alle finali di Key West, segnando un traguardo storico per la motonautica italiana

AL&AL Racing Team: un anno di successi nel Campionato Mondiale di Motonautica

Il 2025 è stato un anno memorabile per l’AL&AL Racing Team, che ha saputo conquistare il cuore degli appassionati di motonautica con prestazioni straordinarie e una determinazione senza pari. Il team italiano, composto dai piloti Alfredo Amato e Roberto Lo Piano, ha partecipato a diverse tappe del Campionato Nazionale USA WRO e P1, culminando con un risultato storico alle finali di Key West. UN DEBUTTO DA RICORDARE

Il viaggio dell’AL&AL Racing Team è iniziato nel weekend del 17 e 18 maggio a Cocoa Beach, in Florida, dove si è svolto il Thunder on Cocoa Beach. In una competizione che ha visto la partecipazione di oltre 50 team internazionali, il duo italiano ha brillato nella categoria Factory Stock, conquistando un eccellente secondo posto in pole position. Nonostante alcuni problemi tecnici durante la gara, il team ha chiuso al quinto posto, dimostrando il proprio potenziale e la capacità di affrontare avversari ben più blasonati.

NUOVE EMOZIONI A NEW ORLEANS

A fine giugno, il team si è trasferito a New Orleans per il primo New Orleans Power Boat Grand Prix, dove ha continuato a farsi notare. La competizione, ric-

ca di eventi collaterali e momenti di intrattenimento, ha visto Amato e Lo Piano affrontare nuove sfide, confermando la loro bravura e determinazione. Anche se le gare non hanno portato i risultati sperati, il team ha accumulato preziosa esperienza.

LA TAPPA DI ST. PETERSBURG

Settembre ha portato il team a St. Petersburg, dove hanno partecipato a due gare emozionanti. Nonostante le difficoltà tecniche, l’AL&AL Racing Team ha dimostrato grande spirito di

squadra, chiudendo la prima gara al settimo posto e la seconda all’ottavo. Alfredo Amato ha commentato: «È stata una giornata positiva, anche se non priva di complicazioni. Guardiamo al futuro con fiducia».

LA GRANDE FINALE

A KEY WEST

Dal 2 al 9 novembre, Key West ha ospitato le finali del Campionato Mondiale di Motonautica, e l’AL&AL Racing Team ha fatto la storia. Con 96 equipaggi provenienti da oltre 25 Paesi, il team italiano ha conquistato un prestigioso

terzo posto nella prima gara, segnando il primo podio italiano nella storia della competizione di Key West. Nonostante le sfide, il team ha chiuso la classifica generale al quarto posto, a pochi punti dal podio finale.

UN FUTURO

PROMETTENTE

Il successo a Key West rappresenta un traguardo importante per l’AL&AL Racing Team e per l’Italia nel panorama mondiale della motonautica. Con il supporto di un team dedicato, Amato e Lo Piano si preparano ad affrontare nuove

sfide nel 2026, con l’obiettivo di continuare a brillare nelle competizioni internazionali. «Essere saliti sul podio a Key West è un risultato straordinario e storico per noi e per l’Italia», ha dichiarato Amato, guardando con determinazione al futuro.

L’AL&AL Racing Team ha dimostrato che, con impegno e passione, è possibile raggiungere traguardi straordinari, portando l’orgoglio italiano oltre oceano, tra adrenalina, onde e motori che fanno vibrare il cuore.

SERIE

Contro il Trapani è 2 a 1: una vittoria scaccia crisi

POTENZA (4-3-3): Cucchietti 6,5, Riggio 6,5, Bachini 6 , Camigliano. 6,5, Rocchetti 6 (al 59’Adjapong 6), Siatounis 6,5, Felippe 6,5, Ghisolfi 6,5 (al 70’De Marco 6,5) ,Petrungaro 6 (al 65’Schimmenti 6) , Anatriello 6,5 (al 65’Selleri 6), D’Auria 6 (al 46’Novella 6).

A disp. Alastra, Guiotto, Mazzeo, Schimmenti, De Marco, Maisto, Novella, Bura,Selleri, Gabriele Bruschi, Adjapong.

All. De Giorgio

FC TRAPANI 1905 (4-3-1-2): Galeotti 5,5; Kirwan 5,5 (al 65’Ciotti5), Negro 5, Salines 5, (all’82’Marcolini s.v), Giron 5,5, Palmieri 5 (al 46’Vazquez 5), Celeghin 5, Carriero 5, Fishnaller 5, Canotto 5 (all’11’Ciuferri 5 - all’82’La Sorsa 5) , Grandolfo 5,.

A disp. : Ujkaj, Salamone, Vazquez, Ciufferi, La Sorsa, Motoc, Podrini, Pirrello, Marcolini, Ciotti.

All.: Aronica

ARBITRO Sig. Riccardo Tropiano (Bari) 4,5

ASSISTENTI: Sigg. Ludovico Esposito (Pescara) e Michele Colavito (Bari) Quarto Ufficiale: Gabriele Totaro (Lecce) FVS: Vincenzo Andreano (Foggia)

MARCATORI: al 21’Anatriello; al 72’De Marco; al 90’Grandolfo

RECUPERO: 4′ pt, 7′ st

NOTE: Spettatori : 2.139 ( di cui 700 paganti) per un incasso di 21.392

Ammoniti: Selleri (Pz) Marcolini (Tp) Espulsioni: al 41’Bachini Angoli 2 – 6 per il Trapani.

POTENZA. Vittoria scaccia-crisi per il Potenza di De Giorgio che in dieci uomini per tutto il secondo tempo è riuscito a sconfiggere un fortissimo Trapani, giunto al “Viviani” per portare a casa la vittoria e dare continuità alle ultime prestazioni. Non è stato così perché i rosso-blù ci hanno messo cuore e grinta per battere una compagine qualitativamente superiore. In campo si parte con tanti cambi per De Giorgio dopo la brutta sconfitta di Cava.

Dopo 13 giornate schiera tra i pali Cucchietti al posto di capitan Alastra che ha questo punto perde pure la fascia di capitano , al posto dell’infortunato Erradi, preferisce Ghisolfi ed in difesa si ritorna con Bachini e Camigliano centrali e con Riggio e Rocchetti laterali. Cambi anche per mister Aronica che schiera l’ex Foggia Salines in difesa al posto di Stramaccioni , Palmiero come trequartista al posto di Di Noia ed in

avanti preferisce Canotto a Vazquez. La gara inizia in un caldo pomeriggio di novembre e con gli isolani partire bene. Già al 4’ un colpo di testa di Grandolfo su cross dell’ex Giron fa volare Cucchietti nella prima parata della gara. La risposta dei locali arriva con un tiro di Siatouns al 10’. La palla termina fuori. I ritmi di gioco sno abbastanza elevati.

All’11’ Aronica è costretto a sostituire Canotto per infortunio. Al suo posto entra Ciuferri. Il Potenza insiste nella tre quarti avversaria. Al 21’ Felippe recupera in area una palla su Palmieri, serve D’Auria che vede Anatriello tutto solo davanti la porta di Galeotti.

L’ex Trapani non sbaglia e sigla la sua prima rete con la maglia rosso-blù. Ma è un buon momento per i rosso-blù. Al 25’ il greco Siatounis fa volare Galeotti in una bella parata. Poi al 40’ si rivede la squadra amaranto con una palla check. Palmero serve a limite dell’area una palla per Carriero. L’attaccante finisce a terra. Aronica chiede l’intevento del Var per il penalty. Il direttore di gara rivede tutto, non concede il calcio di rigore ma l’espulsione come ultimo uomo di Bachini.

A scadere di tempo il Potenza resta in 10 uomini. Si va negli spogliatoi. La ripresa si apre con i cambi di Palmiero per Vazquez tra gli amaranto e di D’Auria per Novella nella fila del Potenza. Ed i primi minuti di gioco sono tutti di marca amaranto. In 10 uomini il Potenza soffre la pressione del Trapani. Al 59’ crampi per Rocchetti,

al suo posto entra Adjapong. Sei minuti dopo ancora cambi per De Giorgio. Fuori Anatriello e Petrungaro per Selleri e Schimmenti. Aronica richiama Kirwan per Ciotti. Il Trapani insiste alla ricerca della rete del pareggio. Intanto al 70’ crampi per Ghisolfi. De Giorgio si gioca l’ultimo cambio con De Marco. Sarà proprio l’ex Pescara dopo solo un minuto di gioco a siglare la rete del raddoppio. Siatounis intercetta una palla sulla destra serve Selleri che vede il centrocampista tutto solo al cospetto di Galeotti che lo dribla e mette la palla in rete. All’82’ Aronica si gioca gli ultimi cambi. Fuori il neo entrato Ciuferri e Salines per Marcolini e La Sorsa. L’area rosso-blù è un assedio da parte degli isolani. All’85’ il risultato resta in vantaggio per i rosso-blù. Al 90’il Trapani accorcia le distanze con Grandolfo che raccoglie la respinta sulla traversa di Cucchietti su colpo di testa di Negro. Intanto il direttore di gara concede 7’di extra time.

La partita si incattivisce, Marcolini al 92’ commette un brutto fallo su Schimmenti. Per il direttore di gara è solo fallo di ammonizione. Non per la panchina rosso-blù che si gioca al card. Al monitor Tropiano da Bari conferma la decisione iniziale. Al 97’ la gara si chiude con la vittoria soffertissima per i ragazzi di De Giorgio e per tutta la società che con questa vittoria ritorna nella zona play off. Domenica a Salerno si giocherà un’altra gara difficilissima. R

Alcuni momenti della partita (foto Mattiacci)
Momenti della partita ( foto Mattiacci)

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