

LA PERLA DEL TIRRENO SEMBRA CONCENTRATA SULL’AMMIRARSI PIÙ CHE SUL PROGRAMMARE. SERVONO INVESTIMENTI REALI
LA PERLA DEL TIRRENO SEMBRA CONCENTRATA SULL’AMMIRARSI PIÙ CHE SUL PROGRAMMARE. SERVONO INVESTIMENTI REALI
La polemica del Comune contro la Regione non preclude la necessità di migliorare la qualità dell’offerta
Il Presidente Provinciale materano di Azione rinuncia all’incarico. Pesa il clamore mediatico sugli incarichi di Pittella
I DATI EXCELSIOR
A luglio previste 5mila assunzioni in regione
Per il mese di luglio 2025, le imprese della Basilicata prevedono di attivare circa 5.090 contratti di lavoro, con circa il 20% delle imprese totali nella regione che prevede di effettuare nuove assunzioni. Le opportunità di lavoro si concentreranno per il 54% nel settore dei servizi, in particolare alloggio e ristorazione (970 entrate) e servizi alle persone (680 entrate). La maggior (...)
LA
Con una vera e propria passione per il grottesco, perfino con indosso l’abito istituzionale da presidente del consiglio regionale, Marcello Pittella non finisce mai di stupire i poveri lucani che la politica di questi patrioti non ha limite al peggio e così manco avesse 30 anni invece che 63 suonati gli spunta la voglia matta di fare il tirocinante con uno stage presso la radiologia del San Carlo di Potenza. Ora lasciamo stare le critiche di scarsa efficienza che pure ha mosso all’AOR, salvo poi constatare che per l’autorizzazione sia bastato solo l’impiego di qualche giorno lavorativo come lasciamo stare l’arzillo affollamento da terza età con cui ha riempito il suo staff presidenziale, nemmeno ci fossero in giro declaratorie anche geriatriche, ma qui stiamo parlando d’altro e cioè d’uno strumento normativo che ha la sua ragione d’essere nell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, peraltro correttamente richiamato nella stessa determina autorizzativa e però, guarda caso, eticamente disatteso proprio dalle tante vite professionaliche sta spasmodicamente accumulando il giovane Pittella, secondo la lezione insuperata e modaiola di Karl Lagerfeld che la giovinezza si può prendere anche a noleggio!
Ecco le prove del finto impegno di Lacorazza e Cifarelli: denunciano qualsiasi cosa tranne l’operato di Pittella
Gigliucci: «In carica fino a fine
CRISI IDRICA
Confagricoltura: «Coltivazione bloccate mentre le istituzioni restano immobili, gli agricoltori lucani al limite della sopravvivenza»
■ Servizio a pag 2
L’INTERVISTA
A Potenza, il macellaio Santangelo continua la tradizione di famiglia: «Qui c’è passione e amore per il nostro lavoro»
■ Menonna a pag 14
PREMIO LA PERLA
A Maratea si celebrano le radici lucane e l’impegno culturale, Chiorazzo (Bcc): «Un premio che valorizza le eccellenze»
■ Menonna a pag 17
RAPPORTO CARITAS
Nella Diocesi di Matera-Irsina aiuta 880 famiglie: il 45% è di nazionalità straniera, il 54% italiana
■ Servizio a pag 22
Primo bilancio per la società pubblica nata dalle ceneri dell’Eipli: conti in ordine, investimenti e nuova gover nance in soli otto mesi
POTENZA. Otto mesi per voltare pagina dopo oltre sessant’anni di paralisi È
i l s e g n a l e c h e a r r i v a d a
Acque del Sud SpA, la società pubblica partecipata dal Ministero dell’Econom i a e d e l l e F i n a n z e c h e gestisce l’approvvigionam e n t o i d r i c o p r i m a r i o i n gran parte del Mezzogiorn o D u r a n t e l ’ A s s e m b l e a dei Soci del 14 luglio 2025 è stato approvato il primo bilancio consuntivo al 31 dicembre 2024: un risultat o p o s i t i v o c h e c e r t i f i c a l ’ e ff i c a c i a d e l l a s v o l t a messa in atto dopo la lunga stagione commissariale dell’Eipli, l’ente precedentemente incaricato dell a g e s t i o n e d e l l e i n f r astrutture idriche, erede di u n d i s s e s t o d a c i r c a 1 8 0 milioni di euro
I l b i l a n c i o 2 0 2 4 , r e d a t t o dopo soli otto mesi di attività operativa (la società è diventata operativa il primo aprile dello scorso anno), segna ricavi pari a circa 9,5 milioni di euro e un Ebitda di oltre 2,4 milioni, pari al 26 per cento I conti sono stati certificati dall a s o c i e t à d i r e v i s i o n e Ernst & Young e dal Collegio dei Sindaci nominato dallo stesso Mef, a garanzia della trasparenza e correttezza dell’operato
Il risultato rappresenta una s v o l t a s t o r i c a p e r l a g estione delle risorse idriche nel Sud Italia, non solo dal p u n t o d i v i s t a c o n t a b i l e Acque del Sud ha avviato i n t e m p i s t r e t t i s s i m i u n a p r o f o n d a r i s t r u t t u r a z i o n e dei costi, la rifunzionalizz a z i o n e d i i m p o r t a n t i i nfrastrutture – come la Diga della Camastra – e l’assunzione e stabilizzazione di circa settanta nuove ris o r s e u m a n e A l c e n t r o dell’azione della nuova società c’è anche l’efficientamento dei processi interni e un’attenzione scrupo-
losa alla compliance con le normative sulla trasparenza e sull’anticorruzione
In pochi mesi, la società ha inoltre approvato un ambiz i o s o P i a n o i n d u s t r i a l e , è entrata a far parte dell’as-
s o c i a z i o n e U t i l i t a l i a , a c -
c a n t o a i p r i n c i p a l i o p e r at o r i n a z i o n a l i c o m e I r e n , A 2 A , A c e a e d H e r a , e d è
d i v e n t a t a p a r t n e r d i i mp o r t a n t i s o g g e t t i e u r o p e i
c o m e Wa t e r E u r o p e e d i centri di ricerca come The
E u r o p e a n H o u s e – A mbrosetti
L a n a s c i t a d i A c q u e d e l Sud segna dunque una ri-
f o r m a r a d i c a l e c h e r e s t it u i s c e c e n t r a l i t à e d i g n i t à a u n s e t t o r e d a d e c e n n i marginalizzato, nonostante la sua importanza strategica L’Eipli, commissar i a t o s i n d a l 1 9 7 9 , h a l asciato in eredità una situazione critica, mentre le infrastrutture di cui dispone sono oggi più che mai dec i s i v e p e r a ff r o n t a r e l a scarsità idrica che colpisce in modo crescente l’intero Paese
L’approvazione del bilan-
c i o r a p p r e s e n t a u n p r i m o passo, ma anche la dimostrazione che un’ammini-
strazione corretta avrebbe potuto evitare il falliment o d e l l ’ E i p l i A l t e m p o stesso, sottolinea la necess i t à d i a b b a n d o n a r e l o g iche campanilistiche e app r o c c i e m e rg e n z i
S
una visione strategica e di lungo periodo per garantir e l ’ a
e n t o idrico e la resilienza del sistema
La società è ora impegnat a n e l l
nalizzazione degli invasi e nella pianificazione di soluzioni innovative per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici La determinazione finora mostrata sarà, secondo il vert i c e a z i e n d a l e , l a c h i a v e per raggiungere gli obiettivi futuri
Giuseppe Decollanz, ha rivolto un sentito ringraziam
glio di amministrazione al collegio sindacale, fino ai d i p
l i n e a n d o il loro ruolo determinante nel «riscrivere la storia del Mezzogiorno d’Italia»
Confagricoltura Basilicata: «Coltivazioni bloccate e zootecnia ferma, mentre le istituzioni restano immobili»
comparto» Le critiche si estendon
POTENZA. «La Basilicata è in ginocchio» Non è un’esagerazione, ma la fotografia di una crisi idrica che da mesi sta devastando il tess u t o a g r i c o l o e z o o t e c n i c o r e g i on a l e A d e n u n c i a r l o c o n f o r z a è Confagricoltura, che da tempo lancia appelli rimasti finora inascolt a t i L e i s t i t u z i o n i , a c c u s a n o g l i operatori del settore, continuano a ignorare una situazione sempre più drammatica Il grido d’allarme deg l i a g r i c o l t o r i s i s c o n t r a c o n u n «assordante silenzio» da parte della politica regionale e nazionale A rendere la situazione ancora più insostenibile è il paradosso di una risorsa fondamentale come l’acqua che, pur disponibile, viene razion a t a f i n o a d i v e n t a r e m o t i v o d i conflitto tra territori È il caso dell e f o r n i t u r e i d r i c h e v e r s o l a p r ovincia di Taranto, mentre in Basilicata le prenotazioni per le colture autunno-vernine risultano blocc a t e L a g i u s t i f i c a z i o n e u ff i c i a l e parla di «risparmio della risorsa», ma Confagricoltura contesta duram e n t e l a s c e l t a : « S i r i s p a r m i a a scapito degli imprenditori agricoli, negando loro una risorsa che pot e v a a
-
ma, accusato di approssimazione e mancanza di visione Alla base del problema, oltre alla siccità, ci sarebbe una rete infrastrutturale gravemente inefficiente Nessun dato ufficiale conferma con precisione l’entità delle perdite idriche, ma si p a r l a d i c i f r e a l l a r m a n t i L a q u estione è stata anche oggetto di una r i s o l u z i o n e a p p r o v a t a d a l C o n s iglio regionale il 13 maggio scorso, che ha evidenziato la vetustà degli i m p i a n t i e l ’ a s s e n z a d i m a n u t e nzione programmata Secondo Conf a g r i c o l t u r a , n e g l i a n n i p a s s a t i –pur con minori disponibilità di acqua – i danni furono contenuti graz i e a u n a g e s t i o n e p i ù r a z i o n a l e
O g g i , i n v e c e , l e s c e l t e v e n g o n o
b o l l a t e c o m e « t e c n i c o - g e s t i o n a l i i m p r o v v i s a t e a s e n t i m e n t o » , c o n
effetti devastanti La disperazione tra gli operatori cresce In molti casi, la zootecnia è stata bloccata dalle disposizioni restrittive del Con-
s o r z i o d i B o n i f i c a I n t a n t o , n e l l e
campagne, nascono comitati spontanei e si moltiplicano le riunioni degli amministratori locali Ma le r i s p o s t e c o n t i n u a n o a m a n c a r e
« S e r v e u n m e t o d o » , è l ’ u n i c a i nd i c a z i o n e r i c e v u t a , s e c o n d o g l i a g r i c o l t o r i , d a c h i d o v r e b b e g overnare questa fase complessa Ma p e r C o n f a g r i c o l t u r a « n o n è p i ù tempo di suggerimenti vaghi»: «È tempo di assumersi le responsabil
c
i
s o d e c i s o , f i n o a l commissariamento della gestione a t t u a l e E r i
c i a u n a p p e l l
d iretto al presidente della Regione, Vito Bardi, affinché intervenga con decisione per fronteggiare l’emergenza «Forse è davvero giunto il momento che qualcuno si assuma finalmente la responsabilità di ques t a c a t a s t r o f e C o s a s e r v e a n c o r a perché la crisi idrica in Basilicata sia trattata con la serietà che merita?», si legge nella nota La risposta, adesso, spetta alla politica
er il mese di luglio
2 0 2 5 , l e i m p r e s e
ticolare alloggio e risto-
r a z i o n e ( 9 7 0 e n t r a t e ) e
a luglio: le entrate previ-
s t e s a r a n n
m i g r a t o , i l 2 5 % i n t e r e s -
serà giovani con meno di
I dati Excelsior : si prevede che solo il 13% delle entrate previste sarà stabile mentre per l’87% a ter mine P
d e l l a B a s i l i c a t a prevedono di attivare cir-
c a 5 0 9 0 c o n t r a t t i d i l a -
v o r o , c o n c i r c a i l 2 0 %
delle imprese totali nella
r e g i o n e c h e p r e v e d e d i
e f f e t t u a r e n u o v e a s s u n -
zioni (nell'area del Sud e
I s o l e s a r a n n o 1 9 3 6 0 0 e complessivamente in Ita-
lia circa 575 000)
Le opportunità di lavoro
i n B a s i l i c a t a s i c o n c e n -
t r e r a n n o p e r i l 5 4 % n e l settore dei servizi, in par-
servizi alle persone (680
entrate).
L a m a g g i o r p a r t e d e l l e
a s s u n z i o n i , i l 7 8 % , a vverrà in imprese con me-
n o d i 5 0 d i p e n d e n t i L o
r i v e l a i l S i s t e m a I n f o r -
m a t i v o E x c e l s i o r c o n i
d a t i m e n s i l i s u l l e p r e v isioni occupazionali per la
regione Basilicata
G l i a s p e t t i c r i t i c i d e l l a
p r e c a r i e t à e d e l d i s a l l i -
neamento tra domanda e
offerta, emergono anche
s a r a n n o s t
b i l e ( t e m p o indeterminato o apprendistato)
In 46 casi su 100, inoltre,
le imprese prevedono di i n c o n t r a r e d i f f i c o l t à n e l reperire i profili deside-
rati
Rispetto al target, il 17%
delle assunzioni sarà de-
s t i n a t o a p e r s o n a l e i m -
(47%) o diploma di scuo-
l a
30 anni
S o l o l ' 8 % d e l l e e n t r a t e
sarà destinato a dirigen-
t i , s p e c i a l i s t i e t e c n i c i ,
u n a q u o t a i n f e r i o r e a l l a
m e d i a n a z i o n a l e ( c h e è
del 14%)
In base al titolo di studio,
s o l o i l 6 % d e l l e e n t r a t e
previste sarà destinato a
personale laureato
La maggior parte delle ri-
c h i e s t e s i c o n c e n t r a s u
profili con qualifica o di-
p l o m a p r o f e s s i o n a l e
d u
Il Par tito democratico e il presidente del Consiglio regionale Pittella: l’invenzione di un galateo contrastante con la mission politica
e f i n t a o p p o s i z i o n e : l e p r o v e
una parte dell’opposizione
in Regione che non aven-
do molto da fare, appunto,
si applica a fare l’opposi-
z i o n e a l l a s t a m p a , n o n
produce atti riconoscibili o che si ricordino
N o n a t u t t a l a s t a m p a , c i
mancherebbe
Una parte della “stampa”
l o c a l e h a s t a b i l i t o d a d e -
c e n n i c o n d i s c e n d e n z e e
strategie
Ci sono prove documenta-
te come abbiamo più vol-
te riferito A differenza di
improbabili retroscenisti
IL POTERE
CHE NON
SI LOGORA
M a r i t o r n i a m o a l l ’ i m p e -
gno dell’opposizione
I l d e c a d i m e n t o n e l l a g estione del potere nella Re-
g i o n e p o t r e b b e a v e r r a ggiunto un livello di spudoratezza mai visto nella sto-
r i a c i n q u a n t e n n a l e d e l l a
massima Istituzione
Un’ imprudenza a tratti temeraria! E diciamo la verità il normografo dellenomine e di tutto ciò che può
essere gestibile è in mano
a d u n e s p e r t o : M a r c e l l o
Pittella
IL PD, CIFARELLI
E PITTELLA
Ebbene quante volte il Pd lo “pizzica”? Quasi mai Abbiamo fatto una ricerca
e veramente i casi di cen-
sura sono pochissimi
L’UNICO
GUERRIERO,
ANGELO SUMMA
A n g e l o S u m m a a v o l t e prova a lanciare strali sul
“pittellismo” lucano
L ’ e x s e g r e t a r i o r e g i o n a l e della Cgil, attuale segretario generale dello Spi Cgil
Basilicata, non usa mezzi termini
È l ’ u n i c o D ’ a l t r o n d e i l
s u o “ c o r a g g i o ” f u c o n s i -
derato imbarazzante dallo stesso gruppo dirigente del Pd che non perse tempo ad immolarlo alle elezioni re-
gionali
Tolto Summa non si vede
a l t r o m a v e d i a m o p e r -
ché. ANCORA
SU CIFARELLI
TRA UROLOGIA
E RADIOLOGIA
Roberto Cifarelli è stato da
sempre alleato di Marcel-
l o A n c h e q u a n d o n o n sembravamo sodali di fat-
to lo erano A tratti con atteggiamenti
d i s u d d i t a n z a c h e f a n n o pensare a forme di subal-
ternità sociale e culturale prima che politica.
Che può fare Roberto con-
tro Marcello Eppure gli ar-
g o m e n t i s a r e b b e r o f r a g o -
rosi!
I nuovi benefit della Pre-
s i d e n z a d e l C o n s i g l i o ,
macchine e staff, le nomin e f a t t e d i s c e l t e p i c c o l e
piccole
Gli interessi urologici, nel
t e r r i t o r i o d e l l ’ A s p , q u e l l i
radiologi al San Carlo Sarebbe da mettere in campo
una micidiale azione
Con il doppio obiettivo di
censurare prassi e pratiche
e di mettere in crisi quella p a r t e d e l l a m a g g i o r a n z a che ha fatto vincere questo
centro-destra È così difficile? Il lato debole della politica lucana è l a p a r t e “ i m p u r a ” d e l l e coalizi
ciamo così, attaccare questo decadente metodo del “Gladiatore 2” di Lauria?
IL FRASTUONO
DI PAROLE
DI LACORAZZA Non ne parliamo dell’altro
c o n s i g l i e r e d e l P d : P i e r o
Lacorazza Quello che ha gli strumenti
i n v e s t i g a t i v i p e r l e g g e r e
“dietro le parole” del no-
s t r o g i o r n a l e ! Q u e l l o c h e
h a f a t t o c i n q u e a n n i s a b -
b a t i c i e p o i c o n l e p r e f erenze (tante eh!) è ritorna-
to protagonista
Ovviamente senza infieri-
re come è noto per chi co-
nosce dati storici elettorali della Basilicata sono tut-
te medaglie posticce Ma ritorniamo all’opposizione Piero Appennino fa cento post al mese su tutto:
d a M a t e r a a M a r a t e a , d a
R o t o n d a a V i g g i a n e l l o a Pignola ma il Presiden-
t e d e l C o n s i g l i o n o n è d i
suo interesse!
Quale strategia sottinten-
de il principe dei rinnova-
tori nel non attaccare Pittella? Lo considera il futu-
r o a l l e a t o i n c h i s s à q u a l -
che alchimia di alleanze?
D ’ a l t r o n d e n o n è n u o v o dalle parti del Pd, o di una
p a r t e d e l P d , c o n s i d e r a r e
s u p e r a t i a l c u n i e s e m p r e -
verdi altri
Di fatto la grande battaglia che meriterebbe questa vic e n d a p o l i t i c a l u c a n a è f u o r i d a g l i i n t e r e s s i d e l -
l’opposizione Ci sono segni più chiari diciamo la verità nei 5S ed a tratti, sempre delicati, ogni tanto anche Basilicata Casa Comune È evidente che il maggiore partito dell’ opposizione resta ambiguo e silenzioso sulla questione I n s o m m a S u m m a g r i d a e Roberto e P iero s i girano di spalle Marcello domina la scena in attesa che il Pd produca un’altro film! Il Gladiatore 3? Come per la cinemat o g r a f i a c i r i s u l t a c h e g i à il Gladiatore 2 non ha ness u n a p o s s i b i l i t à d i e s s e r e paragonato al capolavoro di Russell Crowe, figuriamoci una terza edizione!
Il Presidente Provinciale materano di Azione ha rinunciato all’incarico. Pesa il recente clamore mediatico sugli incarichi di Pittella
L’incapacitàdel“gladiatore”diLauriadifaresquadraeilsuoindividualismoesasperatoallabasedellacrisidelpartito DI M ASSIMO D ELLAPENNA
Il segretario provinciale di Azione di Matera, Vincenzo Damiano
Ligorio ha rassegnato ieri le sue dimissioni dalla carica.
Lo ha fatto con una nota formale indirizzata alla segreteria regionale, al segretario regionale e ai consiglieri regionali.
Nella nota si leggono le solite frasi che si possono sempre trovare in situazioni analoghe.
Si fa riferimento agli ottimi risultati conseguiti, alla volontà di proseguire l’azione politica ma senza avere più ruolo attivi nella gestione del Partito e della necessità di avviare una fase nuova con un nuovo slancio.
Onestamente è una fraseologia piuttosto abusata nelle comunicazioni di Partito alla quale siamo abituati da sempre e che si usa ad ogni occasione anche per nascondere gli effettivi motivi della scelta che, magari, sono conosciuti soltanto ai diretti interessati.
PITTELLA STAGISTA
Noi, dal canto nostro, non possiamo ovviamente fermarci alla forma della lettera né al suo esplicito contenuto.
Cincinnato in politica è più unico che raro, del resto se lo si ricorda a distanza di qualche migliaio di anni nel suo gesto di ritirarsi a vita privata all’apice della carriera politica è proprio per l’unicità del suo gesto. Di solito non esiste stan-
«Sono
trascorsi pochi mesi da quando il presidente del consiglio, Marcello Pittella, appellava, con inopportuna ironia, la capogruppo del M5s come “tirocinante”: ironia della sorte ha voluto, invece, che a usufruire di uno stage non retribuito presso il reparto di radiologia del San Carlo di Potenza fosse proprio lo stesso Pittella».
A dirlo le consigliere regionali del Movimento cinquestelle Alessia Araneo e Viviana Verri. «La misura è davvero colma - hanno aggiunto. Esercita il proprio potere politico contribuendo a nominare persone a lui prossime, per ruoli apicali in strutture sub regionali pubbliche e per ruoli di garanzia, si fa assumere bellamente dall’Asp come urologo e poi dall’Aor come tirocinante.Il presidente del Consiglio, con sostegni più o meno trasversali, sta abusando del proprio ruolo, offendendo la pazienza della comunità lucana. Quello che, tuttavia, più rileva è che si sta ostentando un utilizzo privato del ruolo pubblico e delle relazioni che questo consente di intessere. La Basilicata non è un feudo né una signoria e, se il centrodestra consente al presidente del consiglio di farsi così beffa dei lucani, noi no.
chezza o impegni personali che non si possano conciliare con l’impegno attivo.
La politica è, per chi la pratica, come una droga a rilascio prolungato, provoca dipendenza ed assuefazione e non consente una facile e volontaria uscita da essa, soprattutto, quando si esercita il potere.
Azione è un partito di governo in Regione Basilicata, occupa la Presidenza del Consiglio Regionale e la guida di vari Enti di sottogoverno.
Insomma, è un partito astrattamente in grado di rispondere alle esigenze della sua classe dirigente e della sua base militanti. Sotto questo punto di vista appare alquanto singolare e poco credibile la decisione di Ligorio di rassegnare le dimissioni per una presunta stanchezza.
Il potere, si sa, logora chi non ce l’ha ma logora anche chi ce l’avrebbe ma lo vede utilizzato soltanto per un ritorno personale.
Il clamore del ruolo di stagista ottenuto da Pittella al San Carlo, unito a quello di medico conquistato all’Azienda Sanitaria di Potenza avrà lasciato un po’ di amaro in bocca ai militanti e ai dirigenti di Azione.
Chi conosce la politica, a livello generale, sa bene cosa significhi vedere che l’unico che in qualche modo ottiene benefici per sé sia il leader senza nessun ritorno per tutti.
Senza voler entrare nel merito delle decisioni professionali di Marcello Pittella e dei criteri selettivi di San Carlo e Azienda Sanitaria, siamo certi che tutto ciò non possa non aver avuto strascichi nel Partito e nei tanti che oggi si vedono accomunati in una
scelta anche eccessiva di occupazione degli spazi.
LA SCONFITTA
DI MATERA
Se, invece, vogliamo dare un significato politico più profondo alle dimissioni di Ligorio non possiamo che ripartire logicamente dalla sconfitta delle elezioni comunali di Matera. Nella Città dei Sassi, come è noto, Azione non ha scelto di candidarsi a supporto di Nicoletti nella coalizione di centrodestra ma ha optato, in netta antitesi con le strategie adottate in Regione, di mettersi insieme a Cifarelli nella strana coalizione nata con le primarie e morte con il voto popolare. Una decisione strategica che a molti è apparsa figlia della volontà del Presidente del Consiglio Regionale di dimostrare alla maggioranza la sua indispensabilità per la vittoria e di aprire un ulteriore braccio di ferro con il Presidente della Regione. Una decisione che, presa da Pittella per un suo tornaconto politico e strategico, si è rivelata perdente relegando, così, Azione di Matera ad un ruolo di opposizione e costringendola oggi a dover scegliere sull’opportunità di supportare Nicoletti per entrare in maggioranza. Come si sa la vittoria ha tanti padri ma la sconfitta è orfana. Ad una strategia perdente segue la presa di distanza non solo di quanti l’hanno osteggiata ma anche di chi l’ha voluta o, comunque, non ha fatto niente per bloccarla. Noi non conosciamo nel dettaglio le discussioni interne ad Azione di Matera ma certamente possiamo immaginare che le scelte fatte e quelle da fare non siano né indolore né neu-
trali.
L’INCAPACITÀ DI FARE SQUADRA
Pittella è un gigante ma ha il limite del battitore libero. La forza del gladiatore di Lauria è quella di ottenere un numero rilevante ed indispensabile di preferenze personale legate ad un consenso vincolato alla persona e, quindi, sciolto da qualsiasi obbligo e legame di Partito.
Una forza che, però, si trasforma in una debolezza quando c’è da gestire la squadra e fare gruppo. Il sentirsi svincolato da obblighi, produce la sindrome dell’invincibilità da cui scaturisce l’idea di poter fare tutto da solo.
Tutto ciò si rivela distruttivo quando è necessario tenere insieme un gruppo. Pittella, sia da leader del Pd, sia da Presidente della Regione ha più volta dimostrato questo limite. Oggi gli sta scoppiando tra le mani e rischia di essere lo tzunami che travolge la narrazione ed il consenso del Presidente del Consiglio Regionale alle prese, per la prima volta, con un ruolo di governo che non gli consente mobilità e potere assoluto. Le dimissioni di Ligorio potrebbero essere il campanello d’allarme. Non sappiamo se a coglierlo sarà l’ex Presidente di Regione, il Presidente del Consiglio Regionale, lo stagista o l’urologo. Quello che sappiamo è che, in qualsiasi figura immagini di farlo, Marcello Pittella ha la necessità di non sottovalutare il problema. Essere quello potenzialmente più votato in una lista che non elegge consiglieri non sarebbe un grande successo per lui.
La replica del direttore amministrativo alle preoccupazione esternate dalla Uil Fpl sulla governance dell’Asp
POTENZA. «La Regione inter-
venga per evitare il vuoto di go-
vernance all’interno dell’Asp Ba-
silicata» È questo l’appello lanciato dalla Uil Fpl regionale, Se-
c o n d o i l s i n d a c a t o , c o n l ’ u s c i t a
annunciata del direttore ammini-
strativo Pierluigi Gigliucci, atte-
so alla guida della Ast 5 di Ascoli Piceno, l’Asp rischia di trovar-
si senza figure apicali in un momento già segnato da criticità or-
ganizzative e gestionali Il sindacato accusa la Regione di i n a z i o n e e c h i e d e u n i n t e r v e n t o
tempestivo della giunta per assi-
curare una guida stabile, neces-
saria a fronteggiare le emergen-
z e e g a r a n t i r e i s e r v i z i T r a l e questioni irrisolte viene citato an-
che il mancato pagamento della produttività per l’anno 2023, che
r i g u a r d a c e n t i n a i a d i l a v o r a t o r i
a n c o r a i n a t t e s a d e l r i c o n o s c i -
c h i e d e i n o l t
ssunz
Giuseppe Verrastro e Raffaele Pi-
sani della Uil Fpl – una Direzio-
ne Strategica pienamente opera-
tiva LA REPLICA
DI GIGLIUCCI
Non si è fatta attendere la replica dell’Azienda A intervenire è sta-
t o p r o p r i o i l d i r e t t o i n t e r e s s a t o ,
Pierluigi Gigliucci, attuale diret-
t o r e a m m i n i s t r a t i v o e f a c e n t e
funzione da mesi anche da diret-
tore generale
« L a m i a n o m i n a a l l a A s t 5 d i
Ascoli Piceno – ha spiegato – non
i n t e r f e r i r à c o n l e a t t i v i t à d e l -
l’Asp, poiché resterò in carica fi-
no alla fine di agosto per garan-
tire piena continuità» Gigliucci
ha inoltre assicurato il massimo
impegno nella gestione quotidia-
na e nella risoluzione delle prin-
cipali criticità, compresa la que-
stione delle performance di pro-
duttività del 2023 «Mi adopere-
rò perché il percorso si concluda
n e l p i ù b r e v e t e m p o p o s s i b i l e » ,
ha detto
S u l f u t u r o d e l l a g u i d a d e l -
l ’ A z i e n d a , G i g l i u c c i h a i n f i n e
espresso fiducia negli organi re-
g i o n a l i : « S o n o c e r t o c h e l a R e -
gione saprà individuare in tempi
rapidi la direzione aziendale più
a d a t t a a l l e n e c e s s i t à d e l l ’ A s p »
Intanto, la sua presenza fino alla
fine dell’estate dovrebbe garan-
t i r e u n a t r a n s i z i o n e s e n z a s c o s -
soni, almeno sul piano formale,
mentre restano sul tavolo i nodi
a n c o r a i r r i s o l t i e v i d e n z i a t i d a l
sindacato
Via libera al progetto da 400.000 euro per il nuovo servizio diagnostico, intervento finanziato con fondi statali e regionali
R a d i o l o g i a r i n n o v a t a a L a u r i a : a r r i v a l a r i
P O T E N Z A . L a G i u n t a
regionale della Basilicata
h a a p p r o v a t o i l p r o g e t t o
esecutivo per la ristruttu-
razione del reparto di Ra-
d i o l o g i a d e l P r e s i d i o ospedaliero distrettuale di
L a u r i a L ’ i n t e r v e n t o , d e l
v a l o r e c o m p l e s s i v o d i
400 000 euro, è finalizza-
to all’installazione di una
nuova apparecchiatura di
r i s o n a n z a m a g n e t i c a d a
0 4 Tesla ed è finanziato con risorse statali e regio-
nali nell’ambito degli in-
terventi previsti dall’articolo 20 della Legge 67 del 1988
Il progetto è stato presen-
t a t o d a l l ’ A z i e n d a s a n i t aria locale di Potenza e pre-
v e d e u n a s e r i e d i l a v o r i edili e di adeguamento ne-
cessari alla piena operati-
v i t à d e l n u o v o s e r v i z i o
Tra questi, la realizzazion e d e l l a g a b b i a d i F a r a -
day, indispensabile per il
c o r r e t t o f u n z i o n a m e n t o d e l l a r i s o n a n z a m a g n e t i -
c a , e i l r i f a c i m e n t o d e g l i impianti di radioprotezio-
n e n e l l a s a l a d i m a m m ografia
« P o r t i a m o a L a u r i a u n a
t e c n o l o g i a d i a g n o s t i c a
a v a n z a t a e f o n d a m e n t a l e
come la risonanza magne-
t i c a , c h e r a p p r e s e n t a u n salto di qualità nell’offer-
t a s a n i t a r i a p e r l ’ i n t e r o
c o m p r e n s o r i o » , h a d i -
c h i a r a t o l ’ a s s e s s o r e r e -
g io n a le a lla S a lu te, P o l i-
t i c h e p e r l a P e r s o n a e
P n r r , C o s i m o L a t r o n i c o
« Q u e s t o i n t e r v e n t o c o nferma l’impegno della Re-
gione Basilicata a favore
della sanità di prossimità, g a r a n t e n d o s e r v i z i e f f icienti e moderni anche nei
p r e s i d i t e r r i t o r i a l i I n v estire nella diagnostica si-
g n i f i c a r i d u r r e l e l i s t e
d ’ a t t e s a , m i g l i o r a r e l ’ a c -
cesso alle cure e valoriz-
zare le strutture locali» L ’ a p p r o v a z i o n e r i e n t r a nel pacchetto di cinque in-
t e r v e n t i f i n a n z i a t i p e r
l’Azienda sanitaria di Po-
tenza attraverso la delibera di Giunta regionale num e r o 5 6 6 d e l 2 6 s e t t e mb r e 2 0 2 4 , i n l i n e a c o n l e s c a d e n
U M M A ( S P I C G I
C o n s u l t a a
POTENZA La Corte costituzionale, con la sentenza numero 94 del 2025, ha stabilito che anche
g l i i n v a l i d i t i t o l a r i d i a s s e g n i o r d i n a r i c a l c o l a t i interamente con il sistema contributivo hanno di-
r i t t o a l l ’ i n t e g r a z i o n e a l m i n i m o . U n a d e c i s i o n e
d e f i n i t a « u n a f o n d a m e n t a l e a f f e r m a z i o n e d e l
principio costituzionale di adeguatezza del ruo-
l o d i s t r i b u t i v o della previdenza
p u b b l i c a » d a l
segretario gene-
r a l e d e l l o S p i
C g i l B a s i l i c a t a ,
Angelo Summa
«Una vittoria di giustizia sociale – ha commentato – che restitui-
sce dignità a lavoratrici e lavoratori discontinui, p r e c a r i o i n v a l i d i » . L a C o r t e h a i n f a t t i r i c o n o -
sciuto che escludere tali soggetti dall’integrazione costituisce una violazione dell’articolo 3 della Costituzione, determinando una disparità rispetto
a chi percepisce la stessa prestazione con il metodo retributivo. La sentenza arriva al termine di una lunga battaglia legale condotta anche dal p a t r o n a t o I n c a , c h e h a s e m p r e s o s t e n u t o l a s opravvivenza del diritto all’integrazione anche nel
bilità con
eta verso i cittadini lucani – ha concluso Latronico – e questi in-
terventi vanno nella direzione di una sanità più vicina, più attenta e più giu-
sta»
regime contributivo Le sedi dello Spi Cgil e dell’Inca in Basilicata sono ora pronte ad assistere i c i t t a d i n i i n t e r e s s a t i . « È i l m o m e n t o – h a c o ncluso Summa – di avviare un confronto politico per istituire una pensione di garanzia che rico-
nosca dignità
L’Accordo è statp siglato a margine della site visit minister iale: la dottoressa Lazzar i guiderà la Sic
Èstato siglato, a mar-
gine della site visit
m i n i s t e r i a l e , l ’ a c -
cordo tra l’Irccs Centro di
R i f e r i m e n t o O n c o l o g i c o della Basilicata e l’Azienda Sanitaria di Matera che vede la nascita della Strut-
t u r a C o m p l e s s a I n t e r a -
ziendale di Radioterapia
A f i r m a r e l ’ a c c o r d o , a l l a presenza dell’assessore al-
la Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata Cosimo Latronico,
il direttore generale Irccs
Crob Massimo De Fino e
il direttore Asm Maurizio
Friolo
A dirigere la nuova Strut-
t u r a C o m p l e s s a I n t e r a -
ziendale, Sic, sarà la dot-
toressa Grazia Lazzari di-
r e t t o r e d e l l ’ U n i t à O p e r a -
tiva Complessa di Radio-
terapia dell’Irccs Crob.
O b i e t t i v o d e l l ’ a c c o r d o è
quello di dare un ulterio-
r e i m p u l s o a l p r o c e s s o
d ’ i n t e g r a z i o n e d e l l a r e t e ospedaliera regionale non-
c h é d i g a r a n t i r e i l p e r s e -
g u i m e n t o d e g l i o b i e t t i v i
s t r a t e g i c i s o p r a t t u t t o p e r quanto riguarda la realiz-
zazione della radioterapia
n e l l ’ o s p e d a l e M a d o n n a
d e l l e G r a z i e d i M a t e r a
Attraverso la Sic sarà ga-
r a n t i t o i l c o o r d i n a m e n t o p e r l o s v i l u p p o d e l p r o -
getto in merito ai requisi-
t i a m b i e n t a l i , s t r u t t u r a l i ,
t e c n o l o g i c i , f i s i c o - d o s i -
m e t r i c i e d i n f o r m a t i c i a l
fine di rendere il più omo-
geneo possibile le attività
r a d i o t e r a p i c h e t r a i v a r i
C e n t r i L a r e a l i z z a z i o n e
d e l l a S i c d i r a d i o t e r a p i a c o n s e n t i r à a l C r o b d i
e s p o r t a r e l e s u e c o m p e -
t e n z e e l ’ e s p e r i e n z a p r ofessionale sul territorio re-
gionale, in termini di elevate competenze mediche, fisico-mediche, tecniche e
tecnologiche
« G r a z i e a l l a n a s c i t a d i
q u e s t a n u o v a S t r u t t u r a
C o m p l e s s a I n t e r a z i e n d a -
le, voluta fortemente dal-
l a R e g i o n e B a s i l i c a t a , i p a z i e n t i o n c o l o g i c i d e l
m a t e r a n o p o t r a n n o f i n a lm e n t e s o t t o p o r s i a l l e n e -
cessarie cure radioterapi-
che vicino casa ed evitan-
d o l u n g h i s p o s t a m e n t i –
commenta il direttore generale Friolo che prosegue
– un accordo che sottolinea la grande sinergia esi-
stente tra l’Asm e l’Irccs
Crob».
« L ’ a c c e l e r a t o r e l i n e a r e
che sarà attivato a Matera è g e m e l l o d i q u e l l o p r es e n t e a l C r o b e q u e s t o consentirà una presa in ca-
r i c o c o m u n e d e i p a z i e n t i oncologici – spiega il direttore generale Irccs Crob Massimo De Fino – anche
i n c a s o d i e v e n t u a l i p r ob l e m i t e c n i c i a d u n o d e i due acceleratori i pazienti non perderanno neanche un giorno di terapia grazie
a q u e s t o d i a l o g o t r a l e
s t r u m e n t a z i o n i c h e r i -
s p e c c h i a l a f o r t e i n t e s a esistente tra le istituzioni»
«Sul
n
stero della Salute per la verifica della sus-
tatus
u f f i
nsigliere regionale Antonio Bochicchio (Psi) -
p e r c h é h o r i t e n u t o n e c e s s a r i o c h e l a C o m m i s -
sione venisse a conoscenza di quanto il Crob è
legato al nostro territorio e di quanto il nostro
territorio ritenga fondamentale e irrinunciabi-
le che l’istituto lucano continui la sua attività di
ricerca Il Crob di Rionero è un punto di riferi-
mento per il sud Italia nel settore della ricerca e della cura delle malattie tumorali. E’una struttura di eccellenza che combina attività clinica, ri-
c e r c a e f o r m a z i o n e , c o n t r i b u e n d o i n m o d o s ignificativo al progresso della medicina e alla cu-
ra dei pazienti L'importanza degli Irccs risie-
d e n e l l a l o r o c a p a c i t à d i p r o m u o v e r e i n n o v a -
z i o n i t e r a p e u t i c h e e d i o f f r i r e t r a t t a m e n t i a l -
l'avanguardia, come avvenuto nel caso del bre-
v e t t o d e l l a n u o v a t e c n o l o g i a d i “ b i o p s i a l i q u i -
d a ” , d e s t i n a t a a r i v o l u z i o n a r e l a d i a g n o s i e i l m o n i t o r a g g i o d e i t u m o r i , m e s s o a p u n t o d a l l e
ricercatrici del Crob di Rionero Gli Irccs sono
pilastri fondamentali per il progresso della me-
dicina in Italia, poiché contribuiscono a miglio-
rare la qualità della vita dei pazienti e a mante-
nere il sistema sanitario all'avanguardia».
«Il Crob di Rionero - ha concluso Bochicchio -
in questo particolare momento storico ha a disposizione le risorse umane, le conoscenze scien-
tifiche ed il management amministrativo e medico ed è quindi in grado di competere con qual-
siasi altro istituto di ricerca italiano, e noi luca-
ni dobbiamo esserne fieri. La Regione Basilica-
ta, dal canto suo, deve continuare ad investire
risorse affinché questa bellissima realtà pubbli-
ca possa continuare a garantire, gratuitamente,
assistenza ai malati oncologici ed essere punto
di riferimento, e non solo per i lucani. La tute-
la, gratuita, della salute dei cittadini è una prio-
rità irrinunciabile che non può essere sottomes-
sa a calcoli ragionieristici»
Da cinquant’anni rappresenta un vanto per la città, il proprietario: «Qui c'è tanta passione e amore per il nostro lavoro»
d
zione delle carni. I prodotti ovini, bovini e suini rap-
presentano per la tavola dei lucani uno dei vanti del sistema agroa-
limentare e questo aspetto rende
ancor più nobile il lavoro del ma-
cellaio Anche e soprattutto il rap-
porto con la clientela res
mento nevralgico di un lavoro no-
b
del prodotto per invogliare gli avv
t a n g e l o , n a t o n e l c a p o l u o g
l a p r o f e s s i o n e d a q u a n d o a v e v a quindici anni, un bel percorso, legato a tutta la clientela Tanti sfor-
z i , t a n t i s a c r i f i c i , i l v a l o r e d e l l a
f a m i g l i a c o m e t r a d i z i o n e d e l l a -
voro e del servizio Queste le ca-
ratteritiche dell'attività esercitata
con impegno e passione da Anto-
n i o S a n t a n g e l o D i s p o n i b i l e , s e -
rio e sempre al passo con i tempi
A n t o n i o S a n t a n g e l o h a p a r l a t o
della sua attività mettendo in evi-
d e n z a t u t t e l e c a r a t t e r i s t i c h e d e l
lavoro del macellaio
C o m e n a s c e l a p a s s i o n e p e r l a
macelleria in generale?
« Q u e s t a è u n a m a c e l l e r i a d i f a -
m i g l i a , p r i m a c i s o n o s t a t i i m i e i
n o n n i , p o i m i o p a d re e o r a c i s i a -
m o i o e m i o f r a t e l l o »
Q u a l i s o n o l e d i f f i c o l t à c h e i n -
contra giornalmente?
« N o n c i s o n o d i f f i c o l t à Q u i c ' è
s o l o p a s s i o n e , a m o re e m o l t a d e -
d i z i o n e a l n o s t ro l a v o ro »
C o m e p r o c e d e i l l a v o r o c o n l a
clientela e i fornitori?
« I l r a p p o r t o è o t t i m o S i a c o n i
f o r n i t o r i , s i a c o n l a g e n t i l e c l i e n -
t e l a »
P e r q u a n t o r i g u a r d a l e p r o -
s p e t t i v e d i q u e s t a p r o f e s s i o n e
cosa pensa?
« È u n a p ro f e s s i o n e m o l t o u t i l e a tutti, poi è un servizio ch
d a t u t t i »
Cosa si prova ad alzar
«Un’importante iniziativa che unisce istituzioni e realtà locali per rispondere alle esigenze delle comunità svantaggiate»
Sarà presentato questa mattina, presso la sede della Cooperativa Sociale Venere, il progetto LGNet3 – “Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l'inclusione d'emergenza in aree urbane svantaggiate” Il progetto è co-finanziato dall’Unione europea con la linea di finanziamento Misure Emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) ed è gestito dal ministero dell'Interno, dipartimento per le Libertà civili e l’Immigra-
z i o n e , i n s i e m e c o n A n c i ( A s s o c i a z i o n e n a z i o n a l e c o m u n i i t a l i a n i ) , C i t t a l i a , la fondazione dell'Anci per l a c i t t a d i n a n z a , l ' a c c oglienza e l'integrazione, e Anci Comunicare, società
i n h o u s e A n c i p e r l a c omunicazione integrata
A P o t e n z a i l p r o g e t t o è p r o m o s s o d a l C o m u n e
Collaborano all’iniziativa
l a C o o p e r a t i v a S o c i a l e Adan, Il Salone dei Rifiu-
t a t i , l a F o n d a z i o n e C i t t à d e l l a P a c e p e r i B a m b i n i Basilicata, l’Associazione Cuochi Potentini e la Cooperativa Sociale Venere. L’obiettivo è quello di rendere la città di Potenza più inclusiva e sicura, in cont i n u i t à c o n l e p r e c e d e n t i p r o g e t t u a l i t à L G N e t E A e LGNet2
Il progetto «è pensato per m i g l i o r a r e i l b e n e s s e r e
complessivo della comunità, attraverso azioni mirat e n e i c o n t e s t i u r b a n i p i ù fragili, dove è alta la presenza di cittadini di origine straniera che vivono ancora condizioni di marginalità e che necessitano di un supporto concreto per avv i a r e p e r c o r s i d i i n t e g r a -
zione» spiegano gli organizzatori
A p a r t i r e d a l 2 1 l u g l i o ,
presso la Cooperativa Ve-
nere nel Parco Baden Powell, si svolgeranno due laboratori aperti alla cittadinanza, previsti ogni mattina dalle 10 00 alle 12 30 fi-
n o a l 3 1 l u g l i o , c o n u n evento finale in programma il 4 agosto con il laboratorio ''Senza spreco!'' in cui sarà invitato Magazzi-
n i s o c i a l i p e r i l r e c u p e r o delle eccedenze alimentari
« I l l a b o r a t o r i o d i c u c i n a multietnica, - sottolineano
g l i o r g a n i z z a t o r i - c u r a t o
d a l l a C o o p e r a t i v a A d a n con la partecipazione dell’Associazione Cuochi Pot e n t i n i , o f f r i r à a i p a r t e c ip a n t i l a p o s s i b i l i t à d i a ccrescere le proprie competenze nel settore gastronom i c o , t r a s f o r m a n d o u n a p a s s i o n e i n u n ’ o c c a s i o n e f o r m a t i v a a n c h e i n o t t i c a professionale Il laboratorio di riciclo creativo, a cura de Il Salone dei Rifiutati, sarà invece un percorso m a n u a l e e l u d i c o p e r l a
realizzazione di kit educativi con materiali di recupero, util
nche a rafforz a r e l a c o n o s c e n z a d e l l a l i n g u a i t a l i a n a a t t r a v e r s o l’esperienza diretta Un altro laboratorio sarà curato dalla Fondazione Città dell a P a c e p e r i B a m b i n i u n l a
t o r i o d i
a z i o n e interculturale in collaboraz i o n e c o n l a F o n d a z i o n e Città della Pace per i Bambini Basilicata Il laboratorio consente ai giovani part e c i p a n t i d i i m p a r a r e t e cniche di storytelling, riprese e montaggio, scoprendo storie, vissuto e vita quotid
dintor-
siva» concludono
SAN FELE L’approvazione dell’Odg sul riconoscimento dello stato di Palestina in Consiglio comunale ha acceso gli animi
An ch e il C o n s ig lio co mu -
n a l e d i S a n F e l e h a a p -
provato, così come acca-
d e i n t u t t i i C o m u n i d ’ I t a l i a i n
questi mesi, a maggioranza dei presenti l’Ordine del Giorno che impegna l’amministrazione a ri-
conoscere formalmente e politi-
camente l’esistenza dello Stato
di Palestina La mozione, forte-
m e n t e v o l u t a d a l l ’ o p p o s i z i o n e mira a sollecitare il Governo ita-
l i a n o a d a s s u m e r e u n a p o s i z i o -
ne più netta sul riconoscimento d e l l a P a l e s t i n a c o m e S t a t o s o -
v
n
1967 e con Gerusa
verno israeliano guidato da Ben-
j
s
Parlamento italiano a interrompere ogni relazione istituzionale
T
c
d
zionale
Il Consiglio comunale ha espresso apprezzamento per l’impegno
delle realtà che promuovono la
pace e il dialogo tra i popoli, ri-
badendo che «la pace, la dignità e il rispetto dei diritti umani non
sono negoziabili»
Decisa e articolata la posizione contraria del consigliere di mag-
gioranza Carmine Russo, espo-
nente di Fratelli d’Italia, che ha espresso tutto il suo dissenso nei
confronti della mozione, pur ri-
conoscendone le finalità umani-
tarie
«Questa mozione – ha dichiara-
to Russo durante la discussione – è animata da una spinta emo-
tiva che rispetto, ma tradisce la
c o m p l e s s i t à d e l c o n f l i t t o i s r a e -
lo-palestinese Il riconoscimen-
to unilaterale dello Stato di Palestina, senza condizioni, rischia
d i v a n i f i c a r e d e c e n n i d i d i p l o -
mazia e negoziati internaziona-
li» R u s s o h a i n o l t r e r i c o r d a t o c h e
una parte della leadership pale-
s t i n e s e , i n p a r t i c o l a r e H a m a s ,
c o n t i n u a a n e g a r e i l d i r i t t o a l -
l ’ e s i s t e n z a d i I s r a e l e e n o n a ccetta le regole minime della con-
v i v e n z a d e m o c r a t i c a « C o m e possiamo chiedere pace – ha detto – riconoscendo una realtà che
in parte rifiuta il diritto alla si-
curezza di milioni di persone?»
S e c o n d o i l c o n s i g l i e r e , l a p a c e
non può essere frutto di scorcia-
t o i e i d e o l o g i c h e , m a d e v e n a -
scere dal dialogo, dal reciproco
r i c o n o s c i m e n t o e d a u n a s o l u -
z i o n e b i l a n c i a t a e c o n d i v i s a :
«Non ci prestiamo a operazioni
s i m b o l i c h e c h e d i v i d o n o e d e -
m o n i z z a n o u n p o p o l o a f a v o r e
di un altro La diplomazia non è una bandiera, è responsabilità»
In risposta alla mozione, Carmi-
ne Russo ha presentato un ordi-
n e d e l g i o r n o a l t e r n a t i v o , c h e
n o n h a o t t e n u t o i l v o t o f a v o r e -
vole dell’aula ma che ha acceso
il dibattito Il documento ribadisce il sostegno alla soluzione dei
«due popoli, due Stati», ma so-
lo a condizione di un accordo di-
retto tra le parti, con il rispetto
reciproco dei diritti e della sicu-
rezza Il testo condanna sia il ter-
r o r i s m o c h e o
Ciò che più di tutto Russo ha voluto sottolineare in Consiglio co-
ioca
f
lit
n
co internazionale, come se fosse all’ONU, non nel suo comune ormai in declino, e dove si fa d i t u t t o p e r o s t r u i r e i n t e r v e n t i provenienti anche da altri enti» Russo sottolinea anche come il sindaco proveniente da una candidatura regionale nella lista del P res idente, riceve incarichi dal c e n t r o d e s t r a r e g i o n a l e m a p o i vota regolarmente con la sinistra
U n “ t r a s f o r m i s t a p e r f e t t o ” : d a destra prende i vantaggi, con la
sinistra fa propaganda Il risultato? «Il paese sprofonda».
Chiesto il prolungamento della cassa integrazione per sostenere la transizione dell’impianto e tutelare l’occupazione
MELFI. È stato firmato al Dipartimento Sviluppo Economico il verbale di accordo che prevede la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i duecentotrentanove dipendenti della Marelli Suspension Systems Italy nello stabilimento di Melfi. Il documento rientra nel programma nazionale per le aree di crisi industriale complessa ed è stato sottoscritto dalla Regione, dai vertici aziendali, da Confindustria Basilicata, dai rappresentanti sindacali e dal Ministero del Lavoro.
L’istanza di Cigs, che sarà presentata al Ministero competente, coprirà il periodo dal diciassette agosto 2025 al quindici agosto 2026 e arriva a seguito del contratto di solidarietà attualmente in vigore, che scadrà il sedici agosto 2025. La misura è ritenuta necessaria per affrontare le criticità legate alla flessione del settore automotive e alle interruzioni nella catena di fornitura, permettendo all’azienda di proseguire con il piano di riconversione industriale e di rilancio produttivo.
Lo stabilimento Marelli di Melfi è un fornitore di primo livello per Stellantis e produce componenti fon-
damentali per modelli come Fiat 500X, Jeep Renegade, Compass, Panda, Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet. La trasformazione in corso riguarda l’adattamento alla piattaforma STLA Medium, su cui si baseranno nuovi veicoli ibridi ed elettrici. Durante il periodo di Cigs, potranno essere avviati percorsi di formazione per riqualificare il personale, rafforzando le competenze necessarie alla produzione delle nuove linee. L’azienda ha sottolineato la necessità di adeguare i flussi produttivi alla situazione di mercato e di gestire l’attuale calo del fabbisogno occupazionale. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, ha definito la vertenza Ma-
relli come simbolica della transizione ecologica del settore automobilistico. Ha ricordato lo stanziamento di sette milioni e mezzo di euro previsto dal decreto per le aree di crisi complesse e ha ribadito l’impegno della Regione nel garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e nel sostenere i programmi di rilancio. Cupparo ha anche chiesto un incontro con il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Filosa, per discutere il futuro dello stabilimento di Melfi e ottenere rassicurazioni sulla piena saturazione degli impianti. «È indispensabile», ha concluso, «che anche la Commissione Europea faccia la sua parte per agevolare questa transizione industriale».
MELFI. Un’intesa per gestire la difficile fase attraversata dalla PMC Automotive di San Nicola di Melfi è stata siglata ieri presso la sede di Confindustria Basilicata. Al tavolo hanno partecipato la direzione aziendale, assistita da Confindustria, e le sigle sindacali Fim-Cisl, FiomCgil, Uilm-Uil, Fismic-Confsal e Uglm, insieme alla Rsu dello stabilimento. Il confronto, inserito nel percorso avviato con gli accordi di aprile, ha confermato la necessità di evitare decisioni unilaterali in attesa del Piano Italia da parte del committente. I sindacati hanno chiesto l’uso di ammortizzatori sociali non invasivi, strumenti di protezione per superare la crisi e un’attenzione costante alla produzione corrente. L’azienda ha dichiarato l’impegno a riprendere subito la produzione, a utilizzare ammortizzatori compatibili con la tutela salariale e a partecipare all’incontro previsto in Regione Basilicata il 23 luglio per valutare ogni possibile supporto istituzionale. L’accordo sottolinea l’importanza di garantire continuità produttiva come leva per la salvaguardia occupazionale. Le parti torneranno a incontrarsi entro settembre per monitorare l’evoluzione della situazione. Oggi, durante le assemblee in stabilimento, i contenuti dell’intesa verranno illustrati ai lavoratori.
La Cgil sollecita l’apertura dell’ex Tabacchificio per accogliere i braccianti stagionali già presenti nel Vulture e nell’Alto Bradano
POTENZA. «I migranti sono già arrivati nelle campagne del Vulture per la raccolta del pomodoro. Serve subito l’apertura dell’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio». È l’appello del segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, che chiede alle istituzioni di accelerare le procedure per rendere operativo il centro di accoglienza destinato ai braccianti stagionali. Secondo la Cgil, si tratta di un intervento urgente non solo per garantire condizioni abitative dignitose ai lavoratori migranti, ma anche per contrastare efficacemente il caporalato. «Il centro –sottolinea Esposito – è uno strumento essenziale per sottrarre i braccianti dallo sfruttamento. Occorrono alloggi sicuri, servizi igienici adeguati, un presidio sanitario, un Centro per l’impiego
e il trasporto quotidiano verso i campi». Esposito lancia inoltre un appello alla Regione Basilicata affinché si intervenga rapidamente sulla riqualificazione strutturale dell’edificio, evitando il rischio che i bandi per la gestione della struttura siano completati senza che ci siano le condizioni per l’avvio effettivo del servizio. Il segretario ricorda anche l’urgenza di utilizzare i fondi già disponibili per migliorare il sistema di accoglienza sul territorio. In particolare, fa riferimento ai 15 milioni di euro del Pon/Poc Legalità destinati al villaggio di Boreano e Gaudiano a Venosa e al centro di accoglienza di Scanzano, nel Materano, i cui termini di utilizzo scadono entro l’anno. «Quei fondi non possono essere persi – avverte – perché sono ri-
sorse fondamentali per dare dignità e sicurezza ai lavoratori stagionali». Come ogni anno, la Flai Cgil porterà avanti la campagna «sindacato di strada» nei territori dell’Alto Bradano per monitorare le condizioni nei campi e garantire il rispetto dei diritti dei braccianti. «Non basta parlare di accoglienza – conclude Esposito –occorre agire con tempestività per tutelare chi lavora duramente e spesso senza alcuna protezione».
L’evento è giunto alla nona edizione. Chiorazzo (Bcc): «Un premio che guarda al futuro, onorando le radici e le eccellenze della nostra terra»
Il porto di Maratea sarà teatro della nona edizione del Premio La Perla che verrà celebrato nel sessantesimo anniversario della statua del Cristo Redentore. Due luoghi simbolo della città marateota costituiranno il punto di forza di una manifestazione, quella in programma il 19 e 20 luglio che richiamerà tanti addetti ai lavori nella realtà turistica lucana.
Ieri mattina nella sala B del Consiglio Regionale di Basilicata si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'evento moderata dalla giornalista Virginia Cortese. Hanno preso parte alla conferenza stampa il consigliere regionale di Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo, il Presidente della Pro Loco di Maratea, Pierfrancesco De Marco, il Presidente Unpli Regionale, Vito Sabia, il Presidente della CMI Luigi Scaglione, la Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Simona Bonito e il consigliere comunale con delega alla cultura e del terzo settore del Comune di Maratea, Francesco Santoro.
Personaggi di grido della cultura lucana, un momento di grande importanza per la comunità di Maratea nell'anniversario della costruzione del Cristo Redentore e della riqualificazione della statua come punto nevralgico del turismo, della cultura e della vita sociale marateota. L'evento è patrocinato dal Comune di Maratea, dalla Regione Basi-
licata, dalla Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, dalla Provincia di Potenza, dalla Pro Loco di Maratea, dal Cim e da altre associazioni. Le serate saranno condotte dalla giornalista Rai e conduttrice del TG Maria Soave. Ci sarà spazio alle menzioni speciali dedicata ai lucani nel mondo. L'encomio verrà consegnato a Concetta Cirigliano Pierro, di San Giorgio Lucano che vive in Australia e promuove instancabilmente la cultura lucana in collaborazione con l'associazione Dante Alighieri.
Premi speciali saranno attribuiti a Nicola Cerbino, della direzione comunicazione Università Cattolica Sacro Cuore e per quanto riguarda la cultura allo scrittore Giuseppe Lupo. Il premio speciale Mario Di Trani intitolato alla memoria dell'ex sindaco di Maratea sarà assegnato alla Sindaca di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino. Ospiti d'eccezione saranno il compositore Pasquale Menchise, Davide Confalone, giovane artista di Maratea che ha partecipato allo Zecchino d'Oro e Assunta Mitidieri, avvocato e presidente Corecom. Un premio alla memoria di Josè Possidente. Pierfrancesco De Marco ha parlato del premio La Perla: «È un premio che come Pro Loco abbiamo immaginato ormai ben nove anni fa partendo dall'azione delle Pro Loco nei territori, cioè riconoscere quello che i cittadini rie-
scono a fare per la propria terra e la propria comunità. È un premio che guarda al territorio, a Maratea e alla Basilicata in particolare. Quest'anno festeggiamo alla grande questa nona edizione ricordando oltre tutto uno dei simboli di Maratea e della Basilicata che è il Cristo Redentore. Il programma nasce con una fortissima collaborazione in particolare con il Centro Studi Internazionale Lucani nel Mondo e le istituzioni lucane, il Consiglio Regionale di Basilicata, la Regione, la Consigliera di Parità della Provincia di Potenza fino ad arrivare agli enti locali e al Comune di Maratea in particolare. Anche quest'anno partiamo dai temi che sono la lucanità nel mondo, approfittando di questo bellissimo appuntamento che è gemellaggio tra la città di Potenza e la comunità lucana di Denver fino ad arrivare ai nostri premiati di origine di Maratea e di origine lucana per le varie menzioni speciali fino ad arrivare al premio La Perla, alla comunicazione al dottor Nicola Cerbino e alla cultura a Giuseppe Lupo»; Francesco Santoro a nome del Comune di Maratea ha parlato della manifestazione: «Una manifestazione molto importante che negli anni si è affermata sempre di più diventando uno dei pilastri del calendario estivo dell'estate a Maratea. Anche dalla scaletta vediamo l'importanza che questo Premio La Perla porta a
Maratea, il nome dei premiati come diceva Pierfranco, presidente della Pro Loco da personaggi di spessore a livello lucano ma anche cittadino. Particolare attenzione quest'anno come vediamo dal titolo della manifestazione si da al Cristo Redentore che compie 60 anni dalla conclusione dei lavori. Non solo parecchie manifestazioni sono state messe in atto e verranno messe in atto dal Comune di Maratea ma anche la Pro Loco che ci tiene a sponsorizzare sempre di più il territorio nelle sue diverse forme ha voluto dare questa marcia in più all'evento dedicandolo al Cristo Redentore. Sicuramente anche noi auspichiamo nel restauro della statua affinché possa diventare sempre più bella, affinché i turisti diventi sempre più conosciuta nel mondo».
Simona Bonito ha parlato dell'iniziativa: «È una manifestazione a cui tengo particolarmente soprattutto perché da diversi anni anche lo sguardo di genere è approdato al porto di Maratea. Abbiamo scelto d'intesa con il comitato scientifico del premio di valorizzare le eccellenze lucane femminili perché anche questo era un valore aggiunto del premio. Abbiamo lavorato molto da diversi anni proviamo a raccontare le donne lucane che si sono distinte in diversi ambiti da quello della cultura, all'impegno sociale e anche istituzionale e quindi questo può diventare anche il ful-
cro del valore e dell'essenza delle donne all'interno dei premi. Molto spesso sono declinati al maschile quindi abbiamo voluto fortemente che si raccontassero le donne soprattutto se sono eccellenze e se possono dare un contributo alla nostra società».
Luigi Scaglione ha dato il suo contributo alla giornata di ieri: «Noi abbiamo in piedi questo connubio ormai da molti anni, insieme alla valorizzazione del territorio marateota che è il punto di riferimento della provincia di Potenza ma di tutta la regione. Proviamo a mettere insieme pezzi di lucanità nel mondo che si ritrovano d'estate in Basilicata. Ed è la prima e unica manifestazione che ha questa caratteristica, ha la capacità di immaginare che dopo la storia del turismo di ritorno e delle radici c'è qualcuno che ritorna per valorizzare i territori in cui è nato. Non è casuale la scelta dei premiati, tra questi sabato premieremo Concetta Cirigliano Perna, che è una professoressa che vive in Australia, docente universitaria che ha attraversato l'intero mondo e di questi ragazzi che verranno a Potenza in questi giorni per il gemellaggio con la città capoluogo di regione. C'è questo mondo di lucanità che noi immaginiamo possa dare senso al riconoscimento del territorio». Angelo Chiorazzo ha chiuso la carrellata di pareri: «Il merito è tutto della Pro Loco di Maratea che ha lanciato, è ormai al nono anno una manifestazione bellissima, e punta a premiare quei lucani che si distinguono in giro per il mondo, spesso in Basilicata non conosciuti oppure lucani che fanno tanto per le proprie comunità. Ci sono tanti premiati e eccellenze che ci devono inorgoglire. È un premio che ha ormai un prestigio che va oltre i confini regionali e accende i riflettori per due giorni su Maratea peraltro nel sessantesimo anniversario del Cristo di Maratea che è un simbolo straordinario e un biglietto da visita per Maratea».
La “Per la del Tirreno” sembra immobile e concentrata sull’ammirarsi più che sul programmare Ser vono investimenti reali
La polemica che il Comune ha avviato contro la Regione non svii l’attenzione rispetto alla necessità di migliorare la qualità dell’offerta
D I M A S S I M O D E L L A P E N N A
aratea è la “Perla
d e l T i r r e n o ” Non esiste perso-
n a c h e l a v i s i t i e n o n n e
apprezzi le bellezze
P
e
e z z a p u ò tranquillamente essere paragonata alle più rinomate
ed esclusive località turi-
stiche italiane
Noi crediamo, da frequen-
tatori abituali di quel pez-
zo di paradiso, che Mara-
t e a n o n a b b i a a s s o l u t a -
mente nulla da invidiare a
l u o g h i c o m e C a p r i , S o r -
rento, la Costiera Amalfi-
tana o le Cinque Terre.
R e s t a d a c h i e d e r s i , p e r ò ,
p e r c h é a l c o n t r a r i o r e s t i
s e m p r e e t r o p p o s p e s s a
un’eterna incompiuta
Un elenco lunghissimo di v o r r e i m a n o n p o s s o c h e
p o c o c o l l i m a c o n l e s u e straordinarie potenzialità e il suo fascino
Ci si può nascondere die-
tro la lentezza dei collega-
menti viari, fingere che la
c a u s a s i a l a c o m p l e s s i t à d e i c o l l e g a m e n t i m a ,
chiunque conosca la real-
t à , s a c h e è u n f a l s o p r oblema
Raggiungere Sorrento, Ca-
pri o le Cinque Terre non presenta minori difficoltà
s t r a d a l i r i s p e t t o a q u a n t e
ce ne siano per arrivare a
Maratea
La costiera amalfitana o la penisola sorrentina in esta-
t e s o n o u n l u n g o e l e n t o
procedere di auto che, però, caratterizzano anche la
b e l l e z z a d i q u e i l u o g h i e
ne certificano l’attrattività
turistica I SERVIZI
CHE MANCANO
I m m o b i l e n e l l a s u a g r a n -
d e e s t r u g g e n t e b e l l e z z a ,
Maratea sembra ferma agli
anni ’80
Sembra incasellata nel ri-
tratto e nella strategia che
ne disegnò il Conte Rivetti e le Amministrazioni del
tempo
Da allora, purtroppo, sem-
b r a c h e p o c o o n u l l a s i a andato avanti su ricettività,
offerta turistica e servizi
Non sappiamo se la man-
c a n z a d e l m i g l i o r a m e n t o
d e l l a r i c e t t i v i t à e d e l l ’ o f -
ferta turistica siano causa
o effetto della non cresci-
t a d e i s e r v i z i , c i ò d i c u i siamo certi è che se i primi due dipendono da impren-
ditori locali e, quindi, dai
privati, i servizi dipendo-
no dalla politica
Q u e l l a s u l l a q u a l e n o i maggiormente intendiamo
e possiamo agire con il no-
stro scrivere e parlare
Le tre M erano il progetto
p o l i t i c o - t u r i s t i c o d i V i t o
D e F i l i p p o q u a n d o e r a
P r e s i d e n t e d e l l a R e g i o n e
B a s i l i c a t a , s i p a r l a v a d i
M a r a t e a , M e l f i e M a t e r a
Delle tre, soltanto l’ultima
ha avuto una crescita rea-
le in termini di attrattività
Le altre due sono rimaste
ferme al palo
A Melfi e Maratea, del re-
s t o , n o n è a r r i v a t o M e l
Gilbson anche se, l’ unico
v e r o s u s s u l t o d i v i t a e d i
n o v i t à , è o f f e r t o c o m e
sempre dal Marateale che
p o r t a i l n o s t r o o r g o g l i o m a r i t t i m o s u l p i a n o d e l l a visibilità internazionale
P e r i l r e s t o t u t t o s e m b r a
fermo
Il Marateale è una grande vetrina.
Da sola non basta
M a r a t e a h a b i s o g n o d i riappropriarsi del mare, ha
l a s t r i n g e n t e n e c e s s i t à d i p r e n d e r e i n m a n o i l s u o
destino attraverso il legame con il mare Per farlo ha l’esigenza di ripartire da idee ma anche
da infrastrutture degne di questo nome
L’AREA MARINA
PROTETTA
L ’ a r e a m a r i n a p r o t e t t a è u n ’ i d e a c h e v a i n q u e s t a
direzione
L a s t o r i a d e l l o s v i l u p p o delle aree marine protette i n I t a l i a d i m o s t r a c o m e queste, se guidate da un at-
t e n t o m a n a g e m e n t e d a una visione oculata capa-
c e d i c o n i u g a r e i n s i e m e protezione e sviluppo, sia-
n o i n g r a d o d i i n n a l z a r e q u a l i t a t i v a m e n t e l a p r e -
s e n z a t u r i s t i c a e , s o p r a t -
tutto, di destagionalizzare
le visite
Una strategia di lungo ter-
mine che necessita di una
v i s i o n e e d i i n v e s t i m e n t i
importanti
IL PORTO
TURISTICO
Una città che voglia cele-
b r a r e i l s u o m a t r i m o n i o
c o n i l m a r e n o n p u ò t r a -
s c u r a r e l o s v i l u p p o d e l -
l’attività portuale
Diciamoci la verità il por-
t o d i M a r a t e a è t a l m e n t e
b e l l o d a v o l e r e i n d u l g e r e
nel farsi portare al dito
Se il passaggio non può la-
sciare indifferente il visi-
t a t o r e , i l s o g g i o r n a r c i l a -
scia spesso l’amaro in boc-
ca. Rispetto ad altri porti meno importanti e meno sontuosi della costa Cilentana
e del Nord Tirreno Cosen-
tino, il Porto di Maratea è quello che offre meno ser-
v i z i e d a s e m p r e d i p i ù
l’idea di uno stato di eter-
no incompiuto
Un muro del porto è stato più volte colpito dalle ma-
r e g g i a t e , b a s t a u n p o ’ d i m a r e a g i t a t o p e r r e n d e r e impraticabile il soggiorno n e i p e r i o d i e s t i v i m a , s oprattutto, non ci sono i ser-
v i z i c h e p o s s a n o r e n d e r e
e s c l u s i v o e d e c o n o m i c am e n t e s o s t e n i b i l e l ’ i n v estimento del diportista I l d i p o r t i s t a , s o p r a t t u t t o q u e l l o c h e s i m u o v e c o n i m b a r c a z i o n i i m p o r t a n t i m a a n c h e l ’ u t e n t e d i u n semplice scafo open, è ben
disposto a pagare, spesso ne ha anche le possibilità economiche ma vuole trovare nel porto tutto ciò che
è s i m i l e , s e n o n a l l u s s o , quanto meno alla vita flo-
rida. T u t t o c i ò a M a r a t e a n o n
c’è I pontili sono appena forniti di servizi sufficien-
ti, pochissime e poco fun-
z i o n a n t i l e a t t i v i t à r e t r oportuali Il porto da la vista del lusso e la vita della ba-
nalità SERVONO
INVESTIMENTI
IMPORTANTI
Il Porto di Maratea ha bisogno di investimenti importanti
Poco ci appassiona la pol e m i c a c h e i l C o m
Q
e ci sentiam
di consigliare a tutti gli
è di agire p
ri in camp
m i g l i o r a r e l a r i c e t t i v i t à portuale perché la Basilic a t a h a b i s o g n o d i M a r at e a e M a r a t e a h a b i s o g n o della Basilicata e, per uscir e d a l l a r e t o r i c a , h a l a s t r i n g e n t e e d i m p r o r o g abile necessità di investire sul porto La “Perla del Tirreno” , la sua sontuosa bellezza e il s u o f a s c i n o i m p a g a b i l e hanno bisogno di un porto da grande stazione turistica d’elite Q u e s t o d e v e e s s e r e b e n chiaro a tutti gli operatori Ne va dell’orgoglio e della forza dell’intera nostra regione
gro, con il contributo della Giun-
ta Esecutiva Distrettuale di Basilicata, or-
Segretario Nazionale ANM, Valerio Mur-
Camere Penali, Gianfranco
L’evento, patrocinato dal Comune di Mar
za sui possibili risvolti della rif
s
Esecutiva Distrettuale di Basilicata e Gior-
liane, nonchè, per i saluti istituzionali, Gabriella Reillo, Presidente della Corte d'Ap-
della Sottosezione ANM di Lagonegro. Nel
scorta, il 19 luglio di 33 anni fa nell’ambito
MARATEA Il consigliere di opposizione scrive alla Soprintendenza in merito alla concessione di suolo per un ascensore moderno
MARATEA Il consigliere comunale di opposizione e già sindaco di Maratea, Francesco Ambrosio dopo aver espresso voto contrario, in Consiglio Comunale, sulla Deliberazione inerente la Concessione di 28 mq di suolo comunale,
Da sabato, il Comune di Latronico attiverà ufficialmente la nuova card turistica “Benessere in tasca”, un’iniziativa pensata per valorizzare l’accoglienza e rafforzare l’identità del paese come Città del Benessere La card sarà distribuita gratuitamente a tutti i turisti che pernotteranno in hotel, B&B e affittacamere del territorio comunale, e potrà
essere ritirata direttamente nella struttura in cui si alloggia Le card saranno fornite dal Comune alle strutture ricettive che ne faranno richiesta
Ogni card sarà valida per un giorno, per ogni notte di soggiorno, e darà diritto a: Sconto del 20% presso le attività convenzionate, tra cui
adiacente al Palazzo De Lieto - Pin
avrebbe inviato una nota dettagliat
Arti e Paesaggio della Basilicata) e, per conoscenza, al dott Filippo Demma (Direttore del Polo Museale) perché prestino la massima attenzione alla pratica edilizia (relativa alla realizzazione dell’ascensore) sulla quale dovrà essere acquisito il Parere Paesaggistico
Ambrosio, pur esprimendo la dovuta attenzione alle problematiche che investono le persone che convivono con il disagio procurato da disabilità, sostiene che «il nuovo manufatto, ipotizzato in aderenza al prospetto principale del Palazzo De Lieto, confliggerebbe dal punto di vista urbanistico con le Cate-
gorie di intervento dettate dal Piano di Recupero (Restauro Conservativo)»
Nello stesso tempo evidenzia come «la realizzazione dell’ascensore - di tipologia decisamente moderna: acciaio e cristallo - rappresenterebbe un pregiudizio rispetto al Contesto Ambientale in cui lo si vorrebbe inserire, atteso che il Palazzo De Lieto - già utilizzato nel 1734 quale ospedale di Marateaè posto immediatamente a ridosso della Chiesa di S Maria Maggiore che già nel 1434 era individuata quale sede della Parrocchia»
Aggiunge ancora che «il Palazzo De Lieto e la limitrofa Chiesa Matrice, incastonati nell’ impianto medievale che costituisce il centro storico della città di Maratea, sono visibili da tutta la Valle di Maratea sulla quale affacciano e, di conseguenza, il paventato ascensore pro-
curerebbe un danno al paesaggio e rappresenterebbe un detrattore architettonico per il De Lieto - già restaurato a cura del Ministero del
Beni Culturali – che ne risulterebbe deturpato»
A chi gli chiedeva, nei giorni scorsi, il perché fosse contrario alla realizzazione dell’ascensore, nel precisare che «esisterebbero delle alternative per rendere accessibile il Palazzo Museale ai disabili (montascale che superi il dislivello tra “piazzetta Gafaro” e il De Lieto, ovvero realizzazione di una rampa per disabili che funga da collegamento tra via Carlo Mazzei e il sagrato della Chiesa Matrice e il Palazzo Museale, e – poi, ancora - un montascale all’interno del De Lieto), avrebbe detto : «tocca a noi tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico della nostra città a cui in tanti non prestano più attenzione»
piscina comunale, centro benessere, cure termali, escursioni guidate, noleggio e-bike, ristoranti, negozi e altri servizi aderenti
Uso gratuito del taxi turistico comunale, pensato per accompagnare gli ospiti tra i principali luoghi di interesse
Accesso libero e gratuito a numerosi luoghi simbolo del territorio, tra cui il Parco termale, le cascate del benessere, il rifugio montano immerso nella faggeta e nel Malboschetto, il rifugio con campeggio in zona Perricchio, Monte Alpi, i Musei civici, il centro storico di Latronico, il “paese degli indovinelli” ad Agromonte Magnano, i percorsi naturalistici tra i calanchi e C
sportive all’aperto e i campetti comunali di calcetto e tennis
Inoltre, il Comune ha pubblicato un avviso pubblico per consentire alle attività commerciali e turistiche interessate di aderire al circuito della card, offrendo ai turisti uno sconto del 20% L’adesione è gratuita e può avvenire in qualsiasi momento Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per promuovere il turismo sostenibile e l’accoglienza nel territorio di Latronico, valorizzando le risorse locali e offrendo un'esperienza unica ai visitatori Con “Benessere in tasca”, il Comune si propone di rendere il soggiorno dei turisti non solo più conveniente, ma anche più ricco di
esperienze autentiche e memorabili I turisti sono invitati a scoprire le meraviglie di Latronico e a godere di tutto ciò che questa affascinante località ha da offrire, contribuendo così a rafforzare l'identità della città come meta ideale per il benessere e il relax
Avviato il confronto tra Ater Matera e Ance Basilicata per i progetti di riqualificazione energetica
E f f i c i e n t a m e n t o e n e r g e t i c o , p i a n o p e r 1 5 2 i m m o b i l i A t e r
M AT E R A . M a r i d e m o G i a mmetta, Amministratore Unico dell ’ A t e r d i M a t e r a , l u n e d ì h a i ncontrato una delegazione di Anc e B a s i l i c a t a , s e z i o n e e d i l e d i
C o n f i n d u s t r i a B a s i l i c a t a , c o n i l
Presidente Giovanni Maragno e il Direttore Maurizio Girolamo, per avviare un dialogo costruttivo in merito all’attuazione degli
i n t e r v e n t i d i e ff i c i e n t a m e n t o e n e rg e t i c o p r e v i s t i n e l l ’ a m b i t o del Pnrr
Al centro dell’incontro, il bando per la manifestazione di interess e d a p a r t e d e l l e a z i e n d e E S C o (Energy Service Company), che saranno chiamate a proporre soluzioni tecniche e progettuali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio Ater, utilizzando i fondi rivenienti dal Dcpm 9 a p r i l e 2 0 2 5 ( c d d e c r e t o "Aler").nL’Ater di Matera si ap-
presta a deliberare la candidatur a d i 1 5 2 i m m o b i l i d i p r o p r i e t à esclusiva distribuiti su tutto il territorio provinciale, nell’ottica di una valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso interventi sostenibili, innovativi ed efficienti
«L’incontro con costruttori edili di Confindustria – ha dichiarato
l ’ A m m i n i s
e G i
m m
a –rappresenta un passo fondamentale per favorire la partecipazion e q u a l i f i c a t a d e l l e i m p r e s e
territorio e garantire massima trasparenza e competitività nella selezione delle Esco, soggetti chiav
promossa dal Pnrr»
L’ A t e r d i M
i
à a operare in sinergia con il mondo p r o d u t t i v o l
delle tempistiche e degli obiettiv
europeo, per contribuire in modo concreto allo sviluppo sostenibile del territorio
« L a r i q u a l i f i c a z i o n e d e l p a t r i -
m o n i o r e s i d e n z i a l e p u b b l i c o è
u n a s f i d a c h e r i c h i e d e f o r t e s in e rg i a t r a i s t i t u z i o n i e i m p r e s e
del settore - ha dichiarato il Pre-
s i d e n t e M a r a g n o - n o i s i a m o pronti a mettere a disposizione le
migliori competenze e soluzioni t
una edilizia più efficiente, sicura e sostenibile L' Ance ribadisce la volontà di partecipare attivamente al processo, garantendo la massima collaborazione affinc h
per le aziende del territorio».
Nicola Morea (Azione):«Un’opportunità unica, sta a noi coglierla fino in fondo, con responsabilità e visione»
MATERA. «Accolgo con profonda soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte del Governo della Zes Cultura Matera: un riconoscimento di portata
s t r a o r d i n a r i a c h e r a p p r esenta una svolta per la nostra città e per l’intero territorio materano» Lo dic h i a r a i l c o n s i g l i e r e r egionale di Azione, Nicola Morea, in merito al ricon o s c i m e n t o d e l l a Z o n a Economica Speciale per la Cultura «Matera, già Capitale Eur o p e a d e l l a C u l t u r a n e l 2 0 1 9 , h a d i m o s t r a t o a l mondo intero la forza tra-
s f o r m a t i v a d e l l a c u l t u r a Oggi, con la ZES Cultura, ci viene data l’opportunità di consolidare e potenziare quella visione, puntando su progetti capaci di creare occupazione quali-
f i c a t a , v a l o r i z z a r e i l n ostro patrimonio materiale e immateriale, attrarre imprese innovative e rafforzare il ruolo della città com e p u n t o d i r i f e r i m e n t o p e r l ’ e c o n o m i a d e l l a c o -
n o s c e n z a e d e l l a b e l l e zza», aggiunge Morea
« È u n ’ a p p r o v a z i o n e c h e riporta Matera ancora una
v o l t a a l c e n t r o d e l p a n o -
r a m a c u l t u r a l e i t a l i a n o e internazionale, e che ci dà l’occasione di dimostrare
c o m e q u e s t o t e r r i t o r i o
possa interpretare un ruo-
l o d a p r o t a g o n i s t a n e l l a p r o d u z i o n e e n e l l a v a l o -
r i z z a z i o n e d i e c c e l l e n z e D’altronde, è una città che
h a q u e s t a v o c a z i o n e n e l
p r o p r i o D n a : p e n s o a l
B o rg o l a M a r t e l l a , c h e avrà un ruolo centrale nel-
l a Z e s c o n l a “ F a b b r i c a
Giardino”, e al riconosci-
m e n t o d e l 2 0 1 9 , i n p a r t e smorzato, purtroppo, dall’avvento della pandemia
d a C o v i d - 1 9 O g g i p o s -
s i a m o r i b a l t a r e l o s c e n a -
r i o G r a z i e a l l ' i m p e g n o del Governatore Vito Bardi e della Regione Baasilicata, e del referente Zes
C u l t u r a e g i à s i n d a c o d i
M a t e r a , R a ff a e l l o D e R u g g i e r i , q u e l l a o d i e r n a n o n è s o l o u n a v i t t o r i a s i m b o l i c a – c o n c l u d e i l consigliere, ma uno strumento operativo in grado di incidere concretamente sulla qualità della vita di tutti e tutte noi Si apre una fase nuova, in cui istit u z i o n i , i m p r e s e , p r o f e ssionisti, università e associazioni potranno lavorare insieme per trasformare la cultura in un motore stabile e sostenibile di cres c i t a L a Z e s C u l t u r a è un’opportunità unica: sta a noi coglierla fino in fond o , c o n r e s p o n s a b i l i t à e visione»
M AT E R A . A m b i Z e s C u l t u r M a t e r a . « U n p rogetto da 39,3 milioni di euro, approvato dal governo e attuato dalla Regione Basilicata, sta per trasformare un’area agricola tra La Martella e la zona industriale di Matera in un polo della cultura. Ma la città non ne sa nulla. Il progetto, den o m i n a t o “ F a b b r i c a G i a r d i
g r a z i e a u n a n o t a d e l l ’ e x Sindaco Raffaello De Ruggieri e a un breve c e n n o d e l n u ovo Sindaco Ant o n i o N i c o l e t t i n e l d i s c o r s o d i insediamento» Le associazioni
Legambiente,
I t a l i a N o s t r a e M u t a m e n t i a mezzogiorno denunciano l’assenza di qualsiasi confronto pubblico, la mancata trasparenza e la decisione di costruire nuovi edifici su oltre 150.000 metri quadrati di suolo agricolo, ignorando aree industriali dismesse. L’intervento, già oggetto di variante urbanistica approvata il 6 maggio scorso durante il commissariamento del Comune, richiama idealmente Olivetti e Quaroni, ma secondo le associazioni si limita a evocazioni narrative prive di sos t a n z a . L e f i r m
t a r i e c h
u rgente col Sindaco, l’accesso agli atti progettuali e lo stop alla procedura finché non sarà garantita piena informazione pubblica
Il profilo sociale dei richiedenti: il 45% è di nazionalità straniera, il 54% italiana. Il 58% sono donne, mentre il 69% ha come scolarizzazione la licenza media
a i u t i C a r i t a s a 8 8 0 f a m i g l i e
Ne l “ S a l o n e d e g l i
Stemmi” del Palaz-
zo arcivescovile in
p i a z z a D u o m o a M a t e r a , nel corso di una conferen-
za stampa, è stato presen-
tato il Dossier sulle povertà 2025, “Nelle trame della povertà”, a cui fanno ri-
ferimento i dati 2024, nel
territorio della arcidiocesi
d i M a t e r a - I r s i n a a l q u a l e
a f f e r i s c o n o 3 0 C e n t r i d i
ascolto parrocchiali e una
r e t e d i o l t r e 9 0 v o l o n t a r :
«Cresce su tutto il territo-
r i o i l n u m e r o d i p e r s o n e povere supportate dalla Caritas diocesana e delle Ca-
r i t a s p a r r o c c h i a l i S p e s s o povertà croniche e a più dimensioni»
Nel 2024 «le famiglie che si sono rivolte alla rete diocesana dei Centri di ascol-
t o s o n o s t a t e 8 8 0 , d i c u i
5 0 9 d o n n e e 3 7 1 u o m i n i , per un totale di 3 520 persone Di questi il 45% è italiano»
Ben 645 richieste sono sta-
t e m o t i v a t e d a l l ’ i n s u s s istenza di un reddito, dalla
s u a i n s u f f i c i e n z a o d a u n indebitamento
La fragilità occupazionale
«è un fattore che accomuna
t a n t i a s s i s t i t i e s i e s p r i m e
i n c o n d i z i o n i d i p o v e r t à educativa»
I l p r o f i l o a p p a r e i n l i n e a
con il trend nazionale: «È quello di una persona con p r o b l e m a t i c h e l a v o r a t i v e (disoccupazione-lavoro in nero) e la classe di età che maggiormente è nel vortice
d e l l a p o v e r t à è q u e l l a t r a 45 -54 anni»
I n s i n t e s i p e r q u a n t o r iguarda il profilo sociale dei richiedenti, il 45% è di na-
zionalità straniera, il 54%
italiana, il 58% sono don-
ne, mentre il 69% ha come
s co lar izzazion e la licen za
m e d i a S o n o p e r s o n e c h e
hanno un titolo scolastico
basso, sono portatrici da 1
a 5 bisogni e «hanno ricevuto una media di 5 inter-
v e n t i a p e r s o n a » A l c u n e persone «anche 7 interventi»
Il quadro che è emerso dal dato diocesano «ci restitui-
s c e d u e c o r n i c i : i l v o l t o
f e m m i n i l e d e l l a p e r s o n a
c h e p e r c o n t o d e l l a f a m iglia si rivolge al centro di ascolto - evidenzia il report - e una maggioranza di italiani»
«La persona che si rivolge
a l c e n t r o - è s t a t o s o t t o l ineato - è portatrice di uno o più bisogni e quindi è de-
s tin atar ia d i u n o o p iù in -
t e r v e n t i : q u e s t a c a r a t t e r is t i c a è i n t e n d e n z a c o n i l dato nazionale ed è in tendenza con la lettura sociale e antropologica del dato
nazionale, ovvero, la cronicità alla povertà»
E v i d e n z i a t o , a n c o r a e a n -
che nel territorio diocesano, «il grave problema del-
la cronicità alla povertà». Ci sono nuclei che oscilla-
n o t r a i l “ d e n t r o - f u o r i ” l a
c o n d i z i o n e d i b i s o g n o o che permangono da lungo tempo in condizione di vulnerabilità
La diocesi di Matera-Irsi-
n a a b b r a c c i a 1 3 c o m u n i
(Bernalda, Craco, Ferrandina, Grottole, Irsina, Ma-
t e r a , M i g l i o n i c o , M o n t a l -
b a n o J o n i c o , M o n t e s c aglioso, Pisticci, Pomarico,
S a l a n d r a , S c a n z a n o J o n ic o ) , p e r u n t o t a l e d i
1 3 8 2 2 2 a b i t a n t i , o s s i a i l 25% della popolazione to-
t a l e d e l l a B a s i l i c a t a e i l 71% di quella in provincia di Matera I bisogni magg i o r m e n t e e s p r e s s i f a n n o r i f e r i m e n t o a l l ’ a r e a d e l l a “Disoccupazione-lavoro” e quindi alla mancanza di risorse economiche Gli interventi sono stati in totale
5 2 9 4 m a g g i o r m e n t e
e s p r e s s i n e l l a m a c r o a r e a
“Beni e servizi”, che fanno r i f e r i m e n t o a l l e s e g u e n t i m i c r o a r e e : “ A l i m e n t i ”
(pacchi viveri e buoni pasto); “Vestiario”; “Mensa”; “Alloggio” (pagamento affitti e utenze) «La povertà che emerge - è stato rimarcato - ha a che fare con la mancanza di ciò che è nec e s s a r i o a l b e n e s s e r e m ateriale, perché deriva dalla n e g a z i o n e d i o p p o r t u n i t à , e scaturisce a seguito della mancanza di lavoro»
verno nazionale quanto di quello regionale Senza lavoro e senza lavoro di qualità non c’è futu-
ro». Ad affermarlo il segretario generale della
Cgil Basilicata, Fernando Mega, che sottolinea
c o m e « i n B a s i l i c a t a b a s s i s a l a r i , p r e c a r i e t à e d
e l e v a t o i n d i c e d i p o v e r t à s o n o u n a b o m b a s o -
cia le, b is o g n a in t erv en ire s u b it o la ro t t a a lt ri -
menti la nostra regione è destinata a scompari-
re in modo inesorabile»
«Bene quindi gli interventi a sostegno delle fa-
sce più deboli messi a disposizione dal governo
Bardi, ma non sono sufficienti - ha concluso il sindacalista, perché se non creiamo posti di la-
voro di qualità la Basilicata sarà condannata a
un inesorabile declino Bisogna invertire la rot-
ta adesso. Se pensiamo che la retribuzione an-
nua lorda di un lucano è in media di 27.232 eu-
ro contro i 31.856 euro della media nazionale,
c o n u n d i v a r i o d i 4 . 6 2 4 e u r o ( - 1 4 , 5 % ) , r e g istrando salari più bassi in assoluto secondo i da-
ti Istat, è evidente che è sul lavoro che bisogna
intervenire e sul welfare, del tutto assente nelle
politiche nazionali e regionali e del tutto inade-
guato nel dare risposte ai bisogni dei cittadini e
delle cittadine della Basilicata».
Alla scoperta di luoghi unici, dove ogni pietra racconta una storia, ogni piatto evoca emozioni e ogni ricordo vive nel cuore delle comunità
Riprendiamo il cammino, sempre tra i “pais lucan” che sembrano sass lanciat, cull’indù tiemp pesant fardell… ma che, a ben vedere, hanno imparato a rimbalzare con stile. Oggi tocca a quattro località il cui nome inizia con la S, come speranza, spinta, scivolone, ma anche satira. Siamo pronti a inoltrarci tra Sant’Arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda e Satriano di Lucania.
resta del Castello Baronale, più volte rattoppato, venduto, ristrutturato e infine lasciato a meditare sul senso della permanenza. Da visitare, senza esitazione, la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, un gioiellino di pietra che resiste con la pazienza di una zia zitella alle intemperie e al tempo. E poi il Convento di Santa Maria di Orsoleo, con annesso museo, che ti racconta la storia del paese senza urlare, ma con la sobrietà di chi sa d’essere antico sul serio.
Ci muoveremo come al solito senza casco e senza filtro, con uno zaino carico di ironia, sarcasmo e quella sana irriverenza che non vuole offendere ma solo scuotere, provocare, interrogare.
Perché la Basilicata, quando la guardi con occhi spalancati, riesce a farti ridere anche mentre piangi, un po’ come certi film italiani degli anni ’70. Queste terre ci guardano da secoli, ruvide e fiere, e noi le guardiamo di rimando, cercando storie, paradossi e stonature da raccontare. Non per giudicare, ma per far emergere il grottesco e il geniale che spesso convivono negli stessi vicoli. E se qualche sass ci sfiora, pazienza. Al massimo ci sveglia. E allora: si parte. Sant’Arcangelo: dove anche i santi prendono fiato Sant’Arcangelo non è un nome da poco: uno sente “sant” e subito si aspetta miracoli, ali bianche, incenso e processioni eteree. In realtà, più che i santi, qui sono gli umani ad aver fatto i miracoli, resistendo nei secoli a terremoti, invasioni, carestie e, peggio ancora, alla burocrazia italiana.
Adagiata tra il Serrapotamo e l’Agri, Sant’Arcangelo ha radici antiche, ben piantate nel fango fertile della Magna Grecia e della dominazione longobarda, con tracce romane che ancora oggi sbucano qua e là, tipo i pensieri intelligenti in certi talk show. Il cuore storico del paese pulsa attorno a quello che
I riti religiosi? Qui non si scherza. La Festa di Sant’Antonio Abate e quella della Madonna di Orsoleo sono eventi sentiti, vissuti come si vive un derby calcistico: tra fede, taralli, candele, e un pizzico di sana superstizione.
Ma occhio: sotto la tunica del rito religioso cova ancora un’anima pagana, con falò che scacciano i mali e vino che li fa dimenticare.
Già, il vino: il Grottino di Roccanova DOC, che matura in grotte scavate nella roccia, è uno di quei segreti lucani che ti fanno pensare che Dio, quando ha inventato l’uva, aveva in mente proprio questo posto.
Lo accompagni con un piatto di rafanata o un agnello alla lucana, e capisci subito perché nessuno qui voglia emigrare davvero. Gli abitanti? Ruvidi come la pietra delle loro case, ma capaci di un’ironia tagliente e di un’accoglienza che disarma. Nessuno ti dirà “vieni pure”, ma se ti siedi, ti riempiono il piatto. Se Italo Calvino avesse passeggiato tra i vicoli, avrebbe scritto “Le città invisibili e gli accolli concreti”. Hannah Arendt avrebbe chiesto un bicchiere di Grottino, seduta con i pastori a parlare di libertà e pecorino. Sant’Arcangelo va visitata. Con lo stomaco vuoto, la mente aperta e il cuore pronto a essere conquistato. Sarconi: il regno del fagiolo serio e del villeggiante smarrito
Chi arriva a Sarconi per caso, perché il navigatore ha perso la pazienza o perché cercava il mare in Val d’Agri, si ritrova in un posto dove il tempo ha deciso di rallentare, ma senza annoiare. E dove i fagioli hanno più titoli di studio di molti laureati fuori sede.
Sarconi è un piccolo borgo con una storia agricola nobile, un paesaggio morbido e una vena d’ironia che scorre più lenta del fiume Maglie, ma altrettanto viva. Qui, nei secoli, si è coltivato un legame profondo con la terra, la pazienza e la cottura lenta: non è un caso che il simbolo del paese sia il fagiolo IGP di Sarconi, che più che un legume è un carattere, una filosofia di vita. Nessun castello a Sarconi, ma un
centro storico raccolto, con strade che si arrampicano come se sapessero dove stanno andando. Ci sono chiese come quella di San Giacomo, antica e austera quanto basta, e scorci in cui ci si aspetta di vedere un nonno affacciato con la radio accesa sul Giro d’Italia del ‘78. I riti religiosi non mancano, ma qui convivono senza problemi con quelli gastronomici.
La Festa del Fagiolo, ad agosto, è un pellegrinaggio laico che richiama turisti, gastrofanatici e anime perse nel culto dello stufato. I piatti tipici? Tutto ruota attorno al fagiolo: in zuppa, in insalata, col cotechino, in versione “ti gonfio l’anima ma ti purifico il corpo”. Gli abitanti sono pratici, diretti e diffidenti quanto
basta per guadagnarsi la tua fiducia solo dopo che hai finito il piatto. Gente sobria, tranne quando si parla di orto, dove diventano poeti e teorici del drenaggio. Il vino? Arriva spesso da fuori, ma qui lo sanno scegliere. E lo bevono lentamente, con lo stesso rispetto che si riserva a un parente che parla poco ma dice sempre la cosa giusta.
Se Pascal avesse visitato Sarconi, avrebbe riscritto i Pensieri davanti a un piatto di fagioli con le cotiche. Se Jacques Derrida fosse passato di qui, avrebbe decostruito lo stufato, concludendo che “ogni fagiolo contiene l’idea stessa di presenza”. Sarconi non si visita: si assapora. Lentamente. Come tutto quello che vale la pena.
Sasso di Castalda: sospesa tra il cielo, la brace e la Costara Sasso di Castalda è quel posto dove il concetto di “altezza” non è solo geografico, ma anche esistenziale. Qui tutto è sospeso: il tempo, il fiato, i ponti e pure i pregiudizi. Basta arrivarci e guardarsi intorno per capire che no, non è un paese normale. È un balcone sulla Basilicata, un nido d’aquila dove persino le nuvole si fermano a fare una foto. Il protagonista assoluto, ormai celebre anche fuori regione, è il Ponte alla Luna: 300 metri di acciaio e coraggio, sospesi su una gola profonda, dedicato all’astronauta Rocco Petrone, figlio di queste terre e responsabile del lancio dell’Apollo 11. Non proprio l’ultimo arrivato. Sul ponte, anche chi dice “non ho paura dell’altezza” rivede le sue certezze. Ma una volta attraversato, ci si sente un po’ più vivi. E con le ginocchia leggermente meno sicure.
Sasso, però, è molto di più di un selfie ad alta quota. C’è la Costara, un bosco monumentale che non si visita: si attraversa in silenzio, si respira, si ascolta. Faggi, cerri, castagni e ruscelli compongono un santuario naturale dove anche i pensieri, finalmente, si mettono in fila. È qui che il paese si rigenera. Ed è qui che Henry David Thoreau, se solo ci fosse capitato, avrebbe mollato Walden per piantarci una capanna tra le foglie e restarci fino a dicembre.
Il borgo medievale è un gomitolo di pietra e memoria, con le rovine del Castello di Pietra Castalda, che si affacciano su vallate da film epico. E la Chiesa dell’Immacolata, sobria e tenace come le donne lucane. Qui la fede è silenziosa ma testarda. Le feste patronali, in onore di San Rocco e San Nicola, mescolano sacro, taralli, balli e un’aria di “ci si conosce tutti” che può far paura o innamorare. I piatti? Strascinati con mollica e cruschi, rafanata, agnello alla pastorale, e poi sua maestà la costata, la costata d’agnello cotta alla brace, servita con solennità e appetito. Accompagnata da un rosso deciso, spesso locale, che non chiede complimenti ma attenzione. La gente? Di montagna, dunque concreta. Poco incline al chiacchiericcio, ma generosa di fronte a un buon piatto o a una discussione seria su chi fa la miglior rafanata del paese. Se Laozi avesse camminato nella Costara, si sa-
rebbe perso volentieri, magari trovando l’equilibrio tra funghi, muschio e pensiero. Sasso di Castalda non si attraversa soltanto: si vive, si ascolta e si porta via con sé, come un sasso in tasca. E pesa. Ma nel modo giusto.
Satriano di Lucania: murales, maschere e un santo che fa jogging tra i boschi
Satriano di Lucania è uno di quei paesi che ti sorprendono mentre stai ancora cercando parcheggio. È un borgo che non ha bisogno di urlare per farsi notare: ti guarda dai muri, ti parla dai murales, ti sussurra storie nei vicoli come un vecchio che sa troppo ma non ha fretta di raccontarti tutto. Qui la storia è stratificata come una lasagna ben fatta: c’erano i Lucani, poi i Romani, poi i Bizantini, e via via fino al Medioevo, quando Satrianum, l’antica città madre, fu distrutta e la popolazione scese giù per fondare l’attuale Satriano. In compenso, oggi Satriano guarda avanti, e lo fa coi
colori. I murales che decorano ogni angolo del paese non sono graffiti estemporanei, ma veri e propri manifesti di memoria collettiva: raccontano storie di emigrazione, di fatica, di sogni. Nessuna banalità. Neanche un Banksy reggerebbe il confronto. C’è anche il Santuario della Madonna della Rocca, che domina dall’alto con l’eleganza di chi non ha bisogno di farsi notare, e la Chiesa di San Pietro Apostolo, severa e accogliente come una madre lucana. Ma il vero rito identitario qui è il Rumita, protagonista del Carnevale più eco-selvatico d’Italia. Un uomo vestito di foglie, che bussa alle porte con un bastone, senza parlare: se gli dai qualcosa da mangiare, ti porti fortuna. Se non gli apri, probabilmente sei su TripAdvisor da poco. Gli abitanti di Satriano sono schietti, fieri e un po’ filosofici, ma solo dopo il secondo bicchiere. Hanno il dono della parola misurata, ma se inizi a parlare
di natura, arte o peperoni cruschi, non li fermi più. Il vino? Viene spesso dal Vulture o dal Melandro, corposo e generoso, perfetto per accompagnare i piatti tipici: lagane e ceci, rafanata, cotechino, e le immancabili foglie e patate con la mollica. Qui è nato Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, pittore secentesco che ha lasciato opere ovunque tranne che sui social. Se Rosa Luxemburg fosse arrivata a Satriano, avrebbe lasciato perdere la rivoluzione per dipingere un murale sulla giustizia sociale. E se Schopenhauer avesse visto il Rumita, avrebbe finalmente sorriso. O almeno sbuffato con affetto. Satriano non va solo visitato. Va camminato, ascoltato, e lasciato parlare. Perché qui anche i muri hanno qualcosa da dire. E lo dicono meglio di molti umani. E anche oggi, tra ponti sospesi, fagioli sacri, boschi maestosi e santi travestiti da alberi, ce la siamo cavata. Abbiamo attraversa-
to Sant’Arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda e Satriano di Lucania con la leggerezza di chi cammina tra i sassi lanciati del tempo, sapendo che ogni pietra può essere inciampo o trampolino. Ci siamo imbattuti in paesi che resistono, respirano, si reinventano tra fede, cibo e murales. Paesi che non si vendono, ma si raccontano. Luoghi dove il silenzio non è vuoto ma pieno di senso, e dove la natura non è scenografia, ma personaggio principale. Chi li conosce li ama, chi non li conosce… beh, faccia attenzione: potrebbero cambiargli l’umore. O almeno il menù settimanale. Domani si riparte, ovviamente senza casco e senza GPS, perché tanto la strada, in Basilicata, è sempre un po’ curva, ma va dritta al cuore. Ci aspetta un’altra manciata di pais lucan, pronti a farci inciampare nel bello, nel paradossale e, perché no, anche nell’assurdo.Appuntamento a domani. Stessa regione, stessa follia.
t
Camigliano, Maisto, Adjapong, Bura ed anche l’attaccante Anatriello vestiranno la maglia rosso-blù D
i siamo! Dalla mat-
nuova stagione agonistica
n
Il gruppo con non
3
prepa-
r a z i o n e p r e - c a m p i o n a t o
Mr Pietro De Giorgio che
ha ottenuto la fiducia del-
la società per almeno due
a n n i i n c o n t r e r à v o l t i g i à
conosciuti e quelli nuovi
Cinque sino a questo mo-
mento
Si tratta del terzino destro
c l a s s e ‘ 9 7 C l a u d A d j a -
p o n g , “ i t a l o - g a n e s e ” e x
Sassuolo, Lecce, Reggina e Ascoli, 78 presenze in B (con 2 gol), 37 in A (2 re-
t i ) ; d i A g o s t i n o C a m igliano dif Centrale classe
1994 la scorsa stagione tra
i “ s a t a n e l l i ” d e l F o g g i a ;
d e l d i f C e n t r a l e c l a s s e
2004 Raul Alessandro Bu-
r a r e d u c e d a u n a b u o n a stagione a Ghiviborgo nel
g i r o n e E d i S e r i e D ; d e ll’attaccante Gennaro Anatriello di proprietà del Bo-
logna, lo scorso anno prima a Messina e poi a Trap a n i A n a t r i e l l o c h e l o
scorso anno rifilò una tripletta proprio ai rossoblù n e l l a g a r a d i T r a p a n i a ndrà a ricomporre la coppia di attacco della prima parte dello scorso campiona-
to con la maglia del Mes-
sina con Petrungaro Infi-
ne, non per importanza il ritorno con la casacca ros-
so-blù del centrocampista
c l a s s e 2 0 0 3 F r a n c e s c o
Maisto, lo scorso anno in
forza al Gubbio
Altro giocatore per il qua-
l e m a n c a p o c h i s s i m o p e r
la definizione del passag-
gio in rossoblù è Antonino
De Marco, centrocampista
siciliano classe 2004 che
d o p o a v e r a t t i r a t o l e a ttenzioni degli addetti ai la-
vori in D con la Vibonese
(5 gol e 4 assist da under)
è cresciuto a Pescara do-
v e i n d u e a n n i h a c o l l e -
z i o n a t o 5 6 p r e s e n z e e 5
gol culminando la sua avventura con la promozione
i n B I n A b r u z z o ( e n o n
s o l o ) d a n n o l ’ a f f f a r e p e r
f a t t o , c i s o n o s o l o d a l im a r e a l c u n i d e t t a g l i c o l
Potenza he punta ad ave-
re il mediano a titolo definitivo Prima della par-
tenza per la ridente loca-
lità situata ai piedi del Par-
co Nazionale del Pollino,
l a d i r i g e n z a r o s s o - b l ù h a
incontrato i giornalisti Il presidente Donato Mac-
chia ha parlato di sostenibilità economica nella ge-
stione del club e di valo-
r i z z a z i o n e d e i g i o v a n i
Restano questi gli obiettivi prioritari per il Potenza
c a l c i o S e n z a t r a l a s c i a r e
l ’ a s p e t t o s p o r t i v o v e r o e
p r o p r i o c h e a n c h e q u e -
s t ’ a n n o s i t e n d e r à d i m i -
gliorare Insomma, se nel corso della passata stagio-
ne il Potenza ha ottenuto
il settimo posto quest’an-
n o s i c e r c h e r à d i s a l i r e
qualche gradino in più E
p e r r i t o r n a r e a l l a t r u p p a che questa mattina partirà
p e r i l r i t i r o d i L a t r o n i c o ,
naturalmente con questi 5
o 6 nuovi arrivi la lista si
è d e c i s a m e n t e a l l u n g a t a
O b b l i g a t o r i a m e n t e s i s a -
ranno delle partenze
Il primo a cambiare aria è stato l’ex doriamo Valise-
n a , i n r e a l t à m a i v i s t o i n campo lo scorso anno Seguiranno degli altri a partire dai centrali. Con l’arrivo di Camigliano e Adjpong qualcuno tra Sciacca e Riggio dovrà la-
sciare Potenza Come pure per Novella e Ga