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Canio Santarsiero ha cambiato il volto dell’Ente da carrozzone a gioiello di buona amministrazione
AIAS
OLucia Cappiello
gni anno, in questo periodo, mi viene chiesto quale libro regalerei a Natale e chi mi conosce sa bene che oltre la saggistica su temi culturali, prediligo gialli e libri di fantascienza. Quest’anno, sarò meno monotona e mi permetto di consigliare un volume che ha un ampio respiro nazionale e internazionale ma che riguarda da vicino (...)
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Servizio a pag 4
Che FI come buona parte della politica non abbia particolare attenzione per l’età della sua classe dirigente è facile dimostrarlo, vista l’anagrafica gerontocratica di chi ci governa, a partire dai 79 anni del ministro Elisabetta Casellati, ormai tristemente di casa in Basilicata, ma che l’affondo sugli anni di troppo arrivi non certo da un giovane rivoluzionario comunista, ma da Pier Silvio stesso dovrebbe quantomeno far capire che le congiunture astrali a favore di Antonio Tajani stanno traballando. Così senza perdersi in fronzoli e con la forza del suo cognome che fa, tanto per intenderci, Berlusconi l’amministratore delegato di Mediaset ha rifilato una sberla diretta a Tajani pretendendo per FI facce nuove. Ora se il buon Pier Silvio che nel 2027 avrà 57 anni, come quando suo padre scese in politica vedesse, anche per campione nazionale, com’è messa qui Forza Italia gli verrebbe probabilmente la varicella. Già perché se si tolgono dal mazzo forzista i 39 anni del buon Gianuario Aliandro rieletto a furor di popolo e con merito politico rimangono i 67 di Taddei, i 69 di Cupparo, i 65 di Picerno, un tris d’assi praticamente da rottamare subito. Cantano gli Articolo 31: “Cercando facce nuove….”
VIGGIANo Deceduto un operaio edile di 67 anni di Montesano sulla Marcellana schiacciato da un cumulo di terra
Per i lavoratori
dell’Associazione buone notizie: stipendi in arrivo grazie all’impegno della Regione, il presidente Grippo soddisfatto
■ Servizio a pag 10
POTENZA
Consiglio comunale, dibattito sulla proroga all’Acta del servizio di igiene urbana, per Guidetti atto necessario, per l’opposizione no
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■ Mollica a pag 11
Ha preso il via a Potenza nel Museo Nazionale un laboratorio aperto per lo sviluppo del territorio e delle imprese culturali
■ Menonna a pag 13
CONTRATTO DI FIUME
Firmato per le aree della Valle del Noce e Sinni, Mongiello: «Un vero patto territoriale che mette al centro l’acqua»
■ Servizio a pag 5


Numeri di forte rappresentatività, confermato il radicamento nel territorio lucano del partito di Governo
POTENZA «La partecipazione della Basilicata ad Atreju 2025 registra numeri e presenze di forte rappresentatività, confermando il radicamento del territorio lucano nel progetto politico nazionale di Fratelli d’Italia. All’inaugurazione della manifestazione hanno preso parte i parlamentari di Fratelli d’Italia –il senatore Gianni Rosa, l’onorevole Aldo Mattia e l’onorevole Salvatore Caiata – insieme all’assessore regionale alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR Cosimo Latronico, che nel corso della giornata inaugurale ha illustrato le buone pratiche messe in campo dalla Regione Basilicata in ambito sanitario, portando all’attenzione nazionale l’esperienza lucana sul rafforzamento della sanità territoriale e dei servizi alla persona. Presente anche il capogruppo regionale Michele Napoli». A dichiararlo è Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Basilicata. «Particolarmente significativo – aggiunge Quarto, facendosi portavoce anche dei presidenti provinciali Vincenzo Claps(Potenza) e Michele Giordano (Matera) – è stato l’appuntamento “Coltiviamo l’Italia”, che ha posto al

centro il comparto agroalimentare, asset strategico per l’economia lucana. In questo contesto è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Carmine Cicala, portando il contributo della Basilicata all’interno di un confronto che ha coinvolto l’intera filiera produttiva e le principali istituzioni tecniche nazionali – Agea, Crea e Ismea –culminato con l’intervento conclusivo del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. La Basilicata – prosegue Quarto – ha risposto con una mobilitazione ampia e organizzata, testimo-
POTENZA “28 anni dalla prima edizione di Atreju: dopo tanti anni quei giovani, con i pantaloncini corti e con tanta voglia di cambiare il mondo, oggi professionisti, si ritrovano con la stessa passione e con lo stesso senso di comunità”. È il commento del giorno dopo di Gianni Motta e Paolo De Nictolis responsabili rispettivamente della provincia di Potenza di Fratelli d'Italia del Dipartimento Ambiente ed Energia e del Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici. “Abbiamo respirato la sana
niata dalla presenza di due pullman di partecipanti, a conferma di una comunità politica viva, partecipe e consapevole del proprio ruolo. Nel corso dell’evento vi è stato spazio anche per le istituzioni del territorio lucano, con la partecipazione del sindaco di Matera, Antonio Nicoletti: un’ulteriore conferma del protagonismo della Basilicata nello scenario nazionale del centrodestra. In chiusura dei lavori di Atreju 2025 – conclude Quarto – la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito una visione chiara e coerente: Atreju come comunità politica viva e in crescita; un
aria della politica fatta di contenuti, valori e perchè no anche di sentimenti e di ricordi. D'altronde soltanto chi come noi ha fatto negli anni, solo e soltanto militanza, può capire cosa possa significare sveglia all'alba e trovarsi alle 06:30 di mattina davanti ai cancelli di Castel Sant'Angelo. Qualcuno ci ha definiti esagerati. Per noi è solo cuore!!!!! Ma è stata anche l'occasione - dichiarano Motta e De Nictolis - per consegnare alle donne e agli uomini di Fratelli d'Italia della regione Basilicata, ma anche

partito radicato nei territori e capace di governare con responsabilità; un’azione di governo orientata alla stabilità, alla credibilità internazionale e al sostegno a
a onorevoli e senatori di altre regioni oltre che a qualche ministro e sottosegretario, un piccolo “opuscolo” (vedasi foto), con alcune idee e proposte dei dipartimenti ambiente, infrastrutture e servizi sociali della provincia di Potenza.
Le 200 copie - numero esiguo ma per noi sempre e comunque rappresentativo - distribuite nell'arco dell'intera settimana, hanno rappresentato un modo per dire ai militanti e all'Italia intera che la Basilicata c'è e c'è stata ad Atreju con la sua classe dirigen-
chi produce e investe in Italia; e l’unità del centrodestra come condizione essenziale per affrontare con coraggio e visione le sfide future del Paese».
te a tutti i livelli. La circostanza che ci ha fatto molto piacere è che vi è stata curiosità nel leggere le nostre idee e addirittura per qualcuno è sembrata una giusta metodologia (direbbero gli inglesi “best practice”) da diffondere nei vari circoli d'Italia. Ci siamo sentiti orgogliosi ma con i piedi per terra. Anche perchè, l'unica politica che conosciamo è quella nelle 131 comunità lucane. Farlo con responsabilità e senso del dovere e con la Testa Alta. Sempre e comunque”.


















Canio Santarsiero ha cambiato il volt o dell'Ente da carrozzone a gioiello di buona ammini strazione
Nella relazione del commissario tutta l'emozione per un grande percorso di un grande manager
POTENZA. 6 funzionari ingegneri, destinati a supportare le attività tecniche legate al Servizio Idrico Integrato e alla gestione dei Rifiuti. Queste figure contribuiranno a progetti di efficientamento infrastrutturale, sostenibilità ambientale e ottimizzazione delle risorse idriche, in linea con gli obiettivi regionali di transizione ecologica.
2 dirigenti, incaricati di guidare e rafforzare le aree tecniche afferenti al Servizio Idrico Integrato e ai Rifiuti. La loro expertise manageriale sarà cruciale per coordinare iniziative complesse, come l’essiccazione dei fanghi di depurazione e la pianificazione di impianti innovativi, garantendo una maggiore efficacia nelle politiche ambientali della Basilicata.
1 funzionario per l’area Amministrativa/Finanziaria, che si occuperà di aspetti contabili, budgetari e di compliance, supportando l’ente nella gestione delle risorse economiche e nel rispetto delle normative vigenti.
Questo il risultato dell'importante campagna di rafforzamento della pianta organica messa in piedi all'EGRIB dal Commissario Straordinario Canio Santarsiero.
I nuovi dipendenti hanno preso servizio ieri ed hanno sottoscritto il nuovo contratto di lavoro in una vera e propria cerimonia alla presenza del Commissario Straordinario (già Amministratore Unico) dell'EGRIB, arch. Canio Santarsiero, del Presidente della Regione Basilicata, Gen. Vito Bardi, e dell’Assessore del Dipartimento Ambiente, Terri-

torio ed Energia, Dott.ssa Laura Mongiello.
LA COMMOZIONE
DI SANTARSIERO
Nella sua relazione il Commissario Straordinario non ha nascosto la sua soddisfazione per l'ingresso di questi nuovi professionisti altamente qualificati che “permette di affrontare con maggiore vigore le sfide ambientali della Basilicata, contribuendo a un futuro più sostenibile per i nostri cittadini".
In effetti il lavoro compiuto da Santarsiero in questi anni alla guida dell'Ente è stato un lavoro poderoso.
Al suo arrivo l'EGRIB presentava una situazione amministrativa estremamente critica, un organico ridotto, con la mancanza di due dirigenti tecnici e di un dirigente ammini-
strativo, dimissionario tre giorni prima del mio insediamento, l’assenza del Revisore dei Conti, insediatosi solo 15 giorni dopo di lui, la mancata approvazione, negli anni precedenti, degli strumenti di programmazione previsti dal D.Lgs. 118/2011, la mancata approvazione di tre bilanci e tre rendiconti.
«Partivamo da una condizione di difficoltà strutturale – ha detto Santarsiero - ma non ci siamo arresi. Abbiamo scelto un approccio amministrativo fondato sulla responsabilità, la trasparenza, la ricostruzione dell’assetto organizzativo e il recupero della credibilità istituzionale»
L’EGRIB ha cambiato il proprio atteggiamento interno ed esterno, assumendo un ruolo realmen-

di appena 800.000 euro ha candidando interventi strategici ottenendo finanziamenti per oltre 236 milioni di euro, inclusi quelli del PNRR.
Opere strategiche che hanno comportato un cambiamento strutturale dell'Ente e, tramite di esso, della Regione Basilicata nel suo rapporto con le risorse ambientali.
te proattivo con la Presidenza, l’Assessorato all’Ambiente, i Comuni, le scuole, le associazioni e l’intero territorio regionale recuperando, integrato e consegnando alla Regione tutti gli atti amministrativi arretrati e, contemporaneamente, avviato un percorso serio e strutturato di sostenibilità ambientale, educazione civica e ambientale, pianificazione degli interventi idrici, rafforzamento delle relazioni istituzionali. TRA EDUCAZIONE AMBIENTALE E PROGRAMMAZIONE
L'Egrib di Santarsiero ha costruito la sua attività sui due pilastri dell'educazione ambientale e della programmazione. Sotto il primo versante, per il quale il Commissario Straordinario ha ringraziato la dottoressa Anna Lanza l'Egrib è riuscito a portare in tutte le scuole della Basilicata e anche fuori regione un modello educativo in grado di ricomprendere l’Agenda 2030, l’impronta idrica e carbonica, l’economia circolare, la valorizzazione delle risorse idriche regionali, la cultura del riciclo e del riuso. Sul piano della pianificazione invece di presentare progetti da imporre ai territori l'EGRIB ha identificato prioritariamente le reali esigenze territoriali, ed attraverso con un fondo di rotazione
Nella sua relazione Canio Santarsiero ha evidenziato che “viviamo un tempo di grande incertezza: le coordinate del mondo stanno cambiando e siamo chiamati, ogni giorno come individui e come comunità, a compiere scelte decisive. La libertà non consiste nell’assenza di vincoli, ma nella capacità di scegliere responsabilmente gli impegni che orientano la nostra vita. Non è un privilegio concesso, ma un compito affidato: ed è in questo compito che si misura il nostro valore.
Il motore autentico del cambiamento non è la tecnica né la finanza, MA L’UOMO. L’economia si fonda su relazioni, fiducia, dignità: per questo la scelta etica fondamentale, per un’azienda come nelle istituzioni, è il rispetto della persona.
Il vero timore non è l’ignoto, ma il cambiamento; la difficoltà sta nell’abbandonare la comfort zone. Restare ancorati alle abitudini significa frenare il mondo. Serve coraggio per rompere gli schemi. Il progresso non avanza da solo: è l’uomo a fare la storia, assumendosi pienamente la responsabilità delle proprie azioni.
Chi vive cercando solo comodità finisce per limitare la propria libertà, costruendo barriere che lo separano dalla luce del mondo. Chi guarda solo sé stesso non è libero, perché resta prigioniero del proprio riflesso. La vera libertà nasce invece dall’impegno, dall’apertura e dal coraggio del cambiamento.”
Una riflessione che, unita al grande lavoro svolto e ai numeri sciorinati, riflette in pieno la grande qualità del grande manager che è Canio Santarsiero.

Siè tenuta domenica a Roma l’Assemblea nazionale del Pd al quale ha partecipato anche Vitina Claps, componente dell’assemblea nazionale Basilicata: «Ho partecipato all’Assemblea nazionale del Pd, di cui sono componente, e sono tra coloro che si sono astenuti sulla relazione della Segretaria» . «Noi riformisti, infatti non accettiamo più di rimanere silenti, relegati nel ruolo di minoranza e trasparenti agli occhi di chi ci guarda. - continua - Il vero pluralismo si misura nella capacità di dare voce alle diverse sensibilità instaurando così un dibattito democratico da tenere innanzitutto negli organi di partito».
«Sia un dibattito franco che valorizzi le differenze per poi annodarle in punti co- muni di continuità. È questo il presupposto necessario per la creazione di un cen-

trosinistra che metta in campo un'alternativa di governo seria e credibile. Un in-

faticabile lavoro per un pluralismo reale e non solo di facciata» conclude Claps.
L’assessore all’Ambiente: «Un vero patto territoriale che mette al centro l'acqua come bene comune e rafforza la cooperazione»
Èstato sottoscritto ieri mattina nella Sala Inguscio della Regione a Potenza un patto per il futuro. Con la firma del Contratto di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni, la Basilicata compie un passo fondamentale, inaugurando un nuovo modello di governance partecipata che pone l’acqua e i territori fluviali al centro della transizione ecologica. Si tratta di un traguardo storico, frutto di un percorso lungo, strutturato e meticoloso, avviato nel 2012 con l’adesione della Regione Basilicata alla Carta nazionale dei Contratti di Fiume e consolidato nel Piano paesaggistico regionale con la predisposizione delle Linee guida per l’attuazione dei Contratti di Fiume in Basilicata, approvate nel 2022. Per l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, «la firma del Contratto di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni rappresenta un momento di grande valore strategico per la Basilicata. Un vero e proprio patto territoriale che mette al centro l’acqua come bene comune, rafforza la cooperazione tra istituzioni e comunità lo-

cali e introduce un modello di governo del territorio fondato sulla partecipazione, sulla sostenibilità e sulla responsabilità condivisa».
«Con questo primo processo pilota regionale – ha aggiunto Mongiello – la Basilicata dimostra di saper interpretare in maniera concreta le politiche europee in materia di risorse idriche, adattandole alle specificità dei propri terri- tori. È il risultato di un lavoro corale che valorizza il ruolo degli enti locali, delle competenze tecniche regionali e del partenariato economico e sociale, ponendo le basi per l’estensione di questo modello ad altri bacini regionali».
«Il risultato è stato raggiu-
to grazie alla capacità istituzionale della Regione, rafforzata dal costante apporto tecnico degli uffici, dei dirigenti e dei funzionari della Direzione generale dell’Ambiente, in particolare di Lucia Mangiamele, Carlo Gilio, Antonella Logiurato e Gerardo Troiano degli uffici Risorse idriche, Parchi e Biodiversità, nonché dalla sinergia con l’Ufficio della Dottoressa Maria Giuseppina Padula della Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, RUP del progetto», ha spiegato ancora l’assessore Mongiello.
Per quanto riguarda i dettagli tecnici, i Contratti di Fiume, disciplinati dall’articolo 68-bis del Decreto Legislativo n. 152
del 2006, sono strumenti volontari e negoziati che perseguono obiettivi chiari e condivisi: la tutela delle risorse idriche, la loro corretta gestione e la valorizzazione dei territori. La strategia del Contratto di Fiume Noce–Sinni si fonda su quattro pilastri fondamentali: Ambiente, Paesaggio fluviale, Identità e Sviluppo locale, declinati in azioni concrete che coniugano Nature Based solutions, Servizi ecosistemici, tutela del paesaggio e nuove economie di luogo. Ciò che rende questo Contratto realmente distintivo è il valore della partecipazione. Il Contratto di Fiume è, infatti, un accordo tra Enti, Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, costruito attraverso
un processo continuo di confronto e negoziazione. Un segnale inequivocabile di un territorio pronto e consapevole. Si ringrazia il FLAG Coast to Coast per aver coordinato questo percorso, che ha coinvolto 36 Comuni, 2 Province e oltre 100 stakeholder aderenti al Manifesto d’Intenti. È questa visione condivisa che consente di far emergere interessi comuni, prevenire conflitti e interpretare in modo autentico la vocazione dei territori.
In conclusione, la firma di oggi rappresenta un traguardo importante, ma soprattutto l’inizio di una nuova fase operativa. Ora prende avvio il lavoro più impegnativo: l’attuazione condivisa delle azioni previste, il rafforzamento del dialogo tra i soggetti coinvolti e il pieno allineamento con le strategie di sviluppo sostenibile. L’auspicio è che l’esperienza pilota del Contratto di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni possa fungere da stimolo per l’attuazione di analoghi processi in altri territori regionali. L’impegno della Regione sarà quello di sostenere e valorizzare anche i percorsi già avviati sebbene in maniera embrionale: l’Alto Basento, l’Alto Agri, il Bradano e il Vulture.

DI M ASSIMO D ELLAPENNA
Lagonegro, dove eravamo rimasti? Ieri abbiamo provato a mettere ordine nei fatti accaduti intorno alla lottizzazione abusiva realizzata dalla famiglia del Sindaco Falabella e al comportamento quanto meno irrazionale e ben oltre i limiti del conflitto di interessi del Sindaco che si trova, in questa vicenda, nella duplice posizione di demolito e di demolitore.
Come abbiamo già raccontato, infatti, il Comune di Lagonegro guidato dal Sindaco Falabella ha ordinato la demolizione della casa abusiva di proprietà di Falabella. Per evitare ogni tipo di conflitto di interesse che ne avrebbe determinato la dichiarazione di incompatibilità, il Sindaco ha evitato di impugnare l’ordine della sua stessa amministrazione che, quindi, è diventato esecutivo.
Nel frattempo l'immobile abusivo del Sindaco Falabella non viene demolito dal Comune guidato dal Sindaco Falabella, i Consiglieri Comunali di Opposizione hanno invocato l'intervento del Prefetto che ha chiesto una relazione all'amministrazione. A questa richiesta ha risposto il Sindaco Falabella dimenticando di essere nella sua duplice veste di autorità procedente e cittadino colpito dall'ordinanza. Il Prefetto Campanaro non ha agito in nes-
sun modo e la minoranza consiliare ha chiesto l'intervento del Ministro Piantedosi.
In tutta questa cronistoria va inserito anche l'intervento delle Iene e la sottrazione di una cartellina da parte di qualcuno nel Comune di Lagonegro. IL RICORSO DI UN ALTRO FALABELLA
Il Sindaco di Lagonegro ha sostenuto nella sua difesa a mezzo social, che l'immobile in questione gli è stato lasciato dalla madre che ha costruito per lui un luogo per poter vivere.
L'abuso, quindi, sarebbe stato realizzato dalla madre di Falabella secondo il Sindaco. L'opposizione ha sempre sostenuto che, al contrario della narrazione del capo dell'amministrazione comunale, si tratterebbe di una vera e propria lottizzazione abusiva che coinvolge tutta la famiglia Falabella.
A corroborare la tesi dell'opposizione e a smentire la teoria del Primo Cittadino, arriva un ricorso al TAR. Questa volta a proporlo è Antonio Falabella, zio del Sindaco di Lagonegro. Il ricorso riguarda proprio l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Lagonegro per alcuni immobili abusivi posizionati accanto a quello del Sindaco.
Non avendo problemi di incompatibilità formale, lo zio del Sindaco ha impugnato l'ordinanza di demolizione. Controparte

Di Lascio, Iannibelli,
Tra le cose segnalate l'inerzia del Prefetto e la mancata convocazione del Consiglio
DI MASSIMO DEL LAPENN A
Iconsiglieri comunali di Lagonegro Di Lascio, Iannibelli, Palermo e Mastroianni hanno deciso di andare fino in fondo e non lasciare niente di intentato per ripristinare la legalità nel Comune e verificare i conflitti di interesse che ci sono in capo al Sindaco Falabella. La vicenda è nota. Il Comune ha ordinato la demolizione e l'acquisizione al patrimonio pubblico dell'immobile abusivo di proprietà del Sindaci Falabella. Falabella non ha impugnato la decisione del Comune per non essere in
dell’attività del Prefetto e del Sindaco. LA VIOLAZIONE DELLE PREROGATIVE Alla base della richiesta al Ministeo dell’Interno c’è anche la mancata convocazione del Consiglio Comunale malgrado la richiesta in tal senso dell’opposizione. In pratica la minoranza consiliare aveva chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per poter discutere alcuni punti all’ordine del giorni, il Consiglio Comunale è stato convocato ma il punto di discussione richiesto dalla minoranza non è stato messo in discussione. Da qui la richiesta al Vi
dell'atto è il Comune di Lagonegro guidato dal nipote.
L'incompatibilità formale sicuramente non riguarda lo zio del Sindaco. L'incompatibilità politica e sostanziale, invece, si.
IL COMUNE RESTA CONTUMACE
Il Comune di Lagonegro, infatti, ha deciso di non costituirsi per difendere la propria ordinanza impugnata davanti al TAR dallo zio del Sindaco.
Per capirci, l'amministrazione resta acquiescente e non interviene per difendere il proprio stesso provvedimento.
Sicuramente è legalmente possibile. Ci chiediamo se sia politicamente opportuno e conforme ai principi di imparzialità della pubblica amministrazione. Esiste una lottizzazione abusiva, l'ufficio tecnico











del Comune ne ordina la demolizione, la demolizione riguarda lo zio del Sindaco, lo zio del Sindaco decide di impugnare l'ordinanza, il Sindaco de-
cide di non difendere gli interessi del Comune davanti al TAR. Sicuramente sarà legale. Certamente è inopportuno.



Servizio realizzato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera e la Cooperativa sociale Sirio, 400 pazienti assistiti
MATERA Saranno presentati oggi alle 15.00, presso la Sala “Coretti” della Direzione ASM di Matera, in via Montescaglioso, i dati relativi al primo anno di attività del servizio di cure palliative domiciliari realizzato grazie alla collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Locale di Matera e la Cooperativa sociale Sirio.
Nel corso della tavola rotonda verranno illustrati i risultati raggiunti dal servizio, a partire dal dato più significativo: 400 pazienti assistiti nell’arco di dodici mesi su tutto il territorio provinciale.
Un risultato reso possibile dalla sinergia tra ASM Matera e la Cooperativa sociale Sirio e dal lavoro di un’équipe multidisciplinare composta da medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari e psicologi, impegnati quotidianamente nell’assistenza domiciliare anche nei comuni più piccoli e difficilmente accessibili della provincia. Un’attività che ha garantito continuità di cura e supporto costante alle famiglie.
Nel primo anno di servizio, le cure palliative domiciliari hanno permesso

di accompagnare persone affette da patologie complesse in una fase di particolare fragilità, offrendo un’assistenza attenta al benessere e alla dignità della persona all’interno del contesto domestico. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali dell’assessore alla Sanità della Regione Basilicata Cosimo Latronico e del direttore generale dell’ASM Matera Maurizio Friolo. La tavola rotonda sarà moderata da Marta Pantaleo, presidente della Cooperativa sociale Sirio. Interverranno Marilena Losito, che illustrerà il ruolo della centrale operativa e i percorsi di presa in carico del paziente, Domenico Perez De Vera, con un bilancio del primo anno di servizio, Mariagrazia Pace, sull’attività di impianto dei midline a domicilio, Doranggela
PREVENZIONE E RESPONSABILITÀ: APPUNTAMENTO GIOVEDÌ 18
MATERA Giovedì 18 dicembre alle ore 15.00, nella sala Cinema dell’Asm di via Montescaglioso, si apriranno i lavori del convegno “Sicurezza sul lavoro: prevenzione, responsabilità e cultura della sicurezza”, promosso da Confapi Aniem Matera in collaborazione dell’Asm, con il coinvolgimento degli Ordini e Collegi professionali del territorio. L’iniziativa è dedicata al rafforzamento della cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, con particolare attenzione al settore edile, attraverso il confronto tra istituzioni, imprese, professionisti e operatori della prevenzione. Nel corso dell’incontro sarà presentato il Protocollo d’Intesa tra ASM e Confapi Aniem Matera. «La sicurezza sul la-
Locantore, sulle prospettive future di sviluppo delle cure palliative domiciliari, e Francesco Cannone, che approfondirà il tema della telemedicina applicata alle cure palliative. «Le cure palliative domiciliari rappresentano

voro rappresenta un valore fondamentale e una responsabilità condivisa. Come Azienda Sanitaria intendiamo promuovere, attraverso la prevenzione e la formazione, una cultura della sicurezza capace di incidere concretamente sulla tutela della salute dei lavoratori. Il Protocollo d’Intesa con Confapi Aniem Matera rafforza il nostro impegno nel costruire sinergie operative con il mondo produttivo e professionale, per ridurre i rischi e migliorare le condizioni di lavoro, soprattutto nei contesti più esposti», afferma il Direttore Generale Maurizio Friolo. All’incontro saranno presenti rappresentanti istituzionali, tecnici della prevenzione, professionisti e associazioni di categoria.
una risposta concreta a un bisogno profondo del territorio», dichiara Marta Pantaleo, presidente della Cooperativa sociale Sirio. «Accompagnare le persone a casa, insieme alle loro famiglie, significa mettere al centro la re-
lazione, la competenza e la continuità della cura. Questo primo anno di attività dimostra che la collaborazione tra sistema sanitario pubblico e cooperazione sociale può costruire servizi solidi e vicini alle comunità».
DELL’OSPEDALE DI POTENZA
POTENZA L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo aderisce all’open day dedicato all’alopecia areata con una giornata dedicata ai pazienti affetti da questa patologia. L’iniziativa, organizzata con la Società italiana di dermatologia e malattie e trasmissione sessuale (SIDeMaST) e con l’Associazione Italiana Pazienti Alopecia&Friends (AIPAF), è in programma il 19 dicembre 2025, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, nell’ambulatorio di Dermatologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, ingresso principale, primo piano. Sono previste 20 visite gratuite che hanno l’obiettivo di sensibilizzare e diffondere maggiore consapevolezza su questa malattia infiammatoria cronica che può avere un forte impatto sulla qualità di

vita dei pazienti. La giornata vuole essere anche un’occasione fondamentale di incontro e confronto con gli specialisti dermatologi, a disposizione per aiutare i pazienti ad affrontare le difficoltà legate alla malattia e per presentare le ultime novità in termini di diagnosi e cura. «L’alopecia areata non è solo
un problema estetico, ma una vera e propria patologia che va affrontata informando, sensibilizzando e condividendone le problematiche”, dichiara il Direttore Generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, che sottolinea l’importanza di iniziative come questa a sostegno del benessere psico-fisico: “Gli open day sono dei validi strumenti per la tutela della salute e rappresentano un’ulteriore testimonianza del nostro impegno nel contribuire a promuovere la cultura della prevenzione. L’alopecia areata è una malattia autoimmune che causa la perdita improvvisa di capelli e peli a chiazze su cuoio capelluto, barba o altre parti del corpo, senza una causa apparente. La ricerca scientifica ha fatto passi da gigante nel trattamento della patolo-
gia - spiega la dottoressa Marisa Tataranni, responsabile della Dermatologia dell’Aor San Carlo - offrendo oggi speranze concrete di miglioramento. Il nostro è un team costantemente aggiornato sui nuovi protocolli terapeutici e questo open day è l’occasione perfetta per divulgare nuove conoscenze e per effettuare uno screening che permetta di indirizzare i pazienti verso il percorso di cura più idoneo». Per partecipare alle visite gratuite è necessario prenotarsi online al link www.ospedalesancarlo.it/open-day oppure inquadrando il QRcode sulle locandine. Le registrazioni sono aperte dalle ore 7:00 alle ore 18:00 del 17 dicembre 2025. In caso di richieste superiori alle disponibilità, farà fede l’ordine cronologico di adesione.
Il Presidente Grippo esprime soddisfazione per l’impegno della Regione e delle organizzazioni sindacali per garantire il pagamento delle spettanze

POTENZA. Il Presidente di Aias Potenza ETS informa i lavoratori dell'Associazione che entro il mese corrente sarà possibile pagare da subito gli stipendi di ottobre e novembre, e, successivamente dopo, la tredicesima.
Questo risultato è stato raggiunto grazie al determinante intervento dell'Assessore del Dipartimento Politiche Sociali della Regione Basilicata, dott. Cosimo Latronico, dalla disponibilità del Commissario Asp, dott. Massimo De Fino e dall'azione incisiva delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto a
collaborare per la risoluzione delle problematiche. Il Presidente Grippo esprime, inoltre, grande soddisfazione per la decisione regionale di stabilizzare nell'immediato le attività socio-assistenziali svolte, grazie ad un progetto dedicato che il Dipartimento nella persona del Direttore Generale ha elaborato ed affidato alla ASP per l'attuazione.
Infine, il Presidente ringrazia tutti i lavoratori di AIAS Potenza ETS per i sacrifici sostenuti e la comprensione sempre dimostrata nei momenti di difficoltà dell'Associazioni.
CON OLTRE 50 ANNI DI ESPERIENZA, L'ASSOCIAZIONE CONTINUA A PROMUOVERE PROGETTI DI VITA E INTEGRAZIONE

Potenza ETS con sede in Via Vincenzo Verrastro a Potenza inizia la sua attività 10/10/1971 in Convenzione col SSN. Nel 1975 fra le prime in Italia abolisce le classispeciali e realizza it completamento di integrazionenella Scuola Pubblicadeisuoiutentifirmando accordi ed intese con Scuole, AziendeSanitarie ed Enti Locali per supportarne it processo di integrazione.
Nel 1992 con la realizzazione della Unita Multidisciplinare le figure professionali dell'AIAS vengono coinvolte nella stesura del Piano Riabilitativo Individuale. Nel 1987 istituisce Corsi biennali per Insegnanti di sostegno. Nel 2001 attiva la Scuola di Psicomotricità. Da sempre ha dedicato particolare attenzione all'Aggiornamento e Formazione del Personale promuovendo anche Convegni e Corsi che hanno interessato la Society Civile. Organizzatore Corsi ECM dal 2004, Provider accreditato presso it Mi-
nistero per la Formazione Continua nella Sanity dal 24/01/2012. Certificazione di Quality ISO 9001:2008. Le attività svolte dall’Aias di Potenza sono di tipo: Semiresidenziale, Ambulatoriale e Domiciliare. Provvisorio, Domicilare. Inoltre l’Aias si e dotata di innovative attrezzature per la Teleriabilitazione sulle quali sta formandoti proprio personale in previsione di atti autorizzativi da parte della Regione Basilicata, e nelle sedi del semiresidenziale (Potenza, Sant'Arcangelo e Scanzano Terzo Cavone) ha istallato tre sale multisensoriali per il trattamento degli utenti con disturbo dello spettro autistico. Le tipologie di trattamenti riguardano: Logoterapia, Fisiokinesiterapia, TerapiaOccupazionale, Neuropsicomotricita, Neuromotoria, Cognitiva, Psicoterapia ed Ippoterapia.
L'AIAS e composta da 9 Centri di Riabilitazione: quello di Potenza con sede legate in Via Vincenzo Verrastro n. 2, (fun-
zionalmentecollegato con la sede di Via della Tecnica n. 22 dove attualmentesono in corso lavori di ristrutturazione e che e stata già parzialmente autorizzata all'esercizio delle attivita da parte della Regione Basilicata), Muro Lucano, Villa D'Agri, Sant'Arcangelo, Scanzano Terzo Cavone, Marconia, Nova Siri, e Stigliano attività domiciliare (in attesa del trasferimento presso la sede indicata dal Comune) tutti autorizzati, nel rispetto della legge 28/2000 e s,m.i.,; gestisce spazi riabilitativi nelleScuole di 83 Comuni della Regione Basilicata e un Centro DiurnoAssistenzialeRiabilitativo "IL FIORE" sempre a Potenza, specifico per l’attuazione della legge 328/2000 sul Progetto di vita ( Facebook Il Fiore AIAS Potenza) .
Le attivita in semiresidenzialesono quelle artistiche, musicali, sportive, occupazionati, di recitazione e drammatizzazione. Si svolgonoLaboratori e Corsi di agricolturaa informatica con l'Universita di Basilicata. Convenzioni per Tirocini Formativi con numerose University. Collaboracon Scuole di ogni Ordine e Grado, IstituzioniSanitariePubbliche, Parrocchie, Comuni, Associazioni di Volontariato e Sportive e svolgesoggiorniestivi ed invernali.
Inoltrel'AIASpartecipa a deiProgetti in collaborazione con Enti Localidando la possibility agliutenti di svolgerediversiLaboratori (pirografia, candele, birraartigianaleecc.) o viaggi e/o escursioni. II giorno 10 settembre 2024 e statacostituita la Fondazione Durante Noi ETS Impresa Sociale con sedelegale in Via della Tecnica n. 22 — 85100 Potenza iscritta al Runts Repertorio n. 143547 it 24/09/2024, con lo specificoscopo di attuare un Progetto di vita per le persone con disabilità, chesia di preparazione e autonomia alla loro vita dopo che i genitorinon potrannopiùassisterli.
POTENZA In Consiglio comunale, Guidetti: «Atto necessario» dall’opposizione Saponara: «Strumento consentito solo in presenza di una gara»

Potenza Centro.
POTENZA. Una seduta pre natalizia del Consiglio comunale di Potenza caratterizzata da una lunga sospensione dovuta alla discussione in Commissione straordinaria su un debito fuori bilancio di 118 mila euro circa per lavori di somma urgenza relativa alla realizzazione lo scorso mese di agosto della strada in località Tiera. LE INTERROGAZIONI
Ma partiamo dai primi punti all’Ordine del giorno ovvero le interrogazioni. La consigliera di FdI Carmen Galgano discute l’interrogazione sullo stato del fabbricato ex spogliatoi Figc all’ingresso di
L’assessore allo Sport Gerardo Nardiello chiarisce che la struttura è di proprietà di Apibas e che sono in corso interlocuzioni che hanno portato a conoscere una prossima messa in sicurezza. Sulla stessa linea l’assessore alla Viabilità Francesco Giuzio precisa come gli interventi comunali si siano limitati alla sicurezza stradale e pedonale. Secondo la consigliera, la risposta degli Assessori si limita a una descrizione dello stato dei luoghi, senza indicare interventi concreti, tempistiche o soluzioni definitive.
Galgano evidenzia inoltre che il Comune avrebbe
potuto procedere con la demolizione in danno, come già avvenuto in altri casi, ponendo i costi a carico dell’Apibas, proprietaria dell’immobile. «La sicurezza e il decoro della città sono responsabilità dell’Amministrazione comunale – aggiunge – e non possono restare solo slogan. Si parla spesso di rendere Potenza una città bella e vivibile, ma qui non si applicano i principi che si predicano».
«Con l’apertura del nuovo punto vendita Lidl – conclude – il traffico in quell’area è aumentato sensibilmente, e i rischi sono oggi ancora più gravi. Servono decisioni immediate: l’ingresso principale della città non può rimanere in queste condizioni di abbandono».
Il capogruppo di Orgoglio Lucano, Bruno Saponara, solleva il tema critico del funzionamento degli impianti meccanizzati cittadini, con particolare riferimento alle scale mobili di via Armellini, Santa Lucia e Prima. Una situazione definita “emergenziale” per residenti e operatori del centro storico.
L’assessore Giuzio replica con un quadro dettagliato degli interventi di manutenzione in corso, spiegando che molti fermi sono legati alla sostituzione dei corrimano e a lavori straordinari sugli ascensori. Non manca il riferimento alla carenza di risorse regionali: «La Regione – sottolinea – non ha ancora stanziato i soldi previsti per la mobilità, mentre per gli interventi su via Armellini il Comune non ha ricevuto un euro».
PROROGA
AFFIDAMENTO
ACTA
Dopo una sospensione e un’inversione dell’Ordine del giorno, il Consiglio comunale entra nel vivo con l’approvazione della proroga dell’affidamento del servizio di igiene urbana alla società partecipata ACTA S.p.A. fino al 31 dicembre 2026.
A illustrare il provvedimento è l’assessore all’Ambiente Michele Beneventi, che richiama i pareri tecnici favorevoli.
Il presidente della Sesta Commissione, Giammarco Guidetti, definisce la proroga «un atto necessa-
rio, responsabile e temporaneo», indispensabile per garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale, mentre è in fase di completamento il Piano industriale della società. Di segno opposto l’intervento di Saponara, che annuncia il voto contrario del suo gruppo: «Siamo alla seconda proroga – afferma – e la giurisprudenza amministrativa consente questo strumento solo in presenza di una gara in corso». Nonostante le perplessità, la delibera viene approvata a maggioranza.
DEBITI FUORI BILANCIO
L’ultima parte della seduta è interamente dedicata al bilancio. L’assessore Roberto Falotico presenta tutte le delibere relative ai debiti fuori bilancio, in larga parte derivanti da sentenze esecutive del Giudice di Pace, del Tribunale civile e da contenziosi amministrativi, oltre a un rilevante riconoscimento da 850 mila euro legato a transazioni innanzi al TAR Basilicata. Tutte le delibere sono state approvate all’unanimità dei presenti.
Presentato a Potenza il volume di Francesco Fabrizio, un'opera che promuove un approccio innovativo all'insegnamento musicale nelle scuole
Un libro che parte dai banchi di scuola, parlando ai fanciulli con una narrazione classica e un grande effetto media- tico. È stato presentato ieri pomeriggio nella Sala Conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza il volume scritto da Francesco Fabrizio, dal titolo «Il Castello delle Note», edito da Mondadori. In una sala conferenze affollata di alunni e docenti, la presentazione ha visto la presenza del direttore del Polo Bibliotecario di Potenza, Luigi Catalani, dell'autore Francesco Fabrizio, del docente di educazione musicale Michele Perrone, della coordinatrice della scuola primaria canossiana Lucia Natalina e della docente del Conservatorio di Musica Gesualdo da Venosa di Potenza, Maria Sarli. Le note musicali, curate da Annacarmen Palma al pianoforte, Tommaso Summa alla fisarmonica e Michelangelo Maio al pianoforte, hanno caratterizzato un pomeriggio di alto spessore culturale, promosso in collaborazione con il Ministero per la Cultura, il Polo Bibliotecario di Potenza, l'Accademia Musicale Lucana e la Casa Editrice Hermaion.
Questa mattina, sempre nell'ambito dell'iniziativa, si terrà una giornata formativa e laboratoriale con l'autore, rivolta a tutti i docenti di scuola primaria, dell'infanzia, di sostegno e ai docenti di musica interessati.
Tutto questo per dare ai partecipanti uno spazio di inclusione e formazione grazie alla musica, alle note e alla conoscenza della cultura ad essa collegata.
Un modo per favorire nuovi indirizzi e metodologie, quello voluto da Francesco Fabrizio, che testimonia e sintetizza la volontà di fare della musica un modello di grande interpretazione rivolto ai giovani. Su questi aspetti si incentra, in tal senso, il parere di Diana Camardo, che ha inteso parlare de «Il Castello delle Note»: «Il Castello delle Note è un manuale didattico preziosissimo per l'insegnamento della musica, soprattutto nella scuola primaria. Laddove alle maestre è spesso richiesto di essere delle tuttologhe, noi sappiamo che l'insegnamento della musica non si può assolutamente improvvisare, e quindi è lo strumento adeguato per approcciarsi alla materia, soprattutto per poterla divulgare in maniera adeguata ai bambini che, successivamente, si troveranno molto probabilmente a dover scegliere uno strumento musicale, nel caso si iscrivano a una scuola media ad indirizzo musicale. Le finalità dell'iniziativa sono queste: diffondere l'insegnamento della musica, perché la musica fa parte di ciascuno di noi, e metterla a disposizione dei bambini in età scolare è fondamentale per la loro crescita e sviluppo».

Francesco Fabrizio, autore e protagonista del percorso didattico-musicale, ha spiegato le ragioni del suo lavoro: «Io sono docente di scuola primaria, quindi ho scritto questo libro perché mi serviva mettere su carta il mio metodo. Ho ben pensato di raccogliere le dispense che utilizzavo per fare lezione, e alla fine sono diventate un libro dal titolo «Il Castello delle Note». Una nota al giorno è diventato un libro perché il castello è fatto di tante camere oscure, di tanti passaggi invisibili. Così come la musica, dalla musica scritta all'improvvisazione, ogni volta che si mette mano a uno strumento è un'emozione diversa». F.M

Restituita alla città un’area strategica tra il Parco Baden Powell e il ponte di via di Giura: un’occasione per ripensare mobilità e spazi pubblici
Il recupero alla piena disponibilità dell’Amministrazione comunale di un’area strategica della città, compresa tra il Parco Baden Powell e il Ponte di via di Giura, rappresenta un fatto amministrativo di rilievo e un passaggio significativo per il futuro assetto urbano di Potenza.Un plauso va al sindaco, che ha perseguito con determinazione l’obiettivo di restituire alla città, dopo circa vent’anni, uno spazio di grande valore, collocato a pochi metri dal Polo bibliotecario e dal Museo provinciale, strutture che da tempo soffrono la carenza di aree adeguate per la sosta e l’accessibilità.La vastità dell’area ne consente un utilizzo polifunzionale: non solo parcheggi a servizio dei plessi culturali limitrofi, ma anche uno spazio capace di accogliere manifestazioni culturali, concerti, piccole fiere e momenti di aggregazione sociale. Una risorsa che, se adeguatamente progettata, può diventare un punto di riferimento per la vita cittadina.Attraverso percorsi
e progetti di reale rigenerazione urbana occorre ambire a «curare» una città che ha spesso subito uno sviluppo urbanistico disordinato e talvolta contraddittorio, ricucendo spazi e funzioni di un territorio frammentato. In questo senso, il recupero di aree capaci di svolgere una funzione di cerniera, non solo viaria ma anche culturale e sociale, assume un valore strategico.
Potenza, dal punto di vista urbanistico, può essere suddivisa in tre macrozone. Da un lato il centro storico, le aree limitrofe e le zone periferiche ben collegate al centro attraverso sistemi di trasporto meccanizzato, tratti di metropolitana di superficie e linee di bus urbani. Dall’altro, quattro quartieri periferici — Rossellino, Macchia Romana, Macchia Giocoli e Bucaletto — caratterizzati da collegamenti insufficienti sia tra loro sia con il centro cittadino. Infine, le contrade, nelle quali risiede quasi un terzo della popolazione, un dato che rappresenta un unicum tra i capoluoghi di

provincia, e che evidenzia criticità legate alla morfologia del territorio e alla carenza di servizi essenziali.Ciascuna di queste realtà richiede soluzioni differenti ma necessariamente interconnesse. In una città con tali caratteristiche, recuperare spazi di raccordo funzionale diventa essenziale per favorire coesione urbana e inclusione sociale.A ciò si aggiunge la necessità di rivedere un regolamento urbanistico ormai datato, ripensando la
città alla luce delle mutate esigenze produttive — come il recupero funzionale di lotti dismessi nell’area industriale Asi — dei cambiamenti climatici e delle trasformazioni demografiche e anagrafiche in atto. Progettare nuove aree, ripensare i servizi per la mobilità e connettere in modo intermodale i quartieri rappresentano gli assi portanti su cui costruire la sfida futura di Potenza. Una città che deve aprirsi maggiormente al territorio, raffor-
zando il proprio ruolo di polo urbano di riferimento per i comuni limitrofi e per le aree interne, in qualità di erogatrice di servizi essenziali.In questa prospettiva torna attuale l’idea di un piano strutturale metropolitano. Una sfida vitale che richiede il riconoscimento e il sostegno della Regione Basilicata, chiamata a contribuire in modo concreto se l’obiettivo è quello di mantenere vivo e competitivo l’intero territorio.
Al Museo Archeologico Dinu Adamesteanu una mattinata speciale tra gioco, cultura e spirito natalizio con gli alunni delle classi quinte
Ambo, terno, quaterna, cinquina e tombola. Il periodo natalizio richiama uno dei giochi più amati e rappresentativi delle feste, ma ieri mattina, nella sala conferenze del Museo Archeologico Dinu Adamesteanu, la tombola si è trasformata in un’occasione educativa e inclusiva. Protagonisti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Milani-Leopardi, che hanno condiviso un momento di gioia, festa e autentica amicizia.
Una giornata diversa dal solito che ha coinvolto le classi quinte di Potenza, impegnate in un’esperienza fatta di gioco, sorrisi e socialità, valorizzando il significato più profondo dell’aggregazione.
Un’iniziativa dal forte valore scolastico e umano, che ha permesso agli alunni di visitare il Museo, osservare i reperti conservati e, infine, giocare tutti insieme. Il grande tabellone della tombola, sistemato all’interno della sala, ha scandito i tempi di una mattinata all’insegna del divertimen-

to, coinvolgendo l’intera scolaresca. Sorrisi, risate e i classici sfottò per un numero uscito o uno mancante sulla cartella hanno completato il quadro, creando un clima di entusiasmo e convivialità tipico dello spirito natalizio che accomuna famiglie e comunità.
L’iniziativa si inserisce in un per-
corso già avviato dall’Istituto Comprensivo Don Milani-Leopardi che, con docenti, alunni e dirigenza, ha più volte visitato il Museo Archeologico Dinu Adamesteanu, condividendone logiche, programmazione e progettualità, apprezzando appieno l’offerta culturale della struttura del capoluogo.
Una giornata di rara bellezza, caratterizzata da un clima di festa autentico, dal sorriso reciproco e dalla disponibilità del corpo docente, capace di restituire il senso più vero del Natale e delle festività imminenti.In questa direzione si inseriscono le parole di Domenica Rizzo, insegnante di inglese e tecnologie delle classi quinte, che ha raccontato il valore dell’iniziativa: «Siamo qui tutti insieme.
Ha organizzato il Museo Archeologico Dinu Adamesteanu questa giornata della tombolata con tutte le classi quinte di Potenza e oggi siamo stati invitati a partecipare. I bambini sono venuti più volte al Museo per altri progetti. È stato un momento conclusivo che ha permesso loro di ricordare i reperti e tutto ciò che il Museo offre. Per il momento non abbiamo altre iniziative e chiudiamo con questa esperienza. Siamo contenti per questa giornata di svago». F RA . M EN.

Al Museo Archeologico Dinu Adamesteanu prende il via la No Code Academy Challenge tra innovazione, imprese culturali e sviluppo del territorio
DI FRANCESCO MENONNA
Cultura, valorizzazione delle imprese del settore, innovazione, sviluppo sostenibile, tecnologie e nuove conoscenze. Sono questi i messaggi lanciati ieri dal Museo Archeologico Dinu Adamesteanu di Potenza in occasione dell’avvio della tre giorni della No Code Academy Challenge. L’iniziativa ha preso il via grazie all’organizzazione di Broxlab, con il coinvolgimento dell’Unione Europea, del Museo Archeologico Dinu Adamesteanu, del MiC, del Dipartimento di Valorizzazione Culturale, della Rete dei Musei Italiani, della Direzione Generale dei Musei e del Comune di Potenza.Innovare, conoscere e mettere a sistema nuove mission è possibile attraverso processi di integrazione inclusivi e dinamici che vedono il cittadino protagonista della propria crescita umana, formativa e tecnologica. Quella di ieri ha rappresentato solo la prima tappa di un percorso che porterà promotori, stakeholder e numerosi addetti ai lavori a confrontarsi e a creare connessioni utili per migliorare le dinamiche interne di aziende, im-
prese e strutture capaci di intercettare e rispondere alle istanze dei cittadini.La giornata inaugurale è stata dedicata al workshop sullo sviluppo Web e App No-Code. Oggi, invece, la seconda giornata è arricchita da un convegno in programma alle ore 10, incentrato sullo sviluppo locale e sulle nuove tecnologie. Mercoledì la manifestazione si concluderà, sempre alle 10, con il workshop dal titolo «AI-No Code Visual e Branding», focalizzato sulla costruzione dell’identità di marca e sulle dinamiche dei fenomeni economici di nicchia, capaci di stimolare cittadini e imprese verso un deciso miglioramento strutturale e tecnologico.Una tre giorni di grande interesse che pone l’individuo al centro dei processi di crescita e sviluppo, favorendo al contempo il miglioramento delle competenze attraverso dinamiche articolate basate sulla condivisione, sulla progettualità e sulle relazioni umane intese nel loro significato più ampio.In questo contesto si inserisce l’intervento di Gerardo Graziano, project manager di Vibra Factory, che ha commentato il valore dell’iniziativa: «È una tre giorni molto intensa che vede im-
pegnate cinquanta aziende del Sud Italia, molte delle quali lucane, operanti nel settore dell’industria culturale e creativa. Le imprese hanno partecipato a un programma cofinanziato dal Ministero della Cultura per rafforzare la digitalizzazione del comparto. A questo si aggiungono altre attività svolte sul territorio, come una residenza artistica che ha coinvolto i comuni dell’entroterra tra Muro Lucano, Castelgrande e il Vulture».«Il lavoro svolto – ha aggiunto – ha portato alla progettazione di una serie di prodotti digitali che le aziende realizzeranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per sviluppare il proprio business. L’idea nasce dalla conoscenza del territorio e dalla consapevolezza che cultura, turismo e artigianato rappresentano ambiti strategici su cui l’economia lucana può investire, anche alla luce della crisi della grande industria. È su questi settori che bisogna innovare: piccole aziende e piccole realtà che, grazie al digitale, possono fare passi da gigante».Graziano ha infine sottolineato il ruolo delle istituzioni: «Il Museo che ci ospita è parte attiva di questa tre giorni e rappresenta

un luogo inusuale ma estremamente stimolante. Abbiamo apprezzato l’attenzione verso le nuove tecnologie, anche grazie alla disponibilità della direttrice Mutino e del suo staff. Allo stesso modo il Ministero della Cultura e la Regione Basilicata, attraverso i loro programmi di investimento, stanno supportando le aziende nel loro percorso di crescita».Dal Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu parte così una sfida strategica per il futuro delle imprese culturali, sempre più orientate a mettere al centro la persona, l’innovazione e la progettualità culturale come leve di sviluppo del territori
Al via un ciclo di incontri promosso dall’Osservatorio regionale e dall’Università della Basilicata per formare gli studenti
Promuovere la cultura della legalità e accrescere la consapevolezza sul fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso presente sul territorio lucano. È questo l’obiettivo del ciclo di incontri programmato dall’Osservatorio Regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso d’intesa con l’Università della Basilicata, che coinvolgerà le sedi universitarie di Potenza e, possibilmente, altri istituti scolastici della regione.Le iniziative sono rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, con particolare attenzione al mondo universitario, e puntano ad approfondire l’origine, le caratteristiche e le diverse manifestazioni della criminalità organizzata, oltre a far conoscere
gli strumenti di contrasto disponibili per arginarne la pericolosa infiltrazione nel tessuto economico e sociale della Basilicata.Il primo appuntamento è in programma per il 17 dicembre 2025 presso l’UniBas di Potenza, nel Polo del Francioso di via N. Sauro 85.
L’incontro sarà dedicato al tema «Le diverse tipologie dell’aggressione della criminalità organizzata di stampo mafioso al tessuto sociale ed economico della Basilicata. Origini e attuale realtà criminale».All’iniziativa prenderanno parte il presidente dell’Osservatorio regionale, Luigi Gay, il professor Donato Verrastro, docente di Storia contemporanea all’Università della Basilicata, il professor Domenico Copertino, docente di Antropologia culturale, e il dottor Mar-
co Marano, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia presso la Procura della Repubblica di Potenza.Si tratta del primo di tre incontri organizzati dall’Osservatorio regionale in collaborazione con l’UniBas, dedicati al fenomeno dell’illegalità e dell’infiltrazione della criminalità organizzata in Basilicata e alle sue molteplici espressioni. Un percorso di informazione e formazione rivolto a un’ampia platea di studenti, che assume un valore significativo anche per l’Università della Basilicata, ancora una volta chiamata a svolgere un ruolo centrale nell’educazione civica delle nuove generazioni. Nel corso del programma, che si svilupperà tra dicembre 2025 e febbraio 2026, saranno affrontati

altri temi di grande attualità, tra cui «Criminalità di stampo mafioso e imprenditoria. Pericolo di inquinamento economico. Riciclaggio. Mezzi di contrasto, in particolare le misure interdittive, di prevenzione personale e patrimoniale» e «Appalti pubblici e pericolo di controllo da parte delle organizzazioni criminali. Rischi di corruzione collegata alla criminalità organizzata. Strategie di contrasto».
Anche nei successivi incontri, oltre a magistrati e rappresentanti delle istituzioni, interverranno docenti dell’Università della Basilicata ed esperti delle diverse materie, con l’obiettivo di offrire un quadro approfondito e multidisciplinare di un fenomeno complesso e ancora attuale.A darne notizia è l’Osservatorio Regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso, presieduto da Luigi Gay.
Il cordoglio della Regione nelle parole del consigliere Chiorazzo. Eventi annullati e smentita del Sindaco su messaggi di raccolta fondi

PIGNOLA. È un dolore indicibile quello che sta vivendo la comunità di Pignola per la tragica morte di padre e figlio, Giulio e Francesco Nappi, a causa di in un incidente stradale. Entrambi erano a bordo di una Renault Clio quando, giovedì 11 dicembre, si sono scontrati con una Jeep Renegade all'altezza di Pantano di Pignola. Giulio, gommista noto in zona, era alla guida della sua auto quando è avvenuta la tragedia, in contrada Ponte del Tavolo, lungo un tratto di strada che collega il lago di Pantano con l'omonima frazione a Pignola. Il conducente della Jeep avrebbe riportato lesioni più lievi, mentre l’uomo alla guida della Clio è morto sul colpo a soli 51 anni; il figlio risultava in gravi condizioni già al momento dei soccorsi, quando si era reso necessario il trasporto in
codice rosso presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, dove è stato assistito per due giorni nel reparto di Terapia Intensiva, fino a sabato 13, quando purtroppo è spirato. Ora si attendono i funerali, per tributare l’ultimo saluto a padre e figlio, funerali che si terranno dopo gli accertamenti medico legali di martedì, disposti dalla Procura. Si sa invece che le esequie si terranno nel Santuario della Madonna del Pantano.
Dalla disperazione della famiglia per un dramma così immane, è però sbocciato un desiderio più grande: quello della vita, attraverso la donazione degli organi del bambino, espianto avvenuto tramite un delicato intervento di prelievo multiorgano eseguito al nosocomio del capoluogo, dando una possibilità di vita ad altri bambini e giovani pazienti in
attesa di trapianto, biologicamente compatibili.
CHIORAZZO, «FERITE CHE RICHIEDONO SILENZIO E RISPETTO»
Attestati di vicinanza e cordoglio sono stati da subito espressi dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Basilicata. Da palazzo di Via Verrastro, il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, parla di «una ferita dolorosa che ha colpito nel profondo l’intera comunità pignolese e lucana. Di fronte a una tragedia che lascia senza parole, ci stringiamo con rispetto e commozione al dolore delle famiglie colpite. La perdita di Francesco e del suo papà è un colpo durissimo che interpella le coscienze di tutti noi. Il gesto di straordinario amore e generositàsottolinea Chiorazzocompiuto dalla mamma di Francesco, che nella sofferenza più grande ha scelto di donare gli organi del figlio è un atto che commuove e che restituisce senso anche nel buio più profondo. In questo gesto di amore per il prossimo c’è un messaggio potentissimo di umanità. Francesco continuerà a vivere, nel ricordo dei lucani e nella speranza donata ad altre vite.
Il Vice Presidente del Consiglio regionale rivolge infine un pensiero di vicinanza anche al Sindaco Antonio De Luca e all’in-
tera comunità di Pignola, duramente provata nelle ultime settimane: «Pignola sta vivendo giorni segnati da un dolore che si è fatto collettivo. Prima la prematura scomparsa di Don Antonio Meliante, poi quella di Giulio e Francesco Nappi. Ferite che si sommano e che chiedono silenzio, rispetto e condivisione sincera del lutto. Alla comunità pignolese, alle famiglie colpite e a quanti stanno soffrendo va l’abbraccio più sentito. A tutti loro - conclude Chiorazzo - vanno le nostre preghiere».
EVENTI ANNULLATI. DE LUCA SMENTISCE LA RACCOLTA FONDI
E proprio il Sindaco De Luca, che proclamerà lutto cittadino in occasione dei funerali, ha espresso nelle scorse ore tutto il dolore proprio e della comunità che rappresenta: «Un dolore immenso che lascia senza parole, per il piccolo Francesco e per Giulio. Tutta la comunità è sconvolta, ferita nel profondo, raccolta nel silenzio e nel cordoglio, stringendosi con affetto e rispetto alla famiglia colpita da una perdita così ingiusta e straziante». Lo stesso Primo cittadino ieri pomeriggio ha diramato anche un avviso, «in riferimento ai messaggi che stanno circolando relativi a presunte raccolte di denaro in favore della famiglia di Giulio Nappi, desidero chiarire in modo netto e defini-
È venuta a mancare una forte figura spirituale della diocesi di Tursi
Èvenuto a mancare don Biagio Giovinazzo, parroco in solido a Maratea, cioè condividente con altri confratelli la cura pastorale e la funzione ministeriale. Era nato a Castelsaraceno, il 4 ottobre del 1951, giorno di san Francesco d’Assisi, sicuro presagio della sua missione sacerdotale, anche se san Francesco aveva rifiutato la stola per umiltà. Don Biagio era stato ordinato sacerdote il 14 luglio del 1979. Appena ordinato sacerdote, lo chiamò il vescovo di Tursi di allora, mons. Gerardo Pierro, e gli disse: «Dovete andare a Pedali di Viggianello, perché quella gente rimpiange il parroco che è deceduto, e chiede un’altra guida spirituale!». Il popolo di Viggianello rimpiangeva una nobile figura, quella di don Giulio Rizzo, a Pedali, un prete intellettuale dal
grandioso spessore culturale, tanto da essere stato definito il don Milani della Lucania. Don Biagio è rimasto a Pedali per 25 anni. Ed è stato un degno successore di don Giulio, per la sua ardente carità, per la sua passione pastorale. Poi ha girato per i nostri nobili borghi della diocesi di Tursi, la base della Lucania, che abbraccia due mari e due province, dal Tirreno allo Jonio: una diocesi composita, una diocesi trampolino e di passaggio per i prelati. Don Biagio ha servito umilmente la Chiesa per lunghissimi anni, ed anche in quei periodi in cui ha portato con grande spirito di abnegazione, la croce della sofferenza fisica, della malattia. Proveniva da una numerosa famiglia del borgo di Castelsaraceno, famiglia di dediti lavoratori. Il papà veniva denominato Felice lo “Scere”,
tivo che non esiste alcuna raccolta fondi autorizzata dalla famiglia, né iniziative di questo tipo sono state condivise o concordate con i familiari. In un momento di dolore così profondo e lacerante, ogni forma di iniziativa deve essere improntata al massimo rispetto, evitando gesti non concordati che rischiano di generare ulteriore sofferenza. Invito pertanto tutti i concittadini a non diffondere ulteriori messaggi, appelli o comunicazioni nelle chat private o sui social, e a fermare immediatamente la circolazione di informazioni false o non ufficiali. La comunità di Pignola sta vivendo un lutto che ci accomuna tutti. Il modo più autentico e dignitoso per stare vicino alla famiglia è il silenzio, la discrezione e il rispetto assoluto della loro volontà». Annullati anche gli eventi, i festeggiamenti dedicati a Santa Lucia, la giornata di festa della comunità “Canti e ritratti di luce” così come l’evento “Canzoni da Oscar”. Un dolore che si irradia ovunque e anche l’ASD Pignola comunica di aver «rinviato ufficialmente a data da destinarsi la gara del campionato Under 19 al palazzetto comunale contro il Senise. La società ha ritenuto doveroso assumere questa decisione in segno di rispetto e vicinanza verso le famiglie colpite e verso tutta la comunità, in questo momento di dolore».

perché faceva di lavoro l’usciere comunale. I funerali solenni sono stati celebrati domenica 14 dicembre presso la chiesa madre S. Spirito di Castelsaraceno. È morto il giorno beato di S. Lucia, regina della luce, simbolo della rinascita, della fine dell’inverno e della resurrezione della natura. Con lui è venuta a mancare una forte figura spirituale della diocesi di Tursi e Lagonegro. Il suo grande cuore si è fermato, ma siamo sicuri che continua a battere dinanzi all’Eterno nella gioia senza fine.
G IUSEPPE D OMENICO N IGRO

Il Tribunale di Appello ha confermato la sentenza di primo grado ufficializzando il reintegro di 14 dipendenti
POTENZA I giudici
della Corte di Appello di Potenza hanno rigettato il ricorso presentato dall'azienda contro i lavoratori della CMD di Atella confermando quanto stabilito dalla sentenza di primo grado. I 14 lavoratori, già reintegrati con la sentenza di primo grado, diventano così a tutti gli effetti dipendenti della CMD. «Finalmente giustizia è stata fatta», commenta il segretario
generale del Nidil Cgil di Potenza, Emanuele De Nicola. I lavoratori erano stati estromessi dall’attività produttiva a ottobre 2018 e per due anni in attesa di un riassorbimento nonostante gli impegni assunti in sede sindacale, in Confindustria, in Regione e in prefettura. Per questo motivo il Nidil Cgil si era rivolto alla magistratura per il tramite del rappresentante legale Luca Lorenzo, vincen-
do già in primo grado. Si tratta di lavoratori assunti con contratti di somministrazione per lungo tempo, dai 4 ai 10 dieci anni e che sarebbero dovuti essere stabilizzati in quanto prestavano servizio presso l’azienda in forma precaria da oltre 36 mesi, termine previsto dalle leggi. «La sentenza della Corte di Appello mette finalmente la parola fine a questa annosa vicenda, restituendo dignità e

serenità a questi lavoratori e alle loro famiglie. Un importante tassello nella lotta alla precarietà nella nostra regione – afferma De Nicola - pertanto ci auguriamo che la vicenda faccia da apripista
rispetto a questo uso improprio dei contratti a termine. La Cgil –conclude De Nicolacontinuerà ad essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori e a impegnarsi affinché si ponga fine a questo uso sconsiderato di contratti precari che non fanno altro che sfruttare la forza lavoro, uccidendo le speranze, la dignità e le competenze di molti dei nostri giovani lucani».
LAURENZANA Si è conclusa domenica una meravigliosa giornata dedicata alla promozione turistica di Laurenzana, che ha visto la realizzazione di un press e stakeholders tour capace di riunire esperti del settore, operatori turistici, guide ambientali, scout e giornalisti, in un clima di partecipazione, scoperta e condivisione. Cuore dell’iniziativa è stata la Riserva Naturale dell’Abetina di Laurenzana, suggestivo palcoscenico nel quale l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco hanno accolto i partecipanti presentando le straordinarie opportunità escursionistiche e il patrimonio naturalistico unico dell’area protetta, inserita nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Guidati da Lorenzo Pavese e Rocco Ferrari, i partecipanti hanno attraversato un bosco di altissimo valore naturalistico, ricco di biodiversità e caratterizzato da alberi monumentali, fino a raggiungere la cima del Monte Cardarosa, da cui è stato possibi-

le ammirare un panorama mozzafiato sulla natura incontaminata del territorio. Nel corso della giornata, anche il momento del pranzo è stato parte integrante dell’esperienza turistica proposta. Ai partecipanti è stato infatti offerto lo stesso menù che troveranno i futuri visitatori di Laurenzana, interamente a base di prodotti tipici locali: dalle immancabili bombette con la nuglia laurenzanese, alle patate ripiene, fino ad altre specialità della tradizione, a testimonianza di una gastronomia autentica che rappresenta uno dei pilastri dell’identità del borgo. Nel po-
meriggio, l’attenzione si è spostata nel borgo di Laurenzana con la visita guidata a cura di Andrea Crisci. Particolarmente apprezzata la tappa alla Chiesa Madre, custode delle spoglie del Beato Egidio e di importanti opere d’arte, così come la visita al Castello, arricchita dalla proiezione dell’esperienza multimediale “Misteri al Castello”, capace di coinvolgere i visitatori in un affascinante viaggio nella storia locale. La giornata di ieri rientra nel più ampio progetto “Laurenzana Turistica”, finalizzato a rafforzare l’identità e la visibilità del borgo. Il progetto ha previsto l’installazione di cinque pannelli di promozione turistica: uno a Laurenzana, due lungo la SP 32 dall’uscita di Albano di Lucania fino a Calvello, uno a Pietrapertosa e uno a Castelmezzano, creando così una rete informativa strategica nel contesto delle Dolomiti Lucane. A questo si affianca l’utilizzo di visori 3D, che consentono di esplorare virtualmen-
te il borgo e i suoi luoghi simbolo. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Pro Loco di Laurenzana, Giovanni Moreno: «La giornata di ieri ha dimostrato quanto Laurenzana abbia da raccontare. Con il progetto “Laurenzana Turistica”, i pannelli informativi e l’uso dei visori 3D stiamo costruendo un nuovo modo di promuovere il nostro borgo, più moderno, immersivo e capace di emozionare. Anche la scelta di far vivere ai partecipanti la nostra cucina tipica va nella direzione di un turismo autentico e consapevole». Nel corso dell’iniziativa, il Sindaco di Laurenzana, Giuseppe Trivigno, ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione sul tema dell’accoglienza: «È importante evidenziare i lavori di Pro Loco Universitas Laurentianae riqualificazione realizzati nelle strutture di Acque della Pietra e Acqua del Prosciutto, per un investimento complessivo di circa 500.000 euro».
LAVELLO Il sipario del teatro
San Mauro di Lavello è pronto ad aprirsi e ricevere il terzo appuntamento teatrale programmato nel ricco e variegato cartellone che accontenta i gusti di tutti. Un cartellone voluto fortemente dal direttore Video Carbone ed il manager di cinema e teatro Francesco Cicolella. I due eventi prece-
denti e il terzo registrano il tutto Sold out. Domani sipario ore 21, “Il Medico dei Pazzi” di Eduardo Scarpetta, adattamento e regia di Leo Amato con Gianfelice Imparato. La farsa di Eduardo Scarpetta conferma anche in teatro il successo cinematografico, pellicola 1954. Sul palco , una serata da ridere,comicità e tanta iro-

nia. Una delle commedie più esilarante del teatro napoletano; Don Felice, convinto che il nipote sia un affermato medi-
co, finisce in una pensione trasformata in un “finto manicomio”, dando vita a equivoci irresistibile e risate senza sosta. Nella nuova messa in scena ambientata nella Napoli degli anni ’70, il classico di Scarpetta torna a brillare con energia moderna e una comicità travolgente.
MASIELLO

VIGGIANO. Ennesimo incidente sul lavoro finito in tragedia in Basilicata. È avvenuto nella tarda mattinata di ieri a Viggiano, in contrada Valloni, dove un uomo di 67 anni ha perso la vita mentre era impegnato in attività di movimento terra. L’operaio edile, originario di Montesano sulla Marcellana, nel salernitano, stava eseguendo operazioni di scarico da un ribaltabile quando, secondo le prime ricostruzioni, ha deciso di scendere dal mezzo per verificare un problema al cas-
sone, che non rispondeva al comando di scarico.
Purtroppo, mentre controllava il funzionamento del ribaltabile, è stato sorpreso e travolto dal carico di terreno che stava trasportando, rimanendo intrappolato sotto il peso del materiale. A nulla sono valsi i soccorsi tempestivi dei sanitari del 118, allertati da una persona che si era preoccupata per il ritardo dell'uomo, il quale non rispondeva al telefono e tardava a far rientro dall'attività programmata.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i vigili del fuoco, il personale della Medicina del Lavoro dell’Azienda Sanitaria di Potenza e i carabinieri della Compagnia di Viggiano. Le forze dell'ordine stanno eseguendo accertamenti investigativi coordinati dalla procura di Potenza, che ha già disposto i primi accertamenti necessari per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente e valutare eventuali negligenze o responsabilità. Il pubblico ministero di turno si è recato sul posto per seguire da vicino le indagini e prendere decisioni sugli ulteriori accertamenti da disporre. Questo tragico evento riporta l'attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle necessità di garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operai.
IL COMMENTO DI CAVALLO DELLA CISL «La tragica morte di un operaio di 67 anni di Montesano sulla Marcellana, schiacciato da un carico di terra a Viggiano, è l’ennesimo, doloroso episodio di una scia di sangue che continua a mietere vittime innocenti». È quanto dichiara il segretario ge-
nerale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. «L’età avanzata della vittima deve far riflettere sulla necessità di misure specifiche a tutela della sicurezza dei lavoratori più anziani, a partire da una maggiore flessibilità del sistema pensionistico. In un mercato del lavoro in cui sempre più aumenta l’età media, come la Cisl denuncia da tempo, è fondamentale chiedersi se le condizioni fisiche e i rischi legati ad alcune mansioni particolarmente gravose e pericolose siano davvero compatibili con la salute e la sicurezza dei lavoratori più anziani. La prevenzione degli infortuni passa anche attraverso la possibilità di adeguare i percorsi pensionistici alle diverse situazioni lavorative per tutelare chi, con anni di esperienza, ha già dato tanto. È una questione di giustizia sociale e di umanità: istituzioni, imprese e parti sociali devono collaborare affinché tragedie come questa non si ripetano. Alla famiglia del lavoratore va la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cisl insieme ad un impegno: fare della sicurezza il punto non negoziabile di un patto sociale per il lavoro»


MATERA È stato pubblicato sul sito del Comune di Matera l’avviso per il controllo di vicinato dei borghi La Martella, Venusio, Picciano A, Picciano B e Timmari. Il Controllo di Vicinato rappresenta uno strumento di prevenzione della criminalità, che vede la partecipazione dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi con le forze di polizia statali e locali, a conferma dell’attenzione che l’amministrazione guidata dal Sindaco Antonio Nicoletti presta sui temi della sicurezza dei cittadini e del controllo del territorio. «Durante gli incontri nei borghi e nelle periferie con i vari Comitati di quartiere, è emerso diverse volte il tema della sicurezza che risulta centrale nei desiderata dei cittadini – dichiara l’Assessore ai Borghi e alle Periferie e alla Partecipazione Civica Stefania Draicchio –. I borghi e le periferie, per loro natura, sono collocati in aree del territorio cittadino di passaggio, pertanto sono soggetti ad incursioni di microcriminalità. Chiedere agli abitanti dell’area interessata di operare una vigilanza attiva, favorisce lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione dei cittadini attraverso
una comunicazione efficace, veloce e organizzata». Il Gruppo di Controllo del vicinato presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana, collabora con le forze di Polizia segnalando, tramite un “Coordinatore”, situazioni inusuali e comportamenti sospetti, collabora con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza.
«Gli obiettivi del progetto sono diversi – dichiara l’Assessore Settore Polizia Locale Daniele Fragasso –. I cittadini, attraverso i loro coordinatori, coadiuva-
no le forze di polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando nel territorio la percezione di sicurezza e la vigilanza. Non è previsto alcun pattugliamento da parte dei cittadini, ma la raccolta di segnalazioni inoltrata alla forza di Polizia da un coordinatore appositamente individuato».
C'è tempo fino alle ore 12:00 del 18 dicembre 2025 per aderire al Progetto Controllo di Vicinato. Le richieste di partecipazione al progetto dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente il mo-


dulo di adesione allegato all’avviso, pubblicato sul sito del Comune di Matera. Il documento deve essere compilato in ogni sua parte, debitamente sot-
toscritto e corredato di copia di documento di identità consegnandolo al Comando di Polizia Locale di Matera – Ufficio Segreteria Comando.
“PIAZZA DI SCHIERARSI” PROPONE UN FORUM INTERNAZIONALE SUL PIANO MATTEI IN PRIMAVERA
MATERA In occasione del Consiglio Comunale che affronta il tema della coprogettazione per Matera 2026, la Piazza di Schierarsi Matera lancia una proposta: organizzare in primavera 2026 a Matera il “Matera Mattei Mediterranean Dialogue 2026”, un incontro internazionale dedicato ai partenariati Italia–Africa e al ruolo del Mediterraneo come spazio di cooperazione. «Coprogettazione non può essere una parola buona per i comunicati e vaga nelle delibere. O produce risultati concreti e controllabili, oppure è teatro. Noi proponiamo un evento che lascia a terra impegni scritti e progetti reali, con tempi e responsabilità». Lo dichiara Gio-
MATERA Ha preso avvio nel Comune di Matera, per il mese di dicembre, il servizio sperimentale di Pronto Intervento Sociale (PIS), un presidio dedicato alla gestione delle emergenze sociali e al sostegno immediato delle persone in condizioni di particolare fragilità. Il servizio è realizzato grazie alle risorse della Quota Servizi del Fondo Povertà (QSFP), previste dall’Atto di programmazione regionale 2021–2023. «Il Pronto Inter-
vanni Schiuma, coordinatore della Piazza di Schierarsi Matera. Il forum, pensato su due giorni (più una serata pubblica), avrebbe un taglio operativo su temi centrali per lo sviluppo e la cooperazione: Acqua e resilienza climatica; Agricoltura e filiere / sicurezza alimentare; Energia e infrastrutture (fisiche e digitali); Formazione e competenze; Cooperazione tra città e territori. La proposta prevede “regole anti-fuffa”: non un convegno per le foto, ma risultati finali chiari e pubblici, tra cui: una Dichiarazione di Matera (breve e concreta); un elenco di progetti prioritari da avviare o sostenere, descritti in modo semplice (obiettivo, partner, costi indi-
cativi, tempi); impegno alla trasparenza: un report pubblico su cosa viene fatto davvero dopo l’evento «Se Matera vuole essere davvero Capitale Mediterranea del dialogo e della cultura, deve dimostrare che il dialogo produce scelte, responsabilità e metodo. Altrimenti resta un’etichetta» conclude Schiuma. La Piazza di Schierarsi chiede l’apertura immediata di un confronto con Comune di Matera, Regione Basilicata e Università della Basilicata per valutare patrocinio, sedi, organizzazione e percorso di lavoro, con l’obiettivo di coinvolgere partner istituzionali e tecnici nazionali/europei e delegazioni africane.

vento Sociale rappresenta uno strumento fondamentale per intercettare e affrontare tem-
pestivamente le situazioni di disagio più acuto – ha dichiarato l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico – Si tratta di interventi che consentono di agire subito, senza lasciare sole le persone nei momenti più critici». Il PIS consente di intervenire rapidamente in caso di improvvisa vulnerabilità sociale, rafforzando la rete dei servizi territoriali e affiancando i Comuni nella gestione delle situazioni
più complesse. Il servizio è inoltre ricompreso tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) previsti dal Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali, a conferma del suo ruolo strategico nel sistema di welfare. «Come Regione – ha aggiunto Latronico – abbiamo lavorato per garantire continuità e stabilità a questo presidio, inserendolo in modo strutturale nella programmazione regionale».



Al teatro Stabile si chiude la settima edizione del festival del cinema di Potenza dedicato alle nuove generazioni
Si è conclusa ieri, al teatro Francesco Stabile di Potenza, la settima edizione di Visioni Verticali, il festival del cinema promosso dall’associazione culturale Polimeri, con la cerimonia di premiazione dei cortometraggi in concorso. Dopo tre giorni intensi di proiezioni, workshop e talk con protagonisti del panorama cinematografico italiano, la kermesse, quest’anno dedicata alle nuove generazioni, ha salutato il pubblico confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più significativi del capoluogo.I vincitori sono stati selezionati da una doppia giuria: una giuria popolare composta dagli studenti del liceo artistico W. Gropius e del liceo classico Q. Orazio Flacco di Potenza, e una giuria tecnica formata da Margherita Romaniello, presidente della Lucana Film Commission, Francesca Giuffrida, casting director, Vincenzo Madaro, direttore artistico di Vicoli Corti, ed Emanuele Bertucci, direttore artistico del Tropea Film Festival.Il premio per il miglior cortometraggio del contest internazionale è stato assegnato a Mercato libero di Giuseppe Cacace. Nella sezione animazione ha prevalso Honeymoon di Mattia Parlati, mentre il riconoscimento per il miglior corto documentario è andato a Free Words: A Poet from Gaza di Abdullah Harun Ilhan, che ha conquistato anche il Premio Mario Nolè, attribuito dalla giuria popolare.La direzione artistica di Visioni Verticali 2025 ha inoltre conferito una serie di premi speciali, pensati per valorizzare e sostenere i talenti emergenti del cinema italiano. Vince Vivenzio è stato premiato come miglior attore per il cortometraggio Sissy, mentre a Dea Lanzaro è andato il riconoscimento come miglior attrice emergente, sempre per Sissy.Il premio per la miglior opera prima è stato assegnato a Gabriele Berti, Giovanni Nasta e Diego Tricarico, registi di Strike – Figli di un’era sbagliata, insieme allo sceneggiatore

Gianni Corsi, ed ex aequo a Gianmaria Fiorillo, regista del film Vas. A Demetra Bellina è infine andato il premio come miglior attrice per Vas.Visioni Verticali è promosso dall’associazione culturale Polimeri con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia e del Comune di Potenza, della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, della Lucana Film Commission, dell’Apt Basilicata, del Dipartimento per l’Innovazione umanistica, scientifica e sociale dell’Università della Basilicata e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Potenza.Il festival ha potuto contare sul sostegno del main sponsor GR Value, del fondo etico Bcc Basilicata, della Fondazione Potenza Futura, di Firriato – Culture and Wine, Basile Arredamenti, Orafi Buonansegna, Motor France e Manuela Telesca Jewelry Designer, con MYmovies come media partner.GR Value, produttore indipendente di energia da fonti rinnovabili, sostiene iniziative di riconosciuto valore culturale e di forte impatto sul territorio, promuovendo uno sviluppo sostenibile fondato su scelte consapevoli, dialogo e valorizzazione delle comunità locali.


Un’opera che esplora il potere della cultura partendo da Matera nel trasformare le identità locali e nel promuovere lo sviluppo economico
DI A NTONELLA P ELLETTIERI
Ogni anno, in questo periodo, mi viene chiesto quale libro regalerei a Natale e chi mi conosce sa bene che oltre la saggistica su temi culturali, prediligo gialli e libri di fantascienza. Quest’anno, sarò meno monotona e mi permetto di consigliare un volume che ha un ampio respiro nazionale e internazionale ma che riguarda da vicino la Basilicata. Mi riferisco al volume di Lucia Cappiello dal titolo esplicativo “Una, nessuna, centomila. Le capitali italiane della cultura”. Lucia Cappiello insegna geografia all’Università della Basilicata e ha pensato di dedicare un volume a un argomento molto conosciuto e, oserei dire, molto popolare, visto che sentiamo parlare, spesso, di capitali della cultura. Lo stesso titolo pone, subito, l’accento su un aspetto molto particolare: ma quante capitali ci possono essere? Perché, se si continua a dare questo riconoscimento, ogni anno, a una città diversa, ci saranno moltissime città capita-

li della cultura ed essere capitale diventerà più usuale e non un riconoscimento prezioso e per pochi. L’iniziativa nasce nel 2019 e in seguito alla proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura: le città italiane che avevano partecipato insieme a Matera e non avevano vinto, furono nominate dal governo nazionale Capitali italiane della Cultura per il 2015, rafforzando così quella tendenza di brandizzazione delle città già cominciato tempo prima. Sappiamo bene che vi è un ampio repertorio di Capitali: Capitale Mondiale della Sostenibilità, Capitale Europea dell’Innovazione, la Capitale Europea dello Sport, Capitale Europea della Cultura e Capitale Italiana della Cultura ma anche Capitale Regionale della Cultura. Aggiungerei, anche se non si tratta di capitali e non riguarda le pagine di questo volume, le varie proclamazioni dei borghi italiani come Borgo dei borghi che, ogni anno, interessano i centri demici più piccoli e, spesso, in stato di
spopolamento.
Questo significa che ogni centro abitato ha il desiderio di reinventarsi e trasformare la propria immagine offrendo una motivazione attenta per richiamare visitatori e turisti ma anche nuovi investimenti e nuovi abitanti.
Nel volume, ampio spazio si offre alla vicenda di Matera: si parte dalla descrizione della sua morfologia che è la naturale ricchezza della città per, poi, esplorare i vari periodi che l’insediamento rupestre ha vissuto fino a diventare patrimonio UNESCO nel 1993, alle trasformazioni dal trogloditismo e ingrottamento come inusuale forma di civiltà a Capitale Europea della Cultura. Alcuni che si recavano per la prima volta a Matera e non erano informati sul suo particolare percorso e la sua struttura urbana e chiedevano “ma dove sono i Sassi?”, probabilmente credendo di dover osservare e visitare un cumulo di sassi e pietre…questa domanda è molto più profonda di quel che si immagina poiché evidenzia il tipo di narrazione che quel territorio mette in atto e che viene rinforzata dalle immagini che i me-


dia nazionali e internazionali ripropongono. Lucia Cappiello spiega bene come Matera sia stata un esempio per avviare in altri luoghi i processi di riconfigurazione territoriali coniando modi di dire che sono stati utilizzati altrove e in altri dossier, tipo “i cittadini temporanei”. Noi Lucani ben conosciamo cosa è avvenuto a Matera prima, durante e dopo il 2019 ma è istruttivo e interessante leggere queste pagine che spiegano l’inasprimento delle situazioni di marginalità ma anche la rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale e, purtroppo, la mercificazione dei Sassi ma anche della Civita. Le positività e le negatività sono esplicitate con il guizzo della ricercatrice esperta e capace di esaminare questi fenomeni territoriali.
Molto interessanti le pagine del volume dedicato alle motivazioni che porta-
no le città a competere e gli esiti di queste competizioni constory telling e place telling diversificati e originali ma anche i processi di progettazione concertata delle politiche urbane in cui gli stakeholder sono chiamati a immaginare un futuro possibile. Dopo un’attenta disamina su tutte le Capitali Italiane della Cultura, nei capitoli successivi si pone l’attenzione sul ruolo dell’industria culturale e creativa in Italia per lo sviluppo economico e l’importantissimo ruolo della partecipazione, quello dell’identità territoriale e quello della rigenerazione urbana e nuovi percorsi e interrogativi che pongono la brandizzazione dei territori e le molteplici trasformazioni inaspettate e imprevedibili Si sentiva la mancanza di un volume con queste caratteristiche; buon Natale a chi ama leggere!
Al Giubileo Hotel di Rifreddo la cena conviviale del Comitato regionale per celebrare un anno di crescita del movimento dilettantistico
DI FR AN C E SC O ME N O N N A
Valori, risultati, impegno e passione. Sono stati questi gli ingredienti della festa della FIGC-LND di Basilicata, che ha salutato il 2025 con una cena conviviale al Giubileo Hotel di Rifreddo, alla presenza di società, dirigenti, tecnici e allenatori. Un momento di condivisione per chiudere un anno che ha fatto registrare un deciso aumento dei tesserati, ormai attestati intorno alle diecimila unità.Una festa dal forte valore sociale, che ha rafforzato il legame tra la FIGC-LND e tutte le sue componenti, con l’obiettivo dichiarato di dare voce e forma alla nuova programmazione del movimento calcistico regionale. Tra i presenti Giovanni Salvia, presidente del Coni Basilicata, Matteo Trombetta, responsabile Salute e Sport, Francesco Iasi e Nicola Angelino dell’Aiac, Rocco Galasso, presidente dell’Associazione Direttori Sportivi, Nino Guida dell’Aia, Giovanna Molinari in rappresentanza delle Scienze Motorie e delle scuole lucane, Carlo Ottavio della Divisione Paralimpica e Antonio Iallorenzi, responsabile dei disabili e dell’area sociale.A moderare la serata è stata la giornalista Gherarda Cerone, che ha accompagnato gli interventi con eleganza e precisione. Nel corso dell’evento sono state premiate le testate giornalistiche che quotidianamente seguono con attenzione il calcio lucano e lo sport più popolare della regione, così come dirigenti, tecnici e responsabili delle società. Tutti hanno salutato, insieme al presidente del Comitato regionale FIGC-LND, Emilio Fittipaldi, un 2025 ricco di impegni e soddisfazioni, che ha confermato la volontà della struttura di via Robert Mallet di sviluppare ulteriormente processi di integrazione del calcio nella vita pubblica e sociale, dalla scuola alle istituzioni, fino al volontariato.Presenti anche i rappresentanti del futsal, che hanno voluto rendere omaggio alla FIGC-LND in una serata dal forte impatto mediatico, pensata non solo per celebrare il 2025 ma anche per lanciare i prossimi impegni del comitato lucano, nel segno

di una passione che unisce l’organizzazione al volontariato puro. Centrale, ancora una volta, il rapporto con la comunicazione e con le testate giornalistiche, considerate un elemento nevralgico per garantire informazione, dati e iniziative durante tutto l’anno.Non è mancato il ricordo dell’ex presidente del Comitato regionale FIGC-LND, il compianto Pierino Rinaldi, che tanto ha dato al calcio lucano. Un comitato in festa e un lavoro imponente che il presidente Emilio Fittipaldi ha sintetizzato nel suo intervento: «È stato un anno splendido perché, nonostante le difficoltà strutturali legate all’impiantistica e alla perdita di persone che lasciano il territorio, siamo riusciti ad aumentare il numero delle società, delle squadre e dei tesserati. Possiamo quindi dirci soddisfatti della programmazione».«È chiaro – ha aggiunto – che bisogna restare sempre sul pezzo: le difficoltà sono ovunque e le società hanno bisogno di essere guidate e incentivate, soprattutto sul piano strutturale. Le strutture sono fondamentali e molte realtà sono costrette a spostarsi su altri campi per rispettare le nuove regole. Questo crea qualche disagio, ma serve a garantire ordine e qualità. Vedo comunque tanto ottimismo e una grande voglia di fare bene. Più squadre ci sono nelle categorie superiori, meglio è per tutto il territorio e per il mondo dilet-


tantistico».Sul futuro, Fittipaldi ha concluso: «I rapporti con le società di categoria superiore sono ottimi e devono restare tali,
perché siamo pochi e dividersi non aiuta. Sul calcio femminile stiamo lavorando: è una sfida complessa, ma stiamo inve-
stendo molto, soprattutto a livello giovanile, per creare basi solide e puntare alle categorie superiori».
