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«In una società democratica, il diritto di ridere del potere è fondamentale»
Di Lascio, Iannibelli, Palermo e Mastroianni scrivono a Piantedosi per ripristinare la legalità
Riconoscimento a
Costantino Di Carlo
Si è tenuta presso la Sala A del Consiglio regionale la quinta edizione del premio “Tiberino lucano”, riconoscimento promosso dall’Accademia Tiberina per valorizzare personalità che si sono distinte per il loro contributo professionale, culturale e civile. Il premio quest’anno è stato conferito a Costantino Di Carlo, amministratore delegato di Orizzonti Holding, figura di riferimento (...)

■ continua a pag 17 Piantedosi
a pag 8
Non perché la storia la fanno i vincitori ed il pandemista per eccellenza Roberto Speranza l’ha malamente persa nonostante la propaganda di frottole che s’era montata in aria come panna acida, ma perché alla fine la verità salta sempre fuori e quella che sta uscendo in commissione Covid, dopo tante omissioni e ragion di Stato, dovrebbe far nascondere dalla vergogna per come s’è governato sguazzando nella paura e, a colpi di decreti d’urgenza, trattato gli italiani come untori manzoniani. Ora lasciamo stare che per noi sia molto più d’un amico e che la passione comune per la giudiziaria ci leghi ormai da anni, ma si dà il caso che Fabio Amendolara, in forza alla Verità e a Panorama sia uno dei migliori giornalisti d’inchiesta che c’è sulla piazza d’Italia e così bene ha fatto Giovanni Donzelli a volerlo sul palco di Atreju come moderatore d’un panel dall’azzeccatissimo richiamo al dovere della verità ed in cui finalmente s’è iniziato a restituire pubblicamente il lavoro della commissione d’inchiesta proprio sulla gestione pandemica, a partire da quello che il suo bravo presidente Marco Lisei individua nel nodo delle responsabilità e dello scaricabarile tra tecnici e politici. Canta Inquérito: “Pandemia Pandemonio…”
PIGNolA Il bambino di 10 anni è morto a causa delle ferite riportate nell’incidente in cui ha perso la vita il padre Giulio


PREMIO MAESTRO ARTIGIANO
Prima edizione organizzata per valorizzare il lavoro delle eccellenze lucane dell’artigianato: consegna del riconoscimento a 140 maestri
■ Servizio a pag 3
DIGA MONTE COTUGNO
Partono i lavori e il Coordinamento degli agricoltori chiede tempi certi e chiarezza su scadenze, controlli e responsabilità
■ Servizio a pag 5
POTENZA
“Il Castello delle Note”: 2 eventi gratuiti per docenti per apprendere un nuovo modo di insegnare musica, al Polo Bibliotecario
■ Servizio a pag 12
SPORT
Capolavoro il Potenza di De Giorgio: al Viviani e in 10 uomini pareggia contro la capolista
Catania
■ Nigro alle pag 20 e 21

ha visto la partecipazione di numerosi amministratori e del sindaco di Napoli Manfredi

Si è conclusa sabato a San Paolo Albanese la Festa Regionale di Basilicata Casa Comune “Vivere le Aree Interne”, una giornata intensa e molto partecipata che ha riunito amministratori, cittadini, sindaci,dei consiglieri regionali Marrese, Cifarelli e Polese, parlamentari,segretari di partito rappresentanti delle organizzazioni sindacali, ex presidenti della Regione, professionisti, giovani, imprenditori, operatori sanitari, scolastici e culturali, insieme alla comunità politica e agli iscritti di Basilicata Casa Comune. L’iniziativa, ospitata nel comune meno popoloso della Basilicata, ha ribadito con forza che le aree interne non sono una periferia, ma una componente essenziale del futuro della regione e del Paese.
La giornata, introdotta da Graziano Scavone e moderata da Viviana Cervellino, componenti del coordinamento regionale di Bcc, si è aperta con i sa-
luti istituzionali del Sindaco Mosè Antonio Troiano, referente dei piccoli comuni ANCI Basilicata, e del Presidente di ANCI Basilicata, Gerardo La Rocca, che hanno richiamato il ruolo strategico delle comunità locali e la necessità di politiche differenziate per i territori interni.
Nel primo panel, dedicato a “Lavorare, Studiare, Curare nelle Aree Interne”, giovani, lavoratori, imprenditori, professionisti della sanità, della scuola e della cultura hanno portato testimonianze dirette sulle difficoltà di accesso ai servizi essenziali e sui divari territoriali che ancora penalizzano le aree interne, evidenziando al tempo stesso l’esistenza di competenze, energie e capitale umano pronti a essere valorizzati.
Nel secondo panel, “Costruire Sviluppo e Amministrare le Aree Interne”, si è svolto un confronto diretto tra amministratori locali e rappresentanti istituzionali.

Sono intervenuti i sindaci Eleonora Castronuovo (Senise), Pasquale Bartolomeo (Calvera), Fausto De Maria (Latronico), Nicola Valluzzi (Castelmezzano) e Antonio Murano(Barile), che insieme al già presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, hanno sottolineato il peso crescente delle responsabilità che gravano sui piccoli comuni, spesso in assenza di strumenti finanziari e normativi adeguati. È emersa con forza la richiesta di una governance multilivello più efficace, di criteri differenziati per sanità, scuola e mobilità e di un rafforzamento della cooperazione tra enti locali per garantire servizi essenziali e qualità amministrativa.
Nei loro interventi, Lindo Monaco e il Capogruppo di Basilicata Casa Comune in Consiglio regionale, Gianni Vizziello, hanno ribadito la necessità di superare l’approccio emergenziale alle aree interne, rivendicando una strategia
regionale stabile fondata su investimenti ordinari, programmazione di lungo periodo e integrazione delle politiche pubbliche.
Il deputato Paolo Ciani ha richiamato il valore dell’ascolto dei territori e delle reti civiche come infrastruttura democratica indispensabile, sottolineando come le aree interne possano diventare laboratori di innovazione sociale se sostenute da politiche nazionali coerenti.
L’ex Ministro della Salute Roberto Speranza ha evidenziato come il tema delle aree interne sia strettamente connesso al diritto alla salute, richiamando la necessità di rafforzare la sanità territoriale e i presidi di prossimità, per superare disuguaglianze inaccettabili nell’accesso ai servizi.
Nel corso della giornata è emerso con chiarezza anche il valore politico di Basilicata Casa Comune come “quarta gamba” di un campo progressista che intende rafforzarsi attraverso il radicamento nei
territori, la partecipazione civica e l’ascolto delle comunità locali. Un contributo autonomo e riconoscibile, capace di tenere insieme istituzioni, società civile e amministratori, e di costruire una proposta credibile per il governo della Basilicata e del Paese.
Nelle conclusioni, il Presidente nazionale dell’ANCI e Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ribadito che i piccoli comuni sono presìdi fondamentali della Repubblica e che lo spopolamento produce effetti economici, sociali e ambientali che riguardano l’intero Paese. Ha quindi sottolineato la necessità di politiche europee, nazionali e regionali integrate, fondate su servizi essenziali, mobilità e sviluppo sostenibile. Il Presidente di Basilicata Casa Comune e Vice Presidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, ha infine tracciato il senso politico della giornata.
«Da San Paolo Albanese – ha dichiarato – parte un percorso che continuerà nei prossimi mesi con appuntamenti tematici dedicati a sanità, scuola, mobilità e lavoro. Le aree interne non chiedono attenzioni episodiche, ma una strategia strutturale che dia dignità ai territori e futuro alle persone. Qui abbiamo visto una Basilicata che crede nel bene comune e che non intende arrendersi».
La Regione lancia il Piano Triennale per l’Istruzione Tecnica Superiore 2026-2029, con focus su digitalizzazione e tecnologie abilitanti
Nel contesto del Piano Triennale per l’Istruzione Tecnica Superiore 2026-2029, la Regione Basilicata ha annunciato l'approvazione di nuovi percorsi formativi in Intelligenza Artificiale (IA) e digitalizzazione, destinati a formare tecnici specializzati per le imprese locali. L'Assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, ha presentato il progetto durante l'evento “IncHUBatori: Next Stop AI” a Francavilla in Sinni. Cupparo ha sottolineato l'importanza della trasformazio-
ne digitale non solo per le grandi aziende, ma anche per le micro e piccole imprese, evidenziando come l'IA possa migliorare efficienza e qualità. L'incontro ha visto la partecipazione di esperti, imprenditori e rappresentanti di istituti scolastici, sottolineando la necessità di una formazione adeguata per affrontare la carenza di personale qualificato nel settore.
Il progetto mira a promuovere l'inclusione sociale e l'accessibilità per le persone con disabilità, attraverso iniziative che garantiscano pari op-
portunità nell'accesso alle nuove tecnologie. Gabriella Megale di Sviluppo Basilicata ha aggiunto che si intende fornire alle microimprese strumenti su misura per l'implementazione dell'IA, per massimizzare il valore dei dati e migliorare la competitività.
Cupparo ha concluso l'incontro citando Papa Leone XIV, sottolineando l'importanza di rispettare la dignità umana nella gestione dell'intelligenza artificiale, affinché questa possa contribuire al bene comune.


Potenza si prepara a rendere omaggio a uno dei pilastri più autentici dell’economia e dell’identità lucana: l’artigianato. Domani, alle ore 17.00, presso il Seminario Maggiore di Viale Marconi, si terrà la prima edizione regionale del Premio Maestro Artigiano, un evento promosso dalla Commissione regionale per l’artigianato della Basilicata con il coinvolgimento delle principali associazioni di categoria.
Sarà una serata densa di significato, che vedrà la partecipazione di centinaia di artigiani provenienti da tutta la regione. Regione Basilicata, Confartigianato, CNA, Casa Artigiani e CLAAI saranno insieme per raccontare e valorizzare il “saper fare” lucano, premiando quei maestri artigiani che, nel tempo, hanno contribuito alla tutela e alla trasmissione dei saperi tradizionali, oltre che alla promozione della cultura artigiana del territorio. Il Premio nasce con un obiettivo chiaro: dare dignità e riconoscimento a un comparto fondamentale, che rappresenta il cuore pulsante del tessuto produttivo regionale.
Sull’importante serata Rosa Gentile, presidente della Commissione regionale per l’artigianato di Basilicata afferma: «È un momento importante per gli arti- giani della nostra regione. È un riconoscimento ufficiale ancor più importante perché dà valore al Made in Italy, dà valore alla tradizione, alla cultura dei nostri artigiani, ma soprattutto alla maestria e alle eccellenze del nostro territorio. Insieme al Dipartimento Attività Produttive che in primis ha voluto questo riconoscimento, verranno consegnate i premi a 140 maestri. Saranno presenti le organizzazioni più rappresentative del settore perché tutti quanti insieme dobbiamo celebrare le nostre professionalità». Come sottolineato dal presiden-
te di CNA Basilicata, Renato Zaccagnino , l’artigianato non è solo economia, ma anche presidio sociale ed economico, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree interne. «Un euro investito nelle imprese artigiane – ha ricordato – genera un valore che resta sul territorio, perché il 90% viene reinvestito localmente. Gli artigiani non delocalizzano: custodiscono comunità, competenze e identità».
Accanto al valore economico, emerge con forza anche quello umano e culturale. Luciano Capriglione, presidente di CLAAI Basilicata, ha definito il premio «una pacca sulla spalla necessaria», un gesto simbolico ma profondo per gratificare chi lavora ogni giorno nelle botteghe e nelle piccole imprese. «Il termine “maestro” – ha ricordato – affonda le sue radici nella nostra storia: era così che chiamavamo chi ci insegnava un mestiere, tra banco e bottega. Oggi vogliamo restituire quel rispetto e quella centralità a chi continua a formare, con l’esempio, le nuove generazioni».
«Il Premio Maestro Artigiano 2025 fa parte del percorso di iniziative che abbiamo condiviso con le organizzazioni di categoria per il rilancio del comparto artigiano sempre più strategico spe-
cie nei nostri piccoli comuni» afferma l’ assessore Francesco Cupparo aggiungendo che punto di riferimento di questo lavoro è l’Avviso Pubblico “Incentivi alle imprese artigiane” con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro che registra una notevole partecipazione di ditte e imprese artigiane con 537 istanze perve- nute. «È soprattutto questa la testimonianza che il mondo artigiano lucano non solo è resistente alla crisi che colpisce per varie motivazioni di carattere internazionale e nazionale le imprese di ogni settore produttivo, ma –continua Cupparo – è determinato a crescere ed innovarsi nella tradizione. L’idea del Premio è partita dalle associazioni di categoria e noi, attraverso i nostri uffici del Dipartimento e l’abbiamo accolta volentieri in contemporanea con la ricostituzione della Commissione regionale per l’Artigianato di cui presidente è Rosa Gentile, dirigente regionale e nazionale di Confartigianato e Ciro Spera (Casartigiani) vicepresidente».
«Con l’attività produttive – continua Cupparo – tra gli obiettivi che intendiamo perseguire c’è quello di migliorare il posizionamento delle imprese sui mercati internazionali ed aumentarne la competitività attraverso progetti di investimento finalizzati a: innovazioni di processo /prodotti/servizio; innovazioni organizzative attraverso l’utilizzo di Tic (tecnologie dell’informazione e della comunicazione); innovazioni di marketing; l’accrescimento dimensionale. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa a Francavilla in Sinni nella terza tappa del Progetto promosso insieme a Sviluppo Basilicata sull’Intelligenza Artificiale: l’innovazione è importante ma non sostituirà mai il valore artigiano della manualità e creatività. Altri obiettivi riguardano: il passaggio generazionale con la concessione di aiuti alle imprese del comparto artigianato coinvolte nel passaggio generazionale a favore di pa-
renti o affini entro il secondo grado dell’imprenditore; la valorizzazione della bottega scuola attraverso investimenti volti al recupero e alla valorizzazione delle botteghe d’arte e degli antichi mestieri».
Cupparo rinnova l’impegno della Giunta regionale a sostenere il comparto artigiano che con le sue circa 10mila microimprese è vitale per l’economia e l’occupazione e che, ha detto, «vive una fase convulsa di grandi trasformazioni, accompagnandolo nello sforzo di innovazione senza per questo tralasciare gli aspetti specifici dell’artigianato tradizionale, artistico e degli antichi mestieri che stanno scomparendo. In proposito, il ricambio generazionale nelle botteghe e nei laboratori e la formazione sono elementi fondamentali per trasferire nel futuro l’artigianato. L’impegno della massima istituzione regionale è pertanto finalizzato a sostenere la ‘resilienza’ di botteghe, laboratori, piccoli opifici per una ripresa del comparto artigiano anche in Basilicata attraverso una strategia condivisa a favore delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese».
Emblematica anche la cover ufficiale del premio, che raffigura due mani pronte a congiungersi: simbolo del passaggio di competenze, della continuità tra tradizione e futuro, del valore artigiano che si costruisce nel tempo. Nel corso della serata non mancheranno momenti di riflessione sul ruolo strategico dell’artigianato nel Made in Italy e nello sviluppo del Mezzogiorno. Tra gli ospiti attesi anche il direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro, a conferma del respiro nazionale dell’iniziativa.
Il Premio Maestro Artigiano 2025 si candida così a diventare un appuntamento fisso, capace di celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il valore sociale di chi, con le proprie mani, continua a costruire il futuro della Basilicata partendo dalle sue radici più profonde.















POTENZA. Si terrà oggi alle ore 10.30, presso la Sala “Inguscio” della Regione Basilicata, la cerimonia di firma del Contratto di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni. La sottoscrizione rappresenta un passaggio di alto valore istituzionale e simbolico, sancendo il compimento di un percorso volontario, partecipato e strategico avviato dal Flag Coast to Coast, per la tutela del patrimonio ambientale, idrico e territoriale, in coerenza con le politiche di sostenibilità regionali, nazionali ed europee. Il Contratto di Fiume delle Val-
li del Noce e del Sinni costituisce uno dei primi processi pilota in Basilicata, attuato da un Partenariato Pubblico Privato già strutturato e dotato di risorse per l’attuazione di azioni e progettualità concrete nei territori interessati. Un’esperienza riconosciuta e valorizzata anche a livello nazionale, nell’ambito delle attività del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e dei programmi di governance partecipata promossi dal Mase e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. La firma del Contratto non è un atto meramente formale, ma
segna l’avvio di una nuova fase operativa, fondata su un Documento Strategico e un Programma d’Azione condivisi, orientati alla tutela delle risorse idriche, alla riduzione del rischio idraulico, alla valorizzazione dei territori fluviali e allo sviluppo locale sostenibile, come previsto dall’art. 68-bis del D.Lgs. 152/2006. Un appuntamento di rilievo per la Basilicata, che consolida il proprio ruolo di riferimento nella promozione di modelli avanzati di governance integrata e sostenibilità ambientale.

Alla cerimonia interverranno rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti, dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo.
Il Coordinamento della Basilicata sollecita chiarezza su scadenze, controlli e responsabilità dopo gli annunci sulla diga
POTENZA. Il Coordinamento Agricoltori della Basilicata prende atto delle dichiarazioni dell’assessore Pepe e degli annunci relativi all’avvio dei lavori alla diga di Monte Cotugno, infrastruttura ritenuta strategica per la sicurezza idrica regionale. Un’opera che, sottolineano gli agricoltori, non riguarda soltanto il comparto agricolo, ma rappresenta una risorsa di interesse generale, destinata anche all’uso civico e quindi alla tutela diretta dei cittadini.Proprio per la sua rilevanza pubblica, Monte Cotugno richiede un livello di gestione, programmazione e trasparenza coerente con il ruolo che è chiamata a svolgere. Il riconoscimento dei ritardi accumulati nella fase di avvio degli interventi viene giudicato un passaggio necessario, ma non sufficiente. «La consapevolezza dei ritardi non è un risultato, è solo
ri, sarà misurata solo sul rispetto dei tempi dichiarati e sui risultati effettivamente conseguiti, perché le infrastrutture strategiche non si governano con gli annunci, ma con atti concreti. CON LA FIRMA SI CHIUDE
il punto di partenza», evidenzia il Coordinamento, avvertendo che senza scelte operative e tempi certi il rischio è quello di rendere strutturali anche le criticità.Da qui la richiesta rivolta alla Regione di indicare con chiarezza entro quale termine i lavori saranno completati, accompagnando l’impegno con un cronoprogramma pubblico, verificabile e costantemente aggiornato. Secondo gli agricoltori, è indispensabile definire obiettivi operativi a breve termine, individuare tappe intermedie misurabili e garantire comunicazioni periodiche sullo stato di avanzamento degli interventi.Nel documento viene inoltre rinnovata la richiesta di un incontro formale con la Giunta regionale, finalizzato a un confronto diretto su tempi, responsabilità e modalità di controllo. «Il confronto strutturato e basato sui dati non indebolisce l’azio-

ne pubblica, la rende più credibile», sottolinea il Coordinamento.L’avvio dei lavori viene considerato un primo passaggio, ma la credibilità dell’azione pubblica, concludono gli agricolto-
Oggi incontro su Pac post 2028 e Xylella alla vigilia della manifestazione europea del 18 dicembre promossa dagli agricoltori
MATERA. Matera ospita oggi l’incontro-dibattito promosso da Cia Basilicata dal titolo «Coltiviamo la Basilicata. Proteggiamo il futuro agricolo lucano», dedicato al possibile impatto della Pac post 2028 e al rischio Xylella. L’appuntamento è in programma dalle ore quindici e trenta alla Camera di Commercio della Basilicata, in via Lucana, alla vigilia della manifestazione europea del 18 dicembre a Bruxelles promossa da Cia-Agricoltori e sostenuta dal Copa-Cogeca.Al centro del confron-
to, le preoccupazioni per il futuro della Politica agricola comune. «Siamo a una svolta pericolosa –affermano i presidenti provinciali Cia di Matera e Potenza, Giuseppe Stasi e Giambattista Lorusso –perché il rischio di uno smantellamento della Pac dopo il 2027 appare sempre più concreto». Uno scenario che, secondo Cia, porterebbe a un drastico taglio delle risorse e alla loro confluenza in un fondo unico, «con il pericolo di creare agricolture di serie A e agricolture di serie B».Ampio spazio

sarà dedicato anche al tema della Xylella e alle prospettive per l’olivicoltura lucana. Il presidente intercomunale Cia Matera, Cosimo
Gaudiano, sottolinea l’importanza del dialogo con le istituzioni regionali per affrontare le criticità normative: «Chiederemo la modifica delle parti più rigide dell’attuale regolamento, che in caso di ingresso del patogeno potrebbero bloccare gli investimenti futuri».L’incontro è aperto ad agricoltori e cittadini. «Senza agricoltura non c’è sicurezza alimentare, ambientale e sociale – ribadisce Cia – ed è per questo che saremo in prima linea a Bruxelles per difendere il futuro del settore».



Continuano gli attestati di solidarietà a Cronache contro il tentativo di censura della Corte dei Conti e del presidente Giuseppe Tagliamonte in merito ad un video satirico realizzato con l’Intelligenza artificiale e pubblicato nella rubrica “Satira Ai” sulla pagina facebook Cronache Social.
Di seguito l’intervento dell’avvocata Ivana Pipponzi.
Sovente ci si dimentica che la satiraqualora operata dai mezzi di comunicazione giornalistica - è uno strumento di informazione, addirittura non di rado più penetrante rispetto alla notizia canonica.
La satira è da sempre (da quando, probabilmente, l'uomo ha cominciato a fare disegni sulle pareti delle caverne) lo specchio deformante della realtà,
ma in qualche modo anche un suo ingrandimento: una maniera più semplice e diretta di guardare al reale, volta a far comprendere meglio le notizie ai cittadini, appunto attraverso le iperboli dell'ironia, del sarcasmo, della dissacrazione. Da sempre, questi sono valori fondanti di un sistema democratico, ove il potere in quanto tale si assume il vantaggio dei privilegi che da quel potere derivano, ma è consapevole anche di
dover dare conto del proprio operato ai cittadini, in nome dei quali quel potere amministra. E il sano sfottò, il sottinteso e il sottotesto arguto sono modi che il giornalista e il vignettista usa per chiedere proprio quel conto.
La satira scritta, disegnata, filmata o quant'altro è un sacrosanto diritto, insomma, perché consente a chi legge, guarda o ascolta di percepire in una maniera più vivace, anche se a volte più brutale, gli aspetti controversi del potere, a tutti i livelli. Come si diceva, la satira per sua propria natura, deve essere deformante perché è innanzitutto caricatura; viene dritta dritta dalla Commedia dell'Arte dalle nostre maschere, dai Lazzi e degli sberleffi dei nostri più Nobili commediografi, ed essendo caricatura, non può far altro che ingrandire le orecchie e il naso del potente, per far riflettere con il sorriso.
La satira non è mai offesa, ma è un'arte senz'altro difficile, che per sua natura non deve piacere al potente Insomma, non esiste la satira “a favore”.
Viviamo in un Paese in cui, come accennato, esiste e resiste una grandissima tradizione satirica che fa parte proprio dello spirito dell'Italiano e del Meridionale in particolare, che ha spesso seppellito con una risata sofferenze, difficoltà e ingiustizie.
Ma altrettanto spesso i potenti di questo Paese (ai vari livelli e settori) la satira non l'hanno capita - o meglio - non l'hanno voluta capire, proprio perché con la sua capacità di sintesi, con l'efficacia di un disegno, o con le raffiche di uno scritto pungente, o con uno sketch al fulmicotone, sa giungere dritta al cuore di quegli ingranaggi che magari si sono un po' arrugginiti. E questo, certo non fa piacere a chi muove quegli stessi ingranaggi. Ma vedere come funzionano certi meccanismi e riderci, deve sempre essere un inalienabile diritto di un cittadino, di un lettore, di un telespettatore, in una società che voglia dirsi veramente democratica e civile.
* AVVOCATA

Tra le cose segnalate l'inerzia del Prefetto e la mancata convocazione
Iconsiglieri comunali di Lagonegro Di Lascio, Iannibelli, Palermo e Mastroianni hanno deciso di andare fino in fondo e non lasciare niente di intentato per ripristinare la legalità nel Comune e verificare i conflitti di interesse che ci sono in capo al Sindaco Falabella.
La vicenda è nota. Il Comune ha ordinato la demolizione e l'acquisizione al patrimonio pubblico dell'immobile abusivo di proprietà del Sindaci Falabella.
Falabella non ha impugnato la decisione del Comune per non essere incompatibile. Il Comune guidato da Falabella non ha ancora fatto eseguire la sua stessa decisione.
IL SILENZIO DEL PREFETTO
I consiglieri comunali hanno chiesto al Prefetto di Potenza di occuparsi della vicenda invitandolo ad usare i poteri sostitutivi per demolire il fabbricato di proprietà di Falabella che il Comune guidato a Falabella non ha ancora demolito.
A detta dei Consiglieri di opposizione, però , il Prefetto Campanaro, invece di agire per eliminare l’abuso e ripristinare la legalità si sarebbe limitato all’avvio di un’istruttoria che si sarebbe conclusa con la documentazione presentata dal Sindaco che, però, è anche il destinatario dell’ordinanza di demolizione.
Sostanzialmente il Sindaco Falabella, nel suo conflitto di interessi avrebbe, secondo l’opposizione, deciso di ricoprire un’altra ed ulteriore parte in scena. Oltre ad essere il destinatario della demolizione e il capo dell’amministrazione che ha emesso il provvedimento, ha deciso di ricoprire anche la funzione di redattore della relazione che racconta i fatti al Prefetto. Insomma, secondo l’opposizione, le coe così non vanno.
Da qui la decisione di rivolgersi direttamente al Viminale, scrivendo al Ministro Piantedosi e agli uffici preposti al controllo delle attività dei Prefetti e degli amministratori locali, proprio per chiedere di verificare la legittimità
dell’attività del Prefetto e del Sindaco.
LA VIOLAZIONE
DELLE PREROGATIVE
Alla base della richiesta al Ministeo dell’Interno c’è anche la mancata convocazione del Consiglio Comunale malgrado la richiesta in tal senso dell’opposizione.
In pratica la minoranza consiliare aveva chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per poter discutere alcuni punti all’ordine del giorni, il Consiglio Comunale è stato convocato ma il punto di discussione richiesto dalla minoranza non è stato messo in discussione.
Da qui la richiesta al Viminale di intervenire per ripristinare la tutela delle prerogative delle minoranze.
IL GRANDE CONFLITTO DI INTERESSI
Dopo le denunce sull’abusivismo edilizio e la lottizzazione abusiva da parte del gruppo familiare di Falabella, dopo la mancata sanatoria concessa, dopo il furto della cartellina delle Iene, la saga del conflitto di interessi di Lagonegro si arricchisce di un’altra triste pagina.
I consiglieri comunali hanno deciso, questa volta, di chiedere il più alto intervento possibile rivolgendosi direttamente al Viminale anche per af-

maggioranza ha perso ogni autorevolezza»
Lagonegro, le villette di contrada Zanco: dopo gli articoli di Cronache Lucane sui presunti abusi edilizi che coinvolgono la proprietà del sindaco Salvatore Falabella e parte della sua famiglia, i consiglieri comunali di opposizione Maria Di Lascio, Maria Palermo, Concetta Iannibelli e Luciano Mastroianni hanno chiesto le dimissioni del primo cittadino dalla carica ricoperta. Di Lascio, Palermo, Iannibelli e Mastroianni, reputano «molto grave quanto riportato da Cronache Lucane» relativamente al
mune valnocino. Stando alle “copertine” e in attesa degli esiti dei maggiori approfondimenti, in riferimento soprattutto a quelli esperiti da parte di chi di competenza, c’è un dato: nella stessa sede del Comune amministrato da Falabella, in Piazza Unità d’Italia, giace anche la documentazione relativa alla richiesta del cosiddetto «accertamento di conformità» per irregolarità riguardanti manufatti residenziali di «proprietà» proprio dello stesso primo cittadino Falabella. Aggiornamenti man mano che le informazioni diven












Il Presidente del Circolo Angilla Vecchia, Gaetano Fierro,
l'importanza dell'educazione alimentare per prevenire diabete e obesità

POTENZA. Mangiare bene vuol dire sentirsi in forma. Il celebre detto ben si addice alla tavola rotonda promossa ieri pomeriggio dal Presidente del Circolo Angilla Vecchia, Gaetano Fierro dal titolo: “La dieta mediterranea oggi, l'educazione alimentare per prevenire il diabete e prevenire l'obesità”, svoltasi di comune accordo con l'Alad-Fand.
Istituzioni, esperti, appassionati e responsabili del volontariato hanno discusso del tema relativo alla dieta mediterranea nel corso di un convegno ricco e articolato e capace di dare indicazioni in prospettiva alla nutrita schiera di partecipanti che ha seguito passo dopo passo la tavola rotonda. I prodotti della terra, la cucina sana e calibrata possono consentire di debellare diabete e obesità facendo leva sulle indubbie capacità alimentari. E in questo contesto anche un corretto stile di vita può essere determinante per superare i due scogli grazie a lunghe passeggiate, attività sportiva e una vita di relazione sana e ben congeniata, capace di dare consistenza al tema della dieta mediterranea.
Al convegno hanno partecipato Gaetano Fierro, Presidente Circolo Culturale Angilla Vecchia, Maria Luigia Giordano, Presidente Alad-Fand Potenza, Antonio Papaleo, Presidente Onorario Alad-Fand di Potenza, Rosanna Petrocelli, Presidente Aggd Basilicata, Giuseppe Romaniello, Dirigente Politiche Sociali Comune di Potenza, Marcello Orio, diabetologo ASP Potenza, Angela Lavalle, dietista e Assessora ai rapporti con la Sanità del Comune di Potenza, Giuseppe Scelzi, Professore di Scienze Motorie, Pasquale Strazzullo dell'Università degli Studi Federico II di Napoli, Maria La Gloria, Presidente Associazione Dieta Mediterranea, Antonio Pessolani, Presidente Regionale Coldiretti Basilicata, Gerardo Larocca, Presi-
dente Anci di Basilicata. Ha chiuso i lavori il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca. Giuseppe Scelzi ha parlato del tema oggetto del convegno: «I pilastri di un corretto stile di vita sono principalmente tre appunto la dieta che è una dieta mediterranea e rappresenta uno dei pilastri della buona salute perché viene dalla tradizione e viene da un evidenza scientifica consolidata. Poi abbiamo il movimento, il movimento in tutti i suoi aspetti quindi dall'attività fisica, fino all'esercizio fisico allo sport che deve essere fatto in maniera continuata con determinati criteri, con determinati anche bilanci dal punto di vista della vigoria e tutto il resto. Il terzo pilastro che si lega ai primi due e la qualità anche del riposo, del benessere sociale».
Angela Lavalle ha parlato della dieta mediterranea: «Parliamo della dieta mediterranea oggi in questa iniziativa, in questo confronto che abbiamo tenuto nel Circolo Angilla Vecchia innanzitutto per ricordare che dieta mediterranea non è solo quello che mettiamo nel piatto ma dieta mediterranea e stile mediterraneo è appunto uno stile di vita che comprende non solo l'alimentazione corretta ma anche il principio del movimento e dell'attività fisica oltre al tornare un po' all'origine, all'idea di procurarci del cibo attraverso la filiera corta e quindi anche alla qualità di quello che mangiamo. Lo scenario soprattutto se parliamo della nostra regione è uno scenario paradossale perché noi abbiamo il nostro territorio è ricco di tradizione mediterranea però registriamo un paradosso già da diversi anni in quanto nella nostra regione abbiamo i dati più alti di sovrappeso e di obesità nonostante viviamo appunto nel territorio della tradizione mediterranea e questo probabilmente è dovuto anche dal fatto che la nostra cultura anche nel cibo nel tempo sta cambian-


do per cui rimaniamo contagiati da stili alimentari per cui dobbiamo ecco mettere in campo delle politiche di informazione e di educazione partendo appunto dalle scuole per insegnare ai bambini cosa mangiare, come mangiare per poi arrivare alle famiglie, in tutti quegli ambienti sportivi e educativi per riportare il principio e il concetto della dieta mediterranea vera».
Antonio Papaleo ha detto la sua sul tema della dieta mediterranea: «Intanto oggi abbiamo coniato uno slogan che per poter prevenire il diabete bisogna mettere in pratica le quattro m, muoversi molto e mangiare meglio. Muoversi molto significa fare un minimo di attività fisica purtroppo si fa troppa sedentarietà. Mangiare meglio significa appunto mettere in pratica quello che è stato un insegnamento che ci è venuto da un tale Kiss che venendo nel Cilento, dalla lontana America venne a verificare perché in quest'area nostra quindi noi siamo parte del Cilento, anche se periferica non c'erano terreni. Og-
gi siamo una regione che ha la percentuale più elevata di diabetici perché evidentemente non pratichiamo più la dieta mediterranea che in buona sostanza significa mangiare i prodotti del posto, la filiera corta, mangiare meno farinacei e avere dei prodotti che siano più del territorio in buona sostanza». Pasquale Stazzullo ha detto la sua sulla dieta mediterranea: «La prevenzione è il modo più sicuro per preservare la salute in maniera sicura e in maniera anche economica. La dieta mediterranea è uno strumento eccellente di prevenzione riconosciuto a tutti i livelli e naturalmente l'Italia in particolare, l'Italia meridionale, la Campania, la Basilicata e la Calabria sono la culla della dieta mediterranea. La quale purtroppo non è stata applicata negli ultimi decenni nella misura in cui lo era in precedenza e questo fa si che ci siano appunto le epidemie di obesità di diabete e di malattie cardiovascolari e bio metaboliche di cui soffriamo oggi».
F RANCESCO M ENONNA
Alla celebrazione dedicata ai camici bianchi l’assessore regionale alla Salute annuncia la firma dei contratti integrativi

POTENZA. La Giornata del medico si trasforma in Basilicata da semplice celebrazione a palcoscenico per un annuncio di svolta. L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha voluto dedicare un sentito omaggio alla categoria, sottolineando l’essenzialità del loro ruolo e, contestualmente, ha dato la misura di un cambiamento concreto: la Basilicata ha sottoscritto, dopo diciassette anni di stallo, i contratti integrativi regionali con le figure chiave della medicina territoriale.«Essere medico va ben oltre le competenze tecniche. Significa assumersi ogni giorno la gigantesca responsabilità di ascoltare, comprendere e decidere in condizioni difficili, mettendo la persona al centro,
prima ancora della sua malattia», ha detto Latronico, esprimendo gratitudine.«Nei momenti di emergenza, di sofferenza e di incertezza, i medici sono stati un vero e proprio punto di riferimento, offrendo non solo cura, ma anche speranza, umanità e vicinanza», ha ribadito l’assessore, onorando il sacrificio e la dedizione dimostrati in prima linea.Il messaggio non si ferma però alla retorica della giornata. Latronico ha voluto rimarcare l’impegno fattivo della Regione, richiamando la recente firma dei contratti integrativi regionali con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti. «Questa firma, attesa per ben diciassette anni, non è solo un atto burocratico; è
un passaggio fondamentale che intendiamo seguire e accompagnare», ha specificato. «Deve rappresentare l’inizio di un nuovo, moderno modello di medicina territoriale e di prossimità, più incisivo e capace di rispondere ai bisogni reali delle nostre comunità».L’assessore ha concluso con un richiamo al valore costituzionale della salute: «Rinnoviamo così il nostro sostegno a chi ogni giorno opera per il diritto alla salute. A tutti i medici va il nostro grazie più sincero: per la competenza, per il sacrificio e per la dedizione silenziosa con cui affrontate ogni giornata. Celebrare il medico significa riconoscere che prendersi cura degli altri è uno dei gesti più alti di responsabilità e di umanità».
«Stabilizzazioni
POTENZA. La Uil Fpl ha partecipato all’incontro convocato dalla Regione Basilicata sul tema delle stabilizzazioni del personale delle Aziende sanitarie Asp, Asm, Aor San Carlo e Irccs Crob. A fare il punto è il segretario generale regionale Giuseppe Verrastro, che parla di un confronto utile ma ancora da tradurre in atti concreti.Alla riunione erano presenti il direttore Tripaldi e il dirigente Rinaldi. Il sindacato ha espresso apprezzamento per l’apertura mostrata dall’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico. «L’incontro è stato un passaggio importante per verificare lo stato delle stabilizzazioni e sollecitare ulteriori azioni a tutela dei lavoratori», ha dichiarato Verrastro.Nel corso del confronto è stato annunciato che il 18 dicembre la Regione comunicherà ufficialmente alle Aziende sanitarie l’indicazione di procedere con le stabilizzazioni, in continuità con il percorso già avviato negli anni precedenti e previsto dalla nuova legge regionale. Dai dati presentati emerge che i lavoratori che hanno maturato i requisiti sono circa settanta. «Un numero contenuto che consente di completare rapidamente il percorso», ha aggiunto il segretario.La UIL Fpl ha inoltre ribadito la necessità di utilizzare le graduatorie ancora valide, in particolare quella degli Operatori socio sanitari, e di procedere anche per la Dirigenza medica. «Serve garantire stabilità e certezze a chi ha assicurato il funzionamento della sanità regionale», ha concluso Verrastro.

La denuncia della consigliera regionale M5S Araneo sui contributi per i pazienti gravi: regole rigide e un anno senza sostegni per i più fragili
«Sla, famiglie lasciate sole tra ritardi e burocrazia»
POTENZA. Una telefonata «dolorosa, di quelle che intrappolano le lacrime negli occhi», diventa il simbolo della condizione vissuta da molte famiglie lucane colpite dalla SLA. A raccontarla è la consigliera regionale e capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Alessia Araneo, che porta all’attenzione pubblica il caso dei contributi economici destinati ai pazienti gravi e gravissimi, rimasti bloccati per mesi.Dall’altro capo del telefono una donna, qui chiamata Antonella. «Mentre si sbroglia la matassa dei contributi SLA, le persone vanno via; al momento mi godo il tempo rimasto prima che tutto finisca», le ha detto. Un nome di fantasia per una storia reale, segnata dalla malattia del ma-
rito e da una vita interamente dedicata all’assistenza, ventiquattro ore su ventiquattro.Per quella famiglia, come per molte altre, il contributo regionale rappresentava l’unico sostegno economico possibile, dopo la rinuncia al lavoro per far fronte a cure, dispositivi e continui ricoveri. Una quotidianità scandita dalla sofferenza, dall’ansia e dalla paura della perdita.Con gennaio 2025, però, la situazione cambia. Dopo lunghi ritardi viene pubblicato un nuovo bando per il sostegno ai «pazienti gravi e gravissimi», che introduce l’obbligo di rendicontazione e l’assunzione di personale esterno per poter accedere al contributo. Una scelta che Araneo definisce incomprensibile, perché scarica ulte-
riori fatiche su famiglie già stremate. «Non si può trattare chi assiste un familiare giorno e notte come un vincitore di un concorso», afferma.Dall’inizio dell’anno, insieme alla collega Verri, la consigliera ha promosso audizioni e sollevato la questione in commissione, ascoltando gli ambiti socio territoriali e dando voce a chi spesso non ha neppure il tempo di protestare.A fine anno, il bilancio è amaro. «Non è concepibile – sottolinea Araneo –che per dodici mesi si siano lasciate senza un euro le famiglie più fragili». Da qui l’appello diretto all’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico: «Serve un intervento urgente. Ora, perché queste persone tempo non ne hanno più».



POTENZA First, Fisac e Uilca Basilicata chiedono alla Regione di intervenire per mantenere un presidio istituzionale fondamentale

POTENZA. «BdM Banca ha presentato un piano nel quale all’apertura di 15 Filiali (nessuna in Basilicata) si contrappone la chiusura di 10 filiali delle quali una in Basilicata, che colpisce la Filiale di via del Gallitello, Filiale “istituzionale” della Banca» affermano le segreterie di First Basilicata, Fisac Basilicata e Uilca Ba-
silicata. «Nata quale servizio della tesoreria della Regione Basilicata e diventata nel tempo la Filiale di riferimento istituzionale e dei Dipendenti della Regione Basilicata, l’agenzia gravita nella zona a più alta densità abitativa, commerciale e di aziende di servizio del Capoluogo di Regione. -continuano i
sindacati . Riteniamo miope e inaccettabile la scelta aziendale che priverebbe il capoluogo non solo di un servizio essenziale per cittadini e imprese ma anche di un presidio istituzionale importante».
«Alla Regione, nelle persone del Presidente Vito Bardi e dell’Assessore al ramo competente Francesco Cupparo, chiediamo un intervento rapido e risolutivo affinché questa decisione improvvida e illogica venga scongiurata, nella convinzione che la Filiale del Gallitello debba continuare a rivestire un ruolo istituzionale e commerciale strategico e che ci siano i margini per il necessario ripensamento» proseguono le segreterie sindacali che aggiungono: «Considerato il noto rapporto della Regione Basilicata con BDM (essendo questa banca tesoriere della Regione stessa e di numerosi altri enti
locali) e il controllo azionario esercitato da Mediocredito Centrale (e per suo tramite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) su BDM, pensiamo che la Regione debba attivare tutti i canali possibili per affrontare la questione, riconoscendo il valore per il territorio della banca, rifondata nelle intenzioni come Banca di riferimento del Mezzogiorno».
«In un quadro già preoccupante per la crescente desertificazione bancaria e dei servizi nella nostra regione e per l’incerto futuro di BDM, viste le recenti dichiarazioni del ministro Giorgetti riguardo allapossibile cessione di quote da parte dell’attuale azionista (ovvero lo Stato), questa chiusura, dall’enorme peso strategico e anche simbolico, sarebbe l’ennesimo segnale negativo per una banca, per un settore e per un tessuto economico già messi a
dura prova da anni di difficoltà e di disinvestimenti» continuano.
«Chiediamo con determinazione che venga convocato quanto prima l’Osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria, istituito con Legge regionale del 29 luglio 2025 anche su nostra forte pressione e per il quale manca ancora il decreto regionale di funzionamento, benché più volte da noi sollecitato. Questo al fine di poter iniziareun confronto urgente e non più differibilenon solo sulla vicenda che qui denunciamo ma su tutto il fenomeno della desertificazione bancaria, con le gravi conseguenze economiche e sociali che ne derivano, onde tentare di arginare un declino altrimenti irreversibile per il sistema sociale della nostra regione» concludono le segreterie di First Basilicata, Fisac Basilicata e Uilca Basilicata.
Due eventi gratuiti per docenti, promossi dall’Accademia Musicale Lucana e dal MIC, per rendere la musica una risorsa educativa
“Il Castello delle Note”: un nuovo
Doppio appuntamento al Polo Bibliotecario di Potenza dedicato ai docenti che desiderano avvicinarsi all’insegnamento della musica con strumenti semplici, coinvolgenti e accessibili.
Oggi alle 16.30 sarà presentato Il Castello delle Note , libro di teoria musicale per edizioni Hermaion realizzato dal Francesco Fabrizio, maestro di musica e autore del percorso innovativo pensato per la scuola primaria. Domani, dalle ore 16.30 alle 18.30, si terrà invece l’incontro laboratoriale gratuito, dal titolo “Dal libro al laboratorio”, rivolto a docenti della scuola primaria, dell’infanzia e di sostegno.
L’iniziativa nasce per offrire spunti pratici e nuove consapevolezze a chi si trova ad affrontare l’insegnamento musicale senza una formazione specifica. Mediante attività interattive e momenti di confronto, l’autore guiderà i partecipanti alla scoperta di un metodo che unisce gioco, ascolto e creatività, rendendo la musica una risorsa educativa alla portata di tutti.
Il libro è disponibile anche in formato digitale per LIM e computer. Il protagonista Francesco Fabrizio è da venticinque anni nel mondo della musica quale direttore dell’Accademia Musicale Lucana, con all’attivo numerose attività concertistiche e docenze in masterclass di specializzazione. La sua esperienza spazia dalla produzione alla direzio-
ne artistica, con un percorso che lo ha visto coordinare e dirigere eventi musicali lucani e nazionali, collaborando con istituzioni culturali, enti, associazioni e realtà artistiche di diversa natura.
La sua attività testimonia un impegno costante nella diffusione della cultura musicale e nella valorizzazione della didattica inclusiva.
Il laboratorio è gratuito, ma è consigliata la prenotazione scrivendo a ilcastellodellenote@accml.it.
L’evento è promosso dal Polo Bibliotecario di Potenza, dal MIC e dall’ Accademia Musicale Lucana a sostegno della formazione musicale inclusiva e innovativa.



Nei giorni di festa dell’Immacolata, in un bar centrale di Balvano, scoppia una rissa fra l’incredulità dei presenti che scappano fuori dal locale e si mescolano con le persone presenti ai mercatini di Nata-
le che si svolgevano proprio nella strada davanti al bar.
A picchiarsi non sono due cittadini qualsiasi, ma un consigliere comunale e l’assessore Roberto Zarrillo, entrambi della maggioranza in Consiglio comunale a
Balvano.
I motivi non sono noti, anche se la questione ha avuto conseguenze, perché all’indomani, dopo una riunione con tutto il gruppo di maggioranza tenuta in Comune, il consigliere Donato Lo Monte ha consegnato al Comune di Balvano proprie le dimissioni, lasciando il posto vacante in Consiglio comunale.
Lo Monte non è il primo a dimettersi da consigliere del Comune di Balvano, ma è il terzo che prende le distanze dal gruppo di maggioranza e dal Sindaco Ezio Di Carlo.
Il primo a dimettersi è stato Antonio Le Caldare, uno dei candidati più giovani del gruppo di Ezio Di Carlo a circa due anni dall’inizio del mandato nello stupore generale della comunità balvanese.
A seguirlo fu l’ex Assessore comunale Giuseppe Luongo, oggi consigliere autonomo in Consiglio comunale, provocando con il suo allontanamento dalla Giunta disorientamento e comunque molto dibattito in paese.
Luongo era stato uno dei più votati nel 2021 e certamente uno degli uomini di maggiore peso politico, determinando di fatto, la vittoria dell’attuale Amministrazione comunale e quindi grande sconcerto, quando si era allontanato dal gruppo di maggioranza in cui era stato eletto.
Lo Monte è il terzo ad allontanarsi, in una maggioranza il cui gruppo consiliare conta solo sette consiglieri.
In paese c’è grande confusione. Un fatto così non si era mai verificato, né sul piano politico, né su quello istituzionale.
Tredici cittadini riceveranno riconoscimenti per i loro straordinari contributi alla comunità e alla Nazione
Si terrà presso il Teatro Comunale “Francesco Stabile” di Potenza, alle ore 18.00 domani, la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. La cerimonia sarà introdotta dallo spettacolo natalizio “Il Fantasma dell’Opera”, messo in scena dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Potenza. Il Prefetto Michele Campanaro consegnerà tredici onorificenze a cittadini della provincia di Potenza che si sono particolarmente distinti verso la Nazione in diversi campi.
GLI INSIGNITI con il grado di Grande Ufficiale, Domenico Mutino, avvocato distrettuale dello Stato di Potenza; con il grado di Ufficiale , Paolo Franciosa , comandante del Comando Militare Esercito Basilicata;
con il grado di Cavaliere: Antonio Salvatore Amorosi, medico; Francesco Caggianese, capo reparto dei Vigili del Fuoco in quiescenza; Antonio Cirelli , ispettore della Polizia di Stato; Vincenzo Giuseppe Giordano , comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo; Angelo Michele Marone, luogotenente c.s. della Guardia di Finanza; Immacolata Mele, presidente dell’Associazione “Sefora Cardone Onlus” di Potenza; Antonio Mennuti , vice questore aggiunto della Polizia di Stato in quiescenza; Michele Mario Mungiello , funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Maria Gaetana Pisani, vedova del carabiniere Claudio Pezzuto, ucciso nel 1992 nell’eccidio di Pontecagnano Faiano; Giuseppe Racioppi , maestro di Musica e Canto corale; Ubaldo Rosa, ispettore capo della Polizia di Stato in
quiescenza.
La serata, che sarà allietata dalle musiche del Liceo “Walter Gropius” di Potenza, si concluderà con la consegna di una Targa speciale alla lucana Katia Buchicchio, Miss Italia 2025.

ASSEMBLEA DI FIM E FISMIC: «NECESSARIO ORA ATTIVARE ALMENO 6 MESI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI»
Si è svolta l’assemblea sindacale presso la Fdm Srl di Melfi, coinvolgendo lavoratrici e lavoratori in un confronto diretto con le Organizzazioni Sindacali Fim e Fismic. L'incontro ha avuto come obiettivo principale quello di affrontare la vertenza in corso e ha portato a risultati concreti dopo un dibattito serio e approfondito. Uno dei principali successi emersi dall'assemblea è stato il ritiro delle lettere di licenziamento precedentemente notificate ai lavoratori. L'azien-
da ha già provveduto ad inviare le comunicazioni ufficiali per confermare questa decisione, un passo fondamentale per garantire la stabilità occupazionale e rassicurare i dipendenti. Durante l'assemblea, è stata condivisa la necessità di attivare almeno altri sei mesi di ammortizzatori sociali. Questa misura è considerata indispensabile per mantenere l’occupazione e per prepararsi alla ripresa produttiva dello stabilimento Stellantis di Melfi, che è legata all’avvio dei nuo-
vi modelli. La fase attuale è cruciale, poiché la ripresa produttiva potrebbe riaprire le opportunità nel settore logistico, restituendo prospettive industriali e occupazionali all'intero bacino.

In parallelo, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto e ottenuto l'attivazione di percorsi di formazione avanzata. Questi programmi sono progettati per rafforzare e aggiornare le professionalità dei lavoratori, accompagnando i cambiamenti produttivi e offrendo strumenti reali per affrontare le nuove sfide industriali. È emerso chiaramente che le parole non bastano più; è necessario un impegno concreto e fattivo.
Un gesto d’amore che ha dato una speranza di vita a 4 bambini. Bardi: «Un dolore che spezza il cuore, la Basilicata abbraccia la famiglia»

PIGNOLA. In un giorno segnato dal dolore ma anche da una straordinaria testimonianza di umanità, all’ospedale San Carlo di Potenza è stato effettuato un delicato intervento di prelievo multiorgano su Francesco Nappi, il bambino di 10 anni, deceduto sabato a seguito del tragico incidente stradale al Pantano di Pignola, avvenuto giovedì scorso e nel quale ha perso la vita anche il padre, il 51enne Giulio.
Il piccolo era giunto al San Carlo in condizioni gravissime ed è stato assistito per due giorni nel reparto di Terapia intensiva, dove i sanitari hanno profuso ogni sforzo possibile. Sabato, l’elettroencefalogramma ha purtroppo registrato l’assenza di attività cerebrale e la commissione medica ha ufficialmente dichiarato il decesso. Con profondo rispetto e sincera partecipazione al dolore vissuto, la direzione dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha espresso la propria vicinanza alla mamma e all’intera famiglia, colpite da una perdita devastante, rivolgendo un sentito ringraziamento per la scelta compiuta. In un momento segnato da una sofferenza indicibile, la famiglia ha saputo trasformare la tra-
gedia in un gesto di straordinaria generosità, consentendo che la scomparsa del proprio figlio diventasse possibilità di vita per altri giovani pazienti in attesa di trapianto.
La donazione, resa possibile anche dalla compatibilità clinica e biologica, ha permesso che gli organi prelevati fossero destinati a bambini e giovani adulti, offrendo loro una concreta speranza di futuro e una nuova prospettiva di vita.
Il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, ha voluto ringraziare tutti i professionisti coinvolti: «Un ringraziamento profondo va al personale della Rianimazione del San Carlo, a tutte le figure che hanno garantito il corretto svolgimento dell’intero percorso di donazione, alle équipe specialistiche che hanno effettuato il prelievo e al Coordinamento regionale per i trapianti, per l’elevata competenza e la sensibilità dimostrate in ogni fase di un processo tanto complesso quanto delicato».
Ma, ha sottolineato il direttore generale, «il pensiero più intenso va alla mamma di questo bambino. La sua decisione rappresenta un atto di amore immenso, capace di anda-
re oltre una tragedia inimmaginabile e di restituire speranza e vita ad altri piccoli pazienti. È una testimonianza altissima del valore della donazione di organi per l’intera comunità».
Parole di profonda vicinanza e riconoscenza sono giunte anche dall’assessore regionale alla Salute, Politiche della persona e Pnrr, Cosimo Latronico. «Di fronte a un dolore così grande – ha dichiarato – la scelta della mamma di autorizzare la donazione degli organi
rappresenta un esempio straordinario di responsa- bilità e solidarietà. È un atto di civiltà che onora la memoria del bambino e che dà una possibilità concreta di vita ad altri piccoli pazienti». Latronico ha poi richiamato l’importanza di promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi, soprattutto in ambito pediatrico, «dove ogni gesto di generosità può fare la differenza tra la vita e la morte».
Sconvolta la comuntà di Pignola che ora si stringe intorno alla famiglia Nappi e ad una madre coraggiosa. Il sindaco di Pignola Antonio De Luca ha affermato: «Un dolore immensoche lascia senza parole, per il piccolo Francesco e per Giulio. Tutta la comunità è sconvolta, ferita nel profondo, raccolta nel silenzio e nel cordoglio, stringendosi con affetto e rispetto alla famigliacolpita da una perdita così ingiustae straziante».
Il presidente della Regione Vito Bardi ha espresso il cordoglio e la vicinanza dell’intera comunità alla famiglia.
«Non ci sono parole in grado di descrivere la tragedia che ha colpito la fa-
miglia Nappi e con essa tutta la nostra regione», ha detto Bardi.
«Una notizia che spezza il cuore. La perdita di un padre e del suo bambino, strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari in un modo così violento e improvviso, è un evento che ci lascia attoniti, increduli e infinitamente addolorati».
Bardi ha espresso la sua più sincera vicinanza e solidarietà ai familiari e agli amici delle vittime in questo momento di inimmaginabile sofferenza.
«Ci stringiamo con un abbraccio silenzioso e rispettoso attorno alla famiglia Nappi, in particolare alla madre che ha autorizzato l’espianto degli organi del piccolo, un gesto di grande generosità. Possa il ricordo di Giulio e del suo bambino essere di conforto, seppur minimo, in queste ore di profondo lutto. La Basilicata intera partecipa commossa al vostro dolore».
«La Regione – ha concluso il Presidente – si impegna a fornire tutto il supporto necessario, auspicando una riflessione collettiva sulla sicurezza stradale, affinché simili tragedie non si ripetano mai più».



Convocata in seduta straordinaria, l’Assise discuterà del coinvolgimento «del territorio nella co-progettazione e co-programmazione delle attività culturali»

MATERA. È stato convocato per oggi pomeriggio alle 17:30 in seduta straordinaria dal presidente facente funzioni Donato Braia, per trattare l’unico punto all’Ordine del giorno: “Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo per il 2026: confronto e coinvolgimento del territorio nella co-progettazione e co-programmazione delle attività culturali.”
approccio collaborativo e inclusivo, che mira a raccogliere idee e proposte da parte di tutti gli attori del territorio. La co-progettazione e la co-programmazione delle attività culturali non solo favoriscono un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, ma contribuiscono anche a creare un senso di appartenenza e identità collettiva, elementi essenziali per il successo di un evento di tale portata.
La partecipazione della comunità è quindi fondamentale per garantire che le attività pianificate rispondano alle esigenze e alle aspettative di chi vive e lavora a Matera ma anche dei tanti turisti che la visiteranno nell’anno di Capitale Mediterranea della cultura e del dialogo.
Una Seduta che rappresenta un'importante opportunità per coinvolgere attivamente la comunità locale nella pianificazione delle iniziative culturali che accompagneranno il prestigioso riconoscimento di Matera come Capitale Mediterranea della Cultura.
La scelta di avviare un dibattito pubblico su questo tema cruciale sottolinea l'importanza di un
Un incontro per valorizzare le competenze relazionali e affettive dei giovani

Il mondo adolescenziale al centro del dibattito che si è tenuto a Policoro, in occasione della presentazione del progetto “Des-TEEN-azione – Desideri in Azione”, l’importante finanziamento ministeriale che vedrà protagonisti gli adolescenti dell’Ambito Territoriale Sociale Metapontino Collina Materana, di cui Policoro é Capofila. All’iniziativa, a cui hanno preso parte alcuni degli amministratori locali degli enti facenti parte dell’Ambito nonché referenti degli istituti scolastici dell’area, hanno partecipato il Sindaco del comune capofila, Enrico Bianco e l’Assessore alle Politiche Sociali, Cinzia Mastronardi, nonché il sindaco e l’assessore al ramo del Comune di Pisticci, Domenico Albano e Dolly Troiano, comune dove sarà realizzata la struttura che sarà utilizzata dagli adolescenti di tutti i 17 Comuni dell’Ambito.
Ruolo di moderatrice del dibattito, la giornalista Angela Divincenzo, che ha
veicolato gli interventi verso l’approfondimento del progetto, suddiviso in 7 linee di intervento, che avranno come paradigma centrale i desideri del mondo giovanile.
Una delle linee in particolare riguarderà la ristrutturazione dello spazio multifunzionale dedicato alla fascia adolescenziale per favorire la partecipazione, lo sviluppo delle potenzialità, l’integrazione, l’inclusione sociale, il contrasto alla dispersione scolastica e la valorizzazione delle competenze affettive e relazionali dei preadolescenti e degli adolescenti.
La coordinatrice dell’ATS e il coordinatore tecnico programmatico del progetto, Maristella Montano e Liliana Santamaria, hanno relazionato sulla parte tecnica del progetto, mentre il Dirigente regionale del Dipartimento delle Politiche per la Persona, Antonio Corona, si è soffermato sulle ricadute positive, in linea con tutte le altre misure a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza messe in campo dalla Regione Basilicata. La chiusura degli interventi è stata affidata a Rossella Dentice, tutor territoriale dell’Istituto degli Innocenti, l’importante Ente che collabora con il Ministero per l’attuazione degli interventi del progetto, che ha tracciato una panoramica nazionale dell’intervento promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
La città di Matera si prepara, dunque, a un'importante fase, con l'obiettivo di consolidare la sua posizione come punto di riferimento nel panorama culturale del mediterraneo. Il prgetto messo in piedi dall’Amministrazione Nicoletti è ambizioso e soprattutto lungimirante.
Il consigliere comunale ringrazia il prefetto uscente Favilli
Ippolito, Matera è pronta a sostenerti»
«Ho appreso che nei prossimi giorni ci sarà il passaggio di consegne tra il Prefetto Cristina Favilli andrà a guidare la Prefettura di Lucca e il nuovo Prefetto di Matera, Maria Carolina Ippolito, che ha ricoperto lo stesso ruolo alla Prefettura di Enna» ha affermato il consigliere comunale del gruppo “Matera nel Cuore” Giovanni Angelino. «A nome del gruppo consiliare di Matera nel Cuore, composto da me e dal consigliere comunale Gianfranco De Mola, voglio ringraziare il Prefetto di Matera uscente, Cristina Favilli per l’encomiabile lavoro svolto negli ultimi due anni nella città dei Sassi e rivolgono il benvenuto al nuovo Prefetto di Matera, Maria Carolina Ippolito» continua Angelino. «Sono certo che il nuovo Prefetto riceverà la stessa accoglienza da parte della comunità materana e lavorerà per favore la coesione sociale, dimostrando di avere a cuore le sorti del nostro territorio come fa da anni il movimento “Matera nel cuore”» conclude il consigliere comunale di Matera.

La cerimonia ha affrontato anche il tema dello spopolamento nei piccoli comuni, evidenziando la necessità di scelte coraggiose per il futuro della Basilicata

POTENZA. Si è tenuta presso la Sala A del Consiglio regionale la quinta edizione del premio “Tiberino lucano”, riconoscimento promosso dall’Accademia Tiberina per valorizzare personalità che si sono distinte per il loro contributo professionale, culturale e civile.
Il premio quest’anno è stato conferito a Costantino Di Carlo, amministratore delegato di Orizzonti Holding, figura di riferimento dell’imprenditoria lucana.
Quella che nacque nel 1936 come una piccola azienda di famiglia fondata dal padre è oggi una solida realtà imprenditoriale. Originario di Vietri di Potenza, Di Carlo vanta un lungo e articolato percorso professionale e
ha evidenziato come il riconoscimento rappresenti non solo la storia di un’azienda, ma anche quella di una famiglia e di una comunità di persone che hanno costruito il proprio cammino attraverso il confronto e l’armonia.
La cerimonia di premiazione è stata anche un momento di riflessione su uno dei temi più urgenti per la Basilicata, quello dello spopolamento dei piccoli comuni. Un fenomeno che da anni viene riconosciuto come prioritario nel dibattito politico e istituzionale, ma che continua a produrre effetti preoccupanti sul tessuto sociale ed economico della regione. L’incontro ha rappresentato l’occasione per una presa di coscienza condivisa e per l’avan-

zamento di proposte concrete. Nel suo intervento, Di Carlo ha sottolineato come il territorio lucano fatichi a essere attrattivo, nonostante le sue risorse. La stagnazione demografica è il segnale di una ricchezza che non riesce a trasformarsi in valore reale. Sul tema dello spopolamento si sono confrontati anche il vicepresidente dell’Accademia Tiberina Gianfranco Blasi, Gerardo Lisco e l’ex assessore regionale Michele Radice. Blasi ha richiamato l’attenzione su quello che ha definito un bivio storico per la Basilicata, ricordando come dal 2011 la regione abbia perso il 6,4 per cento della popolazione. Il saldo migratorio inter-
no resta negativo e le proiezioni Istat non fanno ben sperare per il futuro. Di fronte a questo scenario, Blasi ha ribadito la necessità di scelte coraggiose e di risposte strutturali, suggerendo di ampliare l’orizzonte dello sviluppo oltre petrolio e automotive, puntando su agricoltura, cultura diffusa e servizi. Gerardo Lisco ha rimarcato l’esigenza di una vera rivoluzione culturale oltre che economica, fondata sul recupero del senso di comunità e di appartenenza.
La Basilicata, ha osservato, non perde solo abitanti ma anche capitale umano. Michele Radice ha invece evidenziato come, a livello nazionale, le risposte al problema appaiano frammentate e poco coordinate.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato, a cura di Anna Santeramo, il secondo volume di Terre Lucane, un’opera che propone una narrazione diversa della regione. Il libro raccoglie diciannove contributi che raccontano una Basilicata fatta di vitalità, ingegno e laboriosità, capace di realizzare opere di grande audacia nonostante i limiti, superando una visione rassegnata della lucanità.
La serata si è conclusa con l’assegnazione di tre targhe a soci dell’Accademia Tiberina: Rocco Carbone, Sergio De Franchi e Gianfranco Blasi, a riconoscimento del loro impegno e del contributo offerto alla vita culturale e associativa.
Il concerto, nell’ambito del cartellone natalizio, si è svolto nella Chiesa dell’Annunziata e ha coinvolto il pubblico in un’esperienza multisensoriale
Nature’s Calling è il titolo dell’emozionante concerto che il Maestro Francesco Rizzo ha eseguito nella Chiesa dell’Annunziata nel centro storico di Maratea sabato scorso. Concerto inserito nel programma delle manifestazioni natalizie organizzate dal Comune. Il filo conduttore delle sue composizioni è la natura e la salvaguardia dell’ambiente, allo scopo di sensibilizzare il pubblico all’ecologia, accompagnando gli spettatori in un viaggio evocativo grazie alla forza espressiva della musica, delle immagini e del parlato.
Undici brani che il maestro ha eseguito in più occasioni: al Gran
Teatro La Fenice di Venezia, al Parco Archeologico di Pompei, al salone Internazionale del libro di Torino, al Museo Archeologico Provinciale di Potenza, al Teatro Salone Margherita di Roma, sulla Nave Palinuro della Marina Militare Italiana nel Porto di Napoli, a Palazzo Italia a Bucarest, nel teatro Romano degli scavi di Grumentum per la festa della Musica 2025. E a Maratea per Legambiente Basilicata in occasione dell’arrivo di Goletta Verde. Contattato dalla redazione il Maestro Rizzo ringrazia quanti hanno partecipato e quanti in vari modi hanno apprezzato il suo lavoro.

Il 20 e 21 Dicembre 2025 il Maestro Rizzo eseguirà il suo con-
Quando la fotografia smette di piacere e comincia a servire: ecco la nuova tappa del viaggio di Cronache tra i talenti della Basilicata
DI D INO Q UARATINO
Bentornati, care lettrici e cari
lettori di Cronache, a una nuova tappa del nostro ormai collaudato
“Viaggio tra i talenti lucani”.

Un viaggio che non promette comfort, ma sguardi; non vende sogni, ma racconta traiettorie; non cerca eroi, ma persone che fanno bene il proprio mestiere, spesso lontano dai riflettori.
Oggi la bussola si ferma su Potenza e l’obiettivo, è il caso di dirlo, inquadra una figura che incarna perfettamente lo spirito di questa rubrica: Marco Tancredi. Sociologo per formazione, fotografo per vocazione, osservatore inquieto per natura. Uno che non usa la reflex per abbellire il mondo, ma per interrogarlo.
E qualche volta per metterlo alle strette, con garbo ma senza sconti.
SOCIOLOGIA E FOTOGRAFIA: QUANDO LO SCATTO NON È NEUTRALE
Marco Tancredi nasce a Potenza nel 1986. Mentre molti coetanei inseguono l’estetica del consenso facile, lui sceglie una strada meno battuta: studiare Sociologia, indirizzo Politiche sociali e del territorio, all’Università di Napoli.Non per moda, ma per metodo. Perché capire i contesti, le marginalità, le fratture sociali è un atto politico prima ancora che culturale. Ed è qui che avviene l’innesto decisivo: la sociologia incontra la fotografia. Non come hobby, ma come strumento. Per Marco, la macchina fotografica diventa una lente critica, un dispositivo di ascolto, un megafono silenzioso. Fotografare non è “catturare” immagini, ma assumersi una responsabilità: quella di guardare da vicino ciò che spesso viene ignorato. Da oltre dieci anni lavora come fotografo freelance, muovendosi tra reportage sociale, paesaggio e racconto del territorio, con una cifra stilistica chiara: nessuna estetica fine a se stessa, nessuna cartolina
rassicurante. Ogni scatto è una domanda, non una risposta. LA CITTÀ COME CORPO
VIVO: LA POTENZA
DELLA LUCE
Chi pensa che il fotografo sociale debba occuparsi solo di margini sbaglia.
A volte il gesto più radicale è restituire dignità a ciò che diamo per scontato.
Nasce così “La Potenza della Luce”, progetto fotografico dedicato al capoluogo lucano.
Ventiquattro scatti che raccontano Potenza senza filtri nostalgici né autocompiacimenti: vicoli, architetture, silenzi urbani, geometrie quotidiane.
Una mostra che ha trovato casa nel foyer del Teatro Stabile, con una tela donata al Maestro Eugenio Bennato in occasione di un suo concerto, ma anche negli spazi meno “nobili”: ascensori, scale mobili, fino alla versione street, con fotografie affisse sui cartelloni pubblicitari 6x3 metri sparsi per la città.
Il messaggio è semplice e insieme scomodo: prima di lamentarci della nostra città, proviamo a guardarla davvero.
Con occhi capaci di riconoscere luce anche dove siamo abituati a vedere solo grigio.
DIRITTI UMANI E ORGOGLIO CIVILE: HUMAN (P)RIGHTS
Se La Potenza della Luce parla di appartenenza, Human (P)Rights parla di coscienza.
È il progetto più noto e più strutturato di Marco Tancredi, dedicato ai diritti civili e all’identità. Sei anni di lavoro, circa settemila scatti, novanta immagini selezionate per raccontare i Pride di Napoli, Foggia, Caserta e oltre. Il progetto ha avuto un percorso espositivo internazionale di assoluto rilievo: Maggio 2016, Napoli; Dicembre 2016, Tenerife (Santa Cruz e Puerto de la Cruz); Maggio 2017, Potenza, in occasione del primo Basilicata Pride; Novembre 2017, Santa Cruz de Tenerife; Giugno 2018, Stoccolma, Euro

Pride; Giugno 2019, New York City, World Pride e 50° anniversario dei moti di Stonewall, con spazio nella Conferenza Internazionale sui Diritti Umani; Estate 2020, partecipazione al primo Online World Pride, durante la pandemia. Non semplice documentazione, ma attivismo visivo. A dimostrarlo anche la raccolta fondi collegata alle mostre, destinata a finanziare una borsa-lavoro per una persona della comunità LGBT. Qui la fotografia non racconta soltanto: interviene. Un percorso umano, prima che professionale.
Marco Tancredi non è solo un fotografo. È stato educatore, volontario, guida ambientale, operatore sociale. Durante gli anni napoletani ha collaborato con una cooperativa sociale lavorando a stretto contatto con persone trans e soggetti in condizioni di marginalità. Da questa esperienza nasce anche la sua tesi di laurea, dedicata proprio alla marginalità urbana e sociale.
Oggi unisce tutto questo in un’identità coerente: la fotografia come linguaggio, la sociologia come struttura, l’empatia come bussola.
Senza retorica, senza pietismo.
PAESAGGIO, RETE E
FUTURO: INCANTO
BASILICATA
Accanto al reportage so-
ciale, Marco porta avanti un importante lavoro di valorizzazione territoriale. È il caso di “Incanto Basilicata”, calendario fotografico d’autore giunto alla sesta edizione, nato con l’obiettivo di promuovere il territorio e creare rete tra realtà private, associative e istituzionali.
Un progetto patrocinato, tra gli altri, da Legambiente e AIGAE, che dimostra come la fotografia possa essere anche strumento di sviluppo culturale e ambientale.
PUBBLICAZIONI, RESILIENZA E SGUARDO LUNGO
Il suo lavoro è stato pubblicato su numerose riviste, anche internazionali: N-Magazine, Docu Magazine, Fotografia Moderna, Sociologicamente, fino a Digital Camera World, uno dei più importanti canali di divulgazione fotografica al mondo. Proprio quest’ultimo ha scelto Marco e la sua storia per la settimana di sensibilizzazione sulla salute mentale, raccontando il delicato episodio del grave distacco di retina che ha rischiato di compromettere la sua vista. Un evento che Marco ha trasformato in occasione di ripensamento, equilibrio e nuova consapevolezza personale e professionale.
PERCHÉ MARCO
TANCREDI CONTA
In un’epoca in cui “fare fotografia” spesso coinci-
de con accumulare like, Marco Tancredi sceglie la strada più difficile: quella del senso.
Non fotografa per piacere, ma per dire. Non per compiacere, ma per restituire complessità.
Ed è per questo che il suo lavoro parla anche di Lucania: una terra che non chiede pietà, ma sguardi onesti.
Un percorso fatto di storie diverse, unite da un filo comune: la serietà del lavoro, la profondità dello sguardo, il coraggio di restare fedeli a se stessi. Il senso del cammino è ormai compiuto; resta ancora un ultimo appuntamento, a suggellarlo, prima della chiusura dell’anno. Con Marco Tancredi si chiude idealmente il cerchio di questo anno di Viaggio tra i talenti lucani. Un percorso fatto di storie diverse, ma unite da un filo comune: la serietà del lavoro, la profondità dello sguardo, il coraggio di restare fedeli a se stessi. Il prossimo appuntamento, l’ultimo per quest’anno, sarà il 20 dicembre. Poi ci prenderemo una pausa natalizia, per tornare nel nuovo anno con nuove storie, nuovi volti e nuove luci da raccontare. A tutte le lettrici e a tutti i lettori di Cronache, buon Natale e buon anno nuovo. Che sia un tempo di sguardi più attenti, parole più giuste e, perché no, di buona luce.

SERIE C In dieci uomini la formazione di De Giorgio sotto di una rete pareggia i conti con Bruschi
POTENZA (4-3-3): Cucchietti 7,5, Novella 6,5 (all’81 Balzano 6), Bachini 6,5, Bura 6,5, Adjapong 6,5;, Felippe 6,5 (al 90’ Petrungaro s.v),; Siatounis 6,5, Maisto 6 (al 43’ De Marco 6), Ghisolfi 6, Bruschi 7, Mazzeo 6 (al 46’ Selleri 6,5).
A disp.:Alastra, Guiotto, Riggio, Balzano, Ragone, De Marco, Petrungaro, Selleri, Gabriele.
All.: De Giorgio
CATANIA (3-4-2-1): Dini 6; Allegretto 6 (al 62’Piraccini 6), Di Gennaro 6, Celli; Casasola 6, Quaini 6, Di Tacchio 6 (al 46’Corbari 6 ), Lunetta 6,5; Jimenez 6 (al 62’ Donnarumna 6), D’Ausilio 6 (al 46’ Rolfini 6), Forte 7 (al 67’ Caturano 5,5).
A disp. : Bethers, Rolfini, Stoppa, Caturano, Raimo, Donnarumma, Doni, Corbari, Pieraccini.
All. Toscano
ARBITRO: Sig. Filippo Colaninno (Nola) 4,5
ASSISTENTI: Sigg. Andrea Pasqualetto (Aprilia) E Cristiano Pelosi (Ercolano) IV Ufficiale: Sig. Andrea Palmieri (Brindisi) FVS: Giovanni Ciannarella (Napoli)
MARCATORI: Al 12’ Forte; al 13’Bruschi
RECUPERO: 4’ pt e 6’ st NOTE: Spettatori : 2.493 ( abbonati)
Ammoniti: Di Tacchio, Celli, Di Gennaro (Ct) Cucchietti, Selleri, De Marco (Pz) Espulsioni: al 18’Bruschi Angoli 6 – 3 per il Catania
POTENZA. Anche contro la capolista Catania il “Viviani” si conferma essere un fortino inespugnabile. A maggior ragione in dieci uomini la formazione di De Giorgio è riuscita a fare un vero e proprio capolavoro perché al suo cospetto aveva una formazione, quella appunto di mr.Toscano arrivato dalla sicilia in lucania per portarsi a casa i tre punti e conservare la testa della classifica.

In campo Mr. Toscano cambia una sola pedina rispetto allo scacchiere visto domenica scorsa in casa contro il Crotone. Al posto di Corbari schiera Di Tacchio. Per il Potenza di De Giorgio situazione assai complicata per via oltre che dei sei infortunati, anche per un virus intestinale che ha colpito almeno cinque giocatori nelle ultime ore. Dunque il tecnico rosso-blù ha dovuto fare di necessità virtù e schierare dal primo minuto una 4-3-3 con Siatounis nel ruolo di terzino aggiunto e con Mazzeo e Bruschi come punte .
La giornata sul “Viviani” è soleggiata e sugli spalti sono arrivati circa duemilacinquecento tifosi .Non sono presenti invece i tifosi etnei. Partono forte i rosso-blù i quali già al 2’un assist di Novella per Mazzeo finisce con il baby attaccante sprecare una ghiotta occasione a rete. Al 5’ gli etnei si affacciano nell’area avversaria con un tiro ravvicinato di Jimenz. Cucchietti ci mette il piede ed evitare la rete. Cosa che non avviene al 12’ quando sulla seconda azione di calcio d’angolo d’Ausilio trova la testa di Forte per la prima rete.
Neppure il tempo di battere il calcio di ripresa che il Potenza pareggia i conti con un azione sul filo Adjapong- Mazzeo e palla sui piedi di Bruschi che trova l’angolo giusto per col-

pire Dini. Al 16’ Bruschi alza la gamba su Di Gennaro, il direttore di gara prima lo ammonisce e poi, dopo che la panchina etnea ha chiesto l’FVS lo espelle per intervento scomposto.
Il “Viviani” dissente. I rosso-blù restano in dieci. La gara si incattivisce ed al 25’Di Tacchio entra a piedi uniti su Cucchietti. Nonostante l’inferiorità numerica il Potenza si rende sempre più pericoloso. Al 34’ su una velocissima transizione Ghisolfi serve sulla fascia Novella che mette al centro un pallone invitante per Felippe. Il tiro del brasiliano termina di poco al lato il palo di Dini. Al 43’ si infortunia pure Maisto.
Al suo posto De Giorgio manda in campo l’ex Pescara De Marco. Si va negli spogliatoi con il risultato di perfetta parità. La ripresa si apre con i cambi di Selleri per Mazzeo nella fila del Potenza, Corbari e Rolfini in sostituzione di Di Tacchio e D’Ausilio nella fila del Catania.
I rosso-blù partono in avanti ed al 47’ un calcio di punzione dal limite di Felippe fa volare Dini in una strepitosa parata. Nove minuti dopo il Catania sciupa una clamorosa palla rete. Il tiro di Lunetta viene parato da Cucchietti, sulla ribatutta sempre l’esterno rosso-celeste manda fuori a due passi dalla rete. Al 62’ mr. Toscana si gioca il secondo slot di cambi. Fuori Allegretto e Jimenez per Pieraccini e Donnarumma. Il risultato resta fermo sulla parità delle reti. Al 67’arriva il momento tanto atteso per la tifoseria rosso-blù. Mr.Toscano richiama in panchina Forte per Sasà Caturano. Sul “Viviani” piovono fischi con il bomber che per tre stagioni ha portato alto il nome del Potenza. All’81 ’De Giorgio manda in campo Balzano per un buonissimo Novella. A scandenza di tempo regolamentare De Giorgio richiama Felippe per Petrungaro. Vuole chiudere la gara con un pareggio importantissimo per la formazione lucana. Intanto, il direttore di gara concede 6’ di extra time. Il tutto mentre la gara continua ad incattivirsi ed a mostrare un volto non bello dal punto di vista dello spettacolo. Si chiude con un buonissimo pareggio del Potenza che a piccoli passi conserva un posto nei play off. Il tutto mentre domenica prossima nell’ultima giornata di andata si recherà al “Veneziani” contro il Monpoli dell’ex mr. Colombo .









