La Riviera n°44 del 27-10-2013

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ILARIO AMMENDOLIA Con lettera raccomandata abbiamo chiesto al Prefetto di conoscere il numero complessivo degli appartenenti alle varie forze dell'ordine impegnati in servizi di scorta a vari “personaggi” della nostra Provincia. Abbiamo chiesto, inoltre, di sapere quanti anche per andare in ufficio utilizzano un militare o un appartenente alle forze di polizia che potrebbe trovare una utilizzazione più consona in altri servizi. Non è un mistero che vi siano politici, ex politici, magistrati, ufficiali, autorità, ecc. che hanno un servizio di scorta, a volte, per l'intera giornata. Premettiamo che non c'è prezzo al valore di una vita umana.


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CONTROCOPERTINA

Sant'Ilario dello Jonio

Le statue in legno

Figure mitologiche, tre soldati affiancati da un’allegoria equina e da una rappresentazione arborea

Miraggi guerrieri sulla riva del mare STEFANO MARZETTI

Se ne stanno lì, come in avamposto. Sul tratto di spiaggia fra Sant'Ilario dello Jonio e Locri. Venute da chissà dove. Probabilmente dal mare. Che ne ha restituito alla terra la loro stessa essenza. Pezzi di legno levigati dalle acque dello Jonio. Che qualcuno ha messo insieme attingendo da un'arte tutta da scoprire. Figure mitologiche, per certi versi spaventose. Miraggi guerrieri a vigilare su non si sa cosa. Forse una guarnigione che solo loro comprendono. Accampata a pochi metri

dalla battigia che a breve smarrirà la sua calma cullante. Ingrosserà con le prime burrasche dell’anno. E richiamerà a sé questi tre soldati affiancati da un’allegoria equina e da una rappresentazione arborea. Sculture lignee. O meglio: decine di pezzetti di legno. Assemblati con creatività, più ancora che con tecnica. Da mano che rimarrà sconosciuta. Statue o costruzioni. Legno e filo di ferro arrugginito e pigne e radici di canne e bicchieri di plastica. Ruote di giocattoli destinate a divenire occhi che scrutano l'orizzonte. Detriti

trasportati dai piccoli fiumi che scendono a mare e conducono tesori non stimati. Le hanno avvistate alla fine di agosto. Fotografate. D’altronde se ne stanno così, immobili. Quasi in posa, come a dire: «Non saremo qui in eterno.Se volete ricordarvi di noi fate subito qualcosa». Immortalate. Perché nessuno, da quella spiaggia, sembra volerle separare. Lì sono comparse, lì svaniranno. Questo il destino. “Arte e non spazzatura”, recitava un cartello posto fra queste effigi, ora sbiancato da un sole sempre caldo che non smette di accecare.

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Parlando

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LA SETTIMANA CARTOLINE MERIDIONALI

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com

Antonio Calabrò

1) CAULONIA: CICLISTA INVESTITO SULLA SS 106

Falconieri Calabresi Accarezzare un rapace e farselo amico e complice, lanciarlo nel cielo di Calabria ammirandone il volo e le evoluzioni, le capriole e le picchiate, affidarsi al suo sguardo per ammirare la terra ed il mare, e percepirne la gioia naturale del vivere, ed il sentire atavico, e la nobiltà dell'anima. Come lo Stupor Mundi, come un antico cavaliere di ferro e gloria, osservare il creato dal cielo e affidarsi al cuore, felice, che vola in alto come un falco, sconfigge la paura, e si sente più vicino a Dio.

215.000 euro. questa la somma stanziata dalla Regione Calabria per ristrutturare la scuola elementare di Corso Garibaldi a Siderno. Il 15 Ottobre scorso è stata approvata la graduatoria degli interventi finanziati nella quale il Comune di Siderno è collocato al quinto posto.

2) SIDERNO: INCIDENTE IN PIENO CENTRO

3) LE IENE ORMAI DI CASA NELLA LOCRIDE 4) OSPEDALE DI LOCRI: IN & OUT

5)FUNGHI MAFIOSI: «I PORCINI SONO I NOSTRI TORNATEVENE ALLA MARINA»

6) GIOIOSA MARINA: LE LISTE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI

7) MARINA DI GIOIOSA, ESEGUITE DUE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE

Bruno Zito condannato a sei anni nel processo Fastweb Si è concluso il processo “Fastweb”che ha riguardato il presunto maxiriciclaggio di 2 miliardi di euro. Diciotto condanne e 7 assoluzioni, la pena maggiore, 15 anni, è stata inflitta all’imprenditore Gennaro Mokbel. Assolti il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia e l’ex ad di Telecom Italia Sparkle, Stefano Mazzitelli. Dei tre imputati legati un tempo all’azienda telefonica, è stato condannato a sei anni di reclusione il roccellese Bruno Zito, nipote del senatore Sisinio, mentre sono stati assolti Roberto Contin e Mario Rossetti. I sette assolti sono usciti dal processo, a seconda delle singole contestazioni, o con la formula “per non aver commesso il fatto” o “perché il fatto non costituisce reato”. Per i 18 condannati il collegio ha stabilito che risarciscano le parti civili: l’entità del risarcimento sarò però stabilita dal tribunale civile.

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Morto 12enne. Proclamato lutto cittadino a Taurianova A Taurianova è morto un bambino di 12 anni in seguito ad un incidente stradale. Il piccolo Antonino Alessi è stato travolto intorno alle 15.30 mentre passeggiava a bordo della sua bicicletta. Il bambino stava percorrendo via Ganini, una strada che dalla Circonvallazione porta all'ex ospedale, quando una panda l'ha travolto. Antonino è morto sul colpo. All' arrivo del 118 il corpo non mostrava alcun segno di vita. Sono subito intervenuti sul posto carabinieri, vigili urbani e polizia per cercare di ricostruire le dinamiche dell'incidente. C'è da capire come siano andati i fatti, anche se da un primo rilievo sembrerebbe che il bambino sia spuntato da una stradina secondaria all'improvviso, tagliando la strada all'auto. Il mezzo, una fiat panda guidata dal trentaseienne Bruno Gareffa di Molochio, ora indagato per omicidio colposo. Non ha fatto in tempo a schivare il bambino che è stato sbalzando per alcuni metri. Il personale del Commissariato di Taurianova sta indagando anche sulla velocità alla quale il mezzo stava procedendo considerando che Gareffa ha dichiarato che procedeva a velocità normale. Si cercano eventuali testimoni che abbiano potuto assistere ai fatti. Domani si svolgerà il rito funebre alle ore 16.00 nella chiesa di S.S Apostoli Pietro e Paolo. La terna commissariale del Comune di Taurianova ha proclamato lutto cittadino. (Graziano Tomarchio)

CASO SCARFÒ

Per lo stupro delle 13 enne branco condannato anche in Appello La corte d'Appello di Reggio Calabria ha giudicato tutti colpevoli gli aguzzini di Annamaria Scarfò, la giovane violentata da un gruppo di compaesani quando aveva solo 13 anni. Nonostante la lieve riduzione delle pene, la giovane di San Martino di Taurianova è potuta uscire a testa alta dall'aula del Tribunale. Infatti la Presidente del Collegio di Corte d'Appello, Giuliana Campagna ha decretato 7 anni di reclusione per Maurizio Hanaman, Giuseppe Chirico, Antonio Cianci e Antonio Cutrupi e sette anni e otto mesi per Fabio Piccolo. Tutti ritenuti responsabili degli stupri ripetuti e delle violenze nei confronti di Annamaria. Una storia di violenza e degrado maturata nel 1999. Annamaria venne violentata per la prima volta, ingannata e illusa da un ragazzo del quale lei era invaghita e che, invece, la consegnò nelle grinfie del branco. Passarono tre lunghi anni, poi Annamaria Scarfò decise di dire basta. A darle il coraggio di raccontare tutto ai Carabinieri, il senso di protezione per la sorella più piccola, presa anche lei di mira dagli aguzzini. Da qui la sequela di processi anche se, nel frattempo, Annamaria diviene bersaglio degli insulti e minacce dei parenti dei condannati. (I.A.)

ORA SOLARE

La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre sposteremo le lancette dei nostri orologi un'ora indietro. In pratica, alle ore 3 modificheremo l'ora portandola alle ore 2.

MALASANITÀ

Maria Pia Bruzzese, causa vinta ma nessun risarcimento ricevuto La storia di Maria Pia Bruzzese è comune purtroppo. Di casi di malasanità in Calabria ormai si è perso il conto, ma per la famiglia Bruzzese di Locri il destino ha fatto breccia due volte: la prima è stata nel 1999, la seconda nel 2011. «Chi può dimenticare le prime luci dell'alba del 26 novembre del 99- racconta il papà della piccola Maria Pia- quando ci recammo all'ospedale di Locri perchè mia moglie stava per partorire. Nonostante il lungo e doloroso travaglio si decise, comunque, di non intervenire aspettando il parto naturale. Alle 8, 15, quando la bambina venne al mondo con asfissia perinatale, con emorragia celebrale e con conseguente cerebropatia, con ritardo cognitivo epilessia di tipo tetraplegico». Un caso di malasanità dichiarato e riconosciuto con tanto di sentenza, ma dopo due anni ancora non risarcito. La sentenza è stata emessa a ottobre 2011, ma, nonostante i vari solleciti, l'azienda sanitaria non ha pagato quanto stabilito. Ostruzionismi da parte dell'Asl, inoperosità dello Stato e diritti negati, costano alla famiglia Bruzzese quotidianamente sacrifici economici per le costose cure che servono all’innocente Maria Pia. (Ilaria Ammendolia)

Mittiga: chiedo la convocazione dell’assemblea Dott. Giorgio Imperitura presidente assemblea Avv. Giuseppe Strangio presidente Comitato I modi ed i tempi della tavola rotonda di Roccella del 18 ottobre impongono un dibattito che coinvolga l'Assemblea della associazione dei Comuni della Locride. Ormai da molto tempo ci troviamo dinanzi ad una associazione che sembra allo sbando e, in qualche momento dà l'impressione di essere condizionata e diretta da persone esterne all'associazione stessa e di operare per fini che nulla hanno a che vedere con il travaglio dei nostri Comuni. Da questa situazione non se ne esce se non con una dibattito serio, rispettoso e serrato capace di coinvolgere i sindaci del territorio. Ormai l'Assemblea ed il Comitato non si riuniscono e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di decidere per tutti come, invece, è successo nei giorni scorsi. Per questo motivo vi chiedo la convoc a z i o n e dell'Assemblea, valutando l'opportunità di chi ricopre ruoli di presentarsi dimissionario. Da parte mia metto a disposizione sin da subito il mio incarico n e l Comitato direttivo. Masino Mittiga

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AMMINISTRATIVE INTERVISTA DOPPIA

Vestito: trasparenza Badolisani: prodotti tipici ANGELO NIZZA

1 234 Maria Teresa Badolisani e Domenico Vestito, due avvocati in gara alle elezioni comunali di Marina di Gioiosa. Lei, trentasei anni, candidato sindaco per “Progetto Paese”. Lui, trentacinque, aspirante primo cittadino per “Libertà è Partecipazione”. I rispettivi programmi si trovano on-line, sul sito web del Comune. Noi li abbiamo interpellati su alcuni temi specifici.

RISPONDE VESTITO

«

I primi interventi saranno indirizzati a ristabilire un minimo di decoro urbano. La città deve tornare a essere bella, ordinata e pulita. Attueremo interventi di pulizia strade, sfalci e decespugliamento, riposizionamento segnaletica stradale divelta. Inizieremo poi un percorso di dialogo con il personale del Comune al fine di arrivare a una virtuosa riorganizzazione della macchina amministrativa, improntata alla trasparenza, legalità ed etica pubblica». «I primi interventi saranno indirizzati a ristabilire un minimo di decoro urbano. La città deve tornare a essere bella, ordinata e pulita. Attueremo interventi di pulizia strade, sfalci e decespugliamento, riposizionamento segnaletica stradale divelta. Inizieremo poi un percorso di dialogo con il personale del Comune al fine di arrivare a una virtuosa riorganizzazione della macchina amministrativa, improntata alla trasparenza, legalità ed etica pubblica». «Qualche anno fa ho avuto la gioia di guidare, a Marina e nella Locride, un gruppo di quaranta giovani trentini, provenienti dalla Valle dei Laghi. Dopo una settimana trascorsa tra la nostra gente, sono partiti commossi e piacevolmente sorpresi per quanto di bello e buono avevano vissuto. C'era in loro, all'inizio, qualche timido pregiudizio, svanito immediatamente, una volta immersi

nel nostro contesto. A un qualsiasi turista, quindi, direi: “venite e vedete”».

Di quali interventi ha bisogno la città entro i primi cento giorni del nuovo governo?

«A un disoccupato, a un migrante, a una famiglia disagiata, a un imprenditore in difficoltà, direi di avere fiducia. Una fiducia basata sulla condivisione piena, da parte dell'amministrazione, dei drammi che ciascuno di loro vive. Direi di non cedere alla logica della rassegnazione, di non cercare un aiuto assistenzialista ma di collaborare con l'amministrazione e con le realtà presenti nel territorio, per mettere in piedi attività cooperative, capaci di trasformare la marginalità in tipicità e la tipicità in ricchezza. A un migrante poi chiederei di arricchirci con la sua cultura». «La nostra idea, purtroppo, non è originale: pagare tutti per pagare meno. È l'unico modo per salvaguardare il bilancio e alleviare la pressione fiscale. In particolare, per quanto riguarda l'acqua cercheremo di rintracciare finanziamenti che ci consentano di intervenire sulla rete idrica obsoleta. Così non solo daremo un servizio più adeguato, ma potremo abbassare le relative aliquote. Sul fisco degli immobili, infine, faremo in modo che i proprietari siano incentivati ad affittare. Deve passare il messaggio che tenere gli immobili chiusi non conviene».

Se un disoccupato bussa alla sua porta che cosa risponde? E se lo fa un migrante?

Dopo il commissariamento, come spiegare a un turista altoatesino che qui non è pericoloso?

Tasse: la sua idea anti-evasione.

RISPONDE BADOLISANI

«

Non si potrà prescindere dalla verifica delle finanze dell'Ente. Solo così si possono individuare sprechi e operare tagli di spesa. Darei subito impulso a un piano di raccolta differenziata porta a porta, per consentire un ulteriore abbattimento dei costi oltre a fornire un beneficio al paese. Fisserei un paio di giornate al mese da dedicare agli incontri diretti con i cittadini per conoscere le problematiche locali. Un'altra cosa da fare subito sarebbe quella di rispolverare i progetti di utilità pubblica mai compiuti e verificare la possibilità di realizzarli». «Contatterei alcuni Comuni del Nord per proporre loro dei gemellaggi. Inviterei alcuni rappresentanti di queste amministrazioni a passare un periodo di ferie nel nostro paese per godere della bellezza del mare, del clima mite, dei prodotti tipici e dell'ospitalità che solo noi

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offriamo. Sarebbero così sufficienti i loro giudizi entusiasti per far scomparire la diffidenza dell'altoatesino di cui mi parla». «Ritengo che un buon amministratore debba interessarsi delle situazioni di disagio in cui versano le categorie più deboli e fornire assistenza e sostegno. Però sarebbe da irresponsabili affermare che sia facile risolvere problemi così importanti. Non va dimenticato che le casse comunali non sono floride e per di più i trasferimenti statali sono ridotti all'osso». «L'evasione può essere ridimensionata attraverso dei semplici controlli. Ad esempio ordinerei alla Polizia Locale di recarsi presso ogni abitazione, eventualmente anche col supporto dell'ufficio tecnico, per fare dei controlli sui contatori dell'acqua potabile e sulle condutture. Con lo stesso tipo di verifiche incrociate, si potrebbe aumentare il gettito degli altri tributi».

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COPERTINA

Coinvolti nove comuni: Antonimina, Ciminà, Locri, Placanica, Portigliola, Sant'Ilario, San Luca, Siderno e Samo. Incoraggianti i risultati ottenuti a Riace e Roccella. L'appalto scadrà nell'ottobre 2014. La parola d'ordine è “no allo scempio della scorsa estate”, quando le strade di Siderno erano ridotte come discariche a cielo aperto. La sensibilizzazione del cittadino è un passaggio basilare. Perché basta un sacchetto di spazzatura gettato nel contenitore sbagliato per dissolvere il sacrificio di centinaia di persone

Tutto pronto per sentirsi

differenziati STEFANO MARZETTI

Giunto allo startup il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, affidato a “Locride Ambiente”. Saranno utilizzati appositi cassonetti, metodo in molti casi rivelatosi inefficace rispetto al “porta a porta”. L’ad Falvo: «Questo territorio merita un servizio d’eccellenza». Nella speranza che entri in funzione l’impianto di San Leo

Come si dice: ogni tanto una buona notizia. Prudente, comunque, è non festeggiare in anticipo. Comunque, la raccolta differenziata, in nove comuni della Locride, è ormai allo startup e, fino a nuova comunicazione, proseguirà fino ad ottobre del 2014. Un dato da ricordare: la quota imposta dall'Unione europea per la differenziazione dell'immondizia a partire dal cittadino, è 35%. Qui siamo fermi a poco più del 12. Proprio non ci siamo. Dire fallimento è quantomeno eufemistico. Stavolta, tuttavia, pare che “Locride Ambiente Spa” sia intenzionata a fare le cose come si deve. Nove, come detto, i paesi interessati: Antonimina, Ciminà, Locri, Placanica, Portigliano, Sant'Ilario, San Luca, Siderno e Samo. Tutti quanti, si spera, chiamati a seguire l'esempio delle due isolatissime eccellenze, Riace e Roccella, dove i dati registrati sono più che incoraggianti. Della serie, si può fare. Il sistema? Quello dei cassonetti colorati. Metodo dimostratosi, nella maggior parte dei casi, fallimentare. Il “porta a porta”, dagli esperti considerato il più efficace, resta una chimera. Ma tant'è, questo, come si dice, passa il convento. La parola d'ordine è “no allo scempio della scorsa estate”, con le strade di Siderno ridotte come discariche a cielo aperto. La sensibilizzazione del cittadino è un passaggio basilare. Perché basta un sacchetto di spazzatura gettato nel contenitore sbagliato per dissolvere il sacrificio di centinaia di persone. Tiene a rilevarlo Andrea Falvo, amministratore delegato di “Locride Ambiente”. Questo territorio «si merita un servizio di eccellenza» attraverso un sistema innovativo che passi anche da una costante informazione. Da metà novembre inizierà la campagna divulgativa. «Stiamo aspettando» per il via definitivo «la parte mancante dei cassonetti, perché l'appalto prevede una distribuzione non immediata ma in itinere». Fondamentale, per “Locride Ambiente”, sarebbe il funzionamento dell'installazione pubblica di San Leo per il trattamento della spazzatura, sigillata dal 2006. La sua apertura consentirebbe alla società di Falvo di lavorare con più facilità. Un conto è trasportare i rifiuti a San Leo, altro è doverli portare fino a Palmi. Il comune di Siderno ha sollecitato la Regione ma finora nessuna risposta. Tra un anno l'ardua sentenza. DOMENICA

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Ma che Tares dici? Questa tassa fa paura? Solo perché ancora non conosciamo la Trise Se il governo gode ad infliggere tasse, sembra che il divertimento maggiore sia trovargli nomi assurdi. È una piccola strategia per farci confondere, per non farci capire che cosa “esattamente” stiamo pagando, per scoraggiare all'autodifesa e all'autodeterminazione. Di Tares si sentiva parlare già da un po', ma per intorbidire la burocrazia, prima l'hanno chiamata Service Tax, e l'anno prossimo sarà Trise. Così se uno dovrà chiedere un rimborso non saprà neanche di quale tassa. E se per caso Equitalia dovesse colpire sarà difficilissimo distinguere nel mucchietto delle ricevute dei versamenti quale è quello della Tares, della Tarsu o della Trise. Tares è un acronimo: significa “tariffa rifiuti e servizi”. Sostituisce per il 2013 le odiate Tarsu e Tia (tariffa sui rifiuti solidi urbani e tariffa sull'igiene ambientale). Con questa tassa i comuni coprono le spese per lo smaltimento dei rifiuti e per altri servizi indivisibili, come l'illuminazione e la manutenzione stradale. Lo so che a molti scappa da ridere, ma purtroppo non è una barzelletta, anche perché con la Tares avremo un aumento, che può raggiungere anche il 20%. Sono i comuni a dover inviare degli F24 per i

pagamenti, divisi in tre scaglioni. Essendo la Tares una tassa urbana, ogni comune decide le date di pagamento, le aliquote, maggiorazioni, riduzioni, ecc. Alcuni comuni hanno richiesto il completamento entro ottobre, altri entro dicembre, e così via. A Siderno, ad esempio, i bollettini sono arrivati attorno al venti, quattro giorni dopo la scadenza della prima rata. Ma chi deve pagare la Tares? Tutti, esattamente come prima. Chi pagava l'Imu dovrà pagare anche la Tares, con la differenza che la Tares si applica anche ai locali che vengono usati per una durata non superiore ai sei mesi, quindi anche a tutte quelle costruzioni che da noi vengono utilizzate esclusivamente in estate (purché chiuse da almeno tre lati). La Tares si applica alle costruzioni e ai terreni scoperti, sia dominicali che edificabili. Non si applica invece alle pertinenze delle abitazioni private, ma solo se sono prive di tettoia, come terrazzi o balconi, posti auto, giardini, parchi. Non si applica a molte zone dei condominii, come androni, scale, ascensori, stenditoi, o qualunque luogo di passaggio che non sia occupato da un singolo condomino. La Tares è divisa in due quote, una fissa, deter-

minata dal tipo di abitazione (come risulta al catasto) e una variabile, stabilita dai comuni. Possono usufruire della riduzione del 30% sulla quota variabile le abitazioni con unico occupante, quelle destinate a un uso stagionale (o altro uso limitato e discontinuo), locali che non siano abitazioni, aree scoperte adibite a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente. Possono altresì usufruire della riduzione le abitazioni occupate da inquilini che risiedono o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero, nonché i fabbricati rurali a uso abitativo. Sono soggetti ad una eventuale riduzione massima del 40% (sempre sulla quota variabile) le utenze domestiche servite da raccolta domiciliare differenziata con recupero della parte organica o recupero di materiali per la formazione di compost. Nel caso di differenziata con certificazione può essere applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati. Altresì possono essere approvati contributi, agevolazioni ed esenzioni sull'imposta comunale, se autorizzati dal bilancio comunale e solo se la copertura dei costi per lo smaltimento e la gestione dei rifiuti sia già garantita da risorse diverse dal gettito della Tares.

Attenzione, le agevolazioni sulla quota variabile vengono stabilite dal Comune, non c'è obbligo di richiederla presso l'Ufficio Tributi. L'anno prossimo la Tares sparirà, e lascerà il posto alla Trise, dalla quale ci si aspetta una nuova stangata. La Trise si porterà dentro due missili nucleari: la Tari e la Tasi, la prima è la tariffa sui rifiuti, la seconda sui servizi indivisibili. La Trise assorbirà la Tares 2013, la Tarsu e l'Imu, che a sua volta aveva assorbito la vecchia Ici. La Trise colpirà in maniera diretta la prima casa e le famiglie numerose, che non avranno più nessuna riduzione d'aliquota. Sarà proprio la Tasi, la tariffa sui servizi, che includerà l'Imu, a svuotare i nostri portafogli. Difatti si calcola che una famiglia media spenderà intorno ai 366 euro. Molti di più dei 281 euro del 2013. Il contentino sarebbe che la Tasi sulla prima casa è comunque più bassa dell'Imu (sempre sulla prima casa). Stando alle medie statistiche, nel 2012 una famiglia media spendeva circa 450 euro. Il punto è che saremmo anche contenti di pagare tasse sui servizi, ad averci i soldi e ad averci i servizi. Lidia Zitara

IN EVIDENZA

Già in programma per l’anno prossimo un cambio di nome. Così se uno dovrà chiedere un rimborso non saprà neanche di quale imposta si tratti. E se per caso Equitalia dovesse colpire sarà difficile distinguere nel mucchietto delle ricevute dei versamenti quale è quello della Tares, della Tarsu o della Trise. Tares è un acronimo: significa “tariffa rifiuti e servizi”. Sostituisce per il 2013 le odiate Tarsu e Tia (tariffa sui rifiuti solidi urbani e tariffa sull'igiene ambientale). Serve ai comuni per coprire lo smaltimento dell’immondizia DOMENICA 27 OTTOBRE

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PASQUALE BRIZZI

L’ex sindaco di Sant’Ilario Pasquale Brizzi costretto a lasciare la carica per mano della Prefettura, è rientrato in gioco, prima come consigliere provinciale e ora come presidente del Gal Locride. Nella foto colloquia con il vecchio “numero uno” dello stesso Gal, Totò Aversa.

Esce dalla porta ed entra dalla finestra ATTUALITÀ

Presentata una nuova proposta di legge sullo scioglimento Io, Giorgio e lo Scuro Per dimostrare, una volta ancora, l'inutilità della tavola rotonda di Roccella concepita come risposta al movimento democratico e al dibattito culturale contro la democrazia sospesa nel territorio della Locride, basterebbe leggere la proposta di legge presentata dall'onorevole Formisano che chiede di apportare serie modifiche in materia di scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa. La proposta di legge «si propone di rendere più efficaci ed incisivi i provvedimenti adottati dallo Stato. Le norme vigenti in materia risiedono negli articoli 143 e seguenti del testo unico». Secondo Formisano l'esperienza applicativa di dette norme, non ha sempre fornito risultati significativi, poiché «spesso lo scioglimento non ha rappre-

sentato, per gli enti locali interessati da condizionamenti o da infiltrazioni di tipo mafioso, occasione di rinnovamento e di sottrazione dal giogo che la criminalità organizzata impone con il controllo delle attività amministrative». Da queste considerazione il parlamentare parte per chiedere una profonda rivisitazione della legge. Ovviamente noi restiamo della convinzione che la legge così com'è vada abolita, anche perché concepita soprattutto per colpire i comuni del Sud. Non sono le proposte che mancano ma la volontà politica, ecco perché occorre far sentire la voce del territorio e non “gabbarlo” solo per dare la sensazione di aver fatto qualcosa, con il secondo fine, di non far nulla.

INTANTO I SINDACI SI RIUNISCONO AL BUIO

Secondo l’onorevole Formisano l'esperienza applicativa di dette norme, non ha sempre fornito risultati significativi, poiché spesso lo scioglimento non ha rappresentato occasione di rinnovamento, per gli enti locali interessati da condizionamenti o da infiltrazioni di tipo mafioso

Si è svolta il 18 ottobre la poco pubblicizzata tavola rotonda organizzata dall'Associazione dei comuni della Locride, sul tema dello scioglimento dei comuni. Sono intervenuti, coordinati da Sisinio Zito, il presidente Imperitura, il presidente del comitato Strangio, il sindaco di Roccella Certomà, il senatore Nico D'Ascola, Luigi De Sena, Arturo Bianco, il procuratore Vincenzo Lombardo e Mario Tassone. Particolare che non ci poteva sfuggire: il convegno per quasi 30 minuti si è svolto quasi al buio per un guasto al sistema d'illuminazione.

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PRIMO PIANO TRIBUNALE DI LOCRI: dopo il blocco dell’attività giudiziaria

Bruno Muscolo, promette «dopo il 3 novembre basta rinvii» ANTONIO TASSONE A Locri la macchina giudiziaria del tribunale civile si è bloccata ancora una volta. Alla luce delle numerose richieste giunte in redazione da parte di cittadini e di addetti ai lavori, ci siamo recati al primo piano della sede storica del palazzo di giustizia per andare ad ascoltare il presidente pro-tempore del Tribunale, il dott. Bruno Muscolo. Ricordiamo ai nostri lettori che la sospensione delle udienze civili si è resa necessaria a seguito della chiusura del tribunale di Siderno avvenuta, ormai, dallo scorso 13 settembre. Il decreto “taglia tribunali” (d.lgvo 155/2012), infatti, al fine di contenere i costi della giustizia e ottimizzare l'efficienza del sistema giudiziario, ha disposto la soppressione in ambito nazionale di ben 31 tribunali, 31 procure e 220 sezioni distaccate di tribu-

nale. Oltre alla sezione staccata è stato trasferito a Locri anche l'ufficio UNEP, (ufficio notifiche) che è andato ad unirsi a quello già esistente nella sede del tribunale penale. Le cancellerie sidernesi, per quanto riguarda il ramo civile, hanno trovato sistemazione in un appartamento che fino a ieri ospitava i locali del Centro per l'impiego di Locri, mentre per quanto riguarda il penale tutto è finito nella sede del "vecchio" Tribunale. I disagi in questi mesi, in attesa che la situazione potesse ritornare alla normalità, sono stati notevolissimi per tutti gli addetti ai lavori. A ciò si aggiunga il caos totale ed il grande nervosismo che si è generato negli uffici con attese snervanti agli sportelli. A noi, sin da subito, è sembrato che la decisione “agostana” di trasferire tutta la sezione “staccata” di Siderno a quella “madre” di Locri (con tutti i prevedibili disagi) fortemente voluta dall'al-

lora presidente Giovanni Filocamo si sia rivelata assolutamente “infelice”. Il dott. Filocamo, all'epoca dei fatti, motivò la sua decisione perché, disse, “fortemente convinto che il trasferimento da Siderno a Locri avrebbe garantito in futuro per il cittadino una giustizia più rapida ed efficiente . Fermo restando che il dottore Filocamo è sempre stato un ottimo e stimato magistrato, gli vogliamo solo muovere l'appunto che egli, pur avendo il potere di chiedere una proroga (più volte sollecitata da altre componenti e così come è anche accaduto a Rossano) avrebbe sicuramente potuto “diluire” meglio nel tempo gli effetti di questo trasferimento. Ma non l'ha fatto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. A Locri, attualmente, si stanno tenendo solo le cause di esecuzione, volontaria giurisdizione e i procedimenti urgenti ed anche tutto ciò che attiene al penale. Ma è

innegabile che nella sezione civile serva ancora tempo perché le pratiche vadano informatizzate e serve il personale che sia delegato a fare questo. Si vocifera, infatti, che allo stato ci siano ancora migliaia di fascicoli da sistemare . La pesante situazione che si è venuta a creare ci ha “indotto” a rivolgere una domanda secca al presidente Muscolo che è la seguente: Dottore Muscolo, si parla che anche dopo il 3 novembre ci potrebbero essere ulteriori proroghe o rinvii? Riposta: «Assolutamente no. Le garantisco che dal giorno 4 novembre le attività giudiziarie del civile riprenderanno regolarmente e su questo mi impegno a fare ed a disporre tutto ciò che si renderà necessario». Vedremo (e non abbiamo dubbi) se il presidente Muscolo sarà di parola o meno.

Processo Recupero-Bene comune, entro fine anno previste tre udienze:il 15 e 22 novembre e poi il 12 dicembre

La testimonianza di Costa che può gettare nel panico Si condensa nella frase “tutto quello che abbiamo cerchiamo di stringerlo per il bene comune”, registrata dalla polizia nel corso delle indagini preliminari, il procedimento penale in via di definizione dinnanzi al tribunale di Locri contro 56 imputati di Siderno, meglio conosciuto con il doppio nome in codice di processo “Recupero - Bene comune”. Un doppio nome che proviene da due differenti informative, “Recupero” quella appartenente ai carabinieri, e “Bene comune” per la Questura di Reggio Calabria ed il commissariato di polizia di Siderno. In questo contesto di indagine la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha disposto il fermo, poi divenuto arresto, dell'ingener Alessandro Figliomeni, ex sindaco di Siderno, accusato di associazione mafiosa della quale, secondo gli investigatori, avrebbe addirittura fatto parte attiva ricoprendo un ruolo apicale all'interno del sodalizio criminoso

Ritorno in aula con due interrogativi. Il primo: Figliomeni sceglierà di essere sottoposto all’esame imputato? Il secondo: la Procura chiederà l’audizione del collaboratore ritenuto al vertice della consorteria di Siderno?

sidernese, rivestendo la carica di “santista”. L'ingegnere Figliomeni è stato descritto dagli inquirenti come la “longa manus” della cosca “Commisso” nelle istituzioni locali. Gli altri imputati del maxi processo sono accusati di appartenere, a vario titolo, agli asseriti clan di Siderno, confederati alla cosca madre dei Commisso, operanti anche all'estero e specificatamente in Canada nella città di Toronto. Una parte degli imputati è accusata anche di far parte di un'associazione dedita al narcotraffico che, oltre alla coltivazione di canapa indiana nel territorio sidernese, avrebbe preso parte a un'operazione illegale legata al traffico di hashish. Nell'aprile del 2008 a Siracusa viene sequestrato un carico di 3.200 chili di hashish, il secondo per quantità in Italia, che per gli investigatori era destinato alla 'ndrina di Siderno denominata “Rumbo-Galea-Figliomeni”. Le indagini si fondano anche sulle inter-

cettazioni ambientali all'interno della lavanderia “Ape Green”, gestita da Giuseppe Commisso, alias “il mastro”, sotto processo nel filone dell'abbreviato dell'indagine “Il Crimine”. Nel processo, iniziato a febbraio del 2012, hanno sfilato sul banco dei testimoni decine tra inquirenti e testi a discarico. Entro la fine dell'anno sono previste tre udienze, quelle del 15 e 22 novembre e quella del 13 dicembre, ed almeno due interrogativi. Il primo è se l'ex sindaco Alessandro Figliomeni sceglierà o meno di essere sottoposto all'esame imputato, mentre l'altro interrogativo è se la Procura chiederà l'audizione del collaboratore di giustizia Giuseppe Costa. Essendo prassi che le richieste integrative di prova vengano formulate all'esito dell'istruttoria dibattimentale, quindi dell'eventuale esame degli imputati, probabilmente la testimonianza di Costa, ove fosse ammessa, sarebbe disposta a gennaio.

Quella di Peppe Costa, ritenuto al vertice dell'omonima consorteria di Siderno, sarebbe una testimonianza da far tremare i polsi a diversi imputati, fermo restando la necessità degli opportuni riscontri al narrato del 64enne. Per la parte “politica” delle indagini su Siderno Costa, in un passaggio del verbale reso a settembre del 2012, entrato negli atti del processo “Falsa politica”, ha riferito che la consorteria “Commisso” di Siderno sosteneva quali candidati Cosimo Cherubino e Alessandro Figliomeni. La parabola amministrativa dell'ingegner Figliomeni si è conclusa con la sfiducia della maggioranza consiliare nel 2010, che ha portato allo scioglimento anticipato del consiglio comunale, e sulle cui sottese dinamiche hanno indagato gli inquirenti, che ritengono Giuseppe Commisso il mastro fautore di un forte veto all'ex primo cittadino, anche per questioni “personali”. (LR)

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Parlando

di...

Pino Curciarello neo Commissario straordinario di liquidazione di Monasterace

A seguito dello stato di dissesto finanziario del comune di Monasterace, il dott. Giuseppe Curciarello è stato nominato Commissario straordinario di liquidazione per l'amministrazione della gestione dell'indebitamento, nonché per l'adozione di tutti i provvedimenti finalizzati all'estinzione dei debiti dell'ente locale. Il dott. Curciarello, che riveste anche il ruolo di responsabile dell'Area economico-finanziaria del comune di Roccella ed è, tra l'altro, vicepresidente delegato per l'Italia meridionale e insulare dell'Ardel (l'Associazione nazionale dei ragionieri degli enti locali),

dopo la notifica dell'incarico e la recente delibera di insediamento, ha dato avvio alla procedura di rilevazione delle passività dell'ente locale. Le attività dell'Organo straordinario di liquidazione del comune jonico (che ha, comunque, competenze solo per quanto concerne i fatti e gli atti di gestione compiuti entro il 31 dicembre 2012) riguarderanno, oltre alla rilevazione, liquidazione e pagamento della massa passiva, anche l'acquisizione e gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento, pure mediante alienazione dei beni patrimoniali.

Locride Il sogno di Jole Figliomeni, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siderno. Portare le eccellenze di tutta la provincia di Reggio Calabria nello stato del 'continente nero' che vuole scrollarsi di dosso dieci anni di guerra

La costa Jonica può diventare d'Avorio. “ Perché l'Africa ha bisogno di crescere

Comune gemellato con…”?. Qualche altro comune, naturalmente. Anche fosse situato dall'altra parte del mondo. Quando s'incrocia un cartello con tale scritta, ci si chiede questo gemellaggio a cosa serva. La risposta è che, se la cosa è seria, porta vantaggi economici e di sviluppo. Reggio Calabria e Costa d'Avorio (Africa occidentale), come la vedete? Più nel dettaglio, comune di Siderno e quello di Doropo, villaggio ivoriano che si propone come capofila. Il primo ambito di collaborazione sarebbe l'agricoltura. Perché in Costa d'Avorio di terra da coltivare ce n'è in abbondanza. Quel che manca sono le risorse economiche e le competenze per lanciare un settore dormiente. La provincia di Reggio può inviare in missione chi di agricoltura ne mastica. Ma anche tele-medicina e edilizia e importexport e formazione. L'ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siderno, Jole Figliomeni, nel lontano 2007 dalle colonne del nostro giornale - sosteneva

Il progetto della consulente aziendale nel settore dell'editoria, che ha lasciato la Locride dall'aprile 2011, è quello di realizzare a un gemellaggio con il comune di Doropo, tanto per cominciare. In primo piano agricoltura, tele-medicina, edilizia, import-export e formazione. Un'opportunità, per le “eccellenze” calabresi, di trovare lavoro e soddisfazioni muovendosi da una regione dove lavoro non ce n’è. Più che una “fuga di cervelli” una missione LO SCOOP

Albanese e Raffa “sottobraccio”

Il collega del Quotidiano, Pino Albanese, fotografato a Gioiosa Jonica mentre cerca di carpire gli orientamenti politici futuri del Pdl calabrese prendendo sottobraccio l’attuale presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. Chissà cosa si saranno detti i due?

l'importanza di non abbandonare la Calabria. Invece, proprio lei, dall'aprile 2011 vive nella République de Côte d'Ivoire, dove è consulente aziendale nel settore dell'editoria. Vicende familiari che cinque anni or sono erano del tutto imprevedibili, l'anno spinta a fare esattamente ciò che non riteneva giusto facessero le 'eccellenze' della Locride: rendersi partecipi della 'fuga di cervelli' dall'Italia. Poiché in patria il lavoro non c'è, quale occasione migliore per farsi valere dove sono ricercatissime le professionalità? Ciò non toglie che dal lontano stato affacciato sul golfo di Guinea, Jole non continui a pensare alla propria terra imprigionata in uno stato di paralisi quasi terzomondista. Quindi lancia un messaggio a tutte le associazioni locali che possano essere interessate al suo disegno. Oggi, dopo dieci anni di guerra, la Costa d'Avorio è uscita da una stretta che ha impedito qualsiasi progetto di crescita. Agognato da una classe dirigente che si dà da fare alla ricerca di un 'alleato'. “Ma la domanda è sempre più alta dell'offerta”, spiega Figliomeni. L'idea dell'ex amministratrice di Siderno è offrire un riscatto sia alla Calabria - ma senza chiudersi ad altre zone interessate al sodalizio - sia a quell'angolo del 'continente nero'. “Vorrei che s'instaurasse uno scambio culturale”, che favorisca due territori depressi, seppure per motivi diversi. E' quindi tornata per qualche giorno a 'casa', portando con sé un rappresentante istituzionale di Doropo. “Al quale, la cosa più difficile è stata spiegare l'istituto del commissariamento per sospetti di legami con la mafia”. S.M.

Paolo Commisso: «La Banca del Mezzogiorno rinnova il suo impegno sui Fondi Jeremie dopo le recenti critiche» Il Presidente del Comitato di Investimento della Jeremie Calabria, dott. Paolo Commisso, su richiesta dell'assessore alle Attività produttive dott. Demetrio Arena, di concerto con i membri del Comitato, avv. Natale Polimeni e dott. Maurizio Acri, in data 9 ottobre 2013 ha richiesto una immediata convocazione presso il Fondo europeo degli investimenti di una riunione congiunta alla presenza dei vertici di Banca del Mezzogiorno - Medio Credito Centrale per ricevere chiarimenti puntuali circa la tempistica di evasione delle domande di finanziamento protocollate sino a data recente. La riunione si è tenuta nei giorni scorsi a Roma alla presenza della banca, del Comitato di investimenti ed, in videoconferenza, dei vertici del Fei per il Sud Europa da Bruxelles e dell'assessore dott. Demetrio Arena. L'evento si è reso tanto più opportuno e

tempestivo anche alla luce delle recenti critiche mosse da Confindustria Reggio Calabria circa le procedure e i tempi di istruttoria della banca. Medio Credito Centrale - Banca del Mezzogiorno è stato richiamato a ottimizzare il flusso operativo delle domande presentate e di quelle che verranno protocollate nei mesi a venire dando un nuovo assetto tanto all'istruttoria creditizia quanto a quella agevolata. Il vertice della Banca ha preso atto delle critiche emerse, ha offerto delle soluzioni operative e confermato ufficialmente al Comitato degli Investimenti Jeremie Calabria che tutte le domande di finanziamento fin qui pervenute verranno evase entro il 15 novembre e che l'Istituto procederà, per come contrattualmente statuito, alla erogazione di oltre 8 milioni di euro alle imprese entro la fine dell'anno corrente. Il Comitato di Investimenti Jeremie,

nelle proprie funzioni istituzionali, vigilerà per conto delle Istituzioni Regionali, di concerto con il Fondo Europeo degli Investimenti, che gli impegni assunti dall'Istituto di credito per le prossime settimane vengano punDOMENICA

tualmente mantenuti. Lo stesso Dott. Commisso comunica di avere formalizzato quale Comitato di Investimento, la richiesta pervenuta dall'assessore Arena, di anticipare il prossimo incontro con il Banco di Napoli, altro istituto gestore del Fondo Jeremie, già ai primi di novembre per accelerare le verifiche circa l'avvio della concreta operatività di tale istituto nella erogazione del credito a favore delle imprese del territorio regionale. Il Comitato di investimenti sollecita le imprese, anche per il tramite dei siti istituzionali della Regione Calabria e delle stesse banche selezionate, a reperire informazioni utili per l'accesso al Fondo Jeremie a sostegno della finanza corrente e di quella a medio lungo termine linfa vitale ed ossigeno per lo sviluppo del tessuto produttivo e commerciale regionale. Eleonora Aragona

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Direttore Responsabile Dr. Francesco Iriti Direttore Editoriale Dr Antonino Pansera Reg. Trib R.C. n° 8/2010 “Il nome ed il logo ntacalabria sono un marchio registrato”.

Eugenio Barillà, commissario ordinario o straordinario del Comune di Palizzi? Una figura alla quale non si può chiedere un programma di legislatura, ma neanche di accompagnare l'ente nella quotidiana ordinarietà al rinnovo degli organi politici, previsto per la prossima primavera, senza riflettere sulla straordinarietà del suo mandato, che non è soggetto ad alcuna mediazione, compromesso o consenso interno ed esterno

Sono passati 90 giorni dall'insediamento del commissario straordinario del Comune di Palizzi ed i fatti stanno dietro alle buone intenzioni. Abbiamo cercato più volte, anche su questo settimanale, di focalizzare alcuni problemi che la comunità di Palizzi percepisce gravemente ma, a consuntivo, le risposte, anche appena accennate, sono sempre più latitanti. Se il mandato del dottor Eugenio Barillà, funzionario prefettizio, è circoscritto all'ordinaria amministrazione, non ci sono rilievi da sottolineare. Viceversa, se è stato chiamato a dipanare una matassa annodata da una gestione interna, sempre uguale e ripetitiva, dell'ordinaria emergenza - che non rappresenta una giustificazione per il mancato indirizzo politico - allora le cose dovrebbero cambiare nel tempo, troppo breve, che gli è concesso. Al commissario non si può chiedere un programma di legislatura ma neanche di accompagnare l’ente nella quotidiana ordinarietà, al rinnovo degli organi politici, previsti

IN EVIDENZA

Sono passati 90 giorni dall'insediamento e i fatti stanno dietro alle buone intenzioni. La politica a Palizzi è per lo più con la “p” minuscola e senza coraggio. Sulle altre istituzioni è meglio stendere un velo pietoso. Non si venga, quindi, a giustificare in futuro un aumento delle tasse, di canoni e di tariffe

Il“pastonaturale dell’anima” diGiuseppe Landolfo, “professore” delsonettoitaliano

per la prossima primavera, senza riflettere sulla straordinarietà del suo mandato, che non è soggetto ad alcuna mediazione, compromesso o consenso interno ed esterno. La domanda è sempre uguale: quali sono stati i motivi che hanno portato allo scioglimento anticipato dell'amministrazione Autolitano? Il presunto dissesto delle finanze, la gestione approssimativa dei servizi essenziali, il cimitero di opere che hanno foraggiato con soldi pubblici tecnici ed imprese e coperto, con le responsabilità anche politiche, una struttura organizzativa interna degli uffici, che continua a consolidare un potere decisionale autoreferenziale, che si ripercuote con gravi danni sull'erario, sull'economia del bilancio comunale e sui cittadini. Se il dottor Barillà, svestendosi da commissario ordinario e assumendo il doveroso ruolo di commissario straordinario, deciderà di fare i debiti sopralluoghi per constatare di persona lo stato delle opere pubbliche realizzate con

Il professor Giuseppe Landolfo era nato a Bruzzano Zeffirio l'11 giugno 1928 ed è morto all'ospedale di Locri il 14/10/2013. Ha collaborato a diverse riviste, fra le quali “Calabria Letteraria” e “Latmag”. Il suo nome figura in moltissime antologie, fra le quali “Il sonetto italiano dalle Origini ai nostri giorni”, a cura di Giovanni Arcidiacono, in cui è stato l'unico poeta vivente rappresentato. Ha considerato la poesia il naturale pasto dell'anima e la luce che schiarirà l'orizzonte alla smarrita umanità odierna. Le sue principali opere sono: Nei giorni del nostro

fondi strutturali e soldi pubblici (tanto per fare qualche esempio, la palestra delle scuole ultimata, pagata e mai utilizzata per mancanza di agibilità, lo stesso dicasi per l'anfiteatro e per il preoccupante silenzio calato sull'edificio del poliambulatorio), si dovrà sì preoccupare di mettere a punto un piano triennale, che recuperi lo sfascio e lo sperpero delle passate amministrazioni e indirizzare al meglio il percorso futuro all'uso razionale delle risorse economiche e frenare il consumo di territorio. Se, come è necessario, vorrà guardare dentro le finanze comunali, ad iniziare dai rilievi ripetutamente sollevati dalla Corte dei conti e tenuti in nessuna considerazione, prima di sottoscrivere il nuovo bilancio, si renderà partecipe del forte dissenso della comunità di Palizzi, nei confronti di un apparato, specializzato nella tecnica del rinvio, della manipolazione dei residui ad uso politico, nell'eterna riproposizione del sempre uguale e dell'elargizione di prebende, sotto il nome di dirigenze, straordi-

Calvario; Tempo d'attesa; Gemiti d'anima; Nell'attesa, l'anima; Messaggio; Quel tormentoso brivido divino; Il rifugio dell'anima; La speranza è futuro; Via crucis, illustrata dallo scultore Rosario La Seta, coautore del volume dedicato alle stazioni della Via Crucis; Tra tormento e speranza; L'ultima cena, sonetti illustrati dallo scultore Rosario La Seta, coautore del volume e presentati dall'arcivescovo di Locri, Giancarlo Brigantini. Principali premi ricevuti: Sibilla (1981); Paolo VI, Artepoesìa (1983); Trofeo Kennedy (1987); Lorenzo Calogero (1997).

nari, indennità di risultato e di posizione. Certe cose le può fare solo un commissario straordinario, se lo è. La politica a Palizzi è per lo più con la “p” minuscola e senza coraggio. Sulle altre istituzioni è meglio stendere un velo pietoso. Non si venga, però, a giustificare in futuro un aumento delle tasse, di canoni e di tariffe con l'eterna bugia della riduzione dei trasferimenti erariali. Il bilancio di previsione del 2013 non è stato ancora redatto e approvato, le spese impegnate gravano però su quello del 2012, che avrebbe dovuto rappresentare un ricorso eccezionale della gestione amministrativa. Come si ridurrà la spesa corrente per il 2013 se, ormai, si è raschiato il fondo dei capitoli del bilancio provvisorio del 2012? La risposta può essere solo rimandata ma purtroppo, per il magro portafoglio dei cittadini di Palizzi, ha una scadenza, che deve essere data entro il prossimo 15 dicembre. Franco Plutino

Il sogno della realtà Tu sei talmente bella che è impossibile non avvertire il fascino che emani: guardarti gli occhi…il viso… le tue mani e viver poesia soave e lirica! Come vorrei che quel lucore limpido m'accarezzasse dolcemente il cuore sarebbe come vivere l'amore trasfigurato in luce fulgidissima ! Quel ruscello di luce soavissima che dai tuoi occhi belli mi sorride è fonte arcana di felicità ! Abbandonarsi a quell'incanto magico navigando quel fiume che sorride ! è bere il sogno della realtà ! DOMENICA

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FELICE VALENTI

MIMMO BOVA

Nato a: Bivongi Anni: 54 Origine politica: partito socialista

Il sindaco di Bivongi, ex consigliere provinciale del Pd, il bel Felice Valenti è un fantastico marinaio. Salpato socialista, dopo dieci anni di assoluta monogamia ha ripreso il mare ed è approdato alla Margherita e poi al Pd. Dall'innamoramento facile come ogni lupo di mare aspetteremo di scoprire quale sarà il prossimo lido che arrembaggierà. Per adesso resta sindaco del suo paese, Bivongi.

CARBONARO

Nato a: Roccella Anni: 67 Origine politica: partito comunista

Frequentò nel secondo millennio, la scuola comunista delle Fattocchie e gli portò una grande fortuna politica. Sindaco di Roccella, consigliere regionale, deputato. Alle ultime elezioni comunali di Roccella scivolò rovinosamente nella trappola tesa da Pino Mazzaferro. Attuale segretario del circolo del Pd, non molla la presa ma guarda alla nuova scadenza elettorale, facendo sua la parola d'ordine “mi spezzo ma non mi piego”.Qualora stipulasse l'alleanza con Sisinio Zito pone la condizione di avere come comandante dei vigili urbani Giuseppe Garibaldi.

MILITANTE

MIMMO PANETTA Nato a: Siderno Anni: 64 Origine politica: partito comunista italiano

Storico ex sindaco di Siderno, ex consigliere provinciale del PCI. Ultimo comunista della zona, almeno secondo le leggende raccontate da lui stesso. È rimasto tale fino al 1996, poi il partito ha perso questo suo inestimabile figlio e l'Italia è rimasta orfana del PCI. Lui si è candidato in una lista civica. Durante la sua carriera è stato candidato in ogni lista possibile e in varie elezioni. Ultimamente ha annunciato le dimissioni dal PD ma pare sia solo uno scherzo

Militan carbona

Convocato clandesti il congresso provinci

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NINÌ SCORDINO

SISINIO ZITO

Nato a: Bianco Anni: 43 Origine politica: partito comunista italiano

Nato a: Condofuri Anni: 77 Origine politica: socialista

Il padre lo punì chiamandolo Sisinio ma lui si riscatto subito divenendo senatore del PSI, quindi sottosegretario e presidente di commissione. Nel 1994 lasciò il Senato ma non il potere, divenendo sindaco di Roccella e, dopo dieci anni, vicesindaco. L'ultima sua dichiarazione politica Lui, dirigente di partito per mezzo secolo l'ha dettata fiutando l'aria che si respira: “fuori i partiti dall' amministrazione comunale”. Certo, al cronista resta qualche dubbio: fuori i partiti e dentro chi? Un premio a chi indovinerà la risposta. .Qualcuno lo vorrebbe alleato con Mimmo Bova: l’uno sindaco, l’altro vicesindaco. Il segretario comunale sarebbe Quintino Sella.

CARBONARO

nti o ari?

inamente iale del PD

Laureato in filosofia. Fu più volte sindaco di Bianco, carica che ricopre ancora oggi. Seminarista per lungo tempo non arrivò a celebrare messa ma restò sempre vicino all'incenso tanto da portarne l'odore finanche nel partito comunista. Da Santa Romana Chiesa apprese molto: parole, gesti, tono della voce. Sembra un agnello di Dio ma un suo compaesano, anche lui con lunga militanza nel PCI, dice che è armato di artigli . “Servo di Dio” ma preferisce servire da sindaco…

MILITANTE

ILARIO AMMENDOLIA stato convocato, in maniera clandestina e con venature massoniche- decadenti, il congresso provinciale del Partito democratico. Ne parlo con un po’ di angoscia e con grande amarezza.. L’ultima volta che il PD aveva dato qualche segnale di esistenza in vita risale ad un anno fa e poi alle elezioni politiche. Esistenza solo elettorale. Poi più nulla. È sceso un silenzio di morte. Tutto tace aspettando la prossima scadenza elettorale, il prossimo appuntamento congressuale.. Possibile che sia questo il partito democratico? Possibili che siano costoro gli eredi di una storia travagliata ma dignitosa. Oggi, come nelle tre carte ognuno fa il suo gioco. .Sono spariti dall’orizzonte del Pd, il mondo del lavoro, gli intellettuali che si ritirano nel privato ed i giovani più capaci che riprendono la via dell’emigrazione, mentre è cresciuta una folta giungla di coloro che vivono di soldi pubblici. Funzionari regionali, ingegneri, impiegati,uscieri stanno alle finanze pubbliche come i topi stanno al formaggio. Sono loro l’elettorato di riferimento di entrambi gli schieramenti. Loro rosicchiano e si spostano ora a “destra” ora a “sinistra” rimanendo sempre gli stessi. Lo Zenit dello sfascio è “l’ufficio del commissario regionale del PD” che ha operato con risultati uguali al commissario per l’emergenza ambientale, tuttavia siamo in presenza di un gruppo dirigente che sta solo scialacquando una grande eredità . I candidati alla segreteria provinciale, almeno in parte, sono espressione di cartelli di potere, di alleanze in vista di qualcosa che dovrà avvenire. Due su tre sono perfettamente sconosciuti. Espressione di giochi tutti interni ai gruppi dominanti. Se il Pd resterà ciò che è, sarà il fratello gemello della destra quando invece la Calabria intera avremmo bisogno di un credibile progetto di “Rinascita democratica”.

È

ANTONIO LAROSA Nato a: Gioiosa Jonica Anni: 36 Origine politica: rifondazione comunista Cresciuto a pane e politica il bel Antonio ha fatto carriera. Ancora giovanissimo diventa segretario provinciale di Rifondazione comunista, e successivamente ricopre la carica di assessore provinciale alla cultura. Ma ad un certo punto come milioni di italiani abbandona il sogno proletario e decide di diventare moderato.Dopo aver cercato di sviluppare un dialogo a sinistra passa nelle fila del PD e entra nella segreteria provinciale del partito. Si dice sia stato l’uomo ombra nell'elezione del sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda.

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NEO DOTTORI

Posta

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Il tema della giustizia è sempre stato un tema molto “caldo” politicamente. Un settore, quello della giustizia, che molti considerano “ingessato” e l'obiettivo auspicato sarebbe una riforma ritenuta ormai “imprescindibile”, innanzitutto per una maggiore tutela dei cittadini. Affronta proprio questi argomenti la tesi di laurea sviluppata da Vincenzo Sorgiovanni. Questi, a 23 anni, ha terminato il suo percorso universitario magis-

Congratulazioni a Vincenzo Sorgiovanni

trale laureandosi presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Il neo dottore ha discusso la tesi di attualità: “Rapporti tra diritto e processo penale”, in Istituzioni di diritto e procedura penale. Tra gli argomenti affrontati, il principio di legalità, il rapporto di separazione tra giudice e accusa, giusto processo e garantismo giudiziario, soffermandosi ad esaminare alcuni casi giudiziari.

NOTE E SCHERMAGLIE L’OPINIONE

L’editoriale

di Ilario Ammendolia

Scorte necessarie o status symbol? ILARIO AMMENDOLIA Con lettera raccomandata abbiamo chiesto al Prefetto di conoscere il numero complessivo degli appartenenti alle varie forze dell'ordine impegnati in servizi di scorta a vari “personaggi” della nostra Provincia. Abbiamo chiesto, inoltre, di sapere quanti anche per andare in ufficio utilizzano un militare o un appartenente alle forze di polizia che potrebbe trovare una utilizzazione più consona in altri servizi. Non è un mistero che vi siano politici, ex politici, magistrati, ufficiali, autorità, ecc. che hanno un servizio di scorta, a volte, per l'intera giornata. Premettiamo che non c'è prezzo al valore di una vita umana. Questo dovrebbe valere per tutti: per l'operaio che lavora su un'impalcatura, per l'elettricista, per il camionista costretto a percorrere strade insidiose, per i lavoratori impegnati nella costruzione delle gallerie e dei ponti, per i contadini che salgono sugli alberi o utilizzano la motosega. Ovviamente anche per magistrati, ufficiali di polizia, imprenditori, politici, comuni cittadini minacciati dalla ndrangheta. A volte succede ciò che non dovrebbe succedere. Per fortuna nostra, viviamo in una terra in cui alle “autorità” eternamente scortate non è mai stata sgonfiata neanche una gomma della macchina ed, a volte, fantomatiche intimidazioni sembrano rivolte più a rendere permanente la scorta che ad esigenze reali. Per molte persone è diventata uno status symbol irrinunciabile. I dati a nostro possesso ci dicono che in tutti i paesi scandinavi il numero degli uomini utilizzati per scorte è inferiore a quello della nostra Provincia. Qui, si incontrano due esigenze, entrambe sbagliate. Da un lato persone che vogliono la scorta, la pretendono, non ne possono fare a meno, dall'altro uno Stato che facendo passare le “autorità” con sirene spiegate dà l'impressione di controllare il territorio. Impressione falsa. Basterebbe riflettere sugli omicidi di cui non si conosce l'autore, sulle case scassinate, sul con-

trollo criminale delle zone di campagna e su tanti altri aspetti dell'ordine pubblico. Probabilmente noi abbiamo dati generici e sbagliati e saremo lieti di dare i dati esatti non appena ci arriveranno, ma sembra che i vari servizi scorta ed accompagnamento costino, nella nostra provincia, una cifra enorme (centinaia di migliia di euro ogni mese) che se diversamente impiegata in cultura, istruzione, prevenzione, aiuto alle famiglia bisognose, a minori a rischio di devianza, socializzazione, avrebbe potuto dare risultati diversi e certamente migliori. Noi siamo impegnati in una lotta di democrazia e di libertà. I cittadini hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi e quanto si spende. Non c'è nessuno oltre ed aldilà della legge. Noi abbiamo avanzato formale richiesta di conoscere i dati. Se non ci verranno forniti non ci fermeremo. La democrazia, la trasparenza sono il migliore antidoto alla lotta a qualsiasi forma di criminalità ed a qualsiasi degenerazione del potere.

Non c'è prezzo per una vita umana ma per molte persone la scorta è diventata uno Status symbol. Il servizio ha un costo enorme, noi chiediamo di sapere quanto e come si spende. I soldi sono pubblici e nessuno si può collocare oltre ed aldilà della legge.

Pedaggio funghi. Il nuovo feudalesimo passa per Fabrizia, Grotteria, Mammola, Galatro, ecc... DOMENICO ANGILLETTA I reiterati episodi, i cui imputati sono le nostre popolazioni montanare, questa volta non possono esimerci da considerazioni più generali. La prima considerazione deve essere quella di mettersi al posto degli altri e cercarne di comprenderne le loro ragioni. Ho provato a mettermi nei panni di un montanaro di Fabrizia, di Cassari o di Grotteria. Gli abitanti di questi centri mi dicono infatti che il tagliare le gomme delle automobili, oppure mettere dei chiodi su delle tavolette nascoste nell'asfalto, è l'unica maniera per reagire alle devastazioni cui i loro campi e orti sono soggetti proprio nel momento in cui i frutti e gli ortaggi stanno per raggiungere la maturazione. È inutile ribadire che i protagonisti di queste scorrerie sono le popolazioni rivierasche le quali, con il pretesto della raccolta dei funghi e delle battute di caccia, approfittano per fare incetta di tutto (ortaggi e frutti). Questo è un dato di fatto incontestabile. Un'altra ragione è che per l'economia di questi paesi i funghi sono una delle poche risorse. Non è giusto, pertanto, che i forestieri compromettano tale piccola risorsa con razzie sistematiche, contribuendo per altro e in modo determinante alla devastazione dell'ambiente. Questa barbarie di ritorno contribuisce in modo rilevante alla distruzione della placca fungina, da più parti segnalata, e con questo ritmo le prossime generazioni vedranno i funghi in qualche documentario. Ora, se è vero che in questi ultimi vent'anni cittadini come noi hanno

Ultima Puntata

assistito, impotenti e con grande dolore, al disboscamento e allo svellimento selvaggio del nostro manto boschivo - si pensi agli ultimi quindici anni di amministrazione a Grotteria, Nardo di Pace, Fabrizia Mammola, Galatro, Giffone, ecc., a volte con qualche connivenza di istituzioni preposte a tale salvaguardia - ciò non legittima un feudalesimo di ritorno che mette a nudo noi calabresi. Credevamo di essere civili e scopriamo ancora di essere m o l t o “tribali”.

Credevamo di essere cittadini del mondo ed invece scopriamo ancora tratti preistorici. Che mai potrà significare il fatto che uno di Grotteria, di Fabrizia o di Mammola dica ad un altro, magari di Locri o di Roccella, “viti ca cca est teritoriu nostru” (vedete che questo è nostro territorio)? È evidente che comporti l'automatica espulsione o quantomeno il pagare il pedaggio come si fece da qualche millennio sino al 1806, anno in cui fu abolita la feudalità in tutta l'Italia meridionale. E se questo episodio venisse emulato dagli altri? S'immagini pure il lettore le conseguenze. Da domani tutti i venditori provenienti da fuori, prima di poter entrare nella città di Marina di Gioiosa o di Siderno devono pagare il Teloneo nel cui corpo c'è sicuramente l'entrata e l'uscita in centro abitato. Volendo ancora ritornare indietro nella storia: tutti i cittadini provenienti dai paesi interni e montani che volessero godere del mare, del lungomare con passeggiata serale o mattutina devono assolvere anche qui il tributo che per comodità definiamo di balneazione e di promenade oppure ancora un tributo per pescare. Mi rendo conto che al di là dell'ironia questi tributi sono stati reintrodotti sotto altre vesti. Ma il discorso da prendere più sul serio è: come mai questa logica tribale può trovare ancora un terreno fertile un po’ ovunque nelle nostre contrade?

Un viaggio senza ritorno Dopo una dura giornata di lavoro si chiudeva dentro una stanza a pregare la Vergine Maria di portare la pace nel cuore di tutta la popolazione. La madre sentiva queste implorazioni e ne era infastidita, così prendeva una frusta e la frustava di continuo. Enzo vedendo quella scenata cercava di difendere la figlia. “Quella donnaccia, questa maledetta vipera velenosa, sembra una tigre affamata”. I suoi capelli erano bianchi e lunghi, il suo viso mostruoso, le mani scheletriche, vestita di rosso e impolverata di cenere. Enzo la guardò domandandosi: “è lei?” allora il cuore si fermò e cadde per terra morto. Di colpo lei si avventò su Enzo dicendo: “maledetto misterioso uomo selvaggio, verme!” lo sdraiò sul letto e

gli spirò l'anima dal corpo dicendo che era quello che si meritava. Afferrò il corpo e trascinandolo in una stanza segreta lo buttò a dei cani affamati e andò a legare la sua anima nella siepe selvatica del bosco. Rosa la seguì e con l'aiuto della Vergine Maria riuscì a scoprire tutti i segreti della madre. Quella donna malefica tornò a casa e si stese sul letto, l'anima gli uscì dal corpo e volò come una farfalla sperduta nell'aria. Rosa approfittò di questo e dette fuoco a quel corpo distruggendo con lei anche tutta la casa, facendo rimanere solo un mucchio di cenere e carbone. Rosa intanto si nascose dentro una voragine aspettando il ritorno dell'anima della madre. Quando l'anima tornò, non vide il corpo, si aprì la terra, DOMENICA

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L’ANGOLO DI PARRELLO

E così migliaia e migliaia di persone, per fuggire dalla guerra e da regimi totalitari, lasciano i loro paesi in cerca di un po' di pace e libertà. È mai possibile che l'Europa non riesca a fare nulla di concreto per migliorare le condizioni di questi popoli? L'Italia da anni si prodiga per aiutarli. Ma ora non basta più. È giunta l'ora che tutta l'Europa si attivi, assumendosene le proprie responsabilita'. Di fronte a

“Libertà vo’ cercando” In ricordo di Sanci Emilia

tragedie come quella di Lampedusa nessun europeo può rimanere indifferente. Noi che fin dal Risorgimento abbiamo lottato per la Libertà e quindi ne conosciamo bene sia il significato che il valore, abbiamo il dovere di lottare affinché il Vecchio Continente si faccia carico delle richieste di aiuto di questi nostri fratelli. Franco Parrello

CALABRESE PER CASO

La Gerenza

Se l’emergenza è una normalità PINO ROMEO Vi sono delle costanti che a volte caratterizzano un territorio e lo contraddistinguono rispetto ad altri. Una di queste, e ci riguarda da vicino, è la costante emergenza in cui si vive la quotidianità in Calabria. Ciò vale per la sanità, per i trasporti, ma, in particolar modo, per la sicurezza nelle sue duplici manifestazioni di prevenzione e repressione e per l'ordine pubblico che, nel suo andamento, denota la qualità della vita di una comunità. In tutti questi casi si consuma il debole confine tra ciò che è emergenza e ciò che non lo è. Al di là dell'emergenza reale, tutto il resto ritenuto “emergenza” può dare

l'impressione di nascondere una minor attenzione ai fenomeni favorendo un messaggio per il quale si vuol vedere in molte misure urgenti una sorta di strada più breve per risolvere situazioni che spesso hanno in se stesse la chiave per la soluzione più giusta e più credibile. Così, ad esempio, nella garanzia dal pericolo si consuma un paradosso molto singolare. Ora, in una situazione di aperta manifestazione del pensiero o dell'agire nessuno è completamente al sicuro da una minaccia condotta da una mano invisibile. Per questo, l'unica garanzia alla sicurezza è nel renderne visibile la mano. Si tutela, così, la vita dell'uno, il protetto, e la vita altrettanto importante per la comunità di ogni singolo poliziotto,

la Riviera

la Riviera Registrazione Tribunale di Locri (RC) n. 1 del 19/06/1998 R.O.C. n°11602 del 02/11/98 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

carabiniere, finanziere o altro operatore di polizia rendendone utile il lavoro condotto. Eccedere in scorte, tutele o altre formule similari significa sottovalutare molto spesso il pericolo reale senza dotarsi, all'occorrenza, della giusta risposta affidando ad un provvedimento di fatto un risultato teleologicamente effimero sottraendo, nel concreto, risorse al territorio. Il risultato dell'eccesso è che la mancata scorta, quella vera, necessaria, diventa così la vittima paradossale delle troppe scorte o tutele attribuite solo per rendita di posizione o per un eccesso di visibilità; un aspetto, la visibilità, spesso non richiesta dal rispetto delle funzioni esercitate.

Direttore responsabile: ANTONIO TASSONE Direttore editoriale: ILARIO AMMENDOLIA In redazione: ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, ILARIA AMMENDOLIA.

Cara nonna, è passato un anno da quando te ne sei andata e sembrava non passare più senza te!!! Mi mancano tanto le tue battute e le tue poesie puntualmente presenti ad ogni compleanno. Una delle tue tanti frasi che mi è particolarmente rimasta dentro è: “Apri la busta, leggi il foglio e ..capirai il bene che ti voglio.”Hai avuto una vita molto felice circondata dall'affetto di figli, nipoti e pronipoti. I baci sulle guance e gli abbracci non mancavano mai. Gli ultimi giorni della tua vita terrena sono stati infernali per me che non conoscevo il significato della parola morte e non ero preparata al dolore e al vuoto per la tua scomparsa che ancora oggi mi sto portando dentro. Mi dispiace non essere riuscita a salutarti per l'ultima volta ma il dolore è stato più forte di me. Ti voglio un mondo di bene e ti porterò sempre nel mio cuoricino….la tua principessina Federica ….Ciao nonna!!!!

Art Director:

La Locride e l’Assemblea dei sindaci Da tempo, sulla stampa, si è aperto un interessante dibattito sull'utilità dell'associazione dei comuni della Locride. Per quanto possibile cerco anch'io di dare un minimo di contributo al problema. L'onorevole Catanzariti ,allora anche sindaco di Platì', nel volerla, ha avuto una bella intuizione. Tutto faceva presagire che finalmente, nella Locride, i comuni avrebbero avuto un soggetto politico capace di programmare quelle opere di lungo respiro a valenza comprensoriale e tra esse il lungomare della Magna Grecia da Africo a Roccella Ionica, la strada piedi-montana da Stilo a Palizzi, impianti sportivi e culturali, la zona industriale, l'aeroporto di collegamento con Lamezia Terme e quant'altro di necessario per far decollare questo martoriato territorio da sempre tenuto, dai politici “Riggitani”, quale area marginale di quella città tanto voluta e amata da Mussolini. Quell'associazione dei comuni e quell'assemblea dei sindaci, credo dovesse anche servire ad ammorbidire il campanilismo viscerale tra Locri e

Siderno, da sempre impedimento alla nascita della città dello ionio quale indispensabile centro propulsivo e direzionale al comprensorio della Locride. La cultura dell'orticello di chi di volta in volta ne ha fatto parte, non ha consentito alla citata associazione di nascere burocraticamente, se è vero come da più parti si sostiene, che la stessa non è stata mai registrata e quindi legalmente e burocraticamente è come se non fosse mai esistita. Se così è, la tanto decantata assemblea dei sindaci è servita soltanto a qualche buontempone per fregiarsi di un inutile distintivo di presidente da mettere a bella vista nei diversi incontri spesso privi di risultati avuti nel palazzo di governo di Reggio Calabria(con De Senain primis). Di “Locride Ambiente” nata per un ammirevole scopo, con buona pace per i lavoratori, per la raccolta differenziata e per l'ambiente, sono stati i risultati a parlare. Il parlamentino dei sindaci in questo periodo sta trattando sull'utilità dei provvedimenti di scioglimento dei comuni per mafia.

A mio avviso onde perdere tempo inutilmente, basterebbe ponessero un quesito al prefetto di Catanzaro visto la carriera promossa e non ostacolata di Demetrio Arena che sciolto per problemi di mafia nella città di Reggio Calabria ha assunto per decreto di Scopelliti l'incarico regionale di assessore alle attività produttive. L'assemblea dei sindaci della Locride , a mio avviso, un ruolo potrebbe averlo se i componenti si decidessero ad affrontare per la Locride il problema della ristrutturazione istituzionale. In questa nostra realtà territoriale tanti sarebbero i comuni che per motivi di crescita e di sviluppo sarebbero da aggregare sia per un problema di funzionalità che di spesa. E' inutile continuare ad andare avanti con alcune realtà comunali dove i consigli comunali o sono composti da gruppi parentali o dalla quasi totalità dei residenti. Si renderebbe così un valido contributo alla riforma istituzionale nazionale di cui tanto si parla ma nessuno ha la volontà di porre mano. Francesco Talia

PAOLA D’ORSA

Grafica: EUGENIO FIMOGNARI COLLABORATORI Ercole Macrì, Angelo Letizia, Nicodemo Barillaro, Mimmo Romeo, Franco Parrello, Daniele Mangiola, Angelo Nizza, Amedeo Macrì, Mario Nirta, Lidia Zitara, Franco Crinò, Rosa Marrapodi.

COPERTINE Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “la Riviera Editore” per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili. PUBBLICITÀ Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251

apparve satana avvolto da una stretta e lucente fiamma e gridò: “tu maledetta vipera velenosa, volevi prendere il mio posto, ti ho lasciato fare, ma dove volevi arrivare? Adesso è finita per te”, stese la mano e la catturò dicendole “vieni con me che ti farò una strada di braci ardenti dove potrai scendere negli inferi dove rimarrai per tutta la vita”. Tornò la quiete in quella splendida valle. Il sole illuminava la terra, Rosa seguì quella luce che portava dentro al bosco, dove le erbe selvatiche tenevano prigioniere quelle anime innocenti che hanno sofferto, ed ora hanno bisogno di pace e serenità. Aprì la porta del paradiso e una scia di anime volò in cielo gridando “grazie Rosa!”. Rosa rimase nella valle da sola non sapendo più cosa fare e si mise a lavorare nei campi per sopravvivere, con l'aiuto del Signore, pensando che senza il suo aiuto i terreni non sarebbero mai stati fruttuosi. Marco e Bobby combattevano dentro quegli alberi per trovare la giusta via soffrendo sete, fame e sonno senza trovare nessuna traccia di Enzo; ormai erano stanchi e stavano perdendo la

volontà, quando ormai pensavano di tornare indietro spuntò un raggio di sole che li condusse verso l'uscita del bosco. Ad un certo punto quella luce scomparve dalla vista di Marco e apparve una splendida valle. Dalla contentezza Bobby si mise a saltare e Marco accarezzandolo gli disse: “hai visto Bobby il Signore ci ha fatto la grazia”. Il cane piangeva come un essere umano. Camminando sotto il sole in quella valle udirono il rumore di un trattore che stava lavorando la terra, Marco disse gridando: ”forse qui c'è vita”, c'era una donna sul trattore. Marco si tolse una camicia e la sventolò in aria in segno di aiuto, quella donna disse: “chi siete? Chi cercate? Che volete da me?” “Siamo amici!” rispose Marco. “Chi vi ha portato fino a qui?” “Ti sono sincero, sto cercando mio zio che si perse nel bosco tempo fa”. Rosa saltò dal trattore, prese una falce e gli disse: “se vi avvicinate vi uccido”. Rosa lo guardò dritto negli occhi e vide una strada lunga e lucente nella sua anima, di colpo buttò la falce a terra e sorridendo gli disse: “sei venuto da solo in questo luogo sper-

duto?” “Io sono qui per una missione, mio zio si è perso nel bosco e sono venuto a trovarlo”. Rosa nel sentire il racconto si mise a piangere e di colpo soffiò un vento forte che la spinse fra le braccia di Marco che prese un fazzoletto e le asciugò le lacrime e la baciò chiedendogli se volesse essere la sua sposa. Rosa accettò quella dichiarazione d'amore, si sposarono con l'anima e col cuore. Un raggio di sole illuminava il pensiero di Rosa, era il Signore che gli dava la forza per poter costruire quel paese distrutto. Scrisse un annuncio sui giornali, per chi volesse una casa, per famiglie senza un tetto sulla testa, che si precipitarono subito in paese. Rosa fu eletta Sindaco e ordinò immediatamente di costruire una chiesa nel luogo dove quelle anime innocenti erano prigioniere. Tutta la popolazione ogni domenica andava in chiesa a pregare per le anime che avevano sofferto tanto tra quelle erbe selvatiche. Rosa, Marco e Bobby vissero con fede il resto della loro vita felici e contenti. (DomenicoUbaldo)

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SPORT ANGELO LETIZIA Il calendario della nona giornata di campi onato non offre big match né scontri diretti di rilievo, tuttavia è proprio in questi turni in apparenza interlocutori che a volte åcominciano a delinearsi gli orizzonti del campionato e a stabilirsi le prime gerarchie. Da questo punto di vista bisognerà inoltre fare molta attenzione a quella che sarà la risposta e la reazione delle tre protagoniste italiane di Champions, per le quali il campionato potrebbe risultare l'occasione di un pronto riscatto (Juventus), oppure la conferma dei progressi evidenziati in Europa (Milan e Napoli). Ecco perché, oltre all'impegno della capolista Roma a Udine, l'attenzione sarà rivolta a Napoli-Torino, Juventus-Genoa e Parma-Milan, tre incontri che, tra l'altro, metteranno di fronte le tre big del torneo a degli avversari di qualità o in ascesa di risultati come i grifoni del di nuovo "profeta in patria" Gasperini. Ad aprire il trittico d'incontri sarà Napoli-Torino all'ora di pranzo, una sfida che i padroni di casa secondi in classifica, dopo il rilancio europeo a Marsiglia, vogliono sfruttare a dovere per riprendere il cammino bruscamente interrotto all'Olimpico dalla Roma, con in più l'opportunità di accorciare le distanze dal primo posto, in caso di rallentamento giallorosso a Udine. Per centrare l'obiettivo, Rafa Benitez si affiderà in difesa alla migliore coppia centrale del momento - Albiol a fianco di Fernandez - alla ricerca di maggiore tenuta e attenzione in un reparto che più degli altri è sembrato avere male assorbito il brusco passaggio dalla difesa a tre di stampo mazzarriano a quella più schematica e disinvolta di matrice spagnola. Per il resto Benitez, oltre al rientro a tempo pieno di Maggio e al solito dubbio legato all'utilizzo di Higuain, si limiterà a mischiare un po' le carte in tavola senza però rinunciare ai suoi uomini migliori, Hamsik e Insigne su tutti. Il Torino da parte sua si opporrà con le solite armi, vale a dire tanto ordine e disciplina tattica in attesa del guizzo decisivo del pericolo costante Alessio Cerci, anche se serviranno meno errori marchiani e sbavature difensive rispetto a quanto evidenziato contro l'Inter domenica scorsa e, più in generale, durante tutto l'arco della stagione. Juventus-Genoa, come già accennato, sarà l'importante banco di prova bianconero dopo la sconfitta per molti versi immeritata di Madrid e, maggiormente, dopo il tonfo fiorentino di sette giorni fa, una gara che i padroni di casa

Dopo la

Champions League

torna il campionato

dovranno giocoforza affrontare al meglio per interrompere la mini serie no e per sperare di rosicchiare punti a chi la precede in graduatoria, mantenendo contemporaneamente a distanza chi insegue. Per farlo Conte rispolvererà il collaudato 3-52 marchio di fabbrica della sua gestione, che sarà poi lo stesso schema - anche se con interpretazioni di gioco diverse e con uomini chiaramente di altro livello e spessore - del dirimpettaio Gasperini. Sulla carta, l'impegno per i campioni in carica non dovrebbe risultare un ostacolo insormontabilre, ma dopo i recenti spiragli luminosi genoani che hanno riportato una flebile luce dopo la fase

di buio totale dell'ultima gestione Liverani, servirà la Juve migliore, quella a sprazzi a volte anche ammirata in stagione prima di domenica scorsa a Firenze. Parma-Milan chiude il discorso relativo alle sfide delle tre squadre reduci dalla Champions e al Tardini sembrerebbero esserci davvero i presupposti giusti per una bella sfida, con i rossoneri, al pari del Napoli, rinfrancati dalla serata di coppe e pronti finalmente a dare una bella accelerata anche in campionato e gialloblu di casa vogliosi di lasciarsi alle spalle la delusioni post Verona. In casa Milan già la buona vittoria nel turno precedente contro l'Udinese aveva riacceso qualche leggero

sorriso, al cospetto del Barca e di Messi sembrerebbero pure essersi ritrovati una discreta dose di equilibrio di squadra unita a momenti di buon gioco, evidenti segnali di una certa compattezza di spogliatoio e di idee chiare da parte di giocatori e tecnico. A Parma non sarà comunque una passeggiata contro un avversario col dente ancora avvelenato per la rocambolesca ultima sconfitta di Verona, dove gli emiliani, come già verificatosi altre volte quest'anno, hanno finito per raccogliere zero dopo aver a lungo giocato meglio degli avversari e tenuto in mano a lungo la partita. Di fronte al Milan, Donadoni tenterà d'invertire questa

fastidiosa tendenza, barattando volentieri qualcuno degli applausi spesso raccolti, per uno o più punti in classifica, magari con un atteggiamento più accorto a discapito dello spettacolo, ma lasciando Antonio Cassano sempre libero di sprigionare giocate, talento e rifiniture essenziali per i compagni. Guardando avanti, tra gli incontri principali della giornata, ovviamente c'è poi UdineseRoma, con la capolista e finora indiscussa protagonista del campionato, in Friuli col deciso proposito di suonare la nona e consolidare il primato. Rudi Garcia nella circostanza però dovrà rinunciare per infortunio al capitano Totti e all'ivoriano Gervinho, due assenze che priveranno la squadra delle trame offensive e di velocità di gioco tipiche del tecnico transalpino, a cui si tenterà necessariamente di ovviare con uno sviluppo della manovra diverso, al fine di rendere anche più costruttiva la presenza in campo di Borriello - il probabile vice Totti giocatore meno votato rispetto al capitano alla costruzione del gioco, ma con più peso e potenza in attacco. Se è verp che l'Udinese quest'anno non sembra più il meccanismo perfetto rodato e messo a punto da Guidolin, resta comunque una squadra da prendere con le molle, davanti alla quale la Roma farà bene a non concedersi rilassamenti e distrazioni che potrebbero rivelarsi fatali, soprattutto con un Totò Di Natale pronto in qualsiasi momento ad assestare il colpo decisivo. Delle altre quattro gare che completano il quadro il turno, le più interessanti sembrerebbero ChievoFiorentina e Lazio-Cagliari: i viola, dopo la roboante e consistente vittoria contro la Juventus, cercheranno conferme di gioco e di risultato a Verona; l'imperativo laziale non potrà che essere invece quello di rendere più costante un percorso finora fatto di continui saliscendi e con più ombre che luci. In Bologna-Livorno e Catania-Sassuolo - le ultime due sfide in esame - sono invece in palio punti pesantissimi per la salvezza: in Emilia, Pioli è quasi all'ultima spiaggia e solo una vittoria potrebbe mantenere accese le sue residue possibilità di salvare la panchina, impresa invece non più alla portata di Maran, il tecnico a cui non è bastato il buon credito accumulato nella scorsa stagione e a cui il Catania in settimana ha dato repentinamente il benservito, chiamando al suo posto in panchina Luigi De Canio. Da quest'ultimo e da Pioli ora si attendono i punti, per il passato e per quello che è stato comincia a non esserci più tempo. Buon campionato a tutti.

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Parlando

di...

SPORT

Roccella capolista solitario d’Eccellenza Dopo la nitida vittoria contro l’Acri di domenica scorsa ancora due punti in più la classifica del Roccella che da mercoledì sera è diventata la neo capolista solitaria del campionato regionale d’Eccellenza. Il giudice sportivo ha accolto il reclamo presentato dalla società amaranto contro la Paolana, che nella gara pareggiata sul campo a Scalea aveva schierato un calciatore che doveva scontare un turno di squalifica assegnando lo 0 - 3 in favore della società amaranto. Corroborata da questo insperato primato, la compagine di mister Francesco Galati si è preparata alacremente in settimana in attesa della gara odierna contro la Palmese che, lo ricordiamo, da qualche settimana, è stata affidata al neo allenatore Franco Viola. Una partita che gli amaranto dovranno

affrontare senza poter contare sull’apporto di due pedine fondamentali come quella del centrocampista Minici e del difensore Coluccio, due fedelissimi di Galati, che il tecnico originario di Guardavalle ha sempre portato con se in qualsiasi posto abbia allenato. Due assenze “pesantissime” che sicuramente si faranno sentire nell’economia complessiva di questa delicata sfida ma non per questo il tecnico è disposto a fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Il Roccella, infatti, ha un organico importante composto da calciatori che stanno seguendo alla lettera i consigli del neo allenatore e che quindi, in caso di chiamata, sapranno come farsi valere senza far rimpiangere i due loro compagni che sinora sono stati titolari inamovili dell’undici iniziale. Dal canto suo,

la Palmese, ha richiamato in settimana tutti gli effettivi e schiererà al centro della difesa l’ex capitano Natino Varrà. Dovrebbero essere della sfida anche i neo arrivati Alessandro Mascaro e Nello Gambi. Una partita che sulla carta si presenta con diverse insidie per la capolista che però ha dalla sua parte quella tranquillità ritrovata e quella serenità che potrebbero costituire gli elementi determinanti per un’ eventuale vittoria in terra pianegiana. Il Roccella si affida all’attacco delle meraviglie composto proprio dal palmese Valerio Saffoti e dal giovane talento Manuel Femia che si stanno confermando ad alti livelli in questo scorcio iniziale di stagione. Ormai il Roccella non è più una sorpresa ma una splendida realtà. Antonio Tassone

Siderno alla ricerca della sua identità Reggina: Atzori esonerato. Diciamo che il calendario non è stato particolarmente favorevole in questa fase iniziale di campionato, diciamo pure che la squadra manca di qualche elemento di qualità in attacco ed a centrocampo ma diciamo pure che il Siderno visto all’opera in questo primo quarto di campionato non è dispiaciuto, anzi, tutt’altro. Ogni domenica mister Telli sta mandando in campo una formazione in larga parte costituita da giovani elementi del posto. E’ la linea nuova voluta dalla società che ha deciso di tagliare con il passato ed affidarsi totalmente ad un gruppo di atleti sidernesi che possano rappresentare degnamente le grandi tradizioni calcistiche della nostra città in un campionato livellato come quello della promozione. Dopo la pesante sconfitta di Villa San Giovanni, la squadra si è riorganizzata bene e domenica scorsa è riuscita ad imporre il pari ad un Bianco che si era portato al “Filippo Raciti” con il chiaro intento di ottenere l’intera posta in palio. I bianco-azzurri, ieri, sono stati impegnati sul difficile campo di Bagnara al cospetto di una formazione particolarmente agguerrita che in casa riesce ad esprimersi meglio rispetto alle gare in trasferta. Un esame importante per il Siderno dal cui esito potrebbero scaturire elementi importanti per cercare di individuare quali potranno essere gli obiettivi di questa squadra per l’immediato futuro. La

Panchina a Castori

dirigenza ha tenuto ben fermo il budget e non sembra disposta a fare follie ma è evidente che serve quanto prima un attaccante da affiancare a Cosimo Figliomeni spesso lasciato solo li davanti senza nessuno compagno con cui poter “dialogare” e serve anche un buon centrocampista capace di aprire il gioco con rasoiate sulle fasce e in verticale e che abbia anche un buon tiro dalla media distanza. Mimmo Serra è più un attaccante di movimento e di manovra che una seconda punta. Se si dovessero colmare queste lacune siamo sicuri che la squadra non avrà nessun problema a salvarsi. A. T.

La Reggina Calcio ha reso in settimana di aver sollevato il Sig. Gianluca Atzori dall'incarico di responsabile tecnico della prima squadra amaranto. Ringraziandolo per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata, il Club augura al Sig. Atzori le migliori soddisfazioni per il prosieguo della carriera. Finisce dunque l'Atzori bis e forse non nel migliore dei modi. Si era parlato quest'estate di una squadra che cercava rilancio per il centenario e per questo, forse, la scelta è ricaduta su un mister che tanto bene aveva fatto a Reggio e a sua volta in cerca di rilancio. Le prime vere crepe si sono aperte nel momento in cui il tecnico di Collepardo, non andando troppo lontano dalla verità, ha ridimensionato gli obiettivi della Reggina. Adesso portare gli amaranto in acque tranquille toccherà a Castori che, dopo il periodo positivo di Cesena, come

Atzori è in cerca di rilancio. Questo triste epilogo per Atzori e la scelta di Castori, portano a sette il numero di allenatori della Reggina nelle ultime dieci stagioni e in tempi magri come quelli che si stanno vivendo non è certamente la soluzione migliore ingaggiare uno via l'altro allenatori rispetto all'acquisto di ragazzi di qualità senza eccedere in valutazioni sulla futura carriera degli stessi. fonte stadioradio

Intervista Cosimo Panetta, Campione Italiano di “Tiro Dinamico Sportivo” Lei è stato premiato dall'amministrazione comunale della sua città grazie ai suoi prestigiosi risultati sportivi, che rapporto ha con la sua Locri ? A Locri sono nato, cresciuto e ci lavoro,in più pratico il mio sport preferito nel tempo libero. Lei è l'attuale Campione Italiano in carica nella disciplina del “Tiro Dinamico Sportivo” categoria “Standard”, e si è classificato in terza posizione agli ultimi Campionati Europei che si sono svolti in Portogallo nel mese di settembre, ci può dire perchè si è appassionato tanto a questa disciplina sportiva ? Si, sono campione Italiano per la 2 volta consecutiva è quest'anno sono arrivato 3 hai campionati Europei che si sono svolti in Portogallo ! Fin da bambino sono stato sempre un appassionato d'armi, quattro anni fa iniziai questa disciplina giusto per provare, da subito mi resi conto che avevo le qualità per praticare questo sport. Prossimi impegni agonistici ? Per quanto riguarda i prossimi impegni agonistici, il prossimo anno sarà molto impegnativo visto che ci saranno nel mese di ottobre i campionati del mondo che si svolgeranno in Florida ( Usa ) Ci sono strutture in zona idonee per la pratica di questo sport? A Locri c'è una bella struttura dove mi alleno è faccio parte del club è Il Southern's Club A.S.D ,un bellissimo centro sportivo dove si pratica il Tiro dinamico,tiro accademico e il tiro al piattello.

Archiviato il grande derby tra Gioiosa J. e M. di Gioiosa Il derby tra Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica si chiude con un giusto pareggio. Il punto sorride decisamente all'undici di Rotondo, che pareggia in rimonta e centra così il quarto risultato utile di fila. Una gara quella di domenica che ha confermato come le due formazioni siano ancora alla ricerca della migliore forma in questo avvio stagionale. Il Gioiosa Jonica ci ha provato a vincerlo il derby passando in vantaggio con l'ex Pasquale Patrizio capace con uno splendido calcio piazzato di entusiasmare il pubblico di fede biancorossa e sciupando un calcio di rigore con Roccisano altro ex della gara pallone intuito da Frascà che è riuscito con la sua prodezza a tenere in bilico il risultato. Il Marina di Gioiosa grazie allo splendido colpo di testa di Vincenzo Aquino è riuscito a trovare nella ripresa il pareggio facendo esplodere di

gioia la tifoseria di fede giallorossa che fino alla fine ha incitato i propri beniamini. Quella di domenica a Gioiosa Jonica è stata una autentica festa di sport infatti la gara è stata corretta sia in campo che negli spalti dove un nutrito pubblico ha applaudito le due formazioni al termine della super sfida. Il presidente Vincenzo Tavernese esprime grande soddisfazione per il buon pareggio ottenuto nel derby :” È un punto che fa morale, bisognerà cercare di allungare quanto più possibile questa serie positiva soprattutto in casa, proprio ora che abbiamo trovato le giuste geometrie di gioco. E'un punto che ci da morale e ci permette di proseguire la nostra striscia positiva . Dopo un primo tempo equilibrato, siamo riusciti ad ottenere il meritato pareggio nella ripresa, sia perché siamo entrati in campo con un piglio diverso, sia per i cambi effettuati

da mister Rotondo, che ci hanno dato freschezza e vitalità. Un merito dunque va anche dato al nostro mister, il quale ha saputo dare le giuste motivazioni ai ragazzi grazie a un'impostazione tattica corretta. Siamo un buon gruppo e il nostro staff tecnico sta lavorando molto bene adesso avanti così cercando anche oggi pomeriggio contro il Tauriana di vincere per allontanarci dai bassi fondi della classifica”. Il tecnico Rotondo deciderà anche oggi prima della gara la squadra che scenderà in campo contro i pianigiani : il tecnico giallorosso potrebbe decidere di schierare il tridente Autelitano, Monteverde e Mesiti supportati da Brogna mentre in difesa quasi certo il ritorno di Brescia che ha scontato la giornata di squalifica. Nicodemo Barillaro DOMENICA

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A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone www.associazione-tone.it

Gusto&

sapori

associazione.tone@gmail.com

Coloriamo

l’autunno Il limone Ricco di vit C e limonene, antibatterico per eccellenza. Emulsionato all'olio extravergine diviene astringete, antibatterico, cicatrizzante. La fetta di limone con lo zucchero è in presidio Naturale per contrastare le cefalee. Nelle difficoltà digestive le proprietà della scorza del limone bollita assunta dopo i pasti , il cosiddetto canarino, facilita la digestione. Assumere succo di limone per effetto dell'azione irritante della vit C e dell'acido citrico, stimola la produzione di bicarbonati e facilita la secrezione della bile, sollecitando il transito intestinale.

Per affrontare bene la stagione autunnale utilizziamo qualche tipico prodotto alimentare Italiano che fa la differenza e seguiamo qualche piccola preziosa regola:

1) mangia vario...diversificare è meglio 2) le proteine ...meglio a pranzo 3) sempre a pranzo...la vitalità delle verdure crude 4) regola assai antica...masticare bene 5) pensa prima...alla tua pelle 6) impara a respirare bene ed eliminare meglio 7) che ne pensi...meglio fritti che bolliti 8) meno lieviti...meno liquidi 9) slow food...piuttosto che fast food 10) la fame...fa ingrassare 11) il sale della vita...meglio naturale 12) tutto è il contrario...del tutto, nella tradizione c'è la spiegazione

L’ origano

La cipolla Insieme all'aglio , è uno degli ortaggi più utilizzati per le sue proprietà nutritive e terapeutiche con spiccata azione antibiotica e antinfiammatoria, Ricca di vitamine e Sali minerali e oli essenziali. Consumata cruda è un potente ipoglicemizzante. La semplice cipolla lessata è un ottimo presidio nei casi di aumento della pressione arteriosa per la sua azione drenante e diuretica. Nella sindrome da raffreddamento ottime risulteranno le cipolle al gratin proposte insieme ad un piatto di riso e lenticchie con peperoncino e una spremuta di arance.

Il peperoncino Partendo dal concetto che l'organismo ammala quando le sue funzioni rallentano dobbiamo prenderci cura di chi a noi fa riferimento con alimenti e associazioni che possano riportare il dinamismo e vitalità agli organi ammalati, il peperoncino disinfetta , aumenta la vascolarizzazione periferica , è un antifermentativo intestinale. Il peperoncino da questo punto di vista svolge un ruolo indispensabile e le sue numerose proprietà , una su tutte la capacità di scambio tra l'interno e l'esterno della cellula . Il peperoncino ha una notevole percentuale di vit C e utilizzato crudo non perde i suoi componenti termolabili.

L'origano potente antisettico, inibisce la proliferazione batterica, drenante renale e stimolo per la mucosa gastrica. Utile nell' asma e nelle forme catarrali, riduce gli spasmi del collo dell'utero per agevolare un flusso mestruale, migliora l'attività neuronale perché decongestiona il tessuto nervoso. Prima di un impegno intellettivo un pasto appropriato potrebbe essere composto da pesce in padella con aglio olio e origano, un pomodoro condito con olio e origano e una melagrana .

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GIOVEDÌ 31 ottobre 2013

VIVE SIDERNO

nella notte dei mor

CULTURA E SOCIETÀ

ebook Gli

LIDIA ZITARA Gli ebook, considerati da molti l'antitesi della lettura, hanno trovato quest'anno una buona diffusione anche in Italia grazie all'arrivo dei due principali ereader del mondo: il Kindle e il Kobo. Il Kindle aveva fatto da battistrada e già da anni era possibile acquistare un ebook, ma si potevano leggere solo le versioni non italiane che Amazon.com vendeva sulla sua piattaforma. È stato con il Kobo che il mercato si è davvero aperto. Il Kindle infatti viaggia su un suo particolare formato dotato di molte protezioni per evitare che i libri vengano copiati (l'odiato DRM ), mentre il Kobo legge un po' tutti i formati (eccettuato quello dell'avversario Kindle, ovviamente), e consente una lettura meno dispendiosa, poiché la rete è ancora abbastanza generosa, specie con la narrativa fantascientifica fuori catalogo (senza fare nomi: mezza Urania è disponibile su Emule). Così chi compra il Kobo ha un minore potere d'acquisto e “scarica” molto da siti di file-sharing come Emule e µTorrent, mentre chi ha il Kindle difficilmente può fare a meno di acquistare i libri. Ne consegue che chi ha il Kobo leggerà più facilmente letteratura senza diritti, classici, narrativa di genere, gialli, fantasy, ecc. Mentre chi ha il Kindle legge più volentieri i nuovissimi autori italiani, giovani, emergenti, spesso squattrinati, che pubblicano gli ebook tramite la

Il Sign. Palmisani dona dei manoscritti all’Archivio Storico della Diocesi Locri- Gerace

e la lettura digitale

piattaforma Amazon (adesso anche Kobo sta facendo qualcosa di analogo). Dunque Amazon.it è divenuto una sorta di calderone della letteratura ultra-contemporanea italiana. Come sempre la medaglia ha due risvolti: il positivo è che autori che non hanno i soldi per farsi pubblicare a pagamento da un editore cartaceo decente, possono finalmente liberarsi dai vincoli dell'editoria; il lato negativo è che tale libertà ha visto il fiorire di un intero eden di libri che più scadenti non si potrebbe. Un mare di indicibili zozzerie punteggiato da poche boe di salvataggio. A poco o nulla valgono le garanzie offerte dagli

editori digitali (come IoScrittore, 40K, Kipple, Shaliboo ed altri) per tre ragioni: la prima è perché gli editori totalmente digitali vogliono dare spazio anche a chi ha un talento ancora acerbo (fatto positivo), la seconda è che fin troppo spesso le regole della narrativa di stampo americano vengono applicate alla correzione o alla costruzione delle vicende narrate, con il risultato di una forte omologazione dei plot. La terza risiede nello stesso strumento di lettura, un meccanismo elettronico. Chi lo impugna fa meno fatica a calarsi in un mondo fantascientifico ricco di tali piccoli

Il Sign. Domenico Palmisani ha donato degli scritti all'Archivio Storico “Mons. Vincenzo Nadile “ della Diocesi di Locri- Gerace. I manoscritti sono i seguenti: Biografia, MessaggioPoesia e Filosofia di un risveglioRiflessioni e affermazioni Biologiche dello stesso donatore, La Sacra Cintola - Il duomo e la città di Prato e Pensiero sul Papa- scritto a Monza. Ecco un estratto della riflessione sul Papa: «Dio ha illuminato l'uomo teologo Padre Santo Benedetto XVI ad

Patrizia Pellegrini e Lucia Sentuti ospiti al Convento dei Minimi L a Roccella

annunciare al mondo liberamente e in piena coscienza, le sue debolezze fisiche e psichiche, non certo mentali, insufficiente a svolgere pienamente il suo ministero pastorale come avrebbe voluto, nella società di oggi sofferente e smarrita, nelle molteplici divisioni che deturpano la Chiesa». I manoscritti saranno conservati presso i locali dell'Archivio siti nel Seminario Vescovile di Locri e saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno consultarli.

a Dr Patrizia Pellegrini e la sua collega la Dr Lucia Sentuti hanno presentato domenica 13 ottobre al Convento dei Minimi di Roccella Jonica il loro libro: Costituzione Iridologica, Fiori di Bach ed Energia Alimentare, che nasce dalla richiesta, sempre più ampia, da parte di pazienti e simpatizzanti delle tecniche naturali.

marchingegni, che ad immaginarsi sulla nave di Ulisse con le orecchie tappate per non sentire il canto delle sirene, o a lasciarsi trasportare dalla delicatezza del fraseggio di Baudelaire o Verlaine. Risultato? Tantissime guide, anche illustrate, (perché gli ebook si leggono anche sui tablet che sono a colori), fantasy come se piovesse, alluvioni di fantascienza, deliri di erotismo e pornografia. Non mancano i libri tradotti con il babelfish, dai titoli entusiasmanti, ad esempio “Come il World davvero è”, o “Essie bambini e la Vitello Laminazione Ghost”.

Il premio Bonifacio VIII a Nizzardo

Gioiosa e la Locride esportano ancora una volta i propri talenti oltre i confini regionali. Venerdì 18 ottobre l'Accademia Bonifaciana di Anagni ha assegnato il Premio Nazionale “Bonifacio VIII” al gioiosano Vincenzo Nizzardo. Il giovane baritono di recente pluripremiato al concorso nazionale “RAI Uno Mattina Conservatori Italiani a confronto 2013” e a Montalto Uffugo (CS) nella finalissima del prestigioso XIV Concorso Internazionale Lirico "R. Leoncavallo" dove vince il Premio "Migliore Voce Calabrese". L'Accademia Bonifaciana conferisce il Premio ad eminenti personaggi della Chiesa, della società civile, politica, militare, scientifica e culturale. Inoltre Nizzardo nei giorni scorsi si è esibito al Teatro Rendano di Cosenza nel ruolo di Figaro nell'opera “Il Barbiere di Siviglia”. DOMENICA

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rti

nche quest'anno è arrivato il tempo di Halloween. Per chi non sa ancora dove trascorrere la notte più paurosa dell'anno, vi consigliamo di raggiungere Siderno. Giovedì 31ottobre dalle 18 da piazza Risorgimento si percorrerà il “Sentiero dei morti” dove si potrà vivere un'indimenticabile e tremendamente divertente Halloween. Una fantastica festa organizzata dai commer-

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A quanto sembra il mercato dell'ebook è diviso in due, una grande percentuale di libri scritti e pubblicati per vanità o per sciocca arruffoneria, e una piccola parte di libri -buoni ma non ancora ottimiche cercano di ricavarsi uno spazio tra le pieghe dell'offerta editoriale cartacea. I dispositivi non aiutano più di tanto: sono costosi e con molti difetti nella “sistemazione” degli scaffali, danno rogne con le batterie, si devono aggiornare come ogni computer, ma avendo entrambi (Kobo e Kindle) un sistema operativo “open”, c'è da scommettere che qualche giovane genio riuscirà a massimizzarne la funzionalità. Nonostante i difetti questi arnesi sono come gli occhiali da sole: nel momento che ce li hai, poi non riesci a farne più a meno. C'è chi dice che saranno la lettura del futuro: ne dubito. Si disse anche del PC che avrebbe sostituito la televisione. Se accadrà non sarà certo domani. Una cosa è certa: per la narrativa tradizionale, il prezzo di un ebook è ancora molto alto (circa 7 euro), fino a estremi assurdi in cui l'ebook arriva a costare più di un libro cartaceo. Siamo ancora lontani da una rivoluzione editoriale. Per ora quel che sta accadendo è che si può leggere di più, spendendo meno, ma non sempre meglio.

la Riviera

cianti di Siderno per i piccini, ma dalle 21 in poi l'evento sarà dedicato anche agli adulti. Truccabimbi per prepararsi alla serata, cantastorie, spettacoli di danza, dj set, casetta horror per non far mancare il divertimento. Ovviamente non potranno mancare dolcetti, caldarroste, carretti hot dog, caramelle, ciambelle e cornetti per far contenti grandi e piccini.

Bruno Palamara ci racconta la millenaria e straordinaria storia di uno dei mestieri tradizionali più amati dalla nostra gente

L'arte di “Rocco, 'u barberi” na legge, la n. 174 del 17 agosto 2005, resa inevitabile dal corso della modernità, ha di fatto cancellato il mestiere di barbiere, che, come era inteso per secoli, rimane ormai praticato nel nostro territorio solo in pochissimi casi. Si sopprime così questa antica e nobile figura, per farlo, diventare, in sostanza, un acconciatore.

U

In effetti, quello del barbiere è un mestiere che ha avuto una lunga e variegata storia, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, come dimostra il ritrovamento, in Egitto, di rasoi di bronzo risalenti a più di cinquemila anni fa, oggi ben conservati al Museo del Louvre di Parigi. Furono, infatti, per primi gli Egizi a creare il rasoio, che all'epoca aveva la forma di coltellino con la punta leggermente ricurva, perfezionato in seguito con un modello più pratico, piegabile nel manico. Nel 333 a.C. Alessandro Magno per ragioni militari impose a tutti i suoi soldati di radersi ogni giorno, onde evitare di essere presi per la barba lunga dai nemici e resi, così, inoffensivi. Per gli antichi la figura del barbiere aveva grande importanza, anche simbolica, perché, come per gli Egizi, si riteneva che i capelli fossero uno dei canali mediante i quali demoni e spiriti potevano entrare nel corpo degli esseri umani e che tagliarli o tenerli corti poteva aiutare ad arrestare tale orribile evento. A Roma, dove l'apertura della prima bottega avvenne nel 300 a.C., i barbieri romani non si limitarono solo a radere o curare barba e capelli, ma praticarono anche massaggi nella testa e artigianali servizi di manicure e pedicure, che consentirono ad tanti “tonsores”, come i letterati Marziale e Giovenale, di arricchirsi e diventare rispettabili cavalieri o grandi proprietari terrieri.

Noi, che abbiamo avuto la fortuna di vivere quell'epoca meravigliosa degli anni sessanta, quella in cui la professione del barbiere era un'arte, dove gli unici strumenti da lavoro erano pettine, forbici e rasoio, vogliamo ripercorrere la storia di questo mestiere che, per la verità, ci ha sempre incuriosito e che per tanti sarà nuova e interessante.

Per la lettura integrale dell’articolo consultare il nostro sito: www.larivieraonline.com

Sagra del fungo Parco archeologico di Medma di Rosarno: porcino un diamante, per metà ancora grezzo a Mammola

Sagra del fungo porcino e dei prodotti della mantagna, Mammola, Domenica 27 ottobre 2013 La manifestazione ha come scopo la promozione e la valorizzazione non solo dei funghi ma, in generale, di tutti i prodotti della montagna mammolese. Nel giorno della sagra i funghi vengono preparati in diversi modi. Il menu, distribuito in piatti artigianali di coccio, è completo di vari pietanze tipiche della gastonomia mammolese: dall'antipasto, al primo, al secondo con il vino locale, il pane casereccio e le caldarroste. Tutta la manifestazione si svolge in un clima di amicizia e di svago con la possibilità di visitare l'antico borgo di Mammola ancora ben conservato e partecipare alle iniziative collaterali.

ANTONELLO LUPIS Un diamante per metà ancora grezzo. Una ricchezza, insomma, sotto tutti i punti di vista sociali, culturali, ambientali e, soprattutto, economici, sfruttata al cinquanta per cento grazie all'impegno e alla caparbietà di una dirigente scolastica. Stiamo parlando del Parco archeologico di Medma di Rosarno, che si estende per ben 13 ettari sul versante nord del fantastico “balcone” di Pian delle Vigne. Dal 2004 anno dell'approvazione e del varo, il Parco è dotato di un progetto che se sviluppato rappresenterebbe, la più concreta occasione di sviluppo e rilancio culturale, sociale ed economica della cittadina tirrenica della provincia di Reggio Calabria. Il progetto però, come spesso avviene nella martoriata e sempre più trascurata regione calabrese, tale era e tale è rimasto. Stando, comunque, ai particolari inseriti nel progetto, concepito e partorito a seguito di un rapporto sinergico instaurato tra quattro enti pubblici (Comune, Provincia, Soprintendente ai Beni archeologici e Università

Mediterranea di Reggio Calabria) il Parco dovrebbe essere trasformato in una oasi ambientale di primo livello, con percorsi botanici, ippici, ludici, che farebbero da cornice alle testimonianze archeologiche di età magnogreca, sepolte, a pochi centimetri, sotto la coltre di terra. A distanza di circa 9 anni dall'approvazione del progetto la situazione è più o meno a quella di partenza. Nel frattempo, il Parco, coltivato ad uliveti secolari, è stato interessato, nella sola parte di proprietà del Ministero dei Beni culturali, da poderosi e devastanti incendi. Per fortuna, però, guardando l'altra faccia della medaglia, risultano ancora intatti gli altri 6 ettari e passa di terreni di proprietà dell'Istituto Professionale dell'Agricoltura (annesso al Liceo scientifico “Piria”), che li ha acquistati nel 1962 per le pratiche agricole annesse alle attività didattiche. Grazie al costante impegno profuso dai docenti e dagli allievi, guidati dalla intraprendente dirigente scolastica, Mariarosaria Russo, l'area di pertinenza della Scuola agraria rappresenta

GLI ALLIEVI,

INSIEME ALLA PRESIDE RUSSO, DEL “PIRIA” AL LAVORO NEL PARCO ARCHEOLOGICO INTENTI A PRODURRE L'OLIO “ROSARIO LIVATINO”.

DOMENICA

davvero un “unicum” in tutto il suo genere. Da oltre un lustro, infatti, il lavoro messo in campo dal dirigente scolastico, Russo, è canalizzato verso una e precisa e lodevole direzione: fare del Parco un uso intelligente in modo da creare un sviluppo e un ritorno economico. Ad attestare questo importante salto di qualità sono le iniziative che fino ad oggi sono state sviluppate a 360 gradi dalla Scuola.

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ATTUALITÀ

... --- ... e si è detto tutto

Festeggiando Pino

Gra

El Conquistador Nuovi filosofi

Il re del tridente Foto Notizie

Moggi e il suo avvocato

I due candidati a sindaco di Gioiosa Marina ritratti insieme ai nuovi bagnini della Locride. Date condizioni in cui versa la città meglio tenerseli buoni. Visto mai che serva un salvataggio in extremis.

Sono pervenute in redazione numerose segnalazioni di cittadini che lamentano il fatto che (da un mese a questa parte) ci sono problemi ad accedere e consultare gli atti dell'albo pretorio online del comune di Siderno.

Sgarbi, Sgarbi, Sgarbi!!!

Arteedintorni...

Scusa se è poco...

L

di Domenico Spanò

Domenico

Grenci

e i mille volti delle donna Il pittore di Ardore scruta coi suoi dipinti la fragilità femminile

Domenico Grenci è un giovane artista originario di Ardore, paese facente parte della bellissima costa Jonica dove il mare blu e le lunghe spiagge sono le linee parallele di uno scenario interminabile. Classe 1981, ha studiato al Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri e si è diplomato in pittura all'Accademia delle Belle Arti di Bologna con il massimo dei voti. Anche egli fa parte indirettamente alla corrente di innovazione e d'avanguardia artistica creatasi negli ultimi anni sul litorale calabro. Vive da anni a Bologna ma come tanti altri giovani artisti emergenti calabresi, porta con se un bagaglio culturale e creativo che solo questi lembi di terra sanno donare a gente gio-

DOMENICA

vane in cerca di affermazione e confronto con determinazione e forte motivazione, perché tutti a loro modo hanno qualcosa da dire. Una marcia in più per lasciare il segno ovunque. Innumerevoli le rassegne d'arte contemporanea nelle quali Domenico ha presenziato con le sue opere sia in Italia che all'estero, ricevendo diversi riconoscimenti importanti. Domenico concentra la sua arte pittorica su un'espressione ed una metodologia che evidenzia la presenza-assenza dell'essere umano. L'immagine frammentata e decadente che col passare del tempo e dell'incuria tende a sparire, rovinarsi non per sua scelta ma per cause inflitte. Compaiono

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ande coalizione al porto di Roccella

Il riposo del guerriero

La parte più bella del PD

Attenzione, che chi va con lo zoppo...

sulle sue tele segni tangibili di fragili volti di donne, espressioni di contenuta e nascosta sofferenza che attraverso i pochi segni sbiaditi raccontano ancora storie di vita. L'artista per il concepimento materico e fisico delle sue opere utilizza il bitume creando una cromia delirante, dall'inquietante nero profondo della notte alle tenue macchie fotografiche sbiadite che vanno a circoscrivere espressioni di dolore ed estrema fragilità, lasciando nell'osservatore tensione palpabile per il messaggio da cogliere. I volti di queste donne sono galleggianti in acque burrascose, ma comunque pronti ad affondare anche un cataclisma di segni e macchie cupe dove la

vita e la morte possono sembrare la stessa cosa al medesimo istante lasciando comunque una memoria visiva fervida tra l'apparente caos. L'artista ripercorre l'immagine della donna nel tempo, rispolverandola dalla dimensione fotografica e splendente in cui era incorniciata nel recente passato. E' piena ormai di macchie pestilenti, squarci orripilanti che la fanno sgretolare nel buio della materia bituminosa con la quale viene concepita materialmente e poi la incide di segni sintetici ed espressivi per raccontare il tumulto intimo e profondo che ogni donna vive da sempre nella società di ogni epoca. Vittima ingiusta ed

I pensatori di Piazza Portosalvo

Caffè corretto con allegria

ingiustificata di una tirannia maschilista e sociale che continua imperterrita sino ai giorni attuali. Alcuni dei suoi dipinti paiono mutilare con aloni bituminosi, ruggini e muffe, velature e schiariture, le parti del viso di queste donne purchè nascondino occhi per non vedere, orecchie per non ascoltare e bocche per non parlare. L'artista probabilmente li incide nel tempo dandogli ancora, a differenza di altri esseri umani, l'opportunità di riemergere e comunicare i loro tormenti e le loro emozioni, sussurrare ancora qualcosa come ai tempi in cui le immagini erano limpide e dettagliate. Le opere di Grenci sembrano tramutare

in decomposizione materiche di vecchi fotografie ingiallite scattate con le prime macchine e ormai indirizzate ad uno stato di degrado incontrollabile. Ricordare l'ennesimo oltraggio che subisce questo essere dovuto alla vecchiaia e al tramonto della bellezza di cui era stata omaggiata dalla natura. Labbra che ancora seducono e che trattengono il canto. Piene di vergogna e perdizione, questi visi in posa e immobili, inerti a chi si ha di fronte, al tempo e al destino. Occhi pieni di paure e di orizzonti perduti. Per l'artista questo suo meccanismo artistico ed espressivo vuole essere un mezzo di ribellione per contrastare la bellezza effimera di cui si fa continuo abuso nel mondo contemporaneo e soprattutto in quello commerciale. Queste opere sono un continuo tumulto di dire e nascondere, di urlare e stare in silenzio. La rassegnazione dell'essere sottomesso e la rabbia dell'emergere con dignità e rispetto, dimensioni emotive e morali che si intrecciano in una fune di tensione di immagini aggrovigliate, nei quali l'unico appiglio non può esser altro che l'osservazione e la memoria dell'essere e del reale, nel tempo che è passato, in quello attuale e in quello che verrà. Grazie all'arte di Domenico Grenci, alle sue opere significative e particolarmente cariche di significato è possibile carpire e cogliere il senso di questo essere celeste, ricordando in ogni epoca, in ogni contesto ed in ogni parte del mondo, che “dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna”. Tutte le donne dipinte da Grenci lo sono perché ognuna di esse ha qualcosa da raccontare o ricordare a chi li osserva.

Grande iniziativa dell'Hotel Parco dei Principi di Roccella Ionica. A tutti i futuri sposi che andranno a visitare l'albergo e le splendide sale riservate per i banchetti di nozze, le grandi piscine, il parco, la suite per gli sposi, le camere per gli ospiti, verrà fatto omaggio, senza impegno alcuno , il libro “I segreti per organizzare il matrimonio perfetto”. Un'agenda completa per arrivare felici e soddisfatti al fatidico “si”

Azienada Agricola Falletti Vende olio extra-vergine d’oliva di propria produzione Per info 3472360309 Francesco Viste le tante richieste che giungono alla redazione per la pubblicazione di foto di auguri, non riuscendo ad accontentare tutti, ricordiamo ai nostri lettori che le foto sono a pagamento DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA

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