Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.
del Miranese Sud
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Al ballottaggio è stato sconfitto l’ex sindaco Claudio Tessari che correva per parte del centrodestra. Il primo cittadino punta sull’ascolto e la partecipazione
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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA
Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale
Servizio a pag. 23
UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI
Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi
Servizio a pag. 26
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Stievano
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Saranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.
segue a pag. 5
Via C.Battisti 49 Mirano VE
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Politica
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di ragazzo, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico: è in grado di gestire in sicurezza anche le più gravi crisi psicomotorie
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cali, parapetti anticaduta e anti scalata. Per la prima volta in provincia di Venezia un reparto ospedaliero è completamente studiato e realizzato a misura di adolescente, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico.
Inaugurato il 13 giugno al quinto piano del monoblocco sud dell’ospedale di Dolo, alla presenza dell’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin, il reparto iperspecializzato di Neuropsichiatria infantile è frutto di un investimento di 725
cucina tisaneria per i ragazzi e un’ampia terrazza attrezzata e in piena sicurezza. Tutti spazi funzionali e di supporto progettati sulla base delle esigenze di pazienti e operatori (compresa la loro sicurezza attiva e passiva), definiti nel dettaglio a seguito di numerosi incontri con i responsabili sanitari. La squadra operativa è composta da quattro neuropsichiatri infantili altamente specializzati e con grande esperienza sul territorio, un assistente sociale, uno psicologo, un educatore, due tecnici della riabilitazione psichiatrica, sette infermieri,
L’attività clinica
L’attività è fondata sugli standard di cura, sulle buone prassi e sulla valutazione delle capacità e delle performance di vita quotidiane, quali l’autonomia personale, operativa e sociale dei ragazzi ricoverati: anche così si garantisce l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi. Il lavoro di cura e assistenza in reparto dovrà tener conto degli aspetti evolutivi specifici di funzionamento dei ragazzi, e anche del loro contesto familiare e so-
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che sono stati rivestiti con materiali adeguati e chiusi a chiave. “Le maniglie delle stanze di degenza - spiega ancora - sono state sostituite con pomelli rotondi. Letti e i tavolini nelle stanze degenza sono ancorati e fissati a terra, di materiale solido, ignifugo, certificato”. Infine, il reparto è stato dotato di una stanza per l’attività motoria rivestita completamente con pannelli di materiale a base di elastomero etilene-vinil-acetato, in versione ignifuga, con effetto ammortizzante per la forma ad onda del materiale, dentro la quale i ragazzi potranno sperimentare attività corporee e motorie.
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Il cardiologo Saccà nominato Cavaliere
C’è un nuovo Cavaliere in città. Ebbene sì, a Mirano giunge un riconoscimento importante a favore di uno dei suoi concittadini più illustri. Il dottor Salvatore Saccà, infatti, direttore della Uoc di cardiologia e direttore del dipartimento di medicina con attività d’urgenza dell’ospedale di Mirano è stato insignito del titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica per i successi nella sua attività professionale. L’onorificenza è stata ritirata dal luminare in Prefettura a Venezia, accompagnato dal sindaco Tiziano Baggio. Saccà, 63 anni, calabrese di origine, specialista in cardiologia e punto di riferimento dell’ospedale di Mirano, à si è laureato con il massimo dei voti, in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna dove ha poi conseguito la specializzazione in cardiologia. Oggi si occupa principalmente di angioplastica coronarica, angioplastica carotidea, angioplastica vascolare periferica, Tavi, trattamento della stenosi aortica, chiusura del forame ovale, chiusura dell’auricola sinistra e mitraclip. Ha iniziato la sua attività presso la divisione di cardiologia dell’ospedale di Mirandola e poi in quella dell’ospedale di Piacenza. E’ venuto a Mirano, attratto dalla fama della scuola di cardiologia, la prima a livello ospedaliero in Italia, creata dai professor Eligio Piccolo e Pietro Pascotto, che ha formato un’intera generazione di primari. Saccà, inoltre, è anche autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali e vanta la partecipazione in qualità di relatore a numerosi convegni e congressi in Italia e all’estero. La cardiologia miranese continua così ad essere valutata di alto livello anche nei Treepmap statistici del Progetto Nazionale Esiti predisposto dall’Agenas. Agenas, per la cronaca, è l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che assicura la propria collaborazione tecnico-operativa alle Regioni e alle singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario e contabile, in tema di efficacia degli interventi sanitari, nonché di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure.
Riccardo Musacco
E’ direttore della Uoc di cardiologia a Mirano
Bye bye “galleggiamenti”
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.
Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.
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Direzione, Amministrazione
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi
In arrivo impianti sportivi sempre più moderni nel territorio miranese
M irano va a dotarsi di impianti sportivi sempre più moderni e in grado di ospitare, in questo modo, anche eventi di caratura sempre più elevata. Già nei mesi scorsi l’impianto miranese di via Matteotti, lo Stadio “Marcellino Gallo”, si era dotato di un nuovo impianto di illuminazione avveniristico che aveva portato a una riduzione dei consumi a parità di illuminamento del 52% con un risparmio annuo di 44,881 Mw/h. corrispondenti a 7.500 kg di Co2 non immessa nell’atmosfera. La spesa totale alla fine è stata pari a 230mila euro. Inoltre altri interventi erano stai effettuati alla parete di arrampicata, sulla pavimentazione della palestra di Campocroce e sul pavimento e tabellone segnapunti
Il Comune ha ottenuto contributi del Pnrr, che ammontano a 9 milioni e 625.626 euro.
della palestra Azzolini. Ora invece sono partiti i lavori per quanto riguarda l’adeguamento del campo sportivo per le gare di atletica di Mirano capoluogo e l’implementazione dell’impianto polivalente di Vetrego, tutti interventi finanziati con fondi Pnrr e comunali. Nel campo sportivo del capoluogo sono iniziati i lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione, che prevedono il rifacimento completo della pista di atletica e degli spazi per le discipline di salto e di lancio. Inoltre, gli spazi dedicati a spogliatoi saranno demoliti e ricostruiti con adeguamento sismico e alle norme Coni e miglioramento
energetico e funzionale. Il costo complessivo dell’intervento è di 2 milioni e 850 mila euro, finanziato per 2 milioni tramite Pnrr all’interno dei Piani Urbani Integrati della Città Metropolitana di Venezia e per 850 mila euro da un cofinanziamento del Comune di Mirano. Il termine dei lavori è previsto per l’autunno del prossimo anno. Un secondo cantiere aperto nelle scorse settimane nella frazione di Vetrego riguarda il secondo stralcio dei lavori di riqualificazione e potenziamento dell’impianto sportivo polivalente. L’intervento prevede la realizzazione dell’impianto sportivo, l’adeguamento dell’attuale campo da calcio e dell’illuminazione, la realizzazione di nuovo corpo tribune e spogliatoi e spazi esterni oltre che di una piastra polivalente per il gioco del basket, della pallavolo ed altro e la sistemazione della viabilità. Anche questo investimento, del costo complessivo di 2 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento Pnrr, all’interno dei Piani Urbani Integrati della Città Metropolitana di Venezia, per 785.627 euro ed è cofinanziato dal Comune per 1 milione e 214.373 euro. L’ultimazione dei lavori è prevista per la primavera 2025. Prosegue così l’attuazione degli interventi per i quali il Comune ha ottenuto i contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ammontano a 9 milioni e 625.626 euro. Questi fondi sono stati integrati con risorse comunali per un totale di 3 milioni e 984.373 per ottimizzare i progetti e portarli a compimento. Il valore totale degli investimenti ammonta quindi a 13 milioni e 609 mila euro.
Riccardo Musacco
Domiciliarità, potenziati i servizi
Mirano città sempre più solidale come da intenti dell’attuale amministrazione comunale che ha lanciato nelle scorse settimane, un piano per venire incontro alle necessità di quanti vivono in situazioni di indigenza o fragilità. Il Comune, infatti, ha destinato 450 mila euro per i servizi di domiciliarità relativamente al biennio 2024-2025. Questo tipo di servizi includono un ampio ventaglio di interventi volti a tutelare la dignità e l’autonomia delle persone. Tra i servizi finanziati rientrano: l’assistenza domiciliare, con interventi di sostegno e aiuto nelle attività quotidiane, attivi dal lunedì al sabato. Il Centro Diurno “Arcobaleno”, che offre supporto e opportunità di socializzazione per gli anziani, il trasporto sociale, fondamentale poiché garantisce
l’accesso a strutture sanitarie, assistenziali e riabilitative, oltre a facilitare la frequenza scolastica di minori in condizioni di disagio. Poi la consegna pasti a domicilio e infine il Progetto Sollievo Alzheimer, che prevede incontri bisettimanali per stimolare le capacità cognitive residue delle persone affette da disturbi neuro cognitivi. Nel corso del 2023, questi servizi hanno supportato 292 cittadini, dei quali l’80% anziani. “L’investimento approvato - ricorda l’assessore alle politiche sociali Francesco Venturini ( in foto) - sottolinea la priorità del Comune per favorire l’integrazione socio-sanitaria, in collaborazione con l’ Usl3, e di fornire servizi adeguati alle necessità dei cittadini”. (r.m.)
Lavori in corso al campo sportivo di Mirano
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Eventi. L’assessora alla cultura Francesca di Raimondo presenta un nutrito cartellone
“Mirano d’Estate”, eventi per tutti i gusti fino a settembre
Il liceo Majorana ai vertici dell’offerta formativa
S i accende sempre di più l’estate a Mirano grazie a un nutrito cartellone di eventi fino a settembre inoltrato per intrattenere i miranesi rimasti in città e richiamare pubblico anche dai Comuni limitrofi e oltre. Si tratta di “Mirano d’Estate”, organizzato in rassegne tese a diversificare le proposte e valorizzare i luoghi iconici di Mirano. Dopo i primi eventi di giugno, a luglio gli appuntamenti prevedono sabato 27 luglio alle 20.45, “Concerto d’estate” in Piazza con la Filarmonica di Mirano. Poi, all’interno della Stagione concertistica di Mirano, venerdì 1 9 luglio alle 21 “Opera in Corte”, concerto lirico dedicato a Giacomo Puccini in Corte di villa Errera. Per TerraMadre, rassegna letteraria a cura di Roberto Lamantea, martedì 16 luglio alle 20.45, “Libellula, panegirico della libertà” di e con Irene Curto, a cura di Farmacia Zooè, in villa “XXV Aprile”, giovedì 18 luglio alle 20.45, Roberto Lamantea dialogherà con Roberta Durante, in villa “XXV Aprile”. Giovedì 25 luglio alle 19, “Coda”, serata di musica estemporanea a cura di Marcello Benetti in villa “XXV Aprile”, in replica giovedì 1 agosto alle 19. Infine, per la rassegna “Giardini d’Acqua. Luoghi d’acqua ed arti sceniche nel paesaggio” si segnala il 7 e 14 agosto alle 18.30, “Il Belvedere segreto del Conte B, viaggio al di la del qua”, visita teatralizzata del Castelletto con Francesca Boldrin per la regia di Alessandro Lucci, Castelletto di Villa Belvedere. 27 luglio, ore 18.30 e ore 20, “La
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cameriera di Poesia, una ristorazione per lo spirito”, performance di poesia con Claudia Fabris, Castelletto di villa Belvedere. 22 agosto, 18.30 “Anguane, Salbanei, Strie e Striossi, Maranteghe e Rumaossi” Compagnia Dedalo Furioso, spettacolo all’azienda agricola “Il Decumano”, nelle Barchesse e Corte Villa Pomai, Campocroce. Domenica 1 settembre ore 18 “Estate”, performance di danza contemporanea, con Arearea, Villa Cabrini Moore, venerdì 6 settembre alle 18.30 “Groppi d’amore nella scuraglia”, di e con Tiziano Scarpa, Castelletto di villa Belvedere. Domenica 15 settembre, ore 18, “Canti rituali”, performance di canto a cura del Trio Cicale con Giuseppina Casarin, Patrizia Bertoncello e Martina Ferraboschi Oratorio della Madonna Immacolata, villa “Palazzone”, Zianigo. “L’obiettivo di “Mirano d’Estate“- dichiara l’assessora alla cultura Maria Francesca Di Raimondo - che si compone di più rassegne, è di accompagnare i miranesi, ma non solo, durante la stagione tradizionalmente destinata alla “pausa”, che sia dal lavoro, dalla scuola o in generale dalle occupazioni che ci vedono impegnati durante tutto l’anno”.
Riccardo Musacco
Il liceo Majorana di Mirano ai vertici nell’offerta formativa nazionale. L’istituto, infatti, è giunto alla finale del Concorso Mad for Science 2024 aggiudicandosi un premio di 10mila euro con un progetto intitolato “Green Revolution 2.0: Coltivare il Futuro”. L’iniziativa, nata con l’intento di affrontare le sfide globali legate alla produzione alimentare sostenibile, ha visto la collaborazione stretta con il laboratorio di genomica vegetale del Dipartimento di agronomia, alimenti, risorse naturali, animali e ambiente, dell’Università di Padova diretto dal professor Gianni Barcaccia. Il team, composto dagli studenti Arianna Prior, Rianna Nica, Antonio Obaid, Andrea Baruzzo e Leonardo Pellizzon delle classi 4B, 4D e 4F con indirizzo in scienze applicate, ha lavorato sotto la guida della professoressa Alessandra Scarpa. Al progetto ha partecipato un gruppo allargato di 12 studenti rappresentati poi dai 5 finalisti. Obiettivo rispondere alle crescenti sfide nel settore alimentare, ai cambiamenti climatici e all’aumento dei prezzi, attraverso l’implementazione di un sistema di coltura idroponica Nft per ortaggi, con particolare attenzione al finocchio. Il prototipo sviluppato è dotato di sensori per il rilevamento di parametri ambientali. (r.m.)
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Sostenibilità ambientale. Un prestigioso traguardo è stato raggiunto dal Comune
Mirano ottiene la certificazione Leed
La Città di Mirano ha ottenuto la certificazione ambientale Urbana Leed (Leadership in Energy and Environmental Design). Il riconoscimento è stato acquisito nel mese di aprile scorso, al termine di un percorso iniziato nel luglio 2022 dall’amministrazione comunale con la consulenza di Mrr Energy Systems, società di ingegneria con lunga esperienza nello sviluppo e fornitura di servizi di consulenza e di progettazione per la sostenibilità energetica e climatica. Il protocollo Leed, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design ovvero leadership nella progettazione energetica e ambientale, è il sistema internazionale di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica e sociale degli edifici e delle città, sviluppato dallo Us Green Building Council (Usgbc), e verificato dal Green Business Certification Inc.(Gbci), società di certificazione che si occupa di verificare che i requisiti dettati dal Protocollo Leed, siano soddisfatti. Misurando le prestazioni urbanistiche, ambientali e sociali della città, la certificazione Leed conferma che Mirano è una città sostenibile: pianificare e vivere il territorio in modo sostenibile significa costruirlo a misura delle persone che vi risiedono e lo vivono quotidianamente, soddisfacendo le esigenze del presente senza compromettere quanto
sarà necessario per le future generazioni. Una gestione qualitativamente efficiente da un punto di vista ambientale si estende anche agli aspetti sociali ed economici di una comunità e, quindi, al suo benessere generale. “Partendo da questo primo importante risultato, perseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e realizzare una città sempre più sostenibile continuano ad essere gli impegni prioritari di questa amministrazione comunale - afferma il sindaco Tiziano Baggio, che prosegue: “la certificazione Leed conferma che Mirano è già una città caratterizzata da buoni elementi di sostenibilità, ma indica anche che il viaggio è appena ini-
ziato, un lungo viaggio con destinazione Leed Platinum e con prossima fermata Leed Argento”. L’ottenimento della certificazione Leed è stato presentato in villa Errera a Mirano nelle scorse settimane alla presenza dei tecnici del settore e dell’assessora, l’architetto Elena Spolaore. La certificazione ottenuta da Mirano sarà un vero e proprio esempio da seguire soprattutto per i Comuni dell’area del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese che sono sempre più impegnati nel corso degli ultimi anni a perseguire politiche che vanno nella direzione della sostenibilità ambientale ed energetica.
La certificazione Leed conferma che Mirano è una città sostenibile: pianificare e vivere il territorio in modo sostenibile significa costruirlo a misura delle persone che vi risiedono e lo vivono quotidianamente, soddisfacendo le esigenze del presente senza compromettere quelle delle future generazioni.
Si sviluppano sempre più, anche a Mirano, i gruppi di controllo di vicinato, ossia quelle associazioni di cittadini che si uniscono come strumento di prevenzione della criminalità e che presuppone la partecipazione attiva degli stessi cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali. Un vero e proprio strumento di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione con le forze di polizia al fine di ridurre il verificarsi di reati. Durante l’autunno -inverno scorsi, infatti, in tutto il Miranese, non sono mancati episodi di furti ed effrazioni nelle case, specie quelle delle frazioni più isolate e, nonostante gli interventi costanti delle forze
dell’ordine anche con operazioni ad alto impatto, questa piaga di certo non è stata debellata. Ebbene, a Mirano, si corre ai ripari
da questo punto di vista e, come confermato dalla vicesindaco
Maria Giovanna Boldrin (in foto), c’è stata una crescita esponenziale dei cittadini interessati ad ade-
Riccardo Musacco
Sempre più volontari nei gruppi di controllo di vicinato
rire a questo progetto di controllo di vicinato. Obiettivo del Comune è ora cercare di coprire l’intero territorio con persone motivate nell’intento di prevenire i reati, specie i furti nelle abitazioni. “Si è creato molto interesse sulla materia - dichiara la vicesindaca - tanto che ora le iscrizioni hanno superato il centinaio di unità. I gruppi sono attivi a Zianigo, Ballò e, nel capoluogo, all’interno del quartiere Aldo Moro. Ora, con questi nuovi volontari i gruppi saranno potenziati e al termine del periodo estivo si farà il punto della situazione su come agire per i mesi successivi”. Una situazione quella dei furti che purtroppo si rinnova sia in estate che durante il periodo natalizio e che nelle scorse settimane ha ricominciato a farsi sentire nel capoluogo e frazioni. (r.m.)
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Un momento della presentazione dell’ottenimento della certificazione
Vince il centrosinistra, Franco Bevilacqua è il nuovo sindaco
E
’ Franco Bevilacqua per la coalizione di centro sinistra il nuovo sindaco di Spinea. Dopo un primo turno che fino a tre quarti dei seggi sembrava addirittura potergli dare il successo immediato, la sua coalizione si è fermata al 46.7 % per andare a sfidare Claudio Tessari al 30% con l’esclusione delle liste di Martina Vesnaver ferme al 21. Il mancato accordo tra le due liste del centrodestra (Vesnaver premeva per l’apparentamento, Tessari era disposto solo all’appoggio esterno, alla fine liberi tutti) ha favorito il centrosinistra, con l’incertezza al ballottaggio durata appena mezz’ora e già alle 15.40 del lunedì Claudio Tessari ad ammettere la sconfitta. Netto il risultato finale, con Bevilacqua al 63% ma due dati in forte contrasto tra di loro e soprattutto rispetto al primo turno: 26 seggi su 26 al centrosinistra, comprese le tradizionalmente ostiche frazioni di Crea e Fornase, e una adesione al voto sotto il quarantatré per cento degli aventi diritto. Tutti i partiti della maggioranza saranno presenti all’interno del nuovo consiglio comunale di Spinea con almeno un consigliere, mentre l’opposizione resta divisa e si affiderà a sei nomi già conosciuti ma senza esponenti di Coraggio Italia e soprattutto della Lega. Ad accompagnare il nuovo sindaco, dunque, ecco il Pd che potrà contare su sei consiglieri sui dieci della maggioranza, a partire dal più votato in assoluto a livello di preferenze personali, Emanuele Ditadi. Tornano in consiglio comunale Loredana Mainardi, già assessore alla cultura, Paolo Barbiero (ex capogruppo di maggioranza nella giunta Checchin) e Davide Rossato. A completare i consiglieri in quota Pd, Marina Zerbin, che da anni si occupa di istruzione supportando famiglie e insegnati con i ragazzi disabili, e Gianluca Sartorato, 25 anni da poco più di un anno laureato in Economia e Finanza all’Università Ca’ Foscari. Per le altre liste: “E’ tempo” vede il ritorno in consiglio di Giovanni Litt assieme a Massimo Biolo, avvocato civilista e impegnato con la Caritas, mentre un consigliere a testa va a Progetto Spinea (Manuela Bianco) e Azione (Marco Vivian). Nell’opposizione, quattro poltrone alla coalizione arrivata al ballottaggio e due a chi invece è uscito al primo turno. Nei sei posti, solo vecchie conoscenze, con “SiAmo per Spinea protagonista” che solo all’ultimo ha dovuto rinunciare a vedere in consiglio il più giovane dei candidati, il
Claudio Tessari e Martina Vesnaver promettono una opposizione costruttiva
neodiciottenne Mattia Pasqualato (posizione che resta comunque sotto contestazione). Oltre ai due candidati sindaci sconfitti (Claudio Tessari e Martina Vesnaver) si vedranno dunque i ritorni dell’ex vicesindaco Edmondo Piazzi per Forza Italia, di Elia Bettin, il più giovane della scorsa legislatura e Guerrino Marini, entrambi già assessori per Fratelli d’Italia, e di Franca Zamengo, anche lei assessore sempre con Martina Vesnaver per la lista Tessari. Massimo Tonizzo
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Claudio Tessari non ha nemmeno aspettato l’arrivo dei risultati finali, ma è stato il primo a chiamare Franco Bevilacqua per complimentarsi con lui per l’elezione. “Mi sembrava la cosa ovvia da fare - spiega - sia perchè la vittoria era sicura, sia perchè volevo abbassare dei toni che in certe altre circostanze sono invece stati eccessivi. Credo sia giusto dimostrare la capacità di dialogo ed il rispetto tra le varie componenti politiche. Da parte nostra, noi da oggi in poi faremo una opposizione costruttiva e dialogante. Ci confronteremo sui temi comuni per la nostra città cercando di capire quali sono i temi che interessano a tutti. Per il nuovo sindaco sarà di sicuro un lavoro non facile. Io, come ho detto già in fase di campagna elettorale, lavorerò questi cinque anni per costruire una opposizione costruttiva ma soprattutto per formare una generazione di giovani pronta a entrare al nostro posto nella politica cittadina”. “Con grande rispetto e spirito democratico, voglio fare i miei più sinceri complimenti al nuovo sindaco - le prime parole di Martina Vesnaver. Dopo oltre un anno di commissariamento, il ritorno delle istituzioni politiche alla guida del paese rappresenta una vittoria per tutti. Siamo pronti a collaborare, in rappresentanza del centrodestra, in un’opposizione costruttiva e nel rispetto dei ruoli democraticamente definiti, sui punti condivisibili dei programmi. È cruciale, soprattutto, concentrarsi sull’interesse futuro della città, chiamata ad affrontare profondi cambiamenti che richiedono uno sforzo comune e una visione unitaria per garantire il benessere e lo sviluppo della comunità. Rammarica la sempre minor partecipazione al voto che evidenzia la disaffezione dei cittadini verso la politica, fenomeno che deve essere affrontato con serietà e impegno da tutte le forze politiche e sociali”. (m.t.)
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Cavallino-Treporti, capitale europea del turismo all’aria aperta
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Una terra incastonata tra mare e laguna, contraddistinta da
il 1920, che sorgono su tutto il territorio. Dalla maestosa Batteria Amal no alla restaurata Batteria Pisani, dov’è possibile visitare il museo che ricostruisce la storia che lega il litorale al periodo della Grande Guerra, a difesa di Venezia.
In ne, la “Via del tramonto” permette di esplorare la zona di Punta Sabbioni, godere della vista del mare, osservare l’opera di ingegneria del Mose per la difesa di Venezia e poi immergersi nella pineta. Da non perdere l’opportunità di percorrere la nuova pista ciclabile realizzata in via Pordelio a sbalzo sulla laguna. Si tratta della pista ciclabile a
sport»
Ai suoi visitatori Cavallino-Treporti offre anche un ricchissimo programma di eventi organizzati grazie alla proposta di tante associazioni locali e attività che collaborano con le istituzioni.
Dalle mostre ai concerti, passando per gli spettacoli, le presentazioni librarie e gli appuntamenti organizzati all’interno di Batteria Pisani, come la novità di quest’anno, l’anteprima del festival chitarristico internazionale delle Due Città Treviso-Venezia. Da non perdere i numerosi festival proposti durante l’estate: dal Litorale Jazz Festival,
Sabato 24 agosto tornerà anche BEACH ON FIRE, un evento unico nel suo genere, giunto alla 19ª edizione e dal 2016 inserito nel Guinnes dei Primati. Uno spettacolo pirotecnico da record, lungo 17 minuti, con oltre 6 mila fuochi d’arti cio sparati in contemporanea lungo 12 chilometri di litorale.
Concerto presso Batteria Pisani
Avv. Roberta Nesto Sindaco del comune Cavallino-Treporti
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Elezioni comunali/2. L’intervista al nuovo sindaco eletto a giugno
“Non è nostra intenzione bloccare i lavori
già avviati, puntiamo anche sui giovani”
“U
na vittoria di squadra”. Questa la prima sintesi di Franco Bevilacqua della sua vittoria alle elezioni e che traccia una linea d’azione per i prossimi anni. “La nostra è una coalizione - sottolinea il nuovo sindaco - che guarda al futuro e non solo ai prossimi cinque anni per il governo della città. Voglio mettere subito in chiaro che come squadra lavoreremo per il bene dell’intera città e non solo di chi ci ha votato. Sarò il sindaco di tutti, e per questo mi ha fatto molto piacere sentire l’immediata disponibilità della parte sconfitta a lavorare assieme per il bene futuro di Spinea. Come primo passo mi recherò subito a parlare con i responsabili dei vari settori degli uffici comunali per verificare a che punto siamo con i lavori in programma o già programmati. Ci tengo a precisare subito che, non intendiamo bloccare nulla di quanto è già iniziato o già stato finanziato.
Spinea ha già purtroppo perso del tempo prezioso, dobbiamo iniziare a lavorare subito per il futuro e non è il caso di spendere soldi in più per cambiare progetti già in fase di realizzazione, anche se magari non eravamo completamente in accordo su come sono stati decisi dalla precedente amministrazione. Le nostre intenzioni sono quelle
“Vogliamo cambiare il modo di lavorare tornando subito al contatto con tutti gli abitanti”
di proseguire nei lavori utili per la città con una precisa programmazione”. Per il futuro? “Dobbiamo riportare in città la voglia di votare e partecipare attivamente alla vita pubblica, soprattutto nei più giovani. Sono soddisfatto di ave-
re portato con me in consiglio una buona percentuale di ragazzi giovani, perchè sono loro il nostro futuro. Devo dire che il ballottaggio ha non solo confermato, ma addirittura ampliato le nostre preferenze, e questo dimostra chiaramente come ha pagato il nostro modo di
Avis, donazioni in forte aumento nella sezione locale
Positivo riscontro per le donazioni di sangue per l’anno passato, ma ancora molto da lavorare per arrivare all’autosufficienza. Arrivano per fortuna dati rassicuranti dalla 52a Giornata del Donatori di Avis Comunale di Spinea. I dati relativi all’anno passato sono in crescita. Nello specifico, sono state raccolte 1.356 sacche tra sangue, plasma e piastrine, quasi un 10% in più rispetto al 2022; con 180 idoneità, un vero record per la sezione locale. Il loro successivo inserimento tra i donatori iscritti ha permesso di avvicendare quei donatori che per età o problemi personali hanno interrotto il loro percorso donazionale; Inoltre, per la prima volta, è stata superata la soglia degli ottocento soci donatori attivi regolarmente iscritti alla Comunale. “Questi risultati lusinghieri - spiegano da Avis - costituiscono uno stimolo per continuare ad impegnar-
ci con il nostro contributo al raggiungimento dell’autosufficienza di sangue a livello provinciale; un risultato ancora di lì a venire, ma comunque raggiungibile tramite la costanza della sensibilizzazione del territorio, assicurata mediante la partecipazione alle varie manifestazioni ed eventi organizzati a livello locale, o attraverso l’uso dei social media, come Facebook ed Instagram. Oggi, tuttavia, dovremo cercare di saper fare anche un passo avanti domandandoci se tutto questo da solo basta ancora, in una società come quella attuale dove le notizie e l’informazione che ognuno di noi riceve sono continue e veloci. Questa è la nuova sfida che dovremo saper affrontare nei mesi e anni a venire, ovvero: la ricerca e costruzione di forme di contatto sempre più incisive ed efficaci, in particolare destinate al mondo giovanile”. (m.t.)
fare politica, senza offendere nessuno e abbassando i toni. Certo, ci vuole pazienza a non rispondere a chi ti accusa poco prima del ballottaggio di essere di estrema sinistra. Adesso posso rispondergli che ho lavorato per anni in marina, in uno degli orgogli della Marina Milita-
re italiana l’incrociatore Garibaldi. Penso che se fossi stato un estremista non me lo sarei potuto permettere”. La chiave per la vittoria è stata probabilmente il “modello Baggio” che era già risultato decisivo per Mirano: “abbiamo girato per le strade, creduto nel progetto, cercando di convincere i cittadini e ascoltando tutti. Vogliamo cambiare il modo di lavorare tornando subito al contatto con tutti gli abitanti di Spinea. Vogliamo partire dal lavoro già fatto anche dalla giunta precedente per migliorarla. Questa città ha bisogno di una classe dirigente propensa al costruire assieme anche nel dialogo con gli avversari. Per i nomi non ci siamo ancora confrontati con il resto degli alleati, non ne sentivamo il bisogno data l’unità di intenti. Chiamerò persone capaci nei loro ruoli con le giuste competenze, rispettando anche la parità di genere” .
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Massimo Tonizzo
Il furgone dell’Avis a Spinea
Il sindaco di Spinea Franco Bevilacqua
Infrastrutture. Amarezza della sindaca Natascia Rocchi per la raffica di ricorsi
I comitati privati bloccano la ciclabile di Caltana
P rogetto della pista ciclabile su via Caltana bloccato per via di una serie di ricorsi al Tar e Consiglio di Stato inoltrati da un comitato e privati che si battono contro la realizzazione dell’opera a nord della Strada Provinciale 30. Un’opera peraltro molto attesa e che ha visto la collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Santa Maria di Sala per l’appunto e Mirano. La prima ha già stanziato tre milioni di euro mentre i secondi rispettivamente 1 milione e 307 mila e 1 milione 680 mila. Il primo ricorso risale ad aprile 2023 che chiedeva l’annullamento della delibera consiliare sulla variazione del piano degli interventi, senza valore di sospensiva. Ma nel febbraio 2024 ne viene notificato un secondo, contro, stavolta, il decreto di approvazione del progetto definitivo da parte del sindaco metropolitano. Ma non è finita, ad aprile ne arriva un terzo, anche qui riguardante l’annullamento di quello stesso decreto, da parte di una privata. Il 14 maggio scorso il Comune riceve l’ordinanza del Tar del Veneto che respinge l’istanza cautelare ma poco dopo arriva un’altra doccia fredda, con il recapito di un ulteriore ricorso, formalmente per motivazioni aggiunte al primo
del 2023. Ricordiamo che, a pochi giorni dal voto per le elezioni comunali del 2022, arrivò un appello ai candidati sindaco da parte di un comitato spontaneo che già nel febbraio 2022 aveva raccolto 349 firme per chiedere la messa in sicurezza di via Caltana. Un tratto di strada provinciale di circa 3,5 km, che in parte ricade anche nel territorio di
Mirano. L’attuale progetto prevede la realizzazione della pista ciclabile, ma sul lato nord. Un progetto che però si chiedeva di rivedere dato che per il comitato la priorità è quello dell’allargamento della strada. Il problema, secondo il gruppo di cittadini, consisterebbe nel fatto che sul lato nord non sarebbe possibile l’allargamento della carreggiata. L’attuale sindaca, allora neoeletta, aveva aperto al dialogo con i cittadini chiedendo alla Città Metropolitana di effettuare uno studio di fattibilità per l’allargamento della strada sempre sul lato nord, ricevendo l’ok a riguardo. A seconda dei punti, la strada potrebbe essere allargata dai 50 centimetri a 1 metro, fornendo maggiore spazio e sicurezza ai veicoli in transito ma, ovviamente, punto fondamentale è pur sempre la moderazione della velocità da parte degli automobilisti. “Siamo molto amareggiati – spiega la sindaca Natascia Rocchi - purtroppo tutti questi ricorsi bloccano il progetto. Gli interessi dei privati verranno tenuti in debito conto ma non possiamo non considerare gli interessi di un’intera comunità e la salvaguardia dei ciclisti”.
Riccardo Musacco
“Salese dell’anno” un premio alla memoria di Dorino Rigo
Un toccante momento di commozione a Santa Maria di Sala, nelle scorse settimane n occasione delle commemorazioni per la Festa della Repubblica. Oltre infatti ad aver issato per la prima volta un’imponente bandiera tricolore che ha svettato dal pennone della sede municipale alla presenza della autorità e di numerosissimi cittadini, in Piazzetta Meridiana si è svolta anche la cerimonia di premiazione del cittadino “salese dell’anno”. Il premio, conferito alla memoria di Dorino Rigo, volontario della locale Protezione Civile, venuto a mancare nei mesi scorsi, è stato consegnato ai familiari, a cui tutta la comunità salese si è dimostrata riconoscente per aver condiviso con tutti l’uomo, il marito, il padre. Presenti gli esponenti della Polizia Locale di Santa Maria di Sala, la Protezione Civile di Santa Maria di Sala, l’Orchestra di Fiati del Veneto, i carabinieri di Mirano, la Guardia di Finanza della tenenza di Mirano, l’associazione Famiglie Caduti in Guerra, l’Avis di Veternigo e Alta, lagunari sezione Riviera del Brenta. “Il premio a Dorinospiega la sindaca Natascia Rocchi - gli è stato assegnato perché ha davvero contribuito a migliorare il nostro paese, a farlo crescere e conoscere”. (r.m.)
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Viabilità. Previsto un presidio sanitario fisso con ambulanza ad Arino Est
Cav traccia il piano per l’esodo estivo,
ecco le giornate da bollino rosso
Bollino rosso in direzione Trieste ci sarà venerdì 26 e sabato 27 luglio e poi venerdì 2 e sabato 3 agosto e ancora venerdì 9 e sabato 10 agosto. In direzione Milano traffico intenso da bollino rosso previsto per il controesodo nel fine settimana del 17 e 18 agosto e ancora domenica 25 e lunedì 26 agosto.
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Cav-Concessioni Autostradali Venete, che gestisce la A4 tra Padova e Venezia e il Passante di Mestre, la A57 Tangenziale di Mestre e il Raccordo per l’aeroporto Marco Polo, ha presentato nelle scorse settimane il piano per l’esodo estivo, tracciando le previsioni sul traffico in vista dei mesi più caldi dell’anno. Bollino rosso in direzione Trieste ci sarà nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 luglio e poi venerdì 2 e sabato 3 agosto e ancora venerdì 9 e sabato 10 agosto. In direzione Milano traffico intenso da bollino rosso previsto per il controesodo nel fine settimana del 17 e 18 agosto e ancora domenica 25 e lunedì 26 agosto. In tutto il periodo da luglio a settembre, il venerdì e sabato rimangono giornate da traffico sostenuto (bollino giallo) in direzione del litorale e così anche la domenica e il lunedì per chi viaggia in direzione opposta. E’ stato stampato in un volantino e in un manifesto, un decalogo di consigli che sarà distribuito durante tutta l’estate. I lavori di manutenzione programmata sul Passante e la Tangenziale di Mestre saranno sospesi nelle giornate “calde”. Gli ausiliari della viabilità di Cav saranno affiancati da personale di imprese qualificate per la segnalazione di eventuali code. Tutte le 96 porte disponibili nelle 7 stazioni autostradali gestite saranno presidiate nelle giornate in cui è prevista la maggior concentrazione di traffico e sarà garantita
l’apertura di tutte le porte di uscita, complessivamente 59, suddivise in 32 casse automatiche, 23 di telepedaggio, una promiscua e 3 per il pagamento con carte abilitate. Verrà inoltre garantita la presenza di personale tecnico per il pronto intervento di ripristino guasti agli impianti di esazione pedaggio e informazione all’utenza. Nei giorni più critici saranno a disposizione, oltre ai consueti 4 furgoni attrezzati in uso agli ausiliari della viabilità, automezzi per il soccorso meccanico, un’ambulanza per il soccorso sanitario urgente, due mezzi attrezzati con segnaletica per il servizio presegnalazione code, 122 pannelli a messaggio variabile per l’informazione all’utenza, 144 telecamere per il controllo visivo delle tratte autostradali e della rete di adduzione, 34 webcam. L’informazione all’utenza verrà garantita in tempo reale dal centro operativo di Cav. Il piano di informazione
di Cav è potenziato tramite l’infopoint CAVhere, aperto tutti i giorni, festivi compresi (orario 9 -14 e 15 -18) nell’area di servizio Arino Est, in direzione Venezia. CAVhere è anche uno spazio gratuito per la sosta e il relax, climatizzato, connesso e digitale, con postazioni di ricarica per i propri dispositivi mobili. In caso di necessità sono disponibili 14.000 bottiglie di acqua minerale refrigerata per la distribuzione all’utenza. Per il soccorso sanitario è stato predisposto, un presidio fisso con autoambulanza ad Arino Est, lungo l’autostrada A4. Cav, inoltre, ripropone un’iniziativa di guida sicura che prevede, dal 20 luglio al 18 agosto, tra le ore 0 e le 5 di ogni sabato e domenica (più il giorno di Ferragosto), l’offerta di un caffè gratis ai viaggiatori che sceglieranno di fare una sosta nelle aree di servizio di Arino Est e Arino Ovest.
Alessandro Abbadir
Svelata a Mirano la Junior, la nuova nata di Alfa Romeo
L’attesa è finita, la nuova nata di casa Alfa Romeo, la Junior, finalmente si è svelata ai numerosi appassionati radunatisi presso la concessionaria Campello Motors di Mirano per apprezzarne le linee sportive, gli interni eleganti e il trilobo personalizzabile. Un modello che si caratterizza per il comfort ma anche per soluzioni tecnologiche all’avanguardia, in grado di dialogare anche con l’intelligenza artificiale. “Con questo modello Alfa entra in modo deciso nel mondo dell’elettrico, con due livelli di motorizzazioni, 156 e 280 cavalli ma è previsto anche un 1200 ibrido 136 cavalli, quattro ruote motrici senza presa elettrica. Si tratta di un prodotto davvero sportivo - spiega Luca Dal Mas, direttore delle sedi di Campello Motors - un
prodotto che richiama il classico stile Alfa, di grande impatto emotivo. La parte anteriore molto aggressiva, il posteriore particolare, di lato un
disegno importante. Una macchina pensata forse più per il pubblico maschile che desideri una vettura brillante. Per la strada sono certo che si farà notare molto. Gli interni in stile Bmw molto avvolgente per
il guidatore, con tutta la tecnologia possibile e una potenza non da poco. Le immatricolazioni partiranno da settembre. Poi verrà lanciata anche la versione ibrida con un motore più tradizionale e un prezzo più abbordabile. Ormai tutte le case madri stanno puntando sull’elettrico, non ci sono altre tecnologie sostenibili, al momento, con cui si possano creare dei prodotti su larga scala. Se saremo in grado di proporre l’elettrico in modo deciso anche i prezzi dei veicoli si abbasseranno. A breve apriremo anche la nostra rinnovata sede di Mestre in via Saragat in cui ospiteremo tutti i brand Stellantis ognuno con un settore dedicato e personale preparato, colonnine per la ricarica e molto altro, un progetto pilota per le sedi multibrand Stellantis”.
Un presidio della polizia stradale ad Arino Est
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Città di Bassano del Grappa
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Suoni di Marca, è una festa per tutti Musica (e non solo) fino al 27 luglio
L e Mura di Treviso continuano a essere un meraviglioso palcoscenico naturale in grado di ospitare i grandi protagonisti della musica. Fino al 27 luglio il festival Suoni di Marca propone un susseguirsi di concerti, accompagnati come sempre dalla possibilità di degustare prelibatezze nell’area gusto e di deliziarsi tra le bancarelle della mostramercato.
La prima settimana della trentaquattresima edizione ha visto l’esibizione dei Santi Francesi, di Valerio Lundini & I Vazzanikki, del doppio set di Casino Royale e Duo Bucolico, di Sophie & The Giants. La seconda settimana si è aperta con l’incontro fra musica e poesia del viaggio grazie alla presenza dell’attesissimo Gio Evan. Mercoledì 17 luglio è tempo di milonga sotto le stelle: in programma c’è infatti Tango Y Cielo, serata dedicata al tango con ben 400 metri quadrati di pedana in legno per ballare accompagnati dalle note della Sonder Tango Orchestra e de Tdj Carlo Carcano. Giovedì 18 invece torna il grande cantautorato italiano degli anni Novanta e Duemila grazie a Paolo Benvegnù, che introdurrà la serata con un set in solo per chitarra e voce, seguito da La Crus con una formazione inedita ma dalla veste sempre ricercata e al tempo stesso di forte impatto, capace di regalare al pubblico come sempre un’esperienza coinvolgente e affascinante. Venerdì 19 luglio si terrà l’unica data veneta della tournée estiva degli Eugenio In Via Di Gioia, fiore all’occhiello della scena indie-pop all’italiana: un gruppo che in pochissimo tempo è riuscito a distinguersi grazie a canzoni che riflettono una personalità dirompente, solare e fantasiosa a cui piace toccare (giocandoci) i temi attuali.
Tony Esposito e Teresa De Sio saranno i padroni del palco principale di Suoni di Marca sabato 20 luglio: un doppio set all’insegna del suono partenopeo, che recupera la tradizione e si mescola con timbri da tutto il mondo. Due voci iconiche della musica napoletana che, nel corso delle rispettive carriere, si sono incrociate e hanno viaggiato, ma sono rimaste sempre fortemente radicate e inconfondibili.
Quella di domenica 22 è stata l’ultima carta a essere scoperta nel ricco programma di quest’anno. Ed è la carta trevigiana. Già, perché ad attendere il pubblico saranno tre artisti di punta rappresentativi di più generazioni e scuole musicali. Dal rock al reggae, dallo ska al blues. Sono The
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Aton Tanks, giunti al tour di addio dopo essersi formati nel 2012 e aver lasciato il segno sul loro percorso grazie a un sound meticcio caratterizzato da un’atmosfera energica e graffiante. Gianluca Mosole, uno dei chitarristi italiani più apprezzati sia a livello nazionale che internazionale per la sua versatilità con cui riesce a passare dai virtuosismi fusion alla passione blues, mescolata con elementi rock, pop e funky, arrivando a suonare con Sting e Miles Davis. Suonerà assieme a Raffaele Bianco (basso), Phil Mer (batteria), Sara Camerini e Alex Balestrieri (voci). E infine l’atteso e acclamatissimo “guitar hero” Tolo Marton e la sua band. L’ultima settimana si aprirà lunedì 22 con Willie Peyote, punto di incontro ideale fra rap e cantautorato impegnato nel sociale, per poi proseguire martedì 23 con l’icona del pop italiano degli anni Settanta Donatella Rettore. Mercoledì 24 saranno anni Ottanta, grazie alla collaborazione con Radio Company, che celebra i suoi trent’anni di carriera e che arriverà sulle Mura con la voce inconfondibile di Mauro Tonello e la selezione alla consolle di Harry Morry. Ospite della serata sarà Gazebo. Giovedì 25 appuntamento con il pianoforte rock’n’roll di Matthew Lee; venerdì 26 con lo show dei Planet Funk. A chiudere in grande questa edizione 2024 saranno i Modena City Ramblers: forti di uno stile che ha ispirato generazioni di cantautori, sono la band più rappresentativa e longeva della scena folk italiana, nata agli inizi degli anni Novanta. Il loro è un sound unico, allegro, festoso, danzereccio, di ispirazione irlandese ma con qualche punta di Mediterraneo e America Latina. Il tutto mescolato alla tradizione emiliana e all’impegno sociale. Un “combat folk” perfetto per una grande festa inclusiva.
Nelle foto alcuni degli artisti che si esibiranno: Gianluca Mosole, Donatella Rettore e i Modena City Ramblers
Calcio. La squadra non ha giocato ai play out grazie a una goleada a fine stagione inflitta al Teglio Veneto
Usd Miranese, dopo la salvezza si punta al rilancio e alla vittoria
L a stagione calcistica di Prima Categoria da poco conclusa ha portato alla Usd Miranese una salvezza voluta e cercata fino all’ultimo e arrivata senza dover giocarsela ai play out con un turno di anticipo grazie a una goleada al Teglio Veneto. Ora è tempo per fare il punto della situazione e programmare l’annata che si prospetta e che rappresenterà per la società sportiva bianconera sicuramente un punto di partenza per progetti ambiziosi e sodalizi importanti. Il blasone di essere una delle società più longeve del panorama dilettantistico nazionale, la sta accompagnando a programmare il proprio futuro, non solo da un punto di vista puramente sportivo, ma di completa riorganizzazione di spazi, di servizi agli atleti e di fidelizzazione delle tante aziende che si sono legate al brand Miranese. Fondata nel 1919, nel 1947-1948 il club partecipa al suo primo e unico campionato di Serie C. Nella stagione 1948-1949 disputa il suo primo campionato di Serie D all’epoca chiamata Promozione. Il suo ultimo campionato disputato in questa categoria fu il Campionato Nazionale Dilettanti 1995-1996. In questa serie ha preso parte in totale a 20 campionati. Nella stagione 1973-1974 vince la Coppa Italia Dilettanti. Nel 1974 avrebbe dovuto disputare la Coppa Ottorino Barassi, competizione che vedeva in lizza le vincenti della Coppa Italia Dilettanti e della Coppa Dilettanti d’Inghilterra ma la gara contro il Bishop’s Stortford non si svolse. Nel 1978 viene premiata dal Coni con la Stella d’Argento per meriti sportivi. Ora, l’inserimento di dirigenti e tecnici giovani con esperienze in realtà estere, ha contribuito a velocizzare il processo di trasformazione della società che punta in breve ad assomigliare sempre più al modello di college americano, con un’organizzazione e cura non solo dell’aspetto sportivo dell’atleta, ma anche degli aspetti scolastici ed educativi. La partnership con il Milan, sotto questo aspetto è stata fondamentale, e gli stessi tecnici rossoneri, che periodicamente vengono a formare le risorse, sono stati piacevolmente col-
piti dalle progettualità future. Programmazione e competenza che si concretizzano nell’accompagnare giovani atleti a debuttare nelle prime squadre di campionati professionistici. Nella stagione sportiva che si aprirà con il prossimo settembre, gli spazi in gestione, stadio comunale e campo sportivo di Vetrego, saranno oggetto di ristrutturazione e adeguamento alla normativa vigente, e la società ha trovato sia nel sinda-
co che nel delegato allo sport, degli interlocutori collaborativi e competenti, che la stanno coadiuvando sia nel presente che nella programmazione logistica futura. L’ultima menzione va ai tanti imprenditori, rappresentanti delle aziende del territorio che si sono fidelizzati alla società e la stanno sostenendo sotto l’aspetto economico, condividendo il progetto e la programmazione.
Riccardo Musacco
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Volley Salese pronta per il campionato di Serie B
La pallavolo salese registra quest’anno un risultato straordinario, al termine di questa lunga stagione. Le atlete del Volley Salese firmato Urban Piovan, infatti, hanno compiuto un salto di categoria che porteranno il club a giocare l’anno prossimo in Serie B. Risultato, questo, non del tutto inaspettato, dopo il secondo posto conquistato la passata stagione, oltre al lavoro svolto da parte di tutto il direttivo della compagine giovanile diretta dal coach Fabio Scardellato. Ora, dopo aver alzato l’asticella, ci si aspetta dalle ragazze salesi un impegno ancora maggiore nella categoria superiore che le aspetta.
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L’entusiasmo era già a mille all’inizio del percorso per un team partito ad inizio campionato nelle retrovie e maturato poi con umiltà, lavorando tutte con grande impegno attorno alla loro capitana, Silvia Masiero, fino a raggiungere un traguardo davvero prestigioso. La società giovane di anagrafe atletica e di statuto è nata nel 2007, può contare su ben 9 titoli tricolori tra le Under, la passione di un team sempre confermato negli anni, cambiando solo i ruoli dirigenziali, rimanendo una grande famiglia, quella dell’Urban Piovan Volley Salese. Per la società sportiva c’è sempre stato un solo scopo primario, portare la promozione del volley nel territorio e oggi il team può contare su oltre 200 tesserati, una grande scuola del territorio per avvicinarsi a questa disciplina. Le atlete reduci dalla promozione sono: Silvia Masiero (capitano) Valentina Kungulli, Anna Scanferlato, Irene Frezzato, Sara Banzato, Anna Callegarini, Aurora Canton, Marta Premi, Sveva Di Luzio, Alessia Fanziolo, Sofia Bastianello, Irene Castore, Aurora De Marchi, secondo allenatore Damiano Burbello. Tra i dirigenti ricordiamo il presidente: Oliviero De Rossi. il vice Marcello dal Corso, il segretario Massimo Ferrari e i consiglieri Paola Bernardi, Paolo Favaro, Gian Paolo Pellegrini, Stefano Tosatto, Dario Ziliotto, Giovanni Zulian. (r.m.)
il gestore è Hera Comm, società del
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per i cittadini. Grazie a questo automatismo,
dell’azienda del Gruppo
le Graduali
Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).
A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.
alla fine della tutela elettrica.
Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica
In un territorio importante come la provincia di Venezia, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione delle proprie soluzioni e decisa propensione nell’accompagnare famiglie e imprese
L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.
dai 75 anni in su, in condizioni di di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.
Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali
La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.
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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.
Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.
DANZA
Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.
PUBBLICITÀ
Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero
destramento subacqueo.
Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.
Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.
100 Paesi di provenienza
#Regione
LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera
Autonomia differenziata, la lunga marcia
Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.
Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”
Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.
Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con
la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.
ZAIA, “IL VENETO
E’ PRONTO”
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo
consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.
LA LEGA ESULTA
Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.
Gli fa eco il senatore Massi-
mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.
La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.
FRATELLI D’ITALIA
PLAUDE AL GOVERNO
E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-
ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.
Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,
con
effetti risibili e contraddittori”
Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere
prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti
positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.
Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle
lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.
Andrea Martella
ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles
Il verdetto delle europee: vincitori e vinti
Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)
Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.
Ma andiamo con ordine.
Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani
di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.
A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-
drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.
La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze
delle quali 14.088 nelle Marca.
L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.
Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che
Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano
comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)
Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti
Negli ultimi quattro anni le micro e piccole aziende hanno speso 4,8 miliardi di euro in più per energia, tassi di interesse e carenza di manodopera
Il rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera. Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei
prodotti e servizi Made in Italy. Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia. Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 100.000 imprese, eccellendo in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).
L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezio-
ne di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottolineando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del tota-
le delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.
Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono
le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)
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Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo
“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni
G
iampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?
pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.
L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?
ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.
C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?
Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.
mio grande amico.
L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?
poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.) Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna
Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il
Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-
Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?
Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un
Il programma. Primo appuntamento con “Titizè - A Venetian Dream”
È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.
La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?
Se vogliamo essere essere in serie
A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in
Al Goldoni di Venezia ispirazioni classiche e contemporanee
A Venezia “Titizé – A Venetian Dream” con la Compagnia Finzi Pasca, già protagonista della rassegna estiva, apre dall’11 al 13 ottobre il cartellone di prosa del Teatro Goldoni di Venezia. La stagione continua con Marco Paolini e “Il Milione”, Veronica Cruciani e Lodo Guenzi con “Molto rumore per nulla”, Emma Dante con “Re Chicchinella”, Andrea Pennacchi con “Arlecchino?” e Arturo Cirillo con “Don Giovanni”. Quindi “I parenti terribili” del nuovo diret-
tore artistico del TSV Filippo Dini, “La moglie saggia” di Giorgio Sangati, “Buffoni all’inferno” di Stivalaccio Teatro, “Ciarlatani” con Silvio Orlando.
Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Cacciari, che riprende il tema
del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà. Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con la Big Vo-
cal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca.
A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia.
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Un momento di “Titizè” che aprirà la stagione a Venezia
Sintonizzati sul futuro.
Storia e futuro s’incontrano nel progetto del nuovo Liceo Selvatico a Padova.
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tura e Seingim, mentre l’esecuzione
Tecno Crane è già stata protagonista di importanti progetti di riqualificazione all’interno dei centri storici di numerose città del Veneto. Lavori delicati e, talvolta, anche complessi considerato l’alto valore storicoartistico dei palazzi che il team di esperti montatori ha sempre affrontato dimostrando grande professio-
dell’edificio. Saranno presenti, oltre alle aule didattiche e laboratori artistici, anche uffici, archivi amministrativi, biblioteca storica e spazi espositivi per le collezioni storiche dell’Istituto. Nel progetto, anche la realizzazione di un auditorium indipendente da 150 posti per realizzare eventi culturali anche a scuola chiusa.
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Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli
L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?
Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!
Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.
In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.
Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.
La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui
viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.
L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.
Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).
L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.
BENVENUTI
Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.
Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.
Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.
Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.
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Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici
Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?
Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.
ENERGIA SOLARE
L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.
ENERGIA EOLICA
L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-
te bassi e alla
l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni paesaggistiche e dall’impatto visivo.
ENERGIA IDROELETTRICA
L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.
ENERGIA GEOTERMICA
L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento
o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica.
BIOMASSA
La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.
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sua efficienza. Tuttavia,
La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse
Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente
L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.
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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.
Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.
L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.
L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.
Tecnologia green per l’edilizia sostenibile
La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.
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Usalute.
E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.
“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi. “Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.
“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-
Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti
diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.
La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.
Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo
pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.
Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.
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In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti
Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione
La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze
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na puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.
Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.
Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare. Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.
Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.
di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.
Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.
L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.
I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate.
Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi).
I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura.
Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base
Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.
I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.
Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.
E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino.
Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati.
Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.
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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto
Le squadre del Dragon boat scendono in acqua
Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale
Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!
Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.
Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne
che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute.
Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”.
In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.
“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.
In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia
APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI
Meduse, come comportarsi in caso di contatto
L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.
Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.
Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene
uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.
Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.
Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.
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Al Festival della Tv dfi Montecarlo centinaia i fans accampati per incontrare dal vivo i protagonisti di “Beautiful” e “Febbre d’amore”
La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente di giuria nella categoria Fiction. E’ apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando a pensare che a forza di interpretare il vampiro Angel il suo aspetto sia rimasto immutato nel tempo
Inossidabili e professionali le star della soap “Beautiful”
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SU MISURA
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incontri, ragazzi! Il festival della Tv di MonteCarlo (come ho scritto su “Sorrisi e canzoni tv”) è stata una calamita per tutte le star di Hollywood che non sono mancate al Grimaldi Forum: la fila iniziava ben lontana dalle griglie di accesso. Laddove nemmeno il richiamo di Morgan Freeman aveva potuto, è arrivato l’inossidabile “Beautiful” a scaldare gli animi delle tifoserie monegasche di Hollywood. Erano centinaia i fan accampati dalle prime ore del mattino - alcuni arrivati anche dalla Spagna - che hanno atteso le dieci per partecipare all’evento con le star di “Beautiful” e “Febbre d’amore”.
Nadia è una giovane stilista con più di 20 anni di esperienza, si è laureata in scienze del costume della moda, vuole portare la tradizione e la qualità artigianale made in Italy, con stile e tecniche moderne. Con la sua esperienza, calma e capacità di capire le esigenze, accompagnerà
I protagonisti delle due soap hanno attraversato l’Atlantico per incontrare il loro pubblico europeo, condividere alcuni retroscena e firmare una montagna di autografi. In quota “Beautiful” hanno presenziato Katherine Kelly Lang - che non rinuncia alla sua corsa di 4 chilometri nemmeno quando viene al Principato, alla faccia del jet-lag - e Thorsten Kaye, alias Brooke e Ridge. Per “The Young and the Restless” c’erano invece Joshua Morrow e Melissa Claire Egan, gli interpreti di Nick Newman e Chelsea Lawson. Il quartetto ha dedicato ben due ore ai loro sostenitori, rispondendo alle loro domande e raccontando le curiosità sui set di due delle soap più guardate al mondo. Concluso l’evento, gli attori hanno firmato autografi e incontrato i fan. Nessuno è andato via senza aver conosciuto i propri beniamini. È la riprova del grande professionismo delle soap delle star, che sanno
quanto sia importante coccolare il loro pubblico. A Montecarlo ho anche organizzato un siparietto con le due star, che si sono amabilmente prestate. Siccome la storia fra i due personaggi va avanti da trent’anni, con sei matrimoni fra loro due (oddio, non tutti validi) ho pensato di mettere loro in mano due cartelli con il verso di una canzone dei Ricchi e Poveri: “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita”. Mi è sembrata adatta a fotografare la loro situazione che nelle sceneggiature è sempre altalenante.
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Boreanaz: “Mi piacerebbe tornare a recitare con Bones”
David Boreanaz è stato un protagonista del festival televisivo di Montecarlo. La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente della giuria di quest’anno per la categoria ‘”Fiction”. Boreanaz ha compiuto da poco 55 anni, esattamente il 16 maggio scorso. È apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando molti a pensare che, a forza di interpretare il vampiro Angel, anche il suo aspetto sia rimasto immutato, nonostante il passare del tempo. David non era solo: ad accompagnarlo c’era il figlio Jaden Rayne - 22 anni, musicista - avuto dalla moglie Jaime Bergman. La star ha tenuto molto a sottolineare quando l’ho intervistato le sue origini italiane: i suoi nonni, infatti, erano del nostro Nordest, esattamente di Cividale in Friuli. Poi emigrarono e si trasferirono negli Usa: il padre di David è un noto metereologo in televisione.
Lui ha scelto un’altra carriera, e bisogna dire, con successo. È inedita la notizia dell’ascendenza veneta di Boreanaz, anche se si conosceva che la famiglia proveniva dall’Italia, ma non era stato mai precisato il luogo. Il suo cognome ancora oggi è presente a Cividale. Il titolare dell’emporio di prodotti elettrici di Cividale si chiama proprio come lui, Davide Boreanaz, a conferma che con ogni probabilità c’è un’ascendenza comune.
L’attore ha da poco concluso le riprese della stagione finale di “Seal Team”, serie che lo vede coinvolto nelle doppie vesti di
produttore e attore protagonista. “Quale sarà il mio prossimo progetto? Non posso dirvelo, ma sto guardando ‘I Soprano’ ultimamente,” ha svelato, ammiccando. In questa epoca di eterni ritorni televisivi, lo rivedremo mai di nuovo nelle vesti di Angel? “Amo il mondo di ‘Buffy’ ma no, non è qualcosa a cui sto pensando”. Tutt’altro discorso per Seeley Booth: “Bones è più popolare che mai, posso immaginare un’eventuale prosecuzione anche per come si è conclusa” ha concesso Boreanaz. Chissà che non lo rivedremo accanto a Emily Deschanel, la scienziata forense con cui ha fatto coppia da vent’anni fa.
Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo
I protagonisti della serie tv si sono prestati allo scherzo con una frase di Ricchi e Poveri
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ARIETE
E’ tempo di fare selezione tra le persone che vi circondano e dedicarvi soltanto a chi tiene veramente a voi. Si chiudono certe porte per fare spazio a nuovi incontri.
TORO
Luglio è il mese della leggerezza e dell’allegria. Vi siete a lungo sacrificati e concentrati sui vostri progetti ed i vostri impegni, ora concedetevi un divertente riposo.
GEMELLI
Non ve lo aspettavate così presto ma probabilmente i tempi sono maturi per dare una svolta alle vostre giornate ed intraprendere nuove strade che sapranno condurvi dove desiderate.
Dopo tante premesse, è forse giunto il momento di arrivare alla conclusione. Prendete senza rimpianti le decisioni che a lungo avete rimandato e siate fiduciosi.
LEONE
Non potete ancora prendervi il lusso di fermarvi ma avete l’opportunità di rallentare la corsa per rimettervi informa. Importanti novità vi aspettano nella prossima stagione.
Un incontro inaspettato potrebbe sconvolgere il vostro proverbiale equilibrio ma vi piacerà misurarvi su un terreno sconosciuto e apprezzerete anche l’arte di improvvisare.
BILANCIA
Approfittate dell’estate per dedicarvi ai vostri interessi e fate cose diverse dalla solita routine quotidiana: un cambio di passo vi restituirà entusiasmo ed energia.
Luglio
Luglio, un’esplosione di vitalità
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SCORPIONE
Siete alla ricerca di un nuovo approccio alla vita, più saggio e pacato, più disincantato e sereno. Una persona che vi è molto vicino potrebbe aiutarvi a trovare Uno sguardo positivo.
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SAGITTARIO
Manca solo l’ultimo quiz, quello finale, per arrivare al traguardo. Avete condotto la gara con maestria non cedete nell’ultimo metro. Il premio è vicino.
Dolce far niente: è il programma che vi siete dati dopo un anno di dura fatica, grandi prove e importanti traguardi da raggiungere. La battaglia è finita, ora è il tempo del riposo del guerriero.
ACQUARIO
Giorno dopo giorno si chiariscono tutti i dubbi e le situazioni ambigue lasciano lo spazio alle certezze; finalmente potete vederci chiaro e il futuro vi sorride.
Dovrete coltivare ancora per un po’ l’arte della pazienza per riuscire a realizzare i vostri sogni. Ancora qualche sacrificio e nuove prove vi attendono. Ma voi siete caparbi e non mollate la presa.
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