laPiazza di Padova Nord - Dicembre 2025

Page 1


L’abbraccio del Presidente

Mattarella per i 75 anni di Medici con l’Africa

Cuamm a Padova

di Padova Nord

Giovanni Manildo: “Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”

Le sfide di Stefani

Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.

Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.

Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti

NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI

I NEGOZI DI PROSSIMITA’

Cadoneghe, alleanza con le botteghe e le associazioni; a Vigodarzere protagonista il commercio di vicinato; sulla riva del Brenta a Curtarolo villaggio natalizio

CADONEGHE INVESTE

Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025

Arredamento, le tendenze 2026, la casa racconta molto di noi

Il Consiglio dà il via libera a una manovra da oltre 2,3 milioni di euro dell’avanzo applicato, destinata a potenziare servizi socio-assistenziali

I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”

Il Veneto che verrà

Stievano

L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.

Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 6

A

Sintoniz zati

Natale l’eccellenza della

tradizione Sintoni zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

4 passa al sistema di ultim zione DAB che permette di as an c h e la ra d io con una qualità audio pe

SCARICA L’APP

VENETO2 4

Offerte valide dal 4 al 31 dicembre 2025 1 kg €/pz

Ascoltaci in tutto il Veneto in SCARICA L’APP

4

Ascoltaci in tutto il Veneto in

Sintoniz zati

Sintoniz zati

Vene

FINO ALL’ULTIMA BRICIOLA!

Troppo cibo ogni giorno viene sprecato: invenduto, inutilizzato, buttato. Da oggi possiamo rimettere in circolo le risorse alimentari invendute e supportare le organizzazioni vicine alle persone del nostro territorio.

 Hai un bar, un ristorante, una pasticceria o un negozio di alimentari? Non sprecare l’invenduto a fine giornata! Trasformalo in un’occasione di guadagno e attira nuovi clienti.

Visita finoallultimabriciola.it per saperne di più

“Blitz” di protesta per i lavori al ponte di Terraglione

Dopo mesi di attese e disagi, il cantiere per la posa della passerella ciclopedonale e la messa in sicurezza del ponte di Terraglione ha raggiunto un primo, importante traguardo: la struttura è stata riaperta al traffico, sebbene solo in modalità parziale. Nella serata di mercoledì 19 novembre è stato ripristinato il senso unico in uscita da Terraglione verso Cadoneghe, riattivando la viabilità essenziale per l’Alta Padovana. Questa prima fase di riapertura arriva al culmine di un periodo complesso, segnato da ritardi che hanno fatto slittare l’intervento ben oltre i mesi estivi (luglio e agosto) inizialmente previsti dall’amministrazione comunale. La prolungata chiusura ha innescato una forte tensione nella cittadinanza e ha portato l’associazione La Brentana a una dimostrazione eclatante: un vero e proprio “blitz” durante il Consiglio comunale di Vigodarzere per esigere risposte immediate sulla fine dei lavori. L’amministrazione ha riconosciuto il disagio, attribuendo il prolungamento del cantiere non solo alle complessità tecniche, ma anche a interventi concomitanti di Etra sulle vie di scorrimento alternative. Ha voluto però ribadire l’importanza strategica dell’opera, finanziata congiuntamente da Regione, Provincia e Comune, che non riguarda soltanto il rifacimento della carreggiata ma prevede soprattutto la realizzazione di una passerella metallica agganciata al ponte esistente. Questa struttura è fondamentale per mettere in sicurezza e valorizzare l’itinerario del Muson dei Sassi, separando il traffico veicolare da quello pedonale e ciclistico e connettendo meglio il territorio. Nonostante le difficoltà riscontrate, l’obiettivo finale rimane la riapertura completa al traffico in entrambi i sensi di marcia, che è ora prevista entro il mese di dicembre. La conclusione dell’opera resta comunque legata all’evolversi delle condizioni meteorologiche.

Si lamentano i ritardi e conclusione dei lavori

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.

Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.

SCARICA

P iù servizi per i cittadini, scuole più attrezzate e maggiore sicurezza sul territorio: sono questi i punti chiave della variazione al bilancio approvata dal Consiglio comunale di Cadoneghe. Una manovra che punta a garantire l’equilibrio dei conti e, al tempo stesso, a finanziare interventi concreti a beneficio della comunità. Tra le principali voci, 25.771 euro dell’avanzo 2024 saranno destinati a coprire le spese legali legate al contenzioso con il Consorzio Cadoneghe Nord, portando l’avanzo complessivamente applicato a 2.308.791 euro. Le risorse serviranno a sostenere spese correnti – come utenze, personale e tributi – ma anche a potenziare i servizi socio-assistenziali e culturali.

Particolare attenzione è riservata ai più giovani, con il progetto educativo “Oltre la campanella”, finanziato grazie a un contributo privato di 13.000 euro. Sul fronte delle strutture, sono previsti 4.100

euro per l’acquisto di nuove attrezzature per l’asilo nido comunale, 113.193 euro per il rifacimento completo dell’impianto di riscaldamento del Centro Spinelli – punto di riferimento per gli anziani – e 79.900 euro per il rinnovo del parco mezzi della Protezione Civile, di cui 37.986 euro finanziati dalla Regione Veneto. Non mancano interventi a sostegno delle famiglie colpite da sfratti e l’acquisto di un generatore per le emergenze elettriche. Con la delibera sono stati accertati importanti risparmi di spesa, destinati a finanziare la grande opera di riqualificazione energetica delle infrastrutture del paese, con benefici già visibili nella maggiore illuminazione di strade e piazze. “È una variazione che riflette una gestione attenta e prudente delle risorse comunali – spiega l’assessore al bilancio Nicolò Comis –. Da un lato garantiamo la copertura di spese necessarie e urgenti, dall’altro con-

tinuiamo a investire su servizi, manutenzioni e sicurezza, mettendo al centro la qualità della vita dei cittadini. Ogni scelta è stata fatta mantenendo saldo l’equilibrio dei conti e la sostenibilità per gli anni futuri”.

Sull’importanza della Protezione Civile interviene anche l’assessore Alfieri: “L’acquisto del nuovo mezzo e delle dotazioni rappresenta un investimento importante in termini di sicurezza e di efficienza operativa. Significa dare ai nostri volontari strumenti migliori per intervenire in modo tempestivo ed efficace in caso di emergenza, valorizzando un servizio fondamentale per tutta la comunità”.

Il sindaco Schiesaro conclude: “Questa variazione è un atto di responsabilità che ci permette di proseguire con gli investimenti programmati e di rispondere ai bisogni concreti della comunità, senza rinunciare alla prudenza e alla sostenibilità economica. Sono stati

Polizia locale, il Comune dice sì alla riforma

Garantire sicurezza e legalità sul territorio, mettendo spesso a rischio la propria incolumità. È la missione quotidiana degli agenti della Polizia Locale, donne e uomini che vigilano sulle nostre strade, intervengono nelle emergenze e assicurano la tranquillità dei cittadini. Un presidio fondamentale, ma che troppo spesso non trova un riconoscimento adeguato. Proprio per questo, il Comune di Cadoneghe ha deciso di sostenere con convinzione la riforma della Polizia Locale, una legge attesa da oltre trent’anni e attualmente in discussione alla Iª Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali (DICCAP), invita i sindaci italiani a farsi portavoce di questa battaglia in Parlamento, perché venga finalmente riconosciuta pari dignità, tutele e diritti agli operatori della

Polizia Locale.

infatti liberati 1.020.000 euro, che serviranno per nuovi investimenti sul nostro territorio. La variazione è propedeutica inoltre al prossimo Consiglio comunale, dove destineremo parte dell’avanzo e inseriremo il servizio di trasporto scolastico rinnovato e capillare per i prossimi tre anni, come richiesto dai cittadini”.

“Sostengo questa iniziativa della Polizia Locale – commenta il sindaco Marco Schiesaro – perché si tratta di una battaglia di civiltà e di giustizia. Ogni giorno le donne e gli uomini della nostra Polizia Locale operano con professionalità e dedizione, affrontando rischi reali per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio. È doveroso che il Parlamento riconosca finalmente il loro ruolo, equiparandolo per tutele e diritti alle altre forze di polizia. Ci auguriamo che la riforma venga approvata al più presto”. Con questa presa di posizione, Cadoneghe si unisce ai numerosi enti locali che hanno già manifestato il proprio appoggio alla riforma, sottolineando l’importanza di una sicurezza urbana integrata e valorizzando il lavoro quotidiano degli agenti nei territori. (g.t)

Giulia Turato

Sintoniz zati

NATALE A PADOVA

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE

Natale da vivere/1. Cadoneghe beneficia di un contributo a sostegno del ricco programma per le festività

Alleanza con le botteghe e le associazioni per un mese di proposte e di appuntamenti

Lo storico concorso “La vetrina più bella” premierà la creatività e l’impegno dei negozianti

A nche quest’anno il Comune di Cadoneghe, con la collaborazione ed il sostegno delle associazioni locali con capofila Le Botteghe di Cadoneghe, è stato assegnatario del contributo della Camera di Commercio di Padova, del valore di diecimila euro, nell’ambito del bando “Animazione turistico-commerciale Natale 2025”. “Il progetto, dal titolo “Merry Christmas Cadoneghe 2025” - spiega Sara Ranzato, vice sindaco con delega al sociale e alla cultura - nasce dal lavoro congiunto degli assessorati alla cultura e al commercio con un ampio gruppo di realtà locali: Botteghe di Cadoneghe, Pro loco Cadoneghe, Orchestra Brenta, Auser Cadoneghe, Body line Fitness, Noi Associazione Cadoneghe, Parrocchia di Sant’Antonino, Cooperativa Il Sestante presso il centro Spinelli, Ascom e Confesercenti. Grazie a questa rete di collabora-

zioni si propone un ricco calendario di iniziative dedicate al Natale, pensate per coinvolgere grandi e piccoli e per valorizzare il territorio e le realtà locali, oltre a creare un’atmosfera natalizia con l’allestimento di un albero in piazza Insurrezione, video mapping sulla facciata del Municipio che creerà un gioco luminoso di stelle, illuminazione delle rotonde principali di ingresso al paese”. Dopo l’accensione ufficiale del Natale lo scorso 6 dicembre, la camminata “A Natale puoi, camminare per Cadoneghe.... con noi” di Bodyline e il concerto di Auser il giorno dell’Immacolata, il Natale entra nel vivo con due giornate di festa: il 12 dicembre il Centro Polifunzionale Spinelli ospiterà momenti di animazione e iniziative dedicate ad adulti e bambini, accompagnate da l’allestimento, in piazza Repubblica presso la casetta Griggio, della casa di Babbo Nata-

le (Sig. Mario Galante, falegname), giochi in legno. Il 17 dicembre ad animarsi saranno le vie e le piazze di Cadoneghe storica con iniziative dedicate a grandi e piccoli. La musica sarà protagonista sabato 20 dicembre con il tradizionale concerto organizzato dalla Pro Loco, un’occasione per ritrovarsi e condividere l’atmosfera natalizia e solidale, Domenica 21 Dicembre con il concerto nella Chiesa di Sant’Andrea e il concerto dell’Epifania il 5 Gennaio nella Chiesa di Sant’Antonino a Mejaniga. Ha preso il via inoltre lo storico concorso “La vetrina più bella”, promosso da Botteghe di Cadoneghe fino al 31 dicembre, che premierà la creatività e l’impegno dei negozianti nel rendere il paese ancora più accogliente e festoso. La premiazione si svolgerà il 6 gennaio 2026 al Centro Spinelli, accompagnata da animazione per bambini in occasione dell’Epifania. Completano il programma una serie di attività collaterali che arricchiscono la proposta: laboratori natalizi, feste per anziani, escape

room in biblioteca. Un Natale avventuroso attende i ragazzi con la speciale Biblio Escape Room – Kidnapping Santa, mercoledì 17 dicembre in Biblioteca comunale. L’iniziativa, pensata per giovani tra i 12 e i 16 anni, propone un’esperienza coinvolgente: Babbo Natale è stato rapito e solo risolvendo enigmi e indovinelli sarà possibile liberarlo e salvare le feste. I gruppi, composti da 3 a 6 partecipanti, potranno scegliere uno slot tra le 15:00 e le 19:30, per una sessione di circa 45 minuti. Un modo originale e divertente per vivere l’atmosfera natalizia, stimolando ingegno, collaborazione e spirito di squadra. Il 18 dicembre alle 16.30

Natale in scena a Limena: tre spettacoli al Teatro Falcone e Borsellino

La magia delle feste a Limena si accende sul palco del Teatro Falcone e Borsellino. All’interno della 7ª edizione della rassegna “Cantando in Teatro”, presentata da Jody Barichello ed Enrico Marchiante, il mese di dicembre offre un tris di eventi che spaziano dal tributo al pop internazionale fino alle tradizioni più antiche, per concludersi con la grande festa di fine anno.

Si inizia martedì 16 dicembre 2025 alle ore 21.00 con l’energia travolgente di “Jackson One”. Protagonista della serata sarà Andrea Imparato, performer di fama internazionale

e recente vincitore della categoria Michael Jackson nel programma TV Like a Star. Riconosciuto come una delle migliori voci italiane nel repertorio del Re del Pop, Imparato porterà in scena uno show esclusivo che unisce canto e ballo ai massimi livelli. La tradizione torna protagonista venerdì 19 dicembre con un appuntamento mattutino speciale. Alle ore 7.45, “Gli Zampognari” porteranno l’atmosfera del Natale direttamente a scuola. Un momento prezioso per far conoscere ai ragazzi la storia degli strumenti antichi e le melodie classiche dell’Av-

la biblioteca propone inoltre “Storie sotto l’albero”, per i più piccoli, dai 3 ai 7 anni. “L’Amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare numerosa: un calendario ricco di appuntamenti per vivere insieme la magia del Natale e sostenere le realtà locali”, conclude Ranzato.

Nicola Stievano

vento, tramandando il folklore alle nuove generazioni. Il 2025 si chiuderà in bellezza mercoledì 31 dicembre dalle ore 22.00 con il Concerto di Capodanno. Sarà Enrico Marchiante a guidare il pubblico verso il nuovo anno con uno spettacolo di musica e intrattenimento, culminante nel brindisi di mezzanotte e balli festosi. Per questa serata speciale l’ingresso è di 20 euro (prenotazioni al 347/5454108). Tutti gli spettacoli si terranno in Via Roma 44 a Limena. Per informazioni generali sulla rassegna telefonare al 333 6114886.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Collaborazione con associazioni e commercianti per una ricca proposta di eventi fino all’Epifania

Natale all’insegna del senso di comunità e della collaborazione a Vigodarzere: il Comune, lavorando a stretto contatto con le associazioni locali e il tessuto commerciale, ha infatti stilato un calendario ricco di iniziative con l’obiettivo dichiarato di trasformare i centri del paese in luoghi di aggregazione accoglienti per tutta la cittadinanza. Una sinergia sottolineata dal sindaco Adolfo Zordan: “Vogliamo che Vigodarzere sia non solo più bella, ma anche più unita, offrendo alla cittadinanza un periodo di festa, solidarietà e riscoperta della nostra comunità. Siamo convinti che questo ricco programma contribuirà a rendere entusiasmante questo periodo per grandi e piccini.”

L’atmosfera natalizia sarà tangibile fin da subito grazie alla cura degli allestimenti: la Pro Loco si occuperà di posizionare sei gruppi di presepi in sagome di legno nei punti nevralgici del territorio, dal Monumento ai Caduti alla Villa comunale, mentre le scuo-

le dell’Infanzia e il nido Piccolo

Principe contribuiranno con manifesti disegnati dai bambini che verranno esposti nelle vetrine dei negozi. Proprio il commercio di vicinato gioca un ruolo da protagonista quest’anno: per incentivare gli acquisti locali, il Comune fornirà agli esercenti alberi di Natale e tappeti rossi, e un influencer promuoverà i prodotti del territorio fino alla fine dell’anno. A coinvolgere ulteriormente i cittadini ci penseranno due concorsi curati dalla Pro Loco, uno dedicato alle famiglie per i presepi domestici e l’altro, “La vetrina più bella”, che vedrà le attività sfidarsi per l’allestimento più suggestivo.

Il sipario sugli eventi si alzerà domenica 14 dicembre, quando via Roma ospiterà il Mercatino di Natale e piazza Bachelet si trasformerà in un villaggio incantato con animazioni, la cassetta per le lettere a Babbo Natale e una giostra per i più piccoli, il tutto accompagnato dalle note della Banda Musicale, dagli Zampognari Veneti e dalla presenza degli Alpini. Dopo

A Curtarolo il Brenta si accende per il primo villaggio “Brenta Nadàl”

Un sogno che si avvera: un villaggio di Natale lungo il fiume Brenta, chiamato appunto “Brenta Nadàl”. Un progetto reso possibile da una visione precisa del Comune di Curtarolo e diecimila euro di contributo ottenuto dalla Camera di Commercio di Padova. “Il 12 dicembre accendiamo un sogno. Una prima edizione che valorizza famiglie, tradizioni, prodotti locali e tutto ciò che rende speciale il nostro territorio. Con l’ufficio commercio comunale abbiamo lavorato a lungo per candidarci al bando – sottolinea il sindaco Martina Rocchio, promotrice dell’iniziativa – puntando sulla centralità del fiume, che per secoli ha segnato la storia e l’economia locale e che ora diventa protagonista di una nuova forma di attrattiva turistica e commerciale. Sarà un’opportunità per le aziende del territorio che potranno esporre prodotti artigianali e specialità gastronomiche, offrendo una boccata d’ossigeno

gli incontri dedicati alle scuole tra il 17 e il 19 dicembre, sabato 20 sarà la volta della prima Camminata Ludico-Motoria organizzata dal Gruppo Podistico Donatori di Sangue, una passeggiata tra le vie addobbate adatta a tutti. La musica tornerà il 21 dicembre con il Concerto di Natale alla Chiesa di Terraglione, mentre il 30 dicembre il Palacertosa ospiterà lo spettacolo “La scuola di Magia”. La fine dei festeggiamenti all’Epifania, il 6 gennaio, con l’evento organizzato dalla Pro Loco, “Viva Viva la Befana!”. La giornata si aprirà con il Magic Show “I Burattini di Lucia”, seguito dal Presepe Vivente con la suggestiva scena dei Re Magi. Non mancherà la distribuzione delle calzette, tanto attese dai bambini.

Il sindaco conclude rivolto agli artefici dei diversi appuntamenti: “Ringrazio l’amministrazione comunale ed in particolare gli assessorati al commercio ed alla cultura, insieme a quanti si siano impegnati per l’organizzazione e realizzazione dei diversi eventi”.

al commercio in un periodo cruciale”.

Fino al 21 dicembre nel villaggio ci saranno il mercatino di Natale con l’area creativa di artigiani, produttori locali e specialità tipiche, la tendostruttura trasparente riscaldata per cene a tema, musica live, incontri e spettacoli, Si potranno gustare piatti di street food veneto, vin brulè, cioccolata calda e ristorante su prenotazione. Per i bambini il magico Bosco degli Elfi, la Casa di Babbo Natale e un’area animali con cavalli e asinelli, insieme alla mascotte Brentina, la ren-

na pronta per selfie e foto ricordo. Numerosi gli eventi speciali: Daigo Gospel Choir, Piccolo Coro Daigo Music School, Taca Botòn, Angels by Summertime, serata salsa, karaoke, giocoleria, trampolieri e la “Camminata dei Babbi Natale”. “Questo contributo rappresenta per noi una grande opportunità – conclude il sindaco – e mi auguro che questo esperimento possa inaugurare una nuova tradizione natalizia nel panorama veneto, unendo la festa alla bellezza naturale del paesaggio fluviale”. (cri.s.)

Il commercio di vicinato gioca un ruolo da protagonista: per incentivare gli acquisti sotto casa il Comune fornisce agli esercenti alberi di Natale e tappeti rossi, e un influencer promuoverà i prodotti del territorio

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche radio con una qualità audio per fetta.

Sintoniz zati

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Cadoneghe

Il riconoscimento. L’ex area Grosoli cambia volto con nuove aree pubbliche

La città rende omaggio a tre protagonisti del territorio con una via e tre parchi

T re parchi e una via dedicati a tre grandi personalità che hanno contribuito a scrivere la storia del territorio di Cadoneghe. La Giunta comunale ha approvato la delibera che assegna i nomi di Franco Grosoli, Rosanna Carteri e Francesco Canella alla nuova area di circolazione e ai giardini pubblici realizzati nell’ambito del Piano di Recupero “Ex Grosoli”. Un omaggio per onorare la memoria di tre figure fondamentali per la vita culturale, economica e umana del territorio locale e padovano.

La nuova via, con accesso a ovest da via Guglielmo Marconi, prenderà il nome di Franco Grosoli, imprenditore nel settore agroalimentare e fondatore, insieme ai fratelli Giorgio e Adriano, della storica Grosoli Carni, una delle aziende più importanti dell’epoca. Figlio di un macellaio, Grosoli fu pioniere negli scambi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese e instaurò rapporti con figure internazionali come Josip Broz Tito e Nicolae Ceau escu. Nel 1980 fu insignito dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. I giardini pubblici, delimitati a ovest da via Guglielmo Marconi e a sud da via Ugo La Malfa, porteranno il nome di Rosanna Carteri, soprano di fama mondiale e una delle più grandi voci del Novecento, seconda solo a Maria Callas per intensità interpretativa. Dotata di un talento straordinario, debuttò all’Arena di Verona a soli diciannove anni e conquistò i palcoscenici più prestigiosi del mondo – dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, fino al Covent Garden di Londra. Il suo legame con Cadoneghe nasce dalla residenza familiare e dalla storia imprenditoriale del marito, Franco Grosoli, sposato negli anni Cinquanta. Il nuovo parco, con accesso a ovest da via Franco Grosoli, sarà invece dedicato a Francesco Canella, fondatore del gruppo Alì e imprenditore della Grande Distribuzione Organizzata. Nel 1971 inaugurò il primo supermercato Alì a Padova, dando inizio a un progetto innovativo che oggi conta oltre 117 punti vendita tra Veneto ed EmiliaRomagna. Laureato honoris causa

dall’Università di Padova, Canella ha saputo coniugare innovazione, radici territoriali e attenzione ai valori umani. “Con questa scelta – sottolinea il sindaco Marco Schiesaro – abbiamo voluto rendere omaggio a tre personalità che, ciascuna nel proprio ambito, hanno contribuito alla crescita e al prestigio del nostro territorio. L’intitolazione di questi luoghi non è solo un atto formale, ma un modo per intrecciare la memoria del passato con la vita quotidiana della nostra comunità. È un gesto di riconoscenza verso chi ha contribuito, con visione e impegno, a costruire il tessuto economico e

culturale del nostro territorio. Dare un nome ai luoghi significa dare loro un’anima, e

fa un passo importante in questa direzione”.

Turato

Il 5 per mille alle famiglie fragili

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Una buona notizia per le famiglie e i cittadini in difficoltà economica, che quest’anno potranno beneficiare di un importante contributo. Il Comune di Cadoneghe ha deciso infatti di destinare l’intero 5 per mille a sostegno delle persone economicamente più fragili. Con la delibera n. 107, la Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo che stabilisce come saranno utilizzati i 7.274,34 euro assegnati dal Ministero dell’Interno per finalità sociali. I fondi, relativi all’anno d’imposta 2023 e all’esercizio finanziario 2024, saranno impiegati per interventi di sostegno economico e sociale destinati a famiglie, minori, anziani, persone con disabilità e cittadini in difficoltà residenti a Cadoneghe. Con queste risorse, l’auspicio è quello di contrastare condizioni di marginalità ed esclusione, offrendo un aiuto concreto a chi fatica a far fronte alle spese quotidiane.

“Abbiamo deciso di destinare interamente il contributo del 5 per mille al sostegno diretto delle persone e delle famiglie in maggiore difficoltà – spiega il sindaco Marco Schiesaro –. In un periodo in cui il costo della vita e la precarietà mettono in difficoltà sempre più cittadini, ogni risorsa disponibile deve tradursi in un aiuto concreto. È un segnale di attenzione e vicinanza verso chi, nel nostro territorio, sta attraversando un momento di fragilità”. La gestione degli interventi sarà affidata al Servizio Sociale comunale, che individuerà i beneficiari attraverso i progetti individuali e familiari già in carico, assicurando trasparenza ed equità nella distribuzione dei fondi. Il primo cittadino ha voluto infine ringraziare i contribuenti che hanno scelto di devolvere il proprio 5 per mille al Comune: “È un gesto di fiducia che ci permette di trasformare un contributo fiscale in un aiuto reale, vicino alle persone e al valore della solidarietà che tiene unita la nostra comunità.” (g.t)

oggi Cadoneghe

Nebbia: il debutto di Antonio Mazzanti

S’intitola Nebbia il libro d’esordio del giovane poeta Antonio Mazzanti, che a soli 22 anni è approdato sugli scaffali delle librerie di tutta Italia e negli store online. Originario di Cadoneghe, Mazzanti ha vissuto tra il Veneto e Roma, dove si è trasferito dopo la maturità. Proprio nella capitale ha lavorato come educatore nelle scuole elementari e medie di periferia, seguendo bambini e ragazzi con disabilità e provenienti da contesti sociali difficili. Attualmente vive a Torino, dove frequenta il corso universitario di scrittura della prestigiosa Scuola Holden, fondata da Alessandro Baricco.

Pubblicato dalla casa editrice La Vita Felice di Milano, Nebbia è una raccolta di poesie che parla della vita in tutte le sue sfumature, attraversando il dolore e l’angoscia ma anche la risata liberatoria e lo scherno. Lo descrive così lo scrittore Giorgio Ghirotti, che ha curato la prefazione del volume: “State per iniziare a leggere il libro di esordio di un giovane poeta – scrive –Giovane non secondo i parametri italiani, che vorrebbero la giovinezza protratta il più possibile per marketing editoriale o, anche fuori dall’ambito letterario, per sollevare la fetta più vitale della popolazione dalle sue responsabilità storiche (e, dunque, anche artistiche), delegittimandola. Antonio Mazzanti giovane lo è davvero”. Fin da bambino, Mazzanti ha fatto della scrittura la sua

compagna più intima, scegliendo la strada coraggiosa della poesia per parlare di sé e del mondo con gli occhi apparentemente distaccati dello scrittore, ma con tutto il calore e l’emotività del poeta. Tra i versi di Nebbia prendono vita figure che nella società contemporanea restano troppo spesso ai margini: migranti, anziani ricoverati nelle case di riposo, malati psichiatrici, persone affette da dipendenze. Ma c’è spazio anche per personaggi come il fruttarolo e il lustrascarpe, che raccontano una Roma

viva e autentica, anche attraverso il suo dialetto. Lo stesso autore spiega così il cuore del suo lavoro: “L’idea generale è quella di trasmettere la fragilità delle vite comuni, il dolore sociale e civile. Cerca di illuminare ciò che la società tende ad ignorare”. Un intento che si riflette nei temi, ma anche nello sguardo con cui l’autore sceglie di raccontare la vita: “Nebbia racconta che vivere significa smarrirsi, accogliendo l’incertezza come una forma necessaria di verità”.

Giulia Turato

L’ex area Grosoli premiata al City’Scape Award

Da simbolo di degrado a modello di rigenerazione urbana: l’ex Grosoli di Cadoneghe conquista il terzo premio ex aequo nella categoria “Drosscape – Riqualificazione paesaggistica di ex aree industriali” al City’Scape Award 2025, tra i più prestigiosi riconoscimenti per l’architettura del paesaggio e la riqualificazione urbana. Il progetto vincitore, “Spazi pubblici del Piano di Recupero Ex Grosoli”, è firmato dallo studio Spazio Architetti di Padova, guidato dall’architetto Matteo Grassi con Chiara Giaretta, Filippo Nicoletto e Daniele Agnolon. Oltre 260 progetti da tutto il mondo hanno partecipato all’edizione 2025, confermando il valore dell’intervento cadoneghese in un contesto di alto livello. Il recupero dell’area, ferma per anni e oggi trasformata in un grande spazio pubblico verde e sostenibile, è tra i principali interventi di rigenerazione urbana del territorio comunale. “Ringrazio Matteo Grassi e Spazio Architetti per il lavoro che ha portato a questo importante riconoscimento,” ha commentato il sindaco Marco Schiesaro. “L’ex Grosoli è un’area simbolica, rimasta immobile per decenni e ora pronta a rinascere. È stato il primo progetto che ho seguito dal 2019, lavorando palmo a palmo con gli architetti per cambiare rotta e costruire un futuro urbano fondato sulla bellezza, la sostenibilità e il benessere collettivo”. (g.t.)

Sintoniz zati

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

polispecialistica

La grande novità

spazi di

intelligenza artificiale, pensati per rendere gli

SI RINNOVA: nuova sede, più servizi, massima attenzione al paziente

con delicatezza e tecnologie innovative offre diagnosi accurate con compressione non dolorosa della mammella per un maggiore comfort della paziente

crescita di questa storica realtà. La struttura, completamente rinnovata, raddoppia gli spazi, passando da 11 a 22 ambulatori e mette a disposizione un ampio parcheggio, prima inesistente, con oltre 200 posti auto.

L’APP RADIO VENETO2 4

Via Atheste 46 Este (PD)

0429 50303

•TAC multistrato, per immagini nitide e di qualità, anche in ambito cardiologico

capacità di rendere lʼesperienza diagnostica più umana, meno invasiva, più rispettosa. Infine, Domus Medica non è solo una clinica ma un progetto che integra innovazione, comfort e attenzione alle persone. Vogliamo offrire servizi che migliorino concretamente la qualità della vita dei cittadini. Clinica SABATO

Punto Prelievi domus-medica.it

Sintoniz zati

L’area. Inclusione e sicurezza per uno spazio a misura di tutti

Il parco di via Gandhi sarà riqualificato

I l Comune di Curtarolo si prepara a dare una nuova vita all’area verde di via Gandhi, situata nella frazione di Pieve. Grazie a un significativo contributo di 50.000 euro concesso dalla Regione Veneto nell’ambito del “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, l’amministrazione è pronta a inaugurare un progetto ambizioso che pone al centro l’accessibilità e la partecipazione della comunità. L’intervento prevede una profonda riqualificazione che partirà dalla rimozione delle attuali giostre, ormai logorate dal tempo e non più adeguate. Al loro posto, sorgerà una nuova struttura completamente ripensata: verrà posata una moderna pavimentazione anti trauma e si procederà all’installazione di nuovi giochi inclusivi e accessibili. L’obiettivo è chiaro: garantire a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità, la possibilità di partecipare alle attività ludico-motorie in piena autonomia o con i loro accompagnatori, abbattendo ogni barriera fisica e sociale. Ma il progetto non si ferma solo all’aspetto ludico, perché si estende al verde urbano, con l’integrazione delle alberature mancanti. Questo non sarà un semplice intervento botanico, ma un vero e proprio percorso di sensibilizzazione che coinvolgerà attivamente le scuole

La biblioteca in crescita

del territorio attraverso percorsi educativi e attività specifiche. In questo modo, l’amministrazione intende unire la rigenerazione urbana a una partecipazione consapevole e attiva da parte dei più giovani, facendoli sentire parte integrante del processo di cura del loro spazio comune.

“L’idea è realizzare uno spazio semplice e accogliente – precisa l’assessore Simone Duregon – in grado di essere vissuto quotidianamente tanto dai residenti quanto dalle realtà associative del territorio. Non si tratta di creare un microcosmo protetto, ma un luogo vivo dove persone di ogni età e con

abilità diverse possano incontrarsi, relazionarsi e riconoscersi attraverso il linguaggio universale del gioco. Speriamo, poi, possa essere un vero e proprio “antidoto” educativo contro i fenomeni di microcriminalità e vandalismo che purtroppo si sono manifestati negli ultimi anni, che hanno causato il danneggiamento delle strutture e un progressivo abbandono dell’area, specie nelle ore serali”. Un parco di valori, quindi, che restituisca alla comunità uno spazio pienamente accessibile, sicuro e capace di favorire l’incontro di cittadini di ogni età.

Cristina Salvato

La biblioteca di Curtarolo sta vivendo un periodo di grande fermento e crescita, lanciando iniziative dedicate ai più piccoli e assicurandosi al contempo un robusto finanziamento per il futuro. La protagonista di questo autunno è stata “LibriAmici”, la nuova rassegna di letture animate pensata per i bambini dai 3 ai 6 anni con l’obiettivo di far scoprire la magia e la gioia delle storie ai giovanissimi lettori. Il calendario ha già visto due appuntamenti pieni di entusiasmo: il primo dedicato alla festa dei nonni, seguito da un secondo momento speciale che ha celebrato la giornata mondiale della gentilezza. La rassegna prosegue il 18 dicembre, quando l’atmosfera si farà magica in attesa del Natale con letture a tema. L’evento, come i precedenti, si tiene alle 16.30 in biblioteca, e la prenotazione rimane gradita per assicurarsi un posto in questo viaggio tra storie ed emozioni.

Ma le buone notizie non finiscono con il successo delle attività per l’infanzia: il Comune di Curtarolo è risultato beneficiario di un contributo di 12.669,58 euro, assegnato nell’ambito del Decreto Cultura-Piano Olivetti. Risorse che saranno dedicate all’acquisto di nuovi libri, Un investimento di questa portata trasformerà la biblioteca in un luogo ancora più moderno, attrattivo e pienamente fruibile da tutta la cittadinanza. (cris. s.)

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

L’iniziativa. Prosegue il progetto dedicato ai bambini nati tra l’1 novembre 2024 e il 31 ottobre 2025

Il “Bosco dei nuovi nati” si arricchisce di nuovi alberi

Il “Bosco dei nuovi nati” ha accolto la comunità per la piantumazione degli alberi dedicati ai bambini nati nel 2025. Il progetto, sostenuto da Comune, Multistampa srl e Vivaio Rigoni, celebra la crescita, la sostenibilità e il legame tra vita e natura

GSintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche radio con una qualità audio per fetta.

rande successo per la festa del “Bosco dei nuovi nati” in via Fratelli Cervi 7. Durante l’evento, sono stati piantati gli alberi destinati alle bambine e ai bambini nati nell’anno 2025. Il progetto “Un albero per ogni nuovo nato” è un’iniziativa che unisce pubblico e privato, l’amministrazione comunale, con il patrocinio della Provincia di Padova, e la ditta Multistampa srl che ha finanziato l’acquisto degli alberi donati che saranno curati gratuitamente da un’altra azienda locale, il Vivaio Rigoni. “Anche quest’anno – spiega il sindaco Stefano Tonazzo – abbiamo vissuto uno dei momenti più belli della nostra comunità, la consegna degli alberi dedicati ai bambini nati tra l’1 novembre 2024 e il 31 ottobre 2025. Un gesto semplice, ma dal significato profondo: ogni albero accompagnerà la crescita di un bambino, diventando simbolo di radici, futuro e speranza”. “Questo progetto –sottolinea il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Cristina Turetta – non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma crea anche un legame simbolico tra la vita e la natura, rendendo ogni neonato parte integrante dell’ambiente che lo cir-

conda. Gli alberi sono tutti diversi, così come i nostri bambini: questa scelta rappresenta la diversità che genera unicità, un valore che vogliamo trasmettere fin dal primo giorno. Un ringraziamento speciale all’azienda Multistampa srl per sostenere il progetto, al Vivaio Rigoni per la cura degli alberelli e agli Alpini di Limena per il rinfresco. Un’iniziativa che unisce ambiente e sociale, costruendo insieme un futuro più verde e solidale”. “L’iniziativa – aggiunge il consigliere incaricato all’ambiente Lorenza Sartori – nasce dalla collaborazio-

ne tra l’assessorato all’ambiente e l’assessorato ai servizi sociali, con il prezioso sostegno di Multistampa srl e del Vivaio Rigoni, partner fondamentali che anche quest’anno rendono possibile la creazione e la cura del nostro “Bosco dei Nuovi Nati”. Sogniamo per ogni bimbo nato a Limena un mondo sempre più verde e sempre più rispettoso per la natura. Vogliamo perciò dedicare un albero a ciascuno di loro che, insieme all’ulivo al centro del bosco dedicato a tutti i bambini dia loro il benvenuto in questa vita”. Fanny Xhajanka

Consegnate le “Borse Kit di Salvezza”

Sono state consegnate al Servizio Sociale Ospedaliero Pronto Soccorso dell’Azienda le “Borse Kit di Salvezza”, alla presenza del direttore generale dott. Giuseppe Dal Ben, del direttore del Pronto Soccorso dott. Vito Cianci e delle assistenti sociali. I kit, appositamente studiati per rispondere alle esigenze di chi si trova in situazioni di emergenza, è concepito come una piccola valigia contenente beni di prima necessità, pensati per le donne che si trovano a dover lasciare una situazione di pericolo in modo improvviso e senza possibilità di prepararsi. “La consegna effettuata – spiega il sindaco Stefano Tonazzo – non è solo un atto formale: è un impegno che si rinnova. Un impegno che condividiamo con l’Azienda Ospedaliera e con gli operatori che, ogni giorno, accolgono, ascoltano, proteggono. È un messaggio chiaro e profondo: nessuna donna deve

sentirsi sola, mai. Continueremo a sostenere questo progetto, a garantire la presenza di questi kit, e a lavorare perché ogni donna, nel momento più fragile della sua vita, possa trovare almeno un punto fermo. Perché la violenza non è un fatto privato: è una ferita che riguarda tutti noi ed è nostro dovere rispondere con gesti concreti, con occhi aperti. Qualche settimana fa ci è stato comunicato che le borse erano terminate. Parole che ci hanno colpito, perché dietro a quella mancanza non c’era solo un oggetto da reintegrare, ma la testimonianza concreta del dolore, della violenza che spesso

rimane nascosta, silenziosa, ma presente”. “È un gesto semplice solo in apparenza, – sottolinea il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Cristina Turetta – ma che porta con sé tutta la responsabilità, l’ascolto e la cura che il nostro territorio sta cercando di dare a chi vive momenti di profonda vulnerabilità. Il progetto è nato un anno fa, quando come amministrazione abbiamo deciso di preparare e donare le prime cinque borse. Non immaginavo allora quanto in fretta avrebbero trovato una donna, poi un’altra, poi un’altra ancora. Tutte con la loro storia, la loro paura, la loro forza”. (f.x.)

Sintoniz zati

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

NATALE A PADOVA TUTTI I MEZZI PER TE! Sintoniz zati

Limena

La rassegna. Sei spettacoli che si terranno nella Sala Teatro Falcone e Borsellino

“LIMENAteatro Autunno 2025”, un’edizione di grande successo

H a preso il via qualche settimana fa la nuova edizione di “LIMENAteatro Autunno 2025”, che si è svolta nella Sala Teatro Falcone e Borsellino in via Roma 44, sempre alle ore 21, sotto la direzione artistica di Simone Toffanin. “Giunta al suo tredicesimo anno, LIMENAteatro è un appuntamento che si aspetta con molto interesse – ha dichiarato il sindaco Stefano Tonazzo – e anche quest’anno il programma offerto è stato di assoluto livello, vario e interessante: sei serate, sei situazioni diverse, un ampio ventaglio di proposte e soggetti di ottima qualità”. “Anche in questa edizione – ha affermato il consigliere incaricato alla cultura Giovanni Faccin – la rassegna limenese ha confermato inequivocabilmente il suo valore. Siamo passati da un classico goldoniano a una modernissima commedia brillante che ha trattato in chiave satirica le tensioni e le assurdità tipiche delle riunioni condominiali. Non è mancata una serata davvero particolare e sorprendente, dedicata alla saggezza della natura, capace di stupire piacevolmente il pubblico. Ancora comicità brillante, fresca ma tagliente nella migliore tradizione del vaudeville, pur con ritmi moderni, e, per completare il percorso, anche una pièce teatrale dedicata al mondo tanto affascinante quanto problematico dell’intelligenza artificiale”. Il primo appuntamento, ha visto il Gruppo Teatrale “Il Canovaccio” portare in scena La Bona Mare, tratta da Carlo Goldoni, per la regia di Antonello Pagotto. Venerdì 21 novembre è stata la volta della Compagnia Teatrale “Il Covolo”, con lo spettacolo Nome in codice Afroditedi Valerio Di Piramo, diretto da Martina Angela Quaranta e Fabio M. Fusaro. Giovedì 27 novembre, “Bel Teatro e Coristi x Caso” hanno presentato Lo chiederemo agli alberi, un suggestivo spettacolo scritto e diretto da Bruno Lovadina, con un coro di 40 elementi, dedicato al rapporto uomo-natura attraverso letteratura, racconti, immagini, musica e canti popolari, con direzione musicale di Francesco Marchesi. Venerdì 5 dicembre, la Compagnia Teatrale “Tabula Rasa” ha portato sul palco Rumori molesti, scrit-

to e diretto da Elena Modugno e Mirko Segalina. Mentre venerdì 12 dicembre si svolgerà “Prototeatro” con “Le avventure di Don Chisciotte e Sancio Panza” dal romanzo di Miguel de Cervantes e la regia Piero dal Prà. Fuori abbonamento e ad ingresso offerta libera l’appuntamento di domenica 14 dicembre alle ore 16.00 con Zelda Teatro e lo spettacolo “Radio Pepinita” scritto e diretto da Filippo Tognazzo con Marica Rampazzo. “Una breve, eterogenea ed intensa stagione autunnale – conclude il direttore artistico della rassegna, Simone Toffanin– per proseguire

nel segno della qualità artistica, dell’innovazione culturale e della capacità di raccontare storie e fare cultura in modo divertente e mai banale”. Il costo del biglietto di in-

gresso è di 6,00 euro e i ragazzi al di sotto dei 14 anni non pagano, purché accompagnati da almeno un adulto.

Xhajanka

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

È sempre dalla vostra parte e con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi

Lega Piazzolese via della Roggia, 5/1 | 35016 Piazzola sul Brenta (PD) spi.piazzola@cgilpadova.it

spi.camposampiero@cgilpadova.it

Ascoltaci in tutto il Veneto in

Lega Vigonza via S.Antonio, 67 | 35010 Vigonza spi.vigonza@cgilpadova.it

Lega Padova Nord (Limena, Vigodarzere) via Beato Arnaldo, 26 | 35010 Limena (PD) spi.limena@cgilpadova.it

Contributo di oltre 12mila euro per la Biblioteca Comunale “Norma Cossetto” Il Comune ha partecipato al bando del Ministero della Cultura: “Decreto Giuli - Piano Olivetti”, per sostenere la diffusione della lettura e la valorizzazione della filiera editoriale. “Al Comune di Limena – sottolinea il sindaco Stefano Tonazzo – sono stati assegnati 12.670 euro, un’ottima notizia per l’aggiornamento e l’efficienza della nostra Biblioteca Comunale “Norma Cossetto”. “Il Piano Olivetti per la Cultura, voluto dal Ministro Alessandro Giuli, è stato approvato a marzo – afferma il consigliere incaricato alla cultura e alla biblioteca Giovanni Faccin – e consiste, per quanto concerne il settore biblioteche, in un investimento straordinario di 60 milioni di euro a beneficio delle biblioteche nelle aree periferiche e dei piccoli Comuni. Nell’ultima settimana di ottobre, infatti, è stato emanato il decreto del MEF che trasferisce gli ulteriori 30 milioni al Ministero della Cultura per l’acquisto libri da parte delle biblioteche. Il plafond complessivo del bando della Direzione generale Biblioteche del MiC, previsto dal decreto ministeriale del 5 agosto 2025, passa così da 30 a 60 milioni di euro”. “Immediatamente abbiamo partecipato al bando – continua il consigliere Faccin – avendo molte delle caratteristiche richieste dal bando come per esempio una apertura quotidiana garantita, un’attività di promozione libraria documentata, dai libri per bambini in particolare, e ovviamente essere una biblioteca di periferia. La cifra arrivata alla nostra biblioteca ci permette di implementare ancor di più il già elevato numero di libri. Il Piano Olivetti prevede che i libri però non siano presi da grossisti, ma dalle librerie aperte al pubblico della provincia di Padova e che abbiano uno stretto contatto anche editoriale con il territorio in maniera tale da aiutare l’editoria minore e la cultura locale”. (f.x.)

Giovanni Faccin

Sintoniz zati

Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!

Sintoni zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

4 passa al sistema di ultim zione DAB che permette di as an c h e la ra d io con una qualità audio pe

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascoltaci in tutto il Veneto in

Ascoltaci in tutto il Veneto in

Sintoniz zati

L’investimento. Accessi senza barriere e impianti moderni

Inaugurata la piastra polivalente e riqualificata la palestra della scuola media

I

l Comune di Vigodarzere investe in modo tangibile e inclusivo sul futuro sportivo del territorio con due progetti che riguardano sia nuove realizzazioni che la riqualificazione dell’esistente: la piastra sportiva polifunzionale vicino alla scuola media è ufficialmente a disposizione della cittadinanza, mentre sono terminati i lavori di ristrutturazione della palestra interna. L’apertura ufficiale della piastra polivalente, avvenuta il mese scorso, è stata tenuta a battesimo dai Giochi della gioventù organizzati dall’Istituto comprensivo: una scelta simbolica che sottolinea il forte legame tra sport, educazione e cittadinanza attiva. Questa nuova infrastruttura, consegnata alla scuola media nel corso della primavera, non è un semplice campo da gioco, ma una struttura moderna e versatile,

concepita per ospitare discipline diverse, dal basket al volley, dal salto in lungo al calisthenics. La progettazione ha posto una grande enfasi sull’accessibilità, garantendo che l’area sia pienamente fruibile anche dalle persone con disabilità. “Lo sport è equilibrio psicofisico – commenta l’assessore allo Sport, Moreno Boschello – a bene al corpo e fa bene alla mente. È per questo che abbiamo unito un evento di forte valenza educativa, come i giochi, alla consegna ufficiale: vogliamo riportare lo sport al centro del percorso formativo dei ragazzi, garantendo strutture che siano davvero un luogo di vita, accessibile a ogni età e per tutti”. Contestualmente a questo taglio del nastro, sono giunti a conclusione i lavori di rinnovamento della palestra della scuola media Moroni, nuovamente a disposi-

Volontari di Protezione civile in azione

Il Gruppo comunale di Protezione civile di Vigodarzere si conferma una risorsa fondamentale per la sicurezza e la coesione del territorio, protagonista in queste settimane di un’intensa attività che spazia dalla formazione alla gestione delle emergenze. Un momento significativo è stato l’appuntamento ormai consolidato con le scuole. Qualche settimana fa, una delegazione del gruppo, con il supporto di volontari del distretto Padova Nord Est, ha incontrato al parco di villa Zusto le prime classi della scuola secondaria di primo grado Moroni. Questa iniziativa mira a sensibilizzare i giovanissimi all’im-

pegno sociale e alla conoscenza del territorio, delle sue problematiche e delle funzioni essenziali svolte dalla Protezione civile comunale. Parallelamente, il gruppo ha rafforzato le relazioni con altre istituzioni cruciali: il 2 ottobre, la sede della Protezione Civile di Vigodarzere ha ospitato il secondo incontro con la Croce Rossa Italiana. Questi appuntamenti sono vitali per approfondire la reciproca conoscenza e condividere competenze. “Lavorare insieme è indispensabile – commenta l’assessore Moreno Boschello – per sviluppare procedure e sinergie efficaci che permettano di ottimizzare e massi-

zione delle attività didattiche e associative. L’intervento, dal costo complessivo di circa 210.000 euro, è stato profondo e mirato al miglioramento dell’efficienza e della sicurezza. I lavori hanno interessato in primo luogo la copertura, con la posa di un nuovo isolamento termico, nuovi canali di gronda e il rivestimento con lastre in alluminio preverniciato. All’interno, è stato smantellato il vecchio controsoffitto per far posto a uno nuovo, dotato di struttura in acciaio e rivestimento con pannelli fonoassorbenti, antiurto ed ignifughi, mentre l’illuminazione è stata completamente sostituita con moderni sistemi a led. Un impegno particolare è stato dedicato all’eliminazione delle barriere architettoniche: oltre alla realizzazione di un bagno con doccia accessibile ai disabili all’interno, è stata creata

esternamente una nuova rampa d’accesso. Inoltre, sono state sostituite tutte le porte interne e quella d’ingresso, ripristinate alcune pavimentazioni e rivestimenti e

sanati intonaci e tinteggiature in tutti i locali dedicati alle attività, risolvendo anche una perdita all’impianto di riscaldamento. Cristina Salvato

mizzare l’efficacia degli interventi in caso di necessità. Vedere le tante divise rosse e gialle riunite, ha trasmesso una profonda sensazione di sicurezza, frutto della passione e del tempo che i volontari di entrambe le organizzazioni dedicano alla formazione”. L’impegno del gruppo comunale si estende all’intervento pratico. Nelle scorse settimane, i volontari sono stati chiamati in causa per fronteggiare diverse emergenze legate alla rimozione di alberature pericolose e cadute nel territorio comunale, con particolare attenzione al percorso ciclopedonale del Brenta. (cris. s.)

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

L’intervento. Luci votive spente da mesi a breve saranno sistemate senza addebito del canone agli utenti

Impegno per la memoria: nuovi ossari e riqualificazione nei cimiteri

I n previsione della ricorrenza di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, l’amministrazione comunale di Vigodarzere ha completato una serie di importanti interventi di riqualificazione e adeguamento nei cimiteri del territorio. Il lavoro principale ha riguardato l’adeguamento delle strutture cimiteriali alle mutate esigenze della cittadinanza, in particolare di fronte alla sempre più frequente scelta della cremazione. Per far fronte a questa tendenza e gestire le prime situazioni di emergenza dovute alla saturazione degli spazi, il Comune ha installato 252 nuovi ossari, con una spesa complessiva di 58.170 euro. Questi nuovi loculi sono stati così distribuiti: 156 a Vigodarzere, 54 a Saletto e 42 a Terraglione. Questo primo intervento sarà presto seguito da ulteriori implementazioni, specialmente a Terraglione

e Saletto, dove la dotazione sarà completata con l’installazione di nuovi manufatti che tengono conto anche delle richieste e dei suggerimenti emersi dai Consigli pastorali parrocchiali e dai residenti. Fortunatamente, al cimitero di Tavo, grazie alla disponibilità esistente, non è stato necessario intervenire in questa fase. In occasione delle festività del primo novembre, i cimiteri sono stati oggetto di un’accurata sistemazione: oltre all’abbellimento generale con i fiori in tutti i siti, a Terraglione e Saletto è stata eseguita una pulizia approfondita di alcuni muri perimetrali, mentre a Vigodarzere si è provveduto alla sistemazione della segnaletica orizzontale nel parcheggio, migliorando l’accesso e l’ordine. Sembra ormai in fase di risoluzione la problematica delle luci votive, spente ormai da diversi mesi,

quasi totalmente a Vigodarzere e in parte a Terraglione. Il malfunzionamento è dovuto alla vetustà dell’impianto elettrico e con le recenti estumulazioni è emersa in modo evidente la necessità di un rifacimento integrale della rete. I vecchi cavi non sono più a norma, rendendo indispensabile la progettazione di un nuovo impianto

Accendi il cuore: la città dice no alla violenza sulle donne

85 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, 44 delle quali per mano di partner o ex partner. Numeri che fanno male e che ricordano quanto la violenza non sia un fenomeno lontano, ma un’ombra capace di insinuarsi anche nella nostra quotidianità. Da questa consapevolezza è nata la serata di mercoledì 19 novembre al Vigorantino di Vigodarzere, promossa dall’Assessore ai Servizi Sociali, Istruzione, Cultura e Biblioteca del Comune di Vigodarzere Katia Bano. All’iniziativa ha aderito Azzurro Donna Padova, il movimento femminile di Forza Italia impegnato nella valorizzazione del ruolo delle donne nella società, nella

politica e nelle istituzioni. L’incontro ha riunito cittadini e rappresentanti istituzionali – tutti con un dettaglio rosso – per ribadire un messaggio netto: no alla violenza di genere. Tra gli ospiti la senatrice Roberta Toffanin, la coordinatrice provinciale Mara Lazzaro, la candidata consigliera regionale Elisa Venturini, l’assessore Katia Bano, il candidato consigliere Mirko Patron e il segretario della sezione di Forza Italia di Vigodarzere, Giorgio Martini. Durante la serata sono state distribuite le candeline di “Accendi il cuore”, iniziativa nata a Vigodarzere e alla quale ha aderito anche il Comune di Conselve. Tutti i partecipanti

di distribuzione completo di un nuovo quadro elettrico, in linea con le normative attuali. La buona notizia è che il Comune sta già provvedendo in tal senso, impegnandosi a risolvere la situazione nel minor tempo possibile. Precisa inoltre che agli utenti non verrà addebitato alcun costo per i mesi in cui il servizio delle luci votive

sono stati invitati ad accenderle nella serata del 25 novembre e a condividere una foto sui social, per illuminare simbolicamente il buio della violenza con tante piccole luci. “La violenza non è solo fisica”, ha ricordato Lazzaro. Esiste anche quella psicologica, verbale, economica: umiliazioni, controllo, attacchi all’autostima. E la casa resta il luogo dove avviene la maggior parte degli abusi. Azzurro Donna, presente in modo capillare in tutta la provincia, offre un supporto concreto alle donne vittime di abusi e maltrattamenti. Perché dalla violenza si può uscire, e nessuna donna deve sentirsi sola. (g.t.)

non ha potuto essere garantito. “Confidiamo nella comprensione della cittadinanza per i disagi temporanei e assicuriamo il massimo impegno per restituire quanto prima un servizio efficiente in questi luoghi dedicati al ricordo dei nostri cari” commenta l’amministrazione comunale.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Cristina Salvato

Sintoniz zati

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

segue da pag. 1

Imprese, sanità, giovani

Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo

e ambiente: le sfide che attendono Stefani

con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo

Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi

Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”

Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.

Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto

diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)

Il

si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.

centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato

“Il Veneto vuole l’alternativa”

Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova

spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con

ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.

La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R

esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le

priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-

cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.

Alla maggioranza 34 seggi, all’opposizione 17 Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli d’Italia

ALBERTO STEFANI
LUCA ZAIA
GIORGIA BEDIN
MATTEO PRESSI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO
FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI
STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSANNA CONTE
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO

Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera

Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti

Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”

“S

ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.

“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a

poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.

Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-

tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26

Sintoniz zati sul

minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.

“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-

lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.

Alberto Gottardo

Venezia , it’s Christmas Time

In partnership con:

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026

Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.

Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025

Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.

Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.

Thrillerone.

NIENTE SUCCEDE PER CASO

Stefano Tamiazzo (Toshokan)

In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.

L’ex maggiore

Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.

LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)

CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)

Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.

UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)

vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.

DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)

LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.

Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.

IL MITO DEL MINOTAURO. AR-

Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di

Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.

AGATHA CHRISTIE. LA REGINA

DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)

Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-

Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.

IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)

La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.

Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.

LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO Marco Azzalini (Laurana)

Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,

un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.

A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero) In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.

Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future

LSintoniz zati

avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono

a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.

Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro

ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-

provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo

“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera

“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori

Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto

Farm

bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha

protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-

laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord

prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.

Sintoniz zati

è una mattina di lavoro come tante. Michela sta completando una proposta di ristrutturazione: sul monitor la pianta di un appartamento in revisione, sul tavolo i campioni necessari per definire le scelte con il cliente. Il suo metodo è chiaro fin da subito: partire dagli usi quotidiani della casa e costruire soluzioni reali, pensate per la vita concreta delle famiglie padovane.

La porta si apre e Filippo entra con una piastrella appena ritirata in cantiere, il passo rapido di chi ha già mezza giornata alle spalle. «Mattinata intensa» commenta, appoggiando il campione sul tavolo.

È uno scambio immediato, naturale. Lei pianifica, lui controlla sul campo. Un equilibrio che nasce dall’esperienza: anni di interventi, appartamenti trasformati, bagni ripensati da zero, esterni rifatti e attività commerciali riportate a nuova vita.

Edilizia PER segue una gamma ampia di lavori: ristrutturazioni di bagni, appartamenti completi, pavimentazioni esterne, piscine interrate e spazi commerciali. Un raggio d’azione che rispecchia le esigenze di famiglie e attività del territorio.

Approfittiamo del momento per fare alcune domande.

do iniziano a toccare le superfici reali capiscono subito cosa preferiscono. È un momento molto utile anche per chiarire costi, tempi e alternative. Meglio essere chiari subito, piuttosto che arrivare a metà strada con dubbi

Capita di cambiare strada

Sì, quando serve. Un progetto non è mai un blocco immobile: può evolvere.

A volte lo richiede proprio il cantiere. Magari scopriamo che una parete può reggere una soluzione più intelligente o che un impianto può essere migliorato con un intervento minimo.

In quei casi la cosa fondamentale è spiegare perché un’alternativa funziona meglio e cosa comporta. Le famiglie apprezzano molto quando comprendono le

Il cantiere oggi: organizzazione, controllo e presenza

Filippo, cosa cercano oggi le persone quando si parla di cantiere?

A volte mi basta una sua foto o una sua nota vocale per capire che è meglio correggere un dettaglio o valutare una variante. L’obiettivo è evitare sorprese e arrivare alla fine con un lavoro coerente con ciò che

Immobiliare PER: selezionare ciò

Ristrutturare e abitare oggi a Padova e provincia:

un incontro con Michela e Filippo di Edilizia PER

Il metodo: ascolto, materiali e scelte ragionate

influisce sulla vita di una famiglia.

Qual è il primo passo quando una famiglia vi affida un progetto?

Michela:

tante. Ogni casa ha una storia diversa: c’è chi lavora spesso da casa, chi ha bambini piccoli, chi ha un bagno minuscolo che vuole far respirare. Raccogliamo tutte queste informazioni e iniziamo a tradurle in soluzioni concrete. Poi si passa ai materiali. Molte persone arrivano con una cartella di immagini salvate online, ma quan-

Immobiliare PER è una realtà relativamente

Siamo molto selettivi. Vediamo tanti immobili in città e nei comuni vicini. Valutiamo posizione, esposizione, luminosità, distribuzione degli spazi e, ovviamente, lo stato degli impianti e delle strutture. Ci sono case che “parlano” al primo sguardo e altre che ri-

La consulenza bagno online:

Che in poco tempo si chiariscono molti dubbi

E chi lo desidera può ricevere anche una selezione dei materiali più adatti. La prenotazione si fa dal sito ed è un buon modo per partire con sicurezza,

Il mio compito è capire cosa è davvero realizzabile. Se un immobile permette un intervento sensato, allora ha potenziale. Se per ottenere un risultato buono

Quando troviamo la soluzione giusta decidiamo se ristrutturarla completamente e proporla pronta, oppure presentarla con un progetto che mostri chiaramente come può diventare. Tutti gli immobili diwww.ediliziaper.com, così chi cerca casa può farsi un’idea concreta prima an-

complicate con altri lavori. Come gestite

Con continuità e presenza. Aggiornamenti costanti, sopralluoghi programmati, spiegazioni chiare. La fiducia non si costruisce con i discorsi, ma con ciò che il

E con scelte reali, materiali veri, progetti ragionati. Una famiglia ha bisogno di capire, non di imma-

È fondamentale. Le differenze tra due materiali possono sembrare minime in foto, ma dal vivo cambiano tutto. Qui si confrontano texture, colori, formati e

E per noi è un supporto importante: possiamo valutare subito come una scelta si comporterà poi

Filippo: Con cantieri sempre più organizzati, efficienti e coordinati, perché la complessità tecnica cresce ogni anno.

Michela: E con un rapporto ancora più diretto con le famiglie. I modi di abitare cambiano, così come le priorità. Il nostro obiettivo è rimanere un punto stabile: un percorso chiaro, professionale e seguito dall’inizio alla fine. Edilizia PER e Immobiliare PER sono oggi una presenza solida nel territorio: un luogo in cui progettazione e cantiere dialogano ogni giorno, per ristrutturare case che funzionano davvero nella vita quotidiana e accompagnare le famiglie con un metodo affidabile e concreto.

Edilizia PER Immobiliare PER

Tendenze Arredamento 2026: la casa che racconta chi siamo

Quando si parla di casa, il 2026 porta con sé un cambiamento silenzioso ma evidente: abbiamo smesso di cercare ambienti perfetti e patinati, e abbiamo iniziato a desiderare spazi che ci somiglino davvero. Non stanze che impressionano chi entra, ma luoghi che accolgono chi ci vive. È questo lo spirito delle nuove tendenze d’arredo: una casa rifugio, autentica, intima, costruita intorno alle persone.

Entrando dalla porta, i colori sono la prima cosa che parla. Le palette si fanno calde, pudiche, profondamente naturali: beige sabbia, terracotta bruciata, nocciola, verde muschio. Non è solo una questione estetica, ma di atmosfera. Sono tonalità che riducono il rumore visivo, accompagnano i ritmi lenti, rendono ogni stanza un luogo in cui il tempo sembra scorrere meglio.

Si afferma il ritorno dei materiali veri. Il legno non finge più di essere altro: mostra venature, nodi,

imperfezioni. Le superfici ceramiche raccontano lavorazioni artigiane, mentre i tessuti, dal bouclé al lino pesante, invitano al tatto prima ancora che allo sguardo. Nel 2026 i mobili non devono sembrare nuovi, ma sinceri. Anche un oggetto vissuto, ereditato o recuperato acquista valore: porta con sé una storia e rende subito più caldo l’ambiente che lo accoglie.

Gli spazi diventano multifunzionali, ma senza perdere poesia. Un tavolo resta un tavolo, ma può essere anche scrivania, laboratorio, ritrovo serale. Un angolo in soggiorno si trasforma in piccola biblioteca con una poltrona comoda e una lampada bassa. Le case non sono più rigide, non hanno funzioni imposte: si modellano sulle abitudini di chi le abita.

Si fanno strada anche gli “angoli personali”, un trend che nel 2026 esploderà: piccoli spazi dedicati a ciò che amiamo. Può essere un ripiano con dischi e giradischi, un tavolino per le piante da interno, un an-

golo meditazione con tappetino e cuscini. L’estetica segue la vita, non il contrario.

Le pareti tornano a essere vissute: librerie piene ma ordinate, quadri non più allineati matematicamente, fotografie che raccontano la famiglia, ricordi di viaggio. La casa 2026 è un diario aperto, non un set fotografico. E per chi ama il minimalismo, questo non significa riempire: significa scegliere bene, selezionare ciò che davvero rappresenta.

La luce diventa protagonista. Non più solo lampade centrali, ma una costellazione di punti luminosi morbidi: piantane, abat-jour, lanterne, luci calde che disegnano la sera. L’obiettivo è creare ambienti che non abbagliano, ma abbracciano. E poi c’è il verde. Le piante non sono semplici ornamenti: diventano elementi d’arredo a tutti gli effetti. Grandi foglie che riempiono un angolo spoglio, piccole succulente che fanno compagnia sulla scrivania, rampicanti indoor che addolciscono le linee rigide. Il

2026 sarà l’anno in cui natura e casa dialogheranno ancora di più.

Se dovessimo riassumere la tendenza in una frase: la casa torna a essere un luogo dell’anima. Non risponde più alle mode, ma alle persone. Racconta chi siamo, cosa amiamo, come viviamo il quotidiano. Il 2026 promette ambienti più caldi, più veri, più sensoriali. Case che non competono, ma accolgono. Case che non mostrano, ma parlano. Case che, finalmente, somigliano a noi.

Cerchi risposte nell’era digitale? Non perdere altro tempo. Noi andiamo DRITTI AL PUNTO.

Punti Digitale Facile

Che tu sia un nonno, il suo nipote, un giovane studente o il suo insegnante, un volontario o un lavoratore, un genitore, o semplicemente un cittadino del territorio: abbiamo ciò che fa per te!

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una

Punti Digitale Facile distribuiti nei 10 comuni della Federazione dei comuni del Camposampierese Comuni di Vigonza e Vigodarzere.

Per informazioni contatta Officine Digitali Officine Digitali officine.digitali@fcc.veneto.it officinedigitali.fcc.veneto.it fcc.officinedigitali

Le proposte. Doni utili, materiali naturali e un’atmosfera semplice ma elegante per le feste

Natale in casa: idee regalo utili, atmosfera calda e dettagli che fanno la differenza

Atmosfere intime e regali funzionali definiscono il Natale 2025: plaid, cuscini, ceramiche uniche, lampade calde e piante da interno rendono la casa accogliente e vissuta, con decorazioni misurate e materiali naturali che valorizzano autenticità, comfort e semplicità

ISintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche radio con una qualità audio per fetta.

l Natale è il momento dell’anno in cui la casa torna al centro: si accende, si scalda, diventa un luogo da vivere più lentamente. Ed è proprio in questo periodo che cresce il desiderio di regalare qualcosa che non sia solo bello, ma anche utile e capace di migliorare davvero gli spazi quotidiani. Le tendenze del 2025 puntano sulla semplicità, sui materiali naturali e su oggetti che durano nel tempo, lontano dall’eccesso e dalle mode lampo. Tra le idee regalo più apprezzate ci sono i complementi in tessuto: plaid in lana o bouclé, cuscini in cotone spesso o in velluto, copripiumini in tinte calde. Sono doni che portano comfort immediato e che si integrano in ogni stile. Nella stessa direzione vanno le coperte pesanti “a maglia grossa”, perfette per creare angoli lettura morbidi e rilassanti. Un altro regalo molto ricercato è la ceramica artigianale: tazze, ciotole, piatti decorativi, piccoli vasi dalle forme irregolari. Ogni pezzo è diverso e porta con sé l’idea del fatto a mano, un valore sempre più sentito in un Natale che punta all’autenticità. Anche le candele naturali in cera di soia, con profumazioni discrete, sono perfette per chi ama atmosfere intime e una luce soffusa.

Per chi preferisce oggetti funzionali, le lampade restano un dono versatile: una piccola piantana, una lampada da tavolo con luce regolabile, oppure modelli portatili ricaricabili che possono passare dal soggiorno al terrazzo. La luce calda, bassa, diffusa, è la vera protagonista delle feste e trasforma gli ambienti senza grandi interventi.

Il Natale 2025 vede anche un ritorno alla natura. In molti scelgono di regalare piante da interno: pothos, zamioculcas, calathee, piccole felci. Sono facili da curare, adatte anche agli ambienti poco luminosi e hanno la capacità di rendere la casa più viva nei mesi più freddi. Bellissime da donare con un coprivaso in ceramica o in vimini. Per chi cerca un regalo più “tecnico”, anche i piccoli elettrodomestici da cucina tornano alla ribalta: frullatori compatti, bollitori in acciaio, macchine per il caffè dal design essenziale, tostapane colorati o lampade-purificatori. L’importante è scegliere oggetti utili e dal disegno pulito, che stiano bene in qualsiasi ambiente.

Sul fronte delle decorazioni, la parola d’ordine è misura. Alberi essenziali, palline in vetro, rami di eucalipto, ghirlande naturali, una tavola curata ma non affollata. Contano i materiali: lino, legno, ceramica, metalli caldi come il rame e l’ottone. Per chi vuole dare un tocco più contemporaneo, bastano due o tre elementi ricorrenti – una palette definita, una texture dominante, una luce particolare – per creare un’atmosfera coerente e accogliente.

E per chi vuole vivere il Natale senza stress? Meglio puntare su piccole trasformazioni mirate: una coperta sul divano, una candela profumata, una pianta accanto alla finestra, una ghirlanda sobria sulla porta. La casa non deve essere perfetta, ma autentica, calda, personale. Il regalo migliore, alla fine, è quello che dura oltre le feste: un oggetto che accompagna la quotidianità, che torna utile in ogni stagione, che porta un po’ di calore anche nei mesi più grigi. E il Natale 2025, con il suo invito alla semplicità e alla cura, è l’occasione perfetta per riscoprirlo.

Piante d’appartamento: il verde che salva l’inverno

In inverno la casa cambia ritmo: le finestre restano più chiuse, l’aria si fa secca e la luce diminuisce. È il momento in cui le piante da appartamento diventano preziose, non solo per bellezza ma per equilibrio. Alcune specie resistono meglio ai mesi freddi e richiedono poche attenzioni, perfette per chi desidera verde senza complicazioni.

La regina dell’inverno resta la sansevieria, tenace e quasi indistruttibile: tollera poca luce, poca acqua e ambienti riscaldati. Accanto a lei, lo zamioculcas mantiene un verde lucido e ordinato anche quando il termometro scende. Per chi vuole un effetto più scenografico, il pothos è ideale: cresce con facilità, si arrampica, purifica l’aria e illumina gli angoli bui. Attenzione invece alle innaffiature: in inverno serve meno acqua, ma più costanza nel controllare il terreno. Meglio vaporizzare leggermente le foglie per contrastare l’aria secca dei termosifoni. Un’idea utile è raggruppare le piante vicine tra loro per creare un microclima più umido.

Anche la posizione fa la differenza: scegli davanzali luminosi, ma evita il caldo diretto dei radiatori. Con pochi accorgimenti, il verde non solo sopravvive, ma regala alla casa una sensa-

zione di vita e quiete che solo le piante, nei mesi più freddi, sanno portare. Per chi ama un tocco morbido, le felci sono ideali: chiedono luce diffusa e un po’ d’umidità. Anche le calathee, con foglie decorative, portano colore nei giorni grigi.

Un viaggio tra arte, turismo e valorizzazione del territorio.

Sintoniz zati

Rovigo, l’arte che fa sognare: a Palazzo Roverella la magia fotografica di Rodney Smith

Verona, Mantova, Ferrara, Torino, Milano e Venezia. Un flusso costante che ha trasformato Rovigo in una meta d’arte apprezzata

Accanto alle grandi rassegne dedicate alla fotografia e all’arte tra Otto e Novecento, Palazzo Roncale propone mostre gratuite che raccontano storie e personaggi del Polesine. Figure sorprendenti come Cristina Roccati, terza donna laureata al mondo, o l’esploratore Giovanni Miani, che partì alla scoperta delle sorgenti del Nilo. È un percorso culturale che arricchisce e incuriosisce, complementare alle grandi mostre di

Rodney Smith: eleganza, surrealismo e poesia della luce

La nuova mostra apre una finestra su un

Tra eleganza, immaginazione e poesia visiva, Rovigo accoglie una delle mostre più raffinate della stagione culturale italiana: “Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, la prima grande esposizione dedicata al celebre fotografo newyorkese nel nostro Paese. Un evento promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, che conferma il ruolo ormai consolidato della città polesana come punto di riferimento nel panorama espositivo nazionale.

gurazione – l’esposizione rappresenta un

Rovigo capitale culturale: vent’anni di grandi mostre

Da quasi vent’anni, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale attraggono visitatori da tutta Italia. «Rovigo è una piccola città, di 45 mila abitanti, ma con alcune esposizioni siamo riusciti a superare gli 88 mila visitatori», spiega Alessia Vedova di Fondazione Cariparo. I dati parlano di un pubblico che arriva non solo dal Veneto, ma anche da

La rassegna invita alla contemplazione, alla meditazione, alla scoperta di una sensibilità rara. Il pubblico sta rispondendo con entusiasmo.

Quando l’arte diventa motore di sviluppo

Il successo delle mostre non risponde solo a un obiettivo culturale, ma a una visione

ma ha intuito che l’arte può diventare un volano economico importante», sottolinea Vedova. È il caso di Rovigo, riscoperta negli ultimi anni per le sue atmosfere autentiche, la gastronomia locale, la vicinanza a luoghi unici come il Delta del Po, Fratta Polesine con Villa Badoer e la Casa Museo Matteotti, i percorsi fluviali e la splendida Rotonda, capolavoro seicentesco custodito nel cuore della città. Sono elementi che rendono Rovigo una

meta ideale per lo slow tourism, un turismo lento e consapevole che invita i visitatori a fermarsi più giorni, riscoprendo gusti, tradizioni e bellezze che altrove rischiano di perdersi nella frenesia. La mostra dedicata a Rodney Smith non è soltanto un evento culturale, ma un’esperienza emotiva che immerge il visitatore in un mondo sospeso tra realtà e fantasia. È un’occasione preziosa per scoprire – o riscoprire – Rovigo, una città che grazie alla visione della Fondazione Cariparo continua a crescere, innovare e aff ascinare.

Spa Day o Gift Card Easy Lunch

Retreat viso 25’ & Spa e piscine temali

Retreat corpo 25’ & Spa e piscine termali

Sintoniz zati

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Life Style San Valentino e Carnevale

aromatico e idratante 25’

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

CineTerme

Film proiettati a bordo piscina da guardare immersi nell’acqua calda Venerdì 06.02.2026

Show delle Sirene

Domenica 21.12.2025 ore 17:30 Domenica 28.12.2025 ore 17:30 Domenica 04.01.2026 ore 17:30

SCOPRI DI PIÙ! INGRESSO GRATUITO

A Padova l’Annual Meeting del Cuamm per celebrare

75 anni di sostegno a mamme e bambini

La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale. Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa. Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore

tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente

il Cuamm come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno. 75 anni di aiuti umanitari per un continente che incarna rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita. Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili. Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo. Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.

Fondazione Cariparo investe 800 mila euro nei nuovi progetti di Città della Speranza

L’edizione 2025 del Bando Ricerca Pediatrica mette a disposizione 800 mila euro per studi innovativi sulle malattie infantili. Aperto fino al 19 gennaio 2026, il programma sostiene progetti condotti all’IRP, consolidando la sinergia tra Fondazione Cariparo e Città della Speranza

La Fondazione Cariparo rinnova il proprio impegno a fianco di Città della Speranza, annunciando l’avvio dell’edizione 2025 del Bando Ricerca Pediatrica, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Un contributo complessivo di 800 mila euro verrà destinato al finanziamento di progetti di ricerca sulle patologie pediatriche, con l’obiettivo di promuovere studi innovativi e di forte impatto clinico.

La prima fase del bando è partita il 5 novembre e resterà aperta fino al 19 gennaio 2026. Possono partecipare ricercatori dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, dell’Università di Padova e delle strutture sanitarie pubbliche delle province di Padova e Rovigo, con progetti da realizzare all’interno dell’IRP. La selezione delle proposte si baserà su criteri di eccellenza scientifica: innovatività, rilevanza clinica, solidità metodologica, sostenibilità economica e competenza del team.

la Fondazione Cariparo. A tutti va il nostro grazie». Il bando rappresenta un nuovo passo nella collaborazione storica tra Fondazione Cariparo e Città della Speranza, una sinergia che negli anni ha permesso al polo padovano di affermarsi come uno dei centri più avanzati in Europa nella lotta alle malattie pediatriche.

Il Bando. Sostegno a studi innovativi su patologie rare, oncoematologia e medicina predittiva Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno In Veneto il tumore al seno si conferma la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi all’anno. Nonostante l’alta incidenza, la sopravvivenza continua a migliorare: oltre il 90% delle pazienti è vivo a cinque anni dalla diagnosi, un risultato legato all’evoluzione delle terapie e alla crescente personalizzazione dei trattamenti. Questo quadro aggiornato è stato al centro del convegno “Tumore del seno metastatico: l’importanza della medicina di precisione – Focus Regione Veneto”, ospitato allo IOV di Padova nell’ambito della campagna nazionale promossa dalla Fondazione Aiom. Nel corso dell’incontro è emerso come la progressiva diffusione di tecnologie diagnostiche avanzate stia cambiando il modo di gestire clinicamente la malattia, soprattutto nelle forme metastatiche. La professoressa Valentina Guarneri, direttrice della UOC Oncologia 2 dello IOV e docente dell’Università di Padova, ha spiegato come i test molecolari abbiano rivoluzionato la classificazione del carcinoma mammario, andando oltre i tradizionali riferimenti ai recettori ormonali e alla proteina Her2. I nuovi biomarcatori consentono di prevedere meglio il comportamento del tumore e la risposta ai trattamenti, permettendo di costruire percorsi terapeutici mirati. Secondo Guarneri, la resistenza dei tumori ormonosensibili e Her2 negativi alle cure standard può oggi essere contrastata con farmaci innovativi, che migliorano significativamente la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Tra gli strumenti chiave della nuova oncologia sta assumendo un ruolo centrale la biopsia liquida, un semplice esame del sangue che consente di individuare mutazioni cruciali come quella del recettore degli estrogeni ESR1, presente nel 30-40% delle forme metastatiche. Si tratta di un test non invasivo e relativamente economico, ma che richiede strutture altamente specializzate per l’analisi. Rilevare per tempo queste alterazioni permette di accedere a farmaci di nuova generazione efficaci in seconda linea. Per la professoressa Guarneri, garantire la biopsia liquida a tutte le pazienti che ne hanno indicazione rappresenta una priorità organizzativa per il sistema sanitario regionale. L’attenzione al tema arriva in un contesto più ampio di iniziative solidali nel territorio: realtà del volontariato, associazioni e gruppi di sostegno continuano a mobilitarsi con raccolte fondi, giornate di sensibilizzazione e progetti di aiuto rivolti alle donne colpite dalla malattia, contribuendo a mantenere alta l’attenzione pubblica su prevenzione e accesso alle cure. Un impegno che, insieme alla ricerca clinica e alle nuove strategie diagnostiche, sta contribuendo a ridisegnare il futuro dell’oncologia mammaria in Veneto.

«Siamo profondamente grati alla Fondazione Cariparo – ha dichiarato Eugenio Baraldi, direttore scientifico dell’IRP – per il sostegno costante che ci permette di portare avanti progetti cruciali, dall’oncoematologia pediatrica alla medicina predittiva fino alle malattie rare. La ricerca deve correre veloce, riducendo la distanza tra laboratorio e letto del paziente: per farlo servono fondi e continuità». Per la Fondazione, si tratta di una conferma della missione filantropica a sostegno dell’innovazione biomedica. «Il Bando Ricerca Pediatrica 2025 – ha sottolineato il presidente Gilberto Muraro – sostiene progetti di eccellenza, selezionati con criteri rigorosi. Vogliamo favorire lo sviluppo di ricerche avanzate che possano tradursi in benefici concreti per i bambini e le loro famiglie. La collaborazione con Intesa Sanpaolo rafforza la nostra capacità di supportare la medicina pediatrica». Un riconoscimento importante anche per l’IRP, come evidenziato dall’amministratore delegato Stefano Lupi: «Questo bando conferma il ruolo dell’Istituto nel panorama nazionale e internazionale. Con oltre 200 ricercatori interni e 150 esterni che operano quotidianamente a Padova, il nostro lavoro è possibile grazie a chi crede nella ricerca e ci sostiene, come

Sintoniz zati

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Sintoniz zati

Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato

Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO

Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.

Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.

Rubrica a cura di Sara Busato

Sintoniz

Sintoni zati

Vene t o 2 a gener a coltare an c h e la ra d io con r fe t ta .

4 passa al sistema di ultim zione DAB che permette di as oltare on una qualità audio pe f

Sintoniz

Sintoni zati

Vene t o 2 a gener a coltare an c h e la ra d io con r fe t ta .

4 passa al sistema di ultim zione DAB che permette di as oltare on una qualità audio pe f

CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO

in tutto il Veneto in

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.