Giovanni Manildo: “Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”
Le sfide di Stefani
Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.
Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.
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Veneto2
Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti
NATALE 2025 DA VIVERE
Noale tra mercatini, concerti, mostre, divertimento e shopping. Torna il Presepio vivente a Maerne. A Salzano e Robegano “Christmas Village” anima i centri. Consorzio delle Pro Loco:”Mancano fondi e volontari”
Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025
NOALE, LA GIUNTA AGGIORNA ALIQUOTE E TARIFFE: “SCELTA NECESSARIA”
La Giunta rivendica responsabilità e investimenti su scuole, sociale e frazioni. Dura la replica dell’ex sindaca Andreotti.
REGIONE: SI APRE L’ERA DI ALBERTO STEFANI DOPO IL SUCCESSO AL LAVORO SULLA GIUNTA
I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.
Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 6
Servizio
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Natale l’eccellenza
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Autisti
e sindacati: “Serve maggiore sicurezza”
Capita soprattutto nelle ore serali: una volta lasciati i confini urbani di Venezia e Mestre in direzione Miranese, gli autobus Actv si svuotano e a bordo restano persone che in ormai troppi casi si rivelano moleste con altri passeggeri o direttamente con autisti e controllori, rei magari solo di aver chiesto il biglietto da validare. Una situazione che negli ultimi tempi si è fatta decisamente difficile da gestire, con passaggi dalle risse solo verbali alle minacce fisiche, anche con coltellini. In merito agli ultimi episodi, dunque, sono chiare le intenzioni di Marino De Terlizzi (Segretario aggiunto della Fit Cisl Veneto) e di Michele Zanocco (Segretario generale Cisl di Venezia). “Queste - dice De Terlizzi - sono le ennesime dimostrazioni che occorre trovare soluzioni maggiormente incisive per garantire la sicurezza sui mezzi del trasporto pubblico locale e sui treni”.“Grazie alle segnalazioni degli utenti e al pronto intervento della polizia locale si è evitato che accadesse qualcosa di grave, ma serve un provvedimento legislativo organico, come, ad esempio, maggiori finanziamenti statali attraverso al fondo nazionale trasporti alle aziende di trasporto pubblico, affinché queste, oltre a strumenti di carattere tecnologico per il controllo da remoto e sistemi di protezione degli operatori del trasporto pubblico con le telecamere a bordo dei mezzi e bodycam con regole d’ingaggio concordate chiare, possano investire assumendo anche personale per la sicurezza”. “La sicurezza urbana - prosegue Zanocco - Sta diventando sempre più un tema centrale nelle piccole e nelle grandi città”. “Dobbiamo evitare che il nostro paese e le nostre città siano la patria accogliente dei delinquenti impuniti di vario tipo, di ogni nazionalità e di ogni età che irridono le donne e uomini che ogni giorno affrontando le difficoltà senza cercare facili scuse per violare la legge, contribuiscono con fatica e sudore a tenere in piedi questo paese”.
Massimo Tonizzo
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.
Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.
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del Miranese Nord
Duregon:
La Giunta approva l’adeguamento di aliquote e tariffe su tributi e servizi
L a Giunta comunale di Noale ha recentemente approvato l’adeguamento dell’impianto delle aliquote e delle tariffe per l’imposizione tributaria e per la prestazione dei servizi. È una scelta che si inserisce in un quadro economico complesso, con costi energetici e di fornitura in aumento e bilanci pubblici sotto pressione. La maggior parte degli incrementi è un semplice allineamento agli indici ISTAT, in molti casi fermi da oltre un decennio. Altri ritocchi rispecchiano l’aumento generalizzato dei costi, a partire da energia elettrica e riscaldamento, sempre con particolare attenzione alle fasce più fragili: per le tariffe cimiteriali sono previste agevolazioni e la possibilità di rateizzare gli importi per i cittadini con ISEE contenuto.
A partire dal 2026, tributi comunali, tariffe dei servizi e IMU saranno aggiornati in coerenza con l’indice ISTAT e con le disposizio-
ni nazionali in materia di finanza pubblica, oltre che in un’ottica di allineamento ai Comuni limitrofi. Non si tratta di un aumento “per cassa”, spiegano dal Municipio, ma di una misura di responsabilità per mantenere l’equilibrio dei conti e garantire continuità e qualità ai servizi quotidiani: manutenzione stradale, raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, assistenza sociale, interventi su scuole e verde urbano.
“Amministrare significa avere il coraggio di prendere decisioni anche quando non sono popolari, ma sono giuste e necessarie per il bene comune. Ogni euro che chiediamo in più sarà destinato a restituire valore e qualità alla nostra città”, afferma l’assessora al Bilancio Marianna Duregon, ricordando come il Comune abbia ereditato un patrimonio immobiliare trascurato “da più di dieci anni”, con interventi oggi più onerosi di
quanto sarebbero stati se affrontati per tempo. “Il tema della legalità e della trasparenza è per noi fondamentale: ignorare gli adeguamenti ISTAT costituisce danno erariale per mancata riscossione di entrate dovute”.
Il Sindaco Stefano Sorino rivendica un primo anno di amministrazione dedicato a rendere più efficiente la macchina comunale e a imprimere un indirizzo politico chiaro, a partire da scuole e frazioni. A Cappelletta è stata avviata la mensa scolastica; a Briana è partito un progetto pomeridiano che coinvolge associazioni e comunità in ambito musicale, teatrale e sportivo. Sul fronte del sociale, è stato istituito l’Ufficio Casa e riorganizzati i sostegni, con l’obiettivo di raggiungere meglio le famiglie più in difficoltà.
Non sono mancati ostacoli: il completamento di due interventi finanziati con PNRR ha richiesto,
“con amara sorpresa”, circa un milione di euro di risorse comunali aggiuntive. Una cifra che l’Amministrazione avrebbe volentieri destinato ad altre iniziative, ma che non frena la programmazione: tra i progetti in evidenza il “Villaggio delle Associazioni”, pensato come nuovo cuore pulsante della città.
Gli adeguamenti varati puntano a tenere insieme sostenibilità dei conti ed equità sociale. L’impegno dichiarato è di tutelare i più fragili, investire in servizi più efficienti e rendicontare con trasparenza scelte e risultati, perché la comunità resti vivibile, sicura e solidale.
L’ex sindaca Andreotti all’attacco della Giunta: “Cercate le risorse e portate risultati”
Non si è fatta attendere la replica di Patrizia Andreotti, ex sindaca di Noale e oggi all’opposizione con Impegno Comune, all’annuncio della Giunta Sorino sull’adeguamento di aliquote e tributi. Un attacco frontale, dai toni schietti: “Ben svegliati e bentornati nel mondo reale”, dice rivolgendosi al sindaco e all’assessora Duregon, ricordando che entrambi hanno già ricoperto ruoli chiave nel precedente mandato, con deleghe a Bilancio e Tributi. Dunque, chiede, dov’era l’attuale maggioranza quando il caro-energia del 30% ha fatto impennare i costi degli appalti? E quando, su Palazzo Scotto, il margine di 500 mila euro è evaporato, costringendo a rivedere più volte il
progetto per garantirne la funzionalità?
Andreotti elenca interventi e scelte degli anni scorsi: la sostituzione delle lampade che ha evitato di spegnere i lampioni nei momenti più critici; quasi due milioni di contributi regionali per le scuole e oltre sei milioni di investimenti complessivi; al Palazzetto, il rifacimento della copertura in eternit, la nuova centrale termica, bagni, spogliatoi, infissi, illuminazione e parcheggio. “Avete ereditato due cantieri enormi, finanziati e avviati, e ora vi lamentate che servono risorse per completarli?”, incalza. Critico anche il giudizio sul container per la scuola di Cappelletta: “È un’emergenza, non una strategia”. Nel mirino l’ufficio ban-
di “sbandierato da mesi”: “Che cosa avete portato a casa? Avete intercettato un solo euro per Noale?”.
Poi la sfida sulle “scelte diverse” evocate dalla Giunta. Se non la nuova biblioteca e Palazzo Scotto, cos’altro? Ricorda le condizioni dell’edificio che ospitava la biblioteca e i fondi PNRR della Città Metropolitana. E, sullo sport, rivendica lavori già consegnati dalla sua amministrazione: campo in sintetico, sistemazione del campo, pista, area dedicata ai Caduti di Nassiriya. “La pista di atletica? L’ampliamento del palazzetto? Cercate le risorse e portate risultati”. Chiusura asciutta: “Meno lamentele, più lavoro”. (r.m.)
Andreotti
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Riccardo Musacco
Patrizia
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Noale fra mercatini, concerti, mostre divertimento e shopping
Domenica 4 gennaio appuntamento con la Pirola Parola, l’antico falò propiziatorio
ANoale, dopo la sagra, si rinnova anche per il Natale la collaborazione tra Comune, Pro Loco e Confcommercio grazie alla quale è stato programmato un ricco cartellone di eventi che si concluderà l’11 gennaio 2026. Un programma che nel dettaglio degli orari e le sue eventuali variazioni è nel sito del Comune di Noale e della Pro Loco. “Crediamo che solo attraverso una sinergia tra le realtà più attive in paese sia possibile confezionare una proposta nel periodo più bello dell’anno, in grado di soddisfare i gusti di un vasto pubblico - commentano il sindaco Stefano Sorino e il delegato agli eventi Francesco De Marchi - ottenendo un effetto moltiplicatore delle risorse che ciascuno è stato in grado di reperire in tempi non facili”. Anche quest’anno torna la pista di pattinaggio sul ghiaccio con animazione e videowall allestita in piazzetta Dal Maistro, grazie all’impegno di Confcommer-
cio e al contributo della Camera di Commercio Venezia-Rovigo. Sempre l’associazione dei commercianti promuove domenica 14 dicembre MercatinoNoale, Sapori & Tradizioni (in programma anche l’11 gennaio), shopping italiano e Mercatino di Natale, durante i quali si esibirà la Christmas Crazy Brass Band; mentre domenica 21 in piazza XX Settembre è previsto il mercato straordinario con l’animazione musicale delle Baghe della Zosagna. Confcommercio e Comune si sono impegnate ad addobbare il centro del capoluogo e delle frazioni con le classiche luminarie natalizie. Un ruolo importante nel calendario degli eventi natalizi è affidato, come sempre, alla Pro Loco che ha realizzato sotto la Loggia, il Calendario dell’avvento dedicato alle opere dei pittori noalesi Mario Maccatrozzo e Giuseppe Nardi, scomparsi di recente. I volontari dell’associazione hanno allestito i tradizionali presepi sulla spianata
della Rocca e nel cortile della Torre dell’Orologio che, insieme al presepe realizzato dal Gruppo Missionario nel giardino della canonica, richiameranno tanti visitatori. La Pro loco torna protagonista domenica 4 gennaio con la Pirola Parola, l’antico falò propiziatorio, a cui faranno seguito i panevin di Cappelletta (5 gennaio) e Briana (6 gennaio), organizzati dai gruppi locali sem-
pre alla sera. Da non perdere dal 3 all’11 gennaio la mostra fotografica di Emanuele Scicolone, dal titolo “L’eterno ritorno. Riti propiziatori in Veneto”. Dal 13 al 21 dicembre, Palazzo della Loggia ospiterà la mostra del libro organizzata da Ac, parrocchia e gruppo Adotta un Liber. Letture e giochi per i ragazzi sono in programma il 13 e il 20 dicembre in biblioteca, il 17 di-
Presepio vivente di Maerne e tanti mercatini, Martellago in festa con il Natale
Tutto pronto a Martellago per gli eventi del periodo natalizio. Oltre alle tradizionali luminarie messe in tutti e tre i centri dei paesi e cioè a Martellago capoluogo, Olmo, e Maerne quest’ anno ci saranno 3 mercatini natalizi con vari espositori ed animazioni per i bimbi e uno della Befana. Ma ecco il programma nel dettaglio: si è iniziato con Martellago capoluogo domenica 7 dicembre, si prosegue poi con Olmo l’ 8 dicembre e domenica 14 dicembre a Maerne. Ma non finisce ovviamente qui. E’ previsto infatti il mercatino della Befana il 6 gennaio sempre a Maerne. “Ricordo - spiega il sindaco di Martellago Andrea Saccarola - la Mostra del radicchio rosso tardivo nei primi 15 giorni di dicembre a
Martellago, la mostra dei Presepi della Proloco in biblioteca a Maerne dal 14 dicembre fino al 6 gennaio e il graditissimo ritorno del Presepio Vivente a Maerne con le tante rappresentazioni che inizieranno dal 14 dicembre e termineranno il 6 gennaio con l’ arrivo dei Re Magi”. Il Presepio Vivente di Maerne è una particolarità di Martellago che attira da sempre tantissimi visitatori da ogni parte del veneziano e non solo. L’invito del sindaco è infine quello di fare acquisti nei negozi del paese. “Viviamo i nostri paesi - concludeacquistiamo sotto casa , ringraziamo e aiutiamo le nostre associazioni che dedicano il loro tempo a mantenere vive le nostre tradizioni”. (a.a.)
cembre in sala Daminato a cura di “Mamme da favola” e Club del Meeple. Spazio anche alla musica e al teatro: sabato 13 in sala San Giorgio musical “Aggiungi un posto a tavola” (Compagnia Acchiappasogni), domenica 21 dicembre in chiesa a Noale Concerto di Natale, martedì 6 gennaio in chiesa a Cappelletta Concerto dell’Epifania. Alessandro Abbadir
Natale da vivere/2. Il monito di Raffaella Barbato del Consorzio delle Pro Loco BrentAdige
“Mancano fondi e volontari, le manifestazioni sono a rischio”
Si avvicina il Natale e, con esso, anche i tanti eventi organizzati sul territorio. Le Pro Loco sono l’ossatura portante di molti eventi sui nostri Comuni, manifestazioni rievocative, presentazione di libri, sagre, occasioni di riscoperta del territorio. E’ sempre più difficile, però, organizzare eventi, sia per penuria di fondi, sia per una burocrazia bloccante, sia per carenza di volontari. A parlarne sono la presidente del Consorzio delle Pro Loco BrentAdige, Raffaella Barbato, e Emanuele Compagno del direttivo del Consorzio. “Mi sono confrontata - dice Barbato - con tante altre Pro Loco, anche fuori dal nostro consorzio come quelle nell’area del Miranese nord, e molte mi esprimono la stessa difficoltà. Da un lato è difficile reperire nuovi volontari. Certo impegnarsi in un’associazione di promozione del territorio, come la nostra, è faticoso per la necessità d’impegnare del tempo, ma riempie di soddisfazioni ogni volta che si riesce a creare e veicolare un messaggio positivo, di aggregazione e di conoscenza delle tradizioni della nostra gente”. Barbato è anche presidente della Pro Loco a Fiesso D’Artico. “Per esempio a Fiesso - dice - abbiamo una
grande manifestazione, il Palio del Ruzzante, che ogni volta impiega molte persone ed è un grande appagamento scoprire che tante persone credono nella riscoperta delle tradizioni. Certo, la burocrazia è sempre più stringente, soprattutto in tema di sicurezza e bilanci, con mille adempimenti spesso incomprensibili. E poi il grande tema dei fondi che mancano: andare a sponsor è sempre più difficile, i Comuni hanno sempre maggiori difficoltà. Trovare nuove leve e forze giovani è complesso e, spesso, ci ritroviamo sempre gli stessi a portare avanti le iniziative”. Anche Emanuele Compagno, evidenzia, da un lato, il grande piacere nel realizzare eventi e nel trasmettere alla gente conoscenza su arte, storia, tradizioni locali, dall’altro la difficoltà di trovare nuove leve. “Come Pro Loco troviamo - dice - un forte ostacolo nell’assenza di fondi e finanziamenti. Personalmente mi appoggio ai bandi Unpli, Come dice Raffaella, poi, se ci fosse maggiore strategia da parte dei Comuni, si riuscirebbe a pensare insieme dei piani a lungo termine, su dei temi fondamentali in cui muoversi uniti. Lo scopo sarebbe quello di coordinare le forze, trovare delle
sinergie anche tra associazioni diverse, pensiamo alla difficoltà di reperire volontari. Nonostante tutto per fare un esempio, la Pro Loco che dirigo (Camponogara) è riuscita, con le sue uniche forze, a realizzare, o ad essere comunque presente, circa ad un evento al mese in media. Voglio lanciare, quindi, qui, dalle colonne de “La Piazza”, un invito ai Comuni per sederci insieme attorno ad un tavolo e pensare ad una strategia unitaria, che punti anche a dei finanziamenti o per chi un sostegno economico lo riceve, maggiori sforzi”.
Alessandro Abbadir
A Salzano e Robegano “Christmas Village” anima i centri
Tanti appuntamenti sono in programma a Salzano e nella frazione di Robegano a Natale con il “Christmas Village”. Il centro cittadino si trasformerà in un vero e proprio villaggio natalizio, animato da un grande mercatino con più di cinquanta bancarelle, tra commercianti, artigiani, associazioni e proposte gastronomiche dolci e salate. Vin brulè, cioccolata calda, frittelle e il tradizionale trenino di Natale accompagneranno i visitatori lungo le vie del centro, mentre i negozi resteranno aperti a completare un percorso di festa diffuso e accogliente. Il 13 dicembre in piazza Pio X ci saranno il Trenino di Natale e dalle 15 la Vespa Babbo e lo spettacolo dei burattini. Il 14 dicembre a Robegano Mercatini di Natale, dalle 10 alle 17,30 nel Piazzale della Chiesa. Alle 15 spettacolo teatrale Storie di Lupi alla
Invitiamo ai Comuni a sederci insieme attorno ad un tavolo e pensare ad una strategia unitaria
scuola media Dante Alighieri. Il 20 dicembre in piazza Pio X il Trenino di Natale, alle 15 lo spettacolo di giocolieri e clown. Alle 15,30 Natale in piazza. Infine sempre in piazza Pio X nel capoluogo, il concerto alle 16 “Aspettando Natale” in chiesa a Salzano con il “Coro della Filanda”. I primi appuntamenti del “Christmas Village”hanno registrato un’ampia partecipazione e hanno visto protagonisti anche
i commercianti locali, usciti dai loro negozi con bancarelle per animare le vie del paese insieme alle associazioni e agli altri espositori. Addobbi, attività condivise e collaborazione hanno caratterizzato le giornate giornata. A Scorzè infine a fine novembre un grosso successo ha avuto l’iniziativa “Insieme per Natale” che grazie alle 5 isole in centro,è riuscito a coinvolgere 5 paesi del territorio: Scorzè, Cappella, Peseggia, Gardigiano e Rio San Martino. Gli allestimenti cromatici delle isole, diversi per ogni paese, hanno creato un forte impatto visivo. Tra le attrazioni più fotografate gli “Aquiloni giganti” (pupazzi giganti gonfiabili) a tema acquatico, con cavallucci marini, polipi e una scenografica balena che ospitava al suo interno la figura di Pinocchio, sorprendente per adulti e bambini. (a.a.)
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Raffaella Barbato
Un Natale all’insegna della condivisione e dello spirito di comunità.
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Dopo il notevole successo riscontrato lo scorso anno, sarà riproposta tutti i gior“Brick Christmas”, tagonisti assoluti saranno i mattoncini Lego, che da sempre fanno divertire bamNon mancheranno laboratori, giochi e attività ludico-ricreative per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi. Ma il Paese del Natale sarà soprattutto uno spazio di incontro per la comunità, offrendo proposte pensate per ogni età e interesse: tombole e giochi tradizionali,
Cto in questi giorni la certi cazione
La novità di quest’anno è il Capodanno
di più diventando ospitale anche nei mesi
Se il Parco Urbano sarà il cuore delle Feste, lo spirito del Natale e le sue tradizioni animeranno tutto il territorio di Cavallino-
me la magia delle Festività tra luci, musica, profumi e sorrisi.
Tutti i giorni dalle 15 alle 21.30, e nei ne settimana dalle 10.30 alle 22.00, sarà possibile visitare “Mercatini e sapori”, i mercatini di Natale che proporranno nei vari stand artigianato locale, creazioni natalizie e dolci tradizionali. Presenti una selezione di food truck, che offriranno ai visitatori un percorso tra sapori e tradizioni, in un’atmosfera calda e luminosa che saprà incantare grandi e piccini.
cuore pulsante delle Festività. Come Amministrazione», spiega il sindaco Roberta Nesto, «vogliamo continuare a investire nelle manifestazioni per rafforzare il legame che unisce la nostra comunità e offrire al territorio spazi di incontro, nei quali anche le associazioni locali saranno protagoniste con le loro iniziative. Sono tante le occasioni per vivere Cavallino-Treporti nel periodo delle Feste. Non siamo solo una destinazione balneare, ma una località che sta crescendo e che sta sempre
“Lail presepe in laguna opera dell’artista Francesco Orazio, con più di 400 statue in compensato marino posizionate sullo specchio acqueo che si affaccia sugli 8 km della pista ciclopedonale a sbalzo più lunga d’Europa, lungo via Pordelio. Inoltre, sempre tra le inizia“L’arte
Si tratta di un percorso diffuso tra le frazioni per scoprire le Natività realizzate dalle parrocchie e dalle famiglie, che aprono i cancelli delle loro anche il “berolon”, come viene chiama-
Un’aula nel verde: si investe su alberi e didattica ambientale
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’Amministrazione Comunale di Noale ha dato il via libera al progetto “Un’aula nel verde, un parco che spiega”. L’iniziativa, promossa dal Circolo Legambiente del Miranese e sostenuta dalla Fondazione Riviera–Miranese, si inserisce nel quadro del Piano del Verde e punta a coniugare riqualificazione urbana e formazione ambientale. Il progetto verrà realizzato nell’area comunale “Anna Frank” di via Crosarona e prevede, tra gli interventi principali, la piantumazione di circa 150 nuove alberature sotto la supervisione di un agronomo professionista, oltre alla creazione di un’area didattica all’aperto destinata a scuole e cittadinanza. L’obiettivo dichiarato è duplice: aumentare la resilienza urbana e creare spazi di apprendimento pratico sui temi della tutela ambientale e della biodiversità. Il finanziamento arriva a seguito della partecipazione a un della Fondazione. Per l’occasione sono stati stanziati infatti 4.000 euro a fronte di un costo complessivo del progetto pari a 6.154 euro, mentre la quota residua di 2.154 euro sarà coperta direttamente dall’associazione proponente. A breve sarà sottoscritta una specifica convenzione tra Comune e Legambiente del Miranese APS per la gestione e la manutenzione dell’area fino al completo attecchimento delle piante. L’intervento include anche il riordino dell’arredo urbano e lavori volti a garantire la fruibilità dell’area, così da renderla un vero e proprio laboratorio all’aperto per le nuove generazioni. L’Amministrazione vuole così promuovere nuove aree di piantumazione e riforestazione urbana, coerenti con le strategie di mitigazione della CO e con la tutela del patrimonio arboreo cittadino.
L’Assessore all’Ambiente, Francesco Caravello, ha definito il progetto “un investimento culturale”: non una semplice riqualificazione, ma uno spazio che può educare i ragazzi e la comunità al valore della cura del territorio e alla lotta ai cambiamenti climatici. La collaborazio-
ne con Legambiente e il sostegno della Fondazione sono stati indicati come esempi di buona pratica per costruire progetti di qualità sul territorio. Con questo intervento Noale consolida la sua traiettoria verso una città più verde e partecipata, puntando sulla didattica ambientale come leva per creare consapevolezza e senso di responsabilità collettiva. L’area Anna Frank promette di diventare un punto di incontro, conoscenza e bellezza condivisa per tutta la comunità.
Riccardo Musacco
Grande successo in città per l’iniziativa legata alla lettura “Leggimi perché mi piace, leggimi ovunque”. Con questo slogan dal forte impatto, il Comune di Noale ha aderito anche quest’anno a “Nati per Leggere”, il programma di promozione della lettura condivisa in famiglia nei primi anni di vita, attivo su tutto il territorio nazionale e sviluppatosi grazie all’alleanza tra gli enti fondatori: l’Associazione Culturale Pediatri (Acp), l’Associazione Italiana Biblioteche (Aib) e il Centro per la Salute delle Bambine e dei Bambini (Csb).
Il Comune di Noale e la Biblioteca di hanno deciso di celebrare l’importanza della lettura condivisa in famiglia fin dai primi 1000 giorni nella Settimana Nazionale di fine novembre, giorni
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in cui si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il 20 novembre infatti ricorre l’anniversario dell’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. “Diritto alle Storie. Diritto a pari opportunità di crescita - spiegano la scelta dal comune -. L’iniziativa Nati per Leggere promuove il diritto di bambini e bambine a essere protetti non solo nella loro salute fisica, ma anche in quella relativa al loro sviluppo, sia cognitivo che emotivo-relazionale. Leggere a bambini e bambine, a partire dai primi mesi di vita, è un atto semplice ma potentissimo che rafforza il legame affettivo e favorisce la relazione tra i più piccoli, le più piccole, e gli adulti che di loro hanno cura. Una buona pratica che assume, inoltre, un ruolo cruciale nel contrasto alla povertà educativa. Assicurare l’accesso ai libri e alle storie fin da piccoli, specialmente nei contesti più fragili, significa fornire strumenti necessari a rinforzare competenze linguistiche, cognitive ed emotive che hanno una ricaduta sul lungo termine, contribuendo a ridurre le disuguaglianze”. (m.t.)
Scintille per i 40 anni del Parco Laghetti
L ’inaugurazione della mostra fotografica dedicata ai quarant’anni del Parco Laghetti, allestita nelle scorse settimane dall’associazione ambientalista
AcqueNove in Piazza Bertati a Martellago, avrebbe dovuto essere un momento di memoria condivisa, un’occasione per ripercorrere le tappe che hanno trasformato una cava dismessa in uno degli spazi verdi più amati del territorio. Invece, l’evento ha finito per diventare terreno di scontro tra i protagonisti di questo lungo percorso di riqualificazione che grazie all’impegno di molti ha portato al risultato sotto gli occhi di tutti. Un risultato che, però, non è stato evidentemente ben digerito da qualcuno. A innescare la polemica è stato l’ex sindaco tra il 1993 e il 2003 Marco Stradiotto, oggi consigliere comunale di opposizione, che ha definito l’iniziativa “un anniversario gestito come un’iniziativa di parte e non inclusiva come avrebbe dovuto essere”. Secondo Stradiotto, la presentazione dell’evento avrebbe ignorato “figure e periodi decisivi della storia del parco”, omettendo – sostiene – il contributo degli amministratori che dagli anni ’90 in poi ne
hanno concretizzato la realizzazione e la manutenzione.
Stradiotto rivendica il proprio ruolo e quello dell’altro ex sindaco, il compianto Giovanni Brunello che amministrò il Comune tra il 2003 e il 2013, accusando gli organizzatori di una “grave disonestà intellettuale”: “Non si può commemorare il Parco ignorando chi lo ha reso ciò che è oggi. Non permettiamo che la sua storia venga riscritta in modo parziale”, afferma, ricordando come il Parco Laghetti sia divenuto un bene pubblico vivo e molto frequentato, e non un’area abbandonata “come in tanti altri Comuni. Mi prendo in prima persona la responsabilità di com’è divenuto ora il Parco, aperto a tutti. Mi si critichi pure ma non lo si faccia ignorandomi”. Le sue parole hanno trovato eco nel sindaco in carica Andrea Saccarola, che sui social si è schierato al fianco del consigliere, definendo indispensabile “raccontare una storia completa, senza dimenticare nessuno dei protagonisti”.
La replica di AcqueNove, che spesso ha denunciato come l’area sia eccessivamente frequentata e dovrebbe
rimanere un parco naturale dedicato alla biodiversità, è arrivata poco dopo. Renato Anoè, presidente dell’associazione ha infatti respinto con decisione le accuse di parzialità: “Non si capisce sulla base di quali elementi si possa affermare che la mostra sia un’iniziativa di parte. Amministratori e associazioni erano informati da tempo e molti hanno contribuito”. Anoè sottolinea inoltre che l’esposizione è aperta a tutti e liberamente criticabile, e ricorda la difficoltà di condensare quattro decenni in un percorso fotografico: “Non potevano essere documentati puntualmente quarant’anni di storia. Sicuramente si poteva fare di più, ed è per questo che la mostra si apre con l’augurio di approfondire e arricchire il materiale in futuro”.
Riccardo Musacco
Consegnato il riconoscimento di Comunità Europea dello Sport
Il Comune di Martellago protagonista sulla scena sportiva nazionale grazie al prestigioso riconoscimento di Comunità Europea dello Sport ACES 2025, conferito nel Salone d’Onore del CONI a Roma. Una targa che celebra non solo l’impegno dell’amministrazione, ma anche il lavoro corale portato avanti insieme ai Comuni di Trebaseleghe e Zero Branco, partner di un percorso durato un anno e culminato in un risultato di grande valore simbolico e progettuale.
Per Martellago si tratta di una conferma importante: il territorio ha saputo costruire nel tempo una rete solida di impianti, opportunità sportive e realtà associative capaci di coinvolgere ogni fascia d’età. Le società sportive, sottolinea il Comune, rappresentano la vera ricchezza del territorio, motore di inclusione, socialità e promozione del benessere. A loro va il ringraziamento più sentito, perché senza il loro impegno quotidiano questo traguardo non sarebbe stato possibile. L’assessore allo Sport, Daniele Favaretto, ha evidenziato come il riconoscimento sia il frutto di una visione chiara e di un lavoro costante. «L’Amministrazione Comunale di Martellago – afferma – esprime il proprio apprezzamento per il premio conseguito insieme ai Comuni di Trebaseleghe e Zero Branco. È il risultato di una politica che, nel tempo, ha puntato con decisione sull’attenzione allo sport, sugli investimenti nelle infrastrutture, sul sostegno alle associazioni locali e sulla sensibilizzazione della collettività alla pratica sportiva». Un traguardo che, per Martellago, non rappresenta un punto d’arrivo ma un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa. «Questa targa – conclude Favaretto – è una tappa importante nel percorso di crescita della nostra comunità». Un percorso che guarda allo sport come leva educativa, sociale e identitaria, capace di unire e valorizzare l’intero territorio.(r.m.)
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La rassegna. Cinque serate di spettacolo dal vivo
La città si accende con il teatro grazie a “Cultura in scena“
M
artellago riaccende i riflettori sul teatro. Con “Cultura in Scena - Anime Responsabili” l’Associazione Culturale Freccia Azzurra con il coordinamento artistico di Leonardo Mozzato, firma la terza stagione di spettacolo dal vivo, da novembre 2025 ad aprile 2026: cinque serate, a ingresso libero con prenotazione, che invitano il pubblico a farsi parte attiva del proprio tempo. Un progetto sostenuto dal Comune di Martellago e da partner privati. Il filo conduttore, “Anime responsabili”, attraversa linguaggi diversi –teatro civile, narrazione, ironia, poesia – per interrogare la realtà e metterla in dialogo con chi assiste. “La condivisione di intenti con Freccia Azzurra ci permette di investire sulla cultura come strumento anche pedagogico”, sottolinea l’assessora alla Cultura Monica Cornello, ricordando come la collaborazione abbia consolidato una rassegna professionale e nuove sinergie sul territorio. Primo appuntamento lo scorso 14 novembre, ore 20.45, all’Auditorium San Salvatore con Generazione Pasolini (Generazione P): una stand-up immersiva e dissacrante, scritta, diretta e interpretata da Mart-a Bulgherini con Nicolas Zappa, che incrocia comicità contemporanea e pensiero pasoliniano per leggere senza filtri la società di oggi. Sabato 10 gennaio 2026, stesso palco, ecco Nòve Raixe, ideato da TOP – Teatri Off Padova: un
viaggio poetico e identitario nel Veneto, tra le parole di Zanzotto e gli echi di Meneghello e Carlotto, alla ricerca di radici, lingua e appartenenza. Sabato 21 febbraio sarà la volta di Omertà di Barabao Teatro: quattro storie vere – tra cui quelle di Giovanni Falcone e Tommaso Buscetta – si intrecciano per raccontare il maxi-processo e riflettere su onore, violenza e silenzi che cambiano forma. Il 21 marzo 2026 arrivano I Lunatici di Ted Teatro/Amata Compagnie: due astronauti immaginari, da una luna che ci osserva, costruiscono un racconto comico-assurdo fatto di reperti terrestri. Un divertissement che apre lo sguardo sul nostro rapporto, ecologico e affettivo, con il pianeta. Chiusura domenica 19 aprile 2026 alla Corte Santo Stefano con Cèa Venessia di Stivalaccio Teatro: un “filò” agrodolce sugli emigranti veneti e friulani che nel 1882 fondarono New Italy in Australia, tra musica, dialetto e un continuo oscillare tra riso e dramma. Accanto alla stagione principale torna Cool-tura in Scena OFF, calendario parallelo costruito in rete con le realtà locali. Si parte sabato 16 novembre con L’Africa per Mano, poi il 13 dicembre Tanto vale vivere con l’Associazione Komoidia. Per la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, reading in musica con l’Associazione Culturale Karol Szymanowski APS – Scuola di Musica Sinopoli; il 10 febbraio
un evento speciale per la Giornata del Ricordo. A metà Quaresima, in collaborazione con Maschere de Marteago e Pro Martellago, torna il Processo dea Vecia de Meza Quaresima; quindi yoga e campane tibetane con Miriam Comin e, ad aprile, un incontro a cura di NESP su alimentazione e un ironico “tema segreto”. La rassegna è resa possibile dal patrocinio e dal contributo del Comune e dall’impegno di una rete che ha affidato a Freccia Azzurra anche la regia della rassegna intercomunale dedicata a Pier Paolo Pasolini, sostenuta dalla Fondazione di Venezia: un segno di fiducia per un’associazione che costruisce pubblico, accessibilità e qualità. Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.45. Eventi gratuiti con prenotazione obbligatoria: info e booking su frecciaazzurra.org.
Riccardo Musacco
L’associazione Acque Nove all’attacco sull’abbattimento del bosco di Agostino
Le proteste delle scorse settimane per l’abbattimento degli alberi del cosiddetto “bosco di Agostino” a Maerne per far spazio a un punto vendita Lidl da parte del Comitato Alberi di Olmo hanno trovato sostegno anche in Renato Anoè, dell’associazione Acque Nove, che definisce “comprensibili” le reazioni della comunità e «fondate» le preoccupazioni ambientali e viabilistiche. Ben diversa, invece, è la sua valutazione sull’amministrazione comunale. Secondo Anoè, risultano “incomprensibili e stupefacenti» le parole del sindaco riguardo all’intervento, poiché l’ente locale avrebbe gli strumenti per fermare il progetto. A suo avviso, il primo cittadino avrebbe potuto non approvare il Piano di Recupero presentato da Lidl, evitando così il rilascio della concessione edilizia. Non solo: il Comune, proprietario di parte dell’area, potrebbe bloccare l’insediamento rifiutando la vendita del volume edificabile attribuito alla propria porzione di terreno. «Senza quel volume – sottolinea – il progetto non sarebbe stato realizzabile”. Anoè critica anche la gestione della vicenda dei cosiddetti “otto alberi”, che il Consiglio comunale chiede di preservare. Il loro mantenimento richiederebbe, secondo l’associazione, piccole modifiche alla disposizione dei parcheggi e dei servizi, ma questa possibilità sembra essere stata esclusa fin dall’inizio dai tecnici della proprietà, senza che dal Comune arrivino pressioni per una soluzione alternativa. “Per ora –aggiunge – solo un paio degli alberi individuati sono ancora in piedi. Vedremo se almeno questi saranno salvati”. Il sindaco Andrea Saccarola, dal canto suo, sceglie di non alimentare la polemica, ricordando però che l’amministrazione punta a chiedere a Lidl un gesto di sensibilità: individuare assieme una nuova area da destinare a piantumazioni. “Due anni fa ne abbiamo messi a dimora cinquemila sul Passante grazie a un progetto con la Città metropolitana” spiega. “Il verde è un bene a cui teniamo molto”. (r.m.)
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Bilancio, decisione sofferta: sono
in arrivo aumenti per le aliquote Imu
Il sindaco garantisce il mantenimento dei servizi e l’assenza di rincari per mensa e trasporto scolastico, oltre alla riduzione dell’Imu su seconde case dei figli. Le opposizioni attendono dati precisi, con una stima attuale dell’incremento intorno al 15%
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er i contribuenti di Salzano sono in arrivo novità non certo positive. Con l’avvicinarsi delle scadenze legate alla predisposizione del bilancio 2026-27-28, infatti l’assessore comunale al Bilancio Stefano Vecchiato ha comunicato che in previsione del prossimo bilancio l’amministrazione comunale sarà costretta ad approvare un incremento di alcune aliquote Imu. Per il Comune capeggiato dal sindaco Luciano Betteto,si tratta di una scelta definita “non desiderata, ma necessaria” per garantire la tenuta dei conti dell’ente e assicurare la continuità dei servizi ai cittadini. L’assessore Stefano Vecchiato ha spiegato che, il peso crescente delle spese correnti sta mettendo sotto pressione il bilancio comunale. “Negli ultimi tre anni - afferma l’assessore Vecchiato - abbiamo registrato un aumento considerevole dei costi legati ai nuovi appalti e alle convenzioni, cui si sommano gli incrementi dei prezzi dei servizi essenziali e gli oneri derivanti dai recenti rinnovi contrattuali. In questo quadro, l’adeguamento di alcune aliquote risulta indispensabile per mantenere gli equilibri di bilancio previsti dalla normativa”. Accanto all’assessore, nello spiegare la dif-
ficile decisione si schiera il sindaco Luciano Betteto, che ha voluto rassicurare la cittadinanza sul fatto che l’amministrazione comunale “continuerà a operare con la massima attenzione e responsabilità”. Chiare le parole del primo cittadino. “Faremo ogni sforzo - sottolinea il primo cittadino del centro del miranese - per preservare tutti i servizi finora garantiti, cercando di salvaguardare per quanto possibile i cittadini da ulteriori aumenti di spesa”. Ma non solo. “La priorità resta la tutela della comunità e il mantenimento del livello dei servizi pubblici - prosegue il sindaco Luciano Betteto - segnalando che nonostante la difficile situazione legata alla carenza di risorse, non sono stati introdotti costi aggiuntivi per quanto riguarda il servizio
mensa e trasporto scolastico, aiutando così le famiglie anche con la riduzione dell’aliquota Imu sulle seconde case abitate dai figli”. “Il nostro Comune - conclude - ha partecipato a diversi bandi proprio per reperire ulteriori risorse che non possono essere destinate alla necessaria spesa corrente”. Per ora, al momento in cui scriviamo, dati concreti sull’aumento preannunciato di alcune aliquote Imu non ne sono stati forniti, anche se si stima che sarà nell’ordine del 15%. Ovviamente ad attendere quali saranno i dati, sono anche i gruppi di minoranza di centrosinistra. Il dibattito politico ed amministrativo a Salzano è destinato ad accendersi insomma, nonostante il periodo delle festività in arrivo. Alessandro Abbadir
Contro la violenza di genere, un centinaio alla “Camminata di Solidarietà”
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è tenuta a Salzano la “Camminata di solidarietà” che ha avuto una nutrita partecipazione, con quasi un centinaio di manifestanti. “Il 25 novembre 2025 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’amministrazione comunale di Salzano ha organizzato una camminata di solidarietà per sensibilizzare la cittadinanza sulle violenze fisiche e psicologiche che milioni di donne, in ogni parte del mondo, soffrono dentro e fuori le mura domestiche - ha spiegato l’assessore alle pari opportunità Chiara D’Angelo. Il Comune di
Salzano, in questo periodo, in un periodo in cui purtroppo continuano a verificarsi i casi di violenza perpetrati alle donne, intende farsi portavoce contro questo fenomeno dilagante, attivando la cittadinanza affinché si dia testimonianza di solidarietà alle tante vittime, e affinché questo fenomeno abbia a cessare Ringraziamo per la collaborazione alla realizzazione dell’iniziativa le associazioni Passione Outdoor Asd, Asd Pnc Dance Project (Studio 25), Asd Karate
Salzano e il Gruppo Lettori Volontari di Salzano”. Tante persone vi hanno partecipato sia uomini che donne, rendendo insomma la manifestazione un momento di riflessione importante per tutta la comunità salzanese. (a.a.)
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Il confronto. Un vertice a cui ha partecipato il sindaco Luciano Betteto
Prefetto e Comuni del comprensorio uniti contro i furti nelle abitazioni
U n tavolo tecnico, composto dalle forze di polizia e dalle Polizie Locali, per la definizione di una attività che punta al rafforzamento dell’attività di prevenzione di reati e comportamenti che possano creare problemi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nei Comuni del Miranese e della Riviera. È quanto deciso nelle scorse settimane dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel quale è stato affrontato l’allarme furti e tentativi di furto in abitazione. Ma quali sono gli obiettivi di questo tavolo di lavoro sulla sicurezza a cui ha partecipato come presidente dell’Unione del Miranese il sindaco di Salzano Luciano Betteto? Nello specifico il tavolo definirà una mappa di “cancelli”, individuati nei punti di accesso e uscita delle aree maggiormente a rischio, con il potenziamento delle attività di pattuglia delle forze dell’ordine e degli agenti delle Polizie Locali. Il Prefetto e le forze di polizia hanno sottolineato nell’occasione che non ci si trova di fronte ad una impennata di reati predatori, ma a un dato che per questo tipo di reato in qualche caso è diminuito. E’ la percezione dei cittadini che rimane alta nel caso di colpi nelle case. “I furti a Mira - dice il sindaco Marco Dori - mi è stato spiegato dalla Prefettura negli ultimi 12 mesi sono passati da 120 del periodo precedente a 70 quasi la metà rispetto all’anno scorso”. A Santa Maria di Sala i furti da 33 sono diminuiti a 32. I sindaci presenti e anche quelli collegati da remoto, hanno illustrato le iniziative messe in atto in questo periodo rispettivi territori per monitorare la situazione come: l’estensione del servizio di pattuglia della Polizia Locale nelle ore serali. I sindaci di Riviera e quelli del Miranese capeggiati dal sindaco di Salzano Betteto, di fronte all’allarme generato dalle razzie si sono presi l’impegno di rafforzare la percezione di sicurezza dei cittadini fornendo alle comunità indicazioni su azioni di difesa passiva: la precauzione di chiudere le porte e i cancelli delle abitazioni, invitando chi ha subito furti a formalizzare le denunce. E’ emerso nell’incontro, che rispetto al recente passato, si è registrata una maggiore disponibilità del-
le vittime a rivolgersi alle forze di polizia per presentare denuncia. Alla riunione presieduta dal prefetto di Venezia Darco Pellos hanno preso parte il questore Gaetano Bonaccorso, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Aquilio, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Michele Bosco, i comandanti delle polizie locali dei diversi Comuni e i sindaci del comprensorio. Nei giorni scorsi a Noale si è tenuto l’incontro pubblico “Vicinato e Sicurezza”.
Nell’occasione è annunciata la nascita del Comitato dei Coordinatori del Controllo del Vicinato di
Noale e frazioni L’esperienza del Controllo del Vicinato è presente a Noale dal 2016, e nel tempo è cre-
sciuta fino a coinvolgere circa 600 famiglie.
Alessandro Abbadir
Rubato lo striscione al Comitato “Fronte dell’Oasi Lycaena”
Il Comitato “Fronte dell’Oasi Lycaena” di Salzano, con grande sconcerto, nelle scorse settimane ha denunciato che il proprio striscione, installato da agosto 2024 all’ingresso dell’Oasi Lycaena, è sparito. “Questo grave gesto - spiega il Comitato - è capitato dopo un incontro svoltosi alla Trattoria la Botteghetta a metà ottobre ed organizzato da uno dei gruppi politici comunali di minoranza. Questo rammarica molto come Comitato, perché non ne comprendiamo la motivazione e l’utilità. Il fatto increscioso è avvenuto alla vigilia di altri 2 appuntamenti pubblici molto partecipati, organizzati dal Comitato con il contributo di Ambiente Futuro Veneto, Fiab Miranese e Riviera del Brenta, Circolo Legambiente Miranese e True Hardcore Cycle per la
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Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione
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sensibilizzazione della cittadinanza sia sulla partecipazione attiva per la difesa del territorio come nel caso del “Progetto della Diga del Vanoi”, che di conoscenza delle attività di monitoraggio svolte dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e dall’istituto superiore “Levi Ponti” di Mirano in un sito ambientale prezioso e delicato come quello dell’Oasi Lycaena di Salzano. Quest’ultima ricordiamo, chiusa al pubblico dallo scorso gennaio. Si tratta di furti che peraltro si sono poi ripetuti nella notte ed hanno visto coinvolto anche le bandiere di Legambiente, associazione che, tramite il Collettivo Napea, ha partecipato alla gestione dell’Oasi fino al 31 dicembre 2024 e continua proporsi ai proprietari dell’area per una futura gestione della stessa. Vigileremo, per quanto possibile, e controlleremo che altri gesti incresciosi non si ripetano soprattutto nei stretti dintorni del perimetro esterno dell’Oasi Lycaena”. (a.a.)
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Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!
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L’incontro. Al convegno istituzioni, produttori e Ice tracciano la rotta
Il futuro del radicchio passa dalla filiera e dai mercati esteri
Il radicchio IGP come volano di sviluppo per Treviso e Venezia: lo scorso 14 novembre al Palaradicchio di Rio San Martino, nel contesto della 43esima Festa del Radicchio, si è tenuto il convegno “Radicchi IGP: nuove opportunità e prospettive di filiera e internazionalizzazione”.
Occasione in cui hanno preso la parola anche ospiti d’eccezione: il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e Matteo Zoppas, presidente di ICE, Agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Ad aprire il convegno è stato il presidente del Consorzio per la tutela del prodotto, Andrea Tosatto, che ha lanciato un monito: “Servono condizioni di lavoro adeguate, etica e dignità per i lavoratori, solo così i giovani possono pensare di rimanere nei campi a produrre quella che è un’eccellenza riconosciuta”, chiedendo
un salto di qualità a produttori e consumatori per trattenere maggiormente il valore di questo prodotto di punta. Un’eccellenza che, nel caso dei radicchi IGP, rappresenta l’8,6% in volume e il 13% in valore di tutto il radicchio prodotto, acquisendo sul mercato il 50% di valore in più rispetto al radicchio generico grazie a una filiera di piccole e medie imprese a carattere quasi artigianale, anche se l’export è attualmente maggiore per il radicchio generico.
Il presidente dell’agenzia per l’internazionalizzazione, Matteo Zoppas, ha dichiarato: “Grazie alla collaborazione tra ICE e il Consorzio di Tutela del Radicchio di Treviso abbiamo portato qui buyer internazionali provenienti da Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania e Giappone”. “Nonostante dazi, tensioni geopolitiche e condizioni sfavorevoli sui tassi
di cambio, i dati più recenti mostrano una crescita dell’export totale Made in Italy del 10,5% nel settembre 2025”. Il comparto dei radicchi IGP di Treviso e Castelfranco conta 540 ettari coltivati, 1.500 tonnellate di prodotto e circa 9 milioni di euro di valore, con esportazioni in 13 Paesi (di cui 7 nell’area UE e 6 nell’area extra
unione). In particolare: 560 quintali di radicchio rosso IGP di Treviso tardivo, 357 quintali di radicchio rosso IGP precoce e 470 quintali di radicchio variegato IGP di Castelfranco. Numeri contenuti rispetto al potenziale, ma inseriti in un agroalimentare passato da 64 a 70 miliardi di export tra 2023 e 2024, secondo ICE. “Il
Scuola Marconi, nuova ma incompleta: scatta la protesta dei genitori
La nuova scuola primaria Marconi di Scorzè, inaugurata come simbolo di modernità ed efficienza, resta priva di uno dei servizi più attesi: la palestra. L’edificio, accolto con favore da famiglie e insegnanti per spazi e servizi rinnovati, presenta infatti una lacuna che sta generando crescente malcontento. Le lezioni di educazione fisica si svolgono negli ambienti comuni, privi di spogliatoi, una soluzione che molti genitori giudicano provvisoria ma non più sostenibile. Nelle scorse settimane alcuni di loro hanno promosso una petizione che ha raccolto circa duecento firme, invitando la cittadinanza
a unirsi alla richiesta di un intervento rapido da parte del Comune. “Il sindaco finora non ha dato alcuna comunicazione di strutture adeguate per l’educazione fisica scolastica — si spiega nella petizione —, i nostri bambini sono costretti a fare attività fisica in spazi inappropriati e non sicuri”. Il testo sottolinea anche come l’assenza di un ambiente dedicato limiti il miglioramento delle capacità motorie, la disciplina e il lavoro di squadra, chiedendo di destinare una delle strutture comunali alle attività della primaria. “Non possiamo permettere che i nostri figli siano privi dei benefici dell’e-
ducazione fisica… Con la vostra firma, possiamo lavorare insieme per garantire un futuro migliore e più sano ai bambini della nostra comunità”. Il sindaco Giovanni Battista Mestriner ha replicato ricordando che l’amministrazione ha già previsto la costruzione della palestra, dal costo stimato di tre milioni di euro, ma che l’opera sarà avviata solo dopo il reperimento dei fondi necessari. “I bambini stanno svolgendo l’attività regolare negli spazi interni della scuola. Per realizzare la palestra occorrono tempo e pazienza, ma stiamo reperendo i fondi necessari”. (d.g.)
Governo ha investito più di ogni altro sull’agricoltura e sulla difesa degli agricoltori non solo in termini finanziari ma culturali”, ha chiosato il Ministro Lollobrigida nel suo discorso finale, ricordando come “dobbiamo meglio far conoscere il valore di questo prodotto perché possa essere pagato il giusto”.
Davide Grosoli
Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida è intervenuto al convegno
“Venezia. It’s Christmas Time” è il calendario degli eventi natalizi
“Venezia. It’s Christmas Time”, è il calendario di iniziative promosso dal Comune, in collaborazione con Vela spa, che da fine novembre all’Epifania animerà centro storico, isole e terraferma. Un mosaico di appuntamenti pensato per famiglie, bambini, residenti e visitatori. A rendere magica l’atmosfera saranno 50 chilometri di luminarie e 26 installazioni tridimensionali, per un totale di oltre 4.000 elementi luminosi distribuiti in tutto il territorio: tutte luci LED a basso consumo.
Nel presentare il calendario, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito il valore simbolico e comunitario dell’iniziativa: “Sarà un mese e più di appuntamenti per vivere insieme la magia del Natale, fino all’Epifania, tra atmosfere di luce, tradizione e stupore. Natale è un sogno che si accende, un’occasione in cui la bellezza incontra la gioia delle persone,
un viaggio tra luci, musica, arte e cultura, ma anche un momento per stare insieme, per sentirsi parte di una comunità unita, orgogliosa della propria storia e proiettata verso il futuro. Con “Venezia. It’s Christmas Time” vogliamo regalare alle famiglie, ai bambini, agli affetti più cari, ma anche ai visitatori un’occasione per ritrovarsi, per vivere le nostre piazze e le nostre calli, per respirare l’atmosfera autentica delle feste. È un modo per dire che Venezia è viva, accogliente e piena di energia, una città che sa emozionare e far sognare, sempre con il sorriso e con il cuore. Auguriamo a tutti di vivere un Natale veneziano indimenticabile”.
“La collaborazione con Comune di Venezia e Vela spa sulle iniziative che animano il Natale nel centro storico di Venezia e a Mestre è da anni un punto fermo per l’impegno della Camera di Commercio
di Venezia e Rovigo. – commenta il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Massimo Zanon – Riconfermato, anche per quest’anno, il supporto del Gruppo Hera per quanto riguarda l’albero in Piazza San Marco.
Musica, mercatini, luminarie e il trenino delle feste accompagneranno residenti e visitatori all’interno dell’Isola del Natale, che anche quest’anno coinvolgerà le comunità del Lido e di Pellestrina. Tra le iniziative che animano il Natale veneziano, c’è anche un appuntamento che parla direttamente al cuore della città. La mattina di giovedì 19 dicembre, al Fabbricato 16 di Santa Marta, sede dell’Accademia del Mare si riunirà l’Associazione Capitani di Navigazione Lagunare e sezione veneziana del Collegio Nazionale Capitani— cuore centrale del trasporto pubblico in laguna — per condividere gli auguri natalizi con i
Venezia e la sua terra si accendono per le feste
È un abbraccio luminoso quello che, anche quest’anno, unisce Venezia, Mestre e tutto il territorio comunale, attraversato da oltre 50 chilometri di luminarie e da 26 installazioni tridimensionali, per un totale di più di 4.000 elementi luminosi, tutti realizzati con tecnologia LED a basso consumo. Un impegno importante, pensato per regalare ai cittadini un tempo di serenità, colori e meraviglia. La cerimonia di accensione del grande albero di Natale di Piazza Ferretto ha idealmente inaugurato la stagione delle feste, insieme all’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio e dei tradizionali mercatini natalizi con le casette in legno che propongono artigianato, sapori e tradizioni. Le amatissime installazioni luminose sono tornate ad animare le piazze e le strade: stelle comete,
pacchi dono, agrifogli, scoiattoli, tunnel di luce hanno trasformato Mestre in una vera fiaba urbana, per la gioia dei bambini e lo stupore dei passanti. Ma la scenografia natalizia si estende anche a Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino, A Venezia, il Natale trova la sua espressione iconica in Piazza San Marco, dove il grande albero alto 15 metri — illuminato da un alternarsi di luci bianche calde e strobo bianco freddo e adornato con 200 stelle luminose — diventa il fulcro di un paesaggio che non smette mai di meravigliare. Ma l’incanto di San Marco trova il suo apice nelle Procuratie Vecchie, che tornano a risplendere con gli straordinari chandelier in vetro di Murano, cuore del progetto “Murano illumina il mondo”. Una collaborazio-
nuovi soci. Un momento semplice ma significativo, che ricorda il ruolo prezioso dei comandanti nella vita quotidiana di Venezia. Domenica 21 dicembre tornerà il Natale sull’acqua con l’undicesima edizione del Corteo Acqueo dei Babbi Natale, organizzato dal Comune con il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e l’Università Ca’ Foscari. Centinaia di Babbi
ne d’eccellenza tra The Venice Glass Week, Comune di Venezia e Camera di Commercio Venezia Rovigo, che porta nel “salotto più bello del mondo” un dialogo unico tra tradizione e sperimentazione. Per la terza edizione, dodici artisti internazionali hanno plasmato opere che sono insieme sculture, lampadari e narrazioni: cuori pulsanti, gabbie alate, dischi d’acqua, foglie di luce. Dodici installazioni che accompagneranno l’inverno trasformando ogni tramonto in una galleria d’arte a cielo aperto, dove la maestria muranese incontra la creatività contemporanea. Altre installazioni luminose troveranno spazio in vari punti della città, ampliando un percorso visivo che unisce poesia e identità. Il calore del Natale raggiunge anche le isole della laguna: Lido, Pellestrina, Murano, Bu-
Natale sfileranno sul Canal Grande dalle 10.30, partendo dalla Punta della Dogana e raggiungendo l’Erbaria a Rialto, dove alle 11 sono previste le premiazioni. L’evento sarà anticipato dalla tradizionale Regata dei Babbi di Natale alla Valesana. Il programma dettagliato degli eventi è disponibile sul sito e sui canali social di Venezia Unica.
Guendalina Ferro
rano, Sant’Erasmo e Vignole, tutte illuminate da addobbi e installazioni dedicati, in un percorso diffuso che abbraccia le comunità del territorio veneziano. (g.f.)
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NATALE A PADOVA
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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE
segue da pag. 1
Imprese, sanità, giovani
Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo
e ambiente: le sfide che attendono Stefani
con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo
Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi
Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”
Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.
Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto
diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)
Il
si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.
centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato
“Il Veneto vuole l’alternativa”
Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova
spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con
ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.
La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R
esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le
priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-
cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.
Alla maggioranza 34 seggi,
Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO FLAVIO BALDAN ELISA
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSSELLA CENDRON
PAOLA ROMA
ROSANNA CONTE DARIO BOND
PAOLO GALEANO
CARLO CUNEGATO
CLAUDIO BORGIA
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO
Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera
Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti
Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”
“S
ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.
“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a
poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.
Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-
tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26
Sintoniz zati sul
minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.
“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-
lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.
Alberto Gottardo
Venezia , it’s Christmas Time
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21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026
Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.
Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.
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Il personaggio
La classifica. Dicembre è tempo di bilanci, ma anche di regali. Ecco i nostri personalissimi consigli di lettura
Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025
Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.
Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.
Thrillerone.
NIENTE SUCCEDE PER CASO
Stefano Tamiazzo (Toshokan)
In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.
L’ex maggiore
Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.
LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)
CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)
Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.
UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)
vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.
DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)
LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.
Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.
IL MITO DEL MINOTAURO. AR-
Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.
AGATHA CHRISTIE. LA REGINA DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)
Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-
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Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.
IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)
La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.
Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.
LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO
Marco Azzalini (Laurana)
Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,
un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.
A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)
In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.
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Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future
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avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono
a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.
Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori
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T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro
ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-
provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo
“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera
“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori
Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto
Farm
bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha
protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-
laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord
prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.
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Tutti e cinque gli ospedali dell’Ulss 3 Serenissima ricevono il premio d’eccellenza dei 3 Bollini Rosa
Un risultato senza precedenti per l’Ulss 3 Serenissima: tutti e cinque gli ospedali della provincia di Venezia hanno ottenuto quest’anno la votazione massima dei 3 Bollini Rosa, il riconoscimento che premia le strutture più attente alla salute femminile. La cerimonia di consegna dei certificati di eccellenza si è svolta oggi a Roma, alla presenza dei rappresentanti della Fondazione Onda. “Un en plein che ci permette di dire che gli ospedali dell’Ulss 3 lavorano quotidianamente per mettersi al servizio dei cittadini, e in particolare delle donne, e lo fanno meritando il massimo dei voti”, commenta Giovanni Carretta, Direttore sanitario dell’azienda.
I Bollini Rosa vengono assegnati ogni due anni e valutano servizi, attività e progetti dedicati alla salute femminile. Tra i criteri considerati vi sono la presenza di specialità cliniche con percorsi dedicati al genere, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, l’accoglienza, la degenza, la prevenzione della violenza contro le donne e la qualità dei servizi offerti. L’assegnazione è validata da un advisory board presieduto da Walter Ricciardi,
professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che considera anche iniziative e progetti particolari delle strutture. Sui circa 1.200 ospedali presenti in Italia, solo 145 hanno raggiunto il massimo dei voti. Tra questi ci sono tutti i presidi dell’Ulss 3 Serenissima: Mestre e Chioggia avevano già ottenuto l’eccellenza nel 2023, mentre Venezia, Mirano e Dolo hanno fatto quest’anno il salto dai 2 ai 3 Bollini Rosa.
“Fieri del risultato – aggiunge Carretta – ringraziamo tutto il personale che in questi due anni ha operato al meglio. Il network Bollini Rosa non è una semplice competizione: offre alle donne del territorio opportunità concrete come gli (H)Open Day e le (H)Open Week, con servizi gratuiti e percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, e rappresenta uno strumento importante di orientamento per scegliere l’ospedale più adatto alle proprie esigenze”.
Università:
il corso di Medicina in inglese si trasferisce da Padova a Venezia
Sarà Venezia ad accogliere, già dal prossimo anno accademico 2025-2026, il corso di laurea in Medicine and Surgery della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. La nuova sede è stata inaugurata questa mattina nella sala dei Novizi dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo, dove le lezioni e i tirocini si svolgeranno stabilmente. Il percorso universitario, interamente in lingua inglese come già avveniva a Padova, verrà trasferito negli spazi dello storico complesso ospedaliero veneziano, dotato in pochi mesi di aule e laboratori attrezzati per le attività didattiche e pratiche.
Il numero di studentesse e studenti ammessi al primo anno sarà inizialmente di 100, con un incremento programmato fino a 600 iscritti entro il 2030, segnando un investimento importante nella formazione sanitaria della regione Veneto.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la rettrice Daniela Mapelli, Luca Zaia, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato e, per il Comune di Venezia, l’assessore al Sociale Simone Venturini. Presenti anche il presidente della Scuola di Medicina di Padova Angelo Paolo Dei Tos e l’ex assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
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A Cavarzere e Cona nasce la rete dei defibrillatori di comunità
ACavarzere e Cona la prevenzione ha preso forma grazie a un’idea semplice e radicale: portare conoscenza, responsabilità e strumenti salvavita direttamente nelle frazioni. L’associazione Il Cuore per Amico ha scelto di partire dal basso, coinvolgendo i comitati di zona e costruendo una rete di defibrillatori che sta già cambiando il modo in cui le comunità vivono la sicurezza sanitaria. Non un progetto teorico, ma un percorso fatto di incontri, impegni precisi e una partecipazione che cresce passo dopo passo.
Fin dall’inizio, l’associazione ha lavorato su più fronti: lezioni nelle scuole, formazione degli adulti e screening cardiologici gratuiti aperti ai cittadini dei due Comuni. L’obiettivo di fondo, però, è ancora più ambizioso: garantire che ogni frazione possa contare su un defibrillatore accessibile a qualsiasi ora, perché di fronte a un arresto cardiaco i primi minuti determinano la possibilità di sopravvivere. Una sfida che richiede risorse e collaborazione, molto più di quanto un singolo gruppo di volontari potrebbe sostenere da solo.
Per questo Il Cuore per Amico ha scelto la strada dell’alleanza con i comitati locali. Come spiega il presidente Giorgio Berto, l’associazione non può sostenere direttamente l’acquisto di tutti i dispositivi, ma può affiancare le comunità con un patto chiaro: ai comitati la spesa per il defibrillatore, all’associazione la teca protettiva, un corso gratuito per formare almeno dieci residenti e uno screening cardiologico aperto a tutta la popolazione della frazione. Una collaborazione trasparente che parte dalla consapevolezza che un DAE disponibile 24 ore su 24 è, a tutti gli effetti, un salvavita collettivo.
Il primo comitato a raccogliere la proposta è stato il XXI Maggio di Boscochiaro, che ha inaugurato il nuovo defibrillatore lo scorso 25 maggio nei pressi dell’ex canonica, punto facilmente riconoscibile e centrale per gli abitanti. Subito dopo, anche il Comitato Cinque Martiri di San Pietro ha concluso l’acquisto del dispositivo, che verrà installato sulla parete dell’edificio che ospita la farmacia. In entrambe le frazioni, l’associazione organizzerà i corsi di formazione e gli screening promessi, coinvolgendo una rete crescente di volontari e cittadini. Il progetto si alimenta grazie all’impegno dei comitati e al lavoro costante dei soci dell’associazione, sostenuto anche dalla “Campagna noci”, iniziativa che permette di raccogliere fondi per acquistare teche, organizzare corsi e mantenere attivi gli screening gratuiti. È una forma concreta di sussidiarietà:
ogni contributo si trasforma in strumenti e competenze che rimangono sul territorio. La rete, nel frattempo, continua a espandersi. Nuovi defibrillatori sono in arrivo a San Giuseppe, la porzione di Cavarzere situata sulla sinistra dell’Adige, e a Cantarana, frazione di Cona. Ogni nuova installazione aumenta la sicurezza di residenti, famiglie, studenti e attività commerciali, creando una mappa sempre più fitta di presidi accessibili e riconoscibili.
Ma il valore del progetto non si misura soltanto dal numero di teche posizionate. Un defibrillatore, da solo, non basta: serve una comunità informata, capace di intervenire, consapevole del proprio ruolo. La forza dell’iniziativa sta proprio in questo intreccio tra tecnologia, educazione e responsabilità condivisa.
Mirano celebra la Cardiologia interventistica: tra convegni e dirette dalle sale operatorie
Un ricordo, una celebrazione e due giorni di alta formazione scientifica. Le 27esime Giornate di Cardiologia Interventistica Miranese, in programma oggi venerdì 28 e sabato 29 novembre 2025 al Teatro Comunale di Mirano, si confermano uno degli appuntamenti più attesi nel panorama medico regionale. Il cartellone di quest’anno si apre con un momento particolarmente significativo: la consegna di una targa dedicata a Pietro Pascotto, nel decennale della sua scomparsa. A seguire, una lettura magistrale che renderà omaggio agli “eroi della medicina”, figure che hanno segnato la storia della cardiologia. Accanto ai momenti commemorativi, il convegno offrirà sei sessioni di approfondimento rivolte ai professionisti del settore, oltre alla già tradizionale diretta dagli ambienti operatori dell’ospedale di Mirano, durante la quale verranno trasmessi interventi cardiologici in tempo reale. La direzione scientifica è affidata al dottor Salvatore Saccà, responsabile della UOC di Cardiologia dell’ospedale miranese. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Ulss 3 Serenissima, il Comune di Mirano, il GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), ANMCO Veneto e l’Associazione Cuore Amico.
Il lutto. Era arrivato nel 2008 distinguendosi subito per la sua competenza e disponibilità
Addio al dottor Andrea Bonan, punto di riferimento per l’Oculistica di Mirano e Dolo
Scomparso il dottor Andrea Bonan, figura centrale dell’Oculistica di Dolo-Mirano. Chirurgo apprezzato e medico disponibile, lascia un vuoto profondo ma un esempio professionale duraturo
L’Oculistica del presidio ospedaliero di DoloMirano piange la perdita del dottor Andrea Bonan, scomparso il 26 novembre a 62 anni a seguito di una grave malattia. Laureato e specializzato in Oftalmologia all’Università di Padova, dopo un periodo all’Ospedale di Belluno, il dottor Bonan era arrivato alla struttura di Dolo-Mirano nel 2008, distinguendosi fin da subito per competenza e disponibilità, con particolare inclinazione all’attività chirurgica.
Con l’arrivo del dottor Romeo Altafini alla guida dell’Oculistica, Bonan è diventato un collaboratore insostituibile, contribuendo in maniera determinante al lavoro della squadra. “È stato uno specialista competente e disponibile nei confronti dei pazienti, sempre attento alle loro richieste. Considerava come propria seconda casa il Presidio Ospedaliero di DoloMirano, e in particolare la sala operatoria, dove svolgeva con passione gran parte della sua attività che lo ha portato a operare migliaia di persone”, ricorda il Primario Altafini.
Anche nell’ultimo periodo, nonostante la malattia, il dottor Bonan ha continuato a partecipare attivamente alla vita del reparto, offrendo sostegno e stimolo ai colleghi e dedicandosi alla formazione dei giovani specializzandi. “La sua perdita rappresenta un vuoto incolmabile, ma l’esempio nella ricerca clinica e nella precisione professionale rimarrà come eredità per tutti”, conclude il Primario, esprimendo anche le condoglianze della Direzione dell’Azienda sanitaria.
Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno: cure più efficaci grazie alla medicina di precisione
In Veneto il tumore al seno resta la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi l’anno, ma la sopravvivenza supera il 90% a cinque anni grazie a terapie sempre più personalizzate. Di questo si è discusso al convegno allo IOV di Padova dedicato al tumore metastatico e alla medicina di precisione, nell’ambito della campagna della Fondazione Aiom. Al centro, il ruolo dei test molecolari che hanno rivoluzionato la classificazione del carcinoma, permettendo percorsi terapeutici mirati e nuovi farmaci capaci di superare le resistenze dei tumori
ormonosensibili e Her2 negativi. Tra gli strumenti più innovativi emerge la biopsia liquida, esame del sangue che individua mutazioni come ESR1, utile per accedere a terapie di nuova generazione. Garantirne l’accesso, ha sottolineato la professoressa Valentina Guarneri, è una priorità regionale. Il territorio continua intanto a mobilitarsi con iniziative solidali e progetti di supporto alle pazienti
e il nostro Paese
A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm per celebrare 75 anni di sostegno a mamme
La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale. Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.
Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani
conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno.
75 anni di aiuti umanitari per un continente che in-
carna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita.
Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili.
Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo. Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.
Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.
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Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.
Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE
Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato
Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco
Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.
SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE
E VINO ROSSO
Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.
Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.
Rubrica a cura di Sara Busato
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