laPiazza di Cavarzere - Dicembre 2025

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I cinque ospedali

dell’Ulss 3 Serenissima

ricevono il premio dei 3 Bollini Rosa

di Cavarzere

Giovanni Manildo:

“Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”

Le sfide di Stefani

Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.

Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.

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Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti

NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI I NEGOZI

DI PROSSIMITA’

E IL VOLONTARIATO

Cavarzere accende il Natale con attrazioni, musica e appuntamenti per tutti i gusti. A Cona il mercatino in piazza Cesare De Lotto. Il Consorzio delle Pro Loco BrentAdige: ”Mancano fondi e volontari”

Libri e fumetti

“made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025

AL VIA IL NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI TRA CENTRO E PERIFERIE

L’assessore Grandi spiega che il progetto, atteso da anni, punta a modernizzare un sistema obsoleto e adeguarlo agli standard regiona

REGIONE: SI APRE L’ERA DI ALBERTO STEFANI

I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.

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Attivati i primi punti luminosi

Cavarzere compie un nuovo passo avanti verso una città più moderna, sicura e sostenibile, grazie all’avanzamento del piano di potenziamento dell’illuminazione pubblica. Sono infatti già operativi i primi punti luce installati nelle aree di San Pietro e località Pizzon, mentre la ditta incaricata sta completando gli interventi programmati in Via Oselin, Via Giare Inferiori e Via Vespucci. Si tratta di lavori attesi da anni e più volte richiesti con forza dai cittadini, che oggi possono finalmente vedere i risultati di un investimento strategico per la sicurezza e il decoro urbano. L’Amministrazione conferma inoltre la volontà di proseguire il percorso avviato: sono già in fase di valutazione ulteriori zone attualmente prive di illuminazione, con l’obiettivo di estendere gli interventi nel corso del 2026, rispondendo alle segnalazioni della cittadinanza e migliorando progressivamente l’intero territorio comunale. Il commento dell’Assessore alle frazioni Mattia Bernello: “Una soddisfazione vedere realizzati lavori attesi da anni e richiesti con forza dai cittadini! Abbiamo acceso nuova luce su San Pietro, Pizzon e sulle vie in cui gli interventi sono in fase di completamento, e questo è solo l’inizio. Stiamo già valutando ulteriori aree ancora prive di illuminazione, perché l’obiettivo è chiaro: migliorare passo dopo passo tutta la città, rendendo Cavarzere sempre più sicura, sostenibile e luminosa. L’Ufficio Tecnico rimane a disposizione per ricevere le vostre segnalazioni: insieme possiamo costruire una Cavarzere migliore, attenta ai bisogni di tutti e proiettata verso il futuro”. (g.t.)

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.

Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.

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Al via il sistema di raccolta misto: cassonetti in centro, porta a porta in periferia

Per saperne di più, la cittadinanza è invitata a consultare il vademecum allegato al nostro giornale

Èin fase di implementazione in queste settimane e continuerà nelle prossime settimane il rinnovamento del servizio della raccolta dei rifiuti urbani a Cavarzere. A spiegare la rivoluzione partita è l’assessore all’ambiente e ai rifiuti del Comune Marco Grandi. “Questo - dice Grandiera uno dei principali punti del nostro programma elettorale e uno dei primi atti che ho preso in mano per dare corso a questa rivoluzione nella gestione dei rifiuti. Da due anni stiamo lavorando con il gestore Veritas, con il consiglio di bacino Venezia Ambiente, e siamo arrivati a definire quella che è l’organizzazione della nuova raccolta che prevede un sistema misto, cioè di raccolta con cassonetti stradali per il centro città e un servizio porta a porta per la periferia”.

Una decisione che è maturata per il Comune, considerando la conformazione del territorio di Cavarzere che vede un centro con una densità abitativa importante che prende 3.100 utenze circa, e invece una periferia molto meno popolata che comunque ha un elevato numero di utenze. Sono infatti 3.200 le utenze che insistono sulle periferie. Il progetto nasce per ammodernare un sistema di raccolta che da decenni rimaneva fermo con un sistema ormai obsoleto di cassonetti. C’era il fatto che Cavarzere occupa l’ultima posizione (se si va ad escludere i Comuni del litorale) per indicatori di qualità.

“Mi riferisco - dice Grandi - alla percentuale di raccolta differenziata, che si attesta a un valore inferiore al 75% quando il target imposto dagli standard regionali e non solo è l 85%, e soprattutto o anche parallelamente alla quantità di rifiuto pro capite prodotto, il secco residuo costoso e inutile, che è mediamente 128 chili pro capite con un l’obbiettivo da raggiungere di 80 chilogrammi. L’obbiettivo, da raggiungere entro il 2030, ha imposto che un’amministrazione scrupolosa non potesse non prendere in mano la situazione. Le valutazioni fatte sono state di natura tecnica ed economica”.

E’ stata completata nel centro cittadino la collocazione di 42 isole ecologiche rinnovate e messe a norma che prevedono il conferimento di tutti i rifiuti in raccolta stradale, l’unica frazione di rifiuto che verrà misurata è il secco non riciclabile, che verrà conferito nei bidoni che sono muniti di calotta apribile con le chiavette che sono state già da settimane distribuite alle utenze del centro.

E’ in corso di consegna in queste settimane il kit di bidoni per la parte delle periferie dove il servizio verrà fatto porta a porta per ciascun tipo di rifiuto. “Ciò - sottolinea Grandi - permetterà un altro passo avanti nel decoro e nello standard di qualità perché così facendo nelle periferie andremo a eliminare 62 isole ecologiche collocate nelle frazioni che sono diventate spesso luoghi di abbandono di rifiuti.Ogni recu-

pero che il gestore che Veritas va a effettuare è un costo che aggrava le tasche dei cittadini perché viene chiaramente rigirato nella tariffa”.

Per le le periferie l’unica frazione di rifiuto che verrà misurata sarà quella del secco residuo che verrà recuperato tramite l’unico bidone, il bidone del secco non riciclabile, munito di microchip, quindi conteggiato nelle sue prese. Si punta a ridurre al minimo la frazione del secco residuo per poter pensare a una riduzione o comunque a una mitigazione delle tariffe.

“Ricordo che l’ecocentro comunale - conclude - è sempre aperto, è aperto 5 giorni a settimana, quindi anche in questo sito

i rifiuti, tranne secco non riciclabile, possono essere conferiti sempre ai cittadini gratuitamente. Nulla cambia per la raccolta degli ingombranti che può essere ritirata porta a porta con la prenotazione e per nulla cambia per la raccolta del verde che comunque verrà effettuata nei prossimi mesi e verrà implementata nei prossimi mesi con un sistema di raccolta porta a porta

per le utenze sia del centro che della periferia per i cittadini che ne faranno richiesta”.

Il nuovo sistema tariffario partirà nel 2027

La tariffa dei rifiuti, sarà calcolata non più esclusivamente sulla metratura dell’abitazione ma andrà riparametrata considerando il numero dei componenti dei nuclei familiari. “Questo renderà la tariffa più equa - dice l’assessore Grandirispetto a quello che oggi è di fatto un tributo sulla metratura dell’abitazione. C’è da dire che questo sistema tariffario entrerà in vigore solo dal 2027. Quindi il 2026 sarà un anno di allenamento per i cittadini che vedranno conteggiati, misurati i loro sversamenti in calotta, e prese dei bidoni per quello che riguarda le periferie. Potranno imparare a fare la raccolta in maniera più virtuosa. “L’impatto - spiega Grandi - sicuramente è importante perché riguarda tutte le utenze del

territorio e quindi è necessario che ci sia la collaborazione di tutti. Per altre tipologie di rifiuto, pile, esau-

ste, farmaci, abbiamo già modernizzato la raccolta nei mesi scorsi, adesso possono essere conferiti in maniera più pulita, decorosa e efficiente presso esercizi commerciali, farmaci per quello che riguarda i

farmaci”. “Un cambiamento che è iniziato da mesi - conclude - continuerà nelle prossime settimane per diventare totalmente operativo dal punto di vista tecnico. Siamo consapevoli della portata complessiva del cambiamento e ci affidiamo alla collaborazione di tutti i cittadini, ma siamo sicuri che questo porterà a una Cavarzere sicuramente più decorosa, e a un sistema di raccolta più efficiente”. Per la raccolta dei pannolini e pannoloni si sono predisposte 11 isole ecologiche e 11 cassonetti, uno per ogni isola ecologica del centro e una per ogni periferia, muniti di calotta con chiavette diverse da quelle che aprono il secco non riciclabile. Si potranno ritirare con un modulo reperibile in Comune. (a.a.)

Alessandro Abbadir
Grandi Marco

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Cavarzere accende il Natale con attrazioni, musica e appuntamenti per tutti i gusti

Il calendario di eventi trasformerà Piazza Vittorio

Emanuele II in un piccolo villaggio natalizio

Cavarzere accende il Natale 2025 con tante attrazioni. Ci sarà il trenino, la musica di Babbo Natale nel piccolo villaggio nel cuore della città. Il Natale 2025 a Cavarzere si presenta così ricco di appuntamenti e atmosfere suggestive in tutto il territorio. La Pro Loco di Cavarzere, in collaborazione con il Comune, propone quindi un calendario di eventi che trasformerà Piazza Vittorio Emanuele II in un piccolo angolo natalizio, con casette di legno, luci, alberelli addobbati e momenti pensati per unire bambini, famiglie ed associazioni. Si è partiti l’8 dicembre con il mercatino, il trenino e accensione dell’albero. La giornata dell’Immacolata ha inaugurato ufficialmente il programma natalizio: al mattino mercatino di Natale in piazza. Le scuole sono state protagoniste con l’addobbo degli alberelli del progetto “Appendiamo un pensiero al Natale”. E poi è stata apprezzata

la musica dal vivo con “The Dixie Gang” in stile dixieland. E’ stata poi la volta degli alberi degli enti sociali con l’ addobbo da parte dell’ Ipab Danielato, Cooperativa Emanuel e Ctrp La Primula, con la consegna di dolcetti, cioccolata e vin brulè. Il 14 dicembre “La Magia del Natale” e la slitta di Babbo & Friends. Sarà una delle giornate più attese dalla cittadinanza. Dalle 9 partirà Mercatino di Natale, alle 15 il laboratorio con le Letterine del Natale all’Ipab Danielato: i bambini costruiranno la loro letterina con l’aiuto degli Elfi. Seguirà il “Trenino elettrico” che porterà i bambini verso la piazza. Ci sarà l’accoglienza in piazza da parte di Babbo Natale e della slitta “Babbo & Friends”. La slitta Babbo & Friends, con musica, colori ed elfi, girerà anche per il centro cittadino, incontrando famiglie e bambini e scattando foto con chi lo desidera. La Pro Loco è presente con dolcetti, cioccolata calda e

vin brulè. Ci sarà la presenza del Gruppo Scout con la “Luce di Betlemme”. Il 21 dicembre infine il Mercatino con una nuova giornata dedicata agli espositori, al clima delle feste e alla socialità in piazza. Durante le festività, verranno proposte altre iniziative in fase di definizione presso le casette natalizie della Pro Loco. “Abbiamo costruito questo programma - spiega Lina

Tutto pronto a Cona per il mercatino in piazza Cesare De Lotto

Anche a Cona non mancheranno gli appuntamenti natalizi per questo Natale 2025. Dalla fine del mese di novembre infatti sono state collocate diverse luminarie in tutti i centri sia del capoluogo che delle frazioni. Il sindaco di Cona Alessandro Aggio è stato chiaro sulle intenzioni dell’amministrazione comunale di abbellire il territorio comunale. “Abbiamo voluto rendere i centri di Cona, Pegolotte, Conetta e Cantarana - dice Aggio - belli nel perio-

do natalizio in periodo in cui il senso di essere comunità è davvero importante”. Nelle diverse parrocchie del territorio non mancheranno iniziative come i concerti di Natale a cui hanno aderito sempre anche negli ultimi anni tantissime persone. Non mancherà poi l’appuntamento più importante del programma natalizio, il consueto mercatino di Natale in piazza Cesare De Lotto. “Sabato 13 dicembre - dice il sindaco - ci sarà il consueto mercatino

Figoni presidente della Pro Loco di Cavarzere - con attenzione e spirito di comunità, cercando di valorizzare ciò che per noi è davvero importante: i bambini, le tradizioni che ci legano e la collaborazione con le realtà del territorio. Il nostro intento è quello di continuare a coltivare la magia del Natale, alimentare la fantasia dei più piccoli e mantenere vive le abitudini che fanno parte

natalizio del Villaggio di Babbo Natale, organizzato dall’associazione “Con arte” con bancarelle a tema e spettacoli per i più piccoli. Sarà un momento in cui la nostra comunità e soprattutto le famiglie con bambini, ma anche i cittadini di tutte le età sono invitati a partecipare e far festa in occasione delle feste natalizie”. Ogni anno al mercatino natalizio di Cona davanti al municipio, vi partecipano centinaia di persone da tutto il territorio comunale. (a.a.)

della nostra storia. La Pro Loco ringrazia il Comune, l’Ipab Danielato, Cooperativa Emanuel, Ctrp La Primula, Consulta Giovani, Gruppo Scout, le scuole dell’Infanzia e primarie e la Protezione Civile e quanti vorranno collaborare con noi. È un Natale semplice, ma fatto con la volontà di stare insieme e di far crescere ciò che ci unisce”. Alessandro Abbadir

Natale da vivere/2. Il monito di Raffaella Barbato del Consorzio delle Pro Loco BrentAdige

Mancano fondi e volontari, le manifestazioni sono a rischio

Si avvicina il Natale e, con esso, anche i tanti eventi organizzati sul territorio. Le Pro Loco sono l’ossatura portante di molti eventi sui nostri Comuni, manifestazioni rievocative, presentazione di libri, sagre, occasioni di riscoperta del territorio. E’ sempre più difficile, però, organizzare eventi, sia per penuria di fondi, sia per una burocrazia bloccante, sia per carenza di volontari. A parlarne sono la presidente del Consorzio delle Pro Loco BrentAdige (che comprende anche le realtà di Chioggia e Cavarzere), Raffaella Barbato, e Emanuele Compagno del direttivo del Consorzio. “Mi sono confrontata - dice Barbato - con tante altre Pro Loco, anche fuori dal nostro consorzio, e molte mi esprimono la stessa difficoltà: è difficile reperire nuovi volontari. Certo impegnarsi in un’associazione di promozione del territorio, come la nostra, è faticoso per la necessità d’impegnare del tempo, ma riempie di soddisfazioni ogni volta che si riesce a creare e veicolare un messaggio positivo, di aggregazione e di conoscenza delle tradizioni della nostra gente”. Barbato è anche presidente della Pro Loco a Fiesso D’Artico. “Per esem-

pio a Fiesso - dice - abbiamo una grande manifestazione, il Palio del Ruzzante, che ogni volta impiega molte persone ed è un grande appagamento scoprire che tante persone credono nella riscoperta delle tradizioni. Certo, la burocrazia è sempre più stringente, soprattutto in tema di sicurezza e bilanci, con mille adempimenti spesso incomprensibili. E poi il grande tema dei fondi che mancano, andare a sponsor è sempre più difficile, il Comuni hanno sempre maggiori difficoltà. Trovare nuove leve e forze giovani è complesso e, spesso, ci ritroviamo sempre gli stessi a portare avanti le iniziative”. Anche Emanuele Compagno, evidenzia, da un lato, il grande piacere nel realizzare eventi e nel trasmettere alla gente conoscenza su arte, storia, tradizioni locali, dall’altro la difficoltà di trovare nuove leve.

“Come Pro Loco troviamo - dice - un forte ostacolo nell’assenza di fondi e finanziamenti. Personalmente mi appoggio ai bandi Unpli. Come dice Raffaella, poi, se ci fosse maggiore strategia da parte dei Comuni, si riuscirebbe a pensare insieme dei piani a lungo termine, su dei temi fondamentali in cui muo-

versi uniti. Lo scopo sarebbe quello di coordinare le forze, trovare delle sinergie anche tra associazioni diverse, pensiamo alla difficoltà di reperire volontari. Nonostante tutto per fare un esempio, la Pro Loco che dirigo è riuscita con le sue uniche forze, a realizzare, o ad essere comunque presente, circa ad un evento al mese in media. Voglio lanciare, quindi, qui, dalle colonne de “La Piazza”, un invito ai Comuni per sederci insieme attorno ad un tavolo e pensare ad una strategia unitaria, che punti anche a dei finanziamenti o per chi un sostegno economico lo riceve, maggiori sforzi”.

Alessandro Abbadir

La riflessione sul Natale di monsignor Dino Pistolato

Natale, quale il senso della festa? Quale lo spirito giusto con cui affrontare questo periodo?

Sulla questione interviene monsignor Dino Pistolato parroco di Gambarare ed ex direttore della Caritas di Venezia. “Un elemento che colpisce sempre di più - dice monsignor Pistolato - è la presenza delle diverse luminarie, addobbi e prodotti del natale consumistico che arrivano sempre più anticipatamente, così che il mercato fa la parte da leone in una “vicenda” che proprio non ha nulla a che vedere con il consumismo, anzi”. “Cosa può voler dire Natale oggi? Accanto al concetto del Figlio di Dio che si fa uomo tra gli uomini - sottolinea - è riconoscere il valore fondamentale che sta in ogni persona, a partire dai più piccoli, gli esclusi, quelli chiamati ultimi, agli occhi degli uomini, ma che Dio fa suoi mettendosi proprio tra di loro:

nasce in una stalla tra un bue ed un asino e i primi visitatori sono dei pastori che non erano proprio degli stinchi di santi. Se si perde questo fondamento o lo si traduce

con un “buonismo isterico”, fatto di acquisti, regali inutili, pranzi spropositati o vacanze ad ogni costo all’estero o in montagna, capite che nessuno ha più in memoria il perché si festeggia il 25 dicembre, anzi, proprio non interessa e caso

mai si riscopre il solstizio d’inverno, il babbo natale con le renne, ed altre simili tradizioni “pagane”. Eppure san Francesco, ricorda monsignor Pistolato “quando volle riprodurre nel presepio la nascita del Dio Bambino lo rappresentò dentro la vita reale del tempo, senza fronzoli, luci o altro, perché tra gli uomini Dio voleva stare, non in un pacchetto regalo. Dio-connoi, l’Emmanuele, dentro di noi, in cammino con noi, che sorride e che piange; che soffre con noi fino al morire con noi”. “Ritornare al Natale - ricorda don Dino - vuol dire ritornare alla semplicità, alla condivisione, alla solidarietà, alla sussidiarietà. Dobbiamo ritrovare lo stile della prossimità rompendo il muro di solitudine che sta impoverendo il mondo, ci sta isolando l’uno dall’altro, ci sta rendendo sconosciuti anche dentro le nostre case”. (a.a.)

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per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

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Raffaella Barbato
Monsignor Dino Pistolato

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Le operazioni. Lavori del Comune, Veneto strade e Città Metropolitana

Raffica di interventi per rendere più sicure le strade

S icurezza per le strade di Cavarzere: in queste settimane sono in corso tanti interventi da parte di diversi enti sul territorio comunale. A chiarire i lavori in corso è il sindaco Pierfrancesco Munari. “Un sentito ringraziamento - sottolinea il sindaco Munari - va alla Città metropolitana di Venezia per il lavoro che sta svolgendo nel nostro territorio. Sono in corso le operazioni di sostituzione degli oltre 400 punti luce di sua competenza nel Comune di Cavarzere.

Un intervento chiesto dall’amministrazione che ci permetterà di avere un risparmio energetico stimato tra il 50% e il 70% sui costi dell’energia elettrica in capo al Comune”. Oltre al beneficio economico ed ambientale, per il sindaco di Cavarzere c’è un risultato che è evidente anche a colpo d’occhio: “niente più illuminazione arancione, ma una luce bianca più uniforme e moderna, in linea con quella già presente sulle strade comunali sostituite recentemente”. Ma non finisce qui. Sempre in queste settimane, si è provveduto alla posa della segnaletica orizzontale lungo la sinistra Adige e su diverse strade arginali del territorio. Le nuove strisce bianche, sono fondamentali per migliorare la sicurezza della circolazione, soprattutto nelle zone più sensibili o soggette a traffico locale e agricolo. “Una segnaletica chiara e ben visibile - sottolinea in questo caso il primo cittadino - contribuisce a rendere gli spostamenti più sicuri per tutti: residenti, ciclisti, pedoni e automobilisti. Continueremo a monitorare i lavori e a informare la comunità sugli sviluppi, perché la sicurezza dei nostri cittadini resta sempre una priorità”. In queste settimane sono ripresi poi i lavori di asfaltatura e messa in sicurezza della Sr 516 “Piovese”, nel tratto a Cavarzere, località Ca’ Venier e proseguiranno verso il ponte del Gorzone e dell’Adige.

L’intervento è stato fatto da Veneto Strade per rifare il manto stradale usurato, migliorare la scorrevolezza e sicurezza del tracciato. “La Sr 516 - sottolinea quindi il sindaco Pierfrancesco Munari - è una via di collegamento strategica che vede un traffico importante, anche di veicoli pesanti, e in alcune parti presentava manto ammalorato

e avvallamenti. Grazie all’accordo tra Comune di Cavarzere, Regione Veneto e Veneto Strade è stato stanziato un contributo importante per la riqualificazione di questa strada”. Insomma anche in pieno periodo autunnale, gli interventi di miglioria della rete stradale non si fermano. Non mancheranno ovviamente sempre in queste settimane anche gli interventi di manutenzione sulle reti stradali comunali con asfaltature e rattoppi di buche o dissesti anche su segnalazione di situazioni di pericolosità da parte della cittadinanza.

Minacce contro gli amministratori, i contributi a favore di iniziative di sensibilizzazione

Minacce ed intimidazioni contro gli amministratori locali, e i contributi inviati dallo Stato saranno investiti per promuovere iniziative di sensibilizzazione. A spiegarlo nelle scorse settimane anche sui social è stato il sindaco di Cavarere Pierfrancesco Munari. “Il Comune di Cavarzere - sottolinea Munari - ha ricevuto un contributo di 7.606 euro come risarcimento in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate. Tempo fa, avevo subito minacce di morte sotto la mia abitazione privata, peraltro alla presenza di mia moglie, episodio prontamente

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denunciato e per il quale è pendente un procedimento penale che mi auguro possa portare ad una condanna pesante nei confronti dell’indagato”. Dal 2022 al 2024 il ministero dell’interno ha destinato 5 milioni all’anno per i ristori, fondo aumentato a 6 milioni per il 2025. Il sindaco spiega però quale sarà la destinazione. “Almeno il 50% delle risorse ricevute dal nostro Comune - dice infine Munari - saranno destinate a iniziative di sensibilizzazione sugli atti intimidatori, così come previsto della norma. La legalità è il seme: la giustizia è il suo frutto”. Episodi di intimidazione si sono verificati anche in altri Comuni dell’area del Veneziano. Negli anni scorsi ad esempio a Martellago nell’area del miranese era stato minacciato di morte il sindaco Andrea Saccarola. (a.a.)

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Pierfrancesco Munari

Intitolato l’Asilo Nido Comunale: nasce “Il Giardino dei Sogni”

S i è svolta qualche settimana fa la cerimonia ufficiale di intitolazione dell’Asilo Nido Comunale di Cavarzere, che da oggi porta il nome “Il Giardino dei Sogni”. Un momento carico di emozione e significato, al quale hanno partecipato l’Assessore all’Istruzione Dottoressa Stefania Sommacampagna, tutto lo staff delle maestre, rappresentanti della Cooperativa Titoli Minori e la Consulta dei Giovani con la Presidente Miriam Pavanato e Matteo Chiorboli, Vicepresidente. L’Assessore Sommacampagna ha portato i saluti istituzionali e ha letto una lettera del Sindaco Munari, sottolineando il valore educativo e comunitario dell’iniziativa. Dopo la cerimonia, si è tenuto un brindisi e un momento di convivialità insieme alle educatrici, alle famiglie e ai presenti. L’Assessore all’Istruzione Stefania Sommacampagna: “Oggi siamo qui per un momento davvero speciale: l’intitolazione del nostro asilo nido comunale Giardino dei Sogni. Un nome che racchiude in sé un significato profondo — perché ogni bambino, per crescere sereno, ha bisogno di un luogo che custodisca i suoi sogni, che nutra la sua fantasia e che gli permetta di sentirsi accolto, protetto e amato. Ma questo luogo non è importante solo per i più piccoli. Lo è anche — e vorrei dirlo con forza — per le famiglie, che affidano a questa struttura ciò che hanno di più prezioso. Un nido ben

organizzato, sicuro e pieno di calore diventa un alleato nel percorso educativo, una presenza che sostiene i genitori, che li accompagna e che offre loro la serenità necessaria per affrontare il quotidiano. Il Giardino dei Sogni è tutto questo: un luogo pensato per crescere insieme, dove educatrici ed educatori mettono ogni giorno professionalità e cuore, contribuendo alla costruzione del futuro della nostra comunità. Come Amministrazione crediamo fermamente che investire nei bambini significhi investire nel domani di Cavarzere. Continueremo a farlo con impegno, con responsabilità e con l’ascolto che da sempre caratterizza il nostro lavoro. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto: dal personale educativo e tecnico, agli uffici comunali, fino alle famiglie che ogni giorno vivono questo spazio

e lo arricchiscono con la loro presenza”. Il primo cittadino Pierfrancesco Munari, porta i suoi saluti anche se non presente per impegni pregressi e commenta: “Desidero esprimere la mia più profonda soddisfazione per questa intitolazione, che rappresenta un passo importante nel percorso educativo della nostra città. Il Giardino dei Sogni non è solo un nome, ma un impegno: quello di costruire un luogo dove i bambini possano crescere sereni, accompagnati da professionisti competenti e da una comunità che crede nel valore dell’infanzia. Ringrazio tutto il personale, le famiglie e quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, che testimonia la visione di una Cavarzere sempre più attenta ai bisogni dei più piccoli e al futuro della nostra comunità”.

Assegnati i contributi della “We Love People” Nel corso dell’iniziativa “We Love People”, e alla presenza del Direttore e dello Staff del Supermercato Alì Aliper, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna dei contributi destinati a tre realtà del territorio, scelte per il loro significativo impegno in ambito sociale,

educativo e culturale. In particolare, sono state assegnate le seguenti somme: Gruppo Animazione San Mauro di Cavarzere: Euro 400,00; Scuola Primaria Maddalena Laura Lombardini di Cavarzere: Euro 379,00; Biblioteca Scolastica di Adria: Euro 221,00. L’iniziativa conferma ancora una volta la volontà del supermercato Alì Aliper di sostenere associazioni e istituzioni impegnate nella crescita e nel benessere della comunità locale. Un gesto concreto che valorizza il territorio e le persone che lo rendono vivo ogni giorno. (g.t.)

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Un Natale all’insegna della condivisione e dello spirito di comunità.

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Dopo il notevole successo riscontrato lo scorso anno, sarà riproposta tutti i gior“Brick Christmas”, tagonisti assoluti saranno i mattoncini Lego, che da sempre fanno divertire bamNon mancheranno laboratori, giochi e attività ludico-ricreative per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi. Ma il Paese del Natale sarà soprattutto uno spazio di incontro per la comunità, offrendo proposte pensate per ogni età e interesse: tombole e giochi tradizionali,

Cto in questi giorni la certi cazione

La novità di quest’anno è il Capodanno

di più diventando ospitale anche nei mesi

Se il Parco Urbano sarà il cuore delle Feste, lo spirito del Natale e le sue tradizioni animeranno tutto il territorio di Cavallino-

me la magia delle Festività tra luci, musica, profumi e sorrisi.

Tutti i giorni dalle 15 alle 21.30, e nei ne settimana dalle 10.30 alle 22.00, sarà possibile visitare “Mercatini e sapori”, i mercatini di Natale che proporranno nei vari stand artigianato locale, creazioni natalizie e dolci tradizionali. Presenti una selezione di food truck, che offriranno ai visitatori un percorso tra sapori e tradizioni, in un’atmosfera calda e luminosa che saprà incantare grandi e piccini.

cuore pulsante delle Festività. Come Amministrazione», spiega il sindaco Roberta Nesto, «vogliamo continuare a investire nelle manifestazioni per rafforzare il legame che unisce la nostra comunità e offrire al territorio spazi di incontro, nei quali anche le associazioni locali saranno protagoniste con le loro iniziative. Sono tante le occasioni per vivere Cavallino-Treporti nel periodo delle Feste. Non siamo solo una destinazione balneare, ma una località che sta crescendo e che sta sempre

“Lail presepe in laguna opera dell’artista Francesco Orazio, con più di 400 statue in compensato marino posizionate sullo specchio acqueo che si affaccia sugli 8 km della pista ciclopedonale a sbalzo più lunga d’Europa, lungo via Pordelio. Inoltre, sempre tra le inizia“L’arte

Si tratta di un percorso diffuso tra le frazioni per scoprire le Natività realizzate dalle parrocchie e dalle famiglie, che aprono i cancelli delle loro anche il “berolon”, come viene chiama-

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Presentato a Palazzo Danielato “Il Biscotto del Maestro”

P resso la Sala Conferenze di Palazzo Danielato, l’Università Popolare Cavarzere ha ospitato la presentazione ufficiale de “Il Biscotto del Maestro”, il nuovo dolce ideato in omaggio al celebre direttore d’orchestra Tullio Serafin. Ad aprire l’incontro è stata la Presidente dell’Università Popolare, Annamaria Cerbone, che, prima della consueta lezione, ha illustrato al pubblico il progetto e la sua valenza culturale, sottolineando come l’iniziativa unisca memoria storica, territorio e creatività artigianale. Il biscotto, firmato “By Raniero Bonato – Cake Designer”, nasce infatti dalla collaborazione con la Pasticceria Raniero, che ha realizzato un prodotto unico per celebrare una delle figure musicali più illustri legate alla città. Sono intervenuti per i saluti istituzionali il Sindaco, Pierfrancesco Munari, la Dottoressa Nicla Sguotti per il Circolo Tullio Serafin, quale promotore insieme alla pasticceria, che ha ricordato l’importanza di Tullio Serafin come direttore d’orchestra e mentore di grandi voci liriche, tra cui Maria Callas. Presenti all’iniziativa anche la Presidente del Consiglio Comunale Roberta Fava, l’Assessore allo Sport Mattia Bernello e il Consigliere Co-

munale Graziano Garbin. Al termine della presentazione, l’incontro si è spostato presso la Pasticceria Raniero e Famiglia, dove i partecipanti hanno potuto prendere parte a un brindisi e a un momento di convivialità, degustando in anteprima

“Il Biscotto del Maestro”. Un pomeriggio che ha saputo unire cultura, storia locale e sapori, rendendo omaggio a una figura che continua a rappresentare un punto di riferimento per il patrimonio musicale italiano e per la comunità cavarzerana.

Giulia Toffanello

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L’ingegner Frison: “Queste piante potrebbero servire a contenere anche gli infestanti”

L’ingegnere del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Lorenzo Frison, ha fatto una valutazione sulla sperimentazione in atto nel territorio di Cavarzere. “Questo tipo di colture rappresenta - dice - un azzardo alle nostre latitudini. Tuttavia, il cambiamento climatico e il fenomeno della salinizzazione dei suoli potrebbero rendere alcuni nostri habitat progressivamente ideali per queste specie”. Riguardo al futuro impiego, l’ingegnere ha aggiunto: “Un secondo passo decisivo nel caso i dati confermino il successo colturale sarà trovare il loro campo d’impiego. Sebbene il progetto consideri l’industria farmaceutica come destinazione primaria, ritengo che possano trovare impiego eccellente anche nelle aree residuali, per il contenimento delle infestanti. In questo caso, la loro presenza non solo confermerebbe la loro idoneità agli ambienti salinizzati, ma arricchirebbe significativamente la biodiversità di queste aree”.

Il progetto prevede un confronto costante e capillare con i partner internazionali. A maggio, è già in programma un appuntamento internazionale con un open day rivolto agli stakeholder del mondo agricolo, un’occasione cruciale per toccare con mano i dati e le potenzialità di queste soluzioni. Il Progetto Venus+ si conferma così come un passo decisivo verso un futuro agricolo più resiliente e sostenibile per la regione e per l’intero Mediterraneo. Il Progetto Venus, unisce 12 partner da 8 paesi del Mediterraneo (Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Giordania, Marocco, Algeria, Tunisia), guarda oltre la ricerca agronomica, puntando a costruire una filiera completa e un mercato remunerativo per queste nuove colture. (a.a.)

CAVARZERE

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La cerimonia. Inaugurata nelle scorse settimane a Pegolotte

Nuovi investimenti e servizi: biblioteca potenziata e sostegno al lavoro

Il Comune ha ottenuto finanziamenti per potenziare la struttura e avviare nuovi progetti sociali, inclusi i volontari del Servizio Civile e i Lavori di Pubblica Utilità

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i è tenuta nelle scorse settimane la cerimonia di inaugurazione e riapertura della Biblioteca Comunale di Cona, che ora è collocata al piano terra della scuola media “Tito Livio” di Pegolotte. La giornata è stata arricchita da una mostra pittorica del maestro Gelindo Baron e da un piccolo spettacolo teatrale per i ragazzi, realizzato in collaborazione con la stilista Rosy Garbo e con il sostegno della Fondazione Franceschetti. Ad inaugurare la nuova struttura c’era il sindaco Alessandro Aggio e la giunta comunale. “Il Comune di Cona - sottolinea il primo cittadino di Cona Aggio - è stato anche assegnatario di un contributo di 15 mila euro, destinato al potenziamento della Biblioteca Comunale, un intervento che ha permesso di ampliare servizi, attività e patrimonio librario. Nel mese di dicembre prenderanno servizio quattro nuovi volontari del Servizio Civile, un’iniziativa che a Cona ha preso piede da quasi due anni ed è ormai molto apprezzata dalla comunità. Il progetto Servizio Civile ha visto alternarsi oltre 15 ragazze e ragazzi, in ambito ambiente, protezione civile, servizi digitali e biblioteca che hanno contribuito al miglioramento dell’offerta dei servizi comunali alla

cittadinanza. Inoltre, il Comune è risultato assegnatario di circa 35 mila euro per il progetto Lpu (Lavori di Pubblica Utilità). L’iniziativa, che partirà nel 2026, coinvolgerà quattro persone per sei mesi, offrendo un’importante opportunità di reinserimento lavorativo e sostegno alle fasce più fragili. Con questi appuntamenti e nuovi investimenti, l’amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel promuovere salute, cultura e po-

litiche sociali attive, rafforzando la partecipazione dei cittadini e la qualità dei servizi sul territorio”.

Nei mesi scorsi sulla biblioteca di Cona in allestimento non erano mancate anche delle polemiche. A sollevarle erano stati i consiglieri di opposizione di centrosinistra. Ora però il servizio potenziato è stato inaugurato ed è fruibile dai giovani ma anche da tutti i cittadini. Alessandro Abbadir

Prevenzione oncologica, incontri informativi

Il Comune di Cona di ha proposto alla cittadinanza un importante appuntamento dedicato alla prevenzione sanitaria. Al Centro Civico di via Marconi 61 nella frazione di Pegolotte, si è tenuto nelle scorse settimane un incontro pubblico dedicato al percorso oncologico di cure e sostegno alle persone colpite dalla malattia. E’ intervenuta la dottoressa Linda Nicolardi, oncologa presso l’ospedale di Piove di Sacco, ed Ermelinda Ventriglia, responsabile dell’Inas Cisl di Venezia. La serata è stata l’occasione per parlare di prevenzione, stili di vita corretti e dei diritti riconosciuti ai pazienti oncologici, offrendo ai cittadini informazio-

ni concrete e supporto competente. Questi appuntamenti sulla salute saranno riproposti anche nel 2026. Per l’ente locale gli appuntamenti legati alla salute

sono parte della politica sanitaria di controllo e prevenzione delle malattie sulla popolazione che l’amministrazione intende perseguire. (a.a.)

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GIAN ANTONIO

IL GUSTO DEL RACCONTO

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shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.

Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.

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DELL’ANTIQUARIATO in veste

17 dicembre

Palazzo Cordella ore 18.00 Dal 1955 a oggi: ricordi, volti, racconti del Centro San Francesco a cura della Pro Loco di Adria ore 17.00

PASSEGGIATA CREATIVA… atmosfera

Un percorso fra storia e creatività Ritrovo in piazza Cavour davanti la Galleria degli artisti

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E’ prevista la visita alla Casa di Babbo Natale della Fondazione Franceschetti www prolocoadria it

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24 dicembre BENEDIZIONE PRESEPE E DEPOSIZIONE BAMBINO GESU’ presso il Presepe realizzato dalla Pro Loco

La protesta. Cittadini e opposizione che chiedono trasparenza e sospensione

“Tarip troppo alta, intervenga il Comune”

Il sindaco Aggio: “Decide Arera”

Aumenta la Tarip e scoppiano le proteste a Cona. A sollevare la questione è il gruppo “Cona Partecipazione Attiva” con il consigliere comunale d’opposizione Antonio Bottin. “In queste settimane - spiega Bottin - tantissimi cittadini ci stanno contattando, preoccupati e arrabbiati: le bollette dei rifiuti (Tarip) sono aumentate anche del 50% rispetto all’anno scorso. E sapete qual è la risposta che ricevono agli sportelli comunali del municipio di Cona? “Abbiamo scritto a Veritas, ma non abbiamo avuto riscontro è inaccettabile chiedere ai cittadini di pagare di più senza dire perché. Non si può pretendere fiducia se si risponde con il silenzio”. Bottin insieme ad altri consiglieri del centrosinistra in consiglio comunale annuncia una vera e propria mobilitazione “Molte famiglie e pensionati - dice Bottin - sono già in difficoltà ed è comprensibile che si rivolgano alle associazioni dei consumatori e a noi consiglieri di minoranza per capire come comportarsi. E noi diciamo chiaramente: finché non ci saranno spiegazioni chiare e trasparenti, è giusto valutare la sospensione del pagamento delle bollette. Chiediamo al sindaco Alessandro Aggio di farsi carico della situazione e di organizzare un incontro pubblico con Veritas: i cittadini hanno diritto di sapere cosa sta succedendo. Perché la fiducia si costruisce con la trasparenza, non con i silenzi”. Ma alla protesta dei cittadini e dei consiglieri di minoranza del centrosinistra arriva una risposta del primo cittadino Aggio. “Deve essere chiaro - dice Aggio - che queste accuse rivolte al Comune sono strumentali e giocano su un equivoco. Delle bollette collegate al servizio di raccolta dei rifiuti non se ne occupa il Comune, ma invece altri enti come ad esempio l’Arera”. Arera è l’Autorità di Regolazione che stabilisce metodologie e obblighi tariffare (Mtr - Metodo Tariffario Rifiuti). Ogni Comune è obbligato a rispettare le regole di Arera tra cui la trasparenza dei costi e l’equilibrio economico del servizio. Il Consiglio di Bacino è invece l’ente che programma e controlla il servizio dei rifiuti su più comuni, predispone il Piano d’Ambito e definisce le linee guida tariffarie, in base alle regole Arera. “Quello che ci ha penalizzato - spiega il sindaco Aggio

- è essere entrati nel 2018 nel bacino “Venezia Ambiente” mentre prima ci trovavamo nel bacino Padova sud. Gli algoritmi di Arera nel nuovo bacino che considerano il territorio e la popolazione di Cona ci penalizzano. Possiamo fare piccole economie di scala solo con Cavarzere visto che i problemi del territorio di Chioggia sono completamente diversi. Quando con il Comune di Cavarzere riusciremo a armonizzare la raccolta con l’utilizzo condiviso dei camion allora si potrà pensare a qualche risparmio in bolletta”.

Alessandro Abbadir

Addio al maestro

Feliciano Cavallin

Nelle scorse settimane il territorio di Cona è stato raggiunto dalla notizia della morte del maestro Feliciano Cavallin, persona che per decenni ha insegnato a generazioni di bambini in paese. “Il Comune di Cona - spiega il sindaco di Cona Alessandro Aggio - si unisce al cordoglio per la scomparsa del maestro Feliciano Cavallin a 67 anni, figura amatissima della scuola primaria “Gabriele D’Annunzio” di Pegolotte, dove ha insegnato per oltre quarant’anni. In pensione da poco, il maestro Feliciano aveva scelto di continuare a donarsi agli altri dedicando tempo, energie e competenze ai giovani dell’Uganda, impegnandosi nella realizzazione di progetti di formazione agricola e sviluppo solidale”. La figura di Cavallin è

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ricordata in tutto il territorio come una persona cordiale e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. “Feliciano Cavallin - spiega ancora il sindaco Aggio - era un uomo buono, generoso e instancabile, che ha lasciato un segno profondo nella comunità scolastica e civile, e che anche lontano da casa ha portato con sé i valori dell’educazione, della solidarietà e dell’impegno verso il prossimo. Alla famiglia, ai suoi scolari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, va l’abbraccio commosso dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità di Cona”. Ai funerali di Cavallin hanno partecipato tantissime persone e fra queste decine di ex alunni. Ha lasciato la moglie Ivana, i figli Miriam e Giovanna e le nipotine. (a.a.)

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Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!

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Ritorna il concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin

Ritorna il Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin diretti dal M° Renzo Banzato: un evento atteso, che da molti anni prepara la città alle festività natalizie; l’appuntamento, giunto alla 35^ edizione, è fissato per sabato 20 dicembre nel Duomo S. Mauro di Cavarzere. Il concerto si aprirà con la produzione musicale tradizionalmente legata alla Natività, proposta nella suggestiva versione per coro, soli, organo e orchestra. Seguirà un’ampia parte dedicata al repertorio sacro compreso tra il periodo barocco e quello contemporaneo. Accanto ad autori come Couperin, Redner e Berlin, troveranno spazio musicisti della scuola francese, tra cui Faurè: di quest’ultimo è prevista l’esecuzione dell’intenso e toccante Agnus Dei, tratto dall’op. 48. La serata proseguirà in un autentico “crescendo” che condurrà a Händel, del quale sarà eseguito il maestoso Zadok the Priest per orchestra, organo e coro a sette voci: si tratta del primo dei quat-

tro Anthems che il musicista tedesco compose per la solenne incoronazione di Re Giorgio II e della Regina Carolina, avvenuta in Westminster Abbey l’11 Ottobre 1727. A seguire verrà proposto, dello stesso autore, il celebre e possente Hallelujah da The Messiah. L’orchestra e coro dialogheranno inoltre con il valente mezzosoprano Erica Zulikha Benato dapprima attraverso le delicate note di Vierge Marie di F. Lopez, seguito dall’imponente Jubilate Deo di Frisina e dal dolce O Holy Night di Adam Nel 2025 ricorre inoltre il 30esimo Anniversario della Fondazione dell’Orchestra T. Serafin: una consolidata e affiatata realtà musicale che, lungo ben 30 anni di ininterrotta attività, ha diffuso la cultura musicale, portando il nome del M° Tullio Serafin e della Città di Cavarzere nei più prestigiosi spazi culturali in Italia e all’estero. La serata, pertanto, prevede l’esecuzione di alcuni brani storici entrati ormai stabilmente nel repertorio dell’orche-

stra: fra questi il coinvolgente Intermezzo Sinfonico di Mascagni. Il tutto sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, Vicedirettore del Conservatorio di Adria. Date tali premesse il concerto si preannuncia come uno dei principali eventi musicali dell’anno e sicuramente non deluderà le aspettative del numeroso pubblico che ogni anno attende con entusiasmo questo imperdibile appuntamento con la grande musica.

La Torre Civica torna a brillare: nuova illuminazione e orologio nuovamente funzionante

La Torre Civica del Municipio di Cavarzere torna a splendere. L’Amministrazione comunale ha infatti completato l’intervento di illuminazione della storica Torre dell’Orologio, restituendo alla città uno dei suoi simboli più riconoscibili. Contestualmente, dopo un lungo periodo di inattività, è stato ripristinato anche il corretto funzionamento dell’orologio. Rivedere l’orologio funzionante e la torre pienamente illuminata restituisce alla comunità un luogo carico di memoria, identità e si-

gnificato culturale. “Abbiamo voluto ridare luce e funzionalità alla nostra Torre Civica, un simbolo che racconta la storia e l’anima di Cavarzere - ha commentato il sindaco Pierfrancesco Munari -. Ho chiesto personalmente di intervenire perché il Municipio è la casa di tutti, e tutti dobbiamo averne cura. È un gesto semplice, ma sono convinto che proprio i piccoli gesti contribuiscano, giorno dopo giorno, a rendere più bella e accogliente la nostra città”. (r.c.)

L’evento, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con l’AVIS, la Parrocchia di S. Mauro, la Pro Loco, il Gruppo Culturale S. Mauro, l’Unitalsi, il Gruppo Solidarietà S. Giuseppe e alcune realtà produttive del territorio. L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.15; l’ingresso è libero.

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Eventi. Un mosaico di iniziative che unisce cultura, territorio e spirito natalizio

“Venezia. It’s Christmas Time”

è il calendario degli eventi natalizi

“V enezia. It’s Christmas Time”, è il calendario di iniziative promosso dal Comune, in collaborazione con Vela spa, che da fine novembre all’Epifania animerà centro storico, isole e terraferma. Un mosaico di appuntamenti pensato per famiglie, bambini, residenti e visitatori. A rendere magica l’atmosfera saranno 50 chilometri di luminarie e 26 installazioni tridimensionali, per un totale di oltre 4.000 elementi luminosi distribuiti in tutto il territorio: tutte luci LED a basso consumo.

Nel presentare il calendario, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito il valore simbolico e comunitario dell’iniziativa: “Sarà un mese e più di appuntamenti per vivere insieme la magia del Natale, fino all’Epifania, tra atmosfere di luce, tradizione e stupore. Natale è un sogno che si accende, un’occasione in cui la bellezza incontra la gioia delle persone,

un viaggio tra luci, musica, arte e cultura, ma anche un momento per stare insieme, per sentirsi parte di una comunità unita, orgogliosa della propria storia e proiettata verso il futuro. Con “Venezia. It’s Christmas Time” vogliamo regalare alle famiglie, ai bambini, agli affetti più cari, ma anche ai visitatori un’occasione per ritrovarsi, per vivere le nostre piazze e le nostre calli, per respirare l’atmosfera autentica delle feste. È un modo per dire che Venezia è viva, accogliente e piena di energia, una città che sa emozionare e far sognare, sempre con il sorriso e con il cuore. Auguriamo a tutti di vivere un Natale veneziano indimenticabile”.

“La collaborazione con Comune di Venezia e Vela spa sulle iniziative che animano il Natale nel centro storico di Venezia e a Mestre è da anni un punto fermo per l’impegno della Camera di Commercio

Venezia e la sua terra si

È un abbraccio luminoso quello che, anche quest’anno, unisce Venezia, Mestre e tutto il territorio comunale, attraversato da oltre 50 chilometri di luminarie e da 26 installazioni tridimensionali, per un totale di più di 4.000 elementi luminosi, tutti realizzati con tecnologia LED a basso consumo. Un impegno importante, pensato per regalare ai cittadini un tempo di serenità, colori e meraviglia. La cerimonia di accensione del grande albero di Natale di Piazza Ferretto ha idealmente inaugurato la stagione delle feste, insieme all’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio e dei tradizionali mercatini natalizi con le casette in legno che propongono artigianato, sapori e tradizioni. Le amatissime installazioni luminose sono tornate ad animare le piazze e le strade: stelle comete,

di Venezia e Rovigo. – commenta il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Massimo Zanon – Riconfermato, anche per quest’anno, il supporto del Gruppo Hera per quanto riguarda l’albero in Piazza San Marco. Musica, mercatini, luminarie e il trenino delle feste accompagneranno residenti e visitatori all’interno dell’Isola del Natale, che anche quest’anno coinvolgerà le comunità del Lido e di Pellestrina. Tra le iniziative che animano il Natale veneziano, c’è anche un appuntamento che parla direttamente al cuore della città. La mattina di giovedì 19 dicembre, al Fabbricato 16 di Santa Marta, sede dell’Accademia del Mare si riunirà l’Associazione Capitani di Navigazione Lagunare e sezione veneziana del Collegio Nazionale Capitani— cuore centrale del trasporto pubblico in laguna — per condividere gli auguri natalizi con i

accendono per le feste

pacchi dono, agrifogli, scoiattoli, tunnel di luce hanno trasformato Mestre in una vera fiaba urbana, per la gioia dei bambini e lo stupore dei passanti. Ma la scenografia natalizia si estende anche a Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino, A Venezia, il Natale trova la sua espressione iconica in Piazza San Marco, dove il grande albero alto 15 metri — illuminato da un alternarsi di luci bianche calde e strobo bianco freddo e adornato con 200 stelle luminose — diventa il fulcro di un paesaggio che non smette mai di meravigliare. Ma l’incanto di San Marco trova il suo apice nelle Procuratie Vecchie, che tornano a risplendere con gli straordinari chandelier in vetro di Murano, cuore del progetto “Murano illumina il mondo”. Una collaborazio-

nuovi soci. Un momento semplice ma significativo, che ricorda il ruolo prezioso dei comandanti nella vita quotidiana di Venezia. Domenica 21 dicembre tornerà il Natale sull’acqua con l’undicesima edizione del Corteo Acqueo dei Babbi Natale, organizzato dal Comune con il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e l’Università Ca’ Foscari. Centinaia di Babbi

ne d’eccellenza tra The Venice Glass Week, Comune di Venezia e Camera di Commercio Venezia Rovigo, che porta nel “salotto più bello del mondo” un dialogo unico tra tradizione e sperimentazione. Per la terza edizione, dodici artisti internazionali hanno plasmato opere che sono insieme sculture, lampadari e narrazioni: cuori pulsanti, gabbie alate, dischi d’acqua, foglie di luce. Dodici installazioni che accompagneranno l’inverno trasformando ogni tramonto in una galleria d’arte a cielo aperto, dove la maestria muranese incontra la creatività contemporanea. Altre installazioni luminose troveranno spazio in vari punti della città, ampliando un percorso visivo che unisce poesia e identità. Il calore del Natale raggiunge anche le isole della laguna: Lido, Pellestrina, Murano, Bu-

Natale sfileranno sul Canal Grande dalle 10.30, partendo dalla Punta della Dogana e raggiungendo l’Erbaria a Rialto, dove alle 11 sono previste le premiazioni. L’evento sarà anticipato dalla tradizionale Regata dei Babbi di Natale alla Valesana. Il programma dettagliato degli eventi è disponibile sul sito e sui canali social di Venezia Unica.

Guendalina Ferro

rano, Sant’Erasmo e Vignole, tutte illuminate da addobbi e installazioni dedicati, in un percorso diffuso che abbraccia le comunità del territorio veneziano. (g.f.)

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NATALE A PADOVA

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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE

segue da pag. 1

Imprese, sanità, giovani

Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo

e ambiente: le sfide che attendono Stefani

con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo

Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi

Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”

Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.

Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto

diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)

Il

si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.

centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato

“Il Veneto vuole l’alternativa”

Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova

spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con

ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.

La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R

esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le

priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-

cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.

Alla maggioranza 34 seggi,

Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli

ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO FLAVIO BALDAN ELISA
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSSELLA CENDRON
PAOLA ROMA
ROSANNA CONTE DARIO BOND
PAOLO GALEANO
CARLO CUNEGATO
CLAUDIO BORGIA
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO

Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera

Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti

Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”

“Sostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.

“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a

poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.

Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-

tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26

minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.

“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-

lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.

Alberto Gottardo

Il personaggio

Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025

Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.

Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.

Thrillerone.

NIENTE SUCCEDE PER CASO

Stefano Tamiazzo (Toshokan)

In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.

L’ex maggiore

Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.

LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)

CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)

Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.

UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)

vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.

DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)

LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.

Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.

IL MITO DEL MINOTAURO. AR-

Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.

AGATHA CHRISTIE. LA REGINA DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)

Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-

Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.

IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)

La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.

Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.

LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO

Marco Azzalini (Laurana)

Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,

un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.

A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)

In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto.

Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.

Sintoniz zati

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Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future

LSintoniz zati

avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono

a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.

Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori

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T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro

ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-

provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo

“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera

“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori

Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto

Farm

bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha

protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-

laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord

prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.

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Tutti e cinque gli ospedali dell’Ulss

Un risultato senza precedenti per l’Ulss 3 Serenissima: tutti e cinque gli ospedali della provincia di Venezia hanno ottenuto quest’anno la votazione massima dei 3 Bollini Rosa, il riconoscimento che premia le strutture più attente alla salute femminile. La cerimonia di consegna dei certificati di eccellenza si è svolta oggi a Roma, alla presenza dei rappresentanti della Fondazione Onda.

“Un en plein che ci permette di dire che gli ospedali dell’Ulss 3 lavorano quotidianamente per mettersi al servizio dei cittadini, e in particolare delle donne, e lo fanno meritando il massimo dei voti”, commenta Giovanni Carretta, Direttore sanitario dell’azienda.

I Bollini Rosa vengono assegnati ogni due anni e valutano servizi, attività e progetti dedicati alla salute femminile. Tra i criteri considerati vi sono la presenza di specialità cliniche con percorsi dedicati al genere, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, l’accoglienza, la degenza, la prevenzione della violenza contro le

dal 1969 al vostro servizio

donne e la qualità dei servizi offerti. L’assegnazione è validata da un advisory board presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che considera anche iniziative e progetti particolari delle strutture.

Sui circa 1.200 ospedali presenti in Italia, solo 145 hanno raggiunto il massimo dei voti. Tra questi ci sono tutti i presidi dell’Ulss 3 Serenissima: Mestre e Chioggia avevano già ottenuto l’eccellenza nel 2023, mentre Venezia, Mirano e Dolo hanno fatto quest’anno il salto dai 2 ai 3 Bollini Rosa.

“Fieri del risultato – aggiunge Carretta – ringraziamo tutto il personale che in questi due anni ha operato al meglio. Il network Bollini Rosa non è una semplice competizione: offre alle donne del territorio opportunità concrete come gli (H)Open Day e le (H)Open Week, con servizi gratuiti e percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, e rappresenta uno strumento importante di orientamento per scegliere l’ospedale più adatto alle proprie esigenze”.

Università: il corso di Medicina in inglese si trasferisce da Padova a Venezia

Sarà Venezia ad accogliere, già dal prossimo anno accademico 2025-2026, il corso di laurea in Medicine and Surgery della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. La nuova sede è stata inaugurata questa mattina nella sala dei Novizi dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo, dove le lezioni e i tirocini si svolgeranno stabilmente. Il percorso universitario, interamente in lingua inglese come già avveniva a Padova, verrà trasferito negli spazi dello storico complesso ospedaliero veneziano, dotato in pochi mesi di aule e laboratori attrezzati per le attività didattiche e pratiche. Il numero di studentesse e studenti ammessi al primo anno sarà inizialmente di 100, con un incremento programmato fino a 600 iscritti entro il 2030, segnando un investimento importante nella formazione sanitaria della regione Veneto. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la rettrice Daniela Mapelli, Luca Zaia, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato e, per il Comune di Venezia, l’assessore al Sociale Simone Venturini. Presenti anche il presidente della Scuola di Medicina di Padova Angelo Paolo Dei Tos e l’ex assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.

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A Cavarzere e Cona nasce la rete dei defibrillatori di comunità

ACavarzere e Cona la prevenzione ha preso forma grazie a un’idea semplice e radicale: portare conoscenza, responsabilità e strumenti salvavita direttamente nelle frazioni. L’associazione Il Cuore per Amico ha scelto di partire dal basso, coinvolgendo i comitati di zona e costruendo una rete di defibrillatori che sta già cambiando il modo in cui le comunità vivono la sicurezza sanitaria. Non un progetto teorico, ma un percorso fatto di incontri, impegni precisi e una partecipazione che cresce passo dopo passo.

Fin dall’inizio, l’associazione ha lavorato su più fronti: lezioni nelle scuole, formazione degli adulti e screening cardiologici gratuiti aperti ai cittadini dei due Comuni. L’obiettivo di fondo, però, è ancora più ambizioso: garantire che ogni frazione possa contare su un defibrillatore accessibile a qualsiasi ora, perché di fronte a un arresto cardiaco i primi minuti determinano la possibilità di sopravvivere. Una sfida che richiede risorse e collaborazione, molto più di quanto un singolo gruppo di volontari potrebbe sostenere da solo.

Per questo Il Cuore per Amico ha scelto la strada dell’alleanza con i comitati locali. Come spiega il presidente Giorgio Berto, l’associazione non può sostenere direttamente l’acquisto di tutti i dispositivi, ma può affiancare le comunità con un patto chiaro: ai comitati la spesa per il defibrillatore, all’associazione la teca protettiva, un corso gratuito per formare almeno dieci residenti e uno screening cardiologico aperto a tutta la popolazione della frazione. Una collaborazione trasparente che parte dalla consapevolezza che un DAE disponibile 24 ore su 24 è, a tutti gli effetti, un salvavita collettivo.

Il primo comitato a raccogliere la proposta è stato il XXI Maggio di Boscochiaro, che ha inaugurato il nuovo defibrillatore lo scorso 25 maggio nei pressi dell’ex canonica, punto facilmente riconoscibile e centrale per gli abitanti. Subito dopo, anche il Comitato Cinque Martiri di San Pietro ha concluso l’acquisto del dispositivo, che verrà installato sulla parete dell’edificio che ospita la farmacia. In entrambe le frazioni, l’associazione organizzerà i corsi di formazione e gli screening promessi, coinvolgendo una rete crescente di volontari e cittadini. Il progetto si alimenta grazie all’impegno dei comitati e al lavoro costante dei soci dell’associazione, sostenuto anche dalla “Campagna noci”, iniziativa che permette di raccogliere fondi per acquistare teche, organizzare corsi e mantenere attivi gli screening gratuiti. È una forma concreta di sussidiarietà:

l dolore alla spalla può trasformarsi in un tormento costante, limitando i movimenti più semplici e rendendo impossibili attività quotidiane come vestirsi, pettinarsi o persino abbracciare una persona cara. Spesso, anche il riposo diventa un lusso, con notti insonni causate da fi tte persistenti. Per farlo passare, si prova di tutto: farmaci, fisioterapia, osteopatia, infiltrazioni, senza ottenere un vero sollievo. Ma c’è un motivo preciso per cui nessun trattamento ha funzionato: nessuno ha trattato la vera causa del tuo dolore, cioè la Fascia.

ogni contributo si trasforma in strumenti e competenze che rimangono sul territorio. La rete, nel frattempo, continua a espandersi. Nuovi defibrillatori sono in arrivo a San Giuseppe, la porzione di Cavarzere situata sulla sinistra dell’Adige, e a Cantarana, frazione di Cona. Ogni nuova installazione aumenta la sicurezza di residenti, famiglie, studenti e attività commerciali, creando una mappa sempre più fitta di presidi accessibili e riconoscibili.

Ma il valore del progetto non si misura soltanto dal numero di teche posizionate. Un defibrillatore, da solo, non basta: serve una comunità informata, capace di intervenire, consapevole del proprio ruolo. La forza dell’iniziativa sta proprio in questo intreccio tra tecnologia, educazione e responsabilità condivisa.

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il corpo intero ne risente, provocando dolori muscolari e articolari. Ecco perché trattare la Fascia è fondamentale per risolvere il problema alla radice, piuttosto che limitarsi a tam-

Mirano celebra la Cardiologia interventistica: tra convegni e dirette dalle sale operatorie

Un ricordo, una celebrazione e due giorni di alta formazione scientifica. Le 27esime Giornate di Cardiologia Interventistica Miranese, in programma oggi venerdì 28 e sabato 29 novembre 2025 al Teatro Comunale di Mirano, si confermano uno degli appuntamenti più attesi nel panorama medico regionale. Il cartellone di quest’anno si apre con un momento particolarmente significativo: la consegna di una targa dedicata a Pietro Pascotto, nel decennale della sua scomparsa. A seguire, una lettura magistrale che renderà omaggio agli “eroi della medicina”, figure che hanno segnato la storia della cardiologia. Accanto ai momenti commemorativi, il convegno offrirà sei sessioni di approfondimento rivolte ai professionisti del settore, oltre alla già tradizionale diretta dagli ambienti operatori dell’ospedale di Mirano, durante la quale verranno trasmessi interventi cardiologici in tempo reale. La direzione scientifica è affidata al dottor Salvatore Saccà, responsabile della UOC di Cardiologia dell’ospedale miranese. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Ulss 3 Serenissima, il Comune di Mirano, il GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), ANMCO Veneto e l’Associazione Cuore Amico.

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Davide Raimondi Fasciaterapeuta, non un semplice fisioterapista, ma un esperto nel trattamento della Fascia, il tessuto connettivo che avvolge muscoli e articolazioni e che, se compromesso, può essere la radice del tuo dolore.

La Fascia è l’organo della coordinazione, il direttore d’orchestra del movimento (insieme al cervello): se non funziona correttamente,

La medicina tradizionale spesso ignora la Fascia. Le diagnosi comuni si concentrano sui sintomi, senza identificare la causa reale del dolore. Esami come RX, TAC e risonanze magnetiche non riescono a rilevare le disfunzioni della Fascia, e di conseguenza, i trattamenti convenzionali finiscono per essere inefficaci o temporanei. Ecco perché tutti continuano a soffrire nonostante le terapie. Il trattamento fasciale è differente. Agisce direttamente sulla causa del dolore, offrendo sollievo immediato, spesso già dalla prima seduta. A differenza di altre terapie, non ha bisogno di manipolazioni invasive o farmaci. Anche nei casi di dolore acuto, il trattamento può essere effettuato lavorando su zone lontane dal punto dolente, riducendo il fastidio in

Molti pazienti arrivano al Fasciaterapeuta anche dopo aver provato di tutto, senza successo. Ma trattando la Fascia, hanno finalmente trovato la soluzione definitiva. Durante la prima visita, si analizza a fondo la storia clinica e si valuta la vera origine del dolore, non solo

La Fascia non trattata può peggiorare il problema fino a renderlo cronico, limitando in modo irreversibile i tuoi movimenti e portandoti a soluzioni drastiche come la chirurgia. Intervenire subito significa evitare complicazioni e liberarsi finalmente dal dolore che sta condizionando la vita.

Il lutto. Era arrivato nel 2008 distinguendosi subito per la sua competenza e disponibilità

Addio al dottor Andrea Bonan, punto di riferimento per l’Oculistica di Mirano e Dolo

Scomparso il dottor Andrea Bonan, figura centrale dell’Oculistica di Dolo-Mirano. Chirurgo apprezzato e medico disponibile, lascia un vuoto profondo ma un esempio professionale duraturo

L’Oculistica del presidio ospedaliero di DoloMirano piange la perdita del dottor Andrea Bonan, scomparso il 26 novembre a 62 anni a seguito di una grave malattia. Laureato e specializzato in Oftalmologia all’Università di Padova, dopo un periodo all’Ospedale di Belluno, il dottor Bonan era arrivato alla struttura di Dolo-Mirano nel 2008, distinguendosi fin da subito per competenza e disponibilità, con particolare inclinazione all’attività chirurgica.

Con l’arrivo del dottor Romeo Altafini alla guida dell’Oculistica, Bonan è diventato un collaboratore insostituibile, contribuendo in maniera determinante al lavoro della squadra. “È stato uno specialista competente e disponibile nei confronti dei pazienti, sempre attento alle loro richieste. Considerava come propria seconda casa il Presidio Ospedaliero di DoloMirano, e in particolare la sala operatoria, dove svolgeva con passione gran parte della sua attività che lo ha portato a operare migliaia di persone”, ricorda il Primario Altafini.

Anche nell’ultimo periodo, nonostante la malattia, il dottor Bonan ha continuato a partecipare attivamente alla vita del reparto, offrendo sostegno e stimolo ai colleghi e dedicandosi alla formazione dei giovani specializzandi. “La sua perdita rappresenta un vuoto incolmabile, ma l’esempio nella ricerca clinica e nella precisione professionale rimarrà come eredità per tutti”, conclude il Primario, esprimendo anche le condoglianze della Direzione dell’Azienda sanitaria.

Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno: cure più efficaci grazie alla medicina di precisione

In Veneto il tumore al seno resta la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi l’anno, ma la sopravvivenza supera il 90% a cinque anni grazie a terapie sempre più personalizzate. Di questo si è discusso al convegno allo IOV di Padova dedicato al tumore metastatico e alla medicina di precisione, nell’ambito della campagna della Fondazione Aiom. Al centro, il ruolo dei test molecolari che hanno rivoluzionato la classificazione del carcinoma, permettendo percorsi terapeutici mirati e nuovi farmaci capaci di superare le resistenze dei tumori ormonosensibili e Her2 negativi. Tra gli strumenti più innovativi emerge la biopsia liquida, esame del sangue che individua mutazioni come ESR1, utile per accedere a terapie di nuova generazione. Garantirne l’accesso, ha sottolineato la professoressa Valentina Guarneri, è una priorità regionale. Il territorio continua intanto a mobilitarsi con iniziative solidali e progetti di supporto alle pazienti

Sintoni zati sul

Crescere il futuro. ”Da 75 anni a fianco di mamme e bambini”, un richiamo al legame tra le realtà africane e il nostro Paese

A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm per celebrare 75 anni di sostegno a mamme

La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del CuammMedici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale.

Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.

Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno.

75 anni di aiuti umanitari per un continente che incarna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare

a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita.

Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili. Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione

umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo.

Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.

Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine.

Oltre il 42% degli intervistati ha

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chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici.

Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.

Buon Natale Sintoniz zati

IMPLANTOLOGIA E CHIRURGIA

o grandi con innesti ossei o nei casi

RILASSAMENTO E BIORIVITALIZZAZIONE DEL VOLTO TERAPIA ANTALGICA E FISIOTERAPIA

DELL'ARTICOLAZIONE MANDIBOLARE INFILTRAZIONI

disagi nel corso del giorno (pranzi, motivi di lavoro ... ) esistono allineatori con forze calibrate che consentono di giungere ai risultati indossando gli apparecchi solo durante il sonno.

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I PAZIENTI: VOI ... vi aspettiamo (bambini e bambine da 8-11 anni)

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Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato

Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO

Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.

Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.

Rubrica a cura di Sara Busato

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CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO

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