Mattarella per i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm a Padova
Giovanni Manildo:
“Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”
Le sfide di Stefani
Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.
Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.
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Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti
NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI I
NEGOZI DI
PROSSIMITA’
E IL VOLONTARIATO
Tante iniziative in programma che puntano a valorizzare il territorio, sostenere il commercio locale e creare momenti di incontro per tutta la comunità
REGIONE:
COMUNE
Libri e fumetti
“made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025
Il Consiglio Comunale approva il Documento Unico di Programmazione, confermando l’impegno a mantenere stabile la tassazione e garantire i servizi alle famiglie
I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”
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Il Veneto che verrà Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.
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Al via una serie di percorsi per neo-genitori
Una serie di incontri da tenersi nel periodo da novembre a giugno prossimo, finalizzato ad attivare un canale di supporto ed informazione a tutti i genitori con l’obiettivo di affrontare temi legati alla neo-genitorialità. Il progetto si articola in circa 30 appuntamenti in presenza previa prenotazione. In relazione alla programmazione in atto, l’associazione che curerà il progetto sarà l’Associazione Purpleen che prevede lo svolgimento degli incontri in collaborazione con il Comune di Borgoricco presso nella Sala Palladio del Centro Civico A. Rossi. “Conoscersi, poter chiarire i propri dubbi - si legge nel portale dell’associazione - per approfondire alcuni aspetti e tematiche della neo-genitorialità ed instaurare una rete. E’ questo che cerchiamo di costruire e trasmettervi con il Mi fido di te”. L’Associazione Purpleen è presente nel territorio di Borgoricco dal 2008, grazie ad un progetto regionale incentrato sulla cittadinanza attiva ed è composto da un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 30 anni. Alcuni appuntamenti: “Manovre di disostruzione pediatrica”, “Arriva il fratellino o la sorellina”, “Mamma Musica”, “Canto di mamma”, “Prodromi di travaglio” e “Il sonno del bambino e i risvegli notturni”.
“Il comune di Borgoricco, vuole incentivare e promuovere percorsi volti a creare dibattiti e confronti tra neo-genitori con giornate istruttive su tematiche vicine alla genitorialità e ai primi anni di vita del bambino, anche mediante competenti professionisti del settore” recita nel dispositivo la Delibera 143 del novembre ultimo scorso. Per informazioni e prenotazioni mifidodite@associazionepurpleen.it .
Endrius
Circa 30 incontri a Borgoricco con esperti del settore
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare.
Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.
Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.
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L’iniziativa. Doposcuola inclusivo con l’A.S.D. Spartum al Centro Culturale Tommasoni per bambini e ragazzi
25mila euro dalla Fondazione Cariparo per il progetto “Oltre la Campanella”
Il Comune di Borgoricco, in collaborazione con l’A.S.D. Spartum, ha partecipato con successo al bando della Fondazione Cariparo “Oltre la Campanella”, ottenendo un finanziamento di 25mila euro destinato al sostegno delle attività pomeridiane dedicate a bambini e ragazzi che necessitano di un accompagnamento educativo personalizzato. Il progetto prevede la realizzazione di un doposcuola inclusivo e di supporto educativo rivolto a minori tra i 6 e i 14 anni, residenti nel Comune di Borgoricco e frequentanti le scuole pri-
marie e secondarie del territorio. Le attività si svolgeranno presso il Centro Culturale Tommasoni, uno spazio che promuove la crescita personale, sociale e relazionale dei giovani attraverso iniziative educative e laboratoriali.
“Oltre la Campanella” rappresenta un aiuto tangibile per le famiglie e i ragazzi che potranno contare su un ambiente accogliente, professionale e attento ai bisogni di ciascuno. La gestione del progetto sarà affidata a una rete collaborativa composta da educatori, assistenti sociali, insegnanti
e operatori del Comune, che lavoreranno insieme per garantire la qualità e la continuità del percorso formativo. Il progetto proseguirà fino al termine dell’anno scolastico in corso, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere il concetto di inclusione, partecipazione e pari opportunità educative per tutti i bambini e i ragazzi di Borgoricco.
“Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato, che conferma l’attenzione della nostra amministrazione verso i bisogni educativi dei più giovani e delle loro fami-
Rita Bozza una vita da record tra lavoro, dedizione e comunità
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, l’amministrazione di Borgoricco ha voluto rendere omaggio ad una cittadina speciale - Rita Bozza - che, dopo ben 85 anni di lavoro ininterrotto al servizio della comunità ha da poco concluso la sua lunga attività di tabaccheria e piccolo alimentari in via Straelle. La signora Bozza, oggi novantano-
venne, è stata accolta con affetto e commozione dai rappresentanti istituzionali e dai cittadini presenti, che hanno voluto esprimerle riconoscenza per l’impegno e la passione dimostrati in una vita interamente dedicata al lavoro e alle persone. La sua storia è quella di una donna che, dietro il bancone del suo negozio, ha visto crescere
generazioni di borgoricchesi, diventando un punto di riferimento umano e sociale. Con il suo sorriso e la sua costanza, la signora Bozza ha saputo incarnare i valori di dedizione, responsabilità e amore per tutta la comunità, contribuendo allo sviluppo economico ed ai valori fondamentali del paese. Durante la cerimo-
Il Comune in prima linea nella prevenzione
Il Comune di Borgoricco conferma il proprio ruolo nella promozione alla salute e nella sensibilizzazione della comunità sull’importanza della prevenzione. Dopo aver aderito ad “Ottobre Rosa”, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno che, come riporta Avis nazionale, il tumore al seno, colpisce una
donna su 8 e, sempre nella popolazione femminile, rappresenta il 25 per cento di tutti i tumori con fattori di rischio che si modificano in rapporto all’età aumentano esponenzialmente fino ai 50 anni, per poi subire una pausa o, addirittura, una lieve diminuzione, per poi tornare a salire dopo il periodo della menopausa, successiva-
mente, a novembre il comune di Borgoricco ha aderito a “Novembre Azzurro”, con il checkup gratuito urologico, il quale nasce da una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla salute maschile, promossa ogni anno nel mese di novembre, dedicata in particolare alla prevenzione del tumore alla prostata dal quale descrive Solu-
nia, il sindaco Gianluca Pedron a nome di tutta la cittadinanza ha espresso parole di profonda gratitudine e riconoscenza per umanità e sacrificio nel lavoro svolto.
“Dietro ogni negozio ci sono storie e persone. In quella di Rita si narra una vicenda unica, fatta di sacrificio e passione, che merita di essere ricordata e celebrata. Con i
glie. Il contributo della Fondazione Cariparo ci permette di offrire un servizio di qualità, capace di garantire supporto e nuove opportunità di crescita. Ringraziamo tutti i partner coinvolti per il lavoro di squadra che renderà possibile un percorso significativo per la nostra comunità” dichiarano il Sindaco Gianluca, Pedron, l’assessore alla cultura ed istruzione Grabriella Boesso e il consigliere Erika Marchetti, anch’essa con delega alla cultura e istruzione.
suoi 99 anni, portati con energia e spirito è oggi considerata un simbolo di tenacia e un modello per le nuove generazioni. Grazie di cuore, Rita, per aver accompagnato con il tuo lavoro e il tuo esempio intere generazioni. Borgoricco ti saluta con affetto e riconoscenza” afferma il primo cittadino, il sindaco Gianluca Pedron. (e.s.)
zione salute nell’ultimo decennio, la neoplasia più frequente nella popolazione maschile nei paesi occidentali, rappresenta oltre il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età. “L’adesione ai mesi della prevenzione - fa sapere il sindaco di Borgoricco Gianluca Pedron, che si fa da portavoce - non rappre-
senta soltanto un gesto simbolico, ma si inserisce in un percorso più ampio. Fra le iniziative già realizzate, figura, infatti, anche la precedente Giornata della Salute e dello Sport, svoltasi lo scorso settembre, che ha rappresentato un’importante occasione per avvicinare i cittadini a servizi sanitari di qualità”. (e.s.)
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Endrius Salvalaggio
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Natale da vivere/1. Il 70% punta a moda e accessori, beauty e ristorazione registrano un boomx
Inverno 2025, Veneto in ripresa: qualità e negozi fisici guidano i consumi
L’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere mostra un inverno di consumi vivace: i veneti acquistano soprattutto abbigliamento, ristorazione, benessere e libri, privilegiando qualità e negozi fisici
U
n inverno di consumi vivace, con i veneti pronti a rimettere mano al portafoglio e a scegliere – sempre più consapevolmente – dove e come investire il proprio budget. È la fotografia scattata dall’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere del Veneto, realizzata nel mese di novembre su un campione di 600 residenti. Il periodo osservato abbraccia l’intero trimestre caldo per il commercio: dal Black Friday alle festività natalizie, fino ai saldi invernali. Ne esce un Veneto attivo, selettivo, orientato alla qualità e, soprattutto, fedele ai negozi fisici. Un segnale che, per il commercio regionale, rappresenta una boccata d’ossigeno e un invito a cogliere l’occasione.
Il 70% dei veneti metterà in agenda acquisti legati ad abbigliamento, calzature e accessori: un evergreen dell’inverno che continua a trainare il mercato. Subito dietro, la ristorazione e gli eventi enogastronomici, che attraggono il 67% del campione. Molto forte l’area del benessere: il 64% dichiara intenzioni di spesa in trattamenti, fitness e cura della persona. Il settore librario mantiene un robusto 55%, mentre circa quattro veneti su dieci investiranno in articoli per la casa. Gli sportivi – e i regali sportivi – coinvolgono invece il 39%.
Il clima, rispetto allo scorso anno, è sensibilmente più fiducioso. Il segmento beauty-wellness registra un vero boom: l’82% degli intervistati prevede di man-
Torna la Marcia di Natale a Massanzago
Dopo il successo della Corsa dei
Babbi Natale di alcuni anni fa, torna domenica 14 dicembre la “Marcia di Natale”, evento organizzato in sinergia tra l’amministrazione comunale, e in particolare l’assessorato alla cultura, alle manifestazioni e la rete di numerose associazioni di Massanzago e frazioni, la Pro Loco, i commercianti del territorio, l’Avis e la Protezione civile. L’evento si inserisce in una serie di importanti iniziative che sottoline-
ano la sinergia e la cooperazione tra l’amministrazione comunale, e le numerose realtà che animano il territorio di Massanzago. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto alle scuole dell’infanzia di Massanzago e San Dono. La giornata di domenica 14 dicembre sarà una giornata all’insegna dello sport, della solidarietà e dello spirito natalizio nel meraviglioso giardino di Villa Baglioni. Le iscrizioni per la camminata si potranno fare
tenere o aumentare il budget rispetto al 2024. Stesso risultato per la ristorazione, sempre più centrale nelle abitudini del tempo libero.
Libri e abbigliamento rimangono solidi punti fermi: l’81% manterrà o aumenterà la spesa per il settore librario, il 77% per il fashion. Il dato forse più interessante per il commercio arriva dalla preferenza netta per la qualità: il 61% dei consumatori sceglie prodotti migliori anche a fronte di costi più alti.
La tendenza cresce con l’età: l’82% degli over 65 seleziona la qualità come criterio prioritario, mentre nella fascia 30-44 anni la percentuale si attesta comunque al 57%.
Un orientamento che favorisce il commercio specializzato, l’artigianato, le botteghe che offrono servizio e competenza: un patrimonio che il territorio veneto continua a riconoscere come valore. Il 67% degli intervistati farà acquisti nei negozi tradizionali
contro il 33% dell’online. Una prevalenza che non stupisce, ma che colpisce nella sua distribuzione: 64% sceglierà negozi di periferia; 36% punterà ai centri storici
Due mondi da presidiare con strategie diverse: da un lato le vie del centro, dove atmosfera e unicità fanno la differenza; dall’altro le aree commerciali ad alta affluenza, che intercettano le esigenze di rapidità e praticità. Guardando ai saldi alle porte, emergono fasce di spesa molto differenziate. Sotto i 100 euro tro-
viamo libri, benessere e articoli sportivi. Il settore food & wine (58%) e l’abbigliamento (57%) si collocano invece nel range dei 100-500 euro, con ampi margini per i negozi. Oltre 1.000 euro per il 31% di chi programma viaggi; il 30% per l’elettronica; il 25% per gli articoli di lusso Lo scontrino medio stimato: 217 euro per l’abbigliamento, 183 per le calzature e 172 per gli accessori. Numeri che confermano una disponibilità economica consistente, sebbene selezionata.
Sara Busato
direttamente in loco a partire dalle ore 9.00, il contributo richiesto per la partecipazione è di 5 euro che, come si diceva, andrà a favore delle scuole dell’infanzia del territorio. A partire dalle ore 10.00 partirà proprio dal giardino di Villa Baglioni partirà la marcia benefica (con percorsi da 5 e 9 km), ci saranno giochi di legno di una volta, laboratori natali e truccabimbi. A partire dalle ore 12.00 ci sarà un punto ristoro aperto a tutti i partecipan-
ti della manifestazione con pasta e fasoi e panini, con spettacoli di magia per bambini, cioccolata calda e vin brulè. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30 arriverà Babbo Natele che porterà regali e doni a tutte le bambine e bambini.
In caso di maltempo l’evento sarà annullato. Sarà pertanto, per tutte le cittadine e i cittadini di Massanzago e non solo, un’occasione di sport, divertimento e festa, in vista del Natale. (s.v.)
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Camposampiero si illumina per il Natale 2025
Un Natale più luminoso e coinvolgente è alle porte. Camposampiero e la frazione di Rustega si preparano ad accogliere residenti e visitatori con un programma rinnovato, ricco di appuntamenti e pensato per valorizzare il territorio durante il periodo delle festività. Grazie al sostegno del bando Venicepromex per la promozione turistica e al lavoro sinergico tra Comune, Pro Loco e attività commerciali, il centro storico verrà arricchito da nuove installazioni scenografiche, iniziative culturali e momenti dedicati alla tradizione. Quest’anno le vie del centro saranno impreziosite da un nuovo sistema di illuminazione artistica, ampliato rispetto alle passate edizioni. Particolare attenzione è stata dedicata ai punti di maggior passaggio e alle aree commerciali, con addobbi coordinati che accompagneranno i cittadini in un percorso suggestivo. A Rustega, un progetto dedicato valorizzerà la piazza e le attività locali grazie a decorazioni coerenti con l’identità della frazione. Il programma natalizio è pensato per coinvol-
gere tutte le fasce d’età, con attività che spaziano dai laboratori creativi ai concerti, passando per iniziative culturali, mercatini e spettacoli. Di particolare richiamo sarà la caccia al tesoro natalizia, che permetterà ai partecipanti di scoprire negozi e attività del centro attraverso un percorso interattivo. Tra gli appuntamenti principali il 14 dicembre Incontro con Walter Basso Una serata culturale presso l’Auditorium Ferrarini con l’autore Walter Basso, che dialogherà con il pubblico tra riflessioni, racconti e atmosfere natalizie. Mentre il 21 dicembre
La Mega Polentata. Ritorna uno
degli eventi più attesi della stagione: la “Mega Polentata” animerà la piazza con degustazioni, musica e intrattenimento per grandi e piccoli. Ulteriori iniziative verranno annunciate sui canali ufficiali nelle settimane a venire. “Il potenziamento delle attività natalizie – sottolinea l’assessore alla cultura – nasce dalla volontà di rendere Camposampiero ancora più accogliente durante le feste, sostenere il commercio locale e offrire occasioni di incontro e condivisione. Sarà un Natale ricco, diffuso e pensato per tutta la comunità”.
Sara Busato
Un Natale di comunità tra Borgoricco e Loreggia
Il periodo natalizio porta con sé atmosfere speciali e, anche quest’anno, Borgoricco e Loreggia propongono un ricco calendario di appuntamenti dedicati a grandi e piccini. A Borgoricco si apre domenica 14 dicembre alle 15.00 con la tradizionale Tombola con il Sindaco, ospitata nella sede dell’Associazione Pensionati. Un pomeriggio all’insegna della socialità, tra sorrisi, numeri fortunati e la voglia di stare insieme. Il clima festoso prosegue venerdì 26 dicembre alle 20.00 al Centro Culturale Aldo Rossi con il Christmas Talent Show, serata in cui la comunità diventa protagonista tra musica, esibizioni e creatività. Per salutare il nuovo anno, giovedì 1 gennaio alle 17.00, sempre al Centro Culturale Aldo Rossi, si terrà il tradizionale Concerto di Capodanno, un’occasione per iniziare il 2026 con eleganza e buona musica. La chiusura delle festività è affidata alla Festa della Befana, in programma martedì 6 gennaio
alle 15.30 in Piazza Sant’Eufemia: giochi, atmosfera familiare e l’atteso arrivo della simpatica vecchina. Anche Loreggia propone momenti di condivisione. Il 20 dicembre, dalle 16.00 alle 17.00, la chiesa parrocchiale ospita l’esibizione canora dei bambini dell’asilo, seguita da un allegro momento conviviale con cioccolata calda, vin brulè, panini e crêpe, grazie alla collaborazione tra Pro Loco, NOI e AVIS. Nella notte della Vigilia, il 24
dicembre alle 00.30, sul sagrato della chiesa, un buffet aperto a tutti accoglierà fedeli e cittadini con bevande calde e panettone. Le festività si chiudono il 6 gennaio alle 18.00, al campo sportivo comunale, con il tradizionale “Se brusa a vecia”. A seguire, la consegna della calza ai bambini e un momento conviviale ricco di dolci e prelibatezze. Due comunità, un unico spirito: vivere insieme la magia del Natale. (s.b.)
Camposampiero e la frazione di Rustega si preparano ad accogliere residenti e visitatori on un programma natalizio rinnovato, caratterizzato da installazioni scenografiche, illuminazioni artistiche e addobbi coordinati per valorizzare il centro storico e le aree commerciali
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Camposampiero
Servizi. Approvato il Documento di Programmazione in Consiglio Comunale
Il Comune lascia le tasse invariate con opere in corso per 6 milioni
E ’ stato approvato in Consiglio Comunale il Documento Unico di Programmazione. “Si tratta di uno strumento che indica le azioni che si vogliono sviluppare in base alle linee di mandato del sindaco collegandole alla programmazione finanziaria. Vengono dettati quindi gli indirizzi per la costruzione del Bilancio, che porteremo in approvazione già nel mese di dicembre”. anticipa l’assessore al bilancio Moira Simeonato. L’Amministrazione intende mantenere inalterata la tassazione, senza prevedere incrementi di tasse. A tal fine si proseguirà con l’importante lavoro,
svolto anche negli anni precedenti, fra il recupero e l’accertamento della riscossione per contrastare l’evasione e/o l’elusione fiscale. Sul fronte della spesa si mantengono inalterati i tanti servizi oggi garantiti alle famiglie, fra trasporto scolastico al servizio mensa, dall’asilo nido al sostegno alle società sportive, alle tante voci di spesa sul sociale. In questo periodo, molto consistente risulta essere l’attività sul fronte degli investimenti e dei lavori pubblici.
“Proseguiremo nella realizzazione dei tanti interventi già in corso o pronti a partire – incalza l’assessore Simeonato - con opere già a bilancio, in corso finanziate per circa 6 milioni di euro. Tra le principali, decisamente importanti sia per valore economico che per pregio relativamente al nostro centro storico citiamo Palazzo Nodari, futuro Centro per l’impiego dal valore
complessivo 2.500milioni di euro, di cui contribuito dal Pnrr di Veneto lavoro per 1.794milioni di euro, opera prestigiosa di riferimento per tutto il Camposampierese che entro fine anno vedrà la conclusione dei lavori; la nuova rotatoria in via S. Antonio e la rivisitazione dell’ingresso ai Santuari Antoniani con 1.220mila euro grazie anche al contributo regionale 350mila euro, un’opera strategica sul piano della viabilità e della sicurezza, ma anche dal punto di vista turistico, che vede già ad inizi dicembre la transitabilità”. “Proseguono anche i
lavori riguardanti la nuova Mensa scolastica - continua l’assessore al bilancio - realizzata fra i due plessi ex liceo e Battisti della scuola primaria Parini, opera del valore complessivo di 1.112mila euro finanziata da fondi Pnrr per 704.400 euro. Sul fronte sportivo vi è poi la realizzazione dei nuovi spogliatoi per il rugby per un totale di 610mila euro finanziata in parte con un contributo statale con il bando sport e periferie dove ci è già stato assegnato 280mila euro. Un’opera in corso di realizzazione”.
“Infine - conclude sempre Moi-
ra Simeonato - nell’area dello sport si preparano a partire nei primi mesi del prossimo anno i lavori di miglioramento sismico della palestra di Rustega con una previsione di spesa complessiva di 390mila euro finanziata per 200mila euro da contributo regionale. Tante opere trasversali che danno risposte positive e concrete ai cittadini su fronti quali la viabilità e la sicurezza in centro storico assieme all’arricchimento delle strutture scolastiche e sportive con la loro messa a norma”.
Endrius Salvalaggio
Al via la fase conclusiva dei lavori in via Sant’ Antonio
Sono già visibili l’isola centrale e le aiuole spartitraffico della nuova rotatoria, come pure il nuovo marciapiede in zona dei Santuari Antoniani. Spettacolare il varo del ponte in ferro sul Muson Vecchio che, con una poderosa struttura ha richiesto per l’installazione una procedura di grande precisione. A fine settembre è stato posato il solaio e successivamente eseguita la gettata in calcestruzzo che ha avuto bisogno dei tempi tecnici di maturazione di almeno una quarantina di giorni. Di qui la pausa dei lavori, con apertura provvisoria in senso unico, che ora però sta volgendo al termine.
“Dopo tanto lavoro il termine dei lavori - precisa il sindaco Katia Maccarone - permetterà entro dicembre all’inaugurazione della nuova rotonda in via
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Sant’Antonio”. Per conseguire l’obiettivo dell’apertura sarà necessario eseguire il collaudo statico comprensivo delle prove di carico e completare sulla rotatoria lato est con la posa delle cordonate per garantire la necessaria deflessione della strada. Serviranno anche le recinzioni lato Santuari Antoniani e Muson Vecchio e la finitura del piano stradale della rotatoria con la stesa del binder.
“Nel frattempo si è vista tornare nell’isola centrale il monumento di Sant’ Antonio, l’apertura totale, ma ancora provvisoria della rotatoria - precisa il sindaco Maccarone - che riprenderà la normale viabilità, con l’eliminazione del senso unico sulla S.r. 307 e l’apertura nei due sensi di marcia. I lavori necessiteranno poi del completamento di alcuni aspetti, come il collegamento ciclopedonale lato Vandura, verso il centro storico, oltre che alcune finiture. Siamo veramente soddisfatti di poter dare questa risposta tanto attesa, ormai volta al termine” conclude il Sindaco Maccarrone. (e.s.)
Assessore al Bilancio Moira Simeonato
Fondi. Per il centro storico stanziati 800mila euro
Per il 2026 è prevista la riqualificazione del centro
Per il 2026, l’amministrazione Maccarone punta alla riqualificazione del centro, attraverso una serie di interventi mirati a coniugare la valorizzazione del patrimonio storico esistente con il miglioramento della qualità della vita. A tal fine proseguiranno le progettualità con una staff di qualificati professionisti locali, mentre l’amministrazione comunale ha già messo a disposizione 800mila euro nel Piano triennale delle opere per uno stralcio di interventi sulle piazze nel 2026. La città, nota per le due torri medievali, il sistema delle piazze, il complesso dei santuari antoniani, le ville storiche ed il reticolo di corsi d’acqua che si intreccia con la viabilità e ne caratterizza la struttura urbana, sarà al centro di un intervento di riqualificazione volto a ridisegnare la sua fisionomia, ma mantenendo e valorizzando le tracce della sua storia.
“Dopo gli studi condotti nel 2021 - fa sapere il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone - riguardanti la mobilità del centro storico, con i miei collaboratori, abbiamo deciso di affidare ad un gruppo di architetti locali l’incarico per dare un volto “nuovo” a Camposampiero. La scelta di professionisti che operano da sempre sul territorio è una garanzia, come lo studio Cavallin Associati, lo studio Libralon e Baggio, lo studio Negri e
Fauro e l’arch. Alberto Sabbadin che, con la loro approfondita conoscenza del tessuto urbano, delle dinamiche sociali e delle esigenze quotidiane dei cittadini, rappresentano un valore aggiunto determinante”.
Costituito per l’occasione un raggruppamento temporaneo di professionisti, saranno chiamati alla redazione di un quadro generale che rispecchi gli obiettivi dell’amministrazione - fa sapere l’amministrazione comunale - a partire dalla documentazione tecnica
e dai progetti già acquisiti, e poi uno studio delle alternative progettuali da realizzare, a successivi stralci funzionali, ai quali l’amministrazione valuterà un ordine di priorità.
“L’obiettivo del progetto è chiaro - prosegue il primo cittadino di Camposampiero - rendere il centro storico più vivibile, riducendo il traffico e incentivando la pedonalità, senza rinunciare alla memoria storica e all’identità dei luoghi. Si tratta quindi di un intervento che va oltre la semplice riqualificazione estetica, ma che punta dritto alla valorizzare delle piazze e le vie principali, trasformando il centro storico in uno spazio più accogliente e vivibile, dove la memoria storica convive con la vita quotidiana e le piazze ed i percorsi pedonali diventano luoghi di incontro e socialità”.
“L’intenzione e l’approccio sarà quello di concorrere a scelte progettuali condivise con chi vive e frequenta quotidianamente il centro, poiché la città non sia solo un luogo da ammirare, ma uno spazio da vivere. Un nuovo capitolo per Camposampiero, dunque, che coniuga storia e modernità, tradizione e innovazione, senza rinunciare alla qualità della vita dei cittadini” conclude il sindaco Maccarrone.
Endrius Salvalaggio
Protezione Civile, nuove dotazione per il gruppo
E’ stata presentata, presso la sede municipale, la nuova motopompa acquistata dal Comune di Camposampiero, con un investimento di 26.000 euro a servizio della Protezione Civile. Considerata la mole della motopompa, con la capacità di travasare 5.500 lt/minuto, si è reso necessario il montaggio su un carrello trainante. “Un investimento importante - ha spiegato l’assessore alla sicurezza Attilio Marzaro – con cui abbiamo voluto garantire sempre più un servizio ai cittadini in caso di emergenza alluvione, dotando il nostro gruppo di un mezzo più potente del precedente”.
E’ arrivata anche anche la nuova auto equipaggiata per il servizio di protezione civile. Un auto Ford Ranger 4x4 diesel 3200 di cilindrata, in grado di superare qualsiasi difficoltà di terreno, con 5 posti a sedere e un vano posteriore per il carico. “Orgogliosi di queste due nuove dotazioni - dice il Coordinatore di Camposampiero Sig. Ido Baldan assieme all’Assessore Marzaro Attilio - abbiamo organizzato per l’occasione, un corso teorico e pratico per i volontari, sull’utilizzo della nuova motopompa”.
A gestire il corso il Dr. Francesco Mamprin e Luca Vitali della Ditta Atlas Copco Varrisco che hanno illustrato caratteristiche tecniche e funzionamento, dando la possibilità poi in riva al fiume Vandura, vicino al Campo Marzio, di una prova pratica. Presenti al corso oltre al gruppo di volontari di Camposampiero anche i coordinatori del distretto del Camposampierese e il Sindaco Katia Maccarrone e la Giunta tutta. (e.s.)
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L’incontro. Una riflessione per ragazze e ragazzi contro la violenza di genere
L’Amministrazione incontra Amani El Nasif
U n momento di riflessione per le ragazze e i ragazzi sulla violenza di genere con Amani El Nasif, giovane siriana, autrice di alcuni libri sui matrimoni combinati e sugli abusi contro le donne. Ultimo incontro, svoltosi il 14 novembre nell’auditorium della scuola secondaria di primo grado A. Canova di Loreggia, aperto alle classi seconde e terze, ha promosso l’iniziativa proposta dall’amministrazione comunale e dalla scuola, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata il 25 novembre scorso. Amani, nata in Siria e cresciuta in Italia, quando compie sedici anni, con una scusa qualsiasi, la madre la porta nel suo Paese di origine per qualche giorno. Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtà già fidanzata a un cugino, promessa in sposa, mai conosciuto e mai amato prima d’ora. Le dicono che in Italia non tornerà più, Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell’uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtà dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi. Resiste, lotta, fino a riprendersi la sua vita e tornare in Italia. Su questa esperienza, insieme alla giornalista Cristina Obber, ha scritto il libro “Siria mon amour”, uscito nel 2014 (ed.Piemme) seguito nel 2022 dal libro pensato proprio per i ragazzi “Sulla nostra pelle.
Un libro contro la violenza sulle donne” (ed. Piemme-Il battello a vapore). Nell’incontro con Amani El Nasif, occasione di raccontare la sua storia da un lato e da ciò che ha vissuto sulla sua pelle, ma anche quella di ripercorre le storie di tante altre ragazze e donne che in Italia hanno subito e continuano a subire violenza psicologica, verbale, economica, fisica, sessuale. A margine della serata anche il promo cittadino di Loreggia, il sindaco Manuela Marangon, “scossa” dal racconto si complimenta sulla determinatezza e sul significato di libertà che Amani ha saputo dimostrare. “Nonostante ciò che ha passato ha trasmesso la gioia di vivere e un grande senso di resilienza. Dal suo racconto si è potuto capire che Amani è una donna che non porta rancore, anzi ha saputo perdonare e trovare la bellezza anche nei momenti più bui della sua vita, con il suo modo di vivere...quello di non mollare mai” concludono sindaco Manuela Marangon e assessore all’istruzione Chiara Andretta.
Endrius Salvalaggio
Via Boscalto Est, delibera per 180mila euro per nuove asfaltature
Con l’approvazione della delibera di giunta numero 140 si “conclude” il ciclo di asfaltature di via Boscato Est. Tratta che aveva già avuto degli interventi di installazione di nuovi punti luce in via Boscalto Est e Ovest fino all’incrocio di San luigi per un tratto di 1.600 metri. Un importante intervento di miglioramento dell’illuminazione, con il duplice obiettivo di migliorare la visibilità e quindi la sicurezza stradale, ma anche diminuire i costi energetici.
“Grazie ad un investimento di 150mila euro, di cui 70 mila di contributo statale a fondo perduto destinato per all’efficientamento energetico - spiega l’Assessore Stefano Pierobon - abbiamo installato nuovi punti luce con ben 41 armature a led. Un intervento che ha migliorato la sicurezza degli utenti della strada, ma non solo. Questa tecnologia garantisce un risparmio energetico fino al 70% con prestazioni superiori anche in termini di efficienza luminosa, maggiore durata e minori necessità di manutenzione”.
Con l’ulteriore stanziamento del 10 di novembre scorso, di 180mila euro, come si legge in delibera andranno risolti i problemi di deterioramento della pavimentazione esistente, in particolare dissesti superficiali come fessurazioni, buche, avvallamenti che compromettono la sicurezza e la regolarità della circolazione di veicoli, ciclisti e pedoni.
“Con questo ultimo impegno di Giunta, abbiamo stanziato ben 180mila euroconclude il Sindaco Manuela Marangone, appena redatto un bilancio della spesa effettiva con l’avanzo di amministrazione di 140mila euro procederemo con nuove asfaltature su ulteriori strade e vie, sulla base delle priorità definite dall’Ufficio tecnico comunale”. (e.s.)
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La ricorrenza. L’artista Luciana Zabarella hanno accompagnato i ragazzi in un percorso di consapevolezza
Celebra la sensibilità dei giovani contro la violenza sulle donne
Durante la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Scuola Secondaria di Massanzago ha ospitato una mattinata di riflessione con l’amministrazione comunale
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ella mattinata di martedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, una ricorrenza istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l’amministrazione di Massanzago ha voluto condividere un momento di riflessione insieme alle ragazze e ai ragazzi della Scuola Secondaria. E’ stata una mattinata di ascolto e consapevolezza, guidata dagli interventi dell’Assessora alle Politiche Sociali e Istruzione Sabina Bertato, della Sindaca Sabrina Schiavon e delle Consigliere Giulia Stevanato e Gloria Masiero. Durante la mattinata, attraverso un percorso di riflessione sul valore delle relazioni sane, sull’importanza dell’ascolto e sulla necessità di riconoscere e contrastare ogni forma di violenza, è stata presente l’artista Luciana Zabarella e la sua collaboratrice Maria Angela Brion. Proprio il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne segna anche l’inizio dei cosidetti “16 giorni di attivismo sulla violenza di genere” che precedono il 10 dicembre, ossia la Giornata mondiale dei diritti umani promossi nel
1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e dall’ONU. Le studentesse e gli studenti hanno avuto modo di dare voce ai loro pensieri attraverso letture e contributi profondi, che hanno ricordato quanto sia fondamentale educare al rispetto e alla parità fin da giovani. La mattinata ha trovato la sua conclusione presso la sede comunale di Villa Baglioni con la visita alla mostra allestita nel salone Zucchi: un percorso che invita tutti, grandi e piccoli, a fermarsi, osservare e riflettere. La mostra sarà visitabile a tutte le cittadine e cittadini per le prossime settima-
ne. L’amministrazione comunale, nelle proprie pagine social ha voluto ringraziati quanti hanno partecipato all’allestimento per la riuscita della mattinata di riflessione e per l’organizzazione e allestimento della mostra: “È stata una mattinata ricca di significato, in cui i nostri ragazzi hanno dimostrato sensibilità, maturità e grande partecipazione. Un sentito grazie va agli insegnanti che stanno accompagnando i ragazzi in questo percorso di crescita e apprendimento”.
Aggiornamenti sui lavori pubblici tra illuminazione, semafori e asfaltature
Proseguono i lavori pubblici a Massanzago, l’amministrazione comunale ha voluto, in un comunicato, aggiornare tutte le cittadine e i cittadini sulle ultime novità in materia di lavori pubblici. Sono stati completati i lavori che hanno riguardato l’illuminazione in Via Ca’ Mor, verrà ripristinata a breve la segnaletica orizzontale e verticale, i lavori sono in corso, verrà data la priorità alle situazioni più critiche, mentre saranno a carico dell’amministrazione di Massanzago l’installazione di 3 segnali di centro abitato. Presso Via Sole sono stati predisposti i lavori (tubi, pozzetti, base armadi) per il nuovo semaforo,
l’installazione dovrebbe avvenire per novembre. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica sono stati avviati i lavori per l’installazione di 2 nuovi lampioni in Via Bigolo e 1 in Via Stradona; nel frattempo stanno proseguendo i lavori di asfaltatura nelle strade di competenza della Provincia. Per quanto riguarda la pulizia delle caditoie, è iniziato da qualche giorno il servizio straordinario di pulizia, con un incarico per 200 caditoie. L’amministrazione ha avuto modo di informare tutte le cittadine e cittadini dei lavori in corso, chiedendo di pazientare in quanto i lavori potrebbero causare dei temporanei disagi. (s.v.)
Simone Vecchiato
Un viaggio tra arte, turismo e valorizzazione del territorio.
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Rovigo, l’arte che fa sognare: a Palazzo Roverella la magia fotografica di Rodney Smith
Verona, Mantova, Ferrara, Torino, Milano e Venezia. Un flusso costante che ha trasformato Rovigo in una meta d’arte apprezzata
Accanto alle grandi rassegne dedicate alla fotografia e all’arte tra Otto e Novecento, Palazzo Roncale propone mostre gratuite che raccontano storie e personaggi del Polesine. Figure sorprendenti come Cristina Roccati, terza donna laureata al mondo, o l’esploratore Giovanni Miani, che partì alla scoperta delle sorgenti del Nilo. È un percorso culturale che arricchisce e incuriosisce, complementare alle grandi mostre di
Rodney Smith: eleganza, surrealismo e poesia della luce
La nuova mostra apre una finestra su un
Tra eleganza, immaginazione e poesia visiva, Rovigo accoglie una delle mostre più raffinate della stagione culturale italiana: “Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, la prima grande esposizione dedicata al celebre fotografo newyorkese nel nostro Paese. Un evento promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, che conferma il ruolo ormai consolidato della città polesana come punto di riferimento nel panorama espositivo nazionale.
gurazione – l’esposizione rappresenta un
Rovigo capitale culturale: vent’anni di grandi mostre
Da quasi vent’anni, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale attraggono visitatori da tutta Italia. «Rovigo è una piccola città, di 45 mila abitanti, ma con alcune esposizioni siamo riusciti a superare gli 88 mila visitatori», spiega Alessia Vedova di Fondazione Cariparo. I dati parlano di un pubblico che arriva non solo dal Veneto, ma anche da
La rassegna invita alla contemplazione, alla meditazione, alla scoperta di una sensibilità rara. Il pubblico sta rispondendo con entusiasmo.
Quando l’arte diventa motore di sviluppo
Il successo delle mostre non risponde solo a un obiettivo culturale, ma a una visione
ma ha intuito che l’arte può diventare un volano economico importante», sottolinea Vedova. È il caso di Rovigo, riscoperta negli ultimi anni per le sue atmosfere autentiche, la gastronomia locale, la vicinanza a luoghi unici come il Delta del Po, Fratta Polesine con Villa Badoer e la Casa Museo Matteotti, i percorsi fluviali e la splendida Rotonda, capolavoro seicentesco custodito nel cuore della città. Sono elementi che rendono Rovigo una
meta ideale per lo slow tourism, un turismo lento e consapevole che invita i visitatori a fermarsi più giorni, riscoprendo gusti, tradizioni e bellezze che altrove rischiano di perdersi nella frenesia. La mostra dedicata a Rodney Smith non è soltanto un evento culturale, ma un’esperienza emotiva che immerge il visitatore in un mondo sospeso tra realtà e fantasia. È un’occasione preziosa per scoprire – o riscoprire – Rovigo, una città che grazie alla visione della Fondazione Cariparo continua a crescere, innovare e aff ascinare.
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Piombino Dese
Successo per “Amore Senza Lividi”
G
rande partecipazione alla camminata “Amore Senza Lividi”, iniziativa nazionale che ha unito cittadini, famiglie, associazioni e gruppi sportivi in un forte segnale collettivo contro la violenza sulle donne. L’evento, gratuito e aperto a tutti, ha voluto ribadire con forza l’importanza del rispetto, dell’uguaglianza e della tutela di tutte le donne, trasformando un semplice percorso in un gesto concreto di consapevolezza. Il ritrovo è avvenuto alle 9.30 in Piazza Andrea Palladio, con la partenza ufficiale alle 10.00. I partecipanti hanno percorso circa 5 km lungo la pista Ostiglia e alcune vie del paese, formando una lunga scia di persone accomunate da un elemento simbolico: indossare qualcosa di rosso, colore che rappresenta la lotta contro la violenza di genere. Un segno visibile, immediato e potente, amplificato dalla presenza di famiglie, bambini, gruppi sportivi e cittadini di tutte le età. L’iniziativa è stata organizzata dall’Atletica Piombino Dese Nordic Walking, in collaborazione con il Gruppo Alpini e con il Patrocinio del Comune. Tra i momenti più significativi, il dono di un mazzo di gerbere rosse, successivamente deposto sulla panchina rossa davanti a Villa Fantin, in memoria di tutte le donne vittime di violenza. Un
gesto simbolico che ha dato profondità ed emozione alla camminata. La manifestazione si è svolta in contemporanea con molte altre città italiane: “Amore Senza Lividi” è infatti una camminata nazionale, che unisce simbolicamente migliaia di persone attraverso collegamenti radiofonici e televisivi. Lo slogan scelto dagli organizzatori — “Camminare da soli è importante, camminare insieme è potente” — sintetizza perfettamente lo spirito dell’iniziativa: fare rumore, dare voce, sostenere chi ha bisogno di coraggio. La partecipazione era libera, ma molti hanno scelto di sostenere il progetto con una donazione volontaria. A ogni donatore è stato consegnato un gadget ricordo della giornata, mentre l’intero ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza Stella Antares di Montebelluna (TV), realtà che offre ascolto, accoglienza e protezione alle donne che affrontano situazioni di violenza. La risposta del territorio è stata calorosa, dimostrando come una comunità possa trasformare un gesto semplice in un’azione concreta di solidarietà. “Amore Senza Lividi” ha lasciato un segno profondo: un cammino condiviso, un messaggio chiaro, un impegno che continua.
Elena Scapin
Maxi sequestro di rame
Blitz della Polizia Locale a Piombino Dese, dove sono stati fermati due furgoni sospetti, risultati carichi di circa 450 metri di cavi di rame e diversi arnesi da scasso. A bordo dei mezzi due uomini in trasferta, entrambi con precedenti penali, che non hanno saputo fornire alcuna spiegazione sulla provenienza del materiale. Nel primo furgone gli agenti hanno rinvenuto cavi di rame, un flessibile e un piede di porco. Il secondo veicolo trasportava invece una pala e un piccone ancora sporchi di terra, elementi che hanno fatto sospettare un utilizzo recente in attività illecite. I due soggetti sono stati denunciati per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso, mentre i furgoni e il materiale contenuto sono stati posti sotto sequestro. Per questi reati la normativa prevede pene che possono arrivare fino a otto anni di reclusione. L’intervento rientra nei controlli mirati alla prevenzione dei furti di rame, un fenomeno ricorrente che colpisce infrastrutture, imprese e servizi essenziali. La quantità di materiale recuperato e la presenza di strumenti tipici dell’effrazione indicano con chiarezza la possibile finalità del viaggio. Il sequestro rappresenta un risultato significativo per il territorio grazie alla tempestività degli agenti e alla loro capacità di individuare mezzi sospetti in transito. Il caso riporta l’attenzione sull’importanza della vigilanza costante e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per contrastare attività criminali che danneggiano il patrimonio pubblico e privato. (el.s.)
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Riqualificazione.
Avanzano anche i cantieri della nuova scuola elementare e della mensa scolastica
Ultimata la prima fase di restyling di piazza Marconi
ATrebaseleghe si avvia verso il completamento la prima fase della riqualificazione dell’area centrale antistante la chiesa parrocchiale, mentre proseguono parallelamente i cantieri per la realizzazione della nuova scuola primaria e della mensa scolastica.
L’opera costituisce la fase iniziale di un progetto più esteso di rinnovamento nel cuore cittadino, che ha coinvolto la porzione meridionale di piazza Marconi e il segmento contiguo di via Roma.
Nei mesi scorsi sono stati completati lavori di rilievo con il recupero dell’antico sagrato, ridefinito attraverso la creazione di aiuole verdi e
nuovi collegamenti verso la chiesa; il rifacimento integrale della pavimentazione di via Roma; la costruzione del primo segmento del percorso pedonale che unirà la piazza al parco Draganziolo, dotato di sedute e nuove piantumazioni.
Le superfici in porfido, trachite e marmo di Trani, realizzate seguendo le indicazioni della Sovrintendenza Veneta, donano all’insieme un aspetto elegante e coordinato.
Via Roma diventerà zona prevalentemente pedonale, con circolazione riservata ai soli abitanti, mentre la piazza manterrà la possibilità di ospitare la sosta dei veicoli e il mercato cittadino del mercoledì.
Il costo di questa prima porzione di intervento è di 1 milione e 250mila euro, finanziato attraverso mutui e fondi del bilancio comunale.
“Nel periodo estivo i lavori hanno registrato dei ritardi – precisa l’assessore ai Lavori Pubblici Giuliano Mason – perché è stato necessario attendere la consegna di materiali fondamentali, soprattutto l’ultima partita di trachite richiesta dalla Sovrintendenza. Dalla fine di ottobre è stata riaperta la maggior parte dell’area destinata alla sosta e attualmente si sta procedendo con la posa del verde, il riposizionamento dei contatori Enel, il collegamento alla rete idrica, l’installazione della segnaleti-
ca e degli elementi di arredo urbano. È inoltre in fase di completamento la sistemazione del passaggio pedonale di via Martiri”.
Il programma complessivo contempla la riqualificazione totale della piazza, con una definizione più chiara degli accessi e dei limiti della proprietà parrocchiale, il riordino e l’espansione delle zone di parcheggio, l’ottimizzazione della circolazione stradale e la realizzazione di un nuovo collegamento tra via Roma e via Martiri. Il traguardo è consolidare i legami tra le strutture pubbliche e i punti di aggregazione – palazzo comunale, chiesa, biblioteca, Casa dell’Arte, ex scuole Locatelli, coman-
Lampione danneggiato in via Ronchi, individuato il responsabile
Dopo quasi due mesi, la Polizia Locale di Trebaseleghe ha ricostruito un sinistro avvenuto il 21 settembre scorso in via Ronchi, dove un’autovettura ha urtato e abbattuto un lampione dell’illuminazione pubblica. Il conducente, alla guida di una Fiat Punto e residente in provincia di Pordenone, ha perso il controllo del veicolo per cause in corso di accertamento, andando contro il manufatto pubblico e allontanandosi
senza fornire i propri dati per il risarcimento dei danni. La Polizia Locale a distanza di tempo, sottolinea l’esito positivo dell’indagine grazie alla segnalazione di una cittadina residente in via Ronchi, che ha soccorso il conducente e ha avuto la prontezza di annotare la targa. La donna ha successivamente consegnato l’informazione agli agenti, consentendo lendo direttamente al responsabile
do dei Carabinieri, parco Draganziolo e negozi – stimolando anche il restauro degli immobili privati prospicienti la piazza, per ottenere un centro più attraente, contemporaneo e vivibile per l’intera comunità. “Finalmente vediamo cambiare il volto della piazza, il nostro antico “Pra della Fiera”, che da sessant’anni era diventato un semplice parcheggio. Questo è solo il primo passo di un progetto più ampio che, risorse permettendo, porterà nei prossimi anni al completo rinnovamento del centro di Trebaseleghe” conclude il sindaco di Trebaseleghe, Antonella Zoggia.
Endrius Salvalaggio
del danno. Grazie anche alla collaborazione degli uffici del Comune di residenza del trasgressore, la Polizia Locale è riuscita a identificarlo pochi giorni fa. Per l’occasione, sono state contestate in un unico procedimento le sanzioni relative a perdita del controllo del veicolo, danneggiamento di opere pubbliche, mancata messa in sicurezza del luogo del sinistro e fuga, per un’ammenda di 473 euro e 9 punti decurtati dalla pa-
tente. “Questo episodio – sottolinea il comandante Flavio Cadamuro – ha dimostrato quanto la collaborazione dei cittadini sia fondamentale. Questa persona ha comunque compreso ed ha capito di aver agito con leggerezza. Resta il fatto che le segnalazioni se fatte in modo preciso e puntuale possono fare la differenza e contribuire in modo decisivo alla tutela della sicurezza e del patrimonio pubblico”. (e.s.)
Completamento illuminazione, sostituiti oltre 2500 punti luce a led
E’ stato completato l’adeguamento dell’intera rete di illuminazione pubblica in tutto il territorio comunale, che ha visto la sostituzione delle vecchie lampade alogene con moderne lampade a led. Le lampade alogene e a led si differenziano principalmente per efficienza energetica, durata, emissione di calore e tipologia di luce. I led, infatti, sono molto più effi-
cienti, durano di più, emettono meno calore e hanno una gamma più am-
pia di temperature di colore, mentre le alogene consumano più energia, si surriscaldano e offrono una luce limitata. In totale sono stati sostituiti 2650 punti luce in tutto il territorio trebaseleghese con un risparmio sulla spesa totale che si aggira circa al 70 per cento rispetto alle lampade tradizionali. Ogni punto luce è stato dotato di un Codice univoco identificati-
vo (Cui) alfanumerico, affiancato da un Qr code. Grazie a questo sistema innovativo, in caso di guasto o malfunzionamento, ogni cittadino potrà segnalare il problema semplicemente inquadrando il codice, con il proprio smartphone. La segnalazione verrà inviata in tempo reale a Hera, la società incaricata della gestione dell’impianto. “Questa scelta del tut-
to innovativa - spiega il consigliere delegato Federico Cazzaro - non solo garantisce un significativo risparmio energetico, ma contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento luminoso, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Un ulteriore passo avanti concreto verso una città più intelligente, efficiente e vicina alle esigenze dei suoi abitanti”. (e.s.)
La riflessione. Risse, scontri fra baby gang sintomo di un malessere
che attraversa la nostra società
“Violenza e disagio giovanile, repressione e regole non bastano, servono lavoro di squadra e ascolto”
APadova e in provincia cresce la preoccupazione per i ripetuti episodi di violenza tra giovanissimi, spesso avvenuti in occasione di sagre, eventi o raduni spontanei. Risse, aggressioni e vandalismi che raccontano un disagio profondo, non più marginale ma diffuso, e che impone una riflessione collettiva. Non si tratta di pochi casi isolati: dietro questi comportamenti si intravede una frattura educativa, una difficoltà nel dare senso e direzione alla libertà dei più giovani.
Le cosiddette baby gang o i gruppi di “maranza” non sono soltanto cronaca, ma il sintomo di un malessere che attraversa la nostra società. Ragazzi che cercano riconoscimento e appartenenza, ma finiscono per trovarli in dinamiche di forza, in sfide registrate con il cellulare e diffuse sui social come trofei. L’immersione costante nel mondo digitale, unita alla mancanza di guide solide, ali-
menta una realtà parallela dove la trasgressione diventa spettacolo e le conseguenze appaiono irrilevanti.
Questo è il terreno su cui dobbiamo intervenire. Non basta la repressione, né servono soltanto nuove regole: serve un vero lavoro di squadra, tra istituzioni, scuola, famiglie e associazioni. La risposta deve essere educativa prima che punitiva, preventiva prima che emergenziale. Ogni ragazzo deve sapere che i propri gesti hanno un peso, che la libertà implica responsabilità. Ma deve anche poter trovare adulti, luoghi e progetti capaci di accoglierlo, di ascoltarlo, di guidarlo verso una forma di crescita più consapevole.
Padova, in questo, ha un capitale umano e civico straordinario. Scuole, parrocchie, centri sportivi, associazioni e Comuni lavorano ogni giorno, spesso nel silenzio, per costruire percorsi di inclusione e sostegno.
Tuttavia, la sfida oggi è creare una rete stabile e coordinata, un vero patto territoriale per i giovani, in cui la Provincia, la Regione, la Prefettura e il mondo della scuola si assumano insieme la responsabilità di agire in modo continuativo e strut-
turato.
Non possiamo lasciare soli i sindaci, che si trovano in prima linea a fronteggiare situazioni difficili con risorse limitate. Servono strumenti concreti: progetti di educazione civica, laboratori di cittadinanza attiva,
spazi di socialità che diano ai ragazzi un senso di appartenenza positivo. E serve anche un accompagnamento per le famiglie, spesso disorientate di fronte a un cambiamento sociale e tecnologico che corre più veloce della loro capacità di gestirlo. Il rischio, se non si interviene ora, è che la violenza diventi linguaggio quotidiano, un codice identitario tra adolescenti. Ma la vera appartenenza nasce dal sentirsi parte di una comunità, dal sapere che la forza non è sopraffare, ma costruire insieme. Padova, città universitaria, laboratorio di cultura e solidarietà, può essere esempio di questa svolta. Serve una visione condivisa, fatta di ascolto, fermezza e coesione. Solo unendo le forze – istituzioni, famiglie, educatori e cittadini – potremo restituire ai nostri giovani la fiducia, il rispetto e la speranza che meritano.
Pseudoscienze e fake news in medicina: al coraggio di Francesca Russo il premio “Difesa della Ragione”
La dottoressa Francesca Russo, dirigente del Dipartimento Prevenzione della Sanità regionale, nel corso del Cicap Fest ha ricevuto il premio “Difesa della Ragione”, riconoscimento assegnato a chi si è distinto nella promozione del metodo scientifico e nella tutela della salute pubblica, Con le sue dimissioni dal Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG) Francesca Russo ha voluto lan-
ciare un segnale chiaro contro posizioni ritenute antiscientifiche.
Russo ha motivato la sua scelta come un gesto di responsabilità: “Non potevo normalizzare l’ingresso di esperti con posizioni potenzialmente pericolose; la mia presenza avrebbe potuto conferire legittimità a messaggi in contrasto con l’evidenza scientifica”, ha dichiarato. Grazie a questa azione, la
comunità scientifica l’ha sostenuta in massa, dimostrando come la difesa della ragione e dell’informazione corretta restino pilastri fondamentali della sanità.
Il premio a Russo non è solo un riconoscimento simbolico, ma riflette anche il contesto di una Regione che da tempo investe con decisione nelle politiche di prevenzione. Il gesto di Francesca Russo non è solo
personale ma istituzionale: testimonia come la responsabilità individuale, assunta con consapevolezza e trasparenza, possa rafforzare la fiducia nella scienza. “Difendere la ragione significa essere un punto di riferimento credibile”, ha affermato Russo, sottolineando che nella sanità pubblica, soprattutto in contesti delicati come le strategie vaccinali, non basta la competenza tecnica: serve
anche una bussola etica. Il riconoscimento ottenuto al Cicap Fest diventa dunque simbolo e monito: per le istituzioni, per i tecnici, ma anche per i cittadini. In un tempo in cui le disinformazioni – da fake news a pseudoscienze – possono minare la salute pubblica, la scelta di mantenere “la barra dritta anche con posizioni scomode” risulta più che mai cruciale. (v.g.)
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Vincenzo Gottardo
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NATALE A PADOVA
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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE
segue da pag. 1
Imprese, sanità, giovani
Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo
e ambiente: le sfide che attendono Stefani
con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo
Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi
Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”
Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.
Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto
diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)
Il
si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.
centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato
“Il Veneto vuole l’alternativa”
Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova
spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con
ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.
La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R
esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le
priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-
cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.
ALESSANDRO DEL BIANCO
ANDREA MICALIZZI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSSELLA CENDRON
PAOLA ROMA
ROSANNA CONTE
DARIO BOND
PAOLO GALEANO
CARLO CUNEGATO
CLAUDIO BORGIA
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO FRANCESCO CALZAVARA VALERIA MANTOVAN
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO
Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera
Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti
Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”
“S
ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.
“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a
poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.
Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-
tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26
Sintoniz zati sul
minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.
“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-
lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.
Alberto Gottardo
Venezia , it’s Christmas Time
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21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026
Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.
Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.
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Il personaggio
Libri e fumetti
uesto 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.
Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.
Thrillerone.
NIENTE SUCCEDE PER CASO
Stefano Tamiazzo (Toshokan)
In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.
L’ex maggiore
Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.
LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)
CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)
Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.
UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)
vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.
DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)
LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.
Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.
IL MITO DEL MINOTAURO. AR-
Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.
AGATHA CHRISTIE. LA REGINA DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)
Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-
Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.
IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)
La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.
Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.
LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO
Marco Azzalini (Laurana)
Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,
un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.
A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)
In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.
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CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO
Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future
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avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono
a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.
Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori
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T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro
ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-
provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo
“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera
“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori
Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto
Farm
bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha
protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-
laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord
prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.
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A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm
La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale.
Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.
Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm
come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno. 75 anni di aiuti umanitari per un continente che incarna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita. Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili. Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo.
Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.
A Padova prende avvio la Scuola di Robotica Urologica
Ha preso ufficialmente avvio la Scuola di Robotica Urologica, diretta dal prof. Fabrizio Dal Moro, direttore dell’UOC Urologia dell’Azienda, un’iniziativa che consolida il ruolo di Padova come centro di riferimento nazionale e internazionale per la chirurgia robotica in campo urologico. Il progetto è stato cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con un investimento di 190 mila euro, a sostegno dell’innovazione tecnologica e della formazione specialistica di alto livello. La chirurgia robotica in urologia rappresenta una delle più importanti rivoluzioni in ambito medico degli ultimi anni. I vantaggi per i pazienti sono significativi: riduzione dei giorni di degenza, minori complicanze, migliore recupero funzionale, limitazione o annullamento delle trasfusioni e risultati chirurgici più precisi. Nel solo 2024, l’équipe del prof. Dal Moro ha eseguito 717 interventi robotici, un dato in costante crescita dal 2021. Nei primi dieci mesi del 2025 gli atti operatori con robot hanno già raggiunto quota 830, confermando un trend in forte espansione. Padova detiene inoltre la casistica più ampia in Veneto nella presa in carico di pazienti affetti da tumore della vescica, grazie alla tecnica chirurgica “VeSpa”. La Scuola di Specializzazione in Urologia di Padova ha ottenuto il sigillo di qualità dell’Ateneo ed è stata riconosciuta come centro di training europeo per la chirurgia dei tumori di prostata, reni e sistema urinario — un riconoscimento condiviso soltanto con altri tre ospedali italiani. Inoltre, il centro padovano è certificato SMART 4R per la chirurgia robotica mininvasiva, a conferma degli altissimi standard di sicurezza, precisione e formazione.
Per il quarto anno consecutivo, la UOC Urologia dell’Azienda ha conquistato il primo posto a livello nazionale nella classifica stilata dal magazine Newsweek, che premia le migliori strutture ospedaliere per qualità dell’assistenza e innovazione clinica. In occasione del Congresso internazionale di urologia oncologica che si terrà a New York, sarà presentato un importante intervento di chirurgia robotica eseguito con successo dall’équipe del prof. Dal Moro. Si tratta di una nefrectomia parziale robotica, durante la quale è stata rimossa la porzione di rene con lesioni tumorali preservando la parte sana dell’organo. Grazie alla visione tridimensionale ad altissima definizione e alla precisione dei bracci robotici, il paziente ha beneficiato di minore dolore post-operatorio, recupero più rapido, riduzione del sanguinamento, assenza di trasfusioni e degenza più breve.
Padova modello di eccellenza
Con la nascita della Scuola di Robotica Urologica e il continuo successo dell’UOC diretta dal prof. Dal Moro, Padova si conferma un modello di eccellenza per la chirurgia robotica urologica, unendo tecnologia, competenza e formazione per offrire ai pazienti cure sempre più efficaci e personalizzate. (s.b.)
L’edizione 2025 del Bando Ricerca Pediatrica mette a disposizione 800 mila euro per studi innovativi sulle malattie infantili. Aperto fino al 19 gennaio 2026, il programma sostiene progetti condotti all’IRP, consolidando la sinergia tra Fondazione Cariparo e Città della Speranza
La Fondazione Cariparo rinnova il proprio impegno a fianco di Città della Speranza, annunciando l’avvio dell’edizione 2025 del Bando Ricerca Pediatrica, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Un contributo complessivo di 800 mila euro verrà destinato al finanziamento di progetti di ricerca sulle patologie pediatriche, con l’obiettivo di promuovere studi innovativi e di forte impatto clinico.
La prima fase del bando è partita il 5 novembre e resterà aperta fino al 19 gennaio 2026. Possono partecipare ricercatori dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, dell’U-
niversità di Padova e delle strutture sanitarie pubbliche delle province di Padova e Rovigo, con progetti da realizzare all’interno dell’IRP. La selezione delle proposte si baserà su criteri di eccellenza scientifica: innovatività, rilevanza clinica, solidità metodologica, sostenibilità economica e competenza del team. «Siamo profondamente grati alla Fondazione Cariparo – ha dichiarato Eugenio Baraldi, direttore scientifico dell’IRP – per il sostegno costante che ci permette di portare avanti progetti cruciali, dall’oncoematologia pediatrica alla medicina predittiva fino alle malattie rare. La ricerca deve correre veloce, riducendo la
distanza tra laboratorio e letto del paziente: per farlo servono fondi e continuità». Per la Fondazione, si tratta di una conferma della missione filantropica a sostegno dell’innovazione biomedica. «Il Bando Ricerca Pediatrica 2025 – ha sottolineato il presidente Gilberto Muraro – sostiene progetti di eccellenza, selezionati con criteri rigorosi. Vogliamo favorire lo sviluppo di ricerche avanzate che possano tradursi in benefici
Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno
In Veneto il tumore al seno si conferma la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi all’anno. Nonostante l’alta incidenza, la sopravvivenza continua a migliorare: oltre il 90% delle pazienti è vivo a cinque anni dalla diagnosi, un risultato legato all’evoluzione delle terapie e alla crescente personalizzazione dei trattamenti. Questo quadro aggiornato è stato al centro del convegno “Tumore del seno metastatico: l’importanza della medicina di precisione – Focus Regione Veneto”, ospitato allo IOV di Padova nell’ambito della campagna nazionale promossa dalla Fondazione Aiom. Nel corso dell’incontro è emerso come la progressiva diffusione di tecnologie diagnostiche avanzate stia cambiando il modo di gestire clinicamente la malattia, soprattutto nelle forme metastatiche. La professoressa Valentina Guarneri, direttrice della UOC Oncologia 2 dello IOV e docente dell’Università di Pa-
dova, ha spiegato come i test molecolari abbiano rivoluzionato la classificazione del carcinoma mammario, andando oltre i tradizionali riferimenti ai recettori ormonali e alla proteina Her2. I nuovi biomarcatori consentono di prevedere meglio il comportamento del tumore e la risposta ai trattamenti, permettendo di costruire percorsi terapeutici mirati. Secondo Guarneri, la resistenza dei tumori ormonosensibili e Her2 negativi alle cure standard può oggi essere contrastata con farmaci innovativi, che migliorano significativamente la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Tra gli strumenti chiave della nuova oncologia sta assumendo un ruolo centrale la biopsia liquida, un semplice esame del sangue che consente di individuare mutazioni cruciali come quella del recettore degli estrogeni ESR1, presente nel 30-40% delle forme metastatiche. Si tratta di un test non invasivo e relativa-
mente economico, ma che richiede strutture altamente specializzate per l’analisi. Rilevare per tempo queste alterazioni permette di accedere a farmaci di nuova generazione efficaci in seconda linea. Per la professoressa Guarneri, garantire la biopsia liquida a tutte le pazienti che ne hanno indicazione rappresenta una priorità organizzativa per il sistema sanitario regionale. L’attenzione al tema arriva in un contesto più ampio di iniziative solidali nel territorio: realtà del volontariato, associazioni e gruppi di sostegno continuano a mobilitarsi con raccolte fondi, giornate di sensibilizzazione e progetti di aiuto rivolti alle donne colpite dalla malattia, contribuendo a mantenere alta l’attenzione pubblica su prevenzione e accesso alle cure. Un impegno che, insieme alla ricerca clinica e alle nuove strategie diagnostiche, sta contribuendo a ridisegnare il futuro dell’oncologia mammaria in Veneto.
concreti per i bambini e le loro famiglie. La collaborazione con Intesa Sanpaolo rafforza la nostra capacità di supportare la medicina pediatrica». Un riconoscimento importante anche per l’IRP, come evidenziato dall’amministratore delegato Stefano Lupi: «Questo bando conferma il ruolo dell’Istituto nel panorama nazionale e internazionale. Con oltre 200 ricercatori interni e 150 esterni che operano quotidianamente a
Padova, il nostro lavoro è possibile grazie a chi crede nella ricerca e ci sostiene, come la Fondazione Cariparo. A tutti va il nostro grazie». Il bando rappresenta un nuovo passo nella collaborazione storica tra Fondazione Cariparo e Città della Speranza, una sinergia che negli anni ha permesso al polo padovano di affermarsi come uno dei centri più avanzati in Europa nella lotta alle malattie pediatriche.
Il servizio. Pneumococco e Fuoco di Sant’Antonio: nuove misure preventive per i 65enni
Vaccinazioni gratuite per i 65enni: Ulss 6 potenzia la prevenzione contro Pneumococco e Herpes Zoster
Nuova campagna Ulss 6 per i cittadini di 65 anni: vaccini gratuiti contro Pneumococco e Herpes Zoster, patologie che possono causare complicanze serie. Accesso libero senza prenotazione in tutte le sedi vaccinali aziendali
L’Ulss 6 Euganea attiva una nuova campagna di prevenzione dedicata ai cittadini di 65 anni, offrendo gratuitamente le vaccinazioni contro le malattie batteriche invasive da Pneumococco e contro le forme più gravi di Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio. L’iniziativa segue le indicazioni della Regione Veneto e punta a proteggere una fascia di popolazione particolarmente esposta a queste patologie.
Gli over 65 e le persone con condizioni di salute fragili presentano infatti un rischio maggiore di sviluppare complicanze legate allo Pneumococco, batterio responsabile di meningiti, polmoniti, setticemie e otiti. Negli ultimi anni il patogeno ha mostrato una crescente resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati, rendendo più complesso il trattamento delle infezioni.
La vaccinazione rappresenta oggi la principale forma di prevenzione, con comprovata sicurezza ed efficacia. Accanto alla protezione anti-pneumococcica, l’Ulss 6 propone anche la vaccinazione contro l’Herpes Zoster, infezione virale che provoca un’eruzione cutanea dolorosa e spesso accompagnata da vescicole, con sintomi che possono durare fino a quattro settimane. Una persona su cinque sviluppa, dopo la guarigione, la nevralgia post-erpetica, un dolore persistente e difficile da trattare. Il vac-
cino consente di ridurre il rischio di malattia con un’efficacia superiore al 90% e può essere somministrato nella stessa seduta del vaccino antipneumococcico. Per facilitare l’adesione, l’Ulss 6 ha inviato a tutti i 65enni non ancora vaccinati una lettera informativa direttamente a casa. È previsto l’accesso libero presso qualsiasi sede vaccinale aziendale, senza necessità di prenotazione, per favorire una partecipazione ampia e immediata alla campagna preventiva.
Paola
Bigon
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Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.
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Collaborazione.
Sessant’anni di ricerca contro il cancro: il Mario Negri e AIRC tracciano il futuro dell’oncologia italiana
Dalla formazione dei giovani ricercatori ai grandi studi clinici, il percorso condiviso tra Mario Negri e AIRC mostra come investimenti mirati possano produrre risultati concreti: pubblicazioni internazionali, scoperte che hanno cambiato protocolli terapeutici e una rete di competenze che rafforza la lotta ai tumori
All’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri si è svolto l’evento “60 anni di Ricerca in Oncologia”, organizzato insieme alla Fondazione AIRC per celebrare una lunga storia di ricerca indipendente e per rilanciare un impegno condiviso sulle sfide che attendono la comunità scientifica. Ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo hanno ripercorso un percorso comune che ha contribuito in modo decisivo alla lotta contro il cancro. Nel corso dei decenni, il sostegno di AIRC ha permesso a 98 ricercatrici e ricercatori del Mario Negri di proseguire il proprio lavoro grazie al finanziamento di 263 progetti, 195 borse di studio e diversi bandi dedicati alle nuove generazioni, come il My First AIRC Grant e lo Start-Up AIRC. Una collaborazione che ha favorito la crescita di giovani scienziati e che continua a
rappresentare un motore fondamentale per innovare diagnosi e terapie. L’evento ha ricordato come l’investimento nelle nuove generazioni sia cruciale per una ricerca competitiva. In un Paese dove gli investimenti pubblici non sempre risultano adeguati, il ruolo di realtà filantropiche come AIRC diventa decisivo per far nascere e proseguire progetti ad alto valore scientifico. Lo stesso percorso ha mostrato come l’unione tra laboratori, istituzioni e mondo clinico possa accelerare il passaggio dalle scoperte in laboratorio alle applicazioni terapeutiche. Il risultato di questa alleanza si riflette nella produzione scientifica: 2.574 pubblicazioni su riviste internazionali, che spaziano dalla ricerca di base alla traslazionale, dall’epidemiologia alla prevenzione, fino allo studio delle metastasi. Un patrimonio che testimonia la capacità della ricerca indipendente di incidere sul
miglioramento delle cure e sulla comprensione dei meccanismi tumorali. Nel corso dell’incontro è stato ripercorso anche il contributo portato a scoperte che hanno modificato la storia clinica di alcune patologie: dall’utilizzo del Pap test per identificare forme precoci di carcinoma ovarico, agli studi che hanno chiarito i rischi legati ai prodotti a tabacco riscaldato, fino ai progressi ottenuti con progetti come TAILOR sul trattamento dei tumori polmonari o allo sviluppo di farmaci innovativi come Yondelis per i sarcomi dei
tessuti molli. Un esempio emblematico riguarda la leucemia promielocitica, per la quale l’acido retinoico ha rivoluzionato l’approccio terapeutico, rendendo possibile un radicale miglioramento della prognosi. L’incontro ha dedicato spazio anche al contesto europeo, con un focus sui programmi dell’Unione europea che mirano a sostenere la ricerca oncologica, ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e promuovere politiche pubbliche orientate alla salute. Una prospettiva che mostra come la lotta al cancro richieda
una visione internazionale e strumenti comuni. La giornata si è chiusa con uno sguardo al futuro. Tra le priorità individuate emergono il rafforzamento delle collaborazioni tra laboratori e ospedali, il sostegno continuo ai giovani ricercatori, l’investimento sulla qualità dei progetti e un’attenzione sempre maggiore alla prevenzione. Sessant’anni di esperienza mostrano che solo un sistema solido, dinamico e indipendente può sostenere un progresso che incida realmente sulla vita delle persone.
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Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.
Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE
Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato
Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco
Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.
SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO
Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.
Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.
Rubrica a cura di Sara Busato
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