I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin
Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.
Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo.
Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.
Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.
E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.
segue a pag. 5
di Adria
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CON LA CICLOVIA VEN.TO SLANCIO AL TURISMO IN CITTÀ: PARTITI I LAVORI
Il progetto, oltre a rappresentare un esempio di mobilità sostenibile e intermodalità, mira a valorizzare le potenzialità del Parco del Delta
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Politica
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DAL VENETO ALL’EUROPA LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN
L’assessore regionale annuncia
la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia
Servizio a pag.24
TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”
La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo
può influenzare la scelta dei cittadini”
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Al centro del giornale
Adria (RO) - Loc. Bindola - bntermoidraulica@gmail.com
QAutonomia avanti tutta
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
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ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia. segue a pag. 5
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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 64
TURISMO
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Conclusi i lavori della conca di navigazione di Baricetta
Nelle scorse settimane la Regione del Veneto ha annunciato la conclusione dei lavori di ammodernamento della conca di navigazione di Baricetta ad Adria. Grazie all’intervento, a cura di Infrastrutture Venete, braccio operativo della Regione, è stata ripristinata l’attività di navigazione lungo il Canale Fissero-Tartaro-Canalbianco.
Soddisfatta la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti: “Prosegue l’attività di potenziamento e adeguamento del patrimonio infrastrutturale regionale per migliorare sempre più il servizio di trasporto fluviale delle merci, all’insegna dell’intermodalità e sostenibilità” ha commentato.
“Con il completamento dei lavori sui manufatti di Bussari (nel Comune di Arquà Polesine) e Baricetta, per una spesa di 1,1 milioni di euro, andiamo a chiudere un investimento complessivo di 2,2 milioni di euro per la riqualificazione delle conche di navigazione dell’Idrovia Mantova-Venezia, che ha visto interventi anche su quelle di Canda, in provincia di Rovigo, e di Torretta, in Comune di Legnago (Verona), per 1,1 milioni di euro. Un risultato reso possibile grazie anche alla sinergia con tutti gli enti competenti nel sistema idroviario veneto” ha aggiunto l’assessore.
“Sempre nel Polesine - ha precisato la vicepresidente De Berti -, siamo anche proseguendo i lavori di riqualificazione dei pontili e degli attracchi nel Parco del Delta del Po in funzione delle piste ciclabili per lo sviluppo del sistema ciclabile regionale. Un intervento che acquista un duplice valore, coinvolgendo sia l’ambito dei trasporti sia quello turistico”.
“Così miglioriamo il trasporto fluviale”
Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.
Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.
I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.
L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.
I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin*
Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.
Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.
*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24
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di Adria Questa edizione raggiunge le zone di Adria Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
Fonte: Infrastrutture Venete
Bilancio di previsione. Il vicesindaco Simoni: “Un documento basato su logiche di prudenza e previsioni congrue”
Prima manovra del Bobo quater: “Nessun aumento per i cittadini”
“U n bilancio basato su previsioni congrue, veritiere, attendibili. Basato su logiche di prudenza, ma non per questo non rivolto alle giuste attenzioni che, in momenti di crisi come questo, meritano i nostri cittadini e le nostre imprese”. Descrive così il bilancio di previsione 2024 del Comune di Adria il vicesindaco Federico Simoni.
“Non abbiamo aumentato neanche una tariffa dei servizi a domanda individuale, quali asilo nido, pulmini, mensa, e servizi cimiteriali, anzi andando in diminuzione delle sanzioni in caso di ritardo o omesso pagamento della tassa di pubblicità e addirittura riducendo l’Imu per gli imprenditori agricoli”, tiene a sottolineare il vicesindaco, che tra gli aspetti caratterizzanti il bilancio 2024 evidenzia la riduzione della capacità di spesa dovuta al taglio della spending review. “Sacrificio che il Governo Meloni ha richiesto alle pubbliche amministrazioni quale concorso alla spesa pubblica per finanziare le misure economiche rivolte alle classi meno abbienti: abbiamo accantonato circa 82mila euro”, spiega Simoni.
Ma la riduzione della capacità di spesa è dovuta anche ai mutui assunti nell’esercizio 2022. “Mutui di 50mila euro per acquisto casa Maddalena a Bottrighe e 300mila euro per gli asfalti fatti in periodo elettorale dall’ex sindaco Barbierato, che impattano per oltre 30mila euro in interessi passivi”.
“Le principali voci di spesa della manovra di bilancio appena approvata – illustra Simoni – saranno: 200mila euro per la manutenzione del verde pubblico
(mentre nel bilancio 2023 di Barbierato la previsione iniziale ammontava a 99mila euro), potendo così in questi giorni procedere con le gare d’appalto, evitando le problematiche dell’erba alta che abbiamo avuto la primavera/ estate dello scorso anno; 95mila euro stanziati per la stagione teatrale, che a partire dalle prossime settimane vedrà garantiti tutti gli spettacoli sino a fine anno; oltre 20mila euro destinati a contributi per le associazioni, andando così, come già abbiamo fatto a fine 2023, in controtendenza rispetto alla giunta Barbierato che aveva pesantemente tagliato questi contributi”.
“Abbiamo confermato i contributi alle scuole paritarie per 65mila euro, più altri 5mila per le agevolazioni Tari, misura doverosa nei confronti dell’ottimo lavoro che le maestre e queste scuole fanno per i nostri bambini – prosegue il vicesindaco –. Abbiamo voluto andare incontro alle difficoltà del settore commercio ambulante senza metterle a carico diretto della cittadinanza, sostenendo le spese per la pulizia dei mercati settimanali (circa euro 6mila euro)”.
Sostegno anche alle politiche a favore del personale dipendente: 40mila euro per l’adozione dei buoni pasto elettronici per i dipendenti che hanno il rientro pomeridiano.
Non solo. Oltre 300mila euro per asfaltature, 240mila euro per la manutenzione degli immobili comunali e oltre 6 milioni di euro sono destinati al sociale.
“Inoltre, abbiamo ottenuto a fine 2023 tre contributi regionali per la manutenzione immobili, per un totale di 130mila euro che
andranno alla scuola primaria Anna Frank, al teatro comunale, alla sede municipale e alla videosorveglianza e le attrezzature destinati al settore della polizia locale”.
“Posso considerarmi soddisfatto di questa manovra – conclude Simoni – che, seppur in mezzo a mille difficoltà economiche e finanziarie, dimostra quanto questa amministrazione sia vicina alle reali necessità dei cittadini e delle imprese, delle nostre famiglie e dei nostri giovani. È la prima manovra finanziaria targata “Bobo quater”, e sarà mia cura monitorarne costantemente l’andamento e l’impatto che avrà sul nostro territorio, apportando le eventuali modifiche e migliori che di volta in volta si renderanno necessarie”.
Guida in sicurezza, a scuola anche gli agenti di Polizia locale
Una giornata dedicata alla guida in sicurezza e dedicata ai comandi di Polizia locale di Adria e di Rovigo. È quella organizzata in collaborazione con l’Automobile Club di Rovigo e i Formatori ACI Ready2Go e che vede al centro il progetto che ha lo scopo di formare e sensibilizzare il personale delle Forze dell’Ordine su educazione stradale e sicurezza. Protagonisti dell’iniziativa, oltre 50 agenti. Due i cicli quotidiani di formazione del progetto a Rovigo, con 2 ore di teoria presso la sede della Questura di Rovigo e 3 di pratica presso il piazzale messo a disposizione dal Comune di Rovigo.
Sulla base degli ultimi dati sugli incidenti stradali ACI – Istat nel Comune di Adria nel 2022, con una popolazione di 18.643 abitanti e un parco circolante pari a 16.206 veicoli, si sono verificati
35 incidenti con 1 morto e 42 feriti. Nel 2021 rispettivamente 44; 1 e 61. Nel Comune di Rovigo nel 2022, con una popolazione di 49.985 abitanti e un parco circolante pari a 444.19 veicoli, si sono verificati 180 incidenti con 6 morti e 213 feriti. Nel 2021 rispettivamente 174; 6 e 248. Il costo sociale 2022 nella Provincia di Rovigo per gli incidenti stradali è stato di 76.172.900 euro, pari a 332,78 euro per abitante.
“E’ importante che tutti sappiano affrontare in maniera corretta le insidie che possono capitare al volante della propria auto – ha dichiarato Antonio Biasin, presidente dell’Automobile Club di Rovigo –. Sapere come reagire nei tempi e nei modi corretti, fa la differenza quando ci si trova in una situazione di emergenza o pericolo”.
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alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Il vicesindaco Federico Simoni
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Amministrazione. Il sindaco: “Avrà deleghe non facili, ma grazie alla sua determinazione ce la farà”
Baratella
entra
in giunta: a lei turismo, evento, sociale e pari
L a notizia era attesa da alcune settimane, da quando cioè erano state formalizzate le dimissioni dell’assessore Antonella Ravagnan. A inizio aprile il sindaco Massimo Barbujani ha nominato il nuovo assessore, chiamato a sostituire la dimissionaria: è Giselda Baratella, detta Donatella. A lei il primo cittadino ha attribuito le deleghe alle Politiche sociali; Pari Opportunità; Turismo e promozione del territorio; Rapporti con le Frazioni.
“Avrà delle deleghe non facili tra cui naturalmente il sociale, ma in un primo momento le sarò a fianco per istruirla e per farla partecipe dei tantissimi problemi che si devono affrontare - ha commentato Barbujani -. Deve munirsi di molta pazienza, ma sono convinto che grazie alla sua determinazione sarà sicuramente una valida assessore.”
“Questa mia nomina è arrivata dopo un po’ di tempo perché c’era la necessità di mettersi d’accordo su alcuni aspetti - fa sapere Baratella -. Tra questi, anche la questione delle deleghe alle frazioni, dato che io ero referente per Baricetta e Bellombra ed era necessario incaricare qualcuno che mi sostituisse”.
Una volta trovata la quadra, però, Baratella ha accettato l’incarico, ben sapendo che si trattava di “un assessorato molto impegnativo. importante, che ricopre diverse deleghe quali le pari opportunità, le politiche con il territorio, il turismo e gli eventi, i servizi sociali. E quest’ultima delega in particolare richiede cuore, anima, impegno. Ma non mi spaventa tanto, perché io arrivo dal mondo del volontariato e quindi ho sempre messo la sensibilità e l’impegno al servizio
opportunità
degli altri, fin da quando avevo 19 anni”.
Da sportiva, Baratella ammette di vivere l’incarico anche con un po’ di agonismo: “Per me è come una gara - riflette -. Io sono una maratoneta, per cui quando devo prepararmi a una competizione faccio sempre le mie valutazioni e non sottovaluto mai l’avversario. Direi che come mi preparo in quelle occasioni, così mi preparo anche nella vita”.
Quindi, i ringraziamenti di rito, in primis “al sindaco per la fiducia che mi ha dato, a tutti i miei consiglieri di maggioranza con i quali ho lavorato benissimo in questi mesi, alla giunta e tutti gli assessori per la fiducia riposta sulla mia persona. A me piace poco parlare, mi piace di più fare. Sarà così anche in questa occasione”.
Politica. L’ormai ex assessore fa chiarezza sulla sua scelta con una lettera aperta rivolta ai cittadini
Ravagnan contesta Bobo: “Nessuna sorpresa nelle mie dimissioni”
“M i dissocio completamente da quanto sta dichiarando il sindaco Barbujani dopo le mie dimissioni e non credo proprio alla favola della ‘sorpresa’”. È questo il commento dell’ormai ex assessore Antonella Ravagnan che lo scorso 16 febbraio ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di assessore a Cultura, Istruzione, Teatro, Pari opportunità e Politiche sociali di Adria. Un vero e proprio terremoto all’interno della giunta del “Bobo quater”, che però la stessa Ravagnan non ritiene così inaspettato.
“È vero, non sono mai stata d’accordo sulle deleghe ai consiglieri Beltrame e Baratella e sull’incarico a Bellettato per la stagione teatrale, non perché avessi qualcosa contro le deleghe, ma solo perché, quando il sindaco nella riunione del giugno scorso con alcuni membri della lista Bobo, ha proposto a me e a Paccagnella gli assessorati non ha fatto asso-
lutamente menzione di un futuro ridimensionamento delle stesse, né a me né a Paccagnella – spiega Ravagnan –. La storiella delle deleghe per “alleggerire” il mio lavoro e dell’incarico esterno a Bellettato è uscita circa un mese dopo l’insediamento”.
“La mia posizione è stata fin da subito di netto rifiuto – continua l’ex assessore –; ciò nonostante ho lavorato assiduamente insieme a sindaco, presidente, giunta e maggioranza per amministrare al meglio la città, attendendo pazientemente un ripensamento del sindaco sulla questione delle deleghe”.
“Così non è stato. Probabilmente – afferma Ravagnan – dovendo portare avanti degli accordi preelettorali sui quali, forse, non aveva potere di decisione, ha pensato di “aiutarmi alleggerendomi” di alcune deleghe; aiuto non chiesto dalla sottoscritta”.
“Delle mie probabili dimissioni,
in caso non ci fosse stato margine per proseguire l’intero mandato, se n’è parlato spesso – conferma Ravagnan –, non solo in giunta ma anche in una riunione di maggioranta e in altri consessi, quindi non era una novità: il 16 febbraio, dopo una scelta molto ponderata, della quale verbalmente avevo già accennato al sindaco, ho formalizzato le mie dimissioni al protocollo, rimanendo coerente con la posizione presa fin dall’inizio”.
Così viene smentita la posizione di “sorpresa” di Barbujani. “Il tentativo di recupero e di ragionamento fatti dal sindaco nei miei confronti sono stati due semplici colloqui, in cui il sindaco mi ha chiesto per l’ennesima volta di “fare un passo indietro” – tira dritto Ravagnan –. Sinceramente non so quale passo indietro avrei dovuto fare”.
“Quanto al lavoro compiuto in otto mesi di mandato – aggiunge l’ex assessore –, ho fatto protocol-
L’ex assessore Antonella Ravagnan
lare un elenco di quattro pagine che però non è stato reso pubblico, come nemmeno la lettera di dimissioni”.
“Ringrazio tutti i cittadini che stanno esprimendo stima e solidarietà nei miei confronti – conclude Ravagnan –. Sono ritornata tra i
banchi a svolgere la mia professione di insegnante, ma il legame costruito con la cittadinanza è un bene prezioso e continuerò a lavorare per il bene di tutti, così come posso e come ho sempre fatto, anche senza incarichi formali”.
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Gaia Ferrarese Adria
Giorgia Gay
Politica. Il movimento civico sollecitata maggiore trasparenza da parte del vicesindaco
Simoni: “6 milioni di euro per il sociale”
Ibc: “Notizia totalmente fuorviante”
“S arebbe auspicabile che il vicesindaco Simoni precisasse, in modo più dettagliato ed esaustivo, come saranno impiegate le somme sbandierate come unica risorsa esclusiva del comune di Adria, ossia i 6 milioni di euro destinati al sociale, infanzia, anziani, disabilità e famiglie bisognose; priorità di ogni buon amministratore, così come affermato sulla stampa proprio dal vicesindaco Simoni”. A mettere i puntini sulle “i” delle dichiarazioni di Simoni” sono Sante Crivellaro e Sandra Moda, del gruppo economia e sociale del movimento civico “Impegno per il Bene Comune”.
“A detta di Simoni, infatti, sembra che questa sia una somma interamente a disposizione del solo Comune di Adria – continuano i due esponenti di Ibc – e siano risorse esclusivamente e prettamente messe a disposizione dell’ attuale amministrazione comunale”.
“Molte di queste risorse, che fortunatamente affluiscono nelle casse comunali e che il Comune può gestire, sono di provenienza europea, ministeriale, regionale e del Pnrr, a sostegno delle fasce più deboli, per percorsi di autonomia delle persone disabili, famiglie fragili, povertà educativa ed interventi sociali mirati – affermano
Crivellaro e Moda –. Bisogna però puntualizzare che parte di alcune somme, elencate nel bilancio, sono da considerarsi d’ambito e non di esclusivo appannaggio della giunta guidata da Barbujani”.
“L’ambito, di cui Adria è capofila, è costituito dai comuni del distretto 2 che è così composto: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Pettorazza Grimani, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po – spiegano dalla lista civica –. Il capofila dell’ ambito Ven19
riceve i fondi sopra citati e sono gestiti, con encomio, dagli uffici sociali comunali di Adria”.
“I fondi d’ambito sono perciò equamente suddivisi fra i comuni afferenti al distretto, con progettualità condivise, per soddisfare i bisogni sociali di tutto il basso Polesine – concludono Crivellaro e Moda –. La notizia dei 6 milioni di euro esclusivi per Adria è fuorviante e indicativamente non corrispondente alle somme spendibili da parte del Comune”.
Grugliasco in visita: verso il gemellaggio?
Grugliasco, città della cintura torinese e Parco del Delta con i suoi comuni, verso un gemellaggio? L’iniziativa potrebbe in futuro concretizzarsi. Recentemente, infatti, nel corso di una breve visita nel Delta del Po, Dario Lorenzoni, assessore allo sport e promozione di Grugliasco, è stato ospite di una conviviale organizzata dal gruppo folk “Bontemponi” di Bottrighe, alla quale hanno preso parte Moreno Gasparini, presidente dell’ente Parco Veneto e sindaco di Loreo, Massimo Barbujani sindaco di Adria e Nerino Albieri storico ricercatore di Bottrighe. L’idea di un gemellaggio era stata lanciata ad ottobre scorso da Antonio Ferri, emigrato a Grugliasco, originario di Cor-
Crivellaro e Moda: “I fondi d’ambito sono equamente suddivisi fra i comuni afferenti al distretto, con progettualità condivise, per soddisfare i bisogni sociali di tutto il basso Polesine”
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bola, durante i saluti di chiusura della manifestazione da lui organizzata nella città Piemontese, in occasione del 72° anniversario dell’alluvione del 1951. Qui, per la quinta volta, era tornato ad esibirsi, il gruppo folkloristico di Bottrighe, riscuotendo l’ennesimo successo. Nella città di trentasettemila abitanti, vivono infatti settecento famiglie di ori-
gine polesana che si trasferirono a seguito della tragedia del 1951, persone che “Hanno saputo impegnarsi con sacrifcio nel lavoro, costruirsi una famiglia, inserendosi nella società - come più volte sottolineato dalle istituzioni grugliaschesi- contribuendo allo sviluppo delle loro nuove città”. L’idea di un possibile gemellaggio piace. Durante l’incontro, sia Grugliasco, sia l’ente Parco, si sono espressi favorevolmente, auspicando di giungere all’obiettivo. L’assessore Lorenzoni è stato gradito ospite anche nei municipi dei rispettivi sindaci di Adria e Loreo, ricevendo omaggi del territorio, contraccambiando con litografie della città di Grugliasco. (r.m.)
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Gaia Ferrarese
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Adria
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Il grande traguardo. Grande soddisfazione per il sindaco Massimo Barbujani
Il Teatro comunale riconosciuto come monumento nazionale
L a data del 3 aprile andrà scritta sugli annali di Adria. Ne è sicuro il sindaco, Massimo Barbujani, che annuncia il riconoscimento del teatro adriese a teatro storico e monumento nazionale.
“Questo traguardo è stato raggiunto grazie alla sinergia dei vari partner politici che costituiscono questa amministrazione – ha affermato Barbujani -. Ora, manca il passaggio del Senato che sicuramente, data la valenza dell’obiettivo storico culturale, potrà solo confermare quando deciso dal Governo e dalla Camera dei deputati”.
“La prospettiva futura per il nostro teatro sarà di accedere finalmente a quelle linee di finanziamento del FUS -Fondo Unico dello spettacolo che saranno linfa vitale per il progetto del “Teatro del Popolo del Delta” sulla linea tracciata dalla Fondazione Cariparo con il progetto “Configurazioni” che la passata giunta diversamente aveva obliato – ha aggiunto il sindaco -. Il percorso sarà tortuoso ma tutti gli attori della maggioranza saranno impegnati per dare una nuova veste artistico culturale alla Città e il suo teatro che potrà essere un HUB per tutte le amministrazioni sorelle del Delta”.
“Un ringraziamento particolare va alla senatrice Giorgia Andreuzza della Lega che, supportata dai dati della Regione Veneto come segnalati dai nostri uffici, ha saputo portare alla Camera dei Deputati questa necessità per quasi tutti i Teatri del Polesine, tutti uniti al riconoscimento e raggiungimento dello stato di importanza nazionale che la storia ci ha riconosciuto, indipendentemente da qualsiasi azione politica”, ha concluso il primo cittadino di Adria.
Il teatro di Adria di piazza Cavour sorge nel settembre 1935. Inizialmente conosciuto come “Teatro del Littorio” e il “Teatro del Popolo” è oggi conosciuto come Teatro Comunale. Dopo stagioni di grande prestigio, continua ancora a ospitare rappresentazioni liriche e di prosa che mantengono viva la tradizione adriese, attiva nell’offerta di spettacoli teatrali sin dal 1500, per impulso di Luigi Groto, conosciuto come il “Cieco di Adria”.
L’arte madonnara arriva ad Adria
Il prossimo 25 maggio 2024 la città di Adria sarà il palcoscenico della IV Edizione dei Maestri di Arte Madonnara “Città di Adria”. Questo evento, dedicato alla memoria di Francesca, Carlotta e di tutti i giovani scomparsi prematuramente, si preannuncia come un’esperienza unica.
Novità di quest’anno, il coinvolgimento delle scuole dell’infanzia, alle quali saranno assegnate delle piazzole lungo il corso sud, dove i bambini coloreranno dei disegni, tracciati sul porfido. Oltre alla partecipazione di una decina di maestri madonnari di fama nazionale ed internazionale, saranno coinvolte le scuole di Adria, Papozze, Ariano Polesine, Porto Tolle, Pettorazza Grimani, Corbola, Bottrighe, Rivà e Castelmassa, offrendo agli studenti l’opportunità di apprendere le tecniche di base per creare le proprie opere d’arte. Il comitato dei madonnari infatti organizzerà nelle scuole richiedenti dei laboratori per insegnare agli studenti l’utilizzo dei gessetti. I dipinti eseguiti saranno auten-
tiche espressioni di arte effimera, realizzati con materiali destinati a non durare nel tempo come gessetti, pastelli idrosolubili o polveri di gesso. Gli artisti utilizzeranno polpastrelli, spugne, sfumini e altri strumenti, escludendo categoricamente l’uso di medium liquidi, compresa l’acqua.
Il concorso intende sottolineare il suo legame con la tradizione cristiana e la sua popolarità, apprezzata per la bellezza delle linee, dei colori e della stilizzazione, che suscita emozioni uniche nel pubblico. L’evento si colloca nel contesto dell’arte sacra popolare cristiana, contribuendo alla preservazione e promozione di questo prezioso patrimonio culturale.
Inoltre, durante il concorso, ci saranno delle performance musicali degli allievi del Conservatorio e delle scuole medie ad indirizzo musicale di Ariano Polesine, Porto Tolle e Villadose. Al termine del concorso, un’apposita giuria assegnerà premi in buoni sconto, da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico per le scuole, contribuendo così alla crescita e allo sviluppo dell’istruzione artistica nelle comunità locali. (gu.fe.)
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Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione
“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la
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Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno
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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma
di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.
“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.
riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.
Contributo
L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.
Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it
9 Crafted Venezia Area Tematica “Competitività imprese” Se ore intervento 2 “Turismo ospitalità” #EnjoyRespectVenezia Grandi Destinazioni Italiane in rete PREDISPOSTA UNA FITTA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER SPIEGARE IL FUNZIONAMENTO
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Opere pubbliche. La Regione Veneto spinge il turismo slow con un investimento da 7,8 milioni di euro
Partono i lavori per la ciclovia Ven.To: attraverserà anche Adria
L a vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato l’importanza della Ciclovia Ven.to “VeneziaTorino” durante la cerimonia di avvio dei lavori del terzo lotto funzionale sub B a Cavanella Po, e delle passerelle che verranno realizzate nei comuni di Adria, Loreo e Porto Viro. Il progetto, oltre a rappresentare un esempio di mobilità sostenibile e intermodalità, mira a valorizzare le potenzialità del Parco del Delta del Po, un’area di straordinario valore naturalistico. Con un investimento totale di 7,8 milioni di euro, i lavori comprendono interventi per completare il tratto tra Adria e Porto Viro, insieme a opere accessorie per il collegamento del reticolo ciclabile. Il nuovo percorso, lungo 6,7 chilometri nel comune di Adria, collegherà Ponte Ebreo all’idrovora di Cavanella Po. Inoltre, saranno realizzate quattro passerelle ciclopedonali per attraversare
il Collettore Padano Polesano e il Tartaro-Canalbianco-Po di Levante. L’intero intervento sarà completato entro il 2025. Partner attuatori del progetto Veneto Strade e l’ente parco del Delta del Po presieduto da Moreno Gasparini, che ha commentato: “Si tratta di un altro tassello importante della Ven.To, che si aggiunge all’Adriatica, un reticolato di piste ciclabili che si colloca nel contesto di un turismo slow nel nostro territorio. Una mission dell’ente parco e dei comuni che lo compongono sarà quella di gestire adeguatamente le opere infrastrutturali che si stanno realizzando con fondi del Ministero della Cultura e della nostra regione”.
Enrico Ferrarese, presidente della provincia di Rovigo, ha dichiarato: “Il Delta è un territorio che merita di essere conosciuto oltre i nostri confini territoriali, attraverso opere infrastrutturali utili per promuovere il nostro territorio attraverso un turismo sostenibile”.
“Nel 2025 sarà ripristinato il treno del mare da Verona a Rovigo fino a Sottomarina, con l’innesto di una fermata ad Adria - ha annunciato l’assessore Elisa De Berti- dove i passeggeri potranno scendere dal treno e prendere un bus, oppure potranno prendere la bici per fare un tour cicloturistico nel Delta. Progetti che fanno parte di una intermodalità ferro-gomma con l’opportunità di trasporto anche via fluviale con i passi-barca, come quello che abbiamo lancia-
“Uniti contro le mafie”: al Polo tecnico un appuntamento con la storia delle vittime
Il Polo tecnico di Adria ha ospitato un significativo evento in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nell’auditorium Carlo Saccenti, Remo Agnoletto del coordinamento regionale di Libera e Cristina Marcadella, testimone diretta di vittima innocente di criminalità organizzata, hanno condiviso le loro testimonianze.
“3 maggio 1992. Una sera come tante, a Padova – racconta il docente del Polo tecnico, Denis Marangon –. Una domenica uguale a molte altre, al quartiere Guizza. E due ragazzi, poco più che ventenni: Matteo Toffanin e Cristina Marcadella, che tornavano da una giornata al mare con gli amici. In via Tassoni, però, ad attenderli c’era il buio, pregno di
una ingiustizia feroce. Un tragico scambio di persona che costò la vita a Matteo, a soli 23 anni. E cambia per sempre quella di Cristina, sopravvissuta a quell’attentato”.
L’evento culturale ha contribuito a sensibilizzare i partecipanti, soprattutto i giovani, sull’importanza della memoria e dell’impegno nella lotta contro le mafie. Remo Agnoletto ha anche illustrato un esempio tangibile di resistenza civile, presentando la casa sottratta alla mafia a Badia Polesine e le attività che in essa si svolgono. La sua testimonianza ha contribuito a informare e sensibilizzare gli studenti su come riconoscere i segni della presenza della criminalità organizzata nel territorio Polesano.
L’episodio, avvenuto proprio il 3 maggio 1992, aprì uno squarcio di consapevolezza
sulla presenza della criminalità organizzata nella città di Padova, archiviando per sempre le definizioni edulcorate di “banditi” e “rapinatori” di presenze che invece avevano tutt’altra natura. L’incontro a tema è stato un’opportunità per onorare la memoria di tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata e per riflettere sulle devastanti conseguenze che questa ha sulle nostre comunità. Un momento per docenti e studenti per ribadire l’impegno nella lotta contro questo male insidioso e per esprimere solidarietà alle vittime, alle loro famiglie e alle loro comunità. Una lezione di storia che ha confermato come la cultura e la conoscenza siano fondamentali nella lotta contro le mafie e ha riaffermato l’importanza di opporsi a tale fenomeno. (gu.fe.)
to, per il secondo anno consecutivo da Porto Levante ad Albarella. Un trasporto su chiatta che l’anno scorso ha registrato oltre duemila presenze, da metà maggio a metà ottobre, che hanno apprezzato il servizio in sicurezza, alternativo al transito sulla Strada Statale Romea”.
Massimo Barbujani, sindaco di Adria, ha commentato: “La Vent. To è una bella iniziativa che parte da lontano, dato che è stata pensata 10 anni fa. Finalmente si parte con questa che è un’opportunità veramente importante per la nostra città, di crescita, in virtù anche dal fatto che tra un anno ci presenteremo con una nuova veste grazie al nuovo museo diocesano e tantissimi lavori del Pnrr che saranno conclusi. In progetto c’è anche una bretella di collegamento tra questo tratto di ciclabile e la stazione ferroviaria di Adria, che andrà a creare uno scambio intermodale importante”.
Guendalina Ferro
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PIZZERIA
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per riposo
Ascolta www.veneto24.it Adria
Un momento della cerimonia di avvio dei lavori ad Adria della ciclabile Ven.To
L’iniziativa. Ancora due mesi per raccogliere 100mila euro e creare uno spazio sicuro
Prosegue la raccolta fondi del progetto “Una comunità mamma-bambino”
C resce giorno dopo giorno la campagna di raccolta fondi per creare una nuova comunità per donne e bambini ad Adria. Obiettivo da raggiungere sono i centomila euro necessari per dare vita al progetto, grazie al supporto di Intesa Sanpaolo, coadiuvata da CESVI.
Il progetto “Una comunità mamma-bambino nel Polesine” è promosso dalla Cooperativa Sociale Peter Pan Group e sarà sostenuto attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.
L’obiettivo è creare un luogo sicuro per nuclei mamma-bambino o donne in gravidanza in situazioni di fragilità, vittime di violenza o in disagio sociale nel territorio del Polesine. La sede sarà negli spazi della congregazione religiosa delle Suore Serve
di Maria Riparatrice di via Brollo ad Adria, dove fino a qualche anno fa aveva sede la scuola dell’infanzia “Madre Elisa Andreoli”. Consentirà dunque di recuperare uno spazio oggi inutilizzato per rendere un luogo vivo e accogliente.
La comunità sarà un luogo educativo, di crescita e di condivisione delle esperienze, un’opportunità per vivere relazioni sane che si concretizzano in apprendimento e in cambiamento, mantenendo saldo il legame madre – figlio.
I fondi raccolti saranno utilizzati per ristrutturare la cucina, le sei camere da letto e le dotazioni per i bagni e gli spazi comuni della comunità e per realizzare dei percorsi di formazione professionalizzante per l’équipe di lavoro che seguirà gli utenti.
Si prevede che saranno accolte 12 mamme e sino a 24 bambi-
ni al seguito. Gli spazi adeguati permetteranno inoltre, nei mesi successivi, di ospitare percorsi di prevenzione per le stesse madri e ulteriori, per raggiungere fino a 20 mamme con eventuali bambini al seguito. L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine aprile.
Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding–Formula una pagina dedicata: https:// www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/ nav/progetto/mammabimbopolesine. Si può raggiungere anche dal sito della Cooperativa Peter Pan, alla pagina www.peterpangroup.it/sostienici.
Intesa Sanpaolo parteciperà attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo.
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nella settimana del 18 marzo 2024.
Il preside del Cavanis Vincenzo Giannotti, la vicepreside Francesca Avanzi e i proff. Eleonora Nespoli, Stefano Perini e Silvo Marchesan hanno accompagnato la delegazione in
tario della ricchissima biblioteca Cavanis di Venezia, e alla Stazione Meteo dal Colonnello Marcello Cerasuolo. Il giorno successivo i tre sono stati accompagnati in visita alla scuola professionale San Gaetano di Vicenza dove
ci di altissima precisione esportati in tutto il mondo.
Questa utilissima serie di incontri è stata conclusa da un breve saluto di commiato anche coi Padri Luigi e Daniel, che hanno donato ai
ne e della Scuola di Chioggia, tre bellissime stampe antiche, assieme all’augurio di rivederci presto per dar seguito a questo importante progetto di interscambio.
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CAVANIS
Marconi
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Vincenzo Giannotti
scuola
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Adria
La sentenza. Il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Arriva Italia Srl
Nuovo servizio e nuovi treni in arrivo Con l’elettrificazione trasporto di serie A
Èstato bocciato anche dal
Consiglio di Stato il ricorso di Arriva Italia Rail Srl contro
Infrastrutture Venete e Trenitalia. Dopo la sentenza del Tar dello scorso anno, infatti, anche il Consiglio di Stato ha deciso di respingere in via definitiva il ricorso presentato seconda classificata nella gara per l’affidamento da parte di Infrastrutture Venete del servizio di trasporto pubblico ferroviario delle linee Adria-Mestre, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona fino al 2032.
“Il ricorso ci ha fatto perdere un anno di tempo – ha affermato la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti –, ma ora la situazione si è definita con la conclusione del procedimento e siamo già al lavoro per accelerare il più possibile la programmazione del nuovo servizio che sarà gestito da Trenitalia”.
“Il nostro obiettivo è quello di dar corso al nuovo contratto a partire dal prossimo 1° settembre – ha proseguito la vicepresidente regionale De Berti –. Sono felice che si sia concluso questo iter e che la sentenza abbia confermato il corretto e profes-
“Già al lavoro per accelerare la programmazione del nuovo servizio che sarà gestito da Trenitalia. Il nostro obiettivo è quello di dar corso al nuovo contratto a partire dal 1° settembre”
sionale operato della Regione e di Infrastrutture Venete su una procedura di gara europea sicuramente complessa”.
“Presto arriveranno i treni nuovi – ha quindi concluso la
vicepresidente –, Infrastrutture Venete proseguirà con l’elettrificazione della Adria-Mestre, RFI con interventi di manutenzione e ammodernamento delle
linee Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona, con la progressiva chiusura dei passaggi a livello. Insomma, nel giro di qualche anno i pendolari di quel baci-
no territoriale non saranno più viaggiatori di serie B, ma potranno finalmente usufruire di un servizio ferroviario più moderno, efficiente e di qualità”.
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l’idea di aprire un’altra attività insieme alla moglie.
Dopo un anno di ricerca, studio e formazione, l’imprenditore adriese ha sviluppato un nuovo impasto per la base della pizza, croccante alla base
Luca Gaccione, utilizza tre farine di ultima generazione e richiede una lavorazione artigianale di due giorni. Oltre alla qualità dell’impasto, l’esperto pizCanato, a pochi giorni dall’inaugurazione. Situata in piazza Garibaldi, vicino alla chiesa Cattedrale di Adria, la pizzeria offre pizze romane in teglia dal mercoledì alla domenica, dalle 16.30 no a sera. Il servizio non prevede prenotazioni.
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Adria
Bottrighe
Il riconoscimento. Artigiano ed artista, da trentuno anni crea presepi artistici
A Graziano Bolzoni va il premio “La Colonna” 2024
AGraziano Bolzoni, classe
Festa al parco
1° maggio
1952, artigiano e artista, è stato assegnato il 7° premio “La Colonna”, annuale riconoscimento ideato nel 2018 dal gruppo folcloristico “Bontemponi”. Bolzoni, da moltissimi anni, è titolare ad Adria di un’avviata carrozzeria, officina, gommista e soccorso stradale. Attività iniziata all’età di quindici anni, partendo da zero e che oggi prosegue attraverso i figli Silvano, Silvia e rispettive famiglie. Nel tempo libero si dedica alla realizzazione artistica dei presepi, una passione che si trascina sin da bambino, tanto da essere stato definito il “Michelangelo polesano dei presepi”. A Bottrighe, da trentuno anni, inizia il suo lavoro ben presto, verso la fine di ottobre, per confezionare l’oggettistica, gli arredamenti, le abitazioni e quanto altro di quello che poi viene installato nel presepe della chiesa di San Francesco. Ci tiene molto alle proporzioni e alla riproduzione fedelissima delle creazioni in legno, ferro, calce e polistirolo. Tra i tanti premi, nel dicembre 2015 Bolzoni ha ricevuto anche un attestato dal sindaco Barbujani per “la passione con cui realizza la sua straordinaria e preziosa opera di creazione di presepi, frutto di un estro che nasce da una grande dote spirituale e che rappresenta una eccellenza dell’artigianato artistico del nostro territorio”. In quella edizione aveva riprodotto fedelmente, in scala, la facciata della chiesa di Bottrighe, per un’altezza di circa quattro metri, nel cui interno veniva rappresentata la natività. Ciò per rendere omaggio a monsignore Antonio Cappato che nel 2016 festeggiava i quarant’anni alla guida della parrocchia.
che un presepe pasquale, in cui vengono rappresentate tutte le stazioni quaresimali. Nell’allestimento dei presepi si avvale della collaborazione di Doriano Bolzoni, Franco Cisotto e Nello Mancin. Il premio “La Colonna” sarà consegnato a Bolzoni durante la 33.ma “Serata d’Onore”, che si terrà sabato 29 giugno nei giardini della scuola materna.
Roberto Marangoni
Graziano Bolzoni e con uno dei suoi presepi,
Tra i tanti premi, nel dicembre 2015 Bolzoni ha ricevuto anche un attestato per “la passione con cui realizza la sua straordinaria e preziosa opera di creazione di presepi”
Mercoledì 1 maggio ricco di iniziative a Bottrighe con il tradizionale appuntamento della “Festa di primavera” nel parco “1 Maggio” di via Umberto Maddalena. Il programma della manifestazione, organizzata dal Gruppo Sportivo Bottrighe, prevede alle ore 11 la messa al campo, celebrata dal parroco don Massimo Barison. Dalle ore 12,30 il pic-nic o pranzo libero tra l’ombra delle maestose piante del parco. Per chi lo desidera, saranno disponibili, sino ad esaurimento, tavoli e sedie che si potranno prenotare al 389.6344331. “Lo scorso anno i presenti superavano le cinquecento persone- dice il presidente Antonio Boni- contiamo quindi di bissare i risultati della scorsa edizione, poiché sarà sicuramente una bella giornata all’aria aperta. A tale scopo colgo l’occasione- conclude Boni- per ringraziare tutti i volontari, in particolare le nuove leve, i giovani appunto, che
da qualche tempo fanno parte del sodalizio, portando nuova linfa al futuro del gruppo”. Sono moltissime le famiglie che ogni anno partecipano a questa manifestazione, in tanti arrivano anche in bicicletta da fuori paese. Sino al calar del sole ci saranno area gonfiabili, giochi ed animazioni per grandi e picccoli. Sono assicurate le presenze di altre associazioni e tante sorprese. In tour, per le vie del paese, sarà immancabile il trenino del Gruppo Sportivo, restaurato lo scorso anno dai volontari dell’associazione. (r.m.)
Le tre S-cioptà
> April e magio l’è la ciàve de tut l’ano
> Caval che va pian, va luntan
> Chi no passienta, se tormenta a cura di Roberto Marangoni
Dal 2013 Bolzoni realizza an-
13 www.lapiazzaweb.it Il gruppo 22 Televisioni locali 40 Siti d’informazione 11 Regioni raggiunte 15 TV locali + 52 Settimanali locali d’informazione 039 99 891 info@netweek.it La forza della comunicazione glocal 10 14 WEB SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
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qui raffigurato in scala con la facciata della chiesa di San Francesco
Iniziative. La casa natale del celebre aviatore ospiterà anche i ricordi di altri eroi bottrighesi
Museo Umberto Maddalena, approvato finalmente il progetto
L’abitazione, acquisita dal Comune, attende ora la ristrutturazione e la trasformazione da parte dell’associazione. La sala dedicata a Umberto Maddalena nascerà al piano terra, al primo piano, invece, quella dedicata agli altri eroi di Bottrighe
ISintonizzati sul futuro.
l museo dedicato al concittadino Umberto Maddalena e agli eroi di Bottrighe (Arduino Bizzarro, Silvano Bolzoni, Cinzio Cassetta, Tersilio Crivellari, Erminio Fioravanti, Mansueto Marchiori e Narciso Gambalunga) è stato presentato nel suo progetto a cura dell’associazione memoriale che si propone, sin dalla nascita, di realizzarlo nella casa natale del celebre aviatore. L’abitazione, acquisita dal Comune, attende ora la ristrutturazione e la trasformazione da parte dell’associazione.
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Divano relax con penisola in e in tutte le variabili tessuti e colore
Idegli sperduti del dirigibile “Italia”, dopo voli pericolosissimi sui ghiacciai, il 20 Giugno scopre la “Tenda Rossa” portando i primi soccorsi ai superstiti.
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l progetto, approvato dall’amministrazione comunale, realizzato da Maurizio Tezzon e Andrea Salvagnini, prevede uno spazio espositivo, con servizi multimediali, su di un’area di 180 metri quadrati in due piani, oltre a uno spazio esterno, in parte pavimentato, in parte area verde, per altri 250 metri quadrati. Il costo totale sarà di 260mila euro. Terminati i lavori dell’edificio, si passerà alla fase dei contenuti da inserire nel museo, ovvero video, foto, cimeli, oggettistica e tutto ciò che riguarda le storia dell’intrepido aviatore, il più decorato d’Italia: medaglia d’oro al valore aeronautico, tre medaglie d’argento, due di bronzo, due croci al valore militare ed una medaglia d’argento di lunga navigazione aerea.
Una serie di riconoscimenti tanto consistente da essere definito il più grande aviatore del mondo. Maddalena è un eroe mondiale: il 1 Giugno del 1928, partito alla volta dell’Antartide, alla ricerca
L’ingresso del nascente museo sarà da via Pastorello, laterale di via Maddalena che porta agli argini del fiume Po. Sarà riconoscibile in esterno da due gigantografie dedicate a Umberto Maddalena. Gli interventi principali riguarderanno la trasformazione dell’immobile, da residenziale a museale. All’interno dell’edificio troveranno posto oggetti e documenti storici, esposizione di disegni e riproduzioni fotografiche in parete, presentazione di documenti e filmati audiovisivi attraverso schermi multi-touch e monitor.
Il tenente colonnello Umberto Maddalena e, in alto, la sua casa natale
La sala dedicata a Umberto Maddalena nascerà al piano terra, al primo piano, invece, quella dedicata agli altri eroi di Bottrighe. Qui anche spazi per l’attività dell’associazione, sala archivio e consultazione. La sistemazione degli esterni sarà in grado di ospitare l’esposizione di oggetti di grandi dimensioni, come parti di aeroplano, motori di aeromobili, eliche, oltre agli eventi all’aperto.
In piazza Libertà aprono gli uffici per i servizi sindacali
A Bottrighe, al piano terra del palazzo civico di piazza Libertà, nella saletta ristrutturata recentemente, sono operativi i servizi di consulenza e assistenza delle sigle sindacali di Cisl e Cgil. Il lunedì, dalle ore 8,30 alle 12, sarà presente un referente per la Fnp-Cisl pensionati, mentre il martedì, dalle ore 9 alle 12, ci sarà un responsabile della Cgil-Spi. Per informazioni, prenotazioni appuntamenti, si potrà telefonare, per la Cisl 0426.21362, per la Cgil 0426.900999, direttamente alla sedi di Adria.
Ai rappresentanti sindacali ci si potrà rivolgere per tutte le problematiche che riguardano pratiche di domanda pensione, invalidità civile e indennità di accompagnamento, reversibilità, permessi legge 104, verifica di pensione retributiva, estratti conto Inps, dichiarazioni fiscali relative a modello 730 e Unico, iscrizioni e adesioni al sindacato pensionati e altre pratiche o domande relative a prestazioni erogate dall’Inps a favore dei pensionati e dei loro famigliari. (r.m.)
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Bottrighe
Roberto Marangoni
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Ulss 5 Polesana. In Polesine i cantieri prenderanno il via dal mese di aprile
“Stanziati
6 milioni di euro per nuove importanti strutture sanitarie”
O spedali e nuove case di comunità: in Polesine al via i cantieri da aprile. Partiranno questo mese i lavori delle nuove Case di comunità polesane cui seguiranno quelli dell’ospedale di comunità di Rovigo. Tra i primi atti del neo direttore generale dell’Ulss 5 Pietro Girardi, insediatosi a fine febbraio, c’è infatti l’approvazione dell’atto finale che dà il via alla realizzazione di queste importanti strutture sanitarie per la provincia, dedicate all’assistenza sanitaria e alle cure primarie. “Sono servizi molto attesi dalla popolazione e rappresentano un ingranaggio fondamentale nei modelli futuri di una sanità che sta mutando sempre più diffusa sul territorio”, ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Polesana Pietro Girardi.
I lavori, dell’importo complessivo di circa 6 milioni di euro, principalmente sono provenienti dal Pnrr. Per primi si apriranno i cantieri delle case di comunità di Badia Polesine e Castelmassa. Nella seconda metà del 2024 inizieranno quelli per l’ospedale di comunità del capoluogo polesano. Entrando nel dettaglio, l’ospedale di comunità di Rovigo sorgerà all’interno del presidio ospedaliero del capoluogo, al settimo piano dell’ospedale civile, e vedrà l’attivazione di 15 posti letto. L’importo dei lavori, già affidati, che partiranno nella seconda metà del 2024, è di circa 1 milione e 600mila euro. Il termine è previsto per il 31 marzo 2026.
Oltre a Castelmassa e Badia Polesine, le case della comunità saranno realizzate anche ad Adria, Porto Tolle e Rovigo secondo un progetto a rete che privilegia le caratteristiche e la soluzione dei bisogni di un territorio demograficamente, socialmente e culturalmente molto particolare. Altro snodo di questa rete, sono gli ospedali di comunità di Adria e Trecenta, oltre al già citato ospedale di comunità rodigino i cui progetti esecutivi sono già stati conclusi e validati.
Per quanto riguarda la casa di comunità di Badia Polesine questa sorgerà nell’ex ospedale, ora punto sanità. L’importo è di un milione 984mila euro e al suo interno troveranno spazio lo sportello amministrativo – punto unico di accesso, il punto prelievi, gli ambulatori infermieristici, gli ambulatori specialistici, la guar-
dia medica e gli studi dei medici di medicina generale. Stessi servizi saranno presenti anche a Castelmassa che vedrà la realizzazione della sua casa di comunità all’interno di un immobile del complesso dell’ex ospedale che verrà recuperato con un importo di circa due milioni e 500mila euro di lavori. Lavori, anche in questo caso già aggiudicati, e che vedranno il cantiere partire già il prossimo mese.
Natascia Celeghin
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Tariffe stabili e differenziata oltre l’80%: Ecoambiente ora apre il tavolo sul nuovo PIano industriale
Sono stati approvati in sede di assemblea del Consiglio di Bacino le nuove tariffe 2024 per l’intera Provincia e il Piano Economico Finanziario per gli anni 2024 e 2025 oltre alle modifiche regolamentari, tutte a favore dell’utenza, utili per migliorare l’applicazione della tariffa puntuale. A darne notizia è proprio Ecoambiente, che da quest’anno sarà il gestore unico del territorio polesano.
“Il risultato delle tariffe inalterate rispetto a quelle già approvate per il 2023 è un ottimo risultato – conferma
Ecoambiente –, se si confronta con l’adeguamento inflattivo che nel 2023 ha superato il 5% e che l’azienda deve scontare sui costi dei servizi”.
La società ha inoltre promosso fin dall’autunno scorso la proposta di un processo di revisione del Piano industriale e auspica la massima condivisione con tutti i sindaci a partire dalla redazione delle linee guida del Piano industriale stesso con una tempistica che tenga conto delle prossime scadenze elettorali.
Nel frattempo, la raccolta differenziata nei 21 comuni che hanno attivato la tariffa puntuale ha superato ormai l’obiettivo dell’80% di differenziata attestandosi all’82%.
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Territorio
Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss 5 Polesana
Zona logistica speciale. Firmato il decreto che ridefinisce governance e funzionamento
“Grandi opportunità per la Zls
Porto di Venezia-Rodigino”
“Dal punto di vista operativo il decreto permetterà di procedere alla nomina del Comitato di indirizzo, l’organo di governo della ZLS, responsabile delle scelte politiche, strategiche e attuative ad essa collegate”
“Q uesto è un passo fondamentale che il Veneto, prima regione ad aver istituito una Zls aspettava da tempo”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, commentando l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ridefinisce il quadro della governance e del funzionamento delle Zone Logistiche Semplificate. Il decreto infatti avrà conseguenze dirette e importanti per la ZLS Porto di Venezia – Rodigino. “Il provvedimento dà operatività a questo strumento che rappresenta una grande opportunità
per lo sviluppo regionale. Ricordo che, stando alle stime del piano presentato dalla Regione, la ZLS Porto di Venezia – Rodigino in dieci anni può produrre investimenti economici pari a 2,4 miliardi di euro, un aumento di 177.000 posti di lavoro, un incremento dell’export del 40% e del traffico portuale dell’8,4%”.
“Dal punto di vista operativo il decreto permetterà di procedere alla nomina del Comitato di indirizzo, l’organo di governo della ZLS, responsabile delle scelte politiche, strategiche e attuative ad essa collegate – precisa Marcato –. Sottolineo che il Governo ha accolto la proposta delle
Regioni, riconoscendo loro un ruolo centrale all’interno del Comitato, pur confermando la necessaria collaborazione e il pieno coinvolgimento delle altre amministrazioni coinvolte, vale a dire l’Autorità di Sistema Portuale e i Ministeri competenti”.
“Non nascondo – commenta ancora Marcato – che il percorso per arrivare a questo Dpcm non è stato semplice. Ci sono voluti quasi due anni, ma in questo periodo non abbiamo mai perso le speranze di rendere effettiva quella che la Zls è una grande opportu-
Truffe agli anziani: la Questura di Rovigo invita alla prudenza
La Questura di Rovigo lancia l’ennesimo allarme “truffe agli anziani”. Infatti, nelle ultime settimane in Polesine si sono registrati nuovi episodi, alcuni dei quali rimasti solo tentati, altri- due quelli purtroppo andati a segno- ai danni di persone anziane. Sono loro le vittime privilegiat di ladri e truffatori i quali, approfittando della loro solitudine e, delle volte, di stati di salute precari, cercano di aggirarli con inganni e tranelli per impossessarsi di denaro o oggetti preziosi. Diventa quindi sempre più importante la sensibilizzazione sulle tecniche e sugli stratagemmi che vengono utilizzati dai malfattori per introdursi nelle abitazioni spacciandosi per appartenenti alla forze dell’ordine, avvocati, assicuratori, tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, corrieri per consegna di pacchi. Non sono mancati episodi di ragazze giovani di bell’aspetto che, dopo aver chiesto gentilmente un’informazione stradale o altro genere di informazio-
ni, per ringraziare abbracciano caldamente la persona anziana, mettendo a segno il più classico dei furti con destrezza; infatti, solo più tardi la vittima si accorge che dal suo polso o dal collo è sparito l’orologio di valore, la collana d’oro o, ancora, il portafoglio tenuto in tasca.
Da qui, i consigli della polizia: non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità, verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla porta. È bene ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente e nessun Istituto Bancario contatterà mai per avere, via telefono, informazioni su dati sensibili. Per qualunque problema o dubbio l’invito è a chiamare il 113 o il numero unico di emergenza 112.
nità di sviluppo per un territorio strategico a livello regionale”. “Ora serve una decisa accelerazione nei prossimi passaggi –conclude Marcato - avvieremo subito la procedura di nomina del Comitato di indirizzo, che dovrà concludersi quanto prima con un nuovo Dpcm. Quindi sarà possibile garantire la piena operatività della ZLS, mettendo in campo tutti gli strumenti di incentivazione economica e di semplificazione amministrativa ad essa collegati. È però fondamentale assicurare il finanziamento per il 2024 del credito d’imposta a favore delle imprese che decidono di investire nell’area della Zona Logistica Semplificata. Misura che, del resto, sarebbe in linea con quanto deciso dal Governo per la ZES Unica del Mezzogiorno, alla quale l’ultima Legge di Bilancio ha destinato ben 1,8 miliardi di euro”.
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Roberto Marcato
Gli appuntamenti del Conservatorio. Tante iniziative dedicate ai bambini delle elementari
Dalla storia dei Mecenati a #Puccini100 Calendario ricco di eventi per il Buzzolla
Il Conservatorio Antonio Buzzolla ha istituito un percorso di studi sperimentale rivolto agli alunni delle scuole elementari e arricchito il calendario eventi musicali con iniziative che abbracciano la cultura a 360 gradi. A darne notizia il direttore Paolo Zoccarato. Tra le novità più significative, spicca il percorso “Crescendo”, avviato a febbraio, che offre ai bambini delle terza, quarta e quinta elementare la possibilità di avvicinarsi progressivamente ai corsi di base del Conservatorio. Un’opportunità che ha già coinvolto circa 40 bambini nelle discipline classiche e moderne.
Altra iniziativa, che coinvolge complessivamente 1.300 bambini delle scuole elementari, sono le lezioni concerto che guideranno i bambini alla scoperta degli strumenti musicali durante le attività didattiche programmate in Auditorium Mecenati. Appuntamenti che sono la prosecuzione di “Facciamo musica a scuola e con le scuole”, il progetto vincitore del bando “La tua idea “realizzato da Manuela Baldo per avvicinare i più piccoli al mondo della musica. Progetto coordinato dall’insegnante Renata Benvegnù.
Ci sarà poi l’apertura dei “mercoledì del conservatorio”con le pillole di storia sui Mecenati, la famiglia che lasciò, 50 anni fa, i suoi
beni e la villa,oggi sede dell’attuale conservatorio A. Buzzolla.
Gli appuntamenti del festival chitarristico avranno valenza internazionale con il progetto Erasmus e saranno contraddistinti da masterclass, mostre, ensemble di chitarre e presentazione di libri. Nella giornata di chiusura del festival, il 18 aprile, è previsto un momento di storia, curato da Federica Artuso e Alberto Rocca, per ricordare Oscar Ghiglia.
Altra novità sarà l’appuntamento con il professor Giovanni Hoffer, cornista di musica moderna e jazz che terrà diverse masterclass (29 aprile, 20 e 27 maggio). A un secolo dalla scomparsa del grande Giacomo Puccini è previsto il 21 aprile il galà Pucciniano. A salire sul palco del Mecenati saranno una trentina di studenti delle classi di accompagnamento pianistico, in sinergia con le classi di Canto, Arte
Scenica, Musica vocale da camera e Corso per Maestro Collaboratore. Arie, duetti e scene pucciniane prenderanno vita grazie a giovani cantanti e pianisti, guidati dalle professoresse Claudia Mariano e Claudia Foresi, ideatrici del concerto “#Puccini100”.
Tutti gli studenti delle varie classi saranno coinvolti a vario titolo per portare in scena pagine tratte dalle opere più famose di Giacomo Puccini, dalla soffitta della Bohéme alla Cina della principessa Turandot, dal miracolo sinfonico di Manon Lescaut alla farfalla più triste del Giappone, Cio Cio San, ossia Madama Butterfly. Per ripercorrere la vita del maestro Puccini, un testo collegherà le pagine musicali inquadrando il contesto in cui sono state scritte e alcuni aneddoti della vita più privata del compositore.
Guendalina Ferro
Suoni d’acqua 2024: un viaggio musicale tra territori d’acqua
L’edizione primaverile del Suoni d’Acqua, il Festival di musica diffuso dei territori legati all’elemento acqua, fa tappa anche quest’anno ad Adria con due emozionanti eventi. Il primo, tenutosi lo scorso 22 marzo al Teatro Ferrini, ha visto i Marketplace omaggiare Etta James, mentre il prossimo 5 maggio alle ore 18:30, al Teatro Comunale, sarà la volta dell’Ensemble Symphony Orchestra con il concerto “Alla Scoperta di Ennio Morricone”, diretto da Giacomo Loprieno. I due concerti, come gli altri appuntamenti del festival, sono promossi da Musica Chioggia in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Veneto, la Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’acqua, il Centro Internazionale Civiltà dell’acqua e Veneto Jazz. Gabriele
Vianelli, Amministratore Delegato del Festival, afferma: “Quest’anno abbiamo stretto importanti collaborazioni con associazioni al di fuori del Veneto, presentando rinomati artisti del concerto
classico e jazz”.Pietro Perini, Presidente del Festival, aggiunge: “Oltre a consolidare le collaborazioni esistenti, abbiamo lavorato per promuovere la musica in varie località del Veneto, con eventi che
spaziano dalla musica barocca alla contemporanea, coinvolgendo comuni e associazioni culturali come Cavarzere, Cona, Vigonovo, Santa Maria di Sala, Fiesso d’Artico, Noale e Adria, per soddisfare appassionati di musica di ogni genere”. Le date conclusive del festival prevedono due imperdibili concerti jazz in Piazzetta Calderari a Pordenone: venerdì 31 maggio alle ore 20:30 con Izo Fitzroy,voce, Marcus Bonfanti alla chitarra, Matthew Waer, Karl Penney alla batteria, e le tre vocalist Silla Mosley,Jade Elliot, e Clarence Hunte. E domenica 2 giugno alle ore 21:30 con Joey Calderazzo al pianoforte, John Patitucci al basso e Dave Weckl alla batteria. Un’occasione unica per immergersi nella magia della musica nel contesto dei territori d’acqua. (gu.fe.)
Tra le novità più significative, spicca il percorso “Crescendo”, avviato a febbraio, che offre ai bambini delle terza, quarta e quinta elementare la possibilità di avvicinarsi progressivamente ai corsi di base del Conservatorio
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Auto in pista. Nel terzetto adriese anche la giovane pilota Eva Spadotto Per
Bolza Corse una stagione da incorniciare: premi per tre piloti
I l club Bolza Corse di Adria ha festeggiato i suoi campioni, premiati nella prestigiosa cornice del museo polifunzionale della Dallara Academy, per i risultati della Formula X Italian Series 2023. Così a Varano de’ Melegariin provincia di Parma sono stati premiati Luca Verdi, Massimiliano Moro, Eva Spadotto e la squadra corse adriese, rappresentata dalla presidente Paola Cazzadore. Serata che ha visto ripercorrere un’annata che ha portato importanti soddisfazioni in Polesine, ad iniziare dalla vittoria in Atcc Italy di seconda divisione centrata dal giovane e promettente Luca Verdi, al volante della Cupra Leon Tcr Dsg.
“Una bellissima serata – racconta Verdi –, dove le emo-
zioni per me sono state molto forti. Grazie alla famiglia della FX ma un grazie enorme anche a Bolza Corse perchè assieme abbiamo vissuto una stagione da incorniciare. Il museo della Dallara Academy è incredibile”.
A far compagnia al pilota da Bergamo è stato il trevigiano Massimiliano Moro che da Casier è andato alla conquista dell’Atcc Rs Cup con la Renault Clio Cup 4 adriese. “Sono contento di aver vinto questo campionato – dice Moro – ed averlo fatto con Bolza Corse conferma quanto questa squadra sia vincente e ben preparata. Grazie a tutto il team”.
A completare il terzetto di premiati Eva Spadotto, giovane pilota di Salgareda che ha ricevuto il trofeo quale miglio-
Asd Adriauto Fury Monkeys c5 sempre più vicina all’obiettivo
Un po’ alla volta si sta avvicinando l’obiettivo dell’Asd Adriauto Fury Monkeys c5, che punta, da neopromossa, alla permanenza nel campionato regionale di C2 girone B, guidato dalla coppia Academy Mestre e United Borgoricco Campetra a 56. I giallo blu adriesi, dopo 25 partite giocate sono al decimo posto con 26 punti, frutto di 7 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte. Una squadra che a metà febbraio ha visto l’avvicendamento sulla panchina di Simone Pinzan, che ha lasciato per motivi personali, e il cui posto è stato preso dal vice allenatore Ales-
sandro Segato.
Per Simone Pinzan, la gioia per la favolosa cavalcata della scorsa stagione, culminata con la vittoria dei playoff e la conseguente promozione in C2. E la permanenza nella categoria regionale, passa anche dall’arrivo del laterale Marco Bacci, ex Yes Work Valli, che ringraziamo per la collaborazione. Per Valli si è trattato di un ritorno, visto i suoi trascorsi nel futsal Adria (C2) per poi passare al Murazze dove ha fatto vedere le sue grandi doti tra C2 e C1.
Per il d.s. Guarnieri, “Marco ha fortemente volutofar parte della
squadra, e per ciò lo ringraziamo. Le sue doti tecniche le conoscevamo, e le metterà a disposizione per raggiungere il nostro obbiettivo”.
Oltre a Bacci è arrivato anche il portiere classe 2002 Luca Cecchetto, che è andato ad aggiungersi a Forza e Rostellato componendo così il terzetto dei portieri. Proveniente dal calcio a 11 (giovanili Porto Viro) ha poi voluto iniziare l’esperienza del C5, proprio in questa stagione con l’Atletico Contarina. Ora in questa esperienza in C2, crescerà grazie anche al lavoro del preparatore Adamo Birolo. (c.a.)
re lady di una stagione notevole sulla seconda Renault Clio Cup 4. “Un evento stupendo all’interno della Dallara Academy – ricorda Spadotto – ed è stata una ciliegina sulla torta ricevere questo premio per essere la ragazza che più si è messa in mostra nel 2023 con la Clio Cup”.
Per Paola Cazzadore, presidente Bolza Corse, è stata “una serata incredibile alla Dallara perchè qui si respira la storia dell’automobilismo. Siamo felici di aver ritrovato i nostri campioni e di aver festeggiato con loro i tanti traguardi che abbiamo raggiunto insieme nel 2023. Grazie alla Formula X Italian Series per aver premiato anche il nostro team, ne siamo stati onorati”.
Cristiano Aggio
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Sport
#Regione
L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico
“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.
Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?
“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.
Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?
“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per
25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.
Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.
Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?
“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che
intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il
lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.
Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?
Quali sono i candidati?
“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.
Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)
E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali
I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.
Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.
Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei
quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.
Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.
Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-
cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.
Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.
A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.
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Vanessa Camani
Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee
Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”
“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”
“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”
Elena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”
Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.
“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”
“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse
per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono
il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra
i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”
“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”
“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.
L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”
“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.
Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.
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Elena Donnazzan
Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale
Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione
Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.
“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi
limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.
Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.
Dal lavoro all’Europa, una
delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.
“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.
E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
di Giorgia Gay VENETO24 LE INTERVISTE DEL DIRETTORE
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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda
Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba
Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese
Parliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?
Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei
dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.
Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?
Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-
le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.
Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?
La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione
imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori. Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle
procedure operative del vostro fondo?
Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.
Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?
Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)
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Regione
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Riccardo Giovani
Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service
L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi
Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà
del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno
del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-
renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.
Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.
La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”
Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e
per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-
zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello
della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.
di Martin Niederkoler
Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori
Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.
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Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL
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Conosciamo l’endometriosi
Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso
Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.
Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.
Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono
Prosegue alla pag. seguente
APRILE 2024 on-line: /category/salute/
Sanità
Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!
Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6
Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo
Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.
Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce.
In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare,
rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.
“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.
Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.
Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia. A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.
Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.
Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.
Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.
Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).
E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.
Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi.
Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.
Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro. Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.
La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.
Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.
Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).
In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.
Ci sono esenzioni? Dal 2017, con nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
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Continua dalla pag. 1
Ulss 2 Marca Trevigiana. Anoressia e bulimia nervosa, disordini alimentari
Una rete di supporto per i disturbi alimentari
“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più. E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.
E’ la preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, che è stato diffuso in occasione della Giornata del “Fiocchetto Lilla”, lo scorso 15 marzo, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA).
I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi, caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta di patologie sempre più emergenti, cui spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).
I dati dell’Ulss 2. L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti,
la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalenza stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).
Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569 utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.
Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70.
Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità
operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri. L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento.
Un approccio multidisciplinare sempre più perfezionato
“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD
- spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile dei Centri Provinciali Disturbi Alimentari -. Dal punto di vista clinico sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli
interventi rivolti alla famiglia, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale. È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindful-eating, arte-terapia e interventi personalizzati con l’educatore, rivolti
Nel 2023 il Cpda ha preso in carico 569 utenti e ha registrato complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni
anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata - conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.
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