Rassegna dell'imballaggio n.6 - Settembre 2025

Page 1


Rassegna

IMBALLAGGIO

PRIMO PIANO

IMA COFFEE

Il settore del coffee packaging si muove oggi lungo assi multipli e interdipendenti. L’imballaggio diventa così uno specchio fedele della complessità contemporanea del mondo del caffè.

Pag. 4

DOSSIER

pet food sta attraversando una profonda trasformazione, in cui il packaging rappresenta un punto di snodo tra esigenze produttive, responsabilità ambientale e strategie di marketing.

Pag. 22

AMBIENTE

Packaging sostenibile o niente: secondo i dati dell’Osservatorio Pro Carton 2025, quasi 1 italiano su 2 abbandona i brand con confezioni non sostenibili.

Pag. 50

CONVERTING &LABEL

Il settore del lusso è in continua evoluzione e il packaging gioca un ruolo fondamentale nella percezione dei brand premium. Le ultime tendenze del packaging di lusso saranno al centro dell’edizione 2025 di LUXE PACK Monaco (29 settembre-1 ottobre).

In collaboration with

Costruiamo il vostro Alpha. Con passione!

Alpha, fusore polivalente ad alte prestazioni.

È il momento della generazione Alpha. Pensare in modo nuovo, puntare su ciò che è collaudato. Perché abbiamo un obiettivo: il vostro successo. Capacità di fusione elevata e affidabilità, componenti durevoli, dimensioni compatte, eccellente sicurezza sul lavoro. Affinché possiate affrontare il futuro in tutta sicurezza.

Scoprite di più su Alpha.

Rassegna

Direttore Responsabile

Stefano Legnani

Coordinamento editoriale

Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

Marketing e Vendita

Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu

Redazione

Silvia Ballabio

Chiara Riccardi

Grafica e impaginazione

Amalia Pari

Stampa e confezione

Grafiche Giardini Srl - Pantigliate (MI) Costo produzione copia € 2,40

Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro

Redazione

Innovative Press S.r.l. Via Caradosso 17 - 20123 Milano Tel. 02 21103102 info@innovativepress.eu www.innovativepress.eu

Alcune immagini presenti in questo numero sono tratte da: Freepik.com, Pexels.com e Pixabay.com

FM

Rassegna dell’imballaggio

Food Machines

BM Il network

Beverage Machines

Rassegna Grafica

Editore

Aut. Trib. di Milano n. 6 del 07/01/1980

Iscrizione al ROC n. 35480 del 10/11/2020

Primo Piano

/

4 Confezionamento del caffè, rivoluzione in corso

8 Cama Group porta il caffè italiano nel mondo con un’innovativa capsula

9 Nimax, qualità, sicurezza e tracciabilità

10 Goglio, offerta integrata per il settore caffè

11 Gerosa Group packaging flessibile d’eccellenza

12 IMA Coffee Hub driving innovation in coffee processing and packaging industry

Fatti&Tendenze/

14 Costruttori macchine packaging, nuovo fatturato record

16 Macchine plastica e gomma, un comparto in salute

Focus/

18 Beverage alcohol trends defining the current year

20 P.E. Labellers introduces EXPERIENCE

21 Berlin Packaging rivoluziona il design nel mondo wine&spirits

Dossier/

24 Mackle rivoluziona il pet food con Clevertech e Omron

30 Berlin Packaging, time to market ridotto, creatività potenziata

34 SisTrade celebra 25 anni di innovazione

36 Ferrarelle Società Benefit, nuovi traguardi di responsabilità d’impresa

Prodotti&Tecnologie/

38 Mitsubishi Electric accelera la trasformazione digitale dell’industria

40 Bobst, focus tecnologico sul folding carton

Case History/

42 L’esperienza di Schubert al servizio di Ritter Sport

44 Sytrama sceglie i freni Mayr per la sicurezza uomo-macchina

46 Del Duca Print un salto di qualità con Durst

Ambiente/

48 Carta e cartone, raccolta differenziata a livelli record

50 Sostenibilità e packaging criteri decisivi per i consumatori italiani

Converting&Label/

52 Packaging di lusso, le tendenze chiave del futuro

54 Il potere del lusso nella concezione moderna

Innovative Press p p

Informativa Privacy ai sensi del D.lgs 196/03 per il trattamento dei dati. La informiamo che, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore riguardanti la medesima sfera di attività. In qualsiasi momento, Lei potrà chiedere al Titolare del Trattamento dei dati personali, Innovative Press Srl con sede in Milano, via Caradosso n. 17, la consultazione, la modifica, il blocco o la cancellazione dei Suoi dati secondo quanto previsto dall’art.7 della stessa normativa, scrivendo a info@innovativepress.eu www.packagingspace.net

26 Cama Group, la risposta giusta per ogni esigenza

26 Goglio, soluzioni complete per il pet food

Eventi/

Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.

Aziende&Strategie/

28 Clevertech Tech Day, innovazioni nel mercato dei beni di largo consumo

58 LUXE PACK Monaco, hub internazionale per il cambiamento

59 K 2025, The Power of Plastics!

60 Fachpack, focus sulla transizione nel packaging

A PERDITA D‘OCCHIO: CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DI OGNI SORTA. REALIZZATO AL MEGLIO CON SCHUBERT.

PADIGLIONE 1 STAND 244

Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio.

Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi. Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi. www.schubert.group/en/food.html

CONFEZIONAMENTO DEL CAFFÈ rivoluzione

in corso

Il settore del coffee packaging si muove oggi lungo assi multipli e interdipendenti: protezione e conservazione, sostenibilità e design, esperienza e storytelling, logistica e normativa. L’imballaggio diventa così uno specchio fedele della complessità contemporanea del mondo del caffè.

A cura di Riccardo Ceredi

Nel mondo del caffè, il packaging ha ormai assunto un ruolo ben più ampio rispetto a quello tradizionale di semplice contenitore: è diventato un elemento strategico, capace di riflettere le trasformazioni profonde del settore e di influenzare le scelte dei consumatori. In un mercato globale che oggi vale oltre 800 milioni di dollari – e che si stima possa superare 1,3 miliardi entro il 2032, con una crescita annua composta (CAGR) di circa il 5% – l’imballaggio si è evoluto in chiave funzionale, sostenibile e comunicativa. Proteggere e conservare l’aroma resta una priorità, ma si affiancano oggi nuove esigenze: ridurre l’impatto ambientale, raccontare in modo autentico l’identità del brand, adattarsi alla logica dell’e-commerce e sfruttare le potenzialità offerte dalla digitalizzazione. Materiali innovativi, soluzioni compostabili, etichette trasparenti e tecnologie intelligenti stanno ridefinendo l’intera filiera, trasformando il packaging in un punto di contatto decisivo tra prodotto e consumatore.

Materiali in evoluzione: la sfida tra barriera e sostenibilità

In un contesto di crescita continua, in cui il packaging è chiamato a coniugare prestazioni e sostenibilità, uno degli snodi centrali resta la

scelta dei materiali. Il packaging del caffè deve prima di tutto offrire una protezione efficace contro ossigeno, umidità e luce, che sono le principali cause di degradazione dell’aroma e della freschezza. Per anni, i film plastici multistrato hanno rappresentato lo standard, ma la loro difficile riciclabilità e l’impatto ambientale hanno spinto il settore a cercare alternative più sostenibili. Oggi si sta assistendo a un cambiamento importante, con un crescente utilizzo di materiali monomateriale riciclabili, bioplastiche e carte trattate con rivestimenti barriera innovativi. Le applicazioni spaziano dai sacchetti per il confezionamento diretto o per il sovraimballo di cialde e capsule, fino alle capsule stesse, già da qualche anno disponibili anche in versione compostabile. Queste ultime offrono migliori prestazioni in termini di sostenibilità, seppur a fronte di un

costo di vendita più elevato. Questi materiali permettono di mantenere alte performance protettive, combinando la necessità di conservare il prodotto con quella di rispettare criteri ambientali. Allo stesso tempo, l’integrazione di soluzioni come valvole di degasaggio e insufflaggio di azoto continua a giocare un ruolo fondamentale nella preservazione del caffè, il tutto mantenendo un occhio attento alla circolarità e alla sostenibilità del packaging.

Il packaging come veicolo di storytelling autentico e trasparente

Il consumatore moderno cerca nel packaging più di un semplice contenitore: vuole un’esperienza che racconti una storia autentica. Il design del packaging si evolve per trasmettere valori di trasparenza e sostenibilità, attraverso l’uso di materiali naturali, texture organiche e uno stile pulito e minimalista, capace di evocare artigianalità e rispetto per l’ambiente. Le informazioni sulle etichette – come la provenienza del caffè, le certificazioni di sostenibilità o i metodi di lavorazione – diventano parte integrante della comunicazione visiva, contribuendo a creare un legame di fiducia con il consumatore. Un packaging ben progettato racconta con semplicità e chiarezza, evitando eccessi visivi e puntando su un messaggio sincero e coerente che accompagna il prodotto fino al momento dell’acquisto.

Capsule, cialde e sacchetti: i formati che dominano il mercato Le capsule rappresentano ormai quasi la metà delle vendite retail globali nel segmento del caffè confezionato, con una diffusione particolarmente marcata in Europa occidentale e Nord America. In Europa, ad esempio, si consumano oltre 25 miliardi di capsule all’anno, con la Germania, la Francia e l’Italia protagoniste di oltre il 70% del volume. Nel frattempo, le cialde in carta, che coprono tra il 12% e il 15% del mercato, stanno vivendo un autentico rilancio, trainato dall’interesse verso soluzioni più sostenibili e dalla crescente richiesta di caffè di qualità da parte dei consumatori. Con una quota stabile tra il 30% e il 35%, il caffè in sacchetto continua a dominare in mercati tradizionali come quello italiano e spagnolo, soprattutto nel segmento specialty. Qui, i sacchetti flessibili — spesso equipaggiati con zip richiudibili e valvole monodirezionali — sono particolarmente apprezzati per la loro capacità di preservare freschezza e aroma,

unendo praticità e funzionalità. Parallelamente, l’esplosione dell’e-commerce impone standard di packaging più robusti e funzionali, progettati per resistere al trasporto e mantenere un forte appeal visivo anche al momento dell’unboxing.

La sostenibilità come bussola imprescindibile

Il tema della sostenibilità, inevitabilmente, attraversa trasversalmente ogni riflessione sul packaging. Le pressioni normative, unite a una crescente sensibilità dei consumatori, spingono l’intera filiera a rivedere materiali, processi produttivi, modalità di distribuzione e logiche di fine vita. I Paesi dell’Unione Europea, in particolare, si stanno muovendo verso obiettivi sempre più stringenti in termini di riciclabilità, riutilizzo e contenuto di materiale riciclato. Ma non si tratta solo di una sfida tecnica o normativa: è una questione di reputazione, di posizionamento e di valore percepito. Oggi più che mai, il packaging è chiamato a essere coerente con le dichiarazioni ambientali dei marchi. Ogni incongruenza – tra un messaggio green e un imballo non riciclabile, per esempio – viene letta come greenwashing, con danni potenziali enormi in termini di fiducia. Di conseguenza, trasparenza e accountability diventano asset intangibili fondamentali. Le aziende che comunicano con chiarezza la composizione del packaging, il suo corretto smaltimento e gli eventuali sforzi di compensazione delle emissioni sono premiate dai consumatori più attenti.

Il packaging 4.0: digitalizzazione e nuove interazioni

La digitalizzazione, infine, sta riscrivendo anche le logiche del packaging del caffè, in modi sottili ma decisivi. L’integrazione di QR code, tag NFC o tecnologie di tracciabilità consente di offrire contenuti dinamici e personalizzati: ricette, tutorial,

consigli per la preparazione, informazioni sulla tostatura o sulla provenienza geografica del caffè. Il packaging si trasforma così in un ponte tra fisico e digitale, in grado di estendere l’esperienza del consumatore ben oltre l’acquisto. In alcuni casi, tecnologie come la blockchain vengono già utilizzate per garantire la tracciabilità delle origini e la trasparenza delle certificazioni, offrendo un ulteriore livello di sicurezza – e quindi di fiducia – per il consumatore. Anche dal lato produttivo, la digitalizzazione apre nuove possibilità: grazie alla stampa digitale è possibile realizzare tirature personalizzate con codici univoci, consentendo una gestione più flessibile delle produzioni e una migliore integrazione con sistemi di tracciabilità e autenticazione del prodotto. Stanno inoltre emergendo esperienze di realtà aumentata e contenuti digitali interattivi, attivabili direttamente dalla confezione, che rafforzano il legame emotivo con il consumatore. Queste innovazioni sono particolarmente rilevanti nel segmento premium e specialty, dove il racconto della qualità e dell’origine è parte integrante del valore percepito.

Logistica e e-commerce: il packaging protagonista della customer experience

Non va poi trascurato il ruolo sempre più centrale delle esigenze logistiche e dell’e-commerce. Con l’aumento delle vendite online, il packaging del caffè deve sapersi adattare a nuove sfide: resistere meglio agli urti durante il trasporto, garantire l’integrità del contenuto senza aumentare il peso o l’ingombro, offrire esperienze di unboxing coinvolgenti. L’imballaggio secondario acquisisce nuove funzioni, trasformandosi in elemento di brand identity, ma anche in strumento per ridurre i costi della logistica inversa o della gestione dei resi. Non si tratta più solo di proteggere il prodotto: oggi il packaging deve proteggere anche la relazione tra brand e cliente, soprattutto in un contesto in cui il punto di contatto fisico con il prodotto

è spesso limitato al momento della consegna. In aggiunta alle caratteristiche fisiche, alcune soluzioni di packaging “smart” integrano sensori o tecnologie IoT che permettono di monitorare in tempo reale le condizioni di spedizione, come temperatura, umidità o urti. Questo contribuisce a garantire la qualità e la freschezza del caffè durante il trasporto, offrendo un ulteriore livello di sicurezza sia per il produttore sia per il consumatore finale, e migliorando la gestione logistica complessiva.

Conclusioni: il packaging come specchio del futuro del caffè

In definitiva, il settore del coffee packaging si muove oggi lungo assi multipli e interdipendenti: protezione e conservazione, sostenibilità e design, esperienza e storytelling, logistica e normativa. L’evoluzione del packaging non è più una semplice questione di forma e funzione, ma un campo di sperimentazione strategica dove si giocano reputazione, competitività e relazione con un consumatore sempre più esigente. Lungi dall’essere un dettaglio accessorio, l’imballaggio diventa così uno specchio fedele della complessità contemporanea del mondo del caffè: un universo in cui aroma e sostenibilità, innovazione e autenticità, tecnologia e sensorialità devono convivere armoniosamente.

Fonti: www.unioneitalianafood.it www.kenresearch.com/industry-reports/ global-coffee-packaging-market www.expertmarketresearch.com/reports/ coffee-market

Coffee Design Award

rasselstein® Material matters

Siete alla ricerca di soluzioni per l’imballaggio orientate al futuro?

Il partner ideale per l’acciaio per imballaggio

Cama Group

porta il caffè italiano nel mondo con un’innovativa capsula

Un briefing impegnativo, una ricerca meticolosa e un confronto tecnico ad ampia portata consulenziale. Si conclude il progetto di Cama per un “big boss” della torrefazione italiana. Le macchine sono in fase di installazione e le capsule pronte al decollo, per “lanciare” il Made in Italy di qualità in tutto il pianeta.

Nel

B2B, supportare le necessità del cliente attraverso un’assistenza efficace è la chiave per sviluppare relazioni di fiducia durature. E se alcuni progetti si pongono fin da subito come percorribili, altri richiedono studi approfonditi, verifiche, aggiustamenti di rotta e dedizione. Proprio per questo, vengono definiti “sfidanti” e hanno la caratteristica di assicurare, quando conclusi, grandi soddisfazioni.

Una sfida stimolante

Per Cama, una delle sfide vinte e meglio concepite è quella in fase di compimento con un colosso italiano del caffè. Questo big player del settore si è rivolto all’azienda con l’obiettivo di sostituire le proprie capsule in polipropilene con soluzioni in alluminio 100% riciclato e disporre di un packaging ad altissima resa estetica e qualitativa, capace di sopportare i lunghi viaggi del prodotto dal nord dell’Italia nei cinque continenti. Il tutto, senza minimamente intaccare la qualità indiscussa del prodotto.

“Ci siamo mossi – spiega Sergio Cornago, Area Manager di Cama specializzato nel settore del caffè – in un ambito dalla qualità elevatissima, che ci ha visti partner del nostro

cliente e che ci ha portati alla co-creazione del prodotto finale. Da briefing, le innovative capsule con gli opportuni adattatori, andavano meccanizzate in tutte le macchinette esistenti mantenendo la qualità del prodotto e il loro pack doveva garantire la massima protezione e superare i severissimi transport test aziendali. Il nostro Reparto Packaging ha dato il meglio, assistendo il cliente da un punto di vista consulenziale e offrendo una risposta funzionale veramente molto interessante. Non solo abbiamo soddisfatto le richieste ma, grazie all’esclusivo risultato estetico, abbiamo anche regalato al consumatore finale un’experience unica già in fase di apertura della scatola, prima ancora che si diffonda l’aroma del caffè”.

I dettagli del progetto

Nel dettaglio, gli astucci sono formati partendo da fustellato steso e sono in grado di mantenere le capsule separate tra di loro per preservare eventuali danneggiamenti durante il tra-

sporto, tramite interfalde alveolari protettive, il tutto realizzato all’interno di una linea monoblocco. Il progetto è stato poi completato dalla Divisione System Engineering aziendale, che supporta i clienti nei progetti speciali e si è pertanto attivata per l’automazione del confezionamento. “Qui stava l’altra sfida – continua Cornago –, ossia modificare la macchina in dotazione, facendo in modo che questa potesse prendere i cartoncini, aprire il nuovo astuccio e procedere con il confezionamento. È proprio vero che quando ci si trova di fronte alla necessità di individuare una soluzione, le idee arrivano. Data la complessità del packaging, abbiamo previsto un sistema di preapertura dell’interfalda per proteggere e mantenere le capsule separate all’interno della confezione, integrando 10 robot smart e veloci. Infine, abbiamo reso ogni modulo con due unità indipendenti che lavorano all’unisono ricevendo le capsule da 4 file. Questo a vantaggio della produttività che a richiesta può essere ridotta da 4 a 2 file, assicurando risparmio energetico e dà la possibilità di utilizzare l’altra metà della linea come back-up in caso di manutenzione”.

Il progetto concepito per garantire la produzione di 850-900 capsule al minuto ed è in fase di installazione presso il produttore di caffè. Una sfida complessa, superata con successo: il cliente è soddisfatto e Cama si riconferma partner ideale per trovare soluzioni capaci di combinare innovazione, tecnologia, sostenibilità e una buona dose di ingegno creativo. www.camagroup.com

qualità, sicurezza e tracciabilità

Le soluzioni nimax rappresentano un riferimento per i produttori di caffè che puntano a un packaging sicuro, conforme e tracciabile dal confezionamento all’etichettatura, in linea con le best practice internazionali e con le esigenze di un mercato sempre più globale.

Nel comparto caffè, la qualità e la sicurezza del prodotto sono strettamente legate all’affidabilità dei sistemi di confezionamento, codifica, ispezione e labelling. Tracciabilità, conformità alle normative e integrità del packaging rappresentano fattori essenziali per garantire la tutela del consumatore, la gestione efficiente della filiera e la competitività sul mercato.

Esperienza, innovazione e visione internazionale

Fondata nel 1970 a Bologna, nel cuore della Packaging Valley, nimax ha saputo crescere e innovare nel tempo, rafforzando competenze, partnership e gamma tecnologica. Dal 2025 l’azienda si è strutturata come network internazionale, con una presenza diretta in Nord Europa e in Africa orientale, mantenendo sempre al centro la qualità del servizio e la vicinanza al cliente.

Codifica e marcatura

Nel settore del caffè, la codifica svolge un ruolo fondamentale per la tracciabilità, la sicurezza e la conformità dei prodotti. Nimax propone soluzioni di marcatura inkjet, laser e a trasferimento termico, adattabili a una vasta gamma di formati e materiali (capsule, cialde, sacchetti e buste) per assicurare la leggibilità e la durabilità delle informazioni di lotto, data e codici variabili.

Ispezione e controllo qualità

La rilevazione di corpi estranei, il controllo del peso e la verifica dell’integrità delle confezioni sono attività chiave nel processo produttivo del caffè. Nimax mette a disposizione sistemi di ispezione come metal detector, selezionatrici ponde-

rali e sistemi a raggi x, progettati per garantire il rispetto delle normative di sicurezza alimentare e ridurre al minimo i rischi di non conformità o spreco di prodotto.

Labelling ed etichettatura

Per una gestione efficiente della logistica e della tracciabilità, l’etichettatura degli imballaggi secondari e dei pallet è un passaggio imprescin-

dibile. Le soluzioni proposte da nimax, modulari e personalizzabili, consentono la stampa e l’applicazione automatica di etichette, assicurando precisione e affidabilità anche in contesti produttivi ad alto volume.

Un approccio integrato per la filiera del caffè Dotarsi di sistemi avanzati di codifica, ispezione e labelling significa adottare un approccio integrato alla gestione della qualità e della sicurezza. Nimax affianca le aziende del settore caffè sia in Italia che all’estero, offrendo tecnologie affidabili, competenza tecnica e un supporto specializzato in ogni fase della produzione. Le soluzioni nimax rappresentano oggi un riferimento per i produttori di caffè che puntano a un packaging sicuro, conforme e tracciabile, in linea con le best practice internazionali e con le esigenze di un mercato sempre più globale.

Goglio offerta integrata per il settore caffè

L’azienda si presenta sul mercato del caffè con la sua offerta a marchio Fres-co System®: un sistema integrato che combina linee di confezionamento, laminati flessibili alta barriera, accessori plastici (valvole e bocchelli) e servizi avanzati.

N el settore del caffè, dove qualità del prodotto e affidabilità dei processi produttivi rappresentano elementi chiave, l’evoluzione del packaging gioca oggi un ruolo fondamentale. Il confezionamento non si limita alla protezione del contenuto, ma ricopre un ruolo primario nella conservazione degli aromi, nell’efficienza generale della produzione e nella sostenibilità ambientale.

Un’offerta integrata

In questo contesto si inserisce l’offerta di Goglio, rappresentata dal marchio Fres-co System®: un sistema integrato che combina linee di confezionamento, laminati flessibili alta barriera, accessori plastici (valvole e bocchelli) e servizi avanzati.

I laminati multistrato con elevate proprietà barriera sono disponibili anche in versioni monomateriale (PE o PP) o poliolefinica “pronte per il riciclo”. I materiali di nuova generazione insieme alle linee di confezionamento vengono studiati e progettati per garantire la stessa efficienza produttiva assicurata dai materiali standard.

Le linee di confezionamento Goglio per caffè in grani o macinato sono progettate per realizzare confezioni sottovuoto o in atmosfera, in diversi formati, e con la possibilità di applicare la valvola monodirezionale di degasazione, fondamentale per la conservazione ottimale del prodotto. I servizi avanzati sono garantiti dall’integrazione con la piattaforma Goglio MIND, basata sulla tecnologia IIoT, che consente la raccolta e l’analisi dei dati di produzione. Un supporto concreto per la manutenzione predittiva, il monitoraggio continuo dei parametri e il miglioramento dell’efficienza operativa in generale.

Fres-co System®+

All’interno di Goglio MIND si colloca Fres-co System®+, la più recente innovazione sviluppata dal Gruppo. Il cuore della tecnologia è rappresentato da un codice univoco inciso sull’anima della bobina, che consente la tracciabilità completa del materiale e lo mette in comunicazione diretta con la linea, adattando in tempo reale i parametri di lavorazione. Il risultato è un miglioramento tangibile in termini di efficienza produttiva e riduzione degli sprechi.

L’efficacia dell’approccio è stata riconosciuta anche da Best Packaging 2025, concorso promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio, che ha premiato Fres-co System®+ per la sua capacità di coniugare innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

In un mercato sempre più attento all’impatto ambientale e alla qualità, Goglio propone un modello concreto e orientato al futuro per affrontare le sfide del confezionamento nel settore del caffè.

Gerosa Group packaging flessibile d’eccellenza

Rieusset – parte del Gruppo Gerosa – ha vinto la 72ª edizione del Concorso di Arti Grafiche della Catalogna grazie ad una confezione per il caffè in grani creata per Cafés Richard.

Nel panorama del packaging flessibile di alta gamma, l’innovazione non è più solo una questione tecnica, ma una leva strategica di comunicazione. Ne è un esempio il Gruppo Gerosa (presente a Host 2025, Pad. 8 – Stand B43), realtà d’eccellenza che da anni si distingue nella progettazione di soluzioni capaci di coniugare performance, estetica e rispetto per l’ambiente. Un approccio che ha trovato una delle sue espressioni più riuscite nel recente progetto realizzato per Cafés Richard, noto marchio francese attivo nel settore Horeca, alla ricerca di un packaging distintivo per il suo nuovo caffè in grani da 1 kg. La richiesta del cliente era ambiziosa: creare una confezione che suggerisse artigianalità e sostenibilità, evocando visivamente e al tatto la carta, pur mantenendo tutti i vantaggi di un imballaggio multistrato in termini di resistenza, durata e protezione del prodotto. Gerosa ha raccolto la sfida trasformandola in un’occasione di sperimentazione tecnica e innova-

zione estetica. Il progetto è nato grazie alla collaborazione fluida tra le diverse aree del Gruppo. È stato il team Business Development a intercettare per primo l’esigenza, insieme a Cafés Richard, attivando un processo interno che ha coinvolto i reparti R&D, prestampa e stampa. Ogni fase è stata coordinata con precisione per assicurare che la soluzione finale rispondesse pienamente agli obiettivi condivisi fin dall’inizio. La risposta è stata una struttura flessibile a tre strati, pensata per proteggere l’aroma dei chicchi nel tempo. A renderla unica è l’applicazione di una lacca opaca effetto carta, sviluppata internamente dai laboratori del Gruppo. Questa finitura restituisce una sensazione tattile naturale, senza compromettere le proprietà tecniche dell’imballaggio. In parallelo, l’elevata precisione nell’incisione dei cilindri ha permesso di ottenere una texture materica, stabile e distintiva, capace di dare identità sensoriale alla confezione. Il risultato è un packaging

Qwarzo conquista Starbucks e Lavazza

L’azienda italiana specializzata in materiali di nuova generazione per il packaging e il settore alimentare accelera la propria espansione in Europa grazie all’adozione della sua tecnologia innovativa da parte di marchi globali.

Dopo oltre 20 anni di ricerca e sviluppo, Qwarzo propone oggi un rivestimento minerale a base di silice che sostituisce i rivestimenti plastici nei prodotti monouso. Questo rivestimento brevettato crea una barriera ad alte prestazioni contro acqua, grassi, ossigeno e calore - preservando l’integrità del contenitore e proteggendo il sapore della bevanda al suo interno. “Qwarzo® protegge la bevanda dal bicchiere e il bicchiere dalla bevanda”, spiega Luca Panzeri, Fondatore e CTO di Qwarzo. “Potenzia la carta conferendole resistenza e proprietà di sicurezza alimentare, senza plastica e microplastiche o PFAS intenzionalmente aggiunti”. L’applicazione più rilevante finora è il nuovo bicchiere da asporto e il

relativo coperchio di Starbucks, lanciato a maggio 2025 e attualmente in fase di distribuzione in tutta Europa. Sviluppato in collaborazione con Transcend Packaging, Metsä Board e Qwarzo, questo nuovo contenitore sostituisce sia il rivestimento plastico interno che i coperchi monouso in plastica. Il bicchiere utilizza fibre di cellulosa di provenienza nordeuropea completamente tracciabili, mentre il coperchio è realizzato in fibra di cellulosa rivestita con Qwarzo®, abbastanza resistente da mantenere la forma anche con liquidi caldi. Il prodotto è compostabile a livello domestico, riciclabile con la carta e compatibile con le infrastrutture di smaltimento esistenti. Grazie a questo design,

che unisce sostenibilità percepita e funzionalità avanzata, elevando l’esperienza del consumatore e rafforzando il posizionamento premium del brand. Un lavoro che ha richiesto non solo competenze tecniche, ma anche una forte integrazione tra reparti e una visione strategica condivisa. A conferma del valore del lavoro svolto, il progetto ha conquistato il Primo Premio alla 72ª edizione del Concorso di Arti Grafiche della Catalogna, riconoscimento che celebra la qualità e la capacità innovativa, confermando l’impegno aziendale nella ricerca costante di soluzioni all’avanguardia. Attraverso una visione integrata che unisce creatività, knowhow tecnico e sostenibilità, il Gruppo Gerosa continua a supportare i propri clienti nel valorizzare la loro identità sul mercato. Perché oggi, più che mai, il packaging è ciò che racconta al consumatore la qualità di un prodotto, prima ancora di assaggiarlo.

il bicchiere non richiede più la separazione dei materiali durante il riciclo, uno degli ostacoli principali nel processo di smaltimento dei bicchieri tradizionali. Dall’asporto al vending, la tecnologia italiana ha conquistato anche Lavazza Spagna, che ha introdotto bicchieri con rivestimento Qwarzo® nei suoi distributori automatici, in collaborazione con il Gruppo Flo. La stessa Flo sta portando il prodotto anche sul mercato tedesco, dimostrando l’adattabilità della soluzione anche in ambienti ad alto volume come il vending professionale. I prodotti con rivestimento Qwarzo® sono certificati compostabili a livello domestico da DIN CERTCO, riciclabili come carta e conformi alla Direttiva SUP dell’Unione Europea. Qwarzo® non contiene PFAS o microplastiche intenzionalmente aggiunti. Le sue prestazioni vengono raggiunte senza compromettere gusto, sicurezza o riciclabilità.

/

IMA Coffee Hub driving innovation in coffee processing and packaging industry

At HOSTMilano 2025 IMA Coffee Hub proudly announces the launch of a comprehensive lineup of innovative solutions designed to meet the evolving needs of the coffee industry.

Across the coffee supply chain, companies of all sizes are intensifying their commitment to sustainability. From local micro-roasteries to global producers, the industry is increasingly integrating environmental responsibility into core operations. IMA Coffee Hub stands at the forefront of this transformation, leveraging cutting-edge technologies in roasting and packaging to boost energy efficiency and digital optimisation without compromising quality.

“Today, quality, sustainability, and traceability are no longer optional — they are foundational pillars of modern coffee production,” says Nicola Panzani, CEO of IMA Petroncini and Commercial Director of IMA Coffee Hub. “Digitalisation enables data-driven efficiency, while eco-design and sustainable packaging drive long-term value. At IMA Coffee Hub, we support producers of all sizes with flexible, future-ready technologies.”

At HOSTMilano 2025 - Hall 18 - Booth A24 A32 B23 B31 - IMA Coffee Hub proudly announces the launch of a comprehensive lineup of innovative

solutions designed to meet the evolving needs of the coffee industry. From energy-saving roasting to precision grinding and sustainable packaging, every technology on display reflects IMA’s commitment to environmental stewardship, digital transformation, and production excellence.

TTR25 EVO – Hot-Air Recirculation Roaster with Eco-Design Principles

A highlight of IMA’s roasting innovations, the new TTR25 EVO features a hot-air recirculation system and an eco-design approach that maximises thermal efficiency and minimises energy consumption. Developed with durable, recyclable materials and a modular structure, the TTR25 EVO ensures streamlined maintenance and a longer lifecycle.

Thermodynamic optimisation is central to the TTR25 EVO’s design: advanced insulation materials and strategically channelled airflow ensure uniform heat distribution, resulting in consistent roasting profiles and product quality. By minimising heat loss

and optimising combustion efficiency, the TTR25 EVO achieves substantial energy savings and a reduction in CO₂ emissions.

Additionally, the roaster is equipped with integrated sensors and digital control systems, enabling precise monitoring of roasting parameters and facilitating data-driven process optimisation. This connectivity supports producers in implementing quality control protocols and traceability measures crucial for modern sustainable coffee production.

Enhanced insulation and optimised heat flows allow for significant energy savings during the roasting cycle, without compromising final product quality. This makes the TTR25 EVO ideal for roasteries looking to align with circular economy goals and reduce their carbon footprint.

XTREME GRIND – Modular Multistage Roll Grinder for Consistent Quality

IMA’s XTREME GRIND is a threestage modular industrial coffee grinder developed to ensure granulometric precision, productivity, and long-term consistency.

IMA’s XTREME GRIND represents the latest advancement in industrial coffee grinding technology, designed to meet the demanding needs of high-volume coffee producers who prioritize both precision and scalability. This modular multistage roller grinder enables an unprecedented level of control over particle size distribution, critical for ensuring consistent flavour extraction and product uniformity across batches.

The grinder features three grinding stages, each optimised to reduce fines and maintain uniform particle size, significantly enhancing the stability of the coffee’s flavour profile. With advanced automation, servo-motor control, and recipe-based settings, XTREME GRIND supports high-capacity grinding with full flex-

ibility and repeatability. Its modular design, integrated with an intuitive user interface, facilitates easy configuration and maintenance, while precise control of particle size ensures optimal extraction across different brewing methods.

XTREME GRIND delivers premium quality with high operational efficiency, becoming a benchmark in industrial coffee grinding.

CE1 – Compact, High-Speed Paper Pod Packaging with Unmatched Precision

Designed to combine high output with a minimal footprint, the CE1 is IMA Coffee’s newest solution for paper hard pod packaging, engineered to deliver both performance and sustainability. With a production capacity of up to 450 pods per minute, the CE1 stands out for its remarkable speed, extremely compact design, and mechanical reliability, making it ideal for fast-paced, space-constrained production environments.

Its servo-driven dosing unit ensures accurate and repeatable filling, while the rotating cutting system guarantees clean, consistent pod profiles, optimising sealing and aesthetic quality. Special attention has been given to the compaction phase, enabling the production of pods with high density and uniform shape, which is essential for optimal extraction and packaging stability.

Fully compatible with compostable filter paper and sustainable packaging materials, the CE1 represents a new standard in eco-friendly, high-speed

pod production — combining efficiency, precision, and reduced environmental impact.

The CE1 will be available for virtual viewing throughout the exhibition in line with CPVU, the new IMA’s advanced vertical case packer, developed to meet the coffee industry’s most demanding end-of-line requirement, for a complete turnkey pod packaging line.

CA3 – Flagship Pod Packaging for Soft and Hard Pods

Also on display, the CA3 represents the pinnacle of IMA Coffee’s technology for soft and hard paper pods. Designed for high-volume production, CA3 combines flexibility and performance with advanced process control, ensuring the highest standards in soft and hard pod packaging.

The machine accommodates different pod formats and sustainable materials for the outer envelope, enabling top performance across evolving market demands.

TWINPRO – all-in-one grinding and packaging system for R&D purposes and small-scale capsule production

IMA Coffee Hub will also present TWINPRO, the unique system that integrates the IMA’s know-how for grinding and packaging processes for small productions capacities, leading to no less than a tailor-made solution for small coffee capsule producers. TWINPRO allows for manual micrometric adjustment of the granulometry and quick changeovers of capsule

formats and materials, enabling the testing of the optimal product brew, capsule configuration and material compatibility.

Developed in collaboration with the IMA OPENLab – the Group’s network of technological laboratories and testing areas dedicated to sustainable innovation – TWINPRO is the ideal tool for laboratories and R&D centres developing eco-compatible capsule systems, supporting the transition toward compostable and recyclable alternatives.

At IMA OPENLab corner at HOSTMilano, customers and partners will have the chance to start new projects and explore innovative solutions for sustainable coffee processing and packaging. Join us at HOSTMilano and discover how OPENLab turns ideas into reality.

IMA END OF

LINE Hub

At HOSTMilano 2025, IMA Coffee Hub’s expertise will be complemented by the full spectrum of advanced technologies from the IMA End of Line Hub, offering a complete solution package. This includes state-of-the-art systems for manipulation, cartoning, overwrapping, case packing, stretch banding, shrink wrapping, palletizing, depalletizing, and labelling — ensuring seamless integration across the entire coffee production and packaging workflow.

Through these innovations,IMA Coffee Hub reaffirms its commitment to building a more resilient, digital, and sustainable coffee industry. Each machine reflects a broader strategy: reducing waste, increasing efficiency, and delivering premium product quality while enabling customers to meet rising sustainability standards.

Discover IMA Sentinel at HOSTMilano

IMA Sentinel is the digital platform designed to take your production to the next level. By combining real-time monitoring, predictive maintenance, and advanced AI analytics, Sentinel turns machine data into actionable insights, ensuring maximum efficiency, uptime, and sustainability. Visit us at HOSTMilano and experience firsthand how digital innovation can transform the coffee processing industry.

Costruttori macchine packaging NUOVO FATTURATO RECORD

È ancora record per l’industria italiana delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio, che nel 2024 ha superato per la prima volta nella sua storia la soglia dei 10 miliardi di euro di fatturato. Il giro d’affari complessivo ha raggiunto i 10,06 miliardi, con una crescita del +9% rispetto all’anno precedente.

Nel corso dell’Assemblea annuale dei Soci di Ucima sono stati resi noti i dati della 13^ Indagine Statistica Nazionale condotta dal Centro Studi Mecs. Lo studio ha coinvolto 619 aziende del settore, che danno lavoro a 40.503 addetti (+6% sul 2023, con 2.284 nuove assunzioni).

I mercati internazionali

La vocazione all’export delle aziende italiane del packaging si rafforza ulteriormente nel 2024: le vendite all’estero hanno raggiunto i 8 miliardi di euro, pari al 79,4% del fatturato complessivo, con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente (+10%). L’in -

cremento delle esportazioni, pari a oltre 700 milioni, consolida la posizione del made in Italy nei mercati globali, dove le tecnologie italiane continuano a essere apprezzate per affidabilità, flessibilità e innovazione. Il podio delle destinazioni resta invariato: l’Unione Europea si conferma la principale area di sbocco delle tecnologie italiane per il packaging, con 2,9 miliardi di euro di fatturato e una quota del 35,8% sull’export totale. L’Asia mantiene il secondo posto con un giro d’affari pari a 1,6 miliardi (20,2%), seguita dal Nord America con 1,3 miliardi (16,6%).

A seguire, Europa extra UE (768 milioni), Sud America (730 milioni), Africa (573 milioni) e Oceania (122 milioni).

Il mercato interno

In crescita anche il mercato domestico, con un incremento del +5,2% che ha portato il fatturato Italia a superare i 2 miliardi di euro (2,07 miliardi il consuntivo 2024). La quota di vendite interne si attesta al 20,6% del totale. Il food rimane il principale settore cliente sul territorio nazionale, con una quota del 36,8%, seguito da beverage e farmaceutico.

Settori clienti: food & beverage ancora protagonisti

Anche nel 2024 il comparto delle macchine per il packaging conferma la propria trasversalità industriale, con una domanda distribuita su più filiere produttive. La maggior parte del fatturato proviene dai settori alimentare e delle bevande, che insieme assorbono il 56,1% delle vendite complessive: il food si attesta al primo posto con 3,12 miliardi di euro (31% del fat-

turato totale), seguito dal beverage con 2,52 miliardi (25,1%). Al terzo posto si colloca il comparto che comprende tissue, tabacco e altri settori con 1,92 miliardi di euro, pari al 19,1% del totale. In forte crescita anche il settore farmaceutico, che raggiunge quota 1,74 miliardi (17,3%).

Fatturato per tipologia produttiva

Le macchine per il packaging primario si confermano la principale voce di fatturato, con una quota pari al 53% del totale, trainata in particolare dalle formatrici-riempitrici-chiuditrici (FFS) che, con 2,24 miliardi di euro, rappresentano da sole il 22,3% del fatturato complessivo, in crescita del 10,3%. Al secondo posto si collocano le riempitrici e dosatrici, con 1,90 miliardi (18,9%, +8,6%). Il packaging secondario, che comprende astucciatrici e incartonatrici, si attesta al 19,9% del fatturato, con una crescita del 6,6%.

Struttura territoriale:

Emilia-Romagna locomotiva del settore

La Packaging Valley emiliana si conferma il cuore produttivo del settore. In Emilia-Romagna risiedono 211 aziende (34,1% del totale), che generano il 62,1% del fatturato complessivo (oltre 6,2 miliardi) e impiegano oltre 22.300 addetti. Seguono Lombardia, Veneto e Piemonte. In termini di primati provinciali, per il fatturato si riconfermano ai primi quattro posti Bologna, Parma, Modena e Rimini, mentre troviamo Treviso in quinta posizione, Vicenza alla sesta, Reggio Emilia e Mantova rispettivamente al settimo e ottavo posto.

Le aspettative per il 2025

Guardando all’anno in corso, le aziende del settore si mantengono prudentemente ottimiste. Secondo l’indagine del Centro Studi Mecs - Ucima, il 37,5% delle imprese prevede una crescita del proprio fatturato nel 2025, mentre il 45,8% si attende una stabilità dei volumi. A pesare sulle prospettive future

sono soprattutto i fattori di instabilità internazionale, l’evoluzione dei costi energetici e le politiche industriali a livello europeo. Resta comunque forte la fiducia nella capacità del settore di innovare e consolidare la propria posizione sui mercati globali. “Abbiamo raggiunto un nuovo, storico traguardo –dichiara Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima –. Il superamento dei 10 miliardi di euro dimostra ancora una volta la forza del nostro settore. La nostra rete capillare, anche nei mercati più lontani, e la catena del valore ci premiano. L’ex-

port continua a trainare, grazie a tecnologie affidabili, competitive e flessibili. Ma non possiamo trascurare le criticità che si affacciano all’orizzonte: guerre, dazi, instabilità energetica, incertezza sugli equilibri geopolitici e una mancanza di politiche industriali chiare. Tutti fattori che potrebbero frenare nuovi investimenti e la competitività delle nostre imprese. È fondamentale che si continui a credere nel manifatturiero italiano e che si garantisca un quadro normativo stabile e favorevole alla crescita”.

MACCHINE PLASTICA E GOMMA un comparto in salute

Si

è tenuta il 24 giugno, presso Villa Borromeo a Cassano d’Adda, l’annuale assemblea dei soci Amaplast - l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Durante l’assemblea sono stati confermati il Presidente Massimo Margaglione e i Vice Presidenti Gabriele Caccia e Barbara Ulcelli per il biennio 2025-2027.

Il Presidente Massimo Margaglione ha illustrato nella sua relazione l’andamento dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, commentando i risultati emersi dalla quinta edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast. La Vice Presidente Barbara Ulcelli ha commentato le risultanze dell’Indagine in tema di struttura della compagine associativa e, in generale, dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, fornendo aggiornamenti sulle trattative per il rinnovo del CCNL del settore rappresentato da Federmeccanica, del cui Consiglio Generale fa parte. Il Vice Presidente Gabriele Caccia si è soffermato sulle tematiche oggetto

In base alle rilevazioni del Centro Studi MECS-Amaplast, l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma ha archiviato il 2024 con un incremento del fatturato dell’1,4%. La tenuta del comparto è da ricondurre in primo luogo alla buona performance delle esportazioni, in crescita per il quarto anno consecutivo.

della sua delega, con particolare riferimento alla partecipazione di Amaplast alle fiere di settore nell’ultimo anno, agli esiti di GREENPLAST 2025 e all’avvio dell’organizzazione di PLAST 2026.

Ospite d’onore dell’assemblea il professor Carlo Cottarelli, che ha tenuto una lectio sulla situazione economica mondiale e le prospettive, con un approfondimento sull’Italia.

Focus sui dati economici

In base alle rilevazioni svolte dal Centro Studi MECS-Amaplast per la realizzazione della quinta edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma ha archiviato il 2024 con una crescita del fatturato dell’1,4%, fino a un valore di oltre 4,82 miliardi di euro. Tale risultato corregge al rialzo il preconsuntivo ipotizzato lo scorzo marzo, che indicava una leggera contrazione della produzione.

La tenuta del comparto è in primo luogo da ricondurre alla buona performance delle esportazioni che, per il quarto anno consecutivo, hanno registrato un incremento: secondo i dati ISTAT, rispetto al 2023 sono infatti aumentate dell’1,5%, fino a un valore complessivo di 3,62 miliardi di euro. L’export (a cui sono destinati tre quarti della produzione) ha registrato un picco nell’ultimo trimestre dell’anno e in particolare nel mese di dicembre.

Al contrario, l’import si è mantenuto debole nel corso dell’anno e a consuntivo ha subito un ripiego di quasi sette punti, con un valore che si è fermato appena al di sopra della

soglia del miliardo di euro. I dati macro che emergono dall’ultima Indagine Statistica Nazionale delineano un settore composto da circa 430 aziende costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma, che danno lavoro a oltre 15.000 addetti.

La distribuzione geografica delle imprese vede come di consueto al primo posto la Lombardia, dove è concentrato il 53% dei siti produttivi. La suddivisione delle imprese per classi di grandezza evidenzia la correlazione direttamente proporzionale tra la dimensione, da un lato, e la capacità di generare fatturato, il fatturato medio per addetto, nonché la propensione all’export, dall’altro. Nella sua relazione, la Vice Presidente Barbara Ulcelli ha sottolineato come il fatturato medio per addetto del settore macchine per plastica e gomma (nell’ordine dei 320 mila euro) sia nettamente superiore a quello dell’industria italiana nel suo complesso e come tale indicatore aumenti ulteriormente per le aziende aderenti ad Amaplast, sfiorando i 330mila euro. Quanto ai settori clienti, la quota più significativa di fatturato è realizzata nell’imballaggio (per il 29% circa alimentare e per il 17% non food).

Report dalle fiere di settore

Il Vice Presidente Caccia ha presentato le risultanze della seconda edizione di Greenplast, la mostra-convegno internazionale - organizzata dalla società di servizi dell’associazione (Promaplast srl) - dedicata ai materiali, alle tecnologie e ai processi di trasformazione della plasti-

ca e della gomma, con particolare declinazione in chiave di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico. Svoltasi dal 27 al 30 maggio 2025 – nuovamente nell’ambito di The Innovation Alliance, che ragruppa anche le mostre di filiera IPACK-IMA, Print4All e Intralogistica Italia – ha ospitato 200 espositori (per il 75% italiani e per il 25% esteri, da 19 Paesi), su una superficie di 5.500 metri quadri. Quasi 17.400 i visitatori, in base alle pre-registrazioni e ai numeri incrociati con le altre fiere concomitanti, alla luce dell’unico biglietto di ingresso.

Apprezzamento anche per il convegno “Shaping a sustainable future for plastics”, organizzato in collaborazione con AMI-Applied Market Information. La prossima edizione di Greenplast è programmata dal 28 maggio al 1° giugno 2028, insieme a IPACK-IMA e Intralogistica Italia. Il Vice Presidente Caccia ha sottolineato come siano già entrate nel vivo le fasi organizzative della mostra “storica” di Amaplast-Promaplast srl, ovvero PLAST. La ventesima edizione si svolgerà sempre a FieraMilano Rho dal 9 al 12 giugno 2026. L’associazione ha unito le forze con Acimall, che rappresenta i costruttori di macchine per legno e controlla la specializzata Xylexpo, per dare vita a un nuovo progetto fieristico denominato MATEC-MATeriali e TECnologie, che raggruppa le due mostre e, in aggiunta, con il coinvolgimento di Assocompositi, la prima edizione della mostra-convegno Composites Future, dedicata all’industria dei materiali compositi.

Il panorama economico globale

Nel suo intervento, il professor Carlo Cottarelli ha fatto una panoramica sull’andamento dell’economia a livello mondiale - con attese di crescita per il 2025 nell’ordine del +2,8%, salvo ulteriori shock che potrebbero ulteriormente aggravare il clima di incertezza tanto temuto dalle imprese - in cui emergono quali attori principali gli Stati Uniti e la Cina.

Ha quindi esaminato il trend dell’economia italiana negli ultimi decenni per poi sottolineare i fattori critici che ne frenano la crescita tra i quali, in primo luogo, la pressione fiscale, l’eccesso di burocrazia, l’elevato costo dell’energia, la lentezza della giustizia, a cui si aggiunge il sempre più preoccupante calo demografico.

Il pallet in legno pressato che non finisce mai di stupire.

Economico, sicuro, salvaspazio, ecologico, ideale per le esportazioni in tutto il mondo. Qualità ed efficienza sempre al vostro servizio.

BEVERAGE ALCOHOL TRENDS defining the current year

After a 2024 marked by persistent inflation, geopolitical tensions, and fluctuating consumer confidence, the global drinks industry continues to navigate a ‘subdued but opportunity-rich’ trading environment in 2025, with five key trends shaping the year so far, according to the latest research from IWSR.

As economic uncertainty persists into 2025, a number of growth opportunities are manifesting themselves for beverage alcohol. In mature markets such as the US and Europe, stubbornly high inflation rates continue to pressurise consumer purchasing power – but emerging economies appear more buoyant. India, South Africa and several countries in Southeast Asia and Latin America are benefitting from the positive impact of younger consumers, expanding middle classes and increased urbanisation – with a growing preference for premium and innovative products, alongside a greater willingness to explore new drinking occasions and categories. “The drinks industry faces a subdued but opportunity-rich environment in 2025,” says Emily Neill, Chief Operating Officer Research and Operations. “Channel shifts offer a note of optimism, with the on-premise showing nascent growth in some key markets, and digital platforms wielding a growing influence on both online and offline purchasing decisions. “As these key trends shape the beverage alcohol landscape in 2025, they start to frame some key growth segments and markets for the industry. Navigating these will require growth opportunities to be assessed on a market, category and price-tier basis, with a more nuanced approach than was previously needed.” IWSR has identified five key trends shaping the opportunities for beverage alcohol in 2025.

New moderation strategies

“Drinkers are now more habitual in their control of alcohol intake,” says Susie Goldspink, Senior Insights Manager – RTDs and No/Low Alcohol. “This trend spans all age groups, regions and demographics, highlighting moderation as a mainstream cultural phenomenon, rath-

er than a trend limited to younger LDA+ consumers.” Moderation strategies implemented by consumers include:

Lighter consumption: There has been a significant increase in the proportion of ‘light’ drinkers – those with low consumption frequency and/or intensity. This group is now the largest segment across the 15 key markets covered by IWSR’s Bevtrac consumer research, surpassing ‘medium’ and ‘heavy’ drinkers;

Temporary abstinence: This trend is gaining momentum, especially among younger LDA+ consumers. In India, 72% of more affluent drinkers in 10 major cities reported abstaining for a period. In South Africa, Mexico and Brazil, over half of consumers report similar behaviour;

Single-category occasions: Consumers are increasingly opting to limit themselves to a single type of beverage on any given occasion, often reducing the amount they drink as well. Across the 15 Bevtrac markets, the average number of beverage categories consumed per occasion was 1.8 in 2024 –compared to 2.4 in 2023.

Across the 10 key markets covered by IWSR’s No/Low-Alcohol Strategic Study, no/low volumes are forecast to expand at a CAGR of +4% between 2024 and 2028, with no-alcohol spearheading this with a +7% volume CAGR. The no-alcohol category alone is expected to deliver incremental growth of US$4bn+ by 2028.

“As the moderation trend goes mainstream, no- and low-alcohol categories are expanding rapidly, reshaping beverage alcohol consumption patterns,” explains Goldspink.

Growth axis shift intensifies

Developing beverage alcohol markets, rather than mature destinations, are set to be the major growth engines in value terms over the next five years.

Gains will be largely driven by high-population countries – India, China and the US – followed by the likes of Brazil, Mexico, South Africa, Vietnam and Nigeria. However, Emily Neill cautions: “Gains from mature markets will prove more elusive – the US being a notable exception – with many seeing marginal growth or even contracting.” The strong momentum displayed by developing markets is being driven by

younger populations, rising disposable incomes and expanding middle classes. “While the Indian beverage alcohol market is less developed than those of mature nations, the regulatory landscape is becoming less bureaucratic in certain key states, with state governments taking a more pragmatic view on an industry that is often a significant contributor to tax revenues,” IWSR’s India expert Jason Holway points out. “Combine population growth with less regulation, and the result is significant value growth.”

The rise of casual consumption

“The shift from formal, high-profile drinking occasions to more casual and spontaneous settings is transforming the beverage alcohol landscape – especially for categories such as rosé wine, Prosecco, bitters and spirit aperitifs,” says Richard Halstead, Chief Operating Officer Consumer Insights and Custom Analytics. “Changing social norms, economic constraints and a preference for relaxed, versatile beverages are driving this shift.” In the US, Prosecco and RTDs are proving popular at brunches, barbecues and informal gatherings, replacing more expensive options such as Champagne;

In Italy, the aperitivo culture and relaxed after-work socialising are fuelling the growth of Prosecco, bitters and aperitif; In China, affordable options and casual drinking have gained momentum on the back of a structural change in the on-premise, alongside consumer downtrading as the economy continues to struggle. RTDs in particular are continuing to thrive as a result of the casual consumption trend, and are expected to continue to gain TBA share, especially in the more established RTD markets of Japan, the US, Australia and Canada.

All of the top 10 RTD markets are forecast to register CAGR volume gains between 2023 and 2028, led by Brazil (+6%), Australia (+4%), Germany (+4%), the US (+3%) and Canada (+3%).

Premiumisation slowing, but beer stands out

The price competitiveness of premium-plus beer and cider is proving to be a boon in the current macroeconomic landscape, with volumes rising by +2% in the first half of 2024 – versus -3% declines for premium-plus spirits and wine. “Growth of premium-plus beer is largely being driven by the affordability trend, as consumer occasions evolve and drinkers seek cheaper alternatives to spirits or other drinks categories,” explains Roisin Vulcheva, Senior Insights Manager Beer. “Consumers still get a sense of premiumisation while spending less out-ofpocket for a premium beer versus a premium wine or spirit.” All key markets report downtrading in both volume and value terms among lower-income consumers, while higher-income drinkers are more like-

ly to reduce volume without trading down in value terms. At the top of the market, status spirits – those with an average RSP of US$100-plus – are continuing to expand their share of overall global spirits value, reaching 5% of the total market. The consumers of these luxury products tend to be more financially insulated, fuelling continued, although slower, growth.

Channel shifts impacting purchasing decisions

IWSR consumer data covering the second half of 2024 shows a year-on-year rise in on-trade consumption on the most recent drinking occasion in some markets. Consumers are continuing to drink more when they go out, although moderation is evident in both the on- and off-trade.

This propensity to go out is particularly strong among Millennials in the US. As their personal circumstances start to improve, Scotch whisky, liqueurs and sparkling wine are among the biggest beneficiaries.

“After years of disruption, the on-trade channel is showing signs of revival in key countries such as China, Germany, Italy, Mexico, the UK and the US, driving a long-awaited note of optimism for the global beverage alcohol market,” says Richard Halstead. Meanwhile, digital platforms are now playing a pivotal role in driving offline sales, with more consumers turning to online research to guide their in-store purchases. According to IWSR research, 63% of online alcohol buyers conduct extensive research before making a purchase – a trend increasingly echoed by offline shoppers. Price comparison and product discovery rank as the top research drivers, as consumers allow digital sources such as brand websites, product reviews and even delivery apps to influence their choices across all channels.

P.E. Labellers introduces XPERIENCE

At the 2025 edition of drinktec, P.E. Labellers officially launched XPERIENCE, the new digital ecosystem, designed to enhance data from labeling machines and production lines, based on AI and IoT technologies.

XPERIENCE is a true digital ecosystem, a hub where different applications coexist, capable of providing smart answers to the daily needs of customers while operating their machines. P.E. Labellers, with 50 years of expertise in the labeling industry and one of the most innovative R&D departments in the world, started by identifying unmet customer needs. This is how the XPERIENCE project was born: from the ability to envision new solutions to existing problems and to create intuitive and innovative tools with a level of effectiveness never experienced before. Through XPERIENCE, P.E. gives voice to its machines, greatly enhancing the value of data coming from labelers and production lines in general. The applications within the digital ecosystem are AIbased solutions, where artificial intelligence plays a key role in supporting field operators and providing

strategic guidance across the organization.

Today, XPERIENCE integrates the TELESCOPE, OPEN, PETER, and UNIVERSE apps - digital tools to work in an organized way, enable smart savings, and optimize all business decisions.

1. TELESCOPE is a solution that, thanks to artificial intelligence, digitalizes machines and manages all processes completely and efficiently. AI learns data in real time and supports

business decisions at every level—from operators to the production manager. Its main benefits include increased production efficiency, reduced extraordinary maintenance costs, and higher quality through waste reduction.

2. OPEN is a smart gateway to the world of service. It enables a simple and visual experience by letting you explore the 3D model of your machine and precisely identify the components to purchase. The app also provides access to operating manuals and interactive assembly videos.

3. PETER is the AI-based assistant, delivering fast, accurate, multilingual answers on any machine-related topic.

4. While TELESCOPE, OPEN, and PETER focus on the production core, assistance, and human-machine interaction, UNIVERSE is the app that collects marketing materials and commercial promotion tools. Simply download UNIVERSE from the app stores, register, and access all the latest content, organized by target group. Cyber Security is embedded in every aspect of XPERIENCE. Data access is always protected, ensuring full confidentiality of both transmitted and stored information.

> P.E. Labellers presenta XPERIENCE

All’edizione 2025 di drinktec P.E. Labellers ha lanciato XPERIENCE, il nuovo ecosistema digitale progettato per valorizzare i dati provenienti da macchine etichettatrici e linee di produzione, basato su AI e tecnologie IoT.

XPERIENCE è un vero e proprio ecosistema digitale, un hub dove applicazioni diverse convivono tra loro in grado di dare risposte intelligenti alle diverse richieste quotidiane dei clienti mentre usano le proprie macchine. P.E. Labellers è partita dall’identificare esigenze espresse dai clienti che ancora non trovano soluzioni adeguate. Il progetto XPERIENCE nasce così: dalla capacità di vedere soluzioni nuove a problemi esistenti e creare strumenti intuitivi e innovativi con un livello di efficacia mai sperimentato prima. P.E. attraverso il progetto XPERIENCE dà voce alle macchine, valorizzando enormemente i dati provenienti dalle etichettatrici e dalle linee di produzione in generale: le applicazioni che fanno parte dell’ecosistema digitale sono soluzioni “AI-based”. Oggi XPERIENCE integra le app TELESCOPE,

OPEN, PETER e UNIVERSE, strumenti digitali per lavorare in modo organizzato, fare un saving efficace e ottimizzare tutte le decisioni aziendali.

1. TELESCOPE è una soluzione che, grazie all’AI, digitalizza le macchine e gestisce in modo completo ed efficiente tutti i processi. L’AI apprende in tempo reale i dati e supporta decisioni aziendali a più livelli, dagli operatori fino al direttore di produzione.

I vantaggi principali sono: una maggiore efficienza in produzione, un minor costo di manutenzione straordinaria e un incremento della qualità dovuta a una riduzione degli scarti.

2. OPEN è una porta d’accesso smart al mondo del service. Permette di vivere un’esperienza semplice e visiva, esplorando il modello tridimensionale della macchina e individuando con

precisione i componenti da acquistare. Dall’app si accede anche ai manuali operativi e videoclip interattivi di montaggio.

3. PETER è l’assistente AI-based, che fornisce risposte rapide precise e multilingua su qualsiasi aspetto legato alla macchina.

4. Mentre TELESCOPE, OPEN e PETER si concentrano sul cuore della produzione, sull’assistenza e sull’interazione uomo macchina, UNIVERSE è l’app che raccoglie il materiale marketing e gli strumenti di promozione commerciale. È sufficiente scaricare UNIVERSE dagli app store, registrarsi e accedere a tutto il materiale sempre aggiornato e diviso per target group.

La Cyber Security è intrinseca in ogni aspetto di XPERIENCE. L’accesso ai dati è sempre protetto, garantendo la completa riservatezza delle informazioni in transito e di quelle archiviate.

Berlin Packaging rivoluziona il design nel mondo wine&spirits

L’azienda ha recentemente presentato una nuova bottiglia bordolese per spumanti e l’innovativo concept “Sculpting” che ridefinisce il design nel mondo Spirits. Le nuove proposte combinano estetica distintiva, funzionalità e sostenibilità.

Berlin Packaging, il maggiore Hybrid Packaging Supplier® a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, presenta le ultime innovative soluzioni studiate per il packaging del settore Wine&Spirits. Continuando a ridefinire nuovi standard di design e personalizzazione, l’azienda vuole rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione e sempre più attento ai dettagli, alla sostenibilità e alla differenziazione a scaffale. È grazie alla grande expertise progettuale di Studio One Eleven, motore dell’innovazione di Berlin Packaging, che è possibile mettere in pratica una visione strategica, arricchita da creatività e padronanza delle tecnologie più avanzate, che consente di studiare ogni dettaglio delle nuove soluzioni proposte.

Aise, la bordolese per spumanti che sfida le convenzioni Berlin Packaging introduce Aise, una nuova bottiglia bordolese per spumanti che sfida le convenzioni del design tradizionale. Caratterizzata da un’altezza ridotta e un diametro generoso, Aise

mantiene l’iconica forma bordolese, reinterpretandola con una silhouette più audace e contemporanea. Frutto di un avanzato lavoro di ricerca sulla meccanica del vetro, Aise vanta una resistenza alla pressione superiore rispetto alle bottiglie standard per spumanti, garantendo massima sicurezza e versatilità nelle linee di imbottigliamento. Questo equilibrio tra robustezza, eleganza e unicità estetica offre ai produttori un nuovo strumento per esprimere al meglio la propria identità di marca.

“Sculpting” rivoluziona la personalizzazione nel mondo Spirits

Nel settore Spirits, Berlin Packaging continua a innovare introducendo il concetto di “Sculpting” e declinandolo su alcune linee prodotto di successo. L’obiettivo è quello di coniugare estetica e funzionalità, intercettando una tendenza sempre più diffusa: conferire alle bottiglie un’identità visiva e tattile distintiva, rendendole immediatamente riconoscibili a scaffale e donando loro l’aspetto di un packaging customizzato e premium. Una prima applicazione dello Sculping ha permesso di reinterpretare un’autentica icona del mercato Spirits, la bottiglia Nocturne, mantenendone la forma riconoscibile e senza tempo, ma introducendo dettagli distintivi che ne trasformano il design senza stravolgerlo. Il risultato è un packaging immediatamente adottabile da una vasta platea di produttori, grazie a un’architettura che mantiene invariate le dimensioni, evitando così la necessità di investimenti in nuove linee di riempimento o modifiche al packaging secondario. L’ottimizzazio-

ne della base in vetro è stata un elemento centrale nello sviluppo della linea Nocturne Sculpted. Il design della picure, declinato in 4 varianti visivamente distintive, ha permesso di ridurre il peso finale del packaging e il consumo di materiale, senza compromettere la resistenza e la qualità della bottiglia. Questa soluzione consente di mantenere la stessa presenza scenica e le dimensioni del modello originale. Progettata fin dall’inizio per essere prodotta secondo diverse configurazioni produttive, la linea Nocturne Sculpted garantisce un’elevata flessibilità produttiva, adattandosi a diverse esigenze di produzione, dai piccoli lotti alle produzioni più estese. Ciascun modello può essere completato con chiusure Vinolok dal design abbinato, realizzate in vetro e dotate di un anello in EVA che garantiscono un sistema di chiusura pronto per essere riciclato.

Nuovi pattern dal forte impatto visivo Berlin Packaging ha lavorato alla creazione di pattern specifici per altre quattro bottiglie ormai simbolo per il settore Spirits: Alfie, Helium, Essence e Belleville. Lo sviluppo di questi motivi ha portato alla definizione di un equilibrio perfetto tra diverse tipologie di ribs—clean, bold, oblique—per garantire un forte impatto visivo senza compromettere la possibilità di personalizzazione. Ogni bottiglia è stata progettata per offrire il massimo delle opportunità creative, lasciando il giusto spazio a decorazioni dirette su vetro o all’abbinamento con un’elegante etichetta che valorizzi ulteriormente il design.

PACKAGING E PET FOOD un binomio chiave per un mercato in evoluzione

Il settore del pet food sta attraversando una profonda trasformazione, in cui il packaging rappresenta un punto di snodo tra esigenze produttive, responsabilità ambientale e strategie di marketing. Le normative europee stanno accelerando il cambiamento, imponendo standard elevati di tracciabilità e circolarità, mentre le aziende cercano soluzioni innovative per coniugare prestazioni e sostenibilità.

Èormai assodato che cani e gatti non sono più semplici animali do mestici: per milioni di famiglie italiane sono membri a pieno tito lo del nucleo familiare. Un legame affettivo profondo, che si riflette chiaramente anche nei numeri del settore. Accudire i propri animali, nutrirli con attenzione, garantirne salute e benessere non è solo una que stione emotiva, ma un impegno economico significativo e in costante crescita. A confermarlo è il Rapporto Assalco-Zoomark 2025, che fornisce un’accurata fotografia dell’evoluzione del mercato italiano del pet food e del pet care. Il dato più significativo è quello che evidenzia come il solo comparto dell’alimentazione per cani e gatti abbia superato i 3,1 miliardi di euro di valore, con un incremento del +3,7% rispetto al 2023, nonostante il rallentamento dei consumi registrato in molti altri settori. Secondo i dati elaborati da Circana, il pet food rappresenta il cuore pulsante dell’intera filiera. A trainare la crescita è soprattutto il segmento dedicato ai gatti, che vale oggi 1.758 milioni di euro, pari al 56,3% del mercato complessivo, con un incremento del +5% su base annua. Particolarmente vivace è il comparto degli alimenti umidi per gatti, che segna un aumento del +5,3%. Anche il food per cani si mantiene in territorio positivo, con un fatturato di 1.367 milioni di euro e una crescita del +2,1%, sostenuta principalmente dal segmento del secco (+2,3%). Questa crescita si accompagna anche a un’espansione numerica: nelle case italiane vivono oggi circa 65 milioni di animali da compagnia. I gatti, in particolare, sono in forte ascesa: nel solo ultimo anno sono aumentati di oltre un milione, sfiorando i 12 milioni di esemplari. I cani, pur con una crescita più moderata, superano i 9 milioni, con una netta preferenza per le razze di piccola taglia.

Un mercato resiliente

In un contesto economico segnato da incertezza, inflazione e aumento dei costi energetici, il comparto del pet food si dimostra particolarmente resistente. A spiegarlo è Giorgio Massoni, presidente di Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, intervenuto al Convegno inaugurale di Zoomark International 2025: “Anche nel 2024, i pet owner italiani hanno conti-

Immagine generata con AI

nuato a investire nella salute e nel benessere dei loro animali, riconoscendo nel pet food un elemento essenziale per una nutrizione completa e sicura. È sempre più evidente che cani e gatti sono percepiti come veri componenti della famiglia: lo afferma il 96% dei proprietari”. Per questo motivo l’associazione sollecità alle Istituzioni una maggiore equità fiscale: in linea con quanto consentito dalla normativa europea, sarebbe possibile ridurre l’Iva sugli alimenti e sulle cure veterinarie per gli animali domestici dal 22% al 10%.

Tipologie di prodotto e canali distributivi

Nel dettaglio delle categorie, gli alimenti umidi continuano a rappresentare la fetta più ampia del mercato (49%), con una crescita a valore del +4,3%. Seguono gli alimenti secchi, che coprono il 40,4% del mercato e registrano un incremento significativo del +13,4%. In forte espansione anche il segmento degli snack funzionali e dei fuori pasto, soprattutto nel segmento gatto, con un +10,2% a valore e un +11,5% a volume. Per quanto riguarda i canali distributivi, si conferma il predominio del segmento Catene + Petshop GDO, che registra performance molto positive: l’umido gatto cresce del +14,1%, mentre il secco cane segna un +8,6%. Più moderate, ma comunque in crescita, le performance dei canali tradizionali, come grocery e petshop indipendenti.

Il ruolo del packaging

In un contesto di mercato in continua evoluzione, il packaging nel settore del pet food si configura come un elemento strategico capace di influenzare la percezione del prodotto, la logistica e, sempre più spesso, le scelte di acquisto dei consumatori. La crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, le pressioni normative europee e l’innovazione tecnologica stanno ridisegnando il modo in cui i brand concepiscono e sviluppano gli imballaggi per alimenti destinati agli animali domestici. Durante un webinar promosso da Pet B2B e Zoomark, con la partecipazione di esperti dell’industria e delle istituzioni, sono emerse diverse tendenze e sfide che interessano la filiera del pet food, con un focus particolare sull’imballaggio come leva competitiva e responsabile.

Un quadro normativo sempre più stringente

Come ha evidenziato Italo Vailati, vicedirettore generale di Assografici, l’Unione Europea sta introducendo una serie di regolamenti che avranno un impatto significativo sul packaging. Il nuovo regolamento Packaging and Packaging Waste (PPWR) imporrà entro il 2030 la riduzione del 5% degli imballaggi complessivi e del 10% per quelli in plastica. Ma la vera novità è che tutti gli imballaggi dovranno essere non solo riciclabili, ma effettivamente riciclati.

Il messaggio è chiaro: il packaging dovrà essere sostenibile non solo nella forma, ma nei fatti, dimostrabile attraverso strumenti come l’analisi del ciclo di vita (LCA) e sottoposto a verifiche normative sempre più rigorose. Ma la sostenibilità è davvero un driver d’acquisto per il consumatore? Secondo Vailati, la risposta è sì — ma con molte sfumature. La sostenibilità, ha ricordato, non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’equità sociale e la sostenibilità economica. Inoltre, per essere credibile deve essere misurata, tracciabile e supportata da strumenti scientifici come il LCA. Tuttavia, come ha ribadito più volte, la sostenibilità del packaging non può andare a scapito della conservazione e sicurezza del prodotto. Uno spreco alimentare generato da una scarsa shelf life può produrre un impatto ambientale fino a dieci volte superiore a quello dell’imballaggio stesso. Per questo motivo, la ricerca del miglior compromesso tra performance e impatto ambientale resta centrale.

Il punto vendita: osservatorio dei trend di consumo

Vincenzo Francioso, responsabile nazionale dei Pet Store Conad, ha offerto un punto di vista cruciale: quello del dettaglio specializzato. “I

consumatori stanno diventando più consapevoli”, ha spiegato, “ma non sono ancora disposti a pagare di più per un packaging sostenibile, soprattutto in anni difficili come questi”. Secondo la sua esperienza diretta, i pet owner scelgono i prodotti per praticità, formato, dosaggio ed efficacia percepita, prima ancora che per la sostenibilità. Francioso ha citato l’evoluzione del packaging dell’umido per gatti, passato dalle lattine da 800 g alle bustine monodose da 70-85 g. Questi formati, più costosi e meno sostenibili in apparenza, rispondono però a un bisogno concreto di evitare lo spreco. Allo stesso modo, il packaging richiudibile e facile da trasportare diventa un valore aggiunto in un contesto in cui gli animali viaggiano sempre più con le famiglie.

Infine, Francioso ha sottolineato l’importanza della comunicazione sul packaging: “Deve essere chiara, veritiera, non fuorviante e coerente con il contenuto del prodotto”.

Una trasformazione in atto Il settore del pet food sta attraversando una profonda trasformazione, in cui il packaging rappresenta un punto di snodo tra esigenze produttive, responsabilità ambientale e strategie di marketing. Le normative europee stanno accelerando il cambiamento, imponendo standard elevati di tracciabilità e circolarità, mentre le aziende cercano soluzioni innovative per coniugare prestazioni e sostenibilità.

Se da un lato i consumatori non sembrano ancora disposti a pagare un sovrapprezzo per pack più sostenibili, dall’altro si mostrano sempre più attenti alla qualità, alla trasparenza e all’usabilità del prodotto. In questo scenario, le aziende che sapranno anticipare le tendenze, fare sistema con fornitori e distributori, e investire in ricerca e comunicazione, saranno quelle più pronte a cogliere le opportunità di un mercato in profonda evoluzione.

Mackle rivoluziona il pet food

CON CLEVERTECH E OMRON

L’azienda nordirlandese Mackle Petfoods, in collaborazione con Clevertech e grazie alle soluzioni automatizzate di Omron, ha avviato una linea automatizzata per il packaging delle pouches, con un aumento stimato della produttività del 50%.

Mackle Petfoods, in collaborazione con Clevertech e grazie alle soluzioni automatizzate di Omron, lancia una nuova linea per la produzione di cibo per cani e gatti in pratiche bustine monodose. Il progetto risponde alla crescente domanda di confezioni innovative nel settore pet food, che negli ultimi anni ha registrato tassi di crescita superiori al 6% annuo, trainato dall’aumento degli animali domestici e dalla preferenza per formati monodose e multigusto. In risposta a questa tendenza, Mackle Petfoods, azienda nordirlandese con oltre 50 anni di storia, ha deciso di avviare una nuova linea automatizzata per il packaging delle cosiddette “pouches”, confezioni leggere, pratiche e riciclabili, capaci di proteggere il prodotto durante il ciclo di sterilizzazione e stoccaggio, ma complesse da gestire nei processi industriali a causa della loro natura multistrato ed estremamente flessibile.

La sfida del packaging in buste flessibili

Per Mackle, la gestione delle pouches rappresentava una sfida sia tecnologica che produttiva: un processo interamente manuale, ad alta intensità di manodopera e soggetto a errori di posizionamento, orientamento e ri-

allo sviluppo di un sistema “chiavi in mano” per Mackle Petfoods basato su sistemi di visione, robot Delta e controllo PLC avanzato. L’architettura della nuova linea ha così previsto:

- Sistema di visione intelligente: telecamere FH-T a colori da 3,2 MPixel, con illuminazione dedicata per riconoscere orientamento, posizione e grafica delle pouches nonostante umidità residua e riflessi.

- Robot Delta RX4-2166024: 2 robot articolati ad alta velocità, capaci di prelevare due buste per ciclo e inserirle nei singoli alveoli delle cassette con ±1 mm di tolleranza, grazie a teste di presa in Kevlar e 3D-printed, progettate per gestire forme e spessori variabili.

schio di contaminazione. Le buste, realizzate in BOPP multistrato con lamina di vetro, richiedono infatti un confezionamento con tolleranze di ±1 mm per inserirle in cassette formato smart (400×600 mm), ottimizzando lo stoccaggio e l’ulteriore incartonamento dei prodotti multigusto. “Le pouches sono un prodotto completamente nuovo e davvero interessante per il mercato”, spiega Gareth Rogers, Head of Engineering Mackle Petfoods. “Si tratta di un formato che necessita di massima cura nella gestione del prodotto. Produrre cibo per animali di alta qualità significa far funzionare la linea alla massima velocità ed essere il più efficienti possibile”. Viste le necessità e vista anche la crescente pressione normativa europea verso il packaging monomateriale, l’esigenza di ridurre gli sprechi e di garantire un’elevata qualità igienico-sanitaria, Mackle ha cercato partner tecnologici in grado di automatizzare il processo, aumentare la produttività e azzerare i difetti di confezionamento. Da qui la scelta di affidarsi a Clevertech e Omron.

Robot Delta, sistema di visione e controllo integrato

La collaborazione fra Clevertech, specialista in integrazione di automazioni per FMCG, e Omron, ha portato

- Controllo integrato Sysmac: unità NJ5 a 16 assi e servoassistenze EtherCAT, inverter M1 per motion control, pannello HMI T20 e PC operatore Intel® Atom™ E3940, garantiscono sincronizzazione perfetta tra nastro pouches, trasportatori cassette e robotica. Grazie alla co-ingegneria e allo sviluppo collaborativo, Clevertech e Omron hanno superato sfide quali la sincronizzazione di velocità tra due nastri trasportatori, il riconoscimento affidabile di buste piegate o riflettenti e l’ottimizzazione del “footprint” della macchina per inserirla in uno spazio produttivo limitato.

“La pouch è uno dei formati di confezionamento di cibo per animali più comuni”, chiarisce Paolo Soliani, Regional Manager di Clevertech. ”La sfida è legata alla sua flessibilità. Durante le varie fasi, può essere piegata, può muoversi e offre varie possibilità di inserimento di grafiche, il che significa che quando si va a processare, bisogna considerare i riflessi e come un sistema di visione può interagire con tale variabilità”. Sulla scelta dei componenti chiave dell’automazione chiarisce Ettore Gastaldi, Key Account Manager F&C Omron. ”Il nostro robot Delta permette alla linea di prelevare e posizionare le bustine nella posizione corretta, il sistema di visione, invece, gestisce le pouches con la massima cura: l’orientamento e la posizione di

presa della confezione sono un aspetto critico, e la nostra tecnologia ci permette di farlo in modo estremamente affidabile. A tutto ciò si aggiungono i componenti hardware, ad esempio per muovere i nastri trasportatori, e una piattaforma software in grado di controllare e programmare l’insieme”.

Risultati: efficienza, qualità e sostenibilità

Dal go-live del progetto, avvenuto tra luglio 2024 e gennaio 2025, la linea automatica ha rivoluzionato il confezionamento delle pouches di Mackle Petfoods: zero operatori dedicati allo pick & place, con un solo addetto che gestisce l’intera cella robotica; velocità di 135 pouches al minuto, con possibilità di raddoppiare la capacità in futuro grazie alla modularità del sistema; riduzione del footprint della linea del 30%, liberando spazio per una seconda fase di espansione; azzeramento dei difetti di posizionamento e orientamento, con un aumento di produttività stimato del 50% rispetto a una soluzione manuale; maggiore riempimento delle cassette (+40% rispetto ai vassoi tradizionali), grazie alla stratificazione ottimizzata a 6×4 alveoli e impilamento verticale, ottimizzando stoccaggio e incartonamento multigusto. Inoltre, l’adozione di pouches monomateriale BOPP con laminazione ottica e l’attenzione a materiali certificati per il riciclo anticipano le nuove normative UE sul packaging sostenibile, confermando l’impegno di Mackle verso un modello di produzione circolare.

Un futuro di automazione e flessibilità

La partnership tra Mackle Petfoods, Clevertech e Omron dimostra come l’innovazione in ambito packaging possa trasformare una sfida di prodotto in una leva competitiva di efficienza e qualità.

“Nel mercato del pet food, dove la segmentazione in formati singoli e multigusto richiede soluzioni agili, la cella robotica di Mackle rappresenta un esempio virtuoso di automazione ‘su misura’, capace di coniugare velocità, precisione e sostenibilità”, spiega Gareth Rogers di Mackle Petfoods, sottolineando il contributo decisivo del sistema di visione e del robot Delta: ”Volevamo automatizzare un processo completamente manuale così da migliorare efficienza, produttività, ma anche rendere le nostre attività a prova di futuro. Finora siamo in grado di gestire fino a 135 bustine al minuto ma il sistema è stato progettato in modo da poter raddoppiare questa capacità in futuro”.

SACCHITAL packaging flessibile per il mondo pet

Per il mondo pet, Sacchital propone imballaggi riciclabili in monomateriale plastico o in carta

Dal 1945 Sacchital è sinonimo di competenza e innovazione nel packaging flessibile: unendo esperienza e ricerca continua l’azienda offre soluzioni su misura, pensate per proteggere, valorizzare e raccontare ogni prodotto.

Dall’alimentare alla cosmetica e al farmaceutico, Sacchital accompagna i brand con imballaggi tecnologicamente avanzati, attenti al design e alla sostenibilità. L’azienda ha saputo trasferire il proprio know-how anche al settore del mondo pet, sviluppando un’offerta completa che spazia dal food all’igiene quotidiana degli animali. Sacchital propone infatti svariate soluzioni flessibili, con un’attenzione costante ai materiali e alla sostenibilità ambientale.

Per il pet food come crocchette e biscotti, Sacchital propone imballaggi monomateriale in PE, comple-

tamente riciclabili nella plastica. Una scelta che consente di garantire un’elevata barriera protettiva, mantenendo intatte freschezza, aroma e croccantezza del prodotto. Per le sue caratteristiche di resistenza e alta barriera che assicura la conservazione del contenuto, il mono PE è tra le proposte di Sacchital anche per il mondo delle lettiere. Ma l’innovazione di Sacchital si spinge oltre: l’azienda offre imballaggi in carta, completamente riciclabili nella carta e particolarmente richieste dal mercato per lettiere naturali e biodegradabili. Nel segmento pet care, svariate sono le possibilità anche per le salviettine umidificate: dai packaging con duplice strato PET e PE, al mono PP riciclabile nella plastica, per finire con la carta, per un packaging dall’aspetto naturale e totalmente riciclabile nella carta. Inno-

vazione, sostenibilità e design sono i pilastri su cui si fonda la proposta di Sacchital.

Il reparto Ricerca & Sviluppo lavora in sinergia con i clienti per accompagnarli nella transizione verso imballaggi monomateriale, facilmente riciclabili e conformi alle normative. Scegliere Sacchital significa quindi affidarsi a un partner solido, flessibile e proiettato verso il futuro del packaging, anche per il mondo pet.

CAMA GROUP la risposta giusta per ogni esigenza

Cama Group ha avviato una collaborazione con uno dei principali fornitori statunitensi di alimenti e prodotti nutrizionali per l’uomo e per gli animali domestici. L’azienda era alla ricerca di fornitori di tecnologie per il packaging che la aiutassero a raggiungere i suoi obiettivi a medio e lungo termine.

Nonostante tutte le innovazioni apportate da Industry 4.0, c’è ancora un aspetto che è insostituibile: il fattore umano. Le persone sono l’unico elemento comune a tutte le

GOGLIO

nostre rivoluzioni industriali. Per qualsiasi cliente la tecnologia è determinate, ma fiducia e tranquillità possono essere garantite solo dalle persone. Ed è proprio la combinazione di

questi due componenti a determinare il successo o il fallimento di molte imprese. Un esempio è rappresentato dalla collaborazione che Cama Group ha avviato con uno dei principali fornitori statunitensi di alimenti e prodotti nutrizionali per l’uomo e per gli animali domestici. Nell’ambito di un importante piano di sviluppo, l’azienda statunitense era alla ricerca di fornitori di tecnologie per il packaging che la aiutassero a raggiungere i suoi obiettivi a medio e lungo termine.

Una partnership proficua Davide Di Lorenzo, Sales Engineer Manager di Cama Group, commenta: “Abbiamo iniziato a collaborare con l’azienda statunitense qualche anno fa, a seguito di un incontro avuto in occasione di una fiera negli Stati Uniti. Abbiamo visitato uno degli stabilimenti dell’azienda e abbiamo iniziato a discutere delle loro problematiche e delle soluzioni che potevamo offrire. La richiesta iniziale era quella di studiare il confezionamento secondario

soluzioni complete per il pet food

Per garantire la protezione e la freschezza del prodotto, Goglio propone laminati ad alta barriera, che preservano le caratteristiche organolettiche dei prodotti, anche durante il trasporto e lo stoccaggio. L’attività del reparto R&D di Goglio è orientata allo sviluppo di materiali innovativi e “pronti per il riciclo”.

Il pet food si conferma oggi protagonista di un’evoluzione costante, guidata dall’innovazione, dall’attenzione alla qualità e da una crescente consapevolezza ambientale. In questo contesto Goglio, azienda di riferimento nel packaging flessibile, si distingue per la capacità di offrire soluzioni complete, personalizzabili e sostenibili, ideali per rispondere alle esigenze di un mercato sempre

più esigente e competitivo. Fondata nel 1850, Goglio sviluppa e produce sistemi integrati per il packaging: linee di confezionamento, laminati flessibili alta barriera, accessori plastici e servizi avanzati. Grazie a questa struttura, l’azienda è in grado di garantire massima sinergia tra innovazione tecnologica, performance e sostenibilità, anche nel comparto pet food.

del cibo in busta per animali domestici”, continua Davide, “ma è stata presto accantonata perché l’azienda ha dato priorità a una linea di vaschette di cibo per animali multigusto, che prevedeva delle vaschette singole o divise in due parti, inserite in un inserto di plastica all’interno di un cartone per creare un espositore”.

“Si trattava di un’operazione complessa”, continua, “a causa del numero e del diametro delle vaschette. Ma, come dico sempre, noi non vendiamo solo macchine, facciamo anche consulenza, quindi abbiamo affrontato il problema come un esercizio di progettazione. In primo luogo abbiamo ridisegnato il vassoio, sostituendo i

Un’ampia gamma di formati

Le soluzioni di Goglio sono adatte per il confezionamento di alimenti secchi e umidi e includono un’ampia gamma di formati che spaziano dalle piccole confezioni monodose e per snack ai pack di grande formato, con diverse opzioni di apertura e anche richiudibili. Elemento centrale è la shelf life: per garantire la protezione e la freschezza del prodotto, Goglio propone laminati ad alta barriera, che preservano le caratteristiche organolettiche dei prodotti, anche durante il trasporto e lo stoccaggio.

L’attività del reparto R&D di Goglio è orientata allo sviluppo di materiali innovativi e “pronti per il riciclo”, che mantengano elevate proprietà barriera pur rispondendo alle normative ambientali e alle aspettative dei consumatori. Accanto ai materiali tradizionali, l’azienda propone laminati monomateriali in PE o PP

due esistenti con un’unica versione in grado di ospitare sei vaschette singole o cinque vaschette divise. Abbiamo anche notato che il cartone che utilizzavano prevedeva dei lembi sovrapposti. Abbiamo suggerito un sistema in cui i lembi si toccassero senza sovrapporsi, riducendo così l’uso del materiale fino al 15%, ma anche garantendo una maggiore resistenza del cartone per l’impilamento verticale”.

Soluzioni su misura e fiducia costruita sul campo Dopo questo primo progetto, CAMA è stata invitata a mettere a disposizione la sua esperienza per un secondo progetto di confezionamento di pet food che prevede delle vaschette in confezioni multistrato e multigusto in formati 3 x 2, separati da un cuscinetto tra gli strati. In questo caso, Cama ha potuto dimostrare le sue capacità con un’applicazione precedente, in grado di offrire formati da 3, 30 e 36 vaschette. “Siamo riusciti a bilanciare la velocità tra tutte le possibilità, con ognuno dei tre nastri di alimentazione che fornisce prodotti alla velocità di 300 pezzi /minuto”, spiega Davide. “La varietà e il numero di prodotti, più gli strati multipli, creano un enorme problema, ma siamo stati in grado

“pronti per il riciclo”, senza compromessi sulla conservazione del prodotto.

Queste soluzioni rappresentano una risorsa strategica anche per il comparto pet food, sempre più orientato a imballaggi riciclabili o a basso impatto ambientale.

Importante acquisizione in Brasile

Per rafforzare la propria presenza in Sud America, Goglio ha investito nello stabilimento brasiliano Mega Embalagens, realtà tra i principali produttori di packaging flessibile per il food e il pet food in America Latina. L’integrazione ha permesso di condividere know-how, tecnologie e innovazione di processo, consolidando la presenza del Gruppo in un’area chiave come il Sud America. Mega Embalagens, ora Mega Goglio, è particolarmente attiva nello sviluppo di soluzioni monomateriale

di progettare la soluzione ottimale per il cliente. Siamo stati quindi contattati dalla divisione ready-to-eat dell’azienda, che prepara e confeziona cibi pronti per la ristorazione e la vendita al dettaglio, dando vita alla linea più grande che io abbia mai realizzato, e poi abbiamo ricevuto un altro ordine dalla divisione petfood per una linea di imballaggio di lattine”. Gli ordini ripetuti sono speciali ma gli ordini multipli sono sorprendenti, soprattutto se provengono da divisioni diverse e se il lavoro promozionale è stato svolto dai dipendenti del cliente. “Le persone sono una parte importante di un’azienda”, spiega Davide. “Puoi avere tutta la tecnologia del mondo, ma se non riesci a creare fiducia, ti manca una parte importante. Come ho detto prima, non vendiamo solo macchine, ma anche consulenza e competenze. Non cerchiamo solo di occupare spazio in fabbrica, ma di rispondere alle domande dei clienti per aiutarli a migliorare, comprendendo le loro esigenze e utilizzando la tecnologia per soddisfarle. Se poi aggiungiamo le capacità di progettazione di prodotti e imballaggi, credo che abbiamo la combinazione perfetta, ed è per questo che riceviamo così tanti ordini ripetuti!”.

ad alta barriera, con l’obiettivo di coniugare performance tecniche, riciclabilità ed estetica. Tra le innovazioni più recenti spicca un packaging monomateriale metallizzato ad alta barriera, capace di garantire un’eccellente protezione da ossigeno, umidità e luce, pur mantenendo la piena compatibilità con i sistemi di riciclo meccanico. Una soluzione particolarmente adatta al pet food, che richiede elevate prestazioni in termini di conservazione e una forte valorizzazione visiva del prodotto. Questo nuovo sviluppo rappresenta un importante passo avanti rispetto alle tradizionali strutture multistrato, più complesse da riciclare. Si tratta di una tecnologia già disponibile in America Latina grazie a Mega Goglio, mentre in Europa è oggetto di integrazione da parte del Gruppo in un’ottica di progressiva estensione e adattamento alle esigenze dei diversi mercati.

Clevertech Tech Day innovazioni nel mercato dei beni di largo consumo

S econda edizione del Cle vertech Tech Day, un appuntamento che si sta rivelando un punto fisso per coloro che operano nell’ambito delle tecnologie per la produzione e il confezionamento, e che quest’anno ha voluto offrire ai suoi ospiti una visione più orizzontale dei mercati, coinvolgendo un’ampia varietà di prodotti FMCG. Organizzato e ospitato da Clevertech presso il proprio Headquarter di Cadelbosco di Sopra (RE), la giornata si è aperta con il benvenuto da parte di Luca Carollo, Business Developer Manager, che ha in seguito delineato il mercato del packaging e i suoi trend, e di Umberto Reggiani, Chief SalesOfficer di Clevertech, che ha illustrato il valore dell’integrazione delle linee e i vantaggi della simulazione dei progetti come parte fondamentale del successo di crescita della società. Di seguito, i partecipanti hanno potuto assistere agli interventi dei

Clevertech, assieme ai principali fornitori di tecnologie per la produzione e il confezionamento di beni di largo consumo, ha organizzato la seconda edizione del Tech Day, una giornata dedicata all’innovazione, alla sostenibilità e alla tecnologia che sta plasmando il futuro dei mercati di vari prodotti FMCG.

partner ospiti del Tech Day di Clevertech. Sono infatti numerose le aziende coinvolte: Cama Group, SEW Eurodrive, Siemens, Joloda Hydraroll, HERMA, Langguth, Breitner, Omron Automation, Alstef Group, che con le loro presentazioni hanno dato vita a importanti approfondimenti e hanno condiviso interessanti idee, così da rivelare il livello tecnologico raggiunto dai diversi elementi che possono comporre le linee produttive sviluppabili con il massimo grado di personalizzazione e in che modo, grazie alla capacità di integrazione, Clevertech stia rivoluzionando le industrie con tecnologie che mirano a cambiare le regole del

gioco. Infatti, nei propri interventi, Clevertech ha mostrato le tendenze del mercato in termini di innovazione riferite alle soluzioni di inizio, centro e fine linea, che sono le sue competenze principali, e ha mostrato la possibilità di connessione tra tutte le parti coinvolte nell’assiemaggio di una linea produttiva, nonché la capacità di Clevertech di coordinare in toto l’intero progetto, arrivando fino al carico automatico del rimorchio. Sia che si producano alimenti, cibo per animali, vino e spirits, vernici, prodotti chimici o per l’igiene della casa e cura personale, il Clevertech Tech Day si è confermato un momento entusiasmante che combina tecnologia e confronto personale, dando vita ad un’importante piattaforma di networking che sa restituire grandi innovazioni.

Umberto Reggiani, Chief Sales Officer di Clevertech
Luca Carollo, Business Developer Manager di Clevertech

Berlin Packaging time to market ridotto, creatività potenziata

Berlin Packaging presenta la propria Customer Journey, uno strumento operativo pensato per accompagnare le aziende nella creazione di soluzioni di packaging su misura, capaci di coniugare design, competitività e sostenibilità. Questa metodologia integrata favorisce un time to market rapido ed efficiente.

Berlin

Packaging, il maggiore Hybrid Packaging Supplier® a livello globale, ha messo a punto un metodo integrato che consente di accorciare sensibilmente i tempi di sviluppo, ottimizzando i processi e favorendo un più rapido time to market, elemento sempre più strategico in un settore in continua evoluzione come quello del beauty. La Customer Journey di Berlin Packaging Beauty è pensata come un hub creativo dove design, innovazione e visione sartoriale convergono per dare forma a prodotti unici. Un percorso di sviluppo completo, articolato in cinque step, che accompagna i brand del mondo beauty – dalla profumeria al makeup – dalla prima ispirazione fino a un campione marketing completo, trasformando ogni idea in un packaging tangibile e personalizzato in tempo reale. Grazie a una conoscenza approfondita del settore, unita a una costante attenzione alle tendenze, ai materiali e alla sostenibilità, Berlin Packaging si conferma il partner ideale per la creazione di soluzioni su misura, con la cura e la visione creativa di un autentico stilista del packaging.

L’Innovation Showroom Il percorso ha inizio nell’Innovation Showroom, uno spazio di oltre 150 metri quadrati suddiviso in aree tematiche, pensato per immergere i visitatori nelle capabilities dell’azienda. Qui è possibile scoprire gli articoli che compongono il catalogo, insieme a soluzioni custom sviluppate nel tempo per brand di tutto il mondo. I clienti possono toccare con mano flaconi, vasi e accessori, apprezzando la qualità dei materiali utilizzati e delle tecnologie di produzione e decorazione offerte da Berlin Packaging. Un ambiente che consente di comporre in tempo reale la silhouette del proprio prodotto o lo skyline di un’intera collezione, scegliendo tra le iconiche linee di packaging disegnate e registrate da Studio One Eleven, il motore dell’innovazione dell’azienda.

La Color Room

L’ispirazione prosegue nella Color Room, dove, insieme ai designer di Studio One Eleven, si passa alla definizione di tutti i dettagli stilistici del progetto: dalle nuance di tendenza ai

materiali per la decorazione, fino alla scelta delle carte per il packaging secondario. Un momento immersivo e creativo, in cui si delinea l’identità estetica del prodotto grazie anche al supporto di rendering sviluppati in tempo reale, che permettono di visualizzare immediatamente l’effetto finale. È qui che l’esperienza entra nel vivo, con la fase di personalizzazione avanzata all’interno dei due development center, veri e propri centri d’eccellenza dove il packaging prende forma come un abito su misura, diventando piena espressione dei valori e dell’estetica del brand.

Il Primary Pack Lab

Nel Primary Pack Lab vengono simulate le finiture finali del packaging primario attraverso la formulazione e applicazione di verniciature personalizzate, testando contestualmente la resa grafica tramite serigrafia e/o stampa a caldo. Questo processo consente di ridurre sensibilmente i tempi di sviluppo, definendo ogni dettaglio in tempo reale e minimizzando i trial in fase produttiva. Il progetto prende quindi forma con lo sviluppo del campione marketing del packaging primario, che restituisce con precisione lo stile e le caratteristiche definite lungo la Customer Journey.

Il Secondary Pack Lab

In parallelo, all’interno del Secondary Pack Lab, viene realizzato un prototipo completo di stampa del packaging secondario, totalmente personalizzabile in tempo reale grazie a una vasta selezione di carte in stock, e alla possibilità di definire texture e finiture riproducibili tramite le avanzate tecnologie di prototipazione

presenti nel laboratorio. Questo processo consente di testare rapidamente ogni scelta estetica e funzionale, rendendo il percorso di sviluppo ancora più efficiente e integrato.

Questo approccio innovativo consente di sviluppare in un’unica sede, e in tempi drasticamente ridotti, sia il packaging primario che quello secondario, valorizzando al massimo la capacità di Berlin Packaging di proporsi come un vero one-stop shop per il mondo beauty, unico nel suo genere. A completamento del percorso, è possibile accedere al photo studio interno, dove il team di fotografi e videomaker di Berlin Packaging Beauty realizza veri e propri shooting still life. Qui viene messa in luce la forza comunicativa del packaging, testandone l’impatto visivo e la coerenza estetica con l’identità del marchio.

“La Customer Journey rappresenta un’esperienza fondamentale nel percorso di creazione del packaging beauty, in cui i desideri e le necessità dei nostri clienti prendono vita in un progetto completamente full custom. Lo diciamo sempre: qui si entra con un’idea e si esce con un progetto già prototipato.” dichiara Vivien Charrey, Managing Director Berlin Packaging Beauty.

Grazie alle competenze congiunte del team Creativo e Marketing di Berlin Packaging, la Customer Journey si trasforma anche in un momento altamente formativo, pensato per esplorare le ultime tendenze del packaging beauty e costruire un’identità visiva e valoriale coerente con il posizionamento del brand. Dal design minimal ispirato al mondo apothecary, alle texture materiche che richiamano elementi naturali, dalle tonalità polverose ed effetto ceramica a palette pop e vitaminiche, gli esperti dell’azienda affian-

InsIde the Journey

Andrea Ucchino, Director of Design di Berlin Packaging, è un profondo conoscitore della Customer Journey: “Questo strumento ha un obiettivo principale: ridurre il time to market. Se guardiamo la time line di sviluppo e di lancio di un prodotto, l’unico tempo che si può tagliare è quello che passa dall’idea che frulla nella testa del cliente alla realizzazione di qualcosa che effettivamente si possa toccare con mano e che permetta al decision maker di dire ‘Sì, è quello che voglio’. La custormer journey ha esattamente questo obiettivo”.

L’efficacia della Customer Journey e la semplicità di utilizzo dell’ecommerce di Berlin Packaging sono testimoniate anche da clienti come Alex Perfume, divulgatore olfattivo e creatore di una linea di profumi: “La mia collezione è nata utilizzando Stocksmetic. Avevo bisogno di flaconi e, navigando sul sito, ho trovato ciò che cercavo in modo semplice ed intuitivo. Dopo l’acquisto, ho potuto personalizzarli in base alle esigenze del mio brand. Uno degli aspetti che ha davvero fatto la differenza è stata la comunicazione: rapida, precisa e attenta”.

cano ogni cliente nella scelta stilistica più adatta. Come veri stilisti del packaging, accompagnano i brand in un’esperienza completamente personalizzata e immersiva, pensata per confezionare un prodotto su misura che racconti il brand in ogni suo dettaglio. “È ormai evidente che il packaging gioca un ruolo fondamentale nel conquistare e fidelizzare il consumatore finale. Grazie al nostro ampio catalogo - composto da stampi di proprietà e design esclusivi - unito alla creatività e al know-how tecnico del nostro team, siamo in grado di rispondere in modo puntuale e personalizzato a ogni esi-

genza, con un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. In aggiunta, il nostro modello di business garantisce un time to market estremamente competitivo, un aspetto sempre più cruciale per i clienti e prospect che cercano partner capaci di seguire i ritmi del mercato e anticiparne le tendenze”, conclude Charrey.

L’e-commerce B2B

L’esperienza della Customer Journey è declinata anche in formato digitale e a partire da una sola scatola con Stocksmetic, l’e-commerce B2B di packaging per la profumeria, la cosmetica e la farmacia che offre ad aziende e privati, come istituti di bellezza, farmacie, saloni di parrucchieri e barberia e start-up, la possibilità di creare un packaging personalizzato, ricercato e di design senza alcun minimo d’ordine. Con un vasto assortimento di vasi, flaconi e accessori, lo store online punta a soddisfare ogni gusto ed esigenza grazie a un pacchetto “chiavi in mano”, con proposte di altissima qualità che coniugano stile, praticità d’uso e le migliori materie prime per conservare intatte le proprietà dei prodotti.

Aziende&Strategie/

Herambiente S.p.A. acquisisce il 100% di Aliplast S.p.A.

La società del Gruppo Hera conclude il percorso di integrazione del leader europeo della plastica riciclata, iniziato nel 2017, con l’acquisto da Rogroup S.r.l. del rimanente 20% della società.

Lo scorso 2 luglio Herambiente S.p.A., società del Gruppo Hera, ha acquisito, dal socio di minoranza Rogroup S.r.l., l’intera partecipazione dallo stesso detenuta in Aliplast S.p.A., pari al 20% del capitale sociale, venendo così a detenere il 100% della società di Ospedaletto d’Istrana (TV), fra i leader europei nella rigenerazione della plastica. La transazione conclude il percorso di integrazione nel Gruppo Hera della società fondata da Roberto Alibardi, avviato nel gennaio del 2017, con l’acquisto di una prima tranche pari al 40% e di una seconda pari a un ulteriore 40% nel dicembre dello stesso anno. Oggi, dunque, è stato perfezionato l’acquisto del restante 20%, secondo le condizioni economiche concordate nell’accordo iniziale. Aliplast, con l’ingresso nel Gruppo Hera, ha segnato negli ultimi 8 anni un

cammino di crescita rilevante, soprattutto nelle fasce più alte del mercato della plastica riciclata (ad esempio, nelle filiere di food ed health & beauty), che l’ha portata nel 2024 a un fatturato di 150 milioni di euro, registrando una produzione complessiva di prodotti riciclati pari a 100 mila tonnellate, fra scaglia e granulo PET ed LDPE, lastra PET, film LDPE, scaglia PP e HDPE. Relativamente all’HDPE (polietilene ad alta densità), entro fine anno sarà operativo l’innovativo impianto di recupero di Modena, che incrementerà ulteriormente la quantità di prodotti riciclati. Fra gli investimenti in corso, anche l’ampliamento dell’impianto di Borgolavezzaro (NO), dove sarà potenziata la produzione di scaglia e granulo LDPE. L’operazione non avrà impatti sulla posizione finanziaria del Gruppo.

Omnia Technologies annuncia tre nuove acquisizioni

Con l’acquisizione di Pharmagel, Meccanica italiana ed E4i, Omnia Technologies rafforza la divisione Life Sciences ed espande l’offerta tecnologica nel settore Beverage, consolidando la capacità distributiva in Portogallo.

Omnia Technologies, piattaforma di riferimento nelle tecnologie di automazione e imbottigliamento per i settori del beverage e del farmaceutico, ha completato l’acquisizione di Pharmagel, Meccanica Italiana ed E4i. Queste tre operazioni ampliano l’offerta del Gruppo lungo l’intera catena del valore – dal processing al packaging – e ne rafforzano ulteriormente la

presenza internazionale.

Pharmagel – Fondata nel 1962 a Lodi, Pharmagel è un partner tecnologico con esperienza globale nella progettazione e realizzazione di impianti per l’incapsulamento in softgel destinati ai settori nutraceutico e farmaceutico. Dal 2018 Pharmagel opera nel moderno stabilimento di San Colombano al Lambro (MI). L’ingresso di Pharmagel consente a Omnia Technologies di arricchire l’offerta nell’ambito Life Sciences, integrando la tecnologia softgel con le competenze già consolidate del gruppo nelle forme orali solide.

Meccanica Italiana – Con sede vicino a Treviso, Meccanica Italiana è specializzata nella progettazione, ingegnerizzazione e produzione di stampi per il settore beverage, con un’attenzione particolare nel fornire ai clienti soluzioni che permettono di ottimizzare l’utilizzo di materie prime assicurando allo stesso tempo elevati standard qualitativi e prestazionali. Partner di lunga data della Divisone Beverage di Omnia Technologies, Meccanica Italiana metterà la propria consolidata esperienza ingegneristica al servizio del gruppo,

consentendogli di ampliare le proprie capacità di personalizzazione e di sviluppo di soluzioni complete.

E4i – Leader portoghese nella distribuzione di macchinari per il settore del beverage, E4i ha già in essere rapporti commerciali consolidati con diversi brand del gruppo. L’acquisizione di E4i rafforzerà la presenza di Omnia Technologies in Portogallo, accelerando la capacità di servire i propri clienti in tutto il Paese. “Con queste acquisizioni, rafforziamo il nostro modello ‘one stop shop’, arricchendo l’offerta per i nostri clienti” sottolinea Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies. “L’ingresso di Pharmagel ci permette di entrare nel segmento softgel, tecnologia con grandi prospettive di crescita e profondamente sinergica con l’attuale portafoglio di soluzioni offerte da Omnia Technologies Life Sciences. Con l’integrazione di Meccanica Italiana puntiamo a rafforzare e internalizzare competenze strategiche core per la divisione Beverage, mentre E4i rafforzerà la nostra presenza tecnica e commerciale in Portogallo, un mercato strategico per la crescita di Omnia Technologies”.

Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies
Michele Petrone, AD di Aliplast

celebra 25 anni di innovazione

SisTrade ha celebrato l’importante anniversario con la Conferenza Internazionale “25 anni di innovazione”, che si è tenuta a Porto. L’evento ha saputo riunire quasi 150 partecipanti di 20 nazionalità diverse, puntando i riflettori sulle principali sfide del settore: digitalizzazione, tracciabilità, sostenibilità e integrazione dei sistemi.

Nell’arco della giornata, interamente dedicata all’innovazione tecnologica e alla trasformazione digitale nel settore delle arti grafiche, la conferenza ha offerto sessioni plenarie, gruppi di lavoro specializzati, opportunità di networking e dimostrazioni tecnologiche dal vivo. Da sottolineare come più della metà dei partecipanti, principalmente partner, clienti ed esperti dei settori della stampa, del packaging e delle tecnologie industriali, provenisse dall’estero, a riprova della forte presenza globale e del posizionamento internazionale di SisTrade. A fare gli onori di casa, con la sessione “25

anni di innovazione: il futuro inizia ora”, António de Sousa Ribeiro, CEO e fondatore di SisTrade, che ha evidenziato il ruolo dell’azienda come motore della trasformazione digitale nel settore. Nel suo intervento ha inoltre ricordato i primi passi compiuti nel 2000 e l’obiettivo che permane ancora oggi: sviluppare soluzioni software specializzate per settori esigenti. “SisTrade, così come è oggi, è il risultato di 25 anni di lavoro ed è ancora in fase di sviluppo”. António de Sousa Ribeiro ha inoltre voluto sottolineare come la stretta collaborazione con i clienti e la fornitura di servizi di consulenza industriale negli ultimi decenni sono state fondamentali per creare soluzioni tecnicamente valide e su misura per le reali esigenze del mercato. “Il software che sviluppiamo non è un prodotto. È uno strumento basato su decenni di consulenza e conoscenza industriale.” Antônio de Souza Ribeiro, CEO Con una presenza in oltre 40 paesi e team tecnici in paesi come Thailandia, Turchia, Serbia e Slovenia, SisTrade si posiziona come fornitore globale di soluzioni MIS/ MES ed ERP per i settori della stampa e dell’industria. Questa espansione, secondo il CEO, è stata possibile solo grazie alla dedizione interna e alla fiducia dei suoi partner. “Ringraziamo i nostri clienti, perché senza di loro non saremmo qui. E ringraziamo le persone di SisTrade, che rappresentano il nostro capitale sociale e il nostro bene più prezioso”, ha concluso. António de Sousa Ribeiro ha inoltre sostenuto che l’ascolto attivo e continuo del

António de Sousa Ribeiro, CEO e fondatore di SisTrade

mercato è ciò che consente all’innovazione di rimanere rilevante ed è una pratica che continuerà a essere centrale nei prossimi 25 anni. Si sono poi susseguiti gli interventi di Helder Martins, Direttore Printing & Packaging di SisTrade, che ha incentrato la sua presentazione sull’evoluzione tecnologica della stampa e degli imballaggi, illustrando come l’innovazione continua e la digitalizzazione stiano trasformando i processi produttivi e i modelli di business. A seguire, André Oliveira, Direttore Flexible Packaging & Label, ha sottolineato l’importanza dell’interoperabilità e della scalabilità nello sviluppo di software specializzati. Francisco Leiras, Direttore dell’Area Industriale, ha infine presentato le soluzioni di produzione intelligenti e d’integrazione MES nel contesto dell’Industria 4.0.

Condivisione delle conoscenze La sessione è proseguita con il panel “Condivisione delle conoscenze: prospettive del settore”, che ha visto interventi di rinomati leader del settore. Mike Turner (ECMA) ha sottolineato la necessità di allineare meglio la legislazione europea alla realtà operativa del settore del packaging, investendo in politiche basate su dati ed evidenze. Sante Conselvan (FTA Europe) ha messo in guardia dalla mancanza di competenze tecniche come ostacolo alla modernizzazione della stampa flessografica, sostenendo una profonda riforma della formazione tecnica e professionale. Pedro Paes do Amaral (APIP) ha sostenuto un approccio scientifico basato sul ciclo di vita all’uso delle

materie plastiche, promuovendo la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) come strumento decisionale chiave. Pablo Serrano (ASPACK & Kolokio) ha offerto una panoramica dettagliata delle sfide e delle opportunità del settore iberico dell’etichettatura e del cartone, con particolare attenzione alle PMI.

Sérgio São João (Valora) ha presentato un caso pratico di tracciabilità completa e gestione intelligente in uno stabilimento di stampa di sicurezza.

Sbloccare ciò che deve avvenire Mentre nell’arco della giornata, i partecipanti hanno potuto visitare le aree dimostrative riferite al Sistrade Software Technology Showcase e all’Industry 4.0 Showcase, con soluzioni digitali implementate in tempo reale, nel pomeriggio, la conferenza ha lasciato il posto a sessioni di gruppi di lavoro specializzati, che hanno favorito un dibattito approfondito sulle sfide future della stampa, degli imballaggi flessibili e della stampa di sicu-

rezza. Per offrire un maggior coinvolgimento, SisTrade ha inoltre previsto sessioni parallele su sicurezza digitale, stampa intelligente, intelligenza artificiale, sostenibilità ed ERP in ambienti critici, evidenziando esperienze in mercati come Qatar, Polonia e Germania. L’evento si è concluso con una presentazione di Fábio Coelho, Capo del Dipartimento di Sviluppo di SisTrade, che ha illustrato la vision dell’azienda basata su sostenibilità, automazione e integrazione intelligente. Fábio Coelho ha evidenziato il lancio della nuova piattaforma Sistrade, che integra oltre 1.000 nuove funzionalità personalizzabili e ottimizzate per i dispositivi mobili, migliorando l’accesso ai dati in tempo reale e l’esperienza utente. Ha inoltre presentato l’iniziativa Atlas AI, che offre strumenti intelligenti come l’assistenza vocale. Chat, supporto contestuale, analisi basate sull’intelligenza artificiale e gestione sicura di attività e documenti, il tutto sviluppato internamente per garantire la privacy dei dati.

Ferrarelle Società Benefit nuovi traguardi di responsabilità d’impresa

La società ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2024: +1,9 punti nel BIA (Benefit Impact Assessment), oltre 5.800 tonnellate di r-pet utilizzate e 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità.

F are impresa oggi significa assumersi una responsabilità collettiva nei confronti del Pianeta, delle persone e delle generazioni future. Ferrarelle Società Benefit, da sempre votata a un modello fondato sull’etica e sulla restituzione di valore, presenta il Bilancio di Sostenibilità 2024: “Il nostro percorso attraverso la Sostenibilità”, come testimonianza concreta di questo impegno. Nel corso dell’anno, l’azienda ha migliorato di 1,9 punti il proprio punteggio nel Benefit Impact Assessment (BIA), raggiungendo 89,6 punti e confermando la traiettoria positiva lungo tutti i criteri ESG. Il valore della produzione ha raggiunto 248 milioni di euro (+4% rispetto al 2023), con oltre 228 milioni di euro (92% del generato) redistribuiti agli stakeholder e 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità. Il 92% della spesa complessiva ha coinvolto fornitori italiani e la presenza internazionale. “Anche nel 2024 abbiamo dimostrato che la sostenibilità non è una narrazione di buone intenzioni, ma un insieme di risultati concreti e misurabili”, commenta Cristina Miele, Direttrice Amministrazione, Finanza e Controllo e Responsabile della Società Benefit di Ferrarelle. In continuità con le passate edizioni, Ferrarelle Società Benefit ha voluto rendere il bilancio uno strumento di racconto accessibile a tutti. A firmare il progetto artistico di quest’anno è Maurizio Galimberti, fotografo di fama internazionale.

Sostenibilità ambientale

Nel 2024, Ferrarelle Società Benefit ha ulteriormente potenziato la propria strategia ambientale, incrementando l’uso di materiali riciclati, migliorando l’efficienza energetica e abbattendo le

emissioni. Il 29% del PET utilizzato è costituito da R-PET, pari a oltre 5.800 tonnellate, mentre l’acquisto di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili ha permesso di evitare circa 9.500 tonnellate di CO₂. Con l’entrata in funzione dell’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Riardo, sono stati prodotti 77.678 GJ di energia. Il 76% dei rifiuti è stato avviato a recupero, secondo logiche di economia circolare. Continuano anche i progetti di innovazione ambientale in collaborazione con partner universitari e industriali. A testimonianza del proprio impegno ambientale, l’azienda ha anche mantenuto le certificazioni ISO 14001, ISO 22000, BRC e IFS. Un segno concreto della visione a lungo termine è rappresentato anche dagli investimenti nella Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, un’oasi naturale di 145 ettari situata a Riardo, dove l’azienda porta avanti progetti di tutela ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione della biodiversità.

Sostenibilità sociale

Ferrarelle ha chiuso l’anno con 428 dipendenti, di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato, e ha incrementato la componente femminile dell’organico dell’8%. Ha inoltre ottenuto la Certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, affiancata da policy di diversity, equity e inclusion con azioni concrete su genitorialità, salute mentale (servizio di supporto psicologico gratuito per tutti i dipendenti) e coinvolgimento attivo dei collaboratori. Le ore di formazione sono aumentate del 21%, raggiungendo quota 11.000, con programmi di upskilling e percorsi mana-

geriali. L’impegno sociale si traduce anche nel lavoro della Fondazione Ferrarelle ETS, attiva in ambito educativo, culturale e filantropico.

Sostenibilità economica

Il valore economico generato dall’azienda ha toccato i 248 milioni di euro, di cui oltre 16 milioni reinvestiti in innovazione, sostenibilità e sviluppo industriale. Di questi, 2,7 milioni di euro sono stati destinati a progetti ambientali e 2,4 milioni a ricerca e sviluppo, soprattutto in ambito di efficientamento e rafforzamento degli standard di qualità e sicurezza. Ferrarelle Società Benefit ha inoltre mantenuto la quarta posizione nel mercato Retail e la seconda nell’Away From Home nel settore delle acque minerali.

Un viaggio visivo nell’identità Ferrarelle

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 è arricchito da una selezione di opere di Maurizio Galimberti, maestro della fotografia a mosaico, che attraverso il linguaggio iconico della Polaroid accompagna il lettore in un racconto per immagini fatto di frammenti e visioni. Le sue opere, selezionate in collaborazione con il curatore Denis Curti, traducono visivamente la dimensione dell’impegno quotidiano, dell’attenzione al dettaglio e della connessione tra impresa e società. Un progetto che restituisce l’essenza del gesto sostenibile come atto estetico e narrativo, capace di rendere tangibile ciò che spesso è invisibile: la cura.

Mitsubishi Electric accelera la trasformazione digitale dell’industria

Con l’intento di rispondere alle nuove esigenze di efficienza, scalabilità e connettività dell’industria moderna, Mitsubishi Electric lancia sul mercato nuove soluzioni che aprono la strada ad inedite possibilità nell’ambito dell’automazione e della smart manufacturing. Il lancio dei nuovi prodotti rappresenta un momento importante all’interno di un anno speciale: nel 2025, infatti, si celebrano i 40 anni dall’apertura della sede italiana di Mitsubishi Electric. Come ha affermato Matteo Cerutti, General Manager delle divisioni Factory Automation & Mechatronics CNC di Mitsubishi Electric Italia, “Il nostro fatturato è cresciuto negli ultimi 4 anni, nonostante un contesto molto complicato. Ancora più significativo è il dato dell’utile operativo. Partendo dal 5,6% nell’esercizio fiscale 2022, con un piccolo calo al 5,2% nel 2023, l’utile operativo è cresciuto negli anni fino al 7,1% nell’ultimo esercizio. Per quest’anno ci aspettiamo un lieve calo del fatturato, strettamente collegato al contesto internazionale, ma allo stesso tempo riteniamo di poter consolidare ulteriormente l’utile operativo”.

Marco Filippis, Marketing Manager delle divisioni Factory Automation & Mechatronics CNC, ha tracciato un quadro della situazione economica italiana, raccontandone i punti di forza. Ha quindi affrontato due tema-

Durante una conferenza stampa presso la sua sede di Vimercate (MB), Mitsubishi Electric ha presentato nuove soluzioni tecnologiche progettate per rispondere alle esigenze attuali delle imprese manifatturiere e per accompagnarle nel percorso verso la fabbrica intelligente e sostenibile.

tiche chiave per l’evoluzione dell’industria: la sostenibilità e la digitalizzazione: “Tecnologie come l’IA faranno crescere il mercato della trasformazione digitale del 20% nei prossimi anni. Secondo Accenture, entro il 2035 l’IA raddoppierà il tasso di crescita. Il nostro contributo a questa ipotesi è che negli ultimi 6 anni abbiamo depositato più di 380 brevetti legati a soluzioni di intelligenza artificiale per macchine, prodotti, sistemi e veicoli. Abbiamo dato un contributo importante e abbiamo creato un brand che raccoglie questi brevetti: si chiama MAISART - Mitsubishi Electric’s AI creates the Stateof-the-ART in technology.

Controllore all-in-one per una produzione digitale avanzata Alberto Griffini, Product Manager Modular PLC, ha presentato le caratteristiche principali del nuovo controllore MELSEC MX, pensato per applicazioni industriali ad alta velocità, precisione e sicurezza. Basato su un’architettura con MPU multicore,

questo controller è in grado di gestire fino a 256 assi, garantendo un controllo motion 10 volte più performante rispetto ai modelli precedenti. L’integrazione con la rete CC-Link IE TSN consente comunicazioni sincrone ad alta velocità.

Dal punto di vista dello sviluppo software, il MELSEC MX è dotato di tool di programmazione avanzati e AI-assisted, come il MELSOFT GX Works3, che consentono programmazione semplificata, debug intelligente e simulazioni tramite digital twin con MELSOFT Gemini e Mirror. Questo riduce drasticamente i tempi di messa in servizio e facilita l’identificazione delle anomalie.

Inverter compatti e servosistemi entry-level

Ha quindi preso la parola Roberto Beccalli, Product Solution Manager Servo, Drive & Robot, che si è concentrato innanzitutto sull’inverter FR-D800, che rappresenta l’evoluzione compatta degli inverter Mitsubishi Electric, con un ingombro ridotto fino al 37% rispetto ai modelli precedenti. Disponibili in versioni monofase 220V e trifase 400V, questi inverter offrono facilità d’uso, software di parametrizzazione semplificata e funzioni avanzate di manutenzione preventiva. Un punto di forza è la porta Ethernet integrata, assente nei modelli compatti precedenti, che consente una progettazione più flessibile e connettività migliorata, anche in configurazioni multi-drop. Il FR-D800 è compatibile con motori a magneti permanenti (EMA e di

MELSEC MX

terze parti) e consente un significativo risparmio energetico. Grazie al design compatto, è ideale per ottimizzare lo spazio negli armadi elettrici, anche con installazione side-by-side. Supporta vari profili di sovraccarico (normal e super duty), garantendo efficienza in diverse condizioni operative, fino a 50°C. Beccalli ha presentato anche le caratteristiche di MR-JET, nuovo servosistema entrylvel che rientra nella serie MELSERVO-JET. Il nuovo servosistema MRJET si colloca nella fascia “entry-level” di Mitsubishi Electric, pur mantenendo alte prestazioni. È pensato per applicazioni che non necessitano delle funzionalità avanzatissime dei modelli MR-J4/J5, ma offre comunque controllo motion avanzato, funzioni di sicurezza integrate (come STO, SS1, SBC), autotuning, diagnostica predittiva e connettività multi-rete (TSN e EtherCAT, inclusa FSoE).

MR-JET è disponibile in versioni 220V e 400V, con potenze fino a 7 kW e motori dotati di encoder assoluto da 24 bit batteryless. Ideale per packaging, movimentazione e automazione leggera, offre un’eccellente combinazione tra semplicità, prestazioni e sicurezza.

L’evoluzione del pannello operatore Giovanni Mandelli, Product Solution Manager Control, SCADA and Visualization, ha presentato in anteprima assoluta per l’Italia i pannellioperatore GOT3000, la cui commercializzazione in Europa è fissata per settembre. I nuovi pannelli GOT3000 (Graphic Operation Terminal) rappresentano l’interfaccia uomomacchina di nuova generazione, progettata per gestire, visualizzare e proteggere i dati nelle macchine automatiche. Offrono connettività estesa con PLC, sensori e sistemi IT, supportano protocolli Ethernet e seriali, e integrano funzionalità OPC

server/client per una comunicazione sicura con cloud e database. Secure by Design, i GOT3000 garantiscono protezione avanzata: filtraggio IP, crittografia, certificati digitali, accessi personalizzati e tracciabilità dati, in linea con le nuove normative (es. direttiva macchine). Inoltre, grazie a SoftGOT, è possibile emulare il pannello su PC, mantenendo tutte le funzionalità. “Come racconta la tradizione giapponese, il passato ci insegna ma da esso bisogna poi evolversi e innovare. In questo senso, GOT3000 rappresenta l’evoluzione naturale di una famiglia di prodotti nata 40 anni fa, che oggi da semplice interfaccia visuale diventa nodo centrale per la gestione e la sicurezza dei dati”.

Dati sicuri e senza limiti L’ultima novità presentata da Mandelli è la piattaforma SCADA GENESIS 11, vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la visualizzazione e gestione dei dati industriali. Uno dei principali vantaggi di questa nuova versione è l’introduzione delle licenze illimitate: non ci sono più limiti al numero di tag o connessioni client, rendendo la piattaforma altamente scalabile e più accessibile a livello economico. Si tratta di

un cambio di paradigma che consente alle aziende di investire in soluzioni digitali senza preoccuparsi di costi variabili legati alla crescita del sistema. Altro punto di forza è lo storico industriale integrato, che permette di raccogliere e analizzare dati nel tempo senza ricorrere a soluzioni esterne. Questo consente analisi predittive, ottimizzazione dei processi e una maggiore affidabilità nelle decisioni operative. Grazie alla suite GraphWorX e al supporto per la visualizzazione 3D, GENESIS 11 permette un controllo in tempo reale altamente intuitivo, mentre l’accesso via web garantisce flessibilità e monitoraggio remoto. In termini di sicurezza e connettività, la piattaforma si basa su architettura .NET 8 e integra protocolli di comunicazione sicuri, tra cui OPC UA, Modbus, MQTT e Active Directory. Per le applicazioni mission-critical, GENESIS versione 11 introduce un modello di ridondanza semplificato, che assicura operazioni continue e un più rapido ripristino del sistema. Le funzioni avanzate di cybersecurity migliorano ulteriormente la protezione dei dati e la conformità agli standard di sicurezza in evoluzione.

MELSERVO-JET
GENESIS 11

Prodotti&Tecnologie/

Bobst focus tecnologico sul folding carton

In occasione dei Folding Carton – VIP Customer day, presso BOBST Firenze, la società ha illustrato la sua vision per il mondo cartotecnico e ha presentato una nuova interessante soluzione all-in-one per l‘industria del cartone teso.

La giornata dedicata ai clienti VIP, presso il Competence Center di Firenze, si è aperta con l‘intervento di Ludovico Frati, Sales & Marketing Director DIGITALdi BOBST. Ludovico ha sottolineato come la tecnologia BOBST per le macchine digitali per etichette può essere applicata e adattata anche al mondo cartotecnico. Ma non solo, attualmente alcune delle tecnologie sviluppate da BOBST per i processi convenzionali sono state implementate sulle linee digitali. Un esempio su tutti è Accucheck, il sistema di visione e controllo qualità, nato in ambito folding carton e recentemente aggiornato con nuove funzionalità, oggi elemento fondamentale anche sulle soluzioni digitali. L‘annuncio più importante della giornata è stato la presentazione della DIGITAL MASTER 55. Ludovico Frati ha illustrato le potenzialità del sistema spiegando:

”Questa nuova piattaforma di stampa e converting digitale rientra nella gamma di soluzioni all-in-one su misura, progettata da Bobst. È destinata all‘industria del cartone teso e apre nuove possibilità per tirature di piccole e medie dimensioni, aumentando drasticamente le opportunità con tempi di consegna brevi e alta qualità del prodotto. Le configurazioni possibili sono bobina-bobina, bobina-foglio e bobina-astuccio. Ogni processo è stato efficientato al massimo. Si parla di una tecnologia in grado di produrre volumi fino a 1.8 milioni di fogli B1 mensili, che può operare 24/7 senza interruzioni. Infine, la macchina permette un cambio lavoro in 15 minuti, compresa la fustellatura“. Combinando stampa, nobilitazione, controllo della qualità e fustellatura in linea a 100 metri al minuto equivalenti a 4300 fogli B1 l'ora, DIGITAL MASTER 55 garantisce il minor time to market, anche offrendo la consegna in giornata, e il miglior costo totale di proprietà (TCO). Questa piattaforma, dotata di funzionalità complete di regolazione della stampa in linea e controllo della qualità, è ideale per tirature fino a 6.000 fogli B1, dove può ridurre significativamente i tempi di produzione fino all‘80% e ridurre i costi fino al 40% sulle tirature brevi e fino all‘80% sulle brevissime tirature (< 1000 fogli B1), eliminando gli sprechi, e i tempi di inattività dei processi di produzione tradizionali.

Un riconoscimento alla qualità Un momento importante è stato la consegna del premio EDP. Nati nel 2007 dall’European Digital Press Association, gli EDP Awards con cadenza annuale sono i premi tecnici più prestigiosi nei settori della stampa digitale, dell’editoria e del packaging, che riconoscono il valore di soluzioni volte a migliorare produttività, qualità e facilità d‘uso, riducendo al contempo l’impatto ambientale e i costi di produzione. Nella categoria ”Packaging printing“, vincitore assoluto del premio per la miglior soluzione digital/hybrid per Folding Carton è BOBST DIGITAL MASTER 55. Questo testimonia il grande valore tecnologico di questa soluzione. Nella motivazione del premio si legge: ”La BOBST DM55 introduce una prospettiva differente per la produzione di astucci pieghevoli, rivolgendosi in particolare ai converter che gestiscono numerosi lavori a brevi tirature. Progettata per affrontare le inefficienze di un processo frammentato, riduce i tempi di setup e semplifica i flussi di lavoro, rendendola ideale per i converter che devono gestire rapidamente e in modo economico piccoli lotti. Il design modulare e l’automazione avanzata della DM55 offrono un’opportunità unica per le aziende che desiderano ottimizzare la produzione in brevi tirature“.

Connessione ed efficienza Nel settore del packaging, BOBST sta portando connettività e digitalizzazione a un livello superiore con nuove soluzioni che supportano l’ecosistema del flusso di lavoro a ciclo chiuso per incrementare produttività, facilità d’uso e sostenibilità. Le nuove funzionalità di BOBST Connect, la piattaforma digitale su cloud in costante evoluzione che migliora la produttività, includono un importante aggiornamento del monitoraggio delle attrezzature, con informazioni sui dati più dettagliate che mai. Dopo la premiazione sono state realizzate alcune dimostrazione di cambi lavoro su due piattaforme presenti presso il Competence Center, quali la DM 340 e la M6, che sono state estremamente apprezzate dagli operatori presenti.

BOBST DIGITAL MASTER 55
Chiara Bezzi di Innovative Press, membro della EDP Association, ha consegnato l‘EDP Award a Ludovico Frati, Sales & Marketing Director DIGITAL di BOBST

K AG I N G POSSIBILITIES

GRIMALDI FORUM SEPT 29-30 & OCT 01 2025

CONFIRM YOUR FREE SHOW BADGE

L’esperienza di Schubert al servizio di Ritter Sport

Da oltre vent’anni Ritter Sport si affida a Schubert per il confezionamento delle sue iconiche tavolette di cioccolato quadrate. L’installazione più recente è quella di una linea che comprende due astucciatrici, sistemi di trasporto e telecamere ad alte prestazioni.

La cioccolata la fanno in tanti. Ma solo pochi produttori si sono davvero chiesti come presentare una tavoletta che non sia solo buona, ma che abbia anche un formato pratico per il tempo libero. Fortuna che Ritter Sport ci ha pensato già nel 1930: grazie al formato quadrato, l’azienda ha realizzato una mossa strategica geniale. Oggi la popolare tavoletta arriva pronta per il punto vendita in un imballo display prodotto su macchine TLM di Schubert. “Più verdure nella vostra dieta” oppure “Buoni ingredienti fanno una mousse”: con giochi di parole cre-

ativi, il marchio di cioccolato più famoso della Germania sa come farsi notare. Gli slogan incontrano i consumatori ovunque, nello spazio pubblico. Non è una novità: già nel 1970 Ritter Sport ha coniato lo storico claim “ Quadrato. Pratico. Buono.”, che ancora oggi compare sul retro delle confezioni primarie. Meno appariscenti a scaffale, ma fondamentali per la vendita, sono le scatole display. Qui la tavoletta quadrata si presenta in verticale, mostrando la parte frontale colorata – rosso acceso, blu profondo o verde menta, a seconda della varietà. Oltre 40 gusti attendono i fan del cioccolato di Waldenbuch, vicino a Stoccarda. Ogni varietà però occupa spazio diverso. Una tavoletta “Voll-Nuss”, ad esempio, è molto più spessa rispetto a “Marzipan”. Così, nelle scatole da scaffale entrano da 10 a 13 tavolette in formato da 100g. Le cosiddette pinne – cioè le due zone sigillate del flowpack – restano rivolte verso l’esterno. Tante esigenze per un unico imballo centrale: Ritter Sport si affida quindi alla tecnologia di punta. Anche questa, proprio come la cioccolata, arriva dal Baden-Württemberg.

Una partnership consolidata Il riferimento è al costruttore di macchine per il packaging Schubert, partner

di lunga data di Ritter Sport. Già 22 anni fa l’azienda aveva fornito due linee picker nello stabilimento di Reichenbach an der Fils, dove Ritter Sport confeziona esclusivamente. Dopo quasi un quarto di secolo era tempo di nuova tecnologia: non solo per l’età degli impianti, ma anche perché le nuove esigenze di confezionamento richiedevano soluzioni più flessibili, efficienti e affidabili. “Volevamo rendere la produzione più versatile, in modo da confezionare più varietà in parallelo in scatole display – senza cambio formato”, spiega Marco Wleklinski, Project Manager di Ritter Sport a Reichenbach. La fiducia costruita negli anni con Schubert ha reso la decisione semplice: servivano due astucciatrici da 330 tavolette al minuto, ancora una volta da Crailsheim. Non solo a Reichenbach, dove la soluzione Schubert presta servizio da quasi un quarto di secolo, ma anche a Waldenbuch Ritter Sport confeziona con macchine Schubert – restando fedele a sé stessa e al suo partner tecnologico.

Controllo ottico con telecamere Nel 2024 Schubert ha quindi installato la nuova tecnologia a Reichenbach. Oltre a robot e sistemi di trasporto, le linee includono telecamere ad alte prestazioni. Queste analizzano le tavolette in ingresso per un motivo ben preciso: dai magazzini di Waldenbuch le tavolette arrivano in grandi cartoni. Camion elettrici li trasportano fino alle linee di confezionamento. Da lì, i cartoni vengono caricati manualmente e immessi nella macchina, dove i robot Pick-and-Place prelevano le singole tavolette. A volte però le tavolette si spostano o mancano: le scatole non conformi vengono scartate. Le telecamere individuano esattamente queste irregolarità. “Per noi la robotica con visione significa una cosa soprattutto: processi efficienti e senza interruzioni”,

sottolinea Wleklinski. Solo quando quantità e posizione delle tavolette sono corrette, i due robot Delta per linea entrano in azione: ad alta velocità, prelevano ciascuno cinque tavolette dai cartoni e le depositano sul nastro trasportatore – sempre con le pinne rivolte verso l’esterno.

Tavolette che ruotano

Un trasporto monofilare porta poi le tavolette alla catena di raggruppamento, che le guida in coppia, in verticale, tra due trascinatori. In questa fase, le tavolette poggiano momentaneamente su una pinna – con le linee di saldatura in alto e in basso, anziché a destra e sinistra. Una stazione di ribaltamento le ruota quindi di 90 gradi, riportandole nella posizione corretta, con le pinne ai lati e la scritta orientata in avanti. Infine, un robot TLM-F2 le in-

serisce nelle scatole erette. A seconda della varietà, ogni scatola contiene da 10 a 13 tavolette. Sensori e programmi preimpostati regolano il processo in tempo reale. Proprio per questo motivo, i cartoni devono essere riempiti correttamente all’ingresso. Come di consueto in Schubert, i processi di piega e incollaggio avvengono in parallelo: prelievo, incollaggio e montaggio dei fustellati procedono mentre le tavolette vengono ispezionate, prelevate e raggruppate. Ogni linea confeziona tra 25 e 33 scatole display al minuto. Ma durante il progetto si è aggiunta un’ulteriore esigenza. Per stampare informazioni di prodotto direttamente sulle scatole display, Ritter Sport ha richiesto a Schubert una soluzione di serializzazione – e ha subito trovato supporto. Due i codici da gestire: uno per ogni tavoletta da 100 g, uno per ogni scatola come protezione da contraffazioni. Sul retro di ogni tavoletta confezionata viene stampato un codice Data Matrix 2D. Questa marcatura, che ricorda un

QR-code, raccoglie informazioni come numero di lotto, data di scadenza e produzione.

Impegno per la sicurezza

Su ogni scatola display, invece, viene stampato un numero SSCC (Serial Shipping Container Code), che si basa sui codici delle singole tavolette. In questo modo è possibile verificare che la scatola contenga esattamente ciò che deve contenere. La SSCC è fondamentale per la sicurezza alimentare: in caso di richiamo, permette di identificare in modo preciso i lotti interessati. “Per questo abbiamo dovuto leggere i codici Data Matrix 2D e stampare i numeri SSCC sulle scatole”, spiega Wleklinski. Schubert ha integrato la tecnologia di un partner esterno direttamente nelle due linee di Reichenbach. “Grazie al concetto d’impianto e al know-how Schubert, è stato tutto molto veloce.” Oggi telecamere e stampanti garantiscono che ogni tavoletta e ogni scatola siano tracciabili – e che gli amanti del cioccolato in tutto il mondo possano continuare a godersi Ritter Sport in totale sicurezza.

Sytrama sceglie i freni Mayr per la sicurezza uomo-macchina

In un progetto sviluppato per MOVIN, azienda italiana attiva nell’automazione industriale, Sytrama, società produttrice di manipolatori cartesiani, ha scelto i freni di sicurezza Mayr per garantire la massima protezione durante le fasi operative dei propri robot.

L a robotica continua a crescere in Italia, trainata dalle esigenze di automazione avanzata, dall’export e dall’integrazione sempre più spinta di tecnologie collaborative. I robot cartesiani, in particolare, trovano spazio in molte linee di assemblaggio per la loro flessibilità e precisione. In questo con-

testo, la sicurezza rappresenta una priorità imprescindibile: un’accurata progettazione delle interazioni supportata da meccanismi in grado di far fronte anche a situazioni impreviste, è necessaria per garantire la sicurezza di macchinari, prodotti e soprattutto persone.

Quando l’uomo lavora accanto ai robot

In molte linee produttive, l’interazione diretta tra operatori e robot è parte integrante del processo. Questo richiede soluzioni che garantiscano la sicurezza dell’uomo in caso di guasti o arresti improvvisi.

Fra i componenti più importanti da questo punto di vista rientrano naturalmente i freni di sicurezza, elemento essenziale per garantire che i movimenti dei robot non si trasformino in collisioni dagli effetti potenzialmente anche gravi e questo non solo nell’operatività standard, ma anche in caso di situazioni dove la posizione relativa di operatori e macchinari si discosti dalle previsioni.

La ridondanza nei sistemi frenanti

In un contesto produttivo in cui la presenza dell’uomo in prossimità dei robot impone elevati standard di sicurezza, la ridondanza rappresenta un principio chiave per progettare sistemi fail-safe, in grado di garantire la tenuta anche in caso di guasto a un componente.

Nel campo dei freni di sicurezza, Mayr offre due approcci complementari alla ridondanza: - la ridondanza con due freni separati, montati su parti diverse del sistema di azionamento (per esempio uno sul motore e uno sull’albero), consente di assicurare la funzione di tenuta anche in caso di rottura meccanica di un elemento;

- la ridondanza con un solo freno a doppio circuito, che integra all’interno dello stesso corpo freno due circuiti di azionamento indipendenti. Se uno dei due circuiti risulta inoperativo, l’altro è in grado di garantire il mantenimento della posizione in totale sicurezza.

La scelta tra le due configurazioni dipende dalle caratteristiche dell’impianto e dagli obiettivi

progettuali: in entrambi i casi, il progettista ha a disposizione soluzioni affidabili e certificate, in grado di offrire la ridondanza necessaria senza compromettere l’efficienza del sistema.

Affidabili e sicuri

La gamma di freni Mayr è ampia e comprende referenze adatte per tutti i tipi di applicazioni industriali. In particolare per la robotica, i freni Mayr più utilizzati sono i ROBA-servostop, freni elettromeccanici di sicurezza garantita dalle molle, progettati specificamente per il montaggio su servomotori.

Grazie alla loro struttura compatta e al ridotto momento d’inerzia, risultano ideali per l’integrazione in spazi ristretti e per applicazioni ad alta dinamica come quelle robotiche. Offrono un’azione frenante affidabile anche in caso di assenza di corrente e sono disponibili in diverse versioni per adattarsi a differenti sistemi di motorizzazione. L’ampia possibilità di personalizzazione e l’elevata ripetibilità li rendono particolarmente adatti a garantire la sicurezza in sistemi complessi con cicli rapidi e precisi. Per le applicazioni collaborative, Mayr ha sviluppato la gamma ROBA-servostop Cobot; questi freni sono progettati per arrestare e mantenere in posizione gli assi anche in caso di assenza di alimentazione grazie all’azione delle molle. Compatti e silenziosi, integrano sensori per il monitoraggio della condizione operativa e sono certificati per l’uso in ambienti condivisi con operatori umani.

Sytrama: esperienza e specializzazione Un esempio interessante di utilizzo dei freni in un ambiente dove coesistono robot e operatori è fornito da una recente applicazione realizzata da Sytrama, azienda che sviluppa e commercializza robot cartesiani progettati per applicazioni di asservimento e automazione industriale. Fondata su una lunga esperienza nel settore, l’impresa fa parte del gruppo Negri Bossi – Nissei Plastic Industrial e rappresenta un punto di riferimento per chi cerca affidabilità, personalizzazione e supporto tecnico.

Sytrama ha creato questa soluzione per MOVIN, realtà italiana specializzata in sistemi e linee

automatizzate per il montaggio, che ha esplicitato l’esigenza di garantire la sicurezza anche in caso di presenza ravvicinata dell’operatore. Per rispondere a questa richiesta, Sytrama ha progettato una configurazione con freni ridondanti sugli assi dei propri robot cartesiani.

Componenti innovativi e partner affidabili Per i freni Sytrama si è rivolta a Mayr: “Abbiamo utilizzato i freni Mayr sugli assi di lavoro di robot cartesiani inseriti su linee di assemblaggio dove è prevista la presenza dell’operatore”, spiega l’Ing. Paolo Bonin, progettista di Sytrama. “Mayr era già nostro fornitore di giunti di trasmissione. Non avevamo mai impiegato prima i loro freni di sicurezza”, racconta Bonin. “Il tecnico commerciale di Mayr ci ha presentato la loro gamma di freni e insieme abbiamo individuato la tipologia più idonea all’applicazione”. I freni sono stati selezionati per essere montati su trasmissioni a pignone-cremagliera, accanto ai freni già presenti sui motori elettrici. L’obiettivo: ottenere una ridondanza funzionale nel mantenimento della posizione degli assi, evitando movimenti indesiderati in fase statica.

Un supporto tecnico di valore

Il lavoro congiunto tra Sytrama e il team tecnico di Mayr ha permesso di identificare e dimensionare correttamente i freni, selezionando anche i dispositivi elettronici di controllo più adatti. Mayr ha confermato la sua piena disponibilità a lavorare a fianco del cliente, ponendosi come partner più che come semplice fornitore, caratteristica da sempre apprezzata dalle aziende che ne scelgono i prodotti. “Il tecnico commerciale è stato cortese e disponibile. Gli addetti dell’ufficio tecnico hanno eseguito il dimensionamento dei freni in base alle nostre specifiche”, conferma l’ing. Bonin.

Sicurezza collaborativa: l’importanza della ridondanza

In questa applicazione Sytrama ha scelto un sistema frenante che garantisse la ridondanza in modo da escludere ogni rischio per gli operatori anche nelle condizioni di prossimità con i robot previste dal processo produttivo.

I tecnici Mayr anche in questo caso sono stati un valido supporto per la scelta del sistema frenante più adatto a garantire la ridondanza in questa particolare installazione e ad assicurarne la perfetta integrazione nell’impianto. Soddisfatta del risultato ottenuto, Sytrama guarda con interesse a nuove possibili collaborazioni con Mayr anche in altri progetti futuri. La sicurezza uomo-macchina resta una priorità per chi, come Sytrama, progetta soluzioni al servizio dell’automazione industriale evoluta.

Del Duca Print un salto di qualità con Durst

Con l’installazione di due nuove Durst P5 350 HS, Del Duca

Print ha rinnovato il proprio parco macchine, rafforzando un legame quasi ventennale con il produttore altoatesino ed entrando nei mercati premium.

Quella di Del Duca Print è stata una scelta strategica che coniuga qualità, produttività e versatilità per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Attive dallo scorso agosto, le nuove stampanti Durst P5 350 HS hanno già impattato in modo significativo sull’efficienza di tutta la filiera, riducendo drasticamente i tempi di produzione e innalzando gli standard qualitativi. Fondata nel 1992 da Francesco Del Duca come service per la stampa digitale in piccolo e grande formato, l’azienda si è inizialmente rivolta ai professionisti delle arti grafiche, specializzandosi nella produzione di banner, cartelline, forex stampati, biglietti da visita e altri materiali promozionali. Negli ultimi cinque anni ha intrapreso un significativo processo di trasformazione, puntando su clienti strutturati, in particolare nel mondo del retail e della GDO. Parallelamente, l’offerta si è progressivamente ampliata, includendo insegne luminose, ledwall ed elementi di interior design, integrati in un servizio completo: dalla progettazione all’allestimento degli spazi. In quest’ottica si inserisce anche l’apertura, due anni fa, di una filiale tecnico-commerciale a Monza, diventata punto di riferimento per il Nord Italia. Oltre a uno showroom dedicato ai materiali, è stata sviluppata una rete di cinque agenti supporta-

ta da un network di allestitori attivi su tutto il territorio nazionale. Qui ha sede anche il Del Duca Innovation Hub, la divisione che si occupa della progettazione di soluzioni creative e personalizzate per il mondo retail. Alla guida dell’azienda oggi c’è Sebastiano Del Duca, amministratore unico, che ha saputo coniugare la solidità della tradizione con una forte propensione all’innovazione. “Abbiamo investito nelle due P5 350 HS per compiere un vero salto di qualità. Con una sola macchina siamo in grado di produrre fino a 2.000 mq al giorno, con eccellenti livelli qualitativi. Il tempo di stampa per pannello è passato da oltre dieci minuti a meno di tre, riducendo la necessità di lavorare su due turni”, racconta Del Duca.

Una partnership strategica

Il rapporto con Durst, iniziato nel 2007 con la prima installazione nel Sud Italia, è cresciuto fino a diventare una partnership tecnologica consolidata. Prima dell’ultimo investimento, il parco macchine dell’azienda vedeva schierati cinque sistemi Durst: due P10, una Rho 750, una Rho 320 e una Rho 512R LED da cinque metri. La visita al Customer Experience Center di Bressanone ha rappresentato la svolta: “Abbiamo capito che due nuove P5 350 HS avrebbero potuto sostituire otto o

Print,

alla

nove sistemi di vecchia generazione. Abbiamo quindi dismesso quattro precedenti unità e avviato un’importante fase di rinnovamento”, prosegue Del Duca. Le due P5 sono state configurate per rispondere a esigenze differenti: una, dotata di carico e scarico automatico, è dedicata alla produzione intensiva di pannelli e cartotecnica; l’altra, attrezzata per stampa con bianco, vernice e modalità roll-to-roll, consente lavorazioni ad alto valore aggiunto. Questa flessibilità ha permesso all’azienda di espandersi in settori come la cosmetica e la produzione di espositori durevoli e non durevoli, dove velocità e qualità sono elementi determinanti. “La possibilità di stampare su materiali come plexiglass, legno e Dibond, abbinata alla nobilitazione con vernice, ci ha aperto nuove opportunità. Siamo entrati in mercati prima inaccessibili, con margini più interessanti e una visibilità superiore”, sottolinea Del Duca. “Con Durst esiste una fiducia reciproca che va ben oltre il rapporto fornitorecliente. Condividiamo la stessa visione, gli stessi obiettivi e standard qualitativi”, aggiunge Del Duca. A confermare il valore di questa collaborazione è Alberto Bassanello, Direttore Vendite Italia di Durst: “Conosciamo bene la realtà di Del Duca Print e siamo orgogliosi di accompagnarne l’evoluzione. Le due nuove P5 350 HS rappresentano la scelta ideale per chi punta su velocità, flessibilità e precisione, in linea con la visione strategica di Sebastiano”. La sede produttiva di Marigliano (NA), con 5.000 mq e 50 collaboratori, resta il cuore pulsante dell’azienda. Ma la presenza nazionale è oggi rafforzata da una piattaforma e-commerce e dall’Innovation Hub di Monza. Il prossimo obiettivo è trasformare proprio la sede brianzola in un secondo polo produttivo, dedicato alla prototipazione e alla stampa just-in-time, per cui è in valutazione l’introduzione della nuova Durst P5 X. Il modello ibrido sarà dedicato a campionature e lavorazioni espresse, per rispondere reattivamente alle esigenze dei clienti.

Sebastiano Del Duca, amministratore
unico di Del Duca
di fronte
nuova Durst P5 350 HS

LA PIÙ ALTA GAMMA DI PRODOTTI ALIPLAST.

IL PIÙ BASSO IMPATTO SULL’AMBIENTE.

ALIPLAST sarà presente a

20 - 23 marzo

Padiglione 20 • Stand A16

/ CARTA E CARTONE

raccolta differenziata a livelli record

Raccolta differenziata di carta e cartone: l’Italia si avvicina ai 4 milioni di tonnellate e il Sud supera per la prima volta i 50 kg per abitante. Il tasso di riciclo degli imballaggi si attesta sopra il 90%.

L’Italia

della raccolta differenziata di carta e cartone cresce e consolida la sua leadership europea, superando quota 3,8 milioni di tonnellate raccolte nel 2024, con un aumento di oltre 130mila tonnellate rispetto all’anno precedente. Un traguardo che assume ancora più valore se confrontato con i dati del I° Rapporto del 1995: trent’anni fa gli italiani differenziavano complessivamente poco più di 500.000 tonnellate di carta e cartone. Oggi se ne raccolgono quasi sette volte tanto: un aumento che testimonia un progresso culturale, strutturale e duraturo.

I comportamenti individuali guidano la crescita, soprattutto al Sud

La media pro-capite nazionale sale a 65,4 kg di carta e cartone raccolti per abitante (30 anni fa era di 10 kg/ab). Particolarmente significativo il superamento, per la prima volta, della soglia dei 50 kg pro-capite nel Mezzogiorno: una svolta simbolica che evidenzia come il Sud stia lentamente ma progressivamente colmando il divario con il resto del Paese.

Le regioni si muovono a velocità diverse ma sempre in positivo Il Nord mantiene la leadership con oltre 83.000 tonnellate aggiuntive e un incremento medio del 4,4%, trainato dal Veneto (+9,5%) e dalla Lombardia che con oltre 613.000 tonnellate si conferma la regione con i volumi assoluti più elevati. Il Centro cresce del 2,8%, con l’Umbria che registra il miglior incremento percentuale (+7,8%) e il Lazio il maggior aumento quantitativo (+13.400 tonnellate). Al Sud e Isole – che sfiora complessivamente il milione di tonnellate di carta e cartone - le due isole mettono a segno le performance migliori: la Sicilia, con un balzo di 10 mila tonnellate raccolte in più, e la Sardegna, che supera la soglia dei 60 kg pro-capite, avvicinandosi alla media nazionale e confermandosi capofila tra le Regioni

del Mezzogiorno. Da 10 anni il Sud è in crescita costante e nel 2024 per la prima volta nella sua storia supera la soglia simbolica dei 50 kg pro-capite, sfiorando il milione di tonnellate complessive con un incremento del 2,5%. Un’accelerazione progressiva frutto anche dei numerosi progetti speciali avviati nel Meridione, a partire dal Piano straordinario per il Sud, finanziato da Comieco con 3,5 milioni di euro, per intercettare volumi di carta e cartone che ancora finiscono nell’indifferenziato. Un Piano che continua anche nel segno di Cagliari con cui oggi sottoscriviamo una nuova intesa volta a dare ulteriore spinta alla raccolta differenziata e al riciclo di carta e cartone.

Le città metropolitane trainano la crescita complessiva

Nel 2024, le sei città metropolitane monitorate da Comieco (Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino, Palermo) mostrano segnali incoraggianti: il pro-capite medio di carta e cartone è di 70,7 kg abitante, con una crescita del 4,1% rispetto al 2023. Roma guida la crescita complessiva con +10.000 tonnellate (+4,4%), seguita da Firenze (+8,8%) e Napoli (+6,3%). Solo Palermo registra una flessione (-1,9%), mentre Milano e Torino crescono rispettivamente del 2,1% e 3,4%.

L’Italia è un modello in Europa per il riciclo

Nel 2024 si è consolidato e superato l’obiettivo UE al 2030. Con un tasso di riciclo del 92,5%, l’Italia si conferma tra i Paesi leader in Europa per il recupero degli imballaggi in carta e cartone. A fronte dei 5 milioni di tonnellate di imballaggi cellulosici immessi al consumo, nel 2024 ne sono state riciclate 4,6 milioni. Complessivamente carta e cartone costituiscono il 43% sul totale degli imballaggi riciclati dal sistema Conai.

I benefici economici della raccolta differenziata

Nel 2024 Comieco ha erogato 231 milioni di euro ai Comuni convenzionati, quasi 30 milioni in più rispetto al 2023, a cui si aggiungono altri 57 milioni di euro per la lavorazione in impianto. Dall’avvio della

gestione consortile nel 1998, l’ammontare complessivo riconosciuto ai Comuni ha superato i 2,75 miliardi di euro, consolidando il ruolo strategico del Consorzio nella filiera del riciclo.

Qualità della raccolta: c’è margine di miglioramento

Sul fronte qualitativo, la raccolta domestica mostra una media nazionale di frazioni estranee sotto il 3%. Tuttavia, al Sud, ancora circa il 40% della raccolta famiglie presenta un livello di impurità superiore, indicando la necessità di migliorare i sistemi di raccolta, rafforzare l’informazione e il controllo sul corretto conferimento. Al contrario, la raccolta non domestica (uffici, aziende, negozi) si conferma “più pulita”, con una media di frazioni estranee – a livello nazionale - inferiore all’1%. L’obiettivo per i prossimi anni resta duplice: migliorare la qualità dei conferimenti e intercettare i volumi ancora fuori dal circuito dalla raccolta differenziata, circa 350.000 tonnellate di carta e cartone stimate solo nel Mezzogiorno.

IMBALLAGGI IN VETRO

sempre più amati dagli italiani

Secondo un’indagine svolta da YouGov per Coreve (Consorzio Recupero Vetro) cresce il gradimento dei consumatori per i prodotti tipici della gastronomia italiana confezionati in contenitori di vetro.

Gli italiani amano i prodotti alimentari che usano il vetro come imballaggio: secondo una recente indagine commissionata da Coreve a YouGov sulle abitudini di consumo degli italiani è emerso che conserve, olio, sughi, vino, birra, i prodotti tipici della gastronomia italiana vengono apprezzati sempre di più in vetro. Analizzando gli scontrini emessi in ogni tipo di canale di vendita, YouGov è riuscita a mappare il consumo in termini quantitativi e qualitativi. Dall’analisi emerge che aumenta la frequenza d’acquisto di prodotti in vetro (+3.9% nell’ultimo anno) ma si contrae leggermente il numero dei pezzi acquistati per scontrino (-3,2%).

Le tonnellate di vetro che entrano nelle case degli italiani per regione

Se si guarda alla tipologia di prodotto “solido”, cresce anno su anno la percentuale di prodotti in vetro in ogni categoria. Cresce ad esempio del 2.8% l’acquisto di confetture in vetro (che toccano il 78% del totale), del 3.2% i sughi pronti che superano l’83% del totale, del 4% i sottoli e sottaceti, in vetro nell’83,4% dei casi. Anche i prodotti liquidi vedono una prevalenza del vetro. Il 94% dell’olio è in vetro, come il 98% degli aperitivi, il 72% delle birre e oltre il 67% dei vini. “Abbiamo voluto monitorare gli acquisti di prodotti di largo consumo delle famiglie italiane con un campione altamente rappresentativo delle quasi 26 milioni di famiglie residenti. La metodologia YouGov ha permesso di analizzare gli acquisti dei prodotti a prezzo fisso e vari-

abile di largo consumo ad uso domestico acquistati in tutte le tipologie di negozi e canali”, ha dichiarato il direttore generale di Coreve Roberto Saettone. “L’indagine mostra come su alcune tipologie di prodotto il vetro venga apprezzato dai consumatori in modo particolare: essi riservano una fortissima percentuale di acquisto a questo imballaggio sebbene le tonnellate di vetro consumate sia fuori casa che in casa possano variare considerevolmente da regione a regione”.

SOSTENIBILITÀ E PACKAGING

criteri decisivi per i consumatori italiani

Packaging sostenibile o niente: secondo i dati dell’Osservatorio Pro Carton 2025, quasi 1 italiano su 2 abbandona i brand con confezioni non sostenibili. Materiali rinnovabili, biodegradabili e facilmente riciclabili sono le scelte che gli italiani si aspettano dai brand più responsabili.

Il cambiamento parte dalla confezione: il packaging green conquista gli italiani e guida le scelte quotidiane. È quanto emerge dall’Osservatorio realizzato da Pro Carton, l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino, che ha analizzato il comportamento di oltre 5.000 consumatori in Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna rispetto alle scelte d’acquisto e all’impatto ambientale del packaging.

Fedeltà ai brand? Solo se il packaging è sostenibile

Negli ultimi 12 mesi, quasi 1 italiano su 2 (47%) ha cambiato marca o prodotto proprio a causa del tipo di confezione utilizzata. Un dato in netta crescita rispetto al 2024 (quando era al 41%) che conferma quanto il packaging sostenibile sia diventato un criterio determinante nelle scelte d’acquisto. La sensibilità verso l’ambiente si riflette anche in una preferenza diffusa per i prodotti sostenibili: l’86% dei consumatori italiani continua a sceglierli, nonostante le difficoltà legate al crescente costo della vita (che preoccupa il 65% della popolazione). Una scelta consapevole, ma condizionata: il 67% li acquista solo se il prezzo è allineato a quello delle alternative tradizionali, mentre il 19% è disposto a spendere di più pur di privilegiare opzioni più responsabili. Il 56% degli italiani evita esplicitamente prodotti con imballaggi non riciclabili, mentre altri fattori che incidono sulle decisioni d’acquisto sono l’eccesso di confezionamento (35%) e l’uso della plastica (33%). Con questi numeri, l’Italia si conferma al vertice in Europa per attenzione all’impatto ambientale del packaging, superando la media europea, ferma al 40%.

Il cartone convince: l’Italia guida l’Europa nella scelta di imballaggi green

L’Italia è la nazione che preferisce di più il cartone a livello europeo. Infatti, quando gli italiani si trovano a scegliere tra due confezioni dello stesso prodotto, ma realizzate in materiali diversi, il 91% opta per il cartone piuttosto che per la plastica. Una scelta che racconta molto di più di una semplice preferenza d’acquisto, riflettendo una sensibilità ambientale sempre più radicata e una cultura della sostenibilità che si esprime con gesti concreti.

Cosa si aspettano i consumatori dalle aziende

La ricerca evidenzia anche le aspettative che gli italiani rivolgono alle aziende. È emerso, infatti, che le azioni più importanti e più responsabili che un brand possa compiere per tutelare l’ambiente, secondo i consumatori, sono: utilizzare materiali naturali e rinnovabili (lo dichiara il 69% degli intervistati, il dato più alto tra i Paesi europei coinvolti), usare solamente packaging facilmente riciclabili (55%), ridurre l’uso della plastica (47%), fornire istruzioni chiare sul riciclo dell’imballaggio (41%).

“La crescita della sensibilità verso l’ambiente si riflette nelle decisioni quotidiane: la maggior parte degli italiani, infatti, sceglie packaging in cartone e premia i brand che puntano su materiali rinnovabili e riciclabili. Le aziende hanno oggi una grande responsabilità e opportunità, che è quella di rispondere concretamente a questa domanda di cambiamento, cercando soluzioni che favoriscano l’innovazione sostenibile”, commenta Winfried Muehling, Direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton. “È particolarmente incoraggiante notare come, in diversi ambiti dell’indagine, l’Italia abbia conquistato il podio a livello europeo, raggiungendo alcune delle percentuali più alte. I dati dell’Osservatorio annuale di Pro Carton, infatti, dimostrano quanto i consumatori italiani siano attenti e determinati nelle loro scelte sostenibili al momento dell’acquisto, anche in un contesto economico sempre più complesso e sfidante”.

Packaging di lusso le tendenze chiave del futuro

Il settore del lusso è in continua evoluzione e il packaging gioca un ruolo fondamentale nella percezione dei brand premium. Nel 2025, le tendenze del packaging di lusso ruotano attorno all’integrazione della sostenibilità, della tecnologia all’avanguardia e di esperienze sensoriali uniche.

Tra le tendenze chiave che definiranno il futuro del packaging di lusso ve ne sono alcune che hanno guidato gli sviluppi del settore negli ultimi anni, per citarne alcune pensiamo alla crescente richiesta di soluzioni a basso impatto ambientale o alla personalizzazione spinta dei prodotti.

Sostenibilità e materiali eco-friendly

La responsabilità ambientale continua a essere una priorità nel settore del lusso. Nel 2025, i brand di alta gamma stanno adottando materiali sostenibili senza compromettere l’esclusività o il design. I packaging ricaricabili e riutilizzabili rappresentano una richiesta sempre più urgente dal mercato. I marchi di prestigio come Chanel e

Dior hanno già introdotto flaconi di profumo ricaricabili. Questa tendenza si estenderà anche a vini e liquori premium. Si sta diffondendo sempre più l'uso di materiali biodegradabili pregiati e sostenibili: zamak, alluminio, pelle, legno e vel-

Imballaggi tra creatività e attenzione all'ambiente

luto stanno emergendo come opzioni esclusive ed ecologiche.

Minimalismo e design elegante

Nel moderno packaging di lusso, meno è più, o per dirla all'inglese, less is more. I design minimalisti con forme pure, texture raffinate e dettagli sofisticati continueranno a guadagnare terreno. Palette di colori neutri e metallici in combinazioni eleganti di oro, nero e bianco con accenti raffinati sono ormai uno standard. Le grafiche si caratterizzano per sobrietà ed eleganza, poiché design puliti, semplici e minimal valorizzano l’esclusività.

Per esperienze di unboxing esclusive, le confezioni devono sorprendere il consumatore senza essere appariscenti, utilizzando materiali pregiati per elevare l’esperienza sensoriale.

Il packaging nel mondo del lusso sta vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda, diventando più intelligente, più sostenibile e più significativo.

Secondo il report "Luxury Packaging: Resolving the Tension Between Creativity and Impact" ad opera di Bain & Company, in collaborazione con il Gruppo Fedrigoni, oltre il 30% delle vendite di packaging di lusso utilizzerà soluzioni sostenibili nei prossimi tre anni. Nel lusso, l’esperienza è tutto: la consistenza di una carta pregiata, il design di una bottiglia su misura. Ma oggi, accanto all’estetica, con l’evolversi delle normative e delle preoccupazioni legate al cambiamento climatico, emerge con forza un nuovo imperativo: la responsabilità ambientale. I brand stanno ridefinendo il concetto stesso di packaging, trasformandolo in una dichiarazione concreta dei propri valori. Il report evidenzia come i brand più all’avanguardia stiano reinterpretando i principi della sostenibilità — Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare — con un nuovo “linguaggio”. Si sperimentano materiali innovativi come carte avanzate, polimeri biodegradabili e persino soluzioni a base di micelio, derivato dalla struttura radicale dei funghi, che uniscono esclusività ed ecologia. Anche bottiglie in vetro più leggere e design modulari contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale senza sacrificare l’eleganza. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la sostenibilità non frena la creatività: la potenzia. Il packaging diventa il primo passo per la narrazione di marca, soprattutto nell’era digitale. Confezioni con QR code integrati, etichette intelligenti e contenuti in realtà aumentata arricchiscono e trasformano il momento dell’unboxing in un’esperienza immersiva e informativa. Tra le azioni più efficaci per rendere il packaging più sostenibile, il 43% degli intervistati indica la riduzione di peso e volume — elemento chiave per ottimizzare i trasporti e ridurre le emissioni. Seguono il riutilizzo delle confezioni (25%), l’impiego di materiali resistenti e leggeri per evitare danni (17%), e i design modulari e impilabili (10%). Solo il 5% considera prioritario l’uso di tecnologie smart per il tracciamento in tempo reale. Anche il quadro normativo — come la Direttiva UE sul Reporting di Sostenibilità e il nuovo Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio — contribuisce a velocizzare questo cambiamento. Secondo lo studio, metà dei dirigenti del settore prevede che le vendite di packaging sostenibile supereranno il 30% entro tre anni.

Tecnologia integrata e smart packaging

Lo smart packaging è una delle tendenze principali nel mercato del lusso. Brand di punta come LVMH hanno già integrato soluzioni digitali nelle confezioni. Codici QR e tecnologia NFC permettono ai clienti di accedere a contenuti esclusivi, verificare l’autenticità del prodotto e vivere esperienze personalizzate. Attraverso la realtà aumentata (AR), il packaging può offrire esperienze interattive, come video personalizzati o informazioni aggiuntive sul brand. Sistemi di tracciabilità blockchain garantiscono l’autenticità del prodotto e aumentano la fiducia dei consumatori.

Esperienza sensoriale e personalizzazione

Nel 2025, il concetto di lusso va oltre il prodotto stesso: le esperienze sensoriali sono al centro dell’attenzione. Texture innovative, come goffrature, incisioni e finiture soft-touch, offrono un’esperienza tattile esclusiva. Una tendenza odierna è il packaging profumato: l'integrazione di fragranze nella confezione rafforza l’identità olfattiva del brand. La personalizzazione, come ad esempio l'aggiunta di nomi o iniziali al packaging, offre un servizio premium ed esclusivo. Torna l'uso di materiali lussuosi, come pelle, legno e velluto, che aggiungono una dimensione sensoriale unica, rafforzando l’identità premium del marchio.

Artigianalità ed esclusività

Il lusso contemporaneo celebra l’artigianalità e i dettagli fatti a mano come simboli di esclusività. Finiture artigianali e su misura in edizioni limitate con dettagli dipinti a mano o incisioni uniche restano ancora un must per il packaging di lusso. Materiali pregiati ed esotici, come zamak, alluminio, legni pregiati e inserti in pelle, arricchiscono l’esperienza del packaging per i consumatori più esigenti. Il packaging di lusso nel 2025 sarà definito da sostenibilità, innovazione tecnologica, minimalismo ed esperienze personalizzate. I brand che adotteranno queste tendenze rafforzeranno la propria immagine premium rispondendo alla crescente domanda di prodotti responsabili ed esclusivi.

Fonte: Ataviance*

* Con oltre 20 anni di esperienza nel settore della moda e una specializzazione in accessori metallici per i principali marchi fashion a livello mondiale, Ataviance offre al settore del packaging per profumeria, cosmetica e distilleria una vasta gamma di accessori di design.

Il potere del lusso nella concezione moderna

Intervenendo alla London Packaging Week, il visionario Frank Stephenson, famoso designer per brand iconici come Ferrari, McLaren e Maserati, esplora come il design emotivamente intelligente stia ridefinendo il concetto di lusso moderno.

Alcuore del lusso si trova un equilibrio delicato tra desiderio e accessibilità: qualcosa non necessariamente indispensabile, ma a cui si aspira in modo irresistibile. La ricerca di standard più elevati, raffinatezza e qualità è ciò che attira le persone verso i beni di lusso. Ma ciò che rende veramente desiderabili – e soprattutto raggiungibili – questi oggetti è l’attrazione emotiva che un buon design sa evocare. Frank Stephenson, designer di fama internazionale, affronterà proprio questo tema alla London Packaging Week, nell’ambito del programma di conferenze. Il fascino del lusso va oltre la funzione di un prodotto: si tratta di creare una connessione immediata e innegabile.

Per Stephenson, il design è sia scienza che arte, dove la funzione non deve mai essere sacrificata in nome dell’estetica, ma dove la bellezza è parte essenziale dell’esperienza. Secondo lui, la vera magia del design risiede nel creare qualcosa che susciti emozioni e generi una connessione fin dal primo istante. Che si tratti delle linee sinuose di un’auto-

mobile o dei dettagli ricercati di un packaging di lusso, l’obiettivo rimane lo stesso: evocare quel sentimento inconfondibile di “amore a prima vista”. La vera sfida, dice, è progettare un prodotto che non solo soddisfi le aspettative, ma le supericatturando il consumatore con il suo irresistibile richiamo emotivo. Attraverso il suo studio di design, Frank Stephenson Design, che fonde innovazione, sostenibilità e intelligenza emotiva in un’ampia gamma di settori, e un focus sulla biomimesi e sul design orientato al futuro dimostra come la creatività all’avanguardia possa affondare le radici nei principi naturali e nelle emozioni umane. Queste filosofie si traducono direttamente nel packaging di lusso, dove scatola, etichetta ed esperienza tattile devono rispecchiare l’essenza del prodotto. Nel mercato del lusso, il packaging non è solo un involucro, è una storia, un segnale di valore e un ponte verso il desiderio del consumatore. Non si tratta di stravaganza, ma di unicità e attenzione ai dettagli. Per Stephenson, un buon design non riguarda la complessità,

ma il raggiungimento di un’armonia perfetta tra forma e funzione, creando qualcosa di senza tempo, che risuoni in modo profondo, emotivo e istintivo.

Il fascino del design di lusso Il lusso è spesso visto come un traguardo a cui aspirare, qualcosa che va oltre il bisogno immediato. Come dice Frank Stephenson, "il lusso non è qualcosa di cui qualcuno ha bisogno. È desiderabile - qualcosa a cui molte persone aspirano nella vitaperché tutti vogliamo migliorare il proprio standard e la qualità della vita". Eppure, il lusso non è sempre accessibile, ed è proprio lì che nasce il suo fascino. Cosa rende il lusso allo stesso tempo desiderabile e raggiungibile? Secondo Stephenson, la chiave sta nell’aspetto emotivo del design. "Il design, dal mio punto di vista, è più una scienza che un’arte", osserva, sottolineando che, sebbene sia un equilibrio tra entrambe, la vera magia avviene quando il design funziona perfettamente ed evoca una risposta emotiva. Questa fusione tra scienza ed emozione è ciò che dà

vita al desiderio. Per Stephenson, il momento della connessione è immediato, non graduale. "Il vero trucco è progettare qualcosa di desiderabile. E la desiderabilità non dovrebbe svilupparsi nel tempo—dovrebbe scattare quasi subito. Quel momento di attrazione, quella prima impressione, è cruciale." Questa connessione istantanea, questo "amore a prima vista", è ciò che secondo lui definisce un design di successo. Sottolinea che un prodotto non dovrebbe richiedere tempo per piacere. "Non dovresti aver bisogno di tempo per abituarti all’aspetto o alla sensazione di un prodotto. Quella connessione dovrebbe essere immediata." Per Stephenson, questa attrazione istantanea è il vero segno distintivo di un design che si distingue e che risveglia qualcosa nel consumatore, spingendolo ad agire.

Anche il packaging gioca un ruolo centrale in questa connessione emotiva e nella desiderabilità. Stephenson ha sottolineato quanto sia cruciale il packaging per i prodotti di lusso. Ma mette in guardia: il packaging di lusso non deve essere sfarzoso, ma deve essere curato e avere uno scopo preciso. "Prendiamo il whisky, ad esempio, una delle mie passioni. Non è sempre la bottiglia a vendere il whisky. Ovviamente si paga per il liquido all’interno, ma il design della bottiglia è incredibilmente studiato, discusso ed eseguito." Questa attenzione ai dettagli e la perfetta integrazione tra prodotto e confezione sono vitali nell’esperienza e nel processo decisionale del consumatore. Come dice Stephenson: "Prodotto e packaging devono parlare la stessa lingua, e devono essere entrambi ugualmente forti." Quando fatto nel modo giusto, il packaging può elevare la desiderabilità di un prodotto, rendendo importante non solo ciò che c’è dentro, ma l’intera esperienza. "La desiderabilità nasce dal pacchetto completo, non solo dal prodotto in sé", conclude, sottolineando l’importanza dell’insieme tra prodotto e presentazione nel design di lusso.

L’essenza creativa del design Nel mondo di oggi, i consumatori sono sopraffatti dalle scelte. Frank Stephenson osserva: "Il consuma-

tore moderno è stato esposto a così tanti elementi. Entri in un supermercato, in un centro commerciale o in qualsiasi spazio commerciale e trovi innumerevoli versioni di prodotti che fanno essenzialmente la stessa cosa, solo confezionati o progettati in modo diverso." Questa abbondanza di opzioni ha reso il design, e non solo la funzione, il fattore decisivo per molti. Tuttavia, la creatività dei designer continua a distinguersi, spingendo i confini in un modo che, secondo Stephenson, l’IA non può replicare. "Quello che l’intelligenza artificiale non riesce ancora a replicare è la creatività unica della mente umana", sostiene, sottolineando il ruolo cruciale che l’ingegno uma-

no gioca nel design. L’IA può eccellere nella generazione di idee, ma è il tocco umano a produrre design davvero memorabili.

Purtroppo, secondo Stephenson, questo potenziale creativo è spesso soffocato nel processo di progettazione, in particolare a causa delle carenze nel sistema educativo. "In questo momento, vediamo molti lavori che sono diversi, ma sorprendentemente poco attraenti", osserva. Ciò è in parte dovuto a una lacuna nel sistema educativo del design, dove si pone poca enfasi sui principi fondamentali come l’unicità, il carattere e la proporzione. Con il predominio degli strumenti digitali nella progettazione, cresce il rischio di una creatività omologata, che riduce la distintività del lavoro di ogni designer. "In passato, si poteva spesso riconoscere l’impronta di un designer su un prodotto", dice Stephenson, citando come esempio i progetti di packaging di Ross Lovegrove. Eppure, questo tocco distintivo sta diventando sempre più raro. "Stiamo perdendo quella riconoscibilità, quel tocco umano", lamenta, evidenziando come la mercificazione del design attraverso gli strumenti digitali stia erodendo l’essenza di ciò che rende un prodotto di lusso davvero lussuoso. Per Stephenson, la soluzione sta in un ritorno alle forme organiche e naturali che fanno appello ai sensi umani. "Siamo intrinsecamente attratti dalle forme organiche e

Converting&Label/

naturali", spiega. La biomimetica, ovvero il design ispirato alla natura, è qualcosa che incorpora frequentemente nel suo lavoro, riconoscendo che la bellezza della natura è universalmente apprezzata. "Non puoi sbagliare progettando qualcosa ispirato alla natura, nessuno può facilmente dire che è brutto". Nel mondo del design di lusso, sostiene l’importanza di "unicità e semplicità", design che rimangano desiderabili senza ricorrere all’effetto shock. "L’effetto shock raramente funziona", avverte. "L’obiettivo dovrebbe essere spingere i confini restando entro i limiti di ciò con cui le persone possono connettersi immediatamente." Questo equilibrio tra innovazione e accessibilità, racchiuso nel principio progettuale del MAYA ("Most Advanced Yet Acceptable" - il più avanzato ma ancora accettabile), rappresenta il punto d’incontro in cui nascono davvero i design di lusso più impattanti.

Il ruolo essenziale del packaging design Stephenson sottolinea l’importanza di considerare l’intera esperienza quando si parla di design del packaging. Osserva che il packaging è una professione a sé stante. “Non credo che qualcuno che prenda sul serio il design possa creare un packaging senza considerare l’esperienza completa: chi è il consumatore, di che tipo di prodotto si tratta e come il packaging contribuisce all’impressione generale”. Per Stephenson, il packaging non è solo un contenitore; è un mezzo per creare una connes-

sione emotiva con il consumatore. Sostiene che il packaging non dovrebbe mai sembrare usa e getta o insignificante. Un grande designer si chiede se il consumatore vorrà conservare la confezione. “In alcuni casi, non è nemmeno qualcosa che si possa separare dal prodotto: il packaging diventa parte essenziale del design”.

Secondo Stephenson, questo livello di progettazione richiede un'attenzione costante ai dettagli e una grande apertura verso le nuove tecnologie. “La tecnologia sta aprendo nuove possibilità, specialmente con strumenti come la stampa 3D,” spiega. “Puoi creare forme complesse senza preoccuparti troppo dei vincoli di produzione”. Indica come esempio innovativo la bottiglia d’acqua Ty Nant progettata da Ross Lovegrove, per mostrare come sem-

plicità e innovazione possano elevare un prodotto. “Era straordinaria nella sua semplicità, e per me è un’icona del design,” afferma Stephenson, sottolineando come il packaging della bottiglia sia diventato importante quanto il prodotto stesso. L’evoluzione dei materiali e dei metodi di produzione implica anche che il concetto di lusso non sia più definito solo dalla rarità. “Oggi il lusso può includere materiali sostenibili: pelli biodegradabili, Kevlar o compositi innovativi,” osserva, mostrando come la definizione di lusso stia cambiando per includere la coscienza ambientale.

Per Stephenson, questo orientamento verso la sostenibilità è strettamente legato alla responsabilità del designer di migliorare il mondo. Ritiene che il design implichi lavorare entro dei limiti, compreso l’impatto ambientale dei materiali e dei metodi produttivi. “Il design, per sua natura, implica lavorare entro dei confini,” afferma. “Senza limiti, stai solo facendo arte, espressione libera senza vincoli”. Questa visione si allinea con una crescente consapevolezza da parte dei consumatori, sempre più informati e responsabili in tema ambientale. “Il nostro compito è superare le aspettative, non solo soddisfarle,” afferma. Per Stephenson, il design non riguarda la semplice replica, ma l’innovazione, la creazione di prodotti che prima non esistevano, guidata da una responsabilità verso le generazioni future. Grazie alla sua educazione globale e all’esposizione a culture diverse, porta con sé una visione ampia, che favorisce una comprensione più profonda delle persone e del mondo. Una prospettiva che, senza dubbio, influenza i suoi progetti, sempre pensati con intenzione e profondo. Con la sua visione del futuro del design, Stephenson continua a ridefinire il significato del lusso in un mondo di possibilità in continua espansione.

In occasione della London Packaging Week, Frank Stephenson promette un’immersione nel futuro del design di lusso, invitando alla conferenza dal titolo "Driving the Future of Luxury: Crafting Exclusivity Across Industries".

Fonte: London Packaging Week

LUXE PACK MONACO hub internazionale per il cambiamento

Il 2025 segna una nuova dimensione per LUXE PACK

Monaco, il salone di riferimento per il packaging creativo. L’ampliamento del Grimaldi Forum, che ospita l’evento dal 2000, consente di proporre un’esperienza completamente rinnovata e arricchita.

T

orna anche quest’anno, dal 29 settembre al 1 ottobre, LUXE PACK Monaco, l’evento internazionale B2B che riunisce i principali produttori e fornitori di packaging, dove brand di ogni settore vanno alla ricerca di soluzioni innovative.

I quattro pilastri

Dal suo debutto nel 1988, LUXE PACK si fonda su quattro pilastri essenziali:

- Qualità e Selettività: Simbolo di eccellenza, il salone riunisce 450 espositori specializzati nel packaging primario e secondario, mantenendo alti standard qualitativi pur crescendo. “La forza indiscutibile di LUXE PACK Monaco risiede nella capacità di mettere in luce i leader mondiali del packaging di lusso accanto a piccole realtà con competenze molto specifiche. Rimaniamo molto attenti nella selezione degli espositori e la nostra community apprezza profondamente la qualità e la varietà dell’offerta che i visitatori vivono ogni anno,” spiega Fabienne Germond, Direttrice del Salone.

- Portata Internazionale: Con quasi 10.000 visitatori, di cui il 52% internazionali provenienti da 90 paesi, LUXE PACK continua ad ampliare la sua influenza mondiale aprendo a nuovi mercati. “Il riconoscimento globale di LUXE PACK e della sua community dimostra che il nostro evento è la piattaforma di riferimento per i professionisti del packaging. È un punto d’incontro unico che svela tendenze e innovazioni a livello internazionale. Questo successo è anche frutto dell’impegno degli espositori, la cui creatività rende LUXE PACK un evento di fama mondiale.”

- Networking e Community: Più di una semplice fiera, LUXE PACK Monaco è un hub per scambi significativi, con momenti di networking come colazioni e serate esclusive.

Quest’anno, il Grimaldi Forum sarà arricchito con 2.000 m² di nuovi spazi esterni, creando un ambiente più accogliente per le interazioni.

“LUXE PACK Monaco è più di una fiera. È un rendez-vous, un’atmosfera, un’esperienza immersiva. Il luogo stesso è parte integrante del fascino che accoglie i partecipanti in un contesto unico.”

- Innovazione: LUXE PACK è una vetrina globale per le tendenze, e ogni edizione mette in luce le evoluzioni più rilevanti del settore.

“LUXE PACK Monaco è la piattaforma globale per il lancio di innovazioni nel packaging. I nostri espositori pianificano questo evento per presentare in anteprima assoluta nuove

tecnologie, materiali, design e soluzioni sostenibili che rispondono alle esigenze del settore lusso”.

Tecnologie e collaborazioni che guidano il cambiamento

In un contesto di trasformazione accelerata del settore packaging, LUXE PACK Monaco annuncia il lancio di THE PORTAL, uno spazio unico e immersivo interamente dedicato all’innovazione nel packaging. THE PORTAL si presenta come un vero e proprio epicentro di innovazione, mettendo in luce soluzioni concrete, sostenibili e visionarie per ripensare il packaging del futuro. Progettato per rispondere alle sfide ambientali e tecnologiche, riunisce aziende esperte e startup pionieristiche, tutte impegnate a supportare la trasformazione del settore. I visitatori scopriranno innovazioni all’avanguardia in settori chiave, con un obiettivo preciso: offrire soluzioni ad alto impatto per brand alla ricerca di eccellenza e responsabilità.

Tra le novità del 2025 troviamo un’area completamente nuova: The Collective Laboratory (The Col’Lab). Progettata per accogliere coalizioni internazionali, questa zona presenterà numerosi studi condotti da brand e produttori su temi cruciali per il settore.

“Abbiamo osservato una crescita delle coalizioni e dei consorzi negli ultimi anni, segno di un bisogno crescente di collaborazione tra brand per decisioni condivise. Uno dei nostri obiettivi è offrire a queste coalizioni uno spazio per presentare i loro risultati, condividere studi e dialogare con altri gruppi. Vogliamo fornire un quadro globale che guidi e ispiri i brand dell’intero settore”, conclude Fabienne Germond.

K 2025

The Power of Plastics!

Dall’8 al 15 ottobre, la K di Düsseldorf sarà il palcoscenico centrale per l’industria internazionale delle materie plastiche e della gomma. Un appuntamento che quest’anno mira a sottolineare l’impegno del comparto ad agire in modo sostenibile, intelligente e responsabile nella produzione e gestione delle materie plastiche.

C on il motto “The Power of Plastics! Green – Smart – Responsible” la K 2025 lancia un messaggio chiaro. Questo perché riflette i valori e gli obiettivi attuali dell’industria e sottolinea che le materie plastiche sono componenti indispensabili di numerosi settori che contribuiscono in modo significativo all’innovazione e al progresso. Allo stesso tempo, il motto della prossima K riassume anche l’impegno del comparto ad agire in modo sostenibile, intelligente e responsabile nella produzione e gestione delle materie plastiche.

Soprattutto in questi tempi difficili, la K di Düsseldorf si riafferma come fiera più importante del mondo per il comparto, come il luogo in cui l’intera catena del valore si presenta al massimo livello.

Fatti, cifre e internazionalità

La K si distingue non solo per le sue dimensioni, ma anche per il numero di paesi rappresentati. È al completo già da maggio 2024. Oltre 177.000 metri quadrati di superficie espositiva netta nei 18 padiglioni e nell’area esterna offrono spazi all’intero spettro dell’industria della plastica e della gomma:

- Macchinari e attrezzature: Padiglioni 1, 3-4, 8b e 9-17

- Materie prime e ausiliarie: Padiglioni 5, 6, 7, 7a, 8a, 8b

- Semilavorati, elementi tecnici e prodotti in plastica rinforzata: Padiglioni 5, 6, 7, 7a, 8a, 8b

La dimensione internazionale della K è unica: l’ultima edizione del 2022 ha radunato 3.020 espositori da 59 nazioni e visitatori da 167 Paesi. La quota maggiore di espositori proveniva dall’Europa, dall’Asia e dagli Stati Uniti, mentre il 71% dei visitatori proveniva dall’estero. Nel 2025, i fornitori europei saranno ancora una volta particolarmente ben rappresentati, in particolare da Germania, Italia, Turchia, Austria, Paesi Bassi, Svizzera e Spagna. Allo stesso tempo, la K riflette chiaramente i cambiamenti del mercato globale: Il numero e gli spazi espositivi delle aziende asiatiche sono costantemente ad alto livello da diversi anni. Particolarmente suggestive saranno le presentazioni di aziende provenienti da Cina, India e Taiwan. Inoltre, gli Stati Uniti saranno nuovamente rappresentati da un gruppo più numeroso di espositori. L’elevato numero di innovazioni e la presenza di tutti i leader di mercato sono molto apprezzati dai visitatori della K (98% di soddisfazione dei visitatori). Questo

vale non solo per i produttori di prodotti in plastica e gomma, ma anche per gli utilizzatori finali industriali che visitano regolarmente la K, come, ad esempio, gli specialisti dei settori dell’industria automobilistica, degli imballaggi, dell’elettrotecnica, dell’elettronica, delle comunicazioni, dell’edilizia, delle tecnologie mediche e dell’aerospaziale. Essi apprezzano la fiera come fonte di ispirazione per i loro settori e prodotti e come piattaforma per scoprire innovazioni pionieristiche che li aiutano a competere a livello internazionale.

I temi guida: dare forma al futuro

La K 2025 si è posta il compito di affrontare le sfide principali del nostro tempo e di presentare soluzioni concrete. Ciò si riflette anche nei suoi tre temi guida.

Shaping the circular economy

L’industria si sta impegnando sempre più per un’economia circolare sostenibile che promuova il riutilizzo, il riciclo e la riduzione dei rifiuti di plastica.

Embracing digitalization

Le aziende dell’industria delle materie plastiche e della gomma sono consapevoli del potere trasformativo della digitalizzazione e utilizzano sempre più spesso le tecnologie digitali per aumentare l’efficienza delle loro macchine e dei loro prodotti e per promuovere l’innovazione.

Caring about people

L’industria è consapevole della propria responsabilità sociale in materia di tutela ambientale, e vi si impegna attraverso l’uso responsabile delle risorse. Allo stesso tempo, promuove sempre più i nuovi talenti e crea prospettive future per i giovani professionisti del settore delle materie plastiche e della gomma.

FACHPACK focus sulla transizione nel packaging

Il Centro Espositivo di Norimberga si prepara ad ospitare l’edizione 2025 di Fachpack, la fiera dedicata al packaging e alle tecnologie di processo e confezionamento. Tra debutti e conferme, sono numerosi i padiglioni tematici e le iniziative collaterali in programma.

Dal 23 al 25 settembre, presso il Centro Espositivo di Norimberga, circa 1.400 espositori presenteranno non solo materiali per imballaggio, accessori, macchinari e tecnologie, ma anche processi fondamentali legati all’automazione, alla marcatura ed etichettatura, alla stampa e finitura degli imballaggi e all’intralogistica. Il tema portante sarà ancora una volta la “Transizione nell’Imballaggio”, che riflette le trasformazioni in corso nel settore. Fachpack 2025 è un evento che unisce l’Europa: il 54% degli espositori proviene dall’area economica di lingua tedesca, il resto da tutto il continente. Circa il 60% opera nel segmento imballaggi (materiali, accessori), mentre il restante 40% si concentra sulla tecnologia per l’imballaggio (macchine, automazione, marcatura, etichettatura). Sono presenti anche i segmenti della stampa, finitura e logistica interna. Fachpack è una fiera “operativa”, dove il focus è sempre sull’imballaggio come leva strategica per sostenibilità, automazione ed efficienza. “FACHPACK non si limita a presentare idee, ma le sviluppa e concretizza. È un luogo dove si lavora insieme, si condividono idee e si sviluppano soluzioni concrete,” afferma Phuong Anh Do, Direttrice di Fachpack presso NürnbergMesse. Attualmente, il mercato europeo è fortemente influenzato dall’andamento dei settori clienti. Secondo GfK, a luglio non si rilevava ancora una tendenza chiara nella fiducia dei consumatori tedeschi. Il nuovo accordo tariffario con gli USA ha impatti differenti a seconda del settore. Per l’industria dell’imballaggio europea, ciò significa: consumi rallentati, aumento dei costi delle materie prime, condizioni sfavorevoli per gli investimenti. Tutti temi centrali nel programma collaterale della fiera.

Forum su temi attuali e spazi di networking I forum PACKBOX (Pad. 4), INNOVATIONBOX (Pad. 7) e SOLPACK 6.0 (Pad. 3) affrontano temi cruciali come il Regolamento PPWR, i cambiamenti climatici, l’economia circolare, la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale, le soluzioni alternative e le materie prime rinnovabili.

Con il motto “We create the future”, FACHPACK 2025 è anche un hub di networking:

- FuturePack Summit (22/9): il giorno prima dell’apertura della fiera, Futury GmbH unisce le forze con FACHPACK ed EIT Food per riunire i principali attori della scena europea delle startup del packaging al FuturePack

Summit. L’obiettivo è offrire agli innovatori del packaging una potente piattaforma in cui presentare le loro soluzioni poco prima dell’inizio ufficiale dell’evento.

- WOMEN4PACKAGING (23/9, ore 12): l’evento di networking per le donne nell’industria del packaging torna per la seconda edizione con la partecipazione di ospiti come Steffanie Rainer (CEO e fondatrice di reo) e Simone Mosca (Managing Director di Mosca GmbH).

- Premiazione German Packaging Award (23/9, ore 16:30): oltre 200 candidature da 15 paesi, con 37 vincitori in 10 categorie e un premio speciale per giovani talenti.

- STUDENT DAY (25/9): giornata dedicata agli studenti con workshop, incontri con aziende, “caccia al tesoro” interattiva e networking informale. In tutti e tre i giorni, FACHPACK.TV trasmetterà in diretta da Hall 4, con interviste, dibattiti e approfondimenti, disponibili anche online.

Padiglioni tematici e novità 2025

Tra conferme e debutti, sono diversi i padiglioni tematici che si potranno visitare a Fachpack 2025.

- Converting meets Packaging (Hall 7): debutto per questo padiglione dedicato al collegamento tra converting e packaging, con 7 espositori e focus su stampa, laminazione, rivestimenti e materiali flessibili.

- Alternative Packaging Solutions (Hall 3): seconda edizione con 14 aziende che propongono soluzioni come sacchetti compostabili e materiali ricavati da scarti agricoli. All’interno di questo padiglione si trova anche il Forum SOLPACK 6.0, che offre ai visitatori un programma diversificato per tutti e tre i giorni della fiera, con circa 30 presentazioni.

- Young Innovators e Newcomer Pavilion (Hall 3): spazi dedicati a start-up e nuove aziende nel settore, con il supporto del Ministero tedesco per l’Economia.

- Labels & More (Hall 7): immancabile padiglione dedicato a etichette e soluzioni affini.

NürnbergMesse / Thomas Geiger

Cibus Tec Forum un viaggio nel futuro del foodtec

Dopo il successo registrato nel 2022, il 28 e 29 ottobre, alle Fiere di Parma, va in scena la seconda edizione di Cibus Tec Forum. Un’occasione unica per creare sinergie e un trampolino di lancio in vista di Cibus Tec 2026.

Due giorni di idee, business e networking tra i migliori partner di tecnologie e produttori, buyer ed esperti dell’industria alimentare e delle bevande, il tutto arricchito dai contenuti di alto valore forniti dai più autorevoli partner scientifici e tecnologici a livello nazionale e internazionale: questo è ciò che promette di offrire Cibus Tec Forum 2025. L’evento organizzato da Koeln Parma Exhibition (KPE) - joint venture tra Koelnmesse e Fiere di Parma – ha annunciato di avere formalizzato una nuova partnership strategica con OnFoods. Si tratta di una partnership sistemica importante, che lega un evento – ritenuto un riferimento importante per l’incontro tra tecnologia, innovazione e industria alimentare e delle bevande – con il più grande ecosistema italiano per la ricerca alimentare, nato grazie al sostegno del PNRR e composto da 26 organizzazioni partner, tra università, centri di ricerca, aziende e istituzioni. A Cibus Tec Forum 2025, OnFoods porterà contenuti scientifici, progettualità concrete

e opportunità di trasferimento tecnologico, creando connessioni ad alto valore tra mondo accademico e imprese. Cibus Tec Forum 2025 offrirà a sua volta a OnFoods una piattaforma di visibilità e networking ad alto livello. Sotto il payoff “Two days to reimagine Food Tec”, Cibus Tec Forun 2025 si conferma, dunque, una mostra-convegno innovativa e funzionale, nata per stimolare un confronto profondo tra innovazione, industria e tecnologie. Due giornate intense, pensate per offrire a espositori e visitatori una piattaforma di dialogo, ispirazione e formazione su temi chiave come impiantistica avanzata, automazione e robotica, sicurezza alimentare, digitalizzazione dei processi, food packaging sostenibile, ingredienti e formulazioni innovative. L’edizione 2025 sarà inoltre l’occasione per celebrare il 40° anniversario di Cibus, tradizionale fiera di riferimento per il settore dell’Authentic Italian Food & Beverage; ricco il programma di eventi dentro e fuori fiera, proprio a sottolineare la crescente permeabilità tra

le tecnologie di produzione e il settore dell’agro-industria italiana. Cibus Tec Forum rappresenta, inoltre, una fondamentale tappa di avvicinamento a Cibus Tec 2026, la manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande, in programma a Parma dal 27 al 30 ottobre 2026. La mostra-convegno, infine, si terrà in contemporanea con Labotec, il primo e unico evento in Italia che riunisce Ricerca, Università e Laboratori in un solo spazio.

Tecnologia e innovazione a BBTech expo

Dal 15 al 17 febbraio 2026 la Fiera di Rimini tornerà ad ospitare BBTech expo, che si terrà nuovamente in contemporanea con Beer&Food Attraction. I due eventi proporranno il meglio delle tecnologie per la filiera delle birre e bevande.

BBTech expo presenta la più completa offerta di tecnologie processing e filling, materie prime, imballi, attrezzature e servizi per birre e bevande. Un format fieristico innovativo nel quale i produttori di macchine e impianti trovano opportunità di business sia con le aziende espositrici di birre e bevande, sia con gli operatori in visita.

BBTech expo si propone innanzitutto come luogo d’incontro di eccellenza per i produttori e i distributori di materie prime per la produzione di birra, quindi luppolo, malto, acqua e lieviti. Per quanto riguarda le tecnologie di produzione e di processo, saranno presenti impianti che rispondono alle molteplici esigenze di produzione con le migliori proposte presenti sul mercato: distillatori, fermentatori, pastorizzatori, sistemi di filtrazione, sale cottura e molto altro.

Protagoniste in fiera anche macchine imbottigliatrici all’avanguardia, in continua evoluzione e che seguono le peculiarità delle singole produzioni. Non solo tecnologie di imbottigliamento, sistemi di chiusura e confezionamento: a BBTech expo sarà possibile trovare anche tutti gli attori e le componenti essenziali per completare il processo di packaging primario, quindi tecnologie di imbottigliamento, sistemi di chiusura e confezionamento, produttori di bicchieri e bottiglie, kegs, tappi e attrezzature per la spillatura, etichette e macchine etichettatrici. In contemporanea a BBTech expo tornerà anche Beer&Food Attraction, l’evento che riunisce in un

solo appuntamento la più completa offerta nazionale e internazionale di birre, beverage, food e tecnologie per il settore Out of Home. Un evento in evoluzione che cresce insieme al settore e si prepara a sorprendere espositori e visitatori con un’importante novità logistica: il nuovo layout espositivo si svilupperà nell’Ala Est della Fiera di Rimini.

La Beer&Tech Arena, collocata nella Hall C7, rappresenta il cuore pulsante di Beer&Food Attraction. Qui cultura birraria e innovazione tecnologica si fondono in uno straordinario percorso di scoperta. Questa sinergia prende vita attraverso una serie di incontri e sessioni di formazione realizzati in stretta collaborazione con università, consorzi e associazioni del settore.

Agenda Fiere del Packaging&Converting/

Monaco di Baviera 15-19 settembre 2025

Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com

Bruxelles 16-19 settembre 2025

Fiera internazionale per le tecnologie di stampa di etichette e di imballaggi www.labelexpo-europe.com

Norimberga 23-25 settembre 2025

Fiera internazionale dedicata alle tecnologie di processo, di confezionamento e agli imballaggi www.fachpack.de

Monte Carlo 29 settembre - 1 ottobre 2025

Salone internazionale del packaging di lusso www.luxepackmonaco.com

HOST MILANO

Milano 17-21 ottobre 2025

Salone internazionale per il mondo Ho.Re.Ca e Food Service www.host.fieramilano.it

Parma

28-29 ottobre 2025

Mostra-convegno sulle tendenze delle tecnologie alimentari www.cibustecforum.it

Parma 28-29 ottobre 2025

Evento dedicato alle tecnologie per laboratori e analisi www.labotec.one

Rimini

4-7 novembre 2025

Evento europeo per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com

Berlino 4-6 febbraio 2026

Salone internazionale del settore ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Rimini 15-17 febbraio 2026

Fiera professionale per le tecnologie per birre e bevande www.beerandfoodattraction.it

VINITALY

Verona 12-15 aprile 2026

Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Algeri 12-15 aprile 2026

Fiera internazionale della filiera agroalimentare www.djazagro.com

Düsseldorf 7-13 maggio 2026

Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com

Parma 26-28 maggio 2026

Fiera dell'automazione e del digitale per l'industria www.spsitalia.it

Norimberga 10-12 novembre 2026

Fiera internazionale dei beni strumentali per l’industria delle bevande www.braubeviale.de

Milano 17-20 novembre 2026

Salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento www.simei.it

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.