Imagine 12 2017

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RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO

MENSILE - ANNO 43 - N.12 2017 - € 4,50

PRIMO PIANO LLUÍS PLÀ LA COSMETICA NEL 2027 FOCUS SUI PROFUMI ESCLUSIVI











EDITORIALE di Cristina MIlanesi

Buon Natale E se invece venisse per davvero? Se la preghiera, la letterina, il desiderio espresso così, più che altro per gioco venisse preso sul serio? Se il regno della fiaba e del mistero si avverasse? Se accanto al fuoco al mattino si trovassero i doni la bambola il revolver il treno il micio l’orsacchiotto il leone che nessuno di voi ha comperati? Se la vostra bella sicurezza nella scienza e nella dea ragione andasse a carte quarantotto?

Con imperdonabile leggerezza forse troppo ci siamo fidati. E se sul serio venisse? Silenzio! O Gesù Bambino per favore cammina piano nell’attraversare il salotto. Guai se tu svegli i ragazzi che disastro sarebbe per noi così colti così intelligenti brevettati miscredenti noi che ci crediamo chissà cosa coi nostri atomi coi nostri razzi. Fa piano, Bambino, se puoi. Dino Buzzati Da me e dalla redazione di Imagine, con tutto il cuore.

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SOMMARIO

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IMAGINE DOSSIER PROFUMO

MERCATO

Dati sell-out di NPD

NOVITÀ 2017

Le nuove proposte in profumeria

SCHEDE TECNICHE

Allegato redazionale di Imagine n.12

- 2017

Banca dati prodotto

In allegato DOSSIER PROFUMI In copertina la campagna di Versace Dylan Blue Pour Femme interpretata dalla sensualità della top model Faretta.

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SUCCEDERÀ DOMANI

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BEAUTY NEWS PUNTI DI VISTA Massimo Seminati IL BELLO DEL CIBO DIGITAL POINT GAIA RINGRAZIA PRIMO PIANO Lluís Plà, Angelini Beauty

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MONITOR 2027: la cosmetica tra eco, bio e digitale L’INSEGNA Una lunga tradizione nel segno della selettività 7 DOMANDE A... Giorgio Forgani, Pupa FIERE L’Innovation Day di Crema replica e cresce

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SOMMARIO

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STRATEGIE Cambiamo l’approccio allo skincare anti-età TOP TREND Sono la qualità e le persone a fare la differenza PAGINE GIALLE Gli aggiornamenti di Fenapro IN STORE Lo spazio dedicato a chi ogni giorno lavora in profumeria

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LA PROTAGONISTA Grazie al cliente più informato il nostro lavoro è più stimolante ACCESSORI Un mondo di colori, forme e materiali L’ESPERTO RISPONDE Più giovani con l’ozono, la molecola delle meraviglie RELAZIONI DI VENDITA Siate grati e diverrete felici

26-29 gennaio 2018

! y t u a e b a f i s e l Lo s t y scoprilo a...


SOMMARIO

42 Oggi una profumeria per sopravvivere deve diversificarsi e dare qualcosa in più. FRANCESCA CALLEGARI PROFUMERIA CADDY’S DI ROZZANO

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AGENDA BEAUTY Il fascino galattico del trend argento COMUNICAZIONE Il potere passionale della donna

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MUST HAVE Glitter, metal e strass una fulgida luce riscalda l’atmosfera natalizia INTERCETTAZIONI

RICERCA Arriva Decorté e il Liposoma diventa principio attivo FOCUS Gioielli d’alta profumeria griffati e super-esclusivi

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26-29 gennaio 2018


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B E A U T Y S T Y L E




succederà domani

Tecnologia a fior di pelle, piace ma...

di Giovanna Maffina

L’internet delle cose si inserisce tra le trame dei tessuti e diventa fonte d’ispirazione per la wearable technology, che avanza e raccoglie consensi. i più attratti sono i giovani, ma se ne stancano presto.

Si chiamano wearable technologies, tecnologie indossabili. Lo dice la parola stessa: sono quegli aggeggi, sempre più miniaturizzati, ad alto tasso di tecnologia, da indossare e portare sempre con sé. Non solo smartwatch, google glass o fitness tracker, ma anche braccialetti che ci dicono in tempo reale quante calorie stiamo bruciando e quante ne stiamo assumendo mentre consumiamo il

un microcircuito che lo renda intelligente e connesso. È l’internet delle cose, declinato anche attraverso dispositivi indossabili che possono migliorarci la vita. Rivoluzionandone ogni aspetto.

Microtecnologia

da indossare.

Che questi dispositivi piacciono, lo dicono le stime. Tra le più recenti, quelle di Forbes, che danno ormai a oltre 12 miliardi di euro il mercato

I giovani se ne innamorano e disinnamorano facilmente. A

essere più attratti dai device indossabili sono, manco a dirlo, gli under 30, tanto interessati alle nuove tecnologie ma anche tanto volubili. Viene dunque il dubbio che si tratti di una moda passeggera, anche se in crescita. A evidenziarlo, arriva uno studio americano, secondo il quale mediamente dopo un anno e mezzo i device finiscono nel cassetto. Quando va bene, però. Perché c’è un 30% di utilizzatori che se ne stanca molto prima, già dopo 6 mesi.

nostro pasto. Reggiseni che misurano il battito cardiaco, magliette fitness che ci indicano lo schema di allenamento più corretto. Plasmabilità dei materiali, miniaturizzazione dei vari componenti e un occhio ai costi hanno consentito negli anni al settore di crescere, arrivando alla conclusione che in ogni oggetto d’uso quotidiano è possibile inserire

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delle wearable technologies, trainato soprattutto dai dispositivi che monitorano salute e benessere, con microcomponenti integrati nelle fibre di tessuto dei capi d’abbigliamento. Mentre secondo una recente indagine condotta da ABI Research, entro il 2021 ci saranno 150 milioni di device wearable circolanti e saranno 125 milioni quelli venduti quest’anno, con una crescita stimata del 20%

rispetto al 2016. Tra le invenzioni più recenti, i calzini intelligenti pensati per i runner che scannerizzano l’appoggio del piede al suolo, per poi visualizzarlo sullo smartphone, dando indicazioni su come migliorare la falcata. E la polo di Ralph Lauren, le cui fibre d’argento monitorano la risposta dell’organismo durante l’allenamento. Una volta finito, si butta in lavatrice e si lava come qualunque altro capo.

dall’ingegno dei body architects , architetti del corpo, è

nato il reggiseno di OM Signal, che ci aggiorna su calorie bruciate, battito, respirazione, grazie a una sofisticata tecnologia con biosensori nascosta all’interno del tessuto. OMbra è come un personal coach, è elegante e studiato per garantire forma, confort e sostegno durante la corsa. Funziona grazie a un’app scaricabile su iphone, proprio come Vitali, altro reggiseno smart che fornisce anche indicazioni su come migliorare la postura e tenere a bada le tensioni, incrociando frequenza del battito e respirazione. Quando la centralina rileva un’alterazione di questi parametri o percepisce che ci stiamo curvando troppo in avanti, inizia a vibrare dolcemente. Funziona con smartphone via bluetooth e costa circa 130 dollari (prenotabile su Kickstarter, piattaforma incubatrice di start-up).



BEAUTY NEWS di Ivan Pestillo

Cosmoprof 2018 Moschino Gold Fresh Couture Moschino punta ancora sul suo profumo a forma di clean spray e lancia la versione Gold di Fresh Couture. Il suo concept resta lo stesso: unire le due anime del brand, quella più lussuosa e quella pop, trasformando un prodotto di uso comune in un oggetto del desiderio. Nuovissima la sua piramide olfattiva fiorita, legnosa e fruttata che vede l’utilizzo di tre molecole esclusive di Givaudan, sviluppate con tecnologie all’avanguardia. Queste si chiamano Mahonial, Golden Chain Orchid e Akigalawood. Il primo è un ingrediente sintetico che rappresenta una nuova direzione rispetto alla classica nota del fiore di mughetto, con sfaccettature magnolia. Il secondo, invece, è un ingrediente ottenuto attraverso la tecnica Scent treck di Givaudan che permette di ricostruire gli odori naturali senza danneggiare la flora. L’Akigalawood è, invece, una nuova generazione di Captive naturali, prodotta dalla reazione enzimatica di una particolare frazione di patchouli.

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Appuntamento dal 15 al 19 marzo 2018 con Cosmoprof Worldwide Bologna. Tante le novità della prossima edizione, a cominciare dal nuovo salone Cosmo Perfumery & Cosmetics con il suo percorso ottimizzato per buyer, distributori e aziende interessati alle novità del mondo della profumeria e cosmesi per il canale retail. Quest’area aprirà un giorno prima, da giovedì 15 a domenica 18 marzo 2018, in concomitanza con Cosmopack, e farà da contenitore a quattro diversi settori che sono Cosmetics & Toiletries, Green & Organic, Cosmoprime e Country Pavilions.

- Lauder Estee a Milano

Vip da Campomarzio Il profumo dei boschi secolari del Parco Nazionale d’Abruzzo diventa una linea corpo. Dopo l’eau de toilette, la candela e il profumo per ambiente arrivano anche la schiuma da bagno, il detergente mani e la crema nutriente. Questi sono stati presentati, lo scorso 8 novembre, nella boutique di Campomarzio70 in via Brera 2 a Milano. Oltre ai padroni di casa Fabrizio e Valentino Di Liello e al fondatore del marchio Paride Vitale, al party sono intervenuti diversi personaggi come l’attrice Geppi Cucciari e i conduttori Federico Russo e Paola Marella.

Estée Lauder ha aperto a Milano la sua prima boutique monomarca in Western Europe. Lo store, situato nella centralissima Via Dante, si estende su una superficie di 40mq e propone un’experience high touch con un menù ricco di servizi sia gratuiti sia a pagamento. Non mancano gli iPad con YouCam, per sperimentare in modo virtuale le ultime tendenze makeup.


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30 AN N I


BEAUTY NEWS

New Sephora Experience Cara Delevingne x Dior La modella e attrice Cara Delevingne è stata scelta come volto della linea di trattamenti viso Capture di Dior. Il suo debutto avverrà con la campagna della nuova gamma Capture Youth creata dalla Maison per le trentenni.

La ‘New Sephora Experience’ è una nuova generazione di beauty store Sephora, ancora più accattivanti e seducenti, che ripensa radicalmente l'esperienza del cliente. I suoi punti di forza: una nuova gestione della relazione con il cliente attraverso la beauty community, un legame indissolubile tra l’e-commerce e il negozio fisico e un nuovo spazio di servizi fisici e digitali come virtual artist, look book e online service booking. Tutto nel cuore di un unico beauty store. Come è accaduto per il flagship di Roma, in via del Corso 486, che ha aperto i battenti lo scorso novembre inaugurando proprio il nuovo format della catena. 400 mq, ripartiti su due piani, che sono un puro concentrato di innovazione con servizi come lo Skin Care Lounge (una cabina per i trattamenti) e l’Hair Style Bar per veloci acconciature con i prodotti Shu Uemura e Kérastase.

Arriva Christian Tortu Christian Tortu, famoso marchio di profumazioni per l’ambiente, entra a far parte dell’universo Kaon che ne diventa così distributore per l’Italia. In gamma, diverse candele che evocano i sentori delle foreste con resine, aghi di pino, muschi e legni.

Carrera punta sull’aloe L’azienda d’abbigliamento Carrera entra nel segmento dei cosmeto-tessili con i legg-jeans Denim Therapy che incorporano uno speciale trattamento all’aloe in grado di migliorare l’aspetto della pelle. Lo stesso ingrediente è stato ripreso da Almon per alcuni prodotti della linea corpo e detergenza di Carrera Parfums. Il Balsamo Dopobarba Carrera 700 Original, per esempio, contiene un estratto di aloe vera dall’effetto antinfiammatorio e cicatrizzante.

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30 AN N I


Qual è la storia della sua azienda?

È nata con mio padre. Anche se io ho iniziato a respirare aria di profumeria molto presto quand’ero ragazzino, avevo sì e no 15 anni. Poi mi sono dedicato ad altro, subentrandogli definitivamente a partire dal 2009. il nostro è un’istituzione nella zona, festeggiamo proprio quest’anno il mezzo secolo.

un paio di mesi fa ha inaugurato

la nuova profumeria, che cosa

l’ha spinta a rinnovarsi?

Era da tempo che meditavo un cambiamento radicale, per adeguarmi ai tempi ma anche per trasmettere un messaggio forte alle aziende, che hanno sempre creduto in noi. Oltre al completo rifacimento dello spazio precedente, che ho affidato a Gianni Giorgi, abbiamo ampliato la superficie di vendita, adesso di 150 metri quadrati. E tra qualche mese inaugureremo la cabina estetica. Saper cogliere il cambiamento, diventa vitale di questi tempi.

Qual è stata la reazione della clientela?

Certamente positiva. Quella abituale, è talmente colpita dai cambiamenti dello spazio interno, da non accorgersi quasi delle modifiche esterne (ognuna delle 4 vetrine lascia spazio a un grande monitor Samsung dove a ciclo

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eminati

“Le mie dipendenti non valgono per il contributo che danno al mio fatturato. dovrei forse sminuire chi batte meno scontrini perché dedica più tempo alla cliente? naturalmente no. Ho ragazze straordinarie, che lavorano per me da moltissimi anni. sono loro a dare valore al mio negozio. Ed è grazie a loro che i clienti tornano a trovarci. il 95% della mia clientela è fidelizzata”. L’intervista a Massimo seminati, indipendente storico di Mariano Comense è ricca di spunti stimolanti.

di Giovanna Maffina

Punti di vista

Massimo

continuo si proietta il filmato del brand/ prodotto in promozione, ndr), che comunque hanno, in generale, un forte impatto. Sono vetrine di ‘rottura’, diverse dal consueto.

mi diceva che il 95% della sua clientela è fidelizzata...

Sì, è così. Arrivano dai paesi vicini, anche da Como. Il messaggio che da sempre trasmettiamo loro è che qui devono venirci a trovare per regalarsi una parentesi esclusiva, di attenzione e di cura. Venti minuti di serenità, in cui sentirsi importanti. Il mio personale è imbattibile a lavorare sul servizio e sulla qualità dell’approccio al cliente, che arriva avendo già, in linea di massima, la propria beauty coach di riferimento. Nel nostro file abbiamo oltre 9.000 nominativi, che raggiungiamo tramite mailing e sms con attività profilate grazie alla carta fedeltà.

dunQue c’è poco ricambio. poca clientela nuova, intendo dire...

Mariano Comense è un luogo di passaggio. Ci vieni se hai qualcosa di preciso da fare. L’elevatissimo indice di fidelizzazione è motivo di orgoglio, è la conferma che siamo bravi. In ogni caso, investiamo anche sulle nuove generazioni, con il sito in costruzione e la presenza sui social. Quello dei ragazzi che disertano la profumeria è un falso problema. Anche noi a vent’anni ce ne tenevamo lontani poi,

passando il tempo e cominciando a disporre di un reddito diverso, abbiamo cominciato a considerarla.

e l’assortimento, di che tipo è?

Medio-alto. Anni fa, eravamo agli inizi del 2000, mi sono trovato a scegliere. È stata una scelta obbligata direi. Competere con le insegne qui attorno - e ci sono un po’ tutte - che fanno del prezzo la loro prima leva competitiva, avrebbe significato chiudere dopo qualche anno. La cosmesi fidelizza ed è la parte preponderante del nostro assortimento. Va da sé che la nostra media scontrino sia alta, attorno agli 80 euro. Così, ci differenziamo. Ecco perché abbiamo deciso di aprire la cabina estetica.

servizio, consulenza, attenzione alla clientela, come si estrinsecano, all’atto pratico?

Ho 5 persone che lavorano qui da tantissimi anni, hanno tutte una grande esperienza. Ogni singolo momento dedicato al contatto con la cliente è frutto di attenzione e professionalità. Lo vede? (Mi mostra una persona intenta a sagomare e piegare il nastro di un pacchetto sino a dargli la forma di un fiore, ndr). La profumeria è questo. È grande cura dei dettagli. Quando non esisteranno più persone sensibili a questo tipo di attenzioni, beh allora questo mestiere non avrà più senso, ma sino ad allora...



LUNGA VITA ALLE NOSTRE CELLULE In grado di svolgere un’azione anti-infiammatoria e di contribuire a combattere i radicali liberi, lo zenzero è un valido aiuto alla lotta contro i segni del tempo. Versatile, lo possiamo aggiungere a bevande, dolci e zuppe.

di Giuliana Valcavi

IL BELLO DEL CIBO

Zenzero Quali le principali proprietà dello zenzero?

RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, PRESIDENTE DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE CULINARIA ANTIAGING PRESSO L’ UNIVERSITÀ DI MILANO, IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION, LA NUOVA CULTURA CULINARIA GUSTO E BENESSERE ANTIAGING, E AUTRICE DEL RECENTISSIMO ‘CUCINA EVOLUTION BUONA DA VIVERE! IN FORMA SENZA DIETA’.

Lo zenzero facilita la digestione (ne basta 1-1,5 g) e contrasta la formazione delle sostanze che mediano l’infiammazione, rendendolo un naturale anti-infiammatorio. Inoltre, lo zenzero ci aiuta nel controllo dei livelli di zuccheri del sangue (2 g al giorno), fondamentali per allontanare il rischio di diabete, e supporta le difese antiossidanti endogene nel combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Quali i vantaggi dello zenzero per la nostra bellezza?

Aumentando le difese antiossidanti, lo zenzero contribuisce ad allungare la vita delle nostre cellule e a mantenerci giovani. È prezioso quindi nella lotta alle rughe e ai segni del tempo. Come è possibile consumarlo?

Lo zenzero è un ingrediente molto versatile, adatto per diverse preparazioni. Facile e veloce da aggiungere, esistono diversi modi per introdurre 1g di zenzero

La Ricetta Frullato di carota, agrumi e zenzero Tagliare a pezzi le carote. Unire fettine di melone e agrumi (arancia, limone o pompelmo) per un tocco di freschezza. Arricchire il mix con barbabietola, ricca di carotenoidi e in grado di dare al frullato un colore intenso, e completare con zenzero fresco grattugiato.

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nell’alimentazione giornaliera. Si può preparare una tisana facendo sobbollire la radice di zenzero a fettine in acqua per 4-5 minuti o un’acqua aromatizzata se, una volta fatta sobbollire l’acqua con la radice di zenzero, la si lascia raffreddare aggiungendo all’infuso foglie di menta e scorza di limone. Ma si può anche grattugiare lo zenzero fresco sulle verdure o sulle zuppe, e aggiungerlo in polvere alle salse, alle quali dà piccantezza, e nelle marinature di carne o pesce. Nei dolci dona un tocco di piccante e nei centrifugati e frullati aggiunge un gustosissimo tono di freschezza. Nel tuo ultimo libro ‘In forma senza dieta’ parli di Vitality Drinks. Anche qui possiamo aggiungere zenzero?

Certo. Si lava e taglia a fette della frutta di stagione, si aggiunge acqua, si aromatizza con scaglie di zenzero fresco e si ripone il tutto in frigo. È preferibile consumare la bevanda in giornata. È difficile trovare lo zenzero?

No, fresco o in polvere ha conquistato il mondo Occidentale e lo si può trovare dai supermercati ai bar fino ai ristoranti. Differenze tra zenzero fresco e secco in polvere?

Nessuna. Fresco o secco lo zenzero si rivela sempre efficacissimo. Infine, esistono delle precauzioni nel consumo?

Le donne in gravidanza devono prestare attenzione alle quantità. È raccomandabile non superare 1 g di zenzero al giorno, ma solo con un uso oltre i 50 g al giorno possono verificarsi disturbi gastrointestinali.



DIGITAL POINT di Giuliana Valcavi

Gli ostacoli dell’e-commerce Fake news, advertising e dark pattern allontanano i consumatori dall’acquisto online. Una ricerca presentata al Politecnico di Milano indica che un heavy e-shopper su quattro ormai si dichiara profondamente infastidito dai fenomeni imprevisti durante la navigazione. Sono 12,5 milioni gli italiani heavy user di e-commerce, ma sono quasi 3 milioni quelli che si dichiarano completamente intolleranti ai fenomeni imprevisti durante la navigazione (banner, pop-up, richiesta di dati personali per accedere a un contenuto, pubblicità a tempo, etc.). Quindi, l’83% degli italiani heavy e-shopper rinuncia alla fruizione di un contenuto perché la navigazione risulta fastidiosa (il 34% ci rinuncia spesso). Nel contempo, l’85% degli heavy e-shopper dichiara di essersi imbattuto almeno una volta nelle fake news (il 32% spesso) e il 32% ha innalzato le difese contro gli ostacoli alla navigazione, come l’advertising, installando un ad-blocker su almeno un dispositivo (PC, smartphone o tablet). I dark pattern

Il 95% degli heavy e-shopper si è

Profili di heavy e-shopper

scontrato almeno una volta, nell’ultimo anno, anche con il fenomeno dei ‘dark pattern’ (modalità per convincere gli e-shopper a prendere decisioni d’acquisto) riconoscendone il possibile ‘tranello’. E il 30% ha ammesso che la reputazione del sito è di conseguenza peggiorata molto. Queste strategie e tattiche, oltre a non passare inosservate, impattano sul comportamento degli individui, che, percependo fastidio la prima volta, prestano maggior attenzione le volte successive (45% dei casi) o addirittura decidono di non utilizzare più il sito in questione (28% dei casi). Tutto ciò è emerso dall’indagine su un campione di 1.000 utenti italiani maggiori di 18 anni presentata all’interno dell’ ‘Experience Matters: Marketing+Design nuovi pattern per la convergenza digitale’, evento che si è svolto presso il Politecnico di Milano

Sono heavy e-shopper da poco (infatti presentano una frequenza di acquisto inferiore rispetto agli altri profili) e hanno un processo d’acquisto, seppur altamente multicanale, più tradizionale e nei punti di contatto online maggiormente centrato sul PC. Essendo neofiti, provano molto fastidio quando incontrano fenomeni interruttivi nella loro navigazione online rinunciando spesso alla fruizione di contenuti. ■ Gli oPPortuniSti (5,5 milioni) Sono individui che acquistano online spinti dalla ricerca della convenience, ovvero risparmio di tempo e denaro. Sono i più numerosi. Provano molto fastidio quando s’imbattono in fenomeni interruttivi di navigazione e si dotano di strumenti per proteggersi, come l’ad-blocker. ■ Gli inDifferenti (1,4 milioni) Sono coloro che acquistano con alta frequenza online per relax e abitudine. Non provano fastidio quando incontrano fenomeni interruttivi per i quali non rinunciano alla fruizione di contenuti. ■ i tolleranti (1,5 milioni) Sono i più evoluti da un punto di vista digitale e di acquisti online, con un’elevata adozione di ad-blocker. ■ Gli SProvveDuti (4,1 milioni)

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Bovisa, organizzato da POLI.design, GreatPixel e Personalive. rIschI reputazIonalI sui social media

“Se da una parte gli heavy e-shopper hanno imparato a convivere con i ‘dark pattern’ - ha dichiarato Andrea Boaretto, founder & CEO di Personalive - dall’altra occorre prestare attenzione a rischi reputazionali e all’attivismo sui social media dei consumatori meno tolleranti”. “Nel mondo si spendono circa 200 miliardi di euro in marketing e adv digitale - ha commentato Giovanni Pola, CEO e founder di GreatPixel - per portare traffico, teoricamente sempre più mirato e qualificato, sui nostri siti o app, eppure la conoscenza dei fenomeni che rappresentano il cuore dell’esperienza utente ancora non è adeguatamente sviluppata”.



gaia ringrazia di Giuliana Valcavi

Mettiamo la 2 CO in fattura Quanto costa in termini ambientali un trasporto? L’indicazione in fattura delle emissioni potrebbe fornire un nuovo parametro di scelta negli acquisti.

Il consumatore sceglie sempre più consapevolmente i propri acquisti. Lo dimostra la crescente spesa per i prodotti bio, così come l’orientamento vegano in ambito alimentare che sta diventando un vero e proprio boom. È sempre più informato, tanto da

sapere, per esempio, quanta acqua serve per produrre un chilo di carne e che scegliendo il treno rispetto all’aereo e alla macchina diminuisce il proprio impatto ambientale. Inoltre, un ridotto impatto ambientale può incidere in acquisti importanti, come quello di una vettura, e ancora più a ragione in acquisti quotidiani. Perché quindi non dovrebbe prossimamente esserci un’attenzione per le emissioni dei trasporti merci?

Il Freight Leaders Council,

associazione di aziende della logistica, ha pubblicato nel 2016 un quaderno sulla sostenibilità nei trasporti e nella logistica e ha indicato alcune azioni per indirizzare e accelerare il cammino verso una maggiore sostenibilità. Uno dei punti raccomandati è l’obbligo di indicare in fattura la CO2 prodotta in relazione al servizio fornito.

“Si otterrebbe un risultato di grande importanza anche per la

contrattazione, portandola su parametri più qualitativi - ha indicato Antonio Malvestio, presidente di Freight Leaders Council, su tendenzeonline.info. La conoscenza della CO2 prodotta, la possibilità reale di ridurla,

aggiungerebbe una nuova dimensione di concorrenza tra chi esegue il trasporto. Le aziende più moderne e meglio gestite hanno già iniziato

a investire sui mezzi (aggiornando il proprio parco mezzi alla categoria Euro 6), sui carburanti (passando magari al GNL), sull’aerodinamica (lavorando accuratamente sui dispositivi già utilizzabili per migliorarla), sugli stili di guida, sui navigatori cosiddetti predittivi (che sono in grado di prevedere le condizioni del traffico), sugli pneumatici, hanno iniziato a gestire i titoli che certificano i risparmi energetici partecipando a progetti anche complessi per la riduzione di emissioni”.

Secondo il Freight Leaders Council, la quantità di emissioni

Chi acquista bio in Italia? Il reddito è sicuramente uno degli elementi

che discrimina l’acquirente di biologico: come indicato nel corso dell’ultima edizione di Sana, salone internazionale del biologico e del naturale, la quota di frequent user nelle famiglie con reddito mensile medio-alto arriva al 58% contro il 35% delle famiglie meno abbienti. Ma anche la composizione del nucleo familiare incide pesantemente. Dove ci sono bambini con meno di 12 anni, la percentuale di user abituali cresce fino al 56%. Infine, influenzano il consumo frequente di prodotti bio le abitudini alimentari: nelle famiglie in cui ci sono vegetariani o vegani il tasso di frequent user bio sale al 67%.

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prodotte dichiarata in fattura sarebbe una buona pratica, in grado di accelerare l’attenzione in merito e di favorire un confronto tra i vari operatori fornendo ai clienti uno strumento innovativo. Il tutto a vantaggio di un’impronta ambientale ridotta, ma anche di eventuali risparmi economici e, perché no, di una maggiore sicurezza del trasporto e del lavoro. E, chissà, questa buona pratica potrebbe coinvolgere altri comparti, magari anche quelli produttivi e non solo quelli dei servizi.



PRIMO PIANO di Ivan Pestillo

Lluís

Per Angelini Beauty si prospetta un 2018 ricco di novità, a cominciare dai festeggiamenti per i 30 anni dell’iconico profumo Roma di Laura Biagiotti. A parlarcene è stato il General Manager della società.

TRA GLI ULTIMI LANCI DI ANGELINI BEAUTY LE FRAGRANZE TRUSSARDI RIFLESSO PER LUI E BLUMARINE DANGE-ROSE PER LEI. L’INIZIO DEL 2018 LI VEDRÀ ANCORA PROTAGONISTI IN STORE E NON SOLO.

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La storia di Angelini inizia nel 1919 ad Ancona, in un piccolo laboratorio farmaceutico, da cui Francesco Angelini inizia la sua ascesa nel mondo dell’industria. Nel 1940 fonda A.C.R.A.F., acronimo di Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco, le cui attività principali sono la produzione e distribuzione di farmaci. Un business ancora oggi importante per il Gruppo che però, nel corso degli anni, ha saputo diversificare la propria attività entrando anche nel personal care e nella profumeria e diventando uno dei player più importanti del mercato cosmetico a livello internazionale. In particolare Angelini Beauty, business unit del Gruppo dedicata a fragranze e cosmetici, nasce all’inizio degli anni Novanta con l’acquisizione della spagnola Idesa Parfum, successivamente integrata anche con l’italiana ITF. Attualmente, il suo è un portfolio di marchi di prestigio che, oltre ad Angel Schlesser, Armand Basi e Anne Möller, comprende gli italianissimi Trussardi, Laura Biagiotti, Gianfranco Ferré, Blumarine e Mandarina Duck. Tutti marchi, questi ultimi, fortemente legati al mondo della moda e delle passerelle, che hanno raggiunto importanti traguardi grazie al costante lavoro che Angelini


PRIMO PIANO legato al mondo delle fragranze e dei cosmetici, rappresenta una diversificazione recente del portafoglio di investimenti. Come già fatto in passato relativamente ad altri business non-core, il Gruppo pianifica uno sviluppo sostenibile che dà i suoi frutti nel medio termine e che richiede investimenti mirati e una gestione altamente professionale e specializzata. Al momento il Beauty si attesta all’8% del fatturato di Gruppo ma con importanti obiettivi di crescita, sia in valore assoluto che percentuale.

LLUÍS PLÀ, GENERAL MANAGER DI ANGELINI BEAUTY

Beauty svolge fianco a fianco con le fashion house per potenziarne la notorietà in tutti gli 85 Paesi in cui è presente tra Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente, Asia, Stati Uniti e America Latina. Un’italianità che piace all’estero, dunque, ma che fa parlare molto di sé anche nel canale selettivo italiano grazie a lanci impattanti come i recentissimi Trussardi Riflesso e Blumarine Dange-Rose. Proprio questi due lanci saranno enfatizzati e rafforzati ulteriormente all’inizio del 2018 con attività ad hoc. Inoltre, la società si prepara a festeggiare in grande stile i primi 30 anni dell’iconico

profumo Roma di Laura Biagiotti. A raccontarci queste e altre novità è stato Lluís Plà che - dopo aver maturato, nel corso degli ultimi 25 anni, esperienze di primo livello in diverse aziende e posizioni del Gruppo Angelini -, lo scorso ottobre, è stato nominato General Manager di Angelini Beauty. Quella di Angelini è una realtà ampia che tocca diversi settori e canali. Quanto conta la profumeria all’interno del Gruppo? Per il Gruppo Angelini, il business

Quali le logiche distributive seguite per i vostri marchi? Trussardi, Blumarine e Laura Biagiotti sono distribuiti esclusivamente nel canale selettivo, con un’attenta politica di pricing e posizionamento sul punto vendita. Gianfranco Ferré e Mandarina Duck sono distribuiti anche in altri canali di maggiore diffusione. Cosa significa lavorare con i grandi nomi della moda? Quali le difficoltà nel creare un prodotto coerente con le altre categorie merceologiche della griffe? Lavorare con i grandi nomi della moda è sempre un’esperienza altamente formativa ed entusiasmante. Ogni Maison ha i suoi valori, la sua immagine e le proprie strategie. Le esigenze creative del brand moda devono incontrare quelle di marketing e commerciali legate al mondo della profumeria e della cosmesi e bisogna creare un panorama coerente e vincente da entrambi i lati. Il consumatore percepisce eventuali distonie e raramente vengono premiate dal mercato.

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2017 12 IMAGINE


PRIMO PIANO

Non soltanto il brand, ma anche noi licenziatari dobbiamo farci garanti del mantenimento di un flusso armonico dei messaggi e dei prodotti che lanciamo all’esterno.

LET’S TRAVEL TO NEW YORK FOR MAN E FOR WOMAN SONO I NUOVI LANCI DI MANDARINA DUCK.

L’identikit del vostro partner ideale in ambito retail? Il nostro partner retail ideale è quello in grado di comprendere che la relazione deve essere impostata fin dall’inizio come se dovesse essere ‘di lungo termine’. Ti aiuta a costruire o rafforzare i brand con un buon posizionamento sul punto vendita, facendo promozioni e politiche di prezzo adeguate, garantendo la piena visibilità del prodotto sia per i classici sia investendo sui nuovi lanci. Inoltre, stimola il sell-out con animazioni concordate e mantiene un flusso informativo costante in modo da darci la possibilità di adattare le nostre strategie alle effettive esigenze del mercato. Data la sua esperienza internazionale, come ha trovato la distribuzione in Italia? Quali le differenze rispetto agli altri Paesi? La distribuzione in Italia è ancora abbastanza frammentata. Le grandi catene internazionali convivono con quelle italiane nazionali, regionali, locali e con le profumerie indipendenti. Guardando quello che sta succedendo negli altri Paesi europei, credo che il futuro porterà una maggiore concentrazione della distribuzione anche in Italia, sul modello tedesco. Nel portfolio della vostra business unit ci sono anche altri marchi di profumi e skincare come Armand Basi e Anne Möller. Come mai non sono ancora presenti sul mercato italiano? Avete intenzione di lanciarli? Anne Moller è un marchio cosmetico di successo in Spagna e Portogallo. Quest’anno stiamo lavorando a un piano strategico di espansione per il 2018 ma, in un primo step, il focus non sarà il mercato italiano. Per Angel Schlesser (player importante nel mercato spagnolo) e Armand Basi (che vanta un profumo, ‘In Red’, con più di 15 anni di successo nei mercati russo e mediorientale) al momento

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IMAGINE 12 2017

non pensiamo a un grande lancio sul mercato italiano. Ci anticipa le novità in arrivo per il primo semestre del 2018? Nel primo semestre celebreremo in grande stile i 30 anni del profumo Roma di Laura Biagiotti, un vero classico della profumeria italiana ed internazionale. Rafforzeremo il recente lancio di Blumarine DangeRose con una campagna tv in Italia. E continueremo ad animare Trussardi Riflesso con operazioni mirate che coinvolgeranno sia il punto vendita che i digital influencer.

L’ICONICA FRAGRANZA ROMA DI LAURA BIAGIOTTI STA PER COMPIERE 30 ANNI.



MONITOR di Giuliana Valcavi

2017

SEMPRE PIÙ BIO

PERFUMERY

VIAGGIO NELLA

ACQUISTI IN PROFUMERIA QUALITÀ DEL PRODOTTO

2027: la cosmetica tra eco, bio e digitale

La personalizzazione e il tema etico e ambientale cresceranno d’importanza nei prossimi 10 anni. Gli acquisti saranno sempre più online, ma il punto vendita fisico, se digitalizzato e al servizio del consumatore, continuerà a coprire un ruolo importante. Ecologico, biologico, sostenibile, etico e personalizzato: ecco come sarà il cosmetico nel 2027 secondo una ricerca effettuata da Human Highway per Cosmetica Italia. E il punto vendita? Tre acquirenti su dieci ritengono che nel 2027 acquisteranno prevalentemente online e solo marginalmente in modo tradizionale. Una quota simile (27,6%) ritiene che anche fra dieci anni continuerà

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IMAGINE 12 2017

ad acquistare i prodotti in modo prevalentemente tradizionale. La quota maggiore è composta da acquirenti multi-canale, persone che immaginano di utilizzare i due canali, on e off, con la stessa frequenza (vedi tab. Negozi). Il segmento di coloro che immaginano di compiere acquisti di cosmetica prevalentemente online fra dieci anni è composto in maggior misura


MONITOR BRAND SUI SOCIAL

MOTORE DI RICERCA

2027

COSMETICA ACQUISTI ON LINE COMPETENZA

da uomini (60%). Le donne sono più fedeli al canale tradizionale e all’utilizzo bilanciato dei due canali. Nel contempo, si prevede la nascita sempre più frequente di punti vendita specializzati e di nicchia.

MERCATO IN CRESCITA

Il vero cluster alto-spendente e in costante dilatazione è rappresentato dagli over 50. E, fatto assolutamente di rilievo, il consumo di prodotti cosmetici in Italia nei prossimi anni aumenterà (vedi tab. Il trend del consumo), però in maniera diversa a seconda delle categorie (vedi tab. Previsioni). I consumatori formulano previsioni più ottimistiche rispetto alle imprese: tra gli acquirenti di prodotti di cosmetica la previsione di una ‘forte crescita’ nei prossimi 10 anni è doppia rispetto alle imprese (31,4% vs 15,5%), mentre oltre metà delle aziende si aspetta un trend crescente ma con prudenza. Trattamento viso e make up, ma soprattutto profumi: questo è quanto prevedono di utilizzare di più nei prossimi

RICICLABILE

dieci anni i consumatori. Ottime previsioni di crescita da parte degli stessi consumatori, così come rilevato da Human Highway e comunicato da Cosmetica Italia, anche per il trucco delle mani, la cura dei capelli e del corpo e la colorazione dei capelli. Il settore della cosmetica è destinato sicuramente a una crescita ulteriore importante, ma le attese da parte del mercato sono notevoli, soprattutto a livello di confezionamento. Un consumatore su due si aspetta confezioni 100% biodegradabili o riciclabili e a uno su tre piacerebbe disporre di dosatori per evitare sprechi (tab. L’innovazione del packaging). Il rispetto ambientale viene coniugato con quello del risparmio economico nella disponibilità del prodotto senza pack (12,8%) e di prodotti alla spina (10,4%). Inoltre, il consumatore chiede la possibilità di disporre dei prodotti sia nelle confezioni standard che in quelle monodose (17,1%) e, attento alla praticità e all’efficienza, chiede confezioni più facilmente riconoscibili (12,4%) e in grado

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2017 12 IMAGINE


DOVE PENSI CHE ACQUISTERAI QUESTI PRODOTTI NEL 2027? PERFUMERY

MONITOR

PERFUMERY

PREVALENTEMENTE TRADIZIONALE

PREVALENTEMENTE TRADIZIONALE

PERFUMERY PERFUMERY

IL PROCESSO D’ACQUISTO NELLA COSMETICA: I LUOGHI NEL 2027

51,9% 48,1%

I LUOGHI DI ACQUISTO DEI PRODOTTI COSMETICI NEL 2027

SIA TRADIZIONALE SIA ONLINE IN UGUALE MISURA

Negozi tradizionali, virutali, altro...

SIA TRADIZIONALE SIA ONLINE IN UGUALE MISURA

Composizione % per sesso

PREVALENTEMENTE ON LINE PREVALENTEMENTE ON LINE

60,1% 39,9%

di preservare il contenuto dagli agenti esterni (19,1%). Attenzione anche per l’estetica (14,8%), ma questo aspetto risulta relativo rispetto ad altri. Più importante il risvolto tecnologico: il 20,3% dei consumatori indica la possibilità di leggere le indicazioni avvicinando lo smartphone, l’innovazione più attesa dalle imprese del settore (67,9%) insieme alla riciclabilità (66,1%). Oltre la confezione, la personalizzazione dei prodotti potrebbe essere uno dei prossimi standard, importante per il 12,6% dei consumatori. Parecchio interesse anche per eventuali strumenti di diagnostica per poter scegliere il prodotto più adatto e la specializzazione batte, anche se di poco, il ‘tutto in uno’ (vedi tab. Macrotrend).

COMMESSI COMPETENTI

A proposito delle aspettative del consumatore sul punto vendita (vedi tab. Le innovazioni attese nel negozio fisico), troviamo in testa il consiglio personalizzato, che per il 28,8% dei casi vuol dire commessi in grado di svolgere un servizio di consulenza e questo nonostante le previsioni di crescita della competenza del singolo consumatore. Il consumatore prevede anche che la tecnologia diventi parte integrante del punto vendita: il 22,9% si aspetta di avere una scheda prodotto avvicinando lo smartphone alla confezione, il 10% di avere consigli personalizzati su smartphone in negozio, il 16,3% il pagamento automatico senza passare per le casse, il 17,8% sconti e promo su

L’INNOVAZIONE NEL PACKAGING Confronto tra consumatori e imprese

COME IMMAGINI CHE EVOLVERANNO LE CONFEZIONI NEI PROSSIMI 10 ANNI? QUALI SARANNO LE PRINCIPALI INNOVAZIONI? CONSUMATORE

20,3% 19,1% 47,0% 12,6% 30,1% 5,9% 12,8% 17,8% 14,8% 12,4% 10,4% 8,1% 17,1% 17,2%

38

IMAGINE 12 2017

AZIENDA

AVVICINANDO LO SMARTPHONE ALLA CONFEZIONE SI LEGGONO LE INDICAZIONI INVOLUCRI IN GRADO DI PRESERVARE IL CONTENUTO DA AGENTI ESTERNI 100% BIODEGRADABILI/RICICLABILI PERSONALIZZABILI DOSATORI PER EVITARE SPRECHI NESSUN FOGLIO ILLUSTRATIVO: INDICAZIONI SULLA CONFEZIONE NON PACK, SOLO L’INVOLUCRO DEL PRODOTTO CONFEZIONI CHE SI AUTOELIMINANO SENZA DOVERLE SMALTIRE PIÙ BELLE ESTETICAMENTE FACILMENTE RICONOSCIBILI NO PACK SOLO PRODOTTI “ALLA SPINA” CONFEZIONI CON CALAMITE PER ATTACCARLE SU SUPERFICI VERTICALI PRODOTTI SEMPRE ACQUISTABILI SIA IN FORMATO NORMALE SIA MONODOSE STRUMENTI DI DIAGNOSTICA PER SCEGLIERE IL PRODOTTO PIÙ ADATTO A SÉ

67,9% 28,6% 66,1% 14,3% 30,4% 5,4% 10,7% 14,3% 10,7% 8,9% 5,4% 3,6% 7,1% 7,1%

45,7% 54,3%



IL NEGOZIO TRADIZIONALE DELLA COSMETICA NEL 2027 Le innovazioni attese nel negozio fisico

MONITOR

COSA TI ASPETTI DI TROVARE IN UN NEGOZIO ONLINE NEL 2027?

CONSUMATORE

AZIENDA

22,9%

SCHEDA PRODOTTO AVVICINANDO LO SMARTPHONE

41,8%

10,0%

CONSIGLI PERSONALIZZATI SU SMARTPHONE IN NEGOZIO

14,6%

16,3%

NO CASSE - PAGAMENTO AUTOMATICO

23,0%

24,8%

NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO ALLE CASSE

33,4%

17,8%

SCONTI/PROMO SU SMARTPHONE IN NEGOZIO

18,8%

29,4%

SPECCHIO DIGITALE CHE MOSTRA EFFETTO

27,2%

28,8%

COMMESSI COME CONSULENTI PERSONALI

20,9%

37,3%

SCANNER CHE ESAMINA E CONSIGLIA

23,0%

26,5%

DISTRIBUTORE CHE CREA PRODOTTI SU INDICAZIONE

14,6%

smartphone in negozio, il 29,4% specchi digitali che mostrino gli effetti e il 37,3% scanner che esaminano e consigliano. Grandi attese anche per nuove modalità di pagamento (24,8%) e per distributori che creano prodotti su indicazione (26,5%).

IL FUTURO secondo l’industria

Innovazione, efficacia e naturalità sono tematiche care al consumatore a cui le imprese del settore vogliono dare risposta, anche se il loro interesse è più rivolto ai temi della sicurezza e della lunga durata. E mentre il consumatore punta l’attenzione sulla comodità (confezioni piccole) e l’ecologia, le imprese del settore mettono in pole position la funzionalità e un’estetica minimalista. Oltre che sullo sviluppo della

PREVISIONI DI AUMENTO A 10 ANNI Consumatori CURA DEL VISO TRUCCO DEL VISO TRUCCO DELLE MANI CURA DEI CAPELLI STYLING

LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA COSMETICA: I MACROTREND Previsioni a dieci anni dei Consumatori

QUALI SARANNO I TREND CHE GUIDERANNO LO SVILUPPO DELLA COSMETICA NEI PROSSIMI DIECI ANNI? PRODOTTI CHE SI APPLICANO ALL’ESTERNO, SULLE SUPERFICI DEL CORPO NATURALE E BIO PRODOTTI ‘TUTTO IN UNO’

52,7%

19,1%

58,7%

28,2%

17,9% 23,4%

39,4% 16,6%

44,0%

PRODOTTI CHE AGISCONO DALL’INTERNO, EDIBILI (PASTIGLIE, DIETE, ETC.) GENETICA E TECNOLOGIA PRODOTTI A ELEVATA SPECIALIZZAZZAZIONE

CURA DEL CORPO

CONFEZIONI CHE PUNTANO SULLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

71,0%

IGIENE DELLA PERSONA

CONSUMATORE ESPERTO E AUTONOMO (PRODUZIONE FAI DA TE)

45,6%

PRODOTTI PERSONALIZZATI: A OGNUNO IL SUO PRODOTTO PERFETTO

67,5%

17,6% 15,0%

PRODOTTI STANDARDIZZATI: UN PRODOTTO PER TUTTI

PRODUZIONE SOSTENIBILE E ATTENTA ALL’AMBIENTE E AI VINCOLI ETICI

70,2%

16,2% 13,6%

PRODUZIONE INTENSIVA, IN PAESI IN VIA DI SVILUPPO, SENZA RESTRIZIONI

COLORAZIONE DEI CAPELLI DENTIFRICI E COLLUTTORI PROFUMI

40

tecnologia sulle confezioni (Qrcode integrati nel pack), le imprese credono sullo sviluppo dei materiali, sempre più in grado di preservare il contenuto e al 100% biodegradabili. Per quanto riguarda il punto vendita, le imprese si aspettano in futuro maggiore efficienza, mentre si immaginano, per quanto riguarda il loro rapporto col consumatore, una maggior rilevanza dei touchpoint (vedi tab. Touchpoint particolarmente rilevanti nel 2017) nel percorso di acquisto, in particolare nell’online e soprattutto a livello di social, di blog e di pubblicità. Il consumatore dal canto suo condivide l’importanza della presenza delle aziende su internet, ma non dimentica la rilevanza della loro presenza offline, cioè sul punto vendita tradizionale.

IMAGINE 12 2017

13,7%15,3%

25,1%

29,3%

CONFEZIONI CHE PUNTANO SULL’ESTETICA/GRAFICA CONSUMATORE CHE DELEGA AD ESPERTI (PERSONAL COACH)



L’insegna

Una lunga tradizione nel segno della selettività

di Ivan Pestillo

Con quattro punti vendita nel centro di Roma e una storia lunga più di 50 anni, oggi le Profumerie Castelli sono ancora un punto di riferimento per chi cerca il giusto consiglio in fatto di trattamento e accessori moda. Visitando la profumeria Castelli di Roma, in via Frattina, è impossibile non pensare alla prima drogheria in cui tutto ebbe inizio e dove comparve, galeotto, il primo rossetto da ‘quattro lire’. Da allora, sono passati più di 50 anni e innumerevoli altri rossetti insieme a profumi, cosmetici, bijoux e accessori - hanno riempito le luccicanti vetrine di questo punto vendita che sembrano una vera e propria ‘galleria’ d’arte. Da qui sono passate dive come l’attrice Barbara Bach e non solo. Basti pensare che una foto d’epoca ritrae madame Helena Rubinstein insieme a Benedetto e Renato Castelli, fondatori della maison de beautè, durante una premiazione ai Nastri d’Argento del cinema. Non stupisce, dunque, che già nel 1966, Castelli venne proclamata dal pubblico ‘la profumeria di fiducia per eccellenza’ e che ancora oggi, con i suoi quattro punti vendita, tutti centralissimi nella Capitale, attiri un pubblico eterogeneo con un assortimento rigorosamente selettivo e 18 professionisti addetti alla vendita. A parlarcene è stato Emidio Castelli, oggi titolare dell’insegna. Ci descrive i suoi quattro negozi? La nostra famiglia ha aperto la sua prima profumeria nel 1955 con il negozio in via Frattina 18. In seguito ci fu l’apertura del punto vendita di via Oslavia nel quartiere Mazzini nel 1965. Poi nel 1966 un’ulteriore apertura in via Frattina 54 dove oggi c’è il nostro negozio più grande con una

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imagine 12 2017

come una galleria d’arte, la vetrina di un negozio castelli a roma.

superficie di circa 100 mq. Ultimo arrivato il negozio di via Condotti 22 alla fine degli anni Ottanta. Attualmente abbiamo, dunque, quattro punti vendita, tutti abbastanza omogenei a livello di assortimento, a eccezione di quello in via Condotti che è l’unico a proporre anche una selezione di marchi di profumeria artistica con un personale adeguatamente formato. Le superfici vanno dai 50 ai 100 mq. Le vostre vetrine sembrano davvero delle gallerie d’arte e attirano l’attenzione grazie anche allo scintillio dei tanti accessori moda e

bojoux esposti. È una categoria su cui puntate molto? Per noi gli accessori sono un business importante. Prima di me, mio padre e mio zio hanno arricchito l’offerta con accessori sempre ricercati ed esclusivi. Tra gli anni Ottanta e Novanta era molto facile scoprire qualche marchio artigianale in giro per il mondo, ottenendone la concessione in esclusiva. Oggi anche questo settore è cambiato con lo sviluppo di internet e delle fiere che hanno reso tutto più fruibile sia per il retailer che per il consumatore finale. Abbiamo comunque deciso continuare a puntare sull’accessorio perché ci ha sempre

guarda il video per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/22novembre2017


L’insegna non solo trattamento, make up e fragranze, ma anche un vasto assortimento di bijoux, accessori beauty e oggetti da collezione.

dato grandi soddisfazioni. Il consumatore sa che da noi può trovare un ampio assortimento di bijoux, oggetti da collezione, pochette da cerimonia, accessori per capelli e set da manicure e da rasatura. Si tratta di prodotti che fidelizzano molto. Numerosi nostri clienti entrano nei punti vendita anche solo per acquistare accessori. Oltre agli accessori, quali gli altri segmenti per voi fondamentali? Siamo molto forti sul trattamento, poi sul make up e, come già detto, anche sugli accessori. La categoria più difficile è l’alcolico. Vedo tanti aspetti negativi in questo segmento che è impegnativo sia da un punto di vista finanziario che di spazio. La vita media di un nuovo profumo è brevissima. Inoltre i lanci sono troppi e, se si pensa anche all’aggiunta della profumeria artistica, assicurare un’adeguata visibilità a tutte le aziende diventa complicato. Il trattamento, invece, fidelizza molto le consumatrici e le novità in questo segmento rappresentano dei passi avanti per il settore cosmetico. Spesso poi si parla di riformulazioni più che di nuovi lanci e a un prodotto che entra a listino corrisponde uno che esce. Per essere vincenti sul trattamento, occorre però un personale molto preparato... Sì, proprio come il nostro. Abbiamo 18 addetti alla vendita. Di questi, 15

collaborano con noi da molto tempo e fanno ormai parte della famiglia. L’unico svantaggio è che, come noi, hanno vissuto gli anni d’oro della profumeria e oggi anche per loro è difficile adeguarsi al repentino cambiamento, nonostante i tanti corsi che seguono. I ritmi di lavoro e il tipo di clientela sono cambiati molto rispetto a 20 anni fa. Non possiamo più stare con le mani in mano ad aspettare che arrivi in profumeria la contessa o il principe arabo. Certo, questi clienti entrano ancora nei nostri negozi ma non più con la frequenza di prima. Il consumatore è meno fedele, si rivolge contemporaneamente a diversi canali, quindi bisogna guardare anche a nuovi target. Non è più possibile contare esclusivamente sui consumatori alto spendenti. Come vi rapportate con i consumatori più giovani? Stiamo pensando di inserire nuovi marchi dedicati ai più giovani. I nostri punti vendita si trovano tutti in zone centrali, molto di passaggio, e dobbiamo adeguarci al ricambio generazionale per pensare anche ai consumatori di domani. La difficoltà sta nel trovare una proposta giovane che sia coerente con la nostra immagine. Qual è il vostro rapporto con il mondo digitale? Abbiamo un sito web e siamo sui principali social network. Nell’ambito delle attività social, le aziende ci supportano molto e ci

forniscono diversi materiali. La difficoltà sta poi nel metterci del nostro, per vestire l’immagine social con un abito ‘Castelli’. Stiamo investendo molto su questo fronte. Non abbiamo ancora, invece, un e-commerce. Ma lo metteremo sicuramente in campo perché oggi è uno strumento necessario. Soprattutto per chi, come noi, ha una clientela che arriva a Roma, magari per lavoro, da tutte le parti d’Italia o addirittura del mondo e che si fida del nostro consiglio. Ultimamente il canale selettivo ha vissuto numerosi cambiamenti. Mi riferisco, per esempio, alle tante acquisizioni dei grandi gruppi. Lei cosa ne pensa? In generale, abbiamo degli ottimi rapporti con l’industria perciò questi cambiamenti non ci hanno scosso. Anzi, in alcuni casi ci hanno anche avvantaggiato. Qual è il competitor che teme di più? Per chi, come me, punta molto sul trattamento, non può che essere la farmacia il competitor più pericoloso. Questo canale è cambiato molto rispetto al passato e oggi vanta grandi spazi in cui entrano, per diversi motivi, tanti consumatori. Basti pensare a come la profumeria abbia perso tutti i clienti dei solari. E questo è solo l’esempio più eclatante perché con gli anni abbiamo perso anche quelli degli smalti e dei capillari, tanto per citarne alcuni.

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2017 12 imagine


7 domande a... di Ivan Pestillo

Giorgio

organi

dal 2010 International make Up artist di Pupa, Forgani partecipa anche alla creazione del prodotto, lavorando a stretto contatto con il marketing. Chi meglio di lui poteva raccontarci i prodotti icona del brand?

È noto a tutti come il marchio Pupa sia riuscito a raggiungere il successo grazie alle sue trousse natalizie. Ma dal 1976 (anno della sua fondazione) ad oggi, molte cose sono cambiate. L’azienda è riuscita a farsi portavoce delle consumatrici, assecondandone le esigenze, con prodotti iconici che sono tra i più venduti nel canale della profumeria selettiva. Basti pensare agli storici ombretti cotti o ai più recenti mascara Vamp! e rossetti I’M. Le sue franchise di successo sono tante, ma abbiamo voluto selezionarne alcune per capire come sono state create e come sono riuscite a fidelizzare le consumatrici. A parlarcene è stato Giorgio Forgani che, dal 2010 in Pupa come International Make Up Artist, partecipa allo sviluppo e alla creazione del prodotto lavorando sempre a stretto contatto con il marketing. Come nasce un prodotto icona?

Arrivato in Pupa, nel 2010, sono stato inserito nella creazione del make up per la mia esperienza diretta con le consumatrici. Conoscere le loro esigenze e i loro desideri è il primo

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imagine 12 2017

passo per creare un prodotto make up di successo. Un processo che viene svolto sempre al fianco dell’ufficio marketing, sulla base di attente analisi di mercato. Tra i prodotti icona di Pupa, non si può non pensare al mascara Vamp! Ci racconti come l’avete creato?

Il mascara Vamp! è il più venduto, a volume, nel canale profumeria (dati NPD). Crearlo non è stato facile perché sapevo bene che le donne, quando scelgono un mascara, guardano per prima cosa lo scovolino. Da questo, si deve capire tutto! Volevo, dunque, che le consumatrici notassero subito la texture del mascara, cremosa, morbida e sensoriale, depositata sullo scovolo. L’idea di confort doveva essere immediata! È così è stato. Anche la promessa è stata mantenuta pienamente perché, grazie alle setole e al design sinuoso e femminile, lo scovolo cattura nella sua parte centrale una grande quantità di prodotto, rilasciandola poi sulle ciglia con generosità ma senza creare antiestetici


7 domande a... DA SINISTRA: Il MASCARA VAMP!, l’OMBRETTO MADE TO lAST, Il ROSSETTO I’M, lO SMAlTO lASTING COlOR GEl A EffETTO GlOSSy E Il fONDOTINTA MADE TO lAST ChE RESISTE ANChE AllE CONDIzIONI ClIMATIChE ESTREME.

grumi. Il risultato è quello di un volume ‘su misura’ che aumenta passaggio dopo passaggio. Il successo del Mascara Vamp! è stato tale che poi ne sono arrivati altri due...

Dato il grande consenso ottenuto dalle consumatrici con mascara Vamp!, abbiamo deciso di assecondare anche altre due esigenze delle donne lanciando i mascara Vamp! Extreme e Vamp! Definition. Così accanto all’effetto volume ‘su misura’ del classico Vamp!, ora abbiamo anche l’effetto più drammatico di Vamp! Extreme che assicura un volume estremo immediato e l’effetto ciglia finte di Vamp! Definition che, oltre a donare un volume smisurato, separa e definisce le ciglia alla perfezione. Ci sono altri prodotti must-have nel segmento occhi di Pupa?

Tanti, non dimentichiamo che il brand ha rivoluzionato il trucco degli occhi puntando sulla tecnologia dei suoi iconici ombretti cotti dal finish super-luminoso. Più recente, invece, il lancio di un altro prodotto di successo che è l’ombretto in stick a tenuta estrema Made To Last Waterproof Eyeshadow: è facile da applicare come una matita, si sfuma all’istante, non si deposita nelle pieghe della palpebra mobile ed è perfetto per chi desidera un trucco long lasting.

Passiamo alle labbra. Quale il prodotto Pupa più amato dalle consumatrici?

Senza alcun dubbio il rossetto I’M. Per crearlo abbiamo dovuto prendere in considerazione diversi fattori. Volevamo un rossetto dall’altissima scrivenza ma che rimanesse leggero, cremoso e confortevole sulle labbra. Ciò è stato possibile grazie a un innovativo sistema gellificato che permette il rilascio di un colore pieno, mentre speciali oli emollienti assicurano un film particolarmente confortevole. Nel 2014, quando è stato lanciato, le consumatrici, influenzate dalla moda, erano alla ricerca di colori pieni, accesi e vivaci. Per questo, in un primo momento, abbiamo lanciato 40 tonalità brillanti e pop. Il numero 405, Electric Fuchsia, è stato il più amato. Così come i rossi che ho voluto distinguere in tre tonalità: la 303, un rosso che vira all’arancio, la 305 più ‘cherry’ e la 306 più verso il ciclamino. Così ogni consumatrice ha potuto scoprire il proprio rosso ideale. Con il tempo la gamma si è poi ampliata con i rossetti I’M Matt e I’M Metallic. Restiamo in tema di colore e parliamo del segmento unghie...

In quest’ambito il prodotto icona è lo smalto Lasting Color Gel che ha conquistato le consumatrici per il suo effetto vetro. In sole due passate, la sua formula regala un risultato super-glossy e professionale perché ricca di resine e particelle plasticizzanti. In più, il suo

maxi-applicatore piatto big-brush, con 440 setole dal taglio arrotondato, preleva solo la giusta quantità di prodotto per un’applicazione davvero precisa. Molto comodo il formato da 5 ml che, unito al prezzo assolutamente accessibile, permette alla consumatrice di acquistare anche più colori e di utilizzarli fino alla fine. Secondo il Rapporto annuale di cosmetica Italia, nel 2016 i prodotti make up più venduti a livello nazionale sono stati i fondotinta. Inevitabile, dunque, chiederti: qual è il vostro fondotinta must-have?

Sicuramente il fondotinta Made to Last. Quando l’abbiamo creato ci siamo trovati di fronte a due sfide: innanzitutto creare una formula confortevole e poi che fosse long-lasting per resistere anche alle condizioni climatiche più estreme. Questi due obiettivi sono stati raggiunti con un mix di agenti filmogeni e volatili. Ma le consumatrici l’hanno amato anche perché è uno dei pochi fondotinta in commercio il cui colore, con il passare delle ore, rimane inalterato e uniforme senza lasciare antiestetiche macchie. Questo grazie ai pigmenti brevettati Last&Fix che assicurano un’alta aderenza e si fissano sulla pelle. Attenzione perché, data la sua texture, è ideale per le pelli normali e miste. Non lo consiglierei, invece, alle pelli secche per le quali abbiamo altre basi e BB cream.

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2017 12 imagine


FIERE di Giovanna Maffina

L’INNOVATION DAY DI CREMA REPLICA E CRESCE

Un nuovo format aggregativo. Che riunisce competenze complementari, fornendo uno spaccato a 360° del terzismo cosmetico. Tra talk show, conferenze, incontri B2B.

Oltre 300 partecipanti e numerosi incontri b2b. Oltre a 35 desk espositivi, 6 ore di conferenze e vari approfondimenti sui trend di mercato. Si consolida e cresce il format dell’Innovation Day di Crema, inaugurato lo scorso anno e replicatosi lo scorso 26 ottobre negli spazi dello showroom Crema Diesel della Mercedes Benz, per il secondo anno partner ufficiale dell’evento. A fare gli onori di casa, il Polo Tecnologico della Cosmesi, Associazione formata da un gruppo di aziende lombarde che rappresentano l’intera filiera del mercato cosmetico e del make-up, e il suo presidente, Matteo Moretti. In scena, tutto quanto fa ‘terzismo cosmetico’ all’interno di un distretto industriale virtuoso, quel fazzoletto di terra che gravita nell’area di Crema e provincia, dove sono spontaneamente sorte alcune tra le realtà più competitive del beauty italiano e internazionale.

LA FILIERA COSMETICA del futuro

Sulla necessità di fare rete per avere massa critica anche internazionale si è discusso per buona parte della giornata. “Bisogna superare il concetto di aziende competitor e pensare come, unendo forze e competenze, possiamo far crescere la filiera e, di conseguenza, il nostro fatturato. Rimanere nicchie isolate, di questi tempi, non paga. Fatto 100 il numero di addetti del settore cosmetico in Lombardia, il 52,3% lavora nell’area MilanoBergamo-Crema, e di questa percentuale la fetta più grossa va alle industrie cremonesi. Non solo: il 60% del make-up esportato in tutto il mondo è italiano. Sono numeri che non lasciano dubbi sulla nostra rilevanza internazionale.

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IMAGINE 12 2017

E premesse da cui partire per imboccare con maggior decisione la strada della filiera tecnologica. È, ormai, all’industria 4.0 che dobbiamo guardare”.

IL CLUSTER È L’EVOLUZIONE del polo

Daniele Cerrato, dell’Università Cattolica di Milano, nel presentare lo studio sul settore della cosmesi nella provincia di Milano, si è soffermato sulla fisionomia delle aziende che ne fanno parte: “è un’area caratterizzata dalla presenza diffusa di aziende di medie dimensioni tutte di una certa importanza”. Che cosa rende virtuose queste realtà? “La specializzazione produttiva”. Rimane però ancora troppo debole la spinta alla valorizzazione di queste competenze, diversamente da quanto accade in altri paesi: “i tre cluster Francia, Giappone, Spagna, supportano le loro aziende sia per quanto riguarda il networking, sia la R&D, l’internazionalizzazione e la formazione”. L’obiettivo futuro, dunque, deve essere quello di realizzare un cluster extraterritoriale che faccia del distretto cremasco un alveo aperto ai mercati internazionali. Quando? Nel più breve tempo possibile, per riparlarne, a cose fatte, tra un anno. È un modo ‘altro’ di fare rete, di diventare un polo aggregante anche per quanti, ancora, in questa zona non ci sono arrivati, ma stanno seriamente pensandoci. Perché un cluster? Per dare dignità a un distretto industriale sorto spontaneamente che, insieme a tanti altri, costituisce la spina dorsale dell’economia italiana, ma non è sufficientemente riconosciuto. Realizzando un cluster che superi i confini nazionali ci si apre al mondo e si fortifica il concetto di fare filiera. SEGUE






FIERE

IN QUESTE FOTO, LE AZIENDE PREMIATE CON GLI INNOVATION DAY AWARDS, PREMIO NATO NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA FIERISTICA. ABB/IDM, PHARMACOS, KEYENCE E MKTG INDUSTRY, SONO NELL’ORDINE PRIMA, SECONDA, TERZA E QUARTA CLASSIFICATA.

Il Polo Tecnologico della Cosmesi

Più di 60 aziende, concentrate nell’area di Crema, con un fatturato aggregato di circa 600 milioni di euro e oltre 2.500 dipendenti. Sono i numeri salienti del polo cosmetico nato nel 2005 come aggregazione spontanea tra gli imprenditori del settore e poi diventato, tre anni fa, associazione senza fini di lucro. Ne fanno parte realtà che operano a tutto tondo nel terzismo del mondo beauty, dalla produzione di packaging a quella di materia prima, dalla progettazione di macchinari ai servizi. Se proprio il terzismo cosmetico si conferma come una delle locomotive del sistema produttivo Italia, questo polo non fa eccezione alla regola. Nel 2016 è cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente, con una quota export del 65%, soprattutto diretta verso Germania, Francia e Regno Unito.

Più sottile di così…

Flatty è il packaging in cartoncino extra flat per polveri cosmetiche dell’azienda cremasca Mktg Industry. Compatto, sottilissimo, superpratico, è stato pensato per occupare il minor spazio possibile, grazie ai suoi 5 mm di spessore. Un prodotto ‘ready to go’, che segue ovunque chi lo indossa, interpretando perfettamente le tendenze del momento. Inoltre, sostiene l’ambiente, essendo stato pensato per ridurre gli scarti ed essere prodotto non solo con cartoni dalle finiture ricercate, ma anche al 100% riciclate. Presentato in limited edition al Cosmoprof/Cosmopack 2017, è arrivato primo nella categoria Packaging al premio Innovation Tree della fiera MakeUp a Parigi.

Bijoux o cosmetico? Entrambi

Sono Cosmetic Bijoux. Sfiziosi, divertenti, chic. Da indossare come anelli o come pendenti, per avere il cosmetico preferito sempre a portata di mano. Dietro le quinte il marchio Essentia Beauty, che a Crema ha presentato alcune tra le sue creazioni più riuscite. All’interno dei bijoux, polveri o paste per ombretti, fard, lucidalabbra subito pronti all’uso.

Il vetro dall’anima green

A pensare al primo vetro riciclato da tenere standard a stock è stata Eurovetrocap. La produzione, realizzata in Italia dal partner Zignago Vetro, parte dal riutilizzo di bottiglie di vino e olio. Un vetro, quindi, di color verde, contenente una percentuale di materia riciclata che può arrivare fino al 90%, con una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 36% rispetto alla produzione dello stesso articolo in vetro standard. Dopo aver realizzato un flacone in vetro riciclato, l’azienda sta per presentare il primo vaso standard in vetro green.

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Cambiamo

di Marta Pacillo

l’approccio allo skincare anti-età

Per innovare un segmento iperpresidiato come l’anti-age, Clinique sceglie di rivoluzionare il gesto: una formula con Vitamina C pura che si attiva al momento esatto dell’applicazione. La massima freschezza per la massima efficacia: è Fresh Pressed, un anti-età che agisce all’istante. La risposta ai desideri più profondi di ogni consumatrice, quello di assistere da subito a una pelle che riacquista fin dalla prima applicazione un aspetto più giovane e radioso. “Il consumatore al giorno d’oggi è sempre più impaziente e alla ricerca di prodotti che diano risultati immediati, anche nel trattamento - spiega Alessandro Dedé, Direttore di Divisione Clinique -. Non è più disposto ad aspettare mesi per vedere la propria pelle più luminosa e levigata e i segni del tempo attenuati. Non solo, ma vuole prodotti su misura e ricerca ingredienti nuovi o freschi, da poter attivare

il detergente in bustine monodose della linea fresh pressed, l’alleato che prepara.

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proprio nel momento in cui si desidera utilizzarli. Per soddisfare queste esigenze, Clinique ha creato Fresh Pressed, una linea che si compone di un detergente in polvere e di un attivatore di trattamento, entrambi a base di vitamina C purissima. La peculiarità di questa linea è proprio che la vitamina C viene attivata nel momento esatto in cui si decide di utilizzare il prodotto e questa è una vera e propria rivoluzione cosmetica”. si attiva al momento Ben più che un prodotto, Fresh Pressed rappresenta un diverso modo di concepire lo skincare anti-age. L’innovazione, infatti, risiede nella possibilità di ottenere fin dalla prima applicazione risultati visibili, perché il


rituale stesso è diverso da ogni altro proposto sul mercato. Fresh Pressed Daily Booster with Pure Vitamin C 10% Attivatore di trattamento con 10% di Pura Vitamina C massimizza il potere ringiovanente della Vitamina C pura, sfruttando la più alta concentrazione mai proposta da Clinique (10%), per illuminare, uniformare e rivitalizzare la pelle. Riesce a utilizzare la Vitamina C per tutte le sue molteplici azioni quindi sia l’efficacia anti-età sia la capacità di rendere la pelle luminosa e levigata, grazie alla stimolazione del turnover cellulare. Inoltre, la Vitamina C si trova separata in una camera, in modo da preservarne la freschezza fino al momento dell’attivazione. Basta premere il bottone arancione per liberare la Vitamina C pura, poi si agita bene il flacone per miscelarla con l’emulsione lenitiva e veicolante, ricca di ingredienti antietà, che fanno sì che essa venga assorbita completamente senza irritare la pelle, diventando in questo modo subito disponibile. Tra gli attivi dell’emulsone lenitiva si annoverano la melassa, che disgregando le macchie scure in particelle microscopiche poi disperse sulla pelle, esercita un’azione illuminante, gli estratti di radice di mora, scutellaria e pompelmo, che aiutano la pelle a difendersi dai danni ossidativi e a prevenire future discromie, l’acido salicilico, in grado di promuovere il rinnovamento cellulare, e un mix di saccarosio, betaina, estratto di alghe e caffeina, che leniscono e decongestionano la pelle irritata. Infine, altro plus di Fresh

Pressed è che l’attivatore di trattamento può essere miscelato - ne bastano due gocce -, con il proprio prodotto di trattamento quotidiano Clinique. Gli effetti si hanno sia all’istante, pelle più luminosa ed energizzata, sia dopo una sola settimana, pelle più uniforme, levigata e compatta, sia dopo quattro settimane, le macchie dovute all’età, le linee e le rughe sono visibilmente ridotte, infine dopo dodici settimane, i segni visibili dell’età sono attenuati, la pelle è rigenerata e il tono cutaneo appare migliorato. L’ideale è un’applicazione di almeno sette giorni consecutivi dell’attivatore, o applicato direttamente sulla pelle o miscelato al prodotto di trattamento.

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la campagna mix&match: l’attivatore in omaggio con l’acquisto di un anti-età clinique da 50 ml.

rituale personalizzato Fresh Pressed permette dunque di creare il proprio mix con la crema antietà. A questo proposito, Clinique nei mesi di novembre e dicembre (30 ottobre - 15 dicembre) attiva la campagna Mix&Match, ovvero all’acquisto di un antietà Clinique nel formato 50 ml a scelta fra Smart SPF 15, Superdefense SPF 20, Even Better, Repairwear Uplifting, le consumatrici ricevono in omaggio un attivatore di trattamento della linea Fresh Pressed. Si tratta pertanto di un regime di trattamento completo e su misura per ciascuna consumatrice. Oltre al Daily Booster with Pure Vitamin C 10%, Clinique ha ideato Fresh Pressed Renewing Powder Cleanser with Pure Vitamin C, una formula detergente in polvere ultra-fine che si attiva con acqua, anch’essa con Vitamina C pura, che oltre a detergere contribuisce a donare immediatamente luminosità e compattezza alla pelle. Il packaging è mono-uso, protegge l’efficacia della formula, isolando la Vitamina C presente in ciascuna dose nella sua forma più pura, massimizzando le sue proprietà antiossidanti. La formula detergente è delicata, contiene anche argilla bianca, nota per le sue naturali proprietà purificanti, che aiutano ad assorbire sebo, impurità e residui d’inquinamento, e acido salicilico, ingrediente esfoliante che stimola il rinnovamento cellulare e contrasta l’eccessiva produzione sebacea. Perfetta per un uso quotidiano, la polvere detergente prepara la pelle a ricevere il successivo trattamento con l’attivatore.

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Sono la qualità e le persone

a fare la differenza di Giovanna Maffina

il successo di un imprenditore dipende dal coraggio di fare delle scelte, anche prendendosi dei rischi. Quelle di giusy Fortunato e Luciana iannazzo, titolari della top trend, puntano tutte alla qualità.

Imprenditoria al femminile. Di cui si parla sempre troppo poco, ma che ha punte d’eccellenza (tante) anche nel nostro Paese e nel nostro terzismo cosmetico. A pochi chilometri da Milano, c’è il quartier generale di Top Trend che produce fragranze di nicchia - il core business - oltre a smalti, toiletries, trucco e skincare. Dietro le quinte, Giusy Fortunato e Luciana Iannazzo, socie dal 2011 e amiche da sempre. “Ci eravamo incrociate più volte in occasioni di svago o professionali e l’ipotesi di lavorare insieme, data la stima reciproca, rimaneva nell’aria. Quando poi si è prospettata la possibilità, ho chiamato Luciana e le ho esposto il mio progetto”, spiega Giusy. Detto, fatto. Lavorare eticamente I numeri contano. E il fatturato dell’azienda, cresciuto sempre a doppia cifra, sino a raggiungere gli attuali 850 mila euro - per il 70% derivanti dall’alcolico - è lì a testimoniarlo. Ma non vanno dimenticati i fondamentali. Che per le due imprenditrici sono, ad esempio, dare a tutti una possibilità. “Lavoriamo anche per piccoli lotti. È il nostro modo di sostenere tutte quelle realtà di nicchia che investono nella qualità ma non hanno grandi budget a disposizione e che così possono crescere senza investimenti troppo onerosi. Di recente, a un cliente che si era rivolto a noi per una produzione di smalti in 100 diversi colori, siamo andati incontro assicurando un quantitativo minimo di produzione”. Anche gli smalti sono una ‘best practice’ della Top Trend. “Grazie al knowhow di un’azienda acquisita tre anni fa, ora siamo

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in alto, giusy fortunato e luciana iannazzo, titolari dell’azienda. in queste foto, momenti della lavorazione all’interno del polo produttivo.

davvero tra i numeri uno in Italia in questo segmento”. Nell’uno e nell’altro caso - profumi e smalti - vale il discorso del ‘chiavi in mano’. “Oltre a occuparci di produzione, riempimento e confezionamento, a chi lo richiede, offriamo un servizio completo, che abbraccia lo studio del flacone e del packaging, ma anche i contenuti grafici e persino l’immagine coordinata del punto vendita. È il caso di un imprenditore che sta per aprire un concept store nel nord Italia, dove ci sarà spazio solo per i profumi di fascia alta. Tutti i nostri fornitori, ci teniamo a dirlo, sono italiani”. QuaLità fa rima con manuaLità L’attenzione al prodotto è quasi maniacale. Ma è così che si fa la differenza. Non hanno

dubbi Giusy e Luciana “Sulla qualità non facciamo sconti. Così come non ne fanno i nostri clienti, che presidiano tutti la fascia medio-alta del mercato. Gli oli essenziali, ad esempio, macerano per un mese in alcol cosmetico, perché la fragranza sia perfetta. Chi volesse accelerare i tempi di macerazione, firma una dichiarazione che ci solleva da ogni responsabilità”. Qualità significa anche, in certi casi, certosina manualità. “Alcuni passaggi del ciclo di lavorazione come, ad esempio, l’inserimento di etichette metalliche o di stoffa al posto delle tradizionali adesive in carta, sono compiuti rigorosamente a mano, utilizzando guanti bianchi in cotone, perché la prima impronta sul flacone del profumo sia quella del cliente che lo acquisterà”.


strategie Private LabeL e loghi olfattivi “Ma chi sono i clienti di Top Trend? “Hanno estrazioni diverse. Possono essere profumieri di nicchia, proprietari di concept store, hotel e spa di prestigio, stilisti, gioiellieri... La sensazione è che stia crescendo in Italia (e non solo) il bisogno di avere una propria ‘private label’, un logo olfattivo che rimanga nella memoria del consumatore. Di recente poi ci ha contattato anche una scrittrice”. La scrittrice in questione è un’autrice francese che ha pensato di scrivere un libro sulla propria famiglia, affiancando all’uscita dell’opera anche quella di un profumo che fosse una summa dei ricordi olfattivi di una vita. Il bouquet pensato per lei? “Una composizione che esordisce con note di

buccia d’arancia, evolve in un cuore che ha il sentore delle lenzuola stese al sole e chiude su note di tabacco e sigaro”. Com’è arrivata a Top Trend? Grazie al passaparola. “È di grande soddisfazione sapere che sono gli stessi clienti o fornitori a segnalarci. L’ultimo ad averci contattato è un ristoratore del Regno Unito che vorrebbe realizzare una fragranza d’ambiente per i suoi ristoranti. Abbiamo 33 bouquet, dal biscotto al pane, al mojito, ai pasticcini, alla birra, al pepe rosso... tutte con una concentrazione importante, perché si mantengano persistenti, e tutte lavorate come fossero fragranze per la persona. Non faticherà a trovare quella di suo gradimento! Ma stiamo lavorando anche a una composizione esclusiva per conto di un assessore che vorrebbe omaggiarla a

una serata che sta organizzando”. A collaborare con Top Trend è un team di essenzieri italiani. “Tutti bravissimi e di grande fama. Sono loro a tradurre in un bouquet bilanciato e armonioso il brief del cliente”. L’imPortanza del fattore umano L’intervista a due chiude ripartendo dal punto di partenza, quel valore etico a cui le due imprenditrici attribuiscono un grande valore. “Organizziamo spesso eventi dove, con il benestare dei nostri clienti, mettiamo in vendita le loro fragranze, per poi devolvere a enti e associazioni benefiche il ricavato. È un valore aggiunto al quale non rinunceremo mai. Le relazioni personali e umane sono il capitale più prezioso”.

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Nel 2018 si riNNoverà il CoNtratto di distribuzione selettiva Il prossimo, sarà un anno decisivo per la Profumeria europea. È infatti consuetudine che ogni 10 anni il Contratto di Distribuzione Selettiva venga rivisto alla luce di nuovi parametri e la scadenza cadrà proprio nel 2018. I rappresentanti FEDP sono tutti concordi sulla necessità di rivedere l’attuale Regolamento perché gli aspetti qualitativi prevalgano su quelli quantitativi, misura che si rende necessaria per evitare le forzature sul budget ormai prassi di buona parte dell’industria. Le nuove linee guida puntano a scardinare consuetudini come, ad esempio, quella che impedisce a un distributore di commercializzare i prodotti di un certo marchio, anche se ne rispecchia i parametri qualitativi, perché non è invece in grado di sostenere gli obiettivi di cifra. Il tema ‘cifre e obiettivi quantitativi’ potrà comunque essere affrontato, ma al di fuori della contrattazione commerciale. La nuova bozza del Contratto passerà per il vaglio alla Commissione Europea che poi la inoltrerà alla FBA, la Federazione dei produttori europei. Una volta pronto il contratto definitivo, le varie Federazioni dei profumieri europee lo invieranno alle aziende invitandole a rispettarne le linee guida. Se tutto si svolgerà come previsto, sarà certamente una bella svolta per il nostro settore.

Filo diretto Per far sentire la vostra voce scrivete a: FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano mail: fenapro@fenapro.it www.fenapro.it

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CAMPAGNA DI CANALE, Sì ALLA LETTERA DI INTENTI Nel corso del Consiglio Direttivo allargato dello scorso 6 novembre si è votato all’unanimità l’invio di una lettera di intenti all’industria. Passi successivi saranno la definizione del brief da affidare a 4 agenzie da mettere in gara, la determinazione delle quote di contribuzione e della modalità di riscossione delle stesse oltre al recruiting delle imprese produttrici che si impegnano a sostenere finanziariamente l’operazione. Alle agenzie spetterà anche lo studio del logo che identifichi le profumerie aderenti all’operazione.


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si Chiude CoN Bari (Nel 2017) e si riapre con torino

di Giovanna Maffina

(nel 2018)

Al momento in cui scriviamo non si è ancora tenuta la giornata pilota di Beauty Coach a Bari, che chiuderà il ciclo formativo di quest’anno. Ai nastri di partenza per l’inizio del 2018, Torino, Roma e Genova. Mentre tutto è pronto per il primo Master titolari di Milano.

Riassunto delle puntate precedenti. Il tour di Beauty Coach ha già toccato Milano, Padova e Bologna, mentre mancano una manciata di giorni all’appuntamento di Bari, che chiuderà il 2017. Le tappe di Torino, Roma e Genova inaugureranno il prossimo anno. La Federazione è stata di parola: pronte le pin Beauty Coach, per tutti coloro che sono già in possesso del titolo. Ne abbiamo fotografata una in anteprima per voi. Nelle pagine successive, trovate le opinioni di alcuni

tra i futuri beauty coach presenti alla giornata pilota bolognese, tra loro c’era anche qualche titolare. Interessante confrontare impressioni e punti di vista degli uni e degli altri.

il primo master titolari a milano

Una manciata di giorni appena e partirà anche il corso Master riservato proprio ai titolari delle profumerie, in programma a Milano il prossimo 15 e 16 novembre (di cui racconteremo

nel prossimo numero). Altra platea, altri contenuti. Comune a entrambi, la volontà di offrire strumenti nuovi per affrontare un mestiere complesso ma affascinante, riflesso di un settore che ha ancora una sua profonda ragion d'essere e di cui si ha ancora un gran bisogno. È attraverso il confronto e la conoscenza che si cresce. Qualcuno l’ha definito un progetto ambizioso. Bene. È la conferma che (anche) da qui che si può partire per ripensare il mercato su nuove basi.

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ALESSIA ZUZIO

FORMATRICE SHACKLETON, DOCENTE DELLA GIORNATA PILOTA BOLOGNESE Abituatevi a diventare sempre un po’ meno insegnanti, sempre un po’ più allenatori. Le esperienze d’acquisto vanno centrate sui profili del consumatore. È così che il BC fa la differenza. Il BC è qualcuno che ti fa tirare fuori i contenuti, partendo da qualcosa che sai. Come coinvolgere target di clientela al di fuori della vostra portata? Sintonizzandosi sulla loro frequenza d’onda. Quello dei millennial, ad esempio, è un target strategico, ancora poco importante per il canale, ma che va fidelizzato e stimolato ad avvicinarsi al canale prima che i vari Kiko and co. li portino definitivamente dalla loro parte. Quindi lo stimolo è: investiteci, anche se al momento non costituiscono un segmento a valore. Come coinvolgerli? Internet, i forum, i social sono lì a ricordarvi che i giovani attingono informazioni e si formano una coscienza critica in funzione dello spirito critico collettivo. È la rete a guidarli. E lo strumento migliore per coinvolgerli è il trucco, che soddisfa il loro bisogno di apparire. E come avvicinare, invece, coloro che abitualmente si rivolgono alla gdo per fare acquisti? Con le promozioni, naturalmente. Con la convenienza, prima ancora che con la competenza.

ELISABETTA PISELLI

SOCIA PROFUMERIE PISELLI A BOLOGNA E PROVINCIA Sono titolare o meglio socia della nostra ragione sociale Profumerie Piselli sas composta da 4 p.v. presenti a Bologna e provincia. Parte della mia attività lavorativa, forse la più importante, è dedicata alla vendita e quindi al contatto con il pubblico. Mi ha incuriosito il progetto Beauty Coach proposto da Fenapro. Per potere valutare al meglio una eventuale partecipazione mia e del nostro personale di vendita, ho pensato di prendere parte alla prima giornata per vedere con i miei ‘occhi’ di cosa si trattasse. Mi è piaciuto sia nell’impostazione che per gli argomenti trattati. Mi piace l’idea di qualificare con tanto di attestato il nostro lavoro di vendita al pubblico. Lo considero un progetto interessante, anche se ambizioso. Sono stata informata della possibilità di partecipare anche ai corsi riservati ai titolari ai quali mi piacerebbe molto potere partecipare compatibilmente con i vari impegni.

LUCA PISELLI

SOCIO PROFUMERIE PISELLI A BOLOGNA E PROVINCIA Sì siamo io e mia sorella nella società e tutti e due abbiamo partecipato al corso, personalmente ho trovato utile e stimolante la sessione avvenuta a Bologna, un momento di confronto importante con persone che condividono quotidianamente le dinamiche del lavoro. Molto utile la carrellata di presentazioni con opinioni e caratteri anche agli opposti, che denota una diversa interpretazione del lavoro del carattere nei modi ed anche ovviamente nei rendimenti. La riflessione che ha spinto alla partecipazione è stata quella di cercare di capire come gestire al meglio la partecipazione del nostro personale. Essendo la mia una figura (globale) sia titolare che operativo quotidianamente e costantemente anche alla vendita al pubblico, ho notato nelle persone presenti al corso una linea molto netta fra appunto titolari e addetti alla vendita, a mio avviso (ovviamente a titolo puramente personale) dovrebbe esserci una maggiore sinergia di idee ed ideali più comuni (titolari più presenti nel comparto vendita/clientela, addetti vendita più coinvolti e consapevoli di fatturati/obbiettivi/ concorrenza ecc. Interessante una tavola rotonda (confronto/dibattito) propositivo master/beauty coach. Mi interesserebbe partecipare al corso master, ma ritengo molto importante anche il corso beauty coach.

ANTONELLA FURLAN

PROFUMERIE TWIN, PROVINCIA DI MODENA La giornata formativa è stata molto interessante soprattutto per il confronto con le altre colleghe e le altre esperienze di lavoro. Considero di maggior interesse un lavoro di ricerca personale, dove lavorando sulla nostra identità come ‘specchio archetipale' possiamo poi comprendere il cliente come nostro riflesso, adattandoci al maggior ascolto e consiglio. L'eccellenza è secondo me un ottimo strumento dove distinguersi, ma mi piacerebbe si potessero approfondire altri temi come: gentilezza e autostima, una metodologia lavorativa con gestualità eleganti, comprensione empatica dei diversi clienti, organizzazione del lavoro di gruppo, modalità di relazione non conflittuale all’interno del gruppo, comunicazione e leadership, comunicazione social e nuove generazioni. Sono assolutamente interessata alla certificazione che mi differenzia e qualifica a livello nazionale perché mettersi in gioco è un valore da riconoscere.

SARA MATUCCI

PROFUMERIE ALINE DI FIRENZE Aver partecipato alla giornata pilota del corso è stato molto interessante. L’approccio è molto piacevole perché dà la possibilità a ognuno di noi di esprimere la propria opinione e di confrontarsi con gli altri partecipanti. Mi ha dato inoltre modo di soffermarmi su aspetti della mia esperienza lavorativa e trarne possibilità di crescita, sia personale che professionale. Credo che la possibilità di partecipare a questo corso e ottenere il riconoscimento BC sia una grande opportunità.

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FRANCESCA SARTORI,

PROFUMERIE LA MAMMOLA DI PARMA La giornata è stata molto utile, gli argomenti trattati sono stati molto più vari rispetto a quelli dei corsi che solitamente organizzano le varie aziende dell’industria, che solitamente vertono su aggiornamento prodotti e psicologia di vendita. Spunti di riflessione sui social, andamento mercato, andamento e impostazione punti vendita, necessità di trovare nuove idee, hanno dato un taglio moderno e costruttivo alla giornata. Direi che nei prossimi incontri, visto che ci sarà occasione di fare ulteriori approfondimenti, emergeranno tante riflessioni e tanti spunti operativi utilissimi.

MARILINA BASSO

PROFUMERIA TINA MERLI DI PARMA La giornata di formazione è stata utilissima, ho capito con precisione gli argomenti e lo scopo del corso. Sarò felice e orgogliosa di partecipare ai prossimi incontri e di ottenere il riconoscimento. Ho il diploma professionale di estetista ma questo riconoscimento credo sia importantissimo per aggiungere maggior professionalità alla mia figura e qualità al servizio della profumeria/centro estetico in cui lavoro. Avendo poca esperienza in questo settore, ogni informazione è stata preziosa e in gran parte nuova. Gli argomenti sono stati trattati in modo molto chiaro dalla formatrice.

ELENA GALLI

TITOLARE PROFUMERIE TWIN, PROVINCIA DI MODENA Ritengo opportuno che l'associazione di categoria sia in prima linea a valorizzare, e quindi qualificare, il personale delle nostre profumerie. L'industria avrebbe dovuto partecipare con più forza (intendo dire che mancano molte aziende) al progetto, ovviamente complimenti per quelle che hanno contribuito fin dall'inizio. Avevo immaginato una classe più numerosa, ma anche da qui si capisce che il settore non investe sul personale. Quindi, bene per chi c'era, farà sicuramente la differenza. Il contenuto del corso, per me titolare, è stato utile ma non utilissimo. Se riusciremo, io o mia sorella frequenteremo il corso Master riservato ai titolari. Molto brava Alessia che ha tenuto una lezione chiara e ricca di consigli.

LAURA GATTI

BEAUTY ADVISOR DI GUERLAIN Ringrazio enormemente la Fenapro per avermi concesso la straordinaria possibilità d poter partecipare a questo corso in quanto ritengo possa essere utile e professionalizzante per la mia futura carriera, dal momento che, ad oggi non esiste una figura di Beauty Coach riconosciuta e iscritta all'Albo. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, ove si richiedono sempre più specializzazioni, credo possa essere un valore aggiunto. Durante la giornata pilota trascorsa piacevolmente, molto interessante e costruttivo è stato confrontarsi con realtà diverse che quotidianamente si ritrovano a dover affrontare situazioni analoghe: solo con il dialogo è possibile crescere e migliorarsi. Spero vivamente di proseguire il percorso formativo e portare a termine il corso per ottenere il riconoscimento di Beauty Coach.

GESSICA MONACI

PROFUMERIA TINA MERLI DI PARMA Sono molto felice di partecipare al corso di Beauty Coach. Dalla prima giornata ho capito che sarà un corso molto interessante e interattivo. Il primo incontro è stato conoscitivo ed utile per confrontarsi con le realtà di altre profumerie. Utile, senz'altro, per me è stato anche conoscere i dati inerenti l'andamento di mercato e prendere coscienza di come questo settore stia cambiando e di come fare per essere sempre al passo, visto che sono solo 2 anni e mezzo che lavoro in profumeria. Avere uno scambio di conoscenze ed esperienze è fondamentale e alla fine di questo corso sono sicura che tornerò in negozio più decisa e più professionale, con un bagaglio di conoscenze in più. Spero di poter partecipare agli altri incontri molto presto perché questa opportunità mi rende davvero orgogliosa.

ELISA TANI

PROFUMERIE PINI, MODENA E PROVINCIA La prima giornata l’ho trovata molto utile e interessante, mi ha permesso di avere un confronto con ‘colleghe’ che vivono una realtà comune ma diversa dalla mia. Ho toccato con mano che ogni giorno viviamo tutti con il desiderio di migliorarci e di poter essere più performanti nel nostro lavoro, per dare un servizio più completo e professionale ai nostri clienti. Penso che le prossime giornate che affronteremo, potranno permettermi di crescere e arricchire il mio bagaglio di esperienza e conoscenza.

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STUDI DI SETTORE ARCHIVIATI ARRIVANO GLI ISA Con l’introduzione degli ISA, l’Agenzia delle Entrate placa gli animi di tutti quei contribuenti (molti) che hanno contestato gli studi di settore, ritenendoli non sempre affidabili. Da Studi di Settore a Indici sintetici di Affidabilita (ISA): una modifica che non è soltanto lessicale ma sostanziale e che, a partire dal 2018, regolerà il rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria. Parte da qui il nuovo meccanismo d’assolvimento degli obblighi tributali dell’Agenzia delle Entrate, sottendendo un cambiamento profondo rispetto al passato. Come ci spiega Mario Verduci della segreteria della Fenapro. Che cosa sono questi nuovi ISA? Sono degli indicatori di affidabilità che subentreranno agli Studi di Settore, per garantire ai contribuenti uno strumento presuntivo cha parte dalla valutazione dei ricavi e dei compensi, ne misura a livello statistico la congruità, e quindi è ritenuto più attendibile, equo e trasparente. Da dove derivano i dati che l’amministrazione finanziaria prenderà a parametro per valutare chi è affidabile e chi no? Sono medie di grandezze economiche aziendali rilevate negli ultimi 8 anni, dal 2010 a oggi, e consentiranno di livellare le varianze prodotte da situazioni anomale. Si misurano sull’economia dell’impresa, per questo hanno una funzione educational nei confronti dell’imprenditore, soprattutto il piccolo imprenditore, in quanto lo obbligano a confrontarsi con indici a cui aveva sempre dato poco conto. Quali sono le varianze a cui allude? Facci un paio di esempi. Quello di un’impresa che, per un malfunzionamento interno, non è in grado di fornire i dati di gestione per tutto il periodo richiesto, o di un’altra che ha

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attraversato un momento di particolare difficoltà che ha inciso sul regolare svolgimento della gestione. Casi come questi, trattandosi di campioni statistici, vanno ad alterare i dati di mercato dell’intero universo profumeria, ripercuotendosi su tutti coloro che ne fanno parte. Con gli ISA le cose cambieranno. In che modo l’introduzione degli ISA migliorerà gli esiti di accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria? Congruenza e coerenza, gli indicatori a cui si rifacevano i precedenti studi, vengono accantonati per lasciare posto ad altri che, come dicevo, presuppongono, e dunque stimolano, una gestione più manageriale dell’impresa commerciale, nel nostro caso la profumeria. Prima, se non eri coerente con l’elaborazione dello studio,

venivi assoggettato a un accertamento. Ora non più. Quali sono questi nuovi indicatori? Plausibilità dei ricavi, del valore aggiunto per addetto e del reddito: l’affidabilità dei dati dichiarati e le eventuali anomalie economiche saranno misurate sulla base di queste tre grandezze economiche. Il primo, misura l’affidabilità dei ricavi conseguiti da un’impresa, con riferimento al contributo di ciascun addetto. Il secondo è il valore aggiunto per addetto, che misura, appunto, l’affidabilità del valore creato con riferimento al contributo di ciascun addetto. Se l’imprenditore prende coscienza dei costi che si aggiungono rispetto a quello del prodotto tout court e che concorrono a determinarne il valore di vendita, può arrivare a definire una soglia sotta la quale non deve scendere, per non rimetterci. Se fatto cento il valore dei


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Guryou The Internet of Wellness Una piattaforma globale che nasce per gli operatori del benessere. Una finestra aperta su un universo in grande crescita, di cui anche le profumerie sono parte integrante. È Guryou. Esserci potrebbe fare la differenza. Fare rete. Più facile a farsi che a dirsi. Capriola della logica? No, affatto. Mai come di questi tempi la Profumeria sembra avere metabolizzato la necessità di marciare compatta per obiettivi. E un ulteriore stimolo in tal senso potrebbe arrivare anche da Guryou, The Internet of Wellness (www.guryou.com). Diffondere la cultura del benessere Guryou è una piattaforma online che abbraccia a 360° il mondo del benessere e che punta a creare una big community tra tutti i professionisti del settore, profumieri compresi. Si fa interprete di un mondo fluido, in continua crescita e in continua evoluzione, abbracciandone i tanti universi interconnessi: spa e strutture specificamente dedicate al benessere, siti termali, tour operator ma anche nutrizionisti, esperti in medicina preventiva e sportiva e molto altro. In più, punta a fare cultura sul tema, attraverso l’inserimento di continui approfondimenti - opera di autori e influencer specializzati - che stimolino anche l’utente a prolungare la propria permanenza all’interno della piattaforma. Perché l’obiettivo sotteso all’operazione è anche quello di approfondire il più possibile profilo, preferenze, attitudini al consumo di chi fruisce dell’offerta e dei servizi wellness. Cosa può offrire Guryou alla Profumeria? La possibilità di affacciarsi al mondo della rete, utilizzando uno strumento che può moltiplicare accessi e contatti, dunque visibilità, per proporre e rendere disponibili, attraverso una pagina ‘bianca’ propria da riempire con servizi, eventi, novità prodotto, promozioni ecc. e in cui far confluire blog, sito web e tutti i social che il negozio normalmente utilizza per promuoversi. Uno spazio polifonico da gestire in totale autonomia, insomma. Usufruendo al tempo stesso di tutte quelle vantaggiose sinergie che derivano dall’essere parte di un universo in cui tutti gli operatori, pur avendo attività diverse, parlano la stessa lingua. In più, da gennaio, sarà pronta l’app mobile pensata in esclusiva per la profumeria, per interagire ancor più efficacemente con la clientela. Cosa può offrire Guryou agli utenti? La possibilità di prenotare in tempo reale un servizio di make-up o di skincare, scegliendo come/dove (in negozio o a casa)/quando e con chi (cioè con quale beauty coach), ma anche di acquistare/prenotare prodotti e/o regali per gli amici o di documentarsi sulle ultime tendenze del settore. Last but not least, il programma di affiliazione per i profumieri prevede agevolazioni particolari in fase di definizione che illustreremo nei prossimi numeri. Dopo l’internet of things, l’Internet of wellness, oggi realtà.

ricavi, il costo della merce è di 60 e arriva a 75 per l’aggiunta di altre voci di costo quali il personale, le utenze, le spese generali, la differenza che rimane è il valore che io aggiungo, è quanto io ci metto di mio per dare valore a ciò che vendo. Con il terzo e ultimo parametro si misura l’affidabilità del reddito che un’impresa realizza in un determinato periodo di tempo, con riferimento al contributo di ciascun addetto. Come si misurerà l’indice di affidabilità? Andrà da 1 a 10, il 6 indicherà la sufficienza, chi si collocherà al di sopra sarà ritenuto affidabile, tutti gli altri andranno indagati utilizzando un altro criterio di valutazione: gli indicatori elementari di anomalia, che servono a far emergere le incongruenze rispetto alle situazioni di coerenza. Passo successivo sarà allora individuare quali anomalie ci

sono state e quanto gravi sono secondo una scala numerica che va da 1 a 5. Se sei affidabile ti verranno invece riconosciuti una serie di vantaggi. Quali? Il primo, sei tu che autonomamente stabilisci il tuo grado di affidabilità. Le grandezze con cui ti devi confrontare servono a misurarti con la tua gestione aziendale. E’ qui che entra in gioco la componente istruttiva a cui facevo riferimento prima. Il secondo è che se sei affidabile non sei inserito nelle liste dalle quali viene estratto a sorte dalla guardia di finanza chi viene controllato. La dimensione manageriale ancora latita in profumeria? Sì. Tanti piccoli imprenditori tutto fanno tranne che controllare la gestione della loro impresa, limitandosi agli aspetti merceologici. Fino ad ora hanno ignorato

questi strumenti, ritenuti dagli economisti i più attendibili per misurare il grado di efficienza dell’impresa, e ora sono invece obbligati a confrontarsi con essi. Se non quantifichi e misuri le grandezze relative al tuo processo produttivo, come fai a sapere come sta andando la tua azienda? Acquisire tali conoscenze diventa, tra l’altro, anche un elemento di confronto con chi ti assiste, in primis il commercialista o il CAF. Oltre a questo, quali altri vantaggi? Oltre a educare a una gestione amministrativa corretta, gli ISA instaurano un dialogo tra amministrazione e contribuente, sulla base di dati condivisi e certi. Ed è importante anche il meccanismo di premialità dei comportamenti corretti, che impedisce di essere penalizzati inutilmente da valori che risultano da anomalie o da casistiche particolari.

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RANCÉ & C. srl • Via Lombardini 10 – 20143 Milano Boutique RANCÉ • C.so Magenta 15/A – 20123 Milano www.rance1795.com • rance@rance1795.com

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La profumeria è il luogo in cui il desiderio di bellezza prende forma, perché è qui che avviene l’incontro determinante tra chi vende e chi vuole acquistare. Proprio per questo noi di Imagine abbiamo da sempre dedicato ampio spazio alla formazione del personale

LA PROTAGONISTA Francesca Callegari, Profumeria Caddy’s di Rozzano.

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AGENDA BEAUTY ARGENTO Il trend del momento, algido e stellare.

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FOCUS

Fragranze d’Alta Profumeria.

e a tutto ciò che serve per accogliere, coccolare e consigliare al meglio la/il cliente. Oggi questo spazio si amplia per dare un contributo decisivo al ‘cuore pulsante’ del settore. Chi ogni giorno lavora in profumeria.

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MUST HAVE

Le Christmas Edition.

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LA PROTAGONISTA

GRAZIE AL CLIENTE PIÙ INFORMATO IL NOSTRO LAVORO È PIÙ STIMOLANTE

di Giuliana Valcavi

FRANCESCA CALLEGARI PROFUMERIA CADDY’S, ROZZANO

CHI STA IN PROFUMERIA È TESTIMONE DELLE TRASFORMAZIONI SOCIALI E DEI CAMBIAMENTI ALL’INTERNO DEL CANALE. UN PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO CHE VOGLIAMO ESPLORARE CON CHI È ADDETTO ALLE VENDITE.

Da quando ha iniziato il suo lavoro in profumeria, cosa è cambiato, in positivo e\o negativo? Parlerei di cambiamenti positivi soprattutto. I consumatori sono più consapevoli di ciò che vogliono. Su internet trovano un sacco di informazioni e quindi più di un tempo sanno cosa c’è sul mercato, quali sono le loro esigenze e di che tipo di prodotti hanno bisogno. È vero, però, che quando arrivano in profumeria hanno magari una convinzione, che proprio col nostro aiuto viene poi verificata, confermata o anche smentita. Per esempio, vengono a sapere di un nuovo profumo e solo in profumeria possono provarlo e verificare se è quello che si aspettavano di trovare. Quindi, le clienti oggi sono più informate, ma questo comunque non impedisce che chiedano consiglio in profumeria... Certo, chiedono consiglio, cercano l’esperta. Questo fa sì che il nostro lavoro sia diventato più difficile, ma anche più stimolante. È diventato per noi fondamentale continuare ad aggiornarci. Quali sono secondo lei le più interessanti novità a livello prodotto dell’ultimo anno? Parlando di soin, sicuramente i prodotti

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In profumeria il cliente cerca il consiglio ‘esperto’ rispetto a quanto letto su internet. Così racconta Francesca Callegari, in profumeria da 14 anni. Il canale deve arricchirsi e la profumeria tradizionale deve caratterizzarsi. anti-inquinamento. Sono stati presentati anni fa da Clarins (nel 1991, ndr), ma allora forse era troppo presto e non sono stati capiti. Comunque, continuano a ottenere un ottimo riscontro da ormai un po’ di tempo i prodotti biologici, richiesti molto spesso da clienti che temono reazioni allergiche con i prodotti tradizionali. Chi è la cliente che si avvicina al biologico? Non è detto che sia una donna particolarmente sensibile alle questioni ecologiche. È soprattutto una consumatrice molto attenta ai problemi della pelle. Ci sono sempre più persone allergiche e intolleranti e quindi questo è un tema sempre più sentito. Ci sono invece prodotti che ottengono meno risultati di quelli attesi? Quelli vegani, che non vengono capiti. Ci sono iniziative dell’industria che ultimamente hanno ottenuto un particolare successo presso la vostra clientela? Difficile dare indicazioni in merito perché le aziende hanno sempre idee innovative. Purtroppo, però, non tutte riescono a catturare davvero l’interesse delle

Oggi una profumeria per sopravvivere deve diversificarsi e dare qualcosa in più.

consumatrici. Per esempio, operazioni come quella recente di Collistar che ha visto abbinare il make up a Illy ha suscitato curiosità, ma non ha davvero entusiasmato le consumatrici. E a livello di campagna pubblicitaria, ha recentemente sentito qualcosa che è piaciuto? Ha sollevato molto interesse la campagna di Gabrielle Chanel. La profumeria tradizionale riesce a soddisfare le richieste della clientela? Fa e farà sempre più fatica. Ovviamente non parliamo di una profumeria di lusso nel centro della città come Mazzolari a Milano. Ma le altre, se non aggiungono un plus, hanno e avranno sempre di più grosse difficoltà. Per esempio, la profumeria dove lavoro io ha davvero un’impostazione ottimale. Ce ne parli allora... Si tratta di Caddy’s a Rozzano, un punto vendita bellissimo, invitante e luminoso, che unisce al glamour della profumeria una parafarmacia e uno spazio per prodotti igiene casa. È un nuovo concetto di profumeria che la clientela dimostra di apprezzare perché vi trova un ampio livello di servizio. Io stessa, che sono responsabile della profumeria, da questa collaborazione con altri settori ho potuto imparare molte cose. Per esempio, come e perché far ricorso agli integratori, prodotti che vengono venduti in parafarmacia. Aperto poco più di un anno fa, questo negozio è già un successo.


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THE NEW FRAGRANCE FOR HER AND FOR HIM


accessori

un mondo di colori forMe e Materiali

di Ivan Pestillo

alberto cane, tItOLarE dI PaOLO canE SrLS

Quali sono le caratteristiche delle vostre collezioni? Le nostre collezioni si distinguono per i loro mille colori e i tanti materiali diversi utilizzati. Ogni volta che studiamo una collezione o lavoriamo su nuovi progetti, prendiamo in considerazione i gusti, le esigenze e le aspettative di ogni possibile consumatore. Fondamentale è poi offrire articoli sempre nuovi. Per questo scegliamo un filo conduttore e rinnoviamo completamente le linee ogni sei mesi. Siamo specializzati nell’articolo per profumeria, dalla trousse ai set da barba fino agli specchi. Fiore all’occhiello sono i portagioie e la

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Marchio storico dell’accessorio per profumeria, Paolo cane asseconda le esigenze di tutti i consumatori con collezioni di trousse, accessori beauty, specchi e set da barba made in italy e sempre colorati. come ci ha raccontato il figlio del fondatore.

produzione made in Italy. anche le nostre linee maschili riscuotono un ampio successo. Quale il target? ci rivolgiamo a tutti i consumatori con un posizionamento di prezzo medio. come supportate i vostri concessionari? Innanzitutto dando loro un’esclusiva di zona. Poi attraverso i tradizionali strumenti come i display pubblicitari. attualemente qual è la vostra distribuzione?

In Italia siamo presenti in profumeria e in farmacia. Siamo distribuiti anche all’estero tra Europa, Stati Uniti e Giappone. In che modo gli accessori possono valorizzare il punto vendita di profumeria? Sfruttando la bellezza degli accessori, i profumieri possono realizzare delle vetrine più accattivanti. Inoltre, questa categoria merceologica è caratterizzata da un investimento notevolmente inferiore rispetto alla cosmetica o all’alcolico e produce anche un buon ritorno economico.



L’esperto risponde di Raimonda Boriani

più giovani con L’ozono La moLecoLa deLLe meravigLie

Luisa scagLia, speciaLista in geriatria, esperta di Medicina antiaging secondo approccio pnei (psiconeuroendocrinoiMMunoLogia) e ozonoterapeuta.

L’ozonoterapia è una tecnica validata e riconosciuta a livello universitario che permette di raggiungere risultati insperati su lombalgie ed ernie discali, sia cervicali che lombari. I benefici biologici dell’ozono oggi sono sfruttati anche a livello di medicina estetica e dell’invecchiamento. Esattamente. Ciò è dovuto all’instabilità della molecola dell’ozono, composta da tre atomi di ossigeno. Appena introdotta nell’organismo si scompone e determina la produzione di sostanze che fungono da messaggeri cellulari di vari sistemi, con effetti positivi sul metabolismo cellulare (come la vasodilatazione del microcircolo, maggiore liberazione di ossigeno dall’emoglobina e aumentata capacità di utilizzo dell’ossigeno da parte dei tessuti), oltre a svolgere una potente azione antiossidante, influenzando quindi in maniera positiva tutti i processi che si deteriorano nel tempo. Con l’invecchiamento e l’inattività si ha una perdita progressiva di massa muscolare (30% tra 50 e 80 anni) e di forza (con un decremento annuo del 2-3% dopo i 60 anni). Oggi l’ozonoterapia è attualmente affiancata, insieme alla corretta

Ozono: 3 molecole, 100 benefici

L’instabilità della molecola determina reazioni chimiche che provocano numerosi segnali cellulari: attivazione dei mitocondri, riduzione di radicali liberi e molecole infiammatorie, produzione di beta amiloide, migliore utilizzo di ossigeno e sua maggiore cessione ai tessuti, azione lipolitica. La miscela di ossigeno-ozono può essere somministrata tramite GAE, prelievo di 150cc di sangue che viene, attraverso un circuito chiuso, ozonizzato e reinfuso successivamente, mediante soluzione fisiologica ozonizzata oppure con insufflazione rettale, eseguita con una sonda molto piccola, introdotta per soli 10 centimetri nel retto, attraverso cui vengono insufflate circa 150cc di miscela di ozono (meno di un bicchiere). Non provoca disturbi dell’alvo, anzi aiuta a riequilibrare eventuali disbiosi, quindi a prevenire e mantenere lo stato di salute dell’intestino, che ormai sappiamo quanto sia importante per tutto l’organismo.

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L’ozonoterapia è un trattamento medico di comprovata efficacia scientifica e idoneo in molteplici casi. La miscela gassosa di ossigeno-ozono ha una potente attività come rivitalizzatore, disintossicante, ossigenante e ringiovanente.

alimentazione, integrazione alimentare, attività fisica e a tecniche di gestione dello stress, ai programmi di ottimizzazione della salute e della medicina anti-aging ed estetica: rivitalizzazione, cellulite, azione lipolitica, diminuzione placche amiloide). Quali gli utilizzi e le eventuali controindicazioni? La miscela di ossigeno-ozono, priva di effetti collaterali e interazioni farmacologiche, ha solo due controindicazioni: ipertiroidismo e favismo (grave forma di anemia). È comunque necessaria una valutazione del medico ozonoterapeuta per poter intraprendere il trattamento, che deve seguire dei precisi protocolli approvati dalla Società Italiana di Ossigeno Ozonoterapia (SIOOT) e dal Ministero della Salute. In ogni caso produce effetti cumulativi che perdurano nel tempo. Tramite i signalling cellulari promuove un’ossigenazione ottimale dei tessuti e un’azione attivante in particolare del tessuto muscolare e del cervello, migliorando così la forza fisica, le capacità di recupero, la soglia anaerobica e diminuendo i fenomeni infiammatori, effetti di cui anche lo sportivo può giovare. In campo antiaging il protocollo prevede 4 GAE (autoemoinfusione, vedi box), oppure 4 sedute con soluzione fisiologica ozonizzata o insufflazioni rettali, una alla settimana, con richiami 1 seduta al mese. Per contrastare la cellulite, invece, si usano infiltrazioni sottocutanee con ago da 4 millimetri con basse concentrazioni per 1 o 2 volte la settimana e un totale che va dalle 12 alle 20 sedute a seconda dell’entità dell’inestetismo. L’ozonoterapia è utile anche nel ringiovanimento estetico: per rivitalizzazione la pelle di viso e collo si usano sempre microiniezioni a bassissime concentrazioni che stimolano la produzione di collagene.



RELAZIONI DI VENDITA

Siate grati e DIvErrETE fELIcI

di raimonda Boriani, formatore e counSelor a orientamento geStaltico relazionale.

“La gratitudine è al lavoro perché si ripeta il dono” (Antoni regulski). E la scienza conferma: sentirsi grati aumenta il benessere psicofisico e migliora la qualità della vita. La relazione con se stessi e gli altri.

Sentirsi grati è sempre una scelta. Anche in caso di situazioni apparentemente usuali, come quando si apprezza il sole che sorge, il profumo di un fiore, il suono di una melodia. Come sostiene lo psicologo americano Barry Schwartz nel saggio ‘The Paradox of Choice’, spesso la lista della gratitudine è fatta di piccole cose. E solo di rado annovera qualcosa di importante, come una promozione o l’appuntamento dei sogni. Tuttavia la gratitudine non è sentirsi riconoscenti per ciò che si ha, è piuttosto un atteggiamento che fa scegliere come vivere la vita. Non è infatti la felicità a renderci grati, ma è la gratitudine a renderci felici, perché gratitudine significa provare pienezza, sentirsi compiuti, apprezzando ciò che è in ogni momento. Le neuroscienze spiegano che ‘imparare a dire grazie’ ha un effetto antistress, fa sentire in pace, evidenzia il lato positivo della vita. Robert Emmons, docente di psicologia all’Università della California, nel libro ‘Thanks!: How Practicing Gratitude Can Make You Happier’, ha raccolto i più recenti studi sulla gratitudine e gli effetti tangibili che questo sentimento ha su umore e felicità nel lungo periodo. Il

più famoso è quello che ha coinvolto 3 gruppi di persone per un periodo di due mesi e mezzo: il primo gruppo doveva annotare ogni settimana, per 10 settimane, 5 cose di cui era stato grato nei 7 giorni precedenti. Il secondo, invece, 5 problemi che aveva dovuto affrontare. Il terzo, infine, 5 eventi che aveva vissuto. Il risultato? Solo il primo gruppo ha mostrato un atteggiamento più ottimistico verso il futuro, un benessere generalizzato e la tendenza ad allenarsi un’ora e mezzo in più alla settimana rispetto agli appartenenti degli altri gruppi. In sostanza, la gratitudine consiste nel riconoscere il valore delle cose. Se non lo si riconosce ci si sente disgraziati e infelici, malcontento e lamentele diventano il rumore di sottofondo delle giornate. D’altronde lamenti e critiche hanno mai permesso di raggiungere obiettivi importanti? Lamentarsi con se stessi ha mai fatto ritrovare una motivazione perduta? Invece farlo con gli altri ha mai cambiato la situazione? La gratitudine, piuttosto, ci ricorda che possiamo essere felici, adesso. Ed è come se ci dicessimo “Questo è il momento che ho sempre aspettato. È ciò per cui vale la pena essere qui. Ora!”.

Tre esercizi per essere un po’ più felici È facile ignorare ciò che ha valore, ma sono tante cose che non siamo ancora riusciti ad apprezzare. Dai colleghi ai clienti, prova a recuperare la dimensione umana. Resta in contatto con ciò che senti, guarda negli occhi chi hai di fronte, e prova a dire, ogni volta che puoi, “Grazie!”. Poi, allena la gratitudine con tre esercizi tratti dal libro ‘Dire, Fare... Ringraziare’ di Assunta Corbo, Do it human Editori. 1. meravigliati: fai una lista delle cose per cui sei grata e un’altra

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per quelle che ti meravigliano. Rileggendole vedrai quanto stupore e gratitudine vadano di pari passo e insieme verso la felicità. 2 Vuoi avere ragione a tutti i costi o essere felice? Quando ti irriti o hai un diverbio, pensa a qualcosa di bello che qualcuno ha fatto per te. 3 Pensierini della sera: cosa ti ha reso felice oggi? Rivedi la giornata con gli occhi di un bambino, senza le sovrastrutture di un adulto.


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AGENDA BEAUTY

IL FASCINO GALATTICO DEL TREND ARGENTO

Colore del momento, l’algido argento invade le passerelle, le palette, le stanze dei creativi. L’outfit diventa glamour all’istante, grazie ai sofisticati bagliori metallici.

di Marta Pacillo

Con l’agenda beauty Imagine si pone l’obiettivo di fornire mese per mese informazioni, spunti e stimoli per restare sintonizzati sulle esigenze più urgenti che le consumatrici possono manifestare nelle diverse fasi dell’anno, ma anche per restare aggiornati sulle ultime tendenze nei differenti ambiti attigui e intrecciati a quello della cosmesi, dalla moda al design, al lifestyle. Una selezione di proposte con cui la vendeuse può arricchire l’esperienza in profumeria delle sue clienti, contestualizzando il rituale beauty in modo puntuale ma inconsueto.

METAL TOUCH Sono firmati Chanel i guanti 100% silver look, realizzati in pelle di capretto metallizzata, pelle di agnello metallizzata e metallo effetto argentato. Sofisticato e glamour è l’accessorio cult dell’autunno inverno 2017-2018.

Effetto specchio

FOTO IMAXTREE - CHANEL A/I 2017

Per unghie dallo splendore argentato il must have è lo smalto silver mirror della Holiday Collection 2017 Diego Dalla Palma. Il colore è saturo, carico di riflessi, facile da applicare, per ottenere una manicure glamour e scintillante che si fa notare.

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L’ORA LUMINOSA Si riconosce a distanza il design di Louis Vuitton nell’orologio Tambour Moon Star, cassa dal profilo lievemente incurvato verso l’interno che evoca la mezzaluna, quadrante bianco lucido e lancette luminescenti.


AGENDA BEAUTY

FOTO IMAXTREE - CENTRAL SAINT MARTINS A/I 2017

SCINTILLA LA CASCATA Un gioiello da sfoggiare abbinato al make-up argento, ma anche al nero o al color block di tendenza? Gli orecchini a clip con triangolo in resina e una cascata di cristalli tondi bianchi, verdi e neri, sono una creazione Yves Saint Laurent.

ARGENTO LIQUIDO COUTURE Hologram è una delle quattro ‘tinte estreme’ nella ricca palette (24 shades vibranti) dei rossetti liquidi Rouge Dior Liquid. Perfetta per chi ha una ‘attitude’ radicale e ama divertirsi con effetti audaci, è un silver decisamente glam, un argento olografico in tubetto da usare da solo oppure come top coat.

Minimalista raffinato Il profumo icona N°5 omaggia le feste di fine anno con una versione nomade: N°5 L’Eau Vaporizzatore Twist & Spray, accompagnato da tre ricariche. Ideale da portare sempre con sé in ogni borsetta, il flacone luminoso ha un design compatto per custodire il jus fiorito-fresco.

IL MONO CHE CATTURA

Silver white è la tonalità di tendenza con cui Clarins interpreta il make-up iper luminoso dello sguardo. L’Ombretto Iridescente mono ha una formulazione di nuova generazione dall’effetto iridescente e dalla texture extra-fondente. Unisce il comfort e la morbidezza di una crema alla finezza e alla tenuta di una polvere.

FLASH FINO AI PIEDI

Sono arricchiti da un ricamo con cristalli bianchi all over, gli stivali Niki 105 di Yves Saint Laurent alla coscia, a punta con tacco a cono ricoperto. Si possono portare anche abbassati.

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AGENDA BEAUTY

Gioiello dark sulla mano maschile Anche a lui il suo accessorio di tendenza: l’Anello House of Skull di Alexander McQueen con cristallo Swarovski nero centrale impreziosito da perle sintetiche, piccoli cristalli Swarovski, coroncina in metallo e dettagli in ottone argentato.

BRIVIDO POLARE ALLA MENTA FREDDA Il dentifricio dal look old fashion e appeal contemporaneo Marvis, qui nel gusto Whitening Mint con effetto sbiancante, si presenta con un nuovo formato da 85ml e una nuova formula arricchita di xilitolo per denti più sani e protetti.

TUBEROSA NELL’ARIA

FOTO IMAXTREE - ALEXANDER MCQUEEN A/I 2017

Cera nera racchiusa in un vaso bianco mat: è il gioco di contrasti della Candela Profumata Tuberose di Sisley. Un’elegante bougie che sprigiona sentori fioriti, poudrée e sensuali.

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STILE BIKER PER LUI L’iconico flacone di Azzaro Wanted, design tecno-chic per incarnare le passioni maschili, indossa una nuova veste heavy metal. Azzaro Wanted Freeride è solido e massiccio, un cilindro opaco interamente rivestito in metallo cromato lucido, che custodisce la sua fragranza solare.


VERSATILE SILVER

Con la sua lavorazione a maglia metallica, la PR Pouch Bag di Paco Rabanne qui in versione Silver, è una morbida borsa che interpreta l’essenza del trend ‘sporty chic’ con uno spirito moderno e minimalista.

AGENDA BEAUTY

RICOSTITUENTE IN PERLE

Come piccoli scrigni neri, le Perle Preziose Riparazione Potenziata Luminosità Effetto Detox della linea Nero Sublime di Collistar contengono un potente concentrato trasparente e cristallino, attivatore di luminosità e giovinezza per viso e collo.

Viso radioso

Illumina e corregge con una coprenza leggera, Active Light Correttore Illuminante Attivatore di luce dal finish luminoso e una texture fresca e sottile che crea un effetto soft focus. La sua formula stimola il microcircolo e aiuta a schiarire le occhiaie, disponibile in 4 nuances.

il consiglio DELL’ESPERTO

COMFORT-CHIC CON ANELLO

Mai più senza la ‘grommet slide’ bassissima e lucida di Proenza Schouler nella versione argento brillante. Il design originale abbina elementi in pregiata pelle metallizzata a un anello argento leggermente incurvato. Confortevole ed elegante.

ANNA DEL PRETE

Esperta d’immagine, manager e imprenditrice, direttrice dell’Accademia Pbs di Monza e dell’Accademia Bsi-Beauty, Image and Style di Milano fondata da Diego Dalla Palma.

Personalizzare il look multi-riflesso Quest’anno oltre al classico rosso, tradizionalmente legato alle serate di festa, fa tendenza il verde muschio che si richiama ai colori invernali degli abeti e del muschio, ma anche l’argento usato sia come ‘inserimento’ nei ricami, negli accessori, nelle calze, oppure come total look di sicuro impatto. Come ogni altra tendenza, anche questa va interpretata in base al tipo di carattere e di cromie di occhi e capelli, quindi partendo dai tratti salienti della singola personalità. Se alla donna in carriera si addice un look sobrio ma nello stesso tempo elegante, un abito lungo rosso con ricami argentati, il classico tubino nero da valorizzare con una collana di strass o un abito di velluto cangiante quest’anno molto in voga, alla donna più sportiva invece consiglio di preferire a un look iperbrillante troppo vistoso che potrebbe metterla a disagio, un abbigliamento pratico ma non per questo poco curato, come un miniabito da indossare con pantacollant glitterati o un abito-tuta che disegna tutto il corpo. Infine, la donna acqua e sapone potrà scegliere un maximaglione con inserti metallizzati e una

camicia di seta ben in evidenza, pantacollant coprenti oppure pantaloni in ecopelle. Nel make up, si conferma il filone nude una versione calda e moderna che sa giocare con le sfumature e può trasformarsi da opaco a metallico. Se il viso tende ad essere più naturale con una base leggera, le palpebre si mettono in evidenza con tonalità lucenti e glossate. Se si vuole accentuare maggiormente lo sguardo si può utilizzare la tecnica dello smokey eyes usando il classico nero antracite. Le ciglia vanno valorizzate con un mascara extra nero meglio se applicato solo sulla parte superiore, e sopra, perché no, un velo dei nuovissimi mascara top coat, proposti in oro e in argento, per arricchire lo sguardo di brillanti riflessi metallici. Il rossetto rosso è d’obbligo (rosso lacca, porpora, rubino, prugna o bordeaux) da abbinare a uno smalto rigorosamente in tinta. Ulteriori contenuti e consigli su http://www.accademiapbs.it e sul blog personale dell’esperta, http://annadelprete.com.

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comunicazione

Il potere passionale della donna

di Marta Pacillo

Riprende il fil rouge della comunicazione Dylan Blue, la nuova campagna adv di Dylan Blue Pour Femme in bianco e nero col tocco inconfondibile di Bruce Weber.

l’eau de parfum per lei è racchiusa in un flacone-gioiello blu e oro

L’universo Dylan Blue, ovvero ‘l’essenza dell’uomo Versace di oggi’, si amplia e si accinge a narrare un nuovo capitolo olfattivo dedicato al pubblico femminile.

girl power

Espressione di forza, carattere e individualità, la fragranza Dylan Blue, nata lo scorso anno e accolta con successo dai consumatori in tutto il mondo, ha messo in luce la capacità del brand di fondere le note della profumeria tradizionale con elementi innovativi che le rendono contemporanee. Oggi la sua ‘compagna ideale’ è rappresentata dal nuovo Dylan Blue Pour Femme, un’eau de parfum che Donatella Versace introduce così: “È il mio personale omaggio alla femminilità. Ho creato una fragranza forte, sensuale e raffinata per una donna consapevole del proprio potere”.

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In Dylan Blue Pour Femme la maison resta fedele ai suoi punti cardine, quali la forza e la sensualità, creando una trama olfattiva che si dipana attraverso un ricercato valzer di sentori: la partenza è fruttata e rinfrescante, con sorbetto di ribes nero e mela Granny Smith, il cuore è floreale, mentre il fondo vive della morbidezza di styrax e legni bianchi levigati dall’acqua, muschio e patchouli cœur. L’elisir fioritofruttato-legnoso è custodito in un flacone coerente con i codici del marchio, le sue forme sinuose ricordano un’anfora, a richiamare elementi di mitologia greca. Se da un lato, dunque, Dylan Blue Pour Femme preserva elementi caratteristici della griffe - il blu Mediterraneo, i dettagli oro, l’inconfondibile Medusa -, e prolunga l’impianto concettuale che ha originato il maschile, dall’altro se ne differenzia proprio per la sua carismatica femminilità. Ed è quanto accade anche nella campagna di comunicazione, affidata (come per il maschile) al talentuoso fotografo e regista statunitense Bruce Weber, sotto la direzione artistica di Sam Shahid, con la supervisione di Donatella Versace. L’originalità e la forza espressiva del film e delle foto che accompagnavano l’adv di


comunicazione alcuni frame dello spot realizzato per dylan blue pour femme dove spicca la sensualità della modella faretta.

Dylan Blue ne fecero un caso di successo planetario. Oggi, con Dylan Blue Pour Femme, Versace riprende il filo rosso della narrazione, quindi riprende l’ambientazione old style americana, la presenza di una protagonista femminile di folgorante bellezza e la sua relazione con un gruppo di uomini forti, atletici, disciplinati, ma anche sensibili e capaci di innamorarsi perdutamente della ragazza dei propri

sogni. Nel filmato di Dylan Blue Pour Femme s’intuisce il legame con il capostipite della famiglia Dylan Blue, suggellato da una frase emblematica che recita: “Mio padre lo diceva sempre, non si può vivere con le donne, ma non si può neanche farne a meno”. Il concept esplora la potenza di una donna che apprezza la virilità ma che al tempo stesso rispetta la sensibilità e vulnerabilità maschile.

un omaggio alle donne

Il collegamento tra le due storie è cruciale quanto la loro singolarità: nel caso di Dylan Blue Pour Femme, infatti, il casting è diverso da quello dello spot di Dylan Blue, e la scelta della testimonial per la fragranza femminile è caduta sulla top model croata Faretta, protagonista di uno spot in cui compare in tutta la sua sensualità, ripresa nelle diverse sfaccettature: audace e determinata in tenuta sportswear, poi elegante e sexy vestita in abito da sera e tacchi alti, poi ancora nelle vesti di grintosa motociclista on the road... Tutt’intorno a lei uno stuolo di uomini dai fisici muscolosi si muove, ora in allenamento, ora in preda all’estasi mentre ammira questa donna bellissima e inafferrabile. L’ispirazione per la comunicazione Dylan Blue Pour Femme, trova una perfetta sintesi nelle parole dello stesso Bruce Weber: “Quando cammino per le strade di New York e Brooklyn, vedo molte palestre piene di donne che si allenano e diventano più forti. Si potrebbe dire che sono parte del gruppo dei ragazzi, ma è altrettanto bello sapere che invece sono parte del gruppo delle ragazze. A questo mi sono ispirato e le immagini sono un omaggio a tutte loro”.

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e il Liposoma diventa principio attivo

Azione idratante long-lasting assicurata! Con la ‘boccetta viola’ che, dopo aver conquistato le donne asiatiche, arriva anche in Italia con Beautimport.

di Ivan Pestillo

RICERCA

Arriva Decorté

L’ICONICO MOISTURE LIPOSOME HYDRATION BOOSTING SERUM È STATO LANCIATO NEL 1992 E LA SUA FORMULA ‘PERFETTA’ NON È MAI STATA MODIFICATA DA ALLORA.

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Esiste un prodotto che da ben 25 anni è parte integrante della routine cosmetica di tantissime donne orientali. La sua fama lo procede. Basti pensare che nei più grandi department store asiatici viene identificato semplicemente come ‘la boccetta viola’. Stiamo parlando del siero Moisture Liposome di Decorté, creato da Kosè Corporation e poi integrato con altre due referenze complementari. Oggi questa linea snella ma completa sbarca in Italia grazie a Beautimport che, dopo aver ottenuto l’apprezzamento di retailer e consumatori con le linee AQMW e AQ Meliority di Cosme Decorte, ha deciso di credere fortemente anche in questo ulteriore trattamento che, altrove, ha già ‘creato dipendenza’.

IL LIPOSOMA DIVENTA principio attivo

Il segreto del successo di Moisture Liposome sta nella sua formula praticamente ‘perfetta’: un aggettivo tutt’altro che eccessivo se si pensa a come questa sia rimasta invariata dal 1992, anno in cui è stato lanciato il siero che ha inaugurato la linea. Ma cosa possiede di così tanto speciale questa formula perfetta? Moisture Liposome trasforma il Liposoma da veicolante di principi attivi a principio attivo vero e

proprio. I Liposomi, infatti, sono normalmente utilizzati per il trasporto immediato di farmaci in virtù delle loro proprietà uniche, poiché incorporano una soluzione acquosa in cui sono disciolti soluti idrofilici che altrimenti non potrebbero passare direttamente attraverso le membrane cellulari. Kosé Corporation ha, invece, sfruttato una tecnica formulativa biomimetica al fine di ottenere un prodotto a effetto idratante prolungato nel tempo. Ciò avviene con l’azione degli enzimi cutanei che lentamente sfaldano gli innumerevoli strati di membrana fosfolipidica, disposti a cipolla, che formano i Liposomi di Moisture Liposome. Le minuscole particelle si fondono perfettamente con le aree dello strato corneo danneggiate dalla disidratazione. Il risultato è un incarnato naturalmente ‘corretto’ e sublimato, con i pori meno visibili.

TRE REFERENZE CHE agiscono in sinergia

Prodotto star della linea Moisture Liposome, Hydration Boosting Serum è stato lanciato nel 1992 e ancora oggi vanta una formula super-idratante a efficacia long-lasting. Primo step di questa routine, va utilizzato sulla pelle pulita per prepararla ai trattamenti successivi che sono una crema viso e


RICERCA una crema contorno occhi. La prima si chiama Hydration Boosting Cream ed è stata lanciata a distanza di 10 anni dal siero, nel 2002. Anche questa fu subito un successo in Asia. Innanzitutto per la sua texture innovativa, ricca al tatto ma incredibilmente leggera una volta applicata. Poi per la sua formula ultra-potente perché addizionata di una nuova struttura liposomiale ‘arricchita’ in grado di regalare alla pelle ancora più morbidezza e idratazione. La crema contorno occhi Hydration Boosting Eye Cream, invece, è stata lanciata nel 2011, ben 19 anni dopo il siero, per completare la linea con un prodotto in grado di prendersi cura della zona più delicata del viso. Nella sua formula, l’azione idratante della tecnologia liposomiale è potenziata dall’acido poliglutamminico che, ottenuto attraverso la fermentazione batterica della soia, si è rivelato ancora più idratante dell’acido ialuronico. Il risultato è un trattamento cosmetico a effetto ‘ferro a vapore’ che distende i segni causati dalla stanchezza e dalla disidratazione.

UNA AMBASSADOR davvero top!

Il lancio della linea Moisture Liposome è

stato enfatizzato, anche in Italia, dall’immagine di Kate Moss che è stata scelta come brand ambassador di Decorté a livello globale. Una scelta strategica, visto che la top model è riconosciuta in tutto il mondo come icona di stile e, soprattutto, di

bellezza. Non è un caso che, durante la sua carriera quasi trentennale - il successo di Kate iniziò nel 1990 con un servizio fotografico per la rivista inglese The Face -, abbia sfilato o posato praticamente per tutti i grandi marchi della moda esistenti.

La parola al distributore

Nicola Catelli

amministratore delegato di Beautimport La distribuzione di Moisture Liposome seguirà sicuramente quella delle altre linee Cosme Decorte ma, dato il posizionamento di prezzo più accessibile (120 euro per il siero e la crema viso, 80 euro per la crema contorno occhi) e il target più trasversale, miriamo a coprire un numero di porte maggiore rispetto alle 80 attuali in cui sono presenti le linee più alte. Trattandosi di una gamma idratante, facile da inserire in ogni beauty-routine, Moisture Liposome può essere proposta anche a un consumatore più giovane rispetto alle linee AQMW e AQ Meliority.

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FOCUS

GIOIELLI D’ALTA PROFUMERIA

di Ivan Pestillo

GRIFFATI E SUPER-ESCLUSIVI

Creazioni olfattive audaci, create ‘su misura’ per i consumatori più esigenti e distribuite in pochi ed esclusivi punti vendita.

EMANUELA RUPI, SOCIA E AMMINISTRATORE DI MOUILLETTES & CO.

Un trend molto forte in questo momento, cavalcato da tutti i più grandi nomi del lusso, è quello relativo alle collezioni Alta Profumeria. Queste rappresentano l’esatto opposto del ‘lusso accessibile’ perché super-esclusive e destinate a pochi. “Basti pensare che alla fine del 2016 ben 23 marchi avevano lanciato la loro linea di Alta Profumeria creando 44 collezioni per un totale di 320 fragranze. Queste collezioni permettono alle maison di uscire dalle logiche dei grandi numeri, imposte dalla profumeria tradizionale, per esprimere tutto il loro savoir faire”, spiega Emanuela Rupi, socia e amministratore di Mouillettes & Co. Le ispirazioni sono molteplici. A volte le grandi maison attingono ai loro archivi per riportare alla luce fragranze iconiche che da tempo non sono più sul mercato - come è accaduto per Les Exclusives di Guerlain - altre, invece, creano nuovi jus che diventano massima espressione del loro DNA - come la collezione Hermessence di Hermès dove troviamo tocchi cuoiati che richiamano la storia della selleria -.

Capricci d’autore

Le fragranze haut de gamme stanno alla profumeria tradizionale come l’alta moda sta al prêt-à-porter. Così anche l’Alta Profumeria vuole essere ‘privata’ nel senso più stretto del termine. “Queste fragranze non sono supportate da alcuna strategia di comunicazione ma rappresentano una scoperta ‘sussurrata’ a chi segue con ‘fedeltà’ il marchio. Si dice, per esempio, che inizialmente i profumi Armani/Privè siano stati creati solo per una ristretta cerchia di amici dello stilista”, racconta Emanuela Rupi. Ed è proprio in questo

La vendita è sostenuta da strumenti particolari come ceramiche profumate, campane di vetro e speciali supporti digitali

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contesto che stilista e maestro profumiere hanno la possibilità di sperimentare nuovi e audaci accostamenti. Come spiega l’esperta, “le fragranze delle collezioni Alta Profumeria hanno una costruzione olfattiva complessa. Il loro prezzo di vendita consente di lavorare con materie prime nobili e preziose; e con una creatività maggiore proprio perché lontana dalle logiche dei grandi fatturati”. La qualità, dunque, prima di tutto. Poi amplificata dal fascino di un grande marchio. “In questo contesto si tende anche a esaltare il profumiere esclusivo della maison; si pensi, per esempio, a Mathilde Laurent per Les Heures de Cartier o Jacques Cavallier per Louis Vuitton”. afferma Rupi.

Introvabili o quasi

Le collezioni Alta Profumerie dei brand commerciali sono distribuite solo nei negozi monomarca o al massimo in poche profumerie e department store. Una scelta dovuta anche al tipo di servizio, davvero sur mesure, di cui necessitano questi gioielli olfattivi. “La vendita è, infatti, sostenuta da tutta una serie di strumenti particolari come ceramiche profumate, campane di vetro e video su speciali supporti digitali; in alcuni casi vengono utilizzate addirittura le materie prime per coinvolgere il consumatore all’interno di un vero percorso olfattivo”, racconta l’esperta di Mouillettes & Co. Questo approccio sartoriale trova la sua massima espressione nella possibilità di personalizzare alcune fragranze scegliendo la concentrazione del jus e i dettagli del flacone. Ma quanto può essere complicato personalizzare un jus? “Il layering consente di aggiungere alla fragranza scelta una serie di essenze messe a disposizione dal brand; si tratta di un’operazione un po’ costosa dovuta all’alta concentrazione di questi oli, ma semplice da realizzare perché si effettua al momento dell’utilizzo”, conclude Rupi.


FOCUS YVES SAINT LAURET

Ultima nata de Le Vestiaire Des Parfums, la Oriental Collection riporta alla luce l’età d’oro della couture di monsieur Saint Laurent che, dopo aver scoperto i colori, la vegetazione lussureggiante e la sensualità di Marrakech, trasformò l’Oriente in un’ispirazione per le sue collezioni moda. Il suo Oriente, in passerella, fu contemporaneo e urbano. Proprio come i cinque jus di questa nuova Oriental Collection che ripropongono note calde e terrose in chiave moderna. Magnificent Gold richiama uno dei colori più amati dal couturier, con assoluta di vaniglia e un accordo bianco di oud; Sleek Suede s’ispira alla pelle scamosciata che mantiene la sensualità della sua provenienza animale, con fave di cacao e oud nero; più floreale, il jus di Supreme Bouquet che, con le sue note di tuberosa e ylang ylang, ci ricorda il momento in cui, nel 1966, Yves Saint Laurent scoprì i giardini di Majorelle a Marrakech; Exquisite Embroidery, invece, con il suo accordo di rosa e ambra grigia, evoca l’amore del celebre stilista per il barocco; mentre Splendid Wood rappresenta l’omaggio all’Africa della Maison con sentori di cardamomo e cedro. Tutti accomunati da un flacone prezioso che, smagliante di luce e ispirato alla raffinata atmosfera del palazzo più lussuoso, invita a scoprire i segreti di un Oriente senza tempo.

CARVEN

Madame Carven non fu solo una celebre stilista, fu anche una grande viaggiatrice. Forse non tutti sanno che nel 1946, un anno dopo la fondazione della casa di moda, le sue modelle salirono a bordo degli aerei Air France per sfilare in tutto il mondo. Per questa donna, abituata a pilotare il suo aereo personale, la moda doveva essere indossata, certo, ma soprattutto esportata; volò così in tutto il mondo per quasi 40 anni, traendo ispirazione da ogni luogo. E i suoi abiti divennero meravigliosi diari di viaggio, oggi richiamati dalle strisce goffrate degli astucci delle sette fragranze della Collection Carven. I fiori verdi sull’astuccio di Paris-Seville, per esempio, sono gli stessi ricamati su un vestito di flamenco trovato negli archivi della Maison. Così come il motivo toile de Jouy sull’astuccio di Paris-Florence è lo stesso del famoso abito La dolce vita. Sette fragranze, quindi, per sette abiti, nonché sette destinazioni (Seville, Florence, Bangalore, Sao Paulo, Izmir, Manille e Mascate). Tutte accomunate da un flacone che riprende la forma originale del primo profumo Ma Griffe della maison, lanciato nel 1946, con un filo dorato a impreziosirne il collo e una fettuccia che rivela il logo del brand.

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FOCUS LOUIS VUITTON

Sin dalla sua fondazione, la maison Louis Vuitton è stata guidata dalla passione per orizzonti lontani. Dal suo primo baule, ora diventato iconico, il brand ha promesso di accompagnare la curiosità dei viaggiatori, ovunque andassero. E cosa, meglio di un profumo, può farci viaggiare con l’immaginazione, fermare un istante e lasciare una traccia senza tempo nella memoria? Il celebre Maître Parfumeur Jacques Cavallier Belletrud, nativo di Grasse (che è culla sia del profumo che della lavorazione delle pelle), ha viaggiato per mesi nei cinque continenti alla ricerca di emozioni inaspettate. Ha immaginato sette viaggi olfattivi. Sette creazioni, intensamente femminili, per vestire la pelle nuda. Sono così nate le eau de parfum Louis Vuitton che dalla freschezza di Rose des Vents con il suo trio di rose inaspettate passano al calore di Matière Noir con patchouli e Agarwood di Laos e alla leggerezza di Contre Moi con vaniglia e fiori delicati. Poi c’è l’inebriante jus di Turbulences che cattura la tuberosa al tramonto, in una seducente combinazione di frutti esotici. Dans la Peau evoca, invece, l’estasi di una prima notte con un esclusivo infuso di pelle naturale preso dagli atelier Louis Vuitton, poi intrecciato ad accenti di albicocca candita. Con Apogée, il Maître Parfumeur di Louis Vuitton ha immaginato un elisir di innocenza a base di mughetto, gelsomino di Grasse e magnolia cinese. Mentre il jus di Mille Feux cattura i bagliori del cielo stellato con un’esclusiva infusione di pelle Louis Vuitton e osmanto cinese. Tutti custoditi all’interno di una boccetta di vetro massiccio che, disegnata dal designer Marc Newson, evoca una goccia d’acqua sospesa nell’aria grazie alle sue linee pulite.

CHANEL

Chanel fu la prima stilista a firmare un profumo con il proprio nome. La sua intuizione fu un successo grazie anche alla scelta dell’artigiano dei suoi primi capolavori olfattivi: Ernest Beaux. Negli anni Venti, dominati da essenze monofloreali, questi due arditi pionieri delle aldeidi e dei bei fiori, vestirono i profumi di nuovo. Il N°5, naturalmente, fu una rivoluzione. E poi altri, più riservati come il N°22, Bois des Iles, Cuir de Russie e Gardénia che oggi rivivono nella collezione Les Exclusifs. Assieme a questi, 10 fragranze create da Jacques Polge e due da Olivier Polge, oggi naso profumiere della Maison. L’ultima si chiama Boy e si sviluppa attorno a una nota di geranium rosat per raccontare l’amore della vita di Coco. BULGARI

Il viaggio di Bulgari alla scoperta (olfattiva) delle pietre più preziose è iniziato qualche anno fa con la collezione di fragranze Le Gemme. Un itinerario poi continuato con Le Gemme Orientali, ispirate alle pietre preziose della penisola arabica, e poi ancora con Le Gemme Imperiali, dedicate a uno dei minerali più amati dell’Estremo Oriente che è la giada. In particolare, le eau de parfum de Le Gemme Imperiali sono tre: si chiamano Splendia, Irinia e Desiria ed evocano rispettivamente l’essenza della giada verde, bianca e viola, tanto apprezzate nella Cina antica. Ad accomunarle, un jus florientale con un nota di magnolia (anch’essa tanto amata nell’antichità) che figura nel cuore di tutte le composizioni e il massiccio flacone a forma di anfora - tipico di tutta la collezione Le Gemme -. Questo mantiene il suo classico colore ebano che contrasta con le più sfavillanti nuance della giada. Mentre sulla sommità di ogni bottiglia, i dettagli dorati rimandano al design della collezione di gioielli Bulgari Diva.

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FOCUS

GIORGIO ARMANI

Nel 2004, con la creazione delle fragranze Armani/Privé, Giorgio Armani intraprende un nuovo cammino olfattivo attraverso le materie prime più rare. Cinque le linee: La Collection offre la magia di un campo cromatico rivisitato, Les Eaux è un’ode alla natura, Les 1001 Nuits rende omaggio ai misteri d’Oriente, Les Editions Couture riflette l’ispirazione delle sfilate di alta moda e Les Terres Précieuses racconta storie di luoghi lontani. Ultima nata de La Collection, Iris Céladon esplora il lato più sensuale dell’iris, ispirandosi al color céladon che, secondo lo stilista, non è blu, né verde, né grigio. Per il Natale, invece, arriva Rouge Malachite L’Or de Russie.

PRADA

La visionaria Miuccia Prada, insieme alla creatrice di fragranze Daniela Andrier, ha rivisitato l’arte della profumeria come in un atlante globale: ogni formula è un punto su una mappa immaginaria. Dall’unione tra questa visione del mondo e l’eterno fascino delle antiche origini della profumeria sono nate le fragranze unisex Les Mirages come reinterpretazione dei classici codici delle fragranze orientali. Queste vanno ad arricchire la collezione Prada Olfactories e sono tre: Miracle of The Rose regala all’elegante fiore della rosa una nuova profondità con note di cuoio, legno di agar, tabacco e patchouli; Soleil au Zenith abbina la dolce innocenza dell’ylang ylang e della pesca alle sofisticate essenze del legno di sandalo su un mix intenso di vaniglia, noce moscata, cannella, pimento e cumino; mentre Dark Light è come un bagliore nell’oscurità che unisce il calore dell’ambra alla freschezza delle aldeidi. Negli eleganti flaconi in vetro blu notte.

BOUCHERON

Dal momento in cui si trasferì in Place Vendôme nel 1893, la maison di gioielli Boucheron ha saputo rinnovare le proprie creazioni traendo ispirazione dalle scoperte dei suoi ‘cacciatori’ di pietre preziose. Questi, di ritorno dai loro viaggi, hanno sempre portato con sé una miriade di racconti di paesaggi, colori e profumi che hanno forgiato lo spirito della Maison stessa. Oggi queste emozioni rivivono con The Fragrance Collection che comprende sei profumi custoditi all’interno di un flacone di vetro trasparente, sormontato da un tappo che rispecchia l’eleganza del marmo. Néroli d’Ispahan evoca i tesori olfattivi della città iraniana di Ispahan con un mix di cardamomo verde, neroli e muschio bianco. Tubéreuse de Madras è un jus solare con ylang ylang, foglie di violetta e tuberosa, da sempre coltivata nella città indiana di Madras. Oud de Carthage regala una scia opulenta, ispirata ai commercianti d’oro e d’avorio che affollavano il porto e le strade di Cartagine. Ambre d’Alexandrie combina ingredienti intensi e preziosi (ambra grigia e labdano in primis) come le spezie e le resine che si scambiavano ad Alessandria nei tempi più antichi. Iris de Syracuse è un omaggio all’iris dai riflessi ametista trovata dai cercatori di pietre sulle pendici della Sicilia. Mentre Vanille de Zanzibar è un jus orientale dal sillage voluttuoso che apporta all’intera collezione un’impronta carnale unita a un tocco esotico e tropicale.

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FOCUS BURBERRY

Burberry Bespoke è una collezione di sette fragranze, create con spirito libero, senza limiti né confini, dal profumiere Francis Kurkdjian. Ogni jus è ispirato all’arte e agli elementi della natura britannica e ogni costruzione olfattiva è tanto individuale quanto le emozioni che un odore o un luogo possono evocare. Si passa da Garden Roses che, con le sue note di rosa bulgara, evoca un classico giardino di Bloomsbury ad High Tide che, con le sue note marine, rimanda alle più suggestive costiere britanniche. Poi c’è Hawthorn Bloom che, con i suoi sentori di muschio e gelsomino ricorda il profumo delle sconfinate campagne inglesi. Tudor Rose è, invece, un omaggio alla storia britannica. Mentre Wild Thistle è un viaggio nella brughiera scozzese con rose rosse e fiori di geranio. Senza dimenticare Antique Oak che celebra l’eredità dei cantieri navali britannici con oud e pelle sensuale; e, infine, Amber Heath, ispirata al calore del crepuscolo, con vaniglia dorata e patchouli. Una collection che permette al consumatore di vivere una vera esperienza ‘su misura’: alcuni jus, infatti, sono disponibili in più di una concentrazione e il flacone è completamente personalizzabile con un massimo di tre lettere stampate sull’etichetta e un nastro in pelle da scegliere tra 16 tonalità complementari.

DIOR

Situato a Montauroux, non lontano da Grasse, lo Château de La Colle Noire venne acquistato da Christian Dior nel 1950. La proprietà si chiama così perché si affaccia su una collina in cui crescono alberi folti e scuri. Luogo caro alla maison Dior, proprio La Colle Noire è stata fonte d’ispirazione per François Demachy che, con questo nome, ha voluto creare una nuova fragranza per La Collection Privée Christian Dior. Al centro di questa composizione c’è un’assoluta di rosa di Maggio intensa e corposa, anticipata da una nota di testa leggermente fruttata e poi impreziosita dai tocchi speziati e legnosi dei chiodi di garofano del Madagascar e del gaïac. Nel classico flacone dalle linee pure.

BOTTEGA VENETA

Si chiama Parco Palladiano, la collezione di Bottega Veneta ispirata ai giardini del Veneto dove sorgono le ville rinascimentali progettate dall’architetto Andrea Palladio nel sedicesimo secolo. Questi sono da sempre una fonte d’ispirazione per la Maison che ha fatto dell’artigianato italiano il suo punto di forza. Non a caso, i rinomati laboratori di pelletteria di Bottega Veneta si trovano proprio in una villa restaurata fuori da Vicenza. Un legame con il territorio che trova espressione anche con le fragranze Parco Palladiano che quest’anno sono diventate nove, con l’aggiunta di tre nuovi jus: Parco Palladiano VII con note fiorite e muschiate, Parco Palladiano VIII con un jus dorato e mieloso, Parco Palladiano IX con accordi fioriti e legnosi.

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MUGLER

La collezione Les Exceptions rappresenta la quintessenza del savoir-faire Mugler. Queste eau de parfum reinterpretano i grandi accordi della profumeria tradizionale, proiettandoli nel futuro, attraverso insolite collisioni olfattive, mai sentite prima. Ultima nata di questa collection che oggi conta nove jus, Wonder Bouquet regala una scia di fiori bianchi avvolta da inattese note ‘gustative’ come l’accordo di pan-brioche che crea dipendenza con il suo effetto ‘pane caldo’.


FOCUS

AERIN

Tuberose Collection è il secondo capitolo della Collezione Premier firmata Aerin Lauder. Questa volta, la nipote di Estée Lauder ha voluto raccontare la storia della tuberosa, un fiore che regala sentori diversi all’inizio e alla fine della giornata. Le fragranze sono dunque due: Tuberose Le Jour Parfum evoca la bellezza della tuberosa all’alba con due ingredienti (Tuberose Co-extraction e Tuberose Dawn NaturePrint) elaborati con un attento animo artigianale per cogliere l’esclusività di questo fiore quando i suoi boccioli stanno per schiudersi; mentre Tuberose Le Soir Parfum unisce l’Essenza di Assoluta di Tuberosa e la tecnologia Tuberose Dusk NaturePrint per catturare tutta l’intensità del profumo di tuberosa al momento del tramonto. Nel flaconi decorati con un materiale simil-suede ricco di tocchi dorati.

VAN CLEEF & ARPELS

Con la sua Collection Extraordinaire, la maison Van Cleef & Arpels ha voluto creare una sorta di destinazione olfattiva per tutti gli appassionati di ingredienti nobili. Tra questi anche la fava tonka a cui è dedicata Bois Doré, ultima nata della linea. Trattata come se fosse oro ventiquattro carati, la fava tonka è stata accostata dal profumiere Fabrice Pellegrin al legno di cedro attraverso un sottile dialogo che culmina con il contrasto tra il secco e il dolce. Nell’iconico flacone nero che contraddistingue l’intera collection.

LANCÔME

Quest’anno la collezione d’alta profumeria Maison Lancôme si arricchisce con due fragranze dedicate al fiore simbolo del brand: la rosa. Parfait de Rôses e Rôses Berberanza invitano a perdersi nella freschezza dei campi di rose di Grasse. In particolare, Parfait de Rôses è un assemblaggio olfattivo creato da Nathalie Lorson con due diversi estratti di rosa centifolia dal carattere florientale e fruttato. Mentre Rôses Berberanza, creata da Julien Rasquinet, è una scia opulenta sviluppata attorno a un’importante nota di rosa di Damasco.

ERMENEGILDO ZEGNA

La ‘Elements of Man: The Life Collection’ di Ermenegildo Zegna è composta da blend raffinati che vogliono incarnare le caratteristiche del moderno uomo Zegna. Non a caso si chiamano Forza, Passione, Integrità, Talento e Saggezza. Tutte caratterizzate da ingredienti forti e nobili, sono racchiuse in un elegante flacone di vetro, impreziosito dagli elementi distintivi del brand. Le facciate delle boutique Ermenegildo Zegna, firmate dall’architetto Peter Marino, hanno ispirato le incisioni sul tappo della bottiglia. L’etichetta in tessuto dal bordo colorato conferisce al flacone una raffinatezza riconoscibile. Il peculiare materiale conosciuto come ‘pelle tessuta’ - una tecnologia innovativa e segno distintivo del marchio - viene, invece, replicato sul packaging esterno.

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FOCUS

JO MALONE

Quello del tè è un rituale che caratterizza diverse culture, a cominciare da quella inglese. Non è un caso, dunque, che Jo Malone London abbia dedicato la collezione Rare Teas a questo prezioso infuso tanto amato in tutto il mondo, dalle colline giapponesi all’Himalaya passando per la Cina. Sei blend, uno più raffinato dell’altro, raccontano così l’antica arte dei maestri del tè: Silver Needle Tea è il più delicato con note di rosa, salvia e muschio; Darjeeling Tea è fresco e succoso con un tocco di gelsomino e albicocca; Jade Leaf Tea è uno dei più preziosi tè verdi sencha giapponesi, qui impreziosito da una nuance erbacea; Oolong Tea, con cacao amaro e fava tonka, ha una morbidezza burrosa; Midnight Black Tea è orientale ed esotico con le sue note di vaniglia, labdano e guaiaco; infine c’è Golden Needle Tea, levigato con legno di sandalo e resina di benzoino. Tutti racchiusi in un nuovo flacone monolitico di vetro trasparente, impreziosito dalle iniziali del brand, che contrasta con il tappo nero dal design arrotondato.

TOM FORD

La Private Blend collection di Tom Ford vanta numerose fragranze best-seller. Come non ricordare Neroli Portofino e Oud Wood? Proprio quest’ultima è stata il punto di partenza per la creazione di una nuova interpretazione, più fresca e giovane, dell’oud che si chiama Oud Minerale. Il suo jus fonde il misticismo del raro e prezioso oud con la fresca esuberanza dell’Oceano, catturando il gioco rinfrescante del mare contrapposto alla ricchezza del legno affumicato. Nel flacone che ricorda il pezzo degli scacchi, anche la nuova Fucking Fabulous, l’eau de parfum più esplicita del brand in tutti i sensi a cominciare ovviamente dal nome. “È il modo più diretto per chiamare una fragranza dalla profumazione favolosa” ha dichiarato il designer a proposito di questo jus orientale e cuoiato (a base di olio di mandorla amara, cashmeran e cuoio) che vuole evocare scambi privati e fantasie che diventano realtà.

COLLISTAR

Il viaggio di Collistar dentro l’universo dei sentori più preziosi dell’Alta Profumeria continua con le fragranze L’Oud e La Rosa. Queste vanno a unirsi alle precedenti L’Incenso e L’Ambra della Prestige Collection pensata sia per lui che per lei con jus che possono essere usati da soli oppure sovrapposti. La composizione olfattiva di La Rosa, orchestrata dal parfumeur Jordi Fernandez, indaga il lato più sensuale e vibrante della ‘regina’ dei fiori grazie all’incontro di due differenti qualità olfattive di rosa: Rose Water Natsource e Rosyfolia, opulenta e magnetica la prima, eterea ed elegante la seconda. L’Incenso, invece, è un jus firmato dal naso Fabrice Pellegrin che ha voluto esaltare il lato ipnotico dell’incenso con sensuali e avvolgenti venature di labdano e styrax. Entrambe le eau de parfum sono custodite nel prezioso flacone nero che richiama la silhouette della fragranza maschile icona del brand Acqua Attiva.

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FOCUS

GUERLAIN

Joyeuse Tubereuse e Le Frenchy fanno parte rispettivamente delle linee L’Art et la Matière e Les Parisiens di Guerlain. Queste sono solo due delle numerose linee che, insieme ad altre creazioni olfattive (come, per esempio, l’Eau de Lingerie, Lui, Le Parfums du 68 e Muget) e alla candele profumate, compongono la collezione di Fragranze Esclusive attraverso le quali viene espresso tutto il savoir faire della maison. In particolare, L’Art et la Matière è un vero e proprio laboratorio olfattivo di profumi unisex dove il profumiere lavora con passione materie prime naturali come la vaniglia, la tuberosa e la fava tonka. Mentre Les Parisiens comprende alcune riedizioni esclusive di fragranze appartenenti al patrimonio della maison assieme a due creazioni contemporanee ispirate al famoso ladro gentiluomo Arsenio Lupin: oltre a Le Frenchy, dunque, anche Arsène Lupin Voyou, Chamade pour Homme e Derby. DOLCE&GABBANA

Unendo le note della profumeria orientale agli ingredienti della cultura italiana, il marchio Dolce&Gabbana celebra la storia unica della Sicilia araba attraverso le fragranze della sua esclusiva Velvet Collection. Il viaggio iniziato con Tender Oud e Desert Oud, oggi continua con due nuovi jus che raccontano la tradizione olfattiva orientale. Il primo si chiama Velvet Amber Skin ed è una fragranza sensuale e fiorita, creata dal profumiere Christophe Raynaud con l’intento di unire la palette di profumi del Mediterraneo alle note più dolci e balsamiche d’Arabia. La fragranza si apre, infatti, con la freschezza di bergamotto italiano ed essenza di lavanda aromatica per poi passare a un cuore sensuale, con resina di labdano e cuoio, e a un fondo caldo di legni ambrati. Il secondo jus si chiama, invece, Velvet Amber Sun ed è stato orchestrato da Frank Voelkl illuminando l’accordo ambrato con ingredienti dalle sfaccettature dorate. Tra questi, l’ylang ylang con la sua scia esotica e un tocco cremoso di legno di sandalo. Entrambe nell’iconico flacone della Velvet Collection che richiama la tradizione sartoriale della casa di moda.

ROCCOBAROCCO

La prima linea di fragranze private di Roccobarocco si chiama Oriental Collection e comprende cinque eau de parfum che evocano tutti i valori cardine di questo marchio storico della profumeria italiana. Ogni jus è caratterizzato da una nota star che arriva direttamente dalla tradizione olfattiva orientale. Così in Halima troviamo un’avvolgente rosa turca esaltata da note di patchouli e agarwood. Nel cuore di Nadira c’è, invece, una prorompente nota di incenso che va incontro a vetiver, vaniglia e legno di sandalo. Malai è più spirituale, con un sentore di incenso nero che evoca antichi rituali esoterici. Mentre Jamila riporta alla mente le antiche mete della via della seta esaltando il lato più delicato delle sue note ambrate. Infine c’è Haroa, un profumo dalla forte personalità con un’importante nota di patchouli anticipata da bergamotto, pelle e iris. Ad accomunare questi cinque gioielli olfattivi, un flacone scultura custodito all’interno di un elegante astuccio bianco con dettagli dorati.

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MUST HAVE

GLITTER, METAL E STRASS UNA FULGIDA LUCE RISCALDA L’ATMOSFERA NATALIZIA

di Marta Pacillo

Tra decori, luminarie e candore nevoso, a Natale la luce vive il suo momento di gloria. A farle onore le Christmas Edition, sotto forma di materie preziose, tappi, inserti e loghi d’oro sui flaconi dei profumi, e texture arricchite di bagliori metallici, glitter, strass nelle proposte trucco. Immancabili il rosso, l’oro, l’argento e il verde, ma c’è anche un inaspettato viola.

CHANEL È incentrato sul paradosso, il maquillage Natale con la Collection Libre 2017 Numéros Rouges: intensità e leggerezza insieme. Autentica firma della maison l’iconico rossetto rosso, realizzato su misura per ogni donna grazie alle declinazioni proposte. Sono quattro nuance di rosso, due classiche e due mat.

DIOR Il collo slanciato del flacone di J’adore l’Or è rivestito da un’onda organica e sensuale. Lo incorona infatti un nuovo cappuccio, ispirato alla collana dell’Edition Joaillière del 2013, lavorato con un processo di incisione inedito, ricoperto di anelli dorati avvolgenti come delle onde flessuose.

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KATY PERRY Perfetta per festeggiare con glamour il Natale 2017, Killer Queen la nuova fragranza firmata Katy Perry. Un flaconegioiello come un prezioso diamante rosso multi sfaccettato, ispirato allo scettro di una regina, custodisce la fragranza floreale-orientale dall’accordo gourmand.


MUST HAVE

CLARINS La Palette The Essentials edizione 2017, con 10 ombretti in un gioco di 4 diverse texture, presenta un pack con fondo bianco opaco decorato da fiori oro e rosso. L’armonia è composta da tonalità fredde, sui toni blu-ghiaccio, sottilmente iridescenti, compreso il tocco per un perfetto make-up natalizio color diamante-argento.

COLLISTAR La più glam delle feste è Natale con Party Look, mini collezione dove il filo conduttore è l’effetto sparkling, strass, glitter, riflessi metallici. Per labbra come bijoux c’è Gloss Design color oro rosa siderale ad alta concentrazione di strass.

CALVIN KLEIN

ACQUA DI PARMA In cera purissima rossa lavorata a mano con bacche dipinte una ad una in argento, Candela di Natale Bacche d’Argento sprigiona tutta l’atmosfera calda e scintillante del Natale. La fragranza è avvolgente grazie alle note di legni di bosco, aghi di pino, spezie, legno di ciliegio.

L’ispirazione sono i giovani di oggi, gli innovatori, i sognatori, chi ricerca l’arte. Per loro, una gioventù dorata che sfida il conformismo e crea senza indecisione, nasce ck one gold, condensato dell’energia di entrambi i sessi in una fragranza unisex, urbana, legnosa e fresca. Il flacone di vetro si lascia scolpire da una colata di oro denso fuso e crea l’illusione che la bottiglia stia emergendo in quel momento da una piscina di liquido dorato scintillante.

GUERLAIN Nel look Noel 2017, omaggio all’affascinante spirito di festa della Parigi degli anni Venti, il must have per illuminare lo sguardo è Gold Light Topcoat, un mascara topcoat arricchito di pagliuzze dorate che personalizza il look con un tocco magnetico. Si applica soltanto sulla punta delle ciglia oppure nell’angolo dell’occhio, per un effetto extra luminosità assicurato.

CATRICE Per gioire degli spensierati momenti di festa Catrice crea un look glamour dove vince il rosso: sulle labbra Ultimate Matt rosso e, in tinta con il rossetto, sulle unghie lo smalto Brown Collection nella tonalità ‘goddess of bronze’ per un finish luminoso.

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MUST HAVE

SHISEIDO Il diktat del Christmas Look delineato da Pablo Ardizzone, makeup specialist Shiseido, è illuminare! Per questo ha proposto tre Christmas look all’insegna del Glowing e Metallizing con il focus sullo sguardo reso radioso grazie alla palette di ombretti Luminizing Satin Eye Trio.

L’OCCITANE SISLEY

Il sole della Provenza quando colora il cielo al crepuscolo, quel momento unico noto come ‘the golden hour’, l’ora d’oro, L’Occitane lo ha catturato e ne ha fatto un profumo, grazie a tre talentuosi nasi. È Terre de Lumière Gold Edition, bouquet di note dolci e aromatiche, in un flacone striato di rosso e giallo, colmo di luce, con cappuccio dal tocco glitter dorato.

Starnight, la nuova Édition Limitée Eau du Soir 2017, allude a un affascinante universo celeste e immaginifico. Il flacone, incoronato dal bouchon-scultura di una lucentezza dorata, si reinventa con un design laccato di nero intenso e cosparso da una pioggia di stelle e pianeti incandescenti, per custodire la sua fragranza dalle note floreali e chypré.

PUPA GUCCI

Una Christmas Limited Edition dalle nuances luccicanti, glitter, maxi paillettes e lurex: è Light Up The Night, party look che non passa inosservato ispirato allo stile dello Studio 54, in una reinterpretazione contemporanea. Esalta le unghie lo Smalto Glitter multi-paillettes in un viola scintillante.

Uno dei simboli del Gucci Garden, la farfalla, diventa iconico motivo decorativo inciso a laser sulla cipria compatta, la nuova Illuminating Powder in edizione limitata, all’interno della Gucci Holiday 2017 Color Collection.

THIERRY MUGLER Due flaconi-gioiello sotto l’albero di Natale: blu intenso come un diamante caduto dal cielo Angel Etoile Saphir cela le sue inconfondibili note gourmand, mentre il flacone-talismano di Alien EdP indossa un gioiello placcato oro 24 carati con l’effigie del sole, ispirazione del suo prezioso sillage.

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Un’immaginaria spia dei tempi della guerra fredda, una donna fatta di luci e ombre, dai contrasti forti come il suo make up di un viola profondo, irraggiungibile, lo stesso tono delle tende dell’opera. A questa donna è ispirata la Holiday Collection 2017 con un must have unico, il rossetto opaco di un viola pieno e vibrante dal finish extra matt.

Il make-up party secondo Deborah è un total look effetto metal. Metallic Jewel Collection è ricca di dettagli iridescenti, con un must have per valorizzare viso e décolleté, Metallic Duo Strobing Palette: duo di polveri illuminanti nei toni dell’argento e del bronzo per realizzare un effetto strobing irrinunciabile.

MUST HAVE

DEBORAH

DIEGO DALLA PALMA

SALVATORE FERRAGAMO Per le feste di fine anno, il lato segreto della giovane donna elegante è celebrato da Signorina Misteriosa Limited Edition. Il flacone si veste di un nuovo abito dorato impreziosito dal leggendario fiocco Vara reinterpretato. Il vetro è decorato con un effetto glitter, il tappo e il logo hanno un finish dorato che spicca lucente sul nero.

JEAN PAUL GAULTIER Un vero cadeau, giocosi, ironici, inimitabili, i Collector Noël 2017 di Le Male e di Classique: i due flaconi-busto dalle forme seducenti, una volta capovolti, appariranno circondati da soffici fiocchi di neve. Entrambe indossano la mise delle feste, una blusa da marinaio a strisce rosse per lui e un lucido corsetto rosso per lei, pronti per le vacanze natalizie!

DIOR

DEBBY

Una pioggia di glitter anima il Natale con Precious Rocks, holiday look cool, opulento, grafico che combina la raffinatezza delle pietre preziose alla personalità rock della donna Dior. Imperdibile la palette 5 Couleurs Emerald, ombretti dalle texture ricche nelle tonalità verde smeraldo, grigio e rosa.

Finish metal e glitter, il top trend delle festività 2017, è interpretato pienamente in Glitter&Metal Shock Collection, una limited edition abbagliante! Versatile perché perfetta sia per occhi e sopracciglia che per labbra, MetalPencil è la speciale matita 3in1 dal finish metallizzato che soddisfa tutti i desideri grazie alla sua texture morbida e sfumabile.

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intercettazioni

Diamanti anti-stress OrGANO uffICIALE fENAPrO rivista specializzata fondata nel 1975 DIrETTOrE EDITOrIALE

Michelangelo Liuni

DIrETTOrE rESPONSABILE

Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it

CAPOrEDATTOrE CENTrALE

Rosy Butera rosy.butera@sfera.rcs.it rEDAzIONE

Marta Pacillo marta.pacillo@sfera.rcs.it

PrOGETTO GrAfICO

Eugenio Schinelli

CAPOrEDATTOrE GrAfICO (ad personam)

Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it

di Giuliana Valcavi

Che i diamanti siano i migliori amici di una donna lo conferma, dopo la mitica Marilyn, il trattamento esclusivo dell’Hotel Casa Velas di Puerto Vallarta, in Messico. Nella SPA di questo hotel è possibile godersi il Diamante Sublime, un trattamento anti-stress a base di polvere di diamanti, una coccola per purificare corpo e mente, un aiuto per eliminare gli effetti negativi dello stress quotidiano grazie anche a un massaggio che combina le proprietà benefiche del quarzo con quelle rilassanti dello shiatsu.

rEALIzzAzIONE GrAfICA E IMPAGINAzIONE

Giorgia Gullotta giorgia.gullotta@rcs.it

SEGrETErIA DI rEDAzIONE

Jessica Albarracin jessica.albarracin@rcs.it HANNO COLLABOrATO

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Urbano Cairo

Lunga vita aL naso

La rinoplastica è al quinto posto tra gli interventi più richiesti in Italia (dati AICPE), ma oggi si sta diffondendo una tecnica non chirurgica per i difetti minori dovuti anche all’invecchiamento. Si tratta del ‘rino-filler’, che permette una correzione meramente estetica facendo ricorso agli stessi filler usati per riempire le rughe. “Ci sono piccoli difetti del naso spiega Carlo Macro, dirigente della divisione di chirurgia maxillo facciale dell’Ospedale San Camillo di Roma - che portano disagio ma non giustificano il ricorso a un vero e proprio intervento chirurgico”.

Luna di miele in SPa Il turismo wellness cresce a ritmi più sostenuti rispetto al turismo globale e vale ormai oltre 500 miliardi di euro secondo l’ultimo rapporto Global Wellness Economy Monitor. La crescente attenzione alla salute e al benessere psicofisico porta sempre più turisti a includere nella vacanza elementi come SPA, hammam, trattamenti di bellezza, yoga. E le coppie in luna di miele non fanno eccezione. “Quale che sia la destinazione - spiega Catia Ballotta di CartOrange - gran parte delle coppie inserisce almeno un’esperienza ad hoc per coccolarsi e rilassarsi”.

CONSIGLIErI

Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera DIrETTOrE GENErALE NEWS

Alessandro Bompieri rEDAzIONE

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La dieta deL sorriso Esistono cibi in grado di mantenere un sorriso sano. Tra questi, grazie all’elevato contenuto di calcio, latte e derivati, ma non solo. Lo specialista di MioDottore.it suggerisce anche biete, spinaci e insalata, che stimolano la salivazione e aiutano a pulire la bocca. Molto utile la frutta croccante e ricca di fibre come la mela e i frutti di bosco, che contengono sostanze antibatteriche capaci di ridurre la placca dell’80%, così come sedano e carote sono ideali per idratare e rapanelli, pomodori, crescione e ciliegie per lo smalto.

occhio alle sopracciglia In grado di valorizzare lo sguardo, le sopracciglia sono le protagoniste assolute di un atelier, The Brow Bar, dove le beauty expert studiano e realizzano la forma più adatta per ciascuna tipologia di viso. Qui vengono valutate le condizioni di salute delle sopracciglia e le eventuali necessarie cure stimolanti e trattanti da fare anche a casa per agevolarne la ricrescita. Quindi, dopo un accurato studio e analisi del sopracciglio e della sua forma, si passa alla correzione ed eventualmente alla colorazione.


www.almon.it

THE NEW FRAGRANCE FOR HER AND FOR HIM





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