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Contro la Cimice asiatica si utilizzano le Vespe samurai
CIMICE ASIATICA, la vespa Samurai: soluzione biologica al problema
In SEGUITO all'impegno degli enti pubblici e privati è giunto il via libera alla diffusione dell'antagonista e agli INDENNIZZI per il 2019
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Il progetto che a partire dall’inizio di quest’anno ha coinvolto Regione Piemonte, enti locali, Coldiretti Fondazione Agrion, Università di Torino per il contrasto della diffusione della Cimice Asiatica, vero flagello per le campagne piemontesi, ha raggiunto un traguardo importante col via libera alla diffusione della Vespa Samurai, insetto che contrasta il primo. Ma andiamo con ordine. Perché la cimice asiatica rappresenta un problema per l’agricoltura? Si tratta di un insetto originario dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone e Taiwan), che si è diffuso prima in America e negli ultimi anni in Italia. Non è dannoso per le persone, ma è fastidioso se presente in grandi quantità nelle abitazioni (se disturbato o schiacciato emana un odore sgradevole) e soprattutto è dannoso per molte coltivazioni, fra cui nocciole, pere, pesche, kiwi, ciliegie, mele, peperone, soia e altre. Tutte colture diffuse sulle nostre colline. Dopo essersi riparato in inverno di solito nelle abitazioni, ricompare in primavera sulle piante coltivate, ma anche selvatiche. Le cimici, per via delle loro punture di alimentazione possono comportare la perdita di un intero raccolto per una stagione. Per debellare questo problema diffusosi sulle nostre terre, si sono mobilitate associazioni di categoria e enti istituzionali. La strategia principale messa in campo è quella della lotta biologica, che ha avuto il suo primo via libera nel mese di aprile del 2019. In un decreto legge veniva autorizzata
“l’immissione in natura delle specie e delle popolazioni non autoctone … autorizzata per motivate ragioni di rilevante interesse pubblico, connesse a esigenze ambientali, economiche, sociali e culturali, e comunque in modo che non sia arrecato alcun pregiudizio agli habitat naturali nella loro area di ripartizione naturale né alla fauna e alla flora selvatiche locali”. In questo modo si punta a contrastare la presenza dell’insetto senza l’utilizzo di pesanti trattamenti fitosanitari sulle colture e sulle terre. Alla fine di gennaio di quest’anno si è svolta una manifestazione promossa da Coldiretti a livello nazionale a Verona per chiedere politiche di contrasto a questo fenomeno. «Per contrastare la cimice asiatica, in un anno segnato da un inverno particolarmente caldo che ne favorisce la sopravvivenza – affermava Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo –, serve un piano di intervento nazionale che preveda aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell’insetto anche con un programma coordinato di trattamenti fitosanitari e sperimentazioni su insetti antagonisti, oltre a misure per la difesa del settore ortofrutticolo con un sistema straordinario di verifica sulle importazioni». Coldiretti Cuneo aveva chiesto a tutti i Comuni della Granda di approvare una delibera che impegni ciascuna Amministrazione ad intraprendere le iniziative previste in un Piano dell’associazione
elaborato a livello nazionale. Decine di comuni hanno risposto positivamente. L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa: «Con Agrion stiamo lavorando allo studio di possibili soluzioni, in sinergia con il sistema universitario, i rappresentanti del mondo agricolo e le realtà private e industriali che proprio nella ricerca stanno investendo risorse importanti». In particolare è stata seguito il programma di contenimento dell’insetto attraverso il controllo biologico con la moltiplicazione in laboratorio e successiva introduzione su scala regionale del



nemico naturale della cimice asiatica, il parassitoide oofago “vespa samurai “ (Trissolcus japonicus), che ne attacca le uova. Per riprodurre questi insetti utili in laboratorio, servivano quantità importanti di uova della cimice asiatica per cui è nata l’iniziativa “Aaa Cercasi cimici (asiatiche) per allevamento!” In questo modo i cittadini hanno contribuito al programma per ridurre la presenza di questi insetti, sbarazzandosi della cimice stessa, riducendo anche l’impiego di insetticidi. Inoltre a studiare le migliori misure di contrasto all’insetto a partire dal 2019 con la Fondazione Crc il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, la Fondazione Agrion e la Ferrero HCo, è stato istituito un Osservatorio per allargare e approfondire le metodologie di lotta. Questi sforzi sono infine culminati Il 31 marzo nella Conferenza Stato-Regioni, che ha dato parere favorevole ai due decreti che permetteranno di intervenire a favore delle imprese agricole per prevenire e contenere i danni da cimice asiatica per la stagione 2020 e indennizzare quelli subiti nel 2019, consentendo il via libera alla riproduzione e diffusione della Vespa Samurai e alle misure di emergenza necessarie per concedere agli agricoltori gli 80 milioni di euro di indennizzi stanziati dal Governo. «Si tratta di un provvedimento fondamentale per l’agricoltura – ha detto l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – e
per la lotta biologica alla cimice asiatica. Con il primo decreto, sarà possibile innanzitutto allevare ed immettere nell’ambiente uno degli antagonisti più efficaci della cimice. Manca l’adozione del Ministero dell’Ambiente, ma dovrebbe trattarsi di una semplice formalità, dopodiché potranno essere presentate ed approvate rapidamente le relazioni necessarie per avviare davvero un progetto tanto atteso quanto necessario, mentre il secondo costituisce un atto fondamentale per permettere l’indennizzo dei danni subiti nell’anno 2019 anche per il nostro Piemonte». Il decreto conseguente del Ministero dell’Ambiente è stato pubblicato il 14 aprile sulla Gazzetta Ufficiale e a questo riguardo ha commentato il senatore del Pd Mino Taricco: «nel riesprimere piena soddisfazione per gli esiti del lavoro di questi mesi – questi ultimi poi non semplici in quanto segnati dall’emergenza epidemiologica COVID-19 – sono a sottolineare che grazie proprio a questo lavoro adesso dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale è finalmente possibile per le Regioni richiedere la autorizzazione alla immissione di specie esotiche che possano essere veri e propri “agenti di controllo biologico” – di fatto l’uso della Vespa–samurai, antagonista naturale della cimice asiatica, o parassitoidi con la stessa funzione – che permetteranno di limitare e controllare le popolazioni di organismi nocivi alle nostre colture come già avviene nei paesi di origine».